La Lingua pag. 3 Gli elementi della comunicazione pag. 4 Il testo, la frase, la parola pag. 6 FONOLOGIA: la sillaba, le lettere, i dittonghi pag. 17 ORTOGRAFIA: scrivere senza errori pag. 23 luso dellaccento pag. 28 luso dellH pag. 30 corretto uso delle maiuscole pag. 31 divisione in sillabe pag. 33 la punteggiatura pag. 35 MORFOLOGIA: - il nome pag. 38
3 LA LINGUA
La Lingua uno strumento che ci permette di costruire i discorsi, di trasmettere dei messaggi.
Essa costituita da
LESSICO GRAMMATICA
sono le parole sono le regole che fanno (tutte le parole e i loro significati stare insieme le parole sono racchiusi nel vocabolario)
4 GLI ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE
La comunicazione uno scambio di messaggi tra un emittente e un ricevente.
La comunicazione avviene se emittente e ricevente usano la stessa lingua. Messaggi o (ci che viene detto) Emi t t ent e (colui che parla) Ri c event e ( colui che ascolta) Codi c e (lingua italiana) Ciao, ci vediamo stasera!
5 I messaggi si pronunciano con unintonazione della voce diversa a seconda della punteggiatura.
FORMA AFFERMATIVA FORMA NEGATIVA
FORMA INTERROGATIVA FORMA ESCLAMATIVA
Il messaggio pu avere:
Una : in questo caso ci d uninformazione.
Una (?) : indica una domanda.
Una ( ! ) indica:
meraviglia Oh, che bello!
un grido Ahi, che male!
un ordine Zitto! Il pap dorme.
Una ( non ) : indica una negazione.
forma affermativa forma interrogativa forma esclamativa forma negativa Vogli o una fetta di torta. Vuoi una fetta di torta? Vogli o una fetta di torta! Non vogl io una fetta di torta.
6 CHE COSA IL TESTO
La Lingua uno strumento mediante il quale noi facciamo dei discorsi, trasmettiamo dei messaggi. Questi discorsi si chiamano TESTI.
Imparare una Lingua vuol dire saper capire e produrre dei testi.
Se io dico:
Io ho trasmesso un messaggio; ho prodotto, cio, un testo completo con un significato logico. Un testo pu avere una qualsiasi lunghezza.
importante, per, che abbia un senso compiuto.
Questo cartello ci dice tutto ci che necessario sapere ed ha un significato logico
Questo testo, invece, anche se pi lungo, senza significato:
Una scimmia aveva le mani piene di piselli. I bambini sono molto contenti del pane, Perch il ragno si nasconde nel suo buco? Lorso riusc allora a spezzare la corda.
Ieri mattina mi sono alzato alle 8.00; ho fatto colazione, mi sono lavato e poi sono uscito. Sono rientrato allora di pranzo.
7
fatto da parole orali o scritte
Il TESTO pu essere
una comunicazione completa ed ha un senso compiuto fatto da disegni suoni, gesti, . LINGUAGGIO: sonoro LINGUAGGIO: luminoso MESSAGGIO: ora di alzarsi MESSAGGIO: Puoi andare
LINGUAGGIO: gestuale LINGUAGGIO: gestuale
MESSAGGIO: MESSAGGIO: Puoi darmi un passaggio? Va bene
LINGUAGGIO: immagine
MESSAGGIO: C una cabi na telefonica
8 LA FRASE
La FRASE un pezzo di discorso compreso tra due punti di interpunzione ( . , : ; ? ! ) e con un senso compiuto.
1 La mucca prov a tenere sollevata una gamba davanti e ci riusc benissimo./ 2 Poi prov a tenere sollevata una gamba davanti e una gamba di dietro e anche questa volta riusc a tenersi in piedi./ 3 Il padrone la guardava senza capire./
Questo testo formato da tre frasi.
La frase inizia sempre con la lettera maiuscola e termina con un punto.
La frase un insieme di parole legate tra loro da alcune regole.
Essa deve avere, per, un senso compiuto, altrimenti non riusciamo a capirla.
Esempio: Tutti con vengo i scuola giorni bici la a
Questa NON UNA FRASE!
