Sei sulla pagina 1di 6

CODIFICA DELLE INFORMAZIONI SENSORIALI

Secondo una prospettiva moderna la sensazione e la percezione costituiscono i punti di partenza


per lanalisi scientifica dei processi mentali.
Sebbene i vari sensi differiscano tra di loro nei meccanismi della ricezione, tutti hanno in comune
tre caratteristiche: uno stimolo fisico; una serie di eventi attraverso i quali lo stimolo viene
trasformato in impulsi nervosi; una risposta a questo segnale sotto forma di percezione o di
esperienza cosciente della sensazione.
La psicofisica descrive le relazioni tra caratteristiche fisiche di uno stimolo ed attributi
dellesperienza sensoriale.
La fisiologia sensoriale ha per oggetto di studio dei processi nervosi innescati dallo stimolo, cio le
modalit di trasduzione dello stimolo a livello dei recettori sensoriali e le caratteristiche della
successiva elaborazione da parte del sistema nervoso centrale.

CARATTERISTICHE DEI SISTEMI SENSORIALI


Lapproccio moderno allo studio delle sensazioni ebbe inizio nel XIX secolo con le ricerche di
psicofisica delle sensazioni di Weber e Fechner.
Essi scoprirono che, nonostante la diversit delle sensazioni che generano, tutti i sistemi sensoriali,
quando vengono stimolati, ritrasmettono segnali concernenti quattro attributi di base delle
informazioni inerenti lo stimolo: modalit, sede, intensit e decorso temporale. Nel loro
complesso, questi quattro attributi dello stimolo compongono la sensazione.
La modalit definisce una classe generale di stimoli sulla base del tipo di energia che gli stimolo
trasmettono. I recettori, insieme alle vie centrali con cui sono connessi ed alle aree cerebrali alle
quali proiettano, compongono i sistemi sensoriali e lattivit nervosa a livello di ciascun sistema
genera tipi specifici di sensazioni, quali tatto, gusto, visione e udito.
La sede dello stimolo rappresentata dallinsieme dei recettori di un sistema sensoriale che
vengono attivati. Allinterno di ogni organo di senso i recettori sono distribuiti in modo
topografico, per cui la loro attivit segnala non solo la modalit dello stimolo, ma anche la sua
posizione nello spazio e le sue dimensioni.
Lintensit dello stimolo viene segnalata dallampiezza della risposta in ogni recettore, che in
rapporto con lammontare complessivo dellenergia dello stimolo liberata a livello del recettore
stesso.
Il decorso temporale dello stimolo viene definito dallinizio e dalla fine della risposta del recettore
e dipende dalla velocit con cui lenergia dello stimolo comincia ad essere efficace e cessa di
esserlo a livello del recettore stesso.

I recettori sensoriali
In ogni sistema sensoriale il contatto iniziale con il mondo esterno avviene tramite strutture
nervose specializzare dette recettori sensoriali.
Il recettore sensoriale la prima cellula di ogni via sensoriale e trasforma lenergia dello stimolo in
energia elettrica tramite la genesi di un potenziale detto potenziale di recettore, la cui ampiezza e
durata dipendono dall intensit e dal decorso temporale dello stimolo applicato.
NB: il processo attraverso cui lenergia specifica dello stimolo viene convertita in segnale elettrico
viene detto trasduzione dello stimolo. La maggior parte dei recettori specificatamente selettiva
per una solo forma di energia, una propriet detta specificit del recettore.

Luomo possiede quattro classi di recettori, ciascuna delle quali sensibile principalmente ad una
sola forma di energia dello stimolo: meccanica, chimica, termica od elettromagnetica:
-

I meccanocettori del sistema somatosensitivo mediano il senso del tatto, le sensazioni


propriocettive ed il senso di posizione delle articolazioni; i meccanocettori dellorecchio
interno mediano ludito ed il senso di equilibrio

I chemocettori sono implicati nel senso di dolore, prurito, gusto e olfatto

I termocettori della cute rilevano la temperatura corporea e quella dellaria ambiente e degli
oggetti con cui veniamo in contatto

I fotorecettori della retina sono sensibili ai fotoni (ie a un preciso range di radiazioni
elettromagnetiche)

NB: i meccanismi di trasduzione dellenergia degli stimoli sono diversi a seconda del tipo di stimolo
fisico.

