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RADIESTESIA E MEDICINA VIBRAZIONALE

di Roberto Beghini

COSE LA RADIESTESIA
La Radiestesia si pu definire come la capacit umana di percepire i campi
vibrazionali della materia. Infatti, secondo il Dizionario Enciclopedico Mondadori, il
termine radiestesia sembra derivare in parte dal latino e in parte dal greco: da
radius = raggio e isthesis = sensazione. Il significato perci risulta essere:
percezione di energie radianti.
Ogni corpo facente parte dei tre regni minerale, vegetale ed animale emette uno
specifico segnale che corrisponderebbe allenergia radiante propria del corpo
emettitore, definibile anche come lunghezza donda, genere di grandezza rilevabile
con la tecnica radiestesica. Ogni corpo possiede propriet sia emittenti sia riceventi.
Luomo in particolare, essendo dotato di un cervello pi evoluto, in grado di utilizzare
egregiamente le sue facolt percettive e perci radiestesiche; egli infatti pu percepire
molti tipi di segnali, pu elaborarli e perfino misurarne lentit.
Una volta imparata la metodologia, si ha cos a disposizione un formidabile mezzo di
monitoraggio, denominato appunto tecnica radiestesica, utile per effettuare indagini
bio-energetiche e per testare rimedi vibrazionali, farmaci, alimenti e supplementi
nutrizionali.
COME FUNZIONA LA RADIESTESIA?
Alla base del funzionamento della radiestesia vi un fenomeno di bio-risonanza.
Per ricordarci cos la risonanza basta pensare al famoso ed elementare esperimento
con i due diapason. Questo test dimostra che elementi di natura simile vibrano di un
segnale elettromagnetico identico, ovvero hanno la stessa lunghezza donda o
frequenza, e perci risultano essere legati energeticamente. Se si entra in una stanza
dove vi sono diversi pianoforti, e si preme un tasto di uno qualunque, la nota
corrispondente verr emessa anche da tutti gli stessi tasti degli altri pianoforti posti in
quella stanza.
Gli eventi di telepatia che avvengono tra gemelli o persone consanguinee, potrebbero
essere effettivamente catalogati come manifestazioni di bio-risonanza.
Il nostro essere, avvalendosi di questa capacit, funge da analizzatore biologico ed
perci in grado di comunicarci quale musica, colore o rimedio vibrazionale sia meglio
per noi, indicandoci sia eventuali compatibilit ed affinit biologiche, sia
incompatibilit; e questo avviene tramite il fenomeno radiestesico.

Ma con la radiestesia si va ancora oltre; infatti, attraverso il cervello siamo in grado di


inviare o ricevere input fino a lunghissime distanze. Cos possibile fare una diagnosi
energetica, usando determinati accorgimenti, anche in assenza del soggetto e
addirittura a molti km di distanza.
Il fenomeno radiestesico coinvolge tutto il nostro essere: il corpo fisico, la mente e lo
spirito; ecco perch definirei la radiestesia tecnica energetica globale. Infatti, le
risposte che vogliamo ottenere sono anche suggerite dal nostro inconscio che io
chiamo intuito subcosciente, e quest intuito non forse anche parte della voce
dellessere spirituale racchiuso dentro il nostro involucro fisico?
Per concludere: la radiestesia una tecnica bioenergetica di risonanza la cui
funzionalit data dalla cooperazione tra cervello e subconscio. Perci luomo un
apparecchio di monitoraggio perfetto; deve soltanto imparare ad utilizzarsi.
GLI STRUMENTI DELLA MODERNA RADIESTESIA
Il biotensore lo strumento radiestesico moderno per antonomasia, ed oggi
tendenzialmente il pi adottato dai terapisti. Questo utensile consta di un manipolo,
generalmente in ottone o acciaio, dalla cui testa parte unastina sottile di acciaio
(flettente), e al cui vertice inserito un grave (recettore).
Si pu definire come un amplificatore di segnali, poich esalta, attraverso le
oscillazioni del recettore, gli impercettibili movimenti neuromuscolari involontari del
nostro corpo, derivanti dagli input ricevuti dal cervello e dal subconscio.
La codificazione di queste oscillazioni determina la corretta interpretazione degli esiti
dei test. E per questo motivo che un biotensore deve venir costruito ad arte ed essere
perfettamente bilanciato.
Un buon biotensore necessita di un adeguato rapporto di bilanciamento tra il manipolo
e il recettore; lastina di acciaio non deve essere troppo lunga, e impugnandolo deve
essere piacevole al tatto. La regolazione dellastina importante: con la pratica si
tender ad usare unastina pi corta poich in grado di fornire risposte pi repentine.
Solo allinizio in genere si cerca spontaneamente una lunghezza dellastina pi estesa,
questo perch la nostra forza e reattivit radiestesica devono essere ancora ben
sviluppate.
Il peso del biotensore non ha particolare importanza oggettiva, cos come non ne ha il
diametro del manipolo, ma ho notato che una mano esperta gradisce sovente un
biotensore di buon peso, essendo questultimo pi stabile. Se un biotensore ben
equilibrato, anche se pesante, non d fastidio. Al contrario pu dare disagio uno
strumento leggero ma male bilanciato.