Tutti i giorni vengo a scuola con la bici
Questa UNA FRASE!
9 LA PAROLA
La frase formata da tante parole.
Esempio: La mamma ha comprato due mele al supermercato.
La PAROLA
formata da ha un
lettere significato (i segni che vedo) (cosa vuole dire)
C-A-N-E animale mammifero a 4 zampe A-U-T-O-M-O-B-I-L-E mezzo di trasporto a 4 ruote A-L-B-E-R-O pianta formata da rami, foglie, .. B-I-C-I-C-L-E-T-T-A mezzo di trasporto a due ruote
Ci sono parole che pur essendo formate dalle stesse lettere hanno significati diversi.
Esempio:
VITE GOMMA
10
penna a sfera penna duccello penna: tipo di pasta
antenne della radio antenne della farfalla antenne della casa
pianta pianta della casa pianta del piede PENNA ANTENNA PIANTA
11
stella stella marina stella cometa
stella alpina stella filante veder le stelle
chiave chiave di violino chiave inglese
STELLA CHIAVE
12
denti denti della forchetta denti del pettine
tenda tenda da campeggio
rosa: fiore rosa: colore DENTI TENDA ROSA
13
mora: frutto mora: colore dei capelli
frangia frangia della sciarpa
porta la mamma porta il piatto MORA FRANGIA PORTA
14
letto il bambino ha letto una storia
LETTO
15 IL VOCABOLARIO
Il VOCABOLARIO un libro che riunisce le parole di una Lingua e ne spiega il significato. Quindi esistono vocabolari italiani, francesi, inglesi, tedeschi, spagnoli,
Come si fa a cercare le parole?
In ogni vocabolario le parole sono in ordine alfabetico, cio seguono lordine delle lettere dellalfabeto, comprese le lettere straniere. Perci, c prima la parola albero perch comincia con la lettera A, poi barca perch comincia con la lettera B, poi castello e cos via..
ALBERO BARCA CASTELLO DADO ..
Se le parole cominciano con la stessa lettera, come albero e amico.
ALBERO AMICO
si deve guardare la seconda lettera. Prima si trova albero, poi amico, perch nellordine alfabetico la L viene prima della M.
Se le parole fossero albero e alto,
ALBERO ALTO
si deve guardare la terza lettera. Quindi, si trova prima albero, poi alto, perch la B viene prima della T nellordine alfabetico.
16
Parte della grammatica che studia i suoni delle parole.
17 LA SILLABA
La SILLABA un gruppo di suoni allinterno di una parola.
ca-sa li-bro com-pi-to ma-te-ma-ti-ca al-be-ro
Le sillabe possono essere formate da:
un solo suono -a- due suoni -il- tre suoni -pas- quattro suoni -stra-
allinterno di una sillaba c sempre una vocale
18 LA LETTERA
La parola formata da tante lettere.
Esempio: m / u / c / c / a
Ogni lettera scritta corrisponde a uno dei suoni della Lingua parlata. Le lettere non hanno alcun significato; solo un piccolo pezzo che unendosi con gli altri, serve a formare la parola.
Basta sostituire una lettera, toglierla o cambiare posizione, per avere una parola diversa, con un nuovo significato.
Esempio: PANE MELA
cambiamo una lettera RANE cambiamo posizione MALE
Linsieme delle lettere di una Lingua si chiama ALFABETO.
Nellalfabeto ci sono le vocali e
le consonanti
La lettera H si dice muta perch non ha un suono proprio.
Inoltre, vi sono cinque lettere che si usano per le parole straniere.
