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c + c
d
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c + q
c + k
c + h
62 I grafemi consonantici
n muta in fine di parola (vedi par. 69, p. 71).
Per esempio: blond [bl"] X, pied [pje] X, grand [gr" ] X.
Esistono tuttavia delle eccezioni: per esempio sud [syd] X.
Attenzione!
Il grafema d in fine di parola si pronuncia [t] (vedi par. 23, p. 28) nella liaison (vedi par. 72, p. 75).
Per esempio: un grandanimal [" gr"tanimal] X.
si pronunciano [d] (vedi par. 24, p. 28).
Per esempio: addition [adisj"] X.
In francese sono poche le parole che contengono due d.
Il grafema f
si pronuncia [f] (vedi par. 21, p. 27).
Per esempio: famille [famij] X.
Attenzione!
Il grafema f muto alla fine di alcune parole (vedi par. 68, p. 71).
Per esempio: clef [kle] X.
Attenzione!
Il grafema f in fine di parola si pronuncia generalmente [v] (vedi par. 22, p. 27) nella liaison (vedi par. 72,
p. 75).
Per esempio: neuf ans [nv" ] X.
Esistono per delle eccezioni: per esempio neuf lves [nfelv] X.
si pronunciano [f] (vedi par. 21, p. 27).
Per esempio: coiffeur [kwafr] X.
Il grafema e le sue combinazioni
n si pronuncia [] (vedi par. 30, p. 32), se davanti a e, i, y.
Per esempio: (il ) mange [m"] X, gographie [egrafi] X, orange [r"] X, rouge
[ru] X, gilet [il] X, gyncologie [inekli] X.
n si pronuncia [g] (vedi par. 34, p. 33)
se davanti ad a, o, u.
Per esempio: garon [gars"] X, gobelet [gbl] X, gustatif [gystatif] X.
se seguita da l, m, r.
Per esempio: glacer [glase] X, augmentation [gm"tasi"] X, grand [gr" ] X.
alla fine di alcune parole.
Per esempio: gag [gag] X.
d + d
f
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g
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f + f
I grafemi consonantici 63
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Attenzione!
Il grafema g muto alla fine di altre parole se seguito da n (vedi par. 69, p. 71), ma nelle paro-
le prese in prestito allinglese n + g in fine di parola si pronunciano [] (vedi par. 32, p. 32).
Per esempio: long [l"] X, poing [pw"] X, sang [s" ] X, camping [k"pi] X.
si pronunciano [] (vedi par. 30, p. 32), se seguite da a, o.
Per esempio: (il ) voyageait [vwaja] X, (nous) mangeons [m""] X.
n si pronunciano [g] (vedi par. 34, p. 33).
Per esempio: agglomrat [aglmera] X, aggravation [agravasj"] X.
n si pronunciano [g] (vedi par. 38, p. 35), se seguite da e.
Per esempio: suggestif [sygstif] X.
n si pronunciano [ ] (vedi par. 31, p. 32).
Per esempio: campagne [k" pa ] X.
n si pronunciano [gn], in alcune parole colte.
Per esempio: diagnostic [djagnstik] X.
si pronunciano [g] (vedi par. 34, p. 33), se seguite da vocale.
Per esempio: bague [bag] X, guitare [gitar] X.
Attenzione!
l I grafemi g + u + a si pronunciano [gwa] X, in alcuni nomi e in alcuni aggettivi.
Per esempio: guacamole [gwakaml] X, lingual [l"gwal] X.
l I grafemi g + u + i si pronunciano [g i] X, in alcune parole.
Per esempio: aiguille [eg ij] X, linguistique [l"g istik] X.
Il grafema h
Il grafema h in francese generalmente muto dopo la maggior parte degli altri grafemi,
dei quali, di solito, non modifica la pronuncia.
Per esempio: th [te] X, rhsus [rezys] X, rhume [rym] X, kolkhoze [klkoz] X.
Tuttavia il grafema h modifica la pronuncia di alcuni grafemi:
n dopo c, determina il suono [] (vedi par. 29, p. 31).
Per esempio: cheval [( )val] X.
n dopo p, determina il suono [f] (vedi par. 21, p. 27).
Per esempio: lphant [elef" ] X.
La h muta e la h aspirata
In francese, il grafema h allinizio di parola non si pronuncia ma pu avere influenze fo-
netiche.
53.1
e
g + e
g + n
g + g
53
h h
h
g + u
64 I grafemi consonantici
Si distinguono:
n h muta, che non si pronuncia ma consente di fare la liaison (vedi par. 72, p. 75), o lelisio-
ne dei determinanti.
Per esempio: lhomme [lm] X, leshommes [lezm] X.
n h aspirata, che non si pronuncia ma non permette di fare n lelisione n la liaison (vedi
par. 74, p. 77).
Per esempio: le / hros [l ero] X, les / hros [leero] X.
Sfortunatamente non esistono regole precise per sapere quando una h aspirata. Solo la
pratica della lingua permette di memorizzare le parole che la contengono. Il dizionario pe-
r pu essere daiuto: se si tratta di una h aspirata, prima della trascrizione fonetica si tro-
ver un apostrofo [!].
Per esempio: hangar [!"gar] X.
Il grafema j
n si pronuncia [] (vedi par. 30, p. 32).
Per esempio: javelot [avlo] X, je [ ] X, jeune [n] X, jaune [on] X, jouer [we] X.
n pu pronunciarsi [d], in alcuni prestiti da lingue straniere.
