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IL SIMBOLISMO DELLA CHIESA A SEI ABSIDI


Parte II: IL PROGETTO DELLA CHIESA ESAPETALE1
Paolo Galiano
Applichiamo ora alcuni principii del simbolismo geometrico alla chiesa a sei absidi ripercorrendo le
modalit del progetto che hanno seguito i costruttori di essa per cercare di comprendere il
significato di questo particolare edificio.
Come si pu facilmente riprodurre con riga e compasso, i mezzi per disegnare il progetto dellopera
architettonica consigliati da Vitruvio nel De architectura I, 2, 4 (regula et circinus), la pianta della
chiesa-tipo a sei absidi nasce da unintersezione di cerchi maggiori e minori aventi come raggio il
lato dellesagono inscritto o la met di esso.
Si tratta di un particolare rapporto geometrico che permette di comprendere perch la chiesa
esapetale da considerarsi simbolo della completezza: nel suo consistere in un esagono iscritto in
una circonferenza in cui il raggio delluna e il lato dellaltro sono eguali tra di loro presente
lunione nello stesso disegno del mondo dei numeri razionali, rappresentato dallesagono, e di
quello dei numeri irrazionali, in quanto il raggio della circonferenza espresso da un numero
irrazionale, il greco, che sidentifica con la misura razionale del lato dellesagono. Questo
rapporto espressione della totalit dellesistente rappresentato nella sua forma di numero, secondo
la concezione pitagorica per cui nel numero consiste tutta la creazione e dal numero si genera la
creazione.
Vediamo come si compie loperazione FIG. 3: disegnato il primo cerchio si tracciano sei cerchi fra
di loro tangenti aventi lo stesso diametro della prima circonferenza e centro sul perimetro di essa;
lunione dei centri di questi cerchi d i lati dellesagono inscritto. Facendo centro sulla met del lato
dellesagono si vanno a disegnare altri sei cerchi di raggio pari alla met dei primi, in modo da
individuare le semicupole delle sei absidi impostate sui lati dellesagono. Si tracciano altri sei cerchi
minori con centro sui vertici dellesagono, sempre con raggio pari a met del lato dellesagono
inscritto, che vanno cos ad intersecarsi con i primi sei: le dodici linee che partendo dal centro del
cerchio di base passano per i centri dei sei + sei cerchi minori consentono di individuare i punti in
cui costruire i lati del dodecagono che inscrive lesagono. Come si vede, il procedimento per
disegnare il progetto della chiesa esapetale semplice ma al tempo stesso geniale.
1

Il presente articolo tratto da GALIANO Le chiese del Fiore Origine e simbolismo delle chiese a sei absidi, ed.
Adytum, 2015.

Tracciare sul terreno la pianta, azione che si faceva con un piolo ed una corda legata ad esso,
consentiva di trasferire lidea della costruzione sul piano della realizzazione materiale, e
lesperienza dellarchitetto stabiliva le dimensioni delledificio e lo spessore da dare ai muri e ai
pilastri perch sostenessero il peso del tetto che doveva coprire ledificio. La maggior parte delle
chiese, e in particolare quelle esistenti in Croazia 2, hanno tutte circa lo stesso diametro intorno ai
dieci metri come la Canonica di San Niccol a Montieri, segno dellesistenza di un rapporto ideale
tra pianta ed elevazione delledificio.
Poich tutte le chiese esaconche che conosciamo sono del periodo preromanico o romanico, non si
adoperavano ancora i contrafforti che nel gotico avrebbero consentito forme slanciate ed ampie
aperture, per cui le finestre erano di forma stretta ed allungata, creando lame di luce che tagliavano
lombra, favorendo cos la concentrazione e la meditazione; se, data la funzione spesso funeraria di
esse, non si richiedeva un edificio che avesse grandi fonti luminose, molto pi importante il
simbolismo di questa oscurit: La luce considerata nemica della penitenza, cos nelle chiese
dellArmenia3 non vi sono finestre o sono molto piccole esse erano delle semplici fessure nelle
pareti Tutto questo creava un ambiente ideale per la preghiera e la separazione dal mondo del
peccato e della sofferenza4.
Possiamo andare al di l dellinterpretazione funzionale di questa voluta oscurit, perch essa
rimanda al simbolo della caverna5, il luogo oscuro delle forme primordiali che nella religione
iranica (alla quale si rifecero pi o meno consciamente gli architetti armeni e georgiani) si identifica
con la caverna di Mithra dove il sacrificio del Toro genera il cosmo, simbolismo che ritroviamo nel
mito della caverna di Platone fino a giungere alla caverna in cui si trova la mangiatoia in cui viene
deposto il Cristo. Scrive Plotino6: I Persiani iniziano il miste istruendolo sulla discesa delle anime
sottoterra e sulla nuova uscita, dando il nome di caverna al luogo Quando Zoroastro consacr
una caverna naturale sui monti vicino alla Persia, la caverna costituiva per lui unimmagine del
mondo che Mithra cre Dopo questo Zoroastro, invalse l'uso anche presso gli altri di compiere i
riti iniziatici in antri e caverne, sia naturali, sia costruiti da mano umana Da qui, credo, presero
le mosse anche i Pitagorici; e, dopo questi, Platone rappresent il mondo come un antro o una
caverna. Non a caso, molti studiosi sono dellopinione che le forme di architettura dellArmenia
2

