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N°11

NOVEMBRE 2017
€ 6,90 + il prezzo del quotidiano.
11
17

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Solo ed esclusivamente in abbinamento obbligatorio con Il Sole 24 Ore – I prezzi relativi ad altre combinazioni di vendita sono riportati su Il Sole 24 Ore Anno 58° – N. 11/2017 – Novembre 2017 – Mensile

CHI SARÀ
IL PROSSIMO
SENZA FIDUCIA NON
C’È INNOVAZIONE
Rachel Botsman:
le relazioni sono
alla base del vantaggio
competitivo

DIGITAL
DISRUPTER?
Poste Italiane – Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 CONV.L.46/2004.ART.1.C.1. DCB Milano

IMPRENDITORI
VISIONARI
Elon Musk e la sua
ultima avventura
imprenditoriale:
colonizzare Marte

IL LAVORO PER
L’IMPRESA 4.0
La via per una nuova
organizzazione del
lavoro, secondo LabLaw
SOMMARIO N. 11/2017

ze, integrità, affidabilità e generosità


45
N°11
NOVEMBRE 2017
€ 6,90

di Pa.S.
11

FINTECH/2
17

www.limpresaonline.net

VERSO UN MERCATO UNICO DEI


CHI SARÀ MERCATI PAGAMENTI
IL PROSSIMO
SENZA FIDUCIA NON
C’È INNOVAZIONE
Rachel Botsman:
le relazioni sono

Cosa cambia con la nuova


alla base del vantaggio
competitivo

DIGITAL direttiva Ce da recepire en-


DISRUPTER? IMPRENDITORI
VISIONARI
Elon Musk e la sua
ultima avventura
imprenditoriale:
tro gennaio 2018, secondo
colonizzare Marte

Marco Folcia, partner PwC


IL LAVORO PER
L’IMPRESA 4.0
La via per una nuova
di G.Med
organizzazione del

47
lavoro, secondo LabLaw

26 ETIOPIA, LA TIGRE DEL FUTURO


FINTECH/3

4 IN PRIMO PIANO
Novità dall’Italia e dal mondo
Alla scoperta delle potenzialità di un
paese dove il boom economico è spinto
IL FRONTE DELLA CYBERSECURITY
di G.Med.

11 ECONOMIA
da politiche governative che favoriscono
l’insediamento di aziende straniere e do- 49 FINTECH/4
FINTECH DISTRICT, UN BOOST PER
L’INFLAZIONE CAMBIA VOLTO ve l’Italia è seconda solo alla Cina
di Silvia Pasqualotto L’ITALIA
di Fabrizio Galimberti Creare un ecosistema aperto nel settore
12 MANAGEMENT PIT STOP 31 LAVORO/1
UN DIRITTO DEL LAVORO
finanziario significa dare un’accelerazione
alla competitività di tutti gli altri settori
SIAMO STORIE, NON STORYTELLING
AL PASSO COI TEMPI di Letizia Olivari
di Luca Solari

14 CYBER SECURITY
Nella quarta rivoluzione industriale è neces-
sario adeguare le regole alla base del rappor- 55 IMPRESA 4.0/1
L’AZIENDA CHE ATTRAE
LA RESPONSABILITÀ DEI BOARD to di lavoro. A colloquio con Luca Failla e
di Alessandro Curioni Francesco Rotondi, cofondatori di LabLaw Per fare un buon employer branding in re-
di Luigi Dell’Olio te, le aziende devono adottare una strategia
15 PRATICHE VS TEORIE
COME SI GESTISCE LA COMPLESSITÀ 33 LAVORO/2
digitale basata su trasparenza e coerenza
di Giampaolo Colletti
di Luisa Pogliana UN’OCCASIONE

16 MEDIA&PUBBLICITÀ
MANCATA
La nuova legge fallimen-
57 IMPRESA 4.0/2
DAL BUDGET AL ROLLING FINAN-
QUANTO VALE UN PROGRAMMA TV tare commentata da Paola CIAL FORECAST
di Francesco Siliato Tondelli, presidentessa Tma Nell’era della digital transformation, il
18 INTERVISTA. Biagio Muscatello
di G.Med direttore finanziario diventa un manager
che partecipa alla definizione della stra-
UN NUOVO ORDINE
MONDIALE È ALLE
35
SICUREZZA
SANITÀ: LA SVOLTA DELLA tegia aziendale, focalizzandosi sui driver
chiave del business
PORTE di Lu.D.O.
Oggi almeno la metà dei risarcimenti in
Nessun’altra cultura ha
sanità è imputabile a limiti organizzati-
proposto al mondo un or-
dine basato sull’etica della responsabilità
vi e legati alla scarsa valorizzazione della
cultura del rischio. Ecco perché la figura
59 I BRAND VOLANO SUI SOCIAL
NETWORKS
individuale, come quella europea. Saremo
dell’hospital risk manager è fondamentale L’hastag è uno strumento molto efficace
capaci di rinnovarla?
di Marco Todarello per comunicare il brand in rete e per fi-
di Giovanna Guercilena
delizzare i clienti, ma pochi sanno come
21 INTERVISTA. Richard Barrett 39 CIRCULAR ECONOMY
COME FARE BUSINESS CIRCOLARE
tutelarlo e gestirlo
di Si.P.
IL MOTORE DI POPOLI
E ORGANIZZAZIONI Dal trattamento dei rifiuti a una strate-
Ogni momento di vita di gia di espansione anche tramite acquisi- STRATEGIE
zioni per ampliare i settori di competen-
persone, aziende e nazio-
ni ha bisogni diversi che za nell’ambito del riuso e dell’ecodesign.
Il caso Herambiente
62 DIGITAL
TRANSFORMATION/1
si rispecchiano in valori diversi. Cono-
scerli significa avere le chiavi della per- di Pa.S. CHI SARÀ IL
formance, ma spesso anche della felicità PROSSIMO DIGITAL
di Paola Stringa SCENARI DISRUPTOR?
Il miglior approccio per portare cambia-
23 INTERVISTA. Rachel Botsman
SENZA FIDUCIA
42 FINTECH/1 menti epocali in qualsiasi settore è ave-
re una visione complessiva del mercato e
IL NUOVO CORSO
NON SI INNOVA DEI PAGAMENTI comprendere quanto le tecnologie digitali
Fiducia, rischio e innova- Tecnologie e mobile tra- possono stravolgerne le fondamenta
zione sono intrinsecamen- iano il cambiamento di un mercato, do- di Antonio Dini
te legati: le società – come
le imprese – che vogliono evolvere devono
saper creare relazioni basate su competen-
ve gli attori continuano a moltiplicarsi e
le imprese possono scegliere di chi fidarsi 67 DIGITAL TRANSFORMATION/2
RETI AZIENDALI NEL MIRINO
di Giovanni Medioli

L’IMPRESA N°11/2017 1
SOMMARIO N. 11/2017
Dal summit annuale di NetEvents nel- FANNO LA DIFFERENZA L’Impresa
la Silicon Valley emerge la sfida di au- Rivista Italiana di Management
Da multinazionali a Pmi, esempi di Fondata nel 1959
tomatizzare la configurazione delle reti, aziende che hanno saputo affrontare Anno 58° – N. 11/2017 – Novembre 2017
che ridurrebbe molto i costi di gestione momenti di profonda trasformazione
dei centri di calcolo aziendali organizzativa assumendosi la responsa- Proprietario ed Editore:
Il Sole 24 ORE S.p.A.
di An.Di. bilità dei dipendenti
di Gaia Fiertler Sede legale:
69 DIGITAL TRANSFORMATION/3
via Monte Rosa 91 – 20149 Milano

LA RELIGIONE DEI BREVETTI


Un colosso del silicio “fab-less”, che non ha
95 OUTPLACEMENT/2
LE POLITICHE ATTIVE CONVENGO-
Presidente:
Giorgio Fossa
Amministratore delegato:
investito sulle costose fabbriche di semicon- NO A TUTTI Franco Moscetti
duttori ma sulla ricerca più avanzata e sulla Per lo Stato, l’outplace- Direttore Responsabile:
proprietà intellettuale. Il caso Qualcomm ment significa un rispar- Ennio Bulgarelli
di An.Di. mio potenziale di quasi Coordinatore Editoriale:

75 DIGITAL TRANSFORMATION/4
PROSSIMO OBIETTIVO: MARTE
un miliardo di euro ogni
150mila disoccupati ricollocati. A collo-
Maria Cristina Origlia
Comitato scientifico:
Umberto Bertelè, Angelo Caloia, Pier Luigi Celli, Innocenzo
quio con Cetti Galante, presidente Aiso Cipolletta, Bernard Cova, Mario D’Ambrosio, Adriano De Maio,
Dopo Ford, Jobs, che han- di G.Fier. Vito Di Bari, Gianfranco Dioguardi, Giorgio Donna, Pietro Ichino,
no costruito aziende molto Giancarlo Lombardi, Raffaello Lupi, Gavino Manca, Mario Maz-
solide, Elon Musk si dimo-
stra sempre più un vero out-
97 ENGAGEMENT/1
MANAGER CON MENTALITÀ TOYOTA
zoleni, Domenico Palmieri, Gianfranco Rebora, Sergio Romano,
Rita Santarelli, Giulio Sapelli, Paolo Savona, Walter Giorgio Scott,
Hermann Simon, Franco Tatò, Franco Toffoletto, Sandro Trento,
sider, secondo Ashlee Vance Giacomo Vaciago, Maria Ludovica e Riccardo Varvelli, Riccardo
Come creare una cultura volta al problem Viale, Marco Vitale
di An.Di.
solving continuo, secondo Mariacristina Progetto Grafico:

79 DIGITAL TRANSFORMATION/5
VERSO L’ECONOMIA DELLE IDEE
Galgano, ad di Galgano Consulting
di G.Fier.
Marco Pennisi & C. - Milano
Registrazione Tribunale di Milano:
n. 13 del 12/01/1985
Dalla Sardegna parte la call for action al
sistema educativo italiano per preparare 99 ENGAGEMENT/2
COME PARLARE AL CUORE DELLE
ISSN 0035-6816
Direzione e redazione:
i professionisti del futuro e fare spazio al via Monte Rosa 91 – 20149 Milano
PERSONE Tel. 02.3022.1 – Fax 02.3022.3885
nuovo mondo
di Massimiliano Cannata Nelle scienze umane come nella medi- Il Sole 24 ORE SpA
Tutti i diritti sono riservati.
cina, nella moda e design, nel turismo,
85 SVOLTA TEAL
AZIENDE CHE SI MUOVONO
la migliore comunicazione business si fa
cogliendo le emozioni di ogni lingua
Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta con mezzi grafici
e meccanici quali la fotoriproduzione e la registrazione. Manoscritti e
fotografie, su qualsiasi supporto veicolati, anche se non pubblicati, non
si restituiscono. L’editore e gli autori non potranno in nessun caso essere
DI FORZA PROPRIA di Ma.T. ritenuti responsabili, a qualsiasi titolo, nei confronti di qualsiasi terzo, per
danni diretti o indiretti causati da/connessi alle informazioni contenute nella
Se passiamo dalle macchine aziendali, in Guida e/o all’eventuale utilizzo delle stesse per qualsiasi finalità.

cui tutto dipende da prevedere e control-


lare, alle aziende-organismi viventi in cui
103 DEVOLUTION SOSTENIBILE
Come cambia la relazione tra capo e col-
Stampatore:
Rotolito Lombarda
Via Sondrio, 3 – 20096 Seggiano di Pioltello (Mi)
tutto dipende da percepire e rispondere, laboratore attraverso il mentoring
Distribuzione edicole:
cosa può succedere? di Gabriele Gabrielli e Silvia Profili Distribuzione Italia
di Marina Capizzi m-dis Distribuzione Media S.p.A.

87 MEETING PIÙ EFFICACI


106 CONTROCORRENTE
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workshop specialistici alla gestione quo- di Valentina Paternoster 02 o 06) 3022.5406, oppure per posta a Il Sole 24 ORE S.p.A. – Servizio
tidiana di incontri di lavoro, la graphic Abbonamenti – via Tiburtina Valeria km.68,700, 67061 Carsoli (AQ),

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e ingaggiare le persone
107 OSSERVATORIO
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indicando: nome/cognome/azienda/via/numero civico/CAP/località/telefono
e fax. Non inviare denaro. I nuovi abbonati riceveranno un apposito bollettino
postale già intestato per eseguire il pagamento.
Per rinnovare l’abbonamento: inviare via fax al numero 06 3022.5406 una
di Marco Ceretti fotocopia della ricevuta di pagamento sul c.c.p. n. 31481203. È possibile
CORPORATE LEARNING ORGANI- inoltre rinnovare automaticamente pagando con carta di credito sul sito

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Direzione e amministrazione Via Monte Rosa 91 – 20149 Milano
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scelta di Alessandro Canepa
e-mail: segreteriadirezionesystem@ilsole24ore.com

Chiuso in redazione 27 ottobre 2017


Il prossimo numero sarà in edicola a partire dal 6 dicembre 2017

L’IMPRESA N°11/2017 3
IN PRIMO PIANO
PREMIO ECCELLENZE D’IMPRESA AZIENDA FAMILIARE 2017
Lo scorso 18 ottobre 2017, iGuzzini Illuminazione, In occasione del XIII Convegno
leader internazionale nel settore dell’illuminazione Nazionale, AIdAF, Associazione
architetturale è stato proclamato vincitore assoluto Italiana delle Aziende Familiari, ha
del Premio “Eccellenze d’Impresa 2017” e vincitore assegnato il tradizionale premio
dellla Categoria Internazionalizzazione, promosso da AIdAF-Alberto Falck “Azienda
Gea e Harvard Business Review Italia (nella foto a sinistra Luigi Consiglio, Familiare 2017” a Brembo, leader mondiale a forte vocazione
presidente Gea e Adolfo Guzzini, Presidente iGuzzini Illuminazione). innovativa (al centro Elena Zambon, presidente di AIdAF).

Fiducia, rischio e innovazione la Blockchain, il machine learning,


la robotica, l’Intelligenza Artificiale
Il migliora approccio per portare cambiamenti epocali in qualsiasi settore è avere e le tecnologie wireless. La realtà
una visione complessiva del mercato e comprendere quanto le tecnologie digitali aumentata, in particolare, uscirà dai
possono stravolgerne le fondamenta. Non tutti sono Elon Musk, l’imprenditore soliti schemi ludici per entrare nel
sudafricano naturalizzato negli States, che ha cambiato i connotati di ben mondo aziendale. Si prevede, inoltre,
quattro mercati diversi, raccontato in queste pagine direttamente dall’autore un boom delle tecnologie wireless che
della sua biografia. Ma, per non finire in quel 40% di aziende italiane che, aiuteranno l’espansione dell’IoT. Ma
secondo le stime ministeriali, rischia di scomparire nei prossimi dieci anni, è la vera protagonista sarà la Blockchain
necessario adattare al più presto la cultura aziendale e la visione strategica alle che apporterà un reale valore alle
nuove tecnologie. Ecco perché su questo numero de “L’Impresa” portiamo organizzazioni che ricorrono all’IoT,
l’esempio del comparto del trasporto aereo, in cui si prevede una crescita nei fornendo una metodologia per
prossimi venti anni, arrivando a un traffico superiore del 50% nel 2036. Molto è raccogliere informazioni da migliaia di
già cambiato nelle compagnie aeree, ma la trasformazione grazie alle tecnologie sensori, in modo sicuro.
informatiche sinora è avvenuta dal lato dell’offerta. Ora ci si affaccia al lato del
cliente, dove sono ancora enormi gli spazi di innovazione dell’esperienza di
viaggio. Altro settore in profonda trasformazione che raccontiamo in queste Business game
pagine è quello finanziario e, in particolare, dei pagamenti digitali. Secondo intergenerazionale
le stime prudenziali della Bce, nel 2018 i cittadini dell’Unione effettueranno È partito lo scorso 30 ottobre il
pagamenti digitali (attraverso la rete internet o mobile) per 6,9 miliardi di euro primo round di Big, il Business
che saranno già 7,6 miliardi nel 2019 (+10%) e 8,4 miliardi nel 2020 (+22% in Intergenerational Game ideato e
due anni) e 13 miliardi nel 2024 (+88% in sei anni, in media una crescita del organizzato da Cfmt, il Centro
14% l’anno). Inoltre, si moltiplicano i soggetti abilitati ad effettuare pagamenti: di Formazione Management del
banche tradizionali e on line, società che emettono e gestiscono carte di credito, Terziario. Basato su un metodo
società telefoniche, le Fintech che offrono soluzioni di pagamento innovative ma di apprendimento che prevede la
soprattutto i cosiddetti PSP non bancari come Pay Pal, Amazon Pay, Google stretta collaborazione di manager
Pay, Apple Pay, Ali Pay e probabilmente presto Facebook Pay. Insomma, una e giovani studenti universitari e
rivoluzione che ridisegna completamente il settore. Sapete qual è uno degli neolaureati, il progetto è finalizzato
elementi fondamentali soprattutto per le aziende innovative? Secondo Rachel
Botsman, docente all’università di Oxford, considerata ormai un’autorità globale
sui temi della collaborazione, che “L’Impresa” ha intervistato in anteprima
in occasione del World Business Forum (Wobi, 7-8 novembre, Milano), si
tratta della fiducia. Tre sono le ragioni: “primo, è essenziale per la reputazione.
Secondo, la fiducia è quella che dà ai clienti il coraggio di prendersi un rischio
su nuovi prodotti o nuovi servizi; terzo, è l’elemento che dà la certezza che
l’azienda farà la cosa giusta anche quando le cose vanno male”. Fiducia, rischio e
innovazione sono, quindi, intrinsecamente legati.
M.C.O.

Novità tecnologiche in arrivo i clienti e sulle modalità lavorative


Il 2018 sarà un nuovo anno di dei dipendenti. Secondo Dimension Lo scienziato Lorenzo Moretta e la storica della
cambiamenti tecnologici atti a Data, le principali previsioni IT per musica italiana Margaret Murata: i vincitori
della 56esima edizione del premio internazionale
supportare ancora di più il business, il 2018 per supportare le aziende nel Galileo Galilei 2017 dei Rotary Club Italiani, uno dei
che avranno un forte impatto su come percorso di trasformazione digitale, riconoscimenti culturali più importanti d’Europa per
le organizzazioni interagiscono con riguarderanno in particolar modo la promozione della cultura italiana nel mondo

4 L’IMPRESA N°11/2017
PRIMO PIANO

MARIOWAY: CERCASI CAPITALI SMART WORKING IN CROCIRERA


Lo scorso 12 ottobre, al Parco Scientifico Tecnologico Il progetto “Sm@rt Working Costa – Moving Forward!”
Kilometro Rosso di Bergamo, si è aperta la campagna di Costa Crociere, che coinvolge tutti i dipendenti
per MarioWay, la pluripremiata innovativa sedia a in Italia e all’estero, per un totale di circa 1.300
rotelle, che punta ora alla produzione industriale, persone, è stato premiato in occasione degli Smart
grazie alla raccolta di capitali su www.nextequity. Working Award 2017 dell’Osservatorio della School
it aperta fino al 31 dicembre (nella foto i cofondatori di MarioWay srl of Management del Politecnico di Milano, grazie alla sua capacità di
Mario Vigentni – a sinistra – e Flavio Tarducci). innovare le modalità di lavoro in ottica di “smart working”.

a fondere l’esperienza dei dirigenti for Social Change, realizzato da CHI SONO I BEST PERFORMANCE
con le competenze digitali dei giovani Fondazione Crt e dall’Agenzia
appassionati del mondo del business, delle Nazioni Unite per lo Sviluppo A conclusione di un lavoro di analisi su un
in una simulazione a squadre dove Industriale (Unido). Gli startupper campione iniziale di 504mila aziende italiane
manager affermati, laureati e studenti (12 ragazze e 13 ragazzi), tutti under non quotate sono stati annunciati pochi giorni
universitari si sfideranno per risanare 35, saranno “allenati” e affiancati per fa i vincitori dei Best Performance Award 2017,
un’azienda in difficoltà. Le iscrizioni, un anno, con l’obiettivo di avviare o premio dedicato alle aziende eccellenti dal
aperte lo scorso 18 settembre, si sono potenziare l’impresa sociale nel proprio punto di vista economico, sostenibili dal punto
concluse il 15 ottobre registrando la Paese d’origine. Il progetto prevede, di vista ambientale, sociale, di governance
partecipazione di ben 88 squadre, tra l’altro, la messa in relazione con e propense allo sviluppo e all’innovazione.
che si sfideranno in questo business i capitali necessari per sviluppare le Il premio, ideato da Sda Bocconi School of
game. All’interno di ciascuna squadra, proprie idee e seguirne lo sviluppo nel Management in partnership con J.P. Morgan
un gruppo misto di manager, giovani tempo, con l’obiettivo di promuovere, Private Bank, PwC, Thomson Reuters e Gruppo
studenti e neolaureati, per un totale attraverso le attività imprenditoriali, 24 Ore, è andato a Illycaffè per la categoria
Top Performer of the Year, Faac, Vimar e
di 714 iscritti. Tra di loro 187 senior e anche una cultura della comprensione
Objectway sono state premiate nelle rispettive
538 junior provenienti da tutta l’Italia reciproca, del rispetto e della tolleranza
categorie dimensionali Medium-large, Medium
e da numerosi e prestigiosi atenei, con nelle comunità locali della regione
e Small. ZAPI è stata premiata per la miglior
un’età media dei partecipanti di 23 euro-mediterranea.
strategia di crescita tramite acquisizione,
anni per i junior e 48 anni per i senior.
categoria speciale di questa edizione 2017 e
Hot Topic dell’anno, a dimostrazione di come
Un’impresa che fa scuola aziende italiane riescano ancora ad essere
Start-upper del mediterraneo In occasione dell’anniversario dei 30 predatori, non solo prede di gruppi stranieri.
Arrivano da 17 Paesi affacciati anni di Vises, onlus di riferimento Fra i nominati che hanno partecipato alla fase
sul Mediterraneo i 25 giovani di Federmanager, è stata lanciato finale anche Castellani S.p.A., Osculati S.p.A.,
imprenditori sociali della green un progetto di Alternanza Scuola Fluid-o-Tech S.r.l., Unox S.p.A.e Valvitalia
economy - dalle energie rinnovabili ad Lavoro nelle aree di Abruzzo, Marche S.p.A., eccellenti esempi di realtà industriale
attività educative - che partecipano al e Lazio maggiormente colpite dal altamente performanti. Il rigoroso processo
progetto internazionale Entrepreneurs terremoto, con una dotazione di di analisi e valutazione si è sviluppato lungo
oltre 70.000 euro. Con il progetto di di 4 step di analisi in quasi un anno di tempo
VISES “Un’impresa che fa scuola” sulla base di dati empirici, survey, interviste e
i manager delle sedi Federmanager focus group. L’approccio di analisi, ispirato alla
coinvolte affiancheranno, in qualità metodologia adottata dalla World Bank nella
di mentor, gli studenti delle scuole stesura del Doing Business Index, ha raccolto
del Centro Italia per realizzare delle dati quantitativi e qualitativi portando a fattor
“mini-imprese” (imprese formative comune, tramite un Total Quality Indicator,
strumentali) che permettano loro percezioni, opinioni e idee per il futuro. «Essere
di acquisire competenze trasversali competitivi oggi significa essere sostenibili:
per una migliore comprensione ed performance economiche devono andare
inserimento nel mondo lavorativo. di pari passo con la misurazione di variabili
L’intervento, in linea con le indicazioni che fino ad un decennio fa non erano ancora
europee e internazionali, verrà conosciute, ma che oggi rappresentano
realizzato a partire dall’anno scolastico un fondamentale motore di sviluppo», ha
2017/2018 e avrà una durata di 12 affermato Leonardo Etro,
mesi. co-direttore scientifico del
Per approfondimenti: Progetto, in occasione della
cerimonia di premiazione.
www.limpresaonline.net

Leonardo Etro, co-direttore scientifico


del Progetto Best Performance Award
PRIMO PIANO

COMUNI CAMPIONI LATERAL BUSINESS


DI SOSTENIBILITÀ
Presi per la gola
Lo scorso 12 ottobre, sono stati as-
segnati i riconoscimenti del Premio
promosso da Fondazione Sodalitas, di
d Andrea Notarnicola
in collaborazione con Anci, CRE-
SCO Award - Città sostenibili, per Siamo l’esercito del selfie, di magazzini accanto alle iconiche e
valorizzare le iniziative dei Comuni
italiani più efficaci nel promuovere
lo sviluppo sostenibile dei territori,
“ chi si abbronza con l’iPhone,
ma non abbiamo più contatti”.
Nell’era digitale anche il testo di
performanti polpette svedesi. 6 ita-
liani su 10 consumano la colazione
fuori casa. 34 milioni di italiani
contribuendo così da protagonisti questa canzone pop sottolinea il bi- pranzano fuori casa con una spesa
ad attuare l’Agenda 2030 fissata sogno degli individui di vivere espe- contenuta tra 5 e 10 € (panino, piz-
dalle Nazioni Unite. I sei progetti rienze fisiche. Nel 2017 Amazon za o un primo piatto). Nel weekend
campioni della sostenibilità selezio- ha acquisito la catena alimentare il prezzo medio è compreso tra 10
nati da una Giuria indipendente, Whole Foods lanciando l’operazio- e 20 €. Mentre calano le perfor-
presieduta dal Rettore del Politec- ne con un’ondata di supersconti sui mance dei bar tradizionali (-3,9%)
nico di Milano Ferruccio Resta, prodotti più popolari e la promes- e il consumo domestico (-12% tra
sono il Crowdfunding civico del Co- sa di lockers, mobile check-out e il 2007 e il 2015), il consumo fuori
mune di Milano, la Spiaggia per chiavette Amazon Dash nei negozi. casa e il ready to eat rappresentano
tutti di Fossacesia, l’Ortolibero di Dall’operazione di Amazon-Whole espressioni di un’economia del pro-
Brescia, lo Spazio Hub di Thiene, Foods i colossi della distribuzione blem solving e della convivialità. Il
la Revolutionary Road di Somma hanno bruciato più di 12 miliardi cibo è senz’altro fisico e si presta a
Lombardo e il reinsediamento pri- di capitalizzazione operazioni di socia-
mario di Ostana. «La disponibilità di mercato. In “The lizzazione dei consu-
di imprese private e Istituzioni a Store”, thriller best AZIONE mi. Così, anche nelle
sentirsi parte di un unico sistema e
a lavorare insieme per occuparsi dei
seller 2017 dell’au-
tore più venduto al
LATERALE città simbolo del re-
tail come Parigi dove
beni da cui più dipende il futuro mondo James Pat- Desideri rendere si tiene annualmente
di tutti, rappresenta oggi una con- terson, un consu- attrattiva l’esperienza la Retail Week, Ber-
dizione fondamentale di sviluppo. matore e dipendente nard e Marie Fran-
fisica di marca
Con il CRESCO Award – ha di- di un’azienda stile ce Cohen ridefini-
chiarato Carlo Antonio Pescetti, Amazon cerca di vissuta dai tuoi clienti scono il concept store
consigliere delegato Fondazione fuggire dal control- o collaboratori? Merci come spazio
Sodalitas – oltre a far emergere lo di una multina- Considera funzionale che ospita
le best practice degli Enti loca- zionale digitale che la ristorazione moda, design e buon
li, vogliamo stimolare partnership vuole la sua anima. cibo. Marchi affer-
innovative tra imprese e territorio Patterson immagina come una possibile mati si mescolano
puntando su alleanze efficaci tra un mondo popolato leva di marketing ai new designers, i
Comuni e imprese, convinti che da droni impegna- esterno o interno fiori, i libri e l’arre-
questa sia la strada migliore per ti nelle consegne di damento si uniscono
rendere più sostenibili e più in- qualsiasi oggetto ai profumi, ai gioielli
clusive le nostre città e per dare dove gli unici luoghi di consumo e ai tessuti per la casa, il ristorante e
risposte concrete ai bisogni dei cit- rimasti “in carne ed ossa” sono i la caffetteria sono dedicati al relax e
tadini». Inoltre, il Premio ha visto bar e i ristoranti. La ristorazione è al comfort. Il punto vendita cela un
il coinvolgimento di un gruppo di diventata, oltre la narrazione fan- animo benefico: ogni oggetto, capo
imprese impe- tascientifica, una leva di marketing o fiore venduto permette ai fondato-
gnate sul fronte e commerciale significativa per la ri di sostenere progetti educativi nel
della Sostenibi- distribuzione fisica tanto quanto i Sud ed Est del Madagascar e aiutare
lità che hanno programmi di cucina sono rilevanti così i bimbi di questa piccola regione
voluto assegnare in un palinsesto televisivo contem- a crescere con più serenità. In un
dei propri premi poraneo. La più recente campagna altro angolo della città il biologico
agli Enti locali di Ikea non era focalizzata sulle viene proposto in forma latente e
su specifiche te- offerte di arredo ma sulla nuova sussurata da Du Pain et Des Idées:
matiche. pizza proposta nei self-service dei farine esclusivamente biologiche,

Carlo Antonio Pescetti, consigliere


delegato Fondazione Sodalitas L’IMPRESA N°11/2017 7
PRIMO PIANO

CONTRO R EGOLA di Luigi Riva

lievitazione lenta e naturale, uova


biologiche, lavoro a mano. Secondo La gestione dei Big Data
i fondatori l’intolleranza e l’allergia
al glutine si prevengono solo man- non è un problema, uhm…
giando pane realizzato con materie
prime e lavorazioni tradizionali. In
Il tema dei Big Data da argomento di [Axa, leader assicurativo francese, ha
collaborazione con Foodora, Boco
discussione per nerd è oggi entrato lanciato la sua piattaforma “Give Da-
è un esempio significativo di risto-
nella gestione ordinaria delle impre- ta Back” per condividere i dati con i
rante “rapide” (il francese di fast) se. Ma le aziende italiane rischiano clienti relativi ai sinistri in sei Stati Eu-
ma con ricette particolari create da di rimanere sommerse dalla quantità ropei, tra cui l’Italia, fornendo consigli
grandi chef con ingredienti pretta- di dati e dall’incapacità di valorizzar- e suggerimenti per la prevenzione dei
mente bio. Za è la brasserie decorata li perdendo una leva competitiva rischi.]
da Philippe Starck (lo stesso archi-
tetto di Mama e Miss Ko). Si trova Il termine Big Data, da argomento Il rischio concreto per le aziende è di
all’interno di Canopée, ovvero la ca- esoterico per pochi adepti, è entrato non riuscire a sfruttare il patrimonio
nopea progettata dal duo di archistar ormai nelle discussioni tra impren- informativo insito nei dati ma anzi di
Patrick Berger e Jacques Anziutti. ditori e manager. Nell’era dell’infor- rimanere sommerse dall’incapacità di
Si ordina sulla Za app attraverso lo mazione tutte le aziende sono som- gestione dei dati stessi. Infatti, non ba-
smartphone e il cibo arriva al tuo merse dai dati (finanziari, relazionali, sta più l’utilizzo della statistica descrit-
tavolo su un rullo grazie a un sensore machine to machine ecc.) e stanno tiva come nella tradizionale business
collocato accanto alla sedia del clien- cercando di capire come sfruttare le intelligence per analizzare, misurare
te. Una printing station permette potenziali informazioni ricavabili da e valutare le informazioni. I Big Data
essi. Questo ha creato di fatto un richiedono invece l’utilizzo della stati-
al cliente di stamparsi un libro da
nuovo mercato, quello dei Big Data, stica inferenziale e di sistemi non lineari
leggere tra 2.000 titoli. Se il mondo
che ha superato i 900 milioni di euro per poter prevedere in maniera il più
retail interiorizza i concetti della ri-
nella sola Italia con trend di crescita a possibile accurata risultati e compor-
storazione nella Amazon-economy, tamenti. In questo contesto, qual è la
anche il marketing interno delle doppia cifra. Tuttavia c’è ancora pa-
recchia confusione su cosa si intenda reale situazione nelle aziende italiane?
imprese si focalizza sull’innovazione Nonostante gli investimenti sui Big
per Big Data e quali siano le attività a
dell’esperienza alimentare. Google Data siano in costante crescita, il livello
essi connesse.
ha scelto per le sue mense – ma guai di maturità nella gestione del dato nelle
a chiamarle mense - un responsabile [La compagnia telefonica statuniten- aziende italiane è ancora basso. Ad
per il cibo che arriva dalla cate- se T-Mobile ha dimezzato il tasso di esempio, i dati interni sul cliente sono
na di alberghi Starwood. Michiel churn mediante un algoritmo basato dispersi tra molteplici sistemi e c’è limi-
Bakker è a capo del Google Food sui dati di transizione e interazioni dei tata integrazione con dati esterni.
Program che ogni anno distribuisce clienti che ne prevede i comportamen-
più di 20 milioni di pasti negli uffici ti e gli abbandoni.] [Macy la famosa catena della gran-
dell’azienda: oltre 75mila persone de distribuzione americana modifica i
sono servite ogni giorno. Presso la Secondo la definizione di Gartner, i prezzi in tempo quasi reale per 73 mi-
sede centrale ci sono 30 caffetterie Big Data sono un asset informativo lioni di articoli sulla base della doman-
e viene proposta una grande varietà aziendale costituito da dati caratte- da dei prodotti e del loro magazzino. ]
di cucine. I collaboratori possono rizzati da Volumi, Velocità e Varietà
elevati che richiedono forme innova- Ma attenzione perché oggi la capacità
conoscere la provenienza del cibo
tive ed economiche di analisi e elabo- di valorizzare le informazioni insiste
e i fornitori, degustando piatti di nei Big Data sta diventando, anzi è
qualità e bellezza. Con l’esperienza razione per consentirne una migliore
comprensione e valorizzazione. In altri già diventata, una leva competitiva
del Food Program, Google potrebbe fondamentale sia nella relazione con il
termini oggi le aziende hanno enormi
farsi fisica e aprire al pubblico caf- cliente, ottimizzando la sua customer
quantità di dati (Volumi) che arrivano
fetterie e ristoranti avviando un nuo- da una grande Varietà di fonti (interne experience nel customer care e nel
vo business. Intanto alcuni istituti ed esterne) e con una ampia Varietà front office, sia nel disegno e nella rea-
di ricerca lavorano sui dati forniti di formati (documenti di testo, email, lizzazione di nuovi modelli di business
da Mountain View per ridefinire il video, audio) a Velocità sempre più dell’Industry 4.0 come quello della
ruolo del cibo sui luoghi di lavoro. crescenti. Basti pensare alla quantità subscription economy.
Per diventare tangibile i brand han- di dati generati dai sensori IOT in-
no bisogno di prendere i clienti e i stallati nelle macchine utensili e negli Luigi Riva è presidente Strategic Mana-
collaboratori per la gola. apparecchi domestici. gement Partners

L’IMPRESA N°11/2017 9
PRIMO PIANO

ECONOMIA

L’inflazione cambia volto


di Fabrizio Galimberti

a quando l’economia mon- I tassi di interesse da tempo sono naro? Sembrerebbe di sì, ma... c’è

D diale è inciampata nella


Grande recessione, sono
molte le relazioni fra varie gran-
stati schiacciati verso lo zero, dato
che le Banche centrali si sono fatte
carico di sostenere l’economia con
un ma: l’inflazione – lo abbiamo
appena ricordato – continua a es-
sere ostinatamente bassa. Il rifles-
dezze dell’economia che sono an- riduzioni del costo del danaro e so pavloviano di cui sopra sembra
date scollandosi. Forse la princi- con acquisti di titoli sul mercato dire che non bisogna cessare la
pale è l’interazione fra la finanza mediante creazione di moneta. politica monetaria espansiva.
(non più ancella ma domina) e Ecco un’altra ragione che dovreb- Per veder chiaro nel problema
l’economia reale. Ma un’altra re- be spingere in alto l’inflazione: bisogna chiedersi perché l’infla-
lazione che è venuta alla ribalta più moneta c’è in giro, più i prez- zione è così bassa. Se è cambiata la
è quella fra attività economica zi dovrebbero salire; l’Inflazione, relazione fra tasso di inflazione e
e inflazione. La saggezza con- dicevano i monetaristi, è dovuta attività reale, allora le pressioni sui
venzionale vorrebbe che, quando al fatto che c’è troppa moneta che prezzi non sono più la stella polare
l’economia è forte, l’inf lazione “insegue” quei beni e servizi che che guida la politica monetaria. E,
aumenti. sono quelli che sono. Ma né la in effetti, questa relazione è cam-
Il nesso non è difficile da descri- vivacità dell’economia reale né la biata. Non si tratta più di infla-
vere: l’economia forte vuol dire grande quantità di moneta scari- zione da domanda o di inflazione
disoccupazione bassa e alta richie- cata sui mercati sono state capaci da costi. Si tratta di inflazione da
sta di manodopera; il che mette di spingere verso l’alto il tasso di “vasi comunicanti”: la globaliz-
potere negoziale nelle mani dei inflazione. zazione sta spingendo verso un
lavoratori, che chiedono più alti Le Banche centrali, pavloviana- livellamento dei livelli assoluti dei
salari. I produttori si rifanno di mente abituate a stringere quando prezzi fra paesi emergenti e paesi
questi costi aumentando i prezzi. l’inflazione è alta e ad allentare emersi. Prodotti che sono costati
Allo stesso tempo, i prezzi sono quando l’inflazione è bassa, sono un pugno di riso vengono a far
sostenuti dalla domanda alta: in- perplesse. Dopo anni di tassi a parte dei panieri dei prezzi nei
flazione da domanda e inflazione zero o sotto zero, dopo anni in cui paesi avanzati. Dal 1999 a oggi
da costi si sommano e spingono trilioni di euro o di dollari sono l’aumento dei prezzi (al consumo)
i prezzi. Questa relazione sem- stati immessi nell’economia con nei paesi avanzati (vedi il grafico)
bra negata dalle temperie recenti una creazione di moneta volta a è stato del 37%: nei paesi emer-
dell’economia mondiale. La cre- stimolare l’attività, detta attività genti del 205%. Si può calcolare,
scita è tornata in America, in – come detto – si sta riprendendo. con qualche eroica ipotesi, che nel
Europa, in Asia... ma l’inflazione Tempo, allora, di sospendere la 1999 il livello assoluto dei prezzi
rimane bassa e pari rimangono medicina della creazione di mo- nei paesi emergenti era un terzo
basse le richieste salariali. neta e del bassissimo costo del da- di quello dei paesi avanzati: oggi
siamo a due terzi.
Finché questo processo di livella-
Livello assoluto dei prezzi mento continua – e sta continuan-
Usa=100 nel 1999 Economie avanzate Economie emergenti e Pvs do, dato che nuovi paesi emer-
140 genti a basso costo del lavoro si
120 aggiungono ai “vecchi” emergenti
100
– l’inflazione nei paesi avanzati
rimarrà bassa.
80
E le Banche centrali dovrebbero
60
essere meno esitanti nel “norma-
40 lizzare” una politica monetaria
20 che ha perso – per buoni motivi
1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 – la stella polare.
2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016
Fonte: elaborazioni e stime de “L’Impresa” su dati Fmi e Banca mondiale
fabrizio@bigpond.net.au

L’IMPRESA N°11/2017 11
PRIMO PIANO

MANAGEMENT PIT STOP

Siamo storie, non storytelling


di Luca Solari

l mondo di chi si occupa del nostro prodotto, nel nostro profilo

I digitale e dintorni è uno zoo


affascinante che sull’altare del
non conformismo ha edificato
LinkedIn. Solo chi ha una buona
storia può raccontarla e avere suc-
cesso. Il problema è che viviamo
una etiquette degna di Monsignor così tanto il momento, che abbia-
Della Casa. Come ci si veste, di mo perso la capacità di raccon-
cosa si parla, dove si lavora e cosa tarci. Trovo molto interessante il
si sogna sono tutti ben definiti fatto che mi capitino telefonate
e adeguatamente massificati. Per di amici che prima di incontrare
carità, molto meglio di quella so- degli head hunter si confrontano
cietà di consulenza che una decina consulente di Personal branding. con me per capire come raccontare
di anni fa si fece rappresentare A volte si ha la sensazione di ca- la loro storia, come assegnare un
da fotografi di grido e nemmeno scare in uno di quei programmi senso a una sequenza di scelte ed
riuscì ad accorgersi di quanto uno televisivi nei quali la persona vie- esperienze. In fondo, come ac-
di essi fosse stato impietoso a ne trasformata in modo spregiu- cademico, sono un costruttore di
raffigurare aitanti giovanotti in dicato cambiandole il guardaroba storie. Quello che mi interessa è
divisa (scarpe nere, camicia bianca e la pettinatura. Un prodotto non capire come si viva un mondo così
con maniche arrotolate e risate di vende, ma il nuovo storytelling lo frenetico che non sappiamo più
ordinanza, senza nemmeno l’allu- rende un hit nella sua categoria, raccontarlo, sintomo del fatto che
re delle scuole inglesi…) a mar- grazie al maghetto del social me- non lo raccontiamo nemmeno a
ciare tutti in fila come soldatini dia marketing. Un’organizzazione noi stessi, così proiettati verso una
ubbidienti. Pantaloni multicolor, non attrae talenti, ma il brillante meta. Ma nella vita professionale
calzini corti anzi fantastici su Dr- storytelling la trasforma da ce- (e forse personale) vale sempre
Martens, barbe hipster, orecchini nerentola a principessa, grazie ai quella grandissima lezione che ha
e piercing, Macintosh vissuti sono consulenti di risorse umane. dato Robert M. Pirsig ne Lo zen
esteticamente di molto superiori Lo storytelling è quindi l’arma e l’arte della manutenzione della mo-
alla banalità del consulente tra- definitiva, il sacro graal della tocicletta: in un viaggio quello che
dizionale da grande practice glo- post-modernità, il tesoro di Mon- conta non è la meta ma il percorso.
bale. E così è pure l’entusiasmo, tezuma. Chi lo possiede modifica E, invece, siamo ossessionati dalle
la creatività e la libertà che deriva destini. Ma fatemi il piacere! Non mete nella nostra carriera, nei
dal lavorare per sé. voglio certo negare il fatto che la nostri sistemi di incentivazione e
valorizzazione passi per la capa- valutazione delle prestazioni, nei
Un maquillage perfetto cità di raccontarsi, figuriamoci, nostri piani strategici e perdiamo
per persone e aziende ma quello che conta alla fine è il di vista che il senso profondo è
Ma c’è un aspetto che proprio non contenuto in sé, non il packaging. nel percorso, perché – soprattutto
digerisco di questa nouvelle vague Un buon contenuto con un buon quando il mondo si fa sempre più
ed è l’ossessione dello storytelling, packaging sono sempre il meglio, incerto e incomprensibile –, la
un termine che viene utilizzato ma tra cattivo contenuto con buon meta non ha senso.
ormai anche dalla signora Pina packaging e buon contenuto con Pensateci. Quando è stata l’ultima
dal panettiere. Come emerge nella cattivo packaging non avrei dubbi. volta che vi siete raccontati come
cultura pop, lo storytelling sembra una storia? Ecco un’occasione per
il maquillage perfetto o il mantel- Il rischio di una società farlo!
lo dell’invisibilità di Harry Potter, concentrata sull’attimo
in grado di trasformare qualsiasi Quello che invece conta sono le Luca Solari è professore ordinario di
cosa in un successo. Un profilo su storie, ovvero la reale portata dei Organizzazione aziendale, Univer-
LinkedIn cambia nome e il nuovo chilometri che abbiamo fatto nella sità degli Studi di Milano e visiting
storytelling rende il protagoni- nostra vita e che si sono solidi- professor, California Polytechnic State
sta desiderabile da tutti, grazie al ficati nella nostra azienda, nel University

12 L’IMPRESA N°11/2017
PRIMO PIANO

CYBER SECURITY

La responsabilità dei board


di Alessandro Curioni

ome ogni anno, anche in sone ed è costato il posto all’ammi- cogenti e best practices, in quale

C questo 2017 si sono svolte le


due principali conferenze in
materia di hacking: il DefCon e il
nistratore delegato Richard Smith.
Mediaticamente meno eclatante, ma
potenzialmente molto più pericolo-
relazione societaria si trova l’anello
debole della catena? La maledetta
“minaccia cyber” dove è nascosta?
BlackHat. E, come sempre, i ricer- sa l’intrusione nei sistemi della Sec,
catori non “hanno fatto prigionieri”. la Consob americana, che potrebbe Rischio cyber nascosto nel
Un’ora e mezza per trasformare una avere portato alla fuoriuscita di in- “rischio operativo”
“voting machine” in un sorta di juke formazioni finanziarie sensibili. Non Effettivamente il problema è proprio
box, sfruttando le debolezze del suo meno preoccupante l’incidente che nel fatto che il risk management ra-
sistema operativo (un vecchio Win- ha convolto il sistema di posta elet- ramente lo mostra in modo evidente,
dows XP di Microsoft); un po’ più di tronica di Deloitte, ben nota società perché viene fatto collassare all’inter-
lavoro per alterare il funzionamento di revisione contabile e consulenza no di un concetto ben noto, soprat-
di una pompa a infusione per uso al servizio delle principali aziende di tutto in ambito finanziario: quello
ospedaliero; nello stesso tempo sono tutto il mondo. Quello che potreb- di “rischio operativo”. Una defini-
stati compromessi trenta modelli di be essere stato sottratto dalle email zione comunemente accettata parla
video registratori digitali attraverso dell’azienda potrebbe andare oltre di “rischio di perdite derivanti da
la vulnerabilità di alcuni componen- le più sfrenate fantasie di un insider fallimenti o inadeguatezza dei pro-
ti standard prodotti in Cina. I più trader. Questi tre episodi da soli cessi interni, delle risorse umane e dei
spiritosi hanno trasformato un cane dimostrano che il crimine informa- sistemi tecnologici oppure derivanti
in un vettore di attacchi telematici, tico sta spostando il suo focus su un da eventi esterni”. Si tratta di un con-
dotandolo di un collare al cui interno mercato diverso. cetto che abbraccia le più disparate
si celava uno smartphone modificato casistiche: dagli infortuni sul lavoro
capace di simulare una rete wireless Dove si sta spostando alle inadempienze contrattuali, dalle
e di infiltrarsi in una esistente. I il crimine catastrofi naturali alle frodi interne
racconti di questi exploit sono stati Se oggi numeri di carte di credito e per finire ai malfunzionamenti dei
accolti come si farebbe con dei sim- dati indentificativi passano di mano sistemi informatici. Il risultato finale
patici aneddoti: una bella risata e un sui black market a poche decine di è la sostanziale invisibilità del rischio
commento sarcastico. In realtà essere dollari, quando si tratta di informa- cyber, ma in questo senso una svolta
sordi a questi richiami all’importan- zioni riservate allora le cose cambia- potrebbe arrivare dalla prossima ap-
za della sicurezza delle informazioni no. Per dire una banalità: conoscere plicabilità del Regolamento Europeo
non fa altro che peggiorare una situa- in anticipo i dettagli di una fusione in materia di protezione dei dati. Da
zione già oggi piuttosto complicata. di società quotate può valere decine una lato, le sanzioni estremamente
di milioni di euro. Vale sempre la rilevanti (fino al 4% del giro d’affa-
Equifax, Sec e Deloitte regola per cui i criminali valutano ri complessivo dell’organizzazione)
La sordità, non dovrebbe necessaria- l’economia dello sforzo e quando combinate con il rischio di richie-
mente implicare la cecità. Eppure, comprendono che esiste un siste- ste di risarcimento danni, dall’altro,
sembra che i fatti, che ormai ac- ma con “informazioni ad alto valore l’obbligo di notificare all’autorità
cadono quotidianamente, siano in- aggiunto” hanno trovato la buona competente eventuali violazioni alla
tangibili tanto quanto il luogo oltre ragione che gli serviva per aggre- sicurezza dei dati, con l’inevitabile
lo schermo in cui avvengono. Se dirlo, letteralmente. A questo punto esposizione mediatica che ne conse-
consideriamo soltanto gli ultimi me- una persona di buonsenso, che sieda guirebbe (vedi caso Unicredit), po-
si, c’è molto di cui preoccuparsi. Ha in un consiglio di amministrazione trebbero fare emergere almeno in
fatto molto rumore la violazione ai di un’azienda, potrebbe iniziare a parte il sommerso. Quanto dobbia-
dati personali detenuti da Equifax, preoccuparsi e farsi una interessante mo ancora aspettare per inserire la
principale azienda statunitense di va- domanda: in tempi in cui l’indivi- sicurezza informatica tra le priorità
lutazione dell’affidabilità creditizia. duazione dei rischi e, soprattutto, la dell’agenda dei vertici aziendali?
L’attacco avrebbe compromesso le capacità delle imprese di tenerli sotto
informazioni di 143 milioni di per- controllo sono richieste da norme Alessandro Curioni, DI.GI. Academy

14 L’IMPRESA N°11/2017
PRIMO PIANO

PRATICHE VS TEORIE

Come si gestisce la complessità


di Luisa Pogliana

ersone, persone al centro, cen- ha affrontato la situazione direttamen- Chief Human Resources Officer;