A E I O U B C D F G H L M N P Q R S T V Z J K W X Y
19 Ecco lalfabeto, con le lettere provenienti da Lingue straniere, inserite al posto giusto (ordine alfabetico).
A B C D E F G H I J K L M N O P
Q R S T U V W X Y Z
20 I DITTONGHI, I TRITTONGHI E GLI IATI
I DITTONGHI sono gruppi di due vocali unite in una sola sillaba che si pronuncia con ununica emissione di voce.
i + a, e, o, u ia, ie, io, | ai, ei, oi ,
piano, pieno, chiodo, cantai, farei, noi
iu i
fiume colui
u + a, e, o, i ua, ue, uo | au, eu,
uguale, duello, buono, cauto, neutro
u,
suini
I TRITTONGHI sono gruppi di tre vocali unite in una sola sillaba che si pronuncia con ununica emissione di voce.
u, i + a, e, o uai, uoi , iuo
i + vocale + i iai, iei
guai, buoi, aiuola, copiai, miei
21 Lo IATO formato da due vocali vicine che si pronunciano separatamente, con due emissioni di voce.
a, e, o combinate tra loro ae, ea, oe, eo, oa, ao
paese, teatro, poeta, eolica, aorta
i, u precedute o seguite da unaltra vocale io, ia, au
zio, via, paura
22
Parte della grammatica che stabilisce la corretta scrittura delle parole.
23 SCRIVERE SENZA ERRORI
SUONI DIFFICILI
Si usa SEMPRE Eccezioni Plurale
CE - CIE
GE - GIE
voce, pace, piange, fugge
CIE superficie specie sufficienza artificiere crociera pasticciere cieco cielo GIE igiene
Se prima della c o g c una vocale. ciliegia ciliegie
Se prima della c o g c una consonante. roccia rocce
GN
GNI
NI
legno, guadagno, pugno
GNI - quando laccento cade sulla i; compagna
- in alcuni verbi che finiscono in gnare e gnere insegniamo
LI
GLI
aglio, tovaglia, coniglio
LI - allinizio di parola; lievito - quando la l doppia allievo - in tutti i nomi propri; Amelia - con le parole: milione, miliardo;
MP NP
MB NB
campagna, bambino, lampone,
NB NP
- nei nomi composti
benpensanti
CE GE GN GLI MP MB -cie -gie -ce -ge
24
Si usa SEMPRE Eccezioni Plurale
QU
CU
CQU
aquila cuoio quotidiano cuoco pasqua innocuo liquore cuore quadro scuola quale questo quanto
Mettere la doppia consonante fa cambiare il significato di una parola:
cassa
casa
cassa
rosa
rossa
pala
palla
tori
torri
cane
canne
sete
sette
26
note
notte
poli
polli
capello
cappello
pani
panni
27 NON SI RADDOPPIANO MAI
le parole che finiscono in bile: terribile, nobile, abile, mobile
le parole che finiscono in gione: stagione, religione, prigione
le parole che finiscono in zione: stazione, addizione, spiegazione
le consonanti iniziali del secondo elemento delle parole composte con sotto, contro, dopo, oltre, anzi : sottovaso, controcampo, dopotutto, oltretutto, anzitempo
SI RADDOPPIANO SEMPRE
Le consonanti iniziali del secondo elemento delle parole composte con:
a, da, fra, su: appieno, dappertutto, frapporre, suvvia
contra, gi, n, se, sopra, sovra: contraccambio, giacch, neppure, semmai, soprattutto, sovrapposto.
e, o: oppure, eccedere, eppure
i digrammi ch e gh: scacchi, sacchi, agghiacciante
28 LUSO DELLACCENTO
SI METTE L ACCENTO:
Sulle parole formate da pi sillabe, in cui laccento cade sullultima sillaba:
parler, caff, Nicol
Sulle parole: gi, gi, pu, ci, pi.
- Ho gi fame! - Ripeti ci che ho detto! - Scendo gi in giardino. - Non ne posso proprio pi! - Chi pu aiutarmi?
Sulle parole formate da una sillaba sola per distinguerli da parole uguali ma con significato diverso:
verbo dare preposizione
La mamma mi d sempre buoni consigli. Ho comprato un album da disegno.
nome (giorno) preposizione
Il d formato dal 24 ore. Il gatto di Paolo ha il pelo bianco.
verbo essere congiunzione
La mia amica simpatica. Marco e Lucia corrono in bicicletta
avverbio di luogo articolo
La gomma l sul banco. Dov finita la mia matita? d da d di e l
la
29
avverbio di luogo pronome personale
Sono andato l dove mi avevi detto, Ho comprato dei libri nuovi: ma non cerano. li legger tutti.
