Tariffa R.O.C.: Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/20 03 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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ISSN 1591-2132 - Anno XXXIX, 21 maggio 2022, n. 20 - Direzione e Redazione: Via dei Missaglia n. 97 - Edificio B3 - 20142 Milano, Italia
PERCORSI DI MAGGIO
CONTRATTI DI LAVORO
MINIMO COSTITUZIONALE RIFORMATI
Retribuzione in mancanza di iscrizione Pierluigi Rausei
alle Associazioni firmatarie del Ccnl Più rigidità formali
Lavoro autonomo occasionale
INGRESSO IN ITALIA PER LAVORO Tutele e controlli
LAVORO E
Lavoratori stranieri extra-UE: Appalto
personalizzazione della lettera
PREVIDENZA 2022
IN QUESTO NUMERO
di assunzione Dopo riders e piattaforme
Collaborazione continuata,
coordinata ed eterorganizzata
IMPLEMENTAZIONE GOL
PNRR e politiche attive del lavoro: Tra ammortizzatori
In digitale ON-LINE
Segue tutte le novità normative, contrattuali, della prassi e giurisprudenza
più significativa inerenti rapporto di lavoro e legislazione sociale.
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Sommario
Percorsi
Approfondimenti
Lavoratori stranieri extra UE: personalizzazione della lettera di assunzione
Stefano Malandrini 1146
PNRR e politiche attive del lavoro: Piani attuativi regionali
Pier Antonio Varesi 1153
Retribuzione in mancanza di iscrizione alle Associazioni firmatarie del Ccnl
Stefano Canali De Rossi 1159
Cassa integrazione straordinaria: novità strutturali e funzionali
Michele Donati 1167
Giurisprudenza
Corte costituzionale
Rapporto tra il sistema previdenziale categoriale e quello della Gestione separata
Sentenza 23 febbraio 2022 (depositata il 22 aprile 2022), n. 104 1179
Sommario
Si segnala che le opinioni espresse da dirigenti e funzionari pubblici non sono vincolanti per le Amministrazioni di appartenenza.
REDAZIONE AMMINISTRAZIONE
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a contributi, articoli ed argomenti trattati arretrati, cambi d’indirizzo, ecc.
scrivere o telefonare a: scrivere o telefonare a:
Percorsi
Dopo riders e piattaforme
Collaborazione continuata,
coordinata ed eterorganizzata
Pierluigi Rausei - Giurista del lavoro
Nel settore privato, per effetto dell’art. 2 del nell’alveo di un progetto specifico, finalizzato a
D.Lgs. n. 81/2015, i rapporti di collaborazione un risultato proprio.
coordinata e continuativa, prevalentemente per- In argomento, adeguando e sostituendo i conte-
sonale, di natura autonoma, quindi non subordi- nuti della citata circolare n. 3/2016, si è espressa
nata, ricadono nello spettro dell’art. 409, n. 3, la circolare 30 ottobre 2020, n. 7 dell’INL che al-
c.p.c. (espressamente richiamato dall’art. 52, la luce delle citate novità normative e giurispru-
comma 2, del D.Lgs. n. 81/2015, ma introdotto denziali in materia di etero organizzazione ha
dalla legge 11 agosto 1973, n. 533, anche sulla fornito specifiche istruzioni per un corretto svol-
scorta dell’art. 2 della legge 14 luglio 1959, n. gimento dell’attività di vigilanza.
741), qualora le prestazioni rese siano gestite D’altra parte - per espressa previsione dell’art.
autonomamente dal collaboratore, nel rispetto del 15 della legge 22 maggio 2017, n. 81 - nell’art.
coordinamento con l’organizzazione imprendito- 409 c.p.c. si chiarisce che «la collaborazione si
riale del committente, senza alcuna rilevanza e intende coordinata quando, nel rispetto delle mo-
del tutto indipendentemente dal tempo impiegato dalità di coordinamento stabilite di comune ac-
per l’esecuzione del lavoro, senza alcuna forma cordo dalle parti, il collaboratore organizza auto-
di etero-organizzazione che incida anche sul tem- nomamente l’attività lavorativa».
po e sul luogo di lavoro (art. 2, comma 1, D.Lgs. Pertanto, permane legittimo il ricorso alla colla-
borazione coordinata e continuativa, che resta le-
n. 81/2015). Sulla materia è successivamente in-
gata ai criteri fissati dal menzionato art. 409, n.
tervenuto il D.L. 3 settembre 2019, n. 101, con-
3, c.p.c., e più dettagliatamente alla pur scarna
vertito dalla legge 2 novembre 2019, n. 128, che
disciplina, utile ai fini fiscali e previdenziali, de-
ha modificato l’art. 2, comma 1, del D.Lgs. n.
lineata dall’art. 50, comma 1, lett. c-bis), del
81/2015 per sostituire il termine «esclusivamen-
D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (Tuir), alla qua-
te» con il termine «prevalente» ed eliminare il ri- le fa rinvio anche l’art. 2, comma 26, della legge
ferimento specifico «ai tempi e al luogo di lavo- 8 agosto 1995, n. 335 per quanto attiene agli ob-
ro»: tempo e luogo di lavoro permangono impor- blighi contributivi nella Gestione separata
tanti indici di valutazione circa l’etero-organizza- Inps), secondo cui il limite posto alle collabora-
zione della prestazione, tuttavia, l’indipendenza zioni di cui trattasi è che le stesse non attengano
del collaboratore coordinato va verificata dopo a mansioni tipicamente inerenti al lavoro subor-
un’attenta analisi della complessiva ingerenza or- dinato: «rapporti di collaborazione aventi per og-
ganizzativa del committente, comunque effettua- getto la prestazione di attività svolte senza vinco-
ta (ad esempio anche attraverso una rigida predi- lo di subordinazione a favore di un determinato
sposizione operativa tramite piattaforme digitali). soggetto nel quadro di un rapporto unitario e
Il Ministero del Lavoro con la circolare n. 3 del continuativo senza impiego di mezzi organizzati
1° febbraio 2016 ha fornito le prime istruzioni e con retribuzione periodica prestabilita, sempre-
operative sulle nuove collaborazioni coordinate e ché gli Uffici o le collaborazioni non rientrino
continuative (c.d. “co.co.co.”), dopo l’abrogazio- nei compiti istituzionali compresi nell’attività di
ne delle norme sul lavoro a progetto che impone- lavoro dipendente».
vano la riconducibilità generale della quasi totali- Il combinato disposto degli artt. 2 e 52 del
tà delle collaborazioni coordinate e continuative D.Lgs. n. 81/2015 ha consegnato una disciplina
Percorsi
per certi versi nuova e per molti altri antica rela- Non estranea a tale indirizzo appare anche la pre-
tivamente alle forme di lavoro non subordinato, cisazione apportata al testo dalla legge n.
con specifico riferimento alle collaborazioni 81/2017.
coordinate e continuative. Pertanto, il committente può scegliere di ricon-
Infatti, le abrogazioni operate dall’art. 52, com- durre una prestazione lavorativa resa a proprio
ma 1, del D.Lgs. n. 81/2015 hanno toccato l’inte- favore da un collaboratore nelle forme della col-
ra disciplina del lavoro a progetto, contenuta ne- laborazione coordinata e continuativa (art. 409,
gli artt. 61-69 del D.Lgs. n. 276/2003, sottoposta n. 3, c.p.c.) ovvero in quelle della prestazione
in un decennio a molteplici interventi emendati- d’opera (art. 2222 c.c.), a seconda delle caratteri-
vi, mentre l’art. 2 del D.Lgs. n. 81/2015 (rubrica- stiche obiettive dell’attività svolta dal collabora-
to «Collaborazioni organizzate dal committen- tore, in primis il requisito del coordinamento.
te»), ha introdotto correlativamente una norma Tuttavia, contestualmente, il collaboratore coor-
dal sapore spiccatamente sanzionatorio, tesa ad dinato e continuativo transita dal regime di tutele
innescare ricadute concrete proprie della subordi- e di protezione degli interessi e dei diritti deli-
nazione per le collaborazioni coordinate e conti- neato dal D.Lgs. n. 276/2003 (con le norme sul
nuative caratterizzate da eterorganizzazione, piut- lavoro a progetto) al regime preesistente senza
tosto genericamente declinata dalla norma; ne alcuna tutela specifica, ma con una fondamentale
scaturisce un quadro regolatorio caratterizzato da tutela “di confine” o “di ritorno”, ancorché pro-
inevitabili tensioni di tipo interpretativo, che an- blematica, relativa alla riconduzione alla discipli-
zi con le modifiche apportate dal D.L. n. na del lavoro subordinato in presenza di etero-or-
101/2019 sembrano addirittura acuirsi. ganizzazione da parte del committente.
La collaborazione coordinata e continuativa è
Collaborazioni personali e continuative tornata ad essere attuabile pure a tempo indeter-
fra coordinamento minato (e non più soltanto a termine) e può esse-
ed etero-organizzazione re instaurata anche per soddisfare un interesse
del committente che si ripete nel tempo anche
La disposizione originaria ha dato attuazione ad identicamente, sul piano dei contenuti della pre-
uno degli ambiti di principale intervento delle stazione richiesta al collaboratore, purché real-
deleghe contenute nella legge n. 183/2014, la mente autonoma.
quale col tema del “superamento” delle collabo- La forma del contratto di collaborazione torna
razioni coordinate e continuative, aveva lasciato ad essere libera:
intravedere accanto alla centralizzazione del la- • senza obbligo di individuare alcunché in un atto
voro subordinato a tempo indeterminato, anche a forma scritta (restando salva, in ogni caso l’op-
la prospettiva di una disciplina “leggera” e sem- portunità di essa, soprattutto in merito ad un’e-
plificata sul lavoro non subordinato e autonomo. ventuale certificazione del contratto, anche alla
Sotto questo profilo, tuttavia, la normativa non luce di quanto previsto dall’art. 3 della legge n.
ha fatto scomparire, né ha superato, le collabora- 81/2017);
zioni coordinate e continuative, ma al contrario • senza necessità di indicare alcun tipo di risulta-
le ha riproposte nella medesima modalità e con to, parziale o finale;
le analoghe difficoltà operative - rispetto al ri- • senza alcun obbligo di individuare un compen-
schio del contenzioso - con le quali si erano dif- so minimo per il collaboratore da valorizzarsi in
fuse all’inizio degli anni 2000, sottraendole alle base a parametri oggettivi di riferimento;
rigidità della legge n. 92/2012. • senza preclusioni circa l’individuazione delle
In questo senso, infatti, si pone l’art. 52, comma modalità di estinzione o di risoluzione del con-
2, D.Lgs. n. 81/2015, rilanciando il ruolo norma- tratto.
tivo dell’art. 409, n. 3, c.p.c., che ricomprende Unico, ma importante, limite al libero esercizio
nel novero delle controversie individuali di lavo- (da parte di collaboratore e committente) della
ro, quelle che scaturiscono da «rapporti di colla- autonomia contrattuale - nel combinato disposto
borazione che si concretino in una prestazione di fra gli artt. 1322 e 2222 c.c. e 409, n. 3, c.p.c. -
opera continuativa e coordinata, prevalentemente sta, dunque, nella previsione legislativa, contenu-
personale, anche se non a carattere subordinato». ta nell’art. 2, comma 1, D.Lgs. n. 81/2015, di
Percorsi
estendere le tutele proprie della subordinazione, zione del contratto, le località e le fasce tempora-
applicando le norme sul lavoro subordinato ai li (anche orarie) di svolgimento delle attività de-
rapporti di collaborazione che presentino con- dotte in collaborazione, cosicché non siano impo-
testualmente tre caratteristiche identificative ste unilateralmente dal committente.
della “etero-organizzazione” nello svolgimento
delle prestazioni di lavoro dedotte nel contratto: Personalità, continuità
• essere prevalentemente personali (prima del ed etero-organizzazione
D.L. n. 101/2019 il riferimento era a quelle Quanto alla personalità, come evidenziato dal-
«esclusivamente» personali); l’INL nella circolare n. 7/2020 poiché il testo
• essere continuative; normativo reca ora l’espressione «prevalente-
• presentare modalità di esecuzione organizzate mente personali», rifacendosi chiaramente al
dal committente (il D.L. n. 101/2019 ha soppres- concetto di collaborazione indicato nell’art. 409
so «anche con riferimento ai tempi e al luogo di c.p.c., si ha come necessaria conseguenza che
lavoro»). rientrano nell’ambito di applicazione dell’art. 2,
La menzionata circolare n. 3/2016 aveva eviden- comma 1, del D.Lgs. n. 81/2015 sia le prestazio-
ziato che per l’applicazione delle norme sul lavo- ni eseguite dal collaboratore anche mediante au-
ro subordinato dovevano sussistere congiunta- siliari o altri collaboratori, sia quelle rese avva-
mente tutti e tre gli elementi caratterizzanti: in lendosi di strumenti produttivi nella disponibilità
questo senso i tecnici ministeriali affermavano materiale del collaboratore. D’altra parte, l’INL
che le condizioni individuate «devono ricorrere nella stessa circolare n. 7/2020 nel riconoscere
congiuntamente». Questa impostazione è stata come legittima la «clausola di sostituzione» che
sostanzialmente confermata anche con riferimen- consente la sostituzione occasionale del collabo-
to alla norma come ora modificata dal D.L. n. ratore da parte di un terzo nell’esecuzione della
101/2019, convertito dalla legge n. 128/2019, prestazione, precisa che la verifica della sussi-
dall’INL, con circolare n. 7/2020, nella quale si stenza del requisito della personalità rimane og-
prevede che, ai fini dell’applicazione della disci- getto di una specifica analisi da svolgere in con-
plina del lavoro subordinato, devono sussistere creto circa le modalità di svolgimento delle atti-
contemporaneamente le condizioni che inverano vità lavorative.
lo svolgimento di una prestazione lavorativa pre- Rispetto alla continuità già la circolare ministe-
valentemente personale, continuativa ed eseguita riale n. 3/2016 si soffermava nell’illustrazione
secondo modalità organizzate dal committente: essenziale del significato delle locuzioni utilizza-
«i tre requisiti devono tutti ricorrere perché si te dal D.Lgs. n. 81/2015, chiarendo che per
possa applicare la disciplina del rapporto di lavo- «continuative» devono intendersi le prestazioni
ro subordinato». Sul punto, inoltre, si è espresso che si ripetono in un arco temporale apprezzabi-
anche il Ministero del Lavoro nella circolare n. le, determinato allo scopo «di conseguire una
17 del 19 novembre 2020 prevedendo l’applica- reale utilità». Nel confermare tale assunto, l’INL,
zione della disciplina del rapporto di lavoro su- con la circolare n. 7/2020, evidenzia, ulterior-
bordinato per collaborazioni concretamente rea- mente, come tale caratteristica possa evincersi
lizzate in prestazioni lavorative prevalentemente «dal perdurare dell’interesse del committente al
personali, continuative e le cui modalità di ese- ripetersi della prestazione lavorativa (senza la
cuzione sono organizzate dal committente. predeterminazione di un arco temporale) da parte
Non è, quindi, sufficiente alla automatica esten- del collaboratore, in modo tale da escluderne l’e-
sione della subordinazione una collaborazione pisodicità, anche con una ricostruzione ex post
continuativa ed etero-organizzata che non sia an- sulla base delle prestazioni effettivamente svol-
che prevalentemente personale (perché, ad esem- te» (cfr. App. Torino, 4 febbraio 2019, n. 26).
pio, il collaboratore si avvale in via non episodi- D’altra parte, l’INL nella circolare n. 7/2020 in-
ca od occasionale dell’aiuto di terzi o della possi- siste nel sottolineare i parametri oggettivi che
bilità di farsi sostituire). Non sembra, inoltre, po- questa fattispecie lavoristica impone in termini di
tersi ritenere etero-organizzata la collaborazione osservazione e di analisi, propriamente con riferi-
nell’ambito della quale le parti concordino preli- mento ai profili sostanziali di materiale svolgi-
minarmente, reciprocamente, nella fase di reda- mento della prestazione lavorativa: «ogni qual
Percorsi
volta la ripetizione di una medesima prestazione dalla fattispecie di cui all’art. 409 c.p.c., così co-
lavorativa sia oggetto o presupposto del contratto me novellata, caratterizzata da un semplice rac-
(o sia accertata sulla base del reale andamento cordo tra il collaboratore e la struttura organizza-
del rapporto tra le parti), anche laddove non sia tiva del committente. In questa ipotesi non si rin-
predefinito l’arco temporale di esecuzione della viene infatti una ingerenza del committente nel-
prestazione, va pertanto escluso il carattere del- l’individuazione delle modalità esecutive della
l’occasionalità. Sotto tale aspetto, quindi, non ri- prestazione quanto un mero coordinamento tra le
leva esclusivamente la misurazione della durata parti finalizzato a garantire che l’attività del col-
del rapporto di lavoro, atteso che anche presta- laboratore, pur restando estranea all’organizza-
zioni rese in un arco temporale limitato, ma co- zione nella quale si inserisce, contribuisca effica-
munque significativo, possono realizzare un inte- cemente alle finalità della stessa».
resse continuativo del committente». D’altro canto, l’INL nella circolare n. 7/2020 af-
In merito alla etero-organizzazione della colla- ferma che sussiste etero-organizzazione nei casi
borazione, peraltro, il Ministero nella circolare n. in cui «l’attività del collaboratore è pienamente
3/2016 segnalava che l’art. 2, comma 1, del integrata nell’attività produttiva e/o commerciale
D.Lgs. n. 81/2015 era in grado di esplicare tutta del committente e ciò risulti indispensabile per
la sua efficacia quando le prestazioni di lavoro rendere la prestazione lavorativa», precisando an-
erano organizzate dal committente «quantome- che che «l’eventuale regime di pluricommittenza
no» (intesa come azione essenziale e indispensa- in cui opera il collaboratore non è di per sé ido-
bile di organizzazione) con riguardo ai luoghi e neo ad escludere l’etero-organizzazione, atteso
alle fasce temporali (anche orarie) di svolgimen- che ciò che rileva è la circostanza che la presta-
to delle attività dedotte in contratto. D’altra par- zione necessiti della struttura organizzativa del
te, anche alla luce del D.L. n. 101/2019, conver- committente. Ciò anche laddove tale struttura sia
tito dalla legge n. 128/2019, le caratteristiche rappresentata da una piattaforma informatica che
della etero-organizzazione possono rilevarsi in non si limiti a mettere in contatto il collaboratore
considerazione della modalità di svolgimento con l’utente finale ma che realizzi una vera e
della prestazione lavorativa, per la gestione da propria mediazione, organizzando il lavoro anche
parte del committente, mentre la sussistenza di attraverso il ricorso a funzionalità completamente
elementi che evidenziano la diretta direzione e la automatizzate».
subordinazione piena al committente, fa scattare
la riqualificazione del rapporto come lavoro su- Applicazione della disciplina
bordinato tout court. del lavoro subordinato
In argomento, l’INL, nella circolare n. 7/2020 Affermato il carattere sanzionatorio dell’art. 2,
evidenzia anzitutto che la predeterminazione da comma 1, del D.Lgs. n. 81/2015 vale la pena ri-
parte del committente dei tempi e del luogo di la- levare, sia pure di passata, come la norma abbia
voro, non rappresenta più il parametro esclusivo dato luogo nei primi commenti dottrinali a mol-
per definire il modello etero-organizzato «rima- teplici interpretazioni alternative, specialmente
nendo, tuttavia, elementi di raffronto di assoluto con riguardo agli effetti sostanziali della disposi-
rilievo per l’individuazione della fattispe- zione. Così non è mancato chi ha interpretato l’e-
cie». L’INL nel richiamare espressamente Cass. stensione della disciplina del lavoro subordinato
n. 1663/2020 sottolinea come la giurisprudenza come la creazione di un nuovo tipo contrattuale e
ha individuato il requisito della etero-organizza- chi invece ne ha viste le conseguenze applicative
zione «nell’imposizione, da parte del committen- nel contesto della previsione di una nuova fatti-
te, delle modalità esecutive della prestazione la- specie negoziale (ora nell’area del lavoro autono-
vorativa», di fatto finendo per determinare «una mo ora, invece, in quella del lavoro parasubordi-
sorta di inserimento del collaboratore nell’orga- nato). Rilevante anche la posizione di chi ha op-
nizzazione aziendale». tato per la sussistenza di una vera e propria pre-
In questa prospettiva nella circolare n. 7/2020 sunzione assoluta che non ammetterebbe il com-
l’Agenzia unica delle ispezioni in materia di la- mittente a prova contraria e vincolerebbe il giu-
voro e legislazione sociale chiarisce che, per tali dice alla rigidità del portato normativo (peraltro
profili, «l’etero-organizzazione differisce anche riferito ad elementi fattuali contrassegnati da una
Percorsi
indubbia variabilità ed elasticità). In realtà il portato di ambiguità che la norma reca con sé,
D.Lgs. n. 81/2015 sembra aver operato una scel- laddove il giudice non ha ritenuto di estendere
ta più leggera, introducendo sostanzialmente una tutte le tutele ai rapporti in esame, pur nell’appli-
norma sanzionatoria di natura civilistica che ri- cazione della misura di presidio.
conosce il carattere normativo (con riferimento Sostanzialmente, dunque, l’intervento legislativo,
alla disciplina applicabile) di lavoro subordinato lungi dall’identificare un tipo contrattuale a sé
alle collaborazioni con quelle caratteristiche di stante - nella lettura ministeriale contenuta nella
etero-organizzazione (ricorrendo tutti e tre gli circolare n. 3/2016, ora ribadita dall’INL nella
elementi della continuità, personalità e, appunto, circolare n. 7/2020 e nell’interpretazione affer-
organizzazione da parte del committente anche matasi nella giurisprudenza di legittimità - si li-
sui tempi e sui luoghi di lavoro). Quindi una san- mita a caratterizzare i profili di non legittimità,
zione tout court assimilabile su un piano giuridi- nel nuovo quadro regolatorio, della collaborazio-
co puro alla presunzione relativa o semplice (ju- ne coordinata e continuativa come contratto non
ris tantum) rispetto alla quale come in tutte le subordinato, facendo derivare dalle «condizioni
ipotesi sanzionatorie (e nel rispetto dei dogmi co- di etero-organizzazione» conseguenze analoghe a
stituzionali) spetta al giudice valutare la piena quelle «legate ad una riqualificazione del rappor-
sussistenza dei caratteri della etero-direzione, to», sebbene con maggior “leggerezza” rispetto
ammettendo il committente alla prova di una dif- ad una riqualificazione a fronte del mantenimen-
ferente sostanza fattuale e giuridica del rapporto to formale (con effetti, ad esempio, in materia fi-
di lavoro instaurato rispetto a quanto presunto scale e civilistica) della struttura contrattuale in-
dalla norma. In questo senso rileva Cass. civ., dividuata dalle parti in termini di collaborazione,
sez. lav., 6 settembre 2007, n. 18692 secondo così come altri aspetti non espressamente legati
cui: «La prestazione di attività lavorativa onerosa alla tutela legale del singolo collaboratore (ad
all’interno dei locali dell’azienda, con materiali esempio, il non computo nella forza lavoro del
ed attrezzatura proprie della stessa e con modali- committente per istituti normativi o contrattuali
tà tipologiche proprie di un lavoratore subordina- legati alle dimensioni aziendali).
to, in relazione alle caratteristiche delle mansioni Per Cass. 24 gennaio 2020, n. 1663 le «collabo-
svolte, comporta una presunzione di subordina- razioni etero-organizzate di cui all’art. 2 del
zione, che è onere del datore di lavoro vincere». D.Lgs. n. 81/2015 non costituiscono un tertium
Per effetto della sussistenza congiunta dei requi- genus intermedio tra la subordinazione e il lavo-
siti di legge (che la circolare n. 3/2016 identifica ro autonomo, ma una fattispecie alla quale, al ve-
quali «condizioni di etero-organizzazione»), dun- rificarsi delle caratteristiche individuate dallo
que, al rapporto di lavoro deve essere applicata stesso art. 2 citato, la legge, in un’ottica rime-
la «disciplina del rapporto di lavoro subordina- diale, ricollega imperativamente l’applicazione
to». Sul punto la circolare n. 3/2016, circa la integrale della disciplina della subordinazione,
conseguenza sanzionatoria derivante dalla norma, al fine di tutelare prestatori ritenuti in condizione
prende atto della obiettiva circostanza che la di debolezza economica e, quindi, meritevoli del-
«formulazione utilizzata» appare ampia e «gene- la stessa protezione di cui gode il lavoratore su-
rica», traendone la conclusione operativa che il bordinato».
portato legislativo lascia intendere che al rappor- Con specifico riferimento al significato dell’e-
to di collaborazione in regime di etero-organiz- spressione «si applica la disciplina del rapporto
zazione deve applicarsi la generalità delle tutele subordinato» e, più segnatamente, alla conse-
ordinariamente («normalmente») applicabili ad guenza sanzionatoria derivante dalla norma (se
un rapporto di lavoro subordinato, vale a dire cioè dia luogo a una vera e propria trasformazio-
«qualsivoglia istituto, legale o contrattuale» tipi- ne del rapporto di lavoro e al disconoscimento
co del lavoro dipendente, rispetto a cui le indica- del contratto di collaborazione con differente
zioni ministeriali esemplificano (ovviamente sen- qualificazione giuridica dello stesso), l’INL, con
za pretese di esaustività): trattamento retributivo, la circolare n. 7/2020, (muovendo da Cass. n.
orario di lavoro, inquadramento previdenziale, 1663/2020) ha chiarito che «la sussistenza di una
tutele rispetto al licenziamento illegittimo. Il che, etero-organizzazione non determina quindi una
in alcune pronunce di merito, ha evidenziato il riqualificazione del rapporto di lavoro autonomo
Percorsi
o parasubordinato in lavoro subordinato, fatte dal Ccnl stipulato dalle associazioni sindacali
salve ovviamente le ipotesi in cui la etero-orga- comparativamente più rappresentative sul piano
nizzazione sconfini in una vera e propria etero- nazionale nel settore di riferimento» consentono
direzione. Ne consegue che è esclusa l’applica- all’INL di adottare la diffida accertativa per i
zione delle sanzioni previste per la violazione de- crediti pecuniari riferiti alle differenze retributive
gli obblighi connessi all’instaurazione di rapporti accertate ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. n.
di lavoro subordinato, quali la comunicazione 124/2004 (INL, circolare n. 7/2020).
preventiva e la consegna della dichiarazione di Con riguardo agli aspetti contributivi, rileva an-
assunzione». In altre parole, poiché secondo la cora Cass. n. 1663/2020 secondo cui «il lavorato-
Suprema Corte la norma ha inteso «valorizzare re etero organizzato resta tecnicamente “autono-
alcuni indici fattuali ritenuti significativi (perso- mo” ma per ogni altro aspetto ed in particolare
nalità, continuità, etero-organizzazione) e suffi- per sicurezza e igiene, retribuzione diretta e dif-
cienti a giustificare l’applicazione della discipli- ferita (e quindi inquadramento professionale), li-
na dettata per il lavoro subordinato» la circolare miti di orario, ferie e previdenza, il rapporto è re-
n. 7/2020 conclude che «l’applicazione della di- golato nello stesso modo». Sulla scorta di tale as-
sciplina del lavoro subordinato costituisce un “ri- sunto giurisprudenziale, l’INL, con la circolare
medio” dell’Ordinamento alla particolare posi- n. 7/2020 afferma che la base imponibile deve
zione di soggezione del collaboratore, che tutta- essere calcolata secondo il criterio generale dei
via non interferisce sul tipo contrattuale scelto minimi contrattuali previsti dai Ccnl leader (art.
dalle parti». 1, comma 1, D.L. n. 338/1989, convertito dalla
Con diretto richiamo agli istituti che governano legge n. 389/1989), con applicazione delle ali-
il rapporto di lavoro subordinato e che devono ri- quote previste per i lavoratori subordinati dal
tenersi applicabili alle collaborazioni etero-orga- FPLD, scomputando dall’ammontare dei contri-
nizzate, l’INL, sulla scorta della Cass. n. buti dovuti le somme versate dal committente
1663/2020, afferma che «deve ritenersi applica- presso altra Gestione previdenziale.
bile l’intera disciplina del rapporto di lavoro su- Inoltre, secondo l’INL, ai collaboratori etero-or-
bordinato», evidenziando come unico limite le ganizzati vengono estese, nella misura ricono-
disposizioni «ontologicamente incompatibili con sciuta ai lavoratori subordinati, le tutele connesse
le fattispecie da regolare che per definizione non alla «automaticità delle prestazioni propria del
sono comprese nell’ambito dell’art. 2094 c.c.».
FPLD», alla cessazione del rapporto di lavoro
Ne consegue, secondo la lettura dell’INL e della
(spetta l’indennità di disoccupazione NASpI), al-
Suprema Corte, che il rinvio alla «disciplina del
le indennità di malattia e di maternità, agli as-
rapporto di lavoro subordinato» di cui all’art. 2,
segni per il nucleo familiare (dal 1° marzo 2022
comma 1, del D.Lgs. n. 81/2015 deve essere con-
all’assegno unico e universale per i figli).
siderato alla stregua di generale «rinvio alla rela-
Quanto alla tutela assicurativa contro gli infor-
tiva disciplina legale e contrattuale concretamen-
tuni sul lavoro, se la retribuzione imponibile ri-
te applicabile».
In particolare, come evidenziato dalla circolare ferita alla generalità dei collaboratori rimane in-
n. 7/2020, dall’applicazione della disciplina del dividuata nel compenso effettivamente erogato
lavoro subordinato deriva anche l’estensione del- (nel rispetto del minimale e massimale di rendita
la applicazione del contratto collettivo di riferi- di cui al D.P.R. n. 1124/1965), tuttavia l’applica-
mento, conseguentemente «il compenso del col- zione della disciplina del lavoro subordinato ai
laboratore non potrà essere inferiore alla retribu- collaboratori etero-organizzati impone il richia-
zione minima previste dal Ccnl di settore, riferita m o a l l ’ a r t . 2 7 , c o m m a 1 , d e l D . P. R . n .
al livello e alla qualifica individuata in ragione 1124/1965, secondo cui «la spesa dell’assicura-
delle mansioni svolte e riparametra in base all’e- zione è a esclusivo carico del datore di lavoro».
stensione temporale della prestazione» (cfr. App.
Collaborazioni in deroga
Torino, n. 26/2019).
