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Pitagorismo e Massoneria

Denys Roman
Tratto da Ren Gunon et les Destins de la Franc-Maonnerie ditions Traditionnelles

Tra le molteplici organizzazioni iniziatiche di cui la Massoneria rivendica leredit, una delle pi frequentemente citate lOrdine Pitagorico. Si sa che la ragione di tale pretesa la presenza, nel simbolismo massonico, di emblemi utilizzati dai discepoli del maestro di Samo: tra questi, quelli pi comunemente citati sono la stella a cinque punte per quanto riguarda la Massoneria latina e il gioiello di Past Master per quanto riguarda quella di lingua inglese. Questultimo gioiello riunisce in realt due simboli pitagorici importanti: da una parte raffigura la dimostrazione grafica del teorema sul quadrato dellipotenusa, e dallaltra questa dimostrazione viene fatta con lausilio del triangolo 3-4-5 (1), di cui nota limportanza nel Pitagorismo. Beninteso, il fatto che il pentagono stellato non sia necessariamente associato al nome di Pitagora, e che molti dei Massoni latini ignorino perfino che il tracciato di questa figura costituisse il segno di riconoscimento dei Pitagorici, mentre, al contrario, il teorema sul quadrato dellipotenusa universalmente conosciuto sotto il nome di teorema di Pitagora, questo fatto, dicevamo, ha portato alla conseguenza che la Massoneria anglosassone ha mantenuto molto pi vivo il ricordo della sua connessione con il Pitagorismo di quanto non abbia fatto la Massoneria latina. La cosa era loro del resto facilitata, perch alcuni degli antichi documenti chiamati Old Charges fanno espressamente menzione di Pitagora come di colui che ha introdotto la Massoneria in Europa. - Eppure, un Massone italiano oggi deceduto, Arturo Reghini, che ha pubblicato, sui rapporti tra Massoneria e Pitagorismo, la sola opera di valore di cui abbiamo avuto conoscenza (2). Prima di dire tutto ci che di positivo pensiamo su questo libro dobbiamo formulare una critica, e una critica grave. Il suo autore ignorava totalmente cosa fosse il Cristianesimo, nonostante avesse lopportunit, grazie alla sua posizione, di conoscerlo bene, almeno sotto una delle sue forme. Ed troppo poco dire che lo ignorava, poich ne dava in realt unimmagine che una vera e propria caricatura. Come esprimersi altrimenti quando si vede lautore stigmatizzare la hantise (3) sessuale che pervade le religioni derivate dallebraismo e che nel cristianesimo compare ad esempio nella circoncisione cui dedicato il primo giorno dellanno, e nel dogma dellimmacolata concezione (4)? Questo passaggio veramente incredibile. quasi impossibile accumulare pi errori in cos poche parole. Se i calendari cristiani occidentali portano alla data del 1 gennaio la menzione Circoncisione, non per consacrare lintero anno a unosservanza mosaica che il Cristianesimo ha, da parte sua, abolito, ma semplicemente perch il Cristo, essendo nato tradizionalmente il 25 dicembre, stato circonciso, secondo la legge, il 1 gennaio, e perch tutte le Chiese cristiane usano celebrare gli avvenimenti della vita del loro fondatore (5). E la circoncisione cos poco leffetto di una ossessione sessuale dorigine israelitica, che essa praticata non soltanto dagli Ebrei e dai Musulmani, ma dai popoli pi diversi, civilizzati o selvaggi. In Australia, per esempio, al momento dei riti di pubert certe trib praticano la circoncisione, mentre in alcune trib si usa cavare un dente; ma non ci pare che le prime di queste trib siamo pi ossessionate sessualmente che le seconde. E per quanto riguarda lImmacolata Concezione, che del resto non un dogma che nel

