S. Botticelli, La Filologia
(part. della cosiddetta Primavera, 1482 ca.)
Firenze, Uffizi
a cura di Marina Toffetti
Conservatori, riforme
e filologia musicale
P
iaccia o meno, la tanto agognata che storia della musica vuol dire anche sto-
(e nel contempo tanto osteggiata) ria dei testi musicali e delle loro peculiari
riforma dei conservatori oggi modalit di trasmissione e diffusione. E
una realt sotto gli occhi di tutti. la disciplina che di questo espressamente
Questi istituti, gi in grado di rilasciare si occupa per lappunto la filologia, o
diplomi di laurea di primo livello, a breve critica del testo musicale (che una cosa
rilasceranno anche diplomi accademici di diversa, sia detto per inciso, rispetto alla
secondo livello. E i programmi di diversi paleografia, alla semiografia e alla semio-
bienni di specializzazione post-diploma logia musicale: discipline che gi si incon-
sono proprio ora in frenetica fase di ela- trano nel piano di studi di alcuni trienni, condotte con criteri palesemente discuti-
borazione. Il momento mi pare quindi specialmente se a sfondo musicologico o bili. Posto infine di fronte a edizioni del
quantomai propizio per riflettere su un compositivo). tutto inaccettabili, mi piacerebbe che fosse
tema che dovrebbe stare a cuore a tutti i Credo che uno studente che si iscrive comunque in grado di farne un uso consa-
lettori di questa pagina: il rapporto fra i a un corso superiore abbia il diritto di pevole e attivo e di non lasciarsi trarre in
conservatori e la filologia musicale, non ricevere unadeguata formazione anche inganno dagli errori che esse contengono.
fosse che per cogliere loccasione di questa a questo riguardo. Conseguentemente, Il primo obiettivo di un corso di filologia
svolta epocale nella storia della cultura e credo che ogni istituto superiore di istru- nei conservatori sarebbe quindi quello di
dellistruzione del nostro paese per rilan- zione musicale debba fare il possibile per instillare il gusto (e il bisogno) di edizioni
ciare le istanze di chi sensibile ai problemi fornire questo tipo di percorso forma- musicali ben fatte.
delle edizioni musicali. tivo, istituendo corsi che abbiano non gi Mi si conceda un paragone. I lettori
Nei conservatori operano numerosi lassurda pretesa di trasformare qualsiasi pi esigenti di poesia e di narrativa sanno
musicisti, e si formano ancor pi numerosi allievo in un curatore di edizioni critiche bene che cosa ben diversa leggere un
futuri concertisti. Credo allora che questi (il che sarebbe palesemente impensabile), romanzo in una buona edizione, curata
istituti debbano impegnarsi come alcuni ma questo s di illustrare le peculiarit da uno specialista del settore e corredata
di essi hanno prontamente iniziato a fare di trasmissione proprie dei testi musicali da introduzione e note critiche, o un
per dare ai loro studenti una formazione il (e, prima ancora, il concetto stesso di testo romanzo tradotto bene, da un traduttore
pi possibile completa, che comporti natu- musicale), e soprattutto di diffondere la che si sia calato profondamente nel sistema
ralmente competenze tecnico-esecutive consapevolezza di quanto sia importante linguistico e nel contesto umano e cultu-
competitive, ma anche capacit analitiche limpiego di buone edizioni musicali ai fini rale dellautore, piuttosto che unedizione
e consapevolezza storica. Da che mondo dellesecuzione (mostrando, per converso, economica preparata con chiss quali
mondo, nei conservatori si insegna a quanto possa risultare nefasto luso di criteri e chiss da chi a fini puramente
suonare uno strumento accompagnando cattive edizioni). La quale consapevolezza commerciali. Ogni lettore esigente sa che
gli allievi dal principio al conseguimento non si pu acquisire, se non ripercorrendo una cattiva traduzione tradisce e deforma
di livelli tecnici che arrivano a sfiorare le sia pur nelle loro grandi linee le prin- il pensiero dellautore e la forma della sua
competenze virtuosistiche. Quanto allana- cipali tappe del percorso di preparazione opera, e quindi la evita come la peste. Della
lisi, mi pare che la sotterranea rivoluzione di unedizione musicale, esaminando le qual cosa, ovviamente, il mercato editoriale
culturale in atto da qualche decennio anche edizioni musicali oggi disponibili sul mer- non pu non tener conto.
in Italia abbia diffuso la convinzione che cato e confrontandole con le caratteristiche E lascoltatore esigente? Per il momento,
non possibile formare un allievo di livello imprescindibili di unedizione musicale se va bene, si limita a scegliere la migliore
superiore senza abituarlo a una seria analisi accettabile (e quante istruttive sorprese incisione discografica, influenzando
delle partiture che si accinge a eseguire. Mi riservi un simile confronto, lo sa bene (ammesso e non concesso che ci effet-
sbaglier, ma ho limpressione che lanalisi soltanto chi labbia seriamente affrontato). tivamente avvenga) il mercato discogra-
sia abbastanza ben rappresentata anche nei Non mi par di chiedere molto auspicando fico. Non certo quello editoriale. Ma noi
programmi dei trienni superiori, la qual che lo studente che esce da un corso sappiamo che, nella restituzione viva del
cosa mi pare garanzia di una diffusa atten- superiore sia in grado non dico di curare pensiero musicale, fra il compositore e
zione nei confronti di questa disciplina. unedizione, ma per lo meno di sceglierla lascoltatore ci sono di mezzo non solo
Come far maturare la consapevolezza sto- e utilizzarla correttamente. Dir di pi: linterprete, ma anche il testo musicale
rica di futuri concertisti e didatti mi pare posto di fronte a diverse edizioni, mi pia- (quello che sta alla base dellinterpreta-
invece un argomento interessantissimo da cerebbe che fosse in grado di individuare zione dellesecutore). Se questi baser la
approfondire. Data langolatura di questa la migliore (o la meno peggiore); e che in propria interpretazione su unedizione
pagina, mi permetto soltanto di ricordare ogni caso si rifiutasse di acquistare quelle scorretta e lontana dalle intenzioni