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FONETICA e FONOLOGIA

La fonetica la parte della linguistica che descrive i meccanismi


con cui vengono prodotti e vengono percepiti i suoni utilizzati dalle
lingue umane;
spiega come agiscono gli organi dellapparato fonatorio; come
avviene la percezione uditiva;
studia le caratteristiche fisiche dei suoni utilizzati dalle lingue;
Unit di misura: il FONO, cio uno dei segmenti discreti in cui si
articola un segno, e non dotato di significato (doppia articolazione,
cfr. A. Martinet);
La fonetica pertiene al livello concreto della lingua, non a quello
astratto: descrive unesecuzione, non il sistema astratto

FONETICA e FONOLOGIA

La fonologia invece non descrive propriet fisiche ma:


Spiega quali suoni, tra quelli possibili, fanno parte del
sistema di una determinata lingua
Considera i foni come elementi astratti, cio entit che
sono tali per le relazioni reciproche che le oppongono
FONEMA: lunit di analisi della fonologia, cio, la
rappresentazione astratta di un fono; ovvero: il valore di
sistema che a livello di langue ha un suono concreto;
ovvero: linsieme di istruzioni mentali associate a ogni fono

APPARATO FONATORIO

Classificazione dei foni:

CONSONANTI

Modo di articolazione: quanto e come gli organi dellapparato


fonatorio lasciano passare il flusso di aria [occlusive, fricative,
affricate, approssimanti, nasali, laterali, vibranti]
Luogo di articolazione: in quale regione dellapparato fonatorio
avviene il contatto/lavvicinamento tra gli organi fonatori che
determina le caratteristiche di ciascun fono [bilabiali,
labiodentali, alveolari, palatali, velari, uvulari, faringali, laringali]
Sonorit/non-sonorit: presenza/assenza di vibrazione laringea
associata a ciascun suono

VOCALI

- innalzamento della lingua [alte, medio-alte, medio-basse,


basse]

- avanzamento della lingua [anteriori, posteriori, centrali]

- protrusione della lingua [arrotondate/non arrotondate]

lalfabeto fonetico internazionale

Alfabeti e trascrizione fonetica

Il canale scritto storicamente e logicamente successivo a


quello orale; quindi, tutti i sistemi grafici sono creazioni storiche
(per es. alfabeto latino < etrusco < greco calcidese)
I sistemi grafici possono essere di tipi diversi (ideografici,
sillabici, alfabetici, misti)
Nessun sistema grafico perfetto, anche se ciascuno di essi
adeguato e completo

I sistemi alfabetici storici possono avere incoerenze:

Per es. it. <c> = [k], [t] (rocca, roccia, rocche)

it. <e> = [e], [] (psca, psca)

Per approfondire

http://www.phonetics.ucla.edu/

http://www.mulino.it/aulaweb/index.php

Alcune particolarit dellitaliano

1) Le consonanti palatali [], [], [] e le affricate alveolari


[] e [dz] quando si trovano tra vocali (o semivocali) sono
foneticamente lunghe

[at:sjone] MA [tsio]

[u:o] MA [irp:o]

azione

uscio

zio

scirppo

2) Le consonanti palatali [], [], [] e le affricate postalvelolari [] e [] possono trovarsi, in grafia standard,
seguite da una <i> puramente grafica cio non
pronunciata

[rita:o]

[reo]

[maro]

ritaglio

regio

marcio

[fa:ato]
fasciato

Convenzioni per la trascrizione fonetica


- Quando si adotta una trascrizione stretta (cio si cercano di
segnalare tutte le propriet di un fono), la trascrizione inserita tra
parentesi quadre [....]
- Quando si adotta una tarscrizione larga (cio si bada soprattutto
a distinguere i fonemi rilevanti), la trascrizione inserita tra
parentesi oblique /.../
- Laccento si indica con il simbolo [ ] posto immediatamente
prima del primo fono della sillaba accentata [martl:o]
- La lunghezza di vocali o consonanti si indica con il simbolo [ : ]
posto immediatamente dopo il fono lungo [martl:o]

La trascrizione fonetica (esempi)

schiacciare

[skjat:are]

agnello

[a:l:o]

asciugare

[a:ugare]

indiano

[indjano]

ancora

[akora] [akora]

giocatrice

[katrie]

sciocchezza

[k:et:sa]

invasato

[ivazato]

btte (recipiente)

[bot:e]

btte (percosse)

[bt:e]

perch

[perke]

cio

[]

uscio

[u:o]

uscita

[u:ita]

cacio

[kao]

caccio

[kat:o]

FONETICA-FONOLOGIA

La fonologia lo studio dei suoni al livello astratto, cio:


- individua le unit che mentalmente riconosciamo come
fonemi, al di l della loro concreta realizzazione

- individua quali unit sono invarianti (FONEMI) e quali no;

- descrive le relazioni che esistono tra di esse

- si basa sul principio per cui i segni sono articolati in unit


discrete; i fonemi, non dotati di significato, costituiscono le
unit di seconda articolazione

I test per individuare i fonemi

Come si capisce se un suono un fonema in una data


lingua? Ovvero, se viene riconosciuto come entit
discreta, e fa parte dellinventario fonologico?

