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I miti del Powerlifting

Mi erano rimasti una serie di "articoli" nella e-penna, ve li posto così come sono stati pensati, con
qualche riadattamento. Questo è il primo

Sono arrabbiato. Anzi, sono molto amareggiato. E stanco. Come dice Mel Gibson in "Arma Letale",
ne ho le palle piene (notate come le mie citazioni siano profonde… altro che Oscar Wilde, quello
che scrive i bigliettini dei baci Perugina).

Ho partecipato all’ennesima discussione dove si dicono delle "inesattezze" sul Powerlifting. E ora
non ce la faccio proprio ad essere superiore, calmo, riflessivo. Non voglio fare proselitismo, far
capire le cose, giustificare qualunque comportamento con "è un problema di conoscenza". Perciò,
sarò politically uncorrect. Absolutely.

Mi sono rotto di sentir dire cose assurde tipo che chi fa il powerlifting è un grassone, che chi fa
powerlifting bara perchè usa la maglia per la panca e le fasce, che chi fa powerlifting è un dopato,
che chi fa powerlifting è un pazzo che si massacrerà la schiena e tutto il resto delle storielline
connesse a questo. Signori, sono tutte cazzate.

Ma prima di smontarle una per una, vorrei fare una premessa.

Il mondo del ferro è una comunità costituita da centinaia di migliaia di persone che frequentano le
palestre. Non è un vero movimento. Manca un elemento aggregante. Non c’è spirito di
appartenenza, perchè ognuno va in palestra per i motivi più disparati. Chi fa ciclismo, è un ciclista,
chi fa podismo, è un podista (o un maratoneta, o un tapascione o quello che volete), chi
semplicemente va in moto è un motociclista.

Chi va in palestra è un bodybuilder? Un culturista? O un palestrato? Ma cosa evoca il termine


"palestrato"?

C’è uno zoccolo duro, quello dei palestrari duri e puri, quello del "lacrime e sangue", quello del "no
pain no gain". Bene. Questo zoccolo duro a cui TUTTI NOI che scriviamo sui forum apparteniamo,
è considerato come un mondo di fissati dai "normali". Fissati, narcisisti, gasati, montati, gente con il
complesso di inferiorità a 1000, con il cazzo piccolo che compensano con le forme del corpo,
bombati, personalità fragili. Poichè non devo fare una tesi di sociologia del bodybuilding, non vado
oltre. So che avete capito benissimo.

E come fate tutti voi quando sentite queste cose? Vi incazzate, volete spiegare, volete far
comprendere che non è così, che solo una parte "malata" di questo movimento-che-non-c’è è così…
in altre parole, vi brucia che non ci sia un riconoscimento sociale del vostro status. E attribuite
questa scarsa considerazione a problemi culturali e di conoscenza.

Banale: chi fa il "tecnico" in palestra è considerato come un praticone ignorante, o come uno che
vuol fregare la gente o come un incompetente. Viceversa il preparatore atletico di una squadra di
calcio o di ciclismo è uno con le palle. E questo a voi brucia. Brucia che ci sia questa visione
sbagliata da parte della Società.

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Posso continuare con 3000 esempi. Che so… il nuoto è uno sport completo, il basket è uno sport di
squadra, il ciclismo è uno sport eroico… chi va in palestra è uno smidollato, un narcisista. Eppure,
tutti voi sapete che non è così e quanto andare in palestra possa avere una valenza educativa oltre
che formativa per il corpo.

In questo contesto, non capisco perchè voi ricercate la solidarietà della categoria quando poi voi
siete i primi a chiudervi in tanti piccoli feudi dove perpetrate i soliti schemi ottusi di incapacità di
comprendere l’"altro". Non è malafede, magari! E’ che il mondo della palestra è pieno di idioti.

La maggior parte di chi fa il BIIO o i BII parlerà male di tutti gli altri metodi di allenamento (e,
credetemi, io l’"ambiente" lo conosco), quelli che odiano gli integratori odiano chi li piglia e
quando va bene li considerano dei coglioni che buttano via i soldi, se non dei malati o dei dopati;
quelli che fanno 10 allenamenti a settimana diranno che chi ne fa 2 è un bambino piagnucoloso che
non vuol soffrire sotto i pesi (come se "soffrire" fosse un valore positivo, mah…), quelli che sono
"esperti" per cui è tutto un "dipende dalle individualità" screditeranno qualunque scheda di
allenamento che cerchi di standardizzare i comportamenti. E così via.

