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Michel Eyquem de Montaigne, Saggi, tr. it. di Fausta Garavini, Adelphi, Milano
1992 (ed. orig.: prima edizione, 1580; seconda edizione, 1588; terza edizione,
postuma, a cura di Marie de Gournay, 1595).
2
Ivi, libro III, cap. XI, pp. 1375-1376.
CARLO CANTALUPPI
LA PRIMA SEMIOTICA
La prima teoria dei segni di Peirce pu essere fatta risalire al
saggio intitolato On a New List of Categories 3 del 1867, terzo della
serie di cinque articoli presentata alla American Academy of Arts and
Sciences. In questo contributo Peirce delinea tre categorie intermedie,
ovvero qualit, relazione e rappresentazione, le quali rendono
possibile il passaggio dalla categoria della sostanza, od It, che la pi
vicina alla molteplicit della sensazione, alla categoria dellessere, o
Being. Secondo lautore La sostanza e lessere sono linizio e la fine
di tutti i concetti. La sostanza non si pu pensare come predicato e
lessere non si pu usare come soggetto4, pertanto i tre livelli di
mediazione vengono definiti come accidenti e costituiscono i
processi di pensiero che conducono dal molteplice della sostanza
allunit dellessere. Ognuno di questi tre gradi intermedi pu poi
essere considerato indipendentemente da quelli pi immediati: la
sostanza, come immediatezza par excellence, non pu prescindere da
3
Charles Sanders Peirce, Scritti scelti, a cura di G. Maddalena, UTET, Torino 2008,
pp. 71-82.
4
Ivi, p. 72.
CARLO CANTALUPPI
CARLO CANTALUPPI
CARLO CANTALUPPI
Rappresentazione
Simboli
Argomentazione
Qualit
(riferimento
ad
un Ground)
Somiglianze
Termine
Ipotesi
Relazione
(riferimento
ad
un Correlato)
Indici
Proposizione
Induzione
Rappresentazione
(riferimento ad
un Interpretante)
Simboli
Argomentazione
Deduzione
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CARLO CANTALUPPI
LA SECONDA SEMIOTICA
La formulazione della seconda semiotica, basata su tre tricotomie
invece che su una sola, attraversa quasi due decenni: inizia nel 1885
con lo scritto One, Two, Three17, poi rifiutato nel mai completato A
Guess at the Riddle, e si conclude allincirca nel 1903 con la stampa
del Syllabus of Certain Topics of Logic, originariamente composto da
sei sezioni pensate come supplemento alle Lowell Lectures tenutesi
quello stesso anno. Risale infatti alla fine degli anni Ottanta la messa a
punto delle categorie faneroscopiche, la quale produce il seguente
risultato:
Sembra dunque che le autentiche categorie dellesperienza siano: 1) feeling, o
coscienza che pu essere inclusa in un istante temporale, coscienza passiva di
una qualit, senza riconoscimento o analisi; 2) coscienza di uninterruzione
nel campo della coscienza, senso di resistenza, di un fatto esterno, di un altro
qualcosa; 3) coscienza sintetica che collega il tempo, senso di apprendimento,
pensiero18.
CARLO CANTALUPPI
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CARLO CANTALUPPI
Primit
I
Segno
Qualisegno
II Oggetto
Icona
III Interpretante Rema
Secondit
Sinsegno
Indice
Dicisegno
Terzit
Legisegno
Simbolo
Argomento
LA TERZA SEMIOTICA
La cosiddetta terza semiotica, basata su dieci tricotomie
differenti, venne compiutamente formulata attorno al 1908: durante la
sua gestazione, ossia gi a partire dal 1904, le tricotomie
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CARLO CANTALUPPI
Segno
in s stesso
II
Oggetto
immediato
in s stesso
III
Oggetto
dinamico
in s stesso
Rapporto
segnooggetto
dinamico
Interpretante
immediato
in s stesso
IV
VI
Interpretante
dinamico
in s stesso
Presence to
the Mind of
the Sign
Presence to
the Mind of
the
Immediate
Object
Nature of
the Dynamic
Object
[Manner of
Appeal to
the Dynamic
Object]*
Nature of
the
Immediate
Interpretant
Nature of
the Dynamic
Interpretant
Primit
Mark
Secondit
Token
Terzit
Type
Descriptive
Denominative
Distributive
Abstractives
Concretives
Collectives
Icon
Index
Symbol
Hypothetic
Categorical
Relative
Congruentive
Percussive
Usual
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CARLO CANTALUPPI
VII
VIII
IX
Rapporto
segnointerpretante
dinamico
Interpretante
finale
in s stesso
Rapporto
segnointerpretante
finale
Rapporto
triadico
segnooggetto
dinamicointerpretante
finale
Manner of
Appeal to
the Dynamic
Interpretant
Purpose of
the Eventual
Interpretant
Nature of
the Influence
of
the Sign [on
the
Eventual
Interpretant]*
Nature of
the Assurance
of
the Utterance
Suggestive
Imperative
Indicative
Gratific
To produce
action
To produce
self-control
Seme
Pheme
Delome
Assurance of
Instinct
Assurance of
Experience
Assurance
of
Form
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CARLO CANTALUPPI
11
CARLO CANTALUPPI
Copulative Potisigns
Denominative Potisigns Copulative Actisigns
Descriptive Potisigns Denominative Actisigns Copulative Famisigns29
Il fatto che solo una delle sei classi appartenga ai Famisigns, mentre
ben tre classi appartengano alla categoria dei Copulative, implica
senza dubbio che la tricotomia pi immediata, ossia quella meno prescissa e meno astratta, sia quella delloggetto immediato in s stesso:
osservazione che trova unulteriore conferma nel gi citato assunto del
1867, secondo il quale nessuna delle categorie pu essere prescissa
da quelle superiori30. Questa implicazione viene poi supportata
anche da ci che Peirce scrive a proposito della terza tricotomia,
relativa alloggetto dinamico in s stesso e divisa in segni di
possibilit od Abstractives, segni di avvenimenti o Concretives,
segni di collezioni o Collectives:
I was of the opinion that if the Dynamical Object be a mere Possible the
Immediate Object could only be of the same nature, while if the Immediate
Object were a Tendency or Habit then the Dynamical Object must be of the
same nature. Consequently an Abstractive must be a Mark, while a Type
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CARLO CANTALUPPI
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CARLO CANTALUPPI
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CARLO CANTALUPPI
Figura 1
Figura 2
Figura 3
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CARLO CANTALUPPI
Figura 4
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CARLO CANTALUPPI
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