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IL DESIDERIO DESIDERATO DI N.

FLAMEL

Il Tesoro di Filosofia ci fa conoscere la santit di Quello a cui appartiene ogni cosa, il Cielo, la Terra ed il Mare, e tutte le altre cose che sono state create. Da lui procedono tutti i Tesori della Saggezza, essendo egli solo il Creatore di tutto, e che ha avuto il potere di trar fuori ogni cosa dal Nulla, legando ed unendo le cose eterogenee con le omogenee, ed armonizzandole, quantunque differenti. Nella sua bont, ha voluto, con certi Medicamenti, rendere la salute alle Creature inferme e dare la perfezione alle cose imperfette. La qual cosa i Saggi, o antichi Filosofi, hanno pienamente inteso, e ci in due diverse maniere, come hanno scritto nei loro Libri.

Di queste due maniere, una vero, e l'altra falsa: ed il vero scritto in termini oscuri, affinch siano intesi soltanto dei Saggi, volendo essi nascondere la loro Scienza ai Malvagi che avrebbero potuto farne un cattivo uso.

Sappiate dunque che la nostra Scienza consiste nella conoscenza dei quattro Elementi le cui qualit si mutano reciprocamente une nelle altre; su questo i Filosofi la pensano nella stessa maniera. E sappiate poi che in ogni cosa creata sotto il Cielo, vi sono quattro Elementi, non visibili alla vista, ma esistenti realmente; cos, sotto l'aspetto di dottrina Elementare, i Filosofi hanno insegnato la loro Scienza, alludendo ai quattro Elementi in parecchie cose; come Sangue, Peli, Capelli, Ovuli, Urine ed altre Materie di cui non ho tenuto alcun conto, quando sono riuscito a comprendere i loro Scritti.

Abbiamo, allora, riconosciuto la vera Materia, o Sperma e Seme di tutti i Metalli, e ci che questo Mercurio cotto e congelato nel Ventre della Terra, al calore dello Zolfo che lo cuoce per sua propria virt, e per la Moltiplicazione del quale i diversi Metalli differiscono e si generano nella Terra; tuttavia il loro Seme o Materia pur essendo simile, questi diversi Metalli sono dissimili per accadimenti accidentali, ossia per la cottura e nutrimento pi o meno grande, pi o meno temperata, pi o meno ardente, cosa che affermano di un comune accordo i Filosofi. Perch certo che ogni cosa consta di ci in cui si riduce per soluzione; come lo si pu constatare per il Ghiaccio che, essendo formato di acqua, si scioglie in Acqua per il caldo. Se chiaro che il Ghiaccio, essendo Acqua si mutato in Acqua, parimenti i Metalli che sono stati Mercurio in origine, si convertono anche in Mercurio; il che dimostrer in questo Discorso.

Ci supposto, risolveremo facilmente l'argomento di Aristotele che dice al Libro delle Meteore: Sappia ogni Artista che le diverse Specie dei Metalli non possono trasmutarsi, se non sono ridotti nella loro prima Materia: riduzione di cui parleremo nel seguito.

La Moltiplicazione dei Metalli facile, ma non la loro Trasmutazione; perch ogni cosa che nasce nella Terra e cresce, si moltiplica; come si vede per le Piante, gli Alberi e gli Animali. Da un chicco di Grano, se ne generano mille; da un Albero, procedono mille Rami, o per meglio dire, un'infinit di altri Alberi, e da un solo Uomo stato procreato tutto il Genere Umano.

Ogni cosa dunque si aumenta e si moltiplica secondo la loro Specie, parimenti il Metallo pu aumentare e pu moltiplicarsi e ci senza nessuna differenza. Aristotele domanda se questo aumento e moltiplicazione si fa' nelle Miniere naturali o artificiali. Ora scontato che tutti i Metalli nascono e crescono nella Terra. Dunque possibile che si produca in essi un aumento ed una moltiplicazione all'infinito. Ma ci pu farsi solamente per quel che perfetto nella sfera della Luna, ossia nell'ordine dei Metalli, nella generazione e perfezione dei quali consiste la perfetta Medicina che l'elisir dei Filosofi che si pu ottenere soltanto con un Mezzo proprio o Cosa interposta, infatti non c' Movimento da una Estremit ad un'altra Estremit se non per un mezzo che loro proprio. Ho conosciuto la natura di questo Mezzo, o Cosa intermedia che contiene le Estremit che sono lo Zolfo ed il Mercurio. Con l'uno e l'altro si fa e si perfeziona l'elisir tramite la Cosa intermedia, la quale deve essere naturalmente purificata, pi cotta e meglio digerita, migliore perfetta, e di conseguenza pi prossima.

Cos, mio caro Lettore, guardati dall'errare e dal mancare, perch l'uomo raccoglier solamente il corrispettivo di ci che avr seminato. Vedi ora, dunque, ci che che la Pietra dei Filosofi, e conosci i Mezzi con cui si pu riuscire a farla. Ricordati sempre che niente di estraneo si mette n si aggiunge nella sua Composizione, ma al contrario, si devono eliminare le cose superflue; e che nulla conviene al nostro Segreto, se non ci che prossimo e della sua stessa natura. Ti ho, dunque, appena spiegato le Sentenze ed i Detti degli Antichi con le loro Parole oscure e nascoste sotto Enigmi e Parabole. Questo ho fatto, affinch tu giudichi se abbia bene inteso la Dottrina dei Filosofi, e comprenda che essi hanno scritto soltanto la verit. Prima Parola dei Filosofi

La prima Parola dei Filosofi ci che essi hanno chiamato Soluzione e Fondamento dell'arte. Cos, dice Maria, Sorella di Mos e Profetessa, rammollisci una Gomma, e congiungila con un altra, come in un vero matrimonio: in tal modo la renderai come una Acqua corrente; dice il Profeta: se non convertirete la cosa corporea in incorporea, lavorerete invano. Parmenide, o Egadimene, parlando di questa Soluzione o Conversione, dice nella Turba che alcuni, sentendo parlare di tale Soluzione pensano e

credono che sia Acqua di mare, ma che se avessero letto i Libri, e li avessero ben compresi, saprebbero che Acqua permanente che non pu essere tale senza essere disciolta, unita e identificata col suo Corpo. Infatti la Soluzione dei Filosofi non Imbibizione di acqua, ma Conversione e Mutazione dei Corpi in Acqua, cos come furono stati creati in origine; ossia in Mercurio, come il Ghiaccio si converte in Acqua liquida dalla quale ha avuto la sua Essenza. Cos, per la grazia di Dio, hai gi un Elemento che l'acqua, poich sai della riduzione del Corpo in Acqua liquida.