Cattolicesimo romano, non vediamo in che modo il fatto di credere che la madre di Cristo sia stata esentata dal peccato originale possa avere un qualunque legame con la sessualit. Queste riserve, che ogni uomo di spirito tradizionale fa in modo del tutto naturale, e che un Massone dovrebbe fare a fortiori perch, rispettando tutte le religioni, deve rispettare particolarmente quella a cui appartiene limmensa maggioranza dei Massoni, non devono impedire di riconoscere i meriti eccezionali del libro di Arturo Reghini. Lautore, se conosceva male il Cristianesimo e la tradizione monoteista in generale, aveva per contro una notevole conoscenza delle scienze matematiche (profane e tradizionali), della letteratura e della tradizione greco-latina, e del Pitagorismo in particolare. Aveva anche studiato lErmetismo e lopera di Dante e dei Fedeli dAmore. E grazie a questo ha potuto, prima di morire, scrivere questopera preziosa, indispensabile a chiunque si interessi tanto alla scienza dei numeri quanto alla dottrina massonica. *** Beninteso, un libro di questo genere, che comporta numerose dimostrazioni matematiche e figure geometriche, non si pu riassumere. Lautore studia la Tetraktys pitagorica (che assimila al Delta luminoso della Massoneria) (cap. I), il pentalfa (stella a cinque punte) (cap. IV) e la tavola tripartita (che la tavola di tracciamento) (cap. VI), ossia tre dei simboli fondamentali dei gradi simbolici. Egli esamina a lungo, inoltre, questioni come quella dei numeri sintetici (cap. II), dei numeri primi (cap. III), delle potenze aritmetiche (cap. V), della Grande Opera e della palingenesi (ultimo capitolo). Reghini compara lungamente il ternario 1-2-3, che il solo ternario di numeri successivi nel quale la somma dei due primi numeri (1+2) uguale al terzo (3), con il ternario egizio 3-4-5, solo ternario di numeri successivi in cui la somma dei quadrati dei due primi numeri (9+16) uguale al quadrato del terzo: 25. Seguono delle considerazioni sulla geometria a una dimensione (simbolo della manifestazione lineare) e su quella a due dimensioni (simbolo della manifestazione di superficie che conduce alla presa di possesso della terra). Lautore inoltre spiega tramite il passaggio dal ternario 1-2-3 al ternario 3-4-5 il fatto che le Logge di 1 grado sono illuminate dal Delta luminoso a tre punte, mentre quelle di 2 grado lo sono dalla Stella fiammeggiante a cinque punte (6). Altre considerazioni sono possibili sui numeri 3, 4 e 5, le cui figure geometriche corrispondenti sono il triangolo, il quadrato e il cerchio. In effetti, gli Arabi, che hanno trasmesso la loro numerazione al mondo occidentale, raffigurano la cifra 5 con un cerchio. NellAtalanta fugiens del rosicruciano Michael Maier, queste tre figure vengono associate al problema ermetico della quadratura del cerchio, e, secondo alcuni antichi testi, esse sarebbero state particolarmente venerate dai Massoni operativi. del resto probabile che sia questa la ragione per cui i quattro santi coronati furono scelti come patroni secondari della Massoneria, in ragione dei rapporti del numero 4 con il quadrato, della parola santo con il triangolo (con riferimento al Dio tre volte santo) e della corona con il cerchio. Lautore fornisce interessanti dettagli sulla Tetraktys, nella quale sono compresi tutti i numeri in principio: si sa che su di essa che i Pitagorici prestavano giuramento (7). Ren Gunon ha cos spesso parlato di questa figura, fonte e radice della Natura eterna, che noi ci limiteremo a menzionare, a seguito di quanto riporta Reghini, una domanda tratta dallistruzione dei Pitagorici Acusmatici: Che cosa vi nel santuario di Delfi? - La santa Tetraktys, perch in essa larmonia in cui risiedono le Sirene. E lautore precisa che le Sirene, in unepoca molto remota, simboleggiavano larmonia delle sfere (8).