P tralità delle persone: parole che


ricorrono troppo spesso nel-
le dichiarazioni d’intenti aziendali.
te con i lavoratori, che conoscevano bene
il processo. Motivati anche dall’essere
consultati, hanno fatto una proposta: tu
Chco, Chief Human Capital Offi-
cer; Cpo, Chief People Officer e via.
Questi moltiplicantisi Chief, devono
Sintomo della mancanza di azioni ci lasci lavorare come diciamo noi e ci to- occuparsi soprattutto, secondo quan-
reali. In molte esperienze di donne gli di mezzo quel capo, e noi riportiamo to si legge, di rendere meno costose
manager, questa attenzione è inve- i flussi sotto controllo. Lei ha accettato, le “risorse umane” e di sorvegliarne i
ce un modo di lavorare. Lavorano si è fidata della loro competenza e im- comportamenti tramite i Big Data.
con le persone, non per mezzo delle pegno, loro si sono fidati che l’azienda Sembra non debbano occuparsi di
persone. Un comportamento che a avrebbe fatto quanto pattuito. Gli im- persone: al loro posto sta un’indistin-
volte viene usato per dare letture pegni di entrambe le parti sono stati ta Liquid Workforce. L’ultimo trend è
limitanti dell’apporto delle donne rispettati. Il senso di responsabilità e di parlare di responsabile del personale
nel management, ricondotto solo al- libertà allo stesso tempo, e la possibilità “moderno”, intendendo che l’essenza
le supposte attitudini femminili: le di fidarsi reciprocamente hanno risolto del suo ruolo è lavorare con i dati.
relazioni, la cura... Queste donne il problema. Come se prima dell’attuale tecno-
hanno invece uno sguardo capace logia non ci fossero comunque dati.
di abbracciare in un unico coerente Chi crede nei lavoratori... Semmai, si tratta di come usare la
approccio tutti gli aspetti che chi Troviamo una conferma dell’impor- massa di dati disponibili, tenendo
è manager deve prendere in consi- tanza di questo orientamento nelle conto che i numeri rappresentano
derazione. Le donne sono i primi non poche fabbriche italiane che già solo qualche aspetto della realtà.
soggetti complessi entrati nel mondo capitalizzano i suggerimenti dei la-
del lavoro, per questo vedono l’azien- voratori, dato che conoscono meglio Non c’è relazione senza
da nel suo insieme, guardano tutte di tutti il processo: i suggerimenti rispetto
le componenti. Così non dividono sono riconosciuti nel contratto e re- Per far funzionare una struttura non
l’azienda tra persone che contano e munerati con un premio. (Va anche bastano strumenti tecnici e capacità
persone che non contano, e attuano detto che gli operai lo hanno sempre organizzative. Serve un quotidiano
politiche orientate al coinvolgimento fatto spontaneamente, perché por- lavoro con i collaboratori: conoscerli,
e responsabilizzazione di chi lavora, tando migliorie all’azienda consoli- ascoltarli, provare a capire il loro
fondate sulla fiducia tra azienda e dano anche il loro lavoro, ma anche punto di vista e considerarlo. Il coin-
lavoratori. La fiducia è una relazione semplicemente perché hanno piacere volgimento di chi lavora fa sentire
che si costruisce intorno a un interes- di esprimere la propria competenza). di essere parte dell’azienda ed è uno
se comune, con un patto condiviso. L’attenzione per chi lavora, in questa dei fattori più rilevanti per la loro
luce, è sintesi di un complessivo crescita. Esprime rispetto per il loro
Un caso significativo modo di intendere il management, contributo e il rispetto è l’essenza
Tra le molte esperienze di vasta por- che tiene conto dei diversi interessi di una relazione. Anche da questo
tata realizzate, ne riportiamo solo e di un adeguato ritorno per tutti i vengono i buoni risultati. Perché
una, limitata come area di inter- soggetti, perché tutti fanno l’azien- l’organizzazione non è una macchi-
vento, ma che passa da un impegno da. Un atteggiamento contrapposto na, è un organismo vivente. Nella
manageriale non comune: rimuovere a quanto avviene abitualmente. complessità, la relazione è la prima
un dirigente non all’altezza del suo necessità.
ruolo e dare credito ai lavoratori e … e chi pensa a costi e
alla loro competenza. controlli Luisa Pogliana, una carriera in un
Sotto la direzione di un capo inadegua- Se leggiamo qualche articolo o guar- grande gruppo editoriale italiano, ha
to, un settore aziendale di back office diamo temi e relatori di qualche con- coperto ruoli in enti internazionali e
era entrato in uno stallo crescente: non si vegno riguardanti il ruolo di diretto- nella European Commission. Il suo ulti-
riusciva a far fronte alla quantità di la- re del personale, lo vediamo definito mo libro è Esplorare i confini. Pratiche
voro anche se il carico non era aumenta- in vari modi, tutti molto lontani dal di donne che cambiano le aziende
to. Alla fine la responsabile del personale riconoscimento della persona: Chro, (GueriniNext)

L’IMPRESA N°11/2017 15
PRIMO PIANO

MEDIA & PUBBLICITÀ

Quanto vale un programma televisivo


di Francesco Siliato

Che tempo che fa” è una tra- Come cambiano i pubblici in titolo di studio, 23%, si tratta di un

“ smissione di Rai Tre, tipolo-


gia Talk Show, una sorta di
chiacchierata tra conduttore e ospi-
prima serata
La scorsa stagione in prima serata
Rai Uno ha prodotto in media
segmento di pubblico interessante
per la pubblicità, e il rapporto tra
costi e ricavi pubblicitari è rilevan-
te basata su domande e risposte. 4,7 milioni di spettatori, per una te. È possibile che la Rai pubblicità
Nulla di nuovo o di straordinario, quota d’ascolto del 18,2%. Ma, se incassi da spot e affini pianificati
il programma ha tuttavia scatena- il discorso si limita a un program- nel nuovo programma abbastanza
to l’attenzione e suscitato polemi- ma di prima serata in onda un da ripagarne i costi, ma questo
che. Lo scandalo sarebbe dovuto ai determinato giorno, i valori sono non significa che il programma si
compensi che la Rai destina al con- diversi: la prima serata di domenica ripaghi con la pubblicità, perché il
duttore, nonché al contratto tra la ha prodotto quattro milioni netti di tempo occupato dai break consenti-
Rai e la casa di produzione, nuova, spettatori medi, per uno share del to dalle norme è il 12% orario, ma
del programma, partecipata dallo 15,7%. Per Rai Uno la domenica il limite orario non è l’unico, la Rai,
stesso conduttore e da altra casa di è stato il giorno della settimana e solo la Rai, ha un altro tetto, un
produzione, oltre alla considerazio- con meno pubblico in prima serata. limite settimanale del 4%. Quindi,
ne che al programma partecipino È stata, viceversa, la prima serata per ogni ora di un programma
artisti legati allo stesso agente del più di successo per Rai Tre, con che trasmettesse 432 secondi di
conduttore. L’errore consisterebbe, un ascolto medio di 2,6 milioni pubblicità, occorrerebbe azzerare o
invece, nel trasferimento del pro- di spettatori e uno share del 10%. diminuire la pubblicità in altre ore.
gramma dalla terza alla prima rete. Senza “Che tempo che fa” la quota Forse anche per questo la pubblicità
d’ascolto della terza rete è scesa dal ha occupato nelle prime puntate
Tutti i costi di un 10,4% al 4,5%: sarà compito del solo il 9% delle circa tre ore di tra-
programma nuovo direttore far risalire gli ascol- smissione.
Sul primo punto è intervenuta la ti, ma dovrà farlo senza penalizzare
Commissione parlamentare di vigi- la prima rete, come invece è avve- Un mercato poco trasparente
lanza che invita il servizio pubblico nuto la scorsa stagione, ovvero of- Uno spot di 15” viene offerto dal
a non consentire l’espandersi di in- frendo programmi per target diver- listino di Rai pubblicità a 90mila
teressi di parte e limitare il numero si da quelli di “Che tempo che fa”. euro, il primo break della prima
di artisti legati a un unico agente. E non sarà semplice, si tratta infatti puntata ha portato cinque milioni
Riguardo all’ammontare della som- dei pubblici caratteristici della terza di spettatori nel break tra fine Tg e
ma destinata al conduttore e alla ca- rete Rai. Il vero obbiettivo di Rai inizio dell’anteprima: a giovarsene è
sa di produzione, vanno sottolineate Uno per la domenica sera è come stato Vodafone, con lo spot in prima
quali siano le principali variabili che detto sopra, di quattro milioni di posizione e sopra i cinque milioni,
concorrono a una corretta valutazio- spettatori. La media delle prime seguito da Nespresso, Mutti, Poste
ne. Molti conduttori immaginano quattro puntate è di 4,6 milioni per italiane e Banca Intesa. Nella quar-
di valere quanto la pubblicità raccol- uno share del 18,2%, ma l’ultima ta puntata il break ha prodotto un
ta durante il loro programma. Non è puntata andata in onda prima di ascolto di 4,5 milioni, valore limite
così, non si possono ignorare i costi andare in stampa con questa rubri- per il prezzo dello spot a listino.
industriali, i costi fissi e di struttura ca, è stata seguita da 3,8 milioni per A margine occorre ricordare che
e la quota che spetta alla conces- una quota del 14,9%. il mercato italiano non brilla per
sionaria di pubblicità. Tra l’altro, è trasparenza e tutte le concessionarie
da considerare anche quanto quel I limiti pubblicitari della Rai propongono ai loro clienti sconti
programma realizzerebbe di ascolto Il rapporto costi benefici considera molto sostanziosi. Va anche tenuto
e raccolta pubblicitaria con un altro anche fattori come il traino e il in considerazione che il prezzo di
conduttore. Basilare è anche il costo target del programma. Il profilo uno spot su Rai Tre è inferiore di
di produzione degli ascolti, ma qui del pubblico di “Che tempo che fa” circa la metà a quello della prima
dovrebbe venire in aiuto il servizio è particolare, lo share più elevato è rete, è questo il motivo dei trasferi-
pubblico. dovuto ai benestanti con un buon menti di alcuni programmi.

16 L’IMPRESA N°11/2017
PRIMO PIANO

GEOPOLITICA. Biagio Muscatello, già docente di Storia economica all’Università di Siena

Un nuovo ordine mondiale


è alle porte
Nessun’altra cultura ha proposto al mondo un ordine basato sull’etica della
responsabilità individuale, come quella europea. Oggi dobbiamo trovare nuove
soluzioni intelligenti per adattarci ai cambiamenti in corso. Ne saremo capaci?

di Giovanna Guercilena

essun ordine costituito dell’Oriente, è impossibile credere fare i conti con i nuovi attori che

N dura in eterno. I cam-


biamenti che stanno in-
teressando le varie parti
del mondo hanno pe-
raltro assunto un andamento così
veloce che tutto muta sotto i nostri
occhi senza sosta. Sarebbe ingenuo
all’assenza di conflitti, non necessa-
riamente militari. Peraltro, il collas-
so dell’Unione Sovietica ha privato
l’impero russo di buona parte dei
paesi satelliti dell’Est europeo, ma
non ha certo spento la sua volontà
di rivalsa. Si può dire che mentre
saranno sempre più protagonisti e
che portano tradizioni ideologiche
e istituzionali molto differenti da
quelle a cui l’Occidente è ormai
abituato. Sto parlando dell’India,
dei regimi autocratici d’Oriente, del
Brasile, dell’Indonesia e delle altre
illudersi di riuscire a individuare con gli Stati Uniti si sono sfiancati in potenze emergenti, tutte realtà che
precisione i punti di sbocco di tanto lunghi interventi militari in Oriente, difficilmente possono essere inqua-
movimento: l’elemento sorpresa è la Russia ha sì affrontato le difficoltà drate nelle nostre categorie culturali
sempre dietro l’angolo e anche la più di una profonda crisi economica, ma e politiche, e con le quali l’America
cosciente e programmata delle azioni al tempo stesso ha ripreso le redini e l’Occidente si devono confrontare.
umane dà origine a effetti ininten- della sua politica estera.
ra. Sfruttando Per fortuna, esistono anche grandi
zionali e imprevisti. Possiamo, tut- le incertezze della politica estera realtà economi-
tavia, provare a ragionare sulle pro- americana e l’insussistenza
istenza diplo- che nate in
spettive che si stanno aprendo, in un matica della Comunità ità europea, si un ambien-
mondo in cui gli equilibri economici è presa la Crimea mettendo sotto te dichia-
e politici sono in fase di (provviso- scacco l’Ucraina e è intervenuta
ntervenuta di- ratamente
rio) assestamento. Ne parliamo con rettamente in Siria, dove
ove ha amplia-
Biagio Muscatello, già docente di to la base navale di Tartus.
artus. Le due
Storia del pensiero economico e di Etica mosse, da Nord con la Cri-
economico-sociale nel Dipartimento mea e da Sud con Tartus, rtus,
di Filosofia dell’Università di Siena. le consentono di control-
trol-
lare i mari che circondano
dano
Ci siamo sbagliati, quasi trent’anni la Turchia, che è un paese
fa, a ritenere che con il crollo del Nato. Come se non bastasse,
stasse,
Muro di Berlino il mondo sarebbe ha raggiunto una buona na intesa
stato di lì in poi stabilmente in ma- col regime turco approfittando
ofittando
no all’America? delle difficoltà nel dialogo
logo tra
Biagio
In quel momento è sicuramente Erdogan e l’Europa. Muscatello
cessato l’equilibrio bipolare che ave- Quindi siamo di nuovo vo in
va retto le relazioni internazionali ballo, alla ricerca dii un
dall’accordo di Yalta in poi, ma ciò nuovo ordine mondiale? ale?
non significa che ci si potesse dav- Non c’è dubbio, tutto utto
vero aspettare una stabilità priva è in movimento. Con on il
di contrapposizioni. Se guardiamo prevedibile mutamento nto del ruolo
alla storia, dell’Occidente come americano nel mondo, o, c’è anche da

L’IMPRESA N°11/2017 17
PRIMO PIANO

The world’s fastest il controllo pubblico è molto lasco, tà individuale. Altre storie così nel
growing economies e esiste un’area altrettanto grande di mondo io non ne conosco.
imprese statali guidate da manager Adesso, però, l’Occidente parrebbe
Forecast Gdp growth, 2017 nominati dal partito; naturalmente in crisi. Forse proprio una crisi di
credito e politica monetaria sono identità?
Ethiopia 8.3% quasi totalmente in mano pubblica. È una crisi che abbiamo autogene-
Uzbekistan 7.6% La Cina sarà uno dei protagonisti rato. Per continuare il veloce excursus
Nepal 7.5% del nuovo ordine e la possibilità di nella vita dell’Occidente, ricordiamo
India 7.2%
far valere i nostri valori dipende in che la Rivoluzione industriale ha
Tanzania 7.2%
buona misura da noi, perché sarà portato la borghesia a realizzare cose
Djibouti
proporzionata all’efficacia con cui mai viste nella storia dell’umanità,
7%
noi riusciremo ad affrontare i pro- ma ha anche prodotto dei virus
Laos 7%
blemi derivanti dai mutati rapporti culturali destinati a mettere in crisi
Cambodia 6.9%
di forza, economici e politici, a livel- le orgogliose certezze del progresso
Myanmar 6.9% lo globale. continuo e inarrestabile. Il pensie-
Philippines 6.9% Che cosa rende l’Occidente così ro politico di Marx attribuiva al
unico e irripetibile? proletariato il compito di realizzare
Fonte: World Bank
Uniche sono le condizioni che ne quell’organizzazione scientifica del-
hanno determinato il successo, come la società che la borghesia aveva
filo-occidentale: Giappone, Taiwan, ha benissimo spiegato Max Weber. iniziato ma non poteva completare.
Singapore, Corea del Sud. Vedre- Furono gli ideali di tolleranza politi- Tuttavia, l’intellettuale collettivo di
mo, l’auspicio è chiaramente che ca e religiosa che resero l’Occidente Marx è incompatibile col principio
si riescano a instaurare rapporti di capace di sovvertire il vecchio ordine di responsabilità individuale da cui
reciproca tolleranza e rispetto a li- feudale e il principio di autorità, prende il via tutto il capitalismo
vello globale. Molto probabilmente, di liberare le potenzialità derivanti moderno. Ed è qui che all’interno
quindi, il nuovo ordine mondiale dall’affermazione del valore dell’in- della cultura occidentale si crea la
sarà multipolare. dividuo. Il moderno Occidente, lo scissione che dà poi origine alla con-
Parliamo della Cina, il caso di forse sviluppo di relazioni internazionali trapposizione ideologica tra capitali-
maggiore successo economico dei di mercato, la nascita del capitali- smo e socialismo, e dopo due guerre
tempi globalizzati. È verosimile smo sono tutti figli del ridimen- mondiali, alla creazione politica di
attendersi che si approprierà dei sionamento dei due grandi poteri un mondo bipolare, basato sull’e-
valori occidentali, cioè che l’econo- universali: Sacro romano impero e quilibrio del terrore di una possibile
mia trascinerà la politica? Papato. Ancor prima della Riforma catastrofe nucleare.
Non sarei così ottimista. La Cina protestante, lo sviluppo delle auto- Ha ancora senso parlare di capi-
non ha seguito il percorso dell’Oc- nomie cittadine pose le premesse per talismo versus socialismo? È una
cidente. La rivoluzione di Mao, che relazioni commerciali affrancate dal contrapposizione che può ancora
si proponeva di cancellare l’ordine potere politico a struttura feudale. aiutare a leggere il mondo attuale?
preesistente e di far crollare il prin- La Riforma accentuò l’autonomia Direi che è piuttosto obsoleta, e
cipio di autorità, creò sì un ordine della borghesia mercantile e l’au- non solo per la sparizione di uno
del tutto nuovo, ma lo basò in modo tonomia si trasformò poi in potere dei due termini, cioè dei paesi del
piuttosto saldo sul marxismo-lenini- politico. La terribile Guerra dei 30 socialismo reale. In realtà, al centro
smo, il che significa che i valori pro- anni portò i re e principi europei dell’attenzione, soprattutto da parte
clamati non erano, e non sono, quelli ad accordarsi su alcuni princìpi di degli oppositori del cosiddetto capi-
degli individui, come invece è per equilibrio, a partire dalla tolleranza talismo, vi è un concetto di mercato
noi in Occidente. Il maoismo non religiosa. Proprio tale principio co- identificato con quello di laissez faire,
è mai stato apertamente contestato; stituì sul piano intellettuale il terreno inteso come concorrenza al di fuori
è stato accantonato nelle sue velleità di coltura per la nascita della scienza di ogni regola, che però non è mai
di dirigere lo sviluppo economico, moderna, mentre sul piano giuridico esistito, né nella forma pura idealiz-
ma non nell’affermazione del prin- si ponevano limiti all’arbitrio del zata dai cultori del libero mercato, né
cipio della fedeltà al Partito, che non potere politico e alle sue pretese di nella forma degenerata immaginata
lascia spazio alle libertà politiche e dirigere l’attività economica. È su dagli oppositori della concorrenza.
civili. Sul lato economia, s’è creata questo e da tutto ciò che l’Occidente La realtà ci ha mostrato invece pe-
una specie di doppio regime: esi- ha prosperato al punto da proporre santi interventi dello Stato, anche
stono imprese private e addirittura al mondo uno schema di ordine in Occidente. Paradossalmente, l’e-
immense aree industrializzate dove basato sull’etica della responsabili- conomia senza regole, sotto certi

18 L’IMPRESA N°11/2017
PRIMO PIANO

aspetti, è forse più visibile nei paesi Imf Data Mapper


emergenti, paesi con regimi politici
Real Gdp growth (Annual percent change)
scarsamente permeabili al controllo
democratico dove proprio per questo 10
non ha ancora avuto modo di attec-
chire l’occidentale lotta di classe.
Torniamo all’inizio del nostro
ragionamento. Il concetto di or- 5
dine si interseca inevitabilmente
col tema della competizione per il
potere?
L’ordine implica l’esistenza di forze
0
concorrenti, quale che sia lo sce-
nario considerato ed è sinonimo di
equilibrio tra forze dotate di gradi
più o meno ampi di autonomia.
Nel concetto di ordine è inscritto -5
1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020
il problema del grado ottimale di
autonomia perseguibile dalle varie Emerging market and developing economies Advanced economies World
entità che lo compongono. La storia
Fonte: World Economic Outlook, April 2017
ci ha prospettato tutti i possibili
scenari di relazioni tra le diverse
parti che costituiscono un insieme, strati medi di popolazione sia in nare, ad esempio, che i cambiamenti
da quello macroscopico delle grandi America sia in Europa e la difficoltà culturali che maturano in Russia o in
realtà imperiali – impero romano, di impiegare i lavoratori messi da Cina siano a priori compatibili con
autocrazia russa, impero cinese, im- parte a causa del processo di globa- i nostri. Equivoci, incomprensioni,
pero britannico e financo dominio lizzazione. La globalizzazione è po- errate valutazioni sono purtroppo
americano – a quello più contenuto sitiva perché rende disponibili merci una costante, basti pensare alle illu-
delle tante comunità regionali e lo- migliori a prezzi più vantaggiosi, sioni sulla Primavera araba. A ciò si
cali. Ogni ordine arriva al declino o ma implica il bisogno di ricreare aggiunga il crescente fenomeno delle
al crollo, per ragioni a volte evidenti, posti di lavoro in nuovi processi, un migrazioni, che continua a veder-
a volte inspiegabili. Di certo c’è fenomeno peraltro noto dall’inizio ci impreparati. Nei nostri paesi, in
che dal disordine nasce sempre un dell’Ottocento, dai tempi di David Italia in modo particolare, una certa
nuovo ordine, che per forza di cose Ricardo, uno dei più grandi econo- critica degli esistenti rapporti politici
ha a che vedere con gli equilibri di misti classici inglesi. Un mercato del economici e sociali è arrivata persino
potere. Non sempre il passaggio a un lavoro elastico e la disponibilità a a rifiutare l’idea di progresso. Con
nuovo ordine avviene senza traumi e cercare nuove opportunità sono con- la decrescita felice si vagheggiano
violenza. dizioni indispensabili per l’adatta- forme di ritorno al passato contadi-
Diceva prima che il nuovo ordine mento, anche perché i risultati della no, ci si chiude nell’ottica autarchi-
mondiale avrà uno schema multi- globalizzazione e della sostituzione ca delle antiche comunità locali, si
polare. Ci spiega? del lavoro con macchine portano contestano financo le conquiste della
Nessuno controlla il mondo: è la benefici a tutti. Il tema è se l’Europa, medicina. Nello stesso tempo, però,
tesi di Charles Kupchan, docente di l’Occidente in generale, sarà o meno si continua a pensare che ci sia una
politica internazionale alla George- capace di adattarsi ai cambiamenti quantità di diritti acquisiti inalie-
town University di Washington DC in corso e di creare nuove e intelli- nabili. Ma il mondo non sta fermo.
e già consigliere di Barack Obama. genti soluzioni. Mentre da noi avanza questa involu-
Ci si sta avviando verso un mondo Pensa saremo all’altezza? zione culturale, nei paesi sottosvilup-
multipolare, nel quale l’Occidente Abbiamo da affrontare tante sfide. pati la gente va invece acquisendo le
non ha più il controllo totale della Una riguarda, come dicevamo pri- tecniche che hanno permesso il no-
situazione. Il nostro ragionamento ma, i mutamenti culturali. A questo stro progresso, ed è pronta a rischiare
deve tenere conto di questo fatto, proposito, dobbiamo osservare che per migliorare le proprie condizioni
che ha ragioni molteplici. L’ultima non è cambiata solo la nostra cultura, di vita. Alla lunga nessuno è in grado
crisi economica, superata a livello ma anche quella dei paesi che conti- di fermare la grande dinamica che
aggregato, ha difatti lasciato stra- nueranno a essere protagonisti e dei rende possibile l’adattamento della
scichi, ad esempio la crisi di molti paesi in ascesa. È difficile immagi- specie umana.

L’IMPRESA N°11/2017 19
INTERVISTA

SVILIPPO. Richard Barrett, padre del “Seven Levels of Consciousness”

Il motore di popoli e
organizzazioni
Ogni momento di vita di persone, aziende e nazioni ha bisogni diversi che si rispecchiano
in valori diversi. Conoscerli significa avere le chiavi della performance, ma spesso anche
della felicità

di Paola Stringa

e a ogni età della vita primi giorni del caldo autunno ita- intere nazioni – ammette Barrett –.

S corrispondono bisogni e
valori differenti, o “dri-
ver energetici” come li
chiama Richard Barrett
– Everything I learned about values
(2017, in corso di pubblicazione),
fondatore dell’Academy for the
liano. «Io e mia moglie non tornia-
mo mai a Londra prima dell’inizio
di ottobre: da qualche anno trascor-
riamo in Toscana diversi mesi l’an-
no, concretizzando così un comune
sogno di questo momento della no-
stra vita. Ogni momento ha bisogni
Con il Centro lo abbiamo recente-
mente fatto sulla Slovacchia e sul
Brasile, ma abbiamo esperienze su
contesti molto diversi tra loro». Sulla
Francia, come si può scoprire tra le
pagine di Everything I learned about
values, il Values Centre ha effettua-
Advancement of Human Values e diversi, per questo è importante co- to diverse misurazioni sull’Entropia
chairman del Values Centre (Bvc) noscerli e misurarli nella realtà, ogni Culturale che ha caratterizzato la
– a poco meno di 70 anni, l’illu- giorno. Esistono indicatori personali popolazione durante periodi storico-
stre ingegnere-filosofo britannico ha di consapevolezza, ma anche indi- politici assai differenti (dall’era Sar-
capito che i suoi catori d di consapevolezza adeguati a kozy a quella di Macron), segnati da
sono indero- misurar
misurare organizzazioni e intere na- “emergenze” differenti e quindi da
gabilmente zioni» sspiega Barrett, che, dopo aver livelli di consapevolezza diversi. Dalla
legati al-
l- lavorato per la Banca Mondiale, con paura del terrorismo, al bisogno di
le quiete i suoi rranking ha mappato migliaia pace sino alle aspettative di crescita
colline del di impr
imprese, comunità, organizzazio- delle opportunità di lavoro: i valori
Chianti, ni, oltre a 27 nazioni. Sono passati e il livello di coesione sociale sono
dove lo ab- più di 20 anni dal primo modello cambiati con il cambiare del conte-
biamo incon- “Seven Levels of Consciousness”, sto. Anche in Svezia, le mappature
trato in uno nel qua
quale l’autore e sviluppatore di riportate mostrano come fenomeni
d e i “consap
“consapevolezze” fondeva la filosofia quali la crisi mondiale e l’insicurezza
vedi
vedica con la teoria piramidale dovuta alla crescente immigrazione
di Maslow. Oggi, dopo 11 libri abbiano generato decrescita nei livelli
ep parecchie mappature, Barrett di coesione sociale e diminuito il
ri
riconosce che molte cose sono grado di consapevolezza attribuita dai
ccambiate e che all’interno di cittadini ai leader, ritenuti incapaci
ttante organizzazioni c’è perlo- di rispondere ai bisogni con policy
m
meno il tentativo di occuparsi adeguate. Come le persone e le orga-
d
dei valori delle persone. nizzazioni, anche le nazioni nel loro
insieme hanno sviluppato, da sempre,
Cosa succede gradi di consapevolezza diversi nel
alle popolazioni corso della loro storia, a seconda dello
«Mappare le imprese e le stato di prosperità della popolazione,
popolazioni aziendali è assai del livello di democrazia, di ricchezza,
più semplice che misurare di consapevolezza del bene comune
Richard
Barrett
i livelli di consapevolezza di ecc.

L’IMPRESA N°11/2017 21
INTERVISTA

Gci rankings vs. Hi rankings scontrato che, specialmente nelle na-


160
zioni più sviluppate, c’è una relazione
simbiotica tra i due. Non solo, nelle
140 nazioni sviluppate, è significativa an-
che la correlazione tra Gci e Sdg
120
(Sustainable Development Goals,
Happiness Ranking

100 l’indicatore prodotto dall’Università


di Losanna per misurare il livello di
80
sviluppo sostenibile), ossia quella tra
60 consapevolezza e sviluppo sosteni-
bile. Tutto questo sta a significare
40 che tanto più una nazione colletti-
20
vamente acquisisce consapevolezza,
y= 0.9239x tanto più tende ad allinearsi agli
R2= 0.6113
0 obiettivi di sostenibilità stabiliti dalle
0 20 40 60 80 100 120 140 160 Nazioni Unite e ci suggerisce che
all’aumentare della consapevolezza,
Global Consciousness Ranking
il cammino dell’umanità progredisce
positivamente verso un maggiore be-
L’effetto tangibile Gli assessment sono fondamentali in nessere collettivo.
sul business questo senso. Io utilizzo dei Cultural
Per un’impresa mettere a fuoco i Transformation Tool che servono per Italia alla ricerca
bisogni e i valori dei propri dipen- misurare, in relazione ai valori dei di identità
denti e, più in generale dei portato- dipendenti e alla cultura vigente in Se i ranking mondiali aiutano a
ri d’interesse, significa, soprattutto, una determinata organizzazione, il migliorare le performance, l’Italia
diventare più competitiva, perché livello delle performance aziendali». deve mettere in agenda per il prossi-
sono sempre le persone ad avviare La roadmap che Barrett ci propone mo futuro anche un miglioramento
le trasformazioni, non le organizza- per la trasformazione personale e nell’ambito della Consapevolezza,
zioni nel loro insieme. «Se un team delle organizzazioni, in sintesi, pas- non solo in quello della Competiti-
leader o un imprenditore conosce sa attraverso la consapevolezza, ma vità (dove è ancora al 43esimo posto
a quale livello si trova ciascuno dei prima esplora i valori più comuni stando al primo indice Gci, ossia il
propri dipendenti, non sarà difficile (come le relazioni, la fiducia, l’en- Global Competitiveness Index del
poi generare engagement facendo sì tusiasmo, la creatività, l’impegno, la World Economic Forum). Secondo
che gli obiettivi del business non si formazione permanente, il rispetto, il Gci index del Barrett Values Cen-
scontrino ma, piuttosto, collimino l’attenzione). «I nostri valori sono tre, invece, l’Italia figura nel terzo
con i bisogni di ciascuno. Quando un riflesso dei nostri bisogni, sono gruppo, tra Portogallo, Cile, Estonia
un leader si preoccupa delle persone, legati alle stagioni della nostra vita e e Slovenia, ma ancora sotto (non
loro si preoccuperanno del business». tendono a influenzare potentemente solo ai paesi Nordici e alla Svizzera,
Bisogni diversi, a seconda del livel- le azioni che agiamo (o non agiamo) che svettano nel primo), a Germania,
lo di consapevolezza che dipende a loro supporto» spiega. Canada, Regno Unito, Stati Uniti,
dall’età anagrafica, dall’educazione, Francia e Slovenia. «Le comunità
dallo stile di vita, dai legami familiari, Il legame con felicità e le nazioni si sviluppano e cresco-
persino dal numero di spostamenti o e sostenibilità no allo stesso modo degli individui,
di viaggi, dalle occasioni che si han- L’evidenza più interessante delle espandendo il livello della propria
no per entrare in contatto con altre misurazioni effettuate dal Values consapevolezza, che potremmo an-
culture e dalla zona della città dove Centre non è solo la correlazione che definire identità – secondo le
si vive. Ad ogni livello di consape- esistente tra organizzazioni consa- parole di Barrett –. Va da sé che que-
volezza corrisponde un set di valori pevoli e alto livello di performance, sto può accadere, in ogni contesto,
da misurare. ma soprattutto la correlazione esi- quando i leader di riferimento creano
stente, a livello di nazioni, tra gli le condizioni adatte a supportare le
Valori, specchio dei bisogni indici di felicità collettiva e quelli persone (dipendenti, cittadini, porta-
«Tutti abbiamo continuamente bi- di consapevolezza. Barrett ha infatti tori d’interesse) a incontrare i propri
sogno di feedback per conoscere a comparato il Gci del Values Centres bisogni che dipendono strettamente
quale livello di trasformazione per- (Global Consciousness Indicator) e dallo stadio di sviluppo psicologico
sonale e professionale ci troviamo. l’Hi (Happiness Indicator) e ha ri- nel quale si trovano».

22 L’IMPRESA N°11/2017
INTERVISTA

COMPETITIVITÀ. A colloquio con l’esperta di fama mondiale Rachel Botsman

Senza fiducia non si innova


Fiducia, rischio e innovazione sono intrinsecamente legati: le società – come
le imprese – che vogliono evolvere devono saper creare relazioni basate su
competenze, integrità, affidabilità e generosità

i chi ci possiamo fidare della mancanza di trasparenza sulle autentica circa le mie intenzioni e

D oggi? In un mondo sen-


za certezze, attraversato
da una sfiducia genera-
lizzata nelle istituzioni
locali, nazionali e sovranazionali e
da movimenti populisti che fanno
della disintermediazione la loro
decisioni prese e sui processi, di
un linguaggio non aperto e un ap-
proccio alla comunicazione orien-
tato più che altro allo spin doctoring
(Ndr raggiro, manipolazione delle
informazioni). Ma anche per via
di una generale mancanza di as-
le mie scelte e perché metto a di-
sposizione un sacco di informazioni
sulle mie competenze. Io credo che
il crollo della fiducia abbia generato
un vuoto, ma penso anche che la fi-
ducia sia come l’energia, non si può
distruggere ma solo trasformare in
bandiera, è sempre più difficile fare sunzione di responsabilità, ossia di altre forme, io direi “redistribuire”
un’analisi puntuale sulla fiducia. accountability non solo quando ed è proprio questo processo di
Ci ha provato Rachel Botsman, le cose vanno bene, ma an- redistribuzione che mi atti-
nel suo ultimo libro Who Can You che quando le cose vanno ra e mi affascina, che ho
Trust? (Hoepli, 2017). Rachel, male. Perciò non me-
docente all’università di Oxford, ravigliamoci affatto se
considerata ormai un’autorità glo- tutte le ricerche sulla
bale sui temi della collaborazione fiducia pubblica (da
e della fiducia, che sarà in Italia quella di Pew a quella
in occasione del World Business di Ipsos) registrano
Forum (Wobi, 7-8 novembre, Mi- una generale situazio-
lano) – al quale parteciperà in veste ne di crisi: in questo
di speaker – ha concesso a “L’Im- caso stiamo parlando Rachel
presa” un’intervista esclusiva che di di un tipo specifico di Botsman
seguito vi proponiamo e che ha il crisi di fiducia, la fi-
valore di fare il punto sulle sfuma- ducia istituzionale nelle
ture geografiche, storiche e culturali banche, nei mass
caratterizzanti questo prezioso ele- media, nei go-
mento. «Il modo nel quale mi piace verni locali
definire la fiducia è una relazione e globali,
sicura con l’ignoto. Ma la fiducia ha nelle mul-
due nemici: la scarsità di informa- tinazionali.
zioni e la mancanza di accountability Per quanto
(Ndr responsabilità e trasparenza)» riguarda la
postula Botsman. mia espe-
rienza per-
Come e quando lei stessa, che sonale, in-
è un’esperta di fiducia, sente di vece, credo
potersi fidare e affidare e in quali che le per-
occasioni generalmente la sua (o sone tenda-
la nostra) fiducia precipita? no ad avere
Quando uno o entrambi i suoi fiducia
nemici entrano in gioco: la fidu- in me
cia nelle istituzioni è precipitata a perché
causa della povertà di informazioni, sono

L’IMPRESA N°11/2017 23
INTERVISTA

studiato e cercato di definire nel ma si fidano di più, in realtà, non mentale soprattutto per le azien-
mio libro. di meno. de innovative: perché è così im-
portante per quei clienti?
Come scrive nel suo libro, dun- Insomma la fiducia ha solo cam- Nelle ricerche che ho portato
que, lei pensa che stiamo vivendo biato direzione. Significa che non avanti per il mio libro, clienti e
nell’era della fiducia distribuita. abbiamo più bisogno degli esper- aziende hanno identificato, in par-
È ottimista rispetto a questo? ti e che, attraverso le piattaforme ticolare, tre ragioni fondamentali
In effetti ci sono parecchi aspetti digitali, siamo ormai in grado di per le quali la fiducia è così im-
per essere ottimisti. Nel tempo che avere accesso a tutto ciò che ci portante: primo, è essenziale per la
stiamo vivendo abbiamo l’occasione serve direttamente? reputazione. Secondo, la fiducia è
di usare la tecnologia per ridisegna- Io credo che abbiamo certamente quella che dà ai clienti il coraggio
re i sistemi e crearne di più inclusivi, ancora bisogno di esperti, però, co- di prendersi un rischio su nuovi
trasparenti e corretti, in modo da me le istituzioni, anche gli esperti prodotti o nuovi servizi; terzo, è
dar voce anche agli ultimi e a coloro devono adattarsi alla nuova era l’elemento che dà la certezza che
che non l’avevano nell’epoca del- della fiducia distribuita, cambian- l’azienda farà la cosa giusta anche
la fiducia istituzionale. Ma il mio do essi stessi approccio sia nella quando le cose vanno male.
ottimismo non può prescindere da comunicazione sia nel sostegno
importanti caveat. Le conseguenze alle scelte collettive. E perché è così importante anche
di una redistribuzione della fidu- per i dipendenti?
cia sono immense, sia eccitanti sia Costruire relazioni di fiducia non Non dobbiamo dimenticare quanto
spaventose. Posto che la fiducia sia è facile oggi neanche per chi è alla la fiducia sia un elemento prioritario
l’asset più importante di una socie- guida di un’impresa, non soltanto all’interno dei team e delle aziende
tà, dobbiamo essere cauti sulla sua per chi è alla guida di un’istitu- affinché l’innovazione sia portata
redistribuzione per evitare di spo- zione, un sindacato o un parti- avanti. È proprio la fiducia a spinge-
starla da istituzioni che ne hanno to politico. Nel suo libro c’è un re i processi innovativi che altrimenti
tenuto il monopolio troppo a lungo esempio interessante di costru- non procederebbero affatto. Perché
a politici populisti, che cavalcano zione di relazioni di fiducia nella è la fiducia a spingere le persone dal
cinicamente le onde del dissenso business community cinese an- conosciuto all’ignoto, superando il
collettivo per loro puro interesse. cora caratterizzata dai legami fa- gap dell’incertezza e della discon-
miliari. Guardando all’Italia, che tinuità con il passato di cui tutti
Quando diciamo che i cittadini cosa deve fare un imprenditore o abbiamo paura. Nelle aziende con
globali non si fidano più, inten- un business leader per costruire culture a basso tasso di fiducia i di-
diamo una sfiducia generalizzata relazioni basate sulla fiducia con pendenti non si sentono a loro agio
verso le élites oppure una sfiducia tutti i suoi portatori d’interesse? prendendosi un rischio quando non
più puntuale verso alcune istitu- Credo che un imprenditore italiano c’è certezza sui risultati. Questo ge-
zioni rappresentative del mercato necessiti oggi di aderire agli stessi nere di aziende tende a rimanere im-
e delle democrazie? percorsi di costruzione della fiducia pantanata all’inizio di ogni processo
Direi entrambe le cose. Non credo che hanno caratterizzato tutte le di innovazione. Per contro, quelle
francamente che facciano distin- culture in tutte le epoche storiche, aziende ad alto tasso di fiducia tra
zione tra istituzioni o élites. Penso anche quando la fiducia era, per così i dipendenti legittimano le persone,
piuttosto che le masse ritengano dire, più localizzabile e localizzata. in qualunque ruolo, a nuotare nel
che il potere sia nelle mani di po- Ci sono quattro caratteristiche ge- mare dell’incertezza senza averne
chi privilegiati e che tutto questo nerali sulle quali vorrei focalizzare alcuna paura e questo genera valore.
non sia più tollerabile. Nel mio l’attenzione, che devono essere mes- Fiducia, rischio e innovazione sono
libro parlo di un cambio di fidu- se in campo per costruire relazioni perciò intrinsecamente legati.
cia da verticale a orizzontale, le di fiducia: le competenze, l’integrità, Pa.S.
persone oggi tendono a fidarsi dei l’affidabilità e la generosità (ossia @paolastringa
pari: dei colleghi piuttosto che dei il grado di cura). Tutte le relazioni
direttori generali; di altri cittadini basate sulla fiducia reciproca hanno
piuttosto che di autorità preposte; bisogno di questi quattro elementi
di vicini di casa piuttosto che di chiave. Più vengono potenziate que-
governanti locali; dei pettegolezzi ste pillole, più i clienti e gli stakehol-
Di chi possiamo
più che della voce un tempo auto- der ne saranno attratti. fidarci?, Rachel
revole dei giornalisti; degli amici Botsman, Hoepli,
di Facebook più che degli esperti, La fiducia è un elemento fonda- 2017

L’IMPRESA N°11/2017 25
MERCATI
AFRICA. La nuova frontiera per le imprese italiane, sia grandi sia Pmi

Etiopia, la tigre
del futuro
Alla scoperta delle potenzialità di un paese dove il boom economico è spinto da
politiche governative che favoriscono l’insediamento di aziende straniere e dove
l’Italia è seconda solo alla Cina

di Silvia Pasqualotto

ino a qualche anno fa, le imprese italiane ed eu- le 2016/2017). E di questo boom economico hanno

F ropee che volevano ampliare i propri orizzonti


commerciali e produttivi volgevano il proprio
sguardo vesto il Sud-Est asiatico o, se non
volevano andare troppo lontano, si fermavano
ai paesi dell’ex blocco sovietico. Erano quelle le aree mi-
gliori per impiantare stabilimenti produttivi o attività di
supply chain. Oggi, invece, in testa alle mete delle aziende
approfittato soprattutto due paesi: la Cina, presente da
moltissimi anni nell’area, e successivamente l’Italia che
è a oggi il principale partner economico europeo della
nazione. Un primato a cui hanno concorso grandi gruppi
industriali come Salini Impregilo, il gruppo siderurgico
Danieli, ma anche imprese operanti nel settore manifat-
turiero e nel campo della pelletteria. L’Etiopia – e più in
che puntano a uscire dai confini nazionali per fare nuovi generale tutto l’Est Africa – non rappresenta però una
affari o per rendere il proprio business più competitivo c’è meta privilegiata solo per le aziende. Nell’ottobre 2016,
soprattutto l’Africa. Un continente ancora poco esplorato uno dei più importanti studi legali d’affari del nostro
dagli investitori internazionali e in cui tuttavia paesi come paese ha, infatti, annunciato l’apertura di due uffici: uno
Etiopia, Kenya, Nigeria e Mozambico, stanno iniziando in Egitto, al Cairo, e uno in Etiopia, ad Addis Abeba. Si
a diventare sempre più attrattivi. In particolare, l’Etiopia tratta dei primi due presidi identificati dallo studio come
sembra essere uno di quelli con le migliori potenzialità. hub per lo sviluppo nell’intero continente. BonelliErede
non si è limitato, infatti, a insediarsi nei due paesi ma ha
Italia, principale partner europeo creato un focus team multidisciplinare chiamato proprio
Nonostante la siccità e le frequenti carestie che hanno più Africa (composto da oltre 25 professionisti e guidato dal
volte messo in ginocchio gli oltre 100 milioni di abitanti, managing partner Stefano Simontacchi), con l’obiettivo
il paese è stato capace di diventare una delle economie di assistere le aziende italiane e gli investitori internazio-
più forti del continente africano con tassi di crescita tra nali che intendono fare affari nel continente. Ce ne parla
i più elevati del paese (10,9% nel corso dell’anno fisca- una dei professionisti del team, l’avvocato Francesca

26 L’IMPRESA N°11/2017
MERCATI

Secondari, Local partner al Cairo, ma attiva anche in Calzedonia che, arrivata qui alcuni anni fa, sta ora per
Etiopia, che lei stessa considera “avere le potenzialità per aprire uno stabilimento a Makallè nel Tigrè. «Inoltre –
diventare la tigre del futuro, proprio come lo è stata negli aggiunge Secondari –, negli ultimi 20 anni sono arrivate
anni Novanta l’area del Sud-Est asiatico”. una pletora di piccole e medie imprese, spinte soprattutto
dalla crisi economica e quindi dalla necessità di aprirsi
Parchi tecnologici per attrarre investimenti a nuovi mercati». Rientrano in questa categoria, medie
A far crescere e sostenere questo enorme potenziale imprese italiane che pur non essendo troppo sofisticate
economico è stato soprattutto il governo etiope. «Il mi- dal punto di vista tecnologico, sono state capaci di co-
nistero dell’Industria, insieme gliere interessanti opportunità economiche nel campo
al Governo, sta lavorando at- della manifattura, della moda, delle infrastrutture e delle
tivamente allo sviluppo del costruzioni.
settore manifatturiero per
portare il paese a essere una Vantaggi fiscali da sfruttare
potenza regionale. L’obiettivo Eppure secondo Secondari si potrebbe fare ancora di
è quello di creare in loco cate- più, sfruttando soprattutto il piano di parchi industriali.
ne di trasformazione tali da «L’Etiopia offre ottime occasioni per le aziende italiane
creare valore e posti di lavoro perché, a fronte delle difficoltà tipiche di un mercato
all’interno della Nazione sen- emergente, per favorire gli investimenti stranieri, il gover-
za limitarsi alla coltivazione no etiope ha predisposto interessanti schemi di vantaggi
Francesca Secondari, ed esportazione di materie fiscali, normativi e burocratici. Inoltre, in virtù del trattato
Local partner al Cairo, prime come, ad esempio, il sulla doppia imposizione in vigore tra Italia ed Etiopia, i
BonelliErede caffè o il tef, prezioso cereale vantaggi previsti dagli schemi di incentivi etiopi si riflet-
senza glutine», spiega Secon- tono positivamente sui contribuenti che abbiano investito
dari. Mezzo per fare tutto questo sono i cosiddetti Parchi dall’Italia». Nello specifico, a livello fiscale, un’azienda che
tecnologici: delle aree integrate agro-industriali, dotate investe in un parco industriale, è esente dall’imposta sul
anche di centri rurali di raccolta, che stanno nascendo reddito per 10 anni, se il parco è sviluppato all’interno di
nelle provincie del paese e che dovrebbero essere in tutto Addis Abeba o in zone speciali come a Oromia (vicino
sei. «Allo scopo – continua la giurista –, il paese ha svi- ad Addis Abeba), e per 15 anni in altre zone del paese.
luppato una serie di Parchi industriali, dedicati a singoli Inoltre, l’esenzione fiscale è estesa per altri 2 anni per
settori come, ad esempio, il calzaturiero e il tessile, la tec- quegli investitori che esportano il 60% dei loro prodotti o
nologia, l’industria farmaceutica conciaria. Alcuni di essi li forniscono a un esportatore, o di 4 anni se il parco indu-
sono nati per iniziativa pubblica altri privata, ambito nel striale è localizzato in altre aree del paese e se l’investitore
quale, per il momento, hanno investito solo i cinesi e i sud esporta almeno l’80% dei suoi prodotti.
coreani sviluppando interi parchi industriali».
Il boom del settore farmaceutico
L’arrivo di Pmi spinte dalla crisi Uno dei settori sui quali secondo la legale le imprese ita-
«Gli imprenditori italiani che fanno affari in Etiopia sono liane dovrebbero puntare perché molto in crescita è quello
principalmente di due tipi: da un lato, ci sono i grandi farmaceutico. «Il paese ha bisogno di aumentare la sua
gruppi italiani (in primis dei settori energia e costruzioni) produzione interna e quindi c’è grande attenzione e in-
che hanno già all’attivo altre esperienze all’estero», rivela teresse verso questo settore», precisa l’avvocato. L’Etiopia
l’avvocato. Un esempio di questa categoria sono il Grup- è, infatti, uno dei 54 paesi africani che stanno cercando
po Salini che ha costruito la più grande diga del paese o di incentivare la produzione soprattutto di farmaci fuori

Addis Abeba, Ethiopia

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brevetto o fuori tutela regolatoria


così da poter contenere i costi di In Italia un hub per gli investimenti
accesso ai medicinali. «L’obiettivo,
più che l’esportazione, è in questo nel Mediterraneo e in Africa
caso soddisfare un bisogno interno
e il governo cerca di favorire l’inse- erché l’Africa è così strategi- ta enormi potenzialità. In Africa
diamento di industrie farmaceutiche
anche nell’ambito del programma
parchi industriali che prevede, tra le
P camente importante?
Perché è il continente desti-
nato ad avere la maggior crescita
orientale sono interessanti l’Etiopia,
altro paese in cui siamo presenti, e il
Kenya dove i prodotti italiani sono
altre misure a favore degli investitori, economica nei prossimi 10-20 anni molto apprezzati. Infine, il Mozam-
agevolazioni su dazi di importazione come dimostrano tutta una serie di bico continua a offrire, nonostante
che, in alcuni casi, possono essere indicatori economici e sociali tra cui il calo del prezzo del petrolio ne
anche pari al 100%», chiarisce la l’urbanizzazione, la forza lavoro – la abbia diminuito le prospettive di
giurista. più giovane del mondo –, l’impren- crescita, notevoli opportunità nel
Stando, infatti, ai dati dell’ultimo ditoria femminile, la crescita della settore delle risorse naturali, grazie
Rapporto di McKinsey, il valore telefonia mobile e dell’ePayment. alle ingenti riserve di gas naturale,
complessivo dell’industria farma- Altri studi (i.e. McKinsey) sosten- carbone e minerarie di cui dispone.
ceutica in Africa è passato da 4,7 gono inoltre che i settori che contri- Guardando all’Africa occidentale,
miliardi di dollari nel 2003 a 20,8 buiranno maggiormente alla crescita non può non essere menzionata la
nel 2013 e le previsioni sul Pil danno dell’Africa e che rappresentano cru- Nigeria. Qui cultura ed eccellenza
conto di una crescita dai 2,4 miliardi ciali opportunità per l’imprenditoria italiane sono apprezzate e il mercato
di dollari del 2013 ai 3,3 del 2020, e gli investimenti sono le infra- locale presenta un enorme poten-
pari a quella della Russia. Sempre strutture, l’agricoltura, il consumer ziale di penetrazione del Made in
McKinsey stima che fra tre anni il goods e il settore manifatturiero. Si Italy. Infine, il Sudafrica è il paese
valore del mercato africano dei far- stima che la loro crescita da qui al più sviluppato del continente, e qui,
maci oscillerà tra i 40 e i 60 miliardi 2025 supererà i 500 B$ di crescita oltre agli incentivi agli investimen-
di dollari. totale. In particolare, il settore delle ti c’è anche un settore bancario e
infrastrutture avrà un ruolo deter- finanziario molto solido, capace di
Una miniera per l’industria minante: basti pensare che, nel 2040 supportare efficacemente l’industria.
del fashion l’Africa avrà più di 100 città con
Tra le risorse dell’Etiopia, oltre ai oltre un milione di abitanti e sette Perché per l’Italia è più facile che
prodotti ortofrutticoli, ci sono le pel- megalopoli con oltre 10 milioni di per altri paesi investire in Africa?
li. Il paese possiede infatti la popola- abitanti (fonte Deloitte). La peculiare vicinanza con l’Afri-
zione bovina più grande dell’Africa e ca rende l’Italia un partner privi-
la decima nel mondo per dimensio- Quali sono i paesi e le aree più legiato di molti paesi africani e un
ne. Una risorsa che si traduce in un interessanti in termini di investi- hub naturale per gli investimenti
enorme potenziale nella produzione menti? internazionali verso il continente. In
e lavorazione delle pelli e dei pro- I paesi africani più interessanti so- particolare la vicinanza è data da le-
dotti in pelle a cui guardano da anni no quelli con economie diversificate gami storici (inclusi legami connessi
con interesse anche diverse società e con una minore dipendenza da al periodo coloniale in cui l’Italia
del lusso internazionale. «Molte aree singole risorse. Partendo da Nord, ha adottato politiche di forti aiuti
dell’Est Africa e in particolare l’E- l’Egitto, dove BonelliErede ha una allo sviluppo), prossimità geografica,
tiopia si stanno posizionando come sede, che ha attuato politiche di rapporti governativi profondamen-
alternative ai paesi asiatici per il attrazione degli in- te radicati e legami
cosiddetto sourcing (approvigiona- vestimenti stranieri, commerciali molto
mento) di pellami e tessuti che poi tra cui l’istituzione di forti. Inoltre, i paesi
vengono lavorati in Italia», rivela numerose zone fran- del Nord – in primis
Secondari. che per dare maggio- l’Egitto – e dell’Est
Un’importanza confermata anche ri incentivi, garanzie Africa presentano il
dal fatto che all’inizio di ottobre si ed esenzioni. Sempre vantaggio di avere un
è tenuta proprio ad Addis Abeba, la in Nord Africa, c’è la framework legale di
capitale del paese, l’Africa sourcing Libia che, anche se civil law, quindi mol-
fashion week: la più grande fiera de- attualmente destabi-
Stefano Simontacchi,
dicata al sourcing che ha richiamato lizzata dalla situazio- managing partner
quasi 6mila esportatori. «Nell’am- ne politica, presen- BonelliErede

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to connesso al sistema legale italiano l’insediamento produttivo e com- bito della manifestazione – ricorda
(e francese, codice napoleonico). A merciale nei settori a più alto svilup- l’avvocato – si è svolta una fashion
loro volta, la maggior parte dei pa- po dell’economia africana, attraverso week durante la quale si sono susse-
esi del bacino del Mediterraneo e interventi in molteplici ambiti. guite vere e proprie sfilate di stilisti
del Golfo hanno un sistema legale africani emergenti, nonché una con-
basato sul sistema egiziano, che rap- Su quali ambiti bisognerebbe in- ferenza di tre giorni con interventi
presenta il “faro” del diritto in queste tervenire? indirizzati a illustrare, sotto vari pro-
aree: non a caso una quota signifi- Bisognerebbe, ad esempio, stimolare fili, tra cui quello legale, le modalità
cativa di giudici e legali di Dubai i rapporti con i paesi dell’area sotto di investimento nei paesi africani con
sono di nazionalità o di formazione il profilo educativo e culturale, in- grande potenziale nell’ambito delle
egiziana. centivando la specializzazione nelle supply chains di aziende specializza-
nostre università di studenti africani te nei diversi settori della moda (ad
Ha detto che l’Italia sarebbe l’hub (che rientrerebbero nel loro paese esempio conciario, tessile, pelletteria
naturale per gli investimenti in- avendo l’Italia come riferimento per ecc.)». Negli ultimi anni aziende co-
ternazionali in Africa. Che cosa l’Europa), e promuovendo partner- me Geox ed Errea hanno aperto sta-
significa di preciso? ship tra le nostre università e quelle bilimenti nel paese e ad Addis Abeba
L’Italia deve cogliere un’occasione africane. Altro intervento necessario si trova anche l’Llpti (Leather and
unica per tornare ad assumere un riguarda la gestione dei porti, della leather products technology institu-
ruolo di rilievo nel contesto eco- rete ferroviaria e degli aeroporti, che te), il maggiore centro di formazione
nomico mondiale, attraverso azioni andrebbe modificata in modo da della pelle, realizzato con fondi della
volte a creare i presupposti per un poter perseguire un disegno coordi- Cooperazione italiana.
rapporto di partnership privilegiata nato. Se, invece, si vogliono attrar-
con l’Africa, sfruttando l’indubbio re le holding delle multinazionali Occhi puntati anche
vantaggio competitivo rispetto a straniere, bisogna rendere il nostro sull’Egitto
molti altri paesi. Ciò deve avvenire paese attrattivo per i loro dirigenti Oltre all’Etiopia, l’altro avamposto
in due direzioni: sviluppando il più concludendo trattati commerciali il africano dello studio legale d’affari è
possibile le relazioni commerciali più favorevoli possibile con i paesi l’Egitto, un mercato molto più svi-
con i paesi africani e accreditandosi dell’area; prevedendo nelle conven- luppato, soprattutto dal punto di vi-
presso i maggiori investitori inter- zioni modalità di riconoscimento sta infrastrutturale, rispetto a quello
nazionali (Far East, con particolare di crediti di imposta virtuali (co- etiope, anche per merito della forte
riferimento a Cina e India) quale lo- siddetta tax sparing credit) contro spinta del governo egiziano. Italia
cation preferenziale per la localizza- la doppia imposizione con i paesi ed Egitto sono partner commerciali
zione di un hub per gli investimenti dell’area; modificare le norme sulla di lungo corso e il nostro paese è
nel bacino del Mediterraneo e in imposizione dei flussi finanziari in attivo nel settore delle infrastrutture,
Africa. Ciò consentirebbe di attirare uscita dall’Italia (dividendi, interessi delle forniture di materiale militare
risorse nel nostro paese (una delle e royalties); rinegoziare gli accordi e, soprattutto, in tutto l’indotto delle
principali condizioni per il rilancio contro la doppia imposizione tra attività che riguardano il giacimento
dell’economia) e, probabilmente, an- l’Italia e i principali stati che inve- di gas Zhor dell’Eni: il più grande
che di competere con Regno Unito stono in Africa al fine di garantire giacimento di gas mai scoperto in
e Olanda, con l’obiettivo di divenire condizioni competitive per i flussi di Egitto e nel Mar Mediterraneo, tale
un hub anche per l’Europa. reddito distribuiti dall’Italia; attivare da soddisfare la domanda egiziana di
misure che agevolino il “fare impre- gas naturale per decenni. «Da questi
Come si può realizzare questo sa”; semplificare il corpus normativo grandi progetti – spiega Seconda-
obiettivo? e ridurre drasticamente i tempi della ri – figliano nuove opportunità di
L’Italia deve innanzitutto dotarsi di giustizia. Inoltre, bisognerebbe ga- business per le imprese italiane che
una strategia precisa e fare siste- rantire una maggiore tutela per l’in- possono guardare all’indotto legato
ma attorno a un obiettivo comune. vestitore italiano, intervenendo sulle al canale di Suez, ai progetti nel
L’incapacità di farlo è certamente convenzioni bilaterali e istituendo settore delle energie rinnovabili, ai
il nostro tallone d’Achille, che ha un ente dedicato per le imprese inte- progetti immobiliari tra cui quello
purtroppo tante volte garantito un ressate a investire in Africa. L’ideale della nuova capitale. Inoltre, l’Egitto
vantaggio competitivo ad altri paesi è che questa strategia si traduca in è stato e continua a essere un’area in-
con meno risorse e meno talento. È, un corpo di norme (African Act) teressante per il mondo distributivo
quindi, necessario un percorso di ri- che avrebbe comunque l’effetto di e produttivo, anche in virtù della sua
forme che consenta di creare dei veri rendere il paese più attrattivo per gli centralità geografica rispetto all’area
e propri “corridoi preferenziali” per investimenti in generale. mediterranea e medio-orientale».