Seconda Parola dei Filosofi

La seconda Parola dei Filosofi che l'acqua si fa Terra con una leggera cottura, che deve continuare fin quando la Nefandezza, o Colore Nero non appare al di sotto. Infatti, come dice Avicenne al Capitolo degli Umori, il caldo che produce la sua azione in un Corpo umido genera e rende manifesto il Colore nero come lo si vede anche nella Calce che si fa comunemente. Per questo motivo, dice Monalibus, egli raccomanda a quelli che verranno dopo di lui di trasformare le cose corporee in incorporee, con una Dissoluzione, nel corso della quale bisogna accuratamente evitare che lo spirito non si converta in fumo, e non evapori per l'eccessivo calore. Maria, la Profetessa, dice ancora: conserva bene lo spirito, e bada che nulla se ne vada in fumo, regolando il fuoco e temperandone il calore come quello del Sole nel mese di Luglio, affinch con una lunga e dolce cottura, l'acqua si condensi in Terra nera. In tal modo otterrai un altro Elemento, che la Terra.

Terza Parola dei Filosofi

La terza Parola dei Filosofi concerne la Purificazione della Terra di cui Morien dice: questa Terra con la sua Acqua viene a Putrefazione, si monda, si pulisce e quando sar ben pulita, tutto il Segreto, con l'aiuto di Dio sar ben governato. Cos dice Ermes: l'Azot ed il Fuoco sbiancano l'Ottone, e ne tolgono la nefandezza [il colore neri]. E Morien dice a tal proposito: sbiancate l'Ottone, e rompete i vostri Libri, per timore che non siano rotti i vostri cuori. questa la Composizione di tutti i saggi Filosofi, la terza parte di tutta l'Opera. Aggiungete in seguito, come detto nella Turba, l'aridit della Terra nera con l'umidit della sua stessa Acqua; e fatela cuocere finch non diventi bianca. Avete cos l'acqua e la Terra con l'acqua imbiancata.

Quarta Parola dei Filosofi

La quarta Parola dei Filosofi riguarda l'acqua che potr sublimarsi una volta coagulata o congiunta con la Terra. Con questo mezzo avrai la Terra, l'Acqua e l'Aria ed quello che

Philippus dice nella Turba: imbiancatelo, e lo distillatelo prontamente con il fuoco, finch se ne estragga un Spirito, che troverete in esso e che chiamato la Cenere di Ermete. Ecco perch Morien dice anche: non disprezzate la Cenere, perch il Diadema del vostro cuore, ed una Cenere permanente. Nel Libro chiamo Lilium, scritto: aumentato il fuoco con un moderato e corretto regime, dopo che si giunti al Bianco, si perviene al Cinereo, ossia al colore della Cenere, che prende il nome di Terra calcinata. Questo fa ancora dire a Morien: in fondo al Vaso rimango la Terra calcinata che ha la natura di fuoco. E cos hai quattro Elementi, ossia l'Acqua disciolta in Terra disciolta e l'Aria sottile in Fuoco calcinato. Di questi quattro Elementi, dice anche Aristotele, nel suo Libro del Regime e Governo dei Principi: quando avrai avuto l'Acqua dall'Aria, l'Aria dal Fuoco, ed il Fuoco dalla Terra, avrai allora pienamente e perfettamente tutta l'arte del Filosofo; e, come afferma Morien, questa la fine della prima Composizione.

Quinta Parola dei Filosofi

Passiamo ora alla seconda Composizione che svela il Peso, e descrive la tintura e la vificazione della prima Composizione. Ci fa dire a Calib: nessuno ha, fino ad ora, potuto, n lo potr in seguito, tingere la Terra in foglie, se non con l'oro. Ecco perch Ermete dice: seminate il vostro Oro in Terra bianca in foglie che estratta per Calcinazione e la cui natura quella di Fuoco sottile e di Aria. Seminiamo, dunque, l'oro in questa Terra, quando vi mettiamo la Tintura di Oro; ma di per s n per sua virt propria, l'Oro potr mai tingere perfettamente un altro Corpo, se per Arte non reso perfetto. Per questo Morien dice: sebbene la nostra Pietra abbia gi naturalmente in s la Tintura, nondimeno l'oro come corpo non ha di per s movimento, se prima non riceve una pi grande perfezione con l'arte e una sua certa Operazione. Geber, nel Libro delle Radici, dice anche: l'operazione si fa, affinch la Tintura d'Oro sia resa migliore e pi perfetta di quanto essa non sia per sua propria natura; ed anche affinch si produca l'Elisir, secondo l'Allegoria o il Linguaggio oscuro dei Saggi; affinch sia fatta una Confettura, composta di una specie di Pietra, e ne sia ricavata una Medicina, per guarire, purgare e trasformare o trasmutare ogni Corpo in vera Luna. Ma per sapere se abbiamo bisogno del solo Oro, e non di altro Corpo, ascoltiamo Ermete il quale dice: nella prima composizione suo Padre il Sole, e la Madre la Luna: il Padre caldo e secco, e produce la Tintura; e sua Madre fredda ed umida, e nutre ci che stato generato. Per questa ragione il Sole e la Luna sono per loro stessi e a causa della loro natura, difficili a fondersi; e quando sono congiunti, cos come fa l'acido con l'oro, immediatamente si dissolvono. Ecco perch Maria dice: prendi il Corpo, getta su lui il Mercurio chiaro che si ottiene solamente per putrefazione; e prendi anche la Tintura dello Spirito, e avvicinala al fuoco finch tutto si fonda, e getta subito su lui la sua Donna che la Luna. Se dunque uno di essi sar tinto dalla nostra Pietra, mai potr la Medicina fondersi facilmente, non si render liquida, e non dar Tintura; ma il Mercurio si volatilizzer e se ne andrebbe in fumo, perch non c' in lui un Corpo pronto a ricevere la Tintura. Ora, il principale Segreto, di avere la Medicina prima che il Mercurio sfugga per liquefazione. vero che la congiunzione di questi