negazione pronome personale o avverbio
Non mi piace n il caff, n il latte. Lorenzo ha comprato dei panini e ne ha mangiati due.
pronome personale congiunzione
Quel bambino vuole fare tutto da s. Se stai attento meglio!
avverbio di affermazione pronome personale
S, vengo anchio a vedere la partita! Piero si compra due gelati al giorno.
nome (bevanda) pronome personale
Vuoi una tazza di t al limone? Ci vediamo da te domani.
l li n ne s si te t s se
30 LUSO DELLH
Dopo le lettere c e g davanti alle vocali e, i
chilo, ghiro, chele, ghepardo
possedere (Mario ha la moto) Se verbo AVERE con significato di sentire sensazioni (Ho fame)
verbi al passato (Hanno studiato)
Nelle esclamazioni: ah, ahi, ahim, oh, ohi, uh
Nelle parole straniere: hotel, hamburger, hardware
LH NON SI USA
Quando a, ai, rispondono alle domande:
Quando a prima di un verbo allinfinito Vado a bere un caff (che finiscono con -are, -ere, -ire)
Quando o ha il significato di oppure: Vuoi il gelato o la pizza?
Quando anno indica un periodo di tempo: finito lanno scolastico
QUANDO?
Ieri sono tornato a mezzanotte. DOVE?
Vieni a casa mia? COME?
Mi piace la pasta ai gamberetti A CHI?
Ho prestato il mio libro a Marco.
31 CORRETTO USO DELLE MAIUSCOLE
La lettera maiuscola si deve usare:
1. Nella prima lettera di ogni frase.
La casa di montagna vicino a .
2. Dopo il punto (.), il punto interrogativo (?), il punto esclamativo (!)
Il sole tramontato. Guarda! Vedi le nuvole rosse?
3. Allinizio del discorso diretto.
Egli mi disse: Tu sei un vero amico.
4. Nei nomi propri di persona, di animale, di cosa, nei cognomi
Lucia, Marco, Fido, Colosseo, Carminati, Colella, la Patria, la Libert
Per dividere le parole in sillabe esistono regole precise e serve per andare a capo in modo preciso.
Formano una sillaba e quindi NON SI DIVIDONO
una vocale + un dittongo che sono allinizio della parola.
a-mi-co au-gu-ri a-pe
una consonante + una vocale
ca-sa pe-ra
i dittonghi e i trittonghi.
fiu-me pie-de tuoi pia-no chio-do
i gruppi di lettere che sono pronunciati come un solo suono ch, gh, gl, gn, sc + vocale.
chi-lo ghi-sa fo-glio ra-gna-te-la sca-la li-sci
ci e gi + vocale
pan-cia cio-to-la gio-co giu-sto
s + una o due consonanti.
co-sta di-ma-gri-re
sta-dio gri-do
34 SI DIVIDONO SEMPRE
le vocali di uno iato.
pa-u-ra bi-en-nio ma-e-stra
le consonanti doppie.
sas-so tet-to scap-pare
due o pi consonanti diverse.
al-to or-to cal-do
se non ci sono parole che iniziano con queste consonanti.
con-ta-re im-pos-si-bi-le
Larticolo con lapostrofo formano ununica sillaba con la sillaba iniziale della parola che segue:
lalbero lal-be-ro dellamica del la-mi-ca
35 LA PUNTEGGIATURA
Il PUNTO ( . ) indica una pausa pi lunga di tutte le altre e si usa alla fine di una frase.
Esempio: Lorenzo andato al parco a giocare con gli amici e a mangiare il gelato.
La VIRGOLA ( , ) indica una pausa breve e si usa:
per separare le parole in un elenco:
Lorenzo ha invitato Laura, Iride, Paolo, Anna e Alessandro.
per isolare parti di una frase, degli incisi:
Lorenzo, un bambino simpatico, vuole sempre giocare con gli amici.
per separare i diversi elementi di frase lunga:
Luca ha cercato il numero di telefono di Gianni, gli ha telefonato e lo ha invitato alla festa.
Il PUNTO E VIRGOLA ( ; ) indica una pausa di media durata e si usa per separare due frasi legate fra loro.