Come scritto in GALIANO Le chiese del Fiore cit. pp. 50-66, esse sono almeno undici, il gruppo pi numeroso in
tutta lEurasia, il cui modello presumibilmente il tempio a sei absidi di Venere del Palazzo di Diocleziano a Spalato.
3
Per quanto concerne le chiese esabsidate nella regione caucasica tra Armenia e Georgia si contano rispettivamente
almeno otto e cinque chiese esapetali (GALIANO Le chiese del Fiore cit. pp. 75-98), numero sottostimato in quanto
molte chiese cristiane sono state distrutte nel corso dellinvasione islamica.
4
HALEBLIAN Art, Theology, and Contextualization cit.
5
Sul significato simbolico della caverna a partire dal Paleolitico si veda BONIFACIO La caverna cosmica La
potenza dello shamanismo nellarte rupestre paleolitica, ed. Simmetria, Roma 2005.
6
PLOTINO Lantro delle Ninfe, par. VI, VIII e IX.

cristiana sono ampiamente in continuit con i templi di Zoroastro7. Se i templi del Fuoco possono
aver costituito lesempio di edificio a pianta centrale per gli architetti cristiani della regione
caucasica, in quanto essa stata sottoposta per lungo tempo al dominio politico, culturale e
religioso dellantica Persia, la scoperta nel 2011 in Georgia del tempio di Armaztsikhe 8 presso
lattuale Tbilisi, di et tardo-romana (IV secolo) ma non di struttura romana, in cui alla pianta

quadrata associata la struttura interna circolare a sei absidi FIG. 4, consente di ipotizzare che esso
abbia costituito il prototipo a cui gli edificatori delle chiese esapetali si sono rifatti.
Il disegno del progetto di una chiesa-tipo esapetale consente di scoprire un simbolo fondamentale
racchiuso nella pianta di base: la figura del fiore a sei petali, che nasce dallincrocio dei sei
cerchi maggiori costruiti sulla prima circonferenza, il cosiddetto fiore della vita FIG. 5 che
costituisce uno degli elementi iconografici che si trova nellarte di tutto il Medioevo europeo (e che
non costituisce, come si crede, un motivo iconografico esclusivo dellOrdine dei Cavalieri
Templari). Esso formato da sei mandorle, la figura geometrica entro la quale viene raffigurato
il Cristo o la Madre sul portale delle chiese, nei mosaici o nei dipinti, e Gunon 9 mette in rilievo il
doppio senso della parola luz, significante in ebraico mandorlo ma che anche il nome della citt
in cui Giacobbe lott con lAngelo. La mandorla la porta che mette in comunicazione il mondo
umano con loltre-umano, porta ierofanica attraverso cui il Divino si mostra alluomo, passaggio
per mezzo del quale si raggiunge la luce della conoscenza.
La mandorla chiamata anche vesica piscis con riferimento alla vescica natatoria dei pesci: da
qui laccostamento del simbolo della mandorla al pesce, lessere che vive nellacqua e quindi
figura del germe delle possibilit presenti nellAcqua primordiale nella quale contenuta ogni
potenziale manifestazione. Ricordiamo che fin dal paleocristianesimo lacronimo del Cristo in greco
dava la parola X, pesce.
Se interpretiamo la vesica piscis nei suoi aspetti matematici, applicando quei principi del
simbolismo matematico cos ben conosciuti nel cristianesimo fin dai suoi inizi, abbiamo la
possibilit di trovare ulteriori significati. Il rapporto tra altezza e larghezza della vesica piscis il
numero irrazionale 1,73202 che esprime la radice quadrata di 3, la cui prima approssimazione
espressa con numeri razionali si ottiene con la divisione 265/153, dove 153 un numero con