due Corpi necessaria nella nostra opera. Dunque, come dice Geber nel Libro perfetto dell'arte: il pi prezioso dei Metalli, perch la Tintura del rosso, che trasmuta ogni corpo; e conviene cuocerlo, tanto pi che questo il Lievito che converte tutta la Pasta nella sua natura; l'anima che congiunge lo Spirito al Corpo; poich cos come il Corpo umano senza Anima morto ed immobile, parimenti il Corpo impuro senza il Lievito che la sua Anima; infatti il Lievito del Corpo preparato converte nella sua natura tutta la Pasta, e non c' altro Lievito che quello acconciato al Sole ed alla Luna, che dominano su tutti gli altri Pianeti. Similmente questi due Corpi dominano su tutti gli altri Corpi, e li convertono nella loro propria natura, ed per questo che sono chiami Fermento o Lievito; senza questo Fermento, infatti, le Gomme non possono emendarsi ne correggersi, come lo afferma Mridius quando scrive: ci non pu emendarsi ne correggersi, se prima non si provveda ad una sottilizzazione con una Operazione dell'Arte. A questo proposito Ermete dice: figlio mio, estrai ed attira dai raggi del Sole l'Ombra loro propria, ossia, la Terrestrit o Natura terrestre. Cos, risulta evidente, la necessit della preparazione e sottilizzazione del Fermento o Lievito, come possiamo comprenderlo dalla similitudine di un Bambino il quale, in quanto alla sua creazione, nasce perfetto, ma non pu venire a perfezione di Operazione o di Vita, se prima non alimentato con un poco di latte, e se dopo si non gli se ne aumenta poco per volta, accrescendo cos prudentemente il suo cibo. ci che dobbiamo fare con la nostra Pietra. Prendi dunque nel nome di Dio la quarta parte del Fermento del Sole, ossia una parte di questo Fermento e tre parti del Corpo imperfetto, vale a dire della Luna, e sciolgo il Fermento finch non sia come Corpo imperfetto. Che il Vaso sia chiuso p'erfettamente, come conviene, e che ogni cosa sia ben preparata, come Ermete lo raccomanda, dicendo: prendi al principio della tua Opera parti fresche ed uguali degli elementi prima di mescolarli; poi mischia il tutto insieme, fora o brucia una volta finch siano armonizzati come per un matrimonio, e, in fondo al vaso, avvenga il Concepimento, e la Generazione della cosa procreata si faccia nell'aria. Questo fa dire a Morien: al principio fa' che la Luce rossa riceva e prenda il fumo bianco, in un Vaso, con salda Congiunzione senza che nulla possa volatilizzarsi.

Sesta Parola dei Filosofi

La sesta Parola dei Filosofi si riferisce alla congiunzione della quarta parte del Fermento sottilizzato con tre parti della Terra imbiancata, e dopo l'inzupperai con la sua propria Acqua, come prima, lo cocerai spesso, reiteratamente, finch di due Corpi se ne non faccia uno senza nessuna diversit di Colori. A tale proposito Morien dice: quando il Corpo bianco sar calcinato, metterai dentro la quarta parte del Fermento d'Oro; perch il Fermento, ossia l'Oro, come il Lievito del Pane che converte nella sua natura tutta la massa della Pasta. Cuocilo, dunque, nella sua propria Acqua, fin quando tutto diventi una Cosa ed un Corpo secco. Dice infatti Maria: quando verr in contatto con l'aria, lo congeler, e se ne generer un Corpo; l il Segreto. Sappi che quando dai il Fermento al suo Corpo, la sua Anima che gli dai. , anche,quanto Morien dice: se non metti e non spingi il Corpo pulito fino in fondo, se non lo rendi bianco, e non gli avrai dato l'anima , non avrai appreso nulla, e non apprenderai niente di questo Segreto.

Bisogna, dunque, fare commistione del Fermento col Corpo puro e netto, e non con un Corpo sporco ed impuro. Perch, come dice Bafius, questi Corpi non possono vicendevolmente mescolarsi, se prima non sono stati ben puliti e ben purificati; perch il Corpo non riceve lo spirito, n lo spirito riceve il Corpo, in modo che lo Spirituale diventi Corporale, ed il Corporale Spirituale, se, prima del loro commistione, non sono stati ben puliti e purificati perfettamente da ogni sozzura e da ogni impurit; ma quando sono ben puliti e ben purificati, lo spirito involger immediatamente il Corpo, e ugualmente far il Corpo con lo Spirito, e da questo loro reciproco abbraccio, ne scaturir una perfetta Operazione dell'Opera.

L'alterazione si fa cos per natura, e ci che era spesso e grossolano diventa sottile ed attenuato. quanto dice anche Ascanius nella Turba: lo spirito non si congiunge al Corpo, finch il Corpo non sia perfettamente purgato e pulito delle sue immondizie e delle sue lordure.

Quanto al momento della Congiunzione, si vedono apparire parecchie cose miracolose. Allora il Corpo imperfetto, mediante il Fermento prende un Colore stabile e permanente, e questo Fermento l'anima del Corpo imperfetto: e lo Spirito, per mezzo dell'anima si unisce al Corpo, e si trasforma, con lui, nel colore del Fermento, che diventa una stessa cosa con essi. Questo dolce Elisir, come dice Avicenna, si tinge con la sua propria Tintura, si tuffa sommergendosi nel suo Olio, e si fissa con la sua Calce della quale abbiamo trovato l'acqua, come per l'Argento vivo fra i Minerali, ed il suo Olio, come per lo Zolfo o l'Arsenico; ma, nei Minerali, l'operazione riesce ancora meglio, pi abbondante e pi sottile. Dice ancora Maria a proposito di queste Ruote o Mutazioni: non vi sono in questa Opera che cose meravigliose, perch in lei vi sono quattro Pietre delle quali un Re tiene il regime ed il governo. Perci chi ha intelligenza sottile e pesa le parole dei Filosofi, pu facilmente comprendere quanto hanno scritto con tanta oscurit, tutto viene infine chiarito e svelato; giacch dichiarano che la nostra Pietra composta di quattro Elementi, e pertanto l'hanno paragonata agli Elementi.