Ne deriva che eventuali scostamenti retributivi Il comma 2 dell’art. 2 del D.Lgs. n. 81/2015,
accertati dal personale ispettivo «tra i compensi sulla falsariga della normativa precedente, fa sal-
effettivamente erogati e la retribuzione stabilita ve, esonerandole dall’applicazione della discipli-
Percorsi
na del rapporto di lavoro subordinato, anche se a conclusione dei contratti ovvero (…) collabora-
fronte di prestazioni di collaborazioni “organiz- zione alla gestione o all’esecuzione, segnatamen-
zate” (quindi esclusivamente personali, continua- te in caso di sinistri, dei contratti stipulati»); non-
tive ed etero-organizzate dal committente), alcu- ché all’art. 109 del D.Lgs. n. 209/2005 in forza
ne tipologie di collaborazioni: del quale i «produttori diretti» esercitano l’attivi-
• le collaborazioni per le quali gli accordi collet- tà di intermediazione assicurativa per esclusivo
tivi nazionali stipulati da associazioni sindacali conto e sotto la responsabilità diretta di un’im-
comparativamente più rappresentative sul piano presa di assicurazione, operando «senza obblighi
nazionale prevedono discipline specifiche riguar- di orario o di risultato esclusivamente per l’im-
danti il trattamento economico e normativo, in presa medesima».
ragione delle particolari esigenze produttive ed
organizzative del relativo settore; Collaborazioni previste da Ccnl
• le collaborazioni prestate nell’esercizio di pro- Operano in deroga rispetto all’estensione della
fessioni intellettuali per le quali è necessaria l’i- normativa del lavoro subordinato, le collabora-
scrizione in appositi albi professionali; zioni realizzate sulla scorta di accordi collettivi -
• le attività prestate nell’esercizio della loro fun- esclusivamente di livello nazionale - stipulati da
zione dai componenti degli organi di amministra- associazioni sindacali comparativamente più rap-
zione e controllo delle società e dai partecipanti presentative sul piano nazionale che prevedono
a collegi e commissioni; discipline specifiche riguardanti il trattamento
• le collaborazioni rese a fini istituzionali in fa- economico e normativo, in ragione delle partico-
vore delle associazioni e società sportive dilet- lari esigenze produttive ed organizzative dello
tantistiche affiliate alle Federazioni sportive na- specifico settore (Trib. Roma, 6 maggio 2019).
zionali, alle discipline sportive associate e agli Fra le prime applicazioni possono essere citati:
enti di promozione sportiva riconosciuti dal CO- l’Accordo di armonizzazione nazionale per la re-
NI; golamentazione delle collaborazioni coordinate e
• le collaborazioni prestate nell’ambito della pro- continuative esclusivamente personali del settore
duzione e della realizzazione di spettacoli da par- delle organizzazioni non governative del 14 set-
te delle fondazioni musicali e liriche; tembre 2015, l’Accordo collettivo per le collabo-
• le collaborazioni degli operatori che prestano le razioni nei call center che svolgono attività out-
attività di soccorso alpino e speleologico. bound che applicano il Ccnl Telecomunicazioni
Oltre alle aree di collaborazione esentate dal del 30 luglio 2015 come integrato dall’Accordo
vincolo presuntivo dell’art. 2, comma 1, del fra Assotelecomunicazioni Asstel e Assocontact
D.Lgs. n. 81/2015 (ancorché etero-organizzate) con Cgil, Cisl e Uil, del 22 dicembre 2015, l’Ac-
per espressa previsione di legge, il Ministero del cordo Aris con Cgil, Cisl, Uil e Ugl Sanità del
Lavoro con risposta ad interpello n. 5 del 20 gen- 30 dicembre 2015, per la regolamentazione delle
naio 2016 ha escluso dal campo di applicazione collaborazioni continuative instaurate dagli enti
della disposizione citata i rapporti di collabora- di ricerca privati, dagli Irccs di diritto privato e
zione dei produttori ed intermediari assicurativi dalle strutture sanitarie private che svolgono atti-
che sono svolti nel rispetto delle disposizioni vità di ricerca, attuando la deroga prevista dal-
speciali di cui al D.Lgs. n. 209/2005 (c.d. “Codi- l’art. 2, comma 2, del D.Lgs. n. 81/2015; nonché
ce delle Assicurazioni private”), con particolare l’Accordo Confcommercio con Cgil, Cisl e Uil
riguardo all’art. 106 del D.Lgs. n. 209/2005 in del 14 luglio 2016 che disciplina le collaborazio-
ragione del quale l’attività svolta dagli «interme- ni nell’ambito dei servizi e delle attività di vendi-
diari assicurativi» consiste prevalentemente in ta svolte attraverso call center.
una attività di natura commerciale, per ciò stesso Peraltro, il Ministero del Lavoro con la risposta
esclusa dal regime previdenziale della Gestione ad Interpello n. 27 del 15 dicembre 2015 ha chia-
separata Inps di cui all’art. 2, comma 26, della rito che l’esclusione di cui all’art. 2, comma 2,
legge n. 335/1995 («presentare o proporre pro- del D.Lgs. n. 81/2015 opera esclusivamente in
dotti assicurativi e riassicurativi o (…) prestare relazione alle collaborazioni che trovano puntua-
assistenza e consulenza finalizzate a tale attività le disciplina in accordi sottoscritti da associazio-
e, se previsto dall’incarico intermediativo, (…) ni sindacali in possesso del maggior grado di
Percorsi
rappresentatività determinata all’esito della va- tra gli importi contrattualmente previsti e quelli
lutazione comparativa di specifici indici espres- effettivamente corrisposti».
samente indicati: numero complessivo dei lavo-
ratori occupati (iscritti), numero complessivo del- Collaborazioni in attività professionali
le imprese associate, diffusione territoriale, nu- Operano in deroga rispetto all’art. 2, comma 1,
mero dei contratti collettivi nazionali sottoscritti. del D.Lgs. n. 81/2015 anche le collaborazioni
La risposta ad interpello n. 27/2015 cita, a propo- nell’esercizio di professioni intellettuali con
sito della valenza dei criteri indicati, la giurispru- iscrizione in appositi albi professionali.
denza amministrativa formatasi in merito al con- A tal proposito rileva, al fine di individuare le
fronto comparativo fra gli stessi parametri: Tar prestazioni riconducibili ad attività professionali
Lazio, sent. n. 8865/2014 e Tar Lazio, sez, III- ordinistiche ed assimilate sono state, l’esempli-
bis, sent. n. 8765/2015. ficazione operata dall’Allegato 1 al D.M. 20 di-
La stessa risposta ad interpello n. 27/2015 preci- cembre 2012 che fa riferimento a: Ordini profes-
sa, infine, che l’applicazione di un diverso con- sionali riconosciuti; Collegi riconosciuti; Organi-
tratto collettivo non impedirà l’applicazione del- smi che pur gestendo un Albo non sono costituiti
l’art. 2 del D.Lgs. n. 81/2015 per cui ai rapporti in forma di Ordine professionale (es. associazioni
di collaborazione esclusivamente personali, con professionali ex art. 2 legge n. 4/2013).
prestazioni continuative, le cui modalità di esecu-
zione sono organizzate dal committente anche Collaborazioni sportive dilettantistiche
con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro, di- Operano in deroga rispetto all’estensione del la-
sciplinati da un contratto collettivo nazionale di voro subordinato, anche le collaborazioni per
lavoro privo dei requisiti di rappresentatività pre- prestazioni a fini istituzionali nei confronti di
scritti, si applicherà la disciplina del rapporto di associazioni e società sportive dilettantistiche
lavoro subordinato. In questo senso sono orienta- affiliate a Federazioni sportive nazionali, disci-
te alcune pronunce di merito (cfr. Trib. Bologna, pline sportive associate e enti di promozione
30 giugno 2021, in merito alla non rappresentati- sportiva riconosciuti dal CONI (cfr. art. 90 della
vità del Ccnl Assodelivery-Ugl Riders). L’INL, legge n. 289/2002, modificato dall’art. 4 del D.L.
con circolare n. 7/2020, sottolinea che «la legge n. 72/2004, convertito dalla legge n. 128/2004).
esclude l’estensione della disciplina del lavoro Per distinguere società e associazioni sportive di-
subordinato alle collaborazioni etero-organizzate lettantistiche da altre realtà imprenditoriali del
che siano state disciplinate dalla contrattazione settore, secondo le indicazioni offerte dal Mini-
collettiva in possesso di determinate caratteristi- stero del Lavoro con Nota prot. n. 4036 del 21
che», vale a dire che trattasi di contrattazione di febbraio 2014, occorrono i seguenti elementi di
livello nazionale che coinvolga associazioni valutazione: riconoscimento da parte del CONI;
comparativamente più rappresentative e che di- iscrizione nel registro ad esse dedicato tenuto dal
sciplini il trattamento economico e normativo del CONI; assenza di qualsiasi finalità di lucro. Si
rapporto «in ragione delle particolari esigenze tenga presente che il Ministero del Lavoro con
produttive ed organizzative del relativo settore». risposta ad interpello n. 6 del 27 gennaio 2016
Su tale assunto l’INL precisa che la stessa esi- ha escluso dal campo di applicazione dell’art. 2,
stenza di accordi collettivi che presentano i pre- comma 1, del D.Lgs. n. 81/2015 anche il Coni in
detti requisiti comporta «l’esclusione del mecca- sé e le Federazioni Sportive Nazionali.
nismo di estensione della disciplina del rapporto Mentre l’art. 13, comma 2, del D.L. n. 87/2018,
di lavoro subordinato, con la conseguenza che convertito in legge n. 96/2018, ha cancellato dal-
l’eventuale scostamento, rilevato in sede di vigi- l’elenco delle collaborazioni coordinate e conti-
lanza, tra il trattamento economico e normativo nuative esonerate dai vincoli dell’art. 2, comma
in concreto applicato ai collaboratori e quello 1, del D.Lgs. n. 81/2015 le collaborazioni rese a
previsto dall’accordo collettivo (…) permetterà il favore delle società sportive dilettantistiche lu-
ricorso ai tipici provvedimenti ispettivi legati alla crative, che erano state inserite fra le collabora-
mancata applicazione degli accordi collettivi, ivi zioni escluse dai limiti condizionanti ad opera
compresa la diffida accertativa ex art. 12 del dell’art. 1, comma 356, della legge 27 dicembre
D.Lgs. n. 124/2004, in relazione alle differenze 2017, n. 205.
Percorsi
Infine, dal 1° luglio 2022 si dovranno tenere pre- di un amministratore delegato, che svolga funzio-
senti le disposizioni del D.Lgs. 28 febbraio 2021, ni anche apicali concretamente inquadrabili in
n. 36 di riforma del lavoro sportivo, che inter- prestazioni riconducibili al lavoro subordinato,
viene anche sul lavoro sportivo dilettantistico. non sfugge all’ipotesi di una riqualificazione del
rapporto, magari dirigenziale (secondo Cass.,
Collaborazioni in spettacoli, S.U., 20 gennaio 2017, n. 1545: «l’amministrato-
soccorso alpino e speleologico re unico o il consigliere d’amministrazione di
Per effetto dell’art. 24, comma 3-quater, lett. d), una società per azioni sono legati da un rapporto
del D.L. 24 giugno 2016, n. 113, convertito dalla di tipo societario che, in considerazione dell’im-
legge 7 agosto 2016, n. 160, che ha introdotto medesimazione organica che si verifica tra perso-
nel corpo dell’art. 2, comma 2, del D.Lgs. n. na fisica ed ente e dell’assenza del requisito della
81/2015 la lett. d-bis), operano in deroga rispetto coordinazione, non è compreso in quelli previsti
all’art. 2, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2015 anche dal n. 3 dell’art. 409 c.p.c.»);
le collaborazioni prestate nell’ambito della pro- • componenti degli organi di controllo delle so-
duzione e della realizzazione di spettacoli da cietà: la natura parasubordinata delle prestazioni
parte delle fondazioni di cui al D.Lgs. 29 giugno rese dai sindaci e dai revisori viene disconosciuta
1996, n. 367, che operano nel settore musicale e se l’attività può essere ricondotta nell’ambito di
lirico, perseguendo, senza scopo di lucro, la dif- altre attività professionali esercitate dallo stesso
fusione dell’arte musicale, per quanto di compe- soggetto, tale disconoscimento opera in ogni ca-
tenza la formazione professionale dei quadri arti- so se trattasi di ragionieri o dottori commerciali-
stici e l’educazione musicale della collettività. sti che svolgono attività professionale (Agenzia
Infine, l’art. 1, comma 1, lett. 0a), del D.L. n. delle Entrate, circolare 12 dicembre 2001, n.
87/2018, convertito in legge n. 96/2018, ha intro- 105);
dotto nel corpo dell’art. 2, comma 2, del D.Lgs. • partecipanti a collegi e a commissioni: la natu-
n. 81/2015 la lett. d-ter), per cui operano in dero- ra parasubordinata della prestazione viene meno
ga anche le collaborazioni degli operatori che se trattasi di soggetti che svolgono in maniera
prestano le attività di cui alla legge 21 marzo abituale attività legata all’esercizio di arti o pro-
2001, n. 74 relative alle operazioni connesse agli fessioni e partecipano ai collegi della categoria
interventi del servizio di pubblica utilità svolto di appartenenza o di enti di previdenza professio-
dal Corpo nazionale soccorso alpino e speleolo- nali (Inps, circolare 13 gennaio 2011, n. 5).
gico del Club alpino italiano (INL, circolare 3
aprile 2019, n. 6). Collaborazioni certificate
Sotto altro profilo, il comma 3 dell’art. 2 del
Collaborazioni in organi di società, D.Lgs. n. 81/2015 si limita a prevedere che com-
collegi e commissioni mittente e collaboratore possono richiedere alle
Operano in deroga rispetto all’art. 2, comma 1, competenti Commissioni «la certificazione del-
del D.Lgs. n. 81/2015 anche le collaborazioni l’assenza dei requisiti» che ai sensi del comma 1
realizzate nel contesto di attività prestate nell’e- della stessa disposizione condurrebbero all’ap-
sercizio della propria funzione da: plicazione della disciplina del lavoro subordina-
• componenti degli organi di amministrazione to. Tuttavia, il “Codice dei contratti” non aggiun-
delle società: riguardo agli amministratori gli ge e non toglie nulla al quadro regolatorio in ma-
stessi devono rispettare un mandato ordinario del teria di certificazione dei contratti di cui agli artt.
consiglio di amministrazione con obbligo di rife- 75 ss. del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, sen-
rire sull’attività amministrativa (Inail, circolare za allontanare, pertanto, questa ipotesi di certifi-
11 aprile 2000, n. 32), mentre la natura parasu- cazione dall’ordinaria applicazione della discipli-
bordinata viene disconosciuta se l’attività risulta na in materia di effetti e di efficacia del contratto
attratta nell’ambito delle attività professionali certificato (INL, nota 4 marzo 2020, n. 1981).
(Agenzia delle Entrate, circolare 12 dicembre L’attività di certificazione, peraltro, interesserà
2001, n. 105); anche in questo caso, peraltro, il soltanto la regolamentazione contrattuale delle
concreto atteggiarsi della prestazione resa da un collaborazioni genuinamente non etero-organiz-
componente di un consiglio di amministrazione o zate, dovendosi concentrare l’attività dei Com-
Percorsi
missari sull’accertamento (e sulla conseguente tium genus qualificando l’art. 2 come «norma di
certazione) che nel contratto di collaborazione disciplina e non di fattispecie», vale a dire tesa a
coordinata e continuativa sottoposto al vaglio del identificare l’applicazione della disciplina del la-
certifier - e nel rapporto fino ad allora posto in voro subordinato sia come estensione delle tute-
essere fra le parti, se trattasi di contratto di colla- le, sia come deterrente per l’uso improprio delle
borazione in corso di svolgimento - non sussisto- collaborazioni, sebbene permangano problemi in-
no condizioni di assoggettamento alla organizza- terpretativi, in particolare rispetto all’opportunità
zione esclusiva del committente delle modalità di di non applicare la normativa sul lavoro dipen-
esecuzione della prestazione lavorativa. dente nel suo complesso, ma soltanto la parte ri-
tenuta idonea al singolo rapporto (Cass. n.
Lavoro attraverso piattaforme digitali 1663/2020: «Non possono escludersi situazioni
L’art. 2 del D.Lgs. n. 81/2015 ha rappresentato in cui l’applicazione integrale della disciplina
anche un primo banco di prova normativo per la della subordinazione sia ontologicamente incom-
qualificazione giuridica e la tutela delle nuove patibile con le fattispecie da regolare»).
forme di lavoro sviluppate attraverso piattaforme Il D.L. n. 101/2019, convertito dalla legge n.
128/2019, ha tentato di disciplinare la materia,
digitali (i c.d. “riders” della “gig economy”), con
anzitutto inserendo un periodo nel comma 1 del-
particolare riferimento all’attività di quanti effet-
l’art. 2 del D.Lgs. n. 81/2015, prevedendone
tuano consegne a domicilio (in special modo nel
l’applicazione della disciplina anche se le moda-
settore del “food delivery”).
lità di esecuzione della prestazione sono organiz-
La giurisprudenza si è divisa:
zate mediante piattaforme digitali, in una esten-
• taluni hanno ritenuto che, proprio alla luce del-
sione del concetto di etero-organizzazione che si
la normativa sulle collaborazioni coordinate e
allontana dal modello classico degli elementi or-
continuative, non possano essere considerate atti- ganizzativi, a fronte delle evoluzioni tecnologi-
vità lavorative di natura subordinata, in quanto i che del lavoro, attraverso le quali si realizza una
lavoratori avrebbero una riscontrata libertà di la- organizzazione, anche stringente, dell’attività del
voro e non sarebbero sottoposti al potere orga- prestatore.
nizzativo e direttivo, fatta eccezione del solo ne- Inoltre, lo stesso decreto-legge ha inserito nel
cessario coordinamento, non estrinsecandosi il D.Lgs. n. 81/2015 il Capo V-bis (rubricato «Tu-
potere organizzativo e direttivo nella determina- tela del lavoro tramite piattaforme digitali»), con-
zione dei tempi e dei luoghi di lavoro (cfr. Trib. tenente gli artt. da 47-bis a 47-octies, per disci-
Torino 7 maggio 2018, n. 778; Trib. Milano 10 plinare in modo specifico, come fattispecie sui
settembre 2018, n. 1853); generis, il lavoro autonomo tramite piattaforme
• altri hanno sostenuto che tali forme di lavoro, digitali, vale a dire l’attività di quei lavoratori
invece, debbano essere inquadrate nell’ambito del autonomi che consegnano beni per conto altrui
rapporto di lavoro subordinato, proprio con ri- tramite piattaforme anche digitali, in ambito ur-
guardo alle tutele contenute nell’art. 2 del D.Lgs. bano (con l’ausilio di velocipedi, veicoli a moto-
n. 81/2015 (App. Torino 11 gennaio 2019, che ri- re a due o a tre ruote, quadricicli leggeri); la nor-
forma Trib. Torino n. 778/2018). A conferma di mativa considera «piattaforme digitali» program-
tale orientamento è stato evidenziato che i ri- mi e procedure informatiche complessivamente
ders che consegnano cibo per le piattaforme digi- utilizzati dal committente, in quanto strumentali
tali non possono essere inquadrati come lavoratori all’attività di consegna di beni, che fissano il
autonomi qualora la loro prestazione sia gestita in compenso e determinano le modalità di esecuzio-
maniera puntuale e stringente dall’algoritmo (Trib. ne della prestazione (art. 47-bis).
Milano 20 aprile 2022, n. 1018); La disciplina prevede anzitutto la necessità di un
• vi è addirittura chi ha tentato di individuare un contratto scritto, che contenga ogni informazione
tertium genus ibrido fra lavoro autonomo e su- utile ai lavoratori sia con riferimento ai diritti e
bordinato (Trib. Roma, 6 maggio 2019, n. alle tutele, sia in materia di sicurezza sul lavoro.
23581). In mancanza di contratto, il committente è san-
Riguardo all’evoluzione giurisprudenziale, i Giu- zionabile (in base all’art. 4 del D.Lgs. n.
dici di legittimità hanno rigettato la tesi del ter- 152/1997), mentre il lavoratore ha diritto ad una
Percorsi
indennità risarcitoria non superiore ai compensi coordinata e continuativa organizzate da commit-
percepiti nell’ultimo anno; inoltre, la mancanza tenti attraverso piattaforme digitali, entro le ore
di contratto in forma scritta è valutata come ele- 24 del giorno che precede l’inizio dell’attività la-
mento di prova circa le condizioni applicate al vorativa.
rapporto e della lesione dei diritti del lavoratore La comunicazione deve contenere:
(art. 47-ter). • generalità del committente e del collaboratore;
Il compenso del lavoratore deve essere corri- • data di inizio e fine della prestazione;
spondente ai contratti collettivi stipulati per tali • durata presunta espressa in ore;
prestazioni dalle Organizzazioni comparativa- • tipologia contrattuale;
mente più rappresentative a livello nazionale; in • compenso;
mancanza di contrattazione collettiva, è vietato • sede di lavoro.
retribuire il lavoratore in base alle consegne ef-
fettuate, con l’obbligo di garantire un compenso Sanzioni per le collaborazioni irregolari
minimo orario, parametrato ai minimi tabellari
stabiliti da contratti collettivi (rappresentativi) di L’art. 2, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2015, come
settori affini; in ogni caso, ai lavoratori vanno detto, estende automaticamente la disciplina del
garantite indennità integrative per lavoro nottur- lavoro subordinato, ai rapporti di collaborazio-
no, festivo o in condizioni meteorologiche sfavo- ne che presentano le tre caratteristiche indivi-
revoli (art. 47-quater). duate dalla norma. La natura autonoma del con-
L’art. 47-quinquies del D.Lgs. n. 81/2015 san- tratto di collaborazione oggetto di accertamento
cisce il divieto di discriminazione e prevede può essere riconosciuta «a condizione che il
l’estensione delle norme a tutela della dignità e collaboratore determini unilateralmente e di-
libertà del lavoratore previste per i lavoratori screzionalmente», senza necessità di preventiva
subordinati, oltre al divieto di escludere dalla autorizzazione e successiva giustificazione, la
piattaforma o ridurre le occasioni di lavoro in «quantità di prestazione» da eseguire e la «col-
base alla mancata accettazione di offerte da locazione temporale della stessa» (Ministero
parte del lavoratore. Opera, inoltre, la protezio- del Lavoro, risposta ad interpello n. 5/2010 e
ne dei dati personali dei lavoratori ai sensi del circolare n. 7/2013; Cass., sez. lav., 5 ottobre
GDPR e del D.Lgs. n. 196/2003 (art. 47-se- 2016, n. 19923).
xies). La nozione caratterizza puntualmente, infatti, su
L’art. 47-septies disciplina la copertura assicura- un piano sanzionatorio, i profili di non legittimi-
tiva Inail dei lavoratori in base al rischio corri- tà, nel nuovo quadro regolatorio, della collabora-
spondente all’attività svolta, facendo carico al zione personale e continuativa, riconducendola,
committente, che utilizza la piattaforma anche di- sul piano della disciplina normativa, alla discipli-
gitale, di tutti gli adempimenti previsti dal D.P.R. na del contratto di lavoro subordinato. Qualora il
n. 1124/1965, nonché dell’obbligo di assicurare
committente abbia fatto svolgere prestazioni di
nei confronti dei lavoratori, «a propria cura e spe-
lavoro nelle forme della collaborazione coordina-
se», il rispetto del D.Lgs. 9 aprile 2008 in materia
ta e continuativa, in assenza dei requisiti sogget-
di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
Si prevede, infine, un osservatorio permanente tivi e oggettivi e degli elementi essenziali di
per il monitoraggio degli effetti delle nuove di- autonomia e coordinamento richiesti dalla leg-
sposizioni, con possibilità di proporre revisioni ge, il rapporto di lavoro è considerato di lavoro
alla norma anche in base all’evoluzione del mer- subordinato a tempo indeterminato sin dalla da-
cato o alle dinamiche sociali (art. 47-octies). ta di costituzione dello stesso, essendo il contrat-
Per effetto del D.M. 23 febbraio 2022, n. 31 to nullo per contrasto con norme imperative, ai
(che attua dell’art. 27-duodecies, del D.L. n. sensi e per gli effetti degli artt. 1418 e 1424 c.c.
152/2021, convertito dalla legge n. 233/2021), (il datore di lavoro, tuttavia, può dimostrare la
dal 14 aprile 2022 vige l’obbligo di effettuare sussistenza di un rapporto di lavoro diverso da
una apposita comunicazione telematica, con il quello subordinato a tempo indeterminato, corri-
modello “UNI-piattaforme”, anche per le presta- spondente alla tipologia negoziale di fatto realiz-
zioni di lavoro svolte in forma di collaborazione zatasi tra le parti).
Percorsi
D’altronde la norma rende essenziale, in quanto mo luogo che il D.Lgs. n. 81/2008 trova appli-
necessaria, l’assenza di almeno una delle tre carat- cazione nei confronti della generalità dei lavo-
teristiche individuate dalla collaborazione affinché ratori e delle lavoratrici, «subordinati e autono-
la stessa non sconti conseguenze analoghe a quel- mi», e di tutti i «soggetti ad essi equiparati»
le del lavoro subordinato. Una sanzione tout court (art. 3, comma 4). D’altra parte, alcune tutele
- assimilabile su un piano giuridico puro, in meri- prevenzionistiche riguardano la presenza del
to agli effetti, anche processuali - alla presunzione collaboratore in un determinato ambito lavo-
relativa o semplice (juris tantum) rispetto alla rativo, per l’effetto:
quale come in tutte le ipotesi sanzionatorie (e nel • il D.Lgs. n. 81/2008 si applica ai collaboratori
rispetto dei dogmi costituzionali) spetta al giudice coordinati e continuativi se la prestazione lavora-
valutare la piena sussistenza dei caratteri della su- tiva si svolge nei luoghi di lavoro del committen-
bordinazione, ammettendo il committente alla te (art. 3, comma 7);
prova di una differente sostanza fattuale e giuridi- • si applicano le disposizioni del Titolo VII rela-
ca del rapporto di lavoro instaurato rispetto a tivo alle attrezzature munite di videoterminali se
quanto presunto dalla norma. effettuano prestazioni continuative di lavoro a di-
Dall’estensione delle tutele del rapporto di lavoro stanza, «mediante collegamento informatico e te-
subordinato ai collaboratori etero-organizzati lematico» (art. 3, comma 10);
l’INL, con la circolare n. 7/2020, fa derivare una • le attrezzature fornite dal datore di lavoro/com-
analisi dettagliata delle conseguenze sanzionato- mittente (direttamente o per il tramite di terzi)
rie. devono essere conformi alle previsioni contenute
nel Titolo III (art. 3, comma 10);
Tempi di lavoro e di riposo • il collaboratore deve utilizzare attrezzature di
Con riferimento alle condotte relative ai tempi lavoro conformi alle disposizioni del Titolo III
di lavoro e di riposo, segnatamente per quanto (artt. 3, comma 11, e 21);
attiene ai limiti massimi dell’orario lavorativo, • il collaboratore che opera nei locali del com-
alle pause e ai riposi giornalieri e settimanali, mittente obbliga questo a verificare l’idoneità
pur rimanendo ferma la tipologia contrattuale tecnico professionale di quello, a informarlo sui
(che resta formalmente quella in regime di col- rischi specifici presenti nell’ambiente in cui lavo-
laborazione personale continuativa), il collabo- ra e sulle misure di prevenzione e di emergenza
ratore etero-organizzato diviene destinatario di adottate rispetto all’attività esercitata (artt. 3,
identiche tutele riconosciute dall’Ordinamento comma 11, e 26);
al lavoratore subordinato. Tuttavia, l’INL nella • i collaboratori personali e continuativi, sia che
circolare n. 7/2020 evidenzia come l’attività in- siano coordinati, sia che siano etero-organizzati,
vestigativa e il conseguente accertamento se svolgono la loro attività lavorativa nei locali
ispettivo «su tali aspetti potrebbe risultare par- del committente devono applicare integralmente
ticolarmente complesso, non potendo fare affi- il D.Lgs. n. 81/2008 (art. 3, comma 7).
damento sull’utilizzo di adeguati sistemi di Quanto alle collaborazioni le cui attività sono
tracciamento dell’attività lavorativa svolta dal svolte al di fuori dei locali del committente (co-
collaboratore», oltreché per l’eventualità di una me nel caso dei riders), l’INL nella circolare n.
collaborazione resa in regime di pluricommit- 7/2020 segnala che «l’accertamento della natura
tenza, nel qual caso la «frammentazione della etero-organizzata della collaborazione compor-
prestazione lavorativa» renderebbe ancora più terà l’estensione della disciplina in materia di
difficile la possibile individuazione del datore salute e sicurezza del rapporto di lavoro subor-
di lavoro/committente al quale ricondurre gli dinato con particolare riguardo ad alcuni profili,
obblighi posti dal D.Lgs. n. 66/2003 e dalla quali la formazione e l’informazione dei colla-
contrattazione collettiva. boratori, il controllo del committente sulle at-
trezzature di lavoro, la denuncia di infortunio, la
Salute e sicurezza sul lavoro sorveglianza sanitaria e la completezza del do-
Per quanto attiene alle norme poste a tutela del- cumento di valutazione dei rischi, oltre all’ob-
la salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, bligo a carico del datore di lavoro di fornitura e
l’INL nella circolare n. 7/2020 sottolinea in pri- manutenzione dei dispositivi di protezione indi-
Percorsi
viduale». L’INL cita Trib. Firenze decr. 1° apri- Sanzioni civili previdenziali
le 2020 e Trib. Bologna decr. 14 aprile 2020, Da ultimo, con riferimento alle sanzioni civili
sottolineando come sia decisiva la circostanza previdenziali, la circolare n. 7/2020 richiama i
che «le specificità legate alle modalità esecutive principi distintivi tra evasione e omissione con-
delle prestazioni dei lavoratori etero-organizzati tributiva (Inps, circolare n. 106/2017), eviden-
siano contemplate all’interno della valutazione ziando che l’ipotesi della estensione delle norme
dei rischi effettuata dal committente», ad esem- sul lavoro subordinato al collaboratore etero-or-
pio con riguardo all’obbligo di «inserire nella ganizzato rientra nel campo di applicazione delle
valutazione dei rischi l’utilizzazione da parte sanzioni previste per l’omissione contributiva
dei lavoratori di attrezzature proprie o di propri (art. 116, comma 8, lett. a), legge n. 388/2000).
mezzi di spostamento».
Approfondimenti
Ingresso in Italia per motivi di lavoro
Approfondimenti
un contratto di lavoro subordinato a tempo inde- re a venti ore settimanali e, nel caso di lavoro
terminato, la durata di due anni; domestico, una retribuzione mensile non inferio-
• i contenuti del succitato «contratto di soggior- re al minimo previsto per l’assegno sociale, ai
no», documento distinto dal contratto di lavoro e sensi dell’art. 3, comma 6, legge 8 agosto 1995,
finalizzato principalmente a consentire il rilascio n. 335.
del permesso di soggiorno. Il documento prevede Solo ottenuto il rilascio dell’autorizzazione al-
specifici contenuti ed impegni, tra i quali: a) la l’assunzione e dopo che il lavoratore straniero ha
garanzia, da parte del datore di lavoro, della di- proceduto a effettuare il regolare ingresso in Ita-
sponibilità di un alloggio per il lavoratore che lia e ha ricevuto il permesso di soggiorno per
rientri nei parametri minimi previsti dalla legge motivi di lavoro, il datore di lavoro può procede-
per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica; re all’assunzione, sottoscrivendo e consegnando
b) l’impegno al pagamento da parte del datore di la c.d. “lettera di assunzione” ossia il contratto di
lavoro delle spese di viaggio per il rientro del la- lavoro comprensivo di tutte le indicazioni previ-
voratore nel Paese di provenienza. Solo in caso ste dal D.Lgs. 26 maggio 1997, n. 152 e dal Ccnl
di assunzione di lavoratori già soggiornanti la di settore applicato in azienda. In tale occasione,
formalizzazione di entrambi gli impegni è dedot- in base al disposto dell’art. 30-bis, comma 2, lett.
ta nella comunicazione UniLav da trasmettere ai c), D.P.R. n. 394/1999, introdotto dal D.P.R. n.
Centri per l’impiego all’atto dell’instaurazione 334/2004, le condizioni economiche e normative
del rapporto, con formula di compilazione non previste dalla lettera di assunzione ed applicate
obbligatoria; in costanza di rapporto devono confermare quan-
• le modalità di ottenimento, decorso un quin- to dichiarato dal datore di lavoro all’atto della ri-
quennio, del permesso di soggiorno UE per sog- chiesta di “nulla osta”, assicurando allo straniero
giornanti di lungo periodo, decennale e rinnova- il trattamento retributivo ed assicurativo previsto
bile automaticamente. dalle leggi e dai contratti collettivi nazionali di
Nell’ambito di tale iter procedurale, il contratto lavoro di categoria o comunque applicabili. I
di lavoro - che deve essere stipulato entro qua- successivi adempimenti amministrativi non dif-
rantotto ore dalla sottoscrizione del contratto di feriscono attualmente da quelli in essere per l’as-
soggiorno, termine entro il quale deve essere an- sunzione di cittadini italiani. Anche la comunica-
che inoltrata dal lavoratore la richiesta di rilascio zione del datore di lavoro all’Autorità di pubbli-
del permesso di soggiorno - rileva solo indiretta- ca sicurezza competente in riferimento alla sede
mente, in ragione dell’indicazione obbligatoria, di lavoro del dipendente (la Questura o il Com-
nella modulistica telematica per la richiesta di missariato di Polizia o il Sindaco del Comune in
“nulla osta”, dei relativi elementi essenziali che assenza di Commissariato, ai sensi dell’art. 15,
devono essere riportati nel quadro relativo alla legge 1° aprile 1981, n. 121), prevista dall’art. 7,
proposta di contratto di soggiorno. In particolare, D.Lgs. n. 286/1998 e da effettuarsi entro quaran-
la modulistica relativa ai flussi 2022 (Modello totto ore dall’assunzione, è stata formalmente su-
B2020: richiesta nominativa di nulla osta) preve- perata (1).
de che siano indicati il Ccnl di categoria, l’orario
lavorativo, l’orario settimanale medio, il livello Specificità
di inquadramento, la mansione secondo la classi- Alcune particolari modalità di ingresso, in dero-
ficazione Istat, la tipologia di contratto, la durata, ga ai “flussi” annuali o infra-annuali, prevedo-
la retribuzione mensile lorda non inferiore a no peraltro specifiche procedure ed adempimenti,
quanto previsto dal Ccnl. Dagli elementi inseriti per l’esecuzione dei quali rilevano anche il con-
deve sostanzialmente risultare la disponibilità al- tenuto del contratto di lavoro e/o le modalità di
l’attivazione di un rapporto di lavoro a tempo in- esecuzione del relativo rapporto. La principale
determinato, determinato o stagionale, con orario disciplina di riferimento si rinviene nel dettato
a tempo pieno od a tempo parziale e non inferio- dell’art. 27, D.Lgs. n. 286/1998 e dell’art. 40,
(1) Tale comunicazione residua solo qualora il datore di la- per espressa previsione dell’art. 7, comma 2-bis, del D.Lgs. 25
voro ospiti il lavoratore straniero extra-UE. L’omissione od il ri- luglio 1998, n. 286 della sanzione amministrativa pecuniaria
tardo comportano l’applicazione, a carico del datore di lavoro, da euro 160 ad euro 1.100.
Approfondimenti
D.P.R. n. 394/1999, per il combinato disposto dei sidenti o aventi sede all’estero e da questi diretta-
quali possono attualmente essere assunte, senza mente retribuiti, temporaneamente trasferiti dal-
vincoli numerici, le categorie di lavoratori extra l’estero presso persone fisiche o giuridiche, ita-
UE indicate nel prosieguo. liane o straniere, residenti in Italia, al fine di ef-
fettuare nel territorio italiano determinate pre-
D.Lgs. n. 286/1998 stazioni oggetto di contratto di appalto stipulato
Art. 27, lett. a) tra le predette persone fisiche o giuridiche resi-
I dirigenti o personale altamente specializzato di denti o aventi sede in Italia e quelle residenti o
società aventi sedi o filiali in Italia ovvero di uf- aventi sede all’estero.
fici di rappresentanza di società estere che abbia- L’appalto deve rispettare le previsioni dell’art.
no la sede principale di attività nel territorio di 1655 c.c. (contratto di appalto), dell’art. 30,
uno stato membro dell’Organizzazione mondiale D.Lgs. n. 276/2003 e del D.Lgs. n. 136/2016 (di-
del commercio, ovvero dirigenti di sedi principa- stacco di lavoratori nell’ambito di una prestazio-
li in Italia di società italiane o di società di altro ne transnazionale di servizi), come modificato
stato membro dell’Unione europea. dal D.Lgs. n. 122/2020. La procedura prevede
In applicazione dell’art. 40, comma 5, D.P.R. n. che durante lo svolgimento del distacco non sia
394/1999 deve trattarsi di personale in possesso possibile inoltrare, per il lavoratore distaccato, la
di conoscenze particolari che, secondo il contrat- richiesta di autorizzazione all’assunzione a tem-
to collettivo nazionale di lavoro applicato dall’a- po indeterminato ex art. 22, D.Lgs. n. 286/1998 e
zienda distaccataria, qualificano l’attività come al termine del rapporto la richiesta di autorizza-
altamente specialistica, occupati da almeno sei zione non può essere rinnovata. Inoltre, in linea
mesi nell’ambito dello stesso settore prima della generale, per espressa previsione dell’art. 4,
data del trasferimento temporaneo. D.Lgs. n. 136/2016, durante il periodo del distac-
Il primo ingresso avviene con operazione di di- co devono trovare applicazione le medesime con-
stacco, quindi per quanto attiene la normativa dizioni di lavoro previste da disposizioni norma-
italiana nel rispetto del disposto dell’art. 30, tive o contratti collettivi nazionali e territoriali,
D.Lgs. n. 276/2003 e dei pronunciamenti ammi- applicabili ai lavoratori che effettuano prestazio-
nistrativi correlati. Il personale può soggiornare ni lavorative subordinate analoghe nel luogo in
per lavoro per una durata complessiva, comun- cui è disposto il distacco. A titolo esemplificati-
que non superiore a cinque anni comprese le vo si tratta dei periodi massimi di lavoro e mini-
eventuali proroghe. Il Ministero dell’Interno e mi di riposo; della durata minima dei congedi an-
del Ministero del Lavoro e delle Politiche Socia- nuali retribuiti; dei trattamenti retributivi, com-
li, con circolare congiunta diffusa il 14 luglio presi quelli maggiorati per lavoro straordinario;
2016, ha precisato che la società distaccataria delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi
può assumere il lavoratore distaccato secondo le di lavoro; della parità di trattamento tra uomini e
modalità vigenti per i lavoratori italiani o comu- donne e di altre norme antidiscriminatorie. Per
nitari: espressa previsione del comma 4, in caso di ina-
• alla scadenza del primo periodo di distacco in- dempienza trova applicazione il regime di re-
dicato sul contratto di soggiorno; sponsabilità solidale tra datore di lavoro distac-
• successivamente entro il termine del periodo cante e distaccatario.
massimo di distacco (cinque anni).