Cioè: volete, se non il riconoscimento della valenza di quello che fate, almeno il dubbio che possa
funzionare… e poi siete i primi a sparare merda su quelli come voi?

In questo contesto, si inserisce il Powerlifting. Che è preso a fucilate da tutti, e non riesco a capire il
perchè. Ovviamente io sono il meno qualificato per parlare di questo sport, mi ci sono avvicinato
tardi, ho fatto qualche gara, con risultati nella media, conosco un po’ l’ambiente ma non sono quello
che si può definire un esperto. Però… mi piace.

Non voglio fare la storiella del Powerlifting, nè descriverlo minuziosamente. Tutti voi bene o male
conoscono questa roba, perciò mi concentro su alcuni aspetti che sono sempre il nocciolo delle
discussioni

Il powerlifting è l’attività dove si portano a livello di "sport" le tre alzate "classiche" della palestra:
squat, panca, stacco. "Sport" significa che ci si prepara per una gara, cioè un evento in un ben
determinato momento temporale e in un ben deteminato luogo dove ci si confronta in queste 3
alzate, secondo un "regolamento". Questo "regolamento" descrive quello che si può e non si può
fare, formalizzando come eseguire le alzate.

Notate alcuni aspetti interessanti per i palestrari:

 le alzate sono le stesse della palestra, perciò tutti voi avete a disposizione uno sport che può
essere eseguito andando in palestra. Wow. Dovreste essere contenti, no? Tutti voi avete
fatto, visto, parlato di gare di panca in palestra. Dalla sfida con gli amici a quella fra
palestre. Bene: il PL (PowerLifting - PL) è tutto questo ai massimi livelli, perciò se avete
voglia di mettervi in gioco, cosa meglio di uno sport dove vi buttate in quello che vi piace?
 C’è una gara: il concetto di gara è assente in palestra, mi spiace. Ma è la gara che fa la
differenza fra "stare in forma" e "fare sport". Il fatto che ci sia un momento di confronto
rende gli allenamenti del tutto diversi, più strutturati, più coscienti. Sebbene questo possa
non interessarvi, dovreste provare ad immaginarvi in questa situazione.
 C’è un regolamento chiaro e ci sono dei giudici. Tutti sono misurati con lo stesso metro.
Non ci sono più discussioni del tipo: "ma tu fai 100, mio cugino 10 anni fa ha fatto 1000".
100Kg di panca in pedana sono 100Kg di panca. Se sono validi, sono 100Kg secondo tutti i
metri di giudizio. La trasparenza del giudizio rende le prestazioni confrontabili fra loro, cosa

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assente in palestra dove c’è chi fa 3×10x80Kg mentre un altro fa 2×3x105. Chi è più forte?
Boh!

Su questi punti, non c’è da discutere. Perchè sono i cardini di qualunque sport. Ma, ripeto, qui
abbiamo uno sport che è intimamente legato con i nostri pesi. C’è un regolamento anche nel ping
pong, ma…. chissenefrega, no?

Il regolamento che norma le alzate è molto stringente. Riuscire a fare delle alzate valide implica un
controllo del peso incredibile. Leggetevelo e capirete: squat sotto il parallelo, panca con fermo al
petto, stacco senza assolutamente infilare le ginocchia sotto il bilanciere.

In più, le alzate si eseguono "a comando". Si inizia a scendere nella panca e nello squat solo quando
il giudice dà il via, e si riabbassa nello stacco solo quando lo dice il giudice. Cioè: alzate sciatte non
passano. Le alzate del PL si eseguono come se si scorresse dentro un binario.

Avete perciò a disposizione dei criteri oggettivi per capire se state eseguendo bene o male. Anche se
mai vi imbarcherete in una gara di PL o anche in una preparazione di PL, avete dei punti fermi per
capire se siete forti o meno, per omogeneizzare le vostre alzate. Riuscite a fare delle alzate valide in
una gara di PL? Ok, avete un ben determinato livello di forza.