1) Prova di commutazione (coppia minima):

cane pane

>>> /k/ e /p/ non si possono sostituire liberamente senza


ottenere un segno diverso: sono INVARIANTI
panca banca
>>> /p/ e /b/ non si possono sostituire liberamente senza
ottenere un segno diverso: sono INVARIANTI
cara gara >>> /k/ e /g/ sono invarianti

Ma: la prova di commutazione non sufficiente: occorre


anche verificare che due fonemi siano invarianti in tutti i
contesti, attraverso la
2) prova di distribuzione
arca arpa >>> /k/ e /p/ si oppongono anche in interno di
parola
alpino albino >>> /p/ e /b/ si oppongono anche in interno
di parola
gioco giogo >>> /k/ e /g/ si oppongono anche in interno
di parola
>>>>> /k/, /g/ e /p/, /b/ sono fonemi dellitaliano

Allofoni

/roza/ /zgofjare/ /rizma/ MA: /stirare/ /gas/ /sano/


in italiano regionale del Nord: /s/ alterna con /z/ secondo
contesti regolari: /z/ appare in contesto sonoro, cio
V_V,

_C[+son]

/ikoernte/ /ifelie/ /inoperozo/

/indelikato/

/n/ alterna con le sue varianti labiodentale e velare a


seconda del luogo di articolazione del fonema seguente

Fonemi come unit astratte

I fonemi sono entit astratte associate nella rappresentazione


mentale degli elementi del lessico:
(1) Ted. Rad (ruota) /ra:t/,

plur. Rder /rder/

MA: Rat (ragione) /ra:t/, plur. Rte /rte/


(2) Franc. vert (verde) /vr/,
long /l/,

femm. verte /vrt/

femm. longue /lg/

(3) Lat. honos (onore, Nomin.sing.), honorem (Acc.sing.)

1) d t / _ ## ovvero C[+son] C[-son] /_##

2) t / _##

3) s z r / V_V

I tratti distintivi

I fonemi sono unit oppositive:

- come si relazionano gli uni con gli altri?

- come sono organizzati a livello astratto?

Concetto di TRATTO FONOLOGICO:

ogni fonema il risultato di una serie di informazioni su un set


universale di caratteristiche articolatorie/acustiche;

di ciascuna, riconosciamo se assente/presente (+/-);

ogni informazione costituisce un TRATTO

Il fonema come istruzione: i tratti fonologici

A cosa servono i tratti?

1) individuano CLASSI FONOLOGICHE, cio insiemi di


fonemi che possono condividere propriet di vario tipo,
anche indipendentemente da una vicinanza articolatoria
2) permettono di distinguere fonemi articolatoriamente
simili
3) definiscono i set di fonemi soggetti alle regole
fonologiche, sia sincroniche sia diacroniche
4) spiegano i meccanismi delle regole fonologiche

REGOLA FONOLOGICA

X[ tratti] Y[ tratti ] / _ Z[ tratti]

I tratti distintivi pertinenti (esempi)

Come distinguo attraverso i tratti fonemi diversi? Occorre


utilizzare il minor numero di tratti: TUTTI e SOLI quelli
pertinenti = quelli attraverso il quale la nostra competenza
fonologica riconosce la distinzione.

/p/

[- cor.]

/t/
[+ cor.]

/t/

/n/

[- nas.] [+ nas.]

/t/

/s/

[-strid.]

[+strid.]

/s/

[+cont.] [-cont.]

/ts/

/ts/

//

[+ant.] [-ant.]

//

/k/

[+strid.] [-strid.]
[-arr.]

[+ arr.]

/i/

/e/

[+ alto]

[- alto]

[- basso] [- basso]

/e/
[- alto]

//
[-alto]

[-basso] [+basso]

/e/

/u/

/a/

[-alto]

[+alto]

[-alto]

[-alto]

[-arrot.]

[+arrot.]

[+basso]

[+basso]

[+ arretr.]

//

[-arretr.]

Un es. di regola: la velarizzazione di /n/

in-costante /ikostante/

C -sill.

C -sill.

n/_k
/

C -sill.

+sonor.

+sonor.

- sonor.

+nas.

+nas.

- nas.

+son.

+son.

- son.

-strid.

-strid.

-strid.

- cont.

- cont.

- cont.

+ ant.

- ant.

- ant.

- arretr.

+ arretr.

+ arretr.

+ cor.

- cor.

- cor.