Per esempio: jazz [dz] X.
n pu pronunciarsi [j] (vedi par. 39, p. 36), in alcuni rari prestiti da lingue straniere.
Per esempio: fjord [fjr(d)] X.
Il grafema k
si pronuncia [k] (vedi par. 33, p. 32).
Per esempio: koala [kala] X.
Attenzione!
Il grafema k si pronuncia alla fine di parole di origine straniera (vedi par. 68, p. 71).
Per esempio: anorak [anrak] X.
Il grafema l
n si pronuncia generalmente [l] (vedi par. 28, p. 31).
Per esempio: lama [lama] X.
Esistono tuttavia delle eccezioni: per esempio fils [fis] X.
n si pronuncia [j] (vedi par. 39, p. 36), in fine di parola, se preceduta da a, e, eu, , ou + i.
Per esempio: travail [travaj] X, soleil [slj] X, treuil [trj] X, il [j] X, fenouil [f nuj] X.
Attenzione!
Il grafema l muto alla fine di alcune parole (vedi par. 68, p. 71).
Per esempio: fusil [fyzi] X, outil [uti] X, gentil ["ti] X.
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j
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e
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I grafemi consonantici 65
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n
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n si pronunciano generalmente [l] (vedi par. 28, p. 31).
Per esempio: (elle) sappelle [apl] X.
n si pronunciano [j] (vedi par. 39, p. 36), allinterno di parola, se precedute da consonan-
te + i.
Per esempio: fille [fij] X, famille [famij] X, billard [bijar] X.
Attenzione!
I grafemi i + l + l si pronunciano ugualmente [il] X, in certe parole (vedi par. 39, p. 36).
Per esempio: ville [vil] X, mille [mil] X.
n possono pronunciarsi [ll] (vedi par. 28, p. 31), in parole che iniziano per vocale + l + l.
Per esempio: illgal [i(l)legal] X.
Il grafema m e le sue combinazioni
si pronuncia [m] (vedi par. 20, p. 27).
Per esempio: maman [mam" ] X, album [albm] X.
Attenzione!
Dopo vocale e seguito da consonante (b, p), il grafema m determina normalmente la nasalizzazione
della vocale (vedi Le vocali nasali, p. 20).
Per esempio: lampe [l"p] X, ensemble [" s"bl] X, pompon [p"p"] X, important ["prt" ] X, humble
[" bl] X.
n si pronunciano [m] (vedi par. 20, p. 27).
Per esempio: mammouth [mamut] X.
n possono pronunciarsi [mm] (vedi par. 20, p. 27), nelle parole che iniziano per i + m + m.
Per esempio: immense [i(m)m"s] X.
si pronunciano generalmente [mn].
Per esempio: amnistie [amnisti] X, indemniser ["dmnize] X, gymnastique [imnastik] X,
insomnie ["smni] X.
Esistono tuttavia delle eccezioni: automne [tn, otn] X, condamner [k"dne] X.
Il grafema n e le sue combinazioni
si pronuncia [n] (vedi par. 25, p. 29).
Per esempio: nous [nu] X.
Attenzione!
Dopo vocale e seguito da consonante, il grafema n determina generalmente la nasalizzazione della
vocale (vedi Le vocali nasali, p. 20).
Per esempio: enfant [" f" ] X, monument [mnym" ] X, bon [b"] X, bain [b"] X, syndicat [s"dika] X.
l + l
n
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m + n
m
57
m + m
66 I grafemi consonantici
si pronunciano [] (vedi par. 32, p. 32), in fine di parole prese in prestito dallinglese.
Per esempio: camping [k"pi] X, parking [parki] X.
si pronunciano [n] (vedi par. 25, p. 29).
Per esempio: annoncer [an"se] X.
Il grafema p e le sue combinazioni
n si pronuncia [p] (vedi par. 19, p. 26).
Per esempio: patte [pat] X.
n muta
in fine di parola (vedi par. 69, p. 71).
Per esempio: trop [tro] X, beaucoup [boku] X, loup [lu] X.
Esistono tuttavia delle eccezioni: per esempio handicap [!"dikap, "dikap] X.
allinterno di certe parole, seguita da t (vedi par. 19, p. 26).
Per esempio: escompte [sk"t] X, sept [st] X.
si pronunciano [f] (vedi par. 21, p. 27).
Per esempio: lphant [elef" ] X.
si pronunciano [p] (vedi par. 19, p. 26).
Per esempio: appeler [ap( )le] X.
Il grafema q e le sue combinazioni
si pronuncia [k] (vedi par. 33, p. 32).
Per esempio: cinq [s"k] X.
n si pronunciano [k] (vedi par. 33, p. 32).
Per esempio: quatre [katr] X.
n si pronunciano [kw], in alcune parole.
Per esempio: quation [ekwasj"] X, quetsche [kwt] X, quadrature [k(w)adratyr] X.
Il grafema r
si pronuncia [r] (vedi par. 35, p. 34).
Per esempio: rouge [ru] X.
n + g
n + n
r
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q + u
q
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p + p
p + h
p
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I grafemi consonantici 67
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Attenzione!
I grafemi e + r si pronunciano [e] X nellinfinito dei verbi del primo gruppo e alla fine dei nomi e degli
aggettivi (vedi par. 68, p. 71).
Per esempio: manger [m"e] X, boucher [bue] X, premier [pr mje] X.
Ma si pronunciano [r] X alla fine di hiver [ivr] X, amer [amr] X, fer [fr] X, cher [r] X, fier [fjr] X.
n si pronunciano [r] (vedi par. 35, p. 34).