Voi fate 100Kg di panca e l’amico dell’amico dell’amico ha il cugino che fa 120Kg di panca ma
non sono validi in una gara di PL? Ok, è MENO forte di voi. Perchè voi seguite un criterio
riconosciuto nel mondo, l’altro, no. Perciò sta eseguendo "quasi uguale" a voi, "molto peggio" o "in
maniera diversa"? Non lo sapete perchè è fuori norma, perciò non è giudicabile. Pensateci.

Anche su questo aspetto, credo che non ci sia da discutere. Il PL vi dà delle informazioni IN PIU’,
non in conflitto con qualunque cosa crediate.

Veniamo poi a degli aspetti sempre generali.

Il PL è uno sport sicuro? Vi farete male a fare il PL? E’ "sano"? Qui iniziano le divergenze, perchè
ognuno ha la pretesa di giudicare secondo il suo metro, e questo mi stupisce perchè negli altri sport
non accade. Sport, appunto.

Potrei citare le statistiche di "sicurezza" di questo sport, perchè alla fine, è di questo che parliamo
quando diciamo "è sicuro", ma… non lo voglio fare. Perchè è come se volessi giustificarmi. Invece,
affronto il problema da un’altro punto di vista.

Il PL è lo sport di sollevare parecchio. I pesi sono… pesanti. Se cascano in testa, fanno male. Non
stiamo facendo l’uncinetto dove vince chi fa più centrini di un’altro. Stiamo parlando di spostare
ghisa, e tanta.

Giudicare uno sport con i criteri dell’"essere in forma" è l’errore tipico. Nel PL l’infortunio fa parte
del gioco. E’ messo in conto. Obbiezione! Riformulo.

Nel ciclismo nessuno esce di casa sapendo che per superare un’altro in discesa PER FORZA cadrà e
si grattugierà le cosce sull’asfalto. Ma di certo, la caduta è messa in conto. Nessuno vuole cadere,
ma si cerca di passare in discesa l’avversario. Senza cadere, ovviamente. Anche perchè, chi cade,
perde, tra l’altro.

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Nel calcio nessuno entra in un contrasto dicendo "vabbè, se mi fracasso un crociato, è ok lo stesso".
Però se succede, fa parte del gioco. Non ci si pensa e si ferma l’avversario.

Non sto di certo tirando fuori sport tipo parapendio, freeclimbing, mountan bike estrema… ma
potrei continuare con il rugby o con 1000 altri sport. C’è qualcuno che si butta con il deltaplano
pensando "magari muoio ma è la stessa"? Non credo.

Sport, appunto. Il PL è uno sport. Nessuno sano di mente va in pedana o si allena per farsi male,
proprio perchè se ti fai male, non puoi allenarti e non puoi gareggiare.

L’infortunio fa parte del gioco. E’ la bestia nera di tutti gli sportivi, è l’angoscia, il dolore, la
disperazione. Ognuno lo teme, ognuno fa di tutto per non farsi male. Ma… succede. Per errori,
sottovalutazioni, superficialità, allenamenti sbagliati. Ma molte volte accade e basta, perchè si cerca
il 100% di se stessi. e oltre. Se non fosse così, non sarebbe sport, inteso come confronto con se
stesso, con i propri limiti.

Chi invece ricerca "benessere", non sta facendo sport. Sono scelte ugualmente rispettabili e
doverose, magari sono anche una prova di intelligenza, ma… per favore, non giudichi. Si può fare
jogging o correre una maratona. Sono scelte. Ma che comportano delle conseguenze. E’
profondamente scorretto giudicare le scelte di uno con il metro dell’altro. In questo, i "non sportivi"
non possono comprendere una certa forma di agonismo. Ma dato che c’è il rispetto per certi sport,
lo voglio anche per questo.

Come però chi fa footing può avvalersi delle tecniche della maratona, mediate con le sue esigenze,
voi che fate pesi potete avvantaggiarvi delle immense conoscenze sul campo e teoriche del
Powerlifting. E adattarlo alle vostre esigenze. PerDio… avete a disposizione uno sport dove si fa
stacco, non sollevamenti olimpici! La fruibilità del PL è immensa. Potete fare gli schemi di stacco
del PL in un garage alto 2 metri, mentre di certo non potete fare slanci e strappi!

Non credo che vi farà male mutuare dal PL il fatto che nello squat si deve avere una uscita sicura
dagli appoggi e che per fare molto di stacco è bene usare schemi a basse ripetizioni… c’è sempre da
imparare da chi cerca di andare oltre i propri limiti, no?

