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it Lunedì 4/4/2022 Anno 126 - numero 79 |euro 1,50

SERIE A: 31a GIORNATA SABATO SPEZIA-VENEZIA 1-0 CLASSIFICA MILAN 66 TORINO* 38

LAZIO-SASSUOLO 2-1 NAPOLI 66 UDINESE** 33
La Roma è da 10 IERI
SALERNITANA-TORINO
FIORENTINA-EMPOLI
0-1
1-0
*UNA GARA IN
MENO
INTER*
JUVENTUS
63
59
BOLOGNA*
EMPOLI
33
33
È quinta da sola ATALANTA-NAPOLI
UDINESE-CAGLIARI
1-3
5-1
**DUE GARE IN
MENO
ROMA
LAZIO
54
52
SPEZIA
SAMPDORIA
32
29
La Viola non molla SAMPDORIA-ROMA
JUVENTUS-INTER
0-1
0-1
Champions League
Europa League
ATALANTA*
FIORENTINA*
51
50
CAGLIARI
GENOA
25
22
ma è furia Empoli OGGI VERONA-GENOA
MILAN-BOLOGNA
18.30
20.45
Conference League
Serie B
SASSUOLO
VERONA
43
42
VENEZIA*
SALERNITANA**
22
16

COLPO SCUDETTO DEI NERAZZURRI: JUVE BATTUTA

SÌ L’INTER C’È
Decide un rigore tirato due volte da Calhanoglu. Non basta la Signora più bella (traversa e palo)
Inzaghi: «Vittoria importante, il club vuole rinnovare». Allegri: «Pensiamo al quarto posto»
di BIANCHIN, CONTICELLO, D’ANGELO, DALLA VITE, DELLA VALLE, GARLANDO, SCHIANCHI R DA PAGINA 2 A 10 e un Commento di ANDREA MASALA R 20

Nerazzurri, che festa

Gli interisti si scatenano ed
SPALLETTI SBANCA BERGAMO. STASERA ROSSONERI COL BOLOGNA PER TORNARE SOLI IN TESTA esultano per la vittoria sulla

ORA TOCCA AL MILAN

Juve allo Stadium: da sinistra,
Dumfries, Calhanoglu,
D’Ambrosio, Lautaro e Perisic

Napoli, prova di forza Testa a testa

L’esultanza di Insigne,
rigore e assist a Bergamo
Tre gol e aggancio e Giroud che stasera
guiderà l’attacco
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

Il Diavolo con i 70.000

Spalletti manda in tilt Gasperini
Van der Poel «Il treno è giusto, è il momento» MotoGP Aprilia
beffa Pogacar Pioli con la spinta di San Siro primo trionfo
di ELEFANTE, LICARI, NICITA, R 12-13-14-16-17
Bis al Fiandre con Espargaro
di Gene Gnocchi Polemiche dei tifosi juventini per il rigore concesso ai
di SCOGNAMIGLIO R 56-57
IL ROMPIPALLONE nerazzurri. Rivedendo la Var si nota Dybala che esulta.
di IANIERI R 46-47-49-51
20404

9 771120 506000
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 3

Festa nerazzurra
Esultano i giocatori dell’Inter
I numeri della partita
dopo il gol di Hakan
Calhanoglu, 28 anni, che ha
deciso la sfida contro la
JUVENTUS
Juventus LAPRESSE POSIZIONE MEDIA DEI GIOCATORI
L’UOMO CHIAVE

1
12
3
4 27 25 9

10
6
11 7

1 Szczesny 12 Alex Sandro 10 Dybala

6 Danilo 27 Locatelli 9 Morata
4 De Ligt 25 Rabiot 7 Vlahovic
3 Chiellini 11 Cuadrado

% PASSAGGI RIUSCITI

84,6

CROSS EFFETTUATI

12
PERSI PALLONI RECUPERATI

137 49

INTER

solo l’Inter
POSIZIONE MEDIA DEI GIOCATORI
L’UOMO CHIAVE

1
95 14
37
77 20 9
33
23
10
2

1 Handanovic 2 Dumfries 14 Perisic

strapieno. Ma non è solo que-
stione di spirito. Allegri dimo-
stra che Don Abbondio sbaglia-
va: uno il coraggio se lo può da-
re. Tridente lussuoso a sostegno
di Vlahovic (4-2-3-1); il più co-
struttivo Rabiot e non Zakaria al
fianco di Locatelli. Non basta.
Educata a scappare a palla per-
sa, la Juve questa sera tiene alta
la linea e pressa alto. Difende
correndo in avanti e, di anticipo
in anticipo in anticipo, tiene in
scatola l’Inter. Ma, evaporato il
fumo del primo abbagliante
quarto d’ora, che comprende
anche una traversa ciabattata, ci
si accorge che c’è poco arrosto.
Nel senso che Morata resta fuori
dal gioco, Dybala si muove mol-
to in orizzontale e in verticale,
ma, alla fine, stringi, stringi, il
suo talentuoso vagare, si riassu-
me su un paio di telefonate dalla
distanza. Mai una buona rifini-
tura. Così, Vlahovic, nonostante
il ricco stuolo di camerieri, resta
a digiuno di palle gol e si intri-
stisce in lunghe attese, sba-
gliando il poco che gli arriva.
Preso coraggio, dopo l’inizio
sofferto, l’Inter trova la forza per
mettere il naso oltre la metà
campo e va a meritarsi il rigore
con Dumfries che all’andata
aveva causato il rigore del pari
bianconero con un’ingenuità su
Alex Sandro. Ingenuità per in-
genuità, ecco la redenzione.
Scossa Il secondo tempo ag-
giunge poco al copione: ancora
tanto nervosismo, una richiesta
di Var ogni 5 minuti, ancora
33 D’Ambrosio 23 Barella 9 Dzeko
possesso Juve, ma sterile. Esem- 37 Skriniar 77 Brozovic 10 Lautaro
plare l’azione più pericolosa: 95 Bastoni 20 Calhanoglu
un’irruzione solitaria di Zakaria
% PASSAGGI RIUSCITI
con tuonata sul palo (28’). Tutti i
talenti di Allegri in campo, da
Dybala in giù, non riescono a
produrre altrettanto, né da soli,
né tanto meno con azioni corali. 83,5
Le pulsazioni di Handanovic re-
stano basse, anche perché l’In-
ter, rianimata dal vantaggio, ri-
trova concentrazione e furore
antichi. Imperioso Skriniar, ri- CROSS EFFETTUATI
caricato Barella. Scopriremo
presto se è la scossa della svolta 5
invocata da Inzaghi, bravissimo PERSI PALLONI RECUPERATI
nella gestione della gara più dif-
ficile. 119 54
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Imagine» contro la guerra
L’italo-brasiliana Gaia e l’ucraina Kateryna Pavlenko
s TEMPO DI LETTURA 4’12” hanno cantato «Imagine» di John Lennon
GDS
4 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 5

SERIE A 31ª GIORNATA

#

IL DERBY D’ITALIA
LE PAGELLE
di Bianchin-Conticello
Rabiot in versione super, Perisic è prezioso
JUVENTUS Paradosso Villarreal, atto secondo:
giocare bene e perdere. Difende alto, INTER Dicevano fosse bella quando macinava
successi sulle punte, ma per ritrovare il

6 crea molto ma manca sempre

qualcosa. Le punte, ad esempio. 6,5 senso di questa stagione scopre quanto è
piacevole vincere sporcandosi la faccia.

L’ALLENATORE IL MIGLIORE IL PEGGIORE L’ALLENATORE IL MIGLIORE IL PEGGIORE

6 Allegri 7 Rabiot 5 Morata 7 Inzaghi 7 Skriniar 5 Lautaro

Juve coraggiosa: difende in avanti
e fa sentire il gol nell’aria. Il secondo
tempo è peggiore: meno ritmo
e poca pressione nel finale:
Handanovic non rischia.
Il 3 aprile, giorno dell’emissione del
Gronchi rosa, altra rarità:
Rabiot applauditissimo allo Stadium.
Aggredisce, lotta, trova Vlahovic
in verticale. Super. (Arthur s.v.)
Nella sua maledetta domenica, come
per Al Pacino, contano i centimetri.
Occasione di testa: fuori. Di piede:
anche. Intervento su Dumfries:
fallo da rigore.
Dopo dieci anni l’Inter espugna
lo Stadium e dopo tre mesi e mezzo
vince in trasferta: Simone
ha (ri)trovato la rabbia che chiedeva
e pure la via per la seconda stella.
Ingaggia un duello rusticano con
Vlahovic: usa le maniere forti, a volte
quelle fortissime. Solo una volta
il serbo lo lascia di sale, ma nel
complesso Milan è il trionfatore.
Il giallo all’alba del match per calcione
in faccia a Locatelli lo condiziona,
anzi lo paralizza: un liscione in area
è la conferma. Si affanna in
solitudine, mentre la partita è altrove.

6,5 5,5 6 6 6 6 6 6,5 6 6,5 6,5 6,5

Szczesny Danilo De Ligt Chiellini Alex Sandro Locatelli Handanovic D’Ambrosio Bastoni Dumfries Barella Brozovic
De Ligt dà una Danilo non alla Il piedone Gran partita Ordinato, Il colpo in faccia, Di tutte le uscite Conquista Avere a che fare Un rigorino Nel primo tempo Mani larghe e
mano di bianco Danilo: più numero 48 mura in marcatura giudizioso poi l’infortunio a vuoto della un giallo dato con Cuadrado concesso debolino sbuffante: a volte
sulla Gioconda di qualche Calhanoglu in su Dzeko, ma mai incisivo al ginocchio: collezione, a Loca e aiuta è un mestiere all’andata e uno nei contrasti sembra il Brozo
di serata, pallone giocato area. Decisivo. con scene con la palla: turbante in testa quella sulla quando può usurante: si fa strappato al e lentino negli prima maniera.
il rigore primo male e perso Il problema da Laocoonte, un cross in 73 e turbato lui, traversa della Skriniar nella borseggiare ritorno: dopo scatti. Nel Ma è un’illusione:
estratto parato nel traffico. è che, nella ma anche minuti, esce piangendo. Juve è tra le più lotta greco- più di un pallone aver pasticciato secondo ritrova in questo ritorno
a Calha. Il meglio all’inizio solita partita XL, Skriniar perso non di più. Il resto è una tragiche. romana con sanguinoso. qua e là, mette l’energia con contratto
Sul secondo – verticale fa ripetere in area e quella Con Dumfries mezz’ora buona Non contento, Vlahovic: se alla Un po’ il piedino al perduta, in tasca, cresce
ci va vicino per Vlahovic – il rigore. deviazione sulla a lungo è 0-0, con un giallo regala una palla fine la barricata di insicurezze, momento giusto. la benzina quando Simone
e prima, per e dietro: Perisic La serata (e traversa. Dura poi l’azione del evitabile. a Morata. Ma regge, una parte ma anche lui si Simone lo toglie dal fondo scava la trincea.
gradire, salva non fa male. chissà che altro) non segnare rigore cambia non prende gol del merito esalta nella lotta per coprire del serbatoio (Gagliardini
su Skriniar. si decide lì. da tre metri. la partita. e questo conta. è pure sua. nel fango. gli spifferi. e si rilancia. 6)

6,5 5,5 6,5 6,5

Cuadrado Dybala Calhanoglu Perisic
Un po’ largo, La marcatura La freddezza Ci sono ruggini
un po’ interno. su Brozovic, con cui realizza pregresse con
Il meglio: va via più che altro, il rigore-bis vale Cuadrado e si
a Bastoni e è sorveglianza molto più vede. A Torino
crossa dietro rafforzata: dell’errore in serve l’Ivan
per Morata. un po’ lo segue, prima battuta: difensore
Gli manca un po’ lo guarda. la palla pesava e non quello
la solita giocata Due tiri, i gialli quanto uno attaccante: così
decisiva: di Perisic scudetto. Per si avventura
un tiro respinto. e Calhanoglu, il resto, non ha in una chiusura
(Bernardeschi non di più. molte possibilità che vale tre
s.v.) per ricamare. quarti di gol.

5,5 6,5 5,5 6,5

Vlahovic Zakaria
Due flash Titolare? Dzeko Correa
da campione: No, ma pronto Non è una Serve a dare
il cross mancino subito. partita a misura profondità
per Morata, La giocata di attaccanti quando la Juve
il modo in cui più bella della quella che fa preme e lascia
si gira su partita: esce quest’Inter campo alle
Skriniar. Sì, però dal traffico col sparagnina: spalle: sradica
non prende navigatore, salta Edin traghetta una palla
quasi mai la Skriniar e calcia: qualche pallone rabbiosa
porta: ha un paio palo. Prima, una nel primo tempo a De Ligt, ma
di palle gol, palla per Dybala e pochissimo quella buona da
tira fuori. niente male. di più. spedire in porta
(Gosens s.v.) la sparacchia.

6 5,5 6,5 6
De Sciglio Kean
Largo a sinistra, Dentro per un Darmian Vidal
mette subito colpo di testa, Chiamato a dare Subissato
un bel cross una deviazione, ordine dove dai fischi dello
per Vlahovic: qualcosa. c’era un po’ Stadium, rischia
meglio lui Non arriva. di disordine: il tamponamento
di Alex Sandro. non soffre poi qua e là
troppo contro nel tentativo
Morata e sfonda di rubar palla.
pure una volta, In uno, fa un fallo
costruendo inutile su Berna
l’occasione dello regalando
0-2 per Correa. una punizione
pericolosa.
G L I A R B I T R I 6 IRRATI (Arbitro) Voto che coinvolge anche il Var. Partita non facile, ruvida, che a volte gli sfugge ma che alla fine, anche grazie a Mazzoleni (Var, appunto) riesce a chiudere con due decisioni corrette (non
di Mdv sono da rigore le richieste di De Ligt e Vlahovic al 96’). Corretti i primi due gialli e giusto non sanzionare Lautaro e Rabiot col 2°. Bastoni-Zakaria: qui, invece, dubbi 5,5 RANGHETTI 5,5 VIVENZI (Assist.)
 6 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
SERIE A 31ª GIORNATA
IL DERBY D’ITALIA
Il rilancio
di Inzaghi
Abbracci
e spogliarelli
L’Inter non vinceva allo Stadium
dal 2012. Questo successo vale
un abbraccio collettivo al fischio
finale e poi le maglie lanciate
sotto il settore ospiti, come fatto
dal croato Ivan Perisic. Per lo
scudetto c’è anche l’Inter
LAPRESSE-GETTY
«HOFIDUCIANELL’INTER
HA DETTO
ILCLUBVUOLERINNOVARE
E’ normale
che ci fosse
pressione
visto che i
PREFERISCOASPETTARE»
risultati
non arri-
vavano, ma
mancavano
giocatori
Bravi i miei
di Vincenzo D’Angelo
INVIATO A TORINO
ragazzi a
T
non
condere
troppo alla
Juve, che
sappiamo
che tipo di
squadra è ra i tanti modi con cui poteva
vincerla, forse lo ha fatto nella
S.Inzaghi
All. Inter
maniera meno inzaghiana pos-
sibile. Creando poco, anche me-
no del minimo indispensabile,
con la sua squadra che si è esal-
tata più nella battaglia e nei con-
tinui corpo a corpo, che nel fra-
seggio veloce nella metà campo
avversaria. Esterni poco cercati,
punte quasi mai raggiunte e
possesso palla ridotto al mini-
mo, specie nel primo tempo. Si-
mone Inzaghi, però, si porta a
casa una vittoria che vale dop-
pio, per la classifica e per il mo-
rale. Adesso sì che la sua squa-
dra può tornare a credere vera-
mente allo scudetto, dopo aver
dilapidato un vantaggio enorme
accumulato prima di quel ma-
ledetto derby. «Ma non abbia-
mo fatto ancora nulla, questa è
una tappa fondamentale che ci
deve dare fiducia nell’insegui-
mento a Milan e Napoli – sottoli-
nea il tecnico nerazzurro -. e vo-
levamo rimanere lì. Abbiamo
perso punti che cercheremo di
guadagnare in queste ultime ot-
to partite. Io di pressione però
sinceramente ne sento poca
perché sono avanti rispetto a ciò
che pensassi come risultati e
trofei. Normale che all’Inter ci
sia pressione dopo che sono
mancati risultati nelle ultime
partite, ma ci sono mancati gio-
catori importanti nelle ultime
partite».
Sassolini Poi il tecnico si to-
glie qualche sassolino dalla
scarpa. «Ho sentito parlare di
cose come i moduli sbagliati,
ma ora siamo lì a inseguire, di-
ranno che noi siamo ancora fa-
voriti ma non vincevamo qui al-
lo Stadium da 11 anni… Io la fi-
ducia della società l’ho sempre
sentita quindi mi dite una cosa
nuova se non era così. Ho un
contratto che la società mi ha
chiesto di prolungare - aggiunge
con orgoglio -, io però ho chie-
sto di aspettare perché bisogna
valutare i risultati. Sette mesi di
ottimo lavoro sono stati offusca-
ti dai risultati recenti, ma sento
la fiducia di tutti. Anche dei tifo-
si che sono venuti pure a inci-
tarci ad Appiano (il riferimento
è alla vigilia di sanato, ndr). So-
no contento di quanto fatto in
questi sette mesi, le critiche so-
no venute fuori ma sono nel cal-
cio da 30 anni, è giusto accettare
Il protagonista
Skriniar, rivincita su Vlahovic
«Per il titolo tutto riaperto»
Un giovane
Dusan lo beffò,
ieri sera l’ha
murato: «Tre
punti pesanti»
INVIATO A TORINO
ale di più quando si
V
soffre, quando si di-
fende di squadra,
quando finalmente
si rivede quello spi-
rito da battaglia che era stata la
vera chiave di svolta dell’era
Conte. L’Inter che non sa più
incantare col gioco, lo fa con
una ritrovata – e per certi versi
insperata – compattezza difen-
siva. Merito del lavoro, certo. O
della condizione che piano
piano sta tornando quella di
Le precisazioni del
tecnico nerazzurro:
«La società mi è
sempre stata vicino
Qui conta vincere ma
io sinceramente non
sento la pressione»
prima. Ma il salto di qualità la
squadra lo ha fatto nella com-
pattezza, nella voglia di tornare
a sentirsi un tassello fondamen-
tale dell’ingranaggio: se uno dà
meno, la catena si spezza e il
motore si ferma. E invece riec-
cola l’Inter tutta cuore e sudore.
Muro E il simbolo del muro
che è tornato a impenetrabile è
Milan Skriniar, straordinario nel
rendere piccolo piccolo Dusan
Vlahovic. Skrniar aveva un con-
to in sospeso col serbo, capace di
prendersi gioco di lui tre stagio-
ni fa, quando l’Inter a Firenze
venne raggiunta dal primo
grande acuto del giovane Dusan
contro una big: un capolavoro di
tecnica e potenza che aveva por-
tato Skriniar sul banco degli im-
putati per una vittoria sfumata
nel recupero. Quel Primavera
oggi è attaccante da 70 milioni di
quelle costruttive».
Frecciate La vetta da ieri notte
è tornata a vedersi grande nel
mirino: tre punti di distacco, col
Milan in campo stasera e l’Inter
che a fine aprile recupererà il
match con il Bologna. Ma i cal-
coli ora contano il giusto, perché
di fondamentale a Torino è arri-
vata la prima vittoria in trasferta
in questo 2022 nero. E, beffa
nella beffa per la Juve, è arrivata
una vittoria di cortissimo muso.
«Abbiamo avuto poche difficol-
tà sinceramente, sulla traversa
c’era un fallo netto su Handano-
vic. Nella ripresa c’è stata l’occa-
sione di Zakaria ma poi i miei
euro e fama da duro: sarà per
AL TOP questo che Milan si è sentito a
casa, libero di presentargli il
conto. «Sono tre punti che val-
gono tantissimo e lo sapevamo
– ha detto il difensore slovacco
-. Sono contento perché abbia-
mo lottato fino all’ultimo mi-
nuto. Una vittoria e un sacrifi-
cio che ci volevano. Abbiamo
ora una grandissima spinta per
Al centro le prossime partite». A chi si
Milan Skriniar, lamenta della brillantezza,
27 anni, ancora Skriniar risponde: «Le partite
una volta tra i si vincono anche così, adesso
migliori al sono importanti solo i tre pun-
centro della ti. Per lo scudetto ce la giochia-
difesa al posto mo, è tutto riaperto». Come
di De Vrij sembrano lontani i due mesi di
crisi.
v.d’a.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 1’ 30”
ragazzi hanno concesso poco al-
la Juve che sappiamo che squa-
dra è». Una partita nella partita
l’hanno giocata anche i due tec-
nici a bordo campo: urla per
consigliare i giocatori, urla per
contestare qualche decisione
avversa, urla per punzecchiare
anche l’altra panchina. Il mo-
mento di massima tensione col
rigore ripetuto e lui e il suo staff
presi di mira “dall’affetto” di
qualche tifoso particolarmente
contrariato dopo la decisione di
ribattere il penalty decisivo, che
si è avvicinato pericolosamente
al plexiglass che separa pubbli-
co e panchine.
Entusiasmo Ci sono voluti
nove anni e mezzo per brindare
nuovamente a casa Juve: da ieri
sera Andrea Stramaccioni fini-
sce definitivamente nel passato
più remoto, il presente – e ma-
gari anche il futuro – è tornato
nelle mani di Inzaghi, che in un
colpo solo cancella due mesi
sulle montagne russe e rilancia
la sua Inter prepotentemente
nella corsa allo scudetto. Serviva
solo vincere e vittoria è stata, ma
adesso niente più alibi. Certo, il
destino della volata tricolore re-
sta nelle mani del Milan, ma già
da stasera la pressione sarà di-
versa: Pioli non può più sbaglia-
re, perché l’Inter ha ritrovato la
scintilla da scudetto. E questo è
un torneo diverso per tutti i ne-
razzurri, perché la seconda stel-
la porterebbe tutti in maniera
trionfante nella storia del club.
Da ieri è iniziata un’altra stagio-
ne, forse un’altra era: i tifosi che
cantano e fanno festa quando lo
stadio è rimasto vuoto, incitan-
do Gosens e De Vrij che si alle-
nano da soli e caricati dal prepa-
ratore atletico Rupert, mandano
un nuovo messaggio al campio-
nato. Si è risvegliato l’orgoglio
dei campioni: ferito e ancor più
pericoloso.
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s TEMPO DI LETTURA 3’ 15”
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 7
#

IL PROTAGONISTA

CALHANOGLU
Ecco il ciclone Hakan
«Non pensavo lo parasse
Ma poi ho rimediato...»
Il turco ha mostrato freddezza: «Queste partite sono
sempre così nervose, noi bene nella fase difensiva»
trocampista di Simone ha rimes- Stadium il turco era molto più
di Filippo Conticello
so la macchina nerazzurra sulla caldo del compagno, per questo è
INVIATO A TORINO
strada che sembrava interrotta. Il stato determinatissimo nel pren-
e era piombo quel pri- suo incubo maggiore resta quello dere la palla immediatamente

S
mo rigore in cui Szc-
zesny lo ha fermato,
immaginarsi quanto
pesava il rigore-bis
calciato ieri sera da Hakan Calha-
noglu: averlo segnato non ha solo
cancellato l’errore precedente,
ma ha completamente cambiato
il volto della stagione, sua e del-
l’Inter. I minuti confusi, quasi so-
spesi nel tempo, tra il rigore con-
cesso ai nerazzurri e la ripetizio-
ne dal dischetto diventeranno
una pagina in più nell’eterno ro-
manzo che è Juve-Inter, e ma per
Calha il gol allo Stadium va molto
oltre ogni polemica di parte. Evi-
tando di tremare come la prima
volta, calciando di rabbia alla de-
stra del portiere polacco, il cen-
PRIMAVERA
Oggi nerazzurri
col Sassuolo
Se vincono
è secondo posto
di veder festeggiare in Duomo i
cugini rossoneri, lasciati d’estate
proprio per vincere all’Inter: se
fosse caduto ieri sera contro i
bianconeri, il rischio sarebbe sta-
to ancora più reale, ma con questi
tre punti anche lui può prosegui-
relasuapersonalebattagliamila-
nese.
Gelido Il rigorista designato
della compagnia di Inzaghi sa-
rebbe Lautaro e, tra l’altro, era
stato proprio l’argentino a segna-
re alla Juve il penalty a San Siro
nella Supercoppa di gennaio. Ma
Simone ama la libertà per davve-
ro, concede ai suoi la possibilità
di scegliere a seconda delle sen-
sazioni del momento: così allo
dopo il fischio. La respinta di Szc-
zesny poteva cambiare la pellico-
laederaumanopensareche,nel-
la ripetizione, il rigore lo avrebbe
potuto calciare il Toro. Sarebbe
statopureuncuriosodéjà-vu:nel
derby di andata, dopo un primo
penalty (allora segnato sotto la
curva milanista) da Calha, ne era
toccato un altro (poi sbagliato)
per l’argentino. Stavolta, invece,
non è cambiato il titolare dal di-
schetto, anzi è stato lo stesso Mar-
tinez a consolare il compagno e a
dargli coraggio per il bis. Ne ser-
viva parecchia vista anche la
tempistica: quello di Hakan al
49:33 è, infatti, il gol più tardivo
segnato dall’Inter in un 1° tempo
di Serie A. Insomma, per (ri)cal-
Buona
la seconda
Hakan Calhanoglu, 28 anni, esulta toccandosi il cuore dopo aver
segnato (al secondo tentativo) il rigore della vittoria BOZZANI
ciare in quel minuto là serve
freddezza, anzi gelo, ma i numeri
La statistica sono testardi e danno ragione al
Per Calha è il turco: lui ha trasformato in gol
tutti i cinque rigori calciati in Se-
quinto rigore su rie A (Roma, Lazio, Milan, Napoli
cinque segnato in e ieri Juventus le sue vittime). E
quanto il tipo sia sicuro di sé si è
Serie A: il Milan è capito nell’intervallo quando, su-
ancora nel mirino bito dopo il parapiglia in area Ju-
ve, ha detto: «Non mi aspettavo
di sbagliare il primo rigore, ma
poihorecuperato…».Epoihaag-
giunto: «Queste partite sono
sempre così nervose, noi stiamo
lavorando bene sulla fase difensi-
va». Mancavano ancora 45’ e nel
secondo tempo la sua Inter si è
poi fatta più attenta e determina-
ta. In una partita di sofferenza,
anche il ricamatore turco ha in-
dossato la tuta da operaio.

Orgoglio turco Calhaèarriva-

to qualche giorno fa ad Appiano
con lo stesso stato d’animo di Ba-
rella e Bastoni: negli ultimi dieci
giorni ha visto sfumare il sogno
Mondiale. Non giocherà in Qatar
per la Turchia, ma resta un orgo-
glio in patria: ieri, ad esempio, è
diventato il terzo giocatore turco
ad aver trovato il gol in A contro la
Juventus dopo Sükrü Gülesin ne-
gli anni ‘50 e Can Bartu nel 1963.
Quello che vuole adesso, però, è
In panchina Cristian Chivu, altro, è una stella, la seconda dei
tecnico dell’Inter Primavera GETTY nerazzurri: sembrava scucirsi dal
petto, ma con un rigore, anzi due,
● (m.cal.) A Napoli, il Torino Calhanoglu ha ripreso ago e filo.
Primavera era andato in © RIPRODUZIONE RISERVATA

vantaggio a quattro minuti

dalla fine con il gol di Gineitis:
nel recupero, il pareggio di s TEMPO DI LETTURA 2’ 55”

Saco che ha beffato la

Clic
squadra di Coppitelli
(l’allenatore era fuori per
squalifica, in panchina il vice
Zeoli). Nell’altro posticipo,
vittoria (2-0) della Spal sul
Lecce, con il gol di Puletto e Interprimoclub
autorete di Hasic. Oggi alle 15 avincereduevolte
(Sportitalia) chiude Inter-
Sassuolo, domani il recupero
alloStadium
tra Juventus e Verona:
vincendo, sia i nerazzurri di ● Con la vittoria di ieri
Chivu che i bianconeri di sera l’Inter è entrata
Bonatti si porterebbero al nella...storia. E sì perché
secondo posto a sei punti nessuna squadra prima
dalla Roma capolista. dei nerazzurri era mai
Classifica: Roma 52; Cagliari riuscita a trionfare due
45; Fiorentina 44; Inter*, volte allo Stadium di
Juventus* 43; Atalanta 42; Torino. Il successo di
Sampdoria 41; Sassuolo*, Inzaghi arriva quasi dieci
Torino 37; Milan 36; Bologna, anni dopo quello di Andrea
Genoa, Empoli 33; Napoli 32; Stramaccioni del 3
Verona* 30; Lecce 27; Spal 23; novembre 2012, l’1-3
Pescara 12. *una partita in firmato da Milito
meno (doppietta) e Palacio.
 8 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A 31ª GIORNATA

#

IL DERBY D’ITALIA

La resa
di Allegri
Il tecnico: «Il rigore?
LE FRASI
Non ne parlo... Possiamo
migliorare, ma ci sono
Stasera
secondo me i presupposti per vincere
l’arbitro ha
deciso la
il prossimo campionato»
partita: il
fallo su Una furia Massimiliano Allegri dopo il rigore
Zakaria
era dentro
l’area

Volevamo
MAX: «ORA SIAMO FUORI
DALLA CORSA SCUDETTO
sorpassarli
Però
abbiamo
giocato

PENSIAMO AL 4° POSTO»
in 11 contro
12. Siamo
felici della
prestazione

di Fabiana Della Valle

Morata tutti insieme hanno dato
O S P I T E
adesso lo è ancora di più, ha un Bella Juventus Invece il tecni-
brio a una squadra che ha creato calendario più facile, logico che co per la squadra ha solo parole
TORINO
e attaccato più del solito, però il se avesse perso sarebbe cambiato d’elogio: «Mi sono tolto il cap-

I
Adrien Rabiot
l paradosso per un risultatista è
perdere la partita proprio nella
serata in cui decide di fare il gio-
chista.Saràpureunasconfittain-
dolore, almeno per la classifica e
per il quarto posto, blindato già
prima di scendere in campo gra-
zie allo scivolone dell’Atalanta
contro il Napoli, ma è una scon-
fitta che brucia e continuerà a
farlo per parecchio tempo, per
come la Juventus ha affrontato la
partita e anche per come è matu-
rata. Massimiliano Allegri non è
stato fortunato nemmeno un po’,
risultato è stato misero: zero gol e
sopratutto zero vittorie negli
scontri diretti. Delle prime sette
squadre in classifica la sua Juven-
tus ha battuto solo due volte la
Roma.
Inter favorita Allegri ha sem-
pre detto di non credere allo scu-
detto, in ogni caso la fine della
striscia positiva (16 risultati utili
consecutivi) certifica anche la fi-
ne del sogno anche per i tifosi più
irriducibili. «Finalmente si potrà
direchelaJuventusètagliatafuo-
ri dalla lotta scudetto - esordisce
l’allenatore bianconero -. L’Inter
per me era la favorita prima e
I DU E P R O T A G O N I S T I
C’è anche la Pellegrini
allo Stadium per il big match
● Fra gli spettatori dello Stadium c’era anche
Federica Pellegrini con il padre Roberto, il
fidanzato Matteo Giunta e il fratello Alessandro.
tutto».
Veleni Sugli episodi dubbi (la
Juve si è lamentata parecchio an-
che per il mancato secondo giallo
a Lautaro nel primo tempo, per
fallo su Chiellini) preferisce glis-
sare,alcontrariodiAdrienRabiot
che va giù duro: «Secondo me
stasera l’arbitro ha deciso la par-
tita: il fallo su Zakaria era dentro
l’area. E in pratica abbiamo gio-
cato 12 contro 11... Anche se pos-
siamo ritenerci felici della presta-
zione, ma volevamo sorpassare
l’Inter e mettere pressione alle al-
tre».
potto perché faceva caldo, poi me
lo sono rimesso perché la tempe-
ratura è calata. Evitiamo di dire
delle cose che non servono, parlo
molto più volentieri della presta-
zione della squadra. Abbiamo
creato e tirato molto in porta,
purtroppo non siamo riusciti a
fare gol. E’ stata una bella Juve,
brava a rimanere concentrata an-
che nel secondo tempo. Credo
che dopo un anno insieme ci sia-
no i presupposti per vincere il
campionato l’anno prossimo:
dobbiamo farci trovare pronti ai
blocchi di partenza, però ci sono
ancora 7 partite e abbiamo la Ro-
ma a 5 punti».

Simone Inzaghi lo ha battuto per
la seconda volta in questa stagio-
ne e stavolta non in gara secca, in
più la condanna è arrivata per un
episodio molto contestato e in
una delle serate migliori della sua
Signora: un rigore parato e poi ri-
tirato una seconda volta che ha
IL 10 E IL 7
La coppia che i tifosi hanno so-
gnato per un paio di mesi non è
mai decollata.
Un 7 senza gol «Vlahovic ha
Una nuova era giocato tanti palloni», dice Alle-
gri alla fine. Come dire: la squa-
dra c’è stata, il centravanti è stato

fatto infuriare l’allenatore bian-
conero.
Nervosismo Max ha lanciato il
cappotto in un gesto di stizza, poi
ha battibeccato a distanza con il
collega nerazzurro. I minuti che
si è aperta
coinvolto e ha avuto le sue occa-
sioni. Gli statistici dicono che
quei palloni sono stati 30, ovvia-
mente senza lode: quando si è
con la staffetta trattato di trovare la porta, che
sarebbe la specialità della casa, il
serbo è mancato. Ha avuto una

tra Paulo e Dusan

hanno accompagnato la decisio- palla gol a fine primo tempo e
ne finale dell’arbitro sono stati una nel secondo, quando si è gi-
molto agitati. Allegri ha guardato rato su Skriniar. Fuori due volte,
il secondo penalty calciato da la seconda da ottima posizione,
Calhanoglu con aria sconsolata, aprendo troppo il destro. Piutto-
come se sapesse già come sareb- na. Dusan Vlahovic, a pochi se- sto, Vlahovic ha fatto una gran Anche contro le grandi, anche
di Luca Bianchin
be andata a finire. Si è disperato condi di distanza, esce dallo Sta- cosa con il sinistro, un cross con i contro l’Inter. A tre mesi dalla
INVIATO A TORINO
sul palo colpito da Zakaria nel se- dium triste ma questa è un’altra giri contati per Morata. Quel pal- scadenza naturale del contratto, A secco
condotempo,hacercatodiinver- aulo Dybala saluta storia: era il suo battesimo nelle lone ha ricordato certi assist del a due mesi dalla fine virtuale del- Dusan Vlahovic,

tire la rotta con Kean, Arthur e
Bernardeschi, ma la partita è ri-
masta stregata. Anche il finale è
stato piuttosto concitato: nello
spogliatoio pare che il tecnico si
sia fatto sentire e siano volate pa-
role grosse. Eppure l’allegrata sul
piano del gioco aveva funzionato:
Cuadrado, Dybala, Vlahovic e
P
lo stadio uscendo… e
come fai a non ve-
derci un gesto sim-
bolico? Era arrivato
alla Juve per giocare le grandi
partite e questa è l’ultima, un
po’ incompiuta come la fase ca-
lante della sua carriera juventi-
grandi partite e lo ricorderà come
il giorno in cui ha salutato la rin-
corsa scudetto. L’ultimo derby
d’Italia del 10, il primo del 7 che
presto o tardi sarà un 9. Alfa e
omega, inizio e fine: la Juve sta
cambiando pelle e il 3 aprile re-
sterà un momento di passaggio.
miglior Dybala.
Un 10 senza scintilla Paulo,
invece, stasera è mancato negli
ultimi 16 metri, quando una sua
sterzata, un tiro mancino, una
giocata dal nulla spesso hanno
deciso le partite della Juventus.
la stagione, gli restano otto parti- 22 anni, si
te, una semifinale di ritorno con dispera durante
la Fiorentina e chissà, probabil- il match contro i
mente la finale di Coppa Italia. nerazzurri
Pochino per chi a Torino è stato BOZZANI
un re, per chi con Sarri è stato vo-
tato miglior giocatore del cam-
pionato. A due anni di distanza,
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#

Il centrocampista rischia di saltare la semifinale di Coppa Italia

Clic
Locatelli, che serata nera nogiàfareamenodiMcKennie.Il
texano, che ieri era allo stadio a
incitare i compagni, potrebbe
Juve Women ok
Ora lo scudetto

Taglio in testa e infortunio

rientrare prima del previsto, ma-
gari già per l’inizio di maggio e
è solo a 4 punti
quindi giocare le ultime partite
della stagione. Per il mese di apri- ● (m.cal.) La Juve a 4
le però sarà emergenza in mezzo, punti dallo scudetto: la
parecchio male, tanto che pochi senza Locatelli e McKennie. Alle- squadra di Montemurro
TORINO
minuti più tardi si è accasciato al gri può consolarsi con il recupero ha battuto 3-1 la Samp
e lacrime lasciano suolo e ha dovuto chiedere il di Zakaria, che ieri è tornato in tenendo a distanza la

L
sempre presagire il
peggio. Manuel Loca-
telli aveva capito che
non sarebbe stata una
serata tranquilla già a inizio par-
tita, quando è stato costretto a ri-
correre alle cure dei medici e a
farsi fasciare la testa dopo uno
scontro con Lautaro, che lo aveva
colpito in pieno volto. Il peggio
però è arrivato poco prima della
mezz’ora, quando non solo si è
preso il giallo per un fallo su
D’Ambrosio, ma si è fatto anche
cambio. Le lacrime hanno fatto campo dopo un mese e mezzo, e Roma (7-1 sul Verona): a 3
temere il peggio, addirittura si all’occorrenza potrà adattare turni dalla fine, 5 i punti di
pensava alla rottura del crociato Bernardeschi o Danilo in media- distacco e scontro diretto
come è accaduto per Chiesa. Al- na, come ha già fatto in passato. a favore della Juve.
legri ha minimizzato nel post L’assenza dell’azzurro però sarà Ok il Milan: 3-0 a Empoli.
partita: «Ha avuto un problema pesante in un momento delicato Ora c’è la sosta.
al ginocchio, probabilmente uno della stagione, anche perché ri-
stiramento al collaterale, lo avre- schia di saltare anche la semifi-
mo fuori per una ventina di gior- nale di ritorno di Coppa Italia.
ni». Oggi sono previsti esami al J f.d.v. Juventus Football Club tutta partecipa con pro-
fondo cordoglio al lutto che ha colpito la famiglia
Medical che chiariranno l’entità © RIPRODUZIONE RISERVATA Longobucco per la perdita del caro
del danno, sicuramente sarà un Silvio Longobucco
problema non da poco per i bian-
coneri, che a centrocampo devo-
Sosituito Manuel Locatelli, 24
anni, medicato dopo il colpo LAPRESSE s TEMPO DI LETTURA 1’07”
campione bianconero.
- Torino, 3 aprile 2022.

Quarto posto e Coppa Alle-

gri quindi sposta l’asticella al
2022-23 per ridurre il gap con le
big: «Purtroppo siamo partiti
male e nei match decisivi siamo
stati condannati dagli episodi.
Però tanti giocatori sono cresciu-
ti. In questo mese e mezzo dovre-
mo lavorare cercando di fare più
punti possibile, per consolidare il
quarto posto. E poi dobbiamo ar-
rivare in finale di Coppa Italia. I
ragazzi hanno giocato ancora
meglio rispetto alla gara di
Champions con il Villarreal, pre-
stazione che da tanti è stata criti-
cata».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

s TEMPO DI LETTURA 3’09”

in Dybala si riconosce il dna di

un grande giocatore – basta ve-
dere come tocca la palla – ma
non un giocatore decisivo.

Il futuro Il futuro è un grande

tema, indipendentemente dal
fatto che molti immaginano il
10 con l’altra maglia, quella con
le squame nerazzurre, entro
l’estate. L’attacco della Juventus
è un cantiere e Vlahovic e una
delle due certezze. L’altra, Chie-
sa, ha appena abbandonato le
stampelle. Il derby d’Italia,
semmai, ha aggiunto un ele-
mento alle riflessioni della Juve.
L’attacco ieri sera ha deluso –
Handanovic ha faticato troppo
poco – e la domanda resta aper-
ta: come completarlo? Con un
esterno da strappi alla Zaniolo?
Con un giocatore più tecnico,
un Dybala… un po’ diverso? La
risposta è tutto tranne che scon-
tata e influenzerà decisioni, mi-
lioni, contratti. Non sembra ma
il 2022-23 è già cominciato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

s TEMPO DI LETTURA 2’21”

 10 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
SERIE A 31ª GIORNATA
#
IL DERBY D’ITALIA
di Andrea Schianchi
L’
estetica non è una disciplina che
si addice a Juventus e Inter. Per-
lomeno secondo un osservatore
esperto come Arrigo Sacchi che
mette subito in chiaro il suo
pensiero: «Spero che questa
partita non venga trasmessa al-
l’estero, perché il calcio italiano
ci fa una gran brutta figura. Zero
spettacolo, tanti falli, tante sce-
neggiate, poca sportività. Ma
vogliamo capire che, se si gioca
bene, a parità di valori tecnici si
vince? Vogliamo metterci in te-
sta che il pubblico ha voglia di
divertirsi e non di vedere delle
sfide che assomigliano alle lotte
dei gladiatori di duemila anni
fa? A tratti mi è sembrato di as-
sistere a una partita degli anni
Sessanta».
3 Ha vinto l’Inter, ma all’inizio
era stata la Juve a rendersi più
pericolosa.
«In avvio del primo tempo, sì. I
bianconeri hanno provato a ver-
ticalizzare su Vlahovic, che ha
ottimi tempi di smarcamento,
però sono sempre state improv-
visazioni. L’Inter, invece, mi è
sembrata timorosa, molto chiu-
sa. Allegri e Inzaghi sono due
bravissimi tattici che aspettano
l’errore dell’avversario o
l’exploit del singolo per colpire.
In questo caso i nerazzurri han-
no sfruttato questa idea di calcio
che a me non appartiene. Io cre-
do che il calcio sia bellezza, di-
vertimento, organizzazione, sa-
crificio, armonio. In Juve-Inter
non ho visto nulla di tutto que-
sto e mi dispiace perché sono le
due squadre italiane che più
hanno speso sul mercato e, di
conseguenza, dovrebbero esse-
re quelle più forti».
3 Ora la Juve è tagliata fuori
dalla corsa-scudetto?
«Direi di sì. Loro hanno subito
una bruttissima sconfitta in
Champions League contro il
Villarreal e quelle sono batoste
che ci si porta dietro per un bel
po’ di tempo, anche se magari
neanche te ne accorgi. I risultati
negativi lavorano nella mente
dei giocatori e rischiano di logo-
rarla».
3 L’Inter, al contrario, resta ag-
ganciata al treno per il titolo.
Ora che cosa deve fare?
«L’Inter è andata in tilt nel se-
condo tempo del derby contro il
Milan e ha infilato una serie di
prestazioni negative. Adesso è
una squadra che sta cercando di
ritrovarsi dopo un periodo di
smarrimento. Sia la Juve sia l’In-
ter, per quello che ho visto, non
La Juve paga il ko
con il Villarreal:
sono batoste che
logorano la mente
Massimiliano Allegri
Allenatore della Juventus
L’INTERVISTA
Sacchi:«Unabattaglia
mi sembrano al massimo della
condizione. Magari questa vit-
toria può dare ai nerazzurri
quelle energie necessarie per
masièsolospeculato
giocarsi al maglio lo sprint fina-
le, ma io continuo a pensare che
il miglior carburante sia sempre
il gioco. Basta dire sempre: con-
ta solo vincere. No: conta gioca-
Milan,nonsbagliare»
re bene e, come conseguenza,
c’è la vittoria».
3 Che cosa salva di questa sfi-
da?
«Pochissimo. Nel secondo tem-
po c’è stata qualche trama in
più, qualche tentativo. Ma alla
lunga è stata una battaglia, non
una partita di calcio. La bellezza
non l’ho vista, il calcio non ha
Due Coppe Campioni
certamente vinto. Mi è parso
con il Milan
che si fosse dentro un’arena e
Arrigo Sacchi, 75 anni ANSA
non in mezzo a un campo verde
dove ci si doveva divertire gio-
cando a pallone. Errori persino
banali, passaggi elementari sba-
gliati. Dovremmo fare uno scat-
to in avanti, e invece continuo a
vedere pressapochismo e arre-
tratezza. Nel pomeriggio ho vi-
sto la partita del Tottenham,
giocata a ritmi impressionanti.
È così che si deve interpretare
una sfida e soltanto seguendo
questa strada tutto il calcio ita-
Duello A sportellate liano potrà migliorare».
di cervelli per 90 minuti
Paulo Dybala e Marcelo Brozovic in lotta GETTY Dusan Vlahovic (a destra) con Milan Skriniar GETTY 3 Il Milan deve rispondere que-
sta sera contro il Bologna, vin-
cere per mantenere il distacco
sulle rivali.
LA FRASE
«Verissimo, ma non dimenti-
«Bisogna capire che giocando bene ci sono più possibilità chiamoci che il Milan, lo abbia-
mo detto mille volte, non è la
di poter vincere. Allegri e Inzaghi sono due grandi allenatori, più forte. È meritatamente in te-
che però aspettano l’errore dell’avversario o l’exploit di un singolo» sta, però è una squadra giovane,
le manca la necessaria espe-
rienza e il calendario non l’aiu-
ta. Certo che ora deve schiaccia-
re sull’acceleratore, ma deve
trovare quella maturità che ga-
rantisce continuità di prestazio-
ni. Pioli sa che deve puntare so-
prattutto sul collettivo perché
soltanto così facendo i singoli
giocatori non si sentiranno mai
soli e renderanno di più».
3 Anche il Napoli sembra lan-
ciato nella volata.
«Ha disputato una grandissima
partita a Bergamo contro l’Ata-
lanta. Mi ha impressionato per il
ritmo, cosa che ad esempio non
ho visto in Juve-Inter, per le idee
e per le prove di due elementi in
particolare: Lobotka e il giovane
Zanoli. Entrambi da applausi. Il
Napoli ha giocato come una
squadra, ora deve dimostrare di
avere sempre questa qualità che
è fondamentale nella lotta per lo
scudetto. Questo finale di sta-
gione sarà uno sprint lunghissi-
mo e molto incerto, e mi auguro
che l’incertezza sia direttamen-
te proporzionale alla bellezza
delle partite».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’05’’
L’Inter è andata
in tilt con il Milan,
ma adesso
si sta ritrovando
ATHENS SPRING SUMMER 2022
Simone Inzaghi
Allenatore dell’Inter
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SERIE A 31ª GIORNATA
CANTA
Napoli
Sinistro
e destro
I gol di
Politano (2-
0 mancino)
ed Elmas
(3-1 destro)
LAPRESSE
IL TEMA
COMANDA COL MILAN
E SPALLETTI SFIDA
«È IL TRENO GIUSTO»
Prova di forza con l’Atalanta: «I ragazzi
hanno compreso, è il nostro momento...»
L’analisi
di Maurizio Nicita
INVIATO A BERGAMO
I
l profumo di scudetto per il Na-
poli diventa come gli spinaci per
Braccio di Ferro: non inebria ma
dà forza nei muscoli. Perché che
il Napoli torni in vetta, almeno
per una notte, diventa il partico-
lare meno importante. Dal
Gewiss Stadium esce soprattutto
una squadra rafforzata nella
mente e nel corpo per come ha
conquistato i tre punti in casa
dell’Atalanta. Senza almeno tre
titolari importanti e accettando
di «fare a sportellate» come ave-
va chiesto Luciano Spalletti alla
vigilia. E che con questo risultato
LE PAGELLE
di f.li-INVIATO A BERGAMO
ATALANTA
5 7
4 MUSSO Uscita sconclusionata su
Mertens: è rigore. Risponde a Mario
Rui e Koulibaly, ma il danno è fatto. Sul
resto non può niente.
6 SCALVINI Il più coraggioso dietro,
si rende pericoloso due volte di testa.
5 PALOMINO Per un tempo sembra
deconcentrato. Un errore, male in
chiusura.
5,5 DJIMSITI Niente di memorabile.
Si fa male: nel finale sarebbe stato utile
contro le ripartenze del Napoli.
5 MAEHLE Entrata molto timida. In
pratica non si vede.
G L I A R B I T R I
di Matteo Dalla Vite
gli azzurri abbiano blindato il
quarto posto (12 punti sulla quin-
ta) passa addirittura in secondo
piano. Era l’obiettivo della stagio-
ne, è stato raggiunto due mesi
prima della fine del campionato,
ma siccome l’appetito vien man-
giando, ora si guarda senza paura
all’obiettivo più grande. E il tec-
nico non si nasconde più: «Ho
visto una crescita nella persona-
lità, nella mentalità di squadra,
che mi fa ben sperare. A questo
punto non dobbiamo più sba-
gliare l’atteggiamento della parti-
ta, perché ci ritroviamo a lottare a
questo livello di classifica e non
possiamo più tirarci indietro.
Anche se andiamo a giocare nel
parcheggio qui fuori, dobbiamo
dare tutto. E vedo nei ragazzi, nel
loro atteggiamento, questo salto
di qualità. Hanno percepito il
momento. Certi treni non passa-
no più. È ora il momento, il no-
stro momento e dobbiamo pren-
dercelo».
Vittoria senza Victor Man-
Non basta Scalvini in difesa, Zanoli sfreccia
5 GASPERINI IL TECNICO
Imprecisa, mai
pericolosa:
l’Atalanta è nel
pallone e Gasp,
per una volta, non
trova una solu-
zione. Boga largo
non è il massimo.
5 HATEBOER Dov’è finito l’Hateboer
che travolgeva fascia e avversari? Qui
scherma di fisico Insigne e basta. Fuori
dopo 45’.
6 BOGA Esterno largo, prima a
destra poi a sinistra: ruolo non suo,
che lo obbliga a un paio di errori, ma
almeno è pericoloso quando incrocia.
Un bel tiro.
5 FREULER Sul primo gol lascia
passare Zanoli: colpa grave. Ha più
nerbo dei compagni, ma non conclude.
(PASALIC sv)
5,5 ZAPPACOSTA Quello che tocca
6 DI BELLO (Arbitro) Un caffé pagato ad Aureliano (Var): perché è appunto il varista a correggere una svista del direttore di gara nell’uscita di Musso (che tocca Mertens e non la palla), contatto da
rigore e non certo da calcio d’angolo. Di Bello, nel resto, sbaglia poco: nulla di sanzionabile nei contatti Anguissa-Muriel e ancora meno Juan Jesus-Freuler. 6 ALASSIO 5,5 DEL GIOVANE (Assistenti)
cava per squalifica Osimhen, vale
a dire il terminale di gioco più
importante - 4 gol su 4 nelle pre-
cedenti due gare vinte - e la squa-
dra è riuscita a realizzare tre reti
in casa di una delle avversarie più
ostiche, che si giocava le residue
speranze di rientrare in zona
Champions. «Nel primo quarto
d’ora abbiamo sofferto perché
sbagliavamo un po’ troppo nella
costruzione bassa e avendo gio-
catori grossi non gli possiamo
buttare la palla addosso. Poi c’è
stata questa grandissima pro-
gressione di Zanoli che ha fatto
una partita eccellente. Entrambi i
terzini hanno giocato molto be-
ne, come il ‘professore’ Mario
Rui. Zanoli è partito con questa
percussione da cui è nato il rigore
e da lì abbiamo preso respiro, fa-
cendo girar bene il pallone. Poi
c’è stato il ritorno dell’Atalanta,
sul 2-0 a inizio ripresa ci hanno
chiuso e hanno fatto gol. Lì pote-
va capitare di demoralizzarsi, di
perdere un po’ di lucidità. Invece
è venuto fuori il carattere della
6 DE ROON IL MIGLIORE
Con il gol prova a
riaprire i giochi: un
inserimento mai
riuscito agli
attaccanti. È il
meno in affanno
perché Zielinski è
sotto tono.
più palloni. Esterno, centrale quando
esce Djimsiti. Spinge ma è sempre
murato. Non frena Lozano sul 3-1.
5 KOOPMEINERS Dieci minuti
appiccicato a Lobotka, poi si dissolve.
5 MALINOVSKYI La sua partita si
ferma al colpo di testa parato da
Ospina. Errori e giri a vuoto. Fuori
dopo un tempo.
5,5 MIRANCHUK L’assist a De Roon,
poi abbastanza evanescente.
5 MURIEL Versione triste. Due
incroci con Boga e un tiro alto.
(CISSE s.v.)
squadra, che non si è intimorita
ma è tornata a macinare gioco».
Così questo Napoli non ha più il
“braccino del tennista” visto in
altre occasioni e in altre stagioni.
Lobotka ago bilancia Lo
slovacco è stato il migliore, dà lu-
ce e dinamica differenti nello svi-
luppo del gioco. E in questa occa-
sione era particolarmente im-
portante visto che al Napoli man-
cava Di Lorenzo, una delle più
importanti uscite dal basso degli
azzurri. Spiega Spalletti: «Lobo è
stato bravo a uscire dalla pressio-
ne avversaria invertendo la dire-
zione di corsa. Quando poi deci-
de di allungare il passo, sa come
guidare la palla. Quand’è tutto
chiuso, lui trova lo sbocco per
qualsiasi situazione». Di fatto il
tecnico di Certaldo ha trovato il
suo nuovo Pizarro, forse anche
meglio. E a questo punto si ripen-
sa alla partita d’andata col Napoli
in vantaggio 2-1 dopo un’ora di
gioco al Maradona, e l’Atalanta
che sfrutta l’infortunio dello slo-
NAPOLI
6,5 OSPINA Para su Malinovskyi e
Boga, sicurezza. Innocente sul gol.
7 ZANOLI C’è vita sulle fasce italiane.
Personalità, corsa, mai nel panico e
l’azione dell’1-0 che indirizza la partita.
Una sistemata alla postura e vedi che
esterno.
6 KOULIBALY Voto difficile: due
errori seri, dimentica De Roon sul gol,
ma mille chiusure e il rilancio del 3-1.
6,5 JUAN JESUS Attento, preciso:
l’Atalanta non è esempio di
penetrazione, ma lui c’è sempre.
7 MARIO RUI L’uomo chiamato
vacco per prendere il comando
delle operazioni in mezzo al
campo e ribaltare la partita. «Ma
lì sono stati bravi loro» taglia cor-
to l’allenatore, che tiene alta la
tensione e guarda indietro ma
con altro spirito: «Non bisogna
abbassare la guardia. È vero che
ci siamo stabilizzati sulle presta-
zioni, però poi bruciano ancora
molto alcune sconfitte in casa,
dobbiamo ricordarcele».
Nuove vie del gol È come se
la vittoria di Verona sia stata lo
spartiacque. Dopo il k.o. col Mi-
lan il Napoli poteva accontentar-
si di un posto al sole della Cham-
pions, lasciando perdere le vel-
leità di scudetto. Invece proprio
in Veneto la squadra ha preso
consapevolezza che non si vive
(e vince) di solo palleggio. E a
volte conquistare una partita
sporca o in contropiede dà più
soddisfazione. Quella vittoria
tatticamente e strategicamente è
stata propedeutica per questa di
Bergamo. E poi c’è quel gol del
7 SPALLETTI IL TECNICO 7 LOBOTKA IL MIGLIORE
Napoli diverso e Come Brozovic
spietato. Niente per l’Inter: la
possesso, pochi chiave del Napoli.
ricami, difesa Distribuisce
agguerrita, gioco, protegge
sfruttamento palla, innesca
scientifico degli ripartenze, dà
errori altrui. profondità.
diagonale. Quattro/cinque chiusure da gioco, ma con uno scatto e una girata –
ultimo uomo, un paio decisive, e buona da applausi – mette ko l’Atalanta.
spinta, tiro compreso. 7 ELMAS Dentro concentratissimo. A
6,5 ANGUISSA Sembra che non destra si fa sentire, a sinistra trova
tenga palla. Poi raccoglie le idee e l’affondo che chiude il match.
chiude bene. Salta la prossima. 6,5 MERTENS Il rigore e tanto
5,5 ZIELINSKI Sta rifiatando: passo movimento utile, sebbene contro la
lento, nessuna incursione, mai nel gioco squadra più fisica della A. Ma nelle botti
(27 palloni appena). Mezzala, piccole… (MALCUIT s.v.)
trequartista, di nuovo mezzala, quindi il 7 INSIGNE Il rigore e la punizione
cambio. geniale che innesca Politano.
6 FABIAN RUIZ Dentro per Zielinski, 6,5 LOZANO Entra per Insigne e in
più vivo e “verticale”. 20’, negli spazi, fa più di lui. Compreso il
6,5 POLITANO Abbastanza fuori dal contropiede del 3-1 con assist a Elmas.