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LAVORO/1. Gli effetti del Jobs Act a due anni e mezzo dall’entrata in vigore

Un diritto del lavoro


al passo coi tempi
Nella quarta rivoluzione industriale è necessario adeguare le regole alla base del
rapporto di lavoro, focalizzando l’attenzione su tre fattori chiave: persone, flessibilità
e competenze

di Luigi Dell’Olio

n bilancio del Jobs Act a due giuridico di regolazione del lavoro nell’im-

U anni e mezzo dall’entrata in vi-


gore: cosa ha funzionato e cosa
no, cosa si può migliorare?
Francesco Rotondi (FR): Se vo-
gliamo essere precisi, sono passati ormai tre
anni dall’approvazione della legge delega e
due anni e mezzo dall’entrata in vigore dei
presa, stemperando tra l’altro il tradizionale
rapporto di scambio capitale-lavoro in un
più moderno rapporto di scambio orga-
nizzazione d’impresa-prestazione di lavoro
(subordinata, parasubordinata oppure au-
tonoma). L’effetto è duplice. Sembra infatti
che si stia delineando un nuovo equilibrio in
principali decreti attuativi, ma in questo seno al rapporto di lavoro, sia esso subordi-
arco di tempo sono intervenuti anche alcuni nato oppure autonomo: da un lato, l’apertura
correttivi e alcune integrazioni dei quali non verso un lavoro (subordinato) “più responsa-
è possibile non tenere conto ai fini di un bi- bile”, nel quale si richiede, in cambio di una
lancio a oggi della riforma. Tra i correttivi, il più ampia libertà da forme di controllo, una
decreto di fine 2016 che ha apportato alcuni sorta di “auto-determinazione” nella gestio-
aggiustamenti, tra gli altri, alla disciplina de- ne del risultato della prestazione lavorativa
gli ammortizzatori sociali, a quella del con- e, dall’altro, un’accresciuta tutela del lavoro
trollo a distanza e alla disciplina del lavoro
accessorio (quello con i voucher), poi abro-
Franesco Rotondi
gata e sostituita dal nuovo lavoro occasionale. (a sinistra) e Luca
Da ultimo, il Jobs Act del Lavoro autonomo. Failla (a destra),
L’impianto normativo che è scaturito dalla cofondatori di
LabLaw
riforma è buono sul fronte dell’organizza-
Studio legale
zione del lavoro, tanto che il modello è stato
esportato anche all’estero, mentre non sem-
bra ancora aver fornito risposte sufficienti sul
versante delle politiche attive e del mercato
del lavoro, soprattutto dopo la revisione del
sistema degli ammortizzatori sociali che
mirava proprio a tale obiettivo.

A che punto è il cammino del Jobs Act


degli autonomi?
Luca Failla (LF): La legge è entrata in
vigore il 14 giugno scorso, all’interno di
un provvedimento che disciplina anche il
lavoro agile. Così ci troviamo davanti a un
diritto del lavoro che ha smussato alcune
sue rigidità per rendersi migliore strumento

L’IMPRESA N°11/2017 31
MERCATI

autonomo non imprenditoriale di- rocratiche. Tuttavia, alcune impor- altrove c’è un deficit di compe-
retta a evitare squilibri dovuti ai tanti novità degli ultimi due anni, tenze per svolgere le mansioni che
diversi rapporti di forza propri delle tra cui la riforma del lavoro e la Bre- servono. Cosa si può fare?
relazioni contrattuali. xit hanno reso possibile un cambio LF: Vi sono molti fattori organiz-
di prospettiva che si sta traducendo zativi che avranno influenza sul-
Al di là del giudizio sulle norme, in una sempre più significativa at- la gestione delle competenze. Tra
come è stato l’impatto sugli in- trattività dell’Italia in termini di questi un posto fondamentale sarà
teressati, cioè qual è l’approccio investimenti stranieri. E ciò è do- occupato appunto dalla formazio-
alle novità di aziende, lavoratori e vuto in parte alle riforme strutturali ne. Intesa in senso ampio, come
sindacati? che stanno accompagnando il Piano formazione prima scolastica e poi
FR: Come già detto, l’impianto Industry 4.0 le quali toccano anche professionale. In futuro non sarà
della riforma è buono, tanto da la Pubblica Amministrazione, e so- più essenziale solo la capacità di
essere divenuto un modello esporta- prattutto, alla maggiore flessibilità ricercare e attrarre risorse chiave
bile che si è da poco tradotto in un in termini di organizzazione del quanto, piuttosto, quella di tratte-
progetto di riforma del lavoro anche lavoro che è la diretta conseguenza nerle valorizzandone competenze
per la vicina Francia. La reazione del Jobs Act. e know how. In questo scenario
generale che sul piano dell’appli- diventerà fondamentale dare va-
cazione pratica delle nuove norme Cosa si può fare per aumentare lore e potenziare le capacità che
abbiamo potuto riscontrare in questi la produttività che resta il grosso diverranno essenziali per il lavoro,
due anni è tuttavia duplice. In alcuni limite dell’economia italiana? quali creatività, attitudine alla riso-
casi vi è stato grande entusiasmo e FR: La riforma del lavoro nel suo luzione delle problematiche, abilità
grande slancio creativo nella spe- complesso, accompagnata dalla relazionali e negoziali: le cosiddette
rimentazione di nuovi modelli di recente approvazione anche della “soft skills”. La formazione on the
gestione e di organizzazione del la- nuova disciplina del Lavoro agile job diventerà lo strumento per ac-
voro. Slancio manifestato anche da ha posto in evidenza come l’evolu- compagnare il cambiamento, ma
parte delle organizzazioni sindacali, zione delle regole poste alla base del non sarà più una formazione intesa
le quali hanno compreso in alcuni rapporto di lavoro sia oggi la chiave in modo tradizionale – quale Long
casi l’importanza del rinnovamento di volta per accompagnare alcuni life learning –, quanto piuttosto
del loro ruolo. Un’occasione straor- cambiamenti epocali. Non ultima la come Life based learning. Perché,
dinaria che il Sindacato ha saputo capacità delle imprese di mantenere se non esisterà più il lavoro per la
cogliere in un’ottica proprio di rin- elevati standard di competitività e di vita, gli individui attraverso la for-
novamento trasformando la “tutela” produttività in quella che è stata da mazione dovranno essere in grado
del posto di lavoro in una “tutela” molti definita come la Quarta Rivo- di acquisire anche maggiore resi-
del lavoro nell’impresa, senza per luzione Industriale. In tale quadro, lienza e capacità di adattamento ai
questo rinunciare ai propri princì- l’attenzione andrà focalizzata su tre cambiamenti.
pi, ma con grande lungimiranza. fattori chiave: persone, flessibilità
Dall’altro, tuttavia, è stato inevita- e competenze. Innanzitutto la per- Come mai, nonostante il contratto
bile constatare che il nostro paese sona, per la rinnovata importanza più flessibile introdotto dal Jobs
sconta ancora forme di arretratezza che assumeranno le caratteristiche Act, l’80% delle nuove assunzioni
culturale e di resistenza al cambia- umane nella nuova organizzazione avviene attraverso contratti a ter-
mento forse anche per la tradizio- del lavoro. La flessibilità, intesa in mine?
nale diffidenza verso le novità che senso positivo e non certo come FR: Questo è dovuto, da una par-
caratterizza la nostra cultura. “precarietà”, quale parametro per te, alla cessazione degli incentivi a
guidare il cambiamento e governare partire dal 2017 ma, soprattutto,
E la percezione dell’Italia presso i trend evolutivi da un punto di vista a un’incomprensibile resistenza nei
gli investitori internazionali? organizzativo prima che giuridico. confronti del contratto a tutele cre-
LF: Gli ultimi dati (fonte Censis) ci Le competenze, intese quale obiet- scenti, oltre che nei confronti del
dicono ancora che non siamo molto tivo prioritario della formazione sia contratto di apprendistato, che forse
attrattivi nei confronti degli investi- professionale sia scolastica, quale non tutti ricordano essere a tempo
tori stranieri e ciò a causa di fattori presupposto fondamentale per ac- indeterminato. Ed è uno strumento
ormai strutturalmente radicati nella compagnare e consolidare i cambia- straordinario di concreta formazione
percezione che si ha all’estero del menti in atto. on the job, fondamentale per accom-
nostro paese, soprattutto se si guar- pagnare i cambiamenti del lavoro
da al carico fiscale, ai tempi della C’è poi il problema delle mansioni: che caratterizzano oggi l’attuale ri-
giustizia civile e alle lungaggini bu- l’Ocse dice che in Italia più che voluzione industriale.

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LAVORO/2. La nuova legge fallimentare commentata da Paola Tondelli, presidentessa Tma

Un’occasione mancata
Positiva l’eliminazione del termine “fallimento” e la prevenzione della crisi d’azienda,
ma il disegno di legge tende ad ampliare il potere e le funzioni del tribunale sulle
aziende da ristrutturare, come se ci fosse sempre il dolo dietro la crisi

l 10 di ottobre il ministro della Giusti- di un sistema, che spesso condanna a morte

I zia Andrea Orlando ha annunciato in


pompa magna che «l’Italia, dopo de-
cenni di attesa, ha una nuova legge fal-
limentare. Non uso mai questi termini
ma si tratta di una riforma di portata epoca-
le. Abbiamo cambiato una legge che risale
ancora al 1942 con un meccanismo distorto
(e a morte per lunga agonia, visti i tempi del
giudizio civile in Italia) organizzazioni che
invece potrebbero essere risanate mante-
nendo posti di lavoro e opportunità di busi-
ness? Insomma, vera riforma o maquillage?
La questione non è secondaria, visto che
ancora nei primi 11 mesi del 2016, secondo
che ha macinato in questi anni molte risorse Unioncamere, i fallimenti viaggiavano a un
sia imprenditoriali che di beni materiali». ritmo di oltre 1.000 al mese. Le procedure
Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio fallimentari aperte dalle imprese tra genna-
Paolo Gentiloni, sostenendo che la riforma io e novembre dello scorso anno sono state
è «un contributo per un’economia più sana infatti 11.655, contro le 12.583 dell’analogo
che aiuterà la crescita». In realtà, scremata periodo dell’anno precedente, in calo per il Paola Tondelli,
la notizia dalle amplificazioni in chiave pre- secondo anno consecutivo (dopo una cresci- neo presidentessa
elettorale, non è esattamente così. Per ades- ta costante fra 2011 e 2014). Comunque il per l’Italia di
so, semplicemente, il Senato ha approvato a pacchetto più elevato dell’Unione Europea, Tma (Turnaround
Management
larga maggioranza, nella versione originale, sia che l’atto di portare
are i libri in tribunale Association)
il disegno di legge numero 2.681 “Delega al si voglia chiamare fallimento
allimento sia che
Governo per la riforma delle discipline della si voglia chiamare liquidazione
quidazione giu-
crisi di impresa e dell’insolvenza”. diziale.

La natura della riforma Un cammino


In altre parole, il disegno di legge, che per ancora lungo
adesso ricalca per intero la relazione Ror- Dunque, abbiamo chiestohiesto a Pa-
dorf, l’ex commissario della Consob a cui ola Tondelli, partnerr di Vitale
Orlando ha affidato nel febbraio 2015 la & Co (società indipendente
pendente di
guida della commissione parlamentare della consulenza finanziariaa leader
riforma, se va bene è a metà dell’iter parla- in Italia nelle operazioni
azioni
mentare per la sua approvazione, visto che complesse di natura stra-
deve ancora superare il voto della Camera ordinaria) e neo elettaa pre-
con gli eventuali emendamenti. Ad ogni sidente per l’Italia di Tma
modo, qualche novità significativa il testo di (Turnaround Manage- age-
legge la prevede, cancellando in prospettiva ment Association), pro-
(si spera definitivamente) il marchio di in- babilmente la più grande
ande
famia del “fallimento” data dal Codice civi- associazione internazio-
zio-
le, che diventa “liquidazione giudiziale”. Un nale di professionisti isti
vero passo in avanti verso una trasformazio- dedicati alla ristruttu-
tu-
ne della nostra cultura d’impresa così pronta razione delle aziende in
a cancellare dal mercato le aziende e gli crisi, che cosa cambiabia
imprenditori “inciampati” in una insolvenza veramente con la nuova va
magari momentanea o solo un “aggiusta- ci-
legge. «È un po’ diffici-
mento lessicale” che non cambia la sostanza le dare un giudizio su

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un testo che non è definitivo. Per intercettarlo… straordinaria. Cosa ne pensa?


adesso, in realtà, non cambia nulla, Ci sono tre ordini di problemi: di In effetti, l’amministrazione stra-
né è detto che l’iter di approvazio- tempi, perché quelli del tribunale ordinaria è rimasta tale e quale. E
ne della legge ce la faccia a con- quasi sempre non coincidono con certo non si può dire che sia uno
cludersi entro questa legislatura. quelli di mercato in cui l’azienda strumento che funzioni. I dipen-
Per quanto riguarda il contenuto deve muoversi se vuole uscire dalla denti sono più tutelati, ma solo per
del disegno di legge, direi che ci crisi, di costi (pagare i professio- un periodo limitato. I vincoli sulle
sono luci e ombre. A fianco di nisti che gestiscono il concordato, attività di dismissione sono spesso
una serie di elementi senza dubbio soprattutto se i tempi sono molto assurdi così che gli asset non si
interessanti, come l’eliminazione lunghi, è molto caro) e di com- riescono a vendere, la procedura
del termine “fallimento” e l’enfasi petenze. Per i primi due punti la ha tempi infiniti e, di conseguen-
data alla continuità d’impresa e alla legge cerca di mettere un freno, za, si verifica una moltiplicazione
prevenzione della crisi, rimane co- tagliando tempi e costi della pro- dei costi in prededuzione per i
munque un’impostazione che defi- cedura. Ma sul terzo punto non commissari, i professionisti, i di-
nirei quantomeno problematica». c’è una risposta. La legge amplia pendenti. Di solito è l’anticamera
i poteri dei tribunali (e dei profes- di un fallimento.
Perché l’impianto del disegno di sionisti che interagiscono con gli
legge non vi convince? stessi, commissari, curatori ecc.), E per quanto riguarda i passi in
Al di là delle dichiarazioni di in- ma le aziende, nei fatti, non posso- avanti della legge?
tenti formali, il ruolo delle procure no essere gestite e risanate da ma- Ci sono anche aspetti positivi. Uno
rimane rilevante e sono state am- gistrati, avvocati e commercialisti, è certamente quello di considerare
pliate le possibilità di avvio delle che fanno un altro mestiere. In un finalmente l’insolvenza a livello
cause di responsabilità nei con- concordato in continuità, ad esem- di gruppo di imprese, un concet-
fronti di amministratori e mana- pio, tutte le decisioni importanti e to sacrosanto. Quello che succede
ger. Certo, se ci sono dei reati con- strategiche devono essere autoriz- oggi è che magari, per motivi ter-
clamati o sospetti, anche minimi, zate dal giudice delegato. Primo ritoriali, la crisi della holding vie-
è giusto perseguirli. Ma una crisi dramma: non ci sono giudici a suf- ne gestita da un tribunale, quella
d’azienda non è necessariamente ficienza nelle sezioni fallimentari delle controllate da altri tribunali
causata da un atto fraudolento, per permettere gestioni con tempi con una moltiplicazione di costi,
non si può presumere sempre che ragionevoli. Secondo dramma: non divergenze nelle decisioni e allun-
ci sia il dolo dietro a un’azienda sempre gli organi della procedura gamento di tempi, micidiali.
che va male. È evidente come hanno le competenze per prendere
l’intento del legislatore sia quello le decisioni, allora si fanno assiste- Come si sta preparando alla rifor-
di rafforzare ed estendere il potere re da consulenti esterni con ulte- ma l’associazione Tma?
e le funzioni del tribunale e degli riori costi e dilatazione dei tempi Tma vuole essere soprattutto un
organi della procedura sulle azien- decisionali. centro di formazione e diffusione
de da ristrutturare. Come profes- della cultura del turnaround come
sionisti assistiamo ogni giorno a Ma in passato, sui concordati, ci strumento di sviluppo economico.
decine di casi di aziende che vanno sono stati atteggiamenti un po’ Speriamo di poter coinvolgere nelle
in crisi per ragioni puramente di “allegri”… nostre iniziative anche rappresen-
mercato, che negli ultimi anni si Forse per questo la legge ha voluto tanti delle istituzioni giudiziarie.
sono decisamente moltiplicate: ba- introdurre le procedure di allerta Soprattutto continueremo ad aiu-
sti pensare all’impatto devastante che dovrebbero anticipare i tempi tare i professionisti che lavorano
delle nuove tecnologie. Ci sono di avvio della crisi e, in un certo con e per i tribunali ad acquisire
produzioni che vanno benissimo senso, evitare le procedure. Ma o rafforzare le competenze di ge-
fino a un certo punto, dalla sera la sensazione è che anche questa stione essenziali in un processo di
alla mattina vengono soppiantate novità presenti più elementi di risanamento aziendale, competen-
da soluzioni tecnologiche diverse. complessità che soluzioni concre- ze che non si limitano all’aspetto
In altri casi, le aziende si trovano te. Sarà molto importante capire legale ma che spaziano, dalla fi-
in crisi per motivazioni di carat- come la norma verrà disciplinata nanza, all’organizzazione aziendale,
tere esclusivamente finanziario, ad nei decreti attuativi. alla strategia, al marketing eccetera.
esempio perché hanno fatto ecces- Materie che certo non fanno parte
sivo ricorso al debito». Uno dei punti più criticati della del curriculum tipico di un giudice
legge è quello di mantenere in vi- della fallimentare.
E questo la nuova legge fa fatica a ta l’istituto dell’amministrazione G.Med

34 L’IMPRESA N°11/2017
MERCATI

RISK MANAGEMENT. Come cambia il settore ospedaliero alla luce delle ultime novità normative

La svolta della sicurezza


Oggi almeno la metà dei risarcimenti in sanità è imputabile a limiti organizzativi
e legati alla scarsa valorizzazione della cultura del rischio. Ecco perché la figura
dell’hospital risk manager è fondamentale

di Marco Todarello

ell’ambito delle aziende ospe- giudiziarie, il controllo diretto sulla li-

N daliere, il risk management è


cambiato radicalmente negli
ultimi vent’anni. In partico-
lare, a ridosso del cambio di
millennio, le assicurazioni videro calare
notevolmente la propria capacità di garan-
tire a pieno la copertura dei rischi, perché
quidazione e una maggiore velocità nella
definizione dei danni. «È una sorta di fai
da te – aggiunge Agosti – che però ha
portato alla maturazione delle aziende
ospedaliere, con una esponenziale ridu-
zione dei risarcimenti e conseguenze po-
sitive per i pazienti. I maggiori risparmi
in gran parte non riuscivano più a soste- per le aziende sono innegabili, così come
nere il costo dei risarcimenti, nonostante la centralità della figura dell’hospital risk
gli introiti derivanti dalle polizze che pure manager, che oggi riveste sempre mag-
erano aumentati, nel corso degli anni. giore importanza rispetto al passato».
È in quel periodo, a partire dal 2000, Responsabile di tutti i rischi connessi
che nell’ambito delle aziende regionali all’attività ospedaliera, a partire dalla
sanitarie cominciò svilupparsi una cul- sicurezza del paziente, l’hospital risk ma-
tura della gestione del rischio in ambito nager è anche di supporto alle decisioni
ospedaliero. della direzione strategica. «È una figura
fondamentale nella consulenza per tutti
I benefici del Self Insurance i tipi di rischio – precisa Agosti –, da
Retention quello strutturale a quello tecnologico
«In quel momento – spiega Roberto e informatico, fino alla documentazione
Agosti, hospital risk manager presso sanitaria».
l’Associazione socio-sanitaria territoria-
le di Vimercate (MB) e coordinatore Cosa cambia con la legge
del master in hospital risk management n. 24/2017
del Cineas, Consorzio universitario non In questo quadro, visibilmente cambiato,
profit fondato dal Politecnico di Mi- la gestione del rischio in ambito sani-
lano nel 1987 e scuola di formazione tario ha assunto una rinnovata priorità
manageriale sulla gestione di rischi e alla luce della legge n. 24/2017 (detta
sinistri – quando le aziende ospedaliere anche legge Gelli-Bianco), “Disposizio-
si ritrovarono a dover affrontare da sole ni in materia di sicurezza delle cure e
i risarcimenti danni senza assicurazione, della persona assistita, nonché in mate-
nacquero le formule Sir (Self Insurance ria di responsabilità professionale degli
Retention), ovvero la messa a carico delle esercenti le professioni sanitarie”, che
aziende dei danni quantificati al di sotto introduce la sicurezza delle cure come
della soglia prescelta». Un importo che fondamento dell’attività di prevenzione
l’assicurato tiene a proprio carico e che è e di terapia e inquadra la responsabilità
da intendersi anche in termini di gestio- sanitaria, con l’obiettivo di porre le basi
ne, istruzione e liquidazione dell’evento. per una nuova relazione tra i professioni-
Tra i principali benefici del Sir c’è si- sti sanitari e il paziente, incentrata sulla
curamente un minore ricorso alle vie sicurezza e sulla fiducia.

L’IMPRESA N°11/2017 35
MERCATI

Un master dedicato
Con lo scopo di identificare, valutare e gestire il rischio clinico nelle strutture sanitarie, imple-
mentando le adeguate misure di rilevazione e trasferimento dei rischi, quindici anni fa è nato il
master in hospital risk management di Cineas, giunto alla XVª edizione.
Il master permette di acquisire competenze specifiche in clinical risk management, presentando
i principali strumenti di gestione del rischio come l’Incident Reporting, le checklist di sala opera-
toria, l’analisi di processo Hfmea e la metodologia della Root Cause Analysis applicata all’ambito
sanitario, con la classificazione dei fattori contribuenti.
Il terzo modulo è dedicato alle soft skills dell’hospital risk manager e alle tecniche di comuni-
cazione, in particolare nel rapporto con il paziente e nelle situazioni di crisi. Il quarto e ultimo
modulo è dedicato appunto alla responsabilità professionale – civile e penale – e alla gestione
del rischio assicurativo.
L’approccio usato in aula è quello dell’action learning, dove gli aspetti teorici sono illustrati da
casi pratici e affiancati da momenti di confronto sia tra i vari professionisti che compongono
l’aula, sia con il docente.
«Un esercizio è la riscrittura di cartelle cliniche che non passerebbero il vaglio della magistra-
tura – racconta Roberto Agosti, coordinatore del master in hospital risk management del Cineas
–, perché si deve scrivere in maniera leggibile quello che è successo, secondo canoni di logica e
coerenza esplicite, una prassi che spesso ai medici non riesce, perché sono bravi a fare ma non
a comunicare».
Il target del master in Hospital risk management è il personale sanitario che svolge funzioni
correlate alla gestione del rischio, come le strutture di qualità, controllo di gestione, affari legali,
comunicazione, direzione medica e direzione infermieristica, farmacia e information technology.
Il corso si rivolge, inoltre, ai professionisti dei settori assicurativo e del brokeraggio, nonché
consulenti legali e sanitari.
I docenti del master sono per il 90% specialisti del settore, impiegati professionalmente nella
materia che insegnano. Il corso inizierà il 26 gennaio 2018. Sono previste agevolazioni e borse di
studio; per approfondimenti ed iscrizioni: https://www.cineas.it/master/master-in-hospital-risk-
management/.

Distribuzione percentuale delle tipologie di evento denunciato


dopo l’applicazione di correttivi

0,65%
0,51% 0,25%
1,44%
0,43%
0,10%
1,30%
2,78% 0%

2,87%

3,42% Errore chirurgico 34,5% Errore diagnostico 18,7%

Errore terapeutico 12,3% Caduta accidentale 10%


3,95% 34,5%
Infezione 5,7% Errore da parto/cesareo 3,9%

Errore anestesiologico 3,4% Errore procedura invasiva 2,9%


5,69%
Danni a persona 2,8% Infortunio 1,4%

Livello di servizio 1,3% Errore di prevenzione 0,6%

Aggressione Dispositivo difettoso

10% Errore farmacologico Macchinario difettoso

Errore trasfusionale Autolesione - suicidio

Errore assistenziale Malattia professionale

Lesione diritti lavoratore/mobbing Lesioni da decubito

12,27% 18,70%

Fonte: Marsh, Report Medmal

36 L’IMPRESA N°11/2017
MERCATI

La legge prescrive una serie di princìpi l’esposizione dell’assicuratore». In altre


importanti, che vanno dall’obbligo per parole, sarebbe come assicurare qualcuno
la struttura sanitaria di fornire la docu- per le sue spese, mettendogli il porta-
mentazione del paziente; all’estensione fogli in mano, e che questo qualcuno
della responsabilità civile alla struttura e non abbia alcun controllo se non il suo
all’esercente la professione sanitaria; fino buon senso. Il punto è che in sanità il
ai reati di omicidio colposo e lesioni per- buon senso non basta, occorre avere
sonali colpose estesi anche alla profes- una cognizione molto precisa del rischio
sione sanitaria, per i quali si applicano le perché è un settore in cui il rischio non
pene previste in caso di condotta negli- passa solo attraverso la qualità delle cure.
gente o imprudente del medico. Com’era Ed è una qualità comunque abbastanza
prevedibile, la legge Gelli-Bianco ob- elevata, perché i dati – nonostante gli
bliga dirigenti e manager a concentrare eclatanti casi di malasanità evidenziati
l’attenzione sulle tematiche del rischio, dalla stampa – ci dicono che i medici
anche perché i costi risarcitori in sanità sbagliano sempre meno. «Il fatto che,
sono diventati uno spauracchio per molti però, si paghi sempre di più – precisa
e l’onda emotiva si è fatta sentire. «L’im- Antenucci – è effetto dalla responsabilità
patto sarà notevole anche sui modelli contrattuale e di un rischio che non viene
organizzativi della sanità – sottolinea apprezzato nella sua interezza.
Flaviano Antenucci, docente del ma- Di fatto, oggi, almeno la metà dei risarci-
ster in Hospital risk management di menti in sanità, e quindi di questo costo
Cineas per gli aspetti che riguardano il enorme che spaventa chiunque voglia fare
rischio assicurativo in ambito sanitario impresa, è dovuta a limiti che non sono
–; ho avuto già il feedback da parte di scientifici o tecnici, ma organizzativi e le-
alcune Regioni più attente che sono in gati alla scarsa valorizzazione della cultura
subbuglio, innanzitutto perché devono del rischio. Su questa parte si può lavorare
attrezzarsi per la consegna delle infor- molto, abbattendo quel peso risarcitorio
mazioni cliniche, pubblicare su Internet che ancora tiene lontane molte aziende
la sinistrosità e archiviarla in maniera dalla sanità» conclude Antenucci.
analitica. Il punto è che oggi la maggior
parte dei danni sanitari non dipende da
errori dei medici, ma soprattutto dalla Distribuzione percentuale della tipologia di
responsabilità contrattuale». procedimento
La specificità del rischio
sanitario
1,34%
Sullo sfondo di questo nuovo scena- 0,36%
3,22%
rio giuridico c’è un problema speculare: 4,49%
molti assicuratori non vedono di buon
occhio il rischio sanitario, così come
molte strutture sanitarie non vedono di
15,22%
buon occhio gli assicuratori. «L’assicu-
ratore fa fatica ad assicurare un rischio
Stragiudiziale
non perché sia grave, se pensiamo che le
stesse compagnie assicurano cose molto Procedimento civile

più onerose come le missioni spaziali o Procedimento penale

i danni ambientali – spiega Antenucci Procedimento giudiziale


–, ma perché vedono che tanta parte del
Mediazione
rischio è in mano a chi lo gestisce e non
a chi possiede l’operatività. Non a caso, 75,36%
Cautelativo - precauzionale

spesso, una condanna avviene perché non


si può provare il corretto adempimento
e non perché si è sbagliato qualcosa. In
definitiva, è a seconda di come viene ge-
stito il rischio che cambia radicalmente Fonte: Marsh, Report Medmal

L’IMPRESA N°11/2017 37
MERCATI

CIRCULAR ECONOMY. La strategia di un player di riferimento a livello internazionale

Come fare business


circolare
Dal trattamento dei rifiuti a una strategia di espansione anche tramite acquisizioni
per ampliare i settori di competenza nell’ambito del riuso e dell’ecodesign, oltre
all’impegno per la diffusione di una nuova cultura del consumo. Il caso Herambiente

el futuro prossimo di Heram- Aliplast, l’ultima acquisizione

N biente, la società del Gruppo


Hera leader in Italia nel trat-
tamento dei rifiuti, ci sono di-
versi progetti che confermano
la volontà della società di diventare uno
dei principali player internazionali nello
sviluppo dell’economia circolare.
Per quanto riguarda questo comparto, in
particolare, Herambiente, con l’acquisizio-
ne, nel 2017, di Aliplast, ha fatto un gran-
de salto in avanti. L’azienda di Ospedaletto
di Istrana (Treviso) recentemente entrata

Herambiente, il cui 75% è detenuto da


Hera e il restante 25% da fondi europei,
per numero di impianti di trattamento
rifiuti, capacità e volume è il primo ope-
ratore in Italia: stiamo parlando di oltre 6
milioni di tonnellate di rifiuti l’anno (tra
industriali e urbani, su una produzione
nazionale di circa 60 milioni) e 91 im-
pianti sul territorio, per un totale di 1.400
dipendenti. Con un’impiantistica sempre
aggiornata e una rete di partner indu-
striali che copre l’intero bacino italiano,
Herambiente è in grado di gestire e trat-
tare ogni tipo di rifiuto all’interno della
sua articolata filiera. «Garantiamo alle
imprese una tracciabilità completa. Dato
che la maggior parte dei nostri impianti
è posizionato nel Centro-Nord, abbiamo
creato una rete di business partner che
lavorano con noi e selezioniamo con un
accurato processo di audit – spiega l’ad,
Andrea Ramonda –. Da qualche anno
è esploso il tema dell’economia circola-
re, anche se in realtà i rifiuti sono solo
l’ultimo anello della catena, mentre l’e-
codesign, che è all’origine dei prodotti, è
l’aspetto più importante perché garantisce
l’immissione nel circuito di qualcosa che Andrea
è stato progettato per essere sostenibile. Ramonda,
ad di
Soprattutto nel mondo della plastica, in Herambiente,
questo senso, si sta facendo tanto lavoro Gruppo Hera
per ridare una seconda vita ai prodotti».

L’IMPRESA N°11/2017 39
MERCATI

Herambiente , l’impianto di biometano di


Sant’Agata Bolognese

a far parte del mondo Hera, rappresenta rifiuti che impattano sulla loro performan-
infatti, con i suoi 5 impianti in Italia e 3 ce. Tra i nostri principali clienti ci sono
all’estero, un’eccellenza nel riciclo della importanti realtà del settore petrolchimico,
plastica, lavorando oltre 80mila tonnellate per il quale ci occupiamo di diverse tipolo-
di materie plastiche all’anno. La sua ac- gie di rifiuti e poi molte aziende del settore
quisizione si inserisce nel percorso di am- food e homecare, che ultimamente si stanno
pliamento del perimetro societario avviato interessando al fine ultimo dei loro rifiuti,
dal Gruppo Hera già da diversi anni ed è anche perché è un tema di comunicazione
esattamente in linea con la strategia sia di fondamentale. Ma in generale si può dire
espansione territoriale sia di integrazione che sempre più imprese chiedono di portare
che la società sta perseguendo. «Abbiamo i propri rifiuti a recupero piuttosto che a
deciso di aggiungere alla nostra catena smaltimento – assicura Ramonda –. Inoltre,
l’ambito dei materiali plastici che sta cre- aumenta la domanda da parte di grandi
scendo moltissimo, prima lo conferivamo clienti di integrare materiali di recupero
a terzi, ora lo facciamo in house: si tratta, all’interno delle loro catene produttive».
in molti casi, di customizzazione estrema, Tuttavia la mancanza in Italia di impianti
dato che esistono molte tipologie di poli- per il trattamento dei rifiuti, o la presenza
meri ed è un materiale difficile da trattare di impianti con capacità limitate, spinge an-
rispetto, ad esempio, alla carta» puntualiz- cora tante imprese italiane ad andare all’e-
za l’ad di Herambiente. stero, per esempio in Germania, con costi di
trasporti più alti, a smaltire i propri rifiuti.
Cresce la domanda
delle grandi imprese Biometano, la prossima frontiera
L’operazione Aliplast fa seguito ed è com- Proprio per essere all’avanguardia nel pa-
plementare a quelle concluse nel 2015 e norama internazionale Herambiente ha
nel 2017 con le toscane Waste Recycling investito negli ultimi anni nel parco im-
e Teseco (da gennaio entrata nel veicolo piantistico oltre 1 miliardo di euro, ad
Waste Recycling) e la trevigiana Geo esempio sulla termovalorizzazione, pun-
Nova. Herambiente ha arricchito così la tando sulle best available technologies,
propria offerta accelerando da un lato il al fine di diventare un fiore all’occhiello
raggiungimento degli obiettivi di sosteni- anche a livello internazionale. L’ultimo
bilità al 2020 e dall’altro la proposta di un importante investimento è quello sul re-
set completo di servizi e soluzioni efficien- vamping dell’impianto di biometano di
ti per creare valore aziendale. Sant’Agata Bolognese che, raccogliendo
«Specialmente le multinazionali, ma non rifiuti organici dalla provincia di Bologna
solo, hanno degli indici sullo smaltimento e in parte di Modena, produrrà compost e

40 L’IMPRESA N°11/2017
MERCATI

biometano, ossia carburante proveniente energetica, per ridurre il consumo di fonti


da energie rinnovabili. «L’impianto partirà fossili, sia su produzione di biocarburanti
nel 2018, stiamo aspettando il decreto di seconda generazione, fra cui il biome-
del Mise che regola il settore a livello di tano, provenienti da rifiuti invece che da
incentivazione per chi produce biometano prodotti coltivati.
proveniente da fonti rinnovabili. Dovrebbe Per quanto riguarda il trattamento di ri-
essere in dirittura d’arrivo e confidiamo fiuti urbani, inoltre, Herambiente punta
nella sua approvazione nelle prossime set- sullo sviluppo della consapevolezza presso
timane, perché si tratta di un tassello mol- cittadini ed enti locali. «Spingeremo sugli
to importante. Il decreto consentirà infatti impianti di recupero della materia: spetta
di dare una spinta forte alla raccolta dif- agli operatori come noi spiegare ai Co-
ferenziata e alla produzione di energia da muni quali sono le soluzioni migliori e
fonti rinnovabili, dato che fornirà garanzie valorizzarle in quanto tali. Sullo sviluppo
a chi inizia processi come quello che noi dell’economia circolare in Italia si sono
abbiamo portato avanti in autofinanzia- già mosse a livello normativo la regione
mento» confida Ramonda. Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giu-
lia, ma ancora molto lavoro resta da fare»
Un investimento “circolare” aggiunge Ramonda.
Herambiente punta sul biometano con
un impianto in grado di trasformare ogni L’ingresso nella prestigiosa
anno circa 135mila tonnellate di rifiuti rete CE100
organici in oltre 7 milioni di metri cubi di Anche grazie alla controllata Herambiente
carburante (rinnovabile) da immettere in e alle sue performance, il Gruppo Hera si è
rete per uso domestico e per autotrasporto, posizionato tra i player più all’avanguardia
nell’ottica dei principi dell’economia cir- a livello internazionale nell’ambito dell’e-
colare. Il nuovo impianto sarà realizzato conomia circolare e la conferma arriva
all’interno di un sito di compostaggio già dalla recente ammissione nel prestigio-
presente e attivo, senza cioè, provocare so programma CE100 della Fondazione
alcun tipo di consumo di suolo. MacArthur, per via dei risultati raggiunti
Il progetto, che richiederà un investimento anticipatamente nel favorire la transizione
complessivo di circa 30 milioni di euro, verso un’economia rigorosamente circola-
dovrebbe consentire di evitare l’utilizzo di re: dall’impegno in termini di efficienza
oltre 6.000 tonnellate di petrolio l’anno, energetica – con il target di riduzione del
secondo gli studi su cui si è concentrata 5% dei consumi al 2020 – all’utilizzo di
l’azienda, allineandosi alle migliori tec- sola energia rinnovabile già dal 2017, sino
nologie previste dall’Unione Europea e al progetto del quale abbiamo detto di
agli ultimi indirizzi legislativi per il tratta- Sant’Agata Bolognese per la produzione
mento delle frazioni organiche dei rifiuti. di biometano rinnovabile e, non ultimo,
Tecnicamente, grazie all’implementazione all’ingresso nel settore del riciclo della
delle nuove tecnologie di digestione “ana- plastica con l’acquisizione di Aliplast, ol-
erobica” di “up-grading”, si produrrà sia tre ai progetti di educazione ambientale
biometano che compost per agricoltura. portati avanti nelle scuole e a quelli di sen-
sibilizzazione per la riduzione dei rifiuti
Partnership con attraverso il riuso (Scart, Cambia il finale,
il trasporto pubblico locale Ciboamico, Farmacoamico). «Entrando in
Il biometano potrà diventare, attraverso questa rete CE100, insieme a un solo
la partnership con diverse aziende di tra- altro player italiano, si mettono a sistema
sporto pubblico locale, carburante green tante esperienze e questo offre numerose
per veicoli alimentati a metano, al fine e nuove opportunità di interazione con
di dare un contributo alla strategia ener- interlocutori all’avanguardia e qualificati
getica nazionale nel raggiungimento dei per velocizzare la transizione, che tutti
target europei del 20-20-20. Il progetto auspichiamo, verso un’economia sempre
è in linea con i nuovi indirizzi contenuti più circolare» conclude l’amministratore
nel pacchetto “Clean energy for all” della delegato.
Commissione europea sia su efficienza Pa.S.

L’IMPRESA N°11/2017 41
SCENARI
FINTECH/1. Dagli e-payments la porta verso il futuro del retail e dei servizi

Il nuovo corso
dei pagamenti
Tecnologie
e mobile traiano
il cambiamento di un
mercato, dove gli attori
continuano a moltiplicarsi e
le imprese possono scegliere
di chi fidarsi

di Giovanni Medioli

econdo il World Payments Report di Capge- acquisti da cellulare (oltre 70 miliardi) superano quelli

S mini e Bnp Paribas, le transazioni relative ai


pagamenti digitali a livello globale hanno regi-
strato per la prima volta una crescita superiore
al 10% nel 2016 e nel 2017 sembrano destinati
ad accelerare ancora per toccare quasi l’11% fino ad atte-
starsi alla cifra record di 522 miliardi di dollari, destinati a
diventare 726 nel 2020. Una crescita asimmetrica, molto
da computer (57 miliardi). “Avanzano” più del 52%
dei pagamenti elettronici, che non riguardano né lo
scambio di merci fra aziende né gli acquisti online, ma
trasferimenti di denaro che le persone non effettuano
più in contanti, ma tramite sistemi di pagamento in
rete: dalla liquidazione delle tasse a quello dei servizi, i
trasferimenti di denaro fra le persone che non passano
più veloce nei paesi emergenti (più vicini a un ritmo più dai vaglia postali ecc.
del 20%) che non nei mercati maturi: gli Stati Uniti
cresceranno infatti solo del 4,6%, l’Europa del 6,5%, Una crescita inevitabile
anche se l’Italia, in forte ritardo rispetto al resto I pagamenti elettronici sono una realtà non solo
del continente, crescerà probabilmente a due cifre. in crescita ma inevitabile: cresce il numero di
Effetto, ovviamente, della crescita ormai strutturale paesi al mondo dove non sono più accettati
dell’e-commerce, non più canale “alternativo” di pagamenti in contanti da e verso la
vendita ma, per molti consumatori, fonte primaria di Pubblica Amministrazione, almeno
acquisti e anche dei pagamenti online di merci e servizi una decina di paesi europei (fra cui
scambiati sul mercato “fisico” fra aziende. l’Italia) hanno introdotto limiti
all’uso del contante, Il Sole 24
Quanto vale il mercato complessivo Ore di gennaio 2016 annuncia-
Lo stesso rapporto stima in 122 miliardi di va che dopo Svezia e Danimar-
dollari i pagamenti digitali di merci all’ingros- ca anche l’Australia ha supera-
so (più del 23% del totale delle transazioni to il 50% di pagamenti digitali
2017), mentre per il mercato retail sul totale. Secondo l’Onu, en-
delle merci acquistate in rete dai tro il 2025 in tutto il mondo
consumatori si parla di circa 127 i pagamenti dematerializzati
miliardi, oltre il 24% delle transazioni supereranno quelli in contanti.
digitali, dove, ormai stabilmente, gli E in tutto il mondo già oggi le

Enrico Trovati, responsabile merchant services


42 L’IMPRESA N°11/2017 di Icbpi-CartaSi
SCENARI

tematiche della sicurezza e della regolamentazione di l’utilizzo della tecnologia in mobilità sta diventando un
questo settore sono all’ordine del giorno. È in questo grosso impulso a utilizzare il cellulare come strumento
quadro che l’Abi (Associazione bancaria italiana) lancia di pagamento, memorizzando la propria carta una sola
la seconda edizione del Salone dei pagamenti, al Mico volta nella app dedicata. Insomma, la cattiva notizia è
di Milano il 22-23-24 novembre (ingresso gratuito ma è che partiamo da molto in basso, ma la buona notizia è
bene registrarsi sul sito http://www.salonedeipagamenti. che abbiamo moltissimo spazio per crescere. E in effetti
com/), dove tutti gli attori del sistema si incontreranno la crescita è a doppia cifra…
per parlare non solo delle nuove tecnologie applicate ai
pagamenti dematerializzati (fra cui le criptomonete co- Di usare il cellulare al posto della carta si parla già da
me Bitcoin e la tecnologia blockchain che ne è alla base, qualche anno. Ma non sembra un’abitudine che sta
di cui abbiamo recentemente parlato su “L’Impresa”), prendendo molto piede…
ma anche, appunto, dei temi della sicurezza e della nor- In attesa di avere sistemi di pagamento che funzionano
mativa, sempre più complessi tanto quanto aumentano i direttamente attraverso il telefono (senza appoggiarsi a
soggetti – anche non bancari – che effettuano pagamenti una carta di credito), è già possibile digitalizzare la carta
(banche tradizionali o online, società che emettono e sul cellulare per pagare nel punto vendita attivando il
gestiscono carte di credito, società telefoniche, le Fin- terminale di pagamento tramite un Pin o l’impronta
tech che offrono soluzioni di pagamento innovative ma digitale, per i cellulari più avanzati che hanno già incor-
soprattutto i cosiddetti PSP non bancari come PayPal, porati sistemi di riconoscimento biometrico. Tuttavia,
Amazon Pay, Google Pay, Apple Pay, Ali Pay e probabil- non dobbiamo mai dimenticarci che questo è un paese
mente presto Facebook Pay). con oltre il 25% della popolazione sopra i 60 anni di età
e che sono proprio le persone più mature che hanno più
Le prospettive in Italia capacità di spesa ma meno propensione a utilizzare i
Fra i protagonisti del salone Icbpi-Cartasì, società sto- nuovi strumenti tecnologici. Anche per questo ritengo
rica “pioniera” in Italia per la diffusione delle carte di che la carta di credito come strumento di pagamento
credito e i sistemi di pagamento dematerializzati. En- non sia destinata a sparire o a ridursi di importanza
rico Trovati, responsabile merchant services di Icbpi- almeno per i prossimi 10 anni.
CartaSi sul mercato dei pagamenti digitali, spiega che
«Il mercato dà segnali molto incoraggianti anche se il Tuttavia anche in Italia, come nel resto del mondo, si
punto di partenza non è certamente positivo, almeno stanno affermando nuovi attori nella filiera dei paga-
in Italia. Nel nostro paese la percentuale di transazioni menti. I Psp (Payment Solution Provider) non bancari
che vengono regolate con sistemi di pagamento digitale come PayPal, Amazon Pay, Google Pay, Ali Pay, presto
è oggi intorno al 17%, meno della metà della media probabilmente anche Facebook Pay…
dell’Europa a 15%, circa un terzo della media dei paesi Personalmente ritengo che l’avvento dei Psp sia molto
del Nord Europa. Malgrado questo, i pagamenti elet- positivo. Vista la situazione complessiva il fatto che si
tronici crescono di oltre il 10% l’anno, le transazioni di moltiplichino gli attori del mercato dei sistemi digitali
e-commerce quasi del 20%. Dunque, i segnali di miglio- di pagamento è per noi molto più un’opportunità che
ramento sono evidenti di anno in anno».