Sul pentalfa, o stella a cinque punte, il libro che stiamo analizzando mette in luce i rapporti numerici degni di nota che legano tra loro i diversi elementi di questa figura e che le imprimono il marchio, se cos si pu dire, della legge darmonia. - Questi rapporti sono tali che ogni elemento del pentalfa la sezione aurea di un altro elemento. E lautore, citando Cantor, sottolinea che questa sezione aurea aveva una grande importanza nellarchitettura prima di Pericle. Il capitolo VI contiene estese considerazioni sulla tavola di tracciamento, o tavola tripartita, che anche la chiave delle lettere (9). Lautore vi riconosce la tavola del matematico Teone da Smirne e mostra i suoi legami con questo sistema di numerazione dei Greci. E, ricordando che la pietra bruta, la pietra cubica e la tavola di tracciamento sono i tre gioielli immobili, aggiunge che tutti e tre si riferiscono alla costruzione dei templi che, secondo il rituale, il compito della massoneria. La tavola di tracciamento ricorda che questa costruzione esige la conoscenza dei numeri sacri, e, con la sua stessa forma, essa sottolinea limportanza speciale della divisione ternaria (p. 116). Lautore prosegue: notiamo in fine che la tavola da tracciare dellantica corporazione muratoria si pu associare se non identificare in un modo molto semplice e naturale ma generico e di scarso significato con lantico abbaco (10) pitagorico, il "deltos", o "mensa pythagorica", pi tardi confusa con lantica tavola pitagorica che sino a pochi anni fa si insegnava ancora nelle scuole elementari (p. 121). E termina questo passaggio indicando che presso i Romani la parola mensa significa allo stesso tempo tavola per il calcolo e tavola per il cibo (11). A. Reghini ricorda anche che la tavola di tracciamento, secondo il rituale dApprendista, simboleggia la memoria, ed aggiunge: La dea della memoria, Mnemosine, alla testa delle nove muse, le muse che dimostrano le orse a Dante condotto da Apollo mentre Minerva spira (Paradiso, cap. 2). Mnemosine nel mito orfico-pitagorico dei due fiumi o del bivio la fonte vivificatrice, lEuno dantesco, opposta alla fonte letale del Lete. Inoltre nella concezione platonica la comprensione non altro che una anamnesi, un ricordo. Se non si tiene presente questo significato della memoria secondo gli antichi, non si vede perch la memoria debba avere per simbolo la tavola da tracciare (pp. 123). *** Lopera contiene un gran numero di considerazioni interessanti sulla musica e sui legami che uniscono questarte alla scienza dei numeri. Vi si cita una tradizione riportata da Diogene Laerzio che racconta come Pitagora, ascoltando i suoni emessi dai martelli di un fabbro che batteva sopra lincudine, osserv che laltezza di questi suoni dipendeva dalla grossezza dei martelli, e poi esperimentando con corde egualmente tese tratte da una stessa corda, trov che al diminuire della lunghezza della corda il suono si elevava, e che si ottenevano dei suoni di cui lorecchio percepiva laccordo quando i rapporti delle lunghezze delle corde erano espressi da rapporti numerici semplici (p. 56). A. Reghini fa notare qui che i rapporti numerici pi semplici sono quelli che hanno per elementi i numeri della Tetraktys: 1, 2, 3 e 4, e che le corde della lira di Orfeo o tetracordo di Filolao erano in rapporto 1/2 2/3 3/4. Ma conviene anche notare che la leggenda riportata da Diogene Laerzio attribuisce unorigine metallurgica alla musica e particolarmente alla lira, la stessa lira con la quale Apollo regolava i movimenti degli astri, Orfeo appianava la discordia, Arione incantava i delfini e sfuggiva al naufragio e Anfione edificava le mura di Tebe (12). *** Dobbiamo ora affrontare unaltra questione. Si sa che la stella a cinque punte o pentalfa era il segno di riconoscimento della scuola pitagorica, cio il loro simbolo pi importante. A. Reghini ricorda