Fenomeni fonologici

Assimilazione: uno o pi tratti di un fonema vengono condivisi


da un fonema adiacente

1) /amiko/ > /amii/

k /_ i

2) selezione dellallomorfo di plurale -s in inglese (progressiva)

kp-s

pn-z

fi-z

kt-s

dg-z

bs-z

rk-s

niu-z

fjz-z

bi:t-z

bad-z

z s / C[-son] _

(regressiva)

Dissimilazione

lat. peregrinus > it. pellegrino

r l /_ V# r

*alveol-ale >>> alveol-are

l r / _V# l

Metatesi

lat. capra > lig. crava; ven. crompare < lat. comparare

greco ant. *ban-jo > bajn-o (andare)

Cancellazione

gentile > gentil-mente

e /_ -mente

lat. parabola > it. parola

b>v>

lat. hominem > hombre

ingl. beaches

Sing.

Inserzione
homne > homre > hombre

/C[+strid,+coron] _ z
Armonia vocalica (es. Turco)
Plur.

sing.

plur.

N adm

adm-lar

kj

kj-ler

G adm-n

adam-lar-n

kj-yn

kj-ler-in

D adm-e

adm-lar-a

kj-e

kj-ler-e

A adm-

adm-lar-

kj-y

kj-ler-i

Metafonesi

1) metafonesi di tipo veneto (sing>plur)


pero > piri, vero > viri, pomo > pumi, roso > rusi, kredo >
kridi, koro > kuri
e i, o u (+accento) /_# .. i

ovvero V[- alto, - basso] V[+alto,-basso] / _# .. V[+alto]

nvece: fso > fsi, lto > lti, lzo > lzi, spsto > spsti

>>> in area veneta la metafonesi un innalzamento di vocali [alte, -basse] in sillaba tonica dovuto a una vocale [+alta] in sillaba
seguente

2) metafonesi meridionale (per es. Lecce)

caso (a): vocali [-alto,-basso]

rus: >rus: (masch.)

ros: > ros: (femm.)

nir > nir (masch.)

ner > ner (femm.)

(rus: < russu < rossu, ros: < rossa)

caso (b): vocali [-alto,+basso]

bwn (m.) (< bnu)

bjl: (m.) (< bl:u)

bn (f.) (< bna)


bl: (f.) (< bl:a)

La configurazione impossibile [+alto,+basso] viene risolta


scindendo i tratti nei due segmenti /j,w/ + //

La sillaba

Livello di analisi superiore a quello del fonema: perch?

- la competenza fonologica riguarda anche la sillabazione

- i bambini commettono errori tipici nella sillabificazione, ed


essa una fase cruciale della acquisizione
- lentit-sillaba gestisce alcuni fenomeni rilevanti, come
la lunghezza dei segmenti:
/ka:ro/

/karettsa/

/karro/

>>>>> una vocale in sillaba aperta tonica


foneticamente
lunga
- la sillaba organizza le sequenze di fonemi lecite in una
lingua, perch possiede una struttura interna

Sequenze ammesse in italiano

ca.ro

CV

a.mo.re

ar.to, kar.ta, san.to, sal.to, kam.po

(C)VR

cat.t.li.ko, mak.ki.na, map.pa, vet.tso

(C)VC

tr.ta, plak.ka

CRV(C)

sta.to, spa.go

sCV

stra.no, splen.de, skja.vo

sCRV(C)

as.pro, kas.ta, ris.kjo,

(C)(R)Vs

Struttura della sillaba

La sillaba ha una struttura astratta

rima

onset

nucleo

coda

Nucleo: la parte dotata di maggiore sonorit

Onset (attacco): la sequenza che precede il nucleo

Coda: la sequenza che segue il nucleo

Rima: la sequenza formata da N + Coda

Criteri di sillabificazione

La scansione in sillabe governata da principi astratti, che


fanno parte della competenza dei parlanti, e si realizzano
diversamente nelle singole lingue
- restrizione contro le code sillabiche: evitare sillabe con
coda.
Es. cuor, pan, *tort,
- massimalizzazione dellonset: distribuire i fonemi in una
sequenza sullonset piuttosto che sulla coda.
- scala di sonorit: in ogni sillaba lapice di sonorit il
nucleo, la sonorit dei fonemi deve essere ascendente
dallonset al N e discendente dal N alla coda

barka > *bark.a, *ba.rka, bar.ka

aprile > *ap.ri.le, *apr.i.le, a.pri.le

Lo status di /s/

kas.ko o ka.sko?

mos.tro o mo.stro?

rs.to o r.sto?

In italiano il fonema /s/ ha uno status speciale, perch


quando seguito da altre consonanti:
-seleziona gli allomorfi lo/uno degli articoli: lo sparo
- la vocale della sillaba precedente breve anche se
tonica
- non subisce raddoppiamento fonosintattico, quando
introduce un onset complesso: che ddici MA che strano
>> /s/ diversamente dalle altre C, pu essere coda
sillabica

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