Ciascuna delle principali modalit presenta diverse qualit costituenti o submodalit; questo di
deve al fatto che ogni recettori si comporta come un filtro per una gamma ristretta di energia o
larghezza di banda. Per esempio, i singoli fotorecettori non sono sensibili a tutte le lunghezze
donda della luce, ma solo ad una piccola parte dello spettro visibile, in tal caso si dice che i
recettori sono sintonizzati con uno stimolo adeguato, che lunico stimolo che attiva un recettore
a bassi livelli energetici.

Sede dello stimolo


Allinterno di un organo di senso la disposizione spaziale dei recettori attivati da uno stimolo
contiene importanti informazioni sulle caratteristiche dello stimolo stesso. Nelle modalit della
sensibilit somatica e della visione l distribuzione spaziale dei recettori contiene informazioni circa
la sede di uno stimolo sul corpo o nel mondo esterno.
In queste modalit la consapevolezza spaziale comprende tre diverse capacit percettive:
-

la capacit di localizzare la sede della stimplazione sul corpo o la fonte dello stimolo nello
spazio

la capacit di valutare le dimensioni e le forma degli oggetti

la capacit di rilevare i fini dettagli dello stimolo o dellambiente

Queste capacit spaziali si fondano sulla struttura del campo recettivo di ciascun neurone
sensoriale, che quellarea della superficie recettiva a livello della quale la stimolazione eccita la
cellula.
Ogni recettore risponde solo a stimoli applicati allinterno del suo campo recettivo; uno stimolo
che agisce su unarea pi grande del campo recettivo di un recettore attiva anche i recettori
adiacenti: la dimensioni di uno stimolo perci influenzano il numero complessivo di recettori che
vengono stimolati.
La densit di recettori a livello di una regione del corpo determina in quale misura il sistema
sensoriale in grado di risolvere i dettagli degli stimoli applicati in questa regione. Una elevata
densit allinterno della popolazione di recettori presenti in una regione periferica consente una
pi fine risoluzione spaziale dei dettagli degli stimoli perch i recettori possiedono i campi recettivi
pi piccoli.
Differenze nella densit dei recettori si ripercuotono, a livello del SNC, nelle mappe del corpo
prodotte dalla disposizione topografica delle afferenze: i ogni mappa le rappresentazioni delle
regioni del corpo pi densamente innervate occupano aree pi piccole per il minor numero di
afferenze che raggiungono il SNC.

Intensit delle sensazioni


La psicofisica fece il suo esordio con lo studio sistematico dellintensit delle sensazioni prodotte
da stimoli di intensit nota.
Lintensit delle sensazioni dipende dallintensit dello stimolo e la capcit dei sistemi sensoriali di
estrarre informazioni circa lintensit dello stimolo importante per due ragioni: distigunguere
stimoli che differiscono fra di loro solo per lintensit e valutare lintensit degli stimoli.

Legge di Weber
Nel 1834 Weber dimostr che la sensibilit dei sistemi sensoriali alle differenze di intensit
dipende dallintensit degli stimoli stessi. Siamo in grado di riconoscere facilmente che un peso da
1 kg diverso da un altro di 2 kg, ma moto difficile distinguere tra due pesi di 50 e 51 kg.
Tuttavia, in entrambe le serie la differenza sempre di 1 kg. Questa relazione stata espressa
mediante lequazione nota come legge di Weber:

dove S la pi piccola differenza di intensit discriminabile tra uno stimolo di riferimento S ed un


secondo stimolo di intensit tale che possa essere riconosciuto come divero dal primo e K una
costante. Questa differenza minima di intensit nota come differenza appena percettibile (o
differenza soglia).
Quindi la differenza di intensit necessaria per poter discriminare uno stimolo di riferimento da un
secondo stimolo aumenta con lintensit dello stimolo di riferimento.