MUSSO PALOMINO
Musso; Scalvini, Palomino,
Koopmeiners; Malinovskyi
Roon per gioco scorretto
Gioia L’esultanza dopo il gol di Insigne; a sinistra, Luciano Spalletti ANSA
3-1, da applausi. Tre passaggi -
IL
da Koulibaly ad Elmas, passando
per la sgasata di Lozano - ed è
gol, partita e Champions. «La
squadra si è abituata a soffrire, a
capire che ci sono momenti di-
versi della gara. E poi la qualità
emerge come nel terzo gol». E il
presidente Aurelio De Laurentiis
applaude cinguettando: «Gran-
de vittoria di cuore e di tecnica.
Bravissimi tutti. Forza Napoli
sempre». Un paio di ore dopo il
produttore esulta anche per la
promozione del Bari in Serie B e
qui si complimenta pure con la
tifoseria del capoluogo pugliese.
Quelli di Napoli, tifosi, non ci so-
no rimasti benissimo. Ma la pas-
sione che ribolle in questa pri-
mavera è tale che non bisogna
essere maghi per prevedere do-
menica un Maradona finalmen-
te tutto pieno di gente e di entu-
siasmo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 4’10”
ATALANTA
(PT)0 R
ZAPPACOSTA
DJIMSITI
FREULER
KOOPMEINERS
DE ROON
SCALVINI
3-4-1-2
HATEBOER
MARCATORI: Insigne (N) su rigore al 14’, Politano (N) al 37’ p.t.; De Roon (A)
al 13’, Elmas (N) al 36’ s.t.
ATALANTA (3-4-1-2)
Djimsiti (dal 18’ s.t.
Maehle); Hateboer (dal 1’
s.t. Boga), De Roon,
Freuler (dal 39’ s.t.
Pasalic), Zappacosta;
(dal 1’ s.t. Miranchuk),
Muriel (dal 39’ s.t. Cisse)
PANCHINA: Sportiello,
Rossi, Cittadini, Pezzella,
Pessina, Mihaila, Zapata
ALLENATORE:
Gasperini
ESPULSI nessuno
AMMONITI Palomino e De
CAMBI DI SISTEMA:
nessuno
BARICENTRO:
MOLTO ALTO 58,7 m
ARBITRO: Di Bello di Brindisi VAR: Aureliano di Bologna
NOTE: spettatori 17.709, incasso di 438.045, 55. Tiri in porta 3-5. Tiri fuori 9-1.
Angoli 9-1. Fuorigioco 0-3. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’
CASO
Dalla curva cori razzisti a Koulibaly
Il sindaco Gori si scusa: «Vergogna»
● BERGAMO (ma.ni.) Peccato
che gli ignoranti e gli stupidi
abbiamo memoria corta.
Perché a quei pochi - per
fortuna - che dalla curva
bergamasca hanno insultato
Kalidou Koulibaly va ricordato
che nel luglio del 2020 - alla
ripresa del campionato - si
era presentato in questo
stesso stadio con la sua solita
classe ma non è stato
ricambiato con lo stesso stile.
«Rispetto e commozione»,
scrisse sui social e dimostrò
in campo per quella gente
tanto provata dal dramma
della prima mortale ondata di
Covid. Gli insulti razzisti sono i
soliti, ma sempre
insopportabili, che il
LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 13
La partita
13 NAPOLI
Q2
ZANOLI Luciano fa i suoi “trucchi”
MURIEL
POLITANO ANGUISSA
KOULIBALY E la banda di Gasp cade
nella rete degli azzurri
MERTENS LOBOTKA OSPINA
MALINOVSKYI JUAN JESUS
INSIGNE ZIELINSKI
MARIO RUI
4-3-3
Rigore di Insigne,
gol di Politano
ed Elmas: anche
senza Osimhen
55,6 44,4 NAPOLI (4-3-3)
Ospina; Zanoli, Koulibaly, arrivano tre punti
Juan Jesus, Mario Rui;
Anguissa, Lobotka,
pesantissimi
Zielinski (dal 25’ s.t. Fabian
POSSESSO % Ruiz); Politano (dal 14’ s.t.
di Fabio Licari
Elmas), Mertens (dal 43’
3 5 s.t. Malcuit), Insigne (dal INVIATO A BERGAMO
25’ s.t. Lozano) otte da prima in clas-
N
PANCHINA: Marfella,
Idasiak, Ghoulam, sifica. E anche se sta-
Tuanzebe, Demme, sera il Milan dovesse
TIRI IN PORTA
Ambrosino allungare con il Bolo-
15 11 ALLENATORE: Spalletti
ESPULSI nessuno
gna cambierebbe po-
co. Il Napoli dà una dimostrazio-
AMMONITI Juan Jesus e ne di forza che mette pressione
Anguissa per gioco
scorretto; Ospina per ai rossoneri, fa il vuoto in zona
FALLI FATTI proteste Champions e accende un impre-
vedibile testa a testa da scudetto
455 346 CAMBI DI SISTEMA: dal 37’
p.t. 4-2-3-1; dal 1’ s.t. 4-3-3 con l’Inter ancora in corsa. Un
BARICENTRO: Napoli diverso: non ha Osimhen
MOLTO BASSO 42,2 m ma si adatta, rinuncia al posses-
so e si chiude, colpisce in ripar-
PASSAGGI RIUSCITI
tenza. Il 3-1 mette a nudo i limiti
dell’Atalanta che non può fare a
meno di Zapata e in casa viaggia
a medie da bassa classifica (18
punti in totale). Dei Gasp-boy si
ricordano i primi dieci minuti,
annullati dal rigore di Insigne, e
la minima reazione dopo il 2-1 di Freddo Lorenzo Insigne, 30 anni, realizza il rigore del vantaggio Napoli AFP
De Roon. Il resto è tutto Napoli:
incursioni e gestione, copertura zione-pallonetto di Insigne, Po- ni, qualcuno ha dimenticato il
e gol. Contro il Lipsia in Europa litano scatta e s’inventa il gol in lucchetto. Gasp interviene solo
League servirà altro, quello che girata, nerazzurri immobili. Nel- sui cambi. Boga per l’immobile
la vera Atalanta sa dare. la ripresa De Roon accorcia di te- Hateboer non è male, conclude
sta, ma il Napoli non rischia e va tre volte, però confinato da
Male male Atalanta E la ve-
ra Atalanta si vede solo all’inizio,
a prendersi il 3-1 con ripartenza
fulminante Koulibaly-Lozano-
esterno deve faticare il doppio: i
dribbling sarebbero stati più uti-
senegalese ha fatto finta di quando la pressione ossessiva e Elmas. Assist e gol dei due su- li in area. Mancano Demiral e
ignorare uscendo dal campo. il recupero bentrati a Insi- soprattutto Zapata, assenza che
Talmente irritanti che il palla alto fan- gne e Politano. svuota l’attacco.
sindaco di Bergamo, Giorgio no pensare a
Gori, ha sentito il dovere di un assedio. Il- Dominatore Lobotka Il Soluzioni Spalletti Doveva
scusarsi a nome della città via lusione. L’ag- Lobotka regista giocatore soffrire di più il Napoli senza
Twitter: «Che vergogna gli gressore è fra- chiave è Lo- Osimhen, ma Mertens apre i
insulti razzisti di alcuni tifosi gile e disorga- illuminato: la palla botka. Il mini- corridoi giusti, gli esterni Zanoli
dell’Atalanta oggi allo stadio. I nizzato. Il Na- non gli scotta mai mo rischio di e Mario Rui dominano, Insigne e
pochi che hanno urlato non ci p o l i deragliare sot- Politano fanno poche cose ma
rappresentano, ma riescono a i m p rov v i s a e Koopmeiners to gli assalti giustissime. Chissà se era il pro-
farci fare una pessima figura. una riparten- fatica a seguirlo confusi del- getto iniziale o se è stata la foga
Le scuse mie e dei za con Zanoli, l’Atalanta è ri- disordinata dell’Atalanta a sug-
bergamaschi sani agli amici 21 anni ma sembrano di più, e solto dalla sua regia: i compagni gerirla: ma il Napoli ora ha una
del Napoli». Se sull’esempio sul filtrante per Mertens arriva lo cercano, la palla non gli scotta soluzione in più, utile contro
del sindaco a Bergamo e a Musso che “para” l’attaccante, mai e anche Koopmeiners, pre- Fiorentina e Roma, presumibil-
tutte le latitudini gli uomini di non il pallone. Insigne non sba- sunto marcatore, va fuori giri. mente meno semplici dell’Ata-
buona volontà cominciassero glia il rigore. Comincia l’altra L’uomo contro uomo in mezzo lanta.
a isolare davvero questi partita che il Napoli si porta a ca- non riesce: in attacco Muriel è © RIPRODUZIONE RISERVATA
soggetti sarebbe un grande sa senza soffrire, approfittando svogliato e Malinovskyi impreci-
passo avanti. di un’Atalanta fiacca e decon- so, le fasce non più decisive e an-
centrata. Esemplare il 2-0: puni- che dietro, escluso baby Scalvi- s TEMPO DI LETTURA 2’13”
14 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A 31ªGIORNATA

Scudetto e... addio

I NUMERI HANNO
DETTO
11
I rigori da

5
record Pesa tanto
La squadra di questa
Spalletti è quella I PROTAGONISTI
vittoria.
che ha calciato

DRIES E CIRO
Nello
più rigori in
questa stagione scudetto ci
nei 5 maggiori crediamo, ci
campionati abbiamo

LE VALIGIE POSSONO
europei sempre
creduto

1265
ASPETTARE
I minuti
dall’ultimo I rigori di fila
gol di di Insigne
Politano
Il capitano in gol con tutti
L’esterno non
gli ultimi cinque rigori in A
segnava dall’11
settembre
scorso, contro
Napoli chiama, loro rispondono e sognano: Lorenzo Insigne

la Juventus di Maurizio Nicita

INVIATO A BERGAMO
Mertens (rinnovo arduo) procura il rigore ha dimostrato che Dries può es-
sere ancora decisivo. E lui conti-

segnato da Insigne (pronto per il Canada) nua a sperare in uno spiraglio per Il gol?

L
a rinomata Banda Bassotti colpi-
sceancora.Conlavaligiaprontao
unfuturotuttodascrivereLoren-
più. E dire che qualcuno voleva
pure togliere la fascia di capitano
IL
ad Insigne, che non sarà stato
sempre brillante nel rendimento
ma il cui impegno non può di-
scutersi. E come una Banda di ve-
riscassinatori,hannorealizzatoil
rinnovare il contratto. Per conti- Ci siamo
nuare la sua splendida esperien- guardati io e
za napoletana.
non aveva segnato. Poi il tiro sec-
Lorenzo e ci
RITORNO
co e angolato e l’esultanza forte, Il terzo bassotto E poi ecco siamo capiti
quasi rabbiosa, verso la curva dei Matteo Politano, l’autore dello al volo. Mi
tifosi azzurri, coi pugni sbattuti 0-2, il terzo della Banda, visto che ha dato una
Riecco Osimhen sul cuore quasi con violenza. La anche lui non spicca in altezza. bellissima
Oggi si allena sua Napoli vissuta sul campo du-
ra altre 7 gare ma il senso di ap-
Non segnava in campionato da
settembre, gol alla Juve. E il suo
palla

zo Insigne e Dries Mertens si sono
regalati una domenica speciale di
un presente e un futuro imme-
diato che può donare un sogno
bramato in modo diverso ma con
passione simile da due napoleta-
ni veri, che hanno dedicato la pe-
santissima - in chiave scudetto -
vittoria di Bergamo ai loro figli. Al
maggiore Carmine (oggi è il suo
compleanno) il capitano; al neo-
nato Ciro il belga di Posillipo. Con
tantodifotoorgogliosamentepo-
stata da mamma Kat che ha mes-
“colpo” coinvolgendo il debut-
tante (dal 1’) Zanoli. Questi si è
conquistato campo e ha seguito
bene il taglio di Mertens che si è
creato lo spazio in area fra i cen-
trali bergamaschi. Il guizzo di
Dries ha costretto al fallo Musso e
a completare lo “scasso” ci pensa
Lorenzo dal dischetto. Impecca-
bile.
La prima volta E pesava,
quanto pesava quel pallone. Tra
l’altro al 15° (e ultimo) tentativo
a Castel Volturno
● Victor Osimhen oggi sarà al
centro sportivo di Castel
Volturno. Il nigeriano è
tornato solo ieri mattina a
Napoli con un volo privato
arrivato in mattinata a
Capodichino, dopo aver
posticipato di un paio di giorni
il rientro, con la società che
comunque assicura di avergli
dato il permesso. Osimhen
svolgerà un allenamento più
partenenza alla propria Terra re-
sta per sempre. Lorenzo ci crede:
«Pesa tanto questa vittoria. Ab-
biamo fatto quello che doveva-
mo,godiamocii3puntimagiàda
domani dobbiamo pensare alla
prossima. Nello scudetto ci cre-
diamo, ci abbiamo sempre cre-
duto. Mancano 7 partite impor-
tanti e bisogna affrontarle nella
giusta maniera tutte e sette».
Col cuore Intensa pure la prova
di Mertens, e non era semplice
tesoretto di gol serve al Napoli in
questo sprint. Il mancino spiega
lo schema da cui è nato il gol, su
assist di Insigne: «È vero, è un
movimento preparato, ma con
giocatori diversi. Ci siamo guar-
dati io e Lorenzo e ci siamo capiti
al volo. Mi ha dato una bellissima Matteo Politano
palla.Incampoèpureungiocodi
sguardi e di opportunità che può
darti il compagno». E gli sguardi
azzurri sono quelli giusti: rivolti
tutti verso lo scudetto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

so la culla del bimbetto davanti
alla televisione, per vedere papà
esultare. Decisivi, una volta in
Lorenzo ha fatto gol all’Atalanta
in campionato, con lo Spezia
l’unica squadra dell’attuale A cui
intenso con i compagni che con una squadra che a volte è ri-
ieri non sono stati impegnati. masta bassa isolandolo nella di-
fesa bergamasca. Ma quel guizzo s TEMPO DI LETTURA 2’ 33”

I nerazzurri

Gasp: «Una gara giocata così non si può perdere»

Il tecnico maledice gli errori sui primi
due gol, ma ora ha la medicina Zapata
«Pronto, ma Djimsiti salta il Lipsia»
di Andrea Elefante
INVIATO A BERGAMO
enza resa, c’è la resa.
pochi minuti progressi faticosi:
ieri quello del portiere, sempre
in altalena e più spesso giù che
su, e quello di tutta la difesa, che
non prendeva gol da tre partite
arrivarci di nuovo». Più che al- (cinque nelle ultime sette) e si è
tro sarebbe un miracolo arrivar- incartata all’improvviso. Altro
ci, a questo punto. E anche un che muro: «Sul primo gol ab-
posto in Europa League è ancora biamo fatto male una scalata
mancato di segnare: se gli altri
fanno più gol di noi, vuol dire
che hanno meritato. Abbiamo
tutti attaccanti molto bravi con i
piedi, ma ci manca Zapata: la
sua fisicità, il suo saper tenere la
palla».
Zapata è pronto Soprattutto
già ieri: si è scaldato, stava quasi
togliendo la pettorina quando il
3-1 ha rinviato un momento già
dietro l’angolo: «Volevo fargli
giocare qualche minuto, per ria-
bituarlo ai contrasti. Ma ha già
fatto allenamenti ottimi, di
grande intensità: l’importante è
che sia guarito, e lo è. Inizierò a

S
Obiettiva, quasi sere-
na, se non fosse che
l’aggettivo mal si
adatta a un Gian Pie-
ro Gasperini che perde: «Addio
Champions? La classifica è
quella, significa che non è la sta-
gione giusta. Davanti ci sono
quattro squadre importanti, an-
che se contro di loro abbiamo
fatto buone partite e pure punti:
diventa difficile, anche con una
gara da recuperare». E ancora:
tutto da sudare, dopo le vittorie che di solito non sbagliamo mai, il suo non costringere la squadra reinserirlo con degli spezzoni,
di Roma, Lazio e Fiorentina. La poi il portiere è uscito troppo in ad arrivare quasi fino in porta per riaverlo pronto nel giro di
classifica è ben leggibile, e i ri- fretta e ha causato il rigore. Sulla con il pallone, antico difetto che due-tre partite». Che saranno le
sultati che l’hanno determinata punizione del 2-0 abbiamo dor- si è rivisto ieri. Ma Zapata non trasferte con Lipsia e Sassuolo, e
anche. Tre vittorie nelle ultime mito: peccato, le uniche due si- mancherà più, ed è l’unica buo- quella di giovedì «sarà dura,
13 gare, dal crollo in casa con la tuazioni di tutto il primo tempo na notizia del giorno: per giove- contro una big del calcio tede-
Roma alla partita di ieri, che un nella nostra area. Però pesanti: dì, a Lipsia, l’Atalanta dopo Toloi sco. A questo punto diventa una
po’ l’ha rievocato; quattro vitto- una partita giocata così non ha quasi certamente perso an- partita importante, ma non po-
rie in 15 partite al Gewiss, «e so- puoi perderla. E se la raddrizzi che Djimsiti («Non credo ci sa- trà essere un problema se non
prattutto nel ritorno è evidente ma non la pareggi, sei a rischio rà, gli è uscita la spalla: verifi- vinceremo l’Europa League: so-
che qui abbiamo perso molti contropiede». Ma l’Atalanta cheremo se è solo una lussazio- no 24 anni che nessuna italiana
punti». E più o meno sempre continua a soffrire di mal di gol - ne») e Gasperini non giura su la vince».
per gli stessi motivi. due segnati nelle ultime quattro Demiral: «Vediamo: l’ho lascia- © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Ci sono squadre che non gio- - e non l’ha pareggiata. E la logi- to straordinario a Bologna ed è
cano la Champions da tanti an-
ni: non sarebbe un dramma non
Errori e mal di gol Anzitutto
errori pesanti, che cancellano in
Amaro Gian Piero Gasperini, 64
anni, si dispera per l’Atalanta ANSA
ca stringente di Marten De Roon
sintetizza cause e effetti: «Ci è
tornato con qualche acciacco».
Per poco Zapata non si è rivisto s TEMPO DI LETTURA 2’48”
LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 15
16 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A POSITICIPI 31a GIORNATA

PIOLI E I 70 MILA
PER RESTARE PRIMI
«IL MEGLIO DEVE
ANCORA VENIRE»
I NUMERI Così a San Siro, ore 20.45

11
MILAN 4-2-3-1 BOLOGNA 3-4-2-1
n n
16. MAIGNAN
19. HERNANDEZ
I successi
ottenuti 23. TOMORI
dal Milan 8. TONALI
20. KALULU 17. LEAO
con un solo gol
di scarto 2. CALABRIA 4. BENNACER
nel 2021-22: 10. DIAZ 7. ORSOLINI
è la squadra 9. GIROUD 3. HICKEY
che ha vinto 9. ARNAUTOVIC
più partite 30. MESSIAS
30. SCHOUTEN
in questo modo 5. SOUMAORO
considerate 21. SORIANO
Serie A 32. SVANBERG
17. MEDEL
e i 5 principali
campionati ● PANCHINA 1 35. DIJKS 28. SKORUPSKI ● PANCHINA 22
europei Tatarusanu, 83 Mirante, 13 6. THEATE Bardi, 2 Binks, 4

6
Romagnoli, 25 Florenzi, 5 Bonifazi, 15 Mbaye, 71
Ballo-Touré, 41 Bakayoko, 79 Kasius, 14 Viola, 20 Aebischer,
Kessie, 33 Krunic, 56 10 Sansone, 19 Santander, 55
Saelemaekers, 12 Rebic, 11 Vignato, 91 Falcinelli, 99 Barrow. ALL.
Ibrahimovic, 27 Maldini ALL. Pioli Mihajlovic (in panchina Tanjga) BALL.
Le vittorie BALLOTTAGGI Diaz-Kessie 60-40% Orsolini-Barrow 60-40%, Soriano-Aebischer
rossonere SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI 60-40%, Dijks-Mbaye 55-45% SQUAL. nessuno
in questo Diaz, Romagnoli INDISPONIBILI Kjaer DIFF. Arnautovic, Soriano INDISP. De Silvestri
campionato per (stagione finita) (25 giorni), Kingsley (7), Dominguez (5)
1-0, tante quante
ARBITRO Marinelli ASSISTENTI Margani-Mastrodonato IV UOMO Baroni VAR Di Paolo AVAR Lo Cicero
Manchester City TV Dazn, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K, Sky Sport INTERNET www.gazzetta.it
e Siviglia, e una
in meno della

Milan, adesso to
Real Sociedad

30
I punti
conquistati
dal Milan
nelle partite
casalinghe
del campionato,
36 quelli
ottenuti fuori
di Alessandra Gozzini
giornata. Riapriranno per la pri-
ma volta post pandemia anche le
to quando era obbligata a farlo
dai risultati della concorrenza. C’è il Bologna, scita della strategia tattica per cui
anche da questo punto di vista
San Siro si
MILANO
biglietterie dello stadio, dove i Per Pioli giocare dopo le avversa- Pioli si affiderà ai giocatori più Festa

N
preziosi tagliandi saranno acqui-
stabili fino all’ultimo momento.
Per gestire l’entusiasmo scudet-
to, il club raccomanda comun-
que di arrivare per tempo.
rie non sposta gli equilibri, sono rodati. Sono cinque i rossoneri rossonera
altri gli elementi che possono scalda: il con più di duemila minuti di Il gruppo,
farlo. «L’entusiasmo dei tifosi ci campionato sulle gambe, e toc-
dà energia in più, ed è quello che Diavolo cherà di nuovo a loro. I fedelissi-
capitanato da
Romagnoli,
vogliamo. Credo abbia ragione
Tomori, stiamo vivendo il mo-
deve rispondere mi sono Maignan (2313’ in cam-
po in A), Theo (2130), Tomori
Giroud e Pioli,
festeggia uno

on si può ancora parlare di scatto

scudetto, perché il Napoli resta lì
e l’Inter che ha steso la Juventus
ha ancora una partita da recupe-
rare. Quel che è certo è che il Mi-
lan resta sul binario giusto: «Al-
leno un gruppo attento, concen-
Modalità scudetto Pioli è un
capotreno scrupoloso, e i suoi
giocatori lo seguono. Due ultimi
esempi lo confermano: ieri, gior-
no della rifinitura, l’allenatore
aveva fissato la colazione obbli-
gatoria al centro sportivo per le
dieci del mattino. Per il timore di
mento con una tensione positiva
e che ci deve portare a dare il
massimo, ma sempre con la vo-
glia di divertirci».
Fedelissimi La mentalità è so-
lida, ma va garantita anche la riu-
a Napoli e Inter (2156), Tonali (2097) e Leao
(2012). Portiere, asse centrale e
degli ultimi
successi GETTY
Il tecnico: fascia sinistra, non a caso le ric-
«Tensione chezze della squadra. A loro si
aggiungerà il jolly Brahim Diaz,
positiva» che stavolta è in vantaggio nel
ballottaggio da trequartista con

Clic
trato. Ogni partita è come un tre- mancare all’appuntamento di-
no che ti passa davanti e su cui
devi salire sopra per guidarlo. La
versi giocatori hanno dormito a
Milanello: troppo imprevedibile
La volata per lo scudetto
partita che ci aspetta è sempre la il traffico della domenica in città,
più importante». Nella prossima dettato dai tempi dalla Milano CLASSIFICA 31ª 32ª 33ª 34ª
fermata, San Siro, scenderà il Bo- City Marathon. Non è per quello Su Dazn stasera MILAN PUNTI
logna e i rossoneri devono man- che Ibra si è presentato all’allena- debutta “Supertele”
tenere la loro alta velocità. Non mento di buon’ora: alle 7 e 45 era
sono più ammessi ritardi, quelli già ai cancelli. Per quanto riguar-
C’è anche Kakà 66 Bologna TORINO Genoa LAZIO
oggi, 20.45 Domenica 10 aprile, 20.45 Venerdì 15 aprile, 21 Domenica 24 aprile*
che avevano rallentato la corsa da Zlatan è solo l’esempio più re-
nei mesi scorsi: nelle ultime set- cente a riprova della grande pro- ● C’è anche Kakà tra gli NAPOLI
timane invece ogni intoppo lega- fessionalità: prima della seduta ospiti della prima puntata
to al rendimento contro le me- di ieri sul campo ha portato avan- di “Supertele - Leggero
dio-piccole è stato superato. Gli ti una tabella personalizzata di come un Pallone”, show di 66 ATALANTA Fiorentina Roma EMPOLI
ospiti di questa sera fanno parte cure e terapie. Nel viaggio verso il Dazn condotto da Pierluigi 1-3 Domenica 10 aprile, 15 Lunedì 18 aprile, 19 Domenica 24 aprile*
del gruppo di squadre che occu- titolo nulla è lasciato al caso, al Pardo. Il programma si INTER**
pa la parte destra della classifica, contrario ogni minimo dettaglio “accenderà” stasera nel
e Pioli può avvicinarsi alla sfida è curato e seguito con la massima pre-partita per proseguire
con fiducia. La stazione d’arrivo è attenzione. A Milanello ieri erano poi dopo il triplice fischio 63 JUVENTUS Verona SPEZIA Roma
0-1 Sabato 9 aprile, 18 Venerdì 15 aprile, 19 Domenica 24 aprile*
lo scudetto e ad accompagnare il presenti anche Maldini e Massa- finale del posticipo. Tra gli
Milan lungo il percorso ci saran- ra, d.t. e d.s. rossoneri, ma dopo altri ospiti Enrico Mentana, JUVENTUS
no migliaia di tifosi rossoneri. Si diverse settimane si è rivisto an- Alessandro Cattelan, Pupi
comincia oggi, in un lunedì di che l’a.d. Gazidis. Il Milan ha già Avati, Neri Marcorè, e la
campionato da tutto esaurito o dimostrato di saper reggere la cantante Francesca
59 Inter CAGLIARI Bologna SASSUOLO
0-1 Sabato 9 aprile, 20.45 Sabato 16 aprile, 18.30 Domenica 24 aprile*
quasi: attesi almeno settantamila pressione del comando: ha sapu- Michielin.
tifosi, la vendita continuerà in to tenersi stretta la vetta e ha vin- *Anticipi e posticipi da definire **L’Inter deve recuperare il match col Bologna In MAIUSCOLO le partite fuori casa
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 17

Gli uomini chiave

Ecco Ibra, Leao

e super Giroud
In attacco ora
si può scegliere
HA DETTO

Il grande
entusiasmo
dei tifosi ci
dà energia
in più, ed è
quello che
vogliamo.
Saranno
importanti

Stiamo Bomber Zlatan Ibrahimovic, 40 anni, e Rafael Leao, 22: 8 gol per entrambi AP
vivendo
il momento Con 8 gol ciascuno Ibracentrico, quello di due anni
fa nel quale Zlatan era il campio-
con una hanno trascinato nissimo tornato dall’altra parte
tensione
positiva: in momenti del mondo per guidare una
squadra balbettante e senza can-
ci deve far diversi: Pioli conta nonieri. Oggi, a quarant’anni e
dare il finalmente sul trio con un fisico da gestire, lo svede-
massimo se è il jolly di lusso che Pioli potrà
in condizione giocare nei passaggi più delicati
di queste ultime partite. Un
cambio di prospettive possibile
di Marco Fallisi
Questo anche perché nel frattempo la
MILANO
il punto società si è attrezzata con l’ingag-
utti insieme appas- gio di Giroud, mentre la scom-

occa a te
più elevato

Kessie. Nel finale della scorsa sta-
gione fu determinante per la ri-
conquista della zona Cham-
pions. Stavolta l’obiettivo è anco-
ra più ambizioso.
in campionato, 2,04 a partita. Al-
le sue spalle Carlo Ancelotti
(1,96) e Massimiliano Allegri
(1,92). I numeri non bastano,
vanno concretizzati in un titolo.
T
sionatamente, e so-
della mia
prattutto al momento
carriera? giusto. Perché se c’è
No, quello una fase in cui il pal-
deve lone comincia a scottare quando
ancora è l’ora di buttarla dentro è que-
arrivare sta, e allora poter contare con-
temporaneamente sui piedi cal-
Stefano Pioli
di di Olivier Giroud, Rafael Leao
Tecnico Milan
e Zlatan Ibrahimovic fa tutta la
differenza del mondo.
Tre firme Finora, a Pioli è an-
LE ULTIME
data alla grande anche senza
avere sempre tutti e tre i suoi
bomber a disposizione: con otto
gol ciascuno, Giroud, Leao e Ibra
Diaz in vantaggio su Kessie hanno firmato il 42,8% delle 56
messa Leao è sbocciata accanto
ai due saggi. «Ibra convive con i
suoi acciacchi, ma con grande
motivazione e disponibilità – ha
spiegato Pioli –. Aiuterà la squa-
dra per cercare di ottenere il
massimo. Olivier sta molto bene,
ha segnato gol importanti e sono
contento per lui». La nuova ge-
rarchia l’ha definita il campo, lo
stesso potrà succedere per le
eventuali variazioni sul tema.
Marchio scudetto Quel che
conta, intanto, è che questa sera
il trio si presenterà a San Siro al
completo e in ottime condizioni.
E che Pioli potrà raccogliere altri

Pioli tra le stelle Il traguardo

Pioli concorda, e infatti non sarà
oggi ma rimanda al futuro pros-
Tonali-Bennacer in mezzo reti rossonere in campionato e
indirizzato la stagione nei mo-
gol e altri punti dai suoi attac-
canti, come da tradizione in
potrebbe consacrare Pioli tra le simo l’appuntamento con il gior- Kalulu in coppia con Tomori menti decisivi. Pur dovendo ognuno degli ultimi scudetti
stelle della panchina. Stasera ta- no più felice della sua storia da convivere con l’infiammazione vinti dai rossoneri. Nell’era dei
glierà il traguardo delle 100 pan- allenatore. «Questo il momento ● A Brahim Diaz il compito di accendere la al tendine di Achille che lo ha co- tre punti a vittoria, infatti, Capel-
chine in Serie A con il Milan da più elevato della mia carriera? fantasia: è in vantaggio su Kessie per il ruolo stretto a fermarsi più volte, lo, Zaccheroni, Ancelotti e Alle-
primo della classe, anche davanti No, quello deve ancora arrivare». di trequartista. Per Franck sarebbe una Ibrahimovic ha dato il suo con- gri hanno vinto anche grazie al
ai colleghi rossoneri: nell’era dei © RIPRODUZIONE RISERVATA nuova panchina per scelta tecnica: non la tributo nella prima parte del- peso dei loro trii d’attacco: Weah,
tre punti a vittoria (ovvero dal prima in assoluto, ma una novità dopo aver l’annata, quando il Milan accata- Simone e Baggio nel 1995-96 (26
1994-95) è l’allenatore del Milan
che vanta la miglior media punti s TEMPO DI LETTURA 2’45’’ riconquistato la prima linea. Il contratto in
scadenza e quello probabilmente già firmato
stava punti utili per costruire un
campionato al vertice. Giroud si
gol in tre sui 60 segnati dal Mi-
lan), Bierhoff, ancora Weah e Le-
con il Barcellona incidono ma non spiegano è preso la scena a San Siro, ma è onardo nel 1998-99 (39 gol su
tutto: oggi a centrocampo gli insostituibili tra febbraio e marzo che ha mar- 59), Shevchenko, Tomasson e
sono Tonali e Bennacer. Dietro le punte Pioli è chiato la corsa scudetto rossone- Kakà nel 2003-04 (46 gol su 65),
orientato a confermare Brahim, titolare ra con tre reti pesantissime: la Ibra, Pato e Robinho nel 2010-11
anche a Cagliari nell’ultima trasferta prima doppietta ribalta-Inter nel derby (42 gol su 65). Non sempre tutti
35ª 36ª 37ª 38ª della sosta: giorni in cui ha approfittato per e il gol che ha steso il Napoli al insieme in campo, ma decisivi
lavorare a Milanello e recuperare brillantezza Maradona. Leao è stato la co- per i successi del Diavolo.
fisica. Per questo l’allenatore confida sia lui ad stante, e già questo rende l’idea
accendere la luce, esattamente come di quanto il portoghese sia cre- Record Questa sera il trio si di-
Fiorentina VERONA Atalanta SASSUOLO successe nel finale di stagione scorso. sciuto in questo terzo campiona- viderà tra campo e panchina: Gi-
Domenica 1 maggio* Domenica 8 maggio* Domenica 15 maggio* Domenica 22 maggio*
to da milanista. Da talento inter- roud e Leao titolari, Ibra pronto a
La nona di Giroud Anche negli altri reparti le mittente a punto di riferimento dire la sua a gara in corso. Se se-
scelte portano alla conferma della squadra per l’attacco dei pioliani, Rafa ha gnasse al Bologna, a 40 anni e
che ha vinto l’ultima partita: Kalulu partner in spalmato gol praticamente a 183 giorni, lo svedese divente-
Sassuolo TORINO Genoa SPEZIA difesa di Tomori, Calabria e Theo Hernandez ogni stagione, da agosto a feb- rebbe il secondo marcatore più
Domenica 1 maggio* Domenica 8 maggio* Domenica 15 maggio* Domenica 22 maggio* sulle corsie. Messias e Leao poco più avanti. A braio, e quando non ha segnato anziano nella storia della Serie A,
centro area prova del nove per Giroud: sarà ha trascinato la squadra con ac- superando Silvio Piola nel 1954
la sua nona consecutiva da titolare, tra celerazioni devastanti, belle da (40 anni e 131 giorni). Davanti
campionato e Coppa Italia. Ibra c’è, ma gli vedere e utili ad aprire spazi per i avrebbe solo Billy Costacurta, in
UDINESE Empoli CAGLIARI Sampdoria farà semplicemente da vice. «Convive con i compagni. gol a 41 anni e 25 giorni nel 2007,
Domenica 1 maggio* Domenica 8 maggio* Domenica 15 maggio* Domenica 22 maggio*
suoi acciacchi ma sta bene» ha spiegato ieri ultima partita della carriera. E
Pioli. Che tra le altre riserve di lusso a Gerarchie Ciascuno si è preso magari un altro scudetto con il
disposizione avrà di nuovo anche Rebic. la sua fetta di Milan, insomma, Milan un po’ più vicino.
ma tutti e tre si sono rivelati © RIPRODUZIONE RISERVATA
Venezia GENOA Lazio FIORENTINA a.g. ugualmente importanti per gli
Domenica 1 maggio* Domenica 8 maggio* Domenica 15 maggio* Domenica 22 maggio*
© RIPRODUZIONE RISERVATA equilibri di squadra e per i risul-
tati. Siamo lontani dal Diavolo s TEMPO DI LETTURA 2’10”
18 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 19

SERIE A POSTICIPI 31a GIORNATA

Bologna senza paura

Video, tv, telefono e...
Così Sinisa guiderà
lo staff e la squadra
C’è voglia di impresa
Discorso dall’ospedale poi le indicazioni
durante i 90’: Miha vuole una gara coraggiosa
non davanti agli occhi di tutti andarsi a sedere in tribuna du- visse 10 partite di campionato ciel sereno ma ci siamo subito
di Matteo Dalla Vite
ma dentro la testa di ognuno. rante la gara. Bologna United, (più 2 in Coppa Italia, una vin- ricompattati, come già succes-
INVIATO A CASTELDEBOLE (BO)
Vicino «non fisicamente – co- ancora. «E’ una bella iniziativa ta e una persa, a Pisa e a Udine) so in passato - dice De Leo -. Ci Sinisa
e tutto andrà come è me ha detto proprio il tecnico – dice Emilio De Leo, il tattico collezionando 11 punti; nelle attende una partita difficilissi- e Marko

S
sempre andato, tut- nella chiacchierata con la di Mihajlovic che dividerà la altre, Sinisa presente in pan- ma, ma cercheremo di affron- Sinisa Mihajlovic,
to andrà come deve squadra – ma mentalmente sì, panchina con Miroslav Tanjga, china fece 36 punti in 28 gare, tarla con coraggio, sfrontata 53 anni, istruisce
andare. Il dejà vu di come sempre». Per invertire vice di Sinisa-: se succederà, quindi in quegli spezzoni di leggerezza, tenacia e resilien- Marko
un Sinisa da remoto un pronostico quasi chiuso beh, sarà molto importante tempo che lui seppe ritagliarsi za. Vogliamo provarci e gioca- Arnautovic, 32:
LE TAPPE e della sua Task Force fra tri-
buna, panchina e campo, vi-
contro il Milan, ci sarà anche
l’appoggio non consueto degli
per noi, oltre che un gesto
splendido». Succederà. Lo
fra presenze figlie di una pro-
messa (Verona, 25 agosto; Bo-
re a viso aperto per dare una
soddisfazione a Mihajlovic».
l’austriaco sarà
un... Sinisa in
vrà di un nuova puntata stase- infortunati: De Silvestri (che slogan del club, da anni, è “We logna-Lazio ad ottobre) e non campo
Il 1° tempo ra: sarà il primo episodio di da indisponibile andò anche a are one”. Mai come oggi dovrà solo (a Torino contro la Juven- Tutti connessi Ma come av-
La prima volta in una seconda stagione che nes- La Spezia), Dominguez (che ricominciare a dare effetti. tus). La forza dell’unità d’in- viene la comunicazione fra
cui Sinisa suno avrebbe mai voluto rive- ha sfiorato la convocazione e Concreti. tenti – quella in cui vale il “noi” Mihajlovic e la sua truppa du-
Mihajlovic dere, a partire dalla riunione sarà pronto per la prossima e mai l’io – si riproporrà anche rante la gara? Così: Sinisa, dal
annuncia di tecnica nel primo pomeriggio gara) e Kingsley, oggi viagge- La decina dei vice In quella questa volta. «Non sono stati Sant’Orsola, ha davanti un vi-
dover battere la (da remoto) fino alla telefonata ranno verso Milano per rag- stagione del primo tempo con- giorni facili, la notizia del mi- deo nel quale viene trasmessa
leucemia è dopo una gara che come tante giungere la squadra in hotel e tro la malattia, lo staff di Sinisa ster è stata come un fulmine a la gara dal match analyst Lam-
il 13 luglio 2019 altre non sarà. berti, posizionato in tribuna al
Meazza assieme a Renato Baldi
Promessa
Il 25 agosto
Bologna in “dad” Il Bologna
che si (ri)mette in “dad” con
che in sostanza è il “ponte” fra
Ospedale e campo. Miha è pe-
I NUMERI

10
2019, Mihajlovic Sinisa collegato dall’Ospedale rennemente collegato, tramite
va in panchina Sant’Orsola è quello che - pur- telefono, una sorta di linea
per Verona- troppo – visse già una situa- “protetta”, con Baldi stesso che
Bologna in virtù zione così nella stagione 2019- sente secondo per secondo
di una promessa 20. Sinisa sarà il detonatore, tramite auricolare le esterna- le gare
fatta ai giocatori. comunque. E quella prima zioni del tecnico, belle e brut- in Serie A
esperienza di due anni e mez- te. Fra queste, riceve anche le che il duo
2° tempo zo fa sarà da copia-incollare “dritte” e gli aggiustamenti da De Leo-Tanjga
Sabato 26 per far sì che anche oggi possa attuare: ed è a quel punto che fece durante la
marzo 2022, dare frutti mostrando l’unione Baldi stesso chiama De Leo in prima parentesi
Sinisa Mihajlovic di un tempo. Tutti per uno e panchina il quale dialoga con di malattia di
fa organizzare uno per tutti. «Saremo noi Miroslav Tanjga e - insieme - Sinisa
una conferenza contro sessantamila persone – danno la piega voluta e corret- Mihajlovic,
stampa per diceva pressapoco venerdì ta alla squadra secondo i voleri nella stagione
annunciare che scorso Mihajlovic ai giocatori di Sinisa. Un “network”, un si- 2019-20. Il
rientrerà -: e se giochiamo come sappia- stema collaudato. Ovvio, poi, tattico e il vice
all’Ospedale mo faremo bene…». E il con- che saranno fondamentali an- di Sinisa
Sant’Orsola per cetto sarà più o meno quello che i garanti: da Arnautovic a collezionarono
giocare che dirà oggi, via Skype, prima Medel fino a Soriano, saranno 11 punti. Furono
d’anticipo contro della gara e con pieghe tattiche i... Sinisa da campo a chiudere poi altre due le
la possibilità che in allegato: facendo coraggio il cerchio della connessione. gare targate De
la leucemia lui agli altri. Il solito Sinisa in- Bologna United sì, ancora una Leo-Tanja, in
possa somma. volta. Copopa Italia
ripresentarsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA contro il Pisa
Martedì 29 Infortunati in tribuna Si- e l’Udinese.
avviene il nisa Mihajlovic sarà il propul-
s TEMPO DI LETTURA 2’45”

28
ricovero. sore del “Network Bologna”

Telefonata
Venerdì scorso,
1 aprile, Sinisa In campo Tutti insieme le gare
parla alla
squadra via
Da De Leo (tattico) De Silvestri, con che, nonostante
le cure per
skype a Tanjga (vice) fino gli altri infortunati, combattere la
dall’ospedale ad Arnautovic, sarà comunque al leucemia, Sinisa
per una decina Mihajlovic visse
di minuti: il
Soriano e Medel: Meazza: un segno in presenza sulla
Bologna pubblica ecco la task force di unione panchiona del
parte del video. Bologhna nella
stagione 2019-
2020. Il tecnico
collezionò 36
punti.

Lo staff Sopra, da sinistra, Emilio Uniti Lorenzo De Silvestri è ko ma

De Leo (tattico) e Miro Tanjga (vice) va al Meazza con gli altri infortunati
 20 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A 31a GIORNATA

#

PIAZZAROSA Il campionato
visto dalla Gazzetta

DIAMO
I NUMERI IL COMMENTO
LE VITTORIE
IN TRASFERTA
di Andrea Masala

Fino alla 31ª giornata Serie A

Serie A a fine stagione Inter, che ricarica
Napoli, mille risorse
2012/2013
82
106
2013/2014
85
Milan, snodo-chiave
109
2014/2015 vanti c’è posto, non per
85 A la Signora. La volata
per il titolo diventa una
corsa tris, sempre più
108 complicata. Il Napoli per ora
aggancia in testa il Milan, che
2015/2016 stasera deve rispondere senza
89 esitazioni. L’Inter riesce a
ripescare risorse che temeva di
110 avere smarrito da gennaio in
poi: respinge il tentativo della
2016/2017 Juve di rientrare in lizza per le
battute finali. A sette giornate
97 dalla conclusione è ancora tutto
in bilico, si va verso uno sprint
115 da batticuore. Alla fin fine, sono
gli scontri diretti a incidere. I
2017/2018
110
campioni in carica, anzi da ieri
sera in ricarica, conquistano tre
punti pesantissimi non soltanto
in classifica, ma preziosi per
133 riacquistare morale e slancio.
Inzaghi sembrava rassegnato a
2018/2019 un’inesorabile dissolvenza con
88 il tricolore sul petto, invece
resiste nella lotta al vertice. Il
106 successo a Torino è ottenuto
con tanta fatica, ma serve
2019/2020 innanzitutto a tenere a distanza
una Juve che si faceva
115 minacciosa. Nella sfida da
“dentro o fuori” i bianconeri
137 hanno costruito di più, però
perdere altro terreno: riparte
all’inseguimento, con il jolly
della partita da recuperare
contro il Bologna, da stasera a
San Siro uno degli arbitri della
apertissima corsa .
Anche il Napoli sembrava fuori
dai giochi dopo la disfatta
contro il Milan al Maradona. Ciò
che aveva fatto dubitare degli
azzurri non era stato tanto il
risultato, un 1-0 che ormai
diventato abituale per i
rossoneri, quanto la prestazione.
Gli uomini di Spalletti si erano
dovuti inchinare a una
I nerazzurri,
con il successo
contro la Juve,
ritrovano
slancio. E oggi
i rossoneri non
possono fallire
formazione non scintillante, ma
concreta fino all’osso. Eppure
Elmas, Mertens e Lozano, la
spinta degli esterni: nella volata
finale per Spalletti c’è tutto un
giacimento a disposizione, con
nuovi marchingegni. Il successo
a Bergamo arriva con non più di
sei tiri in porta in tutta la gara: il
dato non sarebbe esaltante per il
Napoli, ma ne mette in luce
l’estremo cinismo. L’orchestra di
Gasperini ha perso mordente, in
casa ha raccolto appena 18
punti, un numero da zona
salvezza. La Dea ha ancora la
chance di qualificarsi per le
Coppe, ma da ora in poi non si
potrà più concedere altre
distrazioni. La prospettiva è
proseguire in Europa League,
però Gasperini è costretto a
tenere alta la guardia in
campionato. A maggior ragione
perché dovrà affrontare alla
penultima giornata l’attuale
capolista. Spinto dal pienone di
San Siro, Pioli deve prodursi in
un altro scatto. I settantaMilan
riportano a folle d’altri tempi,
l’ambiente rossonero si riabitua
a numeri da vertigine. Il
tecnico milanista non lo rivela,
ma considera il tris di partite
che lo attende, contro Bologna,

2020/2021
vengono lo stesso puniti,
proprio come è accaduto con il
Luciano da Certaldo non è
rimasto sul colpo, ha saputo
Torino e Genoa, uno snodo
fondamentale per portare a IN VETRINA
104 Villarreal, sempre in casa. Il
rovescio allo Stadium frena
reagire e sfruttare al massimo gli
acuti del suo Victor Vittoria:
termine la missione tricolore.
Nella mischia, nessuno ha Patatine e scudetto
128 Gazzetta.it
Allegri, che si è presentato con
un poker offensivo che rimanda
Osimhen, se servito a dovere e
messo nelle condizioni di agire
ancora piazzato l’allungo
decisivo che di solito non lascia la festa di Inzaghi
2021/2022 Sul nostro sito
le ultime
tanto alla prima linea che nel
2017 era stata capace di
di fronte alla porta, fa sentire il
proprio peso. Contro l’Atalanta
scampo alle rivali: le battistrada,
chi più chi meno, si portano che non va giù
105 sul campionato,
i giudizi dei
approdare alla finale di
Champions, oltre che allo
mancava il dinamico nigeriano,
che ogni tanto si inventa
dietro i propri limiti. In alta
classifica non c’è spazio per la a Vlahovic e Allegri
nostri esperti, scudetto. Niente da fare per i imbarazzanti diversivi fuori perfezione assoluta, la lotta
le pagelle bianconeri, nonostante una campo. Il Napoli ha comunque scudetto rischia di diventare
e tutte le notizie discreta gara. L’Inter spreme il attinto ad altre risorse, compresi una questione di nervi. Vediamo
GLI ASSIST sulle 20 squadre
della Serie A
massimo con il minimo, proprio
quando sembrava destinata a
gli sgoccioli di Insigne. Il
capitano in uscita, più Politano,
chi ci crede di più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

a questione arbitrale l’invito a cambiar mestiere.