Quali sono i driver di questa crescita? Forecast operazioni cashless e nuovo


La crescita è sostenuta dall’adozione di nuove tecnologie mix di prodotti al 2024
come la Nfc (Near Field Communication, Comunica-
zione di prossimità), che ha permesso l’introduzione di Numero Operazioni (dati in bln)
carte di credito Contactless che non hanno più bisogno 14
Cagr SCT Inst
13

di essere strisciate o inserite in un lettore. Oggi il parco 12 +48%


terminali contactless riguarda circa il 70% dei negozi 10 8,4
italiani: in un paio d’anni questa tecnologia è passata 7,6
8 6,9
da zero a oltre il 30% del mercato delle transazioni 6
fisiche con carta di credito. L’altro grande facilitatore è 4
certamente l’uso del cellulare per effettuare operazioni 2
di e-commerce, che sta diventando un’abitudine sempre -
più comune grazie anche alle app dedicate che sono 2018 2019 2020 ... 2024

l’unico modo per accedere a un servizio. Penso ad alcune SCT SDD Carte E-money Assegni SCT Inst

compagnie di noleggio, al bike sharing, al car sharing, Nota metodologica: le stime proposte possono variare sulla base delle ipotesi
alla cooperativa di taxi che a Milano permette di pre- di pricing adottate (0,30 –0,40 € in più rispetto al pricing di un SCT Standard)
notare e pagare solo tramite cellulare. In altre parole
Fonte: analisi PwC su dati BIS, BCE

L’IMPRESA N°11/2017 43
SCENARI

Revenues dell’industria globale Parlando con i nostri clienti è emerso come


dei pagamenti oggi il Psp più controverso sia Amazon Pay,
almeno per i retailer. La platea dei clienti
3000 CAGR Amazon è estremamente ampia, molte Pmi
+ 5%
manifatturiere vendono attraverso Amazon,
2500

2.400
perché ovviamente costa molto meno che
2000
2.100 non sviluppare una propria piattaforma di e-
1.900
commerce. Ma per i retailer fisici è un passo
€billion

1.800
1500 1.700
in più verso consegnarsi ad Amazon per
1000
tutto quello che concerne il mercato digitale.
500

Insomma, lei sostiene che l’abbraccio


0
2013 2014 2015 2018 (E) 2020 (E) mortale dei nuovi giganti digitali non
riguarda tanto le carte di credito ma altri
Fonte: analisi PwC su dati pubblici di mercato
settori economici…
Guardi, penso che sfruttare la visibilità e i
una minaccia. Il nostro obiettivo è quello servizi dei grandi operatori online sia un’op-
di passare da un mercato di meno del 20% portunità. È molto importante però man-
a uno di più del 50% dei pagamenti con tenere un adeguato livello di controllo della
mezzi digitali entro il più breve tempo propria attività online e gestire in modalità
possibile. Ma o si cresce tutti insieme o il integrata il proprio business online e offline.
mercato non è interessante per nessuno.
Questo, però, non è strettamente un tema
di pagamenti elettronici…
Il reshaping dello scenario e l’ingresso di nuovi Non necessariamente. Nel mondo digitale
operatori tutti gli aspetti di business sono molto
PISP correlati tra loro: il pagamento è una parte
importante del processo di acquisto online
ed è la parte in cui l’impresa finalizza il
proprio business e ha modo di arricchire la
L’utente Il PISP avvia La Banca del La Banca del
dispone il il pagamento pagatore beneficiario conoscenza del proprio cliente.
pagamento trasferisce i
fondi
riceve i fondi Credo che la chiave per le imprese siano
multicanalità e integrazione. L’azienda, an-
che piccola, deve poter offrire ai clienti la
AISP più ampia possibilità di utilizzo dei diversi
strumenti di pagamento con una piatta-
forma unica che offra anche la possibilità
Le Banche del
cliente mettono a
all’azienda di gestire in maniera integrata
disposizione le i flussi di cassa. Noi, ad esempio, offriamo
informazioni
L’utente accede al suo
L’AISP richiede alle Banche
le informazioni, le consolida
XPay, un gateway di pagamento che ha il
conto online e richiede
informazioni all’AISP
e le mette a disposizione vantaggio di permettere di accettare, con
del cliente
una sola piattaforma, sia le transazioni
effettuate con carta sia con PayPal, e che
CISP offre la rendicontazione di tutte le transa-
zioni sia online sia in negozio. A livello di
riconciliazione e di gestione della tesoreria,
l’azienda vede tutto in un punto solo, con
L’utente dispone il La Banca del
pagamento presso il beneficiario
Il CISP
verifica la
La Banca del
pagatore
la possibilità di usufruire di uno strumento
merchant tramite carta
emessa da una Banca
richiede al CISP disponibilità conferma o di marketing sempre più fondamentale.
la disponibilità dei fondi meno la
a valere su più conti dei fondi del disponibilità È anche per questo che il fiorire di nuovi
del pagatore anche pagatore
presso altre Banche strumenti di pagamento non ci spaventa.
Noi possiamo essere ancora più vicini alle
Esemplificativo
esigenze dell’imprenditore nel garantirgli
semplicità di adozione e integrazione di
PISP sta per “intermediario non bancario” • AISP sta per “aggregatore di informazione sui tutte le nuove forme di pagamento.
conti bancari” • CISP sta per “gestore di carte di credito”

44 L’IMPRESA N°11/2017
SCENARI

FINTECH/2. Cosa cambia con la nuova direttiva Ce da recepire entro gennaio 2018

Verso un mercato unico dei


pagamenti
La possibilità di conoscere la solvibilità del cliente non solo in relazione alle
transazioni in atto, ma a tutta la sua situazione bancaria, e servizi di monitoraggio e
tesoreria automatici per profilare meglio il cliente, le novità principali per le imprese

evoluzione della rete e dei si- consumatori), Finra (Financial

L’ stemi di pagamento elettronico


richiede un adeguamento della
normativa, perché nessuna legge
è in grado di regolare quanto
non esisteva quando è stata scritta.

Usa e l’ingorgo istituzionale


Industry Regulatory Authority,
Autorità per la regolazione del
settore finanziario), Sec (Secu-
rities and Exchange Commission,
Commissione per titoli e Borsa,
l’equivalente della Consob) e Irs
(Internal Revenue Service, l’A-
A questa evoluzione, tuttavia, gli Stati Uniti genzia delle entrate statuniten-
sembrano aver risposto fino ad ora, secondo se): l’unica autorità finanziaria
Sarah Brennan, una delle firme di punta a non aver preso una posizione
di Fintech Weekly (www.fintechweekly.com, fino ad ora è la Fed (Federal
Marco Folcia,
sito di informazione che è sostanzialmente Reserve, la Banca Centrale degli Stati Uniti partner ed European
uno spin off del Wall Street Journal e che si che regola le funzioni monetarie). Infatti, Psd2 leader di PwC
occupa di tutte le novità tecnologiche in tutte le altre entità citate, secondo Brennan,
ambito finanziario, con l’apporto di com- negli ultimi 24 mesi hanno emesso delibere
mentatori di altissimo livello) con una certa o raccomandazioni sulla moneta e le tran-
passività: «Mentre le forme di pagamento sazioni elettroniche e, in qualche caso, sono
digitale, comprese le criptomonete, si sono intervenute con provvedimenti restrittivi.
evolute e affermate negli ultimi anni, le Anche se la maggior parte degli interventi
authority americane che avrebbero dovuto ha riguardato le nuove forme di moneta
regolarne il funzionamento, in realtà sem- elettronica (Bitcoin, Ethereum, Litecoin…)
brano aver fatto un passo di lato limitandosi e la loro natura (sono derivati? Sono titoli?
a osservare dove va il mercato», ha scritto Sono equiparabili a valute estere? Sono for-
agli inizi dello scorso settembre. Aggiun- me di pagamento soggette a tassazione?), in
gendo che negli ultimi due anni gli stes- realtà, la sensazione generale che deriva dai
si organismi sembrano essersi svegliati di commenti di Brennan è che le transazioni
colpo, muovendosi in maniera non sempre digitali, negli Stati Uniti, abbiano bisogno
coordinata e provocando quasi immediata- di un quadro regolatorio più strutturato per
mente un “ingorgo istituzionale”. evitare che prima o poi il sistema collassi su
se stesso, provocando una crisi finanziaria
La necessità di regole chiare potenzialmente almeno tanto drammatica
In effetti, la semplice elencazione delle agen- quanto quella del 2007/2008.
zie coinvolte fa capire la misura delle diffi-
coltà di intervento. A occuparsi di regolare il La Ue e l’obiettivo
settore dovrebbero essere Cftc (Commodities dell’ultima direttiva
Futures Trading Commission, l’organismo che Difficile capire se un tema così “alto” possa
regola gli scambi dei future sulle merci), entrare nell’agenda dell’attuale amministra-
Cfpb (Consumer Financial Protection Bure- zione Usa che sembra prediligere argomenti
au, Ufficio per la protezione finanziaria dei molto più terra terra e facilmente comprensi-

L’IMPRESA N°11/2017 45
SCENARI

La bolla delle criptovalute e il boom dei blockchain dei servizi di pagamento, uniformando le
Non è una novità. Ma il report diffuso da Ubs (Unione Banche Svizzere, il
regole per gli istituti bancari e per i nuovi
maggior istituto bancazio della Confederazione Elvetica) lo scorso 12 ot-
Psp (Payment Services Provider, fornitori di
tobre conferma sostanzialmente quanto pensano in molti. Le criptovalute servizi di pagamento) sorti con l’avvento del
(Bitcoin in testa) usate come forma di pagamento per giochi e transazioni digitale. La Psd2 permetterà di abbattere
online fra smanettoni, soprattutto in America, non sono destinate non solo le barriere all’ingresso di nuovi operatori
a soppiantare le valute ufficiali emesse dalle banche centrali, ma proba- contribuendo a rafforzare la sicurezza del si-
bilmente neppure a sopravvivere al decennio. Tuttavia, la tecnologia che ci stema, abilitando nuovi servizi di pagamento,
sta dietro (blockchain) che consente di scambiare in maniera sicura infor- garantendo trasparenza e una corretta con-
mazioni protette sulla solvibilità delle singole transazioni è probabilmente correnza a tutto vantaggio dei consumatori».
destinata a diventare uno dei cardini dei sistemi di pagamento elettronico
del futuro. Ecco cosa afferma Ubs: Due novità importanti
«Dal 2008 in poi, la popolarità delle criptovalute è aumentata, superando per le imprese
la soglia delle 1.000 diverse monete, con un valore aggregato maggiore Detto questo, la struttura della Direttiva
della capitalizzazione di mercato di Ibm. A ogni modo, abbiamo dei dubbi non è così semplice. Ha provato a spiegarla
sul fatto che queste possano effettivamente diventare delle valute larga- PwC con una serie di presentazioni (pillole
mente utilizzate. Le imprese e le persone fisiche devono pagare le ricevute di Psd2, www.pwc.com/it/psd2), che rac-
fiscali tramite la valuta emessa dal Governo e la fornitura potenzialmente contano i diversi provvedimenti contenuti
limitata di criptomonete crea pesanti barriere all’adozione diffusa delle nella Direttiva e l’impatto che avranno sulle
stesse. Riteniamo che il forte incremento che hanno subito le valutazioni diverse categorie di operatori e fruitori della
delle criptovalute negli ultimi mesi sia una bolla speculativa. Se da un lato
norma. Marco Folcia è il partner di PwC
abbiamo dei dubbi sul fatto che le criptovalute diventino effettivamente un
responsabile del programma europeo di stu-
metodo di scambio diffuso, dall’altro, il blockchain, ovvero la tecnologia
dio sulla normativa Psd2 e spiega che pro-
che ne è alla base, probabilmente avrà un significativo impatto sulle so-
cietà, dal settore finanziario a quello manifatturiero, dall’healthcare alle
babilmente «La maggiore novità contenuta
utility. Stimiamo che, entro il 2027, il blockchain possa far incrementare
nella Direttiva è la possibilità di aggregare
il valore economico annuo globale di circa 300-400 miliardi di dollari. Gli informazioni di tutti i conti di pagamento
investimenti in blockchain sono simili a quelli effettuati a metà degli anni della controparte. Oggi è una funzione che
‘90 nel settore di Internet. Nei prossimi dieci anni, il blockchain potrebbe, è possibile solo per i programmi bancari
infatti, portare a delle tecnologie che rivoluzionano il settore in maniera rivolti alle grandi imprese (corporate), con
significativa. Per il momento, però, sussistono ancora dei limiti tecnologici il recepimento pieno diventerà possibile
e quindi non è chiaro quali applicazioni specifiche saranno le più utili/red- anche per i retail. Questo significa avere
ditizie, oltre agli attuali limiti sui ricavi e sulla redditività effettiva associati sempre, e in tempo reale, la possibilità di
al settore. Nonostante queste sfide, coloro che investono nella tecnologia conoscere la solvibilità del cliente non solo
blockchain per avere opportunità nel lungo periodo possono iniziare a limitata al conto corrente su cui si appoggia
posizionarsi in due ampi gruppi: gli abilitatori di tecnologia (technology la transazione in atto, ma rispetto a tutta
enabler) in ambito software, semiconduttori e piattaforme; e i primi uti- la sua situazione bancaria, semplificando,
lizzatori di successo (early & successful adopter) in ambito finanziario, ad esempio, anche i piccoli affidamenti per
manifatturiero, healthcare, utility e della sharing economy». acquisti rateali o con pagamento differito
G.Med o gli acquisti di servizi in abbonamento.
La seconda novità per l’impresa, legata alla
prima, è quella di poter impostare servizi di
bili dagli elettori. Fortunatamente in Europa monitoraggio e tesoreria automatici, con-
la situazione è molto diversa. L’esigenza sentendo un’analisi dati più accurata e una
di comprendere e regolare le transazioni miglior profilazione del cliente».
digitali con norme adeguate e aggiornate
è decisamente uno degli obiettivi prioritari Che cosa prevede la Direttiva per i nuovi
della Commissione europea che ha emana- Psp, i soggetti non bancari abilitati a effet-
to la Psd2 (Payment Service Directive2), la tuare pagamenti?
seconda direttiva sui servizi di pagamento L’accesso all’addebito diretto in conto cor-
(la prima era del 2007) che i paesi membri rente senza passare più dal circuito delle
appartenenti allo spazio economico europeo carte di credito, il che permetterà transazio-
dovranno recepire entro il 13 gennaio 2018. ni più veloci e con migliore user experience.
In che cosa consiste? Secondo la Commis-
sione «L’obiettivo primario della Direttiva è Ma questo significa che il Psp avrà la
quello di creare un mercato unico e integrato possibilità di accedere ai dati di conto

46 L’IMPRESA N°11/2017
SCENARI

FINTECH/3. L’evoluzione delle misure di sicurezza


corrente del cliente e, dunque, di
profilarlo a seconda delle sue ef-
fettive capacità di spesa?
In effetti, si dovrebbe arrivare a un’a-
pertura completa delle informazioni,
Il fronte della
con la possibilità di costruire un
profilo del consumatore secondo la
sua capacità di spesa anche per il
cybersecurity
Psp. Questa possibilità, tuttavia, non
dovrebbe “scattare” automaticamente econdo Romano Stasi,
dal 13 gennaio 2018, ma arrivare
nel corso del 2019, anno in cui so-
no stati rinviati gli adeguamenti più
tecnici e dovrebbero essere pronti
anche gli standard dell’Eba (Euro-
pean Banking Authority, l’organismo
europeo di vigilanza e controllo sulle
S segretario generale del
consorzio Abi Lab, l’or-
ganismo delle banche
italiane che si occupa di
sicurezza delle transazioni elettroni-
che: «È vero, infatti, che l’evoluzione
verso il digitale porta più attacchi.
banche e sugli operatori finanziari Ma il rischio reale per chi effettua
che ha assorbito anche le funzio- operazioni economiche in rete non Romano Stasi, segretario generale del
ni di vigilanza della Banca d’Italia), aumenta: negli ultimi due anni è consorzio Abi Lab
per poter operare in questo quadro. rimasto costante, anche se i tentativi
Siamo convinti che la maggior parte di frode elettronica sono in crescita. altre azioni che è decisamente me-
delle banche sarà pronta prima di Infatti, l’evoluzione delle misure di glio evitare: per esempio, quella di
queste date ad affrontare le novità. sicurezza va di pari passo con la fotografare col cellulare documenti
Probabilmente, alcune banche più crescita dell’utilizzo dei sistemi digi- di pagamento cartacei e mandarli
piccole sono invece alla rincorsa: gli tali di pagamento, grazie anche agli via mail o sms. Sconsigliamo deci-
investimenti richiesti per l’adegua- investimenti continui che vengono samente di farlo, sia che si tratti di
mento sono consistenti, il rischio è effettuati per la loro protezione. Il contabili della banca da cui si pos-
che siano spiazzati da altri soggetti… tasso di blocco dei tentativi di frode sono carpire informazioni sul conto
è strutturalmente superiore al 95%, i corrente sia, soprattutto, assegni. Se
Cioè dagli stessi nuovi Psp? clienti delle banche vittime di ope- si evitano i comportamenti a rischio
In parte sta già succedendo. Alle razioni fraudolente effettivamente la possibilità di diventare vittime di
Pmi che utilizzano i suoi servizi riuscite sono circa uno su 50mila. frodi scendono moltissimo…
per vendere online Amazon sta Non vogliamo assolutamente negare Nel decalogo non c’è l’indicazione
già facendo proposte di finanzia- che il rischio ci sia, ma è molto limi- di usare la propria carta di credito
mento. La clientela retail, dai primi tato e non è in crescita, al contrario personale direttamente per acqui-
sondaggi, sembra molto propen- dell’utilizzo dei mezzi di pagamento sti in rete piuttosto che una carta
sa ad affidarsi a soggetti diversi. da remoto, che ormai fa parte delle prepagata con un tetto predefinito
Per esempio, Facebook che pare abitudini di moltissime persone e o un sistema come PayPal…
stia per lanciare un suo servizio continua a crescere…». Non ritengo che usare la carta di
di piccoli finanziamenti. Non c’è credito personale per gli acquisti in
dubbio, comunque, che i servizi di Insomma, è più rischioso andare rete sia necessariamente un com-
pagamento siano un abilitatore per in giro con le tasche piene di con- portamento rischioso. Certo, fare
offrire altri servizi finanziari, come tante che effettuare un bonifico una carta prepagata aggiuntiva o
l’erogazione di finanziamenti, da online… usare un sistema di intermissione
parte di soggetti diversi dalle ban- Su questo non c’è dubbio. Ma vorrei pone un tetto all’entità di un’ipo-
che. È, ovviamente, una questione anche dire che il rischio è tanto più tetica frode, ma ha anche un costo.
di fiducia. Chi saprà costruire rela- basso quanto più i cittadini fanno Non credo sia il caso di evitare
zioni più solide con il suo pubblico attenzione a utilizzare i metodi di l’utilizzo della carta personale, ma
di riferimento probabilmente avrà pagamento digitali in maniera cor- di usare un sistema di garanzia.
più possibilità di entrare in questi retta. Abbiamo diffuso un decalogo Il tema degli Sta (Strong Tran-
mercati. La normativa non regola (riportato in queste pagine, Ndr) sui saction Authentication, i sistemi di
queste attività ma certamente non comportamenti da evitare quando si “autenticazione forte” delle tran-
le vieta. effettuano pagamenti in rete. Oltre sazioni) è fra i più dibattuti, quasi
G.Med a quelli vorrei segnalare che ci sono tutte le banche li hanno introdotti

L’IMPRESA N°11/2017 47
SCENARI

o li stanno introducendo nei loro Il “decalogo” Abi per vices Provider, i soggetti che forni-
sistemi di pagamento da remoto. transazioni in rete sicure scono sistemi di pagamento) come
Non si tratta di ridurre il rischio sui Amazon Pay, Google Pay, Ali Pay
prodotti e i servizi, ma di introdur- 1. Diffidare di qualsiasi richiesta di dati piuttosto che la stessa PayPal, il
relativi a carte di pagamento, password
re un (semplice) passaggio in più o chiavi di accesso all’home banking
rischio non è che si creino “buchi”
sulla singola transazione: si tratta di o altre informazioni personali ricevute nella catena di controllo delle mi-
una password una tantum (codice di su qualsiasi canale digitale (posta elet- nacce informatiche?
singola transazione) necessaria per tronica, sms, social eccetera). La tua Non c’è dubbio che il ruolo cre-
autorizzare il pagamento che può banca o qualunque altra autorità non scente di altri attori nella catena dei
essere generata da un dispositivo ti chiederanno mai queste informazioni pagamenti sia al centro del dibatti-
né per motivi tecnici né di sicurezza.
elettronico apposito (token) o in- to, anche normativo, sulla sicurezza
viata dalla banca tramite Mms sul 2. Per connetterti al sito della tua ban- delle transazioni informatiche ed è
ca scrivi direttamente l’indirizzo nella
cellulare. Con quella si può essere barra di navigazione. Non cliccare mai
uno dei capitoli principali in ambito
sicuri della volontà di effettuare quel su link presenti su e-mail o sms che Psd2, la nuova direttiva europea sul-
pagamento: è opportuno che sistemi potrebbero invece portarti su siti con- la sicurezza dei pagamenti digitali.
di questo genere si diffondano su traffatti molto simili all’originale. La legge prevede una mappatura
tutti i mezzi elettronici di paga- 3. Verifica sempre l’autenticità della autorizzativa specifica: per i nuovi
mento… connessione con la tua banca control- soggetti sono previsti una serie di
Ma c’è ancora una larga fetta di lando con attenzione il nome del sito requisiti di sicurezza molto strin-
nella barra di navigazione. Se è presente
pubblico che alla rivoluzione genti e un sistema di autorizzazione
clicca due volte sull’icona del lucchetto
digitale non c’è ancora arrivata. (o della chiave) in basso a destra nella fi- e controllo da parte dell’Eba. Le so-
Penso agli anziani che non usano nestra di navigazione e verifica la corret- luzioni prospettate devono consen-
né smartphone né computer. Per tezza dei dati che vengono visualizzati. tire di monitorare meglio il rapporto
loro effettuare pagamenti in ma- 4. Controlla regolarmente le movi- fra banca, Psp, cliente: non c’è più
niera tradizionale è diventato più mentazioni del tuo conto corrente per una cessione integrale delle creden-
rischioso? assicurarti che le transazioni riporta- ziali del cliente al Psp ma nuove in-
No, non credo ci siano sostanziali te siano quelle realmente effettuate e terfacce di dialogo per lo scambio di
utilizza eventuali strumenti di notifica
cambiamenti nel grado di rischio delle operazioni svolte se messi a di-
dati. Profili di rischio, in precedenza
negli strumenti tradizionali. Stru- sposizione dalla tua banca. non molto chiari, con la nuova le-
menti che, peraltro, il cliente può 5. Se riscontri problemi o anomalie nei gislazione vengono definiti meglio.
continuare a usare come un tempo, servizi di home banking rivolgiti alla tua Certo, il dialogo fra le parti non è
ma che in realtà sono sempre più in- banca, che potrà darti informazioni utili. sempre facile, anche perché fino ad
tegrati con i sistemi digitali utilizzati 6. Diffida di qualsiasi messaggio, an- ora c’è stato uno spostamento di
all’interno della banca. Il rischio di che se apparentemente autentico, ri- funzioni (e di ricavi) verso terze par-
falsi documenti o del furto d’identità cevuto tramite e-mail, sms, social net- ti lasciando tutta la responsabilità in
ci sono sempre stati anche nel mon- work, eccetera, che ti invita a scaricare carico alle banche. Paradossalmente,
documenti o programmi in allegato.
do fisico, in filiale. Oggi un po’ meno Potrebbero contenere dei malware che
offrire servizi sempre più semplici
con i sistemi di identificazione elet- si installano sul tuo Pc, tablet o telefono. alla clientela richiede un contesto
tronici. Nelle banche c’è sempre sta- 7. Installa e mantieni aggiornati sof-
sempre più complesso per mante-
to lo specimen della firma di un clien- tware di protezione (antivirus e anti- nere livelli di sicurezza accettabili.
te che il cassiere doveva controllare a spyware), ed effettua delle scansioni In ogni caso, credo che ci sia stata,
vista. Oggi, con la firma elettronica periodiche del tuo hard disk. rispetto agli anni scorsi, una grossa
su tablet il controllo dell’autenticità 8. Aggiorna costantemente sistema presa di coscienza da parte di tutti
della firma avviene in automatico operativo e applicativi del computer, gli attori: c’è molto fermento nelle
e con un sistema computerizzato: installando solo gli aggiornamenti uffi- terze parti, c’è sempre più coscienza
ciali disponibili sui siti web delle aziende
falsificare un assegno alla cassa è nelle banche che le Fintech stanno
produttrici.
diventato molto più difficile. Mal- portando un profondo cambiamen-
9. Durante la navigazione in Internet,
grado questo, vorrei sottolineare che installa solo programmi di cui puoi ve-
to di mercato. Le banche sono oggi
i processi di digitalizzazione interni rificare la provenienza. molto più disponibili a un modello
sono un presidio di sicurezza ag- 10. Fai attenzione a eventuali peg-
di evoluzione aperta, le più avanza-
giuntivo e non sostitutivo rispetto al gioramenti delle prestazioni generali te stanno diventando incubatori di
controllo umano. (rallentamenti, apertura di finestre non aziende che portano nuove soluzio-
Fin qui abbiamo parlato di ban- richieste eccetera) o a qualsiasi mo- ni, nella coscienza che non tutto può
che, ma con la crescente diffusione difica improvvisa delle impostazioni di essere gestito internamente.
sistema, che possono indicare infezioni
dei Psp non bancari (Payment Ser- G.Med.
sospette.

48 L’IMPRESA N°11/2017
SCENARI

FINTECH/4. Il quid del nuovo polo per l’innovazione finanziaria di Milano

Fintech District, un boost


per l’Italia
Creare un ecosistema aperto, basato sul modello dell’open innovation, significa
attrarre idee, competenze e investimenti. E farlo nel settore finanziario significa
dare un’accelerazione alla competitività di tutti gli altri settori

di Letizia Olivari

uando si parla di innovazione di- a Milano, è un esempio interessante nato

Q gitale la maggior parte delle volte


ci si limita agli effetti della tec-
nologia sui differenti mercati; in
realtà quando si intraprende una
trasformazione di questo genere cambiano
anche le modalità di lavorare, di interagire tra
persone e tra organizzazioni, di comunicare.
dalla sinergia tra due campioni dell’innova-
zione: Banca Sella e Copernico.

Un’operazione strategica
per il paese
Sella è la banca che per prima in Italia ha
offerto sistemi di pagamento elettronici e
L’innovazione ha bisogno di un ambiente che per prima questa primavera ha messo
favorevole in cui idee e capitali si possano a disposizione di imprese e start-up la pro-
incontrare, di un terreno fertile dove nuove pria infrastruttura tecnologica, anticipando
iniziative possano attecchire e crescere. In di qualche mese la direttiva europea PSD2.
questo senso, il Fintech District, inaugurato Copernico è la società che ha trasformato
per sempre il mondo della locazione di uffici,
proponendo un modello basato sulla colla-
borazione e il networking.
Anche il luogo scelto è fortemente simboli-
co: Copernico Isola for S32 si trova nel cuore
del nuovo distretto finanziario di Milano, il
nuovo quartiere che ha modificato lo skyline
della città. Milano, del resto, da tempo si è
candidata a essere una piazza all’altezza delle
La sede del Fintech District, maggiori città europee e certamente dare
Copernico Isola for S32, Milano impulso al settore della tecnofinanza è una
mossa strategica importante. In questo con-
testo, si legge nella presentazione di Banca
Sella, il distretto di Fintech vuole essere un
luogo in cui tutti gli attori italiani che lavora-
no nel settore finanziario possano incontrarsi
e collaborare per favorire lo sviluppo dell’in-
dustria e impegnare le loro competenze per
il conseguimento di un maggiore vantaggio
competitivo sistemico.

Gli elementi distintivi


del nuovo distretto
Tre sono gli elementi su cui si fonda il
Fintech District:

L’IMPRESA N°11/2017 49
SCENARI

1. il know-how, ossia la messa istituzioni finanziarie, per aiu- 2. la tecnologia, ossia la messa a
in comune delle conoscenze da tare gli aderenti a dare vita a disposizione di strumenti tec-
parte dei partecipanti alla com- nuove start-up, a scoprire op- nologici (ad esempio software
munity e in particolare da parte portunità, a tutelare la proprietà o piattaforme) per la gestione
di società di consulenza strate- intellettuale, individuare forme ordinaria delle attività o tecno-
gica, studi commerciali e legali, di finanziamento e conoscere le logie abilitanti nuovi modelli di
agenzie di marketing, imprese e varie normative e così via; business;

cambiamento da spazi in luoghi, da


Co-business in un modello communities in ecosistemi. Il Co-
Business in un modello di Co-work
co-work può quindi avere caratterizzazione
a distretti verticali, come il Fintech
District in Copernico Isola for S32,
er capire il ruolo della loca- zi dedicati allo smart working con oppure orizzontali in immobili con

P tion e degli spazi del Fintech


District, è utile confrontarsi
con il fondatore e ceo di Copernico
l’obiettivo di sostenere la crescita e
lo sviluppo delle organizzazioni. Il
nostro è un contributo per favorire
ecosistemi diversi come in Coperni-
co Milano Centrale, Copernico To-
rino Garibaldi o presto in Copernico
Holding, Pietro Martani. la creazione di ecosistemi andando Roma Salandra.
a incentivare flessibilità, collabora-
Come è iniziata la collaborazione zione e innovazione anche tramite Avete rivoluzionato un mercato
tra Copernico e il Gruppo Sella per l’attivazione di contenuti e reti di molto maturo, quello degli spazi
la creazione del Fintech District? persone e aziende. ufficio, quali sono i prossimi pro-
Siamo partiti da una prima oppor- getti di Copernico?
tunità di collaborazione a livello Copernico ha un preciso modello Viviamo in un momento di grande
immobiliare per poi arrivare alla di co-business che state replicando evoluzione del mondo del lavoro
creazione di un distretto fisico e vir- in diverse altre sedi a Milano e in e delle organizzazioni, credo una
tuale dedicato al Fintech. Il Fintech altre città. Quali elementi di que- rivoluzione molto positiva. Oggi le
District è la rappresentazione ideale sto modello sono presenti anche aziende sono liquide e intente a
del modello di business di Coperni- nel Fintech District? innovarsi rapidamente, il lavoratore
co, applicato alla visione strategica La domanda ha un duplice risvol- più libero, in mobilità e molto più
di una corporate che vuole aprirsi to di interesse, mi soffermo dap- “responsabilizzato” sul proprio ou-
all’innovazione. Quello che noi fac- prima sul concetto di Co-business. tput. Una rivoluzione positiva che
ciamo è creare e valorizzare comu- In Copernico l’elemento Co- è in rimette le persone al centro rispetto
nità – verticali, come in questo caso, connessione di flusso bidireziona- alle strutture gerarchiche del passato.
o orizzontali come per Copernico le con quello di Work. Il concet- Gli uffici devono adeguarsi a questo
Milano Centrale – all’interno di to di Co-work infatti allarga la cambiamento divenendo flessibili,
un network fisico di servizi e spa- dimensione fisica, spesso legata o “ospitali” e vicini alle persone. Co-
identificata al solo spazio e comu- pernico fornisce il proprio contri-
nemente declinata nell’attribuzione buto in questo senso creando spazi
di senso al co-working, portando il sociali e partecipativi, con attenzione
suo significato a una più ampia re- al benessere delle persone tramite
lazione fra soggetti basata sul lavoro, attenzione a luce, verde, cibo, design.
nelle dimensioni di tempo e spa- I prossimi passi sono ampliare la
zio. Per Copernico lo sviluppo è in rete alle province italiane e investire
Co- ovvero in partnership con asset costantemente su Copernico come
owners, con investitori istituzionali, “piazza del business”: il luogo diffuso
con soggetti pubblici e privati con sul territorio, di facile accesso, dove
cui l’attribuzione di un nuovo senso avvicinarsi a opportunità di contatto
e dimensione allo spazio (i building, e d’affari con aziende e istituzioni.
gli uffici) diviene la ragione del cam- Detto in termini più sofisticati, la
bio di paradigma di un modello che Copernico del futuro agevola l’ac-
è immobiliare e sociale nello stes- cesso ai fattori produttivi in un eco-
Pietro Martani, fondatore e ceo di so tempo: interpretiamo dunque il sistema accelerato.
Copernico Holding

L’IMPRESA N°11/2017 51
SCENARI

3. i capitali per i quali vengono coinvolti tale modello e l’innovazione dell’interme-


incubatori, acceleratori, business angel e diazione finanziaria sono a loro volta un
fondi di venture capital, anche a livello acceleratore dell’innovazione in ogni altro
internazionale, che possono apportare campo dello sviluppo economico».
finanziamenti alle nuove idee e ai sog- La tecnofinanza è così fondamentale che è
getti partecipanti al Fintech District. nell’attenzione di tutti gli attori: Fabio Pa-
netta, vice direttore generale della Banca
Il risultato di un’azione d’Italia, ha annunciato la creazione di un
di sistema canale Fintech sul sito della Banca d’Italia
L’importanza dell’avvenimento è stata sot- che è particolarmente attenta al coordina-
tolineata dalla presenza all’inaugurazione mento con tutti gli attori internazionali.
del ministro dell’Economia, Pier Carlo La Consob sta lavorando con 12 univer-
Padoan, del sindaco Giuseppe Sala, dei sità per verificare se la struttura normativa
rappresentanti di Banca d’Italia e Con- in tema di Fintech in Italia sia in linea
sob. Tutti hanno invitato ad accelerare gli con quella prevalente a livello europeo
investimenti in questa direzione per dare o se ci siano dei correttivi da introdurre
l’iniezione di cambiamento nel settore fi- e la commissione Finanza ha intrapreso
nanziario italiano. «Un adeguato sviluppo un’indagine per conoscere l’impatto della
del Fintech è elemento di crescita e anche tecnofinanza sull’ecosistema finanziario-
di modernizzazione del settore finanziario bancario e valutare gli interventi normativi
del paese a vantaggio di imprese e cittadini da realizzare per tutelare i risparmiatori,
– ha commentato il ministro Padoan –. Il ridurre i rischi sistemici, creare un contesto
settore presenta ampi margini di sviluppo favorevole per l’ingresso di nuovi capitali
e opportunità da cogliere per la creazione dall’estero e favorire lo sviluppo del settore.
di valore e di nuova occupazione». Padoan
si è soffermato anche sulle caratteristiche L’interesse delle aziende
di Milano, definita come una best practice: del settore
«Milano è l’esempio che in un paese che Nel mondo del Fintech il nuovo polo ha
ha attraversato la più grave crisi del Do- creato subito interesse e sono già oltre
poguerra si può fare impresa e creare una 30 le aziende che hanno una sede in via
qualità della vita ottimale grazie alla colla- Filippo Sassetti 32 e operano in diversi
borazione di tutti». Affermazione condivi- settori chiave per l’innovazione nel settore
sa dal sindaco Sala che ha sottolineato: «La finanziario, tra cui
storia di eccellenza in ambito tecnologico e crowdfounding, P2P
scientifico, l’efficienza delle infrastrutture lending, blockchain,
e dei servizi, la capacità di attrarre e svi- cr yptocurrencies,
luppare talenti da tutto il mondo insieme roboadvise. Altre
a una diffusa cultura del cambiamento e ne stanno arrivando,
dell’innovazione fanno di Milano il luogo ad esempio è no-
ideale per le imprese del settore Fintech». tizia recente l’arri-
vo di Fin Leap, la
Open innovation, la via società tedesca spe-
del futuro cializzata nel lancio
Il settore del Fintech in Italia è ancora di start-up Fintech, Antonio Lafiosca, coo
ai primi passi, ma conta già 150 start-up che vuole aprire il di BorsadelCredito.it
che hanno creato nuovi posti di lavoro e mercato italiano alle sue tredici start-up
attratto investimenti negli ultimi 12 mesi e sta studiando progetti specifici per la
per circa 180 milioni di euro e secondo piazza italiana.
Pietro Sella, amministratore delegato del I commenti di chi è già attivo sono molto
Gruppo Banca Sella, «Creare un ecosi- positivi e carichi di attesa. Secondo Anto-
stema aperto e adottare modelli di open nio Lafiosca, coo di BorsadelCredito.it «Il
innovation, ai quali tutti gli operatori pos- Fintech rappresenta ormai una realtà nel
sono accedere, è un fattore di competitività panorama del sistema finanziario italiano.
e una opportunità di successo nei settori Alla luce di questo, il polo è l’espressione
economici a forte sviluppo. L’adozione di massima del settore che in Milano ha tro-

52 L’IMPRESA N°11/2017
SCENARI

vato e troverà sempre più un terreno fertile solidamento delle realtà avviate.
per fare sistema e rendere la città punto di «L’innovazione ha bisogno di un
riferimento sia per il sistema finanziario ambiente fertile che favorisca an-
tradizionale sia per i consumatori. Questo che l’incontro, la conoscenza e
è solo l’inizio se si prende in considerazio- il contatto tra chi crea servizi
ne l’attenzione e il supporto che in altri finanziari innovativi e chi offre le
paesi europei (ad esempio Francia e Uk) il tecnologie più adatte alle esigenze
Fintech sta già trovando, fino ad avere uno di flessibilità, scalabilità, sicurez-
spazio importante nell’agenda quotidiana za e real time tipiche di questo
del Governo nel nostro paese». settore. È interessante notare che
la maggior parte delle start-up
L’ecosistema che cercano Fintech, per sviluppare i propri
le start-up sistemi, ha scelto infrastrutture
Paolo Galvani, presidente e cofondatore di basate su architetture microser-
Moneyfarm, porta il punto di vista di una vices, tecnologie Reactive e Fast
start-up italiana che in un certo momento Data» conclude Pillon.
della sua crescita si è trovata a dover trasfe- Una particolare visione è, infi-
rire la sua sede a Londra per poter entrare ne, quella di Ignazio Rocco di
in una nuova fase di sviluppo: «Una delle Torrepadula, founder & ceo di
differenze che abbiamo notato da subito è Credimi, la società che offre un
Paolo Galvani,
la presenza di un forte ecosistema istitu- servizio di anticipo fatture per le imprese presidente e
zionale. Il comune, il governo e una serie di italiane in 48 ore, senza presentare docu- cofondatore di
associazioni e istituzioni (pubbliche, semi- menti e completamente online. «Fintech Moneyfarm
pubbliche o private) che aiutano in modo non è una azienda, ma uno sciame di
proattivo le aziende innovative a crescere e aziende innovative; e lo sciame è molto più
a svilupparsi. Iniziative come il Fintech Di- forte e resistente della singola azienda. Far
strict possono certamente andare in questa crescere lo sciame italiano significa creare
direzione, invertendo la tendenza anche in un motore di sviluppo molto importante;
Italia. Non è un caso che esse avvengano se anche lo sciame del Fintech District di
a Milano. La commistione tra capitali, Milano non dovesse mai diventare grande
tessuto imprenditoriale, università e cultu- come quello di Londra, nulla impedisce di
ra fanno di Milano il luogo ideale per lo provarci e di arrivare almeno molto più vi-
sviluppo di imprese innovative, nel settore cini; ad esempio, raggiungere le dimensioni
finanziario e non». di Parigi, Berlino, Barcellona, Amsterdam,
Anche Leo Pillon, ceo di Databiz un’a- Vienna, tutti posti nei quali lo sciame è oggi
zienda votata all’innovazione tecnologica più grande di quello di Milano».
che lavora a stretto contatto con le Fintech,
pensa che la presenza a Milano di un polo Ignazio Rocco
che aggrega le Fintech sia un motore per di Torrepadula,
la crescita di nuove iniziative e il con- founder & ceo di
Credimi

Leo Pillon, ceo di Databiz

L’IMPRESA N°11/2017 53
SCENARI

IMPRESA 4.0/1. Viaggio nell’azienda che abbraccia il digitale. Seconda tappa

L’azienda che attrae


Per fare un buon employer branding in rete, le aziende devono adottare una
strategia digitale basata su trasparenza e coerenza, mentre le persone devono
imparare ad autogestire la loro carriera utilizzando al meglio anche i social media

di Giampaolo Colletti

i scrive employer branding e si le leve del digitale e i social media oggi a

S legge racconto, relazione, reputa-


zione. In fondo la creazione di un
team vincente è una delle chiavi
per competere e affrontare le sfide
in un mercato complesso. Con una partita
che si gioca oggi necessariamente anche in
uno scacchiere sempre più globale e digitale.
disposizione. Partendo dall’ascolto delle loro
aspettative. Ci ha provato il social network
professionale LinkedIn, con una fotografia
dedicata ai desiderata durante i colloqui di
lavoro. Emerge così che ai potenziali candi-
dati i contenuti che più interessano, quando
si viene a contatto con una nuova impresa,
L’espressione non è nuova: di fatto è entrata sono cultura e mission: il 40% degli intervi-
in uso a partire dagli anni Novanta e afferisce stati vorrebbe parlarne durante il colloquio.
alla reputazione che un’azienda si costruisce Crescita personale e professionale sono un
come datore di lavoro. In questo modo si altro driver importante.
comunicano gli elementi caratteristici che
rendono unico quel posto di lavoro. Le nuove dinamiche
della selezione
Talenti in cerca di lavoro e senso «Solo cinque anni fa si parlava di
Oggi l’attrazione di talenti e risorse pro- iniziative offline con qualche timida
fessionali passa anche e soprattutto per il azione online. Oggi invece la re-
digitale e i social media. «Una recente ricerca te domina il palcoscenico», racconta
internazionale sul comportamento dei can- Francesca Parviero, un passato come
didati ha evidenziato che il 62% ricerca le responsabile delle risorse umane in
aziende sui social media, il 76% analizza il multinazionali e start-up e un presen-
profilo dei dipendenti e soprattutto il 70% te da Digital Hr & Personal branding
dà più fiducia a ciò che dicono i dipendenti srategist, prima official LinkedIn
sull’azienda rispetto a tutti gli altri messaggi Emea talent partner italiana. Per Par- Francesca Parviero,
di promozione della marca. Si può quindi viero, in libreria con LinkedIn per aziende e Digital Hr & Personal
comprendere come la princi- professionisti (Apogeo), nel branding srategist
pale sfida per le organizzazioni segmento della selezione
sia quella di consolidare anche professionale sta avvenen-
online una buona reputazio- do una rivoluzione grazie
ne sul mercato del lavoro che a social e rete. Con dina-
consenta di acquisire un van- miche impensabili rispetto
taggio competitivo rispetto alla al passato. «I Millennials
concorrenza», afferma Sabrina sono nati su web e social
Mossenta, esperta di media e questi sono gli strumenti
digitali e autrice di Job Revolu- e i canali attraverso i quali
tion – Trovare lavoro con i social dialogano e cercano lavoro.
media (Hoepli). Attrarre e, allo I numeri dettano il trend:
stesso, tempo trattenere i talen- se i dati ci dicono che le
ti in azienda diventa una buona Sabrina Mossenta, esperta di persone stanno online (so-
pratica da adottare utilizzando media digitali prattutto da mobile) e se ci

L’IMPRESA N°11/2017 55
SCENARI

rivolgiamo a loro come target, oggi Le azioni dell’employer branding


non si può pensare che a soluzioni 1. Autenticità, ovvero essere se stessi. L’azienda che si presenta in rete per convin-
integrate per la ricerca e selezione, cere talenti e risorse di valore ad applicare a posizioni professionali deve presentare
una sorta di transmedia recruiting per al meglio il suo potenziale, ma mai raccontarsi in modo diverso dalla realtà.
attrarre talenti e raggiungere target 2. Far parlare le persone e offrire un people-storytelling. Puntare su una narra-
specifici grazie alla profilazione che zione che consenta di far emergere le storie delle persone, il proprio vissuto nelle
questi canali web ci offrono, per- organizzazioni, le sfide. Insomma, provare ad “umanizzare” l’impresa in rete e sui
mettendoci di raggiungerli in modo social.
efficace e puntuale». 3. Dare riscontro sulle candidature e sulle posizioni aperte. È la cifra stilistica del-
le conversazioni online, un tassello fondamentale nel puzzle che compone l’azienda
Le regole di comportamento “digital first”: è fondamentale dare riscontro a chi applica a posizioni in azienda.
in rete
Ma a cosa dovrebbe prestare mag-
giormente attenzione oggi un po- devono fare le aziende è mettere al team per costruire un brand. Oltre
tenziale candidato online? E perché centro della loro azione il valore del- al ceo e ai top-manager è vincente
LinkedIn è così strategico? «Innan- le persone che le compongono e ri- il coinvolgimento di tutti i dipen-
zitutto LinkedIn non è la piatta- conoscere il loro potenziale di brand denti che diventano ambassadors
forma su cui stare solo per trovare ambassador», conclude Parviero. dello stile, della cultura, dell’am-
lavoro – spiega Parvierio –. È un biente aziendale», precisa Mossenta.
luogo dove stare per valorizzare il Cosa e quanto dire sui Dall’azienda al candidato. Tra i con-
proprio personal brand e la propria social media sigli per adottare una buona strategia
rete professionale per scopi diversi: Poche e semplici regole per raccon- digitale posizionandosi al meglio c’è
dal desiderio di leggere il contesto al tare il lavoro attraverso le piattafor- la coerenza e l’adattabilità. «I conti-
fare marketing o vendita. Gli utenti me sociali e in rete. Ne è convinta nui mutamenti di scenario lavorativo
devono prestare attenzione al fatto Sabrina Mossenta. «Qualità più che richiedono un’elevata flessibilità, ma
che ci si aspetta da loro sempre più quantità. Ovvero fornire informa- anche la capacità di mantenere coe-
un comportamento adeguato al con- zioni utili e offrire contenuti rilevan- rente e costante la propria identità
testo». Ma di questa virata digitale se ti, perché questo diventa essenziale e la conseguente attività online. Per
ne avvantaggia anche l’azienda, che per attrarre e mantenere l’interesse costruire e autogestire la propria
diventa necessariamente più relazio- del proprio target di riferimento. carriera è fondamentale essere versa-
nale, empatica, attenta al confronto E, poi, puntare sull’umanità. Per tili, aperti al cambiamento e capaci
e disposta giocoforza al dialogo. «Le quanto possa sembrare innovativo, di rimettersi in gioco ciclicamente:
imprese diventano contenitori più a nessuno piace parlare con un ro- l’adattabilità crea stabilità. Inoltre la
trasparenti grazie alle interazioni bot o una macchina. I social media costruzione di una rete di relazioni
online dei loro collaboratori: oggi sono il luogo ideale per presentare ampia favorisce lo sviluppo di nuove
vediamo gruppi di persone connesse e condividere il lato umano dell’a- idee, la possibilità di confrontarsi e
tra loro e legate a una pagina co- zienda: affidabilità, professionalità quindi più chance di acquisire visi-
mune. Da qui noi possiamo leggere ed empatia sono le chiavi comuni- bilità e di trovare nuove opportunità
i loro obiettivi e percepirne uno cative universali per relazionarsi in professionali».
comune legato al brand. Quello che modo efficace. Infine, costruire un @gpcolletti

Le azioni dell’azienda “digital first”


Da “L’Impresa” n. 10/2017, di ottobre, abbiamo intrapreso un viaggio nell’azienda che scommette sulle tecnologie digitali e sociali per
dialogare con la propria community, attrarre potenziali figure di valore, intercettare nuovi clienti e occasioni di business, migliorare la
propria offerta. Così stiamo tracciando l’identikit dell’azienda che si affaccia sulla rete. Provando a fornire consigli e strumenti per la
navigazione. Sette sono le azioni individuate in questo viaggio nel digitale.
1. Ascoltare: la rete, i clienti, le community. L’ascolto è l’e- 4. Coinvolgere: l’engagement per dipendenti, fornitori, com-
lemento principale di una strategia digitale (pubblicato su munity. Il valore del coinvolgimento sui social e in rete
“L’Impresa” n. 10/2017). (“L’Impresa” n. 1/2018)
2. Attrarre: il lavoro oggi si cerca (ma si perde anche) grazie 5. Dialogare: il ruolo del brand storytelling che si esplicita
ai social network. E i talenti passano dall’employer branding in rete attraverso corporate blog o canali sociali (l’Impresa
(pubblicato su questo numero). n.2/2018)
3. Guidare: la figura del social-ceo e del top management che 6. Vendere: Il digitale come leva per intercettare clienti e per
conversano e partecipano al confronto in rete (“L’Impresa” n. presentare in rete una vetrina dinamica dei propri prodotti e
12/2017) servizi (“L’Impresa” n. 3/2018)

56 L’IMPRESA N°11/2017
SCENARI

IMPRESA 4.0/2. Come cambia la figura del chief financial office nelle aziende

Dal budget al rolling


financial forecast
Nell’era della digital transformation, il direttore finanziario diventa un manager che
partecipa alla definizione della strategia aziendale, focalizzandosi sui driver chiave
del business, oltre che sulla gestione di inefficienze e rischi

a guardiano del bilancio adottare un orizzonte più ampio patrimonio aziendale, in indica-

D aziendale, spesso temuto


dagli altri manager per
la tendenza a bocciare i
progetti di investimento
in nome dell’equilibrio tra entrate e
uscite, a promotore dell’innovazio-
ne. È l’evoluzione che sta interes-
rispetto a quello tradizionale, di
fatto preparandosi a un’eventuale
chiamata come ceo dell’azienda.
In particolare, la ricerca individua
cinque trend di cambiamento: un
maggiore coinvolgimento nelle
strategie aziendali; un ruolo attivo
zioni di business. Il ruolo del cfo,
quindi, sempre più andrà ben oltre
le competenze tecniche e dovrà
influire sulla strategia e sul cam-
biamento aziendale. Per gli autori
della ricerca, il professionista in
questione sempre meno avrà come
sando il chief financial officer, colui nelle scelte di posizionamento stra- propria bussola la costruzione del
che nelle aziende meno strutturate è tegico; l’impegno come facilitatore budget annuale, che perde il suo
il numero due dopo l’imprenditore dell’innovazione diffusa; la capacità ruolo centrale a vantaggio dei rol-
e comunque è nel top management di decodificare l’innovazione con ling financial forecast focalizzati
di tutte le realtà imprenditoriali. la sua portata disruptive; infine la sui driver chiave del business e
ricerca di nuove risorse finanziarie sull’analisi di scenario per l’utilizzo
Cinque trend di per supportare gli investimenti. della capacità aziendale.
cambiamento
Secondo una ricerca attraverso in- L’impatto del digitale L’era del chief value officer
terviste a cfo e analisi dei consulen- nell’area finance Alla luce di queste analisi, il cfo
ti, condotta da Business Internatio- Le aziende italiane sono pronte a tenderà a perdere il suo ruolo tra-
nal in collaborazione con Accenture cambiare rotta? A questo proposito dizionale di esperto nei campi
ed Expense Reduction Analysts, la ricerca segnala che oggi c’è una dell’amministrazione, controllo di
nell’era dell’Impresa 4.0 il direttore maggiore consapevolezza in merito gestione, tesoreria e pianificazione
finanziario deve proporsi come un al fatto che l’impatto della digital finanziaria, per concentrarsi mag-
manager orientato alla definizione transformation non è limitato sol- giormente nell’adozione dei prin-
della strategia aziendale, parte at- tanto alle funzioni prettamente tec- cipi di Industry 4.0 nella propria
tiva nelle scelte di posizionamento niche, ma coinvolge tutta l’azien- azienda. Il che significa adottare un
strategico e nel reperimento delle da compresa l’area finance.
nance. approccio alle perfor
performance basato
risorse finanziarie necessarie per Da qui l’interesse verso su una forte conos
conoscenza dell’or-
affermare l’impresa sul mercato di l’assunzione di professio-
essio- ganizzazione e d dei modelli di
riferimento. Questo significa che nisti non più solo con business, sviluppando
svilupp compe-
non può più limitarsi a esprimere competenze sui numeri,meri, tenze manageria
manageriali rivolte alla
la propria valutazione sui capitoli ma anche con una visione
sione conoscenza della strategia e del
di spesa che gli vengono presentati, di promozione del busi- business, nonché rrilevanti capa-
ma diventa parte attiva l’innova- ness, supportata dallaa capa- cità di comuni
comunicazione. Il cfo
zione nei prodotti o servizi e nei cità di analizzare i Big dell’era 4.0, conclu-
processi gestionali in modo più ef- Data, programmi in dono gli analisti,
ficace, diventando un facilitatore e grado di tramutare diventerà quindi
div
un acceleratore di nuove strategie le informazioni già un chief value
u
di crescita e modelli di business. presenti in maniera Carlo Maraz Galassi, officer foca-
Il che comporta la necessità di disorganizzata nel country director Italia di lizzato sulla
Expense Reduction Analysts

L’IMPRESA N°11/2017 57
SCENARI

L’impatto di Impresa 4.0, business international operations e procurement)». Il tutto


Operations Basso in un mercato in rapido cambia-
Marketing e Comunicazione impatto mento e senza posizioni consoli-
Logistica, Magazzino, Distribuzione date. «Ne consegue che i modelli
Medio di business debbano seguire queste
ICT & Security
impatto
Human Resources tendenze per far sì che la trasfor-
Commerciale e Vendite mazione digitale rappresenti un’op-
Alto
Approvvigionamenti impatto
portunità per consentire di dedica-
Amministrazione Finanza e Controllo re maggior tempo a mansioni più
0 20 40 60 80 100 strategiche, limitando il tempo de-
dicato all’operatività». Un pensiero
Fonte: Business International
condiviso da Alessandro Esposti,
cfo di Openjobmetis. «Cambia il
creazione di valore per il business. lo sviluppo tecnologico, prima an- contesto di riferimento e il chief
“Il focus della funzione si sposterà cora dell’accesso al credito o la ri- financial officer è chiamato ad ade-
sempre di più verso la creazione cerca di spingere sul fatturato». Un guarsi prontamente». Una delle
di valore per il business fornendo approccio condiviso da Fabio Bor- mansioni che diventa sempre più
potenziali scenari per il futuro”, tolotti, che svolge l’attività di cfo in strategica negli anni è quella legata
è l’analisi finale. “La Retelit. «Gli investi- alla gestione dei rischi. Un’attività
misurazione degli ac- menti in innovazione ampiamente sottovalutata, sottoli-
cadimenti del passato per implementare la nea Esposti, ma che con la globa-
diventerà sempre più digital transforma- lizzazione nonché la complessità
efficiente e tempestiva tion in atto, che siano delle nuove e numerose normative
e consumerà sempre tecnologia abilitativa è diventato un fattore critico di suc-
meno risorse rispetto di nuovi servizi da cesso o di insuccesso. «Ancora oggi,
a quanto accade oggi. offrire ai clienti op- ad esempio, molte aziende stanno
Il processo di controllo pure che riguardino pagando gli errori compiuti con l’a-
sarà più automatizza- procedure gestionali dozione dei derivati, uno strumento
to e la funzione cfo interne, sono impre- poco compreso che non si è saputo
segnalerà informazioni scindibili per qualsi- utilizzare al meglio» aggiunge. An-
rilevanti per un gruppo Fabio Bortolotti, cfo in Retelit asi azienda in quanto che il controllo dei costi è diventato
più ampio di sogget- aprono nuove rotte un fattore strategico. «Con mercati
ti interessati, compresi dati non per il business, che siano mercati o molto competitivi, non è consen-
finanziari, sempre più in tempo servizi, oltre che nuove metodolo- tito avere inefficienze interne e
reale”. gie per la trasformazione di modelli per questo ogni spesa deve essere
operativi consolidati». tenuta sotto controllo, in manie-
Chi non si aggiorna ra intelligente, utilizzando magari
è perduto Il braccio destro del ceo modelli tecnologici e softweristi
Per Carlo Maraz Galassi, country Il ruolo del cfo evolve di con- di analytics». La digitalizzazione e,
director Italia di Expense Reduc- seguenza. «Da semplice direttore più in generale, la tec-
tion Analysts e uno degli autori finanziario è diventato il vero nologia infatti, pur
dello studio, i direttori finanziari braccio destro del ceo, agen- rimanendo una
che non si aggiornano rischiano di do da coordinatore della sfida complessa,
essere rapidamente marginalizzati. trasformazione digitale», sono diventate
«È fondamentale formarsi per ri- aggiunge Bortolotto. Un una risposta
uscire a gestire il cambiamento in compito che richiede ca- efficace ed
maniera proattiva. Industry 4.0 è un pacità di coinvolgimento efficiente per
cambio di paradigma – sottolinea dei colleghi, a cominciare la gestione
l’esperto – ma non tutti riusciranno dagli altri manager. «Oggi aziendale, «Vi-
is
Al

a coglierne le opportunità. Servono dobbiamo spaziare in ambiti sa m sto che consen-


et
es

investimenti importanti e quindi è


n
diversi, dalla tesoreria alla pia- dro E njob tono di raccogliere
sposti, cfo di Op e
fondamentale gestire con attenzio- nificazione finanziaria, arrivando quantità enormi di dati
ne i costi aziendali. In sostanza, oc- alla generazione di maggior valore e poterli utilizzare per il business»,
corre un’organizzazione efficiente aggiunto aziendale estraibile dai conclude Esposti.
delle risorse interne per finanziare processi aziendali (come vendite, Lu.D.O.