Per esempio: arrt [ar] X.
n si pronunciano [rr] (vedi par. 35, p. 34)
in alcune parole.
Per esempio: surraliste [syrrealist] X.
nei verbi che al futuro semplice contengono due r (come courir, mourir, ecc.). Que-
sta differenza fonetica permette di distinguere, nel modo indicativo, il presente dal fu-
turo semplice.
Per esempio: nous courons (ind. pres.) [cur"] X, nous courrons (ind. fut.) [curr"] X; nous
mourons (ind. pres.) [mur"] X, nous mourrons (ind. fut.) [murr"] X.
Il grafema s e le sue combinazioni
n si pronuncia [s] (vedi par. 26, p. 29)
allinizio di parola.
Per esempio: sauce [sos] X.
allinterno di parola, se preceduta o seguita da consonante.
Per esempio: penser [p"se] X, rester [rste] X.
Attenzione!
Nelle parole formate con il prefisso trans-, il grafema s del prefisso si pronuncia [z] (vedi par. 27, p. 30).
Per esempio: transition [tr"zisj"] X.
n muta in fine di parola (vedi par. 69, p. 71).
Per esempio: aprs [apr] X, franais [fr" s] X, gros [gro] X.
Esistono tuttavia delle eccezioni: per esempio: fils [fis] X.
Attenzione!
Il grafema s in fine di parola si pronuncia generalmente [z] (vedi par. 27, p. 30) quando fa la liaison
(vedi par. 72, p. 75).
Per esempio: lesautres [lezotr] X.
Ma tous fa la liaison in [s] (vedi par. 72, p. 75; par. 26, p. 29).
Per esempio: tousensemble [tus" s"bl] X.
n si pronuncia [z] (vedi par. 27, p. 30)
tra due vocali.
Per esempio: poison [pwaz"] X.
e
s
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r + r
68 I grafemi consonantici
Attenzione!
Tra due vocali il grafema s si pronuncia [s] (vedi par. 26, p. 29), in alcune parole, e in particolare in quel-
le formate con il prefisso a-.
Per esempio: susurrer [sysyre] X, asocial [assjal] X.
n si pronunciano [s] (vedi par. 26, p. 29), se davanti a e, i.
Per esempio: sclrat [selera] X, piscine [pisin] X.
n si pronunciano [sk] (vedi par. 26, p. 29)
se davanti ad a, o, u.
Per esempio: escalier [skalje] X, escompte [sk"t] X, sculpture [skyltyr] X.
se seguite da l, r.
Per esempio: sclrose [skleroz] X, scribe [skrib] X.
n si pronunciano [] (vedi par. 29, p. 31).
Per esempio: schma [ema] X, kirsch [kir] X.
n si pronunciano [sk], in alcune rare parole.
Per esempio: schizophrnie [skizfreni] X.
si pronunciano [] (vedi par. 29, p. 31), in alcune parole di origine straniera.
Per esempio: short [rt] X, shampoing ["pw"] X, rush [r] X.
si pronunciano [s] (vedi par. 26, p. 29). Generalmente si trovano due s tra due vocali.
Per esempio: poisson [pwas"] X.
Il grafema t
n si pronuncia [t] (vedi par. 23, p. 28).
Per esempio: table [tabl] X.
n muta in fine di parola (vedi par. 69, p. 71).
Per esempio: petit [p( )ti] X, mot [mo] X, fort [fr] X.
Esistono per delle eccezioni: per esempio net [nt] X.
Attenzione!
Il grafema t in fine di parola si pronuncia [t] (vedi par. 23, p. 28) quando fa la liaison (vedi par. 72, p. 75).
Per esempio: un petit animal [" p( )titanimal] X.
n si pronuncia [s] (vedi par. 26, p. 29), se seguita da i + vocale, allinterno di numerose pa-
role.
Per esempio: patient [pasj" ] X, natation [natasj"] X.
Esistono tuttavia delle eccezioni: per esempio amiti [amitje] X.
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s + s
s + h
s + c + h
s + c
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Ma se il grafema t preceduto da s, mantiene il suono [t] (vedi par. 23, p. 28) davanti a
i + vocale.
Per esempio: amnistie [amnisti] X.
si pronunciano [t] (vedi par. 23, p. 28).
Per esempio: patte [pat] X.
Il grafema v
si pronuncia [v] (vedi par. 22, p. 27).
Per esempio: vouloir [vulwar] X.
Attenzione!
Al contrario dellitaliano, la doppia v non esiste in francese. Spesso laddove in italiano c la sequenza
di grafemi a + v + v, in francese troviamo a + d + v.
Per esempio: adverbe [adverb] X (a fronte dellitaliano avverbio).
Il grafema w
n si pronuncia [w] (vedi par. 41, p. 37), allinizio di parole di origine inglese.
Per esempio: whisky [wiski] X, waterproof [watrpruf] X, week-end [wiknd] X, western
[wstrn] X, white-spirit [wajtspirit] X.
n si pronuncia [v] (vedi par. 22, p. 27), in alcune parole.
Per esempio: wagon [vag"] X, interviewer ["trvjuve] X.
Il grafema x e le sue combinazioni
n si pronuncia [ks] (vedi par. 36, p. 34).
se seguita da consonante.
Per esempio: texte [tkst] X, excessif [ksesif] X.
se seguita da vocale, in certe parole.
Per esempio: taxi [taksi] X.
n si pronuncia [gz] (vedi par. 37, p. 35), se seguita da vocale, in certe parole.
Per esempio: exagrer [gzaere] X.
n si pu pronunciare [z] (vedi par. 27, p. 30), in alcune parole.
