| SOLIDI PLATONICI
UN PO’ DI STORIA.
Gid nel IV secolo a.C. Teeteto (fig.1) aveva scoperto che esistono
soltanto cinque solidi regolari, aventi cioé per facce uno stesso poligono
regolare, con lo stesso numero di facce ad ogni vertice.
Tuttavia il primo a parlare dettagliatamente di “solidi" al punto di
collocarli alla base della vita fu il filosofo Platone che li descrisse nella sua
opera pil importante “IL TIMEO"(fig.2), seguendo, cosi, la tradizione
Pitagorica che identificava i principi della realta con i principi della
razionalita matematica e geometrica. Sull'ingresso della sua Accademia
era addirittura scritto “Non enti chi non sa‘di geometria”.
Secondo il pensiero Platonico, Dio prese dal caos primordiale la terra, |'
aria, I' acqua, il fuoco e le rese pit belle ordinandole secondo delle
forme.
“...quando poi dio prese a ordinare |' Universo, da principio il fuoco e |
acqua e la terra e |’ aria, che pure avevano qualche vestigia di sé,
erano tuttavia in quello stato,;come conviene che sia ogni cosa dalla
quale dio @ assente: e cosi stando allora queste cose, egli dapprima le
adorné di forme e di numeri. E che dio le compose nel modo pit bello e
pit buono che potesse, mentre prima non erano cosi, questo da noi sia
detto d' ogni cosa per sempre.”b HA tg.1 Teoteto
4ig.2, Raffaello Scuola di Atene
Dal Timeo si legge che i quattro elementi sono corpi e come tutti i corpi
hanno una forma, una profondita e quest'ultima contiene in sé la natura
del piano che é fatto di triangoli
| triangoli principali che generano tutti gli altri triangoli sono il triangolo
rettangolo isoscele e il triangolo rettangolo scaleno.
Questi due triangoli principali costituiscono I'essenza di tutte le forme dei
quattro elementi.
Seguendo questo pensiero, Platone tenta, quindi, di caratterizzareciascun solido regolare (cubo, tetraedro, icosaedro, ottaedro) mediante
il numero di triangoli che lo compone. Egli usa triangoli rettangoli in cui
un cateto é& meta dell'ipotenusa, mediante essi @ possibile costruire
triangoli equilateri e quadrati, ma non pentagori.
Contando i triangoli che compongono ciascuna faccia del solido,
Platone gli attripvisce un numero e lo associa a uno dei quattro elementi.
ll primo solido é il tetraedro, con quattro facce a forma di triangoli
equilateri, ciascuno dei quali € composto da sei triangoli rettangoli
scaleni. In tutto, quindi, il tetraedro si compone di 24 triangoli rettangoli
scaleni. Ad esso é associato |’ elemento del fuoco.
(fig 2a).fig? immagine costruita con
Cabs
ll secondo solido é |’ ottaedro regolare, che si compone di otto triangoli
equilateri. In tutto, quindi, I' ottaedro si compone di 48 triangoli rettangoli
scaleni. Esso é associato all’ aria. (fig.2b).Fig.2b immagine costruta con Cabs
ll terzo solido é |' icosaedro regolare che si compone di 20 triangoli
equilateri, e quindi in tutto, di 120 triangoli rettangoli scaleni. Esso é
associato all’ acqua.(fig.2c)
Fig.2c immagine costuita con Cabi{| quarto solido regolare @ il cubo, formato da sei facce quadrate,
ciascuna costituita da quattro triangoli rettangoli isosceli. Quindi il cubo,
in tutto, € composto da ventiquattro triangoli rettangoli isosceli. Esso &
associato alla terra. (fig.2d)
Fig.24 immagine costruita con Cabs
Il quinto solido regolare é il dodecaedro, che si compone di dodici
pentagoni regolari. Naturalmente il dodecaedro (fig.2e) non pud essere
costituito da triangoli e quindi, non pud generarsi dagli altri solidi regolari.
Platone associa questa splendida figura all’ Universo, creando la
cosiddetia “quintessenza". Questa identificazione suggerisce un"
immagine di perfezione che indubbiamente nasce dal fatto che il
dodecaedro, in volume, approssima pil degli altri poliedri regolari la
sfera. E la sfera per gli antichi greci era considerata la figura perfetta.Fg.2e immagine costuita con Coto
TETRAEDRO. > FUOCO > PLASMA > 24
CUBO > TERRA > SOLIDO > 24
OTTAEDRO > ARIA > GAS > 48
ICOSAEDRO > ACQUA > LIQUIDO > 120
Tutte queste forme associate ai quattro elementi bisogna concepirle cosi
piccole, tanto da non esser visibili all'occhio umano, ma che messe
insieme fanno percepire al nostro occhio la massa dell’ elemento.