58 L’IMPRESA N°11/2017
SCENARI

MARKETING. Vantaggi e pericoli dell’utilizzo dell’hastag nel digital advertising

I brand volano sui social


networks
L’hastag è uno strumento molto efficace per comunicare il brand in rete e per
fidelizzare i clienti, ma pochi sanno come tutelarlo e gestirlo senza incorrere in
violazioni del diritto d’autore o in concorrenza sleale

n terzo della popolazione avere una presenza su queste piattaforme

U mondiale usa i social network


e vi trascorre un tempo medio
di circa 109 minuti al giorno:
circa un quinto del tempo to-
tale passato collegati a Internet. Questi
numeri danno solo una piccola idea di
quanto i social network facciano ormai
e, soprattutto, investire nel digital ad-
vertising. Oggi circa l’80% delle aziende
realizza, infatti, campagne di marketing
sui social e si tratta di numeri destinati ad
aumentare visto che, secondo alcune sti-
me, entro il 2020 quasi il 24% del budget
previsto per le funzioni di marketing sarà
parte della nostra vita quotidiana, visto destinato a campagne sui social network.
che una buona parte si svolge, appunto,
in queste “piazze” virtuali. Sui social si va Perché usare l’hashtag
per interagire con gli amici, per rimanere Alle aziende è richiesto quindi di arri-
informati sulle notizie più importanti, ma vare preparate a questo appuntamento.
anche per fare acquisti e conoscere me- Ma per riuscirci non è più sufficiente
glio i brand e le aziende. Per le imprese avere una pagina su Facebook, Twitter
diventa perciò sempre più importante o Instagram. E nemmeno limitarsi a

Da sinistra gli avvocati Egle Arena, Allegra Accornero, Marta Simoni, Maria Luigia Franceschelli, Hogan Lovells

L’IMPRESA N°11/2017 59
SCENARI

postare contenuti pubblicitari vi- denza in un dato momento. Visto legale. Un caso questo di cui si è
sto che le molte informazioni e il successo ottenuto su Twitter, discusso all’incontro organizzato
i troppi stimoli che circolano su l’hashtag è stato poi adottato da dal dipartimento – guidato da
queste piattaforme rischiano di altri social tra cui Instagram, Fa- Luigi Mansani e Giovanni Ghi-
saturare l’attenzione degli utenti. cebook e Pinterest. rardi – che si occupa di proprietà
Come conquistare quindi clienti intellettuale dello studio legale
e consumatori? Uno dei migliori Una leva importante internazionale Hogan Lovells dal
strumenti, assicurano gli esperti per il marketing titolo #NoMoreHashtagDrama.
di marketing, è l’hashtag. Il ruolo Il vantaggio più grande che le Dove il dramma è rappresentato
del cosiddetto “cancelletto”, come imprese possono ottenere utiliz- proprio dai rischi legali che l’u-
dice la parola stessa hash (cancel- zando gli hashtag nelle campagne tilizzo improprio degli hashtag
letto) e tag (etichetta), è appunto marketing, è quello di migliorare possono procurare alle imprese.
quello di etichettare e quindi ca- la visibilità del proprio brand e «Il primo pericolo riguarda il fatto
tegorizzare il contenuto postato aumentare l’attenzione nei con- che se collegato a un’immagi-
sui social network in modo che fronti della propria azienda. Se, ne o a un messaggio sbagliato,
gli utenti possano raggiungerlo per esempio, un cliente volesse l’hashtag può trasformarsi in un
più facilmente. Si tratta, infatti, cercare un prodotto di cui non ri- boomerang per l’immagine dell’a-
di un aggregatore tematico attra- corda il nome, utilizzando il nome zienda», rivela l’avvocata Egle
verso cui gli utenti – sia privati del brand preceduto dal simbolo Arena. Un esempio? L’hashtag
che aziende – possono definire del cancelletto, riuscirà a trovare #terremoto usato da Groupalia
un contenuto digitale e, successi- molti più contenuti digitali ri- nel 2012, all’indomani del terre-
vamente, ritrovarlo sui vari social spetto a quelli che troverebbe se si moto che colpì molte aree dell’E-
network. limitasse a visitare la pagina social milia Romagna, per pubblicizzare
di quel marchio. su Twitter le sue offerte di viaggio
Il boom dopo le L’hashtag, inoltre, è uno strumen- e che fece infuriare la rete.
#iranelection del 2009 to utile per rendere più accurata
A dispetto delle apparenze, l’analisi della percezione di un Come proteggere
l’hashtag ha già una certa età. Lo brand. Grazie, infatti, alle intera- un hastag
scorso 23 agosto il cancelletto più zioni tra gli utenti e soprattutto Pur non esistendo una legisla-
famoso del web ha infatti com- all’utilizzo di questo strumento zione specifica su questo tema,
piuto 10 anni. Era il 23 agosto nei commenti, le aziende possono nel nostro paese l’hashtag può
2007 quando l’utente di Twit- capire se il proprio brand o quella essere tutelato sia come marchio
ter Chris Messina, un avvocato specifica campagna di marketing sia come marchio non registrato.
di San Francisco, postò la frase: sta convincendo oppure no i pro- Inoltre valgono le regole in vigore
“How do you feel about using # pri clienti. per il diritto d’autore e la concor-
(pund) for groups. As in #barcamp Infine l’hashtag favorisce la fi- renza sleale. «La registrazione co-
(msg)?”. A livello internaziona- delizzazione dei clienti perché, me marchio rappresenta lo stru-
le, invece, l’hashtag ha ottenuto l’atto della condivisione sui social mento più efficace per tutelare il
la vera consacrazione durante le network, contribuisce a renderli proprio hashtag. In questo modo,
elezioni presidenziali iraniane del protagonisti e fautori della cam- infatti, viene conferito un diritto
2009 quando #iranelection spo- pagna di marketing e quindi, in di esclusiva che può impedire che
polò su Twitter. A partire da quel piccola parte, anche della storia di altri soggetti utilizzino nella loro
momento il social network, che in quell’azienda. attività economica parole identi-
origine non disponeva di un si- che o simili per prodotti identici
stema per raggruppare i tweet, ha Molti pregi… o simili a quelli rivendicati dal
individuato proprio nell’hashtag il e qualche rischio marchio anteriore», spiega Alle-
modo migliore e più semplice per Nonostante tutti i vantaggi che gra Accornero. Attenzione però:
indicizzare i contenuti creati dagli questo strumento può portare per poter essere registrato come
utenti e l’ha dotato di un colle- alle campagne marketing delle marchio, l’hashtag deve rispettare
gamento ipertestuale. Grazie a aziende, utilizzare un hashtag può alcune caratteristiche. «Per prima
questo strumento su Twitter è ora comportare anche dei rischi. Si cosa – continua Accornero – il
possibile dividere le discussioni tratta di pericoli che possono ri- marchio composto esclusivamente
per argomenti di interesse ed evi- guardare la reputazione e la perce- da un hashtag deve essere nuovo.
denziare i cosiddetti trend topic: zione del brand, oppure che pos- Ciò significa che non si potrà
le discussioni che sono più di ten- sono avere conseguenze sul piano usare una parola o un segno già

60 L’IMPRESA N°11/2017
SCENARI

usato da altri. Inoltre, deve essere dotato ne hanno gli utenti». Nel primo caso
di capacità distintiva, cioè deve consentire rientrano, ad esempio, gli hashtag che
al pubblico di associarlo a quella specifica hanno perso la propria capacità distintiva
società. Non sarebbe, ad esempio, possibi- e che sono diventati parole o sigle di uso
le per una società pretendere di registrare comune (come #yolo o #ff ). In questo
come marchio #soccer o #football, perché caso, infatti, sarebbe impossibile riven-
si tratta di denominazioni generiche». dicare un monopolio visto che nessuno li
Infine, per essere considerato un marchio riconduce più al suo inventore. Difficile
registrato, un hashtag deve essere lecito. anche rivendicare un diritto di esclusiva
«Ciò significa che non deve essere con- su un hashtag che è stato inventato dagli
trario alla legge, all’ordine pubblico e al utenti o che viene usato senza alcun fine
buon costume», conclude. commerciale. «Se un cliente compra un
paio di scarpe di una certa marca e poi
Attenzione a diritto d’autore e le tagga con quell’hashtag, la società non
concorrenza sleale potrà intervenire per impedire l’uso del
Che cosa dovrebbero fare quindi le im- proprio hashtag, perché non si tratta di
prese per evitare rischi legali prima di un uso a fini commerciali ai sensi delle
lanciare una campagna marketing che norme in materia di marchi», conclude
prevede l’uso di hashtag? «Le imprese Franceschelli.
devono innanzitutto stabilire che tipo
di uso vogliono fare di un certo hashtag I nuovi rischi: pubblicità
all’interno della campagna marketing, poi ingannevole e
confrontarsi con un legale per capire quali tutela della privacy
norme devono essere rispettate prima e Con lo sviluppo sempre maggiore del
durante la campagna e quali comporta- digital advertising, sempre più aziende
menti devono essere tenuti o evitati. Ad hanno iniziato a impiegare l’hashtag co-
esempio, è sempre consigliabile verificare me un vero claim pubblicitario (e quindi
che l’hashtag prescelto non sia già stato come un messaggio volto a identificare la
utilizzato da competitor, anche in versioni qualità e le caratteristiche di un prodotto
simili, e non risulti identico o simile a un o di un servizio). In questo caso, avverte
marchio già registrato da altri», consiglia Simoni: «ll rischio più grande è quello di
l’avvocata Marta Simoni. violare le norme in materia di pubblicità.
Altra cosa a cui fare attenzione è il rischio Ad esempio, se il mio messaggio dovesse
di ricadere nella categoria della concor- essere considerato non veritiero, potrebbe
renza sleale. È questo il caso di un’azienda violare il divieto di pubblicità ingannevo-
che usa l’hashtag di un’altra in modo tale le». Un esempio è la vicenda che ha coin-
che si crei confusione. Non sarebbe, ad volto qualche anno fa la compagnia di te-
esempio, lecito che una società che vende lefonia mobile Wind, colpevole secondo
orologi utilizzi il termine #applewatch l’Istituto autodisciplina pubblicitaria di
per degli orologi molto simili (se non aver pubblicizzato come #windunlimited,
identici) a quelli di Apple. un’offerta che in realtà non lo era.
Un altro rischio che corrono le aziende
Tutela sì ma con alcuni limiti riguarda il trattamento dei dati personali.
Nonostante tutte le attenzioni che un’a- «Sono sempre più frequenti le campagne
zienda può utilizzare per impedire che marketing che invitano gli utenti a con-
un soggetto terzo utilizzi un suo hashtag, dividere contenuti contraddistinguendo il
esistono tuttavia dei limiti e dei vincoli loro post con un hashtag dedicato, al fine
alle possibilità di tutela. «Il primo limite di partecipare a un contest per vincere un
alla possibilità di agire nei confronti di un premio oppure solo per essere visualizzati
terzo che utilizzi un hashtag registrato sul profilo del brand. In questo caso biso-
come marchio – evidenzia l’avvocata Ma- gna però che all’utente – conclude la giu-
ria Luigia Franceschelli – deriva dall’uso rista – siano fornite tutte le informazioni
che è stato fatto di quell’hashtag. Un necessarie, come l’informativa privacy o il
secondo limite riguarda la storia stessa regolamento del concorso a premio».
dell’hashtag e, infine, la percezione che Si.P.

L’IMPRESA N°11/2017 61
STRATEGIE
DIGITAL TRANSFORMATION/1. Come imparare a fare disruption prendendo ad esempio il settore aereo

Chi sarà il
prossimo digital
disruptor?

62 L’IMPRESA N°11/2017
STRATEGIE

Il miglior approccio per portare cambiamenti epocali in qualsiasi settore è avere


una visione complessiva del mercato e comprendere quanto le tecnologie digitali
possono stravolgerne le fondamenta

di Antonio Dini

a trasformazione digitale, si sa, come, ad esempio abbandonare modelli di

L porta con sé anche l’idea della


sfida. Secondo le stime mini-
steriali, in Italia il 40% delle
aziende rischia di scomparire nei
prossimi dieci anni perché non sarà in
grado di assorbire la cultura e le con-
seguenti tecnologie che il computer ci
business consolidati per passare a nuove
strade e strategie. Eppure, oggi si parla
di aeroplani connessi, aeroporti smart,
passeggeri che diventano i sovrani della
propria esperienza, utilizzando il telefono
cellulare come telecomando del proprio
viaggio. «Basta pensare che il 98% dei
sta portando. Infatti, la trasformazione passeggeri ha in tasca uno smartphone
digitale, con le nuove tecnologie – come e quindi è potenzialmente collegabile al
Internet delle Cose (IoT), intelligenza suo viaggio. Un’opportunità enorme, che
artificiale (Ai), biometria – che stanno ha rivoluzionato interi settori con le inno-
cambiando le nostre abitudini, rivoluzio- vazioni di piattaforma portate da aziende
na qualsiasi settore. Ma il percorso della Sergio Colella, presidente di come AirBnB e come Uber».
presa di consapevolezza di questa trasfor- Sita Europa
mazione è più complesso e articolato di Quanto frena la frammentarietà
quanto non sembri. Ma chi sarà il “digital disruptor” del
Prendiamo il comparto del trasporto aereo: nei prossi- settore del trasporto aereo, ammesso che un giorno ce
mi venti anni è previsto che cresca sistematicamente, ne sia davvero uno? Alberto Mattiello, autore assieme
arrivando a un traffico superiore del 50% nel 2036. Nel ad Alberto Baban e Armando Cirrincione di Mind the
2017 hanno volato 3,7 miliardi di passeggeri, il 98% change. Capire il cambiamento per progettare il business
dei quali dotati di smartphone. Circa 2,700 miliardi di del futuro (GueriniNext) identifica subito un proble-
dollari, con 63 milioni di posti di lavoro nel mondo e ma: «Manca la visione complessiva del “viaggio del
un tasso di crescita che porta al raddoppio in 15 anni. viaggiatore”, se mi perdona il bisticcio di parole, quello
che in inglese si chiama il traveller journey. Il settore è
La sfida sul fronte del cliente frammentato, l’esperienza discontinua e disomogenea,
Il nostro comparto – spiega a “L’Impresa” Sergio Co- in alcuni segmenti il viaggiatore diventa cliente o ad-
lella, da pochi mesi presidente di Sita Europa dopo dirittura utente. Non è questo il modo di approcciare
una carriera passata come consulente per Accenture l’innovazione». La frammentazione, causata anche dagli
nel settore automotive e con Hp nei servizi per il Sud stringenti requisiti di sicurezza voluti dai governi dopo
Europa – sta andando incontro a una nuova e profonda l’11 settembre ad esempio, porta a risultati paradossali:
trasformazione, la seconda in tempi recenti». Sotto gli
occhi di tutti il cambiamento che attraversa le compa-
Alberto
gnie aeree e gli aeroporti. «La prima trasformazione Mattiello
– continua Colella – è venuta dal lato dell’offerta, con
il cambiamento di regolamentazione e la competizione
portata da nuove tipologie di vettori come le compagnie
low cost, che hanno saputo sfruttare le tecnologie infor-
matiche per rendere più efficiente il mercato. Adesso
arriva la trasformazione dal lato del cliente, che richiede
un’esperienza di viaggio senza attrito e senza soluzioni
di continuità, dalla porta di casa alla porta della sua
destinazione».
È una sfida che è più facile dirla che farla: dentro c’è
tutto all’interno di uno dei settori con i maggiori impat-
ti per la sicurezza, l’affidabilità, il rispetto delle norme
e una tradizionale avversione per il rischio gratuito,

L’IMPRESA N°11/2017 63
STRATEGIE

«Se paragoniamo un volo da un’ora e mez- con il digitale. Ma bisogna però anche
zo con l’equivalente viaggio su un treno capire che cosa non cambia. Lo spiega a
ad alta velocità da tre ore, il treno vince lo “L’Impresa” Federico Pistono, impren-
stesso perché il tempo complessivo è infe- ditore e consulente digitale: «Chiunque,
riore. Infatti, in aeroporto bisogna arrivare in qualsiasi settore, deve sempre chiedersi
due ore prima e spesso l’infrastruttura è cosa può cambiare, ma anche che cosa non
collocata lontano dalla città, senza contare cambierà. Perché è attraverso quell’infor-
che alla destinazione serve tempo per rac- mazione che si possono costruire strategie
cogliere il bagaglio e poi per raggiungere il più efficaci». Proviamo allora a chiederci
punto di arrivo. Il treno è ancora il modo che cosa non cambia nel comparto del Mind the
più diretto. Alla fine, in aereo nell’esempio trasporto aereo, almeno nel medio periodo: change. Capire
servono quasi sette ore per fare quello che servono sempre gli aeroplani e gli aeroporti il cambiamento
per progettare il
con il treno si fa in tre». sicuramente ci saranno ancora, e così ovvia- business del futuro,
mente i passeggeri e la componente delle Alberto Mattiello,
Usare l’informatica per fare di più merci (il cargo). E il bagaglio dei passeggeri Alberto Baban,
Non c’è ovviamente solo un problema da imbarcare o da portare in cabina? Sì, ci Armando Cirrincione,
di posizionamento degli aeroporti o di sarà, ma non è sempre detto. GueriniNext, 2017
controlli di sicurezza, ma anche di auto-
mazione dei processi, di arricchimento Un esempio concreto
delle esperienze, di creazione di differenti di disruption
modalità di interazione. «L’innovazione Vediamo un esempio di “disruption”. Ci
“disruptive” è una cosa complessa», spiega a sono start-up come l’americana LeTote che
“L’Impresa” Barbara Dalibard, da un anno permettono di farsi recapitare a domicilio i
alla guida di Sita, l’azienda cooperativa del vestiti che poi si restituiscono senza bisogno
comparto per la fornitura dei servizi infor- di lavarli: una Netflix dell’abbigliamento
matici e di telecomunicazioni costituita da che permette di avere un armadio infinito
compagnie e aeroporti nel 1949 che oggi a distanza per una cifra modica da pagare
ha nel suo consiglio di amministrazione tutti i mesi. E che, spiega Mattiello, nella
430 membri e serve 2.800 clienti tra aero- prospettiva del viaggio in aereo, potrebbe
porti e aerolinee, circa il 90% del mercato avere un impatto significativo sui bagagli:
mondiale. «Alle compagnie aeree e agli aeroporti dico:
La tesi della Dalibard è semplice: la tra- pensate se domani i vostri passeggeri non
sformazione oggi viene dall’informatica e avessero più bisogno di portare con loro
quest’ultima non serve per spendere meno, una valigia piena di vestiti, perché questi
Barbara Dalibard,
ma per fare di più. È un abilitatore. Il ruolo vengono consegnati e ripresi nell’albergo o ceo di Sita
di Sita, come provider di servizi, è anche nella casa di destinazione. Come
consigliare le compagnie aeree e gli aero- cambierebbero i vostri aero-
porti nostri clienti. plani e i vostri aeroporti?».
Il tema non è secondario,
Come trasformare perché bisogna consi-
la gestione bagagli derare che la gestio-
Cambiare, però, non è facile nel mondo ne del bagaglio è una
del trasporto aereo e in questa fase richie- delle spese maggiori
de uno sforzo comune, ad esempio, per per gli aeroporti e le
arrivare a standard condivisi magari nella compagnie aeree. So-
gestione dei bagagli (che è la parte invisi- prattutto i bagagli di-
bile del trasporto aereo rispetto a quella dei sguidati costituiscono
passeggeri) o per il tema di grandissima at- un costo vivo piuttosto
tualità della cybersecurity. «Le soluzioni di elevato. Per questo gli attori
Sita – dice Balibard –, basate sugli standard del mercato sono attenti a
condivisi nel settore, consentono l’intero- qualsiasi innovazione
perabilità tra la community del trasporto che possa ridur-
aereo nel mondo e per tutti i segmenti della re o quan-
clientela, su un’unica base globale condivi- tomeno
sa». Basterà? Bisogna capire cosa cambia control-

L’IMPRESA N°11/2017 65
STRATEGIE

lare quest’area di costo. Che, tra le altre co- da giustificare interventi correttivi in cui la
se, è quella più stressante per i viaggiatori, tecnologia può giocare un ruolo importan-
assieme ai controlli di sicurezza, e quindi te. Così, accanto ai sistemi computerizzati
impatta anche sull’esperienza complessiva di smistamento e gestione dei bagagli, e al
del viaggio in aereo. database centralizzato per ricongiungere i
colli dispersi in aree diverse dell’aeroporto
Quanto costa il disservizio o in città diverse, prende sempre più corpo
«A fronte di 3,7 miliardi di passeggeri il piano di sostituire le economiche etichet-
– spiega Colella –, il settore ha gestito te di carta stampate con codice a barre (dal
circa 4,3 miliardi di bagagli nel 2016. costo di frazioni di centesimo l’una) che
In quell’anno il numero totale di bagagli hanno il difetto di non essere sempre per-
disguidati è sceso a 21,6 milioni, con un fettamente leggibili, con etichette dotate di
decremento del 7,2% rispetto al 2015. Il chip radio Rfid per il tracciamento conti-
costo è sceso da 2,3 a 2,1 miliardi. Oggi nuo dei bagagli. «Queste ultime costano
un bagaglio disguidato rappresenta per un po’ di più, ma secondo Sita è maggiore
il settore un costo di circa 100 dollari. il costo che deriva dal disguidamento del
E bisogna oltretutto notare che il 93% bagaglio», dice Colella.
giunge comunque a destinazione, magari
in ritardo o danneggiato. Solo il 7% – pari La potenza
a circa 1,5 milioni di pezzi – non giunge a di una visione d’insieme
destinazione perché rubato o smarrito». La Se si vuole immaginare di innovare in
cifra interessante sono quei cento dollari aeroporto le vie sono quasi infinite, perché
circa a bagaglio disguidato: è un costo tale si possono modernizzare, digitalizzare e
rendere connesse quasi tutte le parti dei
viaggio che ancora non lo sono. Ma que-
sta è una soluzione intermedia, che porta
a “disruption” minori e parziali. «Quello
che serve – dice Mattiello – è una visione
d’insieme, la capacità di essere piattaforma
e orchestrare il cambiamento sopra l’infra-
struttura connessa di aerei e aeroporti, a
cui sui possono aggiungere anche gli altri
pezzi del viaggio, cioè taxi, Uber, treni e
tutto il resto». Bisogna immaginare, insom-
ma, il giorno in cui un assistente digitale
intelligente sarà in grado di gestire tutta
l’esperienza del viaggiatore, dalla porta di
casa a quella della destinazione, occupan-
dosi di “parlare” e pianificare tutti i pezzi
del tragitto in maniera intermodale e senza
“bandiere” se non quella del gusto del viag-
giatore e della variabile del costo. Perché
questo accada sotto il controllo degli attuali
attori del comparto, cioè aeroporti e com-
pagnie aeree, occorre che proprio queste
lavorino per la propria “disruption”.
Altrimenti, come è successo con Tesla per
l’automotive, Uber per i taxi e AirBnB per
il settore alberghiero, l’innovazione “di-
sruptive” arriverà da fuori. «E allora, oltre
che “disruptive”, che vuol dire “dirompente”
Editorial credit: / Shutterstock.com

in inglese, sarà anche “distruttiva” per le


aziende abituate a vivere di posizioni con-
solidate nel tempo», dice Mattiello.
@antoniodini

66 L’IMPRESA N°11/2017
STRATEGIE

DIGITAL TRANSFORMATION/2. Il prossimo passo per abilitare l’innovazione nelle aziende

Reti aziendali nel mirino


Dal summit annuale di NetEvents nella Silicon Valley emerge la sfida di
automatizzare la configurazione delle reti, che ridurrebbe molto i costi di gestione
dei centri di calcolo aziendali e aprirebbe le porte a nuove innovazioni

azienda del futuro dovrà fare sem- mous networoking”, gli esperti indicano la

L’ pre più i conti con la trasforma-


zione digitale. Questo apparen-
temente vuol dire fare i conti con
le tecnologie digitali (ad esempio,
l’innovazione che viene dalla Internet delle
Cose, la IoT) e il software. Ci sono analisti
che hanno sottolineato l’importanza di avere
capacità dei centri di calcolo di configurarsi
da soli. La sfida è quasi impossibile e l’obiet-
tivo appare più comprensibile di quanto non
si creda: il maggior problema nelle cittadelle
del calcolo, gli ambienti creati dai colossi di
Internet come dalle più normali tra le pic-
cole imprese con una buona spinta nell’It, è
dei programmatori oltre che dei creativi all’in- l’organizzazione della rete interna e del suo
terno della compagine aziendale. Almeno rapporto con la rete esterna. Anche volendo
uno, capace di creare le soluzioni software scegliere apparecchiature di uno o due ven-
necessarie allo sviluppo delle attività interne dor, il livello di complessità è estremamente
ed esterne dell’azienda. Ma il bisogno di elevato, la possibilità di errore molto alta e il
assumere un programmatore è una genera- talento degli operatori – i sistemisti (detti an-
lizzazione e, come tale, imprecisa. Perché in che “retisti”) – decisamente diverso da quello
realtà accanto ai programmatori c’è anche degli analisti e programmatori.
un’altra categoria rilevante per le aziende
degli informatici applicativi (contrapposti agli L’effetto sui costi e sull’efficienza
informatici teorici) e cioè i sistemisti. Perché, Prashanth Shenoy, vicepresidente marke-
sostengono gli studi, lo snodo cruciale dell’e- ting dell’Enterprise Networking Group di
voluzione tecnologica in questo momento è il Cisco, spiega a “L’Impresa”: «Possiamo
centro di calcolo, sia esso interno che esterno ridurre in maniera drastica le spese ope-
all’azienda. rative rispetto alle spese di capitale che
oggi sono invece segnate da un rap-
La sfida dei centri di calcolo porto di 3-4 dollari di spesa per OpEx
Nelle scorse settimane una cinquantina di rispetto ad ogni dollaro speso in CapEx.
esperti si sono radunati in un residence di San Accorciare questa leva vuol dire rivolu-
José, la capitale geografica della Silicon Valley, zionare i costi It aziendali e aumentarne
per parlare di reti e connettività. È il summit l’efficienza in maniera notevolissima». Per ar-
annuale organizzato da NetEvents al quale rivare a questo risultato è necessario che tutti
Prashanth Shenoy,
“L’Impresa” ha potuto partecipare per cogliere i componenti della rete, cioè router, switch e vp marketing
quali sono gli aspetti più critici in questo mo- armadi pieni di apparati per l’instradatemento Enterprise
mento di cambiamento. «Da tempo – spiega e la gestione dei bit che scorrono tra i server e Networking Group di
Rajesh Ghai, analista e ricercatore di Idc – si dai sistemi di storage, siano capaci di parlare Cisco
cerca di automatizzare uno dei centri di costo la stessa lingua e che vengano configurati da
maggiore per la gestione della vita digitale di una console unica. È stato necessario che
una azienda, e cioè il suo centro di calcolo. Si- il settore dei produttori di queste apparec-
no a questo momento i maggiori progressi so- chiature capisse l’importanza di creare delle
no stati sul lato del calcolo e dell’archiviazione interfacce di programmazione (in gergo: Api)
dei dati e il cloud computing ne è il figlio più per tutti i suoi apparecchi che fossero pubbli-
interessante. Manca però all’appello ancora che e documentate. Negli ultimi anni questo
un aspetto: la gestione della parte della rete». è avvenuto e adesso si sta facendo largo una
Con un termine tecnico criptico, “autono- nuova generazione di fornitori di piattaforme

L’IMPRESA N°11/2017 67
STRATEGIE

e servizi che astraggono dall’hardware di rete mano. Ora, con la disponibilità di Api degli
sottostante e consentono di configurarlo. apparati di networking, possiamo automa-
tizzare le reti perché è possibile la program-
Verso l’intent defined networking mabilità degli apparecchi. Per questo motivo
«Questo – dice Ghai – apre la strada a in- adesso si può finalmente costruire il software
novazioni prima inimmaginabili, come le giusto per la gestione delle reti. Tuttavia, que-
reti definite dall’intenzionalità di chi le crea, sto è il problema di noi esperti delle reti». Un
anziché essere implementate fino ai livelli problema che le start-up stanno cercando di
più di dettaglio da operatori umani». L’in- risolvere aprendo nuovi fronti problematici,
tent defined networking è la versione 2.0 del come quello della sicurezza.
software defined networking e comporta un
cambiamento di sistema piuttosto profondo, Progettazione ed education
Galeal Zino, fondatore
di NetFoundry
che, secondo gli analisti e le start-up hi-tech Al summit organizzato da NetEvents esperti
in cerca di possibilità di “disruption” di questo di Fbi e del Secret Service americano (che è
mercato, avrà conseguenze anche sulla dota- quello che deve prendersi carico delle frodi
zione aziendale. «Creare reti di questo tipo digitali, oltre a proteggere il Presidente degli
– spiega il fondatore di NetFoundry, Galeal Stati Uniti) hanno ribadito più volte che è
Zino – permette di cambiare profondamen- necessario pensare e programmare gli appa-
te il modo con il quale si gestiscono le reti rati partendo dall’idea della sicurezza e non
aziendali e abilitare la trasformazione digitale: aggiungerla in un secondo momento. Soprat-
ad esempio, creando soluzioni per configurare tutto perché la security non è una funzionalità
la rete come se fossero più reti virtuali ad che può essere installata, ma un requisito di
hoc, diversificate per ciascuna applicazione sistema in fase progettuale. È poi è necessario
aziendale. In questo modo si può essere più curare la parte “soft”, cioè quella delle persone
veloci, aumentare l’agilità, l’automazione, la che adoperano i sistemi, facendo in modo
sicurezza». che vengano istituiti protocolli adeguati a un
obiettivo minimo di “igiene digitale”, cioè un
Il fronte caldo della sicurezza regime di password e sistemi di autenticazione
Proprio quello della cybersecurity è uno dei sicuri, attenzione al modello di condivisione
temi trainanti di tutte le conversazioni che delle informazioni, mantenimento della sicu-
iniziano parlando di reti e di Internet of rezza complessiva del sistema. Basta che chi ha
Things. Se è vero che la connessione deve un Pc aziendale scarichi da casa film e telefilm
evolvere per poter scalare e accogliere le deci- in modo illegale per rischiare di compromet-
ne di miliardi di apparecchi connessi che sa- tere tutta la filiera. La rete diventa così, da fa-
tureranno la banda passante del nostro futuro, cilitatore e acceleratore di nuove opportunità, a
dalla lampadina intelligente fino al sensore maggior rischio per l’azienda e il benessere dei
appeso al collare del gatto di casa, è anche ve- dipendenti oltre che per i servizi alla clientela.
ro che tutto questo oceano di bit che fluirà in
JR Rivers, co-fondatore
e cto di Cumulus
rete dovrà essere protetto. «Ad esempio – di- La prossima frontiera
Networks ce a “L’Impresa” Mansour Karam, fondatore «Manca ancora – dice JR Rivers, co-fon-
Mansour Karam, e ceo di Apstr –, per la Internet of Things le datore e cto di Cumulus Networks, azienda
fondatore e ceo di Apstr reti vengono ancora configurate soprattutto a specializzata nelle reti smart web oriented –
una componente: strumenti verificati e di cui
fidarsi per fare tutto. Intanto che le aziende
si spostano verso reti basate sull’intenzione,
bisogna poter misurare in modo corretto che
l’intento sia stato raggiunto davvero dal siste-
ma di configurazione e che non si sia perso,
per così dire, dei pezzi per strada. Serve cioè
una fiducia diffusa sull’efficacia di questi nuo-
vi strumenti, che agiscono in ambienti molto
complessi. Secondo noi, però, tutto questo è
possibile».
An. Di.
@antoniodini

68 L’IMPRESA N°11/2017
STRATEGIE

DIGITAL TRANSFORMATION/3. Viaggio nei laboratori del futuro di Qualcomm

La religione dei brevetti


Un colosso del silicio “fab-less”, che non ha investito sulle costose fabbriche
di semiconduttori ma sulla ricerca più avanzata e sulla proprietà intellettuale,
costruendo una vera catena produttiva di idee

a temperatura di San Diego è ferma La battaglia in tribunale

L attorno ai 26 gradi, ideale per non


avere né freddo né caldo. «Ottobre
è il mese migliore», dicono i locali.
Al di là del confine, in fondo alla
città, c’è il Messico con Tijuana. È uno dei
quattro dell’area: oltre a quello internazionale
della città americana c’è quello della marina
con Apple
Oggi l’azienda combatte su più fronti una
serie di battaglie economiche: è in causa con
Apple e i terzisti dell’azienda guidata da Tim
Cook, perché il ceo di Apple considera trop-
po elevati i pagamenti in capo al “produttore
di chip”: un fisso per le singole com-
militare e poi quello dei Marines, che qui ponenti messe negli apparecchi
hanno la base più grande: il frastuono degli con la mela e una percen-
F18 che sfrecciano sulla città punteggia la tuale sul prezzo finale per il
giornata, mentre alla sera nei bar ti consiglia- pagamento delle licenze. La
no di non disturbare i ragazzoni tatuati e con chiamano “Qualcomm Tax”,
i capelli corti, perché a San Diego c’è anche sostengono i legali di Cuper-
il quartier generale dei Navy Seals. «Sono tino, ed è ingiusta. Qualcomm Steve Mollenkopf,
partiti da qui per andare a prendere Osama ovviamente la pensa in ceo di Qualcomm
Bin Laden», racconta l’autista di Uber, una modo diverso e
signora nera di sessant’anni che lavora dalle le carte sono
quattro di mattina alle dieci per dare una finite in tri-
mano alla figlia separata e mandare a scuola bunale.
la nipote.

Primo datore di lavoro


di San Diego
Alla periferia ricca di San Diego, nel cuore
di La Jolla, sorge il campus di Qualcomm:
colosso americano che vale 23,5 miliardi di
dollari di fatturato nel 2016 con 5,7 miliardi
di utili e ben 47 miliardi di dollari di ricerca
e sviluppo spesi complessivamente nei suoi
trentadue anni di vita. L’azienda, che ha
33.500 dipendenti è il primo datore di lavoro
di San Diego dopo le forze armate america-
ne e il suo lavoro è molto, molto particolare.
Progetta, fa costruire e vende componenti
elettroniche per telefonini e tablet: processori
(gli Snapdragon) e modem 3G-4G-5G. In
pratica, in quasi tutti i telefoni e i tablet del
pianeta ci sono i chip che vengono realizzati
da terzisti asiatici: Qualcomm è un colosso
del silicio ma “fab-less”, che non ha investito
sulle incredibilmente costose fabbriche di
semiconduttori.

L’IMPRESA N°11/2017 69
STRATEGIE

Dove però ci sono anche altre pendenze


legali: l’antitrust di Taiwan, della Corea del
Sud e di Pechino hanno comminato mul-
te nell’ordine delle centinaia di milioni di
dollari per comportamenti lesivi della com-
petitività del mercato e abuso di posizione
dominante. Qualcomm si difende anche in
quelle sedi ma, ci tengono a spiegare i por-
tavoce dell’azienda, “qualunque cosa succeda,
l’azienda ha le spalle larghe, un grande flusso
di cassa e andremo avanti serenamente fa-
cendo le modifiche che saranno necessarie,
se sarà questo il caso”.
Fonte: Gsma Intelligence,
Un modello di business ibrido vano collezionato dottorati e pubblicazioni gennaio 2017

Il nodo centrale è il modello di business scientifiche, lavorando alla realizzazione di


dell’azienda, che vale la pena di spiegare nel sofisticate soluzioni di telecomunicazioni in
dettaglio. Per questo motivo “L’Impresa” è ambito satellitare. A metà degli anni Ottan-
andata a San Diego a visitare il campus di ta, però, l’oceano blu delle tecnologie orbitali
Qualcomm e a parlare con vari dirigenti, si era arrossato dalla troppa concorrenza e gli
ricercatori, manager di seconda linea. Tre addetti ai lavori cominciavano a parlare di
giorni di incontri e di riunioni a ritmo ser- un altro tema, quello della digitalizzazione
rato per gettare luce su un aspetto a cui le dei segnali, della trasformazione delle co-
attività di Qualcomm fanno velo. L’azienda municazioni a distanza da analogiche a serie
è, infatti, impegnata su molti fronti di ricer- di bit da trasmettere in modalità molto dif-
ca: i prodotti che realizza sono tecnologie ferenti. Quanto bastava per costruirci sopra
e standard che vengono venduti ad altre un’azienda che, spiegavano i due fondatori,
aziende e diventano mattoni fondamentali, avrebbe avuto l’obiettivo di mettere in con-
pietre angolari per costruire l’innovazione tatto le persone con tecnologie digitali.
tecnologica. Guardando gli alberi fatti da
processori Snapdragon, sensori, misuratori, Dal muro dei brevetti…
sistemi radio per la telefonia mobile, si perde All’entrata del quartier generale di Qual-
di vista però la complessità della foresta. Che comm, un palazzo di sei piani del campus
racconta tutta un’altra storia. fatto tutto di vetro e acciaio, una parete che
Il punto di base è che Qualcomm sta seduta curva verso sinistra è coperta di rettangoli
su una montagna di 130mila brevetti. Quan- bianchi con scritte illeggibili se non da vicino.
do l’azienda è nata nel 1985 i suoi fondatori È il “muro dei brevetti”, dove l’azienda ha
erano a metà strada fra l’accademia e l’im- cominciato ad appendere i riconoscimenti na-
presa. Soprattutto Irwin M. Jacobs e Andrew zionali e internazionali per le proprie attività
Viterbi erano le due “teste pensanti” che ave- di ricerca e finalizzazione sotto forma di pro-

Largest portfolio in mobile


Continuous growth with no increase to royalty rate
130,000
issued patents and patent
applications worldwide

Compound annual
growth rate

1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
As of April 10, 2017

Fiscal year

L’IMPRESA N°11/2017 71
STRATEGIE

dotti. La creazione di proprietà intellettuale, Asia sulla base della ricerca portata avanti e
che è uno dei grandi temi dell’innovazione spinta come standard presso gli organi com-
tecnologica (Come farla? Come tutelarla? petenti. Questo si traduce in un doppio bina-
Quando è lecito ottenerla?) per Qualcomm è rio di fatturato: il business dei chip produce
una religione. L’azienda ha brevettato di tutto: i due terzi del fatturato, mentre il business
dalle tecnologie base per le telecomunicazioni delle licenze delle sue tecnologie produce i
digitali alla combinazione di tasti per bloccare due terzi degli utili. L’uno regge l’altro e i due
la tastiera del telefono, oppure alla modalità separatamente non potrebbero esistere.
aereo che agisce via software per disattivare
le trasmissioni radio delle varie componenti Un serbatoio di proprietà
di un telefono cellulare quando ci si imbarca intellettuale
a bordo di un velivolo prossimo al decollo. Soprattutto, Qualcomm cerca di spiegare al
E, per le tecnologie operative nelle Tlc, ha mercato e ai suoi regolatori, oltre che ai giudici
lavorato con gli organismi di settore per ar- del caso con Apple e i suoi quattro terzisti
rivare a una standardizzazione, segnatamente asiatici, che la sua attività è qualcosa di più
con il gruppo internazionale chiamato 3Gpp, che non la mera produzione di componenti
che è la base della prossima evoluzione della elettroniche. E che il serbatoio di proprietà
telefonia mobile nel 5G (le cui sperimenta- intellettuale, costantemente alimentato dalla
zioni sono già avviate e che si prevede verrà ricerca e sviluppo miliardaria dell’azienda e
commercializzato a partire dal 2019-2020). dall’attività di promozione degli standard in-
ternazionali, è un elemento di innovazione re-
… alla progettazione di chip ale, necessaria e indispensabile per la creazione
La strategia di Qualcomm nel tempo si è di nuovi prodotti. Da qui, la “tassa” da pagare
raffinata sempre di più: l’azienda ha abban- per usare le sue tecnologie, sotto forma di li-
donato i mercati B2C dove era presente con cenze. Per Qualcomm si tratta di una battaglia
alcuni prodotti (per un periodo ha anche culturale, anche se la cultura che porta dietro
commercializzato il popolare software di all’apparenza è più finanziaria che non indu-
posta elettronica “Eudora”) e continua a striale. Ma sarebbe probabilmente un errore
produrre alcuni apparecchi per compiti mol- pensarlo, dato che ci sono sia esempi sul fronte
to speciali, come ad esempio tutti i telefoni di aziende in cui lavorano solo un pugno di
del presidente degli Stati Uniti, da quelli sul avvocati e che siedono sopra un tesoretto di
tavolo nel suo ufficio sino a quelli a bordo brevetti, sia aziende che si nutrono di ricerca
delle sue limousine blindate o degli Air Force applicativa e producono proprietà intellettuale.
One. Invece, il vero business di Qualcomm Su questo secondo fronte Qualcomm è diven-
adesso è progettare chip da far realizzare in tata una delle più efficienti e proficue.

72 L’IMPRESA N°11/2017
STRATEGIE

La prossima frontiera genze artificiali specializzate nell’analisi delle


dell’automazione proprietà intellettuali per proiettarle nel mer-
Sono anni che l’azienda ha costruito mecca- cato, interpretando quali modalità di sfrutta-
nismi per brevettare praticamente tutto, so- mento e quali ricorrenze siano già impiegate
prattutto nel campo delle telecomunicazioni nel mercato. Con un colpo di genio finale:
ma anche dei modi per fare cose e automa- ovviamente se una simile soluzione di gestio-
tizzarle (il brevetto sulla modalità aeroplano ne automatizzata dei brevetti fosse davvero
è un ottimo esempio, al riguardo). Anche realizzata, verrebbe prontamente brevettata.
se ha costruito procedure interessanti per la
coltivazione della ricerca nei suoi gruppi di Vera innovazione per abilitare
ingegneri per passare poi subito la palla sia il business
agli avvocati interni che portano avanti il Il finale è abbastanza scontato: anche se
processo di brevettazione sia al gruppo attivo Qualcomm è una azienda “normale” che non
nell’attività di concertazione e lobby presso il disdegna le acquisizioni di suoi avversari per
3GPP (dove Qualcomm è diventata non so- fare shopping di talenti, di brevetti o di quote
lo uno dei principali contributori, ma anche di mercato, è anche e soprattutto un’azienda
un centro di competenza sul funzionamento che crede e investe coerentemente nella cre-
stesso delle dinamiche tra aziende e associa- scita organica. Per questo il tesoro dei bre-
zione di settore), Qualcomm è sempre alla vetti, lungi dall’essere una miniera da “patent
ricerca di modalità per fare efficientamento troll”, è un modo per creare il business. Anzi,
nello sfruttamento dei suoi brevetti. per abilitarlo, costruendo sia con la ricerca
Il tesoretto dei 130mila brevetti – che sono sia con la standardizzazione, le condizioni
molti ma non moltissimi, ci tengono a pre- per cui gli attori dei singoli mercati possano
cisare gli ingegneri, soprattutto se si pensa abilitare. La stessa Apple, che combatte sul
all’Himalaya di brevetti creato da aziende fronte dell’iPhone la “Qualcomm tax” dicen-
come Ibm – è, infatti, gestito in maniera del do che l’azienda produce componentistica e
tutto manuale. Alla domanda forse ingenua non è realmente un soggetto innovatore del
del giornalista se non sia possibile immagi- mercato, utilizza per i nuovi Apple Watch
nare un sistema di sfruttamento automatico serie 3 tecnologie che nessun altro è in grado
paragonabile ai meccanismi che l’azienda di produrre e che hanno consentito di inte-
studia per le applicazioni medicali o del grare nelle stesse dimensioni degli orologi
settore automotive e della Internet of Things precedenti il blocco radio Lte e la Sim elet-
applicata alla domotica, arriva una risposta tronica. Nei tre giorni, intervistando decine
sorprendente: in realtà ci si sta lavorando e di dirigenti e ricercatori, è apparsa anche la
possiamo immaginare un futuro di intelli- sovrastruttura delle idee concretizzate, per
così dire: realtà aumentata e virtuale, sistemi
di codifica audio e video, trasmissione senza
fili a velocità quasi impensabili, prototipazio-
ne di soluzioni per la guida automatica dei
veicoli, ma anche un enorme sforzo nel setto-
re medicale per gli apparecchi smart, oppure
in quello automotive per l’intrattenimento di
bordo. C’è veramente tantissimo tra quel che
accade nei laboratori di Qualcomm anche se
tutto è fortemente centrato sul blocco di idee
di base: processori Snapdragon e sistemi per
la trasmissione dati in telefonia mobile, che
richiedono innovazione sia nel chip del tele-
fono sia negli apparati di rete e, quindi, nella
parte che compete ai vari operatori telefonici,
raggiunta tramite gli standard accettati dal
3Gpp. Il futuro delle cause con Apple, forse,
non è scontato.
An.Di.
@antoniodini

L’IMPRESA N°11/2017 73
STRATEGIE

DIGITAL TRANSFORMATION/4. Il ritratto di un imprenditore visionario del XXI secolo

Prossimo obiettivo: Marte


Dopo Ford, Jobs, che hanno costruito aziende molto solide, Elon Musk si dimostra
sempre più un vero outsider avviando attività a fortissimo rischio che, sfidando
l’impossibile, travolgono il mercato

una battuta secca, a suo modo Elon Musk. «Dopo aver scritto una storia di

È geniale: “Sogno di morire su Mar-


te. Ma non per un incidente di
atterraggio”. Elon Musk è uno
degli imprenditori più interessanti
degli ultimi anni: paragonato a Steve Jobs
ma anche ad Henry Ford e ad Howard Hu-
ghes nonché all’immancabile (nella retorica
copertina per Businessweek sull’imprenditore
sudafricano – spiega a “L’Impresa” –, ho ca-
pito che era un ottimo soggetto per scrivere
un libro e raccontare il caso di questo straor-
dinario personaggio». Il libro esce adesso in
Italia da Hoepli: Elon Musk: Tesla, SpaceX e la
sfida per un futuro fantastico. È stato un lavoro
d’impresa d’oltreoceano) Thomas Edison, facile? Vance ride cordialmente, come farà
è un sudafricano naturalizzato negli States per tutta l’intervista: «Mica tanto. A comin-
(ma prima era diventato anche cittadino ciare dal fatto che Musk non voleva essere
canadese), che è riuscito a innovare in mo- intervistato da me e mi ha chiuso l’accesso
do travolgente in quattro mercati diversi: alle sue aziende».
la finanza digitale, che oggi chiameremmo
Fintech, con PayPal; nell’auto elettrica con E come ha fatto?
Tesla; nel settore dei vettori spaziali con Spa- Ho girato per un anno intervistando duecen-
ceX; e nella produzione di batterie elettriche to persone che lo hanno conosciuto o hanno
con SolarCity. Senza contare treni sotto lavorato con lui. A quel punto, Musk ha
vuoto pneumatico e autostrade sotterranee. capito che facevo sul serio e ho potuto aver Elon Musk,
Infanzia traumatica (vittima di episodi di accesso per un totale di cinquanta ore a uno imprenditore seriale
bullismo), laurea in Fisica, vita totalmente
dedicata al lavoro con ritmi impossibili, tre
divorzi, una cospicua ricchezza e il sogno
profondo, considerato una fantasia impossi-
bile dai soliti benpensanti: portare l’uomo su
Marte. «È il destino dell’umanità: tornare fra
le stelle. E poi abbiamo distrutto le risorse di
questo pianeta: ci potremo salvare solo rico-
minciando da zero da un’altra parte».