Abbiamo mostrato che ci sono quattro Elementi nella nostra Pietra; perch, come dice Rasis: ogni cosa sotto il Cielo della Luna, e che il sovrano Creatore ha creato, partecipa dei quattro Elementi; non che questi Elementi siano palesi alla vista, ma sono conosciuti dai loro effetti; perch la Pietra una sola Cosa, una sola Sostanza una Radice, una Natura come Ermete ce l'insegna, dicendo: nel nome di Dio, inizia con il conoscere la natura della nostra Pietra, perch essa procede dalla Radice della sua Materia, essendo di questa Radice ed in questa Radice, e nulla trovandosi in essa che da essa non sia provenuto, o che non ne sia uscito. Infatti, nulla conviene di pi ad una cosa se non ci che pi vicino alla sua natura, poich ogni cosa ama il suo simile.

Per questo Platone afferma: una Sostanza ed una Essenza che sono una cosa sola, Caldo e Secco, Freddo ed Umido; da ci deriva l'appellativo di Microcosmo, perch da esso, con esso e per esso sono tutti i Metalli; proprio come un Albero, nel quale i Rami, le Foglie i Fiori ed i Frutti sono da esso, in esso con esso e per esso. chiaro che ogni cosa generata soltanto dal suo simile, o da cosa simile alla sua

Specie, e che gli sia omogenea, voglio dire di una medesima natura. Cos, tale cosa solamente una, e non diversa e divisa; ma i Filosofi hanno dato a questa Pietra i nomi delle cose corporali di tutte le Specie. Per questo motivo, spiega Pitagora, questa Pietra si chiama con ogni nome, ma che tuttavia, ha soltanto un solo nome che gli sia proprio.

Con diversi nomi si chiama questa Luna, E la sua natura , tuttavia, solamente una.

Questa Luna, Anima ed Acqua sono chiamate con parecchi nomi, bench non ne abbia che uno vero. Ma, come dice Perrier: trascurate la pluralit dei nomi oscuri e tenebrosi; perch solamente una Natura che sovrasta ogni cosa, e non punto diverse Nature. Invero, non vi che una sola Natura che si fa germogliare e moltiplicare da lei stessa. Questa la ragione per cui, come il dice Diomedes, dobbiamo intendere che Natura non si rettifica, se non nella sua Natura nella quale non dobbiamo introdurre nessuna cosa eterogenea o estranea che non potrebbe emendarla n correggerla; ma lasciare, come ho appena detto, che germogli e si moltiplichi da sola, come ce lo insegna Maria, quando scrive: Kibrit bianco e Calce umida, che procedono da un'unica Radice e sono una medesima Cosa, sono le Radici di questa Arte; ed i Filosofi hanno chiamato queste cose con parecchi nomi ma che tuttavia si riferiscono ad una cosa solamente. Morien ce lo conferma, dicendo: vi dico la verit, niente ha indotto in errore i nuovi Filosofi quanto la moltitudine dei nomi; ma sappiate che questi nomi sono solamente i Colori che si manifestano nella Congiunzione; in tal modo non errerete nel cammino dell'Opera. Infine, sebbene i Filosofi abbiano moltiplicato i nomi e le loro Sentenze, tuttavia essi intendono solamente una cosa sola, una sola via, un solo modo di operare, un'unica dimostrazione di Colori. Notate che questa diversit di Colori si mostra soltanto al momento della Congiunzione dell'Anima col Corpo. In una volta solamente, dice Morien, il fuoco rinnova in esso i diversi Colori. I Filosofi hanno detto anche che la nostra Pietra composta di Corpo, di Anima e di Spirito e hanno detto la verit, perch il Corpo, di per se imperfetto un Corpo greve, pesante, informe, malato e morto.

L'acqua, lo spirito che purga, sottilizza ed imbianca il Corpo. Il Fermento, l'Anima che d al Corpo imperfetto la vita, che non aveva prima, e gli restituisce una migliore e pi eccellente forma. Il Corpo, Venere e femmina; e lo spirito, Mercurio. Ecco perch Morien dice: non si pu ottenere il Mercurio, se non da Corpi sciolti per liquefazione, ma non con una liquefazione volgare e comune, ma solamente con quella che rimane fissata, fin quando lo Sposo e la Sposa non si siano uniti insieme; vale a dire fino al bianco o imbiancamento. Sappiate, poi, che il Corpo interamente liquefatto ed sciolto, allorquando il nero appare nella Cottura. Ci che fa dire a Bonellus: quando vedrete che il nero eminente, e che comincia ad emergere sull'acqua, sappiate che il Corpo in quel momento completamente disciolto. Cuocetelo nella sua Acqua con un calore moderato, fin quando si dissecchi con il vapore, e se ne far una cosa che introdurr in se la perfezione. Ma lo spirito converte a se il Corpo sublimato e penetrato, e a causa di questo, lo si chiama Acqua di vita, Acqua permanente e penetrante. Questo fa dire a Dardarius

nella Turba, che il Mercurio l'acqua permanente senza la quale nulla si pu fare; perch la sua virt un Sangue spirituale congiunto al Corpo che essa muta in Spirito per la mistura che si fa di essi; ed essendo ridotti in un'unica cosa, si trasformano uno nell'altro; giacch il Corpo incorpora lo spirito, e lo spirito trasmuta il Corpo in Spirito, dandogli il colorito e il colore simile al Sangue: giacch tutto ci che ha Spirito, ha anche Sangue, ed il Sangue un umore spirituale che rinforza la Natura. E sappiate che pi il Corpo cotto, lavato o imbevuto nel suo proprio umore, pi sembrer chiaro, puro e migliore. Ma, come dice Morien, niente pu togliere all'Ottone la sua ombra se non l'Azoth, quando cotto con esso fino a renderlo di colore bianco come gli occhi di Pesce; infatti, in tal caso, la sua virt si trasmuta nella natura del suo Fermento.

Notate per che il Fermento l'Acqua fissa che tinge la Pietra, la vivifica, l'avvolge e la sostiene. per questo che Maria afferma: il Corpo fisso della Materia di Saturno, comprendente digestione e separazione di Tinture e di Colori, Corpo fisso senza del quale il nostro Segreto non sortirebbe alcun effetto, fino alla congiunzione del Sole e della Luna in un unico Corpo, Infatti, come dice Euclide, l'artificio di questa Arte consiste solamente nel Sole e nel Mercurio; i quali, essendo armonizzati e congiunti, hanno una Tintura infinita, poich nell'Opera si acquista un Colore disteso e sfumato nel bianco e gran parte del bianco si converte in Color limone, ci che si pu provare versando del Sangue nel latte e nell'acqua. Ordunque, dato che il Fuoco gi mescolato con l'Acqua, essi saranno quattro. Si operi poi in modo che tutto si riduca ad Uno, e si conseguiranno i risultati sperati, poich allora un Corpo diverr fuoco debole e non debole, e la pace sar su di lui; ma dal principio alla fine la Preparazione di queste costituisce la preziosa Acqua fissa. Questa infatti palesa chiaramente la sua Tintura nella Proiezione: essa la Mediatrice, o Cosa media fra le Cose opposte, il Principio, il Centro e la Fine, ovvero la Cosa iniziale, mediana e finale. Chi intende ci comprende la Dottrina dei Saggi.