Per esempio: deuxime [dzjm] X, dixime [dizjm] X.
n muta in fine di parola (vedi par. 69, p. 71).
Per esempio: deux [d] X, heureux [r] X.
Esistono per delle eccezioni: per esempio phnix [feniks] X, dix [dis] X, six [sis] X.
t + t
v
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x
70 I grafemi consonantici
Attenzione!
il grafema x in fine parola si pronuncia [z] (vedi par. 27, p. 30) nella liaison (vedi par. 72, p. 75).
Per esempio: de beauxenfants [d boz" f" ] X.
Il grafema z
n si pronuncia [z] (vedi par. 27, p. 30).
Per esempio: zro [zero] X.
n muta in fine di parola (vedi par. 69, p. 71).
Per esempio: nez [ne] X, chez [e] X, (vous) travaillez [travaje] X.
Esistono per delle eccezioni: per esempio gaz [gaz] X.
Attenzione!
Il grafema z in fine di parola si pronuncia [z] (vedi par. 27, p. 30) quando fa la liaison (vedi par. 72, p. 75).
Per esempio: chezeux [ez] X.
si pronunciano [dz], in alcune parole prese in prestito da lingue straniere.
Per esempio: pizza [pidza] X.
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I grafemi consonantici in fine di parola 71
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Le consonanti che si pronunciano in fine di parola
Generalmente si pronunciano le consonanti finali c, f, l, q, r.
Per esempio: turc [tyrk] X, sportif [sprtif] X, profil [prfil] X, coq [kk] X, coiffeur [kwafr] X.
Attenzione!
Esistono numerose eccezioni: per esempio estomac [stma] X, porc [pr] X, tabac [taba] X, banc
[b" ] X, franc [fr" ] X; clef [kle] X; fusil [fyzi] X, gentil ["ti] X, outil [uti] X; monsieur [m sj] X.
Attenzione!
I grafemi e + r si pronunciano [e] X (vedi par. 4, p. 10)
l nellinfinito dei verbi del primo gruppo.
Per esempio: travailler [travaje] X, appeler [ap( )le] X, manger [m"e] X, habiter [abite] X, parler
[parle] X.
l alla fine dei nomi e degli aggettivi.
Per esempio: boulanger [bul"e] X, boucher [bue] X, danger [d"e] X, premier [pr mje] X.
Esistono per delle eccezioni: i grafemi e + r si pronunciano [r] X alla fine di hiver [ivr] X, amer
[amr] X, fer [fr] X, cher [r] X, fier [fjr] X (vedi par. 43, p. 45).
Le consonanti b, k si pronunciano alla fine di parole di origine straniera.
Per esempio: toubib [tubib] X, anorak [anrak] X.
Ma il grafema b muto nella parola plomb [pl"] X e nei suoi derivati.
Il grafema m si pronuncia [m] (vedi par. 20, p. 27) alla fine di numerose parole di origine la-
tina e di alcune altre parole di origine straniera.
Per esempio: album [albm] X, forum [frm] X, intrim ["terim] X, harem [!arm] X, slalom
[slalm] X.
In fine di parola, dopo o, il grafema m provoca generalmente la nasalizzazione in ["] X
(vedi par. 15, p. 21).
Per esempio: nom [n"] X.
Le consonanti che non si pronunciano in fine di parola
In fine di parola, le consonanti d, p, s, t, x, z sono mute (per ricordarle, basta pensare alle
consonanti della parola deposito, a cui andranno aggiunte x, z).
Per esempio: blond [bl"] X, trop [tro] X, aprs [apr] X, petit [p( )ti] X, deux [d] X, nez [ne] X.
Questo vale anche nel caso in cui ce ne sia pi di una.
Per esempio: blonds (pl.) [bl"] X.
Attenzione!
Esistono numerose eccezioni: per esempio: sud [syd] X, Madrid [madrid] X; handicap [!"dikap,
"dikap] X; fils [fis] X, bus [bys] X, mars [mars] X; sept [st] X, net [nt] X, est [st] X, ouest [wst] X, di-
rect [dirkt] X; phnix [feniks] X; gaz [gaz] X.
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I grafemi consonantici in fine di parola
Attenzione!
Quando si aggiunge una e muta (vedi par. 43.1, p. 50) dopo una consonante finale muta, la e rimane
muta ma fa in modo che si pronunci la consonante che la precede.
Per esempio: petite [p( )tit] X, grande [gr"d] X, voisine [vwazin] X.
Questa differenza fonetica permette spesso di distinguere tra il maschile e il femminile nei nomi e negli
aggettivi che al maschile finiscono per consonante muta (vedi par. 71.2, p. 74).
Per esempio: franais (m) [fr" s] X, franaise (f) [fr" sz] X.
Il grafema g in fine di parola generalmente muto quando preceduto da vocale nasa-
le (vedi Le vocali nasali, p. 20).
Per esempio: long [l"] X, poing [pw"] X, song [s" ] X.
Dopo una vocale orale, pu essere muto oppure pronunciato.
Per esempio: gag [gag] X, faubourg [fobur] X.
Nelle parole di origine inglese, il grafema g d luogo al suono [] (vedi par. 32, p. 32) quan-
do preceduto da i + n.
Per esempio: camping [k"pi] X, parking [parki] X.
In fine di parola, il grafema n provoca generalmente la nasalizzazione della vocale che lo
precede (vedi Le vocali nasali, p. 20).
Per esempio: maman [mam" ] X, natation [natasj"] X, cousin [kuz"] X.