La storia di un libro impossibile


Un pazzo? Un sognatore? Un apprendista
stregone o un abile venditore di fumo, anzi
di “olio di serpente”, come si diceva una volta
nel vecchio West degli imbroglioni che tur-
lopinavano i contadini delle grandi praterie
vendendo acqua sporca dai presunti poteri
lenitivi e balsamici oltre che curativi? Ashlee
Vance è un giornalista economico di Busines-
sweek (oggi parte del gruppo Bloomberg) na-
to in Suafrica come Musk, ma cresciuto negli
Usa che ha appena compiuto quarant’anni.
Tre dei quali spesi a seguire passo passo

L’IMPRESA N°11/2017 75
STRATEGIE

dei più fenomenali imprenditori che abbia me che produce razzi facendo lavorare mi-
mai conosciuto. E poi ho fatto altre cento gliaia di persone giorno e notte: una incredi-
interviste a suoi dipendenti e collaboratori bile energia che appena entri nella struttura
Il frutto di questo lavoro è un libro che è ti si appiccica addosso e non si stacca più.
stato definito “fondamentale” per conosce- La prima mossa nel mondo dell’imprendi-
re la traiettoria di Musk. Chi è l’imprendi- toria è stata PayPal: cosa voleva fare Musk?
tore sudafricano? I suoi piani erano veramente molto ambizio-
Penso sia una domanda davvero difficile. si, ma il momento storico era sbagliato. Oggi
Sennò non ci avrei scritto un libro sopra. sembra una storia lontanissima, ma prima
Ci sono parti di lui che sono da showman, che venisse comperato da eBay quello era un
altre che sono un po’ troppo pop. Ma crede piano estremamente ambizioso. Musk voleva
davvero nella tecnologia e le cose che fa sono fare la prima internet bank per i suoi clienti
vere. Nei primi anni era più difficile crederci, con carte di credito, soldi, investimenti. Era
soprattutto perché è sempre stato al limite, il momento in cui tutti erano nervosi per
cercando di acchiappare il finanziamento la crisi della Silicon Valley, era il momento
un attimo prima che una delle sue aziende sbagliato e nonostante questo ha costruito un
fallisse. Ma è uno che ce la fa, che la porta a colosso dei pagamenti online sicuri. Poi, si è
casa per così dire. E dal 2012 ha cominciato allargato dalla finanza al settore automotive,
sistematicamente a realizzare quel che aveva al settore aerospaziale e a quello dell’energia
promesso per anni. Musk ha fondato e porta avanti anche altre
Perché proprio Musk? aziende “minori”, come OpenAI e Neura-
Pensavo che fosse una presa in giro, uno link, oltre a Hyperloop e altro. Ma come fa
scherzo. Non un vero imprenditore. Nel una persona sola, un imprenditore che vale
2012, quando c’è stata la svolta, ho capito secondo Forbes quasi 21 miliardi di dollari,
che invece stava veramente mantenendo a fare così tante cose?
quel che aveva detto: il suo vettore arriva alla Vive in un mondo in cui molta gente non
Stazione spaziale internazionale, le sue auto- vorrebbe vivere: dorme quasi ogni notte in una
mobili cominciano ad essere prodotte e sono città diversa. Tra Los Angeles dove c’è SpaceX
incredibili, SolarCity diventa un progetto e i suoi figli e Tesla, nel Nord della California,
pubblico. Insomma, è il momento che ha e altri posti dove deve andare per i motivi più
attirato la mia attenzione al punto da scrivere diversi. Lavora sostanzialmente sette giorni
una cover story su Busineweek per poter fare alla settimana. C’è un prezzo da pagare: tre
una ricognizione e capire meglio cosa stava divorzi, i bambini che non vede molto spesso.
succedendo. La difficoltà a mantenere le relazioni con gli
Cosa stava succedendo? amici. Sono stati per alcuni giorni assieme
Musk ha saputo raccogliere e motivare mi- a lui, con riunioni che vanno avanti fino a
gliaia di persone che lavorano per lui. E mezzanotte, andando a casa devastato come
Ashlee Vance, per lavorare intendo che moltissimi fanno se avesse corso una maratona, ma la mattina
giornalista economico ore e ore di straordinari per arrivare a da- dopo è ricaricato e riparte come un razzo. E
re vita a una serie di questo nonostante risponda alle mie email e
sogni: costruire razzi a quelle degli altri fino alle due-tre di notte.
per andare su Marte, È il prototipo dell’imprenditore america-
costruire automobili e no, l’incarnazione di un modello che è
batterie elettriche per diventato l’archetipo del capitalismo indu-
non inquinare più, striale in tutto il pianeta?
o almeno inquinare È molto difficile trovare qualcuno che abbia
molto meno. fatto così tanto, ma tutto quel che ha fatto è
SpaceX in particolare diverso dalle attività dei suoi “colleghi” grandi
è stata una vera sor- imprenditori. Ford, Jobs, alla fine avevano
presa per tutti, no? costruito aziende super-solide. Invece le sue
Certamente. Per me attività sono sempre sull’orlo della bancarot-
la cosa straordinaria è ta, sempre a fortissimo rischio. A differenza
stato scoprire che nel degli altri è sempre vicino all’orlo. Anche se
cuore di Los Angeles oggi, a dire il vero, le cose stanno andando
c’è una fabbrica enor- sempre meglio.

76 L’IMPRESA N°11/2017
STRATEGIE

Ha sfruttato le possibilità del mercato? anche dei soldi. Musk appartiene a questa
Ha cambiato il mercato. Ha creato un mo- categoria e molti suoi dipendenti ci credono
dello di sviluppo per il mercato spaziale fermamente. Altrimenti non tollererebbero
che prima non esisteva. Ha completamente lo stile di vita che lavorare intensamente per
trasformato dal di fuori il mercato automobi- Musk richiede.
listico, uno dei più grandi, ricchi e immobili È un tipo di imprenditore americano o il
mercati del pianeta, portando la rivoluzione suo modello è esportabile anche negli altri
in casa dei giganti dell’automotive, che infat- paesi?
ti adesso sono stati costretti ad abbracciare la È difficile rispondere. Le sue aziende sono
via dell’auto elettrica. Qualunque cosa faccia, un po’ di tutti i tipi. SpaceX è una classica
la pensa come una rivoluzione. azienda americana, pensata per lavorare e ra-
Marte? È una cosa vera o è solo marketing? gionare con il governo federale e il settore ae-
Metà della gente pensa che la sua idea di rospaziale nostrano, battendolo al suo gioco
andare su Marte sia uno scherzo, una mez- certamente, ma sempre e solo negli Usa. Ha
za truffa e non gli crede. Ma l’altra metà legami con la Nasa e i militari, ovviamente.
ci crede ed è profondamente ispirata da Invece Tesla è un’azienda internazionale, che
questa idea: è un’idea per chi ama il pianeta vende i suoi modelli di auto ovunque, senza
Terra e l’umanità, per chi ama sognare, per problemi di nazionalità.
chi vuole fare qualcosa di gigantesco nella E lui?
propria vita. Ci pensi: se uno è bravo a Musk è figlio della sua infanzia, che racconto
scrivere codici perché spendere la propria nel dettaglio. Bambino diverso, picchiato
vita facendo app inutili per lo smartphone? a sangue sino a farlo svenire dai compagni
Sognare il viaggio su Marte è tutta un’altra bulli in un Sudafrica tutto sport, mascolino,
cosa. E per lui andare sul pianeta rosso, bianco, razzista. Anche suo padre, con cui
terraformarlo e colonizzarlo è veramente viveva vicino a Pretoria dopo il divorzio dei
l’ambizione della vita. suoi genitori, lo ha picchiato. È cresciuto so-
Quali sono i lati oscuri di Elon Musk? lo, senza amici. Questo ha avuto un impatto
Ce ne sono vari. Elon per la strada è carino enorme nella sua vita e adesso si comporta
e simpatico. Alle volte molto carino e molto seguendo l’idea fondamentale di correggere
simpatico. Ma lavorarci è parecchio difficile: i torti subiti e dare un’altra chance a tutto il
è uno di quei boss incredibilmente duri, che mondo.
pretendono moltissimo. Le riunioni con Alla fine del suo libro, lo considera un esem-
lui sono durissime: chiude immediatamente pio da seguire, una lezione utile per tutti?
quelle inutili, vuole fatti e vuole incontri in Da una parte no, perché se vuoi davvero
cui ci siano dei risultati, anche negativi ma essere come lui, se vuoi trovare quelle risorse
si deve andare avanti. Urla alla gente. Si di energia e di volontà che lui impiega tutti i
aspetta che chi lavora per lui lo faccia con la giorni, devi aver passato quel che ha passato
sua stessa passione. E siccome c’è gente che lui. Vivere una vita senza famiglia, senza mai
non vuole vivere come lui, c’è un notevole rilassarsi.
turnover. Ma ci sono anche quelli che sono E in positivo?
motivati e spingono come matti, magari solo È il metodo: si focalizza su due o tre cose
per alcuni anni, ma ci mettono l’anima. importanti e dà la priorità solo a quelle. Ha
Ma pensa davvero di voler fare del bene imparato a dire di no a migliaia di cose per
all’umanità anziché diventare semplice- riuscire a fare solo quelle che sono davvero
mente ricco e potente? in cima alla sua scala delle priorità. È l’unico
Questa è una domanda esistenziale, alla base modo e alla fine, mi ha detto, paradossal-
dell’etica stessa della Silicon Valley. Molti mente hai anche un sacco di tempo per pen-
vogliono solo ricchezza, potere e belle don- sare e devi difenderlo con le unghie e con i
ne. Altri bevono il loro stesso kool-aid, la denti. Questa è la cosa che invece manca alla
loro stessa medicina, e cominciano a crederci maggior parte degli imprenditori: sono tra-
ma in realtà quello che hanno creato è solo volti dalle cose urgenti e non hanno tempo
marketing e dollari, non migliora la vita di per quelle importanti, tra le quali pensare è Elon Musk: Tesla,
SpaceX e la sfida
nessun cliente. E poi ci sono quelli che han- forse la più importante di tutte. per un futuro
no costruito un piano pensato esplicitamente An. D. fantastico, A. Vance,
per migliorare la vita della gente e farci @antoniodini Hoeply, 2017

L’IMPRESA N°11/2017 77
STRATEGIE

DIGITAL TRANSFORMATION/5. A che punto siamo con la costruzione di un ecosistema dell’innovazione

Verso l’economia delle idee


Dalla Sardegna parte la call for action al sistema educativo italiano per preparare i
professionisti del futuro e fare spazio al nuovo mondo, abbandonando definitivamente
le logiche legate al vecchio sistema industriale

di Massimiliano Cannata

Appuntamenti come Sinno- e soprattutto capace di promuovere i “ri-

« va servono ad attrarre capitale,


idee, talenti. Territori come la
Sardegna sono ricchi di capita-
le umano, che dobbiamo sfrut-
tare per mettere in moto l’economia delle
idee, che sarà il risultato tangibile della
rivoluzione digitale, che stiamo vivendo.
belli dell’innovazione”». Stefano Venturi,
corporate vice president e amministratore
delegato Hewlett Packard Enterprise in
Italia, fa il punto sulle sfide della nuove era
digitale. Lo abbiamo incontrato a margine
del keynote speech che ha tenuto a Sinnova,
la tre giorni che si è tenuta a Cagliari dal 5
Siamo alla vigilia di un nuovo grande al 7 ottobre, voluto da Sardegna Ricerche,
Rinascimento, importanti opportunità si organizzato e gestito da Smeralda Con-
potranno aprire se sapremo raddoppiare sulting. Magica e affascinante la location:
il nostro impegno nella ricerca, lanciare l’ex Manifattura Tabacchi, un luogo di
un’autentica call for action del sistema edu- rilevanza storica, radicato nella memoria
cativo finalizzata ad adeguare preparazione collettiva del popolo sardo, oggi rivita-
e profili alle richieste di un mercato che lizzato e trasformato in una piattaforma
sta cambiando. Sgombrare il campo da relazionale hi-tech.
inutili paure sarà determinante: l’auto-
mazione non toglierà lavoro, se sapremo Industria 4.0 Evoluzione o rivoluzione,
costruire un ecosistema aperto al futuro questo il tema del suo intervento di Ca-
gliari. Come dobbiamo intendere tale
dicotomia?
Negli ultimi venti anni abbiamo speri-
mentato una rivoluzione senza precedenti.
È cambiato il mondo. Il primo profondo
salto di continuità è avvenuto a metà degli
anni Novanta con l’avvento del world wide
web, non di Internet che era uno strumen-
to già conosciuto da smanettoni e super
esperti. Con il web alla portata di tutti
muta lo scenario di riferimento, perché
scatta una prima grande fase di disinter-
mediazione. È questa la parola chiave che
il paradigma digitale porta con sé.

Cosa vuol dire esattamente?


Vuol dire che molti dei passaggi legati al
vecchio mondo industriale non esistono
più, semplicemente perché non sono più
necessari. Ci ricordiamo forse più della
guida Monaci, degli annuari Seat, degli
Stefano Venturi, corporate vice president e ad elenchi telefonici? Sembra preistoria a
Hewlett Packard Enterprise Italia

L’IMPRESA N°11/2017 79
STRATEGIE

parlarne. Oggi accediamo all’in-


formazione in qualsiasi luogo e
momento. Chiunque può guardare
Sinnova, un’agorà di talenti
al mondo e cercare le cose che
gli servono. Si è creato un flusso Se vogliamo comprendere lo nuovi profili, di programmatori,
orizzontale che investe anche i cit-
tadini e i professionisti che hanno
ormai acquisito un potere enorme,
« spirito di questo appunta-
mento non dobbiamo pensa-
re a una semplice vetrina dell’inno-
di ingegneri del software di data
analyst e data scientist, che sono
le professioni che domineranno in
con il risultato che molte lobbies si vazione, come per tanti anni è stato questo salto di civiltà».
sono viste espropriate del mono- lo Smau di Milano, piuttosto a una
polio del sapere. Sono così comin- piattaforma di relazione, un’agorà La rinascita del topos e
ciati a nascere ambiti di business aperta, terreno di confluenza di della manifattura
prima inimmaginabili. talenti, idee, buone pratiche, visioni Che memoria e futuro debbano
di un futuro che è già presen- toccarsi lo dimostra la location
La bolla a cavallo del 2000 e l’e- te». Valter Songini, responsabile scelta per l’evento. La ex Manifat-
splosione delle dot com sembrava- della comunicazione di Sardegna tura Tabacchi che deriva – come ha
no aver arrestato la grande fasci- Ricerche, si infervora quando gli scritto Daniele Brolli in un’origina-
nazione del virtuale sgonfiando si chiede di raccontare la storia di le cartolina illustrativa – il suo pe-
di fatto i bagliori della new eco- “Sinnova”. L’appuntamento caglia- rimetro sorto nel Settecento da un
nomy. Invece? ritano strutturato e ben congegnato ex convento. Capovolgendo la vi-
Invece è accaduto che dopo quella a “misura di visitatore” dalla Sme- sione antropologica di Marc Augé,
grave crisi è arrivato un secondo ralda Consulting, giunto alla quinta che ha teorizzato la dominanza dei
grande rivolgimento, collocabile a edizione, ha letteralmente polariz- “non-luoghi” nell’universo sfumato
metà del 2000 con l’irruzione di- zato l’attenzione di istituzioni e di una globalizzazione disperden-
rompente dei social network e con imprese e sempre di più, ci tiene a te, paradossalmente il topos ritorna
l’apparizione, nel 2007 del primo sottolineare il nostro interlocutore, essenziale così come la manifattura
smartphone. La correlazione di «dei giovani cui abbiamo dedicato che cambia codici e sostanza. In
questi due fattori ha innescato un uno spazio autonomo per dare loro questa prospettiva la “vecchia ma-
cambiamento straordinario, disin- la possibilità di dimostrare quanto nifattura” rinasce come spazio di
termediando l’accesso tra le perso- ormai padroneggiano i linguaggi creatività, tecnologia e innovazione
ne. Si comincia a parlare di social del digitale e dare sfogo alla creati- sociale, qui i mestieri del futuro
innovation, la comunicazione non vità di cui sono portatori. Abbiamo possono incontrare quelli più an-
corre più dall’alto verso il basso, bisogno di questa linfa perché il tichi, la tradizione ha finalmente
ma si crea un flusso orizzontale, mondo industriale stesso ci chiede un nome, un pensiero, soprattutto
un respiro che parla di futuro. «La
nostra scommessa nasce da lontano
– riprende Songini –. Consorzio 21
è l’originario nome dell’ente voluto
dalla Regione Sardegna che pren-
dendo le mosse dalla Legge regio-
nale del 1985, nasce con la precisa
mission di erogare servizi consu-
lenziali per facilitare l’innovazione
del tessuto imprenditoriale sardo.
Negli anni Novanta si aggiunge un
ulteriore ramo di attività, relativo
alla progettazione e costruzione del
Parco scientifico e tecnologico, che
dà vita al Crs4, centro ricerca del
super calcolo, diretto dal Nobel
Carlo Rubbia che con alcuni ricer-
catori italiani provenienti dal Cern,

Valter Songini, responsabile della


comunicazione di Sardegna Ricerche

80 L’IMPRESA N°11/2017
STRATEGIE

costituisce lo zoccolo duro di una tenze, di fallimenti, di ripensa- rispetto a cui tutti possono essere
iniziativa che è stata e continua a menti. La crisi del settore biomed protagonisti.
essere un fiore all’occhiello dell’in- ha stimolato un nuovo inizio, nel
novation non solo sarda». segno della quarta rivoluzione digi- Quali sono i riflessi di queste
tale. «Le joint venture stipulate dal fenomenologie che stanno inci-
La Silicon Valley della Crs4 con Huawei, Amazon Web dendo sulla vita di relazione e
Sardegna Services, società leader nei servi- sugli stili di vita?
Pula, località posta all’interno di zi per il Cloud, gli investimenti Sono enormi e non ancora tutti
un parco naturale di straordinaria di Accenture che ha installato un studiati a fondo. A partire dall’at-
bellezza diviene così una Silicon imponente Data Center presso il tività di marketing oltre, più in
Valley italiana, sull’esempio di altre palazzo dell’Unione Sarda sono generale, alle iniziative di comuni-
realtà sparse nel mondo, con alti e semi di cambiamento molto for- cazione che sono ormai per defini-
bassi (Songini non nasconde punti ti, che secondo Songini «daranno zione bidirezionali. Non a caso si
di criticità, come la non comple- frutti importanti per lo sviluppo parla di era partecipativa. Milioni
ta integrazione con l’Università di tutto l’ecosistema regionale. Le di persone hanno ormai imparato
che ha avvertito la nuova presenza facoltà di Informatica e di Inge- a parlarsi tra loro, con contenuti
come realtà antagonista piuttosto gneria non riescono più a venire in- multimediali in una piazza virtua-
che opportunità). Ict e Biomedi- contro alla domanda delle aziende le. Per sviluppare nuovi prodotti le
cina, sulla spinta dell’esperienza di che richiedono grande competenza aziende lavorano in collaborazione
Tiscali che aveva lasciato il segno, della macchina digitale. Formare i con i propri target di clienti, met-
sono stati i primi campi attorno worker di domani sarà per noi un tendo in campo delle autentiche
ai quali è cresciuta prima di tutto imperativo che ha una rilevanza call for ideas, dei concorsi di idee
una mentalità, oltre che strutture etica e una connotazione economi- finalizzati a migliorare la qualità
e insediamenti produttivi. La pre- ca, perché è interesse di tutti che il dei servizi.
senza di “isolati genetici”, cioè di nostro paese possa essere competi-
popolazioni che sono state per lun- tivo senza perdere il posto che gli Ha ragione Derrick De Kerckho-
ghi secoli geograficamente distanti spetta tra le nazioni che faranno da ve quando parla di dimensione
e separate da contatti con altri traino del progresso». omeopatica del web, per tratteg-
mondi, che hanno un patrimonio Il progetto I-scol@ nasce su questi giare la dimensione della nostra
genetico omogeneo, si presta allo presupposti. Le oltre settemila per- quotidianità?
studio di alcune malattie genetiche sone che hanno visitato la Manifat- Sicuramente. La terza rivoluzione
multifattoriali che hanno nell’isola tura Tabacchi nel corso dell’ultima digitale, che poi coincide con la
una particolare incidenza dal pun- edizione, le 99 imprese espositrici quarta del mondo industriale, è
to di vista sanitario, basti pensare presenti, insieme agli 11 enti isti- caratterizzata dalla convergenza di
al diabete giovanile, alla sclerosi tuzionali e ai 38 operatori econo- quattro forze e sarà un autentico
multipla (con livelli di incidenza mici coinvolti dal programma I- tornado, perché oltre a essere più
secondi solo alla Finlandia a livello scol@ che hanno animato l’ultima forte delle precedenti scardinerà
mondiale), che fanno di questo giornata, dedicata alle attività dei il tradizionale bilanciamento dei
contesto un hot spot di studio di laboratori di robotica educativa, poteri economici.
interesse internazionale. L’esplo- aeromobili a pilotaggio remoto,
sione avvenuta negli anni Duemi- inchiostro conduttivo, disegno e Possiamo tratteggiare i linea-
la di imprese nel settore biomed costruzioni, fabbricazione digitale, menti di questi “vettori” del cam-
ha marcato un’evoluzione decisiva creatività urbana in 3D, fino ai cor- biamento?
nella vita del parco tecnologico, si di Coding e programmazione di L’Internet of Things e gli open data,
certificato da un recente rapporto software, dimostrano come l’idea che sono a mio giudizio fattori
di EY che ha collocato la regione iniziale esposta da Songini sia di- complementari, saranno il primo
prima del Piemonte nel settore ventata oggi una realtà, su cui sono vettore. Ciascun individuo al pari
biomed, ormai pronta a conten- puntati gli occhi del mondo. Un’i- degli oggetti è leggibile da un
dere la leadership alla Lombardia. dea che come auspicava Giovanni sensore che registra qualsiasi mo-
Falcone in un celebre intervento, vimento. Gli open data sono il
I-SCOL@ per formare sta già camminando sulle gambe serbatoio enorme di informazioni,
nuove professioni di uomini desiderosi di prendersi che se messo a disposizione, ad
Ma, si sa, l’innovazione non pre- il futuro che gli spetta, senza più esempio, dalla Pa agli utenti di-
vede un cammino lineare verso il lasciarselo scippare. venta un asset di condivisione della
successo, è fatta di stop, di ripar- Ma.C. conoscenza di straordinaria poten-

L’IMPRESA N°11/2017 81
STRATEGIE

zialità. A questi due fattori vanno aggiunti tunità da cogliere. Per poterne sfruttare
i Big Data Analytics, che implicano una appieno le potenzialità dobbiamo riuscire
capacità interpretativa. Grazie ai progressi a posizionarci tra gli early adopters di queste
delle scienze matematiche e allo sviluppo tecnologie, utilizzare l’accelerazione che of-
di specifiche abilità combinatorie siamo frono per colmare l’attuale gap, ad esempio,
in grado di individuare percorsi di senso approfittando della spinta offerta dagli in-
anche se messi di fronte a una quantità centivi del piano Industria 4.0 per innovare
enorme di informazioni. L’immensità del il settore manifatturiero. Rimane ovvia-
bosco, insomma, non ci spaventa, perché mente decisivo promuovere formazione e
sappiamo trovare i sentieri di riferimento aggiornamento di lavoratori e aziende sui
per orientarci. temi legati alle nuove tecnologie.

I robot che posto occupano in questo Nel suo intervento ha accennato a un


processo evolutivo? invecchiamento della cosiddetta “mac-
Siamo al terzo grande catalizzatore del china di Turing”: significa che nascerà
cambiamento. Parlerei di intelligenza ar- o è già nata una nuova generazione di
tificiale, che qualcuno erroneamente fa computer?
rientrare nel grande capitolo dei Big Data Di fatto sta già nascendo: stiamo lavo-
Analytics. Con l’apporto dell’intelligenza rando nei nostri Hpe Labs a un progetto
artificiale siamo in grado di leggere fe- chiamato The Machine con il quale pun-
nomeni complessi. Aspetto che diventa tiamo a realizzare un nuovo paradigma
decisivo per collegare fatti ed eventi, orien- denominato Memory-Driven Computing,
tare le scelte strategiche, fornendo input un’architettura appositamente creata per
all’organizzazione aziendale e al sistema l’era dei Big Data. Lo scorso maggio ab-
produttivo nel suo insieme. La diffusione biamo presentato un prototipo dotato di
dei robot, anche in ambiente domestico, 160 terabyte (Tb) di memoria, sufficienti
rappresenta il volto più eclatante di questo per lavorare simultaneamente con otto
salto qualitativo, che vede l’automazio- volte i dati contenuti in tutti i volumi con-
ne uscire dal “recinto” della fabbrica per servati presso la Libreria del Congresso
entrare nelle nostre case e per cambiarci statunitense, ovvero circa 160 milioni di
la vita. Vi è poi la quarta forza, il Cloud, libri. Finora non era mai stato possibile
strumento che ci consentirà di abbattere memorizzare e manipolare data set di
la soglia di accesso alla potenza elaborativa queste dimensioni all’interno di un sistema
dando linfa all’economia delle idee, che è e single-memory.
sarà il motore delle grandi trasformazioni
anche in futuro. La logica dell’open source, Avremo dunque disponibile una grande
la società dell’accesso che si amplia, le nuo- quantità di memoria. Come verrà usata?
ve frontiere della mobilità facilitata da app Sarà possibile, ad esempio, lavorare con-
sempre più capillari sono tutti elementi temporaneamente con tutte le cartelle cli-
che stanno imprimendo un’accelerazione niche digitali di ogni persona sulla Terra;
straordinaria all’innovazione. ogni dato presente all’interno di Facebook;
ogni spostamento dei veicoli a guida au-
A proposito di robotizzazione e di intel- tonoma di Google; ogni data set prodotto
ligenza artificiale, siamo di fronte a un dalle esplorazioni spaziali – e tutto nello
rischio o a un’opportunità? stesso momento – ottenendo risposte e
In Europa, secondo uno studio della Com- scoprendo nuove opportunità a velocità
missione, assisteremo alla creazione di senza precedenti. Mentre il progetto pro-
700mila nuovi posti di lavoro entro il 2020 cede, stiamo già inserendo le innovazioni
nei settori ad alta tecnologie e fino a 450mi- tecnologiche nei prodotti che attualmente
la nuove figure professionali (high-tech commercializziamo. Grazie, ad esempio,
leader) con competenze multidisciplinari a soluzioni software-defined come Hpe
(digitali, materiali, manifattura additiva, Synergy riusciamo a costruire infrastruttu-
biotecnologia, nanotecnologia e fotonica). re così intelligenti da adattarsi a qualsiasi
Se sapremo governare il cambiamento, an- carico di lavoro e fornire servizi alla in ma-
ziché subirlo, avremo una grande oppor- niera estremamente veloc efficiente.

82 L’IMPRESA N°11/2017
STRATEGIE

Come vede il “sistema Italia” di fronte opportunità possono nascere per tutti,
a questa grande rivoluzione che alcuni quindi anche per l’Italia a patto di lavo-
studiosi definiscono la “terza digitale” e rare sulla formazione. Sappiamo, da studi
la “quarta per il mondo industriale”? molto recenti, che il 15% degli occupati
Le classifiche internazionali, come il Glo- nel nostro paese dovrà nel giro di pochi
bal Information Technology Report 2016 anni, abituarsi all’Idea di dover cambiare
del Wef, vedono l’Italia in ritardo nel lavoro. A fronte di questo inutile pian-
percorso di digitalizzazione. Siamo, però, gersi addosso, occorre invece far scattare
tra i paesi che stanno recuperando più un grande piano nazionale, che metta al
velocemente posizioni e abbiamo delle primo posto gli investimenti in ricerca
eccellenze importanti, aziende e perso- che vanno raddoppiati. Allo stesso tempo
ne. Dobbiamo capitalizzare questo valore, occorre far partire un vero mercato del
imparare a fare sistema e investire in Venture Capital. Abbiamo molte start-up
modo significativo nell’innovazione, con- ma sono poche quelle realmente di rottura.
sapevoli che la trasformazione digitale può Abbiamo invece bisogno che si facciano
permettere al nostro paese di recuperare strada i ribelli dell’innovazione, capaci di
competitività a livello globale. Qualcosa trasformare anche le idee apparentemente
sta già cambiando, a partire dalla consa- più irrealizzabili in ricchezza reale.
pevolezza del fenomeno, si cominciano a
vedere i primi effetti del piano Industria Un’ultima sollecitazione riguarda il con-
4.0, recentemente rilanciato dal Governo testo in cui Lei opera. Su quali progetti
sotto il nome di Impresa 4.0, che prevede state puntando per diffondere la cultura
interessanti spunti in tema di incentivi e digitale?
sgravi fiscali anche per la formazione e il Grazie all’impegno dei dipendenti Hpe che
trasferimento tecnologico. Diventa fonda- prestano il loro contributo volontario, finan-
mentale puntare sulla riqualificazione dei ziato dall’azienda fino a 12.100 ore l’anno
lavoratori, formandoli con le necessarie (dati relativi al FY16), stiamo realizzando
competenze digitali e implementando pro- diversi progetti mettendo a disposizione le
cessi di Life Long Learning. nostre competenze per diffondere la cultura
digitale in tutte le fasce d’età. Con l’ini-
Quali sono le regioni e i contesti terri- ziativa CoderDojo insegniamo a bambini
toriali italiani più permeabili all’inno- e ragazzi, dai 7 ai 14 anni, a sviluppare il
vazione? pensiero computazionale utilizzando le basi
La trasformazione digitale impatta su tutti del coding. La serie di incontri Safe2Web
i settori e ogni azienda deve imparare a ha invece come obiettivo mettere in guar-
sfruttare le potenzialità offerte dalle nuo- dia e insegnare ai giovani a proteggersi dai
ve tecnologie per innovare e innovarsi. potenziali pericoli della rete, grazie a un uso
Nell’ultimo anno abbiamo realizzato in consapevole di Internet e dei social.
collaborazione con i nostri partner 19 Hpe Attraverso un protocollo siglato con il
Innovation Lab distribuiti in 9 regioni Miur, abbiamo poi lanciato il nostro per-
italiane, con l’obiettivo di portare l’innova- corso di Alternanza Scuola-Lavoro, Fa-
zione vicino a dove sono le aziende clienti, bLab@HPE, con cui i ragazzi che fre-
a portata delle Pmi sul territorio. Si tratta quentano gli ultimi 3 anni delle scuole
di centri di competenze dove le aziende secondarie di secondo grado imparano,
e le Pa locali possono entrare in contatto attraverso il coding, a capire, controllare
con le tecnologie e sviluppare progetti ad e sviluppare metodologie per risolvere i
hoc. Abbiamo già realizzato diversi eventi problemi e cogliere le opportunità offerte
e incontri mirati, ottenendo un riscontro dalla società e dal mercato del lavoro. Il
molto positivo dalle realtà aziendali che vi protocollo prevede inoltre la realizzazio-
hanno preso parte. ne, da parte dei giovani coinvolti e con
il supporto dei nostri tutor, di FabLab
E possiamo provare a individuare i mer- all’interno delle scuole che partecipano al
cati che conquisteranno la leadership in programma, promuovendo così un circolo
questo nuovo articolato scenario? virtuoso che coinvolge anche gli studenti
Quando si sparigliano le carte, grandi delle prime e seconde classi.

L’IMPRESA N°11/2017 83
STRATEGIE

SVOLTA TEAL. Viaggio tra le organizzazioni animate dal proposito evolutivo. Quinta puntata

Aziende che si muovono


di forza propria
Se passiamo dalle macchine aziendali, in cui tutto dipende da prevedere e controllare,
alle aziende-organismi viventi in cui tutto dipende da percepire e rispondere, cosa
può succedere?

di Marina Capizzi

e andassimo in bicicletta macchina. Una visione nata con la in quanto vivente, è dotato di energia

S come cerchiamo di gesti-


re oggi le nostre aziende,
ci dice Frédéric Laloux nel
suo libro Reinventare le or-
ganizzazioni prendendo uno spunto
da Brian Robertson, ci comporterem-
mo all’incirca così: istituiremmo un
Rivoluzione industriale con la quale
continuiamo a guardare il presente e
il futuro. Basta ascoltare il nostro lin-
guaggio: input/output, accelerare/fre-
nare, funziona/non funziona, cinghie
di trasmissione ecc. Ma la macchina
non possiede una forza propria, va
propria, persegue una sua direzione
attraverso continui scambi con l’am-
biente che gli permettono di percepire
costantemente le variazioni, stimolan-
dolo a un riadattamento continuo.
L’organismo vivente avverte con i suoi
molteplici sensori le “dissonanze” e si
comitato per pianificare questa attività; attivata dall’esterno e la sua direzione auto-organizza per superarle. In que-
faremmo analisi sulle possibili strade viene decisa prevedendo cosa dovrà sta prospettiva, riprendendo lo spunto
da percorrere, interrogandoci sui rischi fare. Anche il cambiamento del suo della bicicletta, non definiremmo in
e sulle possibilità; studieremmo le cur- funzionamento va messo a punto an- anticipo come guidarla ma, una volta
ve, le pendenze, cercando di prevedere ticipando rischi/opportunità, verificato saliti, introdurremmo micro variazioni
dove la bicicletta potrebbe essere e attraverso studi di fattibilità, tradotto continue per tutto il tragitto in fun-
quando; faremmo un piano; nomine- in programmi e trasmesso. E deve zione di ciò che percepiremmo. Do-
remmo un responsabile del progetto; essere sempre controllato dal centro vremmo tenere occhi, orecchie e tutti
prepareremmo diagrammi e mette- per cogliere eventuali scostamenti dal gli altri sensi ben aperti per trovare,
remmo in atto una serie di controlli programma e re-indirizzarlo. Per que- grazie alla forte connessione con la re-
per assicurarci che tutto vada come sto, il nocciolo dell’attuale paradigma altà, la risposta più adeguata e fattibile
previsto; poi, saliremmo sulla biciclet- manageriale è basato su prevedere e in ogni momento. Anziché prevedere
ta, chiuderemmo gli occhi, terremmo controllare: il vero obiettivo che sta e controllare, la nostra guida sarebbe
il manubrio rigidamente orientato se- dietro a tutte le pratiche di gestione basata su percepire e rispondere. Ecco la
condo un angolo calcolato in anticipo aziendale. Provate a confrontare que- rivoluzione.
e cercheremmo di guidare la bicicletta sto approccio alla bicicletta con ciò che
seguendo i piani… E se la bicicletta avviene quotidianamente nella vostra La differenza tra mission e
dovesse cadere? Beh, ci chiederemmo azienda… proposito evolutivo
subito: di chi è la colpa? Poi ci direm- Ma come si fa a gestire un’azienda
mo che non abbiamo analizzato abba- Un’alternativa coerente senza guardare avanti? Non c’è il ri-
stanza bene il percorso e ci doteremmo con la nostra era schio di non avere più una direzione?
di maggiori controlli affinché le cose Frédéric Laloux, tra i molti concetti Le aziende Teal (così Laloux chiama
possano andare come previsto… Vi rivoluzionari, ci indica come superare quelle gestite come esseri viventi) sono
sembra folle? Al contrario. questa visione obsoleta e molto co- dotate, come tutti gli organismi, di
stosa per guadagnarne una molto più una direzione propria. Laloux la chiama
Il nocciolo dell’attuale evoluta che può aprire strade inedite: proposito evolutivo (evolutionary pur-
modello manageriale incominciamo a considerare le organiz- pose): lo scopo dell’organizzazione nel
Tutti questi comportamenti sono per- zazioni come organismi viventi. Co- mondo, il suo perché, il suo significato.
fettamente coerenti se consideriamo me appare l’organizzazione in questa È forse ciò che nelle aziende di oggi,
l’organizzazione alla stregua di una nuova inquadratura? Un organismo, generalmente gestite come macchine,

L’IMPRESA N°11/2017 85
STRATEGIE

viene chiamata mission? No, il propo- ad esempio (v. anche pag. 79 del n. direttamente connesse con l’ambiente,
sito evolutivo è tutt’altro, ecco perché. 10/2017 de “L’Impresa”), è stata fonda- hanno alcuni parametri da rispettare
1. La mission è determinata dalla ta nel 2006 (erano in 4), ed è diventata (redditività non inferiore a, costo del
visione strategica del ceo, talvolta, ela- la più grande organizzazione infermie- lavoro non superiore a, e pochi altri) e
borata insieme al suo Team di Vertice, ristica nei Paesi Bassi, con oltre 8mila sono dotate di molte leve che di solito
che anticipa come l’azienda deve di- dipendenti. Il suo proposito non è appartengono alle strutture centrali,
ventare. Il proposito evolutivo, invece, iniettare farmaci o medicare, ma aiuta- che sono state alleggerite e trasformate
è il frutto dell’incontro tra una doman- re i pazienti e le loro famiglie ad avere in risorse di supporto. In sintesi, per
da (un bisogno che proviene o che sta una vita il più possibile ricca e autono- far vivere il proposito, queste orga-
emergendo dal mondo) e un’offerta (il ma, evitando le costose cure istituzio- nizzazioni hanno esposto le persone
contributo che le persone di un’orga- nali finché non necessarie. Negli anni, al business. Una condizione che con-
nizzazione vogliono dare al mondo). oltre ai supporti domestici che si sono sente di “pulire” i sensori e di usarli per
2. La mission, una volta definita, deve via via arricchiti, sono nati su iniziative percepire i bisogni laddove emergono,
essere trasmessa al resto dell’azienda degli stessi infermieri molti altri servizi: dare risposte adeguate/fattibili attivan-
affinché le persone si allineino e, se piccole case per anziani, residenze per do tutte le risorse individuali/collettive
necessario, modifichino i loro com- permettere alle famiglie di prendersi e le leve a disposizione (nelle aziende-
portamenti sollecitati da campagne una pausa e riposarsi, ospice ecc. Un macchine, invece, i pochi e più lontani
di comunicazione, programmi di for- altro esempio significativo è Favi, fon- dal business dicono a tutti gli altri
mazione, interventi di change ma- deria francese nata sessant’anni fa, che cosa devono fare, mantenendo sotto il
nagment per superare le “resistenze al oggi impegna circa 400 persone, che ha loro controllo le più ampie porzioni di
cambiamento”. Il proposito evolutivo, come proposito la ricerca permanente autonomia e di risorse. Peccato, però,
invece, nasce dalla connessione e dagli dell’amore per il cliente, della fiducia che questi pochi siano quasi sempre in
scambi tra l’organismo e il suo am- nell’uomo e dell’innovazione. I team, riunione, con la testa rivolta più verso
biente. La risonanza tra una chiamata da anni, dialogano direttamente con l’alto che verso i luoghi dove il business
esterna (i bisogni di clienti e non) e il cliente co-disegnando i prodotti e accade…).
una chiamata interna (la vocazione implementano costantemente l’inno-
delle persone che lavorano) permette a vazione. E poi, Patagonia, azienda di Come e dove nasce
queste energie di alimentarsi a vicenda abbigliamento con 1.300 dipendenti, il il proposito
e di canalizzarsi in un proposito che cui proposito evolutivo è quello di rea- Soprattutto, queste aziende Teal, han-
può realizzarsi soltanto in un’organiz- lizzare il miglior prodotto utilizzando no compreso il loro proposito e lo
zazione, imprimendole una direzione il business per ispirare e implementare comunicano chiaramente. La selezio-
propria. soluzioni per la crisi ambientale. Oltre ne delle persone diventa un proces-
3. Lo stakeholder principale della mis- a lavorare con fornitori che agiscono so cruciale, fatta non solo sulla base
sion di un’azienda gestita come una questo proposito, l’azienda offre servizi di competenze e caratteristiche, ma
macchina è l’azionista. Gli stakehol- di manutenzione dei capi, ne offre di anche sull’esplorazione reciproca per
der principali del proposito evolutivo, seconda mano, ricicla materie prime verificare l’intensità della risonanza.
invece, sono i clienti che trovano una per la produzione. E altre ancora. In Coerentemente, clienti e fornitori ven-
risposta a un loro bisogno, le tante tutte le organizzazioni Teal citate, al di gono coinvolti nel perseguimento del
vite che si realizzano soddisfacendo là delle differenze, il proposito è “in- proposito. I clienti sono presenti nel
quel bisogno (dipendenti e fornitori), carnato” e vive, oltre che nei prodotti/ co-design di prodotti e servizi, i forni-
l’organizzazione come luogo di in- servizi, nei processi e nelle persone. Pur tori vengono scelti non solo in base al
contro e finalizzazione di tutte queste non essendo la Teal una ricetta, infatti, prezzo e alla qualità, ma anche in base
forze, e il futuro – sì, anche il futuro ci sono elementi che accomunano que- alla loro risonanza con il proposito
–, perché grazie a questo può nascere ste aziende. evolutivo dell’organizzazione. Ma se
e diventare. il proposito evolutivo di un’organiz-
Perché l’auto-organizzazione zazione non si decide ai piani alti, ed
Le aziende che vivono Ad esempio, tutte hanno posto l’auto- è qualcosa che vive in quello spazio di
come organismi organizzazione o self-management alla risonanza tra bisogni
Nel lavoro di Laloux sono descritte base del loro funzionamento, aumen- esterni e vocazioni
molte aziende, diverse per business, tando enormemente gli spazi di em- interne, come fare
dimensione e storia che da anni fun- powerment reale proprio nei “luoghi” per comprenderlo?
zionano secondo i princìpi suindicati dove domanda e offerta si incontrano: Ne parleremo in un
e la stragrande maggioranza prospera, i negozi, le filiali, i centri produttivi, le prossimo articolo nel
avendo aumentato significativamen- fabbriche, i canali online, tutti i front- n. 12/2017 de “L’Im- Marina Capizzi
te la propria attrattività. Buurtzorg, end. Queste “cellule” dell’organismo, presa”. (per Peoplerise)

86 L’IMPRESA N°11/2017
STRATEGIE

VISUAL COLLABORATION. Nuove tecniche per cambiare il modo di gestire le riunioni

Meeting più efficaci


Dalla progettazione e facilitazione di workshop specialistici alla gestione quotidiana
di incontri di lavoro, la graphic facilitation può trasformare le dinamiche e
ingaggiare le persone così da raggiungere risultati concreti

di Marco Ceretti

ensate agli ultimi meeting a cui di presentazioni e fiumi di parole...

P avete partecipato, in ambiti di-


versi, di qualunque tipo, durata
e genere di partecipanti. Se vi
è capitato di provare sensazioni
di inconcludenza, noia, o addirittura di
frustrazione e rabbia… sappiate che non
siete i soli.
Perché un meeting sia efficace dobbia-
mo invece coinvolgere attivamente tutti
i partecipanti verso l’obiettivo condiviso,
facilitare un contributo positivo e creativo,
e una conversazione aperta e di valore;
verificare il consenso e concretizzare i
risultati, e quindi orientare le azioni una
Nell’ultimo anno insieme al team Other- volta usciti dal meeting. Marco Ceretti è partner
wise abbiamo incontrato su questo tema di Otherwise SpA,
circa 80 manager di aziende leader di set- Il contributo dalla Visual società specializzata
nell’accompagnare
tore per raccogliere esperienza e impres- collaboration organizzazioni e
sioni personali come partecipanti e come La Visual Collaboration, che fornisce me- persone nella gestione
organizzatori. Alla domanda: “Che cosa todo e strumenti efficaci in questa dire- del cambiamento
pensate e provate durante i meeting?” al- zione, offre un grande aiuto a chi vuole (www.otherwise.it).
Prima, è stato manager
cuni hanno risposto: “Parlare, parlare e mai svoltare. in Accenture e in
decidere; è una riunione o un monologo? Immaginate un meeting praticamente sen- Johnson & Johnson
Non finisce più, che noia... e devo tornare za slide, dove lo spazio di collaborazione
al mio lavoro! Perché sono tutti così pas- è costituito da grandi poster a parete con
sivi? Mi staranno ascoltando? Cosa posso schemi disegnati (i graphic template), do-
fare per coinvolgerli?”… fino ad arrivare a ve le persone si raccolgono in modalità di
risposte al limite dell’ironia. lavoro di gruppo, armate semplicemente di
post-it e penne; i laptop vengono lasciati
Come passare dall’inefficienza sul tavolo e utilizzati solo per recupera-
all’efficienza re informazioni e/o effettuare operazioni
Non c’è nulla di strano in tutto questo, funzionali alla collaborazione di gruppo;
perché proprio i meeting possono essere la seguendo un’agenda ben definita nelle
più grande fonte di inefficienza nelle or- attività, sequenza e risultati attesi.
ganizzazioni, un problema aggravato dalla
crescente complessità che invece necessita
di agilità e rapidità decisionale.
Se si vuole svoltare, per prima cosa bisogna
cambiare le dinamiche collaborative tradi-
zionali: una riunione, qualunque sia l’am-
bito e l’obiettivo da raggiungere, deve esse-
re un momento di collaborazione efficace
(per una comunicazione unidirezionale ci
sono altre modalità, dall’email al video),
con modalità ben diverse dalle tradizionali
riunioni, dove spesso sono tutti seduti in-
torno a un tavolo a ricevere decine di slide

L’IMPRESA N°11/2017 87
STRATEGIE

Un format di riunione diverso dal tradi- essere diffusa in importanti organizzazioni


zionale, dove le componenti visuali faci- (es. General Electric, Apple, Google ecc.)
litano e stimolano la partecipazione attiva e si originano o consolidano discipline spe-
e l’interazione (a differenza delle slide che cifiche come il Design Thinking di forte
tipicamente la appiattiscono), dove tutti i applicazione nel mondo delle start-up e
partecipanti sono chiamati a contribuire
Chi volesse sempre più nelle organizzazione mature.
all’interno di un template grafico e stam- sperimentare
pato in grande formato, che rappresenta VisActivation Una nuova metodologia
il campo da gioco e fornisce le regole di con la per i manager
collaborazione, lasciando libertà di espres- partecipazione Attraverso una partnership proprio Sibbet
sione e contributo. È dimostrato, infatti, e la sua The Grove, sta diffondendo in
che questi strumenti visual, insieme alla a una demo Italia le pratiche di visual collaboration
facilitazione delle dinamiche collaborati- di Otherwise, applicate ai meeting e alla gestione del
ve, stimolano la proattività e la creatività può accedere cambiamento, mettendo a punto soluzioni
durante le fasi di divergenza, così come la compilando innovative, come VisActivation, una me-
concretezza e l’efficienza nelle successive todologia per il disegno, la progettazione
il form sul sito
fasi convergenti, con engagement continuo e la facilitazione di meeting, eventi, wor-
del gruppo di lavoro. www.otherwise.it kshop su diversi ambiti di business.
In questo contesto l’owner del meeting è Il punto di partenza è il disegno del me-
per prima cosa impegnato a introdurre, eting secondo uno schema strutturato e
facilitare e consolidare questo flusso col- concreto, che aiuta a mettere a fuoco e
laborativo verso gli obiettivi del meeting, definire l’obiettivo da raggiungere (anche
invece di fornire lui stesso le soluzioni e scomposto in obiettivi intermedi o specifi-
provvedere ai risultati (e così dovrebbe ci), per poi identificare subito quali sono le
essere sempre… altrimenti perché avrebbe componenti del meeting, che noi chiamia-
dovuto organizzare il meeting?). mo “piste” come quelle aeree.