HALEBLIAN Art, Theology, and Contextualization cit. Le parole di Haleblian vanno intese in senso generale, in
quanto i luoghi di culto zoroastriani del Fuoco sono a pianta quadrata e quindi sono in rapporto con il grande utilizzo
tipico nella regione caucasica delle chiese con questa pianta.
8
GALIANO Le chiese del Fiore cit. p. 90.
9
GUNON Il Re del mondo, ed. Atanr, Roma 1952 pp. 56-63.

particolari propriet, in quanto la somma dei primi 17 numeri interi. Come scrive S. Agostino 10, il
17 rappresenta lunione tra Dio e luomo, poich la somma del 10, che si origina dalla somma dei
primi quattro numeri (la Tetractys) e che [sommati] significano il Creatore e la creatura, e del 7,
che il numero delluomo in quanto la creatura consta del numero sette, poich il tre viene
attribuito all'anima e il quattro al corpo; ma anche la somma dei 10 comandamenti del
Decalogo, che costituisce il punto dincontro tra Dio e luomo, e dei 7 doni dello Spirito Santo11,
quindi lunione della Legge e della Misericordia di Dio, la Legge che indirizza luomo e la
Misericordia che lo aiuta a compiere la sua strada12.
Il 153 inoltre costituito dalla somma dei cubi delle tre cifre che lo compongono, 1 3 + 53 + 33
(1+125+27), dove 1 il numero proprio a Dio, 3 il numero della Trinit e 5 il numero delluomo
integrale (o se si preferisce dellAndrogine) come somma del 2, numero pari e femminile, col 3,
numero dispari e maschile. Il 153 quindi un numero di totalit esprimente lunione tra la Divinit
immanifestata (1) e manifestata (3) e la sua creatura (5), che in s simboleggia la molteplicit
dellUnit che si rivela nella creazione. Nel cristianesimo il numero 153 compare nel Vangelo di
Giovanni XXI, quando il Cristo, dopo la Resurrezione, si manifesta agli Apostoli sul lago di
Tiberiade nella terza ed ultima apparizione e miracolosamente fa loro pescare 153 pesci: in questo
caso il numero significa la conoscenza del Regno dei Cieli, del piano divino della creazione in cui
Creatore e creazione sono contemplati e conosciuti nella loro simultaneit, conoscenza che il
presupposto per gli Apostoli per giungere alla Sapienza dellilluminazione dello Spirito Santo nel
giorno della Pentecoste.
Lesagono regolare inscritto nella circonferenza di base costituito da sei triangoli equilateri, e il
prolungamento dei lati esterni di essi va a costituire due triangoli maggiori intersecantisi a formare
il cosiddetto sigillo di Salomone, immagine dellunione del Maschile e del Femminile, la punta
e il vaso, in Alchimia simbolo dellunione del Fuoco e dellAcqua. Una linea retta passante per il
centro della circonferenza e parallela alla base dei due triangoli maggiori li suddivide nei simboli
alchemici dellAria e della Terra e, poich il Fuoco, nelle cosmogonie dei Presocratici e dei
Pitagorici, il Primo Elemento da cui gli altri tre derivano secondo una loro specifica qualit, si
pu dire che lAcqua Fuoco, lAria Fuoco, la Terra Fuoco13.