che i membri di questa scuola facevano corrispondere a ciascuna delle sommit della figura una delle lettere della parola u g i e i a (salute). E lautore aggiunge che la salute per il corpo ci che larmonia per lessere totale (p. 93); ci vero, ma egli sembra non aver notato una particolarit curiosa: ciascuna delle lettere che compongono la parola u g i e i a una lettera pitagorica: Y, ypsilon (i greca), lettera pitagorica per eccellenza, simbolo delle due vie della destra e della sinistra, e sotto una forma exoterica, del mito di Ercole tra la virt e il vizio (13). G, gamma, la lettera G della Massoneria, che ha la forma della squadra, simbolo essenziale (con la spirale) del secondo grado, della quale Gunon ha scritto che rappresenta i due lati dellangolo dritto del triangolo 3-4-5, che ha (...) unimportanza tutta particolare nella massoneria operativa (14). I, iota, simbolo universale dellUnit (15). EI, ossia liscrizione misteriosa incisa sulla porta del tempio di Delfi, e che, in risposta allingiunzione: Conosci te stesso, formula esplicitamente la dottrina solare dellIdentit Suprema (16). Infine A, alfa, elemento costitutivo del pentalfa, prima lettera dellalfabeto, che rappresenta il ritorno alle origini. Il simbolismo della successione di queste sei lettere sarebbe interessante da studiare. Notiamo che esse sono disposte attorno alla stella a cinque punte secondo il senso polare, cosa perfettamente normale in quanto il pitagorismo procede dalla tradizione iperborea (17). Daltra parte, nella Massoneria di lingua inglese, la preparazione del recipiendario al secondo grado sembra indicare che i viaggi di questo grado dovevano essere compiuti in senso polare, come del resto era il senso dei viaggi nellantica Massoneria operativa. Quello che abbiamo detto sulla ragione probabile della scelta della parola i e i a non ci impedisce di riconoscere limportanza tutta particolare che aveva la salute, e, generalmente, lo sviluppo corporale, per i Pitagorici. Si sa che lo stesso Pitagora non disdegnava concorrere ai Giochi Olimpici (18), ed il Padre della Medicina, Ippocrate, stabil la sua scienza su basi pitagoriche, come lui stesso dichiara espressamente. La scienza di numeri (teoria dei giorni critici) svolge un importante ruolo in questa medicina che, del resto, era un arte sacerdotale (esattamente come lAyur-Vda degli Ind, con il quale potrebbe essere interessante compararla); e il giuramento dIppocrate, prestato su quattro divinit (Apollo, Esculapio, Igea e Panacea) esattamente forgiato sulle obbligazioni iniziatiche e comporta, come il giuramento massonico in particolare, tre elementi essenziali: invocazione, impegno, imprecazione (19). Pensiamo che potrebbe essere interessante comparare queste due scienze ereditate dal Pitagorismo: la medicina ippocratica e la Massoneria. E se qualcuno dei nostri lettori trovasse strane queste considerazioni, gli domanderemmo come si potrebbe spiegare il fatto che ogni Loggia operativa contava obbligatoriamente, tra i membri accettati, un medico (20). *** Arturo Reghini cita a pi riprese unespressione dei rituali italiani in cui si parla dei numeri sacri conosciuti dai soli Massoni, e vi vede molto giustamente lindizio di una filiazione pitagorica. In Francia, dove non si trova lespressione citata, crediamo si trovi per unaltra formula altrettanto significativa. Si tratta del saluto che deve essere utilizzato da un Massone quando scriva a uno dei suoi fratelli: Vi saluto con i numeri misteriosi che conoscete.

Questa formula indica chiaramente che i Massoni conoscono la scienza dei numeri, e che questi numeri non sono i numeri volgari dei profani, bens quei numeri misteriosi nei quali i Pitagorici vedevano lessenza di tutte le cose. Ma, si potrebbe obiettare, la scienza dei numeri non appartiene in modo speciale al Pitagorismo, dal momento che la Kabbala e lesoterismo islamico ne fanno un uso costante. Ci vero ma, come ha fatto notare Ren Gunon, le tradizioni ebrea e musulmana considerano il numero aritmeticamente, mentre il Pitagorismo, nato in seno a un popolo sedentario e quindi costruttore, li considera in quanto legati alle forme geometriche: triangolo, cubo, ecc. E lo stesso avviene, evidentemente, nella Massoneria. *** A. Reghini cita ancora il silenzio come elemento comune agli Ordini pitagorico e massonico; a dire il vero, quello del silenzio un tratto comune a tutte le organizzazioni iniziatiche, ma un fatto che i neofiti pitagorici restavano 3 anni, a volte 5, in silenzio mentre compivano la loro istruzione (21). E questi numeri possono ricordare le et dellApprendista e del Compagno, che sono soggetti al silenzio durante il loro periodo di probazione. Occorre anche notare che ciascuno dei cinque viaggi del secondo grado detto rappresentare uno degli anni di studio del neofita. *** Cosicch la Massoneria ha, tra i suoi simboli e i suoi usi, molti elementi in comune con il Pitagorismo: Delta, stella fiammeggiante, tavola di tracciamento, triangolo 3-4-5, importanza data al