L’evoluzione verso Le piste (esempio)


la graphic facilitation
Questa è la Visual Collaboration, una pra-
tica che si è sviluppata negli Usa prenden-
do origine negli anni ’70 da influenze del
filone “Scandinavian co-operative design”
e dalle prime esperienze di graphic recor- individual
knowledge
shared
knowledge
new
knowledge
problem
definition
proposals possible
solutions
ideas or proposals decision

ding (l’illustrazione grafica dei messaggi


chiave del meeting, a cura di un profes- knowledge sharing problem solving decision making

sionista), che è tutt’ora parte importante


di questa disciplina. L’evoluzione verso la Le piste sono caratterizzate da un punto
graphic facilitation (da registrazione a faci- di decollo che è il punto con input iniziale,
litazione attiva di un gruppo di lavoro) si è e da un punto di atterraggio che rappre-
poi integrata con lo studio delle dinamiche senta il risultato concreto che deve essere
collaborative e di sviluppo organizzativo, raggiunto; ne abbiamo identificate sei, che
in cui è stato verificato anche l’impatto po- insieme possono andare a coprire tutte le
sitivo sulla collaborazione nel rappresen- possibili situazioni: Knowledge sharing,
tare i contenuti per immagini e metafore. Building Understanding, Problem solving,
Negli anni ’90 poi, il californiano David Creatività-Innovazione, Decision making,
Sibbet, che era già stato pioniere di queste Pianificazione. Ad esempio, per Knowled-
fasi precedenti, inizia a sviluppare un ap- ge sharing la partenza è lo stato attuale
proccio che include indicazioni di metodo della conoscenza (individuale), e l’arrivo
e i graphic framework già pre-disegnati, sono le nuove conoscenze condivise, com-
così da poter essere utilizzati nei meeting prese e fatte proprie dal team; per la pista
anche in assenza di un professionista di di Problem solving la partenza è una chiara
illustrazione grafica. La possibilità di ap- definizione del problema e l’arrivo sono le
plicazione ai business meeting si amplia e possibili soluzioni che vogliamo ottenere
a partire dagli anni 2000 la pratica inizia a dai partecipanti al meeting.

88 L’IMPRESA N°11/2017
STRATEGIE

Il ruolo dell’owner del meeting Ultimo passo, la definizione


Come owner del meeting quindi, identi- dell’agenda
fico le piste che compongono il meeting Seleziono quindi i tool, in particolare gli
e le combino in sequenza per raggiungere strumenti visual che potranno supportare
l’obiettivo. Ad esempio, immaginiamo che ciascuna pista. E anche in questo utilizzo
l’obiettivo sia di risolvere il problema xy il VisActivation kit, che contiene decine di
che impatta più Funzioni, e l’approccio graphic template già pre-definiti e associati
individuato sia di applicare una soluzione alle diverse piste. Per ciascuno step il Vi-
in tempi brevi in un contesto Pilota, per sActivation kit contiene delle card (ovvia-
poi valutare l’estensione a tutta l’azienda, mente “visual”) che consentono di realizzare
potrò combinare questa sequenza: il disegno del meeting in modo semplice e
1. Problem solving (per definire le solu- immediato, provando anche differenti ipo-
zioni possibili). tesi e combinazioni; è ideale anche per un
2. Decision making (per selezionare e de- co-design tra più persone. La definizione
cidere la soluzione da applicare); quindi dell’agenda è solo il passaggio conclusivo:
dopo aver testato la soluzione sull’ambi- una volta disegnato il meeting sarò quindi
to del Pilota, posso convocare un nuovo in grado di definire un’agenda al livello di
meeting con la pista. dettaglio desiderato, solida nella sequenza
3. Knowledge sharing, per condividere delle attività, realistica nei tempi, puntua-
e valutare gli outcome del test rilevati le nei partecipanti da invitare (richiesti
dalle diverse Funzioni e la pista. e/o opzionali), con l’evidenza dell’eventuale
4. Pianificazione, per definire un pia- pre-work richiesto, e con la chiara defini-
no di implementazione della soluzione zione degli outcome da raggiungere e del
all’ambito esteso. tipo di next step da indirizzare.
Nel costruire questa sequenza, valuterò
anche quanti e quali meeting dovrò orga-
nizzare, con quale durata, chi dovrò invi- Bibliografia
tare e quando; in questo esempio prevedo The purpose and potential of leading group
2 meeting (il primo per le piste 1. e 2., il process, by David Sibbet – The Grove.
secondo per le 3. e 4.), con un delegato Design Thinking timeline, by Jo Szcze-
per Funzione nel primo e magari due nel panska – Monash Faculty of Art, Design
secondo per accelerare il passaggio all’im- and Architecture.
plementazione; chiamiamo questo step Visual consulting series, organized by Glen
“definizione del format”. – Global Learning & Exchange Network.

L’IMPRESA N°11/2017 89
FRANCO GIACOMAZZI

PRICE
MANAGEMENT
Determinazione dei prezzi
dei beni e dei serrv
vizi
Determinare il p prezzo di p prrodotti e di ser- r
vizi è da sempre, per il ma annagement, un
fattore critico poiché infl fluisce diretta-
mente e in modo rilevante e sul
s risultato
economico; per di più, il pre ezzo è l’ele-
mento che per primo catturra a l’attenzio-
ne dell’acquirente.
In un mercato concorrenzzia ale molto
teso come l’attuale, definirre in modo
corretto il prezzo tenendo o in consi-
derazione i molteplici fatto orri che lo
compongono, inclusi gli assp petti va-
loriali per il cliente, è un lav voro di
team che deve coordinare un u pro-
cesso di price managementt.
È dimostrato che affrontare e il pri-
cing in maniera strategica a con-
sente alle aziende di trarrre e un
vantaggio competitivo poi p iché
divi
di vien
vi ene un elemento del pro- p
cess
ce s o di di bbusussinnes
e s e non me mero
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STRATEGIE

EMPOWERMENT. Silvia Ruggiero, Brand Manager gruppo Cimbali sono molte e vanno pianificate con
attenzione. Con il tempo ho imparato
che per superare questo momento

Middle manager ci vogliono due o tre ingredienti


fondamentali: sangue freddo, perché
c’è sempre qualcosa che non andrà

si raccontano come programmato; lavoro di squadra,


per condividere l’obiettivo comune e
unire le forze che solo il gruppo può
Ritratti di donne lungo il loro percorso di affermazione dare. E capacità di ascoltare, perché
ogni punto di vista diverso – per
professionale quanto all’inizio possa essere faticoso
da gestire – è sfidante, arricchente.
A cura della Redazione in collaborazione con Valore D Che cosa mi ha supportata di
più Mia madre è la persona che mi
ha ispirato di più: lei da bambina era
on grande lucidità ed estre- incomincia dalla parte industriale di molto brava a scuola, ma i nonni non

C ma sincerità Silvia Ruggie-


ro racconta i primi passi
mossi nel mondo del lavoro
e gli obiettivi futuri. Senza
dimenticare le persone che l’hanno
finora aiutata in questo percorso.
Da dove sono partita e dove
ideazione.
La visione strategica che ho
seguito Quando a 19 anni sono
andata via di casa per frequentare
l’università, l’ho fatto per essere
indipendente. Mi piaceva pensare
che dovevo farcela con le mie forze.
volevano farla studiare. Lei era così
determinata, che il preside andò a casa
per aiutarla a convincerli. Una scelta
che le è costata tanta fatica: sveglia
alle 4 per arrivare all’università e doppi
turni al ristorante di famiglia la sera.
Un vero esempio di determinazione
sono arrivata Appena laureata ho Lo ammetto con sincerità e in senso e di come è possibile inseguire – e
cominciato a lavorare come stagista positivo: sono una persona ambiziosa, realizzare – il proprio sogno. Mi ha
in un’agenzia di stampa a Milano. mi piace imparare sempre cose nuove ispirato prima e sostenuto poi. A
Una prima esperienza molto dinamica perché questo mi consente di mettere livello professionale, un vero capo è
che mi è servita per capire se quel passione ed entusiasmo nel lavoro. fondamentale per crescere: è quello
tipo di lavoro poteva piacermi. Così Ciò non vuol dire che non abbia mai che ti dà fiducia, ti lascia sbagliare,
è stato e quindi ho fatto un’altra paura, ma la accetto e la gestisco se ha voglia di dedicarti attenzione e
esperienza analoga all’interno di è parte di un processo di crescita. tempo per spiegarti come migliorare.
un’azienda, che però in seguito a una La realizzazione professionale è di O che – quando fai bene – te lo sa
fusione non ha potuto confermarmi. conseguenza fondamentale per me: il riconoscere. «Se crescete voi, cresco
C’è stato dunque uno stop lavorativo mio lavoro è un punto imprescindibile anch’io» è la frase più bella che mi ha
di qualche mese, che all’inizio ho della mia vita. Non sono ancora detto una volta la mia responsabile, e
vissuto male e mi ha resa un po’ mamma, ma mi piace pensare che che sintetizza cosa voglio dire. È stata
insofferente. È stato grazie al network anche quando avrò dei figli ci sarà una fortuna trovarla sulla mia strada,
e a una persona senior, che mi ha dato un equilibrio tra i vari aspetti, senza ha cambiato il percorso professionale.
molti consigli, che mi sono rimessa rinunciare a quello del lavoro. Dove voglio arrivare Vorrei
in gioco. Nel 2010 sono entrata nel Gli snodi più complicati da continuare a crescere, non mi fanno
Gruppo Cimbali, dove ho messo a gestire Ho vissuto lo “stop” che mi paura le sfide professionali e non mi
frutto tutta l’esperienza pregressa in è capitato prima dei 30 anni come spaventa l’idea di ricoprire un ruolo
un contesto più strutturato di brand una sconfitta personale e quindi importante, anzi. Mi piace pensare
repositioning, sviluppo e lancio di molto male. Con la maturità di che parte del percorso è nelle mie
nuovi prodotti per i marchi laCimbali oggi, rileggerei con occhi diversi un mani e che non ci sono limiti da parte
e Faema. È un lavoro fallimento lavorativo, mia perché la scelta è libera.
molto interessante, perché non significa un Che cosa si perderebbe
perché da un lato c’è fallimento personale. l’azienda se non mi facesse
una forte interazione Penso che gli snodi crescere Una persona molto
con i clienti, e come più complessi si motivata, che mette passione ed
loro percepiscono il trovino all’inizio di entusiasmo in quello che fa. E siccome
brand, e dall’altro una ogni progetto, quando sono molto giovane ho ancora tanto
filiera di prodotto che il punto d’arrivo è da dare e nuovi punti di vista da
lontano, le cose da fare portare all’azienda.

Silvia Ruggiero
L’IMPRESA N°11/2017 91
PEOPLE STRATEGY
OUTPLACEMENT/1. I vantaggi di uno strumento di politica attiva utile a lavoratori e imprese

Strategie Hr che
fanno la differenza
Da multinazionali a Pmi, esempi di aziende che hanno saputo affrontare momenti
di profonda trasformazione organizzativa assumendosi la responsabilità dei
dipendenti e aiutandoli a ricollocarsi

di Gaia Fiertler

avori che cambiano, nuovi me muoversi in un mercato così diverso e mutevole, come

L modelli di business che si im-


pongono sul mercato, intere
divisioni che vengono chiuse,
acquisizioni che rimescolano
le strutture organizzative, proprietà che
passano di mano e sedi che migra-
no. Che il posto fisso non esista più
riqualificarsi senza averne esperienza?

Il grande gap dell’Italia


L’Italia non ha una tradizione di politiche attive del
lavoro, ha sempre puntato su quelle passive affidando al
mercato stesso il naturale assorbimento degli esuberi nei
vari settori di appartenenza. Ma, oggi, tra la lunga crisi
l’abbiamo ormai capito tutti, ma resta strutturale e la trasformazione del mercato, anche con
Giovanni Pedone il grande problema delle migliaia di l’ingresso dell’automazione e del digitale a sparigliare
Lauriel, vp di Aiso e
country manager di
persone coinvolte in questi processi di ancora di più le carte, si rende sempre più necessario un
Lee Hect Harrison- ristrutturazione, ridimensionamento e accompagnamento esperto, quando si cerca un nuovo
Dbm, Gruppo Adecco trasformazione. Come ricollocarsi, co- posto o ci si lancia in iniziative autonome. L’outplacement

92 L’IMPRESA N°11/2017
PEOPLE STRATEGY

è uno strumento di politica attiva del lavoro, un servizio dipendenti sono stati supportati nell’u-
di orientamento personalizzato che viene commissionato scita, tra dirigenti, quadri e impiegati.
a società specializzate dall’azienda che licenzia, attraverso «Ormai in Unilever l’outplacement è una
accordo tra le parti. È però ancora poco utilizzato in pratica consolidata, che offriamo a coloro
Italia, anche se disponibile da 25 anni e poco conosciuto che intraprendono un percorso in uscita
dalle aziende e dai dipendenti, spesso più interessati a una e che, in molti casi, ci viene sollecitata
logica di breve periodo e alla monetizzazione del servizio dai dipendenti stessi grazie al positivo
offerto, piuttosto che a un investimento sulla propria per- passaparola di chi ne ha già usufruito.
sona, sulle competenze da rinforzare e sulle conoscenze All’interno, poi, ci aiuta nelle conversa- Paola Moretti, Head
of Hr Services in
di mercato da acquisire per ricollocarsi più velocemente o zioni quando dobbiamo comunicare che Unilever Italia
mettersi in proprio. un lavoro non c’è più, o una competenza
non è più allineata alle esigenze aziendali. Sapere che
Utile per le persone e per le aziende c’è un servizio di accompagnamento alla ricollocazione
«L’outplacement è un servizio ormai indispensabile per calma l’emotività e rassicura un po’», aggiunge la Moretti.
gestire i passaggi lavorativi che ogni individuo deve
affrontare nel corso della propria vita lavorativa, è rico- … e quella di una Pmi italiana
nosciuto dallo Stato ed è davvero poco costoso per l’a- Adottarlo dà quindi buoni risultati e crea un circolo vir-
zienda», spiega Giovanni Pedone Lauriel, vicepresidente tuoso. È stato frutto di accordo sindacale l’introduzione
Aiso e country manager di Lee Hect Harrison-Dbm del nel 2016 per i 44 impiegati e quadri dell’It, contabilità,
Gruppo Adecco. «È utile alla collettività perché crea con- personale, commerciale e logistica della Fratelli Elia,
testi di aggregazione proattiva e di sviluppo e, individual- società di trasporti di Moncalieri (To), acquisita dalla
mente, perché permette a ciascuno di lavorare alla ricerca Bertani Trasporti che ha trasferito la sede a Castiglione
di un nuovo lavoro con un team di esperti e con il suppor- delle Stiviere, nel mantovano. Per i 34 dipendenti che
to di strutture e strumenti dedicati. L’outplacement non non hanno accettato il trasferimento è stato proposto
fa sentire soli e aiuta a sviluppare relazioni da cui spesso l’outplacement, dopo una dettagliata presentazione della
nascono nuove opportunità – continua Pedone –. Sarebbe sua funzione. Ha aderito la metà e si è
anche una grande fonte di risparmio per lo Stato, se solo ricollocato il 75%. «Gli altri non hanno
lo incoraggiasse di più e fosse meno ancorato alle poli- aderito al percorso per scelte personali
tiche passive del lavoro. Infatti, in Italia, l’outplacement – racconta Emanuela Panero, direttore
impatta ancora su piccoli numeri, ma anche se coinvolge del Personale e Organizzazione di Elia
poche migliaia di individui all’anno, il grado di soddisfa- Trasporti –. Noi lo proponiamo on top
zione di chi ne fruisce è sempre più alto, sia per quanto alla buonuscita e, per la prima volta, non
riguarda le aziende, sia per quanto riguarda le persone.» abbiamo incontrato resistenze da parte
Le aziende che lo propongono e riescono ad avere una dei sindacati, che forse anni addietro
Emanuela Panero,
buona adesione con azioni di informazione e sensibiliz- erano stati influenzati da esperienze non direttore del Personale
zazione sulla popolazione aziendale mostrano effettiva- proprio positive. Oggi lo strumento è e Organizzazione di
mente un buon livello di soddisfazione, sia come ricol- maturo e il servizio ben articolato, è in Elia Trasporti
locazione dei dipendenti in uscita, sia come reputazione grado di aiutare le persone a ripensarsi,
aziendale e clima interno, perché vengono percepite da a usare diversamente le competenze, ad aggiornarsi su
chi resta come organizzazioni che si prenderanno cura di quello che serve e, perché no, a realizzare qualcosa di
loro anche dopo. nuovo. Da soli si fa fatica a rimettersi in gioco. Inoltre, da
un punto di vista economico, il valore rispetto alla mone-
L’esperienza di una multinazionale… tizzazione dell’importo (equivalente a circa una mensilità
«Nella riorganizzazione del 2013 di Unilever, quando la media) è superiore perché, non essendo tassato, il lordo è
struttura globale di brand development della categoria uguale al netto».
gelati è stata trasferita da Roma a Rotterdam, l’outpla-
cement è stato uno strumento importante a livello etico L’esempio del settore farmaceutico
per ridurre l’impatto sociale nel caso di coloro che non si Il settore farmaceutico è uno di quelli che hanno mag-
sono potuti trasferire per motivi personali. Ha infatti per- giormente cambiato modello di business negli ultimi anni,
messo di ridurre i tempi di ricollocazione per la trentina di avendo avuto come effetto una forte contrazione delle reti
dipendenti che non hanno accettato il trasferimento, of- di informazione scientifica (7mila gli informatori coinvolti
frendo al contempo un sostegno psicologico e pragmatico nelle ristrutturazioni secondo Farmindustria). Oggi la
per accostarsi al mercato del lavoro e, quando necessario, complessità dei nuovi farmaci richiede, infatti, figure pro-
per reinventarsi», racconta Paola Moretti, Head of Hr fessionali differenti, di formazione medica e più orientate
Services in Unilever Italia. Da allora una cinquantina di verso gli aspetti regolatori e di accesso al mercato. A questo

L’IMPRESA N°11/2017 93
PEOPLE STRATEGY

si aggiungano la scadenza dei brevetti me azienda ci sentiamo responsabili petenze, il confronto


e la contrazione generale dell’econo- verso tutti i nostri dipendenti, anche con il mercato, un au-
mia, per comprendere le numerose e quelli in uscita. Per questo abbiamo mento generale di con-
impattanti riorganizzazioni attuate investito molto su questo strumento, sapevolezza e un po’ di
nel settore, dove l’outplacement ha per farlo comprendere e scegliere. supporto ad accettare il
rappresentato un importante servizio È un servizio che offriamo on top cambiamento.»
a tutela dei lavoratori. Per Sanofi Ita- rispetto al pacchetto di buonusci- Paolo Pagliarini,
lia, ad esempio, questo strumento di ta. Come mostrano i numeri, non Uno strumento di direttore risorse
politica attiva fa ormai parte del per- troviamo particolari resistenze e i empowerment umane Daiichi Sankyo
corso di gestione delle risorse umane, risultati sono buoni: molte persone Anche Air Liquide He-
introdotto con un accordo sindacale hanno aderito al servizio e la mag- althcare da 9-10 anni ha integra-
nel 2013 in occasione di una ristrut- gior parte ne ha tratto beneficio, to l’outplacement nei suoi processi
turazione industriale e commerciale, riuscendo a ricollocarsi anche in po- di gestione delle risorse umane per
utilizzato nuovamente nel 2016 per sizioni con competenze differenti. E garantire l’employability dei suoi
figure commerciali e account ma- la scelta è trasversale rispetto a ruolo dipendenti a fronte di frequenti
nager e quest’anno, di nuovo, per e posizione organizzativa.» processi di riorganizzazione e cam-
una dozzina tra impiegati, quadri e biamenti di mercato. «Noi costruia-
dirigenti, a seguito dell’acquisizione Dal bilancio mo piani strutturati di formazione
di una branca di Boehringer (farmaci delle competenze e prevediamo l’outplacement per
da banco). all’employability l’“empowerment” delle persone e il
Anche la Daiichi Sankyo, nel 2013, loro ritorno sul mercato del lavoro,
Una questione di ha chiuso un’intera linea commer- quando si verifica un disallineamen-
responsabilità ciale, composta da 140 persone. to tra profilo di competenze e neces-
In tutto 308 le persone coinvolte Hanno aderito all’outplacement in sità organizzative –, commenta Pa-
tra il 2012 e il 2017 tra informatori 108, il 70% del totale, on top al pac- squale Cicchella, responsabile Se-
scientifici del farmaco (237) e ruoli chetto di buonuscita e senza possibi- lezione, Formazione e Sviluppo Air
di manutenzione, operation, ammi- lità di convertirlo in denaro, aiutati a Liquide Healthcare Italia –. Fa parte
nistrazione, vendite, ricerca e svilup- considerare nuove vie e opportunità, dei nostri valori etici e professionali
po e Ict di tutte le tipologie di inqua- come farmacie, parafarmacie, negozi aiutare le nostre persone. Offriamo
dramento, operai, impiegati, quadri, in franchising e corsi di formazione l’outplacement on top al pacchetto di
dirigenti. Hanno aderito al servizio specialistici per realizzare qualcosa accompagnamento all’uscita dall’or-
di outplacement in 221, ricollocati in di nuovo. Ed è stato utilizzato anche ganizzazione. Di recente l’abbiamo
170 (77%), di cui 62 con contratti a l’anno scorso per una decina di per- previsto anche per un professional
tempo indeterminato o determinato sone dell’amministrazione, dell’Hr e assunto a tempo determinato, al qua-
di lungo periodo, 75 con attività del finance. «L’outplacement riduce le non potevamo offrire altre oppor-
autonoma o di tipo consulenziale, il tempo medio di ricollocazione, tunità alla naturale scadenza del con-
mentre 33 hanno intrapreso percorsi che è stato sui 5 mesi per i nostri di- tratto, ma che meritava un sostegno
formativi di riqualificazione. «Abbia- pendenti in uscita – racconta Paolo essendo molto valido e operando in
mo accompagnato il servizio con un Pagliarini, direttore risorse umane un’area dove il mercato del lavoro
lavoro capillare sul territorio insieme Daiichi Sankyo –. Soprattutto le presenta poche opportunità». Sono
alla società prescelta per far com- figure più qualificate, con laurea e circa 50 i dipendenti, tra impiegati,
prendere cosa fosse l’outplacement inglese fluente, hanno meno diffi- quadri e dirigenti, che negli anni
– racconta Laura Bruno, direttore coltà a ricollocarsi. Bisogna entrare grazie all’outplacement si sono ricol-
risorse umane di Sanofi Italia –. È nell’ottica della formazione continua locati in tempi sempre relativamente
uno strumento che ti supporta a 360 per la propria “employability”, essere brevi (4/5 mesi), con un’adesione del
gradi per muoverti tra le dinami- pronti a rilanciarsi e farsi aiutare, non 90%. È capitato anche di ricollocarsi
che occupazionali di oggi. Pensiamo, fossilizzarsi nel cercare lo stesso ruo- in posizione più alta, come nel caso
ad esempio, alle difficoltà lo con le stesse carat- di un quadro uscito in primavera.
di chi ha lavorato sempre teristiche di prima, «Conta anche il corredo professio-
nella stessa azienda, che anche geografiche. nale con cui le persone arrivano sul
non sa come muoversi nel Tutti limiti menta- mercato», conclude Cicchella. Pun-
mutato contesto lavorativo, li che il percorso di tare sulla formazione continua deve
oppure alle difficoltà di chi outplacement aiuta diventare un atteggiamento menta-
ha meno dimestichezza a superare con un le diffuso per muoversi nel “nuovo”
con i canali digitali. Co- bilancio delle com- mercato del lavoro.

Laura Bruno, direttore risorse umane


94 L’IMPRESA N°11/2017 di Sanofi Italia
PEOPLE STRATEGY

OUTPLACEMENT/2. A colloquio con Cetti Galante, presidente Aiso

Le politiche attive
convengono a tutti
Per lo Stato, l’outplacement significa un risparmio potenziale di quasi un miliardo di
euro ogni 150mila disoccupati ricollocati. E per le imprese, l’opportunità di gestire
crisi e ristrutturazioni, con risvolti positivi su reputation e clima aziendale

iso, l’Associazione Ita- tra parte, però, rivela che c’è ancora anche la barriera dell’età per rien-

A liana delle Socetà di


Outplacement, de-
nuncia un calo delle
persone che hanno
beneficiato dell’outplacement nel
2016, strumento sottoutilizzato in
Italia rispetto agli altri paesi eu-
tanto lavoro da fare in termini cul-
turali. Ristrutturazioni, chiusure di
aziende, cambi di mix di persone
per accogliere nuove competenze si
verificano ancora, ma non tutte le
aziende offrono il servizio, che in
Italia per legge non è acquistabile
trare in azienda. Paradossalmente,
proprio in Italia dove c’è meno mo-
bilità del lavoro e sono più difficili da
intercettare le opportunità, l’outpla-
cement, che è un servizio efficace,
viene poco sfruttato.
Che tipo di resistenze ci sono?
ropei. Sono state 6.158 le persone dal singolo individuo e, d’altronde, L’uso del servizio è ben penetrato
seguite dalle società certificate da in pochi lo accettano quando viene nelle multinazionali e nelle grandi
Aiso rispetto alle 9mila del 2013, offerto loro. Eppure è sempre più aziende italiane. A livello paese
che è stato un anno di picco, e ri- difficile trovare lavoro da soli, perché c’è però un forte tema culturale,
spetto alle 7.500 del 2015. Il calo è il mercato del lavoro è cambiato, so- quando viene data la possibilità
proporzionalmente distribuito tra no cambiate le competenze richieste di monetizzarlo, aspetto che non
dirigenti, che sono sul migliaio, e serve tanta autoconsapevolezza su aiuta la persona a scegliere cosa sia
quadri, impiegati e operai. Questo quello che si può e si vuole fare pro- meglio per sé. Il costo del servi-
servizio di supporto alla ricollo- fessionalmente. Le opportunità ci zio equivale a circa una mensilità
cazione professionale, gestito da sono, ma vanno individuate e colte, lorda, i dati Aiso dimostrano che
società private specializzate, inca- e servono specialisti per orientarsi. funziona, eppure le persone ancora
ricate dal datore di lavoro che sta Penso poi agli over 50, che hanno preferiscono monetizzare, per poi
licenziando la persona, è regolato raddoppiare i tempi di ricollocazio-
dal ministero del Lavoro e delle ne, come dimostrano le statistiche.
Politiche Sociali, inserito nel Pac- Mediamente una persona seguita
chetto Treu alla fine degli anni da noi rientra nel mercato del lavo-
’90, rinforzato dalla Legge Biagi e ro in circa 6 mesi e invece da sola
confermato dalla Legge Fornero. impiega dai 12 ai 15 mesi (Istat).
Abbiamo chiesto un commento C’è poi un grande tema di non
su questo trend negativo a Cet- conoscenza del servizio da parte dei
ti Galante, presidente di Aiso e lavoratori, che spesso non sanno
amministratore delegato di Intoo, neppure di averne diritto.
società di Gi Group specializzata Mi hanno detto di qualche nuova
nei servizi di supporto alla ricollo- apertura da parte dei sindacati…
cazione professionale. Una parte sì, ma solo una parte, qui
dobbiamo ancora lavorare tanto.
Il trend negativo è segno che è fi- Noi ci stiamo battendo per servi-
nita la crisi o rivela qualcos’altro? zi di prevenzione all’uscita (asses-
Entrambe le cose. Da una parte la sment interni sulle competenze e
piccola ripresa del mercato favorisce interventi per colmare i gap sulle
altri servizi, come la somministra- soft skill), ma in caso di licenzia-
zione e la ricerca e selezione, dall’al- Cetti Galante, menti siamo un acceleratore per
presidente Aiso

L’IMPRESA N°11/2017 95
PEOPLE STRATEGY

il rientro nel mercato del lavoro, I numeri dell’outplacement-2016


possiamo definirci “ricostruttori di Statistiche
futuro”.
Dirigenti Quadri Impiegati Operai
Come Associazione come inten-
dete procedere? Numero candidati 1.067 1.263 2.815 1.013
Tutte le società certificate da Aiso % di successo 87% 83% 80% 69%
puntano alla qualità del servizio, Età media 51 47 44 44
che è sempre più articolato per Mesi medi 6,1 6 5,9 6,7
accompagnare nella realizzazione
Lavoro dipendente 71% 79% 83% 88%
di qualsiasi obiettivo professionale,
dal rientro in azienda in Italia o Tempo indeterminato 47% 46% 32% 38%
all’estero, alla prosecuzione di car- Tempo determinato 24% 34% 51% 50%
riera come consulente, al lancio di Contratti atipici
15% 9% 8% 5%
una attività microimprenditoriale. (es. Partita Iva)
Il lavoro è intenso, mantiene il Microimprenditorialità Soc. Consulenza 14% 11% 9% 7%
livello di energia e aumenta l’im-
patto della persona nel proporsi al
mercato del lavoro, perché userà le Nuova retribuzione per inquadramento
tecniche giuste di comunicazione e Dirigenti Quadri Impiegati Operai
racconto di sé. Retribuzione › 15% 15% 12% 16%
E come vi ponete verso le aziende?
Retribuzione = 36% 32% 40% 54%
Cerchiamo di sensibilizzare il mer-
cato a rivolgersi a società davvero Retribuzione ‹ 49% 53% 48% 30%
specializzate, stando nel perimetro
di Aiso, che garantisce una con- Tempo di ricollocazione (mesi) per inquadramento
solidata qualità del servizio. Parte
delle resistenze dei singoli o del Dirigenti Quadri Impiegati Operai
sindacato sono legate a esperien- Tempo medio 6,1 6 5,9 6,7
ze poco efficaci con società più
Fonte: Aiso 2016
generaliste o che fanno un lavoro
diverso. L’outplacement è l’unico
servizio che parte dalla persona con servizio, in un paese dove ancora 150mila disoccupati ricollocati.
le sue aspirazioni e la porta verso il prevalgono le politiche passive del Come si svolge il percorso che può
mercato del lavoro. Questo fa tut- lavoro. In più di 25 anni l’outpla- durare da sei mesi a un anno?
ta la differenza: noi non facciamo cement ha ricollocato circa 100mila Si fa un bilancio delle competenze
ricerca e selezione partendo dalle persone, con una media dell’80% agite e possedute, si identifica un
posizioni aperte. Qualsiasi persona di rientro nel mercato e solo circa progetto professionale realistico in
ci venga affidata la supportiamo 20 milioni di euro all’anno di costo. base al mercato e alla spendibili-
per rientrare al meglio nel mercato. Quanto risparmierebbe il Siste- tà della persona, si suggeriscono
Spieghiamo alle aziende che po- ma Italia con un uso più esteso le competenze da rinforzare o da
tenziamo le persone, le prepariamo dell’outplacement, a parità di ri- acquisire, perché oggi è tutto trop-
per focalizzare i loro obiettivi e per sultati di ricollocazione, rispetto po veloce e non possiamo essere
affrontare i colloqui, ma le persone alle politiche passive del lavoro? sempre aggiornati su tutto, biso-
devono essere proattive: la ricerca Per lo Stato il servizio di outplace- gna invece capire cosa sia rilevante
del proprio lavoro non può essere ment offre un’enorme opportunità per la nostra carriera. E poi si
delegata a un altro. E se poi ci sono come risparmio potenziale. Una mettono a punto gli strumenti di
i risultati ne traggono vantaggio an- persona supportata con un servizio comunicazione con il mercato del
che le imprese in termini di reputa- di outplacement di qualità rientra lavoro, capendo come approcciare
zione, clima aziendale ed employer nel mercato del lavoro mediamente ogni canale di entrata. Poi c’è tutta
branding, leve strategiche per essere 6 mesi prima rispetto a una persona un’attività di networking e supporto
attrattive. che cerca in autonomia, quindi co- alla persona nella ricerca delle posi-
Come vi confrontate con le isti- me Aiso stimiamo un risparmio per zioni, dove mettiamo a disposizione
tuzioni? lo Stato di 6 mesi di Naspi (circa la nostra profonda conoscenza in
Sediamo ai tavoli istituzionali per 6mila euro a persona), il che signi- termini di settori e di offerta.
cercare di dare peso e voce a questo fica quasi un miliardo di euro ogni G.Fier.

96 L’IMPRESA N°11/2017
PEOPLE STRATEGY

ENGAGEMENT/1. Come creare una cultura volta al problem solving continuo

Manager con mentalità Toyota


Se si assumono persone come “team member”, non come dipendenti, e si crea un
ambiente basato su coerenza tra valori e comportamenti, anche sul piano dei premi,
ognuno si sente parte attiva e integrante del sistema

l Toyota Production System è L’occasione perduta culturale vennero spazzati via dalle

I noto, insieme ai processi lean


per ridurre gli sprechi e i costi di
produzione e di organizzazione,
applicati più o meno estesamen-
te e profondamente in molte aziende
occidentali negli ultimi trent’anni.
Ma quello che secondo Jeffrey K.
dagli Usa
Secondo gli autori le aziende auto-
mobilistiche americane hanno perso
una grande occasione, perché all’i-
nizio degli anni Ottanta avevano
avviato anche una trasformazione
culturale e non solo di processo, ve-
successive operazioni di acquisizioni
e fusioni con obiettivi di business di
breve termine, che alla fine degli anni
’90 travolsero i mercati e i dipendenti
stessi.

Come cambiare stile


Liker e Michael Hoseus si è perso dendo quelle autovetture – di qualità di leadership
per strada, e che forse non è mai con poca necessità di manutenzione Gli autori riportano numerosi casi
stato davvero assorbito dalle aziende – incontrare il favore del pubblico. di aziende che avranno anche avuto
occidentali, è l’aspetto di cambia- Da lì, guardando come faceva Toyota, e continueranno ad avere momenti
mento culturale delle persone e dei fecero tentativi di gestione del perso- di successo grazie all’attuazione di
manager, che rappresenta il cuore del nale più partecipativa e meno basa- metodologie lean, come il Lean Six
“Toyota System 2001”. Un metodo, ta sul comando-controllo, Ford con Sigma, ma con il rischio che restino
la cui codificazione ebbe una gesta- l’“Employee Involvement”, General limitate a episodi e a specifici pro-
zione di oltre dieci anni e che si rese Motors con il “Quality of work life” getti, anziché venire interiorizzate
necessaria quando venne esportato e Chrysler, prima dell’acquisizione come stile di leadership e di ma-
nelle fabbriche acquisite da Toyo- da parte di Daimler, con i gruppi nagement, basato sulla cultura del
ta negli Stati Uniti, sistema datato interfunzionali, la collaborazione dei miglioramento continuo affidato alle
proprio per esprimere il concetto di fornitori e la partecipazione degli persone nel loro lavoro quotidiano.
organizzazione che continua ad ap- operatori, che avevano portato a li- «Cambiare una cultura non è facile.
prendere (“Learning Organization”). velli alti di innovazione e, al tempo Questa si basa su credenze, valori e
I due autori nel 2008 pubblicano stesso, di riduzione dei costi. Ma solo come parte visibile su norme,
Toyota Culture. The Heart and Soul questi tentativi di trasformazione comportamenti e prodotti. La cultura
of the Toyota Way (McGraw-Hill) si cambia attraverso l’esempio e la
proprio per approfondire la cultura presenza in prima linea, laddove si
organizzativa sottesa al sistema di chieda di attivare un cambiamento»,
produzione Toyota, su cui si ba- commenta Mariacristina Galgano,
sa il successo continuo e durevole amministratore delegato Galgano
dell’industria automobilistica giap- Consulting e curatrice della edizione
ponese: il miglioramento continuo italiana Toyota Culture. Creare una
e il rispetto delle persone, attraverso cultura orientata all’eccellenza (Gue-
la fiducia e il lavoro di gruppo. Nel riniNext, 2017), «In Toyota parlano
libro i due esperti introducono il di dieci anni per formare un mana-
concetto di “Flusso di valore delle ger con mentalità Toyota e serve un
persone” accanto al più noto “Flusso accompagnamento molto accurato
di valore del prodotto”, perché so- fin dal primo inserimento in azien-
no impensabili prodotti o servizi di da dei neoassunti. È un momento
qualità nel tempo, senza persone di magico, raccontano, quello di trasfe-
qualità che pratichino il migliora- rire le pratiche giuste fin dall’inizio, il
mento continuo come atteggiamen- perché di quello che fanno, i valori e
to quotidiano. i comportamenti corrispondenti che

Mariacristina Galgano, ad di Galgano Consulting


L’IMPRESA N°11/2017 97
PEOPLE STRATEGY

si aspettano da loro e su cui verranno prensione e applicazione. Inoltre, tra poi, alla fine, curando il processo si
allenati tutti i giorni. Anche chi entra realtà analoghe, gli standard creati in cura anche la qualità del risultato e la
per brevi periodi viene preparato per un’area vengono “proposti” a un’al- sua sostenibilità nel tempo.
una settimana prima di essere inseri- tra area e mai “imposti”. In questo Si dà più valore alla forza del grup-
to sulla linea.» modo si trova in modo semplice, po che non al singolo?
Come si fa ad avere persone di qua- ma efficace, il giusto equilibrio tra Sì, la forza generativa del gruppo è
lità, sempre ingaggiate nel miglio- autonomia e standardizzazione. superiore alla somma dei singoli indi-
ramento continuo? Pensi che in produzione c’è un cavo vidui. E fa parte dell’atteggiamento di
La chiave sta nel creare le giuste con- che pende sopra la postazione di non colpevolizzare il singolo, di dar-
dizioni perché le persone si sentano ciascun operatore (detto “Adon”), che gli fiducia, casomai il responsabile di
ingaggiate nell’azione di migliora- questi tira se commette un errore o quanto accaduto è il manager! Pensi
mento continuo, che altro non è che se succede qualcosa di anomalo. In che non si viene assunti come di-
un’azione sistematica di problem sol- tal caso parte una musica e il team pendenti, ma come “team member”.
ving. Per farlo è necessario mobilitare leader arriva prontamente, verificano Ogni aspetto è curato per esprimere
il cuore e la mente delle persone, insieme se il problema sia facilmente coerenza tra valori e comportamenti
attraverso un’azione coerente e cre- risolvibile, altrimenti si ferma l’intera e anche sul piano dei premi, per fare
dibile, e una forte attenzione ai det- linea finché non si trova una soluzio- un altro esempio, questi vanno ai
tagli. Perché è dalla cura dei dettagli ne efficace collegialmente. Il quinto risultati del gruppo, non a quelli del
che le persone comprendono se c’è principio del Toyota Way, infatti, singolo. E sono comunque piccole
vero commitment. Il coinvolgimento intende costruire una cultura che si incentivazioni, perché l’ingaggio av-
nel problem solving ha un impatto ferma per risolvere i problemi, per viene ad altri livelli, ognuno è parte
positivo sia sulla qualità del prodotto, ottenere la qualità al primo tentativo, attiva e integrante del sistema. Nelle
sia sulla qualità delle persone. Pro- e il principio 13 dice che le decisioni fabbriche Toyota ci si congratula con
prio per questo in Toyota è curato si prendono lentamente e per con- il collega che commette l’errore e
e istituzionalizzato come pratica di senso, considerando attentamente chiede aiuto, perché è l’occasione per
gruppo, che si attiva ogni qualvolta tutte le opzioni. Poi le decisioni prese fare tutti un passo avanti e alzare lo
insorga un problema sulla linea, o si implementano rapidamente. standard verso l’eccellenza.
in un ufficio. L’approccio Toyota è C’è uno spostamento dal sistema di Loro ci credono davvero?
quello di far emergere i problemi ricompensa-punizione all’osserva- Sì decisamente, dare fiducia e far
per affrontarli, risolverli insieme e zione della deviazione dallo stan- sentire alle persone che si prendono
creare uno standard più alto di qua- dard per risolverla? in considerazione le loro idee sono
lità. Ad esempio, al servizio clienti Esattamente, l’operatore Toyota non leve motivazionali molto forti. Ma,
non si deve sperare nel buon cuore ha paura di ammettere l’errore, anzi ovviamente, ci vogliono a loro volta
e gentilezza del singolo operatore, è abituato a richiamare l’attenzione leader eccellenti, e questo è il princi-
perché c’è una qualità standardizzata, su quello che non va, chiede al re- pio 9: “Far crescere leader che com-
patrimonio di saperi e best practice e, sponsabile di venire a vedere, com- prendano appieno il lavoro, vivano la
ogni volta che c’è una difficoltà nel portamento che presuppone l’altro filosofia e la insegnino agli altri”. Ad
servizio, la si affronta tra colleghi per importante principio, il 12, “Andare ogni modo, non c’è bisogno di essere
innalzare ancora di più lo standard, a vedere con i propri occhi per capire giapponesi per capire l’importanza di
che corrisponde al principio 6 del a fondo la situazione”. Sostenere che dare un feedback ai propri collabora-
Toyota Way: “Le mansioni standar- il difetto o lo scarto siano fisiologici, tori quando li si coinvolge in progetti
dizzate sono la base del migliora- invece, è come dichiarare la morte di sviluppo e innovazione, chiedendo
mento continuo e dell’autonomia dei dell’eccellenza. Ovviamente, questo il loro parere o dei suggerimenti.
dipendenti”. modo di gestire l’operatività è anche Non è solo educazione, ma fa parte
Interessante il concetto di autono- una conseguenza del primo principio di quel sentirsi considerati e non solo
mia associato allo standard… della cultura Toyota: “Basare le deci- impiegati.
Questo è un tema delicato e sottile. sioni di management su una filosofia G.Fier.
In Toyota il lavoro standardizzato di lungo periodo, anche a scapito de-
rappresenta uno dei pilastri fonda- gli obiettivi prefissati di breve perio-
mentali. Tuttavia, vi è un aspetto do”. Fermare una linea per risolvere
psicologico importante: gli standard una difettosità, anziché andare dritti Toyota Culture.
vengono sempre creati dalle per- all’obiettivo numerico della giorna- Creare una
cultura orientata
sone che dovranno poi applicarli. ta, ne è un chiaro esempio. Prevale all’eccellenza, J. K.
Solo in questo modo si pongono la qualità e la qualità del processo Liker e M. Hoseus,
le condizioni per una reale com- rispetto al risultato a tutti i costi. E GueriniNext, 2017

98 L’IMPRESA N°11/2017
PEOPLE STRATEGY

ENGAGEMENT/2. Come scegliere l’“humanification” senza rinunciare alla tecnologia

Come parlare al cuore


delle persone
Nelle scienze umane come nella medicina, nella moda e design, nel turismo, fino
al video entertainment e al marketing, la migliore comunicazione business si fa
cogliendo le emozioni di ogni lingua

e identifichiamo l’ora zero con

S il momento in cui ha iniziato


a essere a disposizione di tutti,
il web ha da poco compiuto
vent’anni. In questo tempo, in-
sieme all’incedere della tecnologia (e qui di
anni ne sembrano passati 100) è aumen-
tata in modo esponenziale la diffusione e
quindi la produzione di testo, elemento
che anche quando non centrale – nel caso
di immagini, video o grafici – è sempre
l’imprescindibile corollario di ogni comu-
nicazione efficace.
Lo sanno bene le aziende, alle prese con
una crescita della mole di informazioni da
raccogliere, elaborare e a volte da tradurre
e localizzare, una sfida sempre più urgente Adele Nardulli,
per non fare perdere colpi al proprio bu- owner e ceo di
siness. Landoor
Specie su Internet, la necessità di pubbli-
care e aggiornare con velocità un numero duzione stessa, con la tecnologia utilizzata
di contenuti sempre più consistente, e di solo a supporto. Una distinzione non ba-
renderli in poco tempo disponibili in di- nale, che alla fine ha assunto i caratteri
verse lingue, ha obbligato le imprese a de- di uno scontro quasi ideologico sul modo
dicare alle traduzioni professionali energie corretto di lavorare. Tra gli appartenenti
e risorse che fino a pochi anni fa pesavano alla seconda scuola di pensiero c’è Adele
ben poco sui bilanci. Nardulli, che dopo 26 anni da titolare e
amministratrice di Trans-Edit Group ha
Due modi di usare le lingue fondato Landoor, nuova agenzia di tradu-
nel business zioni specialistiche e interpretariato: «Io
E via via che aumentava la mole di lavoro, sono contraria all’uso esclusivamente fun-
nelle agenzie di traduzione professionale zionale della lingua nella comunicazione
si facevano strada due diversi – e talvolta business. Lo vediamo con l’inglese: anche
inconciliabili – modi di approccio: da un se siamo nell’ambito della comunicazione
lato, i fautori della tecnologia tout-court, con fini commerciali, è un uso così appiat-
e quindi della centralità della traduzione tito che si perde comunque qualcosa. Biso-
automatica, con il traduttore relegato a gna conoscere la lingua del destinatario e
una funzione di revisore/correttore (Pemt); al di là del suo contenuto strumentale, ma
e, dall’altro, i sostenitori della figura del non basta: occorre saperla usare in modo
traduttore come guida e anima della tra- “localizzato”, per non perdere le sfumatu-

L’IMPRESA N°11/2017 99
PEOPLE STRATEGY

Stima parole tradotte e tecnica di traduzione re che appartengono alla cultura di ogni
popolo».
adottata anno 2016 e proiezione sul 2019 (Europa)
N=56 602.7 La logica della multiculturalità
Human > traduzione ef- La passione è tanta che Nardulli cita per-
fettuata da essere umano fino Nelson Mandela: «Se parli a qualcuno
265.0 284.3 307.4 Raw MT > Machine tran- nella lingua che conosce – disse il presi-
slation non revisionata dente sudafricano – stai parlando alla sua
103.5 PEMT > Machine tran- testa, se parli nella sua lingua stai parlando
42.7 slation revisionata da al suo cuore».
linguista professionista
2016 2019 (est.) (Post Edited Machine Tran- Su questo punto, l’imprenditrice con la
Average slation) sua impresa dichiara di sposare i princi-
pi di Lend (Lingua e nuova didattica),
un’associazione di esperti sostenitori del-
la diversificazione linguistica nell’otti-
Ripartizione percentuale delle traduzioni effettuate ca interculturale indicata dal Consiglio
nel 2016, suddivise per tecnica di traduzione d’Europa e dalla Commissione Europea.
(Human, Raw MT, PEMT) e proiezione sul 2019 E così, dopo l’esperienza di Trans-Edit,
Nardulli riparte con Landoor, che si av-
N=56 HT PEMT Raw MT vale di una piattaforma globale di oltre
1.000 traduttori, redattori in tutte le
combinazioni linguistiche e una squadra
48% 59% interna per la gestione dei progetti. Una
45%
31% nuova società nata proprio dall’esigenza
di rendere le traduzioni più vicine al
sentire umano, e poco importa se non si
2016 2019 tratta di poesia ma di testi professionali.
Per dirlo c’è anche uno slogan fin troppo
eloquente: human to human translation.
10% E proprio il bisogno di mettere al centro
l’uomo/traduttore, lasciando ai margini la
7% macchina/traduttore automatico ha por-
tato Landoor a fare una precisa scelta di
campo: incrementare la specializzazione
Da qui se ne ricava che a livello europeo, nel 2016, sono state tradotte
in settori che non possono essere sosti-
circa 592.000.000 parole, mentre nel 2019 si stima che le parole com- tuiti dalla macchina, dalle scienze umane
plessivamente tradotte saranno 1.010.200.000, con un aumento percen- alla medicina, dalla moda e design al
tuale pari al 70,5% (Fig. 1). turismo, fino al video entertainment e al
Inoltre, si prevede un progressivo aumento delle parole tradotte tramite marketing.
PEMT/Raw MT, con conseguente decrescita della Human Translation
(Fig. 2).
L’essenza della “transcreation”
“In other words, the pie is getting bigger, even though how it is sliced is «Proprio nel settore del video enter-
changing (see Figure 3). LSPs that are willing to work with post-editing tainment e marketing, ad esempio – spiega
will see increases in demand for their work while those that avoid it Nardulli – abbiamo selezionato e formato
may see stagnant or even negative growth. European LSPs – with their traduttori che hanno la predilezione per
relatively techfriendly outlook – stand to have a competitive benefit in le materie letterarie, persone che avevano
this regard compared to other regions.” [cit.] passione per la scrittura, e che poi si sono
specializzate nel periodo del tirocinio e
A livello europeo, in questo momento, gli LSP che hanno partecipato
alla survey, sostengono le seguenti posizioni in merito alla Machine successiva formazione sul campo».
translation: Un percorso che a un certo punto vede
• 35% non la utilizza incontrare Landoor con le scuole inter-
• 16% si sta preparando a utilizzarla
preti, e da lì poi lo stage, l’apprendistato
in azienda, fino alla consapevolezza e alla
• 49% la utilizza già nel normale workflow applicato
competenza nella creazione di un testo
finale che avrà, nel paese di destinazione,
Fonte: Common Sense Advisory - Europe’s Leading Role in Machine Translation (June 2016)

L’IMPRESA N°11/2017 101


PEOPLE STRATEGY

lo stesso appeal e la stessa forza attrattiva risparmiare molto tempo ai professionisti


del testo originale. di Landoor. Decisi passi avanti sono sta-
«L’obiettivo è calarsi nel testo scritto dall’al- ti fatti anche nella language technology,
tra persona, nelle sue emozioni – sottolinea ampliando e perfezionando gli strumenti
Nardulli – riviverle dentro di sé e poi resti- di lavoro del traduttore: dai suggerimenti
tuirle in modo che chi legge nella lingua di proposti dagli archivi di lavori precedenti,
arrivo riviva le stesse emozioni. Non con le con le precise percentuali di testo ricavabi-
stesse parole, anzi, spesso è necessaria una le, fino alla compilazione automatica delle
frase completamente riformulata: è questa parole e ai sistemi di uniformazione ter-
l’essenza della “transcreation”». «È quello minologica. Sono i sistemi di traduzione
che succede – aggiunge – traducendo testi assistita e di Quality Control: «È più effi-
per la moda o per l’enogastronomia: biso- cace attingere dai propri lavori precedenti
gna cogliere profumi e colori di un testo e piuttosto che affidarsi a una traduzione
adattarlo nell’altra lingua. È una cosa che automatica offerta da terze parti, basata su
una macchina non può fare». testi di partenza non validati e su logaritmi
non sempre affidabili», spiega Nardulli.
Cosa le macchine non possono
cogliere Campione ante litteram di
Le agenzie di traduzione professionale che welfare aziendale
hanno scelto la “humanification” ritengono Quando si parla di Landoor, che è erede
che la traduzione automatica tout court sia diretta di Trans-Edit, non si può omettere
ammissibile solo in ambito tecnico, come l’impegno della società nel campo del wel-
nei manuali degli strumenti elettronici o fare aziendale: sul tema è stata infatti pio-
degli elettrodomestici, o ancora nell’auto- niera, introducendo il micronido aziendale
motive, dove alcune case automobilistiche negli anni ’90 e lo smart working nel 2001,
lavorano da anni con sistemi di traduzione primo passo di un lungo percorso ispirato
automatica interni. al connubio tra innovazione tecnologica di
Se l’obiettivo è dare un volto umano al- processi e servizi e responsabilità sociale
la traduzione, sostengono in Landoor, è del business.
inutile fare il primo passaggio del testo Questa esperienza – ora ribattezzata Wel-
con la traduzione automatica e poi darlo door – viene portata a Copernico, l’hub di
al traduttore, al quale toccherà ricostruire coworking dove Landoor ha trovato casa.
il percorso della macchina e ripeterlo per I quattro punti del programma di welfare
dare alla frase un senso compiuto e uno aziendale di Trans-Edit restano invariati e
stile adeguato. «È un modus operandi che vengono proposti ai dipendenti e ai liberi
danneggia la traduzione e fa perdere solo professionisti dislocati nell’hub: il fitness,
tempo, oltre al fatto che nell’economia con attività che spaziano dallo yoga al
complessiva viene a costare di più», precisa pilates, da walk a superjump; il benessere,
Nardulli. con percorsi di mindfulness, fisioterapia,
massoterapia; la salute, con appuntamen-
Come usare al meglio ti periodici di informazione sanitaria e
la tecnologia consulenza specialistica personalizzata e,
Tuttavia, Landoor rinuncia al ruolo pre- infine, il salvatempo, con vari servizi tra cui
minente della traduzione automatica, ma farmacia, lavanderia e lavaggio auto, offerti
non a quello della tecnologia informati- ai dipendenti mentre si trovano impegnati
ca, a cominciare dal sistema gestionale. in ufficio. «Vogliamo proporci alle altre
Creato grazie a uno specifico progetto di aziende come modello di microimpresa
ricerca e sviluppo, serve a sgravare le figure che crea vantaggi oggettivi proprio grazie
professionali interne (traduttori, project all’introduzione di sistemi di welfare di
manager, grafici e correttori di bozze) da questo tipo», precisa Nardulli. E se è vero,
operazioni accessorie alla mera traduzione, come dicono le statistiche, che un buon
come il tracciamento dello stadio di lavo- welfare aziendale fortifica la collaborazio-
razione, le varie versioni di una traduzione ne tra colleghi migliorando la produttività,
o la contabilizzazione del lavoro. Un’auto- la strada è tutta in discesa.
mazione del flusso e del workflow che fa Ma.T.