Alla festa sono venuti tutti; siamo stati tanto felici di poter augurare un buon compleanno a Lorenzo.
I DUE PUNTI ( : ) indicano una pausa breve e si usano:
quando si fa un elenco:
Mi ricordo che mi sono divertita tanto: ho ballato, ho cantato, ho ascoltato musica, ho mangiato pizzette e ho bevuto succhi di frutta.
quando si inizia un discorso diretto:
La maestra disse: Oggi spiego la moltiplicazione.
quando si fa un esempio: Per esempio: Due mesi su una isola deserta!
36 Il PUNTO INTERROGATIVO ( ? ) indica una pausa lunga e si usa per fare una domanda.
Con chi vai al cinema? A che ora mangi?
Il PUNTO ESCLAMATIVO ( ! ) indica una pausa lunga e si usa per esprimere
- meraviglia oh, che bella giornata! - un grido di dolore, ahi, che dolore! - un ordine Silenzio!
I PUNTINI DI SOSPENSIONE ( ) Si usano quando si interrompe una frase per dubbio, imbarazzo o per indicare parole che non sono state scritte.
I primi giorni in unisola deserta saranno pieni di emozione, ma dopo
Nel mio armadio ho tanti vestiti: cinque pantaloni, tre giacche, sei camicie,
Le VIRGOLETTE ( frase ) ( frase ) ( - frase - ) si usano per aprire e chiudere un discorso diretto.
Luigi disse: Oh, come bella la primavera! .
Le PARENTESI ( ) si usano per isolare una spiegazione a ci che si sta dicendo.
Venezia (capoluogo del Veneto) una citt meravigliosa.
Il TRATTINO ( - ) unisce due parole tra loro che non formano parole composte.
Oggi c la partita Milan-Inter.
Nord-Sud
37
Parte della grammatica che studia la forma delle parole delle parole e come cambiano le parole.
38 I L NOME
Il NOME una parte variabile (che cambia) del discorso.
Il nome serve per indicare tutte le cose: oggetti, animali, persone, luoghi, sentimenti, idee.
NOMI COMUNI E NOMI PROPRI
Il nome comune indica in modo generico una persona, un animale, un oggetto. Si scrive in minuscolo.
Esempio: cane tavolo computer amico uomo
Il nome proprio serve a distinguere una persona, un animale, un oggetto da tutte le altre della stessa specie. Si scrive sempre in MAIUSCOLO.
Esempio: Luigi Venezia Po Natale Bobi
39 GENERE DEI NOMI
Il nome pu essere:
Nel femminile possono prendere come desinenza la - a bambino bambina signore signora
-essa poeta poetessa leone leonessa
-trice direttore direttrice pittore pittrice
-ina gallo gallina eroe eroina
Sono maschili: - I nomi dei mesi - I nomi dei giorni della settimana (tranne la domenica) - I nomi delle piante (tranne la quercia, la vite) - I nomi dei fiumi (tranne quelli che finiscono in a la Dora, la Senna)
Sono femminili: - I nomi dei frutti (tranne il fico, il limone,) - I nomi dei continenti (tranne lAsia, lEuropa) - I nomi delle citt (tranne Il Cairo)
maschile Se indica persone o animali maschi.
(bambino, maestro, Paolo, cavallo, zio.) femmini le Se indica persone o animali femmine.
(bambina, maestra, Paola, cavalla, zia,.)
40 Ci sono nomi maschili che indicano persone di sesso femminile
Maria Callas fu un soprano.
Ci sono nomi maschili che indicano sia persone di sesso maschile che femminile
La signora Santisi il sindaco di Seriate Il signor Tassetti il sindaco di Alm
Ci sono nomi femminili che indicano sia persone di sesso maschile che femminile (la guida, la recluta, la sentinella, la guardia)
Anna ci far da guida Lorenzo ci far da guida
Ci sono alcuni nomi che al femminile formano un vocabolo completamente diverso dal maschile.
uomo donna Dio Dea padre madre re regina marito moglie gallo gallina fratello sorella cane cagna genero nuora prete suora stregone strega
Ci sono alcuni nomi che hanno ununica forma per indicare sia il maschile sia il femminile:
il pianista la pianista il cantante la cantante
Ci sono nomi che indicano sia il maschio sia la femmina di alcuni animali.