Al termine del distacco, come precisato dall’art. Art. 27-quinquies
40, comma 5, D.P.R. n. 394/1999, è possibile I lavoratori coinvolti in operazioni di trasferi-
l’assunzione a tempo determinato o indetermina- mento intrasocietario, ai quali viene rilasciato il
to presso l’azienda distaccataria, mentre ai sensi c.d. “permesso ICT”.
del comma 23 il “nulla osta” al lavoro non potrà Si tratta di dirigenti, lavoratori specializzati e la-
essere utilizzato per un nuovo rapporto. voratori in formazione impiegati da almeno tre
mesi, alle dipendenze di un’impresa stabilita al
Art. 27, lett. i) di fuori dell’Unione europea, distaccati presso
I lavoratori dipendenti regolarmente retribuiti da una sede/filiale/rappresentanza situata in Italia,
datori di lavoro, persone fisiche o giuridiche, re- dell’impresa da cui dipende il lavoratore trasferi-
Approfondimenti
to o presso un’impresa appartenente al medesimo Art. 27-quater
gruppo ai sensi dell’art. 2359 c.c. (distacco infra- I lavoratori extra UE altamente qualificati, che
gruppo). Trova quindi nuovamente applicazione intendono svolgere prestazioni lavorative retri-
la disciplina di cui all’art. 30, D.Lgs. n. buite per conto o sotto la direzione o il coordi-
276/2003 e la durata massima del trasferimento namento di un’altra persona fisica o giuridica
intrasocietario, anche in caso di mobilità tra Stati (tale articolo è stato introdotto dal D.Lgs. n.
membri, non può eccedere: 108/2012 - disciplina della c.d. “Carta blu UE”).
• tre anni per i dirigenti e i lavoratori specializza- Le qualifiche professionali devono essere certi-
ti; ficate da idonei titoli di studio e attestati, rila-
• un anno per i lavoratori in formazione. sciati nello Stato di provenienza e riconosciuti in
Ricorrendone le condizioni, si applicano le tutele Italia. In particolare, deve essere asseverato il
del D.Lgs. n. 136/2016 mentre al termine del pe- completamento di un percorso d’istruzione supe-
riodo autorizzato di trasferimento lo straniero riore di durata almeno triennale o il possesso di
non potrà essere assunto in Italia, pertanto, que- una qualifica professionale superiore. I relativi
sto ingresso non può essere prodromico ad una documenti devono essere tradotti e legalizzati
successiva instaurazione di un rapporto di lavoro dalla Rappresentanza consolare italiana dello
dipendente. Stato di provenienza. Ai sensi del comma 5, in
occasione dell’inoltro della domanda di “nulla
Art. 27-sexies osta”, il datore di lavoro deve quindi presentare
I lavoratori extra UE già in possesso di permes- una «proposta di contratto di lavoro» o una «of-
so di soggiorno per trasferimento intrasocieta- ferta di lavoro vincolante della durata di ameno
rio ICT rilasciato da altro Stato membro, che un anno» relativamente ad un’attività lavorativa
vengono successivamente trasferiti in Italia per «che richiede il possesso di una qualifica profes-
durate determinate (permesso “mobile ICT”). sionale superiore». Ai sensi del comma 13, per i
primi due anni di occupazione legale sul territo-
In caso di mobilità di breve durata, il lavoratore
rio nazionale può essere esercitata esclusivamen-
già titolare di un permesso di soggiorno ICT, in
te l’attività lavorativa per la quale è stata rilascia-
corso di validità, è autorizzato a soggiornare e
ta la Carta blu Ue.
svolgere attività lavorativa presso una sede/filia-
le/rappresentanza/impresa appartenente allo stes- Esempi di pattuizioni integrative -
so gruppo in Italia dell’impresa da cui dipende, conclusione
per un massimo di novanta giorni in un arco tem-
In ragione della disciplina sopra esaminata, parti-
porale di centottanta giorni. In questa ipotesi non
colarmente articolata e complessa sia in riferi-
è necessario che il datore di lavoro distaccatario
mento alla procedura ordinaria ex art. 22, D.Lgs.
attivi la procedura di richiesta di “nulla osta”. In
n. 286/1998, sia in riferimento alle specifiche
caso di mobilità di lunga durata ossia per distac-
procedure ex art. 27, può allora risultare utile de-
chi di durata superiore a novanta giorni, il datore finire all’occorrenza, con i lavoratori interessati,
di lavoro distaccatario deve, invece, presentare alcune pattuizioni che precedano od integrino il
tale richiesta, anche qualora il lavoratore sia già contratto di lavoro o le comunicazioni di distac-
entrato in territorio nazionale. Nelle more del ri- co, finalizzate ad agevolare la corretta instaura-
lascio del “nulla osta” e della consegna del per- zione e gestione del rapporto. In relazione al tipo
messo di soggiorno “mobile ICT” lo straniero di ingresso e alla prospettiva di prosecuzione,
può lavorare purché il permesso di soggiorno temporanea o a tempo indeterminato, dell’attività
ICT rilasciato dal primo Stato membro sia in cor- lavorativa assegnata, datore e prestatore di lavoro
so di validità. Anche in questi due casi di mobili- potrebbero condividere qualche reciproco impe-
tà, gestiti con operazione di distacco, trova appli- gno per ridurre in qualche misura, rispetto ai
cazione quindi la disciplina di cui all’art. 30, molteplici adempimenti previsti dall’iter autoriz-
D.Lgs. n. 276/2003 e, ricorrendone le condizioni, zativo dell’ingresso e soggiorno per lavoro, il ri-
operano le tutele previste dal D.Lgs. n. schio di discrasie operative, incomprensioni,
136/2016. eventuali contenziosi. Si introdurrebbe così mag-
Approfondimenti
giore certezza in dinamiche comunque correlate caso di rapporto a termine, la retribuzione lorda.
ad implicazioni amministrative e normative non In aggiunta, andrebbero specificate le ulteriori
semplici. A titolo esemplificativo, sembrano ipo- condizioni del rapporto, economiche e normati-
tizzabili le seguenti clausole. ve, potenzialmente induttive di discussioni o ne-
1) Una clausola di precisazione delle condizioni goziazioni individuali. Potrebbe quindi essere
di assunzione, definite antecedentemente all’in- utile inoltrare al lavoratore straniero, ancora al-
gresso dall’estero del lavoratore straniero. La l’estero, sia copia del modulo telematico, sia
formalizzazione del contratto di assunzione, en- eventualmente un modello completo di contratto
tro le 48 ore successive alla stipula del contratto
di assunzione, allegandoli entrambi ad una lettera
di soggiorno, potrebbe essere opportunamente
di impegno nella quale il datore di lavoro forma-
preceduta dalla precisa condivisione dei relativi
contenuti da parte del lavoratore ancora in attesa lizzi la disponibilità ad assumerlo contrattualiz-
di rilascio del visto d’ingresso, al fine di evitare zando tali elementi, da firmare per espressa ac-
fraintendimenti. Sarebbe opportuno concordare cettazione. Per la medesima finalità, la pattuizio-
preventivamente innanzitutto gli elementi ripor- ne potrebbe anche responsabilizzare il lavoratore
tati nella richiesta telematica nominativa di nulla straniero in merito ai tempi di attivazione del
osta ossia il Ccnl di categoria applicato, l’orario rapporto e al possesso dei requisiti necessari per
di lavoro, il livello di inquadramento, la tipologia l’esecuzione dell’attività lavorativa di prossima
contrattuale, la mansione iniziale, la scadenza in assegnazione.
Esempio di clausola
La nostra Società ___ si impegna ad assumerLa alle proprie dipendenze alle condizioni riportate nel modulo allegato, che Lei dichiara di
avere letto e interamente compreso in quanto conferma di possedere le conoscenze, linguistiche e normative, sufficienti per un comple-
to discernimento od avendo all’occorrenza ottenuto a tal fine adeguato supporto. Lei si impegna pertanto, entro 48 ore dall’assunzione,
a stipulare il contratto di assunzione con decorrenza non successiva al ___ ed alle ulteriori condizioni riportate in allegato (allegare lette-
ra di assunzione completa), inoltre dichiara di possedere i requisiti soggettivi necessari per l’esecuzione della mansione di ___. L’impe-
gno aziendale di cui sopra è subordinato alla condivisione ed al rispetto di questi Suoi correlati impegni.
2) Una clausola di manleva relativa ad eventua- organi ispettivi, che abbiano rilevato irregolarità
li maggiori ed imprevisti oneri, a carico del da- dell’alloggio o del soggiorno, sia ristorato con
tore di lavoro, derivanti dall’applicazione delle l’applicazione al rapporto di lavoro di clausole
formule legali che prevedono la garanzia del- penali o sistemi di compensazione con i crediti
l’alloggio e del pagamento delle spese di viaggio retributivi condivisi dal lavoratore straniero, a
per il rientro nel Paese di provenienza, di cui al-
condizione ovviamente che non sussista una cor-
l’art. 5-bis D.Lgs. n. 286/1998. Secondo i prin-
responsabilità datoriale. La formulazione potreb-
cipi civilistici generali, che regolano anche il
contratto di lavoro del personale straniero extra be essere inserita nel contratto di lavoro sotto-
UE, non sembra infatti preclusa la possibilità che scritto dopo il rilascio del permesso di soggiorno,
l’onere economico, derivante al datore di lavoro non contrastando con i contenuti né del modulo
dall’applicazione di sanzioni o risarcimenti con- di istanza di autorizzazione all’assunzione né del
seguenti ad accertamenti condotti dai competenti contratto di soggiorno.
Esempio di clausola
Qualora la nostra Società ___ dovesse riscontrare dei costi, diretti o indiretti, di qualsiasi natura, derivanti dall’applicazione delle garan-
zie di cui all’art. 5-bis, D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, per situazioni od eventi non alla stessa imputabili, si procederà all’applicazione di
una penale di euro ___ ai sensi dell’art.1382 c.c. ed alla compensazione di tale valore nonché dell’eventuale maggiore importo risarcito-
rio dalle Sue spettanze retributive nette, correnti o dovute per la cessazione del Suo rapporto di lavoro.
3) Una clausola funzionale alla stabilizzazione tuire un percorso lavorativo di lungo periodo,
del rapporto di lavoro successivamente ad un con un dirigente o lavoratore altamente specializ-
ingresso disposto ai sensi dell’art. 27, lett. a), zato, distaccato temporaneamente in territorio na-
D.Lgs. n. 286/1998. Qualora si intenda precosti- zionale, eccedente il termine di cinque anni
Approfondimenti
(comprensivo di eventuali proroghe) che rappre- contratto di lavoro. Analogamente a quanto indi-
senta il limite legale di procrastinazione dell’ope- cato in riferimento alla clausola sub 1) la formula
razione di distacco, è possibile condividere pre- potrebbe essere trasmessa al lavoratore all’estero
ventivamente con il lavoratore straniero sia la di-
in attesa di rilascio del visto d’ingresso, per con-
sponibilità alla successiva instaurazione di un
rapporto di lavoro dipendente, a tempo determi- dividerla preventivamente, riportando in allegato
nato o indeterminato, sia i relativi contenuti, al copia del modulo di richiesta telematica nomina-
fine di agevolare la successiva definizione del tiva di “nulla osta”.
Esempio di clausola
La nostra Società ___ si impegna ad ospitarla in distacco alle condizioni riportate nel modulo allegato. All’esito del Suo inserimento in
azienda Lei si impegna a ratificare, terminato il periodo di distacco, un contratto di lavoro avente i seguenti contenuti:
......
e la nostra Società ___ si impegna a confermali nella lettera di assunzione che Le sottoporrà per formalizzare l’instaurazione del rappor-
to. L’impegno aziendale al suo accoglimento e mantenimento in distacco e successiva assunzione è subordinato alla condivisione ed al
rispetto di questi Suoi impegni.
4) Una clausola per contenere il rischio di re- me precisato da ultimo dall’INL nella circolare
sponsabilità solidale nell’ipotesi di applicazione 19 ottobre 2021, n. 2, si tratta della componente
del regime di cui all’art. 4, comma 4, D.Lgs. n. economica del c.d. “nocciolo duro” dei diritti del
136/2016. Qualora l’ingresso avvenga in relazio- lavoratore, corrispondente ad «ogni elemento re-
ne ad una prestazione transnazionale di servizi, tributivo» contrattuale collettivo, con esclusione
con le procedure di cui agli artt. 27, lett. i), 27- dei soli contratti aziendali, «avente carattere fis-
quinquies o 27-sexies D.Lgs. n. 286/1998, l’inte- so e continuativo». Per consentire quindi al dato-
sa per il distacco, tra datore di lavoro distaccante re di lavoro distaccatario l’attenuazione del ri-
e datore di lavoro distaccatario, potrebbe essere schio di responsabilità solidale, per inadempienze
subordinata ad una previa pattuizione, tra lavora- retributive del datore di lavoro distaccante, il la-
tore distaccato e datore di lavoro distaccatario, di voratore potrebbe essere individualmente impe-
una clausola di garanzia. La clausola avrebbe ad gnato ad esibire la documentazione in proprio
oggetto specificamente le tutele afferenti i tratta- possesso relativa ai trattamenti percepiti, nonché
menti retributivi, compresi quelli maggiorati per a non opporsi al rientro presso il datore di lavoro
lavoro straordinario, rispetto ai quali opera il di- distaccante, qualora risultasse il mancato rispetto
vieto di erogazione da parte del datore di lavoro degli obblighi retributivi sanciti dal D.Lgs. n.
distaccante, durante il periodo di permanenza in 136/2016. Tali impegni (esibizione della docu-
territorio nazionale, di importi inferiori a quelli mentazione e rientro immediato) andrebbero op-
previsti dalle disposizioni normative o dai con- portunamente richiamati nel contratto di distacco
tratti collettivi, nazionali e territoriali, applicabili ratificato dai due datori di lavoro, quale condi-
ai lavoratori che effettuano prestazioni lavorative zione per l’invio e la permanenza del personale
subordinate analoghe nel luogo del distacco. Co- in distacco.
Esempio di clausola
La nostra Società ___ si impegna ad ospitarla in distacco subordinatamente al rispetto, da parte della Società __distaccante, delle con-
dizioni previste dall’art. 4, comma 4, D.Lgs. 17 luglio 2016, n. 136. Conseguentemente Lei si impegna ad esibire a richiesta la documen-
tazione asseverativa del Suo trattamento retributivo. Resta inteso che, qualora risultassero delle inadempienze rispetto al richiamato re-
gime di tutela, si procederà all’interruzione immediata del Suo distacco senza oneri aggiuntivi a carico della nostra Società.
5) Una clausola confermativa del possesso delle studio, tradotta e legalizzata, nonché la sua riferi-
competenze corrispondenti al titolo di studio as- bilità ad una qualifica professionale superiore,
severativo della qualifica professionale necessa- sono oggetto di valutazione preventiva in occa-
ria per il soggiorno in Italia. Quando l’ingresso sione dell’istruttoria per il rilascio del “nulla
avviene in relazione ad una procedura di rilascio osta”. L’effettivo livello di competenze, conse-
della Carta blu Ue, la certificazione del titolo di guito all’esito di un percorso formativo realizzato
Approfondimenti
all’estero, tuttavia potrebbe non corrispondere al- ferma restando la proposta/offerta di lavoro pre-
le esigenze del datore di lavoro anche quando la vista dall’art. 27-quater, D.Lgs. n. 286/1998,
certificazione esibita sia risultata formalmente condividere preventivamente con il lavoratore sia
equiparabile ad un titolo/attestato nazionale e la un elenco di mansioni che il dipendente dichiari,
procedura abbia dato quindi esito positivo. Inol- sotto la propria responsabilità, di essere in grado
tre, molte caratteristiche soggettive del prestatore di svolgere, sia l’inserimento comunque di un
di lavoro sono difficilmente valutabili prima del- periodo di prova all’atto della firma della lettera
l’inizio del rapporto. Potrebbe allora essere utile, di assunzione.
Esempio di clausola
La nostra Società ___ si impegna ad assumerLa alle condizioni della proposta di contratto allegata, che sarà inoltrata allo sportello uni-
co della Prefettura di ___ unitamente alla richiesta di nulla osta all’ingresso, nel presupposto della veridicità di quanto Lei ha dichiarato
in merito alla capacità di svolgere le seguenti mansioni ___ utilizzando le seguenti strumentazioni ___ e in ogni caso Lei si impegna al-
l’esecuzione di un periodo di prova della durata massima prevista dal Ccnl ___ applicato al rapporto, avente ad oggetto le suddette
mansioni.
Gli esempi riportati evidenziano la molteplicità adempimenti imposti dalla prassi amministrativa
delle soluzioni adottabili per meglio contempera- rende comunque necessaria la contestualizzazio-
re impegni aziendali e impegni del lavoratore, in ne delle clausole nonché, quando introdotte nelle
relazione alle specificità della procedura di in-
gresso dall’estero attivata dal datore di lavoro. dinamiche operative seguite dai competenti uffici
Occorre peraltro tenere presente che la mutevo- aziendali, il controllo della loro perdurante corri-
lezza sia dei riferimenti normativi sia degli spondenza al quadro regolamentare vigente.
Approfondimenti
Implementazione Garanzia di occupabilità dei lavoratori
(1) L’unica eccezione è rinvenibile nella L.R. Lombardia 4 di diversi provvedimenti in materia: l’art. 1, comma 258, legge
luglio 2018, n. 9 che, invece, riconferma la delega alle Provin- 30 dicembre 2018, n. 145, come modificato dall’art. dall’art.
ce delle funzioni amministrative in materia. 12, commi 3-ter e 8 D.L. 28 gennaio 2019, n. 4, convertito dal-
(2) V. in proposito i commi 2, 3 e 4 dell’art. 46 del D.L. n. la legge 28 marzo 2019, n. 26 e, successivamente, dall’art. 4,
73/2021, convertito dalla legge n. 106/2021, che hanno modifi- comma 1, D.L. 3 settembre 2019, n. 101, convertito dalla leg-
cato gli artt. 4, 6 e 7 del D.Lgs. n. 150/2015. ge 2 novembre 2019, n. 128, autorizza a partire dal 2019 le Re-
(3) V. l’art. 12 del D.L. n. 4/2019, convertito dalla legge n. gioni e Province autonome, le Agenzie e gli Enti regionali, o le
26/2019. Il piano di potenziamento del personale e delle strut- Province e le Città metropolitane, se delegate all’esercizio delle
ture pubbliche preposte ai Servizi per l’impiego ed alle politi- funzioni con legge regionale, ad assumere fino a complessive
che attive del lavoro è oggetto dell’Intesa tra Stato e Regioni 4.000 unità di personale da destinare ai Centri per l'impiego;
del 17 aprile 2019 (Intesa raggiunta in sede di Conferenza per- successivamente, l’art. 12, comma 3-bis, del D.L. 28 gennaio
manente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province 2019, n. 4, autorizza l’assunzione di ulteriori 3.000 operatori
autonome), nonché del D.M. 28 giugno 2019 e del D.M. 22 nel 2020 e 4.600 nel 2021. L’Intesa in esame ha previsto, tra
maggio 2020. l’altro, il rafforzamento nell’immediato dei Centri per l’impiego
(4) Il totale di 11.600 unità è dato dalla somma degli effetti mediante azioni di assistenza tecnica di natura sussidiaria svol-
Approfondimenti
Si noti che sono previste anche risorse da desti- È bene però non cedere al facile ottimismo. L’e-
nare al potenziamento delle infrastrutture (sedi, sperienza dei venticinque anni trascorsi da quan-
attrezzature, spese di funzionamento) con l’obiet- do è stato avviato il processo di trasformazione
tivo specifico di far fronte agli oneri di funziona- del collocamento in sistema di Servizi per l’im-
mento dei Centri per l’impiego (5). piego (D.Lgs. n. 469/1997) ci ha dimostrato
L’attuazione del Piano di potenziamento ha scon- quanto sia disseminato di difficoltà il percorso
tato rallentamenti dovuti al Covid-19 ed a diffi- del cambiamento. Non dimentichiamoci che la
coltà burocratiche, ma in non poche Regioni i cultura del Paese in materia di intervento pubbli-
concorsi sono stati espletati e sono in corso le as- co sul mercato del lavoro per decenni è stata
sunzioni. L’arrivo dei nuovi addetti (si passereb- fondata sugli incentivi alle assunzioni e sulle po-
be da circa 8.000 a circa 19.000 unità) offre l’op- litiche passive (erogazione dell’indennità di di-
portunità di ampliare le funzioni dei Centri per soccupazione a chi aveva perso il lavoro e con-
l’impiego e di procedere a loro radicali riorganiz- cessione di integrazioni salariali ai lavoratori so-
zazioni al fine di superare l’azione pressoché spesi per ragioni economiche). Per circa quaranta
monodirezionale dei nostri CPI, da sempre abi- anni (dal 1949 agli anni Novanta), diversamente
tuati ad interloquire quasi esclusivamente con i dai più importanti Paesi europei, abbiamo ritenu-
lavoratori. In particolare, è auspicabile che il po- to di non aver bisogno di un sistema di servizi
tenziamento venga indirizzato, seguendo il mo- per promuovere il rapido e puntuale incontro tra
dello delle strutture locali delle più importanti domanda ed offerta di lavoro. Solo nel 1996,
Agenzie nazionali europee, anche al rafforza- quando è stata ammessa la libera scelta del lavo-
mento dei rapporti con le imprese ed alla siste- ratore nell’assunzione (e quindi è venuta meno la
matica conoscenza dei posti vacanti; centralità della gestione amministrativa del mer-
• dopo anni di accese contrapposizioni, risulta or- cato del lavoro), abbiamo timidamente avviato la
mai accolta nell’Ordinamento l’idea che i sogget- costruzione del nostro sistema di Servizi per
ti privati, con ruolo diverso a seconda che siano l’impiego.
accreditati o autorizzati, possono dare un positi-
vo contributo all’efficacia del sistema; si conso- Politiche del lavoro nel Piano nazionale
lida quindi l’idea di un sistema misto, in cui sog- di ripresa e resilienza (PNRR)
getti pubblici e soggetti privati possono agire in Nel contesto sopra descritto le misure di politica
una logica a volte cooperativa, a volte competiti- del lavoro previste dal Piano nazionale di ripresa
va, in altri casi di specializzazione di aree o ser- e resilienza - PNRR (6) (misure rinvenibili al Pi-
vizi, e questo aumenta la “potenza di fuoco” lastro 4, Missione 5 - Coesione ed inclusione,
complessiva del sistema. Componente 1 - Politiche per il lavoro) assumo-
Le considerazioni svolte giustificano l’attesa di no un ruolo fondamentale per dare effettività al
un salto di qualità dell’azione del sistema nazio- disegno di riforma. Esse indicano gli obiettivi di
nale di Servizi per l’impiego e politiche attive una strategia volta ad incidere profondamente sul
del lavoro nell’intento di assicurare effettività a mercato del lavoro del nostro Paese, principal-
diritti tante volte proclamati nelle leggi e quasi mente mediante il rafforzamento delle politiche
mai resi accessibili; più precisamente si tende a attive del lavoro, la diffusione di opportunità per
dare effettività al “diritto al lavoro” per quella l’acquisizione e l’elevazione delle competenze
parte in cui esso assume concretezza mediante professionali nonché la lotta alle discriminazio-
azioni per il rafforzamento della occupabilitàdel ni all’ingresso ed alla permanenza nel mercato
lavoratore. del lavoro delle donne e dei giovani.
te da Anpal-Servizi grazie alla messa a disposizione di circa CPI è stanziata la somma di 70 milioni di euro per il 2021.
3.000 operatori (c.d. “navigators”), suddivisi tra tutti i Centri (6) V. Presidenza del Consiglio dei ministri, Piano Nazionale
per l’impiego del territorio nazionale, con il compito di assicu- di Ripresa e Resilienza, Missione 5 - Inclusione e Coesione,
rare servizi connessi al Reddito di Cittadinanza per la parte in Componente 1 - Politiche per il lavoro. Il Piano nazionale di ri-
cui esso ha un impatto operativo sui Centri per l’impiego. presa e resilienza si sviluppa attorno a tre assi strategici condi-
(5) In proposito vanno segnalate le risorse stanziate dall’art. visi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione
46 del D.L. 25 maggio 2021, n. 73, convertito dalla legge 23 ecologica, inclusione sociale. Il Piano si articola in sedici Com-
luglio 2021, n. 106. Per il ristoro dei costi di funzionamento dei ponenti, raggruppate in sei Missioni.
Approfondimenti
I primi due obiettivi sono perseguiti mediante registrati dai Centri per l’impiego e al rafforza-
l’implementazione di due Programmi nazionali: mento del sistema di istruzione e formazione
il Programma per la Garanzia di occupabilità professionale. È dunque l’insieme dei tre stru-
dei lavoratori (GOL) ed il Piano nazionale Nuo- menti che prefigura l’ampiezza di intervento del
ve Competenze (PNC). nuovo sistema italiano di Servizi per l’impiego e
Alla promozione dell’occupazione femminile so- politiche attive del lavoro.
no dedicate specifiche misure di sostegno all’im- Rispetto ad altri (pur apprezzabili) tentativi di ri-
prenditorialità femminile ed alla creazione di un forma sperimentati in passato (v. il D.Lgs. n.
sistema nazionale per la certificazione della pa- 469/1997, il D.Lgs. n. 276/2003 e, più recente-
rità di genere). mente, il D.Lgs. n. 150/2015), l’orizzonte che si
Per quanto riguarda l’innalzamento delle compe- apre davanti a noi ha il pregio di coniugare un
tenze dei giovani è previsto il potenziamento dei quadro normativo sempre meglio definito, politi-
percorsi per l’acquisizione dei titoli di studio in che ambiziose e risorse finanziarie ingenti. Il tut-
alternanza tra studio e lavoro nell’ambito del to da realizzarsi in un quadro temporale di me-
c.d. “Sistema duale”, nonché l’offerta di opportu- dio periodo: 2021-2025. Per tutte queste ragioni
nità di impegno sociale e di apprendimento non l’insieme degli interventi richiamati in preceden-
formale mediante il Servizio civile universale. za, come precisa correttamente il Decreto mini-
È opportuno precisare che la Missione 5, Com- steriale di attuazione, assume caratteristiche di ri-
ponente 1 del Piano non si presenta tanto come forma di sistema.
foriera di rilevanti innovazioni sul piano normati-
vo quanto portatrice di modelli di intervento e Percorsi
scelte organizzative sostenute da consistenti ri- Del Programma GOL è particolarmente apprez-
sorse finanziarie. Questa parte del Piano può es- zabile l’idea di organizzare gli interventi nel-
sere letta, infatti, come il tentativo di chiusura l’ambito di uno schema abbastanza semplice: le
del processo di modernizzazione del Paese in principali categorie di soggetti in difficoltà oc-
questo campo avviato nel lontano 1997 e si col- cupazionale sono raggruppate in cluster e per
loca armonicamente nel contesto del D.Lgs. n. ciascuna di esse è prevista una specifica e detta-
150/2015. gliata descrizione dei servizi da erogare. In que-
Nell’ambito di questa cornice sono stati adottati sto modo, come in un mosaico, l’insieme dei tas-
due provvedimenti amministrativi che danno cor- selli consente di avere l’immagine complessiva
po alla strategia sopra illustrata: del quadro di interventi previsti e cioè dell’azio-
• il D.M. 5 novembre 2021 con cui è stato adot- ne di politica attiva del lavoro che il Paese si im-
tato il Programma nazionale per la garanzia di pegna ad offrire ai propri cittadini in difficoltà
occupabilità dei lavoratori - GOL; occupazionale. In ossequio alla ripartizione di
• il D.M. 14 dicembre 2021 con cui è stato adot- competenze in materia prevista dalla Costituzio-
tato il Piano Nuove Competenze - PNC, per la ne vigente, l’attuazione dei diversi interventi è
formazione di disoccupati e di lavoratori. affidata ai sistemi regionali.
L’attività prevista è articolata in cinque percorsi
Programma GOL che identificano specifici target di popolazione:
Il Programma nazionale denominato «Garanzia • Percorso 1 - Reinserimento occupazionale (per
di occupabilità dei lavoratori» - GOL, è finaliz- i più facilmente occupabili);
zato ad assicurare la presa in carico unico dei • Percorso 2 - Upskilling (aggiornamento delle
disoccupati e delle persone in transizione occu- competenze);
pazionale (percettori di RdC, NASpI, Cigs). Es- • Percorso 3 - Reskilling (riqualificazione);
so può essere compreso correttamente solo se let- • Percorso 4 - Lavoro ed inclusione (azioni per la
to in stretto collegamento con il Piano di poten- platea più lontana dal lavoro);
ziamento dei Centri per l’impiego (di cui si è • Percorso 5 - Ricollocazione collettiva (interven-
detto in precedenza) e con il «Piano strategico ti su crisi aziendali).
Nazionale Nuove Competenze» - PNC, volto a A ciascun target corrispondono i servizi più ap-
fissare standard di formazione per i disoccupati propriati.
Approfondimenti
GOL riprende e perfeziona alcuni strumenti già 234/2021 (Legge di bilancio 2022) prevede che,
sperimentati in precedenza: si pensi alla “profila- nell’ambito del Programma GOL, possano essere
zione” (già applicata nella Garanzia per i giova- sottoscritti Patti territoriali con lo scopo di rea-
ni) o alla confluenza in GOL dell’Assegno di Ri- lizzare progetti formativi e di inserimento lavo-
collocazione di cui all’art. 23 del D.Lgs. n. rativo nei settori della transizione ecologica e di-
150/2015). gitale diretti a:
Il lavoratore sarà preso in carico ed accompagna- a) inserire e reinserire, con adeguata formazione,
to nel progetto di ricerca di lavoro mediante una i lavoratori disoccupati, inoccupati e inattivi;
procedura di profilazione ed orientamento, defi- b) riqualificare i lavoratori già occupati e poten-
nita «servizio di assessment». Il primo obiettivo ziare le loro conoscenze.
di questo servizio è l’inquadramento del lavora- Questi interventi perseguono l’intento, quanto
tore in uno dei cluster sopra indicati; in secondo mai apprezzabile, di sollecitare le “energie vitali”
luogo, esso tende ad offrirgli indicazioni sulle presenti a livello locale a fare propri gli obiettivi
attività formative utili a ridurre i suoi problemi di Next Generation EU e del PNRR, innescando
di disallineamento rispetto al mercato del lavoro. in tal modo azioni che diano linfa al vasto ed
È indubbio che il Percorso n. 4 (Lavoro ed in- ambizioso progetto di modernizzazione del Pae-
clusione) è quello che presenta maggiori difficol- se.
tà di successo. Ciò è dovuto non solo all’elevato
grado di debolezza dei lavoratori interessati ma Quantificazione degli obiettivi
anche alla necessità di attivare reti di collabora- Facendo propri i tradizionali schemi utilizzati
zione tra Servizi per il lavoro e Servizi sociali; è dall’Unione europea per la programmazione del-
comprensibile, quindi, che il Programma preveda le diverse politiche, il Programma in esame indi-
la realizzazione di specifiche iniziative a caratte- ca gli obiettivi quantitativi da raggiungere: è
re sperimentale nei confronti dei soggetti più fra- previsto il coinvolgimento nei servizi erogati di
gili, anche attivando percorsi di lavoro protetto o almeno tre milioni di beneficiari entro il 2025
di accompagnamento al lavoro.
(dei quali il 75% devono essere donne, disoccu-
Offerta di servizi alle imprese pati di lunga durata, persone con disabilità, gio-
e percorsi di ricollocazione collettiva vani under 30 e lavoratori over 55), e che alme-
Nell’ambito del Programma, oltre ai servizi che no ottocentomila di questi debbano essere coin-
interessano direttamente i lavoratori, possono rin- volti in attività di formazione, di cui trecentomila
venirsi anche servizi volti ad affiancare le impre- per il rafforzamento delle competenze digitali.
se. Risorse
Il Percorso 1 (Reinserimento occupazionale) è,
in estrema sintesi, un servizio per facilitare l’in- Le ristrettezze di bilancio con cui nei decenni
contro tra domanda ed offerta di lavoro, parti- scorsi sono state realizzate le riforme dei Servizi
colarmente utile laddove il mismatch tra doman- per l’impiego e delle politiche attive del lavoro
da ed offerta di lavoro sia prevalentemente da at- inducono a segnalare con piacere che alle indica-
tribuire a difficoltà di circolazione delle informa- zioni di obiettivi ambiziosi corrispondono rile-
zioni (e non a discrepanza tra le competenze ri- vanti risorse: Come illustrato nello schema sotto
chieste dalle imprese e quelle in possesso dei la- riportato, il Programma GOL potrà avvalersi di
voratori). 4,4 miliardi di euro per realizzare «politiche atti-
Sono previsti, inoltre, servizi che, come accenna- ve del lavoro e formazione» a cui vanno aggiunte
to in precedenza, riservano specifica attenzione ulteriori risorse (500 milioni) provenienti dal
alla promozione dei percorsi di “ricollocazione programma React-EU. Inoltre, 0,60 miliardi di
collettiva”. Si tratta di azioni di politica attiva euro saranno destinati al potenziamento dei Cen-
del lavoro poste in essere per contrastare gli ef- tri per l’impiego (risorse che vanno ad aggiun-
fetti di crisi aziendali e per accompagnare impre- gersi a quelle stanziate per l’attuazione del «Pia-
se e lavoratori nella efficace gestione di tali si- no straordinario di potenziamento dei Centri per
tuazioni. A questo proposito è opportuno segna- l’impiego e delle politiche attive del lavoro» di
lare che l’art. 1, comma 249, della legge n. cui si é detto in precedenza).
Approfondimenti
(7) Agli inizi di aprile 2022 le seguenti Regioni e Province bria; Emilia-Romagna; Sicilia; Toscana; Piemonte; Marche;
autonome risultano aver già avuto il via libera per iniziare la fa- Provincia di Trento; Friuli-Venezia Giulia.
se di attuazione del Programma GOL: Puglia, Calabria, Um-
Approfondimenti
Minimo retributivo ex art. 36 Cost.