teorema sul quadrato dellipotenusa, scienza dei numeri, silenzio di cinque anni, uso dei pasti rituali, importanza data alla salute del corpo (22). Si comprende come lautore del libro che stiamo esaminando faccia sua laffermazione dellarciprete Domenico Angher: LOrdine massonico la stessa cosa, assolutamente la stessa cosa, dellOrdine pitagorico. A. Reghini, del resto, sapeva bene che esistono elementi giudaici, gioanniti, templari, rosicruciani, ermetici nella Massoneria; ma, nel suo entusiasmo per il Pitagorismo, egli considera tutti questi elementi come delle aggiunte inutili, e perfino nocive. E questo lo porta a non tenere nella dovuta considerazione il grado di Maestro, nel quale gli elementi salomonici, come si sa, sono predominanti (23). Da un altro lato, quando si considera che tutte le parole sacre della Massoneria sono ebraiche; che lera e il calendario massonici sono specificamente giudaici; che il presidente di una Loggia detto occupare il seggio del re Salomone, e che i suoi due assistenti rappresentano Hiram, re di Tiro e Hiram-Abiff; che le leggende del 3 grado e dei gradi seguenti vertono interamente sugli avvenimenti che hanno preceduto, accompagnato o seguito la costruzione del Tempio di Gerusalemme, si portati a pensare che il carattere salomonico della Massoneria non dia adito ad alcun dubbio. Attraverso il Pitagorismo, la Massoneria si ricollega allOrfismo e alla tradizione iperborea conservata a Delfi. Ma, nel corso delle epoche, gli apporti della tradizione giudaica prima, e di quella cristiana poi, hanno impresso a essa i suoi caratteri definitivi. Le leggende di Salomone, delluccisione di Hiram-Abiff e della grande maestria dei due san Giovanni ne sono la testimonianza. E questa impregnazione giudaica e soprattutto cristiana ha preparato la via alle numerose eredit che doveva ricevere lOrdine massonico, eredit di cui la pi illustre, la pi nobile e la pi preziosa quella dei Templari.

1. Nel gioiello di Past Master i quadrati costruiti sui lati del triangolo sono in effetti costituiti da damieri di 9, 16 e 25 caselle rispettivamente. 2. Arturo Reghini, Numeri Sacri e Geometria Pitagorica. 3. Ossessione, in francese nel testo. 4. Op. cit., pag. 126. 5. Del resto, i primi cristiani hanno cambiato molte volte la data in cui far cominciare lanno: 25 marzo, 25 dicembre, 1 gennaio, ecc. 6. Op. cit., cap. III. A proposito delle espressioni massoniche 1, 2 e 3 grado, facciamo notare che la marcia dellApprendista traccia una linea retta; quella di Compagno determina un piano; quella di Maestro percorre lo spazio. 7. Al cap. I, lautore cita le parole di Luciano: Guarda, quelli che tu credi quattro sono dieci, ed il triangolo perfetto, ed il nostro giuramento. La Massoneria d alla Tetraktys il nome di Delta; e si noter che la lettera greca Delta la quarta lettera dellalfabeto, che ha la forma di un triangolo e che costituisce liniziale della parola Decas (dieci). Sulla Tetraktys, ci si pu riferire in particolare al capitolo XIV di Simboli della Scienza Sacra di R. Gunon.

8. curioso come le Sirene siano divenute, specialmente in Omero, dei mostri avidi di sangue umano, come se il
significato di questo mito orfico-pitagorico si fosse perso gi dalla pi remota antichit. Alcuni elementi della leggenda omerica potrebbero facilmente essere trasposti in un senso iniziatico; i prati ridenti e fioriti su cui sono sedute le Sirene simboleggiano senza dubbio il cielo stellato; i marinai dalle orecchie riempite di cera sono i profani qui aures habent et non audient; le corde che legano i piedi e le mani di Ulisse allalbero della barca simboleggiano forse la rinuncia allazione dellessere che segue la via, assimilandosi cos allasse del mondo. Il canto celeste delle Sirene anchesso piuttosto significativo, dal momento che esse dicono di conoscere tutto ci che avviene in questo vasto Universo. 9. Tavola tripartita si dice in inglese tiercel board, che divenuto trestle board e tracing board. 10. Questa parola designa: la tavoletta quadrata che costituisce la parte superiore di un capitello; una macchina usata dai Romani per il calcolo; uno scaffale per stoviglie e un catino per lavare loro. La parola abaco evoca larchitettura, la scienza dei numeri, il pasto e la metallurgia delloro. Daltra parte la parola calcolo designa non solo larte di contare, ma anche ogni pietra situata allinterno del corpo umano (e che simboleggia cos la pietra nascosta dei saggi). 