L non risparmia
nessuno, neppure un
signore garbato come LO SPUNTO
Parole abbastanza forti, forse
l’allenatore dell’Empoli verrà
squalificato, forse se la caverà
di Sebastiano Vernazza
Nicolò Aurelio Andreazzoli,
l’allenatore dell’Empoli, il più
con un’ammenda, ma non è
questo il punto. Andreazzoli ha
Barella
NATO A CAGLIARI
anziano della Serie A per
anagrafe, con i suoi 68 anni, Se anche Andreazzoli va fuori giri, ragione nel merito, ha il diritto
di parlare di insensibilità,
però tra i più giovani e
vuol dire che c’è molto da riflettere
IL 7 FEBBRAIO 1997 stona quando suggerisce
RUOLO CENTROCAMPISTA
moderni per filosofia, un all’arbitro Massimi di scegliersi
maestro di calcio. Ieri un altro lavoro. Non si dicono
pomeriggio, nel dopo partita di di recupero negati, con la palla certe cose per cinque secondi
Fiorentina-Empoli,
Andreazzoli si è sfogato. Con
nell’area della Fiorentina: «Gli è
mancata sensibilità, non ci ha
IL NUMERO di recupero, per quanto
importanti vista l’azione. Resta

● Barella a quota 9 è in testa tra
gli uomini-assist. A 8 inseguono i
laziali Luis Alberto e Milinkovic,
Calhanoglu (Inter), Berardi
(Sassuolo) e Candreva (Samp).
tono pacato, ma duro, ha
contestato la prima
ammonizione a Luperto,
inesistente secondo lui,
secondo i moviolisti e secondo
il regolamento. Il fallo lo aveva
commesso il viola Cabral. Un
giallo pesante, perché più
avanti Luperto ne ha ricevuto
un altro ed è stato espulso.
Andreazzoli le parole più
severe le ha però riservate
all’arbitro per cinque secondi
A Firenze Aurelio Andreazzoli
pacato con il quarto uomo
fatto giocare gli ultimi cinque
secondi. Non sarebbe successo
niente, ma perché non farli
giocare? Chi non ha sensibilità è
meglio che cambi mestiere».
Inevitabile ripensare a Gigi
Buffon, che usò lo stessa
espressione a proposito
dell’arbitro inglese Oliver, dopo
Real-Juve del 2018. Buffon andò
oltre con l’iperbole
dell’immondizia al posto del
cuore, Andreazzoli lo stesso con
14
le partite consecutive
senza vittorie (7 pareggi e 7
sconfitte) collezionate dall’Empoli in
Serie A. La striscia peggiore per i
toscani è stata con le 15 del 1999.
il problema della questione
arbitrale, amplificata ad alto
volume da quanto successo in
serata a Torino.
Comprendiamo gli arbitri: le
difficoltà e le pressioni, i social
che diffondono ovunque quel
che prima restava confinato
nei fumi dei bar. Ma nel
momento in cui sbotta un
signore come Andreazzoli, sul
serio qualcosa non va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

ente che festeggia e gente che si lamenta. L’Inter ha
G rimesso in piedi la festa programmata per inseguire la
seconda stella, con un successo sofferto in casa della
Juventus che le mancava da dieci anni. Ma mentre
Barella sistema patatine e bicchieri e Skriniar appende i festoni
nerazzurri, Inzaghi si ritrova in stanza Allegri e Vlahovic che
gridano scatenati protestando per l’episodio che ha deciso la
partita: il rigore di Calhanoglu fatto ribattere, che ha visto il
tecnico bianconero furibondo togliersi il cappotto per lanciarlo
via (e non è la prima volta che gli succede in carriera...).
Difficile che l’offerta di qualche patatina possa calmarli. E così
gli interisti tornano di nuovo in corsa, con tre punti in meno di
Milan e Napoli, ma una partita da recuperare contro il Bologna.
Bologna che stasera sfida il Milan a San Siro, diventando in
questo frangente arbitro del campionato.
suo tempo, l’Udinese
A fece un affare. Riuscì
ad acquistare Juan
Agustin Musso dagli
argentini del Racing per meno
di 4 milioni. Il portiere arrivò
come vice di Simone Scuffet,
allora uno dei giovani numeri
uno in vetrina, ma una volta
messo alla prova diventò
presto titolare. In tre stagioni,
Musso è sempre stato nella
top five della Serie A,
entrando anche nel giro della
nazionale argentina. Portiere
sicuro, grandi doti e riflessi,
magari non un fenomeno coi
piedi, ma capace con
prodezze di portare punti alla
squadra. Così l’Udinese con
lui ha fatto il secondo affare
vendendolo all’Atalanta per
20 milioni di euro. Dea che ha
lasciato partire il buon Gollini
per l’Inghilterra, dove peraltro
al Tottenham è il terzo
portiere. Con Musso,
Proteste Juan Musso, 27, discute
con l’arbitro per il rigore GETTY
Il salary cap è la soluzione
per salvare il nostro calcio
Anche se qualcuno piangerà...
Commosso Leo Messi, 34, durante la conferenza di addio al Barcellona
l modello è virtuoso, o
I forse è semplicemente
l’unico possibile per
salvare il nostro calcio
dal default: introdurre il salary
cap. Certo, può generare
qualche lacrima passeggera,
tipo quelle che Messi ha versato
quando è stato costretto a
lasciare il Barcellona, diventato
incapace di sopportare il suo
ingaggio (mostruoso come la
qualità dei suoi piedi, ma ormai
insostenibile per i conti
disastrati del club catalano dopo
gli sperperi e il Covid). Alla fine,
però, l’effetto è decisamente
benefico, addirittura salvifico:
le società non spariscono, anzi
si ingegnano per rilanciarsi, e i
risultati possono essere
comunque positivi, com’è il
caso degli azulgrana sotto
l’illuminata guida di Xavi.
Quanto ai campioni, hanno due
soluzioni: cambiare squadra
oppure accettare di guadagnare
di meno. Niente di
irrimediabile, comunque.
La Liga ha introdotto un tetto
agli ingaggi complessivi che
ciascun club è autorizzato a
pagare: il monte stipendi viene
stabilito in base ai bilanci. E
non si sgarra, benché questo
possa costare l’addio di un
fenomeno come Messi. In Italia
qualcuno porta avanti la stessa
idea, anche se nel nostro calcio
manca un uomo forte in stile
Tebas, un presidente di Lega
L’ANGOLO ACUTO
di Fabio Bianchi
Musso,l’uomoinpiùdell’Atalanta
chehadatoqualchepuntoinmeno
l’Atalanta cercava un ulteriore
salto di qualità. L’argentino
doveva essere l’uomo in più, in
grado di blindare la porta
nerazzurra. Non è stato proprio
così. L’inizio stagione non è
stato dei migliori per lui, poi si
è ripreso e, soprattutto in
coppa, ha fornito ottime
prestazioni, come quella a
Leverkusen per restare al
passato recente. Il problema è
che non è stato continuo e la
sua nuova avventura è stata
macchiata da qualche errore.
Per dire, quello su Calabria, che
IL TEMA
di Stefano Agresti
Le commissioni
per gli agenti
stanno
portando
valanghe di
denaro fuori
dal sistema
che riesca a imporsi sugli
egoismi di tante società per
perseguire il bene comune.
Eppure l’obiettivo finale
dovrebbe interessare chiunque:
rendere sostenibile la gestione
economica dei club, evitando
corse in avanti che sono
diventate ancora più pericolose
a causa dei danni provocati
dalla pandemia.
Ovviamente sarebbe tutto più
facile se, assieme al salary cap,
esistessero norme che
impediscono ai procuratori di
avanzare pretese esose per le
commissioni. Una
IL NUMERO
3
Le tre partite con almeno
tre gol incassati dall’Atalanta
in questo campionato
si sono disputate tutte in casa,
al Gewiss Stadium.
LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 21
PENSIERI
& PAROLE
José
Mourinho
IL TECNICO DELLA ROMA INTERVIENE
SULLA RETE DELL’1-0 ALLA SAMP
Due pesi e due misure
Mou coglie immediatamente
l’occasione per replicare a chi gli
rinfaccia di mettere in pratica
un gioco meno spettacolare
rispetto ad altri club.
Il gol? Se viene
fatto con un
altro allenatore
si parla di calcio
regolamentazione - a livello
fantastico, con
internazionale, per non creare
disparità - affinché ci sia un
tetto alle richieste degli agenti: me invece...
oltre una certa percentuale non
si può andare. Perché il
fenomeno al quale assistiamo
nelle ultime stagioni è per certi
versi inquietante: i calciatori
puntano sempre più ad
arrivare alla scadenza del
contratto, ma le società che li
ingaggiano non li prendono
Vincenzo
gratis bensì coprendo d’oro Italiano
procuratori, intermediari, IL TECNICO DELLA FIORENTINA
anche familiari. Il denaro che
un tempo andava ai club - che
PARLA DOPO L’1-0 SULL’EMPOLI
magari avevano costruito in Meglio non sottilizzare
casa il giocatore, investendo
sulla sua crescita - adesso
La Fiorentina costruisce tanto e
raccoglie poco: il suo allenatore
finisce in altre tasche, uscendo
dal sistema calcio.
vorrebbe più cinismo sotto rete,
ma per la volata finale ci può
Ci sono società che si sono stare anche la vittoria di misura.
imposte un limite: una sorta di
autoregolamentazione per
evitare di entrare in un circolo
vizioso. Lo ha fatto, ad esempio,
il Milan, che in dodici mesi sta Abbiamo tirato
perdendo Donnarumma,
Calhanoglu, Kessie, forse
24 volte e fatto
Romagnoli per non rincorrere
ingaggi elevati e commissioni
un solo gol, ci
insensate. Eppure i rossoneri manca la
sono là, in testa alla classifica. È
la conferma che si può fare concretezza.
bene rispettando i conti. Il
salary cap eviterebbe pericoli a Ma va bene così
chiunque. E il calcio italiano,
probabilmente, tornerebbe a
respirare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ha “aperto” la sfida col Milan.
O l’uscita sbagliata nella
partita con l’Udinese che ha
consentito a Beto di
Walter
Mazzarri
anticiparlo e segnare l’1-1 al COSÌ L’ALLENATORE DEL CAGLIARI
44’ del secondo tempo. O la REAGISCE DOPO IL KO CON L’UDINESE
poca reattività sul tiro debole
di Piatek con cui la Fiorentina I numeri dicono tutto
ha battuto l’Atalanta. Ieri poi
Musso ha fatto un’uscita
quantomeno maldestra su
Il tecnico rossoblù non cerca
attenuanti generiche: una
squadra che lotta per la salvezza
Mertens, consentendo al non può permettersi certi
Napoli di passare in vantaggio
e indirizzare la partita.
blackout, nemmeno fuori casa.
Insomma, l’uomo in più ha
“portato” qualche punto in
meno. Gasperini per la sfida
col Genoa di venti giorni fa Sono qui per
aveva scelto Sportiello titolare.
«Se lo merita - disse-. E poi
metterci la
Musso è un po’ sfortunato,
ogni tiro prende gol». Ci sta,
faccia, per le
come ci sta di commettere scuse. Inutile
qualche errore. Ma in fin dei
conti, Juan Musso ha deluso le commentare un
grandi aspettative.
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5-1 in Serie A
22 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A 31a GIORNATA

01
L’ARMENO A S EGNO
SAMPDORIA ROMA

MICKI DECISIVO
(PT) 0 R Q1

MURRU KARSDORP

COLLEY
THORSBY

CAPUTO MKHYTARIAN CRISTANTE

MANCINI

RUI PATRICIO E MOU ALLUNGA

LA SERIE POSITIVA
AUDERO RINCON SENSI ABRAHAM SMALLING

FERRARI SABIRI PELLEGRINI OLIVEIRA

CANDREVA IBANEZ

BERESZYNSKI
4-3-1-2
MARCATORE Mkhitaryan (R) al 27’ p.t.
5,5
SAMPDORIA ALL. GIAMPAOLO
SAMPDORIA (4-3-1-2)
Audero; Bereszynski,
Ferrari (dal 46’ s.t.
Yoshida), Colley, Murru
(dal 15’ s.t. Augello);
Candreva, Rincon (dal 15’
s.t. Vieira), Thorsby (dal
28’ s.t. Trimboli); Sensi
(dal 1’ s.t. Quagliarella);
Sabiri, Caputo
PANCHINA Falcone,
Ravaglia, Supryaga,
Askildsen, Magnani, Di
ZALEWSKI
3-4-2-1
È QUINTO DA SOLO
5,5 6,5 6,5
ROMA ALL. MOURINHO
La Liguria gli porta bene
Henrikh Mkhitaryan, 33 anni,
48% 52% ROMA (3-4-2-1)
Rui Patricio; Mancini, non segnava in trasferta dal 23
Smalling, Ibanez; Karsdorp, maggio scorso a La Spezia,
Cristante, Oliveira (dal 48’ contro gli aquilotti. Quella di ieri
s.t. Kumbulla), Zalewski al Ferraris è stata la sua quarta
POSSESSO % (dal 36’ s.t. Vina);
Mkhytarian, Pellegrini (dal rete in questo campionato
8 6 48’ s.t. Bove); Abraham (oltre a cinque assist) in 28
(dal 36’ s.t. Shomurodov) partite giocate
PANCHINA Boer, Fuzato, GETTY
Perez, Maitland-Niles,
TIRI IN PORTA Diawara, Volpato, Afena-
Gyan, El Shaarawy

ALLENATORE:
Stefano 15 13 ALLENATORE Mourinho
ESPULSI nessuno
Giampaolo AMMONITI Ibanez e

Una Roma
ESPULSI nessuno Oliveira per gioco
AMMONITI Bereszynski e scorretto, Pellegrini per
Sabiri per gioco scorretto FALLI FATTI comportamento non
CAMBI DI SISTEMA
nessuno 79% 83% regolamentare
CAMBI DI SISTEMA
BARICENTRO BASSO nessuno
49.8 M BARICENTRO MOLTO
BASSO 44,1 M
PASSAGGI RIUSCITI

ARBITRO Manganiello di Pinerolo VAR Nasca di Bari

NOTE paganti 16.465, incasso 248.826,50 euro; abbonati 9.066, quota 116.501,50
euro. Tiri in porta 3-1. Tiri fuori 1-4. Angoli 5-3. In fuorigioco 0-3. Rec.: p.t. 2’, s.t. 5’

di Alex Frosio
sione del pragmatismo mou-
rinhano. Se non fosse che la rete
Imbattuti da dieci partite: Abraham, eroe del derby, spreca
in modo affrettato davanti a Au-
Sabiri conclude debolmente a
metà ripresa l’unico tiro in porta
INVIATO A GENOVA

li effetti benefici del

G
derby si estendono a
due settimane e ven-
tiquattro ore di di-
stanza. La Roma,
confermata nell’undici pre-so-
sta, torna davanti alla Lazio e
prosegue la sua corsa. Ora mette
a distanza anche l’Atalanta e la
sua classifica con l’asterisco del-
la partita da recuperare. Questo
significa il decimo risultato utile
consecutivo, con la quarta vitto-
ria nelle ultime cinque (e stesso
numero di partite senza gol su-
biti), la sesta della striscia, in un
2022 che era iniziato malissimo
(due sconfitte consecutive) e che
invece sta portando a galla il la-
voro di José Mourinho. L’1-0 di
Marassi, firmato da Henrikh
Mkhitaryan, arriva con l’unico
del successo matura come non
ci si aspetterebbe dalla squadra
di un tecnico troppo in fretta
considerato «indietro» rispetto
all’evoluzione del gioco. Costru-
zione da dietro? Mourinho? Sì,
esattamente. Di più: l’azione che
porta al gol di Mkhitaryan è
spettacolare nel suo sviluppo,
passa da Rui Patricio, dai centra-
li difensivi, va in verticale da Cri-
stante all’armeno, vola a sinistra
verso Pellegrini, in profondità
per Zalewski con palla a rimor-
chio. Ci sono tutti i concetti da
accreditare a… Guardiola, e inve-
ce è Mou-style: l’epilogo ideale
sarebbe la chiusura in rete di
Abraham appostato sul secondo
palo, solo una stoppata di Thor-
sby impedisce all’inglese di se-
gnare, ma la rete si gonfia ugual-
mente con l’irruzione di Mkhi-
i giallorossi passano e poi
controllano. La Samp prova
a reagire ma non graffia mai
Mou alla Pep La bellezza del-
la costruzione risalta ancora di
più in un primo tempo in cui
non si è giocato male. Si è gioca-
to poco, che è diverso. Tantissi-
me interruzioni. Ogni fallo, l’uo-
mo a terra. E minuti interi che se
ne vanno. La partita così non
riesce a stendere una continuità
tecnica, risulta spezzettata e au-
menta ancora di più gli errori.
Anche perché l’intensità non
manca. La Sampdoria cerca di
restare corta e alta, ed è il motivo
per cui la Roma cerca e trova nel
palleggio basso la via verso l’area
coppia Sabiri-Caputo, si crea un
tre contro tre con la linea difen-
siva giallorossa, e quando l’ex
Inter si stacca riesce a inventare.
Già al 2’ riesce a far scivolare
verso Thorsby che alza con il si-
nistro, poi al 21’ riesce a innesca-
re in verticale Caputo che libera
un destro troppo centrale. Lo
spezzatino trasforma la partita
in una serie di highlights, quasi
isolati uno dall’altro, ma quando
la Roma riesce a tendere il filo
del gioco diventa padrona, con
Cristante che ne è il motore e
Sensi che fatica a tenerlo d’oc-
dero.
Difetti Nella ripresa, si mette a
giocare anche la Sampdoria, con
Quagliarella al posto di Sensi e
Sabiri in posizione di trequarti-
sta. A posteriori, non una grande
idea, perché la qualità di certo
non aumenta e per come si met-
te la partita – meno spazi lunghi
e più corti – il piccolo 5 blucer-
chiato poteva servire. Il possesso
palla infatti diventa doriano,
perché il difetto della partita
della Roma è pensare troppo
presto di poter investire soltanto
sul gol di Mkhitaryan. La risalita
diventa più difficile e la partita
nel secondo tempo la fa la Sam-
pdoria. Alla squadra di Giampa-
olo, tuttavia, manca qualità in
rifinitura e denti affilati nelle ra-
re occasioni in cui riesce ad av-
blucerchiato della seconda par-
te, Quagliarella nel finale con-
clude dal limite dell’area a porta
aperta ma sul corpo di Smalling.
La resistenza giallorossa non
sembra mai affannata. Pellegri-
ni fatica ad alzare la squadra e
perde un numero eccessivo di
palloni, Sergio Oliveira va invece
un po’ in debito sul tramonto,
ma i difensori giallorossi non
perdono mai le misure e la corsa
di Karsdorp e Zalewski aiuta.
Soprattutto per Mourinho resta
la lucidità di Cristante e l’incisi-
vità di Mkhitaryan, che dà ad
Abraham l’unica chance roma-
nista della ripresa (deviazione di
Colley). Il pareggio doriano non
arriva, con Giampaolo la X non è
prevista: tre vittorie e sei sconfit-
te nella sua gestione.
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tiro giallorosso nello specchio
della porta, peraltro da distanza
ravvicinatissima, chiara espres-
taryan che aveva toccato il pallo-
ne precedente sessanta metri
più indietro.
avversaria. La squadra di Giam-
paolo in realtà parte meglio. Con
Sensi infilato alle spalle della
chio. Dopo il gol, arriva imme-
diata l’occasione del raddoppio,
un regalo di Bereszynski che
vicinarsi alla porta di Rui Patri-
cio, sempre ben coperto dai cor-
paccioni di Smalling e Mancini. s TEMPO DI LETTURA 3’36’’

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 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 23

IL GRAFFIO

MOURINHO
«Il nostro sarebbe
un gol favoloso
con al mio posto
un altro tecnico» L’esultanza José Mourinho, 59 anni. A fine partita l’allenatore
portoghese va ad esultare sotto il settore che ospita i circa duemila
tifosi giallorossi presenti a Marassi che stanno festeggiando GETTY

di Massimo Cecchini La rete dopo 20 bato, ribadisce: «A Roma è diffi-

e Filippo Grimaldi
astano venti passaggi
cile, invece di parlare di Zalewski
passaggi: «Super, o di Bove, si parla sempre di quel-
ma ci sono io ed è lo che è negativo». Il finale è tutto
partita ci siamo sempre stati. La
Roma ha più qualità, però a tratti
siamo riusciti a mascherarla,
concedendole pochissimo. Poi

B
di fila per schiudere la
portadeisognie,nello
stesso tempo, far cre-
scere l’ansia. Sugli
scudi la Roma che accarezza (un
po’) anche l’idea della zona
Champions, mentre la Samp non
riesce ancora ad allontanare gli
spettri della retrocessione.
Mou e Micki Logico che nel
giorno in cui i giallorossi arrivano
alla 10a partita di campionato
difficile da dire...
Micki? Voglio che
resti». L’armeno:
«Presto l’ok»
Elogi a Cristante
stata una gara difficile, anche
perché a Roma c’è la cultura che,
se si vince il derby è paradiso, al-
trimenti disastro totale». Invece
per lo “sposalizio” per Cristante e
Mkhitarian. «Bryan è quello che
lastampadiRomadicechevoglio
vendere. Il rinnovo di Micki? Io lo
voglio qui, la società e Pinto vo-
gliono farlo restare, lui vuole re-
stareeRaiolalofaràrimanere».E
così il microfono passa proprio a
Mickhitaryan, che dice: «Del
rinnovo ne parleremo dei prossi-
mi giorni. Sono felice per la vitto-
ria, mi dispiace per il ko con la Ju-
ve», perché forse avrebbe potuto
abbiamo creato poco anche noi,
ma nei contenuti credo che sia
stata una gara equilibrata, ma
avevo la speranza di muovere la
classifica». La verità è che la co-
perta era e resta corta in attacco.
«Purtroppo là davanti non pos-
siamo inventarci nulla. Gli uomi-
ni sono quelli: Sensi, Sabiri, Qua-
gliarella e Caputo. I quattro che
devono sostenere il peso offensi-
vo sono loro. Ovvio che se fossi
partito con Caputo e Fabio, non

da 10
consecutiva senza sconfitte e al
18° match stagionale senza reti al
passivo, José Mourinho ci tenga a
celebrare la vittoria evidenzian-
do l’azione che ha deciso la parti-
ta. «Se un gol come quello fosse
stato fatto da una squadra con un
altro allenatore, tutti parlerebbe-
ro di calcio fantastico – dice sar-
nessun disastro, ma apoteosi, an-
che se il portoghese parla solo di
5° posto. La soddisfazione è dop-
pia anche perché non aveva mai
vinto a Genova contro la Samp, e
il successo fa passare in secondo
piano anche la testata data alla
panchina. «Tutto bene – sorride
– come credo non sia nulla di gra-
cambiare anche il gran finale.
Giampaolo sereno Sulla
sponda Samp, la prestazione c’è
stata. Marco Giampaolo dice di
non essere «scontento per il co-
raggio e lo spirito della squadra: a
me dispiace semmai non avere
fatto un risultato positivo, ma
avrei più avuto cambi offensivi.
So di avere questo problema, ma
è l’unico». Ora la speranza è che
Sensi alzi il livello: «Deve cresce-
re sul piano fisico, ha bisogno di
allenarsi con continuità. Poi il
tasso tecnico fra la Samp e la Ro-
ma è molto diverso».
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castico – ma siccome ci sono io,
purtroppo è difficile da dire». Il
graffiononnascondel’analisi.«È
ve neppure il problema di
Abraham alla spalla». E a chi gli
ricorda lo sfogo su Zaniolo di sa-
credo che contro un avversario
come la Roma, abbiamo disputa-
to la gara giusta perché dentro la s TEMPO DI LETTURA 2’31”

LE PAGELLE
di a. fr.

SAMPDORIA ROMA
5,5 6,5
6 COLLEY IL MIGLIORE 7 CRISTANTE IL MIGLIORE
Nell’economia Partita di lucidità
della partita mostruosa.
valgono tanto Impressiona la
una chiusura in trasmissione
area sullo 0-0 e pulita, di prima,
una stoppata su rapida, decisiva
Abraham a per uscire dalla
negargli il 2-0 pressione

6 AUDERO Non affronta tiri, si fa 6 RUI PATRICIODeve amministrare

notare per l’autorevolezza in uscita
(anche di petto)
5 BERESZYNSKI Aggirato
sull’azione del gol, graziato da
Abraham cui regala un retropassaggio
5,5 FERRARI Sbaglia l’uscita e apre il
varco che costa il gol (Yoshida s.v.)
5 MURRU Quando sembra
accendersi, lascia il posto ad Augello
6 AUGELLO Intraprendente a sinistra
5,5 CANDREVA Alla quantità non
aggiungere la qualità in rifinitura
5,5 RINCON Fatica a intercettare
Mkhitaryan, non lo segue sul gol
6 VIEIRA Mette un po’ di ordine nella
costruzione
6 THORSBY Rimanda di un secondo
lo 0-1 opponendosi a Abraham, esce e i
suoi centimetri mancano nel finale
5,5 TRIMBOLI Ha subito una palla
buona ma si incarta
6 SENSI Nei primi venti minuti mette
Thorsby e Caputo davanti alla porta.
Possibile avesse solo 45’ nelle gambe?
6 QUAGLIARELLA La sua visione
amplia lo scenario offensivo, anche se
promette più di quanto mantenga
5,5 SABIRI Troppo tenere nelle
conclusioni verso la porta: la centra
due volte, deboli e centrali
5 CAPUTO Senza veleno in area,
poco aiuto fuorI
5,5 ALL. GIAMPAOLO Buona
l’intensità della ripresa, i cambi sono
ragionati ma non convincono del tutto
solo conclusioni centrali
6,5 MANCINI Ruvido sull’uomo,
comunque sempre efficace
6,5 SMALLING Se lascia uno
spazietto in marcatura, poi lo copre in
protezione della porta
6 IBANEZ Inizio con giallo e qualche
difficoltà, poi alza l’attenzione
6 KARSDORP Spende spesso le
corse in avanti, quando gli altri calano
lui ha ancora benzina
6 OLIVEIRA Funge da appoggio a
Cristante, mette raziocinio, cala di
botto nel finale (Kumbulla s.v.)
6,5 ZALEWSKI Confermato a
sinistra, difende e spinge: entra nella
scena del gol. Qualche incertezza, sì,
ma il ragazzo cresce (Vina s.v.)
7 MKHITARYAN Inizia l’azione del
gol e la finisce. Dà una mano in mezzo
e ha spesso l’idea giusta davanti
5,5 PELLEGRINI Partecipa al gol ma
non incide come dovrebbe nell’ultimo
terzo di campo. E un diluvio di palle
perse nella seconda parte (Bove
s.v.)
5,5 ABRAHAM Perde la spietatezza
da derby nelle tre chance davanti alla
porta: stoppato, tiro fuori, tiro deviato.
Ma lavora tanto per la squadra
(Shomurodov s.v.)
6,5 ALL. MOURINHO Un tiro, un
gol. Ma arrivato «dal basso». E
decimo risultato utile di fila. Altro che
bollito...

G L I A R B I T R I
di m.p.

6 MANGANIELLO (Arbitro) Corretto non concedere il rigore alla Roma:

Colley in scivolata intercetta con il piede e poi la palla gli sbatte sul braccio
appoggiato a terra 6BRESMES (Guardalinee) 6 VECCHI (Guardalinee)
24 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A 31a GIORNATA
Terzo gol in campionato Nico Gonzalez, 23 anni, a sinistra, esulta per il gol decisivo che ha steso l’Empoli: per l’argentino è la terza rete in Serie A dopo quelle a Torino e Cagliari ANSA
FIORENTINA
EMPOLI
1 0
(PT)0 R Q0
MARCATORE: Gonzalez
al 13’ s.t.
4-3-3
TERRACCIANO
VENUTI MILENKOVIC IGOR BIRAGHI
CASTROVILLI TORREIRA DUNCAN
GONZALEZ CABRAL SAPONARA
DI FRANCESCO PINAMONTI
HENDERSON
BANDINELLI STULAC ZURKOWSKI
CACACE LUPERTO TONELLI STOJANOVIC
4-3-1-2 VICARIO
FIORENTINA (4-3-3)
Terracciano; Venuti, Milenkovic, Igor,
Biraghi (dal 42’ s.t. Terzic); Castrovilli
(dal 41’ s.t. Maleh) Torreira (dal 26’
s.t. Amrabat), Duncan; Gonzalez (dal
41’ s.t. Callejon), Cabral, Saponara
(dal 32’ s.t. Sottil)
PANCHINA: Dragowski, Rosati,
Quarta, Piatek, Ikoné, Kokorin,
Nastasic
ALLENATORE: Italiano
ESPULSI nessuno
AMMONITI Torreira per gioco
scorretto
CAMBI DI SISTEMA: nessuno
BARICENTRO: MEDIO 53,6 METRI
POSSESSO PALLA 62,7%
EMPOLI (4-3-1-2)
Vicario; Stojanovic, Tonelli (dal 28’ p.t.
Ismajli), Luperto, Cacace; Zurkowski,
Stulac (dal 16’ s.t. Asllani), Bandinelli
(dal 32’ s.t. Bajrami); Henderson (dal
16’ s.t. Cutrone); Pinamonti, Di
Francesco (dal 16’ s.t. Viti).
PANCHINA Ujkani, Furlan, Romagnoli,
Fiamozzi, Benassi, Verre, La Mantia
ALLENATORE: Andreazzoli
ESPULSI Luperto al 12’ s.t.
per doppia ammonizione
AMMONITI Ismajli per gioco scorretto
CAMBIO DI SISTEMA dal 12’ s.t. 4-3-2,
dal 32’ s.t. 4-2-1-2
BARICENTRO MOLTO BASSO 45,7
METRI
POSSESSO PALLA 37,3 %
ARBITRO Massimi di Termoli
VAR Maresca di Napoli
NOTE Spettatori 22.407, incasso di
394.917,50 euro. Tiri in porta 11-1. Tiri
fuori 11-4. In fuorigioco 4-3. Angoli 5-0.
Recuperi: p.t. 4’, s.t. 5’
È una Viola già in fiore
Ma l’Empoli è furibondo
di Pierfrancesco Archetti
INVIATO A FIRENZE
Europa sarebbe un
L’
capolavoro secondo
Vincenzo Italiano,
per portarlo a termi-
ne mancano otto
partite, recupero compreso.
«Penso che tutti, tifosi e diri-
genza, debbano essere contenti
di quello che stiamo facendo:
l’obiettivo era non soffrire, ci
stiamo riuscendo. Tutto quello
che arriva in più è benvenuto»,
dice l’allenatore della Fiorenti-
na. Qui hanno già cerchiato
l’appuntamento con la Roma
del turno dell’otto maggio,
quando poi ne mancheranno
soltanto due alla fine. Il resto
del calendario non è troppo
agevole: Napoli domenica sen-
za lo squalificato Torreira, più
Milan e Juventus ancora sulla
strada dei viola. Quindi questo
vittorioso e contestato derby
provinciale è servito per lancia-
re la volata e arrivare in posizio-
ne di sorpasso quando conterà.
I motivi La Fiorentina non ri-
cade in difetti di immaturità
come all’andata. Per cancellare
quella musata, quando vinceva
1-0 fino all’86’ e poi perse 2-1, i
viola riescono a colpire nel mo-
mento di massima debolezza
dell’Empoli. In questo senso: il
minuto 12 della ripresa è quello
che dà la svolta alla partita. Lu-
perto già ammonito (tra le pro-
teste empolesi) commette un
chiaro fallo su Gonzalez. Espul-
so. Dalla punizione di Biraghi,
lo stesso argentino, che non se-
gnava dal 24 ottobre, trova l’1-0
di spalla. Ecco, la bravura della
Fiorentina, che da 24 tentativi
IL TECNICO DELLA FIORENTINA
Ma a Italiano
non basta
«Serve essere
più cinici»
Andreazzoli resta in 10 per il rosso
a Luperto e un minuto dopo
Gonzalez-gol lancia la Fiorentina:
«L'arbitro? Cambi mestiere...»
E Corsi affronta Rocchi in tribuna
Rabbia empolese Il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi, 61 anni,
protesta vivacemente in tribuna al Franchi con il designatore arbitrale
Gianluca Rocchi, 48, per l’espulsione di Luperto al 57’
verso la porta ricava un solo gol
nato da calcio piazzato, è quella
di portarsi avanti subito dopo
aver ottenuto la superiorità nu-
merica, senza dare all’Empoli
la possibilità di riorganizzarsi,
di proporre i cambi per costrui-
re una resistenza ancora più
compatta e ruvida di quella del
primo tempo (14 falli al 45’, 20
al 90’). Una volta passata avan-
ti, la Viola si sente in discesa an-
che se manca il raddoppio più
volte, quindi chiude spazzando
nella sua area. Qualche tempo
● FIRENZE (g. sard.) Dieci punti
in più di tutto lo scorso
campionato (furono 40), uno
rispetto a quello precedente
terminato a 49. La Fiorentina di
Commisso a 50 punti non ci era
mai arrivata, farlo a otto
giornate dalla fine rende bene
fa, senza dover per forza torna-
re al derby d’andata, avrebbe
concesso più distrazioni. Ades-
so riesce a evitarle, senza di-
menticare che dopo le pause
nel nuovo anno aveva sempre
perso, di brutto: 4-0 a Torino,
3-0 in casa con la Lazio. Stavol-
ta è diverso e il pieno vale l’av-
vicinamento almeno all’Ata-
lanta.
Empoli furibondo Dopo
l’espulsione di Luperto, il presi-
dente empolese Corsi è stato vi-
l’idea di che stagione stiano
facendo i viola. Ma è proprio
quando si vince, dice Italiano, che
deve essere visto il bicchiere
mezzo vuoto. «Dobbiamo essere
più cinici, non possiamo tirare 24
volte e fare solo un gol. E’
rischioso tenere aperte gare
LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT
sto discutere animatamente
con il designatore degli arbitri
Rocchi, in tribuna. Già arrab-
biato per il gol annullato via Var
a Di Francesco, quando Corsi
voleva lasciare lo stadio, poi
non aveva digerito, senza aver
torto, il primo giallo al difenso-
re. «Ero a due metri, è stato va-
lutato al contrario, se c’era
un’ammonizione, era per Ca-
bral che ha calciato da dietro
Luperto e l’ho detto agli arbi-
tri», racconta Aurelio Andreaz-
zoli. L’allenatore parla con il
sorriso e con pacatezza, ma le
parole pesano: «All’arbitro è
mancata sensibilità, non ci ha
fatto giocare gli ultimi cinque
secondi. Non sarebbe successo
niente, ma perché non farli gio-
care. Chi non ha sensibilità è
meglio che cambi mestiere».
Con 14 partite senza vittoria,
l’Empoli si avvicina al suo re-
cord negativo di 15, nel 1999. E’
la seconda peggior squadra del
ritorno, con sei punti presi, da-
vanti soltanto al Venezia (cin-
que). In trasferta non segna dal
16 gennaio. Se la distanza dalla
linea di retrocessione resta ab-
bondante, il trend non infonde
ottimismo, per la prossima sta-
gione. Ma a Empoli restano ot-
timi interpreti della politica di
un passo alla volta, sanno che
dovranno intervenire. Il presi-
dente Corsi ieri ha avuto altro
per la testa, ma adesso dovrà
incontrare Spezia e Udinese,
avversarie della sua fascia: pri-
ma di Pasqua l’Empoli dovrà
perfezionare la salvezza, se non
vorrà vedere altri fantasmi.
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s TEMPO DI LETTURA 2’57”
così». Prima di sorridere. «Ci
godiamo il momento e la
classifica. Siamo diventati più
solidi e prendiamo meno reti,
questo è importante».
Dispiaciuto Andreazzoli per il
risultato: «Ma non ho nulla da
rimproverare ai miei».
25
#
LE PAGELLE
di p.f.a.
FIORENTINA
6
7 GONZALEZ IL MIGLIORE
Non il più bello
ma il più decisivo:
procura l’espul-
sione e dopo
segna. Prima
tante partenze
poi sprecate
(Callejon s.v.)
5,5 TERRACCIANO Secondo
tempo senza impegni, ma nel primo
sbaglia più volte in uscita e di piede
6 VENUTI Al posto dell’infortunato
Odriozola, controllo di fascia e un tiro
alto
6,5 MILENKOVIC Sempre sicuro,
in qualsiasi occasione
6,5 IGOR Non ha perso l’ottima
continuità degli ultimi tempi: un
pasticcio all’inizio poi va regolare
6 BIRAGHI Grave incomprensione
sul gol poi annullato dal Var, butta
dentro più palloni nella ripresa
compresa la punizione del gol
(Terzic s.v.)
6,5 CASTROVILLI Cerca più di uno
spunto quando il traffico è bloccato
(Maleh s.v.)
6,5 TORREIRA E’ sempre fra i più
pericolosi della Fiorentina, soprattutto
di testa. Ammonito, salterà il Napoli:
cambiato per precauzione
6 AMRABAT Buona gestione in
mezzo
6,5 DUNCAN Bonaventura è ancora
ko, lui offre una discreta solidità
5,5 CABRAL È la sua occasione, al
posto di Piatek: seconda da titolare, a
lungo impacciato, un po’ meglio nella
ripresa
6,5 SAPONARA Cresce come la
Fiorentina nel secondo tempo
5,5 SOTTIL Butta un contropiede
6 ALL. ITALIANO Decima vittoria in
casa, fatica molto a rompere il muro
empolese. La fiducia a Cabral servirà
per farlo crescere
EMPOLI
5,5
6,5 VICARIO IL MIGLIORE
Altra conferma
della sua ottima
stagione: non
miracoli in serie,
ma su 11 tiri, tre
buone parate
fra cui l’uscita
su Sottil
5,5 STOJANOVIC Patisce nel duello
contro Saponara nel secondo tempo
6 TONELLI Non partiva titolare dal 23
gennaio. Un colpo di testa in area viola
poi gli cede il ginocchio
5,5 ISMAJLI Respinge un tiro a botta
sicura di Duncan, qualche
responsabilità sul gol
5,5 LUPERTO Il primo giallo non c’è,
ma a quel punto doveva frenare
5,5 CACACE Mancano Parisi e
Marchizza, se la vede con Gonzalez e
viene saltato a inizio azione più volte
5,5 ZURKOWSKI Un prestito viola
che potrebbe tornare, sul centro
destra fatica nelle due fasi
5,5 STULAC Altro ripescato. Deve
contenere, ma apre poco
6 ASLLANI Non può fare molto
nell’inferiorità ma ci prova
6 BANDINELLI Partita generosa
seppur con qualche ruvidezza
(Bajrami s.v.)
5,5 HENDERSON Trequartista per
stoppare Torreira, non sempre ci
riesce. Manda alto da vicino
5 CUTRONE Non ha occasione per
mettersi in mostra
6 DI FRANCESCO Il gol lo aveva
fatto e anche bello. Il fallo scovato dal
Var è prima
6 VITI Senza troppi problemi dietro
5,5 PINAMONTI Spesso nelle fauci
di Igor, qualche sprint, poi sparisce
5,5 ALL. ANDREAZZOLI La
flessione continua, il primo tempo è
gestito con buone chiusure, dopo cala
anche prima del rosso.
G L I A R B I T R I
di m.pie.
5 MASSIMI (Arbitro) Il primo giallo a
Luperto non c’è: il fallo è di Cabral. Ok
annullare il gol all’Empoli dopo il richiamo
del Var: Pinamonti prende Terracciano.
Fischia la fine con l’Empoli in area Viola
6 DI VUOLO (Guardalinee)
6 ZINGARELLI (Guardalinee)
26 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A 31a GIORNATA
UDINESE
CAGLIARI
5 1
(PT)2 R Q1
MARCATORI: Joao Pedro (C) al 32’
Becao (U) al 39’, Beto (U) al 45’ p.t:
Beto al 4’ e al 28’, Molina (U) al 14’ s.t..
3-5-2
SILVESTRI
BECAO NUYTINCK ZEEGELAAR
PEREYRA MAKENGO
MOLINA WALACE
SUCCESS BETO
JOAO PEDRO
DALBERT PEREIRO
BELLANOVA GRASSI DEIOLA
ALTARE LOVATO GOLDANIGA
3-4-2-1 CRAGNO
UDINESE 3-5-2
Silvestri; Becao, Nuytinck,
Zeegelaaar; Molina (dal 25’ s.t.
Soppy), Pereyra, Walace (dal 18’ st.
Jajalo), Makengo (dal 25’ s.t. Arslan),
Udogie; Success (dal 18’ s.t.
Pussetto), Beto (dal 30’ s.t.
Nestorovski)
PANCHINA: Padelli, Gasparini, Perez,
Benkovic, Samardzic.
ALLENATORE: Cioffi
ESPULSI nessuno. AMMONITI Walace,
Pereyra gioco scorretto
CAMBI DI SISTEMA: nessuno
BARICENTRO MEDIO 51 M.
------------------------------------------------
CAGLIARI 3-4-2-1
Cragno; Goldaniga, Lovato (dal 31’ s,t.
Walukiewicz), Altare (dal 9’ s.t. Keita);
Zappa (dal 20’ s.t. Rog), Deiola (dal 9’
s.t. Baselli) , Grassi, Bellanova;
Pereiro, Dalbert (dal 31’ s.t. Carboni);
Joao Pedro
PANCHINA: Aresti, Radunovic, Obert,
Lykogiannis, Luvumbo, Ceter.
ALLENATORE: Mazzarri
ESPULSI Grassi per doppia
ammonizione al 37’ s.t. (gioco
scorretto al 35’ pt. e cnr)
AMMONITI Dalbert, Baselli per gioco
scorretto
CAMBI DI SISTEMA: dal 9’ s.t. 4-2-3-1
BARIC. MOLTO BASSO 47,3 M.
-------------------------------------------------
ARBITRO Abisso di Palermo
VAR Valeri
NOTE Spett. 12215, Incasso 51.804 euro.
Tiri in porta 11-3. Tiri fuori 8-2. Angoli 2-
2. In fuor. 2-2. Rec.: 1’ p.t., 0’ s.t.
NUMERO
2
I portoghesi nella storia della A
con tre punti a vittoria segnare più
di 10 gol in una sola stagione. Beto
(ora a quota 11) è andato a far
compagnia a Cristiano Ronaldo.
LE PAGELLE
di fr.vell.
UDINESE
7 4,5
6,5 SILVESTRI Gran riflesso su
Dalbert, poi è sicuro, come sempre
7 BECAO Firma il pari
fondamentale, capisce quando deve
andare avanti. Un gol all’anno lo fa.
Perde 19 palle, ma ne recupera 9.
7 NUYTINCK Che rientro. Non
sembra sia stato fuori a lungo. Gran
recupero su Joao. Legge tutto bene
6,5 ZEEGELAAR Attento dietro e
bravo a sganciarsi quando serve.
L’olandese a tratti vola pure lui...
7 MOLINA La valutazione sale. Il gol
fa correre all’impazzata Cioffi. Ma è
G L I A R B I T R I
di fr.vell.
Dominatore
La gioia incontenibile del
portoghese Beto, 24 anni.
Con la tripletta realizzata
contro il Cagliari
l’attaccante è arrivato a 11
reti in questo suo primo
campionato di Serie A PETRUSSI
UDOGIE
ZAPPA
Il ciclone Beto
Segna tre gol, manita Udinese
Il Cagliari è sempre più in crisi
di Francesco Velluzzi
INVIATO A UDINE
Udinese era molto
L’
preoccupata per la
defezione di Gerard
Deulofeu, sul quale
in questo 2022 aveva
basato il suo gioco offensivo. Ma
è bastato tornare all’antico, cioè
rispolverare la coppia d’attacco
Success-Beto, che qualche mese
fa a Roma diede una rumba nel
primo tempo alla Lazio, facen-
dole tre gol in un tempo, per di-
struggere il Cagliari (5-1) e met-
tere in cassaforte la salvezza che
per una squadra così è il mini-
mo sindacale. Fisicità, potenza,
velocità. Success (preferito a
Pussetto) e Beto, con l’aiuto di
un giocatore tecnico come Pe-
reyra, hanno schiantato il trio
difensivo rossoblù: Goldaniga,
Lovato e Altare. Difficile trovare
un meno peggio. La mossa di
Gabriele Cioffi si è rivelata az-
zeccata e il portoghese, che non
segnava dal 9 gennaio, è salito a
quota 11 con una tripletta che gli
consente di portare il pallone a
Molina che capolavoro, Pereiro delude ancora
7 CIOFFI L’ALLENATORE
Azzecca la
mossa di
Success accanto
a Beto e affonda
il Cagliari tra
fisicità e velocità.
E tutti quanti
lottano.
in realtà un capolavoro.
6 SOPPY Entra e corre.
7 PEREYRA Uno di quei pomeriggi
in cui vedi il campione. Taglia, cuce e
crossa alla perfezione. Peccato per il
giallo. Salta Venezia.
6,5 WALACE il solito stantuffo che
governa in mezzo e tampona dove
deve, pur prendendo il giallo
6,5 JAJALO Entra e dà impulso alla
manovra
6 MAKENGO Nel primo tempo
pasticcia e da un suo errore nasce il
gol. Poi rimedia
6 ABISSO (Arbitro) Dirige bene, giusti i cartellini gialli, pure quello in “recupero” a Baselli. Però grazia Nuytinck. Ed è severo nel dare il secondo cartellino a Grassi per una simulazione che manda
anzitempo negli spogliatoi, perché non è voluta 6 DEI GIUDICI (Guardalinee) 6 DI MONTE (Guardalinee)
casa e metterlo in una teca per
sempre. Perché questi tre gol ne
fanno salire tanto una quotazio-
ne già alta. Dategli gli spazi e vi
dirà chi è. Pensate che Beto, oltre
ai tre gol, ha anche azzeccato sei
dribbling, mica pochi. Al collega
nigeriano è mancato solo il gol,
ma due assist valgono ugual-
mente.
Fortino Ma ridurre a questi tre
la cinquina rifilata al povero Ca-
gliari è riduttivo. L’Udinese è
una squadra che in casa ha eret-
to un fortino (una sola sconfitta
nel ritorno). Solida, strutturata,
con cinque uomini in mezzo
che corrono, aiutano e si aiuta-
no, alla quale non puoi conce-
dere di ripartire. E Mazzarri (che
si è scusato, ma non ha voluto ri-
spondere a nessuna domanda),
a corto di uomini, ma soprattut-
to di idee, gli ha concesso pro-
prio di ripartire. Addirittura do-
po essere passato in vantaggio
con una prodezza di Joao Pedro,
al quale il gol mancava dal lonta-
no 23 gennaio. «Sono felice del-
l’atteggiamento di tutti. Ho 25 ti-
8 BETO IL MIGLIORE
Strepitoso.
Prima tripletta
italiana, cinque
tiri, tre gol,
grandi numeri.
Forse senza
Deulofeu gioca
meglio.
6 ARSLAN Terza panchina di fila.
Non gradirà. Poi partecipa alla festa.
6 UDOGIE Le panchine azzurre non
le ha gradite, ma riparte senza
strafare, con giudizio.
7 SUCCESS Gioca a calcio meglio di
tutti le punte, ispira, lancia, dà assist.
6,5 PUSSETTO Non è facile
entrare a risultato acquisito. Lo fa
con impegno e serve l’assist per il
tris di Beto
6 NESTOROVSKI Torna in campo e
ha anche l’occasione per 6-1. La
calcia fuori.
Il portoghese
sfrutta l’intesa
con Success
e Pereyra.
I sardi passano
con Joao Pedro,
poi crollano
Quarto ko di
fila. E Mazzarri
chiede scusa
CAGLIARI
6 CRAGNO Cinque gol sì,
imprendibili. Tre grandi parate, il
colpevole non è certo lui.
4 GOLDANIGA Subisce di tutto e di
più e perde 19 palloni. In flessione.
4 LOVATO Parte benino lottando
corpo a corpo, ma poi cede di
schianto e viene scherzato.
(Walukiewicz s.v.)
4 ALTARE Imbarazzante. C’è lui nei
primi due gol. Contro la velocità di
Success e Beto non era la sua gara.
E infatti lo schiantano.
6 KEITA Entra sul 3-1, sfiduciato,
LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT
tolari», gongola Gabriele Cioffi.
Svolta Il Cagliari ha sfruttato
un pasticcio tra Zeegelaar e
Makengo, Deiola si è infilato e ha
servito Dalbert che ha pescato
Joao. E qui viene fuori il cam-
pione: pallonetto straordinario.
Ma l’Udinese ci ha messo 6 mi-
nuti per ribaltare tutto e sul-
l’inesperienza di Altare ha co-
struito il pareggio di Becao, bra-
vo a buttarla dentro dopo due
prodezze di Cragno su Udogie e
Beto, e il vantaggio di Beto al 45’
su assist di un Pereyra scatenato.
Qui Mazzarri ha perso la sfida.
Perchè dagli spogliatoi è uscito
lo stesso Cagliari e Beto, liberato
dai personalismi di Deulofeu, e
ispirato da Isaac, ha timbrato su-
bito (al 4’) il suo bis. Serviva una
punta subito. Quando Keita, che
ce l’ha messa tutta, è entrato, ca-
rico, Molina ha servito il poker,
vedendo Cragno fuori, con un
pallonetto stupendo (sesto gol
che ne fa il difensore più prolifi-
co nei primi cinque campionati
europei), sempre ispirato dai
due attaccanti. La differenza sta
4 MAZZARRI L’ALLENATORE
La squadra non
ha un gioco,
poche idee e
confuse, la
difesa è fragile. E
lui, poi evita
anche di
parlarne.
quasi umiliato, e dà tutto anche di più.
Bella girata al volo. E‘ una carta da
giocare.
5 ZAPPA Prova qualche spunto, ma
non passa quasi mai.
6 ROG Dopo 466 giorni di calvario
torna in campo ed è l’unica nota lieta
del Cagliari di Udine
4 DEIOLA Avvia il primo gol, ma
perde gli atri duelli e provoca il 3-1
fatale. Rovina le 100 in A.
5 BASELLI Non è il giocatore adatto
per questo Cagliari, infatti parte
fuori. Piedi buoni e qualche
27
tutta nella quadratura di una
squadra che ha più soluzioni e
nella disorganizzazione di
un’altra che non ha uno straccio
di gioco, pur con buone qualità
individuali e una difesa che non
è da A. Altrimenti non arrivano
quattro sconfitte di fila con 11 gol
subiti e uno solo segnato. Quan-
do il Cagliari ha provato a far
gioco è stato colpito e affondato.
Ed è arrivato a prendere il quin-
to gol con Pussetto assistman e
Beto ancora puntuale all’appun-
tamento prima di lasciare il po-
sto a Nestorovski per i meritati
applausi. Ora l’Udinese gode e
vede un finale brillante, visto
che deve recuperare due gare
(Fiorentina e Salernitana), men-
tre il Cagliari, che sabato riceve
la Juventus, vede il pericolo del
ritiro. Unico rimedio, per il mo-
mento, a un torneo zeppo di er-
rori. Ai quali Mazzarri non rie-
sce proprio a porre più alcun ri-
medio.
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s TEMPO DI LETTURA 3’03”
6,5 JOAO PEDRO IL MIGLIORE
Torna al gol. E
che gol. E va
oltre i dieci per la
terza stagione di
fila. Solo lì
davanti, si sbatte
sempre. Merita
di più.
“pensata”, ma a frittata fatta.
5 GRASSI Nella tonnara dei giganti
friulani cerca di limitare i danni.
Subisce un secondo giallo per una
simulazione che non sembra voluta.
5 BELLANOVA Si impantana anche
lui che non riesce mai a sgasare,
resta imbambolato sul gol di Becao
4,5 PEREIRO Il solito: impalpabile,
a volte inutile. Parte largo per
accentrarsi e ricevere sul sinistro,
ma gli riesce poco. (Carboni s.v.)
5,5 DALBERT Un gran tiro e l’assist
per Joao.
28 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A
Toro, test di crescita
L A M E N T A L I T À
I giocatori
possono
dimostrare
più maturità
iocare senza pressione
G dovrebbe essere più
facile. Giocare senza
motivazione, però, è
più difficile. Ecco perché è
sempre arduo prevedere il
comportamento di una squadra
priva di obiettivi. Il segreto è
giocare per se stessi, per
crescere, per spostare l’asticella,
per dimostrare di essere bravi. Il
calendario del Toro è una bella
trappola, perché se non viene
affrontato nel modo giusto il
rischio di fare pochi punti da
qui a fine campionato è
altissimo: tre incontri
abbordabili (Spezia, Empoli e
Verona), cinque sfide complicate
(Milan, Napoli e Roma in casa;
Lazio e Atalanta in trasferta). Ma
non è questa paura a dover
stimolare i granata, bensì il
piacere di vedere a che punto sia
il progetto di Juric e quanto
siano migliorati gli interpreti.
Un buon riferimento arriva dai
risultati dell’andata contro le
cinque big: quattro sconfitte
(tutte di misura) e un pareggio
(1-1 con la Lazio). I granata
pagarono errori (rigore regalato
da Djidji alla Lazio dopo una
partita dominata) e gap tecnico,
ma non sfigurarono. Anzi,
avrebbero meritato un bilancio
ben diverso, ma se le cose
andarono così non fu un caso:
significa che mancava qualcosa.
Vediamo se, nel frattempo,
questo “qualcosa” è stato
immagazzinato. Adesso
l’obiettivo è giocarsela più o
meno alla pari, mostrare
personalità e fare un discreto
gruzzoletto di punti.
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Cinque big da qui alla fine
per“colorare”lastagione
Grandi sfide con Milan, Lazio, Napoli, Atalanta e Roma
DI CHE COSA
PARLIAMO
Il Torino non ha esigenze
di classifica, ma una bella
occasione da sfruttare
visto che nelle ultime
otto partite sfiderà
cinque delle squadre
più forti della A. I
granata giocheranno
senza pressioni ma
anche senza
motivazioni
particolari. Però
potranno mettersi alla
prova e per la società è
una buona occasione
per valutare a che
punto sia il progetto
di G.B. Olivero
L A Q U A L I T À
Così si valuta
su chi puntare
per il futuro
granata
confronti sul campo
I contro le squadre più
forti servono anche a
dare una valutazione
tecnica della rosa. A capire
dove si deve cambiare per
migliorare. A decidere su quali
giocatori costruire il gruppo
della stagione seguente. Anche
a fissare il prezzo di mercato
per gli elementi che andranno
sacrificati e la cui cessione
garantirà altri investimenti. È
un discorso che vale per il club,
che può rendersi pienamente
conto del valore della squadra,
e per i giocatori, che possono
parametrare le rispettive
ambizioni con le prestazioni
offerte contro avversari di
spessore. Qualche esempio: il
Toro ha il diritto di riscatto per
Pjaca, che finora non ha
convinto i dirigenti. Ma qualche
grande prova nel finale di
stagione potrebbe cambiare la
storia. Izzo ha giocato poco, ma
ha il contratto fino al 2024 e
quando viene chiamato in
causa risponde quasi sempre
bene: il suo rendimento nelle
ultime giornate indirizzerà le
decisioni. Brekalo e Vojvoda
sono chiamati a confermare le
belle cose mostrate finora
anche contro avversari forti e
motivati. E poi naturalmente
c’è Bremer: uno dei difensori
migliori della A, e non solo,
sarà molto motivato dalle sfide
contro i vari Giroud (o Ibra),
Osimhen, Dzeko, Immobile,
Abraham. Finora è stato quasi
perfetto e non vorrà macchiare
la stagione della consacrazione.
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LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 29
L’ALLENATORE
Juricpromosso
Esultanza
Il gruppo del Eadessopuò
Toro festeggia
la vittoria di lavorareanche
Salerno
GETTY aunpianoB
li ultimi due mesi di
G risultati poco
soddisfacenti hanno
generato qualche
critica su Juric. Oggettivamente
il tecnico ha svolto un buon
lavoro. Gli è stato chiesto di dare
un’identità alla squadra, di
raggiungere in fretta la salvezza,
di far crescere il parco giocatori
e di restituire al Toro quella
sfrontatezza che si era smarrita
negli ultimi anni: missione
compiuta. Però proprio quando
sembrava giunto il momento di
alzare l’asticella e di lottare per
posizioni europee (senza la
pressione di qualificarsi
obbligatoriamente per le coppe,
ma con il gusto di provarci fino
alla fine), i granata hanno
frenato in modo sorprendente.
Può darsi che i giocatori non
fossero convinti di poter lottare
Il calendario per l’ottavo posto, però anche
10 aprile
sotto questo punto di vista il
ruolo dell’allenatore è
fondamentale. Juric è stato
TORINO-Milan (a. 0-1) bravo sotto tanti aspetti, ma
16 aprile non è riuscito ancora a
migliorare la difesa bassa (ossia
Lazio-TORINO (1-1)
all’interno dell’area di rigore) e
24 aprile non ha trovato il modo di
TORINO-Spezia (0-1) risolvere il problema del gol.
1 maggio Certo, le difficoltà nella fase
Empoli-TORINO (2-2) offensiva dipendono in gran
8 maggio parte dalla qualità individuale.
Però al Toro ogni tanto è
TORINO-Napoli (0-1)
11 maggio
mancato un piano B: quello che
ti aiuta quando sei stanco e non
Atalanta-TORINO (2-1)
15 maggio
puoi pressare uomo su uomo
per tutta la gara; quello che
Verona-TORINO (0-1)
22 maggio
potrebbe servire nelle ultime
giornate. Quando Juric sfiderà
TORINO-Roma (0-1)
quasi tutti gli allenatori più
bravi della A.
GDS © RIPRODUZIONE RISERVATA
30 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A POSTICIPI 31ª GIORNATA
Scossa Blessin
Con lui il Genoa
ha ritrovato
passione
e speranza
L’uomo dei sogni
di Fabio Bianchi
perazione aggancio,
O
nel nome del Blessin-
pressing. Chi l’avreb-
be mai immaginato
tre mesi fa. Il Genoa
IL NUMERO che languiva nel fondo classifica
con la Salernitana, incapace di
10
reagire, che aveva vinto una sola
partita nel lontano settembre al-
la terza giornata quando c’era
I punti
ancora Ballardini, era uno dei si-
curi candidati alla Serie B. Da
conquistati dal quando sulla panchina si è se-
Genoa con duto il focoso tedesco, il Genoa
Blessin, in otto non ha più perso. Otto partite,
partite (7 pari e sette pareggi e la vittoria (1-0
1 vittoria). Nelle con il Torino) che mancava ap-
precedenti 23 punto da sei mesi. E adesso il
gare, il Genoa Grifo, se batte il Verona, ha la
ha fatto solo possibilità di raggiungere il Ca-
due punti in più. gliari e uscire per la prima volta
2
in stagione dalla zona retroces-
sione. Eh sì, perché quell’unica
vittoria di settembre i rossoblù
l’hanno ottenuta proprio contro
I gol il Cagliari in trasferta: 3-2, gol di
subiti dal Genoa Destro e doppietta di Fares, che
nelle ultime 8 poi è andato al Torino e si è in-
gare. Nessuno fortunato seriamente. Dunque,
ne ha incassati per la legge degli scontri diretti,
così pochi. in attesa del ritorno, il Genoa sa-
rebbe davanti al Cagliari se finis-
sero a pari punti.
Che numeri E’ presto, troppo
presto per fare certi calcoli. Quel
che è certo è che il Genoa è il più
in forma e il più carico della
truppa di retroguardia. Lo sturm
und drang di Alexander Blessin
ha fatto del Genoa una squadra
solidissima. In otto partite ha su-
bito soltanto due gol. Nessuno in
A ha fatto meglio nello stesso pe-
riodo. Ne ha segnato soltanto tre,
ma due gli hanno permesso di
pareggiare con Venezia e Genoa
e l’altro di vincere col Torino.
Degli altri 5 pareggi per 0-0, tre
li ha ottenuti con Inter, Roma e
Atalanta, a Bergamo, forse nella
sua miglior partita. Ci sono tutti
gli ingredienti per credere dav-
vero a una salvezza insperata.
Ostacolo Verona E domani
sera, ecco la possibilità dell’ag-
gancio al Cagliari martellato da
Beto. Unica problema: c’è l’otti-
mo Verona di Tudor da affronta-
re al Bentegodi. Sarà una partita
tosta, su questo c’è da scommet-
tere. Il pressing e la velocità del
Genoa contro la battaglia uomo
contro uomo e la solidità e la
fantasia in avanti della squadra
di Tudor, che invece segna a raf-
fica grazie al tridente Barak-Ca-
prari-Simeone. Il Verona ha an-
cora una fievole speranza d’Eu-
ropa e insegue qualche record
storico (tipo i 70 gol in una cam-
pionato). Non è squadra che
perde motivazioni. Ma è ovvio
che il Genoa ne ha di più e que-
sto può giocare a suo favore.
Il tecnico non
ha mai perso
in 8 partite:
una vittoria
a Verona
porterebbe
all’aggancio
al Cagliari
Clic
Rigore ripetuto
Protesta Salernitana
● SALERNO Dopo il ko
casalingo col Torino la
Salernitana, con una nota
dell’ad Milan, ha preso
ufficialmente posizione
sulla decisione dell’arbitro
Piccinini di far ripetere il
rigore, inizialmente parato,
a Belotti. «Sembra esserci
certezza - si legge - che
sull’episodio sussista un
inequivocabile errore
tecnico degli arbitri, di
campo e del Var».
LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 31
VERONA (3-4-2-1)
n GENOA (4-2-3-1)
n
OGGI ore 18.30 STADIO Bentogodi
ARBITRO Irrati ASSISTENTI Carboni-
Costanzo IV La Penna VAR Mazzoleni
AVAR Ranghetti TV Dazn INTERNET
gazzetta.it PREZZI 5-15 euro ANDATA 3-3
96
MONTIPÒ
16 21 17
CASALE GUNTER CECCHERINI
5 61 14 8
FARAONI TAMEZE ILIC LAZOVIC
7 10
BARAK 99 CAPRARI
SIMEONE
23
DESTRO
90 10 11
PORTANOVA MELEGONI GUDMUNDSSON
47 27
BADELJ STURARO
15 52 13 36
VASQUEZ MAKSIMOVIC BANI HEFTI
57
SIRIGU
PANCHINA 12 Chiesa, 22 Berardi, 31
Sutalo, 42 Coppola, 45 Retsos, 29 Depaoli,
30 Frabotta, 24 Bessa, 78 Hongla, 88
Praszelik, 18 Cancellieri.
ALLENATORE Tudor
BALLOTTAGGI Lazovic 70-Cancellieri
30%. SQUAL. nessuno DIFFIDATI
Depaoli, Faraoni, Veloso, Tudor INDISP.
Pandur (3 mesi), Dawidowicz (2 mesi),
Veloso e Lasagna (da valutare)
--------------------------------------------------------
PANCHINA 1 Semper, 22 Marchetti, 4
Criscito, 16 Calafiori, 18 Ghiglione, 32
Frendrup, 33 Hernani, 8 Amiri, 45 Yeboah,
65 Rovella, 9 Piccoli, 99 Galdames
ALL. Blessin BALLOTT. Hefti-Frendrup
55-45%, Melegoni-Amiri 55-45%. SQUAL.
Ostigard (1). DIFFIDATI Portanova
INDISP. Cambiaso, Vanheusden, Kallon,
Buksa e Czyborra (da valutare)
Invasione Il Grifo avrà anche QUI VERONA
un alleato prezioso: il tifo. E’ pre- Tedesco
visto lo sbarco a Verona di più di
2200 tifosi rossoblù, innamorati
scatenato
Alexander Tudor carica
persi di Blessin e del nuovo cor-
so. In più, il giudice sportivo ha
Blessin, 48 anni,
di Stoccarda.
«C’è ancora
chiuso per questa partita la Cur-
va Sud degli ultrà gialloblù per i
Dopo aver
guidato le
tanta voglia
di vincere»
beceri cori intonati durante Ve- giovanili del
rona-Napoli. Insomma, al Ge- Lipsia, nel 2020
noa forse sembrerà di giocare in va all’Ostenda. ● (fa.bi.) Per l’orgoglio e la
casa. Ma la partita resta difficile
e Blessin lo sa bene: «Il Verona è
Da lì al Genoa
nel gennaio
classifica. Il Sassuolo si è
fermato e il Verona ha la
una squadra che ha delle grandi scorso possibilità di fare un altro
qualità nel palleggio e nel pos- LAPRESSE passo in avanti. Tudor dà la
sesso palla. Cercano di portare carica: «Il Genoa avrà
molti giocatori in area per essere motivazioni molto forti, ma
pericolosi. Se lasciamo loro spa- questo per noi deve essere
zio, possono essere pericolosi solo uno stimolo in più ad
perché hanno qualità e sono essere altrettanto motivati
molto bravi palla al piede. L’im- a fare una grande partita. Mi
portante sarà non concedergli aspetto una sfida difficile ed
troppo spazio. Noi dobbiamo equilibrata, come tante in
continuare a lavorare sodo e da- questo periodo in A. Il Genoa,
re il massimo, perché non abbia- da quando è arrivato Blessin,
mo ancora fatto nulla. Sarà du- ha reso la vita difficile a
rissima ma sappiamo che dei ti- tutti, ma anche noi abbiamo
fosi così alle nostre spalle ci aiu- tanta voglia di vincere. E di
teranno moltissimo. E poi finire bene questo
avremo la fortuna di avere nella campionato». Mancheranno
rosa di nuovo giocatori come ancora Veloso e Lasagna:
Criscito, Ekuban e Piccoli». Due «Non manca molto al loro
che potrebbero colmare il vuoto rientro, ma gli altri sono
di gol. disponibili e i ragazzi tornati
© RIPRODUZIONE RISERVATA dalle nazionali non vedono
l’ora di tornare in campo».
s TEMPO DI LETTURA 2’57” © RIPRODUZIONE RISERVATA
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 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 33