Retribuzione in mancanza
di iscrizione alle Associazioni
firmatarie del Ccnl
Stefano Canali De Rossi - Avvocato
Nel presente approfondimento affronteremo la ciò che si deve notare è che la stessa disposizio-
questione della determinazione da parte del Giu- ne detta dei criteri generali, che però nel nostro
dice - sollecitato “normalmente” dal lavoratore - Paese, sino alla data odierna - ed anche (ma non
della giusta ed equa retribuzione ogni qual volta solo) per una qual certa resistenza delle organiz-
manchi l’elemento dell’iscrizione delle parti zazioni sindacali - non si sono mai tradotti in
contraenti (e quindi anche della sola parte dato- una qualsivoglia legge ordinaria o in normativa
riale) all’associazione sindacale stipulante il secondaria (Regolamenti ministeriali) che disci-
contratto collettivo di riferimento; ciò avviene plinasse specificatamente la materia, fatta una
comunque allorquando manchi altresì un pacifi- specifica eccezione, costituita dalla Legge Vigo-
co ed integrale recepimento nell’ambito dello relli (2); con quest’ultima venne autorizzato il
stesso contratto individuale di lavoro, delle di- Governo a recepire in atti aventi forza di legge i
sposizioni della pattuizione collettiva di settore. contenuti dei contratti collettivi di diritto comune
Peraltro, prima di procedere con la disamina del- stipulati sino a quel momento, al fine di assicura-
le soluzioni giurisprudenziali formatesi in mate- re minimi inderogabili di trattamento economico
ria, è bene fare un breve accenno al quadro nor- e normativo a tutti gli appartenenti ad una stessa
mativo di riferimento. categoria.
Al riguardo si debbono prendere le mosse, in La Corte costituzionale intervenne poi sull’art. 7
particolare, da due disposizioni della nostra Co- della Legge Vigorelli (3) dichiarandone l’incosti-
stituzione. tuzionalità nella parte in cui escludeva che la so-
L’art. 36 della Costituzione italiana che nel com- pravvenuta non corrispondenza dei minimi eco-
ma 1 fornisce una definizione di quelli che deb- nomici al salario sufficiente conferisse al giudice
bono essere i criteri ai quali deve essere impron- ordinario i poteri che gli vengono dall’art. 36
tata una retribuzione adeguata nell’ambito d’un Cost.; a seguito di ciò l’art. 7 della legge n.
rapporto di lavoro (1). 741/1959 ha assunto l’attuale fisionomia (4) e la
Detti parametri sono quelli della proporzionalità suddetta legge è stata di fatto completamente su-
alla qualità e quantità del lavoro svolto nonché perata a vantaggio di quanto viene determinato
della sufficienza per assicurare al lavoratore ed sui salari dall’autonomia collettiva.
alla propria famiglia un’esistenza libera e digni- Pertanto, la disciplina concreta che attuasse i
tosa. principi costituzionali di cui all’art. 36 Cost. è
Detta norma costituzionale ha assunto un signifi- stata di fatto lasciata alla contrattazione colletti-
cato con ogni evidenza di carattere precettivo ma va, che ha disciplinato, per singoli settori e per
(1) Art. 36, comma 1, Cost.: «Il lavoratore ha diritto ad una (4) Art. 7, comma 2, legge n. 741/1959: «Essi (e cioè i tratta-
retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro menti economici e normativi minimi stabiliti dalle leggi delegate
e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia - N.d.A.) conservano piena efficacia anche dopo la scadenza o
un’esistenza libera e dignitosa». il rinnovo dell’accordo o contratto collettivo cui il Governo si è
(2) Legge 14 luglio 1959, n. 741. uniformato sino a quando non intervengano successive modi-
(3) Cfr. Corte cost. 28 giugno (depositata il 6 luglio 1971), fiche di legge o di accordi e contratti collettivi aventi efficacia
n. 156. verso tutti gli appartenenti alla categoria».
Approfondimenti
singole categorie, adeguandoli con i vari rinnovi ad associazione sindacale stipulante il contratto
contrattuali, i parametri retributivi minimali di ri- collettivo di riferimento del settore; ed alla stessa
ferimento. maniera la risposta è stata affermativa per tutti
Ciò è avvenuto pur tenendo conto del fatto che, quei casi nei quali le stesse parti contraenti aves-
come noto, l’art. 39 Cost. (5) è rimasto parzial- sero esplicitamente richiamato nel contratto indi-
mente inattuato in quanto le organizzazioni sin- viduale di lavoro l’applicazione tout court del
dacali hanno opposto resistenza all’attuazione contratto collettivo di riferimento al relativo rap-
della procedura prevista (con tutte le verifiche porto di lavoro.
che avrebbero dovuto subire da parte dell’Autori- La questione si faceva invece più complessa ogni
tà statale circa il proprio ordinamento interno e qual volta le parti non avessero fatto esplicito ri-
la propria struttura) della loro registrazione, non ferimento nel contratto di lavoro (ovverosia nella
essendo d’accordo su disamine e controlli da par- lettera di assunzione) ad uno specifico contratto
te di soggetti terzi sulla loro propria regolamen- collettivo da applicare al rapporto.
tazione.
Da tale quadro è emersa la rilevanza che la con- Orientamenti giurisprudenziali
trattazione collettiva post-corporativa ha avuto Adesione implicita ad un contratto collettivo
nel tempo per dare concretezza ed indicazione
numerica ai precetti di cui al predetto art. 36 Una prima questione affrontata nell’ambito del
Cost. dibattito giurisprudenziale è stata pertanto quella
In questo quadro ha assunto grande rilievo la sa- afferente quelle fattispecie nelle quali, pur non
piente opera di interpretazione giurisprudenziale facendo le parti di un contratto alcun esplicito ri-
in ciò favorita anche da una norma del Codice ci- ferimento all’applicazione di un determinato con-
vile - l’art. 2099 c.c. -, la quale, seppure emanata tratto collettivo, si potesse desumere l’applicazio-
in un tempo nel quale vigeva l’Ordinamento cor- ne integrale dello stesso dalla ricezione tacita de-
porativo, ha poi trovato applicazione anche in gli istituti dello stesso Ccnl; cosa che aveva la
epoca post-corporativa (6). sua rilevanza ai fini del nostro approfondimento
In pratica del testo originario dell’art. 2099 c.c., ogni qual volta il lavoratore rivendicasse un isti-
comma 2, è rimasta in vigore la parte che de- tuto retributivo (ad es. la rivendicazione della
manda al Giudice la determinazione della retri- quattordicesima mensilità mai corrisposta, istitu-
buzione in mancanza di accordo tra le parti. to retributivo di fonte contrattuale e non di legge)
In questo quadro, già piuttosto frammentario, va previsto dal Ccnl ed il datore di lavoro sostenes-
poi osservato che i contratti collettivi post-corpo- se la non applicazione al rapporto della stessa
rativi sono contratti di diritto privato e come tali pattuizione collettiva.
possono essere vincolanti solo per i soggetti sti- Ebbene, la Cassazione sul punto e nel tempo ha
pulanti. sempre avuto un orientamento ben preciso rite-
Di qui l’iniziale domanda su quali fossero i casi nendo che i contratti collettivi non aventi effica-
in cui potessero trovare applicazione ai rapporti cia erga omnes costituiscono comunque atti
di lavoro le tabelle retributive determinate dalla aventi natura negoziale e privatistica; gli stessi
contrattazione collettiva di riferimento. sono applicabili esclusivamente o ai rapporti in-
La questione è stata di facile risoluzione e la ri- dividuali intercorrenti tra soggetti iscritti alle as-
sposta è stata affermativa per tutti quei casi nei sociazioni stipulanti ovvero, in mancanza di tale
quali la parte datoriale fosse regolarmente iscritta condizione, a quelle parti che abbiano espressa-
(5) Art. 39 Cost.: «L’organizzazione sindacale è libera. Ai tore di lavoro può essere stabilita a tempo o a cottimo e deve
sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro essere corrisposta [nella misura determinata dalle norme cor-
registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme porative], con le modalità e nei termini in uso nel luogo in cui il
di legge. È condizione per la registrazione che gli statuti dei lavoro viene eseguito. In mancanza di [norme corporative o di]
sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democra- accordo tra le parti, la retribuzione è determinata dal giudice
tica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, [tenuto conto, ove occorra, del parere delle associazioni pro-
rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, sti- fessionali]». Si noti che gli incisi tra parentesi del testo dell’art.
pulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria 2099 c.c. sono stati abrogati per effetto della soppressione
per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si dell’Ordinamento corporativo, disposta con R.D.L. 9 agosto
riferisce». 1943, n. 721 e delle organizzazioni sindacali fasciste.
(6) Art. 2099, commi 1 e 2, c.c.: «La retribuzione del presta-
Approfondimenti
mente aderito ai patti collettivi ovvero che li ab- disciplina del loro rapporto, il Giudice del merito
biano implicitamente recepiti attraverso un com- ha il compito di valutare in concreto il comporta-
portamento concludente desumibile da una co- mento posto in essere dal datore di lavoro e dal
stante e prolungata applicazione, senza contesta- lavoratore, allo scopo di accertare, pur in difetto
zione alcuna, delle relative clausole al singolo dell’iscrizione alle associazioni sindacali stipu-
rapporto (7). lanti, se dagli atti siano desumibili elementi tali
Quindi la soluzione a questa prima questione po- da indurre a ritenere ugualmente sussistente la
sta è proprio questa: la Cassazione individua la vincolatività della contrattazione collettiva invo-
ricezione implicita di una pattuizione collettiva cata» (9).
in un determinato rapporto di lavoro ogni qual Stesso identico concetto in materia di discerni-
volta le parti abbiano assunto un comportamento mento del Giudice investito della causa circa l’a-
concludente consistente nell’applicazione tacita desione implicita o meno all’applicazione di un
ed indiscussa delle relative clausole dello stesso determinato contratto collettivo è stato espresso
contratto collettivo. dalla Suprema Corte in altre due recentissime
Per la stessa giurisprudenza ne consegue che ove pronunce (10). Nella già citata Cass., sez. lav., n.
una delle parti faccia riferimento, per la decisio- 42001/2021 - venendo ad un caso concreto - la
ne della causa, ad una clausola di un determinato Suprema Corte ha ritenuto applicabile la contrat-
contratto collettivo di lavoro, il Giudice del meri- tazione collettiva aziendale, benché l’imprendito-
to ha il compito di valutare in concreto il com- re avesse dato disdetta dall’associazione sindaca-
portamento posto in essere dal datore di lavoro e le firmataria, attesa la costante e prolungata ero-
dal lavoratore, allo scopo di accertare, pur in di- gazione, successiva alla disdetta, di voci retribu-
fetto di iscrizione alle associazioni sindacali sti- tive, indennitarie ed incentivanti ivi previste.
pulanti, se dagli atti siano desumibili elementi ta- Alla stessa maniera si è espressa rilevante giuri-
li da indurre a ritenere ugualmente sussistente la sprudenza di merito (11) per la quale il contratto
vincolatività della contrattazione collettiva invo- collettivo trova applicazione a quei soggetti del
cata. rapporto di lavoro che abbiano fatto espressa
Peraltro, da sempre la giurisprudenza della Su- adesione ai patti collettivi e li abbiano implicita-
prema Corte ha affermato (8) che per quanto con- mente recepiti attraverso un comportamento con-
cerne l’adesione implicita non è sufficiente per cludente, desumibile da una costante e prolunga-
concretizzare tale ipotesi, idonea a rendere appli- ta applicazione delle relative clausole ai singoli
cabile il contratto collettivo nell’intero suo conte- rapporti; ma con la precisazione, in detta ultima
nuto, il semplice richiamo alle tabelle salariali ipotesi (in tal senso la citata sentenza del Tribu-
del contratto stesso, né la circostanza che il dato- nale di Chieti, sez. lav., n. 212/2018), che non è
re di lavoro, non iscritto ad alcuna delle associa- sufficiente a concretizzare un’adesione implicita,
zioni sindacali stipulanti il contratto collettivo, idonea a rendere applicabile il contratto colletti-
abbia proceduto all’applicazione di alcune clau- vo nell’intero suo contenuto, il semplice richia-
sole di tale contratto, contestandone invece espli- mo alle tabelle salariali del contratto stesso, né la
citamente l’applicazione di altre. circostanza che il datore di lavoro non iscritto ad
Il principio è stato riaffermato autorevolmente a alcuna delle associazioni sindacali stipulanti un
più riprese nello stesso senso anche assai recen- contratto collettivo, abbia proceduto all’applica-
temente dalla Cassazione la quale ha ribadito che zione di alcune clausole di tale contratto, conte-
«ove una delle parti faccia riferimento, per la de- standone invece esplicitamente l’applicazione di
cisione della causa, ad una clausola di un deter- altre.
minato contratto collettivo di lavoro, non efficace Dalla soluzione data al problema dalla sapiente
erga omnes, in base al rilievo che a tale contratto opera di interpretazione giurisprudenziale ne
entrambe le parti si erano sempre ispirate per la consegue che le parti del rapporto di lavoro, an-
(7) Cfr. Cass. civ., sez. lav., 29 ottobre 2013, n. 24336. (10) Cfr. Cass. civ., sez. VI, 24 gennaio 2022, n. 2022; Cass.
(8) Cfr. Cass. civ., sez. lav., 14 aprile 2001, n. 5596, in Giust. civ., sez. lav., 30 dicembre 2021, n. 42001.
civ. Mass., 2001, pag. 796; Cass., civ. sez. lav., 8 maggio 2009, (11) Cfr. Trib. Macerata, sez. lav., 18 gennaio 2001, n. 3;
n. 10632, in Giust. civ. Mass., 2009, 5, pag. 741. Trib. Chieti, sez. lav., 28 giugno 2018, n. 212.
(9) Cfr. Cass. civ., sez. lav., 13 gennaio 2022, n. 935.
Approfondimenti
che se non iscritte ad associazioni sindacali sti- butive previste da quel Ccnl; ma ciò il Giudice
pulanti il contratto collettivo, saranno tenute ad di merito deve fare anche in proporzione all’an-
applicare non solo le tabelle retributive per il zianità di servizio acquisita, atteso che la presta-
trattamento economico di base previsto dal Ccnl zione di lavoro, di norma, migliora qualitativa-
ma ogni istituto retributivo (e non ) di una deter- mente per effetto dell’esperienza; ne consegue
minata pattuizione collettiva ogni qual volta il che il Giudice può (ma non “deve”) ben attribui-
Giudice riterrà che vi sia stata per comportamenti re gli scatti di anzianità - che sono istituto di
concludenti un’esplicita ed inequivocabile rice- creazione contrattuale e non di legge - non per
zione implicita del contratto collettivo nella sua applicazione automatica, ma subordinatamente
interezza. all’esito positivo dell’indagine volta a garantire
l’adeguatezza della retribuzione ex art. 36 cost.
Determinazione giudiziale della giusta in considerazione del miglioramento qualitativo
ed adeguata retribuzione nel tempo della prestazione (13).
Ci occupiamo ora dell’ulteriore questione, ben ri- Ciò che però va sottolineato è che il Giudice,
levante su un piano pratico, di come venga deter- chiamato a determinare la retribuzione propor-
minata la retribuzione rispondente ai criteri di zionata e sufficiente di cui all’art. 36 Cost., può
cui all’art. 36 Cost. da parte del Giudice ogni ben utilizzare - come visto - le tabelle retributive
qual volta le parti non siano iscritte ad associa- del Ccnl astrattamente applicabile all’attività pro-
zione sindacale stipulante il Ccnl e non ne fac- duttiva svolta riconoscendo peraltro le sole “voci
ciano né esplicita né tacita applicazione. retributive di legge”, costituendo quello il primo
Di massima la questione trova una risposta di parametro di riferimento per adempiere al pro-
fondo univoca, all’interno della quale sono stati prio compito.
fatti, peraltro, alcuni non irrilevanti distinguo da Ma ciò che si deve sottolineare è che non esiste,
parte della giurisprudenza. pertanto, uno stringente obbligo in senso stretto
In linea di condivisibile principio generale può per il Giudice di far riferimento alle tabelle retri-
affermarsi che il Giudice del merito, anche se il butive del Ccnl (non applicato dall’azienda) del
datore di lavoro non aderisca ad alcuna delle or- settore; al Giudice resta infatti la mera possibili-
ganizzazioni sindacali né recepisca tacitamente o tà (14) di prendere a riferimento i minimi del
esplicitamente alcuna pattuizione collettiva, ben Ccnl di settore - ed è quello che avviene nella
può assumere a parametro il contratto collettivo pratica giudiziale di tutti i giorni - pur rimanendo
di settore che resta quello più adeguato per deter- allo stesso una certa discrezionalità nel determi-
minare il contenuto del diritto alla retribuzione; nare nel caso concreto la giusta ed equa retribu-
ciò deve fare, però, limitatamente ai titoli con- zione ai sensi dell’art. 36Cost.
trattuali che costituiscono espressione, per loro Anzi, anche giurisprudenza piuttosto datata si era
natura, della giusta retribuzione e con esclusio- espressa esplicitamente nel senso che nella deter-
ne, pertanto, dei compensi ulteriori (oltre i mini- minazione della retribuzione proporzionata e suf-
mi ovvero non di legge) e delle mensilità aggiun- ficiente a norma dell’art. 36 Cost. il Giudice non
tive oltre la tredicesima (12). fosse in alcun modo vincolato ad assumere a pa-
Peraltro la Suprema Corte in alcune sentenze si rametro i minimi salariali previsti dalla contratta-
è spinta pure oltre ed ha precisato che la giusta zione collettiva di diritto comune, non potendosi
retribuzione - nell’ambito d’un rapporto di lavoro attribuire alla stessa, neppure indirettamente, ef-
nel quale non trova necessaria applicazione una ficacia erga omnes e tenuto conto altresì della
determinata pattuizione collettiva - deve certa- mancanza di alcun criterio legale di scelta nel-
mente essere individuata con riferimento agli l’ipotesi di una pluralità di norme collettive con-
istituti retributivi “di legge” ed alle tabelle retri- temporaneamente in vigore (15).
(12) Cfr. Ad es. Cass. civ., sez. lav., 4 giugno 2008, n. 2433.
14791, in Giust. civ. Mass., 6, pag. 870; Cass. civ., sez. lav., 28 (14) Cfr. Cass. civ., sez. lav., 12 giugno 2005, n. 12271;
agosto 2004, n. 17274. Cass. civ., sez. lav., 8 agosto 2000, n. 10434.
(13) Cfr. Cass. civ., sez. lav., 11 gennaio 2012, n. 153, in (15) Cfr. Cass. civ., sez. lav., 9 agosto 1996, n. 7383; cfr.
Riv. crit. dir. priv., 2012 (200), con nota di Premoli; Cass. civ., Cass. civ., sez. lav., 8 marzo 1994, n. 2250.
sez. lav., 7 luglio 2008, n. 18584, in Giust. civ., 2009, I, pag.
Approfondimenti
In tal senso giurisprudenza non più recente - e cepiscono integralmente alcun contratto colletti-
che oggi appare un po’ datata, anche parzialmen- vo, sono i seguenti:
te nei contenuti - aveva ritenuto non censurabili • pur in quello che resta un potere discrezionale
in sede di legittimità, se sorrette da motivazioni del Giudice e non un vincolo di legge, il riferi-
adeguate, le decisioni di merito che, nel determi- mento primario per quest’ultimo sono e restano
nare la retribuzione spettante ad un lavoratore a le tabelle retributive del Ccnl di settore, sotto-
norma del menzionato art. 36 Cost., avessero te- scritto dalle organizzazioni sindacali comparati-
nuto conto della quantità e qualità del lavoro pre- vamente più rappresentative;
stato, delle condizioni personali e familiari del • il Giudice, nel determinare la retribuzione pro-
lavoratore, delle mercedi praticate nella zona, del porzionata e sufficiente, non può peraltro fare ri-
carattere artigianale e delle dimensioni dell’a- ferimento a tutti gli elementi ed a tutti gli istituti
zienda, se del caso apportando anche correttivi in retributivi che concorrono a formare il comples-
diminuzione ai minimi salariali previsti nella sivo trattamento economico, ma deve prendere in
contrattazione collettiva di settore. Era pertanto considerazione solo quelli che costituiscono il
stato ritenuto che il Giudice, nell’applicazione c.d. “minimo costituzionale”, con esclusione de-
del precetto costituzionale, potesse adeguatamen- gli istituti retributivi legati all’autonomia contrat-
te tener conto anche delle caratteristiche della tuale, come la quattordicesima mensilità (19), i
prestazione, oltreché della situazione personale e compensi aggiuntivi in genere e secondo varie
familiare del lavoratore stesso (16). pronunce deve altresì escludere, quantomeno in
Sempre alla stessa maniera sulla non vincolativi- senso stretto, anche gli scatti di anzianità (20).
tà dei minimi fissati nei contratti collettivi si era Verifica di adeguatezza ex art. 36 Cost.
espressa anche una non recente sentenza del Tri- dei minimi del Ccnl
bunale di Roma (17), secondo la quale «i minimi Vanno poi segnalate con interesse due sentenze
salariali fissati da un contratto collettivo non vin- abbastanza recenti, una di merito ed una della
colante per il datore di lavoro non costituiscono Suprema Corte, nelle quali, con una certa “origi-
un parametro vincolante per il Giudice, perché nalità”, il focus è stato riportato sulla discrezio-
tale utilizzazione determinerebbe l’attribuzione a nalità del Magistrato nel determinare i parame-
tale contratto di una efficacia erga omnes che tri retributivi per soddisfare il precetto di cui al-
non gli appartiene»; pur precisando la stessa sen- l’art. 36 Cost.: nel primo caso (21) è stato stabili-
tenza che quei minimi salariali pur potevano es- to che l’erogazione di retribuzioni seppure corri-
sere usati come utili parametri di riferimento. spondenti ai minimi del contratto collettivo preso
Ma il quadro non sarebbe completo se non si se- meramente a riferimento, non rispettavano il det-
gnalasse che c’erano state anche pronunce di se- tato della nostra Costituzione.
gno opposto, che avevano invece indicato come Infatti il Tribunale di Torino ha affermato in una
criterio pressoché vincolante ai fini del rispetto fattispecie comunque peculiare che, nonostante
dell’art. 36 Cost., quello del riferimento ai mini- la parte datoriale avesse applicato i minimi retri-
mi salariali del contratto collettivo di settore (18). butivi di un contratto collettivo comunque sotto-
Pertanto, sempre per restare alla giurisprudenza scritto dalle organizzazioni sindacali comparati-
di merito - che non si discostava e non si disco- vamente più rappresentative (in quel caso il Ccnl
sta in maniera sensibile da quella attuale della Vigilanza privata), quella retribuzione erogata ef-
Suprema Corte -, oggi come oggi, di massima i fettivamente non corrispondesse comunque ai
punti d’arrivo della stessa sulla questione della principi di proporzionalità e sufficienza di cui al-
determinazione della retribuzione adeguata e suf- l’art. 36 Cost.; e ciò è stato affermato in ragione
ficiente ex art. 36 Cost. per soggetti che non re- della specifica motivazione che si trattava in quel
(16) Cfr. la predetta Cass. civ., sez. lav., 9 agosto 1996, n. Trib. Roma, sez. lav., 6 marzo 2020, n. 2369; Trib. Roma, sez.
7383, nonché Cass. civ., sez. lav., 9 agosto 1996, n. 7379. IV, 26 febbraio 2019, n. 1425.
(17) Cfr. Trib. Roma, sez. lav., 12 luglio 2000, in Arg. dir. lav., (20) Cfr. Trib. Reggio Calabria, sez. lav., 23 aprile 2009, in
2000, pag. 819, con nota di Emiliani. Giur. mer., 2009, 12, pag. 3025.
(18) Cfr. Trib. Milano 15 luglio 1999, in Lav. giur., 1999, pag. (21) Cfr. Trib. Torino, 9 agosto 2019, n. 1128, in Dir. relaz.
1168. ind., 2020, 3, pag. 848.
(19) Cfr. Trib. Roma, sez. lav., 6 novembre 2020, n. 7262;
Approfondimenti
caso, comunque, di una retribuzione indubbia- Il principio espresso dal Tribunale piemontese è
mente inferiore al tasso soglia di povertà che pertanto riassunto in questa massima, che spiega
era stato stabilito dall’Istat per l’anno di riferi- per quale ragione il Giudice abbia ritenuto non
mento (che era il 2015). adeguata ai precetti dell’art. 36 Cost. una retri-
Nella stessa sentenza il Tribunale di Torino ha ri- buzione risultante dalla tabella di un Ccnl:
badito, pertanto, che il trattamento economico «benché sia tratta dai minimi tabellari di un Ccnl
previsto da un Ccnl sottoscritto da organizzazioni firmato dalle organizzazioni sindacali comparati-
sindacali qualificabili come comparativamente vamente più rappresentative, una retribuzione
più rappresentative a livello nazionale non esime sensibilmente inferiore al tasso-soglia di povertà
il Giudice dall’affrontare, comunque, una verifi- assoluta individuato dall’Istat ed ai livelli retribu-
ca di compatibilità della retribuzione così corri- tivi previsti per posizioni professionali analoghe
sposta al lavoratore con i principi di proporziona- da altri Ccnl non può considerarsi conforme ai
lità e sufficienza posti dalla citata norma costitu- principi di proporzionalità e di sufficienza rica-
zionale. Infatti, per il Tribunale di Torino non è vabili dall’ art. 36 Cost. (nella specie, il Giudice
certo sufficiente ad escludere la legittimità del del merito ha considerato illegittima, rispetto all’
controllo giudiziale sul rispetto di tale limite il art. 36 Cost., la retribuzione corrisposta da una
fatto pacifico che, per un singolo rapporto di la- società cooperativa sulla base dei minimi tabella-
voro a cui le previsioni collettive non siano diret- ri del Ccnl Vigilanza privata, sezione Servizi fi-
tamente applicabili, vi sia stata applicazione dei duciari, del 2013, che è stipulato, per le organiz-
minimi stabiliti da un contratto collettivo stipula- zazioni dei lavoratori, da Filcams-Cgil e Fisa-
to dalle organizzazioni sindacali comparativa- scat-Cisl)».
Sempre nel senso della discrezionalità del Giudi-
mente più rappresentative.
ce del lavoro nel determinare la retribuzione pro-
Il Tribunale di Torino evidenzia infatti che la
porzionata e sufficiente ex art. 36 Cost. il quale
proporzionalità e la sufficienza a cui fa riferi-
non deve fare necessariamente riferimento ai mi-
mento la norma costituzionale restano concetti
nimi stabiliti nel contratto collettivo di settore, si
autonomi e ben distinti dalla volontà delle Parti
è espressa abbastanza recentemente anche la Su-
sociali che si esprime nella contrattazione collet- prema Corte (22).
tiva. La verifica del loro rispetto, pertanto, per il Seppure per una fattispecie diversa, la Cassazio-
Tribunale piemontese, non può esaurirsi nell’ac- ne ha anch’essa affermato il principio che non
certamento del contenuto di tale volontà ed anzi, necessariamente i precetti costituzionali di pro-
in ragione dell’indubbia preminenza della Costi- porzionalità e sufficienza della retribuzione
tuzione nella gerarchia delle fonti, è doverosa an- coincidono con i minimi salariali stabiliti dalla
che in relazione a quest’ultima. contrattazione collettiva di settore stipulata dai
Per la sentenza in esame non può affatto esclu- sindacati comparativamente più rappresentativi,
dersi a priori che il trattamento retributivo deter- affermando esplicitamente che «La giusta retri-
minato dalla contrattazione collettiva, pur dotata buzione costituzionalmente garantita non neces-
di ogni crisma di rappresentatività, possa risulta- sariamente coincide con il trattamento minimo
re in concreto lesivo del principio di proporzio- fissato dalla contrattazione collettiva (…)»; ag-
nalità alla quantità e qualità del lavoro di cui de- giungiamo che è stato sottolineato nella stessa
ve costituire il corrispettivo e/o di quello di suffi- pronuncia altresì che non rileva, nel relativo giu-
cienza ad assicurare al lavoratore ed alla sua fa- dizio di adeguatezza, l’eventuale disparità di trat-
miglia un’esistenza libera e dignitosa. L’unico tamento fra lavoratori della medesima posizione;
onere che la sentenza di merito in esame pone a ciò in quanto nel nostro Ordinamento non esiste
carico del Giudice del merito che intenda disco- un diritto soggettivo alla parità di trattamento.
starsi dalle indicazioni del contratto collettivo è La Suprema Corte, nella suddetta sentenza, ha
quello di fornire opportuna motivazione di tale nuovamente evidenziato che ai fini del giudizio
scelta. di adeguatezza della retribuzione dei lavoratori
(22) Cfr. Cass. civ., sez. VI, 4 luglio 2018, n. 17421, in Riv. it.
dir. lav., 2019, 1, II, pag. 133.
Approfondimenti
subordinati ai princìpi di proporzionalità e suffi- Conclusioni su un piano strettamente
cienza, la valutazione deve essere compiuta sulla pragmatico
base del solo art. 36 Cost., che costituisce para- Rappresentato il quadro normativo di riferimento
metro «autonomo» ed esterno al contratto. ed anche gli interventi giurisprudenziali che han-
La caratteristica di detta sentenza della Suprema no ancor più sottolineato la discrezionalità del
Corte è che, pur rimanendo nel solco della prece- Magistrato, ciò che si può sostenere in conclusio-
dente giurisprudenza, afferma in maniera ben più ne è che la strada più saggia e meno a rischio da
netta e marcata delle altre pronunce che, rispetto seguire per uno o più rapporti di lavoro ai quali
ai parametri di cui all’art. 36 Cost., resta irrile- non trovi applicazione (sia per la mancata ade-
vante la disciplina economica prevista dalla sione ad associazione stipulante che per la man-
contrattazione collettiva nazionale, ancorché più cata ricezione di una determinata pattuizione col-
favorevole. lettiva ) un determinato Ccnl, è quella di applica-
Quella espressa dalla Cassazione con sent. n. re - ma per i soli istituti retributivi di legge (e
17421/2018 in merito alla discrezionalità del non per le voci extra legem) - i minimi del con-
Giudice è posizione giuridica speculare all’altra tratto collettivo di settore, purché sottoscritto
espressa dalla citata sent. n. 1128/2019 del Tri- dalle organizzazioni comparativamente più rap-
bunale di Torino, sebbene le due pronunce siano presentative.
“su versanti opposti”; infatti il Tribunale di Tori- Perché comunque – e con le eccezioni che abbia-
no ha giudicato insufficiente un minimale di re- mo visto - sarà quello il parametro di riferimen-
tribuzione seppur stabilito da un contratto collet- to al quale - non con certezza assoluta ma con
tivo; la Cassazione ha invece confermato la pro- forti probabilità - si atterrà il Giudice sollecitato
porzionalità ed adeguatezza di una retribuzione al riconoscimento di differenze retributive sulla
inferiore a quella dei minimali di una diversa base del disposto dell’art. 36 Cost. e dell’art.
pattuizione collettiva. 2099 c.c.
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Riforma 2022
Cassa integrazione
straordinaria:
novità strutturali e funzionali
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Obiettivo del presente contributo è quello di illu- mente beneficiari del trattamento di sostegno al
strare la fisionomia della Cassa integrazione gua- reddito in oggetto;
dagni straordinaria così come delineata a partire • si assiste ad una nuova e più vasta declinazione
dal 1° gennaio 2022 in relazione alle novità intro- delle causali già previste (e che restano le mede-
dotte dalla legge n. 234/2021, sia per quanto con- sime), alle quali vengono conferite nuove forme
cerne le modifiche apportate alla parte generale e finalità;
del D.Lgs. n. 148/2015, sia in virtù delle novelle • viene esteso il concetto di recupero occupazio-
specifiche previste per l’istituto in indagine previ- nale che ora ricomprende anche la riqualificazio-
ste nel Capo III del citato Decreto. Integreranno ne professionale, intesa come l’adozione di azio-
la trattazione i contenuti esplicativi oggetto della ni tese a potenziare le competenze dei lavoratori
circolare 3 gennaio 2022, n. 1 del Ministero del coinvolti in Cigs;
Lavoro e delle Politiche Sociali, della circolare 1° • viene incrementata la riduzione dell’orario di
febbraio 2022, n. 18 dell’Inps, della circolare 18 lavoro potenzialmente prevedibile in ipotesi di
marzo 2022, n. 6 del Ministero del Lavoro e delle ricorso ai Contratti di solidarietà, con aumento
Politiche Sociali, nonché dei numerosi decreti mi- dal 60% all’80% della decurtazione media del-
nisteriali che nel tempo (ed anche recentemente) l’orario in costanza di programma di CdS, eleva-
hanno fornito indicazioni operative di indirizzo. ta al 90% (rispetto al precedente 70%) di picco
individuale;
Impatto della riforma sulla Cigs • viene introdotta la possibilità di prevedere un ac-
La Legge di bilancio 2022 contiene una profonda cordo di transizione occupazionale all’interno del-
revisione del sistema di ammortizzazione sociale la procedura di Cigs, consentendone parallelamente
in costanza di rapporto di lavoro, che coinvolge l’estensione del periodo di ricorso al citato ammor-
in maniera sostanziale anche l’istituto della Cas- tizzatore per un ulteriore periodo di dodici mesi.
sa integrazione guadagni straordinaria. Alle novità appena per il momento passate in
Nell’ottica della complessiva universalizzazione rassegna, si vanno ad aggiungere quelle struttura-
degli ammortizzatori sociali, la legge n. li ed a fattor comune per tutti gli ammortizzatori
234/2021 ha operato profonde modifiche all’ap- sociali (sempre previste per i trattamenti decor-
parato specifico della Cigs, andando ad operare renti dal 1° gennaio 2022), che sono oggetto di
su più fronti: novelle al Capo I dello stesso D.Lgs. n.
• viene rafforzato il ruolo della Cassa integrazio- 148/2015, e che saranno di seguito riepilogate:
ne guadagni straordinaria quale strumento volto • estensione della platea dei potenziali beneficiari
a fronteggiare situazioni di criticità che sebbene anche ad apprendisti di qualsiasi tipologia (e non
connotate dalla transitorietà (intesa come possibi- più solo coloro rientranti nel professionalizzante)
lità di superamento dello stato di difficoltà), pre- sebbene senza che il ricorso all’ammortizzatore
sentano un più profondo radicamento; tale con- crei pregiudizio ai fini dell’eventuale termine del
notato è stato estrinsecato mediante il consistente percorso di studi all’interno del quale il rapporto
allargamento della platea dei soggetti potenzial- a causa mista va ad inserirsi;
Approfondimenti
• estensione ulteriore della platea dei potenziali finizione della platea delle realtà imprenditoriali
beneficiari ai lavoranti a domicilio; potenzialmente rientranti nel campo di applica-
• abbattimento dell’anzianità effettiva dei lavo- zione della Cigs, cessano di produrre effetti alla
ratori coinvolti da novanta a trenta giornate (1) data del 31 dicembre (ricomprendendo all’inter-
alla data di richiesta dell’accesso (2); no di tale locuzione tutte le sospensioni e ridu-
• abrogazione del c.d. “massimale basso” me- zioni anteriori a tale data), e vengono in toto so-
diante l’introduzione del comma 5-bis all’art. 3 stituiti dal dettato dei commi 3-bis e 3-quater.
del D.Lgs. n. 148/2015 e sopravvivenza del solo La legge n. 234/2021 mira ad unificare e standar-
massimale c.d. “alto” ai fini della definizione dizzare lo strumento della Cigs in presenza di de-
della misura del trattamento di integrazione sa- terminate soglie dimensionali (3) ed al verificarsi
lariale. di precise condizioni di criticità (in tal senso re-
sta fermo il rimando alle causali di cui all’art.