Utilizzando un linguaggio moderno, € come se le molecole checompongono gli elementi abbiano tali forme.
Basandosi sui risultati ottenuti, Platone, elabora una curiosa teoria in base
alla quale:
una particella di liquido = 2 particelle di gas + una di plasma.
In questo modo egli scopri una versione di cid che oggi esprimiamo
dicendo che una molecola d' acqua (H20) si ottiene componendo 2
atomi di idrogeno e uno di ossigeno, infatti i quattro triangoli di un
tetraedro ed i sedici di due ottaedri si possono appunto ricomporre nei
venti triangoli dell’ icosaedro.
Idrogeno e Ossigeno oggi:
H+H+O= acqua
Fuoco e Aria allora:c—
Ak
03, dol Teo
Naturalmente solo aria, acqua e fuoco possono combinarsi o scomporsi,
in quanto caratterizzati dallo stesso tipo di triangoli.
Il fatto che Ia terra sia costituita da triangoli di altro tipo indica una
difficolta a trasmutare e prefigura i materiali inerti. Anche il dodecaedro
non pud mutare, in quanto non € accettabile che la quintessenza si
trasformi o venga generata dalle sostanze elementari,
ASPETTI MATEMATICI
Successivamente al grande filosofo ateniese, il grande matematico
Euclide studié i solidi regolari. Egli ordind il materiale derivante dagli studi
Platonici, perfeziond i teoremi di Teeteto e diede delle dimostrazioni
inconfutabili di risultati che erano stati dimostrati in modo imperfetto dai
suoi predecessor.
Euclide affronia la descrizione dei poliedri platonici nel libro “GliElementi". Tuttora la geometria piana é studiata sulla base di tale opera,
@ per questo motivo é chiamata “geometria euclidea".
Diamo alcune definizioni.
In geometria piana un poligono regolare é una figura che ha lati e
angoli uguali.
Un solido, invece, ha per facce poligoni regolari, i vertici di tali facce si
chiamano vertici del poliedro; | lati di tali facce si chiamano spigoli del
poliedro.
Ad ogni vertice del poliedro corrisponde un angoloide,costituito da
almeno tre angoli piani la cui somma é minore di 360°.
Un poliedro si dice convesso quando presi due punti qualsiasi in esso, il
segmento che li unisce é interamente contenuto nel poliedro.
| poliedri convessi rispettano una proprieté notevole detta Relazione di
Eulero:
“Ogni poliedro ha un numero di spigoli (S$) uguale alla somma del
numero di facce (F), del numero di vertici (V) meno 2"
F+V-255
Nel caso dei solidi platonici, riportiamo la seguente tabella. (Tab. 1)Solido _|facce (F)]spigoli (S)]vertici (V)
tetraedro [4 6 4)
| |
cubo 6 12 8
!
| aed 8 12 6 |
\dodecaedro| 12 30 20 |
icosaedro | 20 30 120)
Tob. 1
Un poliedro che non ha tutte le facce uguali o gli angoloidi uguali é
detto poliedro irregolare; esistono, perd, anche i poliedri semiregolari le
cui facce sono costituite da diversi tipi di poligono regolare,un esempio
di poliedro semiregolare é il pallone da football caratterizzato da facce
pentagonali ed esagonali. |! primo a disegnarlo fu Leonardo Da Vinci (fig.
4).fig. Firenze, Museo di Leonardo Da Vinci
Per i poliedri esiste un vincolo: la somma degli angoli che delimitano un
angoloide non pud raggiungere 360°, dove per angoloide si intende la
parte di spazio racchiusa da tre o pil piani che si intersecano lungo
spigoli concorrenti in un vertice. Per scoprire l'origine di questo vincolo
possiamo usare un'apposita apparecchiatura: un rettangolo di polistirolo,
cui sono fissati, in tre punti non allineati, gli estremi di tre elastici. Legando
insieme gli altri tre estremi degli elastici, si trova il punto V (vedi fig. 5).
Sollevando V si pud realizzare una piramide con la base fissa e gli
angoloidi variabili. Ora, man mano che ci allontaniamo dalla base,
l'angoloide della piramide in V diminuisce la sua ampiezza cosi come la
somma dei singoli angoli formati dagli spigoli che concorrono in V.