Il PL, come tutti gli sport, ha le sue peculiarità, le sue stranezze, le sue cose anche assurde se
vogliamo… all’interno del regolamento (in questo come in tutti gli sport) si sono sviluppate
tecniche per sollevare di più nel rispetto delle regole date. Nel PL sono stati inventati degli
abbigliamenti particolari che "potenziano" le alzate. Maglie per la panca, corpetti per lo stacco e lo
squat, fasce elastiche…

Pur non essendo qualificato per parlare di questa roba, il concetto è che queste "attrezzature" (come
vengono chiamate) potenziano le alzate nel loro punto più debole. Che so… le fasce elastiche
permettono di uscire dal punto più basso dello squat più facilmente. Tutta questa roba,
innegabilmente, fa sollevare di più. Molte decine di Kg sul totale.

Fiumi di discussioni su questo punto. In sintesi, le domande che vengono formulate sono:

1. quale è il senso di questa roba? Perchè usarla? Non se ne può fare a meno?
2. è più facile con questa roba? I Kg non sono reali?

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Ovviamente, mi rendo conto che queste domande sono perfettamente lecite. Quello che non mi
piace è l’accanimento di certa gente nel denigrare, perchè la risposta è virulentemente questa:
questa roba è barare, non serve a nulla se non a fare più Kg che altrimenti non verrebbero mai fatti.

Se vogliamo parlarne, parliamone. Ma con serenità. Invece, immancabilmente, trovo sul mio
cammino qualche idiota che ha questo atteggiamento. Mi raccomando: un conto è essere perplessi e
avere delle idee, un’altro è aver già giudicato senza conoscere un cazzo.

Vi dico le MIE risposte perchè chiaramente queste sono le domande che ci facciamo tutti.

Il senso di questa roba è che l’essere umano vuole sempre trovare mezzi per fare di più. All’interno
delle regole, vuole sempre di più, in tutti i modi. Non chiedetemi perchè, ma è umano. All’inizio
c’era una tutina per lo squat, elasticizzata. Poi qualcuno ha visto che se il tessuto era più resistente,
a parità di "forma", offriva un sostegno migliore nel punto più basso. Altri hanno visto che se questa
tutina era più stretta, c’era più sostegno ancora, e così via. Notate che la forma esteriore è identica a
quella di 1000 anni fa, semplicemente i materiali sono diversi! Non stiamo parlando di tute a 3
gambe, o con i ganci o cose simili.

Se usciamo dal PL, non è così in tutti gli sport? Le biciclette di oggi sono come quelle di Coppi?
Hanno in comune il fatto di avere le 2 ruote. E l’asta del salto con l’asta? Prima era di bamboo, ora
è di materiali spaziali… perchè tutto questo? Che bisogno c’era?

Potrei fare 1000 altri esempi…

L’uomo è portato a migliorare quello che fa, in tutti i campi, in tutti gli aspetti. Non è marketing,
business, oppure, non è solo questo. E’ la voglia innata di spingersi oltre. E’ così in TUTTO, perchè
non dovrebbe esserlo nel PL?

Il fatto che fasce e tuta vi diano 50Kg in più nello squat non significa che questi Kg siano gratis.
Questo è assolutamente impossibile da spiegarlo se non si prova questa roba. Il palestraro medio
pensa che si mette le fasce et voilà, 50Kg in più. DI solito, chi prova esegue gli stessi Kg che fa di
solito, con più facilità. Grazie al (beep). Qui invece stiamo parlando di caricarsi sulle spalle il 20%
in più del proprio best of the best.

Se questa roba aiuta nel punto più difficile, nel resto del movimento il peso è tutto vostro. Siete in
grado di gestire il 20% in più del vostro massimale? Io dico di no. Anzi, è assolutamente
terrorizzante. Ciò implica che per sfruttare questa roba, dovete finalizzare l’allenamento. Dovete
essere PIU’ bravi di uno che non la usa, non MENO bravi. Spiace, ma è così.

Dovete intanto avere una tecnica perfetta, altrimenti i carichi sovramassimali vi faranno disintegrare
al suolo rovinosamente, e poi dovete essere in grado di gestire l’attrezzatura. Ripeto: dovete essere
PIU’ bravi. Semplicemente, avrete 2 tipi di massimale. Quello CON e quello SENZA.