la tigre maschio la tigre femmina il leopardo maschio il leopardo femmina
41 Ci sono nomi che, da un genere allaltro, assumono significati diversi:
il collo la colla il boa la boa
loro lora il mento la menta
il porto la porta il banco la banca
il lama la lama il palo la pala
42
il manico la manica il suolo la suola
il panno la panna il pianto la pianta
la mela il melo la pera il pero
43
il velo la vela il testo (libro) la testa
il cartello la cartella il busto la busta
il gambo la gamba il foglio la foglia
il palmo la palma
44 NUMERO DEI NOMI
Il nome pu essere:
NOMI CHE TERMINANO IN SINGOLARE PLURALE -a femminile la matit-a le matit-e maschile il problem-a i problem-i
-o femminile la man-o le man-i maschile il tambur-o i tambur-i
-e femminile la fed-e le fed-i maschile il fucil-e i fucil-i
-ca femminile la pan-ca le pan-che -ga la se-ga le se-ghe
-co maschile il ban-co i ban-chi -go il fun-go i fun-ghi
-cia la farma-cia le farma-cie la cami-cia le cami-cie
se prima di cia c una vocale si mette la-i
-gia la provin-cia le provin-ce la piog-gia le piog-ge se prima di gia e cia c unaconsonante non si mette la i
singolare Se indica una persona, un animale o una cosa considerata da sola.
plurale Se indica pi persone, pi animali o pi cose.
45 NOMI CHE HANNO PI PLURALI E PI SINGOLARI (sovrabbondanti) I nomi che hanno una forma per il singolare e 2 forme per il plurale:
le ginocchia il ginocchio i ginocchi uguale significato le lenzuola il lenzuolo i lenzuoli
I nomi che hanno 2 forme per il plurale:
singolare plurale
i muri il muro
le mura
le ossa significati losso diversi
gli ossi
le braccia
il braccio
i bracci
singolare plurale
46 I nomi che hanno 2 forme per il singolare:
singolare
il frutto
la frutta
significati diversi
la legna
il legno
I nomi che hanno 2 forme per il singolare e 2 forme per il plurale:
lorecchio le orecchie uguale lorecchia gli orecchi significato
singolare plurale
47 I nomi che hanno 2 forme per il singolare e 2 forme per il plurale:
singolare plurale
lorecchio le orecchie uguale lorecchia gli orecchi significato
Ci sono alcune eccezioni:
singolare plurale
luomo gli uomini
il Dio gli Dei
I nomi che hanno il singolare maschile e il plurale femminile:
singolare plurale
luovo le uova
il centinaio le centinaia
il paio le paia
il dito le dita
I nomi maschili che finiscono in io :
singolare plurale
se laccento sulla i zo zi
se laccento non sulla i foglio fogli
48 I NOMI CHE NON CAMBIANO AL PLURALE (invariabili)
i nomi a una sola sillaba il re i re lo sci gli sci i nomi con laccento finale la citt le citt il caff i caff i nomi con il singolare che termina in i lanalisi le analisi la crisi le crisi alcuni nomi che finiscono in a il gorilla i gorilla il cinema i cinema nomi femminili che finiscono in ie la serie le serie la specie le specie quasi tutti i nomi femminili che terminano in o la radio le radio
i nomi accorciati la moto le moto la bici le bici i nomi stranieri il bar i bar il film i film alcuni nomi composti lantinebbia gli antinebbia
Eccezioni la moglie le mogli la superficie le superfici la mano le mani
NOMI CHE SI USANO SOLO AL SINGOLARE O SOLO AL PLURALE (difettivi)
sol o singolare alcuni alimenti = il pepe, il burro, il miele le malattie = la varicella, il morbillo la sete, la fame il sangue alcuni nomi collettivi = il fogliame, la flora, la fauna
sol o plurale gli occhiali, i pantaloni, le forbici, le manette, gli spiccioli le ferie, le nozze, le stoviglie
49 NOMI CONCRETI E NOMI ASTRATTI
Sono nomi concreti quei nomi che indicano persone, animali, cose che si possono toccare, vedere, annusare, sentire, ascoltare o che possono veramente esistere.