Inoltre alcuni Filosofi hanno detto: se non convertirete i Corpi nel mio Corpo e se non opererete soltanto con le Cose incorporee, non riuscirete a trovare la giusta regola ed il cammino della verit. E se i Filosofi dicono il vero, nella descrizione di questa Operazione, poich dapprima il Corpo viene trasformato in Acqua, cosicch la Cosa corporea diviene incorporea, vale a dire Spirito; successivamente, nella Congiunzione, lo Spirito, cio l'Acqua, si fa Corpo. A questo proposito, Ermete dice: trasforma le Nature e troverai quello che cerchi. Ed vero, perch nella nostra Arte innanzitutto facciamo di una Cosa spessa una Cosa sottile, vale a dire convertiamo il Corpo in Acqua, dopo di ch di una Cosa umida ne facciamo una secca, cio dell'Acqua facciamo Terra, in tal modo cambiando reciprocamente le Nature: infatti, di una Cosa corporea facciamo una Cosa spirituale e viceversa. E quanto dice Ermete stesso: la nostra Opera consiste nella conversione dei Corpi da una ad altra Essenza, da una Cosa in un'altra, da debolezza in forza, dall'essere spessi all'essere sottili, dalla corporeit alla spiritualit, cos come dal Seme dell'Uomo nella matrice della Donna si produce, attraverso la loro naturale congiunzione, una trasformazione da una Cosa in un'altra, fino alla formazione dell'Uomo perfetto. Infatti, come afferma Aristotele, ogni Generazione in natura si origina

da cose omogenee, e questo fatto costante si verifica anche nella Generazione dei Metalli. Per questa ragione, i Filosofi dicono: fate che non vi si inserisca alcuna cosa estranea, n Polvere, n Acqua, n altro, poich se vi entrer qualcosa di eterogeneo, di differente per natura, tutto sar corrotto e interamente distrutto. Ce lo conferma il Re Aros, dicendo: che esso non sia agglutinato che col suo nobile Zolfo, il quale gli simile, perch la sua origine. Dopo di ci, facciamo in modo che quel che si trova di sopra sia uguale a quel che si trova di sotto; vale a dire, che lo Spirito sia fatto Corpo e il Corpo Spirito, come vien detto al principio della nostra Opera e come si apprende nella Sublimazione. Allora infatti, ci che sta di sotto come ci che sta di sopra e viceversa, ed il tutto si tramuta in terra. Per questo motivo, Ermete dice: quel che per Sublimazione si trova in alto come quel che per Precipitazione si trova in basso; quel che per Costipazione si trova in basso come quel che per Ascensione si trova in alto, per preparare cose miracolose da una sola Cosa.

L'Acqua e la Terra sono in basso, l'Aria e il Fuoco tendono verso l'alto. L'Acqua e la Terra concepiscono e nutrono; l'Aria e il Fuoco agiscono, armonizzano, congiungono. Questi quattro elementi, nella nostra Pietra, sono compresenti in proporzioni armoniose, come ci insegna Senior, quando afferma che i quattro Elementi sono purificati nella nostra Pietra: poich in essa l'Acqua fissa, l'Aria tranquilla, la Terra ferma e il Fuoco avviluppa il tutto. Queste quattro Nature, che si respingono a vicenda, sono nella Pietra, da essa generate. dunque chiaro, da quanto abbiamo appena detto, che la nostra Pietra composta da quattro elementi. Tutti i Filosofi hanno detto che la nostra Pietra fatta di quattro Elementi, che contengono Corpo, Anima e Spirito. Hanno poi aggiunto che queste tre entit sono di una sola Natura e di una Materia, e che sono con una sola Radice e un'Acqua. Certo questa la verit, perch tutta l'Opera si fa con la nostra Acqua, e di essa, in essa e per essa sono tutte le cose necessarie. Essa infatti discioglie i Corpi, non con una volgare Soluzione comune, cos come gli Ignoranti pensano che si trasformino in Acqua le Nubi che si sciolgono, bens con una Soluzione davvero Filosofica si convertono in un'Acqua untuosa e viscosa, da cui i Corpi sono stati procreati. Perci Socrate dice: l'Acqua la vita di tutte le cose, poich quest'Acqua produce la Dissoluzione del Corpo e dello Spirito e trasforma una cosa morta in una viva. l'Aceto fortissimo, pi acido dell'acido stesso. Cuocetelo fino a farlo coagulare, ma badate bene che l'Aceto non evapori tutto, andandosene in fumo. Inoltre, questa stessa Acqua tramuta i Corpi in Cenere, polverizzandoli. Ascoltate quel che ci dice in proposito il re Martas: la nostra Acqua congela i Corpi e li annerisce, e quest'Acqua lava tutti i Corpi, portandone via tutto il color nero; tinge poi tutta la Materia bianca di rosso. Essa ridona vita perpetua a tutte le cose morte, ed per questo che viene apprezzata ed esaltata, poich fra tutte le cose, essa sola fa le pi grandi e meravigliose Operazioni. Morien dice: l'Azoto e il Fuoco imbiancano l'Ottone e ne asportano ogni traccia di colore scuro. L'Ottone un Corpo impuro, ma l'Azoto Mercurio. Inoltre, quest'Acqua fa s che si congiungano diversi Corpi, dopo che essi sono stati predisposti, e questa congiunzione tale che il calore del fuoco non pu vincerla. Questa stessa Acqua provoca l'unione fra il Corpo e il Fermento, li muta uno nell'altro e li protegge dalla combustione; la Terra infatti, calcinata e imbiancata, viene fatta sublimandosi e

viene resa spirituale e della medesima natura d'Aria, in modo da farla diventare cosa spirituale e aerea, incorruttibile e penetrante. A questo proposito, Ermete dice: l'Acqua dell'Aria, che si trova fra il Cielo e la Terra, la vita di tutte le cose, fungendo da Mediatrice tra il Fuoco e l'Acqua, per il tramite del calore e della sua umidit. Per il calore, essa pi vicina al Fuoco, per l'umidit, pi prossima all'Acqua. Queste particolarit danno luogo alle nozze fra l'Uomo e la Donna: lo Spirito, infatti, per la sua tenuit pu paragonarsi all'Aria. Dunque l'Acqua dell'Aria vivifica il Morto, causa l'unione e garantisce la Composizione della Combustione del fuoco. Per questo motivo i Filosofi hanno detto: converti l'Acqua in Aria, affinch la vita sia fatta con la vita, poich essa, una volta entrata, Vita e Spirito.