Ma il grafema n si pronuncia [n] (vedi par. 25, p. 29) alla fine di alcune parole di origine stra-
niera.
Per esempio: klaxon [klaksn] X.
Svolgere gli esercizi sulle consonanti finali
Esercizio 3 Riconoscere il genere grazie alla e muta
Esercizio 56 Trovare le consonanti mute
Esercizio 57 Distinguere parole diverse grazie alla presenza della e muta
Esercizio 58 Pronunciare parole che finiscono per consonante muta o per e muta
Alcuni casi particolari
I numeri cardinali six e dix si pronunciano
n [sis] X e [dis] X
quando non sono seguiti da niente.
Per esempio: jen ai six [sis] X; jen ai dix [dis] X.
quando si conta in sequenza.
Per esempio: six [sis], sept, huit, neuf, dix [dis] X.
n [siz] X e [diz] X
quando sono seguiti da un nome che inizia per vocale.
Per esempio: jai six [siz] ans X; jai dix [diz] ans X.
quando sono seguiti da nome che inizia per h muta (vedi par. 53.1, p. 63).
Per esempio: il est six [siz] heures X; il est dix [diz] heures X.
n [si] X e [di] X
quando sono seguiti da un nome che inizia per consonante o h aspirata (vedi par. 53.1,
p. 63).
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72 I grafemi consonantici in fine di parola
I grafemi consonantici in fine di parola 73
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Per esempio: nous avons six [si] jours de vacances X; ma voisine a six [si] hamsters X; jai
dix [di] jours attendre X; il a mang dix [di] hamburgers dun coup X.
Attenzione!
Alcuni numeri non rispettano queste regole: per esempio dix-neuf [diznf] X, nel quale il grafema x si
pronuncia [z] (vedi par. 66, p. 69; par. 27, p. 30).
Il numero cardinale huit si pronuncia
n [! it] X
quando non seguito da niente.
Per esempio: jen ai huit [! it] X.
quando si conta in sequenza.
Per esempio: sept, huit [! it], neuf X.
quando seguito da parola che inizia per vocale.
Per esempio: jai huit [! it] ans X.
quando seguito da parola che inizia per h muta (vedi par. 53.1, p. 63).
Per esempio: il est huit [! it] heures X.
n [! i] X
quando seguito da parola che inizia per consonante.
Per esempio: nous avons huit [! i] jours de vacances X.
Tous si pronuncia
n [tu] X
quando si usa come aggettivo.
Per esempio: tous [tu] les lves sont l X.
n [tus] X
quando si usa come pronome.
Per esempio: ils sont tous [tus] l X.
Attenzione!
Tous fa la liaison in [s] (vedi par. 72, p. 75; par. 26, p. 29).
Per esempio: tousensemble [tus" s"bl] X.
Lavverbio plus si pronuncia
n [ply] X
quando ha valore negativo.
Per esempio: je nen veux plus [ply] X.
quando seguito da un aggettivo che inizia per consonante.
Per esempio: il est plus [ply] grand que moi X.
n [plyz] X
quando seguito da un aggettivo che inizia per vocale.
Per esempio: il est plus [plyz] intelligent que son frre X.
n [plys] X
quando significa di pi.
Per esempio: jen veux plus [plys] X; il a plus [plys] dargent que moi X.
h
h
h
h
h
h
h
Tra fonetica e grammatica
Alcuni fenomeni fonetici aiutano talora a distinguere tra un singolare e un plurale oppure
tra un maschile e un femminile.
Singolare o plurale?
Essendo muto il grafema s in fine di parola (vedi par. 69, p. 71), laggiunta della s del plura-
le non modifica la pronuncia della parola.
Per esempio: garon (sing.) [gars"] X, garons (pl.) [gars"] X.
La differenza fonetica tra il suono [ ] X (vedi par. 3, p. 8) di alcuni determinanti al singolare
e il suono [e] X (vedi par. 4, p. 10) degli stessi determinanti al plurale diventa allora un indi-
zio utile per distinguere il singolare dal plurale.
Per esempio: le garon (sing.) [l gars"] X, les garons (pl.) [legars"] X; ce garon (sing.)
[s gars"] X, ces garons (pl.) [segars"] X.
Similmente, i verbi del primo gruppo si pronunciano allo stesso modo alla terza persona sin-
golare e alla terza persona plurale. La liaison in [z] (vedi par. 27, p. 30) tra il pronome perso-
nale e un verbo che inizia per vocale o h muta diventa allora un indizio per riconoscere un
pronome personale plurale (vedi par. 73, p. 75).
Per esempio: elleavance (sing.) [lav"s] X, ellesavancent (pl.) [lzav"s] X.
Svolgere gli esercizi sul numero
Esercizio 6 Riconoscere il numero grazie ai suoni [ ] ed [e]
Esercizio 69 Distinguere il numero grazie alla liaison
Maschile o femminile?
Le consonanti d, p, s, t, x, z sono mute in fine di parola (vedi par. 69, p. 71), ma si pronuncia-
no quando vi si aggiunge una e muta (vedi par. 43.1, p. 50). Ci accade quando si forma
il femminile dei nomi e degli aggettivi che terminano per consonante muta.
La pronuncia di questa consonante sar dunque un indizio del femminile.
Per esempio: lourd (m) [lur] X, lourde (f) [lurd] X.
La pronuncia di questa consonante riveste ancora maggior importanza nel caso di gruppi
nominali, per i quali la forma dei determinanti la stessa al maschile e al femminile plurali.