SERIE A LA GUIDA DELLA 31a GIORNATA

RISULTATI LA CLASSIFICA
SPEZIA-VENEZIA 1-0 SQUADRA PT PARTITE RETI RIGORI STAG. 2020/21
Gyasi
LAZIO-SASSUOLO 2-1 IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALE FAVORE CONTRO PUNTI
+/- POS
Lazzari (L), Milinkovic-Savic (L), G V N P G V N P G V N P F S F S F S T R T R (DIFF.)
Traore (S)
SALERNITANA-TORINO 0-1 MILAN 66 15 9 3 3 15 11 3 1 30 20 6 4 23 12 33 17 56 29 27 8 5 5 4 63 (+3) 2
Belotti su rigore NAPOLI 66 15 9 2 4 16 11 4 1 31 20 6 5 25 11 31 12 56 23 33 11 8 1 1 60 (+6) 5
FIORENTINA-EMPOLI 1-0 INTER 63 15 10 3 2 15 8 6 1 30 18 9 3 36 13 27 11 63 24 39 10 7 4 4 74 (-11) 1
Gonzalez
ATALANTA-NAPOLI 1-3 JUVENTUS 59 16 9 3 4 15 8 5 2 31 17 8 6 20 10 27 17 47 27 20 6 5 5 2 62 (-3) 4
Insigne (N) su rigore, Politano (N), De ROMA 54 16 9 4 3 15 7 2 6 31 16 6 9 23 14 28 21 51 35 16 7 5 4 3 54 (0) 7
Roon (A), Elmas (N)
UDINESE-CAGLIARI 5-1
LAZIO 52 15 9 4 2 16 6 3 7 31 15 7 9 35 19 25 27 60 46 14 8 6 6 5 58 (-6) 6
Joao Pedro (C), Becao (U), Beto (U), ATALANTA 51 15 4 6 5 15 10 3 2 30 14 9 7 25 21 27 13 52 34 18 4 3 4 3 61 (-10) 3
Beto (U), Molina (U), Beto (U) FIORENTINA 50 15 10 2 3 15 5 3 7 30 15 5 10 33 16 16 22 49 38 11 9 6 5 3 30 (+20) 16
SAMPDORIA-ROMA 0-1
Mkhitaryan SASSUOLO 43 15 5 5 5 16 6 5 5 31 11 10 10 23 23 33 28 56 51 5 7 7 8 7 46 (-3) 8
JUVENTUS-INTER 0-1 VERONA 42 15 8 2 5 15 3 7 5 30 11 9 10 31 20 24 27 55 47 8 8 7 3 3 41 (+1) 9
Calhanoglu su rigore
OGGI
TORINO 38 15 7 4 4 15 3 4 8 30 10 8 12 27 16 8 14 35 30 5 1 1 5 4 30 (+8) 15
VERONA-GENOA ore 18.30 UDINESE 33 15 5 7 3 14 2 5 7 29 7 12 10 24 22 17 25 41 47 -6 2 2 4 4 33 (0) 12
MILAN-BOLOGNA 20.45 BOLOGNA 33 15 6 3 6 14 3 3 8 29 9 6 14 18 18 14 26 32 44 -12 4 3 7 7 34 (-1) 11
EMPOLI 33 15 3 3 9 16 5 6 5 31 8 9 14 23 38 18 18 41 56 -15 6 6 7 3 IN B IN B

32a GIORNATA SPEZIA

SAMPDORIA
32
29
15
16
5
4
3
3
7
9
16
15
4
4
2
2
10
9
31
31
9
8
5
5
17
18
16
23
17
29
16
16
37
23
32
39
54
52
-22
-13
3
3
2
2
11
2
8 32 (0)
2 39 (-10)
14
10
SABATO 9 APRILE CAGLIARI 25 15 2 6 7 16 3 4 9 31 5 10 16 16 26 13 33 29 59 -30 4 3 9 6 25 (0) 18
EMPOLI-SPEZIA (1-1) ore 15
INTER-VERONA (3-1) 18 GENOA 22 15 1 8 6 15 1 8 6 30 2 16 12 10 19 13 28 23 47 -24 5 5 4 3 32 (-10) 13
CAGLIARI-JUVENTUS (0-2) 20.45 VENEZIA 22 15 2 4 9 15 3 3 9 30 5 7 18 15 30 10 25 25 55 -30 3 2 10 9 IN B IN B
DOMENICA 10 APRILE
GENOA-LAZIO (1-3) 12.30 SALERNITANA 16 15 1 5 9 14 2 2 10 29 3 7 19 12 32 10 34 22 66 -44 2 2 7 6 IN B IN B
NAPOLI-FIORENTINA (2-1) 15
SASSUOLO-ATALANTA (1-2) 15 CHAMPIONS LEAGUE EUROPA LEAGUE CONFERENCE LEAGUE RETROCESSIONE
VENEZIA-UDINESE (0-3) 15
ROMA-SALERNITANA (4-0) 18
· A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) differenza reti 2) gol segnati 3) ordine alfabetico. Dopo la disputa
di entrambi i confronti diretti l’ordine preferenziale sarà: 1) punti e differenza reti nei confronti diretti 2) differenza reti globale 3) gol segnati 4) ordine alfabetico.
TORINO-MILAN (0-1) 20.45
LUNEDÌ 11 APRILE · Il regolamento della Serie A prevede che nei casi di arrivo a pari punti, la classifica finale tenga contro di questo ordine preferenziale 1) punti nei confronti diretti
BOLOGNA-SAMPDORIA (2-1) 20.45 2) differenza reti nei confronti diretti 3) differenza reti complessiva 4) gol segnati

33a GIORNATA IL DOMANDONE DELLA GIORNATA

VENERDÌ 15 APRILE di G.B. Olivero
SPEZIA-INTER (and. 0-2) ore 19
MILAN-GENOA
SABATO 16 APRILE
CAGLIARI-SASSUOLO
(3-0) 21

(2-2) 12.30
Perché il Sarrismo fatica a piacere ai laziali?
SAMPDORIA-SALERNITANA (2-0)

I
14.30 l Grande Equivoco si Ma quel calcio, per motivi di- spettacolo. La Juve di Sarri ha
UDINESE-EMPOLI (1-3) trascina da una città versi su cui non vale quasi la giocato bene raramente, ma ha
FIORENTINA-VENEZIA (0-1) 16.30 all’altra, da una pena tornare, non poteva esse- vinto. E la stizzita frase di fine
JUVENTUS-BOLOGNA (2-0) 18.30 squadra all’altra, in re riprodotto al Chelsea, alla avventura («Questa squadra
LAZIO-TORINO (1-1) 20.45
LUNEDÌ 18 APRILE
cerca di una solu- Juve e adesso alla Lazio. non è allenabile») era solo la
NAPOLI-ROMA (0-0) 19 zione che in realtà E infatti Sarri ha vinto al Chel- malinconica resa di fronte al-
ATALANTA-VERONA (2-1) 21 non esiste perché a non esiste- sea (Europa League) e alla Juve l’impossibilità di produrre un
re è la convinzione di partenza. (scudetto) venendo a patti con altro tipo di calcio. Anche alla
Ossia che il Sarrismo, cioè il se stesso e adattandosi ai gioca- Lazio ci sono tante problemati-
MARCATORI gioco che Maurizio Sarri diede
al suo meraviglioso Napoli, sia
tori. Che poi è quello che do-
vrebbero fare gli allenatori:
che. La difesa lascia troppi var-
chi, trovare un’intesa totale
21 RETI Immobile (Lazio, 6), l’espressione tecnico-tattica di praticare il calcio più adatto al- con Luis Alberto è faticoso, il
Vlahovic (Juve; 17 con la Fiorentina, 5)
15 RETI Abraham (Roma, 2),
una filosofia calcistica, ricono- la rosa con l’obiettivo di vince- gioco è a tratti bello e a tratti
Simeone (Verona) scibile e replicabile altrove. re e di giocare bene. Spesso le confuso, le due fasi sono spes-
14 RETI Martinez (Inter, 3), Non è così e non perché Sarri due cose coincidono, almeno so slegate tra di loro. Il Sarri-
Berardi (Sassuolo, 6) abbia improvvisamente disim- parzialmente, ma a volte no. E smo non attecchisce perché
13 RETI Scamacca (Sassuolo, 1) parato ad allenare o perché i in quei casi le società preten- non esiste. Esiste un gioco mi-
12 RETI Dzeko (Inter) giocatori non vogliano appli- dono prima i risultati e dopo lo gliore che un buon allenatore
11 RETI Osimhen (Napoli)
10 RETI Joao Pedro (Cagliari, 3),
care quei concetti. Semplice- come lui può insegnare alla
Barak (4), Caprari (Verona, 2) mente, il gioco del Napoli era Lazio. Credevamo ci volesse
9 RETI Zapata (3) e Pasalic cucito addosso a quegli inter- meno tempo, ma probabil-
(Atalanta), Arnautovic (Bologna, 2), preti. Sarri fu geniale nell’ov- La guida biancoceleste mente Sarri sta mettendo le
Pinamonti (Empoli, 3), Destro (Genoa), viare all’infortunio di Milik Maurizio Sarri, 63 anni, basi per divertirsi e divertire
Milinkovic (Lazio), Caputo con una formula diversa e prima stagione sulla panchina nella prossima stagione.
(Sampdoria), Raspadori (Sassuolo),
Deulofeu (Udinese)
combinazioni offensive letali. della Lazio LAPRESSE © RIPRODUZIONE RISERVATA
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 GazzaMondo
Spurs travolgenti
Conte: «Mi diverto,
lavoro, ho fiducia»
E adesso è quarto
Il Tottenham batte il Newcastle 5-1 con
5 marcatori. Il tecnico: «Lo sforzo paga»
The boss Antonio Conte, 52 anni, mai pago, dà indicazioni ai suoi LAPRESSE
di Iacopo Iandiorio
ueste prestazioni
«Q
danno fiducia».
Antonio Conte è fi-
nalmente felice e
non lo nasconde ai
microfoni della tv inglese. Ha
battuto 5-1 il Newcastle saudita,
soffrendo nel primo tempo, an-
dando sotto nel punteggio e poi
ostentando nella ripresa un cal-
cio celestiale. Che lo porta al
momento all’agognato 4° posto,
l’ultimo pass per la prossima
Champions, l’obiettivo della sta-
gione Spurs e per cui è stato
chiamato a Londra. Certo, stase-
ra l’Arsenal nel derby londinese
col Crystal Palace di Vieira al
Selhurst Park può di nuovo stac-
carlo di 1 o 3 punti. Ma c’è sem-
pre lo scontro diretto da recupe-
rare (ancora non stabilita la da-
ta) in casa degli Spurs. Che in-
tanto hanno superato i Gunners
nella differenza reti, fondamen-
tale in caso di arrivo alla pari. E
Vieira ha una bella squadra, se-
mifinalista di Coppa d’Inghilter-
ra fra due settimane.
Francia
Il Psg ritrova le star. E Mbappé: «Restare qui? Possibile»
I parigini in gol con doppiette di Kylian
(e 3 assist) e Neymar, e rete di Messi.
Per la prima volta tutti a segno insieme
di Alessandro Grandesso
PARIGI
trano clima quello al
S
Parco dei Principi.
Fuori dalla coppa di
Francia, fuori soprat-
tutto dalla Cham-
pions League, al Psg, che d’estate
aveva perso pure la Supercoppa
nazionale, non resta che aggiudi-
carsi quanto prima il decimo
scudetto della sua storia. Un tra-
guardo di consolazione ma stori-
ca, perché così il club dell’emiro
del Qatar eguaglierebbe il prima-
«Mi diverto» Il Tottenham
raccoglie così la quinta vittoria
nelle ultime sei gare di Premier,
la sesta in otto. Dall’inizio del-
l’anno gli Spurs sono il club ad
aver segnato di più in campio-
nato, 30 gol in 13 match, il Liver-
pool di Klopp è a quota 27, an-
che se in sole 11 gare. E inoltre il
Tottenham ha davanti un calen-
dario più abbordabile: oltre ai
Gunners gli tocca proprio il Li-
verpool il 7 maggio, ma i rivali
londinesi attendono anche
Chelsea, United e West Ham.
«Gare come questa mi diverto-
no - commenta Conte -. Davve-
ro ottima partita e non è la pri-
ma che abbiamo fatto, nono-
stante le difficoltà, perché non è
facile affrontare il Newcastle,
specie nel primo tempo loro
hanno difeso molto bassi e com-
patti e non ci hanno concesso
spazi. Bene che abbiamo pareg-
giato subito. Poi nella ripresa ab-
biamo dominato, stiamo cre-
scendo dal punto di vista tattico,
tecnico e fisico, il lavoro che stia-
mo facendo sta finalmente pa-
gando. Ed è importante perché
to del Saint Etienne che dura dal
1981 e i tempi di Michel Platini. La
squadrapariginainvecepuòcon-
tare su Mbappé che ieri ha affon-
dato il Lorient (5-1) con tre assist,
per Neymar (2) e Messi, e dop-
pietta. Ed è la prima volta in sta-
gione che le tre stelle vanno tutte
in gol insieme: troppo tardi, for-
se. Anche se dopo il match ha
chiarito Mbappé: «Restare a Pa-
rigi? E’ possibile».
Fischi Con 124 reti Mbappé sale
sul podio dei migliori marcatori
di Ligue 1 del 21° secolo, dietro a
TOTTENHAM 5
NEWCASTLE 1
(PRIMO TEMPO)R1-1
MARCATORI Schär (N) al 39’,
Davies (T) al 43’ p.t.; Doherty (T) al 3’,
Son (T) al 9’, Emerson (T) al 18’,
Bergwijn (T) al 38’ s.t.
TOTTENHAM (3-4-2-1)
Lloris 5,5; Romero 7,5 Dier 6, Davis 7;
Emerson 7 (dal 36’ s.t. Bergwijn 7),
Bentancur 7 (dal 30’ Winks 6),
Højbjerg 6,5, Doherty 7,5; Kulusevski
7 (dal 30’ Lucas Moura 6,5), Son 7;
Kane 7.
PANCHINA Gollini, Sanchez, Rodon
White, Bowden, Scarlett
AMMONITI Kane e Bentancur
ALLENATORE Conte 7,5
NEWCASTLE (4-3-2-1)
Dubravka 6; Manquillo 5,5 (dal 14’ s.t.
Bruno Guimarães 6), Schär 6,5, Burn
5, Targett 5; Willock 6, Shelvey 5,5,
Joelinton 5 (dal 14’ s.t. Murphy 5,5);
Fraser 5, Saint-Maximin 6; Wood 5
(dal 25’ s.t. Lascelles 5)
PANCHINA Darlow, Dummett, Krafth,
Ritchie, Gayle, Longstaff
ALLENATORE Howe 5
AMMONITI Burn, Saint-Maximin,
Joelinton
ARBITRO Atkinson 6,5
NOTE Tiri in porta 6-1. Tiri fuori 8-3.
Angoli 2-3. Fuorigioco 0-4. Recuperi 4’
p.t., 3’ s.t.
Che coppia Neymar abbraccia
Mbappé, gli autori di 4 gol del Psg
Che triplete Gli autori di 3 gol del Tottenham: da sinistra Emerson Royal, 23 anni, Son, 29, e Davies, 28 LAPRESSE
così i giocatori, che stanno
esprimendo il giusto comporta-
mento e approccio, ottenendo
risultati sono portati a credere
nel lavoro duro che stiamo fa-
cendo».
La partita Per Antonio indi-
sponibile all’ultimo momento
Reguilon, oltre a Sessegnon,
Tanganga e Skipp. Opiti senza
Trippier e Fernandez e col regi-
sta brasiliano Bruno Guimaraes
in panchina per scelta di Howe.
Il Newcastle parte forte, alterna
una difesa bunker bassa da 4-
5-1 a un pressing alto. Gli Spurs
ci mettono tanto a carburare e
solo al 29’ si vede un destro di
Son, centrale, su passaggio pro-
fondo di Bentancur. L’ex Juve
c’è, come anche Kulusevski e
l’ex Atalanta Romero, cattivo e
preciso. Ma a sorpresa al 39’
passa il Newcastle. Willock con-
quista una punizione dal limite
dell’area. Colpisce a giro Schär
di destro, Lloris la tocca appena
sul suo palo ma non basta. Anto-
nio è una furia in gabbia. Ma do-
po 4’ a seguito di angolo da sini-
Cavani (138) e Pauleta (130). E co-
sìalmenoil10°titoloèsemprepiù
vicino. Tappa importante per un
Psg fondato nel 1970 che ha vis-
suto nelle ultime 10 stagioni a ge-
stione Qatar un’ascesa esponen-
ziale, patendo problemi di cresci-
ta. Anche così si spiega il crollo
improvviso agli ottavi di Cham-
pions contro il Real. Non perdo-
nato dagli ultrà. Niente fischi sta-
volta, se non qualcuno per Ney-
mar e pure per Ramos nella ri-
presa, ma uno sdegnato silenzio,
sottolineato dallo striscione della
curva esibito sottosopra.
Futuro Il tifo l’hanno garantito
le centinaia di bambini dello
spicchio riservato alle famiglie: il
futuro guarda avanti e si gode il
LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 35
Olanda Van Gaal: «Tumore alla prostata»
● Louis Van Gaal, c.t. dell’Olanda, 70 anni, ha reso noto di
lottare da tempo contro un tumore: «E’ una forma aggressiva
alla prostata, mi hanno sottoposto a terapia 25 volte. Non
volevo dirlo ai miei giocatori, avrebbe potuto influenzare le
loro prestazioni. Ma posso lavorare, è un regalo per me».
stra, Son la rimette dentro e Da-
vies di testa pareggia. Il gallese
col club non segnava dal dicem- Migliore
bre 2020 in coppa di Lega, in
Premier addirittura dal 2017.
7,5 DOHERTY
Rivincita Quindi a inizio ri- Il terzino
presa ci pensa il terzino irlande- irlandese sigla il
se Doherty, che Mourinho l’an- vantaggio del 2-1
no scorso aveva in pratica taglia- e dà l’assist per
to, nonostante i 17 mln di euro ai il 4-1 di
Wolves, Nuno l’aveva ignorato e Emerson. Conte
Conte l’ha rigenerato da inizio l’ha rilanciato
2022. Al 9’ ecco il 3-1: corre Kulu
in fascia destra per Son, che
Peggiore
stoppa e di sinistro realizza faci-
le. Spurs lanciati, concentrati,
frizzanti. Al 18’ poker di Emer-
son Royal in area: azione a sini-
5,5 LLORIS
stra con scambio Doherty-Kulu,
ancora il gallese crossa e il brasi- Il portiere
liano fa centro, il suo primo a francese si fa
Londra. E infine al 38’ Bergwijn impallinare dalla
da poco entrato, su azione verti- punizione di
cale di Lucas Moura, colpisce Schar sul suo
ancora. Conte incita i suoi palo, riflessi
«C’mon», finalmente felice. lenti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’3”
presente. Ossia un Mbappé stra-
tosferico che dopo 12’ sblocca la
nonostante il ritorno disperato di
Marquinhos e l’uscita di Gigio.
gara con un tocco filtrante per Pasticcio che fa l’unanimità sugli
Neymar. Un gol a premiare il do-
minio su un Lorient subito rasse-
spalti: fischi per tutti (11’). Poi pe-
rò a mettere d’accordo i tifosi è di
gnatosi, nonostante un’incursio- nuovo Mbappé che al 22’ riceve al
ne di Ouattara al 4’ disinnescata limite, evita Laporte e spara in re-
dall’uscita di Donnarumma. Per te. Non pago al 28’, Kylian ruba
l’azzurro è stata una serata tran- palla a Laporte la addomestica
quilla, nonostante qualche am- sul fondo e gira dentro per Messi
nesia della difesa nella ripresa. Al che controlla e piazza sotto la tra-
28’ però Mbappé aveva già messo versa. Al 38’ il palo gli nega la tri-
la firma sul 2-0 con mossa tipica: pletta, ma al 45’ arriva il tris di as-
controllo e tiro piazzato nell’an- sist,perNeychechiudeilconto.Il
golino del primo palo. Parc è ai piedi di Mbappé. Chissà
se basterà per convincerlo a ri-
Unanimità Le stigmate di nunciare al Real Madrid.
Champions però sono riemerse © RIPRODUZIONE RISERVATA
in avvio di ripresa con un retro-
passaggio suicida di Hakimi che
si trasforma in assist per Moffi s TEMPO DI LETTURA 2’15”
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MONDO SPAGNA

Pedri lancia il Barcellona LE CLASSIFICHE

SPAGNA INGHILTERRA

Xavi adesso è secondo

SQUADRE PT PARTITE RETI SQUADRE PT PARTITE RETI
G V N P F S G V N P F S
REAL MADRID 69 30 21 6 3 61 26 MANCHESTER CITY 73 30 23 4 3 70 18
BARCELLONA 57 29 16 9 4 57 29 LIVERPOOL 72 30 22 6 2 77 20
ATLETICO 57 30 17 6 7 57 37 CHELSEA 59 29 17 8 4 58 23
SIVIGLIA 57 30 15 12 3 40 20 TOTTENHAM 54 30 17 3 10 52 37

Con una rete del 19enne talento delle Canarie il Barça BETIS
REAL SOCIEDAD
53
48
30
29
16
13
5
9
9
7
54
29
36
29
ARSENAL
WEST HAM
54
51
28
31
17
15
3
6
8
10
44
51
31
40

si sbarazza del Siviglia. E lo supera per differenza reti VILLARREAL

ATHLETIC
VALENCIA
45
44
41
30
30
30
12
11
10
9
11
11
9
8
9
48
35
42
29
29
43
MAN. UNITED
WOLVERHAMPTON
LEICESTER
51
49
37
30
31
28
14
15
10
9
4
7
7
12
11
49
33
43
41
27
47
OSASUNA 38 30 10 8 12 30 40 ASTON VILLA 36 30 11 3 16 42 42
di Filippo Maria Ricci
1
CELTA 36 30 9 9 12 34 34 SOUTHAMPTON 36 30 8 12 10 37 46
CORRISPONDENTE DA MADRID BARCELLONA ESPANYOL
RAYO V.
36
33
29
29
9
9
9
6
11
14
35
31
41
36
CRYSTAL PALACE
BRIGHTON
34
34
29
30
7
7
13
13
9
10
39
26
38
36
a fortuna del Barça, la
SIVIGLIA 0 GETAFE 32 30 7 11 12 28 33 BRENTFORD 33 31 9 6 16 37 48

L
fortuna della Spagna. ELCHE 32 30 8 8 14 31 42 NEWCASTLE 31 30 7 10 13 33 54
Aver trovato un teso- (PRIMO TEMPO)R0-0 GRANADA 29 30 6 11 13 33 48 LEEDS 30 31 7 9 15 35 68
ro in Pedri, 19enne CADICE 28 30 5 13 12 25 41 EVERTON 25 28 7 4 17 30 49
senza paura. Oltre al- MARCATORI Pedri al 27’ s.t. MAIORCA 26 30 6 8 16 26 50 WATFORD 22 30 6 4 20 29 57
la “suerte” ci sono tante altre co- LEVANTE 22 30 4 10 16 33 58 BURNLEY 21 28 3 12 13 22 40
se ovviamente: il talento straor- BARCELLONA (4-3-3) ALAVES 22 30 5 7 18 24 52 NORWICH 18 30 4 6 20 18 63
dinario del ragazzo delle Cana- Ter Stegen 6; Dani Alves 6,5, Araujo
6,5, Piqué 7, Jordi Alba 7; F. De Jong CHAMPIONS EUROPA L. P.OFF CONF. L. RETROCESSIONE CHAMPIONS EUROPA L. P.OFF CONF. L. RETROCESSIONE
rie, di Tenerife, e la voglia di 6,5 (dal 29’ s.t. Gavi 6), Busquets 6,5,
sfruttarlo, lanciando il giocatore Pedri 8; Dembélé 7 (dal 46’ s.t. Nico 3 0 ª G I O R N ATA 31 ª GI O R N ATA
quando aveva ancora 17 anni s.v.), Aubameyang 7 (dal 36’ s.t. Getafe - Maiorca 1-0 Mayoral (G) 37’ Liverpool - Watford 2-0 Diogo Jota (L)
senza mai dubitare, guardarsi Depay 6), Ferran Torres 6,5. st. Levante - Villarreal 2-0 Morales 22’ pt, Fabinho (L) rig. 44’ st. Brighton -
(L) 24’, Morales (L) 46’ st. Norwich 0-0 Burnley - Manchester
indietro, frenare. PANCHINA Neto, Carevic, Lenglet, Celta - Real Madrid 1-2 Benzema (R) City 0-2 De Bruyne (M) 5’, Gündogan (M) 25’
Mingueza, Eric Garcia, Riqui Puig, rig. 19’ pt, Nolito (C) 7’, Benzema (R) rig. 25’ pt Chelsea - Brentford 1-4 Rüdiger (C)
Adama Traoré, Braithwaite.
Il golazo Ieri Pedri ha deciso ALLENATORE Xavi 7
st. Atletico - Alaves 4-1 João Félix
(AM) 11’ pt, Escalante (Ala) 18’, Luis Suárez
3’, Janelt (B) 5’, Eriksen (B) 9’, Janelt (B) 15’,
con un “golazo” meraviglioso la Wissa (B) 42’ st. Leeds - Southampton
AMMONITI Xavi, Dembélé per (AM) rig. 30’, João Félix (AM) 37’, Luis
1-1 Harrison (L) 29’ pt, Ward-Prowse (S) 4’ st.
sfida per il secondo posto tra proteste, Busquets, Piqué per gioco Suárez (AM) 45’ st. Athletic - Elche 2-1
Wolverhampton - Aston Villa 2-1
Barcellona e Siviglia. I catalani Alex Berenguer (A) 32’ pt, Villalibre (A) 41’,
scorretto Jonny (W) 7’, Young aut. (W) 36’ pt, Watkins
Josan (E) 47’ st. Betis - Osasuna 4-1
avevano dominato e meritavano Juanmi (B) 34’, Juanmi (B) 45’ pt, Budimir (A) rig. 41’ st. Man. United - Leicester
un gol che non arrivava. E allora SIVIGLIA (4-3-3) (O) 20’, William Carvalho (B) 37’, Álex 1-1 Iheanacho (L) 18’, Fred (M) 21’ st. West
ci ha pensato lui. Pedri ha preso Bounou 7,5; Jesus Navas 5,5 (dal 33’ Moreno (B) 43’ st. Granada - Rayo V. Ham - Everton 2-1 Cresswell (W) 32’ pt,
s.t. Montiel 6), Koundé 6, Diego Carlos 2-2 Catena (R) 6’, Sergi Guardiola (R) 17’ Holgate (E) 8’, Bowen (W) 13’ st. Tottenham
palla sul balcone dell’area e con 6, Rekik 5,5 (dal 37’ s.t. Augustinsson pt, Molina (G) 22’, Milla (G) rig. 49’ st. - Newcastle 5-1 Schär (N) 39’, Davies (T)
due finte ha fatto sedere due tipi 6); Gudelj 5,5 (dal 33’ s.t. En-Nesyri Valencia - Cadice 0-0 43’ pt, Doherty (T) 3’, Son Heung-Min (T) 9’,
seri come Rakitic e Diego Carlos, Barcellona - Siviglia 1-0 Pedri (B) 27’ st. Emerson Royal (T) 18’, Bergwijn (T) 38’ st.
5,5), Jordan 6,5, Rakitic 6; Lamela 5 Real Sociedad - Espanyol oggi ore 21.00 Crystal Palace - Arsenal oggi ore 21.00
poi col destro ha piazzato la pal- (dal 22’ s.t. Corona 6), Martial 5,5 (dal
la all’angolo dove l’ottimo Bou- 37’ s.t. Rafa Mir 6), Ocampos 6.
PANCHINA Dmitrovic, J. Diaz, P R O S S I M O T U R N O P R O S S I M O T U R N O
nou non è potuto arrivare. Il
Carmona, Sanchez, Munir, Quintana, SIVIGLIA-GRANADA 8/4 ORE 21.00 NEWCASTLE-WOLVERHAMPTON 8/4 ORE 21.00
Camp Nou ha iniziato a cantare Romero. ALLENATORE Lopetegui 6 CADICE-BETIS 9/4 ORE 14.00 EVERTON-MAN. UNITED 9/4 ORE 13.30
le cinque lettere del nome di Pe- AMMONITI Corona, Montiel per MAIORCA-ATLETICO 9/4 ORE 16.15 ARSENAL-BRIGHTON 9/4 ORE 16.00
dri esattamente come cantava le VILLARREAL-ATHLETIC 9/4 ORE 18.30 SOUTHAMPTON-CHELSEA
proteste, Ocampos gioco scorretto REAL MADRID-GETAFE 9/4 ORE 21.00 WATFORD-LEEDS
5 lettere del cognome di Leo OSASUNA-ALAVES 10/4 ORE 14.00 ASTON VILLA-TOTTENHAM 9/4 ORE 18.30
Messi. Per ora è solo una speran- ARBITRO Sanchez Martinez 6 ESPANYOL-CELTA 10/4 ORE 16.15 BRENTFORD-WEST HAM 10/4 ORE 15.00
NOTE 76.112 spettatori Tiri in porta ELCHE-REAL SOCIEDAD 10/4 ORE 18.30 LEICESTER-CRYSTAL PALACE
za, un augurio, un’invocazione LEVANTE-BARCELLONA 10/4 ORE 21.00 NORWICH-BURNLEY
7-2, tiri fuori 9-1, angoli 9-2, fuorigioco
di una tifoseria che viene da una 1-1. Recuperi 2’ p.t., 4’ s.t.
RAYO V.-VALENCIA 11/4 ORE 21.00 MANCHESTER CITY-LIVERPOOL 10/4 ORE 17.30
profonda depressione, e così va Decisivo Pedro González Lopez, cioè Pedri, 19 anni, in gol per il Barça AFP
interpretata. Però con Xavi Pedri GERMANIA FRANCIA
si è avvicinato all’area e ha ini- solo al 46’ su una conclusione ma non ha mai meritato il pa-
ziato a tirare: i margini di cresci-
ta sono ancora molto ampi. Col
senza grandi pretese di Auba-
meyang. Barça e Siviglia si sono
I NUMERI reggio. SQUADRE PT
G
PARTITE
V N P
RETI
F S
SQUADRE PT
G
PARTITE
V N P
RETI
F S

14
risultato di ieri Barça, Atletico e divise il possesso, fifty-fifty nel- Ok a Spotify Al livello socie- BAYERN 66 28 21 3 4 85 29 PSG 68 30 21 5 4 64 28
Siviglia sono tutte a -12 dal Ma- la percentuale, ma i catalani tario, l’assemblea straordinaria BORUSSIA D. 57 28 18 3 7 68 42 MARSIGLIA 56 30 16 8 6 49 29
drid, coi catalani che però devo- hanno dato l’impressione di dei soci culé ieri ha approvato B. LEVERKUSEN 51 28 15 6 7 68 42 RENNES 53 30 16 5 9 64 29
no recuperare la partita col Rayo avere le idee più chiare. Grazie con l’89% dei sì l’accordo tra il LIPSIA 48 28 14 6 8 61 31 STRASBURGO 51 30 14 9 7 51 32
Vallecano. Quando è arrivato all’immenso Pedri, all’intermit- Barça e Spotify che porterà nelle FRIBURGO 45 28 12 9 7 44 33 NIZZA 51 30 15 7 8 40 24
HOFFENHEIM 44 28 13 5 10 50 42 MONACO 47 30 13 8 9 45 31
Xavi, il Barça era nono: ora è se- tenza di Dembélé e all’intelli- casse del club del Camp Nou 435
UNION BERLINO 41 28 11 8 9 34 38 LILLE 47 30 12 11 7 38 35
condo e nelle ultime due gior- genza di Aubameyang. Dall’altra le gare del Barcellona milioni di euro: 180 milioni per i COLONIA 40 28 10 10 8 38 41 NANTES 45 30 13 6 11 39 33
nate ha battuto Real Madrid e Si- parte l’inedito tridente Lamela, imbattuto l’ultimo ko con Xavi naming rights dello stadio per EINTRACHT 39 28 10 9 9 39 38 LIONE 45 30 12 10 8 43 39
viglia. Se l’avessero chiamato alla seconda partita, la prima da in Liga il 4 dicembre scorso in casa 25 anni, 240 milioni per la spon- MAINZ 38 27 11 5 11 40 31 LENS 44 30 12 8 10 45 40
prima probabilmente la Liga sa- titolare, dal 7 novembre scorso, col Betis; poi 10 trionfi e 4 pareggi sorizzazione della maglia da BOCHUM 35 28 10 5 13 30 40 MONTPELLIER 41 30 12 5 13 44 42

57
rebbe stata più aperta, il Madrid Martial e Ocampos non ha mai gioco tanto degli uomini come BORUSSIA M. 34 28 9 7 12 39 52 BREST 38 30 10 8 12 38 44
meno agevolato nella corsa al veramente impensierito la dife- delle donne per 4 stagioni e altri WOLFSBURG 31 28 9 4 15 29 45 REIMS 36 30 8 12 10 32 32
successo. sa blaugrana. Nella ripresa il 15 per un accordo triennale per AUGSBURG 29 27 7 8 12 32 44 ANGERS 32 30 8 8 14 34 44
Barça ha insistito e dopo una apporre il marchio sul petto del- STOCCARDA 27 28 6 9 13 36 51 TROYES 32 30 8 8 14 28 42
Successo meritato Primo traversa di Piqué e grandi parate le divise da allenamento ma- ARMINIA BIELEFELD 26 28 5 11 12 23 39 LORIENT 28 30 6 10 14 25 48
HERTHA B. 26 28 7 5 16 30 62 CLERMONT 28 30 7 7 16 30 54
tempo decisamente peculiare, di Bounou su Ferran Torres (due schili e femminili.
i gol blaugrana in Liga GREUTHER FURTH 16 28 3 7 18 24 70 ST ETIENNE 27 30 6 9 15 31 55
caratterizzato da grande intensi- volte) e Dembélé è arrivato il gol © RIPRODUZIONE RISERVATA
METZ 23 30 4 11 15 27 54
tà ma col Siviglia a zero conclu- di Pedri che ha deciso la partita. è il secondo attacco del campionato
BORDEAUX 23 30 4 11 15 38 70
s
sioni, né in porta né fuori, e la Lopetegui ha cambiato uomini e dietro al Real Madrid, a quota 61, CHAMPIONS EUROPA L. PLAYOFF CONFERENCE L.
TEMPO DI LETTURA 2’26”
prima parata di Bounou arrivata schemi, il Siviglia è migliorato ma con un match da recuperare PLAYOUT RETROCESSIONE CHAMPIONS PREL. CHAMPIONS L. EUROPA L.
PLAYOFF CONFERENCE L. PLAYOUT RETROCESSIONE