10

AGOSTINO De diversis quaestionibus cap. 57: De centum quinquaginta tribus piscibus, esegesi dellepisodio
evangelico della pesca miracolosa dei 153 pesci di cui diremo appresso.
11
Per chi non avesse a portata di mano un catechismo, ricordiamo che essi sono: Sapienza, Intelletto, Consiglio,
Fortezza, Scienza, Piet e Timor di Dio.
12
Non ci soffermiamo sulle due Colonne della Giustizia e della Msericordia delle Sephirot cabalistiche perch esulano
dal presente argomento.
13
LANZI Sedes Sapientiae cit. p. 306.

Commentando il disegno di una griglia che mette in evidenza i rapporti reciproci tra triangolo,
quadrato, esagono ed ottagono, Lanzi afferma: La griglia nella quale insistono tutte le proiezioni
geometriche , a tutti gli effetti, un quadrato magico Ne risulta perfettamente logico che in tale
griglia anche le forme alchemico-magiche trovino il loro posto, e se le stesse corrispondono ad
alcune forme della struttura dei templi colpa della geometria sacra14.
I dodici cerchi minori consentono una serie di considerazioni: in quanto dodici, essi simboleggiano
tutto ci che nella simbolica dodici, ma ci soffermeremo solo su uno dei significati del numero,
il cerchio formato dalle dodici case dello Zodiaco. Se la circonferenza che descrive la chiesa si
trova in basso in quanto rappresenta la Terra (come si detto a proposito di uno dei significati del
tempio rotondo di Vesta a Roma 15), giusto che lo Zodiaco si trovi al di sopra di essa e a met tra la
Terra e il Cielo simboleggiato dalla cupola 16, venendo cos a rappresentare il mondo di mezzo, il
firmamento dei Primi Nati tra le schiere angeliche posto tra il Creatore e la sua creatura. I dodici
cerchi disegnano una corona, con tutti i significati di gloria e di potere connessi a questo simbolo
che corona la testa, come dice il suo nome, significati che trovano la loro espressione nelle corone
votive che venivano appese nelle chiese, come quella del Tesoro di San Marco a Venezia, in cui non
a caso lImperatore raffigurato in mezzo ai Santi e agli Apostoli e porta sul capo come essi
laureola che indica il potere celeste che si unisce nella sua persona con il potere temporale espresso
dalla corona che porta sul capo17.
Lesagono a sua volta inscritto nel suo multiplo che il dodecagono, numero celeste simbolo
della totalit, e che questa non sia unillazione a posteriori lo dimostrano gi nel IV secolo il
numero delle finestre del Mausoleo dei Cercennii a Roma (dove il numero ripetuto due volte: due
finestre per ogni abside e dodici nel tamburo che regge la cupola); in seguito in molte chiese a sei
absidi lo ritroviamo esplicitato non solo nel numero delle finestre ma anche nella forma
dodecagonale del tamburo o del paramento esterno.
Fin dal paleocristianesimo i numeri, come le lettere dellalfabeto latino, greco ed ebraico, sono
considerati sacri in quanto espressione di una realt nascosta che ha la sua origine dallAlto, in
particolare i numeri18, perch, secondo la parola del Vecchio Testamento, Tu, o Signore, tutto hai
disposto secondo misura, numero e peso (Sap XI, 20). Il 6 e il 12 nella simbologia cristiana hanno
14

LANZI Sedes Sapientiae cit. p. 160.


GALIANO Vesta e il Fuoco di Roma, ed. Simmetria, Roma 2011.
16
Ricordiamo che negli esempi meglio conservati, in particolare quelli caucasici, la copertura della chiesa esapetale
allesterno conica ma allinterno una semisfera. In Italia la Rotonda della Spada di San Galgano a Montesiepi (SI) ha
un tamburo cilindrico ma allinterno conservata la cupola emisferica originaria, il cui raggio esattamente la met
dello spazio tra lapice della cupola e il centro del pavimento: quindi la Rotonda di Montesiepi contiene una sfera
perfetta.
17
LANZI Sedes Sapientiae cit. p. 142 fig. 41.
18
Sul simbolismo delle lettere e dei numeri negli alfabeti latino, greco ed ebraico rimandiamo a GALIANO Voi siete
Di, ed. Simmmetria, Roma 2016.
15