Aziende rientranti nella Cigs:
21, comma 1, del D.Lgs. n. 148/2015), indipen-
estensione
dentemente dal settore di appartenenza aziendale.
Come anche esplicato dal Ministero del Lavoro Nell’estendere la platea delle aziende potenzial-
nella circolare n. 1/2022, la Legge di bilancio per mente rientranti nell’ambito della Cigs, il comma
l’anno 2022 ha ridisegnato, ampliando, la gamma 3-bis opera un ulteriore distinguo, inerente alla
dei soggetti aziendali potenzialmente rientranti ricomprensione all’interno dei Fondi bilaterali.
nell’ambito di applicazione della Cassa integra- In tal senso, l’attrazione nella platea potenziale
zione guadagni straordinaria. dei soggetti beneficiari della Cigs è da un lato li-
Per effetto della novella apportata dall’art. 1, mitato ai datori di lavoro non coperti dai fondi di
comma 198, della legge n. 234/2021 mediante cui agli artt. 26, 27 e 40 del D.Lgs. n. 148/2015,
l’introduzione del comma 3-bis all’art. 20 del mentre è implicito ed automatico (visto il manca-
D.Lgs. n. 148/2015, per i trattamenti di integra- to rimando all’art. 29 del D.Lgs. n. 148/2015)
zione salariale relativi a periodi decorrenti dal 1° per coloro che ricadono nell’ambito di applica-
gennaio 2022, la disciplina in materia di inter-
zione del Fis.
vento straordinario (nonché gli annessi obblighi
Ciò significa, quindi, che per le citate realtà
contributivi) trovano applicazione in relazione ai
aziendali, al ricorrere congiunto della soglia di-
datori di lavoro non coperti dai fondi di cui agli
mensionale di almeno quindici unità nel seme-
artt. 26, 27 e 40 del D.Lgs. n. 148/2015 che nel
stre precedente, e della temporanea situazione
semestre precedente la data di presentazione del-
la domanda abbiano occupato più di quindici di- di crisi riconducibile ad una delle causali di cui
pendenti, sempre in relazione alle causali di in- all’art. 21, comma 1, del D.Lgs. n. 148/2015, a
tervento di cui all’art. 21 del D.Lgs. n. 148/2015. partire dal 1° gennaio 2022 è possibile ricorrere
Il successivo comma 3-ter estende la platea an- alla Cassa integrazione guadagni straordinaria
che alle imprese del settore aereo ed ai partiti per fronteggiare la fattispecie di criticità.
politici, senza questa volta prevedere alcun limite
Riorganizzazione con processi
di soglia occupazionale ai fini del potenziale ac-
di transizione
cesso.
Come evidenziato dal successivo comma 3-qua- Tra le causali di intervento contenute nell’art.
ter, viene quindi a realizzarsi uno sdoppiamento 21, comma 1, del D.Lgs. n. 148/2015, la lett. a)
all’interno dell’art. 20 del D.Lgs. n. 148/2015, prevede espressamente la riorganizzazione
nel senso che i primi tre commi, ai fini della de- aziendale.
(1) Viene in ogni caso ribadito che l’anzianità effettiva non altri datori di lavoro in ipotesi di operazioni straordinarie effet-
è dirimente in ipotesi di eventi oggettivamente non evitabili. tuate ai sensi dell’art. 2112 c.c.
(2) Nel computo delle giornate ai fini della definizione del- (3) In questo senso, il Ministero del Lavoro e delle Politiche
l’anzianità alla data di accesso all’ammortizzatore debbono es- Sociali nella circolare n. 1/2022, paragrafo 11 prevede che
sere ricomprese: giornate di effettiva prestazione lavorativa; rientrino nel computo: i lavoratori dipendenti con contratto su-
periodi di fruizione delle ferie; festività cadenti nell’arco tempo- bordinato; i dirigenti; i lavoratori a domicilio; gli apprendisti; i
rale di riferimento; periodi interessati da eventi di infortunio e lavoratori che prestano la loro opera con vincolo di subordina-
astensione obbligatoria per maternità; periodi lavorati presso zione sia all’interno quanto all’esterno dell’azienda.
Approfondimenti
A far data dal 1° gennaio 2022, tale ipotesi può sono essere autorizzati anche in deroga ai limiti
realizzarsi anche mediante processi di transizio- temporali contenuti negli artt. 4 e 22 del D.Lgs.
ne, i quali possono giustificare il ricorso alla n. 148/2015.
Cigs, in caso di loro adozione finalizzata a fron- La platea cui si rivolge questa forma di sostegno
teggiare il temporaneo stato di difficoltà. al reddito è potenzialmente costituita da quei la-
Come ora meglio esplicitato a seguito della pub- voratori che a seguito di operazioni che prevedo-
blicazione del D.M. 25 febbraio 2022, n. 33, poi no l’adozione di programmi di riorganizzazione
richiamato anche dal Ministero del Lavoro e del- aziendale potrebbero risultare in esubero rispetto
le Politiche Sociali nel paragrafo 6 della circolare al nuovo e mutato assetto aziendale, come chiari-
del 18 marzo 2022, n. 6, ricadono nell’alveo dei to dal Ministero del Lavoro e delle Politiche So-
processi richiamati, operazioni tese alla transi- ciali con la circolare n. 6/2022.
zione digitale e tecnologica, ovvero mirate ad at- Il citato aspetto rappresenta anche un vincolo di
tuare un rinnovamento ambientale ed energetico accesso in quanto tale ulteriore periodo rientrante
orientato verso una maggiore sostenibilità. nella citata causale, presuppone il completo godi-
Il ricorso alla Cigs a fronte dell’adozione dei ci- mento degli ammortizzatori sociali e quindi l’im-
tati processi deve essere oggetto di apposita ren- possibilità di gestire i periodi di sospensione/ri-
dicontazione nel programma da allegare alla ri- duzione dell’orario di lavoro nella fase di transi-
chiesta di accesso all’integrazione salariale, zione occupazionale in maniera alternativa, come
avendo cura di definire in maniera puntuale le espressamente rimarcato al paragrafo 7 della cir-
operazioni che saranno effettuate, anche in rela- colare n. 6/2022.
zione ad interventi su attrezzature e beni stru- Sotto il profilo cronologico, il ricorso alla Cigs
mentali già rientranti nel patrimonio aziendale. finalizzata alla transizione occupazionale può
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, collocarsi senza soluzione di continuità al termi-
con la circolare del n. 6/2022, ribadisce poi come ne di precedenti periodi di integrazione salariale
debbano essere in ogni caso rispettati i vincoli straordinaria (per crisi o riorganizzazione), come
generali previsti in costanza di ricorso alla Cassa evidenziato dal Paragrafo 7 anche dalla circolare
integrazione straordinaria, per quanto riguarda le n. 6/2022; ciononostante, il citato atto di prassi
soglie orarie di sospensione/riduzione nonché i amministrativa ammette anche la possibilità di ri-
limiti di eventuali esuberi con annesse risoluzioni corso al trattamento di integrazione salariale per
dei rapporti di lavoro in essere. processi di transizione occupazione anche laddo-
ve sia trascorso un lasso di tempo (con conse-
Accordo di transizione occupazionale guente ripresa dell’attività lavorativa) rispetto al
L’estensione operata dal Legislatore della Legge precedente ricorso a periodi di sospensione ovve-
di bilancio 2022 non è andata solo nella direzione ro di riduzione dell’orario.
di universalizzare la platea dei potenziali benefi- Il comma 2 del citato art. 22-ter del D.Lgs.
ciari della Cigs, ma anche di allargare la declina- 148/2015 prevede espressamente che la fase di
zione delle causali di intervento già esistenti. consultazione sindacale sia incentrata sulla defi-
Riprova di tale approccio (già tangibile dalla di- nizione delle concrete operazioni tese alla rioccu-
samina della Cigs per processi di transizione pazione, ovvero all’autoimpiego a fronte di for-
quali declinazione estensiva della causale riorga- mazione e riqualificazione professionale, con
nizzazione aziendale) è fornita dalla previsione contestuale e puntuale indicazione dei lavoratori
dell’art. 22-ter del D.Lgs. n. 148/2015 il quale in esubero per effetto dei processi di riorganizza-
introduce la possibilità di estendere di ulteriori zione aziendale.
dodici mesi procedure di integrazione salariale Quanto previsto ed illustrato nella fase sindacale,
straordinaria richieste sia per riorganizzazione dovrà poi essere oggetto del verbale di accordo e
quanto per crisi, laddove venga a concretizzarsi la mancata attuazione delle azioni individuate è
la necessità di gestire esuberi di personale. causa di decadimento del trattamento di integra-
La misura introdotta dall’art. 22-ter del D.Lgs. zione salariale.
n. 148/2015 si configura quale estensione a ca- È inoltre previsto l’inserimento dei lavoratori in-
rattere eccezionale dei periodi di ammortizzatori teressati dai processi di transizione al program-
già fruiti, laddove i dodici mesi complessivi pos- ma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori
Approfondimenti
(GOL), in una complessiva ottica di coinvolgi- di più anteriore emanazione, proprio al fine di
mento di politiche attive. integrarne gli effetti e consentire la completa ge-
Tale strumento di Cassa straordinaria è ulteriore stione degli esuberi occupazionali.
rispetto a quello già previsto a suo tempo dal
D.L. 28 settembre 2018, n. 109, come convertito Riqualificazione professionale
in legge 16 novembre 2018, n. 130, il quale a in costanza di Cigs
fronte del progressivo decadimento (a seguito (c.d. “condizionalità”)
della riformata disciplina degli ammortizzatori L’art. 25-ter del D.Lgs. 148/2015 rafforza in ma-
sociali conseguente alla pubblicazione del D.Lgs. niera decisa il ruolo della formazione nel corso
n. 148/2015) della possibilità di accedere a tratta- della collocazione in Cigs per i lavoratori coinvol-
menti di integrazione salariale per aziende aventi ti nel trattamento di integrazione salariale.
prospettiva di cessazione (anche per fallimento), Il comma 1 del citato articolo prevede il coinvol-
ha mantenuto in vita, sebbene in forma residuale, gimento in corsi di formazione finalizzati al man-
il ricorso alla Cigs per cessazione di attività. tenimento e all’accrescimento delle competenze,
L’ammortizzatore in esame, che costituisce un anche in relazione alle esigenze ed alla domanda
sottogruppo della Cigs per crisi, è stato attual- di lavoro espressa dal territorio di riferimento.
mente prorogato e rifinanziato fino al 31 dicem- Viene ribadito anche in relazione a tali percorsi,
bre 2022, e si sostanzia nella possibilità di fruire la crescente rilevanza dei fondi interprofessiona-
di ulteriori dodici mesi di integrazione salariale li, che possono attivamente finanziare le citate at-
straordinaria (fruibili anche da imprese soggette tività formative.
a procedura concorsuale). Il comma 3 cristallizza il decisivo accrescimento
La possibilità di ricorrere a tale forma di ammor- della rilevanza delle azioni formative, laddove
tizzatore presuppone la contemporanea sussisten-
prevede espressamente specifiche sanzioni (a sa-
za delle seguenti condizioni, indicate dal D.M.
lire dalla decurtazione di una mensilità di tratta-
25 marzo 2016, n. 95075:
mento sino alla decadenza dello stesso, a secon-
• l’impresa deve aver cessato l’attività produtti-
da dell’entità dei comportamenti negligenti) nei
va, o quantomeno deve aver programmato la sua
confronti di coloro che non ottemperano alla pre-
interruzione nel corso del periodo interessato
senza ai corsi dedicati.
dalla Cigs;
• debbono essere adottate politiche volte al rias- Disposizioni transitorie:
sorbimento del personale partendo in prima bat- estensione Cigs anni 2022 - 2023
tuta dalla concreta possibilità di cessione azien-
dale, e che potranno alternativamente concretiz- L’art. 44, comma 11-ter, del D.Lgs. n. 148/2015
zarsi anche mediante la reindustrializzazione del prevede per il biennio 2022 - 2023 il riconosci-
polo imprenditoriale, ovvero l’adozione di politi- mento di un ulteriore periodo di Cigs per un pe-
che attive per il lavoro, di concerto con le Regio- riodo massimo di dodici mesi, fruibili da quelle
ni interessate; aziende le quali, rientranti nell’ambito di applica-
• tutti gli aspetti caratterizzanti il ricorso a tale zione delle integrazioni straordinarie, risultino
forma di Cigs, con particolare riguardo alle azio- congiuntamente:
ni di riassorbimento del personale, saranno og- • interessate da processi di riorganizzazione ov-
getto dell’accordo con le Parti sociali, da siglarsi vero versino in gravi difficoltà economiche;
al cospetto del Ministero del Lavoro e delle Poli- • abbiano esaurito la possibilità di ricorso ad al-
tiche Sociali. tri ammortizzatori sociali.
Relativamente all’attuale contestuale previsione Come recentemente chiarito sia dal Ministero del
da parte del legislatore degli ammortizzatori Lavoro e delle Politiche Sociali con circolare n.
ex art. 22-ter del D.Lgs. n. 148/2015 (di nuova 6/2022 e dall’Inps con messaggio 31 marzo
previsione) ed ex art. 44 del D.L. n. 109/2018, la 2022, n. 1459, tale seconda condizione può veri-
circolare n. 6/2022, prevede espressamente che ficarsi:
lo strumento di sostegno al reddito di più recen- • una volta esauriti i termini di cui agli artt. 4 e
te previsione, può essere usufruito comunque in 22 del D.Lgs. n. 148/2015 (quindi anche in ipo-
subordine ed in via residuale rispetto a quello tesi di difficoltà concretizzatasi in un momento
Approfondimenti
nel quale vi sia astrattamente ancora capienza nel Esempio:
quinquennio mobile, ma non siano decorsi i ter- un’azienda ha alle sue dipendenze venti lavoratori, di cui:
- quindici a tempo pieno a 40 ore settimanali;
mini da un precedente intervento di integrazione - tre a tempo parziale a 30 ore settimanali;
salariale); - due a tempo parziale a 20 ore settimanali.
• laddove lo stato di criticità in seno all’azienda
In relazione all’esempio di specie, se per contrat-
derivi da fattispecie che esulano da quelle tipiz-
ti di solidarietà avviati in periodi anteriori al 31
zate dall’art. 20, comma 1, del D.Lgs. n.
dicembre 2021 su base settimanale la riduzione
148/2015.
non avrebbe potuto eccedere le 438 ore (preve-
La misura di integrazione salariale in indagine è
dendo quindi almeno 292 ore di prestazione la-
soggetta ad un duplice vincolo:
vorativa, sempre nel rispetto dell’ulteriore vinco-
• uno legato allo stanziamento di spesa (150 mi-
lo individuale da definire in ogni caso nell’arco
lioni di euro per ciascuna annualità, 2022 e dell’intero periodo di fruizione del CdS), per
2023); trattamenti iniziati a partire dal 1° gennaio
• uno legato alla durata che non può in ogni caso 2022, è possibile estendere la riduzione a 584
superare le cinquantadue settimane e la data ulti- ore (con previsione quindi di almeno 146 ore la-
ma del 31 dicembre 2023; in ipotesi di richiesta vorate, sempre nel rispetto dell’ulteriore vincolo
avanzata nel corso del 2023 è quindi plausibile individuale da definire in ogni caso nell’arco del-
attendersi che la possibilità di utilizzo sarà limi- l’intero periodo di fruizione del CdS).
tata alla data citata.
Procedura di Cigs ex Legge di bilancio
Contratti di solidarietà: 2022
estensione riduzione orario
Datori di lavoro potenzialmente interessati
L’art. 21, comma 5, del D.Lgs. n. 148/2015, vie-
Come anticipato in precedenza, la legge n.
ne novellato per i trattamenti a decorrere dal 1° 234/2021 ha segnato uno spartiacque che nel-
gennaio 2022, conferendo nuovo impulso al con- l’immediato può potenzialmente presupporre an-
tratto di solidarietà. cora la sopravvivenza di un duplice filone di sog-
L’istituto, che si sostanzia nella stipula di con- getti interessati; in questo scenario, la platea dei
tratti collettivi ai sensi dell’art. 51 del D.Lgs. 15 datori di lavoro in astratto rientranti tra coloro
giugno 2015, n. 81, consente attraverso ai citati che potevano richiedere la Cigs sino alla data del
accordi di prevedere riduzioni dell’orario di lavo- 31 dicembre 2021 è un sottinsieme della gamma
ro finalizzate ad evitare in tutto ovvero in parte, (più ampia) di coloro che possono accedervi a
eventuali esuberi, andando a prevedere un impie- partire dal 1° gennaio 2021.
go più funzionale e razionale delle risorse occu- In tal senso, l’art. 20, comma 3-quater, del
pate in azienda. D.Lgs. n. 148/2015 prevede espressamente che i
La legge n. 234/2021 ha esteso le maglie già pre- primi 3 commi del medesimo articolo trovino ap-
viste e che costituivano (o potevano costituire) plicazione per gli eventi cronologicamente collo-
un freno all’accesso a tale strumento; in ragione cati sino alla data del 31 dicembre 2021.
delle novelle appena citate, quindi, per i tratta- Rientrano in questo primo novero che delinea la
menti a decorrere dal 1° gennaio 2022, vengono platea dei soggetti potenzialmente beneficiari si-
innalzati i vincoli legati al monte ore di riduzione no alla data del 31 dicembre 2021 (art. 20, com-
consentita in costanza di adozione dei CdS: ma 1, D.Lgs. n. 148/2015) le imprese che nel se-
• viene elevata dal 60 % all’80 % la soglia di ri- mestre precedente la data di presentazione della
duzione media (su base giornaliera, settimanale, domanda abbiamo occupato mediamente più di
mensile) risultante per i lavoratori coinvolti nel quindici dipendenti e siano comprese nei seguen-
contratto di solidarietà; ti settori:
• viene elevata dal 70% al 90% la soglia di ridu- • imprese industriali comprese quelle edili ed af-
zione massima consentita per ogni singolo lavo- fini;
ratore coinvolto nel contratto di solidarietà, da • imprese artigiane in relazione a riduzioni o so-
considerarsi nell’intero periodo di ricorso al spensioni dell’impresa che esercita un influsso
CdS. gestionale prevalente;
Approfondimenti
• imprese appaltatrici di servizi mensa e ristora- riore l’avvio dell’ammortizzatore abbiano media-
zione in relazione a situazioni di difficoltà ricon- mente occupato almeno quindi dipendenti; nel
ducibili all’azienda appaltante (con conseguente novero, come cristallizzato dal Ministero del La-
ricorso per quest’ultima a trattamento ordinario o voro con circolare n. 1/2022 debbono essere
straordinario); computati tutti i lavoratori che a vario titolo svol-
• imprese appaltatrici di servizi pulizia in relazio- gono lavoro subordinato in seno all’azienda, ivi
ne a situazioni di difficoltà riconducibili all’a- compresi anche i c.d. “collaboratori coordinati e
zienda appaltante (con conseguente ricorso per continuativi” etero-organizzati.
quest’ultima a trattamento ordinario o straordina- Si assiste non solo ad una estensione della platea
rio); dei soggetti potenzialmente beneficiari dei trat-
• imprese dei servizi ausiliari al servizio ferrovia- tamenti, ma anche al venir meno di determinati
rio e del comparto della manutenzione del mate- vincoli di accesso.
riale rotabile; È il caso ad esempio, oltre che delle imprese del
• imprese cooperative di trasformazione di pro- settore Terziario con una soglia occupazionale
dotti agricoli; compresa tra quindici e cinquanta lavoratori me-
• imprese di vigilanza. diamente occupati nel semestre precedente, an-
In via ulteriore, il successivo comma 2 del citato che delle imprese appaltatrici di servizi mensa e
art. 20 del D.Lgs. n. 148/2015 estende la facoltà pulizia, le quali per riduzioni o sospensioni del-
di accedere alla Cigs anche ad aziende le quali, l’orario di lavoro iniziate in data anteriore al 31
rientranti nei settori di seguito elencati, risultano
dicembre 2021, avrebbero potuto ricorrere allo
aver mediamente occupato nel semestre prece-
strumento di ammortizzazione solo laddove il
dente l’invio della domanda un numero di dipen-
temporaneo stato di difficoltà fosse riconducibile
denti superiore a cinquanta:
alla situazione dell’appaltante; per eventi succes-
• imprese esercenti attività commerciali, compre-
sivi alla data del 1° gennaio 2022 è sufficiente la
se quelle della logistica;
• agenzie di viaggio e turismo, compresi gli ope- verifica del dato dimensionale (mediamente su-
ratori turistici. periore a quindici lavoratori nel semestre prece-
Infine, l’art. 20, comma 3, prevede la possibilità dente), ai fini del diritto all’accesso.
di ricorrere alla Cigs senza necessità di soglia Causali di intervento
minima di lavoratori mediamente occupati, i da-
tori di lavoro rientranti tra: L’art. 21, comma 1, del D.Lgs. 148/2015 contie-
• imprese del trasporto aereo e gestione aeropor- ne le causali di intervento che possono essere uti-
tuale; lizzate per accedere alla Cigs:
• partiti politici e loro articolazioni territoriali. a) riorganizzazione aziendale;
Come approfondito in precedenza, l’art. 20, com- b) crisi aziendale;
ma 3-bis, del D.Lgs. n. 148/2015, introdotto dal- c) contratto di solidarietà.
la Legge di bilancio 2022, prevede la possibilità
Riorganizzazione aziendale
di ricorrere alla Cigs per tutti datori di lavoro
che abbiano mediamente occupato almeno quin- L’art. 21, comma 2, del D.Lgs. n. 148/2015 de-
dici lavoratori nel semestre precedente la doman- scrive quali sono le caratteristiche del ricorso alla
da di trattamento di integrazione salariale, conte- Cigs per riorganizzazione aziendale, e quindi gli
stualmente non coperti dai fondi di solidarietà bi- annessi contenuti del programma da adottare in
laterali, dai fondi di solidarietà alternativi e dal costanza di trattamento di integrazione salariale.
fondo bilaterale intersettoriale delle province L’obiettivo cui mira l’intervento di Cigs per rior-
autonome di Trento e Bolzano. ganizzazione aziendale è quello di sviluppare nel
L’art. 20, comma 3-quater fa salva la possibilità suo corso un piano di interventi finalizzato a ridi-
di accesso a partiti e movimenti politici, nonché segnare la struttura organizzativa d’impresa lad-
alle imprese del comparto aereo e aeroportuale dove in precedenza risultasse caratterizzata da
senza necessità di soglia dimensionale. inefficienze, potendo questi declinarsi sia sotto il
La Cigs diventa quindi accessibile da tutti i da- profilo gestionale, nonché sotto quello commer-
tori di lavoro che mediamente nel semestre ante- ciale e produttivo.
Approfondimenti
Il programma sotteso alla Cigs può realizzarsi sostenibilità ecologica ed energetica o le straordi-
anche mediante operazioni straordinarie azien- narie misure di sicurezza».
dali, e per trattamenti di integrazione salariale Il D.M. n. 33/2022 inserisce in coda all’art. 1,
decorrenti dal 1°gennaio 2022 anche in relazione comma 1, lett. g), del D.M. n. 94033/2016, la
a processi di transizione; in tal senso il D.M. 25 lett. g-bis) che è specificatamente riferita alla
febbraio 2022, n. 33 riscrive l’art. 1, comma 1, Cigs per riorganizzazione derivante da processi
lett. a) del D.M. n. 94033/2016, andando espres- di transizione aziendale.
samente a prevedere che gli interventi oggetto La norma citata delinea l’iter della richiesta,
del programma possono essere financo costituiti partendo dalla presentazione al Ministero del La-
da ristrutturazioni aziendali, fusioni ed acquisi- voro e delle Politiche Sociali del programma sot-
zioni. teso all’ammortizzatore sociale; il citato pro-
Come specificato dall’art. 1 del D.M. 13 gennaio gramma deve essere condiviso con le Regioni in-
2016, n. 94033, nel testo modificato dal D.M. n. teressate in relazione all’ubicazione dell’azienda
33/2022, il programma di riorganizzazione deve richiedente, ovvero con il Ministero dello Svilup-
prevedere degli investimenti (sia riferiti alle sfere po Economico in ipotesi di realtà di rilevanti di-
produttive/commerciali, sia in ambito di forma- mensioni di cui all’art. 2, comma 1, lett. a) del
zione riqualificazione del personale) che in D.Lgs. 8 luglio 1999, n. 270.
un’ottica di razionalizzazione della struttura ge- Oggetto del programma sono le concrete azioni
nerale di impresa debbono essere economica- che saranno adottate in costanza di ricorso alla
mente superiori su base annua ad interventi della Cigs e finalizzate alla piena realizzazione dei
medesima tipologia realizzati nel biennio prece- processi di transizione (4) e di riconversione pro-
dente. duttiva (5).
Deve essere garantito un mantenimento com- In quest’ottica, il programma deve puntualmente
plessivo dell’organico aziendale, stimato in mi- contenere:
sura non inferiore al 70% della forza lavoro pre- • elencazione degli investimenti posti in essere
sente all’inizio del periodo di integrazione sala- ai fini del raggiungimento del programma di
riale. transizione;
In questo senso, come specificato all’art. 1, lett. • suddivisione degli interventi, a seconda che
f) del D.M. n. 94033/2016, il citato recupero si questi siano orientati all’aggiornamento tecnolo-
intende realizzato non solo a seguito del concreto gico e digitale, al rinnovamento ed alla maggiore
rientro in azienda, ma anche mediante il riassor- sostenibilità ecologica ed energetica, ovvero al-
bimento in altre unità produttive della medesi- l’incremento dei livelli inerenti alle misure di si-
ma impresa, ovvero presso altre imprese. curezza;
In base all’art. 22, comma 1, del D.Lgs. n. • misura del recupero occupazionale dei lavora-
148/2015, la Cigs per riorganizzazione può esse- tori coinvolti e le annesse azioni previste a tale
re concessa per un massimo di ventiquattro mesi scopo in termini di formazione e riqualificazio-
nel quinquennio mobile, anche in maniera conti- ne professionale.
nuativa, mentre è pari all’80% la soglia massima
di ore integrabili autorizzabili determinate sulla Crisi aziendale
base del complessivo arco di tempo del program- L’art. 21, comma 3, del D.Lgs. n. 148/2015 defi-
ma autorizzato. nisce invece le linee guida per definire il pro-
Il Ministero del Lavoro, con circolare n. 1/2022 gramma di Cigs in ipotesi di ricorso con causale
ha precisato che «nel programma devono essere crisi aziendale.
indicati tutti gli investimenti posti in essere per Contrariamente alla fattispecie precedente della
la realizzazione del processo di transizione, indi- riorganizzazione, la genesi delle cause che con-
cando le misure specifiche per l’aggiornamento ducono alla necessità di ricorre al trattamento di
tecnologico e digitale o per il rinnovamento e la integrazione salariale straordinaria per crisi sono
(4) Il processo di transizione può validamente essere riferito realizzare un miglior efficientamento energetico delle strutture
a specifici e circoscritti contesti territoriali, così può produrre già esistenti, così come al raggiungimento di più elevati stan-
effetti limitati a particolari settori produttivi. dards di sicurezza nei luoghi di lavoro.
(5) Le azioni di riconversione possono essere orientate a
Approfondimenti
di natura esterna, sebbene con riverberi nell’atti- glia una nuova autorizzazione non può essere
vità di impresa. concessa prima che sia decorso almeno un perio-
Il piano deve quindi indicare gli interventi fina- do pari a due terzi di quello precedentemente
lizzati a gestire e rimuovere gli squilibri della autorizzato (e fermo restando i limiti complessivi
struttura aziendale (produttiva, finanziaria, com- sanciti dall’art. 4 del medesimo decreto legislati-
merciale, gestionale) alla luce del (mutato) conte- vo).
sto esterno, anche in questo caso attenzionando Anche in questo caso, il limite massimo delle
la salvaguardia dei livelli occupazionali. ore integrabili è pari all’80% di quelle comples-
Le situazioni al verificarsi delle quali consentono sivamente lavorabili nel periodo oggetto di tratta-
di richiedere un intervento di Cigs per crisi mento di integrazione salariale.
aziendale possono essere di diversa natura:
• crisi con valenza esterna riconducibile al mer- Contratto di solidarietà
cato di riferimento o comunque al contesto in cui Il comma 5 dell’art. 21 del D.Lgs. n. 148/2015,
opera l’azienda; riprende l’istituto del contratto di solidarietà,
• interessamento da procedure concorsuali, e mantenendone la natura ed ampliandone le ma-
nello specifico da fallimento con prosecuzione glie.
per esercizio provvisorio dell’attività, ovvero Il contratto di solidarietà è definito come l’accor-
concordato preventivo con continuità azienda- do collettivo stipulato ai sensi dell’art. 51 del
le (6). D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 con il quale viene
L’art. 2 del D.M. n. 94033/2016 contiene le in- prevista una riduzione dell’orario di lavoro fina-
formazioni che debbono corredare la richiesta di lizzata ad evitare in tutto o in parte l’esubero di
Cigs per crisi aziendale, ed in particolare la rela- personale.
zione tecnica ad essa allegata contenente i se- Il contratto di solidarietà si contraddistingue per
guenti elementi: un doppio limite di riduzione oraria al di sotto
• indicatori economico - finanziari di bilancio del quale non è possibile prevedere la prestazio-
(fatturato, risultato operativo, risultato d’impresa, ne lavorativa:
indebitamento) con arco di indagine che com- • uno generale che costituisce la soglia media
prende il biennio precedente e l’esercizio in cor- dell’orario complessivamente svolto dai lavorato-
so alla data di richiesta della domanda di Cigs, ri interessati dal CdS;
dai quali deve emergere un trend negativo; • uno specifico legato a ciascun lavoratore inte-
• informazioni inerenti l’organico aziendale dal- ressato.
le quali deve risultare un decremento della forza Per i CdS siglati sino alla data del 31 dicembre
occupazionale, o quantomeno una sua stabilità, 2021 la riduzione media dell’orario non poteva
con assenza di incrementi in termini di assunzio- essere inferiore al 60% su base giornaliera, setti-
ni, specie oggetto di agevolazioni; nella domanda manale, mensile, relativamente ai lavoratori inte-
(che deve essere trasmessa mediante il canale ressati, con la possibilità di prevedere individual-
Cigsonline presente nel sito ministeriale Clicla- mente una decurtazione dell’orario pari al 70%
voro), viene in questo senso espressamente ri- rispetto a quello lavorabile nel corso del periodo
chiesta la natura delle eventuali assunzioni effet- interessato dal trattamento di integrazione.
tuate nel biennio, con distinzione tra nuova occu- Per i CdS avviati a partire dal 1° gennaio 2022
pazione e turnover di personale nel contempo vengono innalzate entrambe le soglie, al fine di
cessato. incentivare il ricorso a detto strumento:
In base al dettato dell’art. 22, comma 2, del • viene incrementata dal 60% all’80% la poten-
D.Lgs. n. 148/2015 la Cigs per crisi può essere ziale riduzione media dell’orario giornaliero, set-
concessa per un periodo massimo di dodici mesi timanale, mensile dei lavoratori complessivamen-
anche continuativi; una volta raggiunta tale so- te coinvolti;
(6) Laddove il ricorso alla Cigs interessi aziende che sono posti ed i suoi sviluppi, al fine di calibrare correttamente il dirit-
interessate da procedure concorsuali è dirimente comprendere to alla fruizione del trattamento di integrazione salariale, e solo
l’impatto della stessa procedura in relazione al futuro dell’atti- una volta appurato ciò, andare ad individuare il più idoneo
vità aziendale. In tal senso è necessario approfondire e moni- strumento di sostengo al reddito tra quelli previsti dal Capo III
torare l’andamento della procedura concorsuale, i suoi presup- del D.Lgs. n. 148/2015.
Approfondimenti
• viene innalzata dal 70% al 90% la potenziale ri- 148/2015 e all’art. 44, comma 11-ter del D.Lgs.
duzione individuale per ogni singolo lavoratore n. 148/2015.