La curiosità 2 8 ª G I O R N ATA
Union Berlino - Colonia 1-0 Awoniyi (U)
4’ st. Eintracht - Greuter Furth 0-0
B. Leverkusen - Hertha B. 2-1 Alario
3 0 ª G I O R N ATA
Nizza - Rennes 1-1 Delort (N) 22’, Terrier (R) 33’
st. Lille - Bordeaux 0-0 Strasburgo - Lens
1-0 Ajorque (S) rig. 22’ st. Clermont - Nantes 2-

Messi e i Fan Token: «I tifosi fosi è stata una forza trainante che
ha contribuito a ispirarmi per da-
re il meglio di me». È proprio
(B) 34’, Bellarabi (B) 40’, Darida (H) 42’ pt
Friburgo - Bayern 1-4 Goretzka (B) 13’,
Petersen (F) 18’, Gnabry (B) 28’, Coman (B)
3 Blas (N) rig. 43’ pt, Khaoui (C) 13’, Chirivella (N) 17’,
Abdul Samed (C) 18’, Kolo Muani (N) 22’ st. Metz -
Monaco 1-2 Ben Yedder (Mona) 1’, Amadou (Me) 17’,

meritano d’influenzare i club»

Leo ambasciatore cios.com, piattaforma leader per
quanto i riguarda i fan token le-
globale dei gettoni gati allo sport. Quanto dichiarato
di Socios.com. «I fan dall’argentino al momento del-
hanno contribuito l’ufficializzazione del suo ruolo
a ispirarmi per dare di ambasciatore globale del mar-
chio si incastona in un processo
il meglio di me» di crescita che il giovane mondo
dei gettoni digitali sta vivendo di
mese in mese. È chiaramente un
di Matteo Nava
terreno tutto da scoprire, ma le
tifosi meritano di es- iniziative e i progetti pensati da
nascita dei primi fan token a oggi.
Già se ne parla sempre più spes-
so, ora c’è un campione in più
pronto ad abbracciare la com-
munity dei gettoni digitali.
In sintonia L’accordo del cal-
ciatore con la piattaforma è trien-
nale e nella sostanza porterà le
centinaia di milioni di follower
dell’argentino ad avere a che fare
sempre più spesso con argomenti
questo il punto di incontro tra la
figuradiunodeigiocatoridicalcio
più amati di tutti i tempi e un’idea
da Terzo Millennio che si propone
di avvicinare lo sport a chi lo ama
e spesso si trova invece lontano da
esso per i vari ostacoli di un mon-
do chiuso.
Il Ceo L’entusiasmo è evidente
anche nelle parole di Alexander
Dreyfus, Ceo di Socios: «Talenti
come Lionel Messi rendono il
gioco speciale per i fan. Non ve-
diamo l’ora di costruire insieme
un futuro più inclusivo, emozio-
37’, Sabitzer (B) 51’ st. Hoffenheim - Boadu (Mona) 27’ st. Montpellier - Brest 1-2
Bochum 1-2 Asano (B) 28’ pt, Raum (H) 9’, Satriano (B) 24’, Honorat (B) 34’, Savanier (M) rig. 49’
Asano (B) 14’ st. Arminia Bielefeld - st. St Etienne - Marsiglia 2-4 Bouanga (S) 9’,
Stoccarda 1-1 Kalajdzic (S) rig. 25’ pt, Payet (M) rig. 45’ pt, Kolodziejczak aut. (M) 15’,
Krüger (A) 14’ st. Borussia D. - Lipsia 1-4 Bamba Dieng (M) rig. 23’, Harit (M) 28’, Gourna-
Laimer (L) 21’, Laimer (L) 30’ pt, Nkunku (L) Douath (S) 41’ st. Troyes - Reims 1-0 Ripart
12’, Malen (B) 39’, Olmo (L) 41’ st. (T) 48’ st. Lione - Angers 3-2 Dembele (L) 26’
Augsburg - Wolfsburg 3-0 Iago (A) 1’ pt, Pereira Lage (A) 5’, Dembele (L) 7’, Boufal (A)
pt, Niederlechner (A) 17’, Pedersen (A) 24’ st. 14’, Tetê (L) 35’ st. PSG - Lorient 5-1 Neymar
Borussia M. - Mainz 1-1 Embolo (B) 33’
pt, Onisiwo (M) 28’ st.
(P) 12’, Mbappé (P) 28’ pt, Moffi (L) 11’, Mbappé (P)
22’, Messi (P) 28’, Neymar (P) 45’ st.
P R O S S I M O T U R N O P R O S S I M O T U R N O
LORIENT-ST ETIENNE 8/4 ORE 21.00
STOCCARDA-BORUSSIA D.
BAYERN-AUGSBURG
8/4 ORE 20.30
9/4 ORE 15.30 REIMS-RENNES 9/4 ORE 17.00
WOLFSBURG-ARMINIA BIELEFELD CLERMONT-PSG 9/4 ORE 21.00
BORDEAUX-METZ 10/4 ORE 13.00
COLONIA-MAINZ
ANGERS-LILLE 10/4 ORE 15.00
GREUTER FURTH-BORUSSIA M.
HERTHA B.-UNION BERLINO 9/4 ORE 18.30
BREST-NANTES
MONACO-TROYES
BOCHUM-B. LEVERKUSEN 10/4 ORE 15.30 LENS-NIZZA 10/4 ORE 17.05

«I
sere riconosciuti per il
loro sostegno, merita-
nol’opportunitàdiin-
fluenzare le squadre
che amano». Le parole sono
quelle di Lionel Messi, 34 anni,
argentino, re del Sud America
club e piattaforma per avvicinare
le società sportive ai propri soste-
nitori si stanno ampliando, così
come le partnership che di volta
in volta vengono ufficializzate. In
questo contesto la figura di Leo
Messi funge sì da ulteriore pro-
come gli Nft (i non fungible token,
igettoninoncopiabili),isondaggi,
i premi da riscattare e le esperien-
ze dedicate, uniche. In più, l’attac-
cante del Paris Saint Germain ap-
parirà anche in diversi program-
mi educativi e promozionali. «Da
nante e gratificante per i tifosi di EINTRACHT-FRIBURGO 10/4 ORE 17.30 STRASBURGO-LIONE 10/4 ORE 19.00
tutto il mondo. Abbiamo fatto LIPSIA-HOFFENHEIM 10/4 ORE 19.30 MARSIGLIA-MONTPELLIER 10/4 ORE 21.00
grandi passi avanti negli ultimi
anni ma, se i tifosi di calcio sanno
una cosa, è che con Messi al tuo
fianco tutto è possibile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

nell’ultima Coppa, e segnano pulsoreaun’innovazioneaffasci- quando ho giocato la mia prima

RISULTATI E CLASSIFICHE SU
concretamente l’inizio dell’ac-
cordo della Pulce con So-
nante, ma anche da certificazio-
ne della strada già percorsa dalla
partita da professionista – ha con-
tinuato Messi –, la passione dei ti- s TEMPO DI LETTURA 2’2”
Gazzetta.it
 SerieB
38 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

LA PENSIAMO COSÌ a quale fuga, ma quale il gruppo è sempre più

di Nicola Binda M classifica che potrebbe
sgranarsi. Le prime sei
compatto, pronto per una
volata destinata a risolversi solo
Quelle variabili sono ancora più vicine
di prima. Se si pensa che il
all’ultima giornata, con tante
variabili che potrebbero
sulla via della A Benevento dopo il recupero sconvolgere lo scenario. In
potrebbe avere tre punti in più, primis gli scontri diretti: una

Corini, tanto per c

LA CLASSIFICA
SQUADRE PT PARTITE RETI
G V N P F S
CREMONESE 60 32 17 9 6 48 30
LECCE 59 32 15 14 3 50 27
PISA 58 32 16 10 6 41 29
MONZA 57 32 16 9 7 51 32
BRESCIA 57 32 15 12 5 49 32
BENEVENTO 54 31 15 9 7 52 30
ASCOLI 52 32 15 7 10 44 39
BRESCIA 2
BRESCIA DI SLANCIO
FROSINONE 51 32 13 12 7 47 32
PERUGIA 47 32 11 14 7 34 28
CITTADELLA
TERNANA
44
44
32
32
11
12
11
8
10
12
34
47
32
47
VICENZA 0
COMO 44 32 10 14 8 39 40 (PRIMO TEMPO)R2-0

COL NUOVO TECNICO

REGGINA 44 32 12 8 12 29 37 MARCATORI Moreo al 28’, Pajac su
PARMA 42 32 9 15 8 40 34 rigore al 46’ p.t.
SPAL 33 32 7 12 13 37 48
ALESSANDRIA 26 32 6 8 18 30 53 BRESCIA (4-3-1-2)
VICENZA 24 32 6 6 20 31 54 Joronen 6; Sabelli 7, Cistana 6,5,

MOREO E PAJAC GOL

COSENZA 24 31 5 9 17 27 50
Adorni 7, Pajac 7,5; Bisoli 6,5,
Van de Looi 6 (dal 39’ s.t. Behrami
CROTONE 20 32 3 11 18 32 52
s.v.), Proia 6,5 (dal 24’ s.t. Bertagnoli
PORDENONE 14 32 2 8 22 22 58
6); Leris 6,5 (dal 32’ s.t. Jagiello 6);
SERIE A PLAYOFF PLAYOUT SERIE C Moreo 7 (dal 32’ s.t. Tramoni 6,5),

IL VICENZA È FRAGILE
Ayé 6 (dal 39’ s.t. Bajic 5,5)
PANCHINA Andreacci, Karacic,
Mangraviti, Huard, Papetti, Olzer,
32a GIORNATA Bianchi
ALLENATORE Corini 7
SABATO
VICENZA (4-2-3-1)
ALESSANDRIA-SPAL 2-2
Grandi 6; Maggio 5,5, Brosco 5,
ASCOLI-PORDENONE 1-0
BENEVENTO-PISA
CITTADELLA-TERNANA
5-1
1-2
La rete numero 9 da corner e poi un rigore De Maio 5,5, Bruscagin 5,5 (dal 32’ s.t.
Crecco 5,5); Bikel 5,5, Cavion 5 (dal 1’

Vittoria netta con aggancio al quarto posto

s.t. Zonta 6); Boli 6 (dal 1’ s.t.
COSENZA-PARMA 1-3
Meggiorini 5), Da Cruz 5 (dal 17’ s.t.
CREMONESE-REGGINA 1-1
Giacomelli 5,5), Dalmonte 5 (dal 1’ s.t.
LECCE-FROSINONE
IERI
BRESCIA-VICENZA
1-0

2-0
La squadra di Brocchi è leggera in attacco Ranocchia 6); Diaw 5
PANCHINA Gerardi, Confente,
Padella, Pasini, Djibril, Sandon,
COMO-MONZA 2-0
Teodorczyk
CROTONE-PERUGIA 1-1
nere – ha detto Corini - con una con l’asticella della concentra- ALLENATORE Brocchi 5 secondo palo. Si è trattato del
di Giulio Saetta
gara di spessore, sempre in con- zione ai massimi ma senza sfo- nono centro su angolo, nessuno
a
33 GIORNATA
INVIATO A BRESCIA ARBITRO Gariglio di Pinerolo 6,5
trollo. Sono soddisfatto del lavo- rare in giocate estreme: il Corini- ha fatto meglio. E l’ottavo per il

È
ASSISTENTI Sechi 6-Avalos 6
ro di queste due settimane». giocatore era questo. Al contra- ESPULSI nessuno n. 9, migliore marcatore del Bre-
DOMANI rio, il Vicenza ha mostrato AMMONITI Cavion (V) per gioco scia, che ha superato il suo re-
CREMONESE-ALESSANDRIAore 19(0-1) Esterni top Corini è ripartito un’apatia preoccupante a questo scorretto cord in B e ora punta alle 10 reti
PORDENONE-FROSINONE (2-2) dal suo modulo prediletto, il 4- punto del campionato, oltre a NOTE paganti 5.439, incasso non fatte col Venezia in C nel 2016-17.
REGGINA-BENEVENTO (0-4) comunicato. Tiri in porta 8-2.
SPAL-COSENZA (1-0)
3-1-2, con Van de Looi vertice un’imperdonabile leggerezza in
Tiri fuori 11-3. In fuorigioco 0-2.
TERNANA-LECCE (3-3) basso di centrocampo e Leris zona gol. «Ci è mancata la scin- Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’ Decide il Var Nel raddoppio,
MERCOLEDÌ dietro le due torri di movimento tilla», ha detto Brocchi. La pri- al 46’, protagonista ancora la
PARMA-COMO ore 14 (1-1) iniziata con un en plein la terza Ayé e Moreo. Molto bene gli ma grande occasione, al quarto coppia Moreo-Pajac, oltre alla
CITTADELLA-PERUGIA ore 19 (1-1) avventura di Corini sulla pan- esterni bassi Sabelli e Pajac, che d’ora, era finita tra i piedi di squadra arbitrale. Su uno scavet-
MONZA-ASCOLI (1-1)
PISA-BRESCIA
VICENZA-CROTONE
(1-0)
(1-0)
china del Brescia. Netta vittoria
sul Vicenza dell’ex Brocchi, sor-
hanno catalizzato la maggior
parte della manovra. Se in un
Diaw dopo una ripartenza che
aveva portato al tre contro uno Top to di Moreo fermato da un brac-
cio di Brosco, Gariglio sulle pri-
passato il Benevento e aggancia- modulo chiuso l’ampiezza di- sulla trequarti del Brescia, ma me ha fischiato punizione dal li-
7,5 Pajac
to al quarto posto il Monza. Nel venta il fattore chiave ma in ge- sulla pressione in recupero di mite. Ma dopo un lungo consul-
Rigore e corner-
a
34 GIORNATA nuovo esordio del tecnico di Ba-
gnolo Mella, è arrivato il primo
nere attaccando su un lato, ieri
l’arma in più del Brescia è stata
Pajac l’attaccante è incespicato
sul pallone. Alla mezzora il Bre-
assist, oltre a
fare da pendolo
to con il Var Serra ha deciso per il
rigore: il difensore era con i piedi
SABATO successo al Rigamonti, dopo che la vena offensiva di entrambi i scia non ha perdonato con la perpetuo sulla fuori area ma il suo braccio sini-
ALESSANDRIA-PORDENONEore 14(0-2) nel 2018 in Serie B pareggiò 1-1 a cursori. Oltre all’aspetto tecni- specialità della casa, il gol da corsia di sinistra stro (non molto, ma sufficiente-
COMO-CITTADELLA (2-2) Carpi e la stagione successiva in co-tattico, a impressionare è sta- corner. Dalla bandierina il sini- mente largo in ottica penalty) al-
LECCE-SPAL (3-1) A vinse 1-0 a Cagliari. «L’aveva- to l’atteggiamento della squadra, stro a giro di Pajac ha trovato la l’interno. Implacabile dal di-
FROSINONE-CREMONESEore 16.15 (1-1) mo sognata una giornata del ge- soprattutto nel primo tempo, testa di Moreo a incrociare sul schetto Pajac. Nella ripresa il
DOMENICA
ASCOLI-REGGINA ore 15.30 (2-1)
BENEVENTO-VICENZA (3-2)
COSENZA-MONZA
CROTONE-TERNANA
(1-4)
(0-1)
Il derby COMO 2
PERUGIA-PISA ore 18 (1-1)
MONZA 0
Monza, l’aggancio è fallito
LUNEDÌ 11 giornata poco positiva degli at-
BRESCIA-PARMA ore 20.30 (1-0) taccanti del Monza, molto im- (PRIMO TEMPO)R0-0
precisi davanti a Facchin. Che MARCATORI Cerri all’11’, La Gumina

34a GIORNATA
19 RETI Coda (6, Lecce)
12 RETI Strefezza (Lecce);
Donnarumma (Ternana)
10 RETI Corazza (2, Alessandria);
Lapadula (2, Benevento); Maric (6,
Crotone); Charpentier (1, Frosinone);
Vazquez (Parma); De Luca (4,
Perugia)
9 RETI Dionisi (3, Ascoli); Cerri (5,
Como); Galabinov (4, Reggina)
8 RETI Moreo (Brescia); Baldini (5,
Cittadella); La Gumina (1, Como);
Ciofani (2, Cremonese); Mota
Carvalho e Valoti (3, Monza); Falletti
(Ternana)
7 RETI Tello (Benevento); Okwonkwo
(Cittadella); Buonaiuto e Zanimacchia
(Cremonese); Zerbin (Frosinone)
6 RETI Bidaoui (Ascoli); Forte (3) e
Cerri-Lagumina: il Como va
difatti, nonostante la notevole
differenza nei corner (3-13), ha
dovuto fare veramente poco. Il
Como, oltre a una gara molto at-
tenta in tutti i reparti, è invece
Gattuso cambia stato molto concreto. Dopo un
primo tempo in cui la pressione
per l’emergenza del Monza è stata più forte ma
e riesce a battere mai totalmente asfissiante, con
un paio di rischi davanti a Fac-
Stroppa, che chin falliti per imprecisione, il
vincendo sarebbe Como è partito meglio nella ri-
presa. Colpendo con intelligen-
andato in vetta za un avversario sbilanciato.
Splendido il gol di testa di Cerri,
servito bene da Ioannou, che ha
di Lilliana Cavatorta
disorientato il Monza facendogli
COMO
perdere un po’ di ordine. La rea-
l Monza non prende- zione c’è stata, e anche abba-
al 35’ s.t.
COMO (3-4-1-2)
Facchin 6; Vignali 7, Solini 7,5,
Cagnano 6,5; Iovine 6,5, Bellemo 7,
Nardi 7, Ioannou 7,5 (dal 32’ s.t.
Bovolon s.v.); Ciciretti 6,5 (dal 14’ s.t.
Arrigoni 6); Cerri 7,5 (dal 32’ s.t.
Gabrielloni s.v.), Gliozzi 6 (dal 23’ s.t.
La Gumina 7,5)
PANCHINA Zanotti, Gori, Kabashi,
Parigini, Blanco, Peli
ALLENATORE Gattuso 7,5
MONZA (3-5-2)
Di Gregorio 5,5; Donati 6, Paletta 6
(dal 17’ s.t. Machin 5,5), Carlos
Augusto 6; Sampirisi 5,5 (dal 39’ s.t.
Caldirola s.v.), Ciurria 6,5,
Barberis 6, Valoti 5,5, D’Alessandro
6,5 (dal 39’ s.t. Pirola s.v.);
Mota Carvalho 5,5 (dal 17’ s.t.
Colpani 6), Mancuso 5,5 (dal 17’ s.t.

Insigne (2, Benevento); Palacio
(Brescia); Mulattieri (Crotone);
Gytkjaer (Monza); Benedyczak
(Parma); Lucca (1) e Torregrossa (2,
Pisa); Cambiaghi (Pordenone);
Colombo, Mancosu (1) e Vido (Spal; 3
con la Cremonese); Partipilo
(Ternana); Diaw (Vicenza)
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I
va gol da tre partite, il
Como non era mai
riuscito a tenere per
due volte di seguito la
porta inviolata. La chiave del
derby è stata soprattutto in que-
sto, nell’aver sovvertito questi
andamenti. E davanti al tutto
esaurito del Sinigaglia la corsa
del Monza verso la vetta si è
complicata un po’ (fallito l’ag-
gancio alla Cremonese), mentre
il Como ha festeggiato come me-
glio non avrebbe potuto il suo
obiettivo iniziale, la salvezza or-
mai aritmetica. Eppure Gattuso
Gran gol Alberto Cerri, 25 anni, esulta dopo la rete con il Monza LAPRESSE
aveva una difesa in piena emer-
genza a causa di diverse assenze,
ed è anche per questo che ha
scelto di riproporre, come nella
gara precedente a Perugia, un
modulo diverso dal consueto: il
3-4-1-2.
La chiave Proprio l’eccellente
prova difensiva è stata una delle
basi del successo, a cui ha con-
tribuito – come sottolineato an-
che da Stroppa a fine gara – una
stanza veemente, ma di fatto
Facchin è rimasto quasi inope-
roso, grazie al grande lavoro del-
Top la sua difesa. E a indovinare i
cambi è stato Gattuso, perchè la
rete che ha chiuso la giornata è
7,5 Solini
arrivata da La Gumina, entrato
Guida molto bene
la difesa contro da poco, servito da destra da Vi-
l’attacco più forte gnali a chiusura di un’azione
del campionato ben orchestrata dal Como con la
che non crea guai metà campo avversaria lasciata
quasi sguarnita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’19”
Gytkjaer 6)
PANCHINA Lamanna, Rubbi, Favilli,
Siatounis, Ramirez, Antov, Brescianini
ALLENATORE Stroppa 6
ARBITRO Prontera di Bologna 7
ASSISTENTI Bercigli 6,5-Affatato
6,5
ESPULSI nessuno
AMMONITI Mota Carvalho (M) e
Gabrielloni (C) per comportamento
non regolamentare; Cagnano (C) e
Ciurria (M) per gioco scorretto
NOTE paganti 4.521, incasso di
74.000 euro; abbonati 383, quota
di 5.070 euro. Tiri in porta 3-2.
Tiri fuori 4-9. In fuorigioco 0-1.
Angoli 3-13. Recuperi: p.t 0’, s.t. 3’

vittoria varrebbe... 4 punti, non
3. E il Lecce ha messo fuori dai
giochi il Frosinone. Poi gli
incroci con squadre a caccia di
altri traguardi, perché nessuno
ha mollato: ecco spiegati certi
risultati, dalla Cremonese che
cominciare
Festa grande a Brescia
Moreo raggiunge quota 8
Il Brescia esulta dopo il gol firmato
da Stefano Moreo (a sinistra), 28
anni, salito a quota 8 gol LAPRESSE
non batte la Reggina al Monza
che crolla a Como. C’è inoltre
da dire che, dopo il tour de
force di 11 turni in 45 giorni, le
squadre erano esauste e adesso
devono ritrovare in fretta la
giusta forma (domani si gioca
Brescia ha abbassato i ritmi, for-
se anche troppo perché al 7’
Meggiorini, imbeccato da Zonta,
da ottima posizione ha sparato
un piattone sinistro in curva. Il
match point fallito da Ayé nel fi-
nale non ha fatto perdere il sorri-
so a Corini, ma la festa non può
durare molto perché mercoledì
lo aspetta un Pisa agguerrito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’59”
già...), come ha fatto il Brescia
che però ha dovuto... cambiare
allenatore (nella foto, Eugenio
Corini). E infine c’è la variabile
meno attesa, quella della quale
ne avremmo fatto a meno e che
rischia di guastare questo
CROTONE 1 Un pari inutile
PERUGIA 1
(PRIMO TEMPO)R0-1
MARCATORI Olivieri (P) al 36’ p.t.;
Maric (C) su rigore al 5’ s.t.
CROTONE (3-4-2-1)
Festa 6,5; Canestrelli 5,5, Golemic 6,
Nedelcearu 6; Mogos 5 (dal 43’ s.t.
Calapai s.v.), Estevez 5,5, Awua 6,
Schnegg 5,5 (dal 14’ s.t. Sala 5); Kone
4,5 (dal 1’ s.t. Kargbo 6), Marras 6 (dal
41’ s.t. Cangiano s.v.); Maric 6,5
PANCHINA Saro, Cuomo, Nicoletti,
Mondonico, Vulic, Borello, Schirò, Gural
ALLENATORE Modesto 6
PERUGIA (3-4-2-1)
Chichizola 6; Sgarbi 6, Angella 5,
Dell’Orco 6; Falzerano 6, Segre 5,5 (dal
20’ s.t. Kouan 5), Santoro 6, Lisi 6,5 (dal
26’ s.t. Beghetto 6); Matos 6 (dal 40’ s.t.
D’Urso s.v.), Carretta 5,5 (dal 20’ s.t.
Burrai 5,5); Olivieri 6 (dal 20’ s.t.
De Luca 5,5)
PANCHINA Fulignati, Rosi, Gyabuaa,
Ghion, Curado, Ferrarini, Zanandrea
ALLENATORE Alvini 6
ARBITRO Camplone di Pescara 5,5
ASSISTENTI Liberti 6-Nuzzi 6
ESPULSI il tecnico Modesto (C) per
proteste al 44’ s.t.
AMMONITI Schnegg (C), Angella (P),
Falzerano (P), Awua (C), Mogos (C),
Beghetto (P) e Santoro (P) per gioco
scorretto
NOTE paganti 1.877, incasso di 9.209
euro. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 4-3.
In fuorigioco 2-5. Angoli 6-3.
Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’
Top
6,5 Maric
Un vero punto di
riferimento. Si
procura il rigore,
lo segna e lavora
anche per gli altri
LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 39
#
splendido campionato: nel momento cruciale. Senza
parliamo del deferimento del entrare nel merito della
Pisa (oltre che del Parma), che questione, la tempistica non
dopo mesi e mesi di indagine pare opportuna perché un
potrebbe avere i suoi effetti nel campionato così merita di
torneo in corso per fatti relativi essere scritto solo dal campo.
a quello precedente, e proprio © RIPRODUZIONE RISERVATA
Perugia: c’è Olivieri
Ma il Crotone rimedia
e alla fine protesta
di Luigi Saporito
CROTONE
n punto a testa e tutti
U
scontenti. Il Crotone
perchè non approfit-
ta degli scivoloni di
Vicenza e Cosenza, il
Perugia perché non si avvicina
alla griglia playoff. Alvini alla fi-
ne dirà che è stato un punto im-
portante, ma con qualche rim- Tecnico Max Alvini, 51 anni LAPRESSE
pianto. Così come Modesto, che
nel secondo tempo ha rivoltato in area: per Camplone è stato ri-
invano la squadra. gore (senza rosso, come voleva il
Crotone) che lo stesso croato ha
La partita Primo tempo del trasformato arrivando in doppia
Perugia, più bravo nel palleggio cifra. Otto minuti dopo un nuo-
e in mezzo al campo. Lisi ha vo reclamo per i padroni di casa
messo spesso in difficoltà Mogos per un tocco di braccio di Sgarbi
a destra e anche sull’altra fascia in area giudicato involontario da
Falzerano ha incontrato poche arbitro e Var. Il Crotone di palle
difficoltà. Olivieri (quarto cen- gol ne ha costruita tante ma le
tro) ha rotto l’equilibrio al 36’ ha sbagliate tutte con Marras,
grazie a Matos, bravo nell’assist Sala e anche con Awua. Anche il
che lo ha pescato nel cuore del-
l’area. Dopo il riposo Modesto
Perugia ne ha fallite un paio cla-
morose nel finale: prima con
ha inserito anche Kargbo per Kouan di testa e poi con De Luca
Kone (che uscendo ha avuto un sul quale ha rimediato Festa.
battibecco col pubblico) e la gara © RIPRODUZIONE RISERVATA
ha cambiato padrone. Al 3’ An-
gella si è fatto scavalcare da un
lancio di Awua e ha spinto Maric s TEMPO DI LETTURA 1’09”
 40 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE C GIRONE C 35a GIORNATA

#

Bari, stavolta è fatta: 4 anni dopo è B

Bastava il pari, ma è arrivato il successo. De Laurentiis jr: «Vendere? Non è detto»
LATINA
BARI
MARCATORE Antenucci al 23’ p.t.
LATINA (3-5-2) Tonti 7;
De Santis 6,5, Celli 6, Giorgini 6;
Ercolano 6 (dal 16’ s.t. Teraschi 6),
Barberini 5,5 (dal 30’ s.t. Atiagli 6),
Amadio 6,5, Tessiore 6, Carissoni 6,5
(dal 41’ s.t. Rossi s.v.); Sane 5,5 (dal
16’ s.t. Carletti 6), Jefferson 6.
(Ciammaruconi, Cardinali, Sarzi
Puttini, Palermo, D’Aloia, Mascia).
All. Di Donato 6
BARI (4-3-1-2) Frattali 6;
Pucino 6,5, Celiento 6 (dal 43’ s.t.
Terranova s.v.), Di Cesare 6,5, Ricci
6; Maita 6,5 (dal 30’ s.t. Misuraca 6),
Maiello 7,5, D’Errico 6,5 (dal 16’ s.t.
Scavone 6); Citro 6,5 (dal 30’ s.t.
Mallamo 6); Antenucci 7, Cheddira 5,5
(dal 16’ s.t. Simeri 6,5). (Polverino,
Plitko, Bianco, Galano, Mazzotta, Belli,
Paponi). All. Mignani 6,5
ARBITRO Carrione di
Castellammare di Stabia 6,5
NOTE paganti 3.300 circa, incasso
non comunicato. Ammoniti D’Errico e
Frattali. Angoli 3-3
di Vincenzo Abbruzzino
0 LATINA
ncora il Latina nel de-
1
A
stino del Bari. In que-
sto stadio otto anni fa
era andato in frantu-
mi il sogno della Serie
A perdendo la semifinale dei
playoff, e proprio qui, in uno sta-
dio trasformato da 2mila tifosi
nella piccola succursale del San
Nicola, il Bari ha festeggiato il ri-
torno in Serie B dopo quattro an-
ni. Una grande festa che sancisce
il trionfo della squadra bianco-
rossa. A fine partita finalmente la
si è potuta scatenare la gioia me-
ritata di giocatori e tifosi. Anche
Aurelio De Laurentiis il patron
biancorosso ha voluto mettere il
suo sigillo con un tweet significa-
tivo: «Gran bel lavoro a Bari,
complimenti a mio figlio Luigi,
presidente, allo staff e alla squa-
dra per questa promozione in Se-
rie B. Complimenti ai tifosi che
sempre numerosi ed entusiasti
hannoseguitoilBariinquestian-
ni e a tutti quelli che hhano preso
parte a questo viaggio program-
matico».
Festa grande I giocatori del Bari esultano dopo la rete di Mirco Antenucci, 37 anni, salito a quota 17 gol LAPEDOTA
(il numero 17 per lui): una con-
clusione debole, trasformata in
una traiettoria impossibile dal
corpo di Celli. Un vantaggio che
ha sbloccato il Bari, altrimenti
costretto a fare i conti con la vo-
glia di fare del Latina, incapace
poi di reagire nonostante Cardi-
nali lo abbia tenuto in vita paran-
dopo la sorprendente vittoria del
Monterosi a Catanzaro, dopo aver
fallito il primo match point della
settimana prima contro la Fidelis
Andria. Invece è arrivata la vitto-
ria e Luigi De Laurentiis abbrac-
ciato al sindaco Antonio Decaro
ha spiegato: «La squadra era
concentratissima e voleva vince-
tifosi. Cedere la società? Vedre-
mo, non è detto...».
La festa Si è festeggiato fino a
sera sotto la curva occupata dai
tifosi del Bari, dove la squadra di
Michele Mignani ha sfoggiato le
magliette bianche celebrative
con scritto «che Bello è» con la
indefinibili in Serie D - ha ricor-
dato Simone Simeri – ce la siamo
meritata questa promozione, do-
pouncampionatocondottosem-
pre in testa, siamo da A». Un ar-
tefice è stato il d.s. Ciro Polito:
«Non si vince solo perché ti chia-
mi Bari. Rispetto alla stagione
precedente abbiamo cambiato
l’80 per cento dell’organico, ho
voluto 24 titolari e un allenatore
nuovo. È stato bravo Mignani a
gestire il gruppo come testimo-
nia il fatto che non abbiamo mai
fallito un confronto diretto».
Il tecnico Mignani Ha parla-
to di ambiente meraviglioso pro-
prio il tecnico, quasi spaesato nel
caos di un festeggiamento totale,
fatto di selfie, bevute, cori e ab-
bracci: «Quando arrivi in una
piazza come Bari hai un solo
obiettivo da centrare, tutto il resto
avrebbe saputo di fallimento. Sia-
mo stati sempre sul pezzo, fino
all’ultimo secondo. Non so cosa
possano pensare i nostri avversa-
ri, ma abbiamo meritato di stare
dove stiamo». E poi via per una
lunga notte di festa.
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do un rigore conquistato e calcia- re. Sono orgoglioso del gruppo, lettera B in rosso a rompere il bu-
La partita È stato il solito Ante-
nucci a firmare il gol della vittoria
to proprio da Antenucci. Al Bari
sarebbe bastato anche il pareggio
del direttore sportivo, dell’allena-
tore, dello staff, della società, dei
io dello stadio. «Sono al Bari da 4
anni, abbiamo giocato su campi s TEMPO DI LETTURA 2’58”

LA CLASSIFICA Le altre partite G I R O N E A

SQUADRE PT PARTITE RETI

Catanzaro ko CATANZARO 1 PALERMO 4 POTENZA 2 Tra il Südtirol
G V N P F S

Palermo poker e il Padova

BARI 75 35 22 9 4 56 28
MONTEROSI 2 PICERNO 0 CATANIA 2
CATANZARO 62 35 17 11 7 48 26
è sfida totale
MONOPOLI
PALERMO
61
60
34
35
18
16
7
12
9
7
41
60
26
35 e gran Brunori MARCATORI Costantino (M) al 4’,
Sounas (C) al 9’, Ekuban (M) al 40’ s.t.
MARCATORI Brunori al 36’ p.t.;
Brunori al 3’, Floriano al 19’, Soleri al
MARCATORI Sipos (C) al 4’ p.t.;
Matino (P) al 15’, Ricci (P) al 30’, Piccolo ● Il girone A si è riaperto
AVELLINO 59 34 15 14 5 43 25 36’ s.t. (C) al 45’ s.t. dopo che nelle ultime due
FRANCAVILLA 56 34 16 8 10 47 32 CATANZARO (3-4-1-2)
a resa del Catanzaro è Branduani 6,5; Scognamillo 6,5, Fazio PALERMO (4-2-3-1) Pelagotti 6; POTENZA (4-2-3-1) Marcone 6,5;
giornate il Südtirol ha fatto

L
FOGGIA(-2) 54 35 14 14 7 63 45
MONTEROSI 47 35 12 11 12 41 44
arrivata prima che il 7 (dal 36’ s.t. Maldonado s.v.), Gatti 6; Accardi 6,5, Lancini 6,5, Marconi 6, Zampano 5,5 (25’ s.t. Nigro 6), Matino un solo punto, mentre il
PICERNO 46 35 13 7 15 34 42 Bari scendesse in Bayeye 6, Cinelli 5,5, Welbeck 6 (dal Giron 6,5; Damiani 6, De Rose 6,5 (dal 7, Cargnelutti 6, Coccia 7; Bucolo 5,5 Padova ha proseguito nella
TURRIS 45 32 14 3 15 47 46 campo: quarta vitto- 15’ s.t. Verna 6), Vandeputte 6 (dal 45’ s.t. Odjer s.v.); Valente 6,5 (dal 45’ (dal 17’ s.t. Costa Ferreira 6), Sandri sua striscia di vittorie (7 su 7
CATANIA(-4) 44 34 13 9 12 53 51 ria nelle ultime 5 tra- 33’ s.t. Rolando s.v.); Sounas 6,5 (dal s.t. Felici s.v.), Luperini 6,5 (dal 40’ 6,5; Guaita 6 (dal 17’ s.t. Salvemini 6,5), da quando c’è Oddo in
JUVE STABIA 44 35 11 11 13 37 40 sferte per il Monterosi. Un’altra 15’ s.t. Vazquez 5,5); Iemmello 5, s.t. Fella s.v.), Floriano 6,5 (dal 40’ s.t. Cuppone 6, Burzio 5 (dal 17’ s.t. Ricci 7); panchina) arrivando a soli 2
Biasci 6 (dal 33’ s.t. Carlini s.v.). Silipo s.v.); Brunori 8 (dal 32’ s.t. Romero 6. (Uva, Koblar, Piana, Sueva,
LATINA 44 35 12 8 15 37 42 goleada per il Palermo, trascinato (Nocchi, Romagnoli, Tentardini, Soleri 7). (Massolo, Crivello, Volpe, Zagaria, Sepe). All. Arleo 6,5
punti dalla vetta. Sabato la
CAMPOBASSO 41 34 10 11 13 48 59 da Brunori (capocannoniere so- capolista va a Fiorenzuola,
De Santis, Bombagi, Bjarkason, Somma, Buttaro, Perrotta, Doda).
TARANTO 37 33 8 13 12 30 39 litario con 23 reti, staccato Moro): CATANIA (4-3-1-2) Stancampiano mentre il Padova riceve la
Cianci). All. Vivarini 5,5 All. Nardini 7 (Baldini assente)
MESSINA 37 35 9 10 16 40 57 6; Albertini 6,5, Ercolani 6,5,
dasegnalareilgoldiSolericonun Giana, poi sabato 16 c’è lo
POTENZA 33 35 7 12 16 36 53 MONTEROSI (3-5-2) Alia 7; PICERNO (4-4-2) Albertazzi 5; Monteagudo 6, Zanchi 6; Rosaia 5,5 (dal
PAGANESE 32 35 8 8 19 34 58
lob da 40 metri. Pari all’ultimo scontro diretto a Bolzano,
Mbende 6,5, Borri 7, Piroli 7; Alcides 5 (dal 23’ s.t. Allegretto 5), 31’ s.t. Provenzano 6), Cataldi 6 (dal 38’
FIDELIS ANDRIA 30 35 6 12 17 26 43 respiro per il Catania, con una Adamo 6 (dal 26’ s.t. Verde 6,5), Ferrani 5, De Franco 5, Setola 5; s.t. Izco s.v.), Simonetti 5,5 (dal 13’ s.t.
quindi all’ultima il Südtirol va
VIBONESE 21 35 3 12 20 23 53 sponda di Piccolo che finisce in Franchino 7, Basit 6,5 (dal 44’ s.t. De Cristoforo 5, Viviani 5 (dall’8’ s.t. Russini 6); Greco 6,5 (38’ s.t. Russotto a Trieste con il Padova che
porta: il Potenza era stato bravo a Buglio s.v.), Parlati 6,5, Tonetto 6; De Ciancio 5), Pitarresi 5, Di Dio 5 (dal s.v.); Moro 5,5 (dal 31’ s.t. Piccolo 6,5), ospita la Virtus Verona. Ma il
SERIE B PLAYOFF PLAYOUT SERIE D ribaltare l’iniziale vantaggio di Si- Artistico 6,5 (dal 44’ s.t. Luciani s.v.), 1’ s.t. Senesi 5); Gerardi 5,5 (dal 37’ Sipos 7. (Coriolano, Biondi, Pinto, testa a testa non finisce qui,
pos. Nelle altre gare clamoroso Costantino 6,5 (dal 33’ s.t. Ekuban 7). s.t. Carrà s.v.), Esposito 5,5 (dal 23’ Ropolo, Russo, Panarello). perché anche in Coppa Italia
35a GIORNATA 4-4trailFrancavillaeunCampo-
basso che ha sempre reagito, an-
(Daga, Feudo, Milani, Sdaigui,
D’Antonio, Caon). All. Menichini 7
s.t. Reginaldo 5). (Viscovo, Summa,
Garcia, Parigi). All. Colucci 5
All. Mularoni 6,5 (Baldini squalificato)
ARBITRO Rutella di Enna 5,5
le due rivali sono di fronte
per il trofeo, che sarà
SABATO che sul 4-2. Un punto che serve a ARBITRO Bordin di Bassano 6 ARBITRO Di Cairano di Ariano NOTE paganti 1.634, abbonati 798, assegnato questo mercoledì
PAGANESE-MONOPOLI 0-1 pocoperilTaranto,chenonvince NOTE paganti 1.109, abbonati 831, Irpino 6 incasso di circa 17.000 euro. Espulso a Bolzano con il ritorno della
IERI da 13. La Vibonese infine ha rin- incasso non comunicato. Ammoniti NOTE paganti 5.271, abbonati 2.500, Cargnelutti al 52’s.t.; ammoniti Bucolo, finale dopo che all’andata a
CATANZARO-MONTEROSI 1-2 viato l’aritmetica retrocessione Scognamillo, Biasci, Piroli e incasso non comunicato. Ammoniti Cuppone, Guaita, Albertini, Simonetti, Padova la partita era finita
FIDELIS ANDRIA-MESSINA 0-0 Maldonado. Angoli 3-2 Gerardi, De Rose, Viviani e Ferrani. Marcone, Rosaia, Ricci, Salvemini e
FRANCAVILLA-CAMPOBASSO 4-4
grazie alle parate di Mengoni. 0-0. Chi la spunterà?
Angoli 4-2 Izco. Angoli 6-4
LATINA-BARI 0-1 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PALERMO-PICERNO 4-0
POTENZA-CATANIA 2-2
S E R I E D
TARANTO-JUVE STABIA
VIBONESE-FOGGIA
0-0
1-1 FRANCAVILLA 4 VIBONESE 1 TARANTO 0 FIDELIS ANDRIA 0
OGGI
AVELLINO-TURRIS ore 21 CAMPOBASSO 4 FOGGIA 1 JUVE STABIA 0 MESSINA 0 Il Rimini va a +8
RECUPERO
MARCATORI Patierno (F) al 2’,
Liguori (C) al 4’, Pierno (F) al 35’, Idda
MARCATORI Turchetta (F) al 29’,
Spina (V) al 33’ p.t.
TARANTO (4-4-2) Chiorra 6;
Riccardi 5,5, Zullo 5,5, Granata 6,
FIDELIS ANDRIA (4-2-3-1)
Saracco 6; Benvenga 6,5, Monterisi Cavese-Gelbison
MERCOLEDI’
(F) al 45’ p.t.; Emmausso (C) su rigore
al 5’, Patierno (F) al 10’, Nacci (C) al VIBONESE (3-5-2) Mengoni 7;
Ferrara 5,5; Versienti 5 (dal 14’ s.t.
Santarpia 5,5), Di Gennaro 6, Labriola
6,5, Alcibiade 6,5, Nunzella 5,5;
Risolo 6, Casoli 6; Ciotti 6 (dal 19’ s.t. finisce senza gol
TARANTO-MONOPOLI ore 14.30 32’, Liguori (C) al 44’ s.t. Polidori 5,5 (dal 30’ s.t. Carosso 6), 6, De Maria 6 (dal 37’ s.t. Manneh Gaeta 6), Urso 6,5, Bubas 6;
Risaliti 6, Suagher 6,5; Corsi 6, ● (s.l.) Soltanto un allungo in
s.v.); Saraniti 5,5, Giovinco 5 (dal 25’ Sorrentino 6 (dal 39’ s.t. Messina
FRANCAVILLA (3-4-3) Nobile 6; Basso 6, Gelonese 5,5 (dal 25’ s.t. s.t. Pacilli 5,5). (Loliva, Antonino, s.v.). (Vandelli, Paparesta, Legittimo, vetta nei 9 gironi di Serie D a
a
36 GIORNATA Delvino 6, Idda 7, Caporale 6; Pierno
7, Toscano 6, Prezioso 5,5 (dal 33’ s.t.
Franco s.v.), Ingrosso 5,5;
Bellini 6), Zibert 5,5 (dal 30’ s.t.
Golfo 6), Grillo 5,5 (dal 25’ s.t.
Tomassini, Falcone, Turi, Maiorino,
Civilleri, Mastromonaco, Cannavaro).
Bolognese, De Marino, Riggio,
Graziano, Cirillo, Ortisi, Bortoletti).
7 turni dalla fine. E’ del Rimini
(D), che col 2-1 al Fanfulla
SABATO Panati 6); Spina 6,5 (dal 15’ s.t. All. Laterza 5,5 All. Di Leo 6,5 schizza a +8 sul Ravenna (ko
Mastropietro 5,5 (dal 33’ s.t. Perez Zappa 6), Curiale 6. (Curtosi,
MONOPOLI-PALERMO ore 14.30 (1-2) s.v.), Patierno 7,5, Maiorino 6,5 (dal a Forlì). Invariati i distacchi
Marson, Alvaro, La Ragione, Blaze, JUVE STABIA (3-5-2) Dini 6; MESSINA (4-3-3) Lewandowski
DOMENICA 27’ s.t. Carella 5,5). (Milli, Cassano, Tonucci 6 (dal 42’ s.t. Esposito s.v.), 6,5; Morelli 6, Camilleri 6,5, Carillo 6,5 per Novara (A), +3 sulla
CAMPOBASSO-VIBONESE 14.30 (0-2) Cattaneo, Spanò). All. Orlandi 6
Miceli, Gianfreda, Feltrin, De Maria, Troest 6,5, Cinaglia 6; Bentivegna 6 (dal 36’ s.t. Celic s.v.), Fazzi 6; Sanremese, City Nova (B), +7
CATANIA-LATINA (0-1) Ventola). All.Taurino 6 (dal 20’ s.t. Ceccarelli), Davì 5,5, Fofana 6,5, Rizzo 6, Damian 6 (dal 49’ sul Brusaporto, Arzignano
FOGGIA (4-3-3) Dalmasso 7;
JUVE STABIA-PAGANESE (1-3) Scaccabarozzi 5,5 (dal 16’ s.t. s.t. Konate s.v.); Russo 6.5 (dal 49’ s.t.
CAMPOBASSO (3-5-2) Raccichini Garattoni 6 (dal 15’ s.t. Martino 6), (C), + 4 sulla Clodiense, San
MESSINA-TARANTO (0-0) De Silvestro 5,5), Altobelli 6 (dal 42’ Simonetti s.v.), Piovaccari 5,5 (dal 30’
5; Menna 5,5, Dalmazzi 5,5, Sbardella Sciacca 5,5, Di Pasquale 5,5, Rizzo 6; Donato Tavarnelle (E), + 2 sul
MONTEROSI-FRANCAVILLA (0-1) s.t. Squizzato s.v.), Panico 5,5; s.t. Adorante s.v.), Statella 5,5 (dal 1’
5,5; Fabriani 6 (dal 37’ s.t. Ladu s.v.), Rocca 6 (dal 27’ s.t. Gallo 5,5), Poggibonsi, Cerignola (H), +8
PICERNO-FIDELIS ANDRIA (3-2) Della Pietra 5 (dal 16’ s.t. Donati 5,5), s.t. Goncalves 5,5). (Caruso,
Candellori 6 (dal 37’ s.t. Bolsius s.v.), Petermann 6,5 (dal 15’ s.t. Maselli 6),
BARI-AVELLINO ore 17.30 (1-1) Stoppa 6,5. (Pozzer, Peluso, Rondinella, Fantoni, Catania, Busatto, sul Francavilla e Gelbison (I),
Persia 6 (dal 45’ s.t. Merkaj s.v.), Di Paolantonio 6 (dal 15’ s.t.
TURRIS-POTENZA (0-0) Dell’Orfanello, Erradi, Guarracino, Marginean). All. Raciti 6,5 a + 5 sulla Cavese dopo lo 0-0
Tenkorang 5,5 (dal 1’ s.t. Nacci 7), Garofalo 6); Merola 6, Turchetta 6
LUNEDI’ 11 Evacuo). All. Novellino 6 nello scontro diretto.
Vanzan 5,5 (dal 1’ s.t. Pace 6,5); (dal 27’ s.t. Vitali 6), Curcio 6.
FOGGIA-CATANZARO ore 21 (0-2) ARBITRO Kumara di Verona 6 (dal
Liguori 7,5, Emmausso 7. (Volpe, Rizzo Pinna, Girasole, Tuzzo, Perdono terreno il Giugliano
Nicolao). All. Zeman 6 ARBITRO Perenzoni di Rovereto 6 25’ s.t. Aldi di Lanciano 6)
(Zamarion, Coco, Martino, Di (G), caduto ad Aprilia con la
MARCATORI
NOTE paganti 1.717, incasso non NOTE paganti 3.420, pagavano
Francesco, Giunta). All. Cudini 6,5 Torres a -8 (con una gara in
ARBITRO Bonacina di Bergamo 6 comunicato. Ammoniti Cinaglia, Zullo, anche gli abbonati, incasso di 21.301
ARBITRO Scarpa di Collegno 5,5 NOTE paganti 400, incasso di 3.250 Pacilli e Stoppa. Angoli 3-6 euro. Ammonito Fazzi. Angoli 7-4 meno), e la Recanatese (F),
23 RETI Brunori (3, Palermo) NOTE spettatori 1.000 circa; paganti euro. Ammoniti Di Pasquale, ferma causa Covid (7 i rinvii
21 RETI Moro (10, Catania) e incasso nc. Amm. Liguori, Prezioso, Gelonese, Sciacca, Martino e Risaliti. totali) col Trastevere a -6.
17 RETI Antenucci (8, Bari) Pace, Emmausso e Idda. Angoli 2-2 Angoli 3-4
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 41

IL TRIONFO BIANCOROSSO

Cadutaerinascita

La festa a Latina Un’immagine della festa di Latina per la promozione del Bari in B: i giocatori sotto la curva e dietro lo striscione «Che Bello è». Nel 2014, proprio a Latina, era sfumato il sogno di una promozione in Serie A ALFATER

Un amore così grande

di Sebastiano Vernazza IL RACCONTO
vince, ma in ogni discesa agli in-

3 DOMANDE A...
feri della grande decaduta c’è

«U
sempre la buccia di banana ru-

I FALLIMENTI E LA D,
morosa. Per esempio, al Milan
della prima Serie B, nel 1980-81,
accadde a dicembre proprio in
Eugenio
Puglia:Taranto-Milan3-0.AlBa- Fascetti

I TORMENTI DELLA C
ri 2018-19 capita a gennaio in Ca-
labria, a Cittanova, ai piedi del- ALLENATORE DEL BARI 1995-2001:
na meravigliosa stagione falli- l’Aspromonte. Cittanovese-Bari PROMOZIONE IN A E TRE SALVEZZE
mentare».Perfesteggiareilritor- 3-2, ma è una sconfitta che forti-
no del Bari in Serie B bisogna co- fica, che crea appartenenza e che