COME SI USA IL BIOTENSORE


Cominciamo ad allenarci con lautotest. La presa del manipolo del nostro biotensore
deve essere leggera ma nel contempo salda. Dopo aver trovato la lunghezza dellastina
a noi consona, dobbiamo codificare una volta per tutte le principali oscillazioni,
movimenti che saranno la chiave per ottenere esiti accurati. Il cervello e linconscio
lavorano per fornirci questi esiti.
Dapprima dobbiamo dare gli adeguati comandi mentali per stabilire appunto
loscillazione ottimale dello strumento per ottenere sia la risonanza che corrisponde ad
un Si, sia la dissonanza che corrisponde ad un No. Non la regola ma in genere la
maggioranza dei radiestesisti adotta il moto verticale per indicare risposte
affermative, e il moto orizzontale per le risposte negative. Ma non raro avere
riscontro anche attraverso oscillazioni rotatorie sia destrorse (senso delle lancette
dellorologio), sia sinistrorse (senso contrario al moto delle lancette dellorologio).
Questi e altri tipi di movimenti del recettore verranno trattati nelle schede di
radiestesia pi avanzata insieme allargomento Chakras.
(Voglio precisare che in contesti differenti loscillazione che equivarrebbe normalmente
ad una risposta di dissonanza, cio negativa, pu essere tale perch in realt rileva un
segnale di segno meno, come ad esempio il polo negativo di una calamita o di una pila).
Cominciamo ponendo il recettore, di piatto, a pochi centimetri sopra a dei rimedi
vibrazionali: per lesperimento sono ideali gli elisir di fiori come ad esempio quelli di
Bach. Vogliamo sapere quali fiori sono i pi indicati per la nostra attuale situazione
emozionale.
Si pu procedere nei seguenti due modi: poniamo il recettore del biotensore, di piatto,
a circa 2-3 centimetri sopra ad un flacone di elisir floreale, senza leggerne il nome;
volendo facciamo in modo che il recettore tocchi per un attimo il flacone, e attendiamo
fiduciosi che si verifichi unoscillazione spontanea; mentre facciamo ci osserviamo il
recettore non pensando a nulla.
In realt la sola intenzione in grado di mettere in azione la ricerca radiestesica
attivando il cervello ed il subconscio. Questo un classico esperimento di risonanza,
che io definisco di tipo indiretto. Ancora meglio se eseguiamo lesercizio impugnando
con la mano libera il flacone da testare, o semplicemente lo tocchiamo con le dita; in
tale modo si facilita la percezione. Le oscillazioni ottenute, ponendo il recettore di
piatto, generalmente sono le seguenti:
1) il recettore oscilla verticalmente (chiama).
2) il recettore oscilla orizzontalmente (taglia o respinge).
3) Non si ha nessuna oscillazione.

Nel primo caso si ottiene una risposta affermativa, nel secondo negativa e nel terzo
neutra.
Ripetiamo lo stesso esercizio questa volta ponendo mentalmente una domanda, che
deve sempre essere breve e precisa: <<questo fiore di Bach idoneo per me?>>
Dopodich osserviamo con pazienza le oscillazione del recettore. Questo un
esperimento di risonanza diretta, poich siamo intervenuti volontariamente con il
pensiero, formulando appunto una domanda precisa. Questo metodo, un po pi
sofisticato, anche quello pi usato dai terapisti e permette di avere un mare di
informazioni.
Ora eseguiamo lo stesso test, ma in maniera differente, tenendo la nostra mano libera
sopra un flacone da testare, e ponendo il recettore di piatto tra il flacone e la mano.
Eseguiamo questo esercizio stando seduti. Tra il palmo della mano e il recettore, e tra
il recettore e il flacone dovr esserci una distanza di circa 5 cm. Stando seduti il
biotensore deve lavorare orizzontalmente rispetto al piano di lavoro e il nostro gomito
dovr essere leggermente alzato. Proviamo con entrambi i metodi (sistema diretto e
sistema indiretto).
Mentre eseguiamo i test, e dopo avere rivolto le rispettive domande, dovremo allenarci
a non affollare la mente, ma a tenerla ben sgombra da pensieri (operazione che io
definisco mind-reset). Ci permette di ottenere risposte attendibili e sollecite.
Ottenuta sufficiente sicurezza in questa tecnica, possiamo cominciare a testare le altre
persone.
Pu risultare pi facile testare terzi che noi stessi. Questo perch lautotest implica
sempre una certa dose di condizionamento. Non neppure semplice eseguire test
precisi, soprattutto se riguardano la salute, su persone a noi legate emotivamente, per
ovvi motivi. Ma con lallenamento si riesce in genere ad ovviare a questo tipo di
inconveniente.

IMPIEGHI DELLA RADIESTESIA


La tecnica radiestesica pu essere impiegata principalmente per i seguenti scopi:
-

Testare rimedi vibrazionali quali: elisir di fiori, elisir di pietre preziose, elisir di
cristalli, rimedi omeopatici.
Testare farmaci e prodotti erboristici.
Testare alimenti e supplementi nutrizionali.
Testare eventuali intolleranze alimentari.
Testare il corretto funzionamento dei Chakras.
Testare cristalli per la cristalloterapia.
Testare lapparato dentale, anche per ricerche su singoli denti.
Check-up bioenergetico dei singoli organi e apparati.
Testare il grado di salute.
Rilevare la propria lunghezza donda.
Ricercare zone geopatogene.

Ricercare lacqua.
Ricercare cose o persone scomparse.

Roberto Beghini

Ricercatore nel campo della radiestesia

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