Quando V sta sul piano di base la somma degli angoli vale esattamente
360° ma non esistono pil né l’angoloide né la piramide, e V non évertice di una figura solida.
fig. 5
Ora siamo in grado di dimostrare che i cinque solidi platonici sono i soli
poliedri regolari esistenti. Visto che il poliedro deve essere costruito con
facce regolari prendiamo in esame i vari poligoni regolari ed osserviamo.
che cosa accade. Partiamo dal triangolo equilatero: esso ha gli angoli di
60° gradi. Possiamo accostare 3 triangoli tale che 3 x 60° = 180° < 360° e
costruiamo cosi un angoloide. Poiché é possibile chiuderlo con un altro
triangolo uguale ai precedenti, si pud costruire un tetraedro; il tetraedro
(da tetra = quattro), infatti, € formato in tutto da 4 facce triangolari.4
Possiamo accostare 4 triangoli equilateri intorno ad un vertice: si avra 4x
60° = 240° < 360°. Si pud costruire l'angoloide saldando tra loro due lati
estremi. Se si chiude con un altro angoloide uguale, utilizzando in tutto 8
triangoli equilateri, si ottiene un solido che ha facce ed angoloidi uguali
tra loro ed @ quindi un poliedro regolare: un ottaedro.
Possiamo accostare 5 triangoli : 5 x 60° = 300° < 360°. Si pud costruire
l'angoloide saldando tra loro due lati estremi. Si pud chiudere il poliedro
utilizzando in tutto 20 triangoli equilateri uguali: si avra un icosaedro (da
icos = 20).
Accostando invece 6 triangoli equilateri non € pil. soddisfatta la
condizione che la somma degli angoli deve essere <360°: le facce si"
schiacciano " su un piano. Dunque non possono esistere altri poliedriregolari con facce triangolari oltre i tre gid trovati. Possiamo ora
accostare dei quadrati: con 3 x 90°= 270° < 360°, si ottiene un angoloide
che permette poi di costruire un cubo o esaedro. Gid quattro quadrati
non vanno pil bene, perché la somma dei quattro angoli che
concorrono in un vertice @ uguale a 360°: si rimane cosi nel piano.
Possiamo usare dei pentagoni: la somma degli angoli interni di un
pentagono regolare € data da (n-2) x180° con n = 5, dunque ogni
angolo interno misura 108°, cosi tre angoli misurano : 3 x 108° = 324°<360°.
Si ottiene un dodecaedro, ma con quatiro pentagoni la somma supera
360°.
Con tre esagoni la situazione si presenta in questo modo: ogni angolo
interno misura 120°.
Accostando tre esagoni si realizza un angolo di 360° e questo non ci
permette di uscire dal piano.
Non € possibile nessun'altra costruzione, con nessun altro poligono
regolare. Infatti, gli angoli interni dei poligoni regolari con pil di 6 lati
risulteranno maggiori di 120°. Poiché per costruire un angoloide
occorrono almeno tre di tali poligoni, la somma degli angoli che
delimitano l'angoloide sarebbe maggiore di 360° , mentre la condizione
per poter costruire un solido (convesso) € che tale somma sia minore di
360°. In tutto quindi non si possono avere che cinque poliedri regolari.SOLIDI E ARTE
| solidi platonici hanno influenzato arte e architettura.
Durante il Rinascimento gli artisti usarono i solidi platonici e, pit in
generale, molti poliedri nelle loro produzioni e per lo studio delle
proprieta della prospettiva.
Per esempio Paolo Uccello (1397 - 1475) applicd i solidi nelle sue opere.
Famoso da questo punto di vista il mosaico realizzato nella chiesa di S.
Marco (fig. 6), in cui compare un solido stellato.
Poole Uecello "mosaico"| fig. 6)
Nei suoi ulfimi anni di vita (1416/17-1492) Piero della Francesca si
dedica completamente alla matematica e scrive tre libri. L'ultimo di
questi é sui cinque solidi regolari (‘De quinque corporibus regolaribus")
descritti da Platone nel Timeo. L'opera non fu mai pubblicata e fu
invece, plagiata da un suo studente, il frate Luca Pacioli ritratto nelparticolare sotto riportato (fig.7).
Luca Pacioli é l'autore dell'opera "De divina proportione" pubblicato a
Venezia (1509).
In tale immagine Fra Luca Pacioli viene ritratto da Jacopo de Barberi
con Guidobaldo, Duca di Urbino. Nella parte superiore sinistra vediamo
un rombo-cubododecaedro mentre sul tavolo si nota un solido regolare,
dodecaedro platonico.
Pacioli dedico l'intera seconda parte della Divina Proporzione ai solidi
platonici, collegandoli alla sezione aurea (p= 1,618).
Altro importante scienziato che si dedicd a tali forme fu Leonardo Da
Vinci, il quale disegno oltre sessanta illustrazioni per il libro di Pacioli. fig.
8)Leonardo D0 Vine! a2
Neti prima e neta seconde immagine vie la rappresentaxione oi un dodecaecto, nella terza al un icosaeato.