Esempio: pap gatto profumo morbidezza cielo
Che bella borsa!
Sono nomi astratti quei nomi che indicano pensieri, sentimenti, idee, sensazioni, impressioni, cio qualcosa che non si tocca, non si vede, ma che possiamo percepire.
Esempio: paura felicit attenzione forza tristezza bellezza memoria stanchezza
Che feli ci t!
50 Una PERSONA pu esprimere:
SENTIMENTI o STATI DANIMO
ALLEGRIA
TRISTEZZA
FELICIT piena contentezza
TRANQUILLIT stato di calma
ANSIA agitazione causata da una grande preoccupazione
SERENIT mancanza di preoccupazioni
INQUIETUDINE insoddisfazione o agitazione
GIOIA bella sensazione che si prova quando si gode di un bene o di una fortuna
DISPIACERE sentimento che addolora e rende tristi
SIMPATIA sentimento che attira verso una persona o una cosa
ANTIPATIA avversione involontaria per una persona o una cosa
AMORE
ODIO
RISPETTO
DISPREZZO sentimento di odio che si ha verso una persona per la quale non si ha nessuna stima GRATITUDINE costante ricordo del bene ricevuto, e voglia i contraccambiare TIMORE stato di ansia, preoccupazione e paura.
CORAGGIO la forza che serve per affrontare pericoli e sopportare dolori
PAURA
AFFETTO
NOIA stato di indifferenza che si prova quando non c interesse in quello che si sta facendo.
51 TIMIDEZZA forte disagio che si prova di fronte agli altri
VERGOGNA senso di tristezza e avvilimento che si prova quando si fa una cattiva azione
COLLERA rabbia DUBBIO incertezza nellesprimere un giudizio sicuro e deciso IRA improvvisa rabbia contro qualcuno
52 NOMI INDIVIDUALI E NOMI COLLETTIVI
I nomi individuali indicano una sola persona, un solo animale, una sola cosa.
Esempio: uomo pecora pino alunno suonatore
uomo suonatore pino
I nomi collettivi indicano un insieme di persone, di animali, di cose.
Esempio: gente (un insieme di persone) gregge (un insieme di pecore) pineta (un insieme di pini) classe (un insieme di alunni) banda (un insieme di suonatori) stormo (un insieme di uccelli) mandria (un insieme di mucche) flora (un insieme di fiori) fauna (un insieme di animali)
53
folla stormo
banda sciame
gente gregge pineta
mandria flora fauna
biblioteca orchestra
54 NOMI COMPOSTI
I nomi composti si formano unendo due parole distinte (nome, aggettivo, verbo).
NOME + NOME
AGGETTIVO + NOME
VERBO + NOME
VERBO + VERBO
AGGETTIVO + AGGETTIVO
AVVERBIO o PREPOSIZIONE + NOME
AVVERBIO + AGGETTIVO
NOME NOME AGGETTIVO NOME
+ +
La pinna del pescecane spunta dallacqua. Il millepiedi striscia sul tronco.
mille piedi pesce cane
55 VERBO NOME VERBO VERBO
+ +
Il grattacielo un edificio molto alto. Mi piace camminare sul bagnasciuga.
AGGETTIVO AGGETTIVO AVVERBIO NOME
+ +
Alessandro va a lezione del pianoforte. Vado a vedere se la valigia nel sottoscala.
AVVERBIO AGGETTIVO
+
Nel mio giardino ho un albero sempreverde.