(sempre nel rispetto della decurtazione media
complessiva) da determinarsi in base al monte Contribuzione di finanziamento
ore complessivamente lavorabile nell’arco della Il finanziamento finalizzato a garantire la coper-
durata del CdS. tura dell’istituto della Cigs avviene mediante una
Relativamente alle soglie massime di abbatti- doppia tipologia di contribuzione:
mento dell’orario di lavoro in costanza di ado- • una ordinaria definita dall’art. 23 del D.Lgs. n.
zione del CdS è importante rilevare come la pri- 148/2015 nella misura del 0,90% (di cui lo
ma soglia sia riferita all’orario medio lavorabile 0,30% a carico dei lavoratori) della retribuzione
dai lavoratori coinvolti nel CdS, mentre la secon- imponibile; in tal senso è attualmente in attesa di
da sia calibrata sul monte ore complessivamente recepimento il comma 1-bis del citato articolo
lavorabile da ciascun dipendente. laddove viene fisiologicamente esteso l’obbligo a
Per quanto attiene alla durata massima del ricor- tutta la platea delle aziende potenzialmente rien-
so ai contatti di solidarietà, dal combinato dispo- tranti nella sfera di applicazione del trattamento
sto dell’art. 4 del D.Lgs. n. 148/2015 e 21, com- di integrazione salariale straordinaria, quindi
mi 3 e 5 del medesimo D.Lgs. n. 148/2015, que- comprese quelle che hanno acquisito il diritto a
sta è ammessa nel limite di ventiquattro mesi nel partire dal 1° gennaio 2022 per effetto delle no-
quinquennio mobile, elevabili a trentasei in virtù velle introdotte dalla legge n. 234/2021;
del dimezzamento del computo per i primi venti- • una ulteriore e addizionale, da calcolarsi in co-
quattro mesi di trattamento (ed in assenza di ri- stanza di fruizione dell’ammortizzatore, determi-
corsi ad ulteriori strumenti di sostegno al reddito nata in relazione alla retribuzione globale che sa-
nel medesimo arco temporale). rebbe spettata per le ore di effettivo ricorso alla
Cigs, così come declinata, anche nelle misure
Limiti complessivi di durata (9% per le prime cinquantadue settimane nel
quinquennio mobile, 12% per i periodi successivi
Come evidenziato dall’art. 4 del D.Lgs. n. e sino a centoquattro settimane sempre nel quin-
148/2015, i limiti sanciti per ciascuna declinazio- quennio mobile, 15% per gli eventuali periodi ul-
ne degli interventi di integrazione straordinaria teriori), dall’art. 5 del D.Lgs. n. 148/2015, e fer-
così come previsti dall’art. 22 del D.Lgs. n. ma restando la potenziale riduzione a decorrere
148/2015, debbono essere collocati all’interno da periodi successivi al 1° gennaio 2025 di cui al
della più ampia disciplina delle soglie complessi- comma 1-ter del medesimo articolo.
ve riferite alla universalità dei trattamenti di Cas-
sa integrazione nell’arco del quinquennio mobi- Fase di consultazione sindacale
le. e procedimento di richiesta
Resta quindi fermo il limite dei ventiquattro mesi L’art. 24 del D.Lgs. n. 148/2015 definisce l’iter
complessivi a qualsiasi titolo richiesti nel quin- della fase di informativa e richiesta della consul-
quennio mobile, elevato a trenta per le aziende tazione sindacale propedeutica alla richiesta di
dei settori edili, lapideo ed affini, ivi compresi accesso al trattamento di integrazione salariale
quelli inerenti a trattamenti salariali per eventi straordinaria.
oggettivamente imprevedibili e non evitabili; in L’azienda che intende richiedere un periodo di
merito ai contratti di solidarietà resta ferma la Cigs per una delle causali di cui all’art. 21, com-
possibilità di raggiungere la soglia di trentasei ma 1, lettere a) e b) del D.Lgs. n. 148/2015 è te-
mesi per le ragioni e nelle ipotesi già esaminate nuta (direttamente ovvero tramite l’associazione
in precedenza. di categoria cui conferisce mandato) a trasmette-
Ai fini del raggiungimento delle citate soglie re richiesta di esame congiunto avente ad ogget-
non concorrono inoltre gli interventi di Cigs che to la disamina delle cause alla base della necessi-
possono essere concessi in deroga ai limiti tem- tà di ricorrere all’ammortizzatore, l’entità e la
porali per espressa previsione di legge, come ad misura prevedibile della riduzione/sospensione
esempio quelli di cui all’art. 22-ter del D.Lgs. n. dell’orario, il numero dei lavoratori interessati;
Approfondimenti
destinatari della comunicazione sono le Rsu/Rsa Ciò avviene in modalità telematica mediante il
laddove presenti, ed in ogni caso le articolazioni canale Cigsonline, all’interno del portale istitu-
territoriali delle organizzazione sindacali compa- zionale www.cliclavoro.gov.it.
rativamente più rappresentative a livello naziona- L’invio della domanda deve avvenire entro sette
le. giorni dalla data di sottoscrizione del verbale
La domanda di esame congiunto deve essere pro- successivo alla conclusione della fase di consul-
dotta entro i tre giorni successivi alla richiesta di tazione sindacale, ovvero da quella di stipula del-
cui al comma 1 dell’art. 24 e può essere avanzata l’accordo aziendale laddove si tratti di contratto
tanto dall’impresa richiedente, quanto da uno di solidarietà.
qualsiasi dei soggetti sindacali in precedenza de- La struttura della domanda è calibrata sulle infor-
finiti. mazioni che sono dirimenti ai fini dell’accesso al
Lo svolgimento dell’esame congiunto, che può trattamento e quindi tra gli altri vanno indicati i
essere oggi effettuato anche in via telematica seguenti dati:
(art. 24, comma 3, D.Lgs. n. 148/2015) può av- • forza lavoro mediamente occupata nel semestre
venire: precedente;
• di fronte al competente Ufficio territoriale, nel- • numero dei lavoratori coinvolti nel trattamento
l’ipotesi in cui le unità aziendali (7) interessate di integrazione salariale, distinti per unità produt-
dalla Cigs siano ubicate nella stessa Provincia/- tiva (concetto mutuato da quello definito dal-
l’Inps);
Regione;
• eventuale ricorso al lavoro straordinario nell’ul-
• di fronte al competente Ufficio del Ministero
timo biennio, distino per singola annualità;
del Lavoro e delle Politiche Sociali laddove le
• quantità e tipologia delle eventuali cessazioni
unità aziendali coinvolte in Cigs siano ubicate in
intervenute nell’ultimo biennio distinte per sin-
diverse Regioni.
gola annualità;
La fase di consultazione sindacale, che verte sul- • quantità e causali delle eventuali nuove assun-
la disamina delle cause che hanno reso necessa- zioni effettuate nell’ultimo biennio distinte per
rio il ricorso al trattamento di integrazione sala- singola annualità.
riale (8), e quindi alle misure che conseguente- Corredano poi la domanda i seguenti allegati:
mente saranno adottate per fronteggiare e supera- • delega in ipotesi di invio telematico effettuato
re la situazione di temporanea difficoltà (9), deve da soggetto diverso rispetto al dichiarante (ad
esaurirsi nel termine di venticinque giorni decor- esempio, invio operato da intermediario abilitato
renti dalla richiesta di avvio della consultazione per conto di azienda assistita);
(ridotti a dieci giorni per le aziende che occupa- • relazione tecnica, la cui struttura è espressione
no fino a cinquanta dipendenti, come previsto di precisi modelli ministeriali, calibrati sulla sin-
dall’art. 24, comma 5, del D.Lgs. n. 148/2015. gola fattispecie di intervento; la relazione tecnica
Una volta esaurita la procedura di consultazione rappresenta la sintesi delle informazioni dirimen-
sindacale, che si conclude con la redazione di un ti ai fini della concessione del trattamento di in-
verbale che può attestare sia il raggiungimento di tegrazione salariale in base alle causali ed alle ti-
un accordo, sia di un mancato accordo tra le par- pologie di intervento (che quindi ne determinano
ti, è possibile trasmettere la domanda di richiesta tipologia, contenuti e struttura), e deve quindi
di accesso al trattamento di integrazione salaria- contenere i dati strutturali, le cause che hanno
le. determinato la necessità di richiesta dell’ammor-
(7) Dal punto di vista procedurale è interessante sottolinea- zioni della fase di consultazione sindacale sono espressione
re la distinzione tra unità aziendale (intesa come singola artico- delle ragioni alla base della necessità di ricorrere al trattamen-
lazione dell’impresa, indipendentemente dal grado di autono- to di integrazione salariale.
mia funzionale rispetto alla sede centrale) ed unità produttiva, (9) Ai sensi dell’art. 24, comma 4, del D.Lgs. n. 148/2015,
ed il parallelismo in merito a quest’ultimo concetto rispetto alla fatta eccezione per le richieste di intervento delle aziende dei
definizione fornita dall’Inps ed ivi censita, al fine di avere una settori edili, lapidei ed affini, debbono essere specificate anche
uniformità tra Ministero ed Istituto di previdenza, anche e so- le cause che rendono impraticabile il ricorso ai contratti di soli-
prattutto in relazione al parallelismo nella gestione delle inte- darietà di cui all’art. 21, comma 1, lett. c) del D.Lgs. n.
grazioni salariali. 148/2015.
(8) In relazione a ciò, la fisionomia e le annesse argomenta-
Approfondimenti
tizzatore e le azioni che si intende intraprendere fiche circa il concreto ottemperamento del piano
al fine di superare la situazione di crisi; sotteso al ricorso al trattamento, e necessario al
• elenco nominativo dei beneficiari del trattamen- superamento della situazione di criticità azienda-
to di integrazione salariale; le, in conformità con la documentazione trasmes-
• verbale di accordo, ovvero di mancato accordo, sa a corredo della domanda di Cigs.
che chiude la fase di consultazione sindacale
consentendo l’avvio della procedura mediante Misura delle prestazioni
trasmissione della domanda; e modalità di erogazione
• file che consenta di determinare su base setti- La misura del trattamento economico per le ore
manale l’orario medio previsto per il personale di sospensione ovvero di riduzione riconducibili
mediamente in forza negli ultimi sei mesi (10). al trattamento di integrazione salariale è definita
I successivi commi 2, 3 e 4 dell’art. 25 del
in via generale dall’art. 3 del D.Lgs. n.
D.Lgs. n. 148/2015 definiscono la decorrenza
148/2015, ed è quindi pari all’80% della retribu-
dell’accesso concreto al trattamento di integra-
zione che sarebbe stata percepita dai lavoratori
zione salariale.
collocati in Cigs (aumentata dei ratei di mensilità
Laddove risulti rispettato l’arco di sette giorni a
aggiuntive), nel limite dei massimali di legge
partire dalla sottoscrizione del verbale che cri-
stallizza il termine della procedura sindacale, la previsti dai commi 5 (per ricorsi ad ammortizza-
sospensione/riduzione può avere inizio entro tori iniziati prima del 31 dicembre 2021, quindi
trenta giorni decorrenti dalla data di presentazio- con doppio massimale) e 5-bis (per ricorsi ad
ne della domanda (art. 25, comma 2, D.Lgs. n. ammortizzatori iniziati decorrenti dalla data del
148/2015); in caso contrario invece (inoltro tele- 1° gennaio 2022, quindi con la sola soglia del
matico tardivo oltre il termine di sette giorni di massimale c.d. “alto”).
cui all’art. 25, comma 1, D.Lgs. n. 148/2015) si La modalità ordinaria di erogazione del tratta-
applica il dettato dei successivi commi 3 e 4 del mento è quella dell’anticipo da parte dell’azien-
medesimo art. 25, secondo cui il trattamento può da, con conguaglio delle somme a seguito del
decorrere a partire dal trentesimo giorno succes- provvedimento ministeriale di autorizzazione.
sivo sempre decorrente dall’inoltro della richiesta In ipotesi di ricorso alla Cigs, maggiormente ri-
al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, spetto a quanto accade per i trattamenti di inte-
con conseguente ricaduta in capo all’azienda de- grazione salariale ordinaria, possono verificarsi
gli oneri eventualmente derivanti da pregiudizi in situazione di oggettive difficoltà in termini di li-
termini di perdite di integrazione salariale in ca- quidità aziendale, tali da costringere l’impresa a
po ai lavoratori interessati. richiedere il pagamento diretto all’Inps, con ren-
L’art. 25, comma 5, del D.Lgs. n. 148/2015 sta- dicontazione da effettuare, per eventi iniziati a
bilisce che la concessione del trattamento di in- far data dal 1° gennaio 2022, entro il termine del
tegrazione salariale sia formalizzata mediante secondo mese successivo a quello in cui si sono
decreto del Ministero del Lavoro e delle Politi- registrate le sospensioni/riduzioni, ovvero se più
che Sociali per l’intero periodo richiesto, il quale favorevole entro sessanta giorni dall’adozione
di norma deve adottato nell’arco di novanta gior- del provvedimento di autorizzazione.
ni decorrenti dalla data di presentazione della do- A tal proposito è importante ricordare il recente
manda da parte dell’impresa. Messaggio 23 marzo 2022, n. 1320 dell’Inps,
che ha ulteriormente (e tardivamente rispetto al
Verifiche ispettive precedente termine) prorogato il regime transito-
L’art. 25, comma 6, del D.Lgs. n. 148/2015 pre- rio di convivenza della alternativa possibilità di
vede che le sedi territorialmente competenti del- utilizzare ai fini della rendicontazione periodica
l’ITL procedano ad effettuare le opportune veri- il Modello SR41 ovvero l’UniEMens - CIG.
(10) Può essere utile corredare la domanda con l’invio del- formazione è obbligatoria laddove si acceda a trattamenti di
l’elenco del personale dipendente interessato dal procedimen- Contratti di solidarietà.
to di Cigs da trasmettere su carta intestata aziendale; tale in-
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Giurisprudenza
Universalizzazione della tutela previdenziale
Previdenza e assistenza - Previsione che, a decorrere dal 1° gennaio 1996, sono tenuti all’iscrizione presso una
apposita Gestione separata, presso l’Inps, i soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusi-
va, attività di lavoro autonomo - Interventi in materia previdenziale - Norma di interpretazione autentica - Obbligo
di iscrizione, secondo la giurisprudenza di legittimità, a carico degli avvocati del libero foro non iscritti alla Cassa
di previdenza forense per mancato raggiungimento delle soglie (di reddito o di volumi di affari) ex art. 22 della leg-
ge n. 576 del 1980 - Denunciata introduzione, alla luce della giurisprudenza di legittimità, di una disciplina incoe-
rente che prevede per gli avvocati del libero foro l’obbligo di iscrizione in un separato Ente previdenziale, benché
il loro stesso Ordinamento previdenziale, in base a disposizione di legge, esclude tale onere - Irragionevole as-
soggettamento delle fasce di professionisti più deboli e con minori capacità reddituali, quali gli avvocati esonerati
dall’obbligo di iscrizione ex art. 22 della legge n. 576 del 1980, a un regime previdenziale frammentario e disorga-
nico, incapace di garantire una copertura assicurativa certa o utile - Contrasto con i principi di razionalità normati-
va e di coerenza del sistema- Infondatezza- Sanzioni per la mancata iscrizione e relativo versamento dei contribu-
ti- Retroattività della norma - Illegittimità costituzionale.
È costituzionalmente illegittimo, per l’irragionevole lesione del principio dell’affidamento, l’art. 18, comma
12, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, nella legge 15 luglio 2011, n. 111, nella parte
in cui non prevede che gli avvocati del libero foro non iscritti alla Cassa di previdenza forense per mancato
raggiungimento delle soglie di reddito o di volume di affari di cui all’art. 22 della legge 20 settembre 1980,
n. 576 (Riforma del sistema previdenziale forense), tenuti all’obbligo di iscrizione alla Gestione separata co-
stituita presso l’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps), siano esonerati dal pagamento, in favore
dell’Ente previdenziale, delle sanzioni civili per l’omessa iscrizione con riguardo al periodo anteriore alla sua
entrata in vigore.
Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n.
335, come interpretato dall’art. 18, comma 12, del D.L. n. 98 del 2011, nella parte in cui prevede l’obbligo di
iscrizione alla Gestione separata dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) a carico degli avvocati
del libero foro non iscritti alla Cassa di previdenza forense per mancato raggiungimento delle soglie di reddi-
to.
Nel giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 2, Visti l’atto di costituzione dell’Inps, nonché gli atti di
comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 (Rifor- intervento di N. A. ed altri, dell’Associazione del sin-
ma del sistema pensionistico obbligatorio e comple- dacato italiano degli ingegneri e architetti liberi pro-
mentare), come interpretato dall’art. 18, comma 12, fessionisti nonché dipendenti - Inaredis e del Presi-
del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni dente del Consiglio dei ministri;
urgenti per la stabilizzazione finanziaria), convertito, udito nell’udienza pubblica del 23 febbraio 2022 il
Giudice relatore Giovanni Amoroso;
con modificazioni, nella legge 15 luglio 2011, n. 111,
uditi gli avvocati Ilaria Gadaleta per N. A. e altri, Lelio
promosso dal Tribunale ordinario di Catania, in fun-
Maritato per l’Inps e l’avvocato dello Stato Federica
zione di Giudice del lavoro, nel procedimento verten- Varrone per il Presidente del Consiglio dei ministri,
te tra G. L. D. M. e V. A. e l’Istituto nazionale della quest’ultima in collegamento da remoto, ai sensi del
previdenza sociale (Inps), con ordinanza del 2 feb- punto 1) del decreto del Presidente della Corte del 18
braio 2021, iscritta al n. 86 del registro ordinanze maggio 2021;
2021 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Re- deliberato nella Camera di consiglio del 23 febbraio
pubblica n. 24, prima serie speciale, dell’anno 2021. 2022.
Giurisprudenza
(Omissis). tuiti sia in base a leggi preesistenti - e trasformati da
soggetti pubblici in persone giuridiche private con il
Considerato in diritto decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509 (Attuazio-
ne della delega conferita dall’art. 1, comma 32, della
1.– Con ordinanza del 2 febbraio 2021 (r. o. n. 86 del legge 24 dicembre 1993, n. 537, in materia di trasfor-
2021), il Tribunale ordinario di Catania, in funzione di mazione in persone giuridiche private di Enti gestori
Giudice del lavoro, ha sollevato, in via principale, in di forme obbligatorie di previdenza e assistenza) - sia
riferimento all’art. 3 della Costituzione, questioni di all’esito dell’attuazione della delega conferita dalla
legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 26, della stessa legge n. 335 del 1995 (art. 2, comma 25) e at-
legge 8 agosto 1995, n. 335 (Riforma del sistema tuata dal Governo con il decreto legislativo 10 feb-
pensionistico obbligatorio e complementare), come braio 1996, n. 103 (Attuazione della delega conferita
interpretato dall’art. 18, comma 12, del decreto-legge dall’art. 2, comma 25, della legge 8 agosto 1995, n.
6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabi- 335, in materia di tutela previdenziale obbligatoria
lizzazione finanziaria), convertito, con modificazioni, dei soggetti che svolgono attività autonoma di libera
nella legge 15 luglio 2011, n. 111, nella parte in cui professione).
prevede l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata Il Giudice a quo osserva che, a seguito dell’entrata in
dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) vigore della disposizione interpretativa, è prevalsa e
a carico degli avvocati del libero foro non iscritti alla si è consolidata, nella giurisprudenza di legittimità,
Cassa di previdenza forense per mancato raggiungi- l’esegesi secondo cui l’obbligo di iscrizione alla Ge-
mento delle soglie di reddito o di volume di affari di stione separata Inps, con decorrenza dal 1° gennaio
cui all’art. 22 della legge 20 settembre 1980, n. 576 1996, graverebbe non solo sui soggetti che, in ragio-
(Riforma del sistema previdenziale forense). ne dell’attività esercitata, non devono iscriversi a un
Con la medesima ordinanza, il Tribunale rimettente Albo professionale, ma anche su quelli che, pur es-
ha inoltre sollevato, in via subordinata, in riferimento sendo a ciò tenuti, non hanno il contestuale obbligo
agli artt. 3 e 117, primo comma, Cost., quest’ultimo (o, come nel caso dei professionisti titolari di rappor-
in relazione all’art. 6 della Convenzione per la salva- to di pubblico impiego, subiscono persino il divieto)
guardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamen- di iscriversi alla Cassa previdenziale di riferimento,
tali (CEDU), firmata a Roma il 4 novembre 1950, rati- sempre che l’attività esercitata è da considerarsi
ficata e resa esecutiva con legge 4 agosto 1955, n. «abituale» ai fini fiscali dell’imposta sui redditi ai sensi
848, questioni di legittimità costituzionale dell’art. 18, dell’art. 49, comma 1, del D.P.R. n. 917 del 1986, e
comma 12, del D.L. n. 98 del 2011, come convertito, successivamente - dopo la riforma del 2004 - dell’art.
nella parte in cui non prevede che l’obbligo di iscri- 53, comma 1, del medesimo Decreto del Presidente
zione alla Gestione separata, a carico degli avvocati della Repubblica.
del libero foro non iscritti alla Cassa di previdenza fo- Secondo questa interpretazione, già fatta propria dal-
rense per mancato raggiungimento delle soglie di l’Inps, ma successivamente assurta a regola di diritto
reddito o di volume di affari di cui all’art. 22 della leg- vivente nella giurisprudenza di legittimità, consolida-
ge n. 576 del 1980, decorra dalla data della sua en- tasi a far tempo dal 2017, l’obbligo di iscrizione alla
trata in vigore. Gestione separata incombe anche sui professionisti
1.1.– La prima disposizione (art. 2, comma 26, della che, pur svolgendo attività il cui esercizio comporta
legge n. 335 del 1995) prevede, con decorrenza dal l’iscrizione ad appositi albi od elenchi, non sono però
1° gennaio 1996 - in funzione dell’estensione dell’as- iscritti, per ragioni reddituali, alla Cassa di previdenza
sicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la professionale e restano quindi obbligati al versamen-
vecchiaia e i superstiti - l’obbligo di iscrizione alla Ge- to del solo contributo cosiddetto integrativo (compor-
stione separata costituita presso l’Inps dei soggetti tante la mera erogazione di prestazioni assistenziali
che esercitano per professione abituale, ancorché di carattere mutualistico), ma non anche di quello co-
non esclusiva, attività di lavoro autonomo, di cui al siddetto soggettivo, ossia di quello a cui consegue la
comma 1 dell’art. 49 del Decreto del Presidente della costituzione di una vera e propria posizione previden-
Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (Approvazione ziale a seguito dell’iscrizione alla Cassa.
del Testo unico delle imposte sui redditi). Tra i professionisti obbligati all’iscrizione (in relazione
La seconda disposizione (art. 18, comma 12, del D.L. all’attività professionale svolta sino al 2 febbraio
n. 98 del 2011) - dichiaratamente di interpretazione 2013, data di entrata in vigore della legge 31 dicem-
autentica della prima - dispone che i soggetti che bre 2012, n. 247, recante «Nuova disciplina dell’ordi-
esercitano per professione abituale, ancorché non namento della professione forense») rientrano, dun-
esclusiva, attività di lavoro autonomo, e che pertanto que, anche gli avvocati del libero foro i quali, in base
sono tenuti all’iscrizione presso la Gestione separata al previgente regime introdotto dalla legge n. 576 del
Inps, sono quelli che svolgono attività il cui esercizio 1980, pur essendo iscritti all’Albo professionale (e
non è subordinato all’iscrizione ad appositi Albi pro- versando, conseguentemente, il contributo cosiddet-
fessionali, ovvero attività non soggette al versamento to integrativo), non hanno tuttavia raggiunto le soglie
contributivo agli enti previdenziali previsti per le di- di reddito o di volume di affari necessarie ai fini della
verse categorie professionali; enti, questi ultimi, isti- qualificazione del carattere continuativo della profes-
Giurisprudenza
sione e hanno scelto di non iscriversi alla Cassa pre- presso l’Inps, atteso che, prima della sua emanazio-
videnziale categoriale, restando così non assoggetta- ne, l’orientamento giurisprudenziale formatosi sull’e-
ti all’obbligo di versamento del cosiddetto contributo segesi dell’art. 2, comma 26, della legge n. 335 del
soggettivo. 1995 sarebbe stato nel senso di circoscrivere l’ambi-
1.2.– Il contrasto con l’art. 3 Cost. della norma risul- to dei professionisti tenuti alla predetta iscrizione a
tante dalla saldatura tra la disposizione interpretata e quelli che svolgevano attività per la quale non fosse
la disposizione interpretativa (contrasto della cui sus- prevista l’iscrizione in Albi professionali, ritenendosi,
sistenza il rimettente sospetta con la questione di co- da parte della stessa giurisprudenza di legittimità (in
stituzionalità sollevata in via principale) deriverebbe diverse pronunce emesse tra il 2007 e il 2008), che,
dal fatto che la norma censurata, nell’esegesi preval- al contrario, per i soggetti esercenti attività il cui svol-
sa nella giurisprudenza di legittimità e assurta a rego- gimento fosse subordinato all’iscrizione ad un appo-
la di diritto vivente, introdurrebbe profili di irragione- sito Albo o elenco la copertura assicurativa avrebbe
volezza, illogicità e incoerenza nel sistema normati- dovuto essere realizzata all’interno della categoria
vo. professionale di riferimento.
Per un verso, infatti, verrebbe innanzitutto spezzata La disposizione introdotta nel 2011, pur qualificantesi
la graduazione degli obblighi contributivi, prevista, come interpretativa, assumerebbe, pertanto, una por-
per gli avvocati del libero foro, in base al regime spe- tata innovativa dell’Ordinamento giuridico, giacché
ciale introdotto con la legge n. 576 del 1980. Sareb- non si limiterebbe a chiarire il significato della norma
be inoltre violata l’autonomia regolamentare della interpretata, ma ne estenderebbe il contenuto precet-
Cassa professionale di riferimento, con l’insorgenza, tivo ad una fattispecie che precedentemente non vi
in capo al professionista, di ulteriori oneri previden- era ricompresa.
ziali, e con l’attribuzione, a suo carico, dell’obbligo di Realizzando tale innovazione con effetto retroattivo,
iscriversi a un separato Ente previdenziale (non aven- essa lederebbe - secondo il Giudice rimettente - il le-
te la finalità di approntare una tutela assicurativa alla gittimo affidamento riposto dai predetti professionisti
categoria degli avvocati) proprio quando il suo stesso in ordine alla certezza delle situazioni giuridiche deri-
Ordinamento previdenziale di riferimento, in base a
vanti dall’Ordinamento previdenziale di riferimento e,
disposizioni di legge, esclude un tale obbligo nei con-
segnatamente, in quanto rilevante nel giudizio a quo,
fronti della Cassa di categoria.
il legittimo affidamento riposto degli avvocati del li-
Per altro verso, si determinerebbe un’ingiustificata ri-
bero foro in ordine al regime previdenziale e contri-
partizione della tutela previdenziale tra due Enti (non
butivo delineato dalla disciplina di cui alla legge n.
ostante l’obbligo di contribuzione derivi dall’esercizio
576 del 1980.
di un’unica attività professionale), ponendosi, inoltre,
2.– Preliminarmente, deve essere confermata la di-
l’avvocato, che non raggiunga le soglie reddituali
chiarazione di inammissibilità degli interventi degli
previste per l’iscrizione alla Cassa categoriale, in una
condizione previdenziale irrazionalmente diversa e avvocati N. A. ed altri e dell’Associazione del sinda-
deteriore rispetto a quella dell’avvocato che raggiun- cato italiano degli ingegneri e architetti liberi profes-
ga le predette soglie. Mentre, infatti, quest’ultimo, te- sionisti nonché dipendenti - Inaredis, per le ragioni
nuto ad iscriversi alla Cassa forense, fruirebbe delle esposte nell’ordinanza letta nel corso dell’udienza
prestazioni previdenziali ivi regolate in favore degli pubblica e allegata alla presente sentenza.
avvocati, il primo non potrebbe fruire né di tali pre- 3.– Sempre in via preliminare, va osservato che sus-
stazioni (posto che la contribuzione versata alla Ge- siste la rilevanza delle sollevate questioni di legittimi-
stione separata Inps non verrebbe riversata alla Cas- tà costituzionale.
sa forense), né di altre alternative a carico dalla Ge- Il Giudice a quo ha evidenziato che tutte le questioni
stione separata, avuto riguardo all’esiguità del gettito pregiudiziali di rito e preliminari di merito sollevate
contributivo e del periodo contributivo maturabile dalle parti sono inammissibili o infondate, sicché la
presso la Gestione medesima. causa deve essere decisa nel merito in applicazione
1.3.– Quanto al contrasto (della cui sussistenza il ri- della disciplina sospettata di incostituzionalità.
mettente sospetta con le questioni di costituzionalità Avuto riguardo all’interpretazione giurisprudenziale di
sollevate in via subordinata) tra l’art. 18, comma 12, tale disciplina, consolidatasi in una situazione di dirit-
del D.L. n. 98 del 2011 e gli artt. 3 e 117, primo com- to vivente, ove la stessa non fosse ritenuta costituzio-
ma, Cost. (quest’ultimo in relazione all’art. 6 CEDU), nalmente illegittima, le domande proposte dai due
esso deriverebbe, in particolare, dalla proiezione re- professionisti dovrebbero essere rigettate, confer-
troattiva dell’obbligo di iscrizione alla Gestione sepa- mandosi la sussistenza del credito contributivo van-
rata Inps. La citata norma introdotta nel 2011, nella tato dall’Inps e le sanzioni civili ad esso relative per il
ricordata interpretazione datane dalla giurisprudenza mancato tempestivo pagamento dei contributi dovu-
di legittimità a far tempo dal 2017, consolidatasi in ti.
una situazione di diritto vivente, ha in realtà una por- Al contrario, ove le questioni di costituzionalità pro-
tata innovativa, ampliando - secondo il Giudice rimet- mosse dovessero ritenersi fondate, le domande me-
tente - il perimetro soggettivo dei professionisti obbli- desime dovrebbero essere accolte, accertandosi l’in-
gati all’iscrizione nella Gestione separata costituita sussistenza del predetto credito e delle sanzioni.
Giurisprudenza
Le questioni sollevate sono pertanto rilevanti e am- i soggetti appartenenti alle categorie professionali in-
missibili, avendone inoltre il Giudice rimettente moti- teressate sarebbero risultati iscritti ex lege nella Ge-
vato adeguatamente anche la non manifesta infon- stione separata istituita presso l’Inps.
datezza. Si comprende, dunque, come l’istituto introdotto con
4.– Prima di procedere ad esaminare il merito delle l’art. 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995 abbia
questioni, giova premettere una ricostruzione del una funzione di chiusura del sistema e trovi il suo
quadro normativo di riferimento, quanto alla posizio- fondamento nell’esigenza della “universalizzazione”
ne della Gestione separata Inps nel sistema generale della tutela previdenziale, rispondendo alla finalità di
di tutela previdenziale dei professionisti (con partico- estendere la copertura assicurativa ai soggetti e alle
lare riferimento ai rapporti tra questa nuova Gestione attività non coperti da forme di assicurazione obbli-
previdenziale e le Casse professionali categoriali), gatoria già realizzate o da realizzare nell’ambito della
nonché quanto alla interpretazione giurisprudenziale categoria professionale di riferimento.
della disciplina posta dall’art. 2, comma 26, della leg- In questa prospettiva, l’istituto della Gestione separa-
ge n. 335 del 1995, prima e dopo l’entrata in vigore ta rappresenta il punto di arrivo di una linea evolutiva
della norma interpretativa introdotta con l’art. 18, tendenziale dell’Ordinamento giuridico previdenziale
comma 12, del D.L. n. 98 del 2011. verso la progressiva estensione della tutela assicura-
4.1.– Sotto il primo profilo, va rilevato che l’art. 2, tiva sia sotto il profilo soggettivo, in quanto riferita a
comma 26, della legge n. 335 del 1995 ha istituito la tutte le categorie di lavoratori autonomi, sia sotto il
Gestione separata presso l’Inps al fine di realizzare profilo oggettivo, in quanto riferita ad ogni attività
l’estensione dell’assicurazione generale obbligatoria esercitata, con eventuale pluralità di iscrizioni nelle
(per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti) alle attività ipotesi di pluralità di attività svolte.
di lavoro autonomo rimaste escluse dai regimi pen- Sotto il profilo soggettivo, la norma contenuta nel-
sionistici di categoria già precedentemente operanti l’art. 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995, si po-
o che sarebbero stati successivamente istituiti. ne come punto di arrivo di una evoluzione normativa
La disciplina introdotta con questa disposizione, in- iniziata negli anni Cinquanta del secolo scorso, nel-
fatti, si affianca, per un verso, a quella contenuta nel l’ambito della quale la tutela previdenziale, tradizio-
D.Lgs. n. 509 del 1994 che, in attuazione della dele- nalmente afferente al lavoro subordinato, è stata
ga conferita dall’art. 1, comma 32, della legge 24 di- estesa progressivamente ad altre categorie: ai colti-
cembre 1993, n. 537 (Interventi correttivi di finanza vatori diretti, ai coloni e mezzadri, agli artigiani e ai
pubblica), ha sottoposto a un processo di privatizza- commercianti, agli imprenditori agricoli a titolo prin-
zione, con decorrenza dal 1° gennaio 1995, le Casse, cipale e, infine, a tutti gli altri lavoratori autonomi.
gli Enti e gli Istituti previdenziali professionali già esi- Sotto il profilo oggettivo, l’istituto della Gestione se-
stenti, prevedendone la trasformazione da enti di di- parata ha anche la funzione di coprire i vuoti di tutela
ritto pubblico in associazioni e fondazioni private (art. previdenziale conseguenti all’esercizio di due o più
1, Elenco A); per altro verso, alla disciplina conte- attività, di cui solo una risulti coperta dal punto di vi-
stualmente introdotta nel precedente comma 25 del- sta assicurativo, stabilendo la necessità di iscrizione
l’art. 2 della legge n. 335 del 1995, recante delega al anche per l’ulteriore attività esercitata, purché svolta
Governo per emanare norme volte ad assicurare, a in forma abituale, facendo così in modo che a cia-
decorrere dal 1° gennaio 1996, la tutela previdenziale scuna attività corrisponda una forma di assicurazio-
in favore dei soggetti esercenti attività autonoma di ne.
libera professione, il cui esercizio era subordinato al- Inizialmente la giurisprudenza (Corte di cassazione,
l’iscrizione ad appositi albi o elenchi, ma ancora privi sezioni unite civili, sentenza 12 febbraio 2010, n.
di un’autonoma gestione categoriale. 3240) aveva incluso anche la Gestione separata Inps
Questa delega è stata poi attuata con l’emanazione tra le diverse forme di assicurazione obbligatoria per
del D.Lgs. n. 103 del 1996, il quale ha prescritto - agli l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, per le quali ope-
Enti esponenziali a livello nazionale di quelli abilitati rava il criterio speciale derogatorio dell’iscrizione nel-
alla tenuta di albi o elenchi, di adottare delibere per l’assicurazione prevista per l’attività prevalente, san-
realizzare forme autonome di previdenza obbligatoria cito dall’art. 1, comma 208, della legge 23 dicembre
sul modello delineato dal D.Lgs. n. 509 del 1994 - di 1996, n. 662 (Misure di razionalizzazione della finan-
provvedere alla copertura assicurativa degli iscritti, za pubblica). Ma il legislatore, interpretando autenti-
indicando modalità alternative: la costituzione di un camente questa disposizione (art. 12, comma 11, del
ente di categoria, la partecipazione ad un ente pluri- decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante «Misu-
categoriale, l’inclusione della categoria professionale re urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di
in una delle forme di previdenza obbligatorie già esi- competitività economica»), ha stabilito, al contrario,
stenti per categorie similari, oppure finanche median- che le attività autonome, per le quali opera il princi-
te l’inclusione della categoria nella forma di previden- pio di assoggettamento all’assicurazione prevista per
za obbligatoria di cui all’art. 2, comma 26, della legge l’attività prevalente, sono quelle esercitate in forma
n. 335 del 1995 (artt. 3 e 4). Nel caso di mancata di impresa dai commercianti, dagli artigiani e dai col-
adozione di tali delibere, l’art. 3, comma 2, dello stes- tivatori diretti, i quali vengono iscritti nelle corrispon-
so decreto legislativo ha previsto, residualmente, che denti gestioni dell’Inps, mentre restano esclusi dal-
Giurisprudenza
l’applicazione dell’art. 1, comma 208, della legge n. In linea di continuità con tale tendenza il legislatore
662 del 1996 i rapporti di lavoro per i quali è obbliga- ha col tempo esteso l’operatività della Gestione sepa-
toriamente prevista l’iscrizione alla Gestione previ- rata a varie categorie ulteriori: agli spedizionieri doga-
denziale di cui all’art. 2, comma 26, della legge n. nali non dipendenti, agli associati in partecipazione
335 del 1995, così ripristinandosi la regola generale con apporto di lavoro, ai lavoratori accessori, a colo-
della duplicità di iscrizione e accentuando la funzione ro che svolgono attività in base alle discipline del
specifica della Gestione separata di completamento contratto di lavoro occasionale o del libretto di fami-
del sistema previdenziale (in tal senso, Corte di cas- glia, ai fruitori di borse di studio e assegni di ricerca,
sazione, sezioni unite civili, sentenza 8 agosto 2011, ai medici che frequentano corsi di formazione specia-
n. 17076). listica e, più recentemente, persino ai magistrati ono-
In particolare, l’art. 2, comma 26, della legge n. 335 rari.
del 1995 realizza la finalità di estensione (soggettiva Nella stessa ottica, l’art. 44, comma 2, del decreto-
ed oggettiva) della tutela previdenziale non attraverso legge 30 settembre 2003, n. 269 (Disposizioni urgenti
la definizione delle attività professionali destinate ad per favorire lo sviluppo e per la correzione dell’anda-
essere assoggettate alla Gestione separata, ma me- mento dei conti pubblici), convertito, con modifica-
diante riferimento eteronomo a norme fiscali: i sog- zioni, nella legge n. 24 novembre 2003, n. 326, ha
getti tenuti, con decorrenza dal 1° gennaio 1996, ad previsto che, a decorrere dal 1° gennaio 2004, i sog-
iscriversi a tale forma di assicurazione obbligatoria getti esercenti attività di lavoro autonomo occasiona-
per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti sono, infatti: le e gli incaricati alle vendite a domicilio di cui all’art.
a) coloro che esercitano abitualmente, ancorché non 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Ri-
esclusivamente, attività di lavoro autonomo di cui al forma della disciplina relativa al settore del commer-
comma 1 dell’art. 49 (ora art. 53) T.U. imposte redditi cio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15
e successive modificazioni ed integrazioni; b) i titolari marzo 1997, n. 59) sono iscritti alla Gestione separa-
di rapporti di collaborazione, coordinata e continuati- ta di cui all’art. 2, comma 26, della legge n. 335 del
va di cui al comma 2, lettera a), dello stesso art. 49 1995, solo qualora il reddito annuo derivante da det-
te attività sia superiore ad euro 5.000,00. Questo li-
(ora, dopo la riforma del 2004: art. 53).
mite reddituale è rilevante nella fattispecie in esame
L’obbligo di iscrizione non dipende, dunque, dalle ca-
perché è stato, infine, assunto dalla giurisprudenza di
ratteristiche della specifica attività esercitata (come
legittimità (Corte di cassazione, sezione lavoro, sen-
nelle Gestioni dell’assicurazione generale obbligatoria
tenza 8 febbraio 2019, n. 3799) anche al fine della
dei lavoratori dipendenti e in quelle dei lavoratori
sussistenza, o no, dell’obbligo di iscrizione alla Ge-
autonomi, commercianti, artigiani, coltivatori diretti),
stione separata degli avvocati del libero foro non
ma esclusivamente dal reddito tratto dal lavoro auto-
iscritti alla Cassa categoriale (nel regime precedente
nomo svolto che può essere di due tipologie: a) red-
alla riforma del 2012).
dito derivante dall’esercizio, abituale ancorché non Alla luce di queste disposizioni, si delinea l’ambito
esclusivo, di arti e professioni (art. 49, comma 1,T.U. complessivo di applicazione dell’istituto della Gestio-
imposte redditi); b) reddito tratto dall’ufficio di ammi- ne separata Inps: ad essa sono infatti assoggettati i
nistratore e sindaco di società, nonché dagli altri rap- redditi derivanti da tutte le attività specificamente
porti di collaborazione coordinata e continuativa (art. contemplate da singole norme di legge nonché, in
49, comma 2, lettera a), T.U. imposte redditi). via generale, i redditi riconducibili alle due tipologie
La circostanza che il presupposto dell’obbligazione contemplate dall’art. 2, comma 26, della legge n.
contributiva sia costituito dalla mera percezione di un 335 del 1995, e, segnatamente, quelli derivanti da at-
reddito differenzia la Gestione separata dalle altre for- tività libero-professionali svolte in modo abituale, an-
me di assicurazione obbligatoria: mentre per queste corché non esclusivo (o anche da attività libero-pro-
ultime sussiste un minimale contributivo (sicché la fessionali svolte in forma occasionale, ove si tratti di
contribuzione non può scendere al disotto di una cer- redditi superiori a 5.000,00 euro annui), salvo che in
ta soglia), lo stesso non è previsto per la prima, in cui relazione a quell’attività non siano già previsti obbli-
la contribuzione si commisura esclusivamente al ghi di contribuzione in favore dell’ente previdenziale
compenso percepito per l’attività svolta. della categoria professionale di riferimento.