11. Sui rapporti veramente curiosi che esistono tra la tavola tripartita e la tavola da pranzo, citiamo il passaggio seguente, tratto da La Vita privata degli Antichi di Ren Mnard: I Romani facevano tre pasti al giorno. Il pi importante era la cena ("caena") che si svolgeva quando gli affari erano terminati. La cena doveva comprendere tre portate. Vi erano normalmente tre letti per ciascun tavolo: ci si chiamava "triclinium". Il "triclinium" regolare era disposto per tre persone. Vi era un ordine determinato per la posizione dei convitati. I letti erano disposti su tre lati della tavola, mentre il quarto lato era riservato per le necessit di servizio. Il pitagorico Varrone. in unopera perduta di cui Aulo Gellio ci ha conservato dei frammenti. dice che il numero dei convitati deve cominciare da quello delle Grazie e finire a quello delle Muse, ossia che necessario essere almeno tre, ma mai pi di nove. inutile sottolineare lanalogia che esiste tra la disposizione dei seggi in una tavolata di Loggia e quella del triclinium; la sola differenza che esiste che gli antichi mangiavano sdraiati. 12. Sulla lira di Anfione, cfr. Il Re del Mondo, cap XI. Per quanto riguarda i rapporti tra Tebe e la Thebah ebraica, cfr. ibid. A proposito del ruolo del fabbro nella costruzione della lira di Pitagora, occorre ricordare che la Bibbia (Gen. IV, 21-22) considera fratelli Jubal padre di quelli che suonano larpa e Tubalcan, che per primo lavor i metalli. Si conosce il ruolo importante che questultimo riveste nel simbolismo massonico. In molte Logge americane (non sappiamo se sia lo stesso in Inghilterra), figura una tavola rappresentante la storia del fabbro e di re Salomone; questa importante storia sembra fare allusione a una certa reintegrazione dellarte metallurgica, di cui si conosce il carattere allo stesso tempo pericoloso e sacro. 13. Simboli della Scienza Sacra, cap. XVIII e XXXVII. 14. Ibid., cap. XVII. 15. Cfr. La Grande Triade, cap. XXV. 16. stato A. K. Coomaraswamy ad esporre per la prima volta, nella Review of Religion, il significato che Plutarco non aveva che intravisto... o che non aveva voluto divulgare (Cfr. la recensione di Ren Gunon in tudes Traditionnelles, ottobre 1946). 17. Si dice che Pitagora avesse addomesticato unorsa che obbediva alla sua voce. Sui legami del Pitagorismo con il culto delfico dellApollo iperboreo (il Dio geometra), cfr. La Crisi del Mondo Moderno, cap. I. 18. Tutti i giochi della Grecia antica avevano del resto un evidente carattere tradizionale: i vincitori di Olimpia, che ritornavano nella loro patria attraverso la breccia dei muri, simboleggiavano senza dubbio la necessit della violenza per riconquistare il paese natale, che il regno dei cieli.

19. I Fedeli dAmore nel terzo grado della loro gerarchia possedevano un rito chiamato saluto (in francese salut) o salute (brindisi, in francese sant). assai curioso che queste due parole siano rimaste i due elementi essenziali del rituale della tavolata di Loggia. Sembra anche che il numero dei brindisi, che ha variato molto nel corso degli anni, dovesse essere regolarmente di cinque; per lultimo di questi brindisi, nelle Logge anglosassoni, si utilizza una formula che risale a unepoca remota, e che invoca il ritorno al paese natale. E tutto quello che avviene dopo questo brindisi considerato come extra-massonico, come a voler suggerire che con questo ritorno, gli obiettivi della Massoneria sono raggiunti. 20. Cfr. Considerazioni sulliniziazione, cap. XXIX. 21. Philosophumena, II. 22. Vi un elemento molto importante nellascesi pitagorica che ci si stupisce di non trovare nella Massoneria attuale: si tratta della musica. La Massoneria operativa che utilizzava, come il Compagnonaggio, numerose canzoni, possedeva forse certi canti, con un ritmo particolare, capaci di mettere il cantore in comunione con larmonia delle sfere? possibile; ma ci che giunto fino a noi, almeno in Francia, riguardo alle canzoni massoniche di un livello tale che preferiamo non parlarne. 23. A. Reghini sembra pensare che il grado di Maestro sia stato introdotto dopo il 1717 perch, egli dice, le Costituzioni di Anderson lo ignorano. Pu ben darsi che Anderson abbia ignorato questo grado, ma in ogni caso gli elementi di tale grado esistevano ben prima del XVIII secolo, dal momento che la Massoneria operativa aveva un carattere salomonico molto pronunciato.

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