La nostra Acqua dunque sublima i Corpi, non per Sublimazione volgare, come pensano gli Ignoranti, i quali credono che la nostra Sublimazione si riferisca al salire in alto. In tal modo, prendono dei Corpi calcinati, vi aggiungono Spiriti sublimati, come lo Zolfo, il Mercurio, l'Acqua, il Sale Ammoniacale e l'Arsenico, e li mescolano. Cos, a forza di fuoco, producono una tale Sublimazione che i Corpi vanno in alto con gli Spiriti,e allora affermano che gli Spiriti e i Corpi sono sublimati, purgati e purificati di tutte le scorie, ma si sbagliano, poich dopo questa Sublimazione, essi trovano tutto pi impuro di quanto non fosse prima, perch l'Arte pi flebile della Natura. Alberto Magno dice in proposito, nel suo Libro dei Minerali: quando gli Umori estranei sono purgati dalla sostanza dello Zolfo con gli artifici della Natura, l'Arte non pu purificarli di nuovo, poich gli artifici della Natura sono pi sottili di quelli dell'Arte. Per questo motivo la nostra la Sublimazione dei Filosofi e per mezzo di essa da una Cosa piccola e corrotta se ne produce una grande, pura, perfetta, eccellente. Quando diciamo: costui asceso ad una tale Dignit, ugualmente diciamo: i Corpi sono sublimati, cio sottilizzati e mutati in un'altra natura. Cos sublimare la stessa cosa che sottilizzare, e la nostra Acqua lo fa perfettamente. Sull'argomento Morien dice: la nostra Acqua elimina il fetore del Corpo morto, in cui non vi pi Anima; e quando quest'Acqua avr reso bianca l'Anima, e l'avr sublimata conservandole il Corpo, essa eliminer da questo Corpo ogni traccia di cattivo odore,

Dice Archimede: prendete la Materia dalle sue proprie Miniere e sublimatela; mandatela nel punto pi alto delle sue Montagne e riducetela alla sue Radici. Dunque sublimare non altro che sottilizzare una Materia spessa. In proposito Ermete dice: sublima con sottigliezza e ingegno e separa il sottile dallo spesso; dalla Terra infatti essa sale al Cielo e poi ridiscende in Terra, per penetrare nelle Regioni inferiori della gravit e della pesantezza, alfine di fermarsi e di restarvi. Intendi dunque in questo modo la Sublimazione dei Filosofi, poich su questo punto molti si sono ingannati. Inoltre la nostra Acqua mortifica i Corpi, li vivifica, li conduce in Occidente e li rivolge poi verso Oriente. Essa rende manifesto il Color nero nella mortificazione, quando i Corpi si convertono in Terra, per mezzo della putrefazione. Dopo di ci, appaiono molteplici Colori, prima dell'Opera al bianco, alla fine della quale il bianco fisso e permanente. Infatti, cos come un grano di Frumento seminato nella

terra genera molti altri grani, se vi si marcisce e muore e, viceversa, non produce nulla se non vi muore, similmente il Seme di tutte le cose che nascono e crescono sulla terra deve mutare e putrefarsi, e se la corruzione alligna in esso, immediatamente germoglier una Semenza simile a quella da cui ha tratto le Radici. La medesima cosa si verifica per la nostra Acqua: essa si nutre, si putref, si corrompe; poi, germogliando, risuscita e si vivifica da s. In proposito, Calib dice: quando ho visto l'Acqua congelarsi, allora ho appreso che la Scienza era certa e ho creduto per tal segno che il Segreto era verace. Cuocete dunque quest'Acqua col suo Corpo, finch l'umidit sia disseccata dal fuoco, e continuate a disseccarla cos finch sia possibile riconoscere che essa ha raccolto il suo Spirito e che ha fatto la sua dimora nelle Radici del suo Elemento. Questo avverr quando avrai mortificato il Corpo bianco e tenero, allora l'Acqua sar spirituale, poich avr il potere di convertire le Nature in altre Nature, e inoltre potr vivificare i Corpi morti, facendoli germogliare e fruttificare.

Per di pi, la nostra Acqua ha diversi meravigliosi Colori, i quali si manifestano in s gran numero, da non potersi credere n immaginare. In quel momento, lo Spirito si armonizza con il Corpo per mezzo dell'Anima. Lo Spirito anche il legame dell'Anima, e l'Anima estratta dai Corpi la Tintura dell'Acqua. Su questo punto, Senior cos si esprime: nell'Acqua la Tintura dei Tintori, e quest'Acqua se ne va sopra il Drappo per disseccamento, restandovi impressa la sua propria Tintura. La stessa cosa accade per quest'Acqua o Anima, che porta con s la Tintura, ovvero il mare sulla Terrabianca, alterata e fogliata o schiumosa. Ermete chiama quest'Acqua l'Acqua dalla schiuma d'Oro, oppure Fiore di Zafferano, perch tinge la Terra calcinata; perci - egli dice - seminate l'Oro nella Terra bianca fogliata. Di qui si procede per l'Acqua spirituale e l'Anima, Tintura del Sole, rimane col Corpo. Quest'Anima come un'esalazione sottile, che si mostra soltanto per il suo effetto, e la sua azione consiste in una manifestazione di Colori. Il fuoco si genera dal fuoco, e si alimenta nel fuoco, ed figlio del fuoco, e perci bisogna che ritorni al fuoco, affinch non debba temere il fuoco, cos come il Fanciullino ritorna alle mammelle della Madre. Alcuni Filosofi hanno anche derivato il nome della nostra Pietra da quello del Metallo bianco; ed questa la ragione per cui Ismindrio e Luca hanno detto nella Turba: voi che perseguite la nostra Scienza, sappiate che la vera Tintura si pu ottenere soltanto dal nostro Metallo bianco, il quale non deve affatto essere confuso con i Metalli volgari, perch questi corrompono ogni cosa. A tale ammonimento si aggiunge: il Metallo dei Filosofi invece purifica ogni cosa cui si associ e la rende perfetta. Perci dice Platone: ogni Oro Metallo, ma non ogni Metallo Oro; infatti per natura l'Oro pressoch simile al Metallo, per la pesantezza e la durezza, e nella natura del Metallo non vi altro che ci che si trova nella natura dell'Oro per la corruzione che nella terra. Tuttavia, il nostro Metallo ha Spirito, Corpo e Anima, e queste tre cose costituiscono un'unit, poich Spirito, Anima e Corpo sono una cosa sola, tanto pi che quest'Anima Spirito per uno, di uno, con uno, che la sua Radice. Dunque, il Metallo dei Filosofi l'Elisir perfetto e compiuto di Spirito, Corpo e Anima. Per questo motivo, i Filosofi stessi hanno dato diversi nomi alla loro Pietra, affinch soltanto i