sempre verde bagna asciuga gratta cielo sotto scala piano forte
56 Il plurale dei nomi compost i.
1. Bisogna riconoscere le due parole (al plurale possono cambiare entrambi oppure una sola).
2. Individuare se c un verbo o una preposizione (che non cambiano mai).
Parole componenti singolare plurale Regole per il plurale nome + nome pesce + spada
ferro + via capo + classe
pescispada
ferrovie capiclasse Si f a il plurale della parola-guida: pesce con la spada pescispada via di f erro f errovie
I nomi con la parola capo hanno f orme diverse: capoclasse capiclasse capostazione capistazione
capoluogo capoluoghi capolavoro capolavor i
nome + aggetti vo cassa + forte terra + cotta casseforti terrecotte Si f a il plurale di entrambe le parole Eccezione: palcoscenici
aggettivo + nome mezzo + giorno basso + piano mezzogiorni bassopiani Si f a il plurale solo del nome Eccezione: mezzelune
aggettivo +aggetti vo piano + f orte chiaro + scuro pianof orti chiaroscuri
Cambia solo da desinenza f inale verbo + nome maschile singolare passa + porto para + f ango passapor t i paraf anghi Il verbo non cambia, si f a il plurale solo con il nome.
verbo + nome femminile singolare salva + gente cavalca + via salvagente cavalcavia
Non cambiano verbo + nome plurale porta + penne guasta + f este portapenne guastaf este
Non cambiano verbo + verbo sali + scendi dormi + veglia saliscendi dormiveglia
Non cambiano avverbio o preposizione + nome dopo + pranzo sotto + scala dopopranzo sottoscala
Non cambiano avverbio + aggetti vo sempre + verde sempreverdi
Cambia solo la desinenza f inale
57 NOMI GENERALI E PARTICOLARI
I nomi che indicano una categoria hanno un significato ampio, generale.
Esempio: La parola GIOCATTOLO indica, in maniera generale, tutti quei giochi che vengono usati dai bambini per divertirsi.
I nomi che indicano un preciso oggetto della categoria hanno un significato pi ristretto, particolare.
Esempio: Automobilina, pallone, robot, indicano, invece, con precisione di quale oggetto si tratta.
58
FRUTTA
MEZZI DI TRASPORTO
banana mela uva anguria
treno nave auto aereo
59
RODITORI
INSETTI
coniglio topo riccio scoiattolo
farfalla ape coccinella cavalletta
60 NOMI PRIMITIVI E NOMI DERIVATI
Il nome formato da una parte fissa, la RADICE, e da una parte variabile (che cambia), la DESINENZA.
Esempio: ALBER - O ALBER - I radice desinenza radice desinenza
Queste parole hanno diverse desinenze e diverso significato.
In questo caso cambia il numero. La O ci dice che si parla di un solo oggetto (singolare) ALBERO La I ci dice che si parla di pi oggetti (plurale) ALBERI
Le desinenze ci fanno capire anche il genere dei nomi, cio se sono maschili o femminili.
Se aggiungiamo, dopo la radice di una parola, delle particolari parolette, chiamate suffissi, otteniamo i NOMI DERIVATI.
suffisso aio =chi lavora il vetro
eria =luogo dove si lavora il vetro Vetr radice ata =grande finestra a vetri
ina =struttura in vetro che contiene oggetti che devono essere esposti.
Il nome da cui derivano le altre parole, si chiama NOME PRIMITIVO, perch quello da cui hanno origine gli altri nomi.
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COLL-O Nome primitivo COLLANA nome derivato COLLARE nome derivato FRUTT-A Nome primitivo FRUTTIVENDOLO nome derivato FRUTTIERA nome derivato FRUTTETO nome derivato
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colui che lavora luogo dove si lavora grande f inestra struttura che il vetro il vetro contiene oggett i da vendere
luogo dove si vende f ormaggi bambino nato colui che vende Il latte da poco il latte
VETR-O Nome primitivo VETRAIO nome derivato VETRERIA nome derivato VETRATA nome derivato VETRINA nome derivato LATT-E Nome primitivo LATTERIA nome derivato LATTICINI nome derivato LATTANTE nome derivato LATTAIO nome derivato
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radice desinenza
Hanno un significato diverso da quello dei nomi primitivi da cui derivano.
prefisso radice desinenza radice suffisso desinenza (prima della radice) (dopo la radice)
nome primiti vo = arma nome primiti vo = latte disarmato latticini
nome primiti vo = capace (aggettivo) nome primiti vo = vento
incapace ventaglio
nome primiti vo = dente
dentista
Alcuni prefissi come contra- e sopra- vogliono il raddoppiamento della consonante iniziale della parola a cui si uniscono