Per esempio: des bagages (m) lourds [debagalur] X, des valises (f) lourdes [devalizlurd] X.
In un caso come questo, solo la d pronunciata in lourdes indica foneticamente che baga-
ge un nome maschile e valise un nome femminile.
Allo stesso modo, la perdita della nasalit, per larticolo indeterminativo e per i nomi e gli
aggettivi che al maschile finiscono per una vocale nasale, un indizio del femminile.
Per esempio: un (m) [" ] X, une (f) [yn] X; paysan (m) [peiz" ] X, paysanne (f) [peizan] X; bon
[b"] (m) X, bonne (f) [bn] X; cousin (m) [kuz"] X, cousine (f) [kuzin] X; plein (m) [pl"] X,
pleine (f) [pln] X.
Certo, questi piccoli indizi non sostituiscono la conoscenza lessicale di una lingua, ma a vol-
te possono aiutare, perch non tutte le parole hanno lo stesso genere nelle diverse lingue.
Svolgere gli esercizi sul genere
Esercizio 3 Riconoscere il genere grazie alla e muta
Esercizio 42 Riconoscere il genere grazie ai suoni [" ] et [yn]
71.1
71
71.2
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74 I grafemi consonantici in fine di parola
La liaison 75
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Che cos la liaison?
La liaison un fenomeno che lega foneticamente la consonante finale di una parola alla
vocale iniziale della parola successiva. La liaison dunque fa scomparire le pause tra le pa-
role e riguarda sia le consonanti finali che si pronunciano (vedi par. 68, p. 71) sia quelle che
in genere sono mute in fine di parola (vedi par. 69, p. 71).
Per esempio: lesenfants [lez" f" ] X, pour aller [purale] X.
Quando una parola termina per e muta (vedi par. 43.1, p. 50), la consonante che la pre-
cede che fa la liaison con la vocale della parola seguente.
Per esempio: la petitearmoire [lap( )titarmwar] X.
Quando una parola inizia per h muta (vedi par. 53.1, p. 63), la liaison si fa con la vocale che
segue.
Per esempio: leshorloges [lezrl] X.
Attenzione!
Le parole che iniziano con h aspirata (vedi par. 53.1, p. 63) non fanno la liaison.
Per esempio: le / hros [l ero] X, les / hros [leero] X.
Attenzione!
Nella liaison i grafemi
l s, x, z si pronunciano [z] (vedi par. 27, p. 30).
Per esempio: lesautres [lezotr] X, de beauxenfants [d boz" f" ] X, chezeux [ez] X.
Ma tous fa la liaison in [s] (vedi par. 26, p. 29).
Per esempio: tousensemble [tus" s"bl] X.
l d, t si pronunciano [t] (vedi par. 23, p. 28).
Per esempio: un grandanimal [" gr"tanimal] X, un petit animal [" p( )titanimal] X.
l f si pronuncia normalmente [v] (vedi par. 22, p. 27).
Per esempio: neuf heures [nvr] X, neuf ans [nv" ] X.
Esistono per delle eccezioni: per esempio neuf lves [nfelv] X.
Quando bisogna fare la liaison?
In francese bisogna distinguere le liaisons obbligatorie da quelle facoltative.
Le liaisons obbligatorie sono presenti in tutti i registri linguistici e la loro omissione percepi-
ta come un errore dai francesi. Le liaisons facoltative non avvengono in tutti i registri. La loro
omissione non percepita come un errore e caratterizza il registro di lingua familiare. Ven-
gono fatte frequentemente invece nella lingua sostenuta, di cui sono un chiaro indicatore.
Presenteremo qui di seguito unicamente le liaisons obbligatorie e alcune liaisons facoltative
che, pur non essendo obbligatorie, sono frequenti nella lingua corrente in situazioni che non
sono di pertinenza del registro di lingua familiare (scuola, televisione, situazioni professionali,
etc.). Segnaleremo anche i casi in cui fare la liaison percepito come un errore dai francesi.
e
72
e
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73
La liaison
76 La liaison
La liaison obbligatoria nella lingua corrente nei casi seguenti:
n tra il determinante e il nome che segue.
Per esempio: leslves [lezelv] X.
n tra laggetivo anteposto e il nome che segue.
Per esempio: de bonslves [d b"zelv] X.
n tra il determinante e laggettivo anteposto al nome.
Per esempio: lesancienslves [lez"sj"zelv] X.
n tra il pronome personale soggetto e il verbo.
Per esempio: ilsaiment [ilzm] X, nousavons [nuzav"] X, vousentendez [vuz" t"de] X,
onira ["nira] X.
Nota bene!
Per i verbi del primo gruppo che iniziano per vocale o h muta (vedi par. 53.1, p. 63), la liaison permette di
distinguere tra la terza persona del singolare e la terza persona del plurale: alla terza persona del singo-
lare, si far la liaison tra la l [l] (vedi par. 28, p. 31) finale del pronome e la vocale iniziale del verbo; alla
terza persona plurale, si far la liaison tra la s [z] (vedi par. 27, p. 30) finale del pronome e la vocale inizia-
le del verbo.
Per esempio: ilavance [ilav"s] X, ilsavancent [ilzav"s] X; ilhabite [ilabit] X, ilshabitent [ilzabit] X.
n tra il verbo e il pronome personale soggetto invertito nel caso dellinterrogazione.
Per esempio: aiment- ils? [mtil] X.
Attenzione!
Quando la frase al singolare e il verbo termina con una e (come nei verbi del primo gruppo), il fran-
cese introduce una t eufonica tra il verbo e il pronome personale della terza persona singolare. Si senti-
r dunque un suono [t] (vedi par. 23, p. 28) tra il verbo e il pronome, bench il verbo finisca per vocale.