Per quelli che pensano che usare le fasce sia meno "eroico" che a non usarle, posso solo dire che se
la mettiamo così tutti i grandi campioni di oggi, technology-assisted, sono da considerarsi delle
schiappe rispetto a quelli di ieri. Schumacher è inferiore a Tazio Nuvolari. Invece, come sempre,
quello che accade è che ogni nuova tecnologia porta dei miglioramenti al prezzo di nuovi problemi
da gestire. Ed è la gestione di questi problemi che fa l’abilità dell’atleta: essere il migliore
all’interno delle regole, qualsiasi esse siano.

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Il fatto che questa roba non vi piaccia, è lecito. Se ci pensate, fa diminuire il livello di fruibilità di
questo sport, perchè allenarsi con questa roba è più complicato che senza. Però… mica dovete per
forza usarla, no? Le tecniche di allenamento del PL sono quasi identiche "con e senza".
Semplicemente, non date giudizi sbagliati.

La discussione su questa roba dovrebbe essere fatta con cognizione di causa, cioè. Io ho conosciuto
persone che di fatto la detestano ma che la usano e la dominano per gareggiare. Questo è
l’atteggiamento corretto. E queste persone sono in grado di giudicare le storture, le fisse, i pregi e i
difetti di questo sport.

Ti sporchi le mani, parli. Non te le sporchi, sei fuori. Grazie dell’opinione, ma sei fuori. Cattiva,
vero? Ma… non è la stessa cosa che diciamo di quelli che da fuori giudicano il mondo della
palestra? Che cazzo danno aria alla bocca questi tizi che ci guardano come se fossimo in gabbia allo
zoo? Non conoscono, non sanno, non provano le sensazioni che proviamo noi… però parlano.
Fastidioso, vero? Bene, non fatelo quando si tratta di giudicare il PL.

C’è poi l’altro discorsetto antipatico che si sente spesso, che chi fa PL è grasso. Questo è un
simpatico luogo comune dovuto al fatto che si ricercano sempre gli eccessi. Alle persone piacciono
gli eccessi. "Chi è che solleva di più?". Mai nessuno che dice "chi è che solleva di più ma pesa
60Kg?"

Nel PL, come in tutti gli sport dove conta essere forti, la massa corporea influenza il ferro sollevato:
a parità di tutto, uno grosso solleva di più. Se volete vedere il record dei record, dovete rivolgervi ai
pesi supermassimi. E questi di certo non sono dei ginnasti armonici…

Se volete vedere una grande forza relativa, cioè forza rispetto al peso corporeo, dovete rivolgervi
alle categorie leggere, dai 75Kg in giù. Uno di 75Kg che fa 300Kg di squat a me sembra
assolutamente più impressionante di uno che a 150Kg di peso ne solleva 420…

Le categorie 82.5-90 sono quelle invece con i fisici più belli secondo i "nostri" canoni e più forti.
Quelli sono dei fisici di riferimento. Semplicemente, ci vuole un minimo di conoscenza.

Dire che il PL rende grassi è come dire che la ginnastica rende bassi, la pallacanesto fa diventare
alti, il nuoto è uno sport completo perchè si usano braccia e gambe. Cioè, è una stronzata.

Poi ci sono tutti quei confronti idioti fra Powerlifting e Weightlifting, chi è più forte, chi sarebbe più
forte, chi fa gli esercizi più "funzionali" come preparazione atletica negli sport, o se è più
"funzionale" (che significherà poi?) uno squat con le ginocchia in avanti, indietro, di lato, di
traverso… mah…

Ancora, per essere del tutto politically "scorrect": di solito chiacchiera chi in certi esercizi è una
sega disumana. Fiuuuuun l’ho detto, mi sono tolto questo sassolino, anzi, questo masso.

Chiaramente, non è che parla quello più forte o quello più grosso, però c’è un equilibrio in tutto.
Però qui non stiamo parlando di come truccare la Barbie o le Winx, dove chiunque può farsi
un’esperienza in poco tempo. Uno che fa 150Kg di stacco, per quanto possa questo essere il suo
massimale, non ha l’esperienza di quello che è arrivato a parità di tutto a 220Kg.

