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I recettori sensoriali
In ogni sistema sensoriale il contatto iniziale con il mondo esterno avviene tramite strutture
nervose specializzare dette recettori sensoriali.
Il recettore sensoriale la prima cellula di ogni via sensoriale e trasforma lenergia dello stimolo in
energia elettrica tramite la genesi di un potenziale detto potenziale di recettore, la cui ampiezza e
durata dipendono dall intensit e dal decorso temporale dello stimolo applicato.
NB: il processo attraverso cui lenergia specifica dello stimolo viene convertita in segnale elettrico
viene detto trasduzione dello stimolo. La maggior parte dei recettori specificatamente selettiva
per una solo forma di energia, una propriet detta specificit del recettore.
Luomo possiede quattro classi di recettori, ciascuna delle quali sensibile principalmente ad una
sola forma di energia dello stimolo: meccanica, chimica, termica od elettromagnetica:
-
I termocettori della cute rilevano la temperatura corporea e quella dellaria ambiente e degli
oggetti con cui veniamo in contatto
I fotorecettori della retina sono sensibili ai fotoni (ie a un preciso range di radiazioni
elettromagnetiche)
NB: i meccanismi di trasduzione dellenergia degli stimoli sono diversi a seconda del tipo di stimolo
fisico.
Ciascuna delle principali modalit presenta diverse qualit costituenti o submodalit; questo di
deve al fatto che ogni recettori si comporta come un filtro per una gamma ristretta di energia o
larghezza di banda. Per esempio, i singoli fotorecettori non sono sensibili a tutte le lunghezze
donda della luce, ma solo ad una piccola parte dello spettro visibile, in tal caso si dice che i
recettori sono sintonizzati con uno stimolo adeguato, che lunico stimolo che attiva un recettore
a bassi livelli energetici.
la capacit di localizzare la sede della stimplazione sul corpo o la fonte dello stimolo nello
spazio
Queste capacit spaziali si fondano sulla struttura del campo recettivo di ciascun neurone
sensoriale, che quellarea della superficie recettiva a livello della quale la stimolazione eccita la
cellula.
Ogni recettore risponde solo a stimoli applicati allinterno del suo campo recettivo; uno stimolo
che agisce su unarea pi grande del campo recettivo di un recettore attiva anche i recettori
adiacenti: la dimensioni di uno stimolo perci influenzano il numero complessivo di recettori che
vengono stimolati.
La densit di recettori a livello di una regione del corpo determina in quale misura il sistema
sensoriale in grado di risolvere i dettagli degli stimoli applicati in questa regione. Una elevata
densit allinterno della popolazione di recettori presenti in una regione periferica consente una
pi fine risoluzione spaziale dei dettagli degli stimoli perch i recettori possiedono i campi recettivi
pi piccoli.
Differenze nella densit dei recettori si ripercuotono, a livello del SNC, nelle mappe del corpo
prodotte dalla disposizione topografica delle afferenze: i ogni mappa le rappresentazioni delle
regioni del corpo pi densamente innervate occupano aree pi piccole per il minor numero di
afferenze che raggiungono il SNC.
Legge di Weber
Nel 1834 Weber dimostr che la sensibilit dei sistemi sensoriali alle differenze di intensit
dipende dallintensit degli stimoli stessi. Siamo in grado di riconoscere facilmente che un peso da
1 kg diverso da un altro di 2 kg, ma moto difficile distinguere tra due pesi di 50 e 51 kg.
Tuttavia, in entrambe le serie la differenza sempre di 1 kg. Questa relazione stata espressa
mediante lequazione nota come legge di Weber:
Legge di Fechner
Nel 1860 Fechner estese la validit della legge di Weber alla descrizione della relazioni fra intensit
dello stimolo (S) ed intensit della sensazione sperimentata dal soggetto (I):
In alcune forme di esperienza sensoriali, quale il senso di pressione sulla mano, stata riscontrata
una relazione lineare fra intensit dello stimolo ed intensit della sua percezione. In questo caso, si
tratta di una funzione esponenziale con esponente unitario (n = 1).
La pi bassa intensit dello stimolo che un soggetto pu percepire viene detta soglia sensoriale e,
di norma, viene determinata mediante un procedimento statistico: per convenzione, la soglia
viene definita come lintensit dello stimolo che viene percepita nella met dei casi.
La soglia sensoriale di una modalit dipende dalla sensibilit dei recettori.
Codifica dellintensit
Le caratteristiche quantitative degli stimoli sensoriali misurate nelle indagini psicofisiche vengono
codificate dalle caratteristiche della scarica della popolazione di neuroni sensoriali attivati dagli
stimoli.
I vari aspetti dellattivit neuronale, quali la durata della scarica di un neurone, o il numero dei
neuroni attivi e la loro frequenza di scarica, codificano lintensit ed il decorso temporale
dellesperienza sensoriale.
La frequenza di scarica delle fibre afferenti aumenta con laumentare dellintensit dello stimolo:
la modificazione del potenziale di membrana prodotta da uno stimolo sensoriale viene
trasformata in un codice digitale di impulsi, per cui la frequenza di potenziali dazione diventa
funzione dellampiezza del potenziale di recettore. Ne consegue che stimoli intensi generano
potenziali di recettore pi ampi e frequenze di potenziali dazione pi elevate.
Inoltre gli stimoli pi intensit attivano anche un maggior numero di recettori, perci lintensit
dello stimolo viene codificata anche dalla consistenza della popolazione di recettori attivati. Questi
codici di popolazione dipendono dal fatto che i singoli recettori di un sistema sensoriale hanno
soglie differenti (bassa soglia - alta soglia).
Recettori ad adattamento rapido: sono attivi solo quando lintensit dello stimolo aumenta o
diminuisce e cessano di scaricare in risposta ad una stimolazione di intensit costante,
segnalando perci la frequenza o la velocit dello stimolo
Lesistenza di due tipi di recettori, ad adattamento rapido e lento, documenta un altro
importante principio della codificazione sensoriale. I sistemi sensoriali rilevano i contrasti fra i
diversi stimoli nel tempo e nello spazio.