Per esempio: aime- t- il? [mtil] X.
n tra il pronome complemento oggetto e il verbo che segue.
Per esempio: je lesaime [ lezm] X.
n tra il pronome soggetto o complemento e i pronomi y, en.
Per esempio: ilsy vont [ilziv"] X, ils lesy emmnent [ilezi" mn] X, ilsen prennent
[ilz" prn] X.
n tra i verbi che finiscono per -s allimperativo singolare e i pronomi y, en.
Per esempio: vas- y [vazi] X, fais- en [fz" ] X.
n dopo gli avverbi e le preposizioni monosillabici.
Per esempio: trsutile [trzytil] X, enItalie ["nitali] X, chezelle [ezl] X, sanselle
[s" zl] X.
n nei nomi composti.
Per esempio: tats- Unis [etazyni] X, Champs- Elyses ["zelize] X.
n nelle espressioni fisse.
Per esempio: petit petit [p( )titap( )ti] X, de tempsen temps [d t" z" t" ] X.
Senza essere obbligatoria, la liaison frequente in francese in un registro corrente pi stan-
dard nei casi seguenti:
n tra il verbo tre (essere) e il participio passato.
eee
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La liaison 77
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Per esempio: il estassis [iltasi] X, ils sontarrivs [ils"tarive] X.
n tra il verbo e il nome o laggettivo attributi.
Per esempio: je suisun homme [ s iz" m] X, je suisangoiss [ s iz"gwase] X.
n dopo il pronome relativo dont.
Per esempio: llve donton parle [lelvd"t"parl] X.
n dopo le congiunzioni quand, mais.
Per esempio: quandil arrive [k"tilariv] X, maiselle ne veut pas [mzln vpa] X.
n dopo le preposizioni composte da pi di una sillaba.
Per esempio: aprsune semaine [aprzyns mn] X, depuisun mois [d p iz" mwa] X.
n dopo le espressioni cest, il est.
Per esempio: cestvident [stevid" ] X, il estimpossible [ilt"psibl] X.
Attenzione!
Quando fanno la liaison, gli aggettivi maschili che terminano per -ain, -ein, -yen perdono la nasalit della
vocale e si pronunciano come al femminile.
Per esempio:
l un certain parapluie (m) [" srt"parapl i] X, un certainge (f) [" srtna] X;
l le plein temps (m) [l pl"t" ] X, le pleinemploi (f) [l pln"plwa] X;
l moyen (m) [mwaj"] X, Moyen- ge (f) [mwajn] X.
Allo stesso modo, gli aggettivi bon e divin perdono la nasalit della vocale finale quando fanno la liaison.
Per esempio: un bonami [" bnami] X, le divinenfant [l divin" f" ] X.
Al contrario, larticolo indeterminativo un, la preposizione en e laggettivo aucun fanno la liaison mante-
nendo la vocale nasale.
Per esempio: unami [" nami] X, enItalie ["nitali] X, aucunami [ok" nami] X.
Allo stesso modo, molti fanno la liaison degli aggettivi possessivi mon, ton, son con la nasalizzazione.
Per esempio: monami [m"nami] X, tonami [t"nami] X, sonami [s"nami] X.
Le liaisons proibite
La liaison non avviene mai nei casi seguenti:
n tra il soggetto nominale e il verbo.
Per esempio: les enfants / ont mang des bonbons [lez" f""m"edeb"b"] X.
n dopo i verbi coniugati alla seconda persona dellindicativo presente.
Per esempio: tu portes / un chapeau [typrt" apo] X.
n dopo la congiunzione coordinativa et.
Per esempio: il met une chemise et / un pantalon [ilmyn( )mize" p"tal"] X.
n davanti ai nomi che cominciano con h aspirata (vedi par. 53.1, p. 63).
Per esempio: un / hangar [" "gar] X, des / haricots [deariko] X, les / Hollandais
[lel" d] X, les / hasards de la vie [leazard lavi] X.
Svolgere gli esercizi sulla liaison
Esercizio 68 Indicare le liaisons obbligatorie
Esercizio 69 Distinguere il numero grazie alla liaison
eheh
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e
74
e
ee
h
eeh
e
78 I grafemi non alfabetici
Gli accenti grafici
In francese gli accenti grafici sono tre:
n laccento acuto;
n laccento grave;
n laccento circonflesso.
Attenzione!
Contrariamente ad altre lingue (litaliano, per esempio), gli accenti grafici del francese non indicano
mai un accento tonico.
Laccento acuto
In francese laccento acuto si trova soltanto sul grafema e.
In questo caso, segnala la presenza del suono [e] X (vedi par. 4, p. 10; par. 6, p. 12).
Bisogna stare attenti a non confondere il grafema con il grafema , che segnala la pre-
senza del suono [] X (vedi par. 5, p. 11; par. 6, p. 12).
Per esempio: prfr [prefere] X, mre [mr] X.
Laccento grave
In francese laccento grave pu trovarsi sulle vocali a, e, u.
Per esempio: l [la] X, trs [tr] X, o [u] X.
Sui grafemi a ed u laccento grave raro, non ha valore fonetico ma consente a volte di
distinguere degli omofoni.
Per esempio:
n la (articolo determinativo) [la] X e l (avverbio di luogo) [la] X;
n ou (congiunzione coordinativa) [u] X e o (avverbio di luogo) [u] X.