Perchè il carico sollevato come Kg assoluti ha un valore. Io posso allenare i miei muscoli, molto
meno i miei tendini e le mie ossa. Perciò, chi da 80 arriva a 150 ha a disposizione molti percorsi per
questo obbiettivo, mentre lo stesso da 150 arriva a 220 avrà molte strade bloccate.

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Più i Kg salgono, più aspetti che sono dei particolari irrilevanti diventano importanti. Nello stacco,
ad esempio, un corretto uso dei femorali, spingere invece di tirare, (aspetti sempre fondamentali eh)
possono non essere compresi a "bassi Kg", ma sono l’unico modo per superare degli stalli a Kg più
alti.

L’esperienza sul campo conta. Non solo quella, ma… conta. Invece mi trovo a discutere con
persone che danno dei giudizi così lapidari quanto la loro scarsezza, che è immensa. Mah…

Infine, il doping. Incredibilmente, si pretende da questo sport una correttezza morale che non si
ritrova in alcuno sport. "Sono tutti dopati". Ma chi l’ha detto? E negli altri sport? Chiaramente io
non ho le fette di mortadella sugli occhi: il doping è presente nel Powerlifting come in tutti gli altri
sport. PerDio, c’è doping nelle bocce e nelle gare per handicappati, ci sarà nel PL, no?

C’è chi dirà "ce ne è di più". Ma questa è una stronzata. "Di più" implica un criterio di misura.
Quale è la misura? Il numero di positivi ai vari test antidoping. Che gli stessi che dicono "di più"
giudicano del tutto insoddisfacenti. Se ragioniamo così, allora nel calcio non c’è il doping… Oppure
potrei anche dire che proprio perchè nell’ambito della pesistica, magari, si scoprono più persone
dopate, i test funzionano meglio che in altri posti, perciò la pesistica è più pulita di altri sport.

Come vedete, entrambe le posizioni non reggono. "Di più" non è applicabile. Chi lo dice, lo fa per
denigrare, incredibilmente.

L’altro discorsetto sul doping è che "gli schemi di allenamento del PL sono possibili solamente da
chi si dopa, non vanno bene per le persone normali". E giù a tirare fuori i soliti schemetti di Sheiko,
allenatore russo che scrive in cirillico di cui abbiamo nel mondo occidentale i soliti 3 schemi. 3,
dico… L’intero powerlifting russo fatto di centinaia di migliaia di persone è giudicato con 3 schemi
che stanno su 6 fogli A4.

Anche questa storiella denota scarsezza di conoscenze e pregiudizi. Ci si può allenare per il PL con
3 allenamenti a settimana. Io ad esempio l’ho fatto. E ha funzionato, su un uomo adulto di 38 anni.
E poi, la tecnica delle alzate è invariante rispetto al doping, no?

Per finire: chissenefrega del doping. Voi vi dopate? No. Io nemmeno. Le persone che ho conosciuto
neanche. Quando si passa dalle statistiche al mondo intorno a noi, contano le persone, non la
probabilità. Esisterà chi fa il PL da dopato e chi lo fa da non dopato. Sta a voi scegliervi la
compagnia giusta. Io ho frequentato l’ambiente del PL italiano, e per me è un ambiente "sano".

Il Powerlifting dovrebbe essere considerato il "nostro" sport, lo sport della forza delle persone che
vanno in palestra e intendono i pesi come attività ricreativa-sportiva. Il Powerlifting dovrebbe
essere come la maratona di New York per i podisti amatoriali o il Giro d’Italia per i ciclisti della
domenica. Questi eventi fanno parte del "loro" sport.

"Noi" non lo abbiamo. Una competizione di bodybuilding non ha un elemento prestativo. E’ uno
show, non uno sport. E’ l’estetica dello Sport senza lo Sport, per questo non può essere compresa
dal grande pubblico: manca l’elemento sfidante di confronto facilmente comprensibile. Chi vince
fra Coleman e Cutler? Boh… come si fa a dirlo? In una gara di Stacco anche il classico Uomo Della
Strada capisce che chi fa 200Kg vince contro chi ne fa 190Kg.

Il mondo della palestra non ha un suo sport, manca di questo elemento aggregante. Il Powerlifting
avrebbe tutte le caratteristiche per esserlo. Il bello è che manca perchè noi non vogliamo che ci sia,
presi dalle nostre invidie.

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