Sapienti potessero intenderla, e ne fosse preclusa la comprensione agli Ignoranti; ma, per quanti appellativi adoperino, anche differenti uno dall'altro, tuttavia essi si riferiscono ad un'unica cosa.

A questo proposito, Morien dice: vi una Pietra occulta, sepolta nel pi profondo di una Fontana vile e abietta; questa Pietra coperta di sterco e di escrementi e, bench non sia che una, le si attribuiscono nomi di tutte le specie. Aggiunge poi: questa Pietra, che non pietra, animata, ed ha la virt di procreare e di ingrandirsi. Questa Pietra Uccello, e non n pietra n uccello. Questa Pietra molle e prende la sua razza originaria da Saturno o da Marte, Sole o Venere, se essa Marte, Sole e Venere. Questa Pietra da sola pi splendente e rilucente di tutte le altre, anche pi della Luna, poich ora Argento, poi sar Oro, e le saranno date parecchie Forme e Specie, come quelle elementari dell'Acqua, del Vino, del Sangue, del Cristallino, del Latte della Vergine, dello Sperma o Seme dell'Uomo, dell'Aceto, dell'Orina d'Infante, della Pietra o Gomma del Sole, e inoltre il suo proprio splendore. L'Orpimento costituisce e forma il primo Elemento. Tale Pietra talvolta chiamata la Pietra predetta, il Mare purgato e purificato col suo Zolfo. Cos i Filosofi adoperano e cambiano vari nomi, perch non vogliono rendere manifesto un tal Segreto ai Folli e agli Ignoranti, e lo inviluppano in forme diverse e sotto nomi differenti, affinch soltanto i Saggi e i Sapienti possano sciogliere quel viluppo e comprenderlo. Lo stesso Morien aggiunge: la nostra Pietra la Confezione o Composizione del nostro Segreto, e nel suo ordine simile alla Creazione dell'Uomo. Infatti, per prima cosa si d luogo alla Congiunzione, per seconda alla Corruzione, per terza alla Fecondazione, per quarta al Parto, per quinta al Nutrimento. Pesa bene e cerca di intendere le parole di questo Filosofo, e non ti potrai smarrire lungo il cammino che conduce alla Verit. Apri gli occhi, caro Lettore, renditi conto che lo Sperma dei Filosofi un'Acqua viva e che la loro Terra il Corpo imperfetto; Terra che chiamata Madre, perch ha in s tutti gli Elementi, e per questa ragione quando lo Sperma di Mercurio si congiunge con la Terra del Corpo imperfetto, allora si ha la Congiunzione; in quel momento, infatti, il Corpo di Terra o la Terra del Corpo imperfetto si discioglie in Acqua di Sperma e diventa Acqua senza alcuna divisione.

Altrove anche detto: la Soluzione del Corpo e il Congelamento dello Spirito sono due cose distinte, ma ad esse si riferisce un'unica operazione, perch lo Spirito si congela soltanto attraverso la Dissoluzione del Corpo e il Corpo si dissolve soltanto attraverso il Congelamento dello Spirito. Quando poi il Corpo e l'Anima si armonizzano congiungendosi, ognuno di essi, agendo contro il Compagno, tende ad assimilarlo. La Terra e l'Acqua ce ne forniscono un esempio: quando infatti alla Terra si aggiunge l'Acqua, questa, con la sua umidit, tende a disciogliere la Terra e, facendola meno consistente di quanto non fosse prima, la inumidisce e la rende simile a s, poich essa meno consistente della Terra. La medesima azione svolge l'Anima nel Corpo: in questo modo, l'Acqua si fa diventare densa con la Terra, e ad essa diviene simile, quanto alla densit, perch la Terra pi densa dell'Acqua. Per questo motivo, s'immagina che fra la Soluzione della Terra e il Congelamento dello Spirito non vi sia alcuna

differenza di tempo n alcuna diversit nell'Operazione, cosicch l'una si verifica nell'altro. Ordunque, non essendovi nella Congiunzione dell'Acqua con la Terra differenze di tempo n diversit di operazione, similmente non devono esservi differenze di tempo n di maniere d'operare, quando si mescolano il seme dell'Uomo con lo sperma della Donna, al momento della loro Congiunzione. Essi non si separano pi: nell'Ordine Naturale non vi che uno Scopo, un Fine, una Via, un'Operazione. In proposito, il Re Merlino afferma: la Congiunzione presuppone la Mescolanza, e le Semenze si mescolano come il Latte, il che si pu vedere quando la Mescolanza perfetta, e da questa perfetta Mescolanza consegue la Generazione. Da quanto abbiamo appena riportato, bisogna intendere che quando la Terra si dissolve in Polvere nera e comincia a ritenere del Mercurio, bisogna intendere, dicevo, che il Maschio che esercita la sua azione con la Femmina, vale a dire l'Azoto con la Terra. In proposito, dice Arisleo nella Turba: gli Uomini non generano fra loro, n le Donne concepiscono da sole; infatti pu esservi Generazione soltanto fra Maschio e Femmina. La Natura si compiace solamente quando i Maschi ricevono le Femmine, poich allora si produce la Generazione, e non accoppiando dissennatamente Nature estranee e vicendevolmente discordanti.