102 L’IMPRESA N°11/2017


PEOPLE STRATEGY

PRATICHE HR. Come cambia la relazione tra capo e collaboratore attraverso il mentoring

Devolution sostenibile
Per assicurare una gestione delle risorse umane attenta ed efficace, è necessario
riprogettare le responsabilità dei manager e implementare coerenti pratiche di
gestione Hr ispirate alla valorizzazione delle relazioni interpersonali

di Gabriele Gabrielli e Silvia Profili

l ruolo degli Hr è in continua nei capi impegnati a gestire le pres- un’attenzione crescente che merita

I evoluzione, così come quello dei


capi. La knowledge economy
infatti richiede sempre più alla
funzione Hr di svolgere un ruolo
di partner strategico, mentre deman-
da alla linea responsabilità e compiti
fino a un decennio fa difficili da
sioni ipercompetitive di un contesto
che sembra talvolta schizofrenico?
Crediamo che la risposta sia nella
costruzione di una nuova consape-
volezza da parte dei manager. Non
un ampliamento di responsabilità,
dunque, ma un ripensamento delle
di essere approfondita. Il mentoring
può configurarsi come una relazione
informale o formale. Nel primo caso,
la relazione tra mentor e mentee
emerge spontaneamente e gli obiet-
tivi della relazione, così come le sue
modalità di svolgimento (frequenza,
immaginare. È un trend che la lette- stesse. Non tanto compiti e attività durata e contenuto dei meeting),
ratura accademica indica con il ter- aggiuntivi, piuttosto modalità diver- sono stabilite da mentor e mentee.
mine di devolution e che trova nella se con cui svolgerli. In questi casi, la relazione è gene-
partecipazione e coinvolgimento ralmente di lunga durata proprio
della linea in gran parte delle attività Meglio un mentoring perché mentor e mentee si “scelgo-
di selezione, valutazione, sviluppo formale no” reciprocamente e costruiscono
e ricompensa l’espressione più evi- Si tratta allora di ripensare la rela- sull’esperienza la propria relazione.
dente. Oggi la devolution è tornata zione stessa tra capo e collaboratore, La pratica informale è ampiamen-
al centro del dibattito aziendale e lasciandola ispirare sempre più dai te diffusa nei contesti organizzati-
scientifico. principi alla base del coaching e del vi, sebbene si sottolinei sempre più
mentoring, puntando a sostenere lo l’importanza di sviluppare dei per-
Perché ripensare le sviluppo e le carriere dei collabora- corsi formali di mentoring, in cui è
responsabilità tori attraverso una valorizzazione l’organizzazione a farsi sponsor degli
C’è una domanda che guida la di- delle relazioni interpersonali. Nella stessi assegnando mentor a mentee,
scussione: per garantire all’azienda pratica le iniziative e i programmi monitorando e supportando la rela-
una gestione delle risorse umane at- di mentoring stanno riscuotendo zione per un dato periodo di tempo.
tenta ed efficace basta ri-progettare
le sue pratiche responsabilizzando
maggiormente i capi? La risposta Fig. 1 - Vantaggi del mentoring nelle diverse prospettive
fornita dagli studi e dalle esperienze di mentor, mentee e azienda
manageriali è che questo processo
non basta, occorre che le pratiche di • Potenziare capacità manageriali e di leadership
• Sviluppare relazioni basate sulla fiducia
gestione delle risorse umane siano Per il mentor
• Rivitalizzare la propria carriera
implementate efficacemente. E que-
• Accrescere appagamento e soddisfazione
sto è inscindibilmente legato al la-
• Rafforzare le proprie competenze
voro quotidiano che i capi svolgono
• Accelerare il proprio percorso di carriera
con i propri collaboratori, che finisce Per il mentee
• Accrescere la job satisfaction
per accrescere la loro responsabilità • Accrescere la comprensione del contesto organizzativo
in termini di people management. • Migliorare performance e clima organizzativo
Sono in molti a domandarsi se que- • Implementare modelli di leadership
sta “devoluzione” sia sostenibile. Per l’azienda • Sostenere l’implementazione di modelli di successione
Com’è vissuta dai manager di linea? • Costruire alleanze tra generazioni diverse di manager
Non rischia di generare riluttanza • Facilitare l’inserimento di nuove risorse

L’IMPRESA N°11/2017 103


PEOPLE STRATEGY

Il mentoring in Poste Italiane Ancora, il mentoring può essere


Con 31 milioni di clienti e più di 140mila dipendenti, Poste Italiane rappresenta la
utilizzato come potente strumen-
più grande infrastruttura in Italia attiva nei servizi postale, finanziario, assicurativo,
to di integrazione intergenerazio-
di telefonia mobile e di comunicazione digitale. Una complessità strategica e orga- nale, favorendo in questo caso il
nizzativa che si accompagna a una profonda fase di trasformazione organizzativa, trasferimento a collaboratori meno
amplificata dalla quotazione in Borsa nel 2015. Una trasformazione che passa esperti di conoscenze e competenze
necessariamente per lo sviluppo di una cultura manageriale adeguata alle nuove spesso non codificate accumulate
sfide e diffusa a tutti i livelli dell’organizzazione. In questo quadro s’inserisce il negli anni dalle risorse più senior
progetto di Mentoring cui l’azienda sta lavorando. Un progetto cui si assegna un che stanno per lasciare l’impresa.
rilievo strategico in quanto – proprio in ragione delle caratteristiche e dei benefici Al tempo stesso, la costruzione e
del mentoring – può avere un impatto molto forte sullo sviluppo della leadership, implementazione accurata di pro-
sulla diffusione di competenze e sull’engagement dei collaboratori a diversi livelli, grammi di mentorship consente ai
anche grazie alla creazione di una Comunità di Pratica sulla Leadership, luogo collaboratori di accelerare il proprio
privilegiato di co-creazione e condivisione del modello e di diffusione delle best percorso di apprendimento renden-
practice di leadership. Un programma che intende coinvolgere, con un meccanismo do più efficace, ad esempio, l’inseri-
a cascata secondo le linee guida del progetto in corso di definizione, tutti i Talent mento in nuovi ruoli organizzativi.
Pool aziendali. Un progetto che prevede anche specifici supporti formativi per Men- Il mentoring inoltre può essere un
tori e Mentee, l’attivazione di diversi cicli di mentoring e strumenti di monitoraggio utile strumento per accompagna-
delle attività per rendere sempre più efficace questa potente relazione di sostegno. re l’implementazione di piani di
successione manageriale o impren-
ditoriale. Collocato in questo con-
Attenzione ai fattori critici investimento nella formazione dei testo di articolati benefici e ritorni
Una pratica complessa e delicata, mentor. organizzativi non è difficile com-
soprattutto nella scelta dei mentee prendere perché imprese e manage-
(che possono essere neo-assunti op- Definire la finalità per ment siano sempre più interessati ad
pure un cluster di manager ad alto ottenere i massimi benefici attivare programmi di mentorship
potenziale); nell’identificazione delle Il mentoring può essere utilizzato per farli diventare leva di sviluppo
competenze del mentore e nella se- con differenti finalità, tra le quali: delle persone e del business. Come
lezione di coloro i quali, in azienda, facilitare i processi di socializza- ogni leva, però, va attentamente
possiedono tali competenze (e moti- zione dei neo-assunti; affiancare i progettata, organizzata con cura e
vazioni); nella scelta delle modalità processi di apprendimento formali; implementata da manager e capi
con cui fare matching tra mentor consentire il trasferimento di co- consapevoli delle potenzialità dello
e mentee; nella definizione di li- noscenze di natura esperienziale e strumento e adeguatamente forma-
nee guida per lo svolgimento della tacita; migliorare la performance; ti. Forse è questa la sfida più impor-
relazione e nell’approntare efficaci valorizzare il potenziale. Quando tante da cogliere.
supporti formativi ai mentori. Solo si pensa di avviare programmi di Gabriele Gabrielli,
ponderando sapientemente ciascuna mentoring spesso ci si domanda Professor of Practice alla
di queste scelte e condividendone i se la mentorship possa configu- Luiss Business School è
presupposti, l’azienda sarà in grado rarsi tra il capo e il collaboratore e responsabile del People
Management Competence
di aumentare i potenziali benefici quindi se sia compatibile con una Centre & Lab. Alla Luiss
del mentoring per il mentore, per relazione di tipo gerarchico. Teoria Guido Carli insegna
il mentee e per l’organizzazione (v. e pratica sono convergenti su questo Hrm and Organisation all’Università.
Fondatore e Presidente della Fondazione
Figura 1) e mettersi al riparo, al- punto escludendo tale possibilità Lavoroperlapersona è Professional Certified
meno in parte, da una serie di ri- che snaturerebbe la genuinità della Coach accreditato presso l’Icf e componente
schi connessi a un’implementazione relazione. Si suggerisce piuttosto di del Comitato Scientifico dell’Aidp
non accurata di questa relazione, che creare “coppie” di mentor e men- Silvia Profili, Professore
possono derivare, ad esempio, da una tee che travalichino i confini delle Associato di Organizzazione
scarsa comprensione delle finalità funzioni e divisioni organizzative, e Gestione delle Risorse
del programma da parte dei soggetti superando le resistenze che possono Umane presso l’Università
Europea di Roma. Fa parte
coinvolti (mentor, mentee e loro insorgere in contesti caratterizzati del People Management
capi diretti), da un approccio troppo da sub-culture e silos organizzativi, Competence Centre &
direttivo e top-down nella scelta con indubbi vantaggi in termini di Lab della LUISS Business School, dove si
occupa di formazione e ricerca sui temi
dei mentor, da un’inadeguata spon- benefici aggiuntivi quali cross-ferti- di people management e organizzazione
sorship del progetto da parte del lization, innovazione organizzativa ed è docente di People Management
board aziendale, da un insufficiente e trasferimento di buone pratiche. all’Executive Mba

104 L’IMPRESA N°11/2017


PEOPLE STRATEGY

sibilità e l’esposizione, che gli assegni


Un sostegno concreto allo obiettivi sfidanti.
• Psychosocial functions: il mentor
sviluppo delle persone si basa sulla fiducia e le relazioni in-
terpersonali e adotta comportamenti
che alimentano lo sviluppo personale e
oaching e mentoring rientra- di sviluppo all’interno dell’organizza- professionale del mentee, la sua iden-

C no nelle cosiddette relazioni


di sostegno allo sviluppo delle
persone, interventi disegnati su mi-
zione (Gabrielli, 2010). L’essenza di
questa particolare relazione di soste-
gno sta proprio nel significativo dif-
tità, la sua consapevolezza e auto-
efficacia. In questo caso, dunque, il
mentor dovrà offrire riconoscimento
sura in base a specifiche esigenze del ferenziale di competenza, esperienza, e conferme, amicizia, consigli, ali-
singolo individuo o di un gruppo, conoscenza dell’organizzazione (cul- mentare lo scambio di informazioni
in grado quindi di riconoscere biso- tura, pratiche e relazioni anche infor- e la discussione, garantire sostegno e
gni specifici e fornire un servizio di mali) tra mentore e protégé (colui che incoraggiamento.
supporto personalizzato, che mette beneficia del supporto). Per questo Il prevalere dell’una o dell’altra fun-
in grado gli individui di sviluppare a svolgere il ruolo di mentori sono zione dipende da numerosi fattori
capacità di apprendimento e uti- sempre più spesso manager interni come i bisogni del mentee, le capacità
lizzare al meglio le proprie leve di all’azienda, portatori di competenze del mentor di soddisfare tali bisogni
sviluppo (Gabrielli, Profili, 2016). radicate nella cultura organizzativa (dunque dalle sue skills interperso-
Entrambe queste pratiche – che han- e, dunque, in grado di supportare il nali, risorse e potere), gli interessi
no però caratteristiche e modalità mentee nel suo percorso personale del mentor. L’interazione di questi
di implementazione diverse – sono di sviluppo all’interno dell’organiz- fattori dovrà quindi garantire quel-
collocate sempre più al centro dei zazione. la “chimica” nella relazione (Ragins,
programmi di sviluppo delle aziende. 1997) che poggia sul mantenimento
Secondo una ricerca del Cipd (2015), Non solo carriera nel tempo del fit tra bisogni del men-
il 75% delle organizzazioni offre at- È possibile identificare due princi- tee e capacità/interesse del mentor a
tualmente programmi di coaching o pali funzioni a cui il mentoring può soddisfarli (Kram, 1985). Sebbene
mentoring ai propri collaboratori e assolvere: entrambe queste funzioni (di carriera
il 13% ha in programma di farlo nei • Career functions: il mentor mette e psico-sociale) siano spesso presenti
prossimi anni. Nella gran parte dei in atto comportamenti per aiutare i nella relazione di mentoring, la se-
casi, le aziende ricorrono a manager mentee a prepararsi per avanzamenti conda sta divenendo prioritaria per
interni all’organizzazione; solo il 6% gerarchici all’interno dell’organizza- le organizzazioni, ponendo al centro
delle organizzazioni si avvale esclu- zione. In questo caso, ci si aspetta la qualità del legame emozionale e
sivamente di professionisti esterni, dal mentore che faccia da sponsor al dell’attaccamento psicologico nella
percentuale che cresce leggermente proprio mentee, che ne accresca la vi- relazione.
nelle aziende con meno di 250 di-
pendenti (Figura 1, CIPD 2015).
Which three of th following talent management activities are most used and most
Il vantaggio del mentor effective in your organisation? (% of respondents with talent management activities)
interno Base: 276
In top 3 most
used
In top 3 most
effective
Concentrandoci sul mentoring, que- High-potential in-house development schemes 42 35
sta è una pratica che trova ispirazione, Coaching 40 45
come noto, nell’Odissea di Omero Mentoring and buddying schemes 33 30
e, in particolare, nella relazione tra 360-degree feedback 29 23
Mentore e Telemaco figlio di Ulisse; Graduate development programmes 22 14
relazione promossa dallo stesso re di Courses at external institutions 21 11
Itaca per assicurare una “guida saggia Cross-functional project assignments 18 24
ed esperta” alla crescita del figlio da Courses leading to a management/business qualification (for example Mba) 17 10
cui si deve allontanare. In questo sen- Assessment centres 17 16
so il “mentore” è una persona che ha Internal or external secondments 14 17
maturato numerose esperienze e che, Job rotation and shadowing 12 15
proprio per questo, può offrire aiuto Developing communities of practice 9 11
e “protezione” a un dipendente meno School-leaver development programmes 6 5
esperto (Noe et ali., 2006), divenendo Action learning sets 6 11
per lui una guida nelle diverse fasi Using learning technologies (such as social media) to bring talented groups together 3 3

L’IMPRESA N°11/2017 105


PEOPLE STRATEGY

CONTROCORRENTE. Le testimonianze di Pwn-Milan

Tempo di reverse mentoring


di Valentina Paternoster

n America è ormai una prassi consolidata, alle generazioni di trovare elementi comuni

I in Europa e in Italia se ne parla poco. È


il reverse mentoring, o Millennial men-
toring, una formula per lo scambio di
competenze hard e soft tra nativi digitali
e over 40. Pwn Milan è partita da questo
concetto e lo ha connotato al femminile: sup-
portare le donne nella propria professione, in
su cui dialogare, amplificare la comunicazione
e prevenire le contrapposizioni, favorendo un
clima di collaborazione nel rispetto dei ruoli e
delle responsabilità di ciascuno. All’interno di
questa cornice, ogni generazione è una risorsa
per il mutuo-apprendimento: come ben espri-
me Silvia Vaccarone, mentee, «Mi sembra di
particolare donne con percorsi di carriera soli- poter prendere in prestito un paio di “occhiali
di ma spesso con poche competenze web 2.0. Valentina con lenti da Millennial” e dare a tutto ciò
che mi circonda un senso e un significato
Un Interscambio proficuo Paternoster più ampi. È un privilegio che tutti, donne e
Progettare e tenere le fila del progetto di re- uomini over 40, dovrebbero, anche solo per
Co-founder di Tra-
verse mentoring con altre cinque Millennial una volta, avere».
under 25 è per me, Millennial anni ‘80, il demark-You (www.
modo di creare un ponte tra vecchie e nuove trademark-you. Il tallone d’Achille delle imprese
generazioni e condividere la nostra visione del com), porta il per- Nel mio lavoro osservo come il binomio
futuro: un futuro liquido, per cui decidiamo sonal branding in Engagement & Millennial sia un tema cri-
con il cuore e seguiamo l’istinto. E, professio- tico, e i dati lo confermano: secondo una
azienda per inse-
nalmente, andiamo dove possiamo metterci recente ricerca Gallup, i Millennial sono più
in gioco e imparare. È un po’ come se volessi- gnare ai collabo- leali verso le proprie aziende, ma sono anche
mo crescere sempre. Le sessioni di workshop, ratori a raccontare disposti a cambiare più spesso per un biso-
per il trasferimento di conoscenze sul perso- il proprio lavoro e gno di continuous learning. Con Pwn stiamo
nal branding e le skill digitali, unitamente agli a diventare brand vivendo in presa diretta come il reverse men-
incontri in dinamica 1-to-1 di tutoring sullo toring permetta di coinvolgere i Millennial
ambassador. Da
sviluppo della strategia di comunicazione, che nell’interscambio continuo del know-how,
tenga conto degli interessi e degli obiettivi sempre cantasto- patrimonio enorme e inestimabile. E quando
personali, ci consentono di allenare le nostre rie, scrive e rac- chiediamo a mentor e mentee perché parteci-
soft skill: dal ricevere e dare feedback all’ascol- conta di persone e pare, dalle mentor emerge che si tratta di «un
to attivo, al confronto aperto senza giudizio. imprese. Per Pwn esperimento riuscito per entrambi i mondi
Valentina Finotti, Francesca Parma, Federica Milan è Project Le-
generazionali» e per le mentee «di un tuffo nel
Ricciardi, Anna Stellari, Simona Toni – le presente per aprirsi ai nuovi modi di pensare,
ader del percorso
Millennial Mentor, neolaureate della facoltà agire e fare». Ed è da questo che capiamo che
di Psicologia dell’Università Cattolica di Mi- di Reverse Mento- siamo in un processo al passo con quel futuro
lano – sono state fin da subito se stesse, ed è ring. che è già qui.
stata anche questa la carta vincente. Siamo
riuscite a creare un clima di reciproca fiducia,
dando valore all’interscambio di esperienze. Percorsi bidirezionali efficaci di Silvia Rigamonti,
Mentoring co-Director Pwn Milan
Se, infatti, le mentor hanno la conoscenza
degli strumenti e hanno chiaro l’utilizzo che Negli Usa è chiamato Millennial mentoring, Pwn Milan per prima in Italia lo
se ne può fare, le mentee conoscono il con- ha realizzato per le sue associate nel 2017. Contiamo di ispirare le imprese a
testo dentro cui calare queste skill e aprono investire in questi percorsi di crescita bidirezionale così efficaci, che permet-
alle Millennial una finestra sul mondo del tono lo scambio di conoscenze e competenze tra le diverse generazioni per
lavoro e delle aziende e sui meccanismi che vi accrescere la professionalità e creare valore per sé e per l’azienda. Grazie alla
sottendono. Stiamo sperimentando concre- partnership tra Pwn e Fastweb Digital Academy, la scuola per le professioni
tamente come il reverse mentoring consenta digitali, nel 2018, il reverse mentoring sarà disponibile a un pubblico più vasto.

106 L’IMPRESA N°11/2017


PEOPLE STRATEGY

FORMAZIONE. Primi esperimenti pilota per il processo di accreditamento lanciato da Asfor

Corporate learning
organisation
sfor, Associazione Ita- Gli elementi oggetto della valutazio- percorso formativo osservato. Tale

A liana per la Formazione


Manageriale, sostiene il
ruolo della formazione
manageriale, in questa
fase di digital transformation, quale
leva strategica per lo sviluppo del
sistema paese, evidenziando la cen-
ne sono quindi strutturati a tre livelli:
1. il primo livello, più generale e
sistemico, esamina la corporate lear-
ning organisation come un insieme
funzionale, guidato da una ben defi-
nita missione, da un chiaro mandato,
ambito di attività e posizionamento
elemento specifico di osservazione e
“carotaggio” costituisce un elemento
distintivo e peculiare del modello e
ha lo scopo di verificare concreta-
mente il contributo specifico della
formazione manageriale a supporto
del business aziendale. Il progetto,
tralità del capitale umano per favorire nell’organigramma aziendale; avviato nel 2016, è stato disegnato,
uno sviluppo civile ed economico 2. il secondo livello riguarda il mo- discusso e affinato nel 2017 grazie al
ispirato a princìpi etici sostenibili dello operativo adottato, in termini contributo costruttivo e a un dialogo
e socialmente compatibili. Per da- di struttura interna, personale e ri- continuo all’interno di un gruppo
re concretezza e continuità a tali sorse, modello di business, localizza- di lavoro costituito ad hoc in Asfor,
princìpi guida. Asfor, che dal 1989 zione e dotazioni strutturali; ed è già stato testato sul campo in
ha attivato un sistema di accredi- 3. il terzo livello riguarda l’offerta due realtà aziendali (Angelini Scuola
tamento dei master post-laurea e sviluppata dalla Clo, il portafoglio di Management e Kohler). Oltre
post-experience, ha avviato di recen- di programmi e servizi (i principali all’essenziale fine-tuning del proces-
te il processo di accreditamento del- gruppi target, i principali obiettivi so, la fase sperimentale ha consentito
le Corporate learning organisation di apprendimento per ogni gruppo anche di evidenziare ulteriori aspetti
(Clo), nato dalla richiesta di alcune e le metodologie applicate, i risultati qualificanti, tra cui l’opportunità per
aziende private associate Asfor. Gli attesi e le modalità di misurazione e le corporate learning organisation
obiettivi con cui tale processo è stato monitoraggio adottati). di riflettere sul proprio percorso, di
definito da Asfor nel 2016 – e av- Una focalizzazione specifica di que- consolidare, in modo organico e sin-
viato attraverso la realizzazione di sto terzo livello riguarda, come detto, tetico al tempo stesso, l’esperienza
alcuni accreditamenti pilota nel 2017 l’analisi più approfondita di un’ini- costruita nel tempo, di avviare con-
– sono quindi: ziativa formativa “manageriale” iden- fronti strutturati di benchmarking. Un
• creare uno schema logico di rife- tificata e proposta dall’organizza- percorso che consente lo sviluppo
rimento per analizzare e valutare il zione, come dimostrazione concreta di occasioni di analisi e foresight, la
posizionamento nell’azienda, le ri- dell’impatto delle proprie attività a consapevolezza e la valorizzazione di
sorse, i processi, i risultati complessi- supporto dello sviluppo organizza- elementi distintivi, spesso impliciti
vi dell’attività formativa manageriale tivo dell’impresa nel suo complesso, nel proprio agire, che assumono e
realizzata dalla Clo; identificandone le finalità, in linea rafforzano un valore di comunica-
• rinforzare il miglioramento dei con le strategie complessive dell’a- zione interna ed esterna, attraverso
processi di apprendimento della Clo, zienda, gli obiettivi di apprendimento una lettura, neutra e al contempo a
anche attraverso l’analisi di un esem- e di sviluppo personale (curriculum, valore aggiunto, offerta dal processo
pio eccellente di percorso formativo strategie di Teaching&Learning, di accreditamento Asfor.
manageriale sviluppato dalla corpo- modalità di erogazione e valutazio-
rate stessa; ne) e di selezione dei partecipanti.
• verificare l’efficacia di tale esem- Infine è rilevante approfondire quan-
pio formativo con riferimento agli to il percorso formativo favorisca, in
obiettivi specifici del percorso e, più coerenza con le strategie aziendali,
estesamente, l’impatto rispetto alle un approccio globale e se esistano Manuela Brusoni
consigliere Asfor
attese complessive della corporate – o siano state tracciate – eventuali e presidente
e la convergenza a supporto delle evidenze rispetto alla reputazione, Commissione di
strategie aziendali. interna ed esterna all’azienda, del Accreditamento

L’IMPRESA N°11/2017 107


RUBRICHE
LIBRI
sono una realtà distante anni luce
da quella che l’ha preceduta. Sca-
Marketing per un mondo 4.0 ricano film e guardano serie tv
prima ancora che escano nel no-
stro paese, non pagano i contenuti
perché quelli più divertenti sono
tempi sono cambiati, persi- logie digitali) e dall’interno (nel- spesso prodotti da altri utenti,

I no il cambiamento non è più


quello di una volta. Occor-
re ripensarlo di continuo perché
la mentalità). Sono loro i nuovi
clienti da conquistare. Smanettoni
compulsivi. Consumatori influen-
hanno la versione gratuita di ogni
testata e canale tv, accedono on de-
mand a una miriade di contenuti,
le innovazioni hanno vita breve. zati da TripAdvisor più che dalla fruendone in ogni luogo e secondo
Non si fa in tempo ad adottarle pubblicità tradizionale. Clienti diverse occasioni. E quando arriva
che diventano obsolete. La digital volubili che entrano ed escono la pubblicità, danno un’occhiata al
transformation è una rivoluzione da cluster di consumo con estre- loro smartphone. Comportamenti
che scardina le vecchie abitudini, ma disinvoltura. Lavoratori smart, iperattivi che hanno dato vita a
liquida concetti che credevamo allergici alle gerarchie e al posto un nuovo mindset. «Sono cre-
intramontabili, stravolge le logi- fisso (lavorano ovunque, ma con sciuti nell’era del Web 2.0 e oggi
che di interi settori. Fra i più i loro ritmi). Navigatori peren- traspongono nel mondo cosiddet-
colpiti, il marketing. Nel giro di nemente connessi. Iper-informati, to reale la web-forma-mentis”. Il
pochi anni si è ritrovato cata- iper-veloci. Sapere come ragiona- processo cognitivo dei Millennial
pultato dall’era 1.0 (centrata sul no, con quali logiche prendono svolge, sia in rete sia nel co-
prodotto) a quella 4.0 (centrata decisioni e, soprattutto, a cosa siddetto mondo reale, continue
sulla connessione). Anche con- danno valore è importante per- verifiche, ricerche e risposte. Le
cetti longevi come il target hanno ché sono loro i nuovi influencer loro decisioni maturano tramite
lasciato il posto alle community. del mercato. E, a breve, la nuova processi di valutazione socializzati
E punti di riferimento come le 4P classe dirigente. Per conoscerli oc- e sono guidate da alcuni valori
di Philip Kotler (nonostante gli corre liberarsi di alcuni stereotipi. che li accomunano. Capeci li ha
aggiornamenti sino alla versione È quanto suggerisce Capeci at- riassunti con un memorabile acro-
6P) si rivelano insufficienti a tene- tingendo a diverse indagini che stico STILE, ovvero: Socialità,
re testa alle nuove strategie. L’in- dimostrano che i Millennial non Trasparenza, Immediatezza, Li-
fluenza dei Millennial sui modelli sono inerti e pessimisti, come si bertà, Esperienza. «Questi valori,
di consumo solleva interrogativi tende a credere, semplicemente peculiari delle nuove generazioni,
su come soddisfare una generazio- «ragionano su progetti, anziché su ispirano il cambiamento sociale,
ne insaziabile di novità, infedele programmi a lungo termine, non economico e individuale, di con-
ai brand, perennemente connessa, per questo sono incapaci di par- seguenza il marketing dei prossi-
difficile da ingaggiare e ancor tecipare al proprio futuro». E an- mi anni». Ma offrono anche spun-
più da fidelizzare. E questione cora: «Non sono infedeli al brand, ti utili a chi si trova oggi a dover
più importante: come preparare le tranne che con le marche incapaci gestire nelle aziende queste nuove
nuove generazioni (e soprattutto le di parlare il loro linguaggio, di generazioni, dovendole talvolta
vecchie) a entrare col piede giusto sintonizzarsi sui loro desideri». integrare con gli over ‘50. Cono-
nel mondo 4.0? Un ribaltamento di prospettiva scere lo STILE dei Millennial e
Sono questi alcuni dei temi af- che riconfigura l’immagine dei adottarlo nei brand, nel marke-
frontati da Post Millennial Mar- Millennial e aiuta a ripensarli sot- ting, nella comunicazione e nel
keting, di Federico Capeci, chief to una luce nuova. Tuttavia c’è un management, diventa allora una
digital officer e gap con cui fare i conti: «Il mar- necessità irrinunciabile per man-
ceo Italia di Kan- keting ha sempre saputo parlare tenere un vantaggio competitivo
tar Insight, net- ai giovani – spiega Capeci – oggi sempre più labile in questi tempi
work di ricerche assai meno forse perché le cam- di cambiamento permanente.
di mercato leader pagne sono concepite da direttori
nel mondo. Il libro creativi della Generazione X (i Nonostante i suoi vigorosi 86
offre una solida nati fra primi anni ’70 e i ’90). anni, Philip Kotler continua a
chiave di lettura Ma la società post Millennio non mostrare un’attenzione impertur-
per conoscere il mondo dei Mil- può essere compresa e gestita con babile ai nuovi trend e all’evolu-
lennial, dall’esterno (nei modelli logiche di continuità rispetto a ciò zione di una disciplina di cui è
di consumo e nell’uso delle tecno- che non esiste più». I Millennial stato uno dei principali fondatori.

108 L’IMPRESA N°11/2017


RUBRICHE RUBRICHE

Marketing 4.0, scritto a tre mani Il marketing, avvertono gli au- per il futuro, di-
con due consulenti indonesiani, tori, si trova oggi a dover fare vulgate nel 2016
aggiunge un ulte- i conti con un nuovo panorama dal World Eco-
riore tassello alle di business radicalmente mutato, nomic Forum,
sue ricerche. Il dove le forze orizzontali inclusive per racconta-
precedente, Mar- e sociali hanno la meglio su quelle re le iniziati-
keting 3.0, uscito verticali, esclusive e individuali, ve che Niuko
nel 2010, descri- tipiche del passato. Conseguenza: - Innovation &
veva la transizio- per competere in un mercato più Knowledge, la società di forma-
ne dal Marketing orizzontale, le aziende devono co- zione di Confindustria di Padova
1.0, centrato sul prodotto, al Mar- creare con i clienti e con i partner e Vicenza, sta portando avanti nel
keting 2.0 centrato sul cliente. Il nonché promuovere la coopeti- territorio. Tutte incentrate sullo
passaggio successivo, Marketing zione con i concorrenti. Inoltre, sviluppo delle competenze soft.
3.0, prospettava una visione uma- in un mercato più inclusivo, come Iniziative interessanti come Tea-
nistica del marketing, centrato sui l’attuale, il potere non appartiene chers@School, rivolta ai docenti
valori, dove i clienti erano conce- più agli individui, ma ai gruppi so- degli istituti scolastici per pre-
piti come persone a tutto tondo ciali. Le potenze esclusive devono parare i ragazzi ad affrontare il
dotati di una mente, un cuore cedere di fronte alla forza dell’in- mondo del lavoro con una marcia
e uno spirito di cui tener conto clusività. Lo dimostra persino il soft in più. O il percorso Soft skill
nelle proprie strategie. Marketing G7 che, non riuscendo a risolvere in action, indirizzato agli studenti
4.0 parte dalla constatazione che da solo la crisi finanziaria globale, universitari. Mentre il Soft Skill
la connettività sia la più grande ha dovuto coinvolgere le nazioni Lab è stato pensato specificamen-
rivoluzione avvenuta nella storia del G20. Infine, in un mercato più te per le aziende. L’uso compul-
del marketing, non solo in quanto sociale aumenta il peso del confor- sivo della tecnologia ha in parte
riduce i costi e abbassa le barrie- mismo. I clienti nel prendere una disabilitato, specie nelle ultime
re d’ingresso in nuovi mercati, decisione fanno sempre più affida- generazioni, quelle qualità indi-
ma perché cambia radicalmente il mento sull’opinione di familiari, spensabili per la socializzazione
modo di pensare la concorrenza, fan e follower, cercando recen- nel mondo reale. Bisogna tornare
i clienti, il mercato. L’evoluzio- sioni e consigli online e offline. a coltivare quelle facoltà proprie
ne dirompente e pervasiva delle Il libro analizza inoltre l’impatto degli esseri umani (pensiero criti-
tecnologie digitali (Intelligenza della convergenza delle diverse co, capacità relazionale, flessibilità
artificiale, IoT, robotica) suscita tecnologie digitali e illustra alcune mentale ecc.) che ci distinguono
una domanda emblematica che nuove tendenze: l’economia della e che, forse, ci permetteranno di
il libro affronta con sufficiente “condivisione”, la “now economy”, essere migliori di quelle macchine
esaustività: in un mondo digitaliz- l’integrazione omnichannel, il intelligenti che, a quanto si dice,
zato cosa significa essere una perso- content marketing, il social CRM. hanno serie intenzioni di prendere
na? A detta degli autori, siamo di E sostiene che la convergenza del- il nostro posto.
fronte a una rivoluzione antropo- le tecnologie condurrà alla con- Raul Alvarez
logica che, insieme ai modelli di vergenza fra il marketing digitale r.alvarez@inalto.it
consumo, trasforma la mentalità, e quello tradizionale. Ancora una
i gusti, le abitudini, l’estetica. Per volta Kotler riesce a cavalcare i Post Millennial Marketing
individuare le ansie e i desideri nuovi trend e a offrire una serie di Federico Capeci
latenti degli esseri umani occor- stimolanti suggestioni su come sta Franco Angeli, 2017
re quindi attingere agli strumen- cambiando il mercato e il mondo Pagine 152, 20 euro
ti dell’antropologia digitale quali nel quale vivremo nei prossimi
l’ascolto sociale, la netnografia anni. Marketing 4.0
(etnografia centrata su Internet), Philip Kotler, Hermawan
la ricerca empatica. Individuato il C’è un’altra domanda che reclama Kartajaya, Iwan Setiawan
lato umano dei clienti, i brand do- una rapida risposta: quali saranno Hoepli, 2017
vranno rivelare poi il proprio, di- le nuove competenze per muoversi Pagine 184, 19,90 euro
mostrando di possedere attributi con destrezza nell’era della digital
tipicamente umani quali l’attratti- trasformation e dell’Industria 4.0? Soft skill che generano valore
vità fisica, la socialità, la capacità di La risposta viene da Soft skill che Marina Pezzoli (a cura di)
suscitare emozioni, l’affabilità. Solo generano valore, un piccolo libro Franco Angeli, 2017
così potranno avere appeal. che parte dalle competenze chiave Pagine 150, 21 euro

L’IMPRESA N°11/2017 109


RUBRICHE

LIFESTYLE & CAR M O N D O W E B


Hashtag quattro ruote
Tecnologia e silenzio A fotografare le performance dei
brand automobilistici sui social ha
pensato l’osservatorio di Blogmeter. Su
innovato negli esterni e i dipendenti delle grandi aziende Facebook Audi risulta la più coinvol-

R con un’iniezione di tecno-


logia, da qualche mese è
in concessionaria il nuovo Nissan
(quadri, responsabili commerciali)
e per i rappresentanti delle Pmi». Il
successo di Qashqai deriva dall’aver
gente. Seguono Peugeot, BMW e Alfa
Romeo. Bene anche Mercedes-Benz
e Volkswagen. Intanto Audi spicca su
Instagram, al secondo posto Mercedes-
Qashqai, un modello che in pochi saputo combinare al meglio la pra-
Benz, seguita da BMW e Maserati. Pro-
anni è diventato una vera e propria ticità e l’appeal di un Suv, le dimen-
prio la casa modenese ha stretto colla-
icona nel mercato automobilistico sioni, la dinamica di guida e i costi
borazioni con diversi social influencer.
per aver “inaugurato” il segmen- di una berlina. Le novità intro- www.blogmeter.it
to dei crossover, segmento ormai dotte sul nuovo modello sono sia
diventato centrale nelle strategie estetiche (frontale completamen- Brand stories su Facebook
di sviluppo di tutte le case auto. te rivisitato – a partire dal nuovo Facebook scommette sulle storie
Il nuovo Qashqai enfatizza alcune paraurti anteriore integrato di serie nelle fanpage e apre all’attività so-
caratteristiche che lo rendono par- che richiama maggiormente la tinta cial di brand, aziende, organizzazioni. La
ticolarmente adatto anche a un uso della carrozzeria – al centro del novità è stata spiegata da Amy Sun, re-
in flotta. A proposito di questo, quale spicca la griglia “V motion” sponsabile di prodotto della piattaforma
Vincenzo Varriale, Sales General che incornicia il nuovo logo del di Menlo Park. Il social network da oltre
Manager di Nissan Italia, ci aiuta a marchio) sia tecnologiche. Molti i 2 miliardi di utenti punta ad aumentare il
far luce sui punti di forza del nuovo nuovi dispositivi di cui Qashqai è coinvolgimento con una funzione ripre-
Qashqai per un uso aziendale: «L’e- dotato, a partire dal sistema di fre- sa da Snapchat e finora decollata solo
levato valore residuo della vettura nata di emergenza intelligente con su Instagram, dove ogni giorno vengono
si traduce in un canone mensile riconoscimento del pedone. E poi, create oltre 250 milioni di storie.
competitivo, che si accompagna a ancora: l’Intelligent Around View www.facebook.com
costi di esercizio contenuti. Inol- Monitor, che fornisce una visione
tre sono da mettere in evidenza panoramica a 360° della vettura Città a suon di post e tweet
la ricca dotazione di serie della dall’alto, utile nelle manovre a bas- Sono più nel Nord Italia, ma non
versione Business, che comprende sa velocità; i fari active I-Led, con necessariamente nelle grandi re-
altà metropolitane. Torino, Bologna e
radio Dab, cruise control, clima sistema di inseguimento della tra-
Ferrara risultano tra le città più social
automatico, fendinebbia, Blueto- iettoria; il rilevamento posteriore
d’Italia, Roma e Milano quelle con più
oth, cerchi in lega, retrocamera, degli ostacoli in movimento; l’In-
follower. E poi Venezia, Rimini e Firenze
start&stop. Vi sono poi dotazioni telligent Trace Control, che facilita hanno più utenti in relazione alla po-
tecnologiche ai vertici della catego- il mantenimento della traiettoria polazione. La fotografia è scattata dal
ria per la sicurezza e il comfort, per in curva; l’Intelligent Ride Con- nuovo rapporto ICity Rate 2017, il rating
non parlare del design moderno ed trol, che riduce il beccheggio della delle smart city italiane condotto da Fpa.
elegante e degli interni di qualità vettura su dossi e irregolarità del http://icitylab2017.eventifpa.it/
superiore. Si tratta di un model- manto stradale. Diversi i motori
lo interessante in particolare per disponibili, ma quelli più adatti Giampaolo Colletti
alle flotte, sempre secondo Varria- @gpcolletti
le, sono due diesel: l’1.5dCi da 110
cv con cambio manuale a 6
rrapporti e l’1.6dCi da 130 cv Fra le altre migliorie apportate,
con cambio automatico Cvt.
co spicca il grande lavoro sull’acustica:
i rumori della strada e del ven-
NI
NISSAN QASHQAI 1.6dCi 130 CV to nell’abitacolo sono stati molto
Cilindrata 1.598 cc Emissioni CO2 122 g/km
ridotti. Un abitacolo più silenzioso
Motore 4 cilindri in linea Cambio automatico Cvt
significa un ambiente di maggior
Potenza max 130 cv Consumo medio 21,3 km/l pregio e livelli di stress inferiori.
Coppia max 320 Nm Dimensioni 4,39 x 1,80 x 1,59 m Anche questo è importante per chi
Velocità massima 183 km/h Peso 1.596 kg
usa l’auto per lavoro.
Accelerazione 11,1” da 0 a 100 Bagagliaio da 430 a 1.598 litri Vincenzo Conte
Fonte: Centro Studi Auto Aziendali vincenzoconte@gmail.com

110 L’IMPRESA N°11/2017


RUBRICHE

LIFESTYLE & HI-TECH


po’ lentamente: iOS 11 ha qualche
baco e un po’ di novità che lasciano
Novità per appassionati a tratti perplessi, anche se sappiamo
per esperienza che verranno rifi-
nite meglio da Apple nei prossimi
uesto mese abbia- in realtà di un iPhone 7 mesi. La politica di aggiornamenti

Q mo un piccolo
ingorgo: ben due
telefoni e un orologio.
Plus con fondo in ve-
tro, processore super
potente e caratteri-
gratuiti per 3-4 versioni del sistema
operativo su ogni apparecchio da
questo punto di vista è una vera
Partiamo da quest’ul- stiche migliorate ma garanzia.
timo, perché è il meno non rivoluzionate Terzo oggetto è il telefono low cost
“complicato”: Apple (quelle sono riser- di Nokia: è un feature phone (per
Watch Series 3 è la terza vate al telefono dire che non è smart) e in questo
edizione del segnatempo del- del decennale). settore è il re indiscusso. Si trat-
la mela. Esteticamente identi- L’iPhone 8 Plus ta del remake dello storico Nokia
co ai suoi predecessori, in realtà ha il fondo in vetro 3310, probabilmente l’apparecchio
la differenza c’è ed è sia nella mag- per la carica wireless (sa- più venduto di sempre prodotto fra
giore autonomia sia nella presenza rebbe meglio dire senza contat- il 2000 e il 2006. È stato presentato
della connessione LTE. In Italia to) in standard Qi, un processore quasi un anno fa e ha connessione
quest’ultima non è ancora disponi- A11 Bionic fortemente orientato al 2G dual band (non funziona negli
bile (lo sarà più avanti) ma quando machine learning e alla realtà au- Usa e in Asia); si tratta in pratica
ci sarà permetterà di utilizzare l’o- mentata, video-fotocamera di una carrozzeria che ri-
rologio da solo, lasciando l’iPhone ancora più potenziata con chiama il vecchio campione
a casa, per fare e ricevere telefonate nuovi effetti ritratto (meri- con l’elettronica di un qua-
e messaggi (oltre che per scaricare to della fotografia compu- lunque Nokia destinato ai
musica e podcast) utilizzando la rete tazionale) di tutto rispetto paesi emergenti a 60 euro.
telefonica. È un notevole passo in e nel complesso una serie Se ne è parlato molto e
avanti, ma rimane sempre un dub- di passi in avanti pur sem- mi sono trovato più che
bio più generale sul “bisogno” di uno pre nel pieno rispetto della bene a usarlo, soprattutto
smartwatch che vibra al polso per tradizione iniziata quattro per l’effetto disintossicante
registrare le attività della nostra vita anni fa con l’iPhone 6. rispetto agli smartphone
e notificare i nuovi messaggi e gli L’iPhone 8 è infatti indi- sempre connessi con Fa-
appuntamenti dell’agenda. Apple ne stinguibile dai suoi tre pre- cebook, Whatsapp, il web
è consapevole e ha arricchito ulte- decessori se non per piccoli e tutte quelle cose che al
riormente il sistema operativo con dettagli e questo per alcuni 3310 mancano. Mi pareva
funzioni di vario genere tra le quali è un vantaggio mentre per tardi parlarne qui, ma poi
un monitoraggio della salute del altri è uno svantaggio (dice Nokia ha raddoppiato pre-
cuore molto interessante. Se come meno chiaramente che il sentando la versione 3310
me non siete appas- telefono è nuovo di pacca). 3G, con connessione Umts. Sempre
sionati di sport, ma Se amate la sostanza trovere- prezzo attorno ai 60 euro e quattro
avete comunque te nell’iPhone 8 un vantaggioso colori, schermo da 2,4 pollici Qvga,
interesse ad avere un alleato: l’apparecchio è valido, fotocamera (dimenticabile) da 2
apparecchio flessibi- nell’uso quotidiano la megapixel, niente WiFi, Bluetooth
le al polso, che dia- durata della sua bat- 2,1, dual sim, radio e player mp3,
loga con il telefono teria è stata quasi di 88 grammi di peso, interfaccia leg-
ed è al tempo stes- due giorni pieni, la germente migliorata e autonomia
so elegante, l’Apple flessibilità del pro- galattica: 648 ore di standby (27
Watch è l’oggetto cessore che è al tem- giorni) e 7 ore di talk time. Adesso
che fa per voi. po stesso potente e sì che si ragiona: è diventato il mio
Passiamo all’iPho- risparmioso di ener- telefono da spiaggia e da viaggio
ne 8 Plus, che ho gia sta facendo scuo- preferito: fa il suo lavoro ed è anche
avuto modo di pro- la. Tra i difetti, oltre divertente. Alla fine, è lui la vera
vare lungamente al design conservati- novità del mese.
prima dell’arrivo di vo, un sistema opera- Antonio Dini
iPhone X. Si tratta tivo che ingrana un @antoniodini

iPhone 8 Plus L’IMPRESA N°11/2017 111


SFIDE MANAGERIALI

Alessandro Canepa
Una Pmi innovativa che azzera i resi per errori di taglia
nell’e-commerce con una app
perdere soldi e tempo sia al cliente modo errato, per due motivi: per-
che al produttore». Così, assieme a cezione sbagliata del proprio corpo
Stefano Fasana, matematico e project e tecnica inadeguata». Al contra-
manager della loro società i-Deal, rio, i test condotti su ISizeYou dal
Canepa ha iniziato a ragionare su novembre 2016 al marzo 2017 sul
una soluzione per riuscire a calcolare sito di Piacenza Cashmere hanno
in anticipo la taglia del cliente, ridu- mostrato che l’app è davvero capace
cendo al minimo il margine di errore. di ridurre quasi a zero il margine di
«C’erano già piattaforme e brand che errore. «Durante la sperimentazione
avevano inserito l’utilizzo di body- sull’e-commerce di Piacenza – ri-
scanner nei negozi, oppure avevano corda il ceo – abbiamo rilevato che

È
l’incubo peggiore di tut- sviluppato device dedicati. Noi però circa il 50% degli utenti ha scelto di
ti coloro che acquistano abbiamo perfezionato una soluzio- registrarsi su ISizeYou fornendo le
online: scegliere il ca- ne più immediata, che non prevede misure necessarie alla profilazione. Il
po della taglia sbagliata significativi investimenti sul campo 25% di loro ha completato l’acquisto,
e doverlo rendere non ma sfrutta qualcosa che abbiamo ma soprattutto i resi dovuti alla taglia
appena arrivato. Un inconveniente tutti in tasca, lo smartphone», rivela sono stati pari a zero». Un risultato
che, oltre che al consumatore, crea il manager. Da quell’intuizione sono che ha spinto Canepa e Fasana a
problemi alle aziende. Da un lato passati quattro anni e oggi quell’idea iniziare a testare l’applicazione anche
le mette, infatti, in difficoltà perché ha anche un nome: ISizeYou. Nel per il settore del “su misura” online
le costringe a gestire un tasso di resi concreto, si tratta di una app e di un dove raccogliere nella maniera più
crescenti che può andare dal 10% modulo e-commerce dedicato che, fedele possibile le misure dei clienti è
fino al 30%. E dall’altro le penalizza a partire dall’immagine del profilo fondamentale. «L’app per questa fun-
perché, come hanno dimostrato le del cliente, riesce a ricavare le mi- zione sarà probabilmente utilizzabile
statistiche, circa l’80% dei processi sure esatte e fare il matching con la da dicembre 2017. Inoltre – rivela
di acquisto si interrompe proprio nel taglia del capo. «Usando algoritmi Canepa – stiamo collaborando con
fatidico momento della scelta della matematici e intelligenza artificiale, il settore wellness e con quello della
taglia. L’incertezza su quale sia la abbiamo sviluppato un modello che salute nei processi di monitoraggio
misura migliore si traduce in una dif- permette di raccogliere le misure corporeo che puntano a mettere in
fidenza verso l’e-commerce, e anche corporee fondamentali e creare un luce i progressi fatti a livello fisico».
in una riduzione dei margini di pro- profilo virtuale, con sole due foto Tra i clienti di ISizeYou ci sono poi
fitto. Secondo gli ultimi dati ufficiali scattate con lo smartphone», spiega aziende di prodotti sportivi e anche
dell’Unione europea, solo nel 2014, il ceo. A partire dalle foto (una di i consumatori finali. Per loro infatti
sono stati resi 200 milioni di capi. Un spalle e una di profilo), ISizeYou ela- l’azienda sta lavorando alla possibi-
volume che, secondo i calcoli degli bora solo le coordinate dei contorni lità di usare l’app – su dispositivi sia
esperti di settore, costa al merchant del corpo, senza salvare le immagini iOs che Android – anche come una
dal 3 al 4% dell’intero fatturato. E, e quindi senza alcun problema di sorta di shop assistant da sfruttare in
nell’80% dei casi, la scelta di restituire privacy. Infine la app determina le tutti gli e-commerce. «Nella versione
un capo è dovuta proprio alla taglia misure corporee dell’utente e indica aggiornata dell’app, che rilasceremo
sbagliata. Un problema di cui si era al consumatore, di volta in volta, la a novembre, l’algoritmo terrà conto
accorto sin dal 1999 Alessandro taglia migliore. «Un risultato tutt’al- anche delle preferenze di vestibilità
Canepa che al tempo si occupava, tro che scontato – precisa Canepa e delle abitudini di acquisto come
tra le altre cose, dell’e-commerce di – visto che un test condotto su 265 farebbe un vero personal shopper».
Piacenza Cashmere. «Mi accorsi – persone, di età compresa tra i 25 e i Gli scettici degli acquisti online non
ricorda l’imprenditore – che i resi ral- 65 anni, ci ha rivelato che l’83% degli avranno davvero più scuse.
lentavano tutto il processo e facevano utenti raccoglie le proprie misure in Si.P.

112 L’IMPRESA N°11/2017

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