L’individuazione eteronoma, attraverso il riferimento Le attività libero-professionali si sottraggono, dun-
alle norme fiscali, dei presupposti dell’obbligo di que, alla Gestione separata Inps, quale gestione pre-
iscrizione alla Gestione separata, ha consentito la videnziale di carattere residuale, solo qualora ricada-
progressiva realizzazione della vocazione universali- no nell’ambito di operatività di una Cassa di riferi-
stica del sistema di tutela previdenziale, in quanto il mento in base al regime categoriale degli Enti profes-
rilievo dato dalle norme predette alla natura autono- sionali tradizionali, privatizzati ai sensi del D.Lgs. n.
ma dell’attività, nonché la perimetrazione di tale ob- 509 del 1994, o di quelli successivamente costituiti ai
bligo in ragione del carattere abituale del suo svolgi- sensi del D.Lgs. n. 103 del 1996; in tal senso l’art. 6
mento, hanno attratto a tale sistema di protezione del decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza
l’esercizio di lavori altrimenti privi di protezione assi- Sociale 2 maggio 1996 (Regolamento recante moda-
curativa. lità e termini per il versamento del contributo previsto
Giurisprudenza
dall’art. 2, comma 30, della legge 8 agosto 1995, n. all’atto dell’iscrizione all’Albo professionale (art. 21,
335) ha statuito che non sono soggetti alla contribu- comma 8).
zione verso la predetta Gestione i redditi già assog- Prima dell’introduzione di tale automatismo, infatti,
gettati ad altro titolo a contribuzione previdenziale in base alla disciplina dettata dalla legge n. 576 del
obbligatoria. 1980, l’iscrizione all’Albo di Avvocato e di Procurato-
L’esaminata collocazione della Gestione separata re non comportava anche l’obbligo di iscriversi alla
Inps nel sistema generale di tutela previdenziale dei relativa Cassa previdenziale, ma soltanto il diverso
professionisti ne evidenzia il campo di applicazione obbligo di versare il contributo cosiddetto integrativo
quale ambito residuale, la cui vis attractiva si restrin- (art. 11), che costituiva presupposto per l’ottenimen-
ge o si espande a seconda dell’assoggettamento, o to di prestazioni assistenziali di carattere mutualistico
meno, dell’attività professionale esercitata alla coper- (art. 9) ma non anche delle prestazioni previdenziali
tura contributiva di categoria, secondo il regime della per vecchiaia, anzianità, inabilità e invalidità (artt. 2,
relativa Cassa. 3, 4, 5 e 6), nonché di quelle di reversibilità e indirette
5.– Queste essendo in generale le peculiarità della dovute, per il caso di morte dell’assicurato, al coniu-
Gestione separata Inps, va ora messo a fuoco il pro- ge e ai figli minorenni superstiti (art. 7).
blema interpretativo che è al fondo delle sollevate L’obbligo di iscriversi alla Cassa forense scattava, in-
questioni di legittimità costituzionale e che riguarda vece, soltanto quando l’esercizio della professione
la delimitazione, in concreto, dell’area di applicazione era svolto con carattere di «continuità» (art. 22, com-
di tale nuovo istituto, introdotto dalla riforma previ- ma 1) e soltanto al raggiungimento del «minimo di
denziale del 1995. reddito» o del «minimo di volume di affari», di natura
In proposito va osservato che, in base alla disciplina professionale, fissati, ogni quinquennio, con delibera
dettata dalla relativa lex specialis, i professionisti in del Comitato dei delegati «per l’accertamento dell’e-
generale sono tenuti a versare alle proprie Casse di sercizio continuativo della professione» (art. 22, commi
previdenza essenzialmente due contributi: quello 2 e 3).
soggettivo, commisurato al reddito dichiarato ai fini Con l’ultima delibera del 2007, le soglie di reddito e
di volume di affari erano state fissate, rispettivamen-
dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), e
te, in 10.000,00 e in 15.000,00 euro annui.
quello integrativo, rapportato al volume di affari di-
5.2.– L’individuazione, in concreto, dei destinatari
chiarato ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (Iva).
dell’obbligo di iscrizione alla Gestione separata di cui
L’obbligo di versare il contributo integrativo trova il
all’art. 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995 po-
suo presupposto nella iscrizione all’Albo professiona-
neva, dunque, il problema se essi andassero identifi-
le e al suo pagamento non segue la costituzione di
cati esclusivamente nei professionisti che esercitava-
una vera e propria posizione previdenziale, ma solo il
no un’attività per la quale non era prevista l’iscrizione
diritto a prestazioni di carattere mutualistico-solidari-
ad un apposito Albo professionale oppure anche nei
stico; l’obbligo di versare il contributo soggettivo professionisti che, benché iscritti all’Albo ed aventi
consegue, invece, all’iscrizione alla Cassa previden- una Cassa previdenziale di riferimento, non avessero,
ziale categoriale e il suo pagamento attribuisce il di- tuttavia, per ragioni reddituali, l’obbligo (o subissero
ritto alle prestazioni previste dall’assicurazione obbli- addirittura il divieto) di iscriversi altresì alla Cassa me-
gatoria per la vecchiaia, l’invalidità e i superstiti. desima, alla quale versavano solo il contributo inte-
L’iscrizione all’Albo, di norma, non comporta auto- grativo, ma non anche quello soggettivo, senza ac-
maticamente l’iscrizione alla Cassa professionale. Ta- quisire il diritto alle prestazioni previdenziali propria-
le ultima iscrizione, anzi, può essere addirittura pre- mente dette.
clusa, non ostante l’iscrizione all’Albo e l’esercizio in Al fine di chiarire i dubbi circa l’effettiva portata del-
concreto di attività professionale, allorché il profes- l’art. 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995, è in-
sionista sia iscritto ad altre forme di previdenza obbli- tervenuto, con disposizione dichiaratamente di inter-
gatoria in dipendenza di un rapporto di lavoro subor- pretazione autentica, il legislatore.
dinato o comunque di altra attività esercitata (come Con l’art. 18, comma 12, del D.L. n. 98 del 2011, co-
accade, ad esempio, per gli ingegneri e gli architetti). me convertito, è stato, infatti, previsto che l’art. 2,
Anche quando non è preclusa, l’iscrizione alla Cassa comma 26, della legge n. 335 del 1995 si interpreta
si basa, di regola, su presupposti diversi da quelli del- nel senso che i soggetti che esercitano per professio-
l’iscrizione all’Albo, sicché il professionista, pur iscrit- ne abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro
to a quest’ultimo, può non essere tenuto all’iscrizione autonomo, tenuti all’iscrizione presso l’apposita Ge-
alla relativa Cassa categoriale di previdenza, restando stione separata Inps, «sono esclusivamente i soggetti
obbligato al versamento del solo contributo integrati- che svolgono attività il cui esercizio non sia subordi-
vo e senza conseguire la costituzione della posizione nato all’iscrizione ad appositi Albi professionali, ovve-
previdenziale. ro attività non soggette al versamento contributivo
5.1.– In questa condizione versavano gli avvocati del agli Enti di cui al comma 11, in base ai rispettivi sta-
libero foro nel periodo precedente alla riforma opera- tuti ed ordinamenti».
ta con legge n. 247 del 2012, la quale ha previsto la Il legislatore quindi non si è limitato a prevedere che i
regola dell’automatica iscrizione alla Cassa forense soggetti tenuti ad iscriversi alla Gestione separata
Giurisprudenza
Inps sono quelli che svolgono «attività il cui esercizio versamento del contributo soggettivo) per mancato
non sia subordinato all’iscrizione ad appositi Albi pro- raggiungimento delle soglie di reddito o di volume di
fessionali», ma ha aggiunto che tale obbligo compete affari di cui all’art. 22 della legge n. 576 del 1980.
anche a coloro che svolgono «attività non soggette 7.– La questione non è fondata.
al versamento contributivo agli Enti» della categoria 7.1.– Occorre considerare la funzione e il fondamen-
professionale di appartenenza. to della Gestione separata nel sistema generale della
Nella giurisprudenza di legittimità (a partire da Corte tutela previdenziale dei professionisti.
di cassazione, sezione lavoro, sentenze 18 dicembre Come si è visto sopra (al punto 4 e seguenti), il legi-
2017, n. 30344 e n. 30345) è prevalsa l’interpretazio- slatore ha costantemente seguito una coerente linea
ne, ormai consolidata in una regola di diritto vivente, di progressiva estensione, oggettiva e soggettiva,
secondo cui l’unico versamento contributivo rilevante della tutela previdenziale, tradizionalmente riferita ai
ai fini dell’esclusione dell’obbligo di iscrizione alla Ge- lavoratori subordinati, dapprima attribuendola anche
stione separata, è quello - cosiddetto soggettivo - ai lavoratori autonomi, successivamente ampliando
correlato all’obbligo di iscriversi alla propria Gestione le categorie di attività autonome soggette ad assicu-
di categoria e suscettibile di costituire in capo al lavo- razione obbligatoria, anche in caso di esercizio di
ratore autonomo una correlata posizione previdenzia- due o più attività, in modo che a ciascuna di esse
le e non già quello cosiddetto integrativo, che non at- corrisponda una forma di assicurazione.
tribuisce al lavoratore il diritto a prestazioni pensioni- Con specifico riguardo ai lavoratori autonomi, la ten-
stiche per gli eventi della vecchiaia, dell’invalidità e denza alla progressiva estensione della tutela previ-
della morte (così, segnatamente con riferimento agli denziale ha visto innanzi tutto la privatizzazione delle
avvocati del libero foro, a partire da Corte di cassa- Casse, degli Istituti e degli Enti già istituiti per la ge-
zione, sezione lavoro, sentenza 14 dicembre 2018, n. stione di forme obbligatorie di previdenza e assisten-
32508). za in favore di specifiche categorie professionali (art.
Il fondamento di questo principio risiede nell’esigen- 1, comma 32, della legge n. 537 del 1993; D.Lgs. n.
za di «universalizzazione della copertura assicurativa», 509 del 1994). In seguito, sono state introdotte ulte-
espressa dagli artt. 35 e 38 Cost., la quale obbliga lo riori regole volte ad assicurare la tutela previdenziale
Stato a prevedere che ad ogni attività lavorativa, su- dei soggetti esercenti attività professionale, il cui
bordinata o autonoma, sia necessariamente collega- svolgimento era subordinato all’iscrizione in appositi
ta un’effettiva tutela previdenziale. albi o elenchi, ma ancora privi di un’autonoma ge-
Costituisce, dunque, regola di diritto vivente - assun- stione categoriale; si è prescritta la costituzione di
ta come tale anche dal Giudice rimettente - quella se- nuovi Enti previdenziali o l’inclusione della categoria
condo cui sono obbligati ad iscriversi alla Gestione in forme di previdenza obbligatorie già esistenti per
separata Inps non solo i soggetti che svolgono abi- categorie similari (art. 2, comma 25, della legge n.
tualmente attività di lavoro autonomo il cui esercizio 335 del 1995; D.Lgs. n. 103 del 1996).
non sia subordinato all’iscrizione ad appositi Albi pro- A completamento di tutto ciò è stato previsto l’istitu-
fessionali, ma anche i soggetti che, pur svolgendo at- to, residuale e di nuovo conio, della Gestione separa-
tività il cui esercizio sia subordinato a tale iscrizione, ta, con cui sono stati assoggettati ad obbligo contri-
non hanno tuttavia, per ragioni reddituali, l’obbligo di butivo i redditi tratti da attività autonome esercitate
iscriversi alla Cassa di previdenza professionale e re- in forma abituale e considerati tali dalla normativa fi-
stano quindi obbligati al versamento del solo contri- scale (art. 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995).
buto cosiddetto integrativo, non anche di quello co- La finalità, espressamente dichiarata in quest’ultima
siddetto soggettivo, il solo a cui consegue la costitu- disposizione, è stata quella di realizzare l’«estensione
zione di una vera e propria posizione previdenziale dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidi-
(ex plurimis, Corte di cassazione, sezione lavoro, ordi- tà, la vecchiaia ed i superstiti»; finalità questa che ha
nanza 14 gennaio 2021, n. 544). trovato ulteriore attuazione nella successiva evoluzio-
6.– Ciò premesso, può passarsi a esaminare nel meri- ne normativa, volta ad ampliare progressivamente -
to la prima questione di legittimità costituzionale, sol- mediante continui e ripetuti interventi normativi - le
levata in via principale, la quale pone il dubbio che il categorie di lavoratori tenuti ad iscriversi a tale Ge-
precetto normativo risultante dalla saldatura tra la di- stione, con il risultato di estendere l’obbligo assicura-
sposizione interpretata di cui all’art 2, comma 26, tivo a quasi tutti i lavoratori autonomi e a tutte le for-
della legge n. 335 del 1995 e quella interpretativa di me di attività professionale, anche se esercitate in
cui all’art. 18, comma 12, del D.L. n. 98 del 2011, co- via meramente occasionale, ove produttive di un red-
me convertito, nell’esegesi consolidatasi nella giuri- dito superiore a una determinata soglia.
sprudenza di legittimità e assurta a regola di diritto La norma censurata, risultante dalla disposizione in-
vivente, sia costituzionalmente illegittima, per contra- terpretata e da quella interpretativa, si iscrive in que-
sto con l’art. 3 Cost., nella parte in cui prevede l’ob- sta coerente tendenza dell’Ordinamento previdenzia-
bligo di iscrizione alla Gestione separata dell’Inps a le verso la progressiva eliminazione delle lacune rap-
carico degli avvocati del libero foro iscritti al relativo presentate da residui vuoti di copertura assicurativa.
Albo, ma non iscritti - né tenuti a iscriversi – alla Cas- Essa, pertanto, non introduce elementi di irrazionali-
sa di previdenza forense (e non obbligati, quindi, al tà, incoerenza e illogicità nel sistema giuridico previ-
Giurisprudenza
denziale - come sospetta il Giudice rimettente - ma, segnatamente agli obblighi contributivi» (sentenza n.
al contrario, nel rivolgersi alle aree soggettive e og- 67 del 2018).
gettive non coperte da altre forme di assicurazione Il regime speciale categoriale risulta coerentemente
obbligatoria, assume una funzione di chiusura del si- integrato - nella misura in cui in concreto, prima della
stema stesso e rinviene il suo fondamento costituzio- riforma del 2012 dell’Ordinamento della professione
nale nell’obbligo dello Stato di dare concretezza al forense, non raggiungeva ancora una piena estensio-
principio della universalità delle tutele assicurative ne della tutela assicurativa - con l’operatività, in fun-
obbligatorie relative a tutti i lavoratori, rispetto agli zione complementare, della Gestione separata se-
eventi previsti nell’art. 38, secondo comma, Cost., condo un principio di gradualità.
nei modi indicati dallo stesso parametro al quarto 7.3.– Né vi è alcuna duplicità di iscrizione ai fini previ-
comma (che assegna tale missione a «organi ed isti- denziali a fronte dell’unicità dell’attività professionale
tuti predisposti o integrati dallo Stato»). esercitata.
La tutela previdenziale, infatti, assume rilevanza, sul Il professionista con reddito (o volume di affari) “sot-
piano costituzionale, per i lavoratori subordinati e per tosoglia” non incorre in un irragionevole obbligo di
quelli autonomi, essendo il lavoro tutelato «in tutte le duplice iscrizione in corrispondenza di un’unica attivi-
sue forme ed applicazioni» (art. 35, primo comma, tà, ma è tenuto a iscriversi unicamente alla Gestione
Cost.). separata proprio perché non ha l’obbligo (e neppure
7.2.– Né ciò si pone in contraddizione con l’autono- ha esercitato la facoltà) di iscriversi alla Cassa cate-
mia regolamentare riconosciuta dallo stesso legisla- goriale, cui versa soltanto il contributo integrativo.
tore in generale alle Casse categoriali, laddove que- L’individuazione dell’Ente previdenziale verso cui
ste prevedano - così come faceva, in particolare, la l’obbligo di iscrizione deve essere adempiuto dipende
Cassa di previdenza forense prima della riforma del dall’esercizio del potere di autoregolamentazione del-
2012 - un perimetro dell’obbligo assicurativo meno la Cassa professionale, la quale, in piena autonomia,
esteso di quello della Gestione separata. può decidere di ampliare o restringere la sua sfera di
Il rapporto tra il sistema previdenziale categoriale e operatività, così determinando, per riflesso, il restrin-
gimento o l’estensione dell’ambito, soggettivo e og-
quello della Gestione separata si pone in termini non
gettivo, di applicazione della Gestione separata.
già di alternatività, bensì di complementarità.
7.4.– Deve escludersi, infine, che il principio di ragio-
Il legislatore della riforma del 1995, con l’introduzio-
nevolezza sia leso sotto l’ulteriore profilo prefigurato
ne della Gestione separata, non ha fissato in astratto
dal Giudice a quo: l’avvocato con reddito “sottoso-
un rigido riparto di competenze tra essa e le Casse
glia”, iscritto alla Gestione separata, non potrebbe
professionali, ma ha attribuito un carattere elastico
fruire delle prestazioni previdenziali erogate dalla
alla capacità di espansione del nuovo istituto, in di-
Cassa forense, atteso che la contribuzione versata al-
retta dipendenza dal concreto esercizio della potestà
l’Inps, benché applicata su redditi derivanti dall’eser-
di autoregolamentazione della Cassa professionale. cizio della professione, non verrebbe riversata alla
Si ha quindi che, se la Cassa professionale, proprio Cassa medesima. Ciò sarebbe aggravato dalla brevi-
nell’esercizio del potere di autoregolamentazione ri- tà del periodo contributivo, conclusosi, per gli avvo-
conosciutole dalla legge, decide di non includere ta- cati, con l’entrata in vigore della legge n. 247 del
luni professionisti (eventualmente per mancato rag- 2012, che ha introdotto l’automatismo tra l’iscrizione
giungimento di soglie reddituali stabilite da propri or- all’Albo e l’iscrizione alla Cassa forense.
gani interni) nell’obbligo di versamento di contributi Il legislatore, però, si è fatto carico, in termini più ge-
utili a costituire una posizione previdenziale, l’operati- nerali, della sempre più frequente interazione della
vità della Gestione separata, quale istituto residuale a Gestione separata con le diverse forme di assicura-
vocazione universalistica, vede espandersi la sua sfe- zione obbligatoria previste nell’ambito delle singole
ra di operatività, sempre che, beninteso, ne ricorrano categorie, nonché in ragione della composita realtà
i relativi presupposti; ossia che ricorra l’esercizio abi- sociale, spesso caratterizzata da percorsi professio-
tuale di un’attività professionale che abbia prodotto nali eterogenei, che danno luogo a distinti periodi as-
un reddito superiore a un determinato importo. sicurativi presso diverse Gestioni di previdenza.
Il meccanismo posto in essere dalla norma censura- Dinanzi a questa realtà, il legislatore, perseguendo la
ta, dunque, non solo non si pone in contraddizione finalità di consentire il cumulo di tutte le posizioni
con il regime previdenziale categoriale, ma ne integra contributive accantonate durante la vita lavorativa
l’operatività al fine dell’attuazione di una più ampia fi- per conseguire un unico trattamento pensionistico,
nalità mutualistica. ha introdotto - accanto agli istituti, sperimentati da
Come ha già sottolineato questa Corte, «[i]l sistema tempo, quali la ricongiunzione dei contributi e la loro
della previdenza forense […] è ispirato ad un criterio totalizzazione nell’erogazione delle prestazioni - l’isti-
solidaristico e non già esclusivamente mutualistico» tuto del cumulo gratuito (art. 1, comma 239, della
ed è «tale connotazione solidaristica che giustifica e legge 24 dicembre 2012, n. 228, recante «Disposizio-
legittima l’obbligatorietà - e più recentemente l’auto- ni per la formazione del bilancio annuale e plurienna-
maticità ex lege - dell’iscrizione alla Cassa e la sotto- le dello Stato “Leggi di stabilità 2013”»), prevedendo-
posizione dell’avvocato al suo regime previdenziale e ne, da ultimo, proprio l’estensione alle Casse profes-
Giurisprudenza
sionali (art. 1, comma 195, della legge 11 dicembre pretativa, avrebbero maturato la legittima convinzio-
2016, n. 232, recante «Bilancio di previsione dello ne di non dovere iscriversi alla Gestione separata,
Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio plurienna- orientando in conseguenza le loro scelte in ordine al-
le per il triennio 2017-2019»). le modalità e ai limiti di esercizio dell’attività profes-
Per effetto di questa disciplina, il cumulo contributivo sionale e alla decisione se esercitare, o meno, la fa-
- che consente al lavoratore la possibilità di cumulare coltà di iscriversi alla Cassa categoriale.
i periodi assicurativi accreditati presso differenti Ge- Introducendo retroattivamente una disposizione in-
stioni, senza oneri a suo carico, per il riconoscimento novativa con l’effetto di neutralizzare e ribaltare una
di un’unica pensione da liquidarsi secondo le regole precedente regola, inoltre, il legislatore sarebbe inde-
di calcolo previste da ciascun Fondo e sulla base del- bitamente intervenuto nel contenzioso in atto tra
le rispettive retribuzioni di riferimento - è fruibile an- l’Inps e i professionisti, alterando, in violazione del
che dagli iscritti alle Casse professionali e dagli iscrit- principio del giusto processo, la “parità delle armi”
ti alla Gestione separata. tra le parti, con conseguente violazione - secondo il
In ogni caso, l’iscrizione alla Gestione separata attri- Giudice rimettente - dell’art. 6 CEDU, quale parame-
buisce di per sé, ricorrendone i presupposti, il diritto tro interposto ai sensi dell’art. 117, primo comma,
ai trattamenti di vecchiaia, di inabilità e ai superstiti Cost.
con i requisiti previsti dalla legge. 8.2.– Deve innanzi tutto considerarsi, in generale,
8.– Fondata è invece, nei limitati termini di cui si dirà, che una disposizione può qualificarsi di interpretazio-
la questione sollevata in via subordinata, per effetto ne autentica quando opera la selezione di uno dei
della quale è sospettata di illegittimità costituzionale plausibili significati di una precedente disposizione,
la norma interpretativa introdotta dall’art. 18, comma quella interpretata, la quale sia originariamente con-
12, del D.L. n. 98 del 2011, come convertito, nella notata da un certo tasso di polisemia e, quindi, sia
parte in cui non prevede che l’obbligo degli avvocati suscettibile di esprimere più significati secondo gli
del libero foro (non iscritti alla Cassa di previdenza fo- ordinari criteri di interpretazione della legge.
rense per mancato raggiungimento delle soglie di cui In tal senso, la disposizione interpretativa si limita ad
all’art. 22 della legge n. 576 del 1980) di iscriversi alla estrarre una delle possibili varianti di senso dal testo
Gestione separata istituita presso l’Inps decorra dalla della disposizione interpretata e la norma, che risulta
data della sua entrata in vigore. dalla saldatura tra le due disposizioni, assume tale si-
8.1.– Il denunciato contrasto della disposizione in gnificato sin dall’origine, dando luogo ad una retroat-
esame con l’art. 3 Cost. si fonda sul rilievo che inizial- tività che, nella logica del sintagma unitario, è solo
mente si era affermata, nella giurisprudenza di legitti- apparente. Lo è nel senso che il sopravvenire della
mità (per effetto delle sopra ricordate decisioni del disposizione interpretativa non fa venir meno, né so-
2007 e del 2008), un’interpretazione restrittiva della stituisce, la disposizione interpretata, ma l’una e l’al-
disposizione successivamente oggetto di interpreta- tra si saldano in un precetto normativo unitario (tra le
zione autentica (l’art. 2, comma 26, della legge n. molte, sentenze n. 61 del 2022, n. 133 del 2020, n.
335 del 1995), nel senso che il suo ambito soggettivo 167 e n. 15 del 2018 e n. 525 del 2000).
di applicazione sarebbe stato limitato ai professionisti Questa Corte, sin da epoca risalente, ha riconosciuto
esercenti attività per le quali non era prevista l’iscri- che la funzione legislativa può esprimersi talora an-
zione in Albi professionali. che nella interpretazione di precedenti atti normativi,
In seguito all’introduzione, nel 2011, di tale disposi- la quale, per il fatto di provenire dallo stesso potere
zione di interpretazione autentica - ma, secondo il legislativo che ha posto la norma interpretata, si con-
Giudice rimettente, avente in realtà portata innovati- nota come «interpretazione autentica» (sentenze n. 41
va con effetto retroattivo - l’orientamento giurispru- del 2011, n. 71 del 2010 e n. 311 del 2009; inoltre tra
denziale di legittimità è mutato, così estendendosi le più risalenti, sentenza n. 175 del 1974 e già sen-
l’obbligo di iscrizione nella Gestione separata anche tenza n. 118 del 1957).
ai lavoratori autonomi iscritti agli Albi professionali, Invece, allorché la disposizione, pur autoqualificante-
ma non iscritti alla relativa Cassa previdenziale. si interpretativa, attribuisce alla disposizione interpre-
L’art. 18, comma 12, del D.L. n. 98 del 2011, come tata un significato nuovo, non rientrante tra quelli già
convertito, secondo l’interpretazione della citata giu- estraibili dal testo originario della disposizione mede-
risprudenza di legittimità a far tempo dal 2017, sima, essa è innovativa con efficacia retroattiva (sen-
avrebbe quindi innovato nell’Ordinamento giuridico tenze n. 61 del 2022, n. 133 del 2020, n. 209 del
con effetto retroattivo, ribaltando la precedente inter- 2010 e n. 155 del 1990).
pretazione restrittiva dell’art. 2, comma 26, della leg- In tale evenienza, l’autoqualificazione della disposi-
ge n. 335 del 1995, così ledendo il legittimo affida- zione come norma di interpretazione autentica, espri-
mento dei destinatari nella certezza delle situazioni me la volontà del legislatore di assegnarle un’effica-
giuridiche. cia retroattiva, soggetta a scrutinio stretto in sede di
I professionisti in regola con il versamento del contri- sindacato di legittimità costituzionale.
buto integrativo, infatti, facendo affidamento sull’in- Infatti, il principio di irretroattività della legge, pur ri-
terpretazione restrittiva accolta dalla giurisprudenza cevendo tutela espressa nella Costituzione in materia
anteriore all’entrata in vigore della disposizione inter- penale (art. 25, secondo comma), costituisce pur
Giurisprudenza
sempre un principio fondamentale di civiltà giuridica, l’assicurazione prevista per l’attività prevalente
che deve essere tendenzialmente preservato, in con- (Cass., sez. un., n. 3240 del 2010).
formità al disposto dell’art. 11 delle disposizioni preli- Nel recare tale interpretazione qualificata come au-
minari al Codice civile. tentica, l’art. 18, comma 12, del D.L. n. 98 del 2011,
Pertanto, al di fuori della materia penale, pur non es- come convertito, ha, dunque, fatto proprio uno dei si-
sendo precluso al legislatore di emanare norme re- gnificati che la disposizione interpretata poteva già
troattive, è necessario che la retroattività trovi ade- esprimere ex ante secondo un criterio di plausibilità,
guata giustificazione sul piano della ragionevolezza, successivamente confermato dalla costante giuri-
«attraverso un puntuale bilanciamento tra le ragioni sprudenza di legittimità; la norma sospettata di ille-
che ne hanno motivato la previsione e i valori, costi- gittimità costituzionale, pertanto, costituisce disposi-
tuzionalmente tutelati, al contempo potenzialmente zione non già innovativa con efficacia retroattiva,
lesi dall’efficacia a ritroso della norma adottata» (sen- bensì di effettiva interpretazione autentica. Essa è
tenze n. 70 del 2020, n. 174 e n. 108 del 2019 e n. 73 sorretta dalla finalità, perseguita dal legislatore, di as-
del 2017). sicurare - a partire dalla riforma previdenziale del
Ma anche le disposizioni realmente di interpretazione 1995 - una copertura previdenziale anche nell’area
autentica non si sottraggono, sotto altro aspetto, al non coperta dal regime della Cassa categoriale, allor-
sindacato di costituzionalità in ragione della generale ché vi sia l’esercizio dell’attività professionale con ca-
portata del principio di ragionevolezza, con riguardo rattere di abitualità; finalità che si ricollega all’esigen-
specificamente - come ora si viene a dire - alla tutela za, di rilievo costituzionale, di garantire che ai lavora-
dell’affidamento in ipotesi sorto nei destinatari delle tori siano «assicurati mezzi adeguati alle loro esigen-
stesse. ze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e
8.3.– Orbene, nella fattispecie in esame può ritenersi vecchiaia, disoccupazione involontaria» (art. 38, se-
innanzi tutto che l’art. 18, comma 12, del D.L. n. 98 condo comma, Cost.).
del 2011, come convertito, sia una disposizione ge- 9.– L’esercizio della funzione legislativa con disposi-
nuinamente di interpretazione autentica, in quanto il zioni di interpretazione autentica, che siano realmen-
te tali, può non di meno richiedere che si debba tener
significato da essa espresso, secondo l’interpretazio-
conto dell’affidamento scusabile, in precedenza ripo-
ne prevalsa nella giurisprudenza di legittimità a parti-
sto dai destinatari delle stesse nella interpretazione
re dal 2017, poteva ritenersi già contenuto tra i signi-
diversa da quella successivamente fissata dal legisla-
ficati plausibilmente espressi dalla disposizione inter-
tore.
pretata.
9.1.– In generale, una volta verificata la genuinità del-
Quest’ultima (art. 2, comma 26, della legge n. 335
la disposizione di interpretazione autentica, escluden-
del 1995), infatti, per la sua collocazione immediata-
dosi che essa abbia in realtà, al di là della sua auto-
mente dopo il comma 25, poteva orientare verso l’in-
qualificazione, carattere innovativo, si ha - come già
terpretazione restrittiva, volta a circoscrivere l’obbligo osservato - che la norma espressa dalla saldatura
di iscrizione alla Gestione separata ai lavoratori auto- della disposizione interpretata e di quella interpretati-
nomi esercenti attività per la quale non fosse prevista va è tale fin dall’inizio. Il fatto di aver, in precedenza,
l’iscrizione in albi od elenchi. Tuttavia la ratio della di- confidato in un significato diverso da quello espresso
sposizione, mirata all’attuazione del principio di “uni- dalla disposizione di interpretazione autentica non ra-
versalizzazione” della tutela assicurativa, di cui si è dica di per sé solo un vero e proprio affidamento, ma
più diffusamente detto sopra, al punto 7, accreditava si iscrive nell’ordinario relativismo delle interpretazio-
- come certamente plausibile - un’interpretazione più ni possibili.
ampia, volta ad estendere l’obbligo a tutti i professio- Significativo, in proposito, è che proprio il regime del-
nisti che, benché iscritti all’Albo e in regola con il ver- la Gestione separata, qui in esame, è stato oggetto
samento del contributo integrativo, non potessero anche di un’altra (pressoché coeva) disposizione di
vantare, mediante l’iscrizione alla Cassa professiona- interpretazione autentica - l’art. 12, comma 11, del
le e il pagamento del contributo soggettivo, la costi- D.L. n. 78 del 2010, come convertito - che ha escluso
tuzione di una vera e propria posizione previdenziale l’applicazione ad essa del principio di assoggetta-
nell’ambito della categoria di riferimento. mento all’assicurazione prevista per l’attività preva-
Questa più ampia interpretazione appariva ulterior- lente nell’ipotesi di svolgimento contestuale di altra
mente legittimata dal tenore letterale della disposizio- attività per la quale sia prevista l’iscrizione in altra
ne, la quale dichiarava espressamente la finalità di Gestione previdenziale dell’Inps.