MA MAI “LA BARI”

minciare da lì, dalla stagione va custodita bene. Chi ha amato il
2013-14, resa immortale da un Bari battuto a Cittanova, e nei
docu-film di Mario Bucci, pluri- giorni delle altre tre sconfitte in
premiato in vari festival della ci- Serie D contro Turris, Nocerina e

nematografia sportiva e visibile
su Amazon Prime Video. Chi
c’era nel 2013-14 ci sarà sempre a
sostenere “la Bari”, perché a Bari
in italiano la squadra la chiama-
nocosì,conl’articoloalfemmini-
le, così come a Genova la Samp è
“il Doria” e mai “la Doria”. In dia-
letto è diverso, il Bari è u’Bar, al
maschile.
Flashback Il 2013-14 è l’anno
del primo fallimento, della socie-
tà che a marzo passa all’ex arbitro
Paparesta attraverso un’asta, e
che con l’autogestione riesce a
essere competitiva al punto da
spingersi fino alle semifinali dei
playoff per la Serie A, dove viene
eliminata dal Latina. Il calcio ha
una circolarità, il Bari ieri si è pre-
so la promozione in B proprio a
Latina. Il 2013-14 è più di ogni al-
tra cosa una meravigliosa storia
d’amore e basta. I giocatori che
non ne fanno una questione di
soldi, ma di attaccamento alla
maglia. La gente che riempie il
San Nicola, “la Bari” come bene
supremo. Il 2013-14 è il seme da
cui germoglierà la pianta fiorita.
Arriverà un altro fallimento, ci si
dovrà immergere negli inferi del-
la Serie D e della Serie C, ma nel
2013-14 “la Bari” capisce che non
camminerà mai da sola. Per certi
versi una vicenda simile a quella
del Sunderland in Inghilterra, il
bianco e il rosso dei colori sociali
come denominatore comune,
anche se i Black Cats forse nep-
pure quest’anno riusciranno a ri-
salireinChampionship,lasecon-
da divisione inglese.
Il salvatore Il Bari è passato at-
traverso le vicissitudini comuni a
HA CAMMINATO SOLA
I tifosi sono sempre stati vicini alla squadra,
anche nei giorni più bui. E ora il sogno A...
Quella volta a Troina
Questa è la seconda promozione
del Bari dei De Laurentiis. La
prima nel 2019, dalla Serie D alla
C, arrivò in un giorno d’aprile a
Troina, in Sicilia, una località del
Parco dei Monti Nebrodi. Il lungo
cammino di rinascita del Bari
continua, prossimo obiettivo
la Serie A ARCIERI
tanticlubcadutiindisgrazia.Voci
su compratori improbabili, poi
compratori non all’altezza. Una
via crucis che culmina nel secon-
do fallimento, certificato nel
2019, ma è nell’anno precedente,
nell’estate del 2018, che si compie
il rito purificatore. Il 1° agosto
2018 il sindaco della città, Anto-
nio Decaro, consegna il titolo
sportivo di Serie D alla Filmauro
di Aurelio De Laurentiis. È un
“voucher” dovuto per la gloriosa
storia del club e previsto dalle
carte federali. Un nuovo atto fon-
dativo, la risalita può cominciare.
IlBariinSerieD,peròconbasiso-
lide. Il Bari come il Napoli del
2004, fallito e ripartito dalla C,
La scelta
I De Laurentiis
devono decidere: il
Napoli o il Bari? La
risposta non è per
niente scontata...
con De Laurentiis presidente.
Qui però è Luigi de Laurentiis, il
figlio, a prendere il timone. Le
proprietà doppie non sono più
ammesse, neppure in categorie
diverse, De Laurentiis dovrà sce-
gliere e non è detto che opti per il
Napoli, almeno così si mormora a
Bari.
L’inferno Una meravigliosa
stagione tra i dilettanti, l’inferno
ha i suoi perché. Nella Serie D
2018-19, girone I, il Bari in casa fa
registrare una media di 10.412
spettatori, settemila dei quali ab-
bonati, numero pazzesco per la
categoria. Il Bari, allenatore Cor-
nacchini, domina, vince e stra-
Roccella, lo amerà per sempre.
Il purgatorio L’incubo Serie D
finisce il 18 aprile 2019, sul cam-
po sterrato di Troina, in Sicilia,
bella località del Parco dei Monti
Nebrodi, in provincia di Enna.
Vittoria per 1-0 con gol di Simeri
e ritorno in Serie C. Nasce un tor-
mentone social: «Tu c’eri a Troi-
na?». L’intervistatore di una tv lo
chiede ai passanti: «Lei è mai an-
dato a Troina?». Uno di loro
fraintende il senso e risponde di
conseguenza, il video diventa vi-
rale. L’ironia e l’auto-ironia sem-
pre, quando ci sono di mezzo i ti-
fosi del Bari. Nel biennio succes-
sivo la squadra sta a bagnomaria.
Nel 2019-20 manca la Serie B nel
modo più crudele, sconfitta dalla
Reggiana nella finale dei playoff.
Nel 2020-21 cede molto prima,
negli ottavi dei playoff, contro la
Feralpi Salò. Una delusione paz-
zesca, la sensazione di essere
condannati a una pena senza fi-
ne. E l’eliminazione dalla Coppa
Italia nell’agosto del 2021, contro
la Fidelis Andria, sembra un altro
segnale sinistro, ma non è così. La
squadra stavolta naviga veloce,
l’allenatore Michele Mignani - ex
difensore del Siena in Serie A -
trova la formula e il “vecchio” Mi-
rko Antenucci segna i gol che ser-
vono, finora 17, per uscire dal
limbo. Il Bari è tornato, ma non
del tutto. Il suo vissuto dice che
ha diritto alla Serie A, campiona-
to in cui ha giocato per 30 volte.
Una meravigliosa storia, non più
fallimentare.
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s TEMPO DI LETTURA 3’59”
«Credo che
la proprietà
sceglierà
San Nicola...»
1 Fascetti, che effetto fa
il ritorno del Bari in B?
«Sei anni non passano
invano. Sono felice per la
città. Non conosco Mignani
ma gli faccio i complimenti
per come ha condotto la
squadra. La C è tremenda,
ancor più per una grande
piazza come Bari».
2 Cosa consiglia ai De
Laurentiis?
«Credo che la società sia
pronta per il grande salto.
Altrimenti non avrebbe
investito tanto sul Bari.
Cercherei subito di costruire
una squadra per la
promozione. È più facile
andare dalla B alla A».
3 I tifosi sono
preoccupati per il caso
multiproprietà. Cosa
prevede?
«Dipende dalle offerte che
arriveranno. In base a quelle
i De Laurentiis venderanno
il Napoli o il Bari. La mia
sensazione? Mi sa che
punteranno su San
Nicola...».
Franco Cirici
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42 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 43

SERIE C GIRONE B 35a GIORNATA

#

LA CLASSIFICA PISTOIESE 1 Gli inseguitori

MODENA 0
SQUADRE PT
G
PARTITE
V N P
RETI
F S MARCATORE Bocic al 22’ p.t. Solo pari per la Reggiana
Zamparo, 17 senza gioia
MODENA 81 35 25 6 4 62 23
REGGIANA 77 35 22 11 2 67 25 PISTOIESE (3-4-1-2) Seculin
CESENA 63 35 17 12 6 47 27 7,5; Moretti 6,5, Portanova 6,5,

Punto d’oro alla Viterbese

ENTELLA 59 35 17 8 10 58 37 Sottini 6,5; Mezzoni 7 (dal 31’ s.t.
PESCARA 58 35 15 13 7 49 37
Nica s.v.), Folprecht 6,5 (dal 24’ s.t.
Pertica 6), Marcucci 6,5, Martina 6
GUBBIO 50 35 12 14 9 49 39
(dal 44’ s.t. Paolini s.v.); Suciu 6,5 (dal
ANCONAMATELICA 50 35 14 8 13 54 48
44’ s.t. Venturini s.v.); Vano 6,
LUCCHESE 44 35 10 14 11 34 36 Bocic 6,5 (dal 24’ s.t. Di Massimo 6). di Paolo Graziotti
VIS PESARO
CARRARESE
44
42
35
35
11
9
11
15
13
11
34
37
50
46
(Pozzi, Crespi, Florentine, VITERBESE VITERBESE 2
Castellano, Basani, Pinzauti,
on è bastata una dop-
PONTEDERA 42 35 11 9 15 36 49 D’Antoni). All. Alessandrini 7 REGGIANA 2
N
TERAMO 41 35 10 11 14 34 52 pietta di Zamparo (ora
SIENA 39 35 9 12 14 37 39 MODENA (4-3-2-1) Gagno 6,5; capocannoniere del MARCATORI Zamparo (R) al 37’
OLBIA 39 35 9 12 14 37 44 Oukhadda 7, Silvestri 6, Piacentini 5,5, girone con 17 gol) alla p.t.; Volpicelli (V) al 3’, Zamparo (R) al
MONTEVARCHI 38 35 10 8 17 35 54 Azzi 6; Scarsella 5,5 (dal 12’ s.t. 10’, Polidori (V) al 13’ s.t.
Longo 5), Gerli 6,5 (dal 31’ s.t.
Reggiana: una Viter-
VITERBESE 35 35 7 14 14 40 48
Di Paola s.v.), Armellino 6 (dal 31’ p.t. bese rimaneggiata ha imposto il VITERBESE (3-4-1-2) Fumagalli
FERMANA 35 35 7 14 14 28 42
Magnino 6); Mosti 6 (dal 12’ s.t. pari e negato la possibilità di an- 5,5; D’Ambrosio 6, Ricci 6,5,
PISTOIESE 35 35 8 11 16 35 51
IMOLESE(-2) 31 35 7 12 16 38 52 Bonfanti 5,5), Tremolada 6; dare a -2 dal Modena. La squadra Martinelli 6,5; Semenzato 6,
Minesso 5 (dal 31’ s.t. Ogunseye 6). di Diana ha esercitato una pres- Adopo 6,5, Calcagni 6,5, Urso 6 (dal
GROSSETO 30 35 5 15 15 28 40
(Narciso, Renzetti, Ciofani, Duca, sione sterile, con Cigarini e 47’ s.t. Pavlev s.v.); Alberico 6 (dal 43’
SERIE B PLAYOFF PLAYOUT SERIE D Giovannini). All. Tesser 5 s.t. Maffei s.v.); Volpicelli 6,5 (dal 33’
D’Angelo bloccati da Adopo e
s.t. Bianchimano s.v.), Polidori 6,5
ARBITRO Giordano di Novara 6,5 Calcagni. Il vantaggio è arrivato (dal 47’ s.t. D’Uffizi s.v.). (Bisogno,
NOTE paganti 2.117, incasso non da un lungo lancio e un’azione
35a GIORNATA
Polito, Marenco, Aromatario, Natale).
comunicato. Ammoniti Bocic, personale di Zamparo, con All. Dal Canto 6,5
Piacentini, Gerli, Azzi e Vano. un’indecisione di Fumagalli. Un
Angoli 2-14 REGGIANA (4-3-3) Venturi 6,5;
ANCONA MATELICA-GUBBIO 0-2 errore in fase di alleggerimento
CESENA-ENTELLA 1-0 Luciani 5,5 (dal 23’ s.t. Libutti 6),
al proprio portiere di Contessa ha Rozzio 5,5, Cauz 6, Contessa 5,5;
GROSSETO-SIENA 0-0 invece favorito il pareggio di Vol-
IMOLESE-FERMANA 1-1 Rossi 5,5 (dal 31’ s.t. Sciaudone 6),
LUCCHESE-PESCARA 2-1
Preoccupato Attilio Tesser, 63 anni, prima stagione al Modena LAPRESSE picelli. La Reggiana si è riportata Cigarini 6, D’Angelo 5,5 (dal 23’ s.t.
PISTOIESE-MODENA 1-0 subito in vantaggio grazie al soli- Rosafio 6,5); Arrighini 6, Zamparo

Il Modena è inciampato
PONTEDERA-OLBIA 1-1 to Zamparo scattato sul filo del 7, Lanini 6,5 (dal 40’ s.t. Scappini s.v.).
TERAMO-CARRARESE 2-1 fuorigioco, ma si è fatta sorpren- (Voltolini, Camigliano, Neglia,
VIS PESARO-MONTEVARCHI 2-0 Radrezza, Cremonesi, Porcino,
dere da Polidori che ha pareggia-
VITERBESE-REGGIANA 2-2 Guglielmotti, Muroni). All. Diana 6
to dopo uno scambio con Calca-

Ma il vantaggio resta +4
gni. Diana ha provato a vincerla ARBITRO Saia di Palermo 6
a
36 GIORNATA
con i cambi, ma sono arrivati un NOTE paganti 707, abbonati 256,
palo di Lanini, una traversa di incasso non comunicato. Espulso
Rozzio al 47’ s.t.; ammoniti
Rosafio e una clamorosa occasio-

Pistoiese, che partita

SABATO Semenzato, Lanini, Ricci, Cigarini,
CARRARESE-LUCCHESE ore 14.30 (0-0) ne di Zamparo. Da segnalare an- Alberico e Adopo. Angoli 3-8
OLBIA-VIS PESARO (0-1) che la frattura del setto nasale di
SIENA-ANCONA MATELICA (2-3) Arrighini, finito in ospedale.
ENTELLA-VITERBESE ore 17.30 (5-2) © RIPRODUZIONE RISERVATA
FERMANA-REGGIANA (1-2)
GUBBIO-PISTOIESE
MODENA-IMOLESE
(3-2)
(2-1)
La squadra rità evidente: fuga e cross dalla le incursioni di Scarsella, Azzi e
MONTEVARCHI-CESENA
PESCARA-GROSSETO
(1-3)
(2-1)
di Tesser cade destra di Mezzoni, Bocic è stato il
più lesto e ha battuto Gagno. Il
Silvestri a cui ha sempre rispo-
sto alla grande un eccellente Se-
CESENA 1 LUCCHESE 2
TERAMO-PONTEDERA (3-0) ma ringrazia il Modena a quel punto ha pro-
gressivamente preso in mano le
culin.Dal canto suo, la squadra
di Alessandrini è riuscita ad al- ENTELLA 0 PESCARA 1
pari di Viterbo. chiavi del centrocampo, alzan- lentare la pressione con rapidi MARCATORE Ardizzone all’8’ s.t. MARCATORI Visconti (L) al 3’,
MARCATORI Decisivi Bocic do baricentro e pericolosità del-
la manovra senza trovare, però,
contropiede, sfruttando le cor-
sie esterne con Mezzoni e Marti- CESENA (4-3-2-1) Nardi 6;
Belloni (L) al 4’ , Ferrari (P) al 10’ s.t.
Candela 6, Pogliano 7, Allievi 7, LUCCHESE (4-3-1-2) Coletta 6;
17 RETI Zamparo (5, Reggiana)
16 RETI Rolfini (4, Ancona Matelica); e super Seculin consistenza in attacco. I pericoli
per la Pistoiese sono arrivati dal-
na che hanno messo in allarme
il Modena in più di un’occasio-
Favale 6,5; Ardizzone 6,5 (dal 24’ s.t.
Ilari 6), Steffè 6, Brambilla 6,5 (dal
Corsinelli 6, Bachini 6, Bellich 6,5,
Nannini 6; Tumbarello 6 (dal 15’ s.t.
Magnaghi (2, Pontedera) ne: in una di queste (38’) Vano 43’ s.t. Maddaloni s.v.); Bortolussi 6 Baldan 6), Minala 7, Collodel 6,5;
15 RETI Ferrari (2, Pescara); Lanini

Clic
ha fallito il raddoppio. La ripresa (dal 43’ s.t. Zecca s.v.), Pierini 6 (dal Visconti 7 (dal 15’ s.t. Frigerio 6);
(1, Reggiana) di Enzo Cabella 33’ s.t. Frieser s.v.); Pittarello 6. Belloni 6 (dal 39’ s.t. Ubaldi s.v.),
13 RETI Volpicelli (5, Viterbese) è stata un monologo del Modena
PISTOIA (Benedettini, Bizzini, Berti, Nanni 6 (dal 23’ s.t. Babbi 6).
12 RETI Faggioli (1, Ancona Matelica); - sostenuto da un migliaio di ti-
Calderoni, Lepri, Tonin). All. Viali 7 (Plai, Cucchietti, Gibilterra, Quirini,
Pierini (1, Cesena) lla Pistoiese serviva fosi - con la Pistoiese costretta a D’Ancona, Zanchetta, Ruggiero,

11 RETI Merkaj (Entella); Minesso (2)
e Scarsella (Modena); Gambale (2,
Montevarchi); Udoh (Olbia)
10 RETI Sereni (4, Ancona Matelica);
Bortolussi (1, Cesena); Lescano (3),
Magrassi (Entella); Spalluto (Gubbio);
Ragatzu (1, Olbia); Vano (2, Pistoiese)
9 RETI Caturano (Cesena);
Tremolada (3, Modena)
8 RETI Moretti (Ancona Matelica);
Schenetti (1, Entella); Pannitteri
(Fermana); Semprini (Lucchese);
Cannavò (4, Vis Pesaro)
7 RETI Bernardotto (Teramo)
6 RETI Battistella (Carrarese);
Morosini (Entella); Arras (Grosseto);
Cittadino (3, Gubbio); Angeli
(Imolese); Azzi (Modena); Clemenza
(Pescara); Gucci (Vis Pesaro)
A
un’Impresa per bat-
tere il Modena, capo-
lista che respira l’aria
della B, e l’impresa è
arrivata, al termine di una gara
tiratissima, dalle continue emo-
zioni e giocata a ritmi elevati. La
consolazione per Tesser è che la
Reggiana non ha vinto, quindi a
3 giornate dalla fine il +4 rimane
un vantaggio rassicurante. La
Pistoiese invece ha fatto un bel
balzo e ora ha la salvezza diretta
a sole tre lunghezze.
La partita Il gol è arrivato al
22’ concretizzando una superio-
difendersi, facendolo comun-
Così gli ultimi 270’ que con grande organizzazione
La capolista gioca e sacrificio. Al resto ci ha pensa-
to sempre Seculin, in autentica
due partite in casa giornata di grazia: su tutte va se-
gnalata una strepitosa parata al
● A 3 giornate dalla fine il 9’ su conclusione di Azzi che pa-
Modena è a +4 sulla reva destinata al pareggio. Ma il
Reggiana e sabato riceve pressing della capolista non ha
l’Imolese con i rivali a prodotto effetti e la Pistoiese
Fermo. Alla penultima ci agendo di rimessa ha rischiato
sono Gubbio-Modena e addirittura di raddoppiare con
Reggiana-Entella, poi Di Massimo e Vano.
all’ultima il Modena ospita © RIPRODUZIONE RISERVATA
il Pontedera con la
Reggiana che va a Teramo.
s TEMPO DI LETTURA 1’42”
ENTELLA (4-3-1-2) Borra 6;
Cleur 5,5 (dal 13’ s.t. Di Cosmo 6),
Sadiki 6, Chiosa 6, Pavic 6 (dal 43’
s.t. Gningue s.v.); Karic 6, Paolucci 6
(dal 26’ s.t. Meazzi 6,5), Palmieri 6;
Schenetti 6,5; Merkaj 5,5,
Lescano 5 (dal 13’ s.t. Magrassi 5,5).
(Siaulys, Dessena, Capello, Lipani,
Pellizzer, Silvestre, Rada).
All. Volpe 5,5
ARBITRO Caldera di Como 7
NOTE paganti 2.386, abbonati
3.013, incasso di 32.792 euro.
Ammoniti Cleur, Candela, Brambilla,
Sadiki, Pittarello e Chiosa. Angoli 4-3
Brandi). All. Pagliuca 7
PESCARA (4-3-3) Sorrentino 5;
Zappella 6,5, Ierardi 6, Ingrosso 6,
Frascatore 6; Memushaj 5,5 (dal 17’
s.t. Clemenza 5), De Risio 6,
Pontisso 5,5 (dal 37’ s.t. Nzita 5);
D’Ursi 5,5 (dal 29’ s.t. Diambo 6),
Ferrari 7, Rauti 5,5 (dal 1’ s.t.
Cernigoi 5). (Iacobucci, Di Gennaro,
Rasi, Illanes, Cancellotti, Veroli,
Delle Monache). All. Auteri 5,5
ARBITRO D’Eusanio di Faenza 6
NOTE paganti 1.022, abbonati 202,
incasso non comunicato. Ammonito
De Risio. Angoli 3-5

ANCONA MATELICA 0 VIS PESARO 2 TERAMO 2 PONTEDERA 1 GROSSETO 0 IMOLESE 1

GUBBIO
MARCATORI Bulevardi al 7’ p.t.;
Arena al 2’ s.t.
ANCONA MATELICA (4-3-3)
Avella 5,5; Noce 6, Masetti 5,5, Iotti
5, Di Renzo 5,5; Delcarro 5 (dal 25’
s.t. D’Eramo 6), Papa 4,5 (dal 25’ s.t.
Gasperi 5,5), Iannoni 6; Del Sole 5,5
(dal 9’ s.t. Faggioli 5), Rolfini 5,
Sereni 4,5 (dal 40’ s.t. Vrioni s.v.).
(Vitali, Bianconi, Tofanari, Sabattini,
Ruani, Maurizii, Pecci).
All. Colavitto 5
GUBBIO (4-3-3) Ghidotti 6;
Formiconi 6,5, Signorini 6,5,
Redolfi 6,5, Righetti 6; Sainz Maza 6,
Malaccari 6, Bulevardi 7 (dall’11’ s.t.
Cittadino 6); Arena 7 (dal 32’ s.t.
Fantacci s.v.), Spalluto 6, Mangni 6
(dal 20’ s.t. D’Amico 6). (Meneghetti,
Migliorini, D’Angelo, Lamanna).
All. Torrente 7
ARBITRO Catanoso di Reggio
Calabria 6
NOTE paganti 2.068, incasso di
15.094,54 euro. Ammoniti Iannoni,
Mangni, Bulevardi, Signorini, Faggioli,
Gasperi e Formiconi. Angoli 3-6
2 MONTEVARCHI 0 CARRARESE
MARCATORE Cannavò su rigore al
17’ p.t.; Cannavò al 3’ s.t.
VIS PESARO (3-5-2) Farroni 6,5;
Manetta 6,5, Gavazzi 7, Cusumano 6
(dal 40’ s.t. Ferrini s.v.); Saccani 6,
Acquadro 6,5, Coppola 6, Besea 6,5
(dal 12’ s.t. Astrologo 6,5), Lombardi
6,5; De Respinis 6,5 (dal 34’ s.t.
Silenzi s.v.), Cannavò 8 (dal 41’ s.t.
Marcandella s.v.). (Campani,
Di Sabatino, Sanogo, Piccinini,
Rossi, Rubin, Eleuteri, Maccioni).
All. Banchini 7
MONTEVARCHI (3-4-1-2) Giusti
6,5; Dutu 6, Tozzuolo 5,5, Gennari 5,5
(dal 1’ s.t. Gambale 5,5); Martinelli 6,
Lischi 5,5 (dal 14’ s.t. Boccadamo
5,5), Amatucci 6, Bassano 5,5 (dal 1’
s.t. Giordani 5,5); Mercati 6; Jallow 6
(dal 19’ s.t. Boiga 5,5), Sorrentino 6
(dal 25’ s.t. Intinacelli 5,5). (Valentini,
Achy, Lunghi, Chiesa, Carpani,
Mionic). All. Malotti 5,5
ARBITRO Marini di Trieste 6,5
NOTE paganti 248, abbonati 412,
incasso di 3.616 euro. Ammoniti Dutu,
Gavazzi, Silenzi e Besea. Angoli 1-5
1 OLBIA
MARCATORI Bernardotto (T) al 42’
p.t.; D’Andrea (T) al 10’, autorete di
Codromaz (T) al 47’ s.t.
TERAMO (3-4-3) Perucchini 6;
Codromaz 6, Soprano 6,5, Pinto 6,5;
Hadziosmanovic 6,5, Arrigoni 7,
Fiorani 6,5, Ndrecka 6,5; Rosso 7 (dal
28’ s.t. Rossetti 6), Bernardotto 7,
D’Andrea 7,5 (dal 42’ s.t. Forgione
s.v.). (D’Ambrosio, Agostino, Viero,
Lombardo, Papaserio, Cisco, Furlan).
All. Guidi 7
CARRARESE (4-3-1-2) Vettorel
6; Semprini 5 (dal 28’ s.t. Petrelli 5,5),
Rota 5,5, Marino 5, Imperiale 5,5;
Battistella 6, Berardocco 5,5 (dal 1’
s.t. Energe 5,5), Figoli 5,5 (dall’8’ s.t.
Grassini 5,5); Bramante 5,5; Doumbia
5,5, Giannetti 5 (dal 1’ s.t. D’Auria
6,5). (Barone, Sabotic, Bevilacqua,
Bertipagani, Pasciuti, Bagnoli,
Khailoti, Arcuri). All. Di Natale 5
ARBITRO Leone di Barletta 5
NOTE paganti 1.089, incasso non
comunicato. Ammoniti
Hadziosmanovic, Battistella, Arrigoni,
Fiorani ed Energe. Angoli 3-8
1 SIENA
MARCATORI Magnaghi (P) al 28’
p.t.; Emerson (O) al 5’ s.t.
PONTEDERA (3-5-2) Melgrati 6;
Perretta 6, Espeche 6, Shiba 6;
Regoli 6,5, Barba 6 (dal 30’ s.t. Serena
6), Caponi 6,5, Catanese 6, Milani 6;
Benedetti 6 (dal 21’ s.t. Mutton 6),
Magnaghi 6,5 (dal 36’ s.t. Mattioli s.v.).
(Sposito, Nicoli, Martini, Foglia,
Di Meo, Marianelli, Benericetti,
De Ioannon, Cerrato). All. Maraia 6
OLBIA (3-4-1-2) Ciocci 6;
Brignani 6, Boccia 6, Emerson 6,5;
Pisano 6 (dal 20’ s.t. Pinna 6,5),
Lella 6,5, Chierico 6, Travaglini 6;
Biancu 6,5 (dal 43’ s.t. Saira s.v.);
Mancini 6 (dal 32’ s.t. Ladinetti s.v.),
Ragatzu 6,5. (Van der Want,
Renault, Giandonato, Perseu,
Occhioni, Finocchi, Manca).
All. Lavecchia 6 (Canzi assente)
ARBITRO Djurdjevic di Trieste 6
NOTE paganti 110, abbonati 115,
incasso di 1.020 euro (senza quota
abbonati). Ammoniti Pisano, Caponi,
Chierico, Mancini e Catanese.
Angoli 3-3
0 FERMANA
GROSSETO (3-5-2) Barosi 6;
Gorelli 6,5, Ciolli 6 (dal 21’ s.t. Arras
5,5), Siniega 6,5; Raimo 6, Artioli 6
(dal 1’ s.t. Cretella 5,5), Rabiu 7,
Piccoli 6 (dal 21’ s.t. Bruzzo 5,5),
Mauceri 5,5 (dal 36’ s.t. Boccardi
s.v.); Nocciolini 5,5, Capanni 6,5.
(Lazzari, Fallani, Semeraro,
Marigosu, Moscati, Salvi, Tiberi,
Boccardi, Saporiti). All. Maurizi 6
SIENA (3-5-2) Lanni 6,5;
Mora 6,5, Dumbravanu 6,5, Favalli 6;
Laverone 6, Bianchi 6, Pezzella 6,5
(dal 13’ s.t. Guillaumier 6), Meli 6,
Guberti 5,5 (dal 37’ s.t. Meli s.v.);
Ardemagni 5 (dal 1’ s.t. Caccavallo 5,5;
dal 23’ s.t. Bani 6), Fabbro 6.
(Mataloni, Farcas, Zaccone,
Bastianello, De Francesco).
All. Padalino 6
ARBITRO Giaccaglia di Jesi 5
NOTE paganti 1.416, abbonati 820,
incasso non comunicato. Ammoniti
Nocciolini, Cardoselli, Dumbravanu,
Ciolli e Guillaumier. Angoli 2-11
1
MARCATORI Romano (I) al 14’ p.t.;
Blondett (F) al 6’ s.t.
IMOLESE (4-3-3) Santopadre 5,5;
Angeli 6, Rinaldi 5,5, Vona 6 (dal 19’ s.t.
Cerretti 6), Lia 5; Boscolo Chio 6 (dal
14’ s.t. L. Lombardi 5), D’Alena 6,
Benedetti 6; Padovan 6, Belloni 5,5
(dal 33’ s.t. Liviero s.v.), Romano 6,5.
(Angeletti, Rossi, De Sarlo, Manzo,
La Vardera, A. Lombardi, Milani,
De Feo). All. Fontana 5,5
FERMANA (4-4-2) Ginestra
6,5; Rossoni 6, Blondett 6, Scrosta
5,5, Sperotto 6; Pannitteri 6, Urbinati
6, Mbaye 6,5, Rodio 6 (dal 40’ s.t.
Alagna s.v.); Kyeremateng 6 (dal 36’
s.t. Frediani s.v.), Marchi 5 (dal 36’ s.t.
Cognigni s.v.). (Moschin, Parodi,
Spedalieri, Sangiorgi, Bugaro,
Giannò, Capece, Graziano, Simonelli).
All. Baldassarri 6
ARBITRO Emmanuele di Pisa 6
NOTE paganti 364, abbonati 148,
incasso di 2.100 euro (senza quota
abbonati). Espulso il tecnico Fontana
dopo la fine della partita; ammoniti
Angeli, Urbinati e Benedetti. Angoli 4-3
44 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

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LE NOSTRE OPINIONI
IL TEMA DEL GIORNO
di Gianluca Gasparini
Lavoro, qualità e un pilota all’altezza
Il successo dell’Aprilia non è una favola
i sono giorni in cui lo
C sport regala storie che
sembrano frutto di
sceneggiature
perfette, costruite per esaltare,
commuovere, stupire. L’Aprilia
che per la prima volta mette
tutti in fila in MotoGP con un
pilota, Aleix Espargaro, che
conquista finalmente la
vittoria in classe regina al
duecentesimo tentativo è roba
da film hollywoodiano. Si può
cadere nella retorica, e davanti
alle lacrime versate da tutti gli
uomini della squadra si fa
fatica a evitarlo, oppure si può
analizzare quello che è
accaduto in modo razionale.
Perché certi successi non
arrivano mai per caso, anche
se il tempismo ha il potere di
rendere tutto estremamente
emotivo. Il messaggio
principale che arriva dalla
corsa di Termas de Rio Hondo
è il seguente: il lavoro paga
sempre. Come sosteneva Vince
Lombardi, storico coach di
football americano negli Stati
Uniti, «l’unico posto in cui
successo (success) viene prima
di lavoro (work) è il
dizionario». L’Aprilia non è
IL COMMENTO
di Luca Gialanella
Con Van der Poel e Pogacar
il Fiandre è un’opera d’arte
i resta un rammarico,
C e nemmeno piccolo,
dopo aver tifato per lo
spettacolo del Giro
delle Fiandre: che Tadej
Pogacar non sia salito sul
podio. Senza mancare di
rispetto verso Van Baarle e
Madouas, 2° e 3°, Van der Poel e
Pogacar nella stessa fotografia
sarebbero stati la cornice
perfetta di una corsa sontuosa.
Non solo per l’impossibilità
quasi di fermarsi a bordo
strada per fare... pipì,
considerata la fila umana di
oltre un milione di tifosi. Era il
sentimento di festa che ha
attraversato ieri il Belgio, in un
momento in cui è stato abolito
l’obbligo delle mascherine
(anche al chiuso): non
dimentichiamo che la Ronde
non si è fermata nemmeno
durante la Seconda Guerra
DIRETTORE RESPONSABILE
STEFANO BARIGELLI
sbarigelli@gazzetta.it
VICEDIRETTORE VICARIO
GIANNI VALENTI gvalenti@gazzetta.it
VICEDIRETTORI
PIER BERGONZI pbergonzi@gazzetta.it
ANDREA DI CARO adicaro@gazzetta.it
Testata di proprietà de
“La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2022
PREZZI ALL’ESTERO: Belgio € 3,50; Croazia Hrk 27; Francia € 3,50; Germania € 3,50; Grecia € 3,50; Lussemburgo € 3,50; Malta € 3,50; Olanda € 3,50; Repubblica Ceca CZK 100; Slovenia € 3,50; Svizzera CHF 3,50.
DENTROLENOTIZIE
Finalmente Aleix Espargaro, spagnolo di 32 anni: per lui prima vittoria in MotoGP alla duecentesima gara
una meteora sbucata da chissà
dove. Nel Motomondiale è stata
a lungo protagonista regalandosi
grandi soddisfazioni: tra 1992 e
2011 ha conquistato 19 Mondiali
tra 125 e 250. Ma, nella classe
regina in cui ha rimesso piede
nel 2015, rappresenta una realtà
oggettivamente più piccola
rispetto alle Case giapponesi
(Honda, Yamaha e Suzuki) e
Mondiale. E questo divertimento
i due favoriti l’hanno incarnato
in maniera sublime.
Raramente si sono visti i big
attaccarsi così. Pogacar, 23 anni,
e Van der Poel, 27 anni, simbolo
di una generazione di “nati
pronti” che, quando decidono
di scendere nell’arena, si
rimboccano le maniche e via.
Uno contro l’altro. Van der Poel-
Pogacar è un romanzo iniziato,
quest’anno, sui tornanti del
Poggio alla Sanremo: lo sloveno
ci punta, l’olandese pure dopo lo
stop per i problemi alla schiena.
Pim-pum-pam, cinque
accelerazioni Tadej, alla fine Vdp
è terzo e Pogacar quinto.
Tadej non ha mai corso le
classiche fiamminghe? Bene.
Van der Poel decide di dargli
“il benvenuto” mercoledì a
Waregem con un attacco a 91 km
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO
Urbano Cairo
CONSIGLIERI
Marilù Capparelli, Carlo Cimbri,
Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle,
Giuseppe Ferrauto, Uberto Fornara,
Veronica Gava, Stefania Petruccioli,
Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi,
Marco Tronchetti Provera
DIRETTORE GENERALE LA GAZZETTA DELLO SPORT
Francesco Carione
LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 45
riparte dall’Argentina con la
prima vittoria in MotoGP della
sua storia e un suo pilota al
comando del Mondiale. E
proprio il pilota con cui ha
battuto tutti merita un
PUNTOBASKET
discorso a parte. Aleix di Paolo Bartezzaghi
Espargaro ha 32 anni, corre
con Noale dal 2017, non è mai
stato dipinto come un vincente
La prospettiva
e ha ricevuto spesso critiche
per una certa incostanza e
qualche caduta di troppo.
di Milano,
che adesso
Cose che succedono quando,
generosamente, provi ad
deve inseguire
andare oltre il limite del mezzo
a tua disposizione. Adesso che er la prima volta in
lo spagnolo si ritrova tra le
mani una moto più
competitiva non solo rimane
P questo campionato,
l’Olimpia non è in
vetta alla classifica
in piedi ma è capace di gare, di Serie A. La sconfitta a
come quella di ieri, di robusto Sassari segue di due
agonismo e grande settimane quella con Brescia.
intelligenza tattica. Il modo Domenica prossima in casa
con cui ha risolto il duello con della Virtus Bologna lo
la Ducati di Jorge Martin la scontro diretto, decisivo per il
dice lunga sulla sua maturità primato al termine della
ma anche e soprattutto sulla stagione regolare e il fattore
sua velocità. E con lui ha campo favorevole in quella
sorriso anche il compagno finale attesa da ogni
Maverick Viñales, settimo sul pronostico. Giocare le partite
traguardo ma felice come può decisive in casa è importante
e deve essere un uomo ma non così tanto: lo scorso
squadra: verrà anche il suo anno la Virtus vinse 4-0 la
momento, e sarà un altro finale passando a Milano
merito degli uomini di Noale, nelle prime due partite. Il
bravi a recuperarlo. Il resto è cammino delle due squadre
anche alla Ducati. Ma la arrivati Massimo Rivola dalla un Mondiale senza padrone, rivela una certa simmetria.
dimensione non ha niente a che Ferrari, come amministratore con la Honda dispersa e la Milano è partita forte,
vedere con l’ambizione. La Casa delegato corse, e tecnici di alto Yamaha in crisi, tre vincitori vincendo le prime 10 di fila
di Noale all’inizio ha faticato, livello per supportare il lavoro diversi in tre GP e sei piloti mentre la Virtus a fine ottobre
senza però perdersi d’animo: in del direttore tecnico Romano racchiusi in 12 punti al vertice ha perso con le due
quel momento contava esserci e Albesiano. Uno che parla poco, della classifica. Possono neopromosse Tortona e
gettare le basi per il futuro. Alla schiva i riflettori, ma ha le idee rientrare tutti, anche Pecco Napoli e ha dovuto cambiare
fine del 2018 i suoi vertici hanno chiare. E buone, a quanto pare. Bagnaia e la sua Ducati. La più volte assetto per i tanti
deciso che serviva un salto di Dopo tre stagioni di lavoro e strada è lunga. Per ora anche infortuni. Anche nell’Olimpia
qualità in termini di crescita costante, i frutti (e che molto divertente. tanti giocatori si sono fermati
investimenti e di uomini: sono frutti!) sono arrivati: l’Aprilia © RIPRODUZIONE RISERVATA e continuano a fermarsi in
questo momento, quando la
stagione sta entrando nella
fase più importante. A Sassari
sui pedali sul Paterberg per star non c’era Dinos Mitoglou,
dietro a Pogacar! E Tadej, 66 sospeso per positività
chili, sul Poggio alla Sanremo all’antidoping (difficile
aveva tenuto per un minuto rivederlo), Nicolò Melli
una potenza media di 600 (gastroenterite) e si è fermato
watt. Valori mostruosi, che subito Gigi Datome. La
spiegano il livello del duello. squadra di Ettore Messina ha
La volata è una mano da poker
tanti giocatori proprio per
affrontare queste
in cui Van der Poel riesce a
imporre la propria personalità:
contingenze. La Virtus di
Sergio Scariolo si è rafforzata
obbliga Tadej a giocare su un nelle ultime settimane con
terreno favorevole per lui, cioè Daniel Hackett e Toko
quello di una volata corta, 150
metri. Vdp viene dal cross, è
imbattibile come esplosività in
Shengelia, protagonisti in
Eurolega con il Cska escluso,
per essere più attrezzata in
sforzi così brevi e intensi. campionato e nei playoff di
Pogacar, che alla Liegi 2021 Eurocup, obiettivo stagionale
aveva battuto Alaphilippe, per arrivare in Eurolega. A
pensava di avere già vinto: questo proposito Jordi
Spalla a spalla Paterberg, 22%: Pogacar e Van der Poel BETTINI aveva tutto l’interesse a uno Bertomeu, il capo
sprint lungo almeno 250 metri, dell’Eurolega, ha dichiarato
e invece è andato in che se la situazione in Ucraina
dall’arrivo: “Pogi” non riuscirà a km massacranti: Van der Poel confusione, ha rallentato non dovesse cambiare a
riprenderlo e Vdp vince. Come consumerà 6800 calorie in oltre troppo e con il rientro di Van breve, sarà difficile che i club
dire: queste corse sono così, non 6 ore. E su questo strappo, tra Baarle e Madouas si è trovato russi possano giocare nella
sei il più forte. migliaia di tifosi che urlano (e chiuso in rettilineo senza prossima stagione. In questo
pagano il biglietto nella zona alcuna possibilità. Debuttante caso, anche se una riduzione
Ieri, al Fiandre, Tadej gli Vip), Van der Poel cede uno, due sui Muri, lo sloveno aveva dato del numero delle partecipanti
risponde con tre accelerazioni, metri, ma li riguadagna con uno una lezione... da veterano, per potrebbe aiutare un
sempre da seduto, come se sforzo mai fatto prima. Lì vince come stava correndo, ma il suo calendario troppo fitto, la
questa corsa la conoscesse la corsa prima ancora del primo Fiandre si è concluso Virtus sarebbe tra le
perfettamente: due sul Vecchio traguardo di Oudenaarde, con un errore da... debuttante. candidate con Partizan
Kwaremont, una sul Paterberg. altrimenti Pogacar sarebbe Davvero un peccato. Anche se i Belgrado e Valencia, a
Muri in pavé, terribili, l’ultimo arrivato da solo. Volete due dati? nostri occhi restano lucidi per prescindere da come finirà
ha pendenze del 22% che si VdP, che pesa 75 kg, ha espresso le emozioni. l’Eurocup.
infilano nelle gambe dopo 260 un picco di 1400 watt di potenza © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
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 L’AltraCopertina
46 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

Mondiale Motocross, Prado ok in Portogallo

● Jorge Prado vince il GP Portogallo di motocross. Lo spagnolo
della GasGas è 1° in gara1 su Brian Bogers (Husqvarna) e Tim
Gajser (Honda), poi 2° in gara2 dietro Gajser (terzo Glenn
Coldenhoff). Il pilota Honda resta in testa alla classifica a +21
su Prado (186-165). Prossimo gara il 10 aprile in Trentino.

IL FILM

Il via, i duelli,
il pianto finale
Un GP di emozioni

La partenza Martin scatta meglio di tutti e si prende la testa del GP AFP Ahi Johann Zarco cade, non sarà l’unico stop AFP Testa a testa Martin-Espargaro, duello fino alla fine AFP

Aprilia, prima da
G P A R G E N T I N A

ESPARGARO
SPEZZA IL TABÙ
LA CASA ITALIANA
TRIONFA IN MOTOGP
Mai la moto di Noale aveva vinto in top class
Per Aleix un successo dopo 18 anni di corse:
è in cima alla classifica, e adesso il titolo...

L’attimo
Aleix Espargaro, 32 anni, taglia
il traguardo del GP Argentina: è
la sua prima vittoria in carriera,
e la prima di Aprilia in MotoGP.
A destra, lo spagnolo festeggia
sul podio, dopo essersi
commosso in pista
EPA/AFP

con il fiato sospeso milioni di ti- do del motociclismo, perché mai aveva certificato la gran velocità mente in occasione di qualche intuito nei test, ma che la RS-GP
di Paolo Ianieri
fosi sparpagliati nel mondo per l’Aprilia, che nelle classi minori, sul giro secco della RS-GP, il pas- piccola sbavatura. fosse una moto molto equilibra-

C
ome è bella questa notte argenti-
na, questo tango struggente e
appassionato suonato di prepo-
tenza da un’orchestra italiana
con i testi di due tenori spagnoli.
Com’è bella questa notte argen-
tina, questa sfida lunga 25 giri
tra un’Aprilia e una Ducati, tra
Aleix Espargaro e Jorge Martin,
il catalano che fino a ieri non
aveva mai vinto un gran premio
contro il madrileno che sin dalla
prima apparizione in MotoGP
ha attirato i riflettori su di sé. Co-
m’è bella questa notte argentina,
un duetto che incanta, emozio-
quella che, giro dopo giro, assu-
me sempre più i contorni di una
domenica epica. Com’è bella
questa notte argentina, mentre a
11.223 chilometri di distanza,
Noale, paese disperso nella pia-
nura tra Venezia e Treviso allo
sventolare della bandiera a scac-
chi esplode di gioia e incredulità.
Ho fatto la storia «Quando
sono arrivato qui sei anni fa,
l’Aprilia aveva vinto 54 Mondia-
li, ma la moto prendeva un se-
condo, la squadra finiva sempre
ultima e nessuno voleva correre
per questo team. Ci abbiamo
impiegato un po’, più di quello
che mi immaginavo, ma ce l’ab-
biamo fatta. Vincere è vincere,
puoi farlo con Honda, Ducati o
Yamaha, ma io l’ho fatto con
l’Aprilia, ho fatto la storia». Il
così come in Superbike, nel pas- so che Aleix, ma anche Maverick
sato spesso ha fatto il bello e il Viñales (alla fine buon 7°), ave- Che motore Non è una pista
cattivo tempo, era riuscita a vin- vano mostrato durante le libere facile per sorpassare, quella di
cere in classe regina. Così come, facevano intuire una gara di al- Termas, con un paio di staccate
da quando è iniziata l’era dei tissimo livello. Come poi è effet- e, soprattutto, quel rettilineo
quattro tempi, era mai stata ca- tivamente accaduto, perché allo lungo un chilometro dove tra-
pace di ottenere una pole posi- spegnersi del semaforo solo zione e cavalli possono fare la
tion. Nell’arco Martin è riu- differenza. Ma davanti a sé,
di sole 24 ore, scito ad avere Espargaro aveva quella Ducati
invece, Aleix e uno scatto mi- che di accelerazione e potenza è
la RS-GP han- Il derby gliore di quel- regina incontrastata. E invece,
no rimesso a La sfida tricolore lo di Esparga- dopo averci provato una volta e
posto le cose ro, con i due poi un’altra, andando però sem-
anche a livello con la Ducati si che nell’arco pre un po’ lungo nel momento
statistico, al risolve nel finale: di un paio di della frenata, proprio su quel
termine di un giri sono riu- tratto dritto di asfalto a 5 giri dal-
fine settimana sul podio Martin sciti a costrui- la fine è decollato l’aereo RS-GP.
che ha visto il e la Suzuki di Rins re un cusci- «Essere passati da un’Aprilia sul
team di Noale netto di deci- rettilineo, qualcosa non torna,
dominare prepotente la scena. mi preziosi rispetto al gruppo questo era qualcosa di impossi-
degli inseguitori. E nonostante i bile qualche anno fa» butta lì
La promessa «Non è finita tentativi di strappo da parte del Martin, che dopo due zeri con-
qui» diceva sorridendo sabato, pilota della Pramac, il connazio- secutivi finalmente dà una scos-
ta, con un gran telaio e un’elet-
tronica di altissimo livello era al-
trettanto chiaro. Come si vedeva
anche dalla facilità con la quale
la moto assorbiva le tante buche
che sabato avevano per esempio
messo in crisi Francesco Bagna-
ia (gran bel recupero il suo dal
13° al 5° posto). Non era andato
lontano dal podio in Qatar,
Espargaro, ma adesso si è rifatto
nel giorno del suo 200° gran pre-
mio in classe regina, con la pri-
ma vittoria iridata in 284 GP (e
18 stagioni) che lo vedrà presen-
tarsi ad Austin, domenica, an-
che da leader del Mondiale, con
7 punti su Brad Binder e 9 sulla
coppia Enea Bastianini e Alex
Rins, ieri solido 3° con la Suzuki.
Aspettando quella texana, go-
diamoci questa notte argentina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

na e appassiona i 67 mila che sal-
tano sulle tribune del circuito di
Termas de Rio Hondo e tiene
sorriso di Aleix alla fine della ga-
ra racconta dell’emozione di una
giornata storica per tutto il mon-
Espargaro, immaginando quello nale dell’Aprilia non è mai sem- sa alla propria stagione. Eppure,
che sarebbe potuto accadere in brato in affanno, riuscendo anzi
gara. Perché se la pole position a recuperare sempre agevol-
che il V4 di Noale fosse ormai al
livello dei migliori lo si era già s TEMPO DI LETTURA 3’40”
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 47

IN TV ● CALCIO Premier League 19.45 Sky Sport Arena ● FRECCETTE 16 Super Tennis
Verona–Genoa 21 Sky Sport Uno ● CICLISMO WDF World Championship ATP 250 Houston
Serie A TIM Real Sociedad–Espanyol Giro Paesi Baschi, 1ª tappa 14 e 20 Eurosport 2/Eurosport 21 Super Tennis
18 Dazn Liga 15.30 Dazn, Eurosport
C’è Milan-Bologna Milan–Bologna 21 Dazn ● CURLING ● TENNIS ● JUDO
In campo anche Serie A TIM
20 Dazn
● BASKET
Fenerbahce-Bayern Monaco
Danimarca–Svezia
Mondiale
ATP 250 Marrakech
11 Super Tennis
Grand Slam Antalaya
16 Sky Sport Arena
Premier e Liga Crystal Palace-Arsenal Eurolega 18 Dazn, Eurosport 2 WTA 500 Charleston

Il protagonista

Commosso Espargaro piange: prima vittoria SKY Il selfie Aleix Espargaro con il team Aprilia e l’a.d. Massimo Rivola AFP

a leggenda L’abbraccio Aleix Espargaro raccoglie l’abbraccio del team Aprilia:

il 32enne catalano era alla gara numero 200 in MotoGP EPA

284
All’arrivo HA DETTO Le lacrime
1 0
Tre anni fa
dell’ex perdente
«Volevo smettere
cadevo, mi
1. ALEIX facevo
Le gare ESPARGARO male. Mia
3 APRILIA

Poi con Rivola...»

moglie mi
di Aleix Espargaro nel 41’36”198 ha aiutato,
Motomondiale, 200 in top
class: non aveva mai vinto,
2. Jorge Martin
a 0”807 l’arrivo di
3 DUCATI
con soli 3 podi. In MotoGP ha un figlio mi
corso con Ducati, Kalex, Art,
3. Alex Rins
3 SUZUKI
a 1”330 ha cambiato Lo spagnolo si commuove:
Yamaha, Suzuki e Aprilia 4. Joan Mir
3 SUZUKI
a 1”831 Espargaro
Aprilia
«Mi sento il papà della RS-GP
5. Francesco Bagnaia
3 DUCATI
a 5”840 Con il lavoro i sogni si avverano»
6. Brad Binder
a 6”192
3 KTM di Giusto Ferronato guadagnavo dei soldi non ero fe-
7. Maverick Viñales
a 6”540 Contento a verità è che siamo lice.Lauramihadettodinonpre-

«L
3 APRILIA l’Aprilia, quelli dei 54 occuparmi, potevamo fare altro.
per come ho
8. Fabio Quartararo
a 10”215 lottato. Però titoli mondiali che pe- Poi è arrivato il primo figlio ed è
3 YAMAHA rò si beccavano un cambiato tutto, Albesiano mi è
sono stato
9. Marco Bezzecchi
a 12”622 passato sul
minutoingaraedovei stato vicino, sono molto orgo-
3 DUCATI pilotitopnonvolevanoandare.Io glioso di come siamo risaliti nella
10. Enea Bastianini
a 12”987 dritto invece in questo progetto ci ho competitività».
3 DUCATI dall’Aprilia: sempre creduto e ora siamo
qualcosa qua». Aleix Espargaro ha coro- Vittoria netta L’altro aspetto
non torna... nato il sogno, portare l’Aprilia a dicuiAleixèorgogliosoèla“qua-
In campionato Martin
vincere in MotoGP. Il trionfo di lità” di questo successo: «È una
Termas de Rio Hondo lo sente co- vittorianetta,nonsupistabagna-
Ducati

45
sì suo tanto da definirsi «papà» ta. Fin dal Qatar ho sentito che
di questa moto. Lo può fare, in questa fosse la miglior moto mai
fondo, perché lo spagnolo ha vi- avuta, che ero veloce come i pri-
1. Aleix sto crescere mi. E poi sape-
Espargaro
Ho perso questo proget- vo che questo
3 APRILIA to come si vede era un cam-
troppo
2. Brad Binder 38 tempo crescere un fi- Inquietudine pionato diffi-
3 KTM glio. «Sono di- E Quartararo gela cile, con un al-
all’inizio
3. Enea Bastianini 36 ventato il pri- to livello di tut-
3 DUCATI ma mo a portare la Yamaha: «La ti gli avversari.
4. Alex Rins 36 abbiamo alla vittoria Honda mi vuole? Sono felice
3 SUZUKI un grande l’Aprilia in non tanto per
5. Fabio Quartararo 35 potenziale MotoGP, que- È una cosa a cui me, io sono
3 YAMAHA per crescere sto non me lo devo pensare bene» fortunato, ho
toglierà nessu- una bella fa-
Rins
no. E col lavoro i sogni si avvera- miglia e questa vittoria non cam-
MOTO2 M O T O 3 Suzuki
no». bia molto nella mia carriera. Ma è
bellissimo per tutta la gente a No-
Una gioia speciale Capire ale, per il presidente Colaninno.
Vietti, è già fuga Mondiale Garcia-Foggia spettacolo questotipodigioianonèdifficile, Nessuno credeva nell’Aprilia, ma
Rossi: «Un animale da gara» Migno ko e lite con Masia bastascorrereilpalmaresdiAleix noi passo dopo passo abbiamo
quando questa storia è comincia- raggiunto qualcosa di incredibi-
● Celestino Vietti show in Moto2. Il pilota della ● La gara di Moto3 si è risolta nelle ultime due ta. Era il lontano 2017 e da allora le».
VR46 di Valentino Rossi vince anche in curve, con il sorpasso decisivo di Sergio sono seguite tante batoste, tanti
Argentina, secondo trionfo stagionale dopo il Garcia (GasGas) all’italiano Dennis Foggia ritiri, piazzamenti lontanissimi Le parole di Fabio Tra gli av-
Qatar, e va in fuga nel Mondiale. Dietro (Honda). Lo spagnolo ha vinto la gara, sul dalla vetta. Cosa ha davvero cam- versari fanno rumore soprattutto
l’italiano, i due piloti del team Honda Asia, il podio oltre al pilota romano anche Ayumu biato le cose? «Credo l’arrivo di le parole del campione del mon-
thailandese Somkiat Chantra (vincitore in Sasaki (Husqvarna). Garcia era in fuga Massimo Rivola - ha detto Aleix - do della Yamaha, Fabio Quarta-
Indonesia) e il giapponese Ai Ogura. Sesto, dopo dall’inizio della corsa, salvo essere rimontato lui ha cambiato l’organizzazione, raro, ieri solo 8° in gara: «Un inte-
una brillante prestazione, il milanese Tony da uno scatenato Foggia e da Andrea Migno: Romano Albesiano si è potuto fo- ressamento della Honda per me?
Arbolino. Per Celestino un allungo pesante nel In trionfo poi l’epilogo con colpo di scena negli ultimi giri. calizzaresullosviluppodellamo- È un qualcosa su cui pensare, bi-
Mondiale, perché dopo due vittorie e il secondo Celestino Migno, nel tentativo di sorpassare Jaume to e si è visto. Abbiamo inserito sogna farlo bene e prendere il
posto di Mandalika, il torinese comanda il Vietti, 20 anni, Masia, finiva a terra insieme allo spagnolo. I più ingegneri e siamo arrivati a tempo necessario». Parole che
campionato con 70 punti, 21 in più di Aron Canet in testa al due, entrambi furiosi, si scambiavano gestacci questo risultato che mi rende or- fanno scalpore, perché non è un
ieri quarto al traguardo. A Vietti sono arrivati Mondiale (anche uno schiaffo di Masia sul casco di goglioso». Un arrivo decisivo, misterocheilfrancesenonsisen-
anche i complimenti del “patron” Valentino Moto2 Migno) prima di provare a ripartire. Ritiro per anche perché quei risultati e ta a suo agio con la moto di Iwata
Rossi, che da Imola ai microfoni di Sky ha LAPRESSE entrambi. Sorpasso Garcia-Foggia anche nella quelle delusioni stavano per fare né che la Honda si stia guardando
salutato così il suo pilota: «In prova ci fa classifica provvisoria del Mondiale Moto3: 58 breccia: «Tre anni fa stavo per attorno alla ricerca di un erede/
sempre avere un po’ di timore, poi in gara punti per lo spagnolo, 4 in meno per l’italiano e smettere - ha confessato Aleix - compagno di Marquez in Hrc.
sembra che arrivi... il Celestino vero, un altro coppia di testa isolata visto che il terzo, ne ho parlato con mia moglie © RIPRODUZIONE RISERVATA

pilota. È un animale da gara, è stato bravissimo Guevara - ieri ritirato per un problema Laura, lei è la mia compagna e la
anche in Argentina». tecnico - è a 28 punti. mia migliore amica. Ero dietro,
cadevo,mifacevomaleeanchese s
TEMPO DI LETTURA 2’34”
48 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 49

MOTOMONDIALE GP ARGENTINA

Le pagelle
di Paolo Ianieri

Bagnaia, occasione sciupata ALTRECLASSI

MOTO 2

Per Quartararo gara incubo

n
ARRIVO
POS PILOTA NAZ SCUDERIA TEMPO/DISTACCO
in 39’44”098
1. VIETTI ITA KALEX
media 166,9 km/h

Il pilota Ducati risale con prepotenza, ma pesano le qualifiche

2. CHANTRA THA KALEX 1"538
3. OGURA GIAP KALEX 5"703
4. CANET SPA KALEX 5"880

Martin e Rins: talento e solidità. Dovi&WithU: non ne va una 5.