Fra Giovanni da Verona nel 1520 usd i disegni di Leonardo per
progettare i suoi intarsi per i pannelli di Santa Maria in Organo a
Verona (fig.9)
Fra Giovanni da Verona
(1.9)
Si noti in un pannello la rappresentazione dell'icosaedro oltre ad altri
solidi irregolari. Nell'altro pannello si trova un riferimento al mazzocchio
di Paolo Uccello e le sfere armillari che evocano la rappresentazione
del sistema solare come a stabilire una correlazione tra poliedri erappresentazioni dell'universo. Lidea sard ripresa in modo
particolarmente significativo nell'opera di Keplero.
Albrecht Durer (1471 - 1528) ebbe un grande interesse per la
geometria. Nell'incisione "Melancolia" compare un poliedro
iegolare corrispondente ad un cubo in cui sono stati tagliati gli
spigoli opposti. (fig. 10)
‘Albrecht Ouer"Metancola” (ig. 10)
Anche nell’ arte contemporanea ci sono riferimenti ai solidi regolari.
Salvator Dali nella sua “ Ultima cena" ha voluto rappresentare il
solido regolare alle spalle di Cristo, per indicare che il dodecaedro
é la forma usata dalla divinita per ricamare le costellazioni sull'
insieme dei cieli (fig.11).Solvator Dat“ ultima cena tig. 11)
La incisione di Escher (1902 - 1972) “Stelle " riprende i solidi
platonici oggetto di studio nel rinascimento. E', infatti, raffigurato
un dodecaedro.
Escher"stele" ig 12}
Nell’ architettura gid con Luca Pacioli si era tentato un utilizzo dei solidi
regolari, egli infatti nel suo libro “De Architettura” incoraggia gli architetti
a _usare la forma poliedrica ma pochi saguirono le sue indicazioni. Sarda,
poi, con Richard Buckminster Fuller che “la scienza de! design" si
visualizzera con strutture poliedriche e geodetiche. (fig. 13)SOLIDI E SCIENZA
La scienza inizid ad avvicinarsi alla teoria dei solidi regolari con Keplero.
Nel “Fedone”, Socrate dice: “L’Universo e la Terra hanno la forma di una
palla con dodici facce colorate di forma pentagonale e i corpi celesti
sono sospesi all’ interno".
Molto pil tardi un altro importante studioso, Johannes Kepler (1571-1630),
fu colpito dalle particolarita dei solidi regolari e tento di attribuire loro
caratteristiche cosmogoniche. Preparando una lezione di geometria si
accorse che il raggio del cerchio circoscritto ad un triangolo equilatero e
quello in esso inscritto erano proporzionali ai raggi delle orbite di Saturnoe Giove. Tenté, allora, di inserire tra le orbite di due pianeti successivi un
poligono regolare.
| pianeti all'epoca conosciuti erano: Mercurio, Venere, Terra, Marte,
Giove, Saturno.
Tuttavia non trovo riscontri sperimentali.
Tentd allora di usare i solidi regolari, che tra l'altro erano in numero
adatto per essere inseriti tra i pianeti allora conosciuti, e dopo aver
tentato varie combinazioni possibili ne trovo una che aveva
corrispondenza con i dati orbitali dell'epoca.
SFERA DELL'ORBITA DI SATURNO
Cubo
SFERA DELL'ORBITA DI GIOVE
Tetraedro
SFERA DELL'ORBITA DI MARTE
Dodecaedro
SFERA DELL'ORBITA TERRAIcosaedro
SFERA DELL'’ORBITA DI VENERE
Ottaedro
SFERA DELL'ORBITA DI MERCURIO
Ilsistema plonetario, da Mysterium Cosmographicum
Poco dopo Keplero si accorse che i dati sperimentali non concordavano
con la sua teoria e dedicé Ia sua vita allo studio delle orbite dei Pianeti
ticavando le sue celebri tre leggi.
Altro accostamento tra scienza e solidi é dato dalla scoperta di
alcune forme poliedriche di virus e molecole .
Un esempio é il virus dell’ HIV, la cui immagine é sotto riportata. (fig.1 4).La forma @ quella di un icosaedro.
Inmagine vius HIV fg. 14)
Possiamo, dunque concludere dicendo che Platone ebbe una brillante
intuizione e mostrd con la sua filosofia un legame_ reale della
matematica con cid che ci circonda. Un legame utile soprattutto
perché, ancora oggi; la matematica viene ritenuta una materia solo
astratta e spesso nelle scuole non si riesce a mostrare agli alunni |’
aspetto realistico di tale disciplina.
DUALITA’ TRA | SOLIDI
Dato un poliedro regolare se ne pud costruire un altro usando come
vertici i punti medi delle sue facce.
| solidi cosi ottenuti si dicono duali |' uno nell’ altro. Si pud verificare che
ottaedro ed esaedro, dodecaedro e icosaedro sono duali, mentre il
tetraedro & duale di se stesso.
RTA Di None
bet