«estensione dell’assicurazione generale obbligatoria La giurisprudenza di legittimità (Cass., sez. un., n.
per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti», finalità 17076 del 2011) e quella di questa Corte (sentenza n.
che era stata colta ed evidenziata dalla giurispruden- 15 del 2012) hanno riconosciuto la reale natura di di-
za, in occasione della risoluzione del contrasto sulla sposizione di interpretazione autentica e la questione
questione relativa all’inclusione o meno della Gestio- di legittimità costituzionale, sollevata con riferimento
ne separata Inps tra le forme di assicurazione obbli- anche alla (allora dedotta) lesione dell’affidamento, è
gatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, per stata dichiarata non fondata. Ha affermato infatti
le quali operava il criterio speciale dell’iscrizione nel- questa Corte che il ricorso alla disposizione di inter-
Giurisprudenza
pretazione autentica «ha superato una situazione di la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello
oggettiva incertezza, contribuendo così a realizzare Stato (legge finanziaria 2001)», ha prescritto che, fer-
principi d’indubbio interesse generale e di rilievo co- mo restando l’integrale pagamento dei contributi, gli
stituzionale, quali sono la certezza del diritto e l’egua- enti previdenziali (innanzi tutto, l’Inps), sulla base di
glianza di tutti i cittadini di fronte alla legge». apposite direttive emanate dal Ministro del Lavoro e
In quel caso, però, non solo vi era stata una pluralità della Previdenza Sociale, fissano criteri e modalità
di indirizzi giurisprudenziali, ma anche il legislatore per la riduzione delle sanzioni civili, tra l’altro, «nei
era intervenuto prontamente quando il contrasto pa- casi di mancato o ritardato pagamento di contributi
reva avviato a composizione introducendo la disposi- o premi derivanti da oggettive incertezze connesse a
zione di interpretazione autentica, sicché l’affidamen- contrastanti ovvero sopravvenuti diversi orientamenti
to in una diversa interpretazione era fisiologicamente giurisprudenziali».
ricollegabile all’ordinaria esegesi di una qualsiasi di- Nella fattispecie in esame l’affidamento dell’avvocato
sposizione di legge che presenti un margine di opina- con reddito (o volume d’affari) “sottosoglia”, prima
bilità nella sua lettura. dell’entrata in vigore della disposizione di interpreta-
9.2.– Nella fattispecie in esame, invece, inizialmente zione autentica, avrebbe dovuto essere oggetto di
la Corte di cassazione - in alcune pronunce prece- specifica e generalizzata tutela ex lege per adeguare
denti alla censurata disposizione di interpretazione la disposizione interpretativa al canone di ragionevo-
autentica (Corte di cassazione, sezione lavoro, sen- lezza, deducibile dal principio di eguaglianza (art. 3,
tenze 19 giugno 2006, n. 14069, 16 febbraio 2007, n. primo comma, Cost.).
3622 e 22 maggio 2008, n. 13218), pur rese con rife- Nell’esercizio della legittima funzione di interpretazio-
rimento all’ipotesi dell’esercizio di attività di lavoro ne autentica, il legislatore era sì libero di scegliere,
autonomo in assenza dell’obbligo di iscrizione ad albi tra le plausibili varianti di senso della disposizione in-
o elenchi abilitanti - è apparsa univocamente orienta- terpretata, anche quella disattesa dalla giurispruden-
ta ad affermare un’interpretazione restrittiva dell’art. za di legittimità dell’epoca; ma avrebbe dovuto farsi
2, comma 26, della legge n. 335 del 1995, secondo carico, al contempo, di tutelare l’affidamento che or-
la quale l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata mai era maturato in costanza di tale giurisprudenza.
non avrebbe trovato applicazione nel caso di attività La reductio ad legitimitatem della norma censurata
professionale forense, sussistendo già una specifica può, quindi, essere operata mediante l’esonero dalle
Cassa di previdenza con una relativa regolamentazio- sanzioni civili per la mancata iscrizione alla Gestione
ne speciale dell’obbligo di iscrizione e di pagamento separata Inps relativamente al periodo precedente
dei contributi. l’entrata in vigore della norma di interpretazione au-
L’affidamento in questa interpretazione trovava, tentica. In tal modo è soddisfatta l’esigenza di tutela
quindi, l’avallo della giurisprudenza di legittimità e, in dell’affidamento scusabile, ossia con l’esclusione del-
ragione di ciò, assumeva una connotazione più pre- la possibilità per l’Ente previdenziale di pretendere
gnante, raggiungendo un livello di maggiore signifi- dai professionisti interessati, oltre all’adempimento
catività, di cui il legislatore non poteva non tener dell’obbligo di iscriversi alla Gestione separata e di
conto nel momento in cui ha introdotto la disposizio- versare i relativi contributi, anche il pagamento delle
ne di interpretazione autentica in esame. sanzioni civili dovute per l’omessa iscrizione con ri-
Prima di quest’ultima, il comportamento dell’avvoca- guardo al periodo intercorrente tra l’entrata in vigore
to con un reddito (o un volume d’affari) “sottoso- della norma interpretata e quella della norma inter-
glia”, che ometteva di iscriversi alla Gestione separa- pretativa.
ta e che poi sarebbe risultato essere “inadempiente” 10.– In questi limiti, dunque - assorbita la censura
per effetto della disposizione di interpretazione au- prospettata in riferimento all’art. 117, primo comma,
tentica censurata, trovava però una scusante proprio Cost., con riguardo al parametro interposto dell’art. 6
nei primi arresti della giurisprudenza di legittimità, CEDU - va accolta la questione di legittimità costitu-
maturati peraltro in un contesto in cui il regime previ- zionale sollevata in via subordinata dal Giudice rimet-
denziale di categoria, centrato sulla regolamentazio- tente.
ne della cassa di previdenza forense, aveva carattere
di specialità.
Il legislatore, pur fissando legittimamente, con l’art. Per Questi Motivi
18, comma 12, del D.L. n. 98 del 2011, come conver- La Corte costituzionale 1) dichiara l’illegittimità costi-
tito, un precetto normativo che la disposizione inter- tuzionale dell’art. 18, comma 12, del decreto-legge 6
pretata era fin dall’inizio idonea ad esprimere, avreb- luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabiliz-
be dovuto comunque tener conto, in questa partico- zazione finanziaria), convertito, con modificazioni,
lare fattispecie, di tale già insorto affidamento in una nella legge 15 luglio 2011, n. 111, nella parte in cui
diversa interpretazione; ciò, peraltro, in sintonia con non prevede che gli avvocati del libero foro non
un criterio destinato ad affermarsi nell’Ordinamento iscritti alla Cassa di previdenza forense per mancato
previdenziale. raggiungimento delle soglie di reddito o di volume di
Infatti, in generale l’art. 116, comma 15, della legge affari di cui all’art. 22 della legge 20 settembre 1980,
23 dicembre 2000, n. 388, recante «Disposizioni per n. 576 (Riforma del sistema previdenziale forense),
Giurisprudenza
tenuti all’obbligo di iscrizione alla Gestione separata che l’Associazione sindacato italiano degli ingegneri
costituita presso l’Istituto nazionale della previdenza e architetti liberi professionisti nonché dipendenti -
sociale (Inps), siano esonerati dal pagamento, in fa- Inaredis ha dedotto di essere titolare di un interesse
vore dell’Ente previdenziale, delle sanzioni civili per qualificato che ne legittimerebbe l’intervento nel giu-
l’omessa iscrizione con riguardo al periodo anteriore dizio incidentale di legittimità costituzionale in quanto
alla sua entrata in vigore; 2) dichiara non fondata la «ente esponenziale altamente qualificato e ricono-
questione di legittimità costituzionale dell’art. 2, com- sciuto come ente di tutela dei diritti fondamentali dei
ma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 (Riforma Liberi Professionisti Iscritti ad Albi»;
del sistema pensionistico obbligatorio e complemen- che tra le finalità istituzionali dell’Ente, in particolare,
tare), come interpretato dall’art. 18, comma 12, del vi è proprio quella di tutelare gli interessi e l’attività
D.L. n. 98 del 2011, come convertito, sollevata in rife- degli ingegneri ed architetti dipendenti dinanzi alle
rimento all’art. 3 della Costituzione, dal Tribunale or- pretese contributive avanzate dall’Inps con l’iscrizio-
dinario di Catania, in funzione di Giudice del lavoro, ne d’ufficio alla Gestione separata loro destinata.
con l’ordinanza indicata in epigrafe. Considerato che, secondo il disposto dell’art. 4, com-
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costitu- ma 7, delle Norme integrative per i giudizi dinanzi alla
zionale, Palazzo della Consulta, il 23 febbraio 2022. Corte costituzionale del 7 ottobre 2008 (applicabile
ratione temporis), nei giudizi in via incidentale «pos-
sono intervenire i titolari di un interesse qualificato,
Allegato: Ordinanza letta all’udienza
inerente in modo diretto e immediato al rapporto de-
del 23 febbraio 2022
dotto in giudizio»;
Visti gli atti relativi al giudizio di legittimità costituzio- che tale disposizione recepisce la costante giurispru-
nale dell’art. 2, comma 26, della legge 8 agosto denza di questa Corte, secondo cui la partecipazione
1995, n. 335 (Riforma del sistema pensionistico ob- al giudizio incidentale di legittimità costituzionale è
bligatorio e complementare), come interpretato dal- circoscritta, di norma, alle parti del giudizio a quo, ol-
l’art. 18, comma 12, del decreto-legge 6 luglio 2011, tre che al Presidente del Consiglio dei ministri e, nel
n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finan- caso di legge regionale, al Presidente della Giunta re-
ziaria), convertito, con modificazioni, nella legge 15 gionale (artt. 3 e 4 delle suddette Norme integrative);
luglio 2011, n. 111, nonché, in via subordinata, del- che a questa regola è possibile derogare soltanto a
l’art. 18, comma 12, del D.L. n. 98 del 2011, come favore di terzi che siano titolari di un interesse qualifi-
convertito, promosso dal Tribunale ordinario di Cata- cato, immediatamente inerente al rapporto sostan-
nia, in funzione di Giudice del lavoro, con ordinanza
ziale dedotto in giudizio e non semplicemente regola-
del 2 febbraio 2021, iscritta al numero 86 del registro
to, al pari di ogni altro, dalla norma oggetto di censu-
ordinanze 2021, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
ra (ex multis, ordinanze n. 225, n. 191 e n. 24 del
della Repubblica n. 24, prima serie speciale, dell’an-
2021, n. 202 del 2020);
no 2021.
che tale interesse qualificato sussiste solo allorché si
Visti gli atti di intervento ad adiuvandum depositati
configuri una posizione giuridica suscettibile di esse-
nel predetto procedimento dagli avvocati N. A. e altri,
re pregiudicata immediatamente e irrimediabilmente
e dall’Associazione sindacato italiano degli ingegneri
e architetti liberi professionisti nonché dipendenti - dall’esito del giudizio incidentale (ordinanze n. 225
Inaredis. del 2021, n. 111 del 2020 e n. 159 del 2019);
Ritenuto che gli avvocati N. A. e altri hanno dedotto che pertanto - con riferimento all’intervento degli av-
di avere un interesse qualificato che ne legittimereb- vocati N. A. e altri - non può reputarsi sufficiente, in
be la partecipazione al giudizio in quanto «ognuno di funzione dell’ammissibilità dell’intervento, la circo-
loro è stato coinvolto nella questione di cui si discute, stanza che il soggetto interveniente sia titolare di in-
alla stessa stregua e con le medesime modalità offer- teressi analoghi a quelli dedotti nel giudizio principale
te a codesto Organo Giudicante dal Tribunale di Ca- o che sia parte in un giudizio analogo, ma diverso dal
tania»; giudizio a quo;
che essi sono, dunque, «singole parti private» in al- che neppure può ritenersi ammissibile l’intervento ad
trettanti giudizi introdotti per l’accertamento dell’in- adiuvandum di un ente - quale, nella specie, l’Asso-
sussistenza del credito contributivo vantato dall’Isti- ciazione sindacato italiano degli ingegneri e architetti
tuto nazionale della previdenza sociale (Inps) nei loro liberi professionisti nonché dipendenti - Inaredis -
confronti ai sensi dell’art. 2, comma 26, della legge 8 esponenziale di un interesse comune ad una catego-
agosto 1995, n. 335 (Riforma del sistema pensionisti- ria di persone, quando tale interesse non sia diretta-
co obbligatorio e complementare), come interpretato mente azionato nel giudizio principale e neppure sia
dall’art. 18, comma 12, del decreto-legge 6 luglio immediatamente e irrimediabilmente pregiudicato
2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione dall’esito del giudizio di costituzionalità;
finanziaria), convertito, con modificazioni, nella legge che, pertanto, sia l’intervento degli avvocati N. A. e
15 luglio 2011, n. 111, ossia le stesse disposizioni altri, sia l’intervento dell’Associazione Inaredis devo-
censurate dal Giudice rimettente; no essere dichiarati inammissibili.
Giurisprudenza
Per Questi Motivi professionisti nonché dipendenti - Inaredis nel giudi-
La Corte costituzionale dichiara inammissibili gli in- zio di cui all’ordinanza di rimessione iscritta al nume-
terventi degli avvocati N. A. e altri e dell’Associazione ro 86 del registro generale dell’anno 2021.
sindacato italiano degli ingegneri e architetti liberi
Nota
Al remittente Tribunale di Catania avevano separata costituita presso l’Inps dei soggetti che
fatto ricorso due avvocati del libero foro, i quali esercitano per professione abituale, ancorché non
avevano ricevuto dall’Inps intimazioni di paga- esclusiva, attività di lavoro autonomo.
mento di contributi e sanzioni dovuti alla Gestio- L’art. 18, comma 12, del D.L. n. 98 del 2011,
ne separata istituita presso detto Ente previden- di interpretazione autentica della citata norma
ziale, che aveva iscritto d’ufficio alla predetta della “Riforma Dini”, ha disposto che i soggetti
Gestione separata tutti i professionisti, che, pur che esercitano per professione abituale, ancorché
essendo iscritti all’Albo professionale e versan- non esclusiva, attività di lavoro autonomo, e che
do il contributo c.d. “integrativo”, non erano pertanto sono tenuti all’iscrizione presso la Ge-
tuttavia iscritti alla Cassa previdenziale di cate- stione separata Inps, sono anche quelli che svol-
goria (né sarebbero stati tenuti ad iscriversi, in gono attività il cui esercizio non è subordinato
ragione del mancato raggiungimento delle soglie all’iscrizione ad appositi Albi professionali, ov-
di reddito o di volume di affari periodicamente vero attività non soggette al versamento contri-
fissate per l’accertamento dell’esercizio conti- butivo agli Enti previdenziali previsti per le di-
nuativo della professione) e non versavano, per- verse categorie professionali (2).
tanto, il contributo c.d. “soggettivo”. Quindi la norma interpretativa di cui sopra ha
Va subito chiarita la natura dei due contributi: riparametrato, con effetto retroattivo, le due cate-
quello integrativo comportante la mera erogazio- gorie di lavoratori autonomi soggetti all’iscrizio-
ne di prestazioni assistenziali di carattere mutua- ne alla Gestione separata: sia i soggetti che svol-
listico (dovuto appunto dai professionisti che, gono attività il cui esercizio non è subordinato
pur svolgendo attività il cui esercizio comporta all’iscrizione in Albi (e che pertanto non hanno
l’iscrizione ad appositi albi od elenchi, non sono un Ente categoriale preposto alla realizzazione di
però iscritti, per ragioni reddituali, alla Cassa di una copertura previdenziale) sia i soggetti che,
previdenza professionale) e quello soggettivo a pur svolgendo attività il cui esercizio è subordi-
cui consegue la costituzione di una vera e propria nato alla predetta iscrizione, non siano tuttavia
posizione previdenziale a seguito dell’iscrizione tenuti al versamento dei contributi cosiddetti sog-
alla Cassa a cui consegue il diritto alle prestazio- gettivi ai corrispondenti Enti di previdenza. Pri-
ni previste dall’assicurazione obbligatoria per la ma della sua emanazione, l’orientamento giuri-
vecchiaia, l’invalidità e i superstiti. sprudenziale formatosi sull’esegesi dell’art. 2,
Il quadro normativo era il seguente: ex art. 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995, era nel
comma 26, della legge n. 335 del 1995 (1) era senso che, per i soggetti esercenti attività il cui
previsto, con decorrenza dal 1° gennaio 1996 - in svolgimento fosse subordinato all’iscrizione ad
funzione dell’estensione dell’assicurazione gene- un apposito albo o elenco, la copertura assicura-
rale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i tiva avrebbe dovuto essere realizzata all’interno
superstiti - l’obbligo di iscrizione alla Gestione della categoria professionale di riferimento (3). A
(1) «A decorrere dal 1° gennaio 1996, sono tenuti all’iscri- autonomo tenuti all’iscrizione presso l’apposita Gestione sepa-
zione presso una apposita Gestione separata, presso l’Inps, e rata Inps sono esclusivamente i soggetti che svolgono attività
finalizzata all’estensione dell’assicurazione generale obbligato- il cui esercizio non sia subordinato all’iscrizione ad appositi Al-
ria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, i soggetti che bi professionali, ovvero attività non soggette al versamento
esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, contributivo agli enti di cui al comma 11, in base ai rispettivi
attività di lavoro autonomo (…)». statuti e ordinamenti (…)».
(2) «L’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. (3) Cfr.: Cass., sez. lav., sent. 19 giugno 2006, n. 14069, 16
335, si interpreta nel senso che i soggetti che esercitano per febbraio 2007, n. 3622 e 22 maggio 2008, n. 13218, che affer-
professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro mavano un’interpretazione restrittiva dell’art. 2, comma 26,
Giurisprudenza
seguito dell’entrata in vigore della disposizione denza obbligatoria in dipendenza di un rapporto
interpretativa, è prevalsa e si è consolidata, nella di lavoro subordinato o comunque di altra attività
giurisprudenza di legittimità, l’interpretazione se- esercitata. Anche quando non è preclusa, l’iscri-
condo cui l’obbligo di iscrizione alla Gestione zione alla Cassa si basa, di regola, su presupposti
separata Inps, con decorrenza dal 1° gennaio diversi da quelli dell’iscrizione all’Albo, sicché
1996, grava non solo sui soggetti che, in ragione il professionista, pur iscritto a quest’ultimo, può
dell’attività esercitata, non devono iscriversi a un non essere tenuto all’iscrizione alla relativa Cas-
Albo professionale, ma anche su quelli che, pur sa categoriale di previdenza, restando obbligato
essendo a ciò tenuti, non hanno il contestuale ob- al versamento del solo contributo integrativo e
bligo (o, come nel caso dei professionisti titolari senza conseguire la costituzione della posizione
di rapporto di pubblico impiego, subiscono persi- previdenziale.
no il divieto) di iscriversi alla Cassa previdenzia-
La sentenza in rassegna ha il pregio di rico-
le di riferimento (4). Quindi l’obbligo di iscrizio-
struire il sistema previdenziale secondo la sua
ne alla Gestione separata incombe ora anche sui
professionisti che, pur svolgendo attività il cui vocazione “universalistica”, di puntualizzare il
esercizio comporta l’iscrizione ad appositi albi significato di “norma “interpretativa/ retroattiva”,
od elenchi, non sono però iscritti, per ragioni per come declinato dalla giurisprudenza costitu-
reddituali, alla Cassa di previdenza professiona- zionale (cfr.: punto 8. del Considerato in diritto)
le (5). e, infine, di valorizzare il principio dell’affida-
L’iscrizione all’Albo, di norma, non comporta mento. In altri termini: la Corte non sanziona af-
automaticamente l’iscrizione alla Cassa profes- fatto il complessivo regime (come aveva richie-
sionale, essa, anzi, può essere addirittura preclu- sto, in via principale il Giudice a quo), ma enu-
sa, non ostante l’iscrizione all’Albo e l’esercizio clea un solo aspetto di illegittimità costituziona-
in concreto di attività professionale, allorché il le, parzialmente contenuto nella prospettazione
professionista sia iscritto ad altre forme di previ- subordinata (6).
della legge n. 335 del 1995, secondo la quale l’obbligo di iscri- giungono le dette soglie sono tenuti al pagamento del solo
zione alla Gestione separata non avrebbe trovato applicazione contributo integrativo (art. 11), ma non ad iscriversi alla Cassa,
nel caso di attività professionale forense, sussistendo già una pur essendo loro attribuita la facoltà di determinarsi in tal sen-
specifica Cassa di previdenza con una relativa regolamentazio- so, formulando apposita domanda di iscrizione. Si tratterebbe
ne speciale dell’obbligo di iscrizione e di pagamento dei contri- di un sistema perfettamente coerente con l’autonomia regola-
buti. mentare riconosciuta dal legislatore alla Cassa di previdenza
(4) Cass. civ., sez. lav., 10 gennaio 2020, n. 317, dalla moti- professionale, cui sarebbe demandato il compito di individuare
vazione: «è ormai consolidato il principio di diritto secondo cui i criteri in forza dei quali assoggettare l’attività forense agli ob-
“gli avvocati iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie blighi di iscrizione e contribuzione e dimensionare gli stessi se-
che, svolgendo attività libero professionale priva del carattere condo le finalità solidaristico-mutualistiche della Cassa mede-
dell’abitualità, non hanno l’obbligo di iscrizione alla Cassa fo- sima. In relazione a questo sistema, l’art. 2, comma 26, della
rense, alla quale versano esclusivamente un contributo inte- legge n. 335 del 1995, come interpretato dall’art. 18, comma
grativo di carattere solidaristico in quanto iscritti all’albo pro- 12, del D.L. n. 98 del 2011, introdurrebbe un elemento di og-
fessionale, cui non segue la costituzione di alcuna posizione gettiva incoerenza normativa, che renderebbe la norma illogi-
previdenziale a loro beneficio, sono tenuti comunque ad iscri- ca, irrazionale e dunque irragionevole, in riferimento all’art. 3
versi alla Gestione separata presso l’Inps, in virtù del principio Cost. Per un verso, spezzando la graduazione degli obblighi
di universalizzazione della copertura assicurativa, cui è funzio- prevista dalla lex specialis, determinerebbe l’attivazione a cari-
nale la disposizione di cui all’art. 2, comma 26, della legge n. co del professionista di ulteriori oneri previdenziali cui segui-
335 del 1995, secondo cui l’unico versamento contributivo rile- rebbe l’obbligo di pagare contributi parametrati al reddito con
vante ai fini dell’esclusione di detto obbligo di iscrizione è ritenute più esose rispetto a quelle previste dall’art. 10 della
quello suscettibile di costituire in capo al lavoratore autonomo legge n. 576 del 1980; per altro verso, violando l’autonomia re-
una correlata prestazione previdenziale (Cass. n. 32167/2018; golamentare della Cassa, comporterebbe, a carico del profes-
n. 32166/ 2018; n, 32508/2018)”; (…) detto principio va esteso sionista, l’obbligo di iscriversi in un separato Ente previdenzia-
anche al caso che viene qui in rilievo dell’avvocato non iscritto le (non avente la finalità di assicurare una tutela assicurativa
alla Cassa forense alla quale versa il contributo integrativo ob- alla categoria degli avvocati) proprio quando e nella misura in
bligatorio previsto dal Regolamento della Cassa per il solo fat- cui il suo stesso Ordinamento previdenziale di riferimento, in
to di essere iscritto all’Albo forense (…)». base a disposizioni di legge, esclude un tale obbligo nei con-
(5) Il remittente Tribunale di Catania espone che la speciale fronti della Cassa di categoria.
disciplina del sistema di previdenza forense applicabile ratione (6) Che è cosi sintetizzabile : se l’art. 18, comma 12, del
temporis, introdotta con la legge n. 576 del 1980, realizza una D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla
graduazione degli obblighi contributivi degli avvocati, preve- legge 15 luglio 2011, n. 111, nella parte in cui non prevede
dendo che solo quelli che raggiungono determinate soglie di che l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata, a carico degli
reddito o di volume di affari (art. 22) abbiano l’obbligo di iscri- avvocati del libero foro non iscritti alla Cassa di previdenza fo-
versi alla Cassa previdenziale e il correlativo obbligo di pagare rense per mancato raggiungimento delle soglie di reddito o di
il contributo soggettivo (art. 10), mentre coloro che non rag- volume di affari di cui all’art. 22 della legge 20 settembre
Giurisprudenza
Per la Corte l’istituto introdotto con l’art. 2, mento previdenziale verso la progressiva elimi-
comma 26, della legge n. 335 del 1995 svolge nazione delle lacune rappresentate da residui
una funzione di chiusura del sistema e trova il vuoti di copertura assicurativa».
suo fondamento nell’esigenza della “universaliz- Infatti, alla stregua dei canoni ermeneutici del-
zazione” della tutela previdenziale, rispondendo la norma interpretativa, espressi dalla giurispru-
alla finalità di estendere la copertura assicurativa denza costituzionale (8), il più volte citato art. 2,
ai soggetti e alle attività non coperti da forme di comma 26, della legge n. 335 del 1995, poteva
assicurazione obbligatoria già realizzate o da rea- effettivamente orientare (come appunto era acca-
lizzare nell’ambito della categoria professionale duto) verso l’interpretazione restrittiva, volta a
di riferimento: in sostanza, l’istituto della Gestio- circoscrivere l’obbligo di iscrizione alla Gestione
ne separata (con cui sono stati assoggettati ad ob- separata ai lavoratori autonomi esercenti attività
bligo contributivo i redditi tratti da attività auto- per la quale non fosse prevista l’iscrizione in albi
nome esercitate in forma abituale e considerati od elenchi. Tuttavia la ratio della disposizione,
tali dalla normativa fiscale) «rappresenta il punto mirata all’attuazione del principio di “universa-
di arrivo di una linea evolutiva tendenziale del- lizzazione” della tutela assicurativa accreditava -
l’Ordinamento giuridico previdenziale verso la come certamente plausibile - «un’interpretazione
progressiva estensione della tutela assicurativa più ampia, volta ad estendere l’obbligo a tutti i
sia sotto il profilo soggettivo, in quanto riferita a professionisti che, benché iscritti all’Albo e in
tutte le categorie di lavoratori autonomi, sia sotto regola con il versamento del contributo integrati-
il profilo oggettivo, in quanto riferita ad ogni at- vo, non potessero vantare, mediante l’iscrizione
tività esercitata, con eventuale pluralità di iscri- alla Cassa professionale e il pagamento del con-
zioni nelle ipotesi di pluralità di attività svol- tributo soggettivo, la costituzione di una vera e
te» (7). Inoltre, l’introduzione della Gestione se- propria posizione previdenziale nell’ambito della
parata non ha determinato «in astratto un rigido categoria di riferimento».
riparto di competenze tra essa e le Casse profes- L’art. 18, comma 12, del D.L. n. 98 del 2011,
sionali, ma ha attribuito un carattere elastico alla pertanto, secondo la Corte, «non introduce ele-
capacità di espansione del nuovo istituto, in di- menti di irrazionalità, incoerenza e illogicità nel
retta dipendenza dal concreto esercizio della po- sistema giuridico previdenziale ma, al contrario,
testà di autoregolamentazione della Cassa profes- nel rivolgersi alle aree soggettive e oggettive non
sionale». coperte da altre forme di assicurazione obbligato-
In tal modo ricostruita la ratio della norma ria, assume una funzione di chiusura del sistema
contenuta nella “Riforma Dini” la sentenza in stesso e rinviene il suo fondamento costituziona-
rassegna esamina la censura di illegittimità costi- le nell’obbligo dello Stato di dare concretezza al
tuzionale prospettata in ragione del combinato principio della universalità delle tutele assicurati-
disposto con la sopravvenuta disposizione inter- ve obbligatorie relative a tutti i lavoratori, rispet-
pretativa e conclude per la non fondatezza, poi- to agli eventi previsti nell’art. 38, secondo com-
ché «La norma censurata, risultante dalla disposi- ma, Cost. Il rapporto tra il sistema previdenziale
zione interpretata e da quella interpretativa, si categoriale e quello della Gestione separata si
iscrive in questa coerente tendenza dell’Ordina- pone in termini non già di alternatività, bensì di
1980, n. 576, decorra dalla data della sua entrata in vigore, stata quella di realizzare l’«estensione dell’assicurazione gene-
violi l’art. 3 della Costituzione, per lesione del principio della ra- rale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti»; fi-
gionevolezza e del legittimo affidamento dei destinatari nella nalità questa che ha trovato ulteriore attuazione nella successi-
certezza delle situazioni giuridiche derivanti dal regime previ- va evoluzione normativa, volta ad ampliare progressivamente -
denziale delineato dalla legge 20 settembre 1980, n. 576, non- mediante continui e ripetuti interventi normativi - le categorie
ché l’art.117, primo comma, della Costituzione, in relazione al- di lavoratori tenuti ad iscriversi a tale Gestione, con il risultato
l’art. 6 della Convenzione EDU, per lesione del principio del di estendere l’obbligo assicurativo a quasi tutti i lavoratori
giusto processo in conseguenza dell’alterazione della “parità autonomi e a tutte le forme di attività professionale, anche se
delle armi” nell’ambito di un contenzioso in atto tra l’Istituto esercitate in via meramente occasionale, ove produttive di un
previdenziale pubblico e i professionisti destinatari degli obbli- reddito superiore a una determinata soglia».
ghi previsti dalla norma. Quest’ultimo profilo è stato poi dichia- (8) Cfr.: G. U. Rescigno, Leggi di interpretazione autentica,
rato assorbito dalla violazione dell’art. 3 Cost. leggi retroattive e possibili ragioni della loro incostituzionalità, in
(7) Testualmente la sentenza: «La finalità, espressamente di- Giur. cost., 2012, n. 2, pag. 1072.
chiarata in quest’ultima disposizione (art 2, comma 26 cit.), è
Giurisprudenza
complementarità. Si ha quindi che, se la Cassa sprudenza di legittimità, maturati peraltro in un
professionale, nell’esercizio del potere di autore- contesto in cui il regime previdenziale di catego-
golamentazione riconosciutole dalla legge, deci- ria, centrato sulla regolamentazione della Cassa
de di non includere taluni professionisti (even- di previdenza forense, aveva carattere di speciali-
tualmente per mancato raggiungimento di soglie tà (...). Nell’esercizio della legittima funzione di
reddituali stabilite da propri organi interni) nel- interpretazione autentica, il legislatore era sì libe-
l’obbligo di versamento di contributi utili a costi- ro di scegliere, tra le plausibili varianti di senso
tuire una posizione previdenziale, l’operatività della disposizione interpretata, anche quella di-
della Gestione separata, quale istituto residuale a sattesa dalla giurisprudenza di legittimità dell’e-
vocazione universalistica, vede espandersi la sua poca; ma avrebbe dovuto farsi carico, al contem-
sfera di operatività, sempre che ne ricorrano i re- po, di tutelare l’affidamento che ormai era matu-
lativi presupposti; ossia che ricorra l’esercizio rato in costanza di tale giurisprudenza».
abituale di un’attività professionale che abbia Se quindi è costituzionalmente legittimo l’ob-
prodotto un reddito superiore a un determinato bligo di iscrizione alla Gestione separata (con
importo. correlativo versamento di contributi) (10) si sa-
Il meccanismo posto in essere dalla norma rebbe dovuto comunque tener conto del già in-
censurata, dunque, non solo non si pone in con- sorto affidamento in una diversa interpretazione.
traddizione con il regime previdenziale catego- Pertanto: «La reductio ad legitimitatem della
riale, ma ne integra l’operatività al fine dell’at- norma censurata può, quindi, essere operata me-
tuazione di una più ampia finalità mutualistica» diante l’esonero dalle sanzioni civili per la man-
A questo punto, però, una volta legittimata l’o- cata iscrizione alla Gestione separata Inps relati-
perazione legislativa come sopra delineata, resta- vamente al periodo precedente l’entrata in vigore
va il problema delle conseguenze sanzionatorie della norma di interpretazione autentica. In tal
poste a carico di coloro che (come i ricorrenti modo è soddisfatta l’esigenza di tutela dell’affi-
nelle due cause, poi riunite nel giudizio a damento scusabile, ossia con l’esclusione della
quo (9)) avevano confidato nel precedente orien- possibilità per l’Ente previdenziale di pretendere
tamento e che poi, in ragione della sopravvenu- dai professionisti interessati, oltre all’adempi-
ta norma interpretativa erano stati sottoposti a mento dell’obbligo di iscriversi alla Gestione se-
sanzioni civili. «Prima di quest’ultima norma - parata e di versare i relativi contributi, anche il
osserva la Corte - il comportamento dell’avvoca- pagamento delle sanzioni civili dovute per l’o-
to con un reddito (o un volume d’affari) “sotto-
messa iscrizione con riguardo al periodo inter-
soglia”, che ometteva di iscriversi alla Gestione
corrente tra l’entrata in vigore della norma in-
separata e che poi sarebbe risultato essere “ina-
terpretata e quella della norma interpretati-
dempiente” per effetto della disposizione di in-
va» (11).
terpretazione autentica censurata, trovava però
una scusante proprio nei primi arresti della giuri- G.S.
(9) Che avevano appunto proposto domande di accerta- ria, in Riv. It. dir. lav., fasc. 2, 2018, pagg. 376 ss.; C. A. Nicoli-
mento negativo dell’obbligo di iscrizione alla Gestione separa- ni, La previdenza dei liberi professionisti, tra Casse e Gestione
ta Inps e della conseguente obbligazione di versare i relativi separata: le actiones finium regundorum, Relazione per il Corso
contributi. «Approfondimenti di diritto previdenziale» Scuola Superiore
(10) Cfr. in dottrina, sulla tutela previdenziale dell’attività della Magistratura - Scandicci, 29 maggio 2017.
professionale: A. Petrillo, Gli obblighi contributivi del professio- (11) Anni dal 1996 al 2011.
nista tra Gestione separata Inps e Cassa previdenziale di catego-
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