un loro significato che trascende il numero in quanto tale: il 6 numero della perfezione
nellesistente, perch 2 x 3 il numero della generazione universale, essendo 2 pari = femmina e 3
dispari = maschio, il 12 la perfezione suprema perch prodotto da 3x4, lincontro della Trinit in
cielo con le quattro parti del mondo sulla terra, quindi il simbolo della totalit e della sacralit del
tutto, della Divinit che si manifesta sulla sua creazione. Da qui tutti gli altri simbolismi del dodici,
che tralasciamo di riportare per la loro ovviet.
Queste indicazioni hanno per oggetto la pianta in piano della chiesa-tipo a sei absidi, ma se la
consideriamo nel suo insieme tridimensionale si rileva un ulteriore, interessante simbolismo.
Ledificio sacro sempre stato considerato figura delluomo come Macrantropo 19 o del Cristo come
Colui che accoglie e protegge i suoi fedeli: se questo concetto evidente nella chiesa a croce latina,
considerando la figura del Cristo sdraiato sul pavimento di essa (la navata il corpo disteso, il
transetto le braccia aperte, il coro con laltare maggiore la testa, la cripta sottostante il cuore di cui
la cupola sovrastante ne la proiezione celeste), meno palese esso risulta nel caso di una chiesa a
pianta centrale. In tal caso limmagine del Cristo va considerata in posizione seduta FIG. 6, come
nella figura del Cristo Pantocrator dei mosaici absidali: la sua testa va a coincidere con la cupola
che copre laula rotonda, mentre il suo corpo in trono poggia i piedi sulla Terra, e cos Egli pervade
della sua presenza lintero cosmo di cui la chiesa figura.
Se la cupola il simbolo della parte celeste dellintera creazione, le sei absidi hanno un duplice
significato: esse sono mezze cupole, quindi il significato di cielo pertinente anche ad esse, ma
si tratta di una mezza cupola, cio una cupola/cielo non totalmente visibile agli occhi umani.
Il senso pi profondo della chiesa forse proprio qui, nel suo essere via di accesso verso dimensioni
superiori, alcune visibili (la cupola), altre intuibili ma non visibili, le mezze cupole, che in quanto
sei indicano anche le sei direzioni dello spazio, che troviamo raffigurate in piano fin dal
paleocristianesimo nella croce a sei corna, secondo la descrizione fatta dal padre Emanuele
Testa20, e come figura tridimensionale nella croce formata da due croci intersecantisi per il centro su
due piani perpendicolari.
Ma in ambedue i casi le sei direzioni nascondono la settima direzione, la direzione del Cuore che
celata nel punto da cui le sei direzioni si dipartono, nascosta nel punto pi piccolo perch, dicono i
brahmani, Brahma si trova nel ventricolo pi piccolo del cuore, e la settima direzione nel disegno
con il quale abbiamo costruito il progetto della pianta della chiesa esapetale il centro del cerchio
centrale di base da cui tutto si diparte nello spazio in larghezza ed altezza, perch solo al centro
spetta la profondit.
19

LANZI Ermetismo e mistica. Il cristianesimo e la via iniziatica, ed. Simmetria, Roma 2015 pp. 123-140, dove si
trovano interessanti riferimenti tra le dieci Sephirot e quelli che lAutore chiama i centri sottili della chiesa.
20
TESTA Il simbolismo dei giudeocristiani, Franciscan Printing Press, Jerusalem 19812.

Sulla base di queste considerazioni, possiamo intuire quale sia il significato simbolico che si
realizza nella chiesa a sei petali: laffermazione della compresenza del visibile e dellinvisibile,
della creazione manifestata e della causa della manifestazione; in essa si uniscono il mondo del
razionale (il lato dellesagono) e dellirrazionale o meglio del non-razionale (il raggio del cerchio),
quindi ponte di unione tra i due aspetti del conoscibile; la figura delleterno rapporto tra il
Creatore e la sua creazione nel trascorrere del tempo scandito dalle stelle dello Zodiaco, la porta di
accesso agli stati superiori dellEssere celata nella figura nascosta nella sua pianta, il Fiore a sei
petali simbolo della totalit FIG. 7.

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