Legge di Fechner
Nel 1860 Fechner estese la validit della legge di Weber alla descrizione della relazioni fra intensit
dello stimolo (S) ed intensit della sensazione sperimentata dal soggetto (I):

dove S0 lintensit-soglia dello stimolo e K una costante.


Nel 1953 Stevens not che, per unampia gamma di intensit di stimolazione, lintensit della
sensazione viene descritta meglio da una funzione esponenziale piuttosto che da una funzione
logaritmica:

In alcune forme di esperienza sensoriali, quale il senso di pressione sulla mano, stata riscontrata
una relazione lineare fra intensit dello stimolo ed intensit della sua percezione. In questo caso, si
tratta di una funzione esponenziale con esponente unitario (n = 1).
La pi bassa intensit dello stimolo che un soggetto pu percepire viene detta soglia sensoriale e,
di norma, viene determinata mediante un procedimento statistico: per convenzione, la soglia
viene definita come lintensit dello stimolo che viene percepita nella met dei casi.
La soglia sensoriale di una modalit dipende dalla sensibilit dei recettori.

Codifica dellintensit
Le caratteristiche quantitative degli stimoli sensoriali misurate nelle indagini psicofisiche vengono
codificate dalle caratteristiche della scarica della popolazione di neuroni sensoriali attivati dagli
stimoli.
I vari aspetti dellattivit neuronale, quali la durata della scarica di un neurone, o il numero dei
neuroni attivi e la loro frequenza di scarica, codificano lintensit ed il decorso temporale
dellesperienza sensoriale.
La frequenza di scarica delle fibre afferenti aumenta con laumentare dellintensit dello stimolo:
la modificazione del potenziale di membrana prodotta da uno stimolo sensoriale viene
trasformata in un codice digitale di impulsi, per cui la frequenza di potenziali dazione diventa
funzione dellampiezza del potenziale di recettore. Ne consegue che stimoli intensi generano
potenziali di recettore pi ampi e frequenze di potenziali dazione pi elevate.
Inoltre gli stimoli pi intensit attivano anche un maggior numero di recettori, perci lintensit
dello stimolo viene codificata anche dalla consistenza della popolazione di recettori attivati. Questi
codici di popolazione dipendono dal fatto che i singoli recettori di un sistema sensoriale hanno
soglie differenti (bassa soglia - alta soglia).

Durata delle sensazioni


Le propriet temporali di uno stimolo sono codificate dalle variazioni della frequenza di scarica dei
neuroni sensoriali. Gli stimoli iniziano, aumentano di intensit, fluttuano o rimangono stazionari e,
alla fine, cessano.
Molti recettori segnalano la velocit con cui uno stimolo aumenta o diminuisce di intensit
modificando la loro frequenza di scarica, secondo un sistema di codifica tale per cui i neuroni
segnalano importanti propriet degli stimoli non solo quando scaricano, ma anche quando
cessano di scaricare.
Sebbene la scarica continuativa di un neurone sensoriale codifichi lintensit dello stimolo, se
questo persiste per parecchi minuti senza cambiare di posizione o di intensit, la scarica del
neurone diminuisce e la sensazione scompare (fenomeno delladattamento).

Tale adattamento pu essere lento o rapido:


-

Recettori ad adattamento lento: rispondono ad uno stimolo prolungato e costante, sono in


grado di segnalare lintensit di uno stimolo per parecchi minuti. La durata dello stimolo viene
segnalata dalla persistenza della depolarizzazione del recettore, che, a sua volta, genera una
serie di potenziali dazione per tutta la durata dello stimolo

Recettori ad adattamento rapido: sono attivi solo quando lintensit dello stimolo aumenta o
diminuisce e cessano di scaricare in risposta ad una stimolazione di intensit costante,
segnalando perci la frequenza o la velocit dello stimolo
Lesistenza di due tipi di recettori, ad adattamento rapido e lento, documenta un altro
importante principio della codificazione sensoriale. I sistemi sensoriali rilevano i contrasti fra i
diversi stimoli nel tempo e nello spazio.

Potrebbero piacerti anche