6.
7.
DIXON
ARBOLINO
ACOSTA
GB KALEX
ITA KALEX
SPA KALEX
6"584
7"538
12"177
8. ARENAS SPA KALEX 12"418
9. BENDSNEYDER OLA KALEX 13"656
APRILIA DUCATI PRAMAC SUZUKI DUCATI 10. LOWES GB KALEX 14"254
11. BEAUBIER USA KALEX 20"077
10 Aleix Espargaro 9,5 Jorge Martin 8,5 Alex Rins 8 Pecco Bagnaia 12. SCHROTTER GER KALEX 25"736
13. ROBERTS USA KALEX 28"317
il migliore Ci ha provato
in tutti i modi,
Non avesse
perso un po’
Con un sabato
appena normale, 14. GONZALEZ SPA KALEX 29"784
Jorge, a vincere di tempo nei Pecco avrebbe 15. RAMIREZ SPA MV AGUSTA 30"270
questa gara, primi giri, forse lottato per la 16. ALCOBA SPA KALEX 37"884
tentando la fuga avrebbe potuto vittoria. Partendo 17. CORSI ITA MV AGUSTA 37"956
e poi resistendo giocarsi così indietro non 18. FENATI ITA BOSCOSCURO 38"325
in ogni modo la vittoria. poteva ambire a 19. KUBO THA KALEX 1'04"858
agli attacchi Gran Suzuki e un qualcosa di
di Espargaro. Rins finalmente meglio. Ora PILOTI COSTRUTTORI
Gran talento molto solido continui così
POS PILOTA NAZ PT POS MOTO PT
1. VIETTI ITA 70 1. KALEX 75
SUZUKI KTM APRILIA 2. CANET SPA 49 2. BOSCOSCURO 10
3. CHANTRA THA 45 3. MV AGUSTA 1
8 Joan Mir 7,5 Brad Binder 7 Maverick Viñales 4. OGURA GIAP 36
Alla fine la sua Non è mai uno di Negli ultimi giri 5. LOWES GB 35
è una corsa quelli che si cede un paio di 6. ARBOLINO ITA 29
anonima perché fanno vedere posizioni, ma per 7. AU. FERNANDEZ SPA 24
corre sempre tanto, però è la prima volta 8. ACOSTA SPA 20
da solo, finendo solido e, zitto abbiamo visto
9. ARENAS SPA 17
comunque zitto, in scampoli
10.DIXON GB 16
nella scia classifica del vecchio
del compagno. generale eccolo Maverick. 11. ROBERTS USA 16
Gli manca occupare il Piano piano sta 12. BEAUBIER USA 16
Celestino Vietti 20,
ancora l’acuto secondo posto arrivando 13. NAVARRO SPA 12
2 vittorie nel 2022 LAPRESSE
14.SCHROTTER GER 10
Che bella, bellissima storia, questa di Aleix e dell’Aprilia, 15. ALDEGUER SPA 9
due che non avevano mai vinto in classe regina (lo
YAMAHA DUCATI GRESINI YAMAHA WITHU 16. BENDSNEYDER OLA 8
spagnolo mai in carriera), al termine di un fine settimana
17. ALCOBA SPA 4
eccezionale, nel quale Noale ha dominato la scena. E
questo nel giorno del 200° GP del 32enne che, per
5 Fabio Quartararo 5 Enea Bastianini 3 Yamaha WithU 18. GONZALEZ SPA 2
rendere questa domenica indimenticabile, torna a casa Per molti si Non è la gara Un problema 19. RAMIREZ SPA 1
anche da leader del Mondiale. Una favola da sogno giocava la che ci si elettronico in 20.FENATI ITA 1
vittoria, invece aspettava da Thailandia,
disputa una gara Enea, che parte l’abbassatore
da incubo, con da dietro e, bloccato qui al
un crollo iniziale contrariamente via: oltre a
che lo al solito, stavolta faticare con la
3 GIRO VELOCE 1’39”375 condiziona, con sbaglia tanto M1, a Dovizioso
3 GIRI AL COMANDO 5 mille dubbi su gettando via non ne va bene
3 VELOCITÀ MAX 344,6 KM/H questa Yamaha punti preziosi nemmeno una

SITUAZIONEMONDIALE MOTO 3
n
MOTOGP CLASSIFICA MOTOGP ARRIVO
POS PILOTA NAZ SCUDERIA TEMPO/DISTACCO
n n 1. GARCIA SPA GASGAS
in 38’23”433
media 157,7 km/h
ARRIVO PILOTI 2. FOGGIA ITA HONDA a 0"146
POS PILOTA SPA SCUDERIA TEMPO/DISTACCO 3. SASAKI GIAP HUSQVARNA a 0"375
4. ROSSI ITA HONDA a 0"507
6/11 COMUN. VALENCIANA

in 41’36”198
1. A. ESPARGARO POR APRILIA 5. SUZUKI GIAP HONDA a 0"484*
02/10 THAILANDIA
7/8 GRAN BRETAGNA
JEREZ DE LA FRONTERA
24/4 PORTOGALLO

media 154,2 km/h

16/10 AUSTRALIA

6. MOREIRA BRA KTM a 0"587

05/6 CATALOGNA
20/3 INDONESIA

23/10 MALESIA
4/9 SAN MARINO

25/9 GIAPPONE
19/6 GERMANIA
10/4 AMERICHE

10/7 FINLANDIA

18/9 ARAGONA
MISANO ADRIATICO
3/4 ARGENTINA

26/6 OLANDA

21/8 AUSTRIA
15/5 FRANCIA

2. MARTIN SPA DUCATI 0"807 7. HOLGADO SPA KTM a 0"715

29/5 ITALIA

PHILLIP ISLAND
1/5 SPAGNA
6/3 QATAR

SACHSENRING

SILVERSTONE

3. RINS SPA SUZUKI 1"330 8. TATAY SPA CFMOTO a 2"032

MONTMELÓ

SPIELBERG
PORTIMAO

BURIRAM

VALENCIA
MUGELLO
LE MANS
TERMAS

ARAGON

SEPANG

9. TOBA GIAP KTM a 3"098

MOTEGI
AUSTIN

ASSEN
DOHA

KUTA

4. MIR SPA SUZUKI 1"831

IITTI

10. KELSO AUS KTM a 3"397

5. BAGNAIA ITA DUCATI 5"840 POS PILOTA NAZ PT QAT IND ARG USA POR SPA FRA ITA CAT GER OLA FIN GB AUT SAN ARA GIA THA AUS MAL VAL 11. BARTOLINI ITA KTM a 7"649
6. B. BINDER RSA KTM 6"192 1. A. ESPARGARO SPA 45 13 7 25 12. YAMANAKA GIAP KTM a 8"893
7. VINALES SPA APRILIA 6"540 13. AD. FERNANDEZ SPA KTM a 9"032
2. B. BINDER RSA 38 20 8 10
14. ONCU TUR KTM a 9"202
8. QUARTARARO FRA YAMAHA 10"215 3. BASTIANINI ITA 36 25 5 6 15. ORTOLA SPA KTM a 9"449
9. BEZZECCHI ITA DUCATI 12"622 4. RINS SPA 36 9 11 16 16. NEPA ITA KTM a 22"745
10. BASTIANINI ITA DUCATI 12"987 5. QUARTARARO FRA 35 7 20 8 17. FURUSATO GIAP HONDA a 23"423
11. MARINI ITA DUCATI 13"962 18. BERTELLE ITA KTM a 23"667
6. MIR SPA 33 10 10 13
19. FELLON FRA HONDA a 23"810
12. NAKAGAMI GIAP HONDA 14"002 7. OLIVEIRA POR 28 0 25 3 20.SURRA ITA HONDA a 24"041
13. OLIVEIRA POR KTM 14"456 8. ZARCO FRA 24 8 16 0 21. AJI IND HONDA a 24"880
14. MILLER AUS DUCATI 14"898 22.RIU MALE SPA KTM 37"417
9. MARTIN SPA 20 0 0 20
15. A. MARQUEZ SPA HONDA 23"472 23. WHATLEY GB HONDA 1'02"131
10. P. ESPARGARO SPA 20 16 4 0 * penalizzato di una posizione
16. R. FERNANDEZ SPA KTM 25"862 11. MILLER AUS 15 0 13 2
17. GARDNER AUS KTM 28"711 12. MORBIDELLI ITA 14 5 9 0
18. D. BINDER RSA YAMAHA 28"784 PILOTI COSTRUTTORI
13. VINALES SPA 13 4 0 9
19. BRADL GER HONDA 31"943 POS PILOTA NAZ PT POS MOTO PT
14. BAGNAIA ITA 12 0 1 11 1. GARCIA SPA 58 1. HONDA 70
● RITIRATI al 3° giro DOVIZIOSO (ITA-YAMAHA); al 6° 15. M. MARQUEZ SPA 11 11 0 0 2. FOGGIA ITA 54
2. GASGAS 65
3. GUEVARA SPA 28
giro ZARCO (FRA-DUCATI); al 7° giro MORBIDELLI 16. NAKAGAMI GIAP 10 6 0 4 3. KTM 37
4. TOBA GIAP 27
(ITA-YAMAHA); al 15° giro POL ESPARGARO (SPA- 17. MARINI ITA 10 3 2 5 5. ONCU TUR 26 4. CFMOTO 30
HONDA); al 24° giro DI GIANNANTONIO (ITA-DUCATI) 6. MIGNO ITA 25 5. HUSQVARNA 27
● GIRO PIÙ VELOCE l’11° di ALEIX ESPARGARO 18. BEZZECCHI ITA 7 0 0 7
7. TATAY SPA 24
(SPA-APRILIA) in 1’39”375, media 174,1 km/h 19. D. BINDER RSA 6 0 6 0 8. MOREIRA BRA 20
● VELOCITÀ MASSIMA BAGNAIA (ITA-DUCATI) 345,5 20.A. MARQUEZ SPA 4 0 3 1 9. ROSSI ITA 17
km/h 10. SUZUKI GIAP 17
21. DOVIZIOSO ITA 2 2 0 0 11. SASAKI GIAP 16
22.GARDNER AUS 1 1 0 0 12. ARTIGAS SPA 16
13. HOLGADO SPA 16
23.R. FERNANDEZ SPA 0 0 0 0 14. YAMANAKA GIAP 16
24.DI GIANNANTONIO ITA 0 0 0 0 15. BARTOLINI ITA 13
16. MCPHEE GB 11
17. MASIA SPA 9
18. KELSO AUS 7
COSTRUTTORI 19. ORTOLÀ SPA 6 Sergio Garcia 19 anni
20. AD. FERNANDEZ SPA 5
1. DUCATI 61 25 16 20 21. NEPA ITA 3 Quinta vittoria in Moto3 EPA
2. KTM 55 20 25 10 22. OGDEN GB 3
3. APRILIA 45 13 7 25 23. AJI IND 2
4. SUZUKI 37 10 11 16 24. BERTELLE ITA 1
5. YAMAHA 35 7 20 8
6. HONDA 24 16 4 4
50 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

MOTORI IL DEBUTTO NEL GT
Una domenica alla Rossi
Diciassettesimo
Valentino Rossi, 43 anni, ha esordito
a Imola su Audi R8 LIVERANI
Corre, suda, sbaglia box
Ma Imola è tutta per lui
Dorme in motorhome, saluta migliaia di tifosi,
coccola la figlia e si perde al pit: «Che traffico!»
di Matteo Solinghi
IMOLA (BOLOGNA)
he Valentino Rossi sia
C
in grado di spostare
equilibri e masse di
persone non lo sco-
priamo oggi. L’ego e la
risonanza del nove volte iridato
nel Motomondiale vanno ben ol-
tre i risultati. Il suo modo di fare,
di scherzare, di comunicare han-
no elevato quel ragazzino di Ta-
vullia a una star made in Italy, ca-
pace di trasportare e trascinare il
suo pubblico ovunque, anche nel
paddock del GT World Challenge
Europe.
Popolo giallo Imola, primo
dei dieci round, si tinge di giallo
per la gara che sancisce il passag-
gio di Vale alle quattro ruote:
«Sono qui dalle 8.30 e non sarei
venuta se non ci fosse stato Va-
lentino – spiega Jennifer Bian-
chini, 30 anni di Bologna, una
dei tanti tifosi del Dottore nel
paddock e che sfoggia il tatuaggio
con l’autografo che Rossi le fece
ad altezza polpaccio qualche an-
no fa – È la prima gara di GT alla
quale assisto, prima seguivo
spesso Vale in MotoGP, ma ora
La stella Valentino, circondato dai fotografi, sale sulll’Audi prima della corsa di Imola AFP
Clic
Pedrosa con Lamborghini
chiude ottavo nel monomarca
● (m.sol.) Nel weekend imolese anche Dani
Pedrosa, all’esordio con le auto. Il tre volte
iridato nel Motomondiale ha macinato km
per divertirsi e imparare nel monomarca
Lamborghini Super Trofeo, ottenendo l’8°
posto in Gara 2 in coppia con Antonin Borga.
LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT
senza di lui il Motomondiale ha
meno sapore». È questo il ter-
mometro della folla gialla. Il Dot-
tore, che ha passato la notte nel
motorhome, inizia a scaldare il
pubblico durante le qualifiche
delle 9, con un agglomerato di
persone fuori dal suo retro-box
che spera di strappare un auto-
grafo, una foto, un saluto da lon-
tano.
Determinato Un Valentino
però molto concentrato sul lavo-
ro da fare, che parla molto con gli
ingegneri e che mette in secondo
51
piano il fare scherzoso e spensie-
rato che da sempre lo ha contrad-
distinto. È questo l’approccio che
Rossi esprime per l’inizio della
sua seconda vita sportiva, quella
con due ruote in più. Anche se, in
fondo, un po’ di insoddisfazione
traspare nel post qualifica, per
via dell’estrema competitività
che ha dentro di sé, pur sapendo
di essere in un campionato pieno
di piloti esperti della categoria e
lui soltanto un... rookie. Questo,
però, non piega Valentino, spinto
LA GUIDA
anche da Cesare Cremonini e
raggiunto dalla compagna Fran-
cesca Sofia Novello e dalla figlia
3 Ore
di Imola
Giulietta, che non ricorderà la Il podio
sua prima uscita ufficiale in un 1. Audi R8 Lms
paddock ma tra qualche anno (Wrt) Vanthoor-
potrà dire di essere orgogliosa di Van Der Linde-
papà. Vale, dopo il pranzo con il Weerts in
team e qualche attimo di relax, si 3h00’03’’612
gode in tranquillità la prima ora 2. Mercedes-
di corsa ai box, seguendo il com- Amg (Akkodis
pagno di squadra Nico Müller. Asp) Marciello-
Juncadella-
Il pit Certo, alla fine del suo tur- Gounon +6’’200
no di gara avrebbe voluto man- 3. Mercedes-
giarsi le mani dopo aver perso i Amg (GetSpeed)
riferimenti del suo box, trasfor- Kingsley-Eriksen-
mando un cambio pilota in una Baud +12’’180
sorta di drive through volonta-
rio, ripresentandosi in corsia box Prossima
un giro dopo e perdendo posizio- gara
ni (alla fine sarà 17°). «C’era tanta Brands Hatch –
confusione e ho mancato il mio Gran Bretagna,
box – ha spiegato Vale subito do- dal 30 aprile al 1°
po esser sceso dall’Audi R8 Lms maggio
del Team Wrt – Peccato perché (Sprint Cup)
stavamo facendo una buona ga-
ra, mi manca esperienza e devo
abituarmi al traffico, ma mi sono
divertito». Un errore che, cono-
scendo il carattere del Dottore, gli
darà la fame necessaria per pre-
sentarsi, il 30 aprile a Brands Ha-
tch – secondo round del Gtwc –
ancora più determinato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’27”
52 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
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BASKET SERIE A: 25a GIORNATA

Colpo Sassari Ncaa

Banchero,
Milano perde college addio:
prossima

anche Datome
fermata Nba

e il primato
Decide Robinson, Gigi si fa male
a un ginocchio. Sorpasso Virtus Nba Paolo Banchero, 19, chiude la
carriera in Ncaa: lo aspetta l’Nba AFP
di Andrea Tosi
l coast to coast vin-
SASSARI 92
di Davide Chinellato

I
cente di Gerald Ro-
binson, giocatore fe- MILANO 90 a prossima partita uf-

deltà per coach Buc-
chi, che si mangia
DICONO tutto il campo e la difesa di Mila-
no infilando il canestro del
trionfo a 1”10 dalla fine, fa esplo-
dere il PalaSerradimigni di Sas-
sari nella domenica più attesa. È
Grande il giorno del ritorno al 100% del-
pubblico, le presenze, 3mila tifosi (il mas-
grande simo consentito causa lavori di
ristrutturazione dell’impianto)
vittoria. festeggiano un successo che
Bene Bilan, mancava da tre anni. È anche il
strepitoso giorno del ritorno di coach Poz-
Logan: 39 zecco, oggi vice dell’Olimpia,
anni e non
celebrato con striscioni e cori da
sentirli brividi fino a sciogliere l’ex tec-
nico della Dinamo in lacrime.
Bucchi
Tutto si traduce in una grande
coach Sassari
partita di basket che si consuma
in 40’ intensi con colpi da cam-
pioni da una parte e dall’altra
che fanno sobbalzare gli spetta-
Partita tori.
clamorosa.
L’infortunio Alta precisione Sassari vince
con merito, avanti per 39’ tran-
di Datome ne due sorpassi esterni, prima
ci preoccupa devastando la difesa milanese
e ha con tiri da tre ad altissima preci-
condizionato sione (8/11 nel primo quarto;
la squadra 13/19 all’intervallo: 19/34 globa-
Pozzecco le) poi resistendo al ritorno del-
vice coach l’ex capolista che qui, per la pri-
Milano ma volta in stagione, perde an-
che il suo trono di numero 1 del
campionato. Dietro alla prodez-
za di Robinson ci sono le 8 triple
dell’eterno Logan, la solidità di
Bilan, autore di due canestri dal-
la lunga distanza (il secondo con
un semigancio anni 60 molto
fortunoso), e l’eclettismo di
Bendzius per sopperire all’as-
senza di Kruslin. «Ringrazio il
pubblico, tornato numeroso, si è
rivelato davvero il sesto uomo in
campo - dichiara coach Bucchi
-. Questa è una vittoria che fa
L
27-24, 56-43; 75-73 ficiale di Paolo Ban-
chero sarà in Nba, ad
BANCO SARDEGNA SASSARI
Robinson 12 (3/5, 2/5), Logan
25 (0/3, 8/15), Burnell 6 (1/5,
ottobre, con la canotta
della squadra che lo
1/2), Bendzius 17 (1/4, 5/8), sceglierà al Draft del prossimo 23
Bilan 21 (6/11, 2/2); Diop 5 (1/1), giugno a Brooklyn. La carriera
Gentile 6 (1/2, 1/1), Devecchi, Treier. universitaria a Duke del 19enne
All: Bucchi lungo nato a Seattle e che l’Italia
aspetta di abbracciare si è chiusa
AX ARMANI MILANO
Delaney 18 (2/3, 2/7), Shields
a New Orleans, davanti a 70.602
spettatori: i suoi Blue Devils han-
13 (4/8, 1/2), Datome (0/1 da 3),
no perso 81-77 contro North Ca-
Hines 1 (0/3), Bentil 22 (5/10,
4/5); Alviti 6 (3/4, 0/4), Tarczewski 2, rolina, rivale di sempre, chiuden-
Hall 13 (2/2, 3/6), Ricci 6 (2/2 da 3), do la loro March Madness. È stata
Baldasso 9 (0/1, 3/8), Biligha (0/2). anchel’ultimapartitadiMikeKr-
All: Messina
zyzewski, il leggendario coach di
ARBITRI Rossi, Martolini, Nicolini Duke (e di Team Usa, con cui ha
NOTE Tiri liberi: Sassari 9/14, Milano vinto 3 ori olimpici) che ha detto
13/18. Rimbalzi: Sassari 37 (Bendzius basta dopo 42 stagioni con Duke.
9), Milano 36 (Hines 9). Assist: «Sono orgoglioso di aver giocato
Sassari 21 (Robinson 6), Milano 24 fuori dopo 2’ per un infortunio per il coach - ha detto Paolo -: mi
(Hines 5). Progressione: 5’ 21-11 15’
40-35 25’ 70-63 35’ 85-87. Fallo
antisportivo: Gentile 10’50” (30-24) Match
al ginocchio sinistro che non
promette bene, Messina ritrova
LA CLASSIFICA ha reso un giocatore migliore, un
uomo migliore. E sono orgoglio-
Massimo vantaggio: Sassari 15 (56- winner un Bentil tonico e aggressivo. so di aver giocato con questa
41), Mil 3 (75-78). Spett. 2998 Il canestro della Dalla panchina pesca energia da SQUADRA PT V P squadra: brutto non essere arri-
vittoria di Alviti, Baldasso e Ricci, mentre VIRTUS BOLOGNA 40 20 3 vati fino in fondo, ma ci abbiamo
Gerald Hines sembra in calo e Delaney MILANO 38 19 4 provato».
BRESCIA 34 17 7
Robinson, 33 va e viene: ancora una volta il
rimasti sempre sul pezzo. Con- anni, guardia di play di Baltimora spreca il tiro SASSARI 24 12 11 Verso l’Nba Banchero con
tro la difesa più forte d’Europa 186 cm, alla sua della possibile vittoria, sul 90 VENEZIA 24 12 12 North Carolina ha messo 20 pun-
abbiamo realizzato 92 punti: prima stagione pari, a 7” dalla fine prima della TORTONA 24 12 12 ti e 10 rimbalzi, ma non è riuscito
questo dato dice tutto. Siamo a Sassari. volata di Robinson. «Partita cla- REGGIO EMILIA 24 12 12 afareladifferenza.Traicandidati
stati sfacciati ma anche concen- In Italia ha morosa, giocata ad altissimi rit- BRINDISI 22 11 13 alla prima scelta assoluta di giu-
trati quando Milano ci ha ri- giocato anche a mi - dice ancora commosso VARESE 22 11 13 gno, è comunque quello che ha
montato. Ottimo Bilan, il suo in- Roma e a Pozzecco, al quale Messina con- NAPOLI 20 10 14 giocato meglio nella March Mad-
serimento è completato. Straor- Pesaro cede l’opportunità di ringraziare PESARO 20 10 14 ness: 18,8 punti e 7,6 rimbalzi di
dinario Logan: 39 anni e non CIAM l’ambiente Dinamo in sala stam- TRIESTE 20 10 14 media, il 50% dal campo e il
sentirli. È tornato nel primo pa -. Siamo preoccupati per l’in- TRENTO 20 10 14 52,6% da tre. Paolo ora dovrà di-
quintetto nella partita giusta fortunio di Datome, un evento TREVISO 18 9 14 chiararsi per il Draft e poi aspet-
coincisa con una bellissima che lo ha tolto subito dalla parti- FORTITUDO BOLOGNA 16 8 16 tare: la lotteria del 17 maggio,
giornata di sport». ta e che all’inizio ha condiziona- CREMONA 14 7 17 quella che deciderà quale squa-
to i compagni. Però siamo stati PLAYOFF RETROCESSIONE dra avrà la prima chiamata asso-
Poz commosso Milano pote- bravi a rientrare dimostrando luta, i provini che ne seguiranno.
va crollare a metà partita, che abbiamo ancora tanto voglia PROSSIMO TURNO La sua avventura al college è ap-
schiacciata sotto 56 punti dal- di lottare. Complimenti a Sassa- 9 aprile pena finita, ma Banchero deve
l’attacco Dinamo, invece per tre ri. Noi andiamo avanti per la no- TRENTO-BRINDISI ore 18 già guardare avanti: all’Nba, che
NAPOLI-BRESCIA 20.10
volte rientra da svantaggi pesan- stra strada con fiducia». 10 aprile lo aspetta a braccia aperte.
ti accettando la sfida a segnare © RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA-FORTITUDO 17 © RIPRODUZIONE RISERVATA
VIRTUS-MILANO 17.30
un canestro in più. Senza Melli PESARO-SASSARI 18

s s
tanto morale e tanta classifica. ancora ai box, Rodriguez assen- REGGIO EMILIA-TRIESTE 18.30
TEMPO DI LETTURA 2’35” VARESE-TREVISO 19 TEMPO DI LETTURA 1’16”
Bravissimi i miei giocatori, sono te per turnover e Datome ko, CREMONA-TORTONA 20.45

Le altre partite: Brescia alla 13a vittoria di fila, Venezia risale al 5° posto S E R I E A 2

BRINDISI 72
VARESE 75
20-16, 34-35; 59-54
HAPPY CASA BRINDISI
Zanelli 9 (0/1, 2/4), Harrison 15
(3/7, 2/6), Visconti 4 (2/3, 0/6),
Udom 11 (1/2, 3/3), Perkins 21
(10/17); Redivo 2 (1/4, 0/4), Adrian (0/1
da 3), Gaspardo 10 (3/5, 1/4), De Zeeuw.
All: Vitucci
OPENJOBMETIS VARESE
Librizzi, De Nicolao 5 (2/6),
Beane 6 (3/6, 0/2), Vene Siim 19
(4/5, 3/5), Sorokas 10 (2/5, 0/2);
Keene 23 (4/11, 3/9), Woldetensae 4
(1/3, 0/4), Caruso 1, Reyes 7 (3/4, 0/1),
Virginio (0/2 da 3). All: Roijakkers
ARBITRI Sahin, Bongiorni, Noce
NOTE T.l: Bri 8/19, Var 19/24. Rim: Bri 43
(Perkins13), Var 42 (Sorokas 7). Ass: Bri
14 (Adrian, Redivo 4), Var 12 (Keene 4).
Spett. 2500
BRESCIA 86
TRENTO 62
26-12, 45-32; 63-52
GERMANI BRESCIA
Mitrou-Long 13 (2/4, 3/9), Della
Valle 16 (1/2, 3/8), Petrucelli 12
(5/8, 0/1), Gabriel 18 (5/7, 2/3),
Burns 6 (3/5, 0/1); Laquintana (0/3
da 3), Moore 6 (2/4), Eboua 7 (2/4),
Moss 8 (1/2, 1/1), Mobio. All: Magro
DOLOMITI ENERGIA TRENTO
Flaccadori 5 (1/6), Forray 5 (0/3,
1/4), Reynolds 9 (3/4, 1/5),
Caroline 13 (5/10, 0/2), Williams
15 (6/8, 0/1); Bradford 9 (1/5, 2/5),
Johnson 2 (1/4, 0/2), Conti 4 (1/1),
Ladurner (0/1). All: Molin
ARBITRI Bartoli, Grigioni, Di Francesco
NOTE T.l: Bre 18/23, Tre 14/18. Rim: Bre
35 (Gabriel 11), Tre 35 (due con 5). Ass:
Bre 20 (Della Valle, Mitrou-Long 6), Tre
10 (Flaccadori 4). Spett. 2704
Impresa Urania
REGGIO EMILIA 78 FORTITUDO BOLOGNA 85 TREVISO 67 Cantù battuta
VENEZIA 85 CREMONA 83 NAPOLI 77 Scafati lanciata
19-18, 34-46; 60-67 25-22, 44-47; 66-63 10-17, 13-37; 40-52 ● Nella 25a giornata Cantù
perde al Palalido con l’Urania
UNAHOTELS REGGIO EMILIA FORTITUDO KIGILI BOLOGNA NUTRIBULLET TREVISO Milano. Scafati vince il big
Cinciarini 14 (3/5, 2/7), Larson 2 Durham 6 (1/4, 1/3), Aradori 27 Russell 4 (2/5, 0/1), Dimsa 22
match di Ravenna.
(1/3, 0/3), Strautins 11 (2/3, (3/6, 6/10), Feldeine 10 (3/7, (3/6, 3/9), Sokolowski 6 (0/4,
1/3), Johnson 11 (4/5, 0/1), 1/5), Benzing 11 (3/5, 1/3), 2/6), Chillo 7 (2/3, 1/3), Jones 6 Girone Verde
Hopkins 25 (7/13, 2/4); Crawford Groselle 21 (9/14); Fantinelli 3 (1/1 (3/4, 0/2); Bortolani 3 (0/4 da 3), Urania Mi-Cantù 66-58
12 (3/3, 0/3), Thompson (0/4, 0/2), da 3), Charalampopoulos 7 (3/6), Imbrò 11 (2/3, 2/5), Sims 8 (3/7), Akele U.Piacenza-Capo d’Orl. 91-85
Baldi Rossi 3 (0/3, 1/1). All: Caja Borra, Frazier (0/3). All: Martino (0/2, 0/1). All: Menetti Orzinuovi-Pistoia 66-90
Treviglio-Torino 85-72
UMANA VENEZIA VANOLI CREMONA GEVI NAPOLI
Mantova-Biella 86-62
Theodore 11 (2/3, 1/3), Stone 9 Spagnolo 15 (1/5, 3/6), Kohs 12 Uglietti 2 (0/1 da 3), Rich 9 (3/8,
(3/4, 1/3), Bramos 22 (4/4, 4/7), (0/1, 4/10), Tinkle 17 (3/6, 3/4), 1/4), Parks 16 (6/8, 1/3), Trapani-Udine 73-88
Brooks 13 (2/4, 3/5), Watt 11 Cournooh 10 (5/7, 0/4), Dime 4 McDuffie 27 (6/10, 3/6), Zerini 12 Girone Rosso
(2/7); Cerella 3 (1/1 da 3), Daye 8 (2/2); Vecchiola (0/1), Juskevicius 11 (3/4, 1/1); Gudaitis (0/2), Vitali 5 (1/1, Verona-Fabriano 74-43
(2/3, 0/2), De Nicolao 8 (2/2, 1/2), (1/4, 3/6), McNeace 14 (6/8, 0/1). 1/2), Velicka 4 (2/4, 0/5), Marini 2 (1/3, Latina-SA Roma 81-60
Echodas All: De Raffaele All: Galbiati 0/2), Lombardi (0/2). All: Buscaglia Cento-Ferrara 57-64
Ravenna-Scafati 71-81
ARBITRI Paternicò, Vicino, Quarta ARBITRI Mazzoni, Attard, Borgo ARBITRI Lanzarini, Perciavalle, Galasso
NOTE T.l: Reg 20/321 Ven 18/20. Rim: NOTE T.l: BoF 11/15, Cre 8/10. Rim: NOTE T.l: Tre 13/18, Nap 12/16. Rim: Nardò-Forlì 75-84
Reg 28 (Hopkins 5) Ven 31 (Brooks 8). BoF 34 (Chara 8), Cre 35 (McNeace Tre 37 (Sokolowski e Dimsa 6), Nap 41 E.Roma-Chiusi 86-93
Ass: Reg 23 (Cinciarini 9) Ven 22 9). Ass: BoF 15 (Chara 5), Cre 17 (Vitali 6). Ass: Tre 13 (due con 3), Nap Chieti-San Severo 77-67
(Stone 5). Spett. 1002 (Juskevicius 6). Spett. 4200 19 (due con 4)
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 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 55

PALLAVOLO PLAYOFF SUPERLEGA

Piacenza alla bella con Russell Gli altri quarti

Milano resiste
«Sì, la mia migliore partita» fino al tie break
con Modena
Perugia facile
Lo schiacciatore, assente in gara 1, ha guidato la rimonta e con
Trento ora è 1-1. «Decisivi muro e difesa, non i miei 33 punti» a prima semifinale è

L
Perugia-Modena. Gli
umbri hanno chiuso
sull’incontro che ci attende a con un netto 3-0 la
PIACENZA 3 Trento domenica perché sono si- seconda sfida contro
curo che sarà ancora più dura».
LA GUIDA Cisterna, mentre gli emiliani
hanno sofferto fino al tiebreak
TRENTO 2 3 Cos’è cambiato rispetto a sa- per superare la Powervolley. Da-
21-25, 29-31, 25-19, 25-20, 24-22 bato scorso? Champions vanti a quasi 3000 spettatori al
«Bernardi ha deciso di inserire League Palalido, Milano è risalita dopo
GAS SALES BLUENERGY dueliberi,utilizzandoScanferlae Giovedì aver perso i primi due set e ha
PIACENZA
Recine 19, Holt 7, Lagumdzija
Catania, quest’ultimo schierato semifinali di ceduto nel tie break sotto i colpi
6, Russell 33, Caneschi 11, al posto di Recine per rendere più ritorno di di Ngapeth e di Abdel-Aziz, fino
Brizard 4; Scanferla (L), Catania, solido il cambio palla. Si è rivelata Champions a due anni fa proprio della
Antonov 2, Rossard, Stern 21. N.e. la soluzione vincente, ma noi League con Powervolley.
Cester, Pujol, Tondo. All. Bernardi. sappiamo bene che in gara 3 ci at- Trento che
tenderà un’altra battaglia, perché ospita Perugia
ITAS TRENTINO
Sbertoli 2, Michieletto 18,
Trento gioca alla grande al servi-
zio soprattutto in casa».
dopo la vittoria
per 3-2
MILANO 2
Lisinac 15, Lavia 10, Kaziyski
24, Podrascanin 12; Zenger (L),
Cavuto 1, Pinali, Sperotto. N.e. 3 È la migliore prestazione da
all’andata.
Nell’altra MODENA 3
HA DETTO D’Heer, Albergati, De Angelis (L).
All. Lorenzetti.
quando è a Piacenza?
«Credo di sì, ma conta poco».
semifinale sfida
polacca tra i
25-17, 14-21, 25-22, 18-25, 13-15

campioni uscenti ALLIANZ POWERVOLLEY

ARBITRI Florian e Vagni. MILANO
NOTE Spettatori 1100 per 17.000 3 Sembra che 33 punti e una del Kezierzyn-
Piano 5, Porro 4, Ishikawa 19,
euro. Durata set: 25’, 35’, 28’, 25’, prestazione da applausi siano Kozle che in Mosca 8, Patry 13, Jaeschke 21;
Vincente la 35’. Tot. 148’. Piacenza: battute una cosa normalissima. gara-1 hanno Pesaresi (L), Staforini, Romanò 7,
scelta di sbagliate 27, vincenti 13, muri 10, «Non guardo le statistiche, sono battuto 3-0 fuori Maiocchi, Daldello. All. Piazza.
errori 35. Trento: battute sbagliate 17, solo felice per la vittoria. E poi di- casa lo
inserire due vincenti 7, muri 13, errori 21. LEO SHOES PERKINELMER
co la verità: adesso sono anche Jastrzebski
liberi. In MODENA
molto stanco». Wegiel di Andrea
gara 3 sarà Gardini.
E. Ngapeth 23, Mazzone 7,
dura, in di Matteo Marchetti Abdel-Aziz 14, Leal 23,
3 Sotto 0-2 e nel tie break avete Stankovic 10, Bruno 1; Rossini
casa loro PIACENZA
cambiato campo sul 4-8: come Finale (L), Gollini (L), Sanguinetti, Sala,
battono alla na partita infinita, avete fatto a ribaltare quell’in- A2 donne Van Garderen. All. Giani

U
grande due ore e mezza di credibile e infinito quinto set? LaBanca
ARBITRI Cesare e Curto.
gioco, un tie break «Una frazione fantastica, ci sia- Valsabbina
NOTE Durata set: 23’, 22’, 32’, 24’,
terminato 24-22, e la mo riusciti soprattutto grazie a Brescia cerca di 20’; tot. 121’. Spettatori 2985.
sfida fra Piacenza e un paio di grandi difese che ci impattare la Milano: battute sbagliate 18, vincenti 8,
Bello Trento arriva a gara 3. Grandissi- hanno permesso di contrattacca- serie muri 15, errori 26.
tornare a mo protagonista è stato Aaron re al meglio e accorciare le di- promozione in Modena: battute sbagliate 14, vincenti
Russell, in panchina sabato scor- stanze, pensando a un pallone al- Usa Aaron Russell, 28 anni, di Piacenza ed ex di Perugia e Trento TRONGONE A-1 femminile, 9, muri 13, errori 18. (p.f.c.)
giocare
sonelprimoconfrontodellaserie la volta. Poi credo che la differen- con l’Eurospin
davanti al
a causa di un problema alla za sia arrivata anche grazie al no- Pinerolo in
pubblico, lo
scorso anno
schiena, titolare al PalaBanca con
33 punti e un incredibile 64 per
stro muro, sempre attento». Domenica alle 18 gara-3 a Trento vantaggio 2-1. Si
gioca al
CISTERNA 0
era deserto cento in attacco su 44 tentativi. 3 Per la prima volta giocavate di
e non ho bei «Non si può raccontare questa fronte a un Palabanca aperto al QUARTI SEMIFINALE FINALE SEMIFINALE QUARTI
PalaGeorge di
Montichiari alle PERUGIA 3
ricordi vittoria - spiega lo schiacciatore cento per cento: non era esauri- 1, 4, 8, 11, 15 MAGGIO 20-30. Eventuale 23-25, 20-25, 20-25
statunitense-parlandodellapre- to,maoltremillespettatorisiso- 10 APRILE gara-5 a Chieri,
Aaron TOP VOLLEY CISTERNA
stazione di un singolo. Abbiamo no fatti sentire. Qual è stata la PERUGIA 3 3 3 2 TRENTO sabato alle
Russell Bossi 5, Baranowicz 2, Maar
giocato alla grande come squa- sensazione? 20.30.
14, Zingel 5, Dirlic 18, Rinaldi 2;
CISTERNA 1 0 0 3 PIACENZA
dra, altrimenti non saremmo «È bello tornare a giocare di Cavaccini (L) Wiltenburg 1, Raffaelli 3
riusciti a tenere il passo di una fronte a un pubblico simile. Lo N.e. Saadat, Giani, Picchio (L).
Itas che sta mettendo in mostra scorso anno era deserto e non ho All. Soli.
una grande pallavolo, come ha bei ricordi».
confermato anche a metà setti- SIR SAFETY CONAD PERUGIA
PERUGIA Anderson 8, Mengozzi 6,
mana in Champions League con- 3 Fraunasettimanasfidadecisi- 14, 17, 20, 24, 27
APRILE
14, 17, 20, 24, 27
APRILE Rychlicki 15, Leon 16, Solè 6,
tro Perugia e con noi». va a Trento, dove Piacenza non MODENA CIVITANOVA
Giannelli 5; Colaci (L), Plotnytskyi,
vince dal maggio 2009 quando Travica N.e. Ricci, Dardzans, Ter
3 Il ritorno di Scanferla, Catania conquistò lo scudetto. Horst, Russo, Piccinelli (L). All. Grbic.
per Recine in seconda linea, il ri- «Dobbiamo farcela per noi, per
torno di Russell: Piacenza è la società e per tutta la città. Non ARBITRI Frapiccini e Luciani.
NOTE Durata set: 32’, 30’, 34’;
cambiata tanto. sarà facile ma abbiamo l’obbligo
totale: 96’. Cisterna: battute sbagliate
«Sì e ci siamo meritati questa vit- di riuscirci». 12, vincenti 4, muri 3, errori 19.
toria con il contributo di tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA MODENA 3 3 3 3 CIVITANOVA Perugia: battute sbagliate 9, vincenti
Adesso festeggiamo, ma appena MILANO 0 2 0 1 MONZA
4, muri 12, errori 13.
rientriamo negli spogliatoi con-
centriamoci immediatamente s TEMPO DI LETTURA 2’34”
GDS
(die.ro)
56 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

CICLISMO IN BELGIO LA 106a EDIZIONE

IL RACCONTO

IDENTIKIT
VAN DER POEL FIANDRE BIS Mathieu
Van der Poel

RESISTE A POGACAR SUI MURI

NATO A KAPELLEN (BELGIO)
IL 19 GENNAIO 1995, È OLANDESE
SQUADRA ALPECIN-FENIX

ALTEZZA PESO

E POI LO FULMINA IN VOLATA

184 cm 75 kg
● Figlio di Adrie e nipote di Poulidor, è pro’ dal
2019. Nel cross, ha vinto 6 Mondiali, una Coppa
del Mondo e 3 Europei. Su strada è stato iridato
junior a Firenze 2013: ieri il successo numero 38.
Ha vinto Amstel 2019, Giro delle Fiandre 2020

Capolavoro dell’olandese, che sul Paterberg non si fa staccare e 2022 (2° nel 2021), Strade Bianche 2021, più
una tappa al Tour 2021 dove ha vestito la maglia

VanBaarleeMadouasrientranoai-250metrievannosulpodio gialla. Nel 2022 è stato anche terzo alla Sanremo

IL FILM DELLA CORSA

1 2 3

La Ronde del di Ciro Scognamiglio

volta davanti a così tanti tifosi». la, e non solo perché ha “rischia-
to” di diventare il primo vincitore
INVIATO A OUDENAARDE (BELGIO)
Atmosfera Arriva la sera ad di un grande giro re del Fiandre

U
Oudenaarde e la piazza principa- dai tempi di Bugno. Certo, in vo-
UOMINI le è ancora strapiena di gente.
Fiume di birra che scorrono – sul
lata è caduto nella trappola del-
l’olandese e così le braccia le ha
percorso uno “spillatore” dice che alzate sì, ma per il disappunto:
Mozzato 25° è arrivato a 5.000 litri -, odore di «Mi hanno chiuso, ero frustrato
primo salsicce arrostite e un argomento perché non ho potuto fare il mio
italiano di discussione: un Fiandre me- sprint, ma sono cose che possono
1. Mathieu Van na volata mozzafiato. Semplice- mo-ra-bi-le. Dal rimpianto per succedere. All’inizio ero caduto,
der Poel (Ola, mente mozzafiato. Al punto di l’assenza di Van Aert all’ennesima ho perso il computerino e non
Alpecin-Fenix) volerla rivedere ancora, ancora, sconfitta Quick-Step, dalla fuga avevo i dati della potenza. Se mi è
km 273 in ancora. Mathieu Van der Poel coraggiosa di Boaro e Mozzato ai piaciuto il Fiandre? Tantissimo.
6.18’30”, media aspetta e guarda Tadej Pogacar. soli 3 italiani al traguardo, i temi Sui Muri avevo la pelle d’oca e tor-
43,197 km/h Una, due, tre volte: il traguardo sono tantissimi. Però la scelta ob- nerò». Sul secondo Vecchio Kwa-
2. Dylan Van del Giro delle Fiandre è a poche bligata è il focus sui due mattatori, remont ha menato le danze, sul
Baarle (Ola, centinaia di metri. Mathieu deve Mathieu Van der Poel e Tadej Po- terzo ha forzato per rimanere solo
Ineos) scegliere l’attimo giusto. Quello e gacar. Rispettare le attese per un con Mvdp, sull’ultimo Paterberg –
3. Valentin nessun altro. Perché Pogacar può duello epico non è la cosa più meno 13 km alla fine – l’olandese
Madouas (Fra, beffarlo, perché l’anno scorso ha semplice di questo mondo: riu- Il nome del Monumento Mathieu van der Poel, 27 anni, sul podio si è leggermente staccato, come
Groupama-Fdj) perso da Asgreen proprio così, e scirci è da campioni. Il re di due della De Ronde van Vlaanderen (così è chiamato il Giro del Fiandre in piegato sulla parte destra della
4. Pogacar (Slo) perché ehi, dietro ci sono Ma- Tour merita più di qualche paro- fiammingo) con a sinistra Dylan van Baarle, 29, e Valentin Madouas, 25 BETTINI stradina. Ma si è salvato ed è lì che
5. Kung (Svi) douas e Van Baarle che menano di
a 2” brutto, stanno rientrando, ormai
6. D. Theuns sono lì. Proprio allora – 230 metri
LA STORIA
(Bel) dalla linea bianca – l’olandese
Sul Paterberg ero
Colbrelli esce
7. Wright (Gb) parte e sembra che l’asfalto sotto l’esito degli esami cardiaci.
di Luca Gialanella
a 11”
8. Pedersen
la sua bici sia sul punto di distrug-
gersi, tanta è la potenza in fondo a al limite. In volata a televisione, il Fiandre,
Però l’amore di Colbrelli per la
bicicletta è tale che ieri, tra
è stato come una
in incognito L
(Dan) a 48” 273 chilometri. La mossa perfetta: la prima giornata in un’immagine e l’altra del
9. Laporte (Fra)
10. Kristoff
uno straordinario Pogacar, il mi-
gliore su Muri e pavé al debutto, partita di poker famiglia dopo le due
settimane più brutte
Fiandre che ha seguito sin dal
mattino, è uscito di casa. Non

per il fratello
(Nor) resta chiuso tra Van Baarle e Ma- della vita. I figli non lo vedevano ha restrizioni particolari, se non
11. Matthews douas (la Uae-Emirates con il d.s. dal 20 marzo, quando Sonny tenere i ritmi di una vita
(Aus) Baldato rivedrà il tutto con la Giu- Colbrelli da Desenzano era normale, senza eccessi. Non

14. Pidcock (Gb) ria: «Al limite, ma queste sono le
a 1’05” corse») e manca pure un podio
25. Mozzato
a 1’07”
che avrebbe strameritato. Mentre
Van der Poel si tuffa nell’abbrac-
34. Trentin cio della fidanzata Roxanne. «Sul
44. Pasqualon
a 3’29”
Paterberg ero al limite, mai fatto
così in passato. Nel finale ho pen-
103. Morice sato solo alla mia volata. Quando
(Fra) a 10’13”. si arriva in due allo sprint, è sem-
Partiti 165 (12 pre una partita di poker. E l’ho
italiani), arrivati vinta». Quarta partecipazione al
103 (3 italiani) Fiandre: quarto-primo (2° Van
Aert)-secondo-primo. «Sembra
che me l’abbiano cucito addosso.
Essere tornato dopo i problemi al-
la schiena è unico, così come è
fantastico vincere per la prima
cicloamatore
partito con destinazione Spagna, voleva essere riconosciuto, si è
Preparerò il Giro Giro di Catalogna. Sabato hanno messo cappellino sulla testa,
in Spagna: l’hotel riabbracciato il papà che adesso
porta un defibrillatore
occhiali scuri e mascherina, ed
è andato alla Granfondo
ha le stanze che sottocutaneo dopo l’arresto Colnago di Desenzano a fare il
simulano l’altura Tricolore
cardiaco nella prima tappa a
Girona: gli hanno fatto festa e
tifo per il fratello Tomas, 25
anni, cicloamatore, che ha
Mathieu van der Poel e Roubaix... tanti disegni, come sempre. appena vinto una corsa in mtb.
27 anni Sonny Colbrelli, Sonny non è certo un tipo che si Ha visto un passaggio della gara
31 anni, e un lascia abbattere dal destino. e poi l’arrivo. Tomas l’abbiamo
2021 da favola: Combatteva in bici, combatterà incontrato tante volte con il fan
campionato adesso per uscire dal box che gli club di Sonny, ed è proprio bello
italiano hanno imposto le norme italiane: che il primo pensiero della
ed Europeo, non si può fare attività agonistica nuova vita del fratello più
più la Roubaix con il defibrillatore. Se ne famoso sia stato per lui.
riparlerà nei prossimi mesi dopo © RIPRODUZIONE RISERVATA
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 57

3 DOMANDE A... In breve

TENNIS: BATTUTO RUUD
Alessandro
Ballan
Fenomeno Alcaraz
Che trionfo a Miami
VINCITORE DEL FIANDRE 2007
E DEL MONDIALE SU STRADA 2008

È qui la festa
1 Pogacar e Van der Poel
si sfidano sull’ultimo Paterberg
2 Pogacar, chiuso allo sprint,
alza le braccia 3 Van der Poel
vince su Van Baarle e Madouas
4 Mathieu con Roxanne,
la sua ragazza BETTINI
1 Ballan, grande Van der
«Che errori
di Tadej...
In Belgio come
alla Sanremo»
Alessandro Ballan (42 anni,
in foto) è l’ultimo italiano ad
aver conquistato un Mondiale
(Varese 2008). Ieri ha visto il
Fiandre (vinto nel 2007) in tv.
Poel, ma Pogacar fuori
dal podio dopo aver fatto la
Tour. Lì ci sono ascese di 10
chilometri e anche più.
Nessuno gli sta dietro.
Diverso nelle classiche
Monumento. Avrebbe
dovuto far tirare Van der
Poel sui Muri e non tenerlo a
rimorchio. E poi fatta la
selezione, doveva gestire le
risorse. Nell’ultimo
chilometro, infine, perché
non dare il cambio
all’olandese per giocarsi la
volata a due? Male che va,
HA DETTO
arrivi secondo. Chiudere 4°
è davvero una beffa, pure
per la squadra che ha
Bel duello Casper Ruud, 23 anni, e il vincitore Carlos Alcaraz, 18 anni AFP

4 corsa per tutto il giorno...