Dunque, fa' congiungere tuo figlio Gabertin con sua sorella Beya, che una fanciulla fredda, dolce e tenera. Gabertin il Maschio, Beya la Femmina che corregge Gabertin, perch questo trae da essa la sua origine. Sebbene poi Gabertin sia pi caldo di Beya, tuttavia senza la sua presenza non pu dar luogo alla Generazione; Gabertin allora giace con Beya e muore all'istante, perch Beya monta su di lui, lo avviluppa e lo rinchiude nel suo ventre, cosicch pi nulla sia visibile di Gabertin. Beya dunque ha avviluppato Gabertin con un amore tanto veemente, che, riassorbendolo interamente, lo ha concepito e trasmutato nella sua natura, dividendolo in diverse parti. Ecco quel che dice ancora il Re Merlino: ci che nel Concepimento assomigliava al Latte, si cambia ora in Sangue; ci che era bianco diventa nero, e poi compare il rosso risplendente. La Fecondazione avviene quando la Terra si imbianca, avendo la Natura imposto il suo corso. L'Acqua mescolata alla Terra cresce e si moltiplica e la Generazione si produce con l'aumento di nuova Stirpe. Si deve allora purificare la Terra annerita, e renderla bianca con il calore del fuoco. Su questo punto, cos si esprime Haly: prendi ci che precipitato in fondo al Vaso, puliscilo bene al calore del fuoco, fino a farne sparire il color nero e ad eliminarne la densit e la sporcizia. Fanne anche volatilizzare e dissolvere ogni aggiunta di umidit, finch il tutto diventi come Calce bianchissima, essendo scomparsa ogni macchia e ogni scoria. Allora la Terra sar pura e pronta a ricevere l'Anima. La Fecondazione, corroborando e confrontando ci che stato mutato, costituisce la promessa, dopo il Concepimento, di qualcosa dotato di pi grande perfezione; e quel che stato ben purgato, si congiunger poi in una buona pace. Il Parto si verifica quando il Fermento dell'Anima si armonizza con il Corpo, cio con il Corpo e Terra resi bianchi, in modo che del Tutto si faccia Uno, tanto nella Sostanza che nel Colore. Allora sar nata e compiuta la nostra Pietra dalla perpetua vita. In quel momento infatti lo Spirito si congiunge in armonia

col Corpo, per mezzo dell'Anima: la vera Composizione. Su questo punto, ascoltate Haly: tutto questo si fa con la putrefazione e con le nozze, nelle quali non si fa altro che mescolare il sottile con il denso, armonizzare e inserire l'Anima nel Corpo, mentre putrefazione significa cuocere la Terra, innaffiandola finch, ottenuto un miscuglio omogeneo, tutto sia ridotta ad Unit. In queste Materie, non si d luogo al alcuna diversit, variet o separazione. La Terra allora, mescolata con l'Acqua, cercher di trattenere ci che denso, e quel che sottile sentir di dover purificare l'Anima col fuoco, perch essa possa sopportarlo. Similmente, lo Spirito nato in quei Corpi tenter di spandersi con quelli. Ecco cosa dice in proposito il Re Merlino:

La Quarta Fecondazione per mezzo della Corruzione del Fanciul fa produzione. A quel che nato la vita data e gli negata se non nato.

I1 momento del Nutrimento quando la Creatura, uscita dal ventre, ha bisogno di essere nutrita. Il primo alimento il Latte, ad un calore acconcio, affinch la Creatura appena nata sia rafforzata poco per volta, aumentando le dosi di nutrimento in proporzione dell'accrescimento; infatti, pi si fortificano le Ossa, pi facilmente il Fanciullo raggiunger la giovinezza e, quindi, un'et perfetta, di una forte Sostanza e di una grande virt.

Nella nostra Opera, bisogna operare allo stesso modo. Sappiate dunque che nulla si pu generare senza calore; che il calore eccessivo corrompe il Composto e lo fa perire; che il Bagno troppo freddo respinge e allontana quel che vi congiunto, mentre il calore temperato, con la sua dolcezza, elimina gli umori del Corpo portatori di corruzione. Il che fa dire a Morien: quel che prima, nascendo, vien dato alla luce, viene poi nutrito e custodito. I1 Fuoco supera l'Acqua e la Fenice amministra il Nutrimento, bruciandolo. Per questo motivo, la nostra Pietra chiamata il Figlio nato, e, a questo proposito, scritto nella Turba: onorate il vostro Re, che viene dal fuoco, incoronatelo con un Diadema e illuminatelo finch raggiunga un'et perfetta. Non fatelo bruciare n fuggire a causa del calore eccessivo, poich se lo provocherete con una quantit di calore maggiore di quella occorrente, egli vi priver della sua guida e del suo governo. Il Sole suo Padre, la Luna sua Madre. Il Vento lo porta nel ventre e la Terra la sua Nutrice. E vero poi che egli si nutre del suo proprio Latte, vale a dire dello Sperma da cui ha tratto la sua origine. Sia dunque annaffiato sovente e scaldato con moderazione, col suo Mercurio, molto spesso, fino a farlo bere a saziet. Allora, come dice Haly, il Corpo trattiene la Tintura, la Tintura fa apparire il Colore, e il Colore fa risaltare la Tintura, nella quale la Luce, la Vita, la Natura. Questa la retta, breve via per arrivare alla perfezione della nostra Materia, al fine della nostra Arte, alla consumazione della nostra Opera.

Servendoti di tutto quello che ti ho appena riferito, caro Lettori, potrai intendere senza difficolt le parole oscure dei Filosofi e comprendere come siano tutti concordi su questo punto, che cio non vi altro modo, oltre quello da me illustrato, per operare saggiamente nella nostra Arte. Ordunque, possiedi gi la Soluzione del Corpo e la sua Riduzione alla Materia primordiale qua propria; hai quindi la conversione di Quello in ferra; similmente, hai l'Imbiancamento della Terra nera, poich conosci la Sottilizzazione o Mutazione in Aria. Allora infatti si verifica la Distillazione dell'umidit che in essa e quel che si leva dalla Terra assume la natura dell'Aria, e la Terra resta calcinata ed allora il fuoco di Natura. Avrai cos la mescolanza di Anima, Corpo e Spirito insieme, e la conversione o mutazione dell'uno nell'altro. Da ci il Composto viene grandemente accresciuto e questo molto pi utile di quanto si possa immaginare o congetturare. Tutto questo avviene grazie all'aiuto del Signore, Unico Dispensatore di tutti i Tesori e di tutte le grazie; Egli che Uno e Trino, e che regna nei Secoli dei Secoli. Cos sia.

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