Sul grafema e laccento grave segnala la presenza del suono [] X (vedi par. 5, p. 11;
par. 6, p. 12).
Per esempio: trs [tr] X.
Laccento circonflesso
In francese laccento circonflesso pu trovarsi sulle vocali a, e, i, o, u.
Per esempio: chteau [to] X, tte [tt] X, connatre [kntr] X, chmage [oma] X, d
[dy] X.
Sul grafema a laccento circonflesso segnala la presenza del suono [] X (vedi par. 2, p. 8).
Per esempio: pte [pt] X.
Sul grafema e laccento circonflesso (vedi par. 43, p. 45) segnala la presenza del suono [] X
(vedi par. 5, p. 11; par. 6, p. 12).
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75.3
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I grafemi non alfabetici
I grafemi non alfabetici 79
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Per esempio: fentre [f( )ntr] X, fte [ft] X.
Non esistono tuttavia regole precise per sapere quando mettere un accento circonflesso piutto-
sto che un accento grave. Laccento circonflesso corrisponde spesso al gruppo st del latino
(scomparso in francese e conservato in italiano: per esempio il francese fentre corrisponde al-
litaliano finestra, entrambi dal latino fenestra) ma il suo impiego non sistematico. Sola la pratica
della lingua permette di memorizzare le parole che contengono laccento circonflesso.
Sui grafemi i, u laccento circonflesso non ha valore fonetico ma permette a volte di distin-
guere degli omofoni.
Per esempio:
n (il ) croit (verbo croire) [krwa] X e (il ) crot (verbo crotre) [krwa] X;
n du (preposizione articolata) [dy] X e d (participio passato del verbo devoir ) [dy] X.
Sul grafema o laccento circonflesso generalmente segnala la presenza del suono [o] X (ve-
di par. 8, p. 15).
Per esempio: tt [to] X, cte [kot] X.
Ma il grafema si pronuncia [] X (vedi par. 9, p. 16) nella parola hpital [pital] X.
Casi particolari
Il grafema , che generalmente si pronuncia [] X (vedi par. 5, p. 11), si pronuncia [e] X (vedi par. 4, p. 10)
quando seguito da una sillaba che contiene i suoni [e] X, [i] X oppure [y] X.
Per esempio: f/ter [fete] X, v/tir [vetir] X, t/tu [tety] X.
Svolgere gli esercizi sugli accenti grafici
Esercizio 12 Accentare o meno i grafemi e corrispondenti ai suoni [e] ed []
Esercizio 13 Accentare o meno i grafemi e corrispondenti ai suoni [e] ed []
La dieresi
La dieresi in francese pu trovarsi sui grafemi e, i, u. Non ha valore fonetico in s ma ha del-
le conseguenze sulla pronuncia delle parole su cui si trova:
n provoca generalmente la pronuncia separata della vocale che precede il grafema con
la dieresi.
Per esempio: aigu [egy] X, mas [mais] X, androde [" drid] X, concidence [k"sid"s] X,
Sal [sayl] X.
n pu indicare la pronuncia [j] (vedi par. 39, p. 36) del grafema seguito da vocale.
Per esempio: aeul [ajl] X, paen [paj"] X, baonnette [bajnt] X, faence [faj"s] X, glaeul
[glajl] X.
n pu non aver nessuna influenza sulla pronuncia.
Per esempio: Nol [nl] X, Isral [isral] X, our [wir] X.
In francese, le parole che contengono grafemi con la dieresi sono poco numerose.
e
76
80 Lalfabeto
Al di l della pronuncia nelle parole (che pu essere diversa secondo le lingue per gli stes-
si grafemi), ogni lingua sceglie il modo di leggere le lettere del proprio alfabeto: per ovvi
motivi i grafemi consonantici hanno bisogno di essere letti seguiti da una vocale. La scelta
di questa vocale del tutto arbitraria.
Per esempio: b in francese si legge [be] X.
Saper pronunciare le lettere del francese molto importante. In effetti, non avendo un si-
stema di scrittura vicino alla pronuncia, i francesi sono spesso costretti a precisare con lo
spelling come si scrivono le parole. Sovente lo fanno associando ciascuna lettera alla pri-
ma lettera di un nome proprio conosciuto o semplicemente leggendo le lettere dellalfa-
beto secondo la convenzione stabilita.
Per esempio lo spelling della parola bonbon sar:
b [be] X o [o] X n [n] X b [be] X o [o] X n [n] X.
Ecco quindi come si pronunciano le lettere dellalfabeto francese:
Lalfabeto
a [a] X
b [be] X
c [se] X
d [de] X
e [ ] X
f [f] X
g [e] X
h [a] X
i [i] X
j [i] X
k [ka] X
l [l] X
m [m] X
n [n] X
o [o] X
p [pe] X
q [ky] X
r [r] X
s [s] X
t [te] X
u [y] X
v [ve] X
w [dubl ve] X
x [iks] X
y [igrk] X
z [zd] X.
e e
Attenzione!
Per segnalare la presenza di una doppia, in francese si antepone deux alla lettera in questione.
Per esempio: tt si legge deux t X.
Attenzione!
l Quando un grafema accentato, si legge prima il grafema e poi laccento.
Per esempio: si legge e accent aigu X; si legge e accent grave X; si legge e accent cir-
conflexe X.
l Il grafema si legge cdille X.
Svolgere gli esercizi sullalfabeto
Esercizio 70 Pronunciare le lettere dellalfabeto
Esercizio 71 Fare lo spelling di una parola
Esercizio 72 Trascrivere una parola a partire dal suo spelling