«Finale incredibile: non è
possibile far rientrare in quel
modo Van Baarle e Madouas.
Lo sloveno ha sbagliato la
gestione della volata, come la
tattica sui Muri».
lavorato tanto e bene. Film
già visto alla Sanremo».
3 Anche lì Pogacar aveva
commesso errori?
«Certo, i tre scatti sul
Poggio nel tratto più facile
sono stati inutili e dannosi.
In volata
● Che fosse solo questione di
tempo era chiaro fin da
quando, ad appena 14 anni,
Carlito parte con comprensibile
tensione, va sotto 4-1 ma poi
riprende il controllo
mi hanno
chiuso. Ero
frustrato
Carlos Alcaraz conquistò il
primo punto Atp. Ma il baby
prodigio di El Palmar, provincia
cominciando a martellare sul
rovescio del norvegese, che
cerca di sottrarsi alla pesante
perché non di Murcia, sta bruciando le ragnatela provando a
ho potuto tappe e così a Miami diventa il frequentare la rete, con scarso

2 Ci dica di più.
«Beh, Pogacar ha molta
fiducia nei suoi mezzi, sa di
essere il più forte quando la
strada sale. Vale di sicuro
nelle corse a tappe, come il
Doveva partire a 500 metri
dallo scollinamento...
Pocagar è giovane: imparerà
fare il mio
sprint. Può
succedere
più giovane giocatore della
storia a conquistare il torneo (a
18 anni e 11 mesi) e il terzo più
profitto: 7-5. Il secondo set
invece non avrà storia: 6-4.
Alcaraz trionfa e sale al numero
dai suoi sbagli». giovane di sempre a 11 del mondo, a 29 punti dalla
Francesco Ceniti conquistare un Masters 1000 top ten, ma è secondo nella
© RIPRODUZIONE RISERVATA dal 1990, quando la categoria Race per Torino. Per
Se mi è venne introdotta. Meglio di lui l’appuntamento fin qui più

piacere
piaciuto solo Chang a Toronto nel 1990 importante per il pupillo, coach
il Fiandre? (18 anni e 5 mesi) e Nadal a Ferrero, assente tutta la
Montecarlo nel 2005 (18 anni e settimana per la morte del
Tantissimo. 10 mesi). Nel match con Ruud, padre Eduardo, ha voluto fargli
Sui Muri anche lui alla prima finale una sorpresa, presentandosi
avevo la Masters 1000 in carriera, sugli spalti. Cuore per due.
pelle d’oca
e tornerò
di sicuro IPPICA

In 5000 per la grande festa di Pisa

Tadej ha cominciato a perdere.
Detto questo, cosa gli vuoi dire: è
alla quarta top-5 consecutiva tra
Liegi, Lombardia, Sanremo e
Fiandre (l’ultimo Kelly a metà
Anni 80), e negli ultimi 10 mesi
ha attaccato ed è stato protagoni-
sta – in ordine sparso e non esau-
stivo – sempre: grandi vette del
Tour, Poggio, Muri del Fiandre,
côte della Liegi, sterrato della
Strade Bianche, salite del Lom-
bardia. Ah, per Van der Poel po-
trebbe fare bene pure alla Parigi-
Roubaix...
Tempo In tutto questo, l’olan-
dese è ancora in televisione e fini-
rà di parlare con i cronisti alle
ver correre la Sanremo. «Ma ero
consapevole del fatto che in alle-
namento stavo trovando risposte
importanti. Se invece torniamo a
metà febbraio… mai avrei imma-
ginato quello che sarebbe succes-
so». Terzo alla Classicissima; im-
presa-show a Montecatini alla
Coppi e Bartali; re della Attraverso
le Fiandre dopo 91 chilometri al-
l’attacco. Tutto propedeutico al-
l’apoteosi di ieri, con doppietta
per l’Olanda come non succedeva
dal 1981 (tripletta Kuiper-Pirard-
Raas). «Ah, caspita. Ne è passato
di tempo…». Poi torna su quel
momento chiave del Paterberg:
«Quasi ero sul punto di cadere,
ero come inacidito, ma sapevo
E Dettori non fallisce nel Gran Premio
● Dopo 4 secondi posti (il primo
nel 1992 alle spalle di papà
Gianfranco) Lanfranco Dettori
Tadej riesce a vincere il Premio Pisa (lr
Pogacar m 1600) e lo fa in scioltezza in
LE PAROLE 23 anni sella al favorito Il Grande Gatsby
DONNE DELLA STRADA che ha prodotto poderoso
allungo finale lasciando a 4
di Andrea Schianchi lunghezze Bahja del Sol (3° Assolo La facile vittoria di Frankie
Sprint della Vecello). Erano in 5000 a San Dettori, 51, con Il Grande Gatsby COSCIA
Kopecky
1. Lotte Kopecky
Duello: con loro Rossore per far festa al fantino
italiano reduce dalla quarta Southwind Frank) davanti al
(Bel, Sd Worx) non siamo più vittoria nella Dubai Cup e al favorito Diamond Truppo e a
km 159 in 4’11”,
media 37,860
solo spettatori quale ora in Italia manca solo il
Parioli. Sul fronte trotto invece, a
Daniele Jet. Pronostico rispettato
nella prova femminile (m 2060)
2. Van Vleuten Bologna il Premio Italia (m Delicious Gar (Gocciadoro-da
(Ola) l senso sta nel duello. 2060) è stato vinto in 1.14.8 da Father PAtrick) in 1.16.2 davanti
3. Blaak (Ola)
4. Sierra (Cub)
a 40”
I E’ bello vedere un
uomo solo al
comando, un
Denver Gio (A. Simioli-da a Dalia di No e Daughter as.

19.18. Il 17 marzo – ciclisticamen-
te parlando, l’altro ieri – non ave-
va mai gareggiato su strada in sta-
gione e ancora non sapeva di do-
Clic
Il... quinto in volata
è l’invasore
per l’ambiente
● Mentre c’era la volata
tra i quattro per la vittoria,
dall’altro lato del rettilineo
è spuntato un giovane: sulla
maglietta la scritta per la
difesa dell’ambiente.
È stato portato fuori senza
interferire nella corsa
che dovevo superare quel mo-
mento e poi puntare sulla volata.
Pogacar è stato forse il migliore in
gara, avrebbe meritato il podio.
Sono incredibilmente felice, ho
lavorato tanto per questo».
Mese Il bello è che aprile è solo
all’inizio: Van der Poel è atteso
domenica dall’Amstel Gold Race,
che ha già vinto, e a Pasqua dalla
Roubaix, terzo nel 2021. «Invece
la Liegi non dovrei farla perché
dopo la Roubaix mi allenerò a
Denia, in Spagna, e starò nell’ho-
tel che ha le stanze che simulano
l’altura. Non è ancora confermato
al 100%, ma normalmente sarà
questo il mio avvicinamento al
Giro d’Italia». La corsa della Gaz-
zetta – il traguardo della prima
tappa a Visegrad, venerdì 6 mag-
gio in Ungheria, è perfetto per lui
– lo aspetta a braccia aperte. In-
tanto dalla piazza di Oudenaarde
nessuno se ne vuole andare: sono
ancora lì tutti a ragionare sul
Fiandre. Un giorno racconteran-
no di esserci stati, e sanno benis-
simo che è un privilegio enorme.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 4’20”
5. Reusser (Svi) Pantani sul Mortirolo che
6. Ludwig (Dan) saluta il gruppo e pedala sulle
7. Brown (Aus) nuvole; ma volete mettere
8. Niewiadoma l’adrenalina che si scatena
(Pol) quando a contendersi la gloria
9. Chapman sono due? Il Giro delle Fiandre
(Aus) è un’autentica Via Crucis, un
10. Bastianelli viaggio nella fatica alla
a 1’10” scoperta dell’umana
11. Persico resistenza, con quei 18 Muri
16. Bertizzolo che sono altrettante dolorose
22. Confalonieri «stazioni» prima del
26. Cavalli a 1’13 rettilineo della felicità.
27. Balsamo Dopo sforzi epici si presentano
31. Paladin all’appuntamento i califfi del
a 1’18” gruppo: Van der Poel e
32. Longo Pogacar. E allora tornano alla
Borghini a 1’37” memoria immagini di altri
duelli omerici: tu stai con
Binda o con Guerra, preferisci
Coppi o Bartali, meglio
Anquetil o Poulidor, Gimondi
o Merckx? La sfida ci impone
sempre una celta. Non siamo
solo spettatori. Partecipiamo,
battagliamo, soffriamo e, alla
Lotte fine, avvertiamo tutti un gran
Kopecky mal di gambe, perché si fatica
26 anni anche a pedalare soltanto
con la fantasia. Che gioia,
però: non c’è cosa migliore
di un duello per sentirsi
davvero vivi.
SCI
Pellegrino allo sprint Sei Nazioni donne
nella 50 km tricolore Lezione d’inglese
Donne: vince la Ganz Italia travolta
Poker Chicco Pellegrino, 31 anni, 3
ori e 1 argento ai Tricolori NEWSPOWER
● Battendo in volata Francesco
De Fabiani e Dietmar Noeckler,
Federico Pellegrino ha vinto a
Dobbiaco la 50 km classica che
ha chiuso i campionati italiani
di fondo. L’argento olimpico di
Gazzetta.it Pechino in precedenza aveva
Sul nostro sito, vinto i titoli della sprint e della
video, risultati staffetta mista (e aveva chiuso 2°
e notizie sul la 15 km TL). Al femminile
Giro del Fiandre successo nella 30 km di
e sulla stagione Caterina Ganz su Lucia Scardoni
del ciclismo e Martina Di Centa, dopo quelli
dei giorni precedenti di Greta
Laurent (sprint) e della stessa
Scardoni (10 km TL).
RUGBY
Dodici mete Una fase di Italia-
Inghilterra di ieri pomeriggio a Parma
● Pesante sconfitta dell’Italia
nella seconda giornata del Sei
Nazioni femminile. Le azzurre di
Di Giandomenico ieri al
Lanfranchi di Parma (1700
spettatori) sono state travolte
dall’Inghilterra 74-0 (31-0). Le
ospiti, sempre padrone del
gioco, hanno realizzato 12 mete.
Altri: Francia-Irlanda 40-5;
Galles-Scozia 24-19. Classifica:
Inghilterra, Francia, Galles 10;
Scozia 1; Irlanda, Italia 0
● URC Italiane sconfitte nel 15°
turno di Urc: Glasgow-Zebre 40-
12; Treviso-Connacht 17-21.
 AltriMondi
58 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

Ai profughi le case confiscate alle mafie

● Per accogliere gli 81.739 profughi ucraini arrivati in Italia,
il governo pensa alle case confiscate alle mafie: il Viminale
ha pubblicato le linee guida che consentiranno ai Comuni
di sfruttare 622 immobili idonei. Nel dettaglio sono arrivate
42.181 donne, oltre a 8.285 uomini e 31.273 minori.

IL TEMA DEL GIORNO IN 5 P UNTI

LA GUERRA IN UCRAINA

INDIGNAZIONE E VERGOGNA
PER IL MASSACRO DI BUCHA
KIEV ACCUSA: «GENOCIDIO»
UE INVOCA NUOVE SANZIONI
L’esercito russo fa strage di civili. Mosca nega: «Foto truccate»
La condanna internazionale. L’Onu: «Inchiesta indipendente»
Ancora missili sulla città di Odessa, raid sui depositi di carburante
ucraino, Dmytro Kuleba. «La so- Von der Leyen chiede «un’inda- sopportabile. Le autorità russe Unito «sosterrà pienamente
di Pierluigi Spagnolo
la maniera di fermarli è questa: gine indipendente. Gli autori di devono cessare subito le ostilità, qualsiasi indagine della Corte pe-
aiutare l’Ucraina a liberarsi della crimini di guerra saranno ritenu- interrompere le violenze, e do- nale internazionale».

1 Dolore e sdegno per le im-

magini del massacro di Bu-
cha, a nord ovest di Kiev.
Sul conflitto e sulle scelte pese-
ranno anche quei cadaveri di ci-
vili, disarmati, alcuni con le mani
legate, uccisi con colpi ravvicina-
ti, rimasti sull’asfalto al termine
Le violenze shock del ritiro delle truppe russe da
Dall’Ue alla Nato, quella zona, occupata fino a poco
fino all’Onu, tutti fa. I corpi recuperati sarebbero
i leader condannano 410, da informazioni ucraine. E
poi ci sono le fosse comuni: in
l’eccidio di Bucha: un’altra area, individuata ieri
410 i corpi sempre a Bucha, trovati una ses-
recuperati, oltre a santina di cadaveri. Il presidente
una sessantina trovati ucraino Volodymyr Zelensky ha
nella fosse comuni.
Zelensky (nella foto)
accusato la Russia di «genoci-
dio» in Ucraina. «Sì, questo è un
genocidio. L’eliminazione del-
usa parole durissime l’intera nazione e del popolo
per una strage che ucraino», ha detto il leader di
potrà pesare anche Kiev al canale statunitense Cbs.
sulla ripresa dei Durissimo Zelensky anche sui
social: «Le madri dei soldati russi
negoziati. Mosca dovrebbero vedere le immagini.
ribatte: «Immagini Guardate chi avete cresciuto: as-
contraffatte». sassini, saccheggiatori, macel-
Intanto la Lituania lai». Il massacro di Bucha «di-
è il primo Paese mostra che l’odio dei russi contro
gli ucraini va oltre tutto ciò che
Ue a rifiutare Europa ha visto dalla Seconda
l’importazione guerra mondiale», ha scritto su
del gas russo Twitter il ministro degli Esteri
Russia, il prima possibile. I part-
ner conoscono i nostri bisogni,
carrarmati, aerei da combatti-
ti responsabili». Il primo effetto è
che adesso «l’Ue lavora a nuove
sanzioni contro la Russia e a nuo-
vranno rendere conto di quanto
accaduto», rimarca il premier
Mario Draghi. «Esigo che le orga- 3 Comincia un’altra settima-
na di negoziati.
mento, sistemi aerei di difesa», visostegniall’Ucraina»,fasapere nizzazioni internazionali abbia- Peseranno, indubbiamente, an-
ha aggiunto Kuleba, mentre Ze- il presidente del Consiglio euro- no accesso alle zone, per docu- che le violenze russe a Bucha, co-
lensky “punge” gli Usa sulle ri- peo,CharlesMichel.«Un’indagi- mentare gli orrori in modo indi- sì come gli attacchi ucraini sui
chieste da soddisfare. Come sem- ne indipendente» invoca anche pendente», è l’appello del can- depositi di carburanti a Belgorod,
pre, da Mosca arriva un’altra ver- il segretario dell’Onu, Antonio celliere tedesco Olaf Scholz, che in Russia, che da venerdì hanno
sione: «Quelle immagini sono Guterres. Lo sdegno è generaliz- chiede che «i crimini delle forze fatto ulteriormente salire la ten-
contraffatte, un’altra provocazio- zato. «Le immagini lasciano at- armate russe siano chiariti» e sione (ieri altre esplosioni in zo-
ne di Kiev. Durante il periodo in toniti. La crudeltà dei massacri di che Mosca «accetti di mettere fi- na). Nonostante tutto, anche sot-
cui Bucha era sotto il controllo civili inermi è spaventosa e in- ne ai combattimenti». E il Regno totraccia, la trattativa prosegue,
delle forze armate russe, nessun
residente ha subito azioni violen-
te», dice il Cremlino, chiedendo
che del caso si occupi l’Onu.
Le immagini
2 L’indignazione accomuna
tutti i leader. E spinge l’Ue a
invocare nuove sanzioni.
dell’orrore
Una delle foto della carneficina.
Civili uccisi dai russi lungo una
«Un atto di crudeltà», lo defini- strada di Bucha, città
sce il segretario generale della a nord ovest di Kiev. Finora sono
Nato,JensStoltenberg,«brutalità stati recuperati 410 corpi.
mai vista in Europa da decenni». Un massacro che riporta alla
«Quelle immagini sono un pu- memoria quello avvenuto più di 25
gno allo stomaco, gli Usa stanno anni fa a Srebrenica AFP
documentando eventuali crimi-
ni di guerra», aggiunge il capo
della diplomazia, Antony
Blinken. La presidente della
Commissione europea, Ursula
von der Leyen, parla di «notizie
di orrori indicibili nelle aree da
cui la Russia si sta ritirando».

News
LE ELEZIONI A BUDAPEST TERRORE IN CENTRO DOPO UNA RISSA

LA MINISTRA CARTABIA CONVOCA LA MAGGIORANZA SUL NODO-RIFORMA
Giustizia, l’accelerazione
Oggi vertice a oltranza
● Un vertice di maggioranza
“a oltranza” tenterà oggi di
sciogliere i nodi sulla giustizia.
Anche perché la riforma è stretta
da tre scadenze: il 19 aprile con
l’esame alla Camera, il 12 giugno
con il voto dei referendum e
luglio, quando si dovrebbero
tenere le elezioni del Csm. Ma
a convincere la Guardasigilli
Marta Cartabia a convocare
la maggioranza sono i veti
incrociati delle forze politiche,
centrodestra e Iv in testa.
Malgrado l’ennesimo richiamo
del presidente della Repubblica,
Giurista Marta Cartabia, 58 anni,
ministra della Giustizia dal 2021 ANSA
Sergio Mattarella che nei giorni
scorsi ha ricordato come
«la riforma del Csm non è più
rinviabile». Il vertice di oggi
punta a uscire dall’impasse
sul sorteggio temperato per
l’elezione del Csm, sostenuto
da Fi, Lega e Iv: sul tavolo c’è
un altro tipo di sorteggio, quello
sulla formazione dei collegi
elettorali, proposto dalla Lega.
Cartabia ha ribadito i propri
dubbi di costituzionalità sul
sorteggio, seppur temperato.
Per quanto riguarda le “porte
girevoli”, un primo accordo
equiparerebbe i magistrati che
assumono cariche di governo a
quelli eletti in Parlamento o nei
Consigli regionali: concluso
il mandato, finirebbero fuori
ruolo per un certo periodo.
Ungheria al voto
Vittoria di Orban
È il quinto mandato
● L’Ungheria non cambia: Viktor
Orban vince ancora le elezioni.
Lo scrutinio dei voti è andato
avanti nel corso della notte, ma
il premier è apparso subito in
netto vantaggio, con la coalizione Paura Le persone nel panico nella zona della strage, a Sacramento AFP
composta dal partito di governo
Fidesz e dai cristianodemocratici
di Kdnp a 134 seggi, su un totale
Spari sulla folla a Sacramento
di 199, e l’opposizione (che però Almeno 6 morti, killer in fuga
parla di irregolarità) a soli 57.
Orban era in corsa per il quinto ● Almeno sei persone sono forse in seguito a una lite,
mandato. L’affluenza si è attestata morte ed altre 12 sono rimaste si sono sentiti diversi spari, sino
al 67,8%, in leggero calo rispetto a ferite a Sacramento, negli Usa, a 50. Alcuni testimoni hanno
4 anni fa, in una delle consulta- per l’ennesima sparatoria: e la visto un uomo in auto aprire
zioni più importanti nella storia polizia ha lanciato un appello il fuoco. Secondo il sito Gun
dell’Ungheria. Anche in Serbia, per arrestare il killer, o forse più Violence Archive, nel 2021
dove si è votato per presidenziali, di uno, ancora in circolazione. la violenza armata ha causato
politiche e comunali, si va Da chiarire la dinamica dei fatti, 45 mila vittime negli Usa
verso la rielezione del filorusso avvenuti poco dopo le 2 di notte e, dall’inizio dell’anno, oltre
Aleksandar Vucic. in pieno centro: dopo una rissa, 10.700, compresi i suicidi.
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 59

Il regista Kvedaravicius ucciso a Mariupol Noi siamo testardi come umanità: siamo
● Stava cercando di lasciare in auto la città assediata
di Mariupol il regista e antropologo lituano Mantas
innamorati delle guerre, dello spirito
Kvedaravicius (nella foto), ucciso sabato in Ucraina. Noto di Caino, invece che dello spirito di pace
per alcuni lavori premiati nei principali festival europei,
Kvedaravicius, 45 anni, stava preparando un documentario. Papa Francesco Ieri nella conferenza stampa sul volo di ritorno da Malta

I tank
La fine dell’emergenza
distrutti
Soldati ucraini
camminano
fra i tank di Quarta dose ai fragili
Attesa in settimana
Mosca lasciati
a Bucha:
secondo Kiev,
sono 18 mila
i caduti russi,
con oltre 640
carri armati la decisione dell’Europa
«Cautela sui contagi»
distrutti o
catturati AFP

In tv il ministro
HA DETTO Speranza avverte:
«Sulle mascherine
al chiuso si valuta
L’Italia a fine mese»
condanna
gli orrori
Altri 53 mila casi
di Bucha:
siamo di Francesco Rizzo
attoniti, la essun Paese pensa a

pur tra mille difficoltà e con di-
stanze immutate su molte que-
stioni. «Spero che dopo gli sforzi,
siarriviancheallafirmadiundo-
cumento, un passo importante»,
decisivo per un incontro tra Ze-
lensky e Putin, ha detto ieri il
portavoce del Cremlino, Dmitry
Peskov. «Prima o poi l’Europa
dovrà costruire un dialogo con la
Russia, che qualcuno dall’altra
parte dell’oceano lo voglia o no»,
ha sottolineato Peskov. Lo scon-
tro più duro è proprio sullo status
della Crimea e del Donbass e del-
l’area a sud est più in generale.
«Noi conosciamo la posizione
del governo ucraino e del nostro
leader Zelensky. Non possiamo
scambiare la nostra terra. I nego-
ziati riguardano i confini prima
della guerra. Non ci sarà altra po-
sizione, di questo sono sicuro.
Mariupol sarà ucraina», ha detto
ieri il vicesindaco della città, Ser-
gey Orlov, su Rai 3 a Mezz’ora in
più.
sposto con dure sanzioni se aves-
se attaccato. La seconda missio-
ne, a Kiev, per rivelare a Zelensky
i piani del Cremlino, fornendo
informazioni cruciali. Oggi, in-
tanto, si entra nel quarantesimo
giorno di guerra. Piovono ancora
missili e bombe su Odessa (colpi-
ta una raffineria) e su Mykolaiv.
Resta drammatica la situazione a
Mariupol. Secondo fonti di Kiev,
l’esercito russo ha trasferito 40
mila residenti della città portua-
le, la più colpita. «Le immagini
che arriveranno da Mariupol,
quando sarà liberata, forse saran-
no ancora più devastanti di quel-
le di Bucha», ha detto il ministro
Kuleba. E intanto, a far rischiare
un’ulteriore escalation, arrivano
le parole del governo polacco, di-
sponibile a ospitare armi nuclea-
ri degli Stati Uniti. «Servirebbe
come deterrente», spiega il pre-
sidente Kaczynski.
5 Intanto, sul fronte del-
l’energia, si registra la presa
Lituania non consumerà un so-
locentimetrocubodelgastossi-
co russo. La Lituania è il primo
Paese Ue a rifiutare l’importa-
zione», ha scritto su Twitter la
prima ministra Simonyté. La
decisione suona un po’ come
unasfidaaglialtriPaesieuropei,
che nonostante tutto continua-
no a utilizzare gas e petrolio di
Mosca. «Da questo mese, nien-
te più gas russo in Lituania»,
aveva anticipato sabato il presi-
dente della Lituania, Nauseda.
«Se possiamo farlo noi, lo può
fare anche il resto d’Europa».
Davanti alle atrocità di Bucha,
nel governo tedesco c’è chi
chiede che la Ue cominci a di-
scutere di un divieto all’impor-
tazione del gas russo. Gazprom,
colosso statale russo dell’ener-
gia, continua però a fornire gas
naturale, in linea con le richie-
ste degli europei. La società ha
spiegato che le richieste di ieri
sono state di 108,4 milioni di
metri cubi, come nei giorni pre-
«N
Russia deve una quarta dose per
renderne tutti e nessuno la sta
conto facendo. La quarta
dose si deve fare su-
bito per gli immunocompromes-
si ma è anche probabile che serva
per le fasce generazionali più an-
ziane». Così il ministro della Sa-
lute Roberto Speranza, ospite di
Rai 3, fa il punto sulla situazione:
questa settimana è attesa un’in-
Mario dicazione condivisa della Com-
Draghi missione Europea perché «si ri-
Presidente schiava che ognuno decidesse
del Consiglio una cosa diversa». Nel frattem-
po, spiega il ministro, «tutti i Pa-
esi stanno approfondendo i da-
ti». E non ci si muove solo in Eu-
Sono ropa: il Canada si pronuncerà a
scioccato: giorni; gli Usa hanno dato il se-
un’indagine maforo verde per due categorie
di persone - over 50 e immuno-
indipen- depressi - davanti alla diffusione
dente deve della sotto-variante Omicron
portare BA.2.
a responsa-
bilità In Germania E le mascheri-
effettive ne? «Serve cautela», dice Spe-
ranza. Si deciderà «nella terza
decade di aprile», probabilmen-
te il 20, se prorogare l’obbligo di
tenerle al chiuso ancora per qual-
che settimana o far scattare il “li-
beri tutti” dal 1° maggio. Il decreto
coverati nei reparti ordinari. La-
zio, Campania, Lombardia e Pu-
glia le regioni ieri con più casi. Gli Senza
attualmente positivi sono arrivati protezione
a 1.284.016, dei quali 1.273.510 Cittadini in
sono in isolamento domiciliare. centro a Milano
Del resto, i numeri diffusi dall’Iss senza
confermano che, con Omicron, mascherina:
la possibilità di ammalarsi nuo- sono finora
vamente si verifica più spesso e 38.893.581
che particolarmente interessata è le terze dosi
la fascia 12-49 anni. Il pericolo di addizionali-
nuova infezione è più alto in chi richiami booster
ha avuto una prima diagnosi da inoculate in Italia
Covid da oltre 210 giorni, rispetto ANSA
a chi ha avuto la prima diagnosi
fra 3 e 7 mesi fa. Nel frattempo,
cosa succede all’estero? Lo stop
alle mascherine al chiuso è scat-
tato ieri in Germania, decisione
che è stata criticata dalla maggior
parte dei Lander. Tuttavia, il go-
verno sostiene che il sistema sa-
nitario non è sovraccarico a livel-
lo nazionale e che, in caso di
emergenza, spetti agli enti locali
emanare ulteriori restrizioni. In
Cina, invece, Shanghai sta con-

4 La guerra va avanti, mentre

emergono altri retroscena.
Il Wall Street Journal rivela che,
nei mesi che hanno preceduto
l’invasione russa dell’Ucraina, il
capo della Cia William Burns in-
traprese due missioni top secret.
di posizione della Lituania.
Dopo il braccio di ferro sul paga-
mento in rubli del gas russo, con
l’Ue che ha risposto a Putin di vo-
ler continuare a pagare in euro o
dollari, «come stabilito nei con-
tratti sottoscritti da tempo», ieri
cedenti. Anche in Italia c’è chi,
come il Pd, chiede «uno stop
totale al gas russo». Ma approv-
vigionarsi altrove, per ora, resta
davvero troppo complicato.
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Antonio
già in vigore prevede che l’obbli-
go finisca il 30 aprile. Una valuta-
zione che dovrà tenere conto dei
Guterres numeri della pandemia. Ieri
Segretario 53.588 nuovi positivi (rilevati da
generale 364.182 tamponi) contro i 70.803
dell’Onu di sabato (e i 59.555 di domenica
ducendo test antigenici e tampo-
ni molecolari per contenere la re-
cente recrudescenza dei casi. Sa-
bato la metropoli ha riportato
438 casi trasmessi a livello locale
e 7.788 portatori asintomatici.
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LaprimaaMosca,perfarsaperea un “no” chiaro è arrivato da uno

s TEMPO DI LETTURA 4’15’’ 27 marzo) e 118 vittime: tasso di
Putin che l’Occidente avrebbe ri- dei Paesi baltici. «D’ora in poi la positività al 14,7%, con 489 pa-
zienti nelle intensive e 10.017 ri- s TEMPO DI LETTURA 2’18’’

LE RICERCHE DURATE 12 ORE. LA PICCOLA ERA A 2 CHILOMETRI DA CASA
In Molise il miracolo di Nicole
A cinque anni ritrovata viva
dopo una notte nel bosco
● Dodici ore di ricerche
frenetiche con squadre di
soccorso, elicotteri, cani
molecolari e droni: poi Nicole
è stata ritrovata fra i rovi in un
boschetto a 2 km da casa sua.
È finita così la disavventura
della bambina di cinque anni
scomparsa sabato sera in
Molise. La bimba era scappata
da una finestra della sua
abitazione a Sant’Angelo
Limosano (un piccolo centro a
nord di Campobasso, a 900
metri di altitudine), dopo
un rimprovero della mamma:
le ricerche sono durate diverse
ore e hanno coinvolto centinaia
di persone. Per darsi alla fuga,
Nicole ha approfittato dei 20
Il salvataggio Nicole fra le
braccia dei suoi soccorritori ANSA
minuti in cui la madre ha
allattato il suo secondo figlio
di due anni e mezzo. «Siamo
scesi in un dirupo e lei era lì
in mezzo ai rovi: era in piedi e
non piangeva. Si vedeva che
era spaesata ma l’abbiamo
chiamata e lei ha risposto
subito. Ci ha detto che aveva
fame e voleva fare merenda»,
racconta il vice ispettore di
Polizia Rosario Serago, che -
insieme a un collega del
Soccorso Alpino - ha portato
in salvo la ragazzina. «Poi
l’abbiamo caricata sull’eli-
cottero e portata al campo
sportivo, dove è stata visitata
dal 118». Per il nonno della
bambina, «è un miracolo,
visto il freddo di questa notte».
La Procura della Repubblica
di Campobasso ha aperto
un fascicolo di inchiesta:
i carabinieri hanno ascoltato
entrambi i genitori di Nicole.
attrice per Figli di un dio
minore) e la figlia adolescente
DIVERSAMENTE
udente che rendono tutto
più vero. Io un Oscar lo
AFF­ABILE darei però anche al pubblico
di star presenti alla
di Fiamma Satta serata di assegnazione.
Al momento di premiare
Il vero Oscar con l’Oscar per il miglior
non protagonista Troy Kotsur,
al film “Coda” l’attore non udente che
è per la lezione interpreta il padre, hanno
applaudito tutti con la lingua
sui diritti Protagonista Emilia Jones, 20
anni, in una scena del film “Coda”
dei segni, scuotendo in alto
entrambe le mani aperte
che sembravano così tante
on sono del tutto inequivocabilmente farfalline svolazzanti nella
N convinta che il film
Coda, le vicende
di una famiglia
che la disabilità non deturpa
la società ma l’arricchisce.
Sembra un concetto ovvio,
platea. Ecco, applaudire una
persona non udente nella sua
lingua equivale, secondo me,
di non udenti, abbia meritato trito e banale ma non lo è ad accogliere una persona
ampiamente l’Oscar. perché i duri di intelletto sono in sedia a rotelle con una
Ma chi se ne importa. tanti. Inoltre ho adorato rampa. Un benvenuto
Il film, diretto dalla regista i chiaroscuri del legame tra migliore non c’è.
americana Sian Heder, la madre (l’attrice non udente
3 SEGUI FIAMMA ANCHE SU
è gradevolissimo, divertente Marlee Matlin, già vincitrice diversamenteaff-abile.
e interessante e dimostra dell’Oscar 1987 come miglior gazzetta.it
60 LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
A T L E T I C A
L’EVENTO
MILANO
MARATHON
È SEMPRE KENYA: DECOLLA KIPRUTO
Venti edizioni, 16° successo di un uomo degli altipiani. Donne: tripletta della Kiplagat
a vinto Milano, ha
LA PENSIAMO
H vinto la maratona, ha
vinto la voglia di un
ritorno alla vita
COSÌ normale. La città, dopo tre
anni, ha ritrovato la sua corsa
di Andrea Buongiovanni sulla distanza più tradizionale e
suggestiva, quella dei 42 km. La
Così riparte pandemia non è ancora stata
del tutto sconfitta. Ma
una città l’entusiasmo che ieri mattina si
che corre respirava in Corso Venezia,
punto di partenza e di arrivo
della gara - al netto dei
drammatici venti di guerra che
spirano da aeree non lontane -
è stato un chiaro segnale: la
passione per la corsa non si è
per niente sopita. La 20a
edizione dalla manifestazione
targata Rcs Sports & Events,
primo evento di massa
metropolitano dopo il lungo
stop, rispetto all’ultima
disputata in situazione di
normalità (quella del 2019) ha
Che vittoria Il keniano Titus
Kipruto, 23 anni, alla terza
esperienza sulla distanza, vince
la 20a maratona di Milano con
il personale di 2h05’05” COLOMBO
registrato un calo nel numero
di partecipanti. Sia nella prova
individuale (del 17.7%, da 6302
a 5186 arrivati), sia in quella dei
quartetti della staffetta benefica
(del 42.8%, da 3429 a 1960). È
un regresso fisiologico,
naturale, figlio delle tante
difficoltà degli ultimi periodi.
Nulla toglie a una maratona
che può e deve ulteriormente
crescere, ma che soprattutto da
un punto di vista tecnico, dopo
aver regalato con la sua “special
edition” la miglior prestazione
mondiale maschile del 2021, si
conferma tra le più credibili.
Ieri, praticamente in
contemporanea, si sono
disputate maratone anche a
Parigi, a Bratislava, ad
Hannover, a Manchester, a
Saragozza e a Daegu. Tra gli
uomini nessuno è andato forte
come Titus Kipruto, vincitore a
Milano in 2h05’05” (sedicesima
volta keniana). Sulla sua scia
il 26enne ingegnere milanese
Iliass Aouani, con 2h08’34”, è
diventato l’esordiente italiano
più veloce di sempre. E Vivian
Kiplagat, trionfatrice per la
terza volta, con 2h20’18”, ha
migliorato il proprio record
della gara. Si aggiungano i
successi della tre giorni del
Running Festival e la School
Run. Cosa chiedere di più?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 II LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

A T L E T I C A

LA MANIFESTAZIONE RCS SPORTS & EVENTS

Milano si conferma
LA RIVELAZIONE AZZURRA

AOUANI ALTRA LAUREA

MAI UN ITALIANO
UOMINI
È STATO COSÌ VELOCE
AL DEBUTTO SUI 42 KM
La classifica
maschile

1. Titus Kipruto
(Kenya)
2h05’05”

2. Kibet (Ken)
2h05’20”

3. Simbu (Tan) Record della gara donne

2h06’20” La keniana Vivian Kiplagat, 30
anni, vince per la terza volta la
4. Ashenafi (Eti) maratona di Milano. Si era già
2h07’06” imposta nel 2018 e nel 2019.
Con 2h20’18” toglie 2’07” al
5. Senbeta (Eti) primato della gara femminile
2h07’20” (special edition del 2021
esclusa), da lei stessa siglato
6. Filmon (Eri) nel 2019 (2h22’25”) COLOMBO
2h07’06”

7. Lagat (Ken)
2h07’56”

8. Ayana (Eti)
2h08’23”

Emigrato a Milano dal Marocco a 2 anni, doppio

9. Kiplagat (Ken)
2h08’24”

10. Aouani (Ita) dottore in ingegneria negli Usa, chiude in 2h08’34”

2h08’34”
«Negli ultimi 8 km ero distrutto dai crampi»
11. Leao (Bra)
2h08’37”

12. Gambino (Ita) 29 ottobre 1995 si affacciò alla mento, sono stato assalito dai capacità aerobiche…”. Il talento, minceremo a pensare ai prossimi
di Andrea Buongiovanni
2h16’00” specialità vincendo a Venezia in crampi e gli ultimi 8 km si sono passando anche attraverso la obiettivi. Questo risultato apre a
MILANO
2h09’26”. Quella stessa gara, cu- trasformati in un mezzo calvario. conquista di cinque titoli italiani nuove prospettive». Iliass, pas-

U
13. Agnello (Ita) riosamente, segnò anche il de- Dovevo stare attento a come ap- negli ultimi dodici mesi (due di sando per la Coppa Europa di
2h18’48” butto di Stefano Baldini, il dio di poggiavo i piedi». Ad altri è an- cross, uno sui 10.000, uno sui 10 Rennes, in Francia, del 28 mag-
maratona. In 2h11’01”. A confer- data anche peggio: «Pur non es- km su strada e uno nella mezza) è gio, andrà con ogni probabilità a
14. Lollo (Ita) ma che l’inizio di una carriera sendo più in brillanti condizioni stato sgrezzato da Magnani. «Ne- caccia dello standard per i 10.000
2h18’59” sulla più classica delle distanze – conferma – ho recuperato di- gli ultimi 5 km – dice l’ex d.t. az- dei Mondiali di Eugene (27’28”)
può essere insidioso per chiun- versi... scoppiati». Chiudendo al zurro (olimpico sui 42 km a Mon- l’11 giugno a Leida, nei Paesi Bas- Gazzetta
15. Pyego (Ken) que. 10° posto, migliore non africano. treal 1976 e a Mosca 1980, ndr) – è si. «Poi – spiega ancora Magnani Domani un
2h21’45” n atleta italiano mai aveva debut- calato da una media di 3’03- – lo attende un possibile mese in inserto speciale
tato in maratona correndo così La gara «Sapevo di essere ben Le prospettive All’arrivo, ad 3’04” a 3’10”, si è un po’ spaesato altura ad Albuquerque, in New di otto pagine
velocemente: 2h08’34”. Iliass allenato – dice Iliass, doppia lau- accoglierlo, anche il suo primo perché non gli era mai capitato di Mexico, e da lì la discesa per con il tempo di
Aouani, alla prima volta sui 42 rea in ingegneria conseguita alla allenatore a San Donato Milane- dover gestire questo tipo di fatica: l’Oregon. Poi, al ritorno, prima tutti gli arrivati
km, fa il botto. E, nella giornata Syracuse University, negli Stati se, Claudio Valisa, mentore pure un conto è l’allenamento, un al- della maratona degli Europei di al traguardo di
dei keniani Titus Kipruto e Vi- Uniti, dove ha vissuto dal 2016 al del grande Genny Di Napoli: tro la gara. Ma ha stretto i denti ed Monaco di Baviera, un raduno a Corso Venezia
vian Kiplagat, accende un’altra 2021 – e, grazie ai suggerimenti e «Iliass non ha mai avuto grandi è stato bravo. Adesso recupererà, St. Moritz». Quando si dice pro-
luce intensa sulla gara della sua all’esperienza del mio allenatore piedi – sorride – ma in quanto a osserverà il Ramadan e poi co- grammazione.
città. Il 26enne Massimo Ma-
neo portacolo- gnani, ero an-
ri delle Fiam-
me Azzurre, Dominio Kenya
che pronto a
parare even- 3 DOMANDE A... «Attraverso suoi valori e intendiamo
promuovere la rigenerazione
all’età di due L’azzurro è 10° nella tuali colpi la maratona in ogni sua forma, dalla
anni, è arriva-
to con la fami- gara vinta da Titus
inattesi. Ma le
incognite re-
Giacomo educhiamo
pratica sportiva alla
partecipazione attiva e
glia dal natio Kipruto: 2h05’05” stavano co- Giacani all’ambiente» consapevole nella città, con
Marocco a munque nu- progetti dedicati alla tutela e
Ponte Lambro, Vivian Kiplagat fa merose: in un MARKETING MANAGER valorizzazione del
periferia sud tripletta: 2h20’18” certo senso DEL GRUPPO SANPELLEGRINO Anche quest’anno Levissima territorio».
est del capo- andavo incon- è stata Official Mineral Water
luogo lombardo, là dove sorge il tro all’ignoto. Puntavo alle 2h10’:
Monzino, centro cardiologico il passaggio alla mezza
noto nel mondo, ma anche quar- (1h03’52”) è stato in linea con
e Green Partner della Milano
Marathon. Giacomo Giacani,
marketing manager del
2 La sensibilizzazione ai
temi ambientali
comincia dai più giovani. È
tiere malfamato per lo spaccio di quanto voluto. Fino al 34° km, Gruppo Sanpellegrino, spiega questo l’obiettivo
droga nei famigerati palazzi di grazie anche al lavoro della lepre, l’impegno dell’azienda. dell’impegno nella School
via Ucelli di Nemi, ora bonificati è andato tutto per il meglio. In- Marathon?
con le aule bunker per i processi crociando persone che non ve-
di mafia. Il “primato” tricolore di devo da tempo nella mia città,
un esordiente resisteva da oltre me la sono addirittura goduta.
1 Perché Levissima ha
deciso di supportare la
Milano Marathon?
«Desideriamo trasmettere
l’importanza dell’educazione
al riciclo e accompagnare i
26 anni: Danilo Goffi, poi argento Poi, però, è cominciata la salita: «Abbiamo a cuore lo sport e i più piccoli in un viaggio alla
agli Europei di Budapest 1998, il pur avendo bevuto a ogni riforni-
 LUN E D Ì 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT III

maratona sprint
Top ten italiana La «Relay»

1 0 La festa delle staffette

Vincono i «Richemont 5»
1. EYOB FANIEL
3 SIVIGLIA 2020
2h07’19”
2. STEFANO BALDINI
3 LONDRA 2006
2h07’22”
3. GIACOMO LEONE
3 OTSU 2001
2h07’52” DONNE ALL’ESTERO
4. ALBERICO DI CECCO
3 ROMA 2015
2h08’02”
La classifica Etiopi
5. YASSINE RACHIK
3 LONDRA 2019
2h08’05” femminile a Parigi
Nella Maratona
6. GELINDO BORDIN
3 BOSTON 1990
2h08’19” 1. Vivian Kiplagat di Parigi vinta
(Kenya) dall’etiope Deso
7. DANILO GOFFI
3 ROTTERDAM 1998
2h08’33” 2h20’18” Gelmisa in
Gioia pura Così ha tagliato il traguardo una delle staffette benefiche 2h05’07” sul
8. ILIASS AOUANI
3 MILANO 2022
2h08’34” 2. Getrahun (Eti) connazionale
9. FRANCESCO
2h08’49” 2h22’19” ncora una volta la pe Claut) che ha percorso i Seifu Tura

A
INGARGIOLA Maratona delle staf- 42,195 km in 2h22’43, prece- (2h05’10”) e sul
3 ROMA 2020 3. Dargie (Eti) fette si è rivelata un dendo Varese Atletica francese
10. DANIELE CAIMMI
3 MILANO 2002
2h08’59” 2h22’21” successo, anzi una (2h23’44) e Esosport Bike Morhad
grande festa di corsa (2h32’34”). Al quinto posto as- Amdouni
4. Beyene (Eti) e divertimento per raccogliere soluto la «Don Kenya Team (2h05’22”,
2h24’47” fondi destinati a decine di Women’s», la prima staffetta quarto europeo
I P A R T N E R
Onlus. Alla fine c’è stata anche tutta al femminile che ha visto di sempre),
5. Chota (Eti) una squadra vincitrice o, per alternarsi le azzurre Federica buon 12° posto
meglio dire, un quartetto che Del Buono, Martina Tozzi, Mi-
Telepass 2h28’34”
ha fatto registrare il miglior col Majori e Gaia Sabbatini. La
per l’azzurro
Yassine El
il Title Sponsor 6. Lema (Eti)
2h29’16”
tempo, perché nel caso della
«Lenovo Relay Marathon»
maratona delle staffette era di-
visa in quattro tratti (12,5 km,
Fathaoui in
2h10’22”, a 12”

Milanese
Iliass Aouani, 26 anni, dopo aver
tagliato in Corso Venezia il traguardo
della prima maratona disputata sulle
strade della sua città LAPRESSE
Lenovo
per la staffetta
● È Telepass il Title Sponsor
della Milano Marathon 2022.
7. Nahimana
vincono tutti! In testa alla clas-
sifica di questa decima edizio-
(Bur) ne, c’è il quartetto della «Ri-
2h30’09” chemont 5» (Matteo Bradani-
ni, Anwar Habboubi, Ibrahim
8. Cheptoo Jammeh e Alessandro Giusep-
8,5, 6,5 e una frazione conclu-
sivo di 14,7 km) con partenza e
dal personale.
Prima donna la
arrivo in Corso Venezia e cambi keniana Judith
in via XX Settembre, via Capril- Jeptum
li e via Benedetto Croce. (2h19’48”)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lenovo lo è per la Relay (Ken) Azzurri ok

Marathon e l’estensione 2h31’04” a Berlino
Anywhere. Asics il Technical
Sponsor. Drone Hopper è 9. Manenti (Ita)
Impegno benefico Azzurri al
personale nella
Premium Partner, Levissima 2h47’18” mezza
l’Official Mineral Water e
Title Sponsor della School 10. Carpino (Ita) La corsa dei giovani arbitri maratona di
Berlino, con

Per la lotta alle leucemie

Doppietta keniana Milano,
intanto, applaude una nuova
doppietta keniana. In campo
maschile, nel gruppo dei batti-
strada (passaggio alla mezza in
1h02’29”) sono in otto fino a
quando non si entra davvero nel
vivo. Ovvero intorno al 35° km. A
quel punto a prendere l’iniziativa
sono due dei favoriti della vigilia,
Kipruto e il connazionale Daniel
Kibet. L’attacco decisivo arriva a
poco più di un paio di chilometri
dall’arrivo. Ed è del primo: il suo
finale è irresistibile. Il 23enne uo-
mo degli altopiani chiude in
2h05’05”: alla terza esperienza
sulla distanza migliora di 16” il
scoperta del proprio ruolo
nella tutela del pianeta.
Marathon. Named Sport è lo 2h50’22” vittorie dei
Sport Nutrition Partner, keniani Alex
Toyota l’Official Car, Turkish Kibet (58’55”) e
fresco personale, ottenuto a Rot- Airllanes l’Official Carrier, Sheila Kiprotich
terdam il 24 ottobre scorso. Kibet Garmin l’Official Timekeeper, (1’h0’02”): 9°
gli finisce a 15” (2h05’20”), men- Valle d’Aosta Official Pietro Riva
tre la terza piazza è del tanzania- Partner, BMW l’Official Moto, (1h01’36”), 12°
no Alphonce Simbu (2h06’20”). Virgin Active l’Official Xavier Chevrier
Il successo femminile è invece Training Partner, Helbiz il (1h01’58”) e 14°
dell’attesa 30enne Vivian Kipla- Presenting Partner di Milano Neka Crippa
gat, che fa tripletta dopo le vitto- Running Festival, Pica (1h02’01”). Tra
rie del 2018 e del 2019, anche lei, Partner Operativo, RDS le donne
come i primi uomini, gestita dal- 100% Grandi Successi Giovanna Epis
la scuderia di Federico Rosa. Vi- l’official radio, Sky Sport il 10a a 6” dal
vian, con 2h20’17”, sigla il perso- broadcaster ufficiale. La personale
nale e un risultato di valore asso- Gazzetta dello Sport e (1h11’07”)
luto. Gazzetta Active special Felici Matteo Scopelliti, Federico Cairo, Silvio Balduzzi e Lavinia Signorelli:
© RIPRODUZIONE RISERVATA media partner, il Comune di la squadra «arbitri» all’arrivo di Corso Venezia, nel cuore di Milano LAPRESSE
Milano e Regione Lombardia i
s TEMPO DI LETTURA 4’22” partner istituzionali.
di Luca Delli Carri
MILANO
categoria, 8,5 km, Lavinia Signo-
relli, 16 anni, arbitro effettivo al-
lievi, 6,5 km, e Federico Cairo, 20
alla legge del campo a anni, arbitro effettivo juniores,
NUMERI
D
partecipare attivamente alla quella della Marato- che ha corso per 14,7 km della
realizzazione di una città na. Tra le duemila frazione conclusiva. «La corsa

Vogliamo coinvolgerli
attivamente in modo tale che
possano diventare portatori
di messaggi quali
l’importanza dello sport
all’aria aperta, ma anche del
rispetto della natura stessa».
più sostenibile. Levissima
incoraggia il rispetto
dell’ambiente, in una logica
di economia circolare: dalla
gamma Levissima 100% in
plastica riciclata, distribuita
durante i giorni dell’evento,
al supporto del progetto del
127
staffette che hanno
presoilviadellaLeno-
vo Relay Marathon, c’era anche
una squadra dell’AIA-Associa-
zione Italiana Arbitri, che ha par-
tecipato con una formazione di
Secondi quattro arbitri di calcio apparte-
Il progresso sul record femminile nenti alla sezione AIA di Milano.
per un arbitro è un aspetto fon-
damentale -, ha raccontato Fede-
rico all’arrivo - Per essere vicino
all’azione e prendere una deci-
sione che sia la più credibile pos-
sibile, in campo devi correre tan-
to. Noi ci impegniamo sempre e
partecipiamo con entusiasmo a

3 Come si declina il
progetto “Regeneration”
Comune di Milano per il
Monte Stella, per sostenere
(special edition esclusa) di Vivian
Kiplagat: nel 2019 fece 2h22’25”
L’iniziativa rientra in una campa-
gna di sostegno a favore dell’AIL -
questi eventi così divertenti. Ab-
biamo fatto un giro per Milano

nell’ambito di un evento
sportivo come la maratona?
«La Telepass Milano
Marathon e la Levissima
School Marathon
rappresentano l’opportunità
di portare avanti la nostra
Missione Rigenerazione e di
5186
la realizzazione di un Associazione italiana contro le lunghissimo e coinvolgente. Bel-
sentiero urbano inclusivo, leucemie, linfomi e mieloma, cui lo, veramente bello. Una festa,
oltre che promuovere è stata indirizzata la raccolta fon- ma anche un’esperienza nuova e
l’educazione ambientale di legata alla Relay Marathon. tosta per il nostro gruppo. Per
nelle scuole e studi sulla Protagonisti Matteo Scopelliti, 20 correre tutta Maratona dovrem-
biodiversità». anni, arbitro effettivo juniores, mo cominciare ad arbitrare tre
Pierfrancesco Catucci Arrivati in maratona che ha percorso la frazione ini- partite a settimana... Da oggi è il
© RIPRODUZIONE RISERVATA Da aggiungere ai 7840 impegnati ziale di 12,5 km, seguito da Silvio nostro obiettivo. Questo è solo
con le staffette (1960 quartetti) Balduzzi,56anni,responsabiledi l’inizio!».
IV LUNEDÌ 4 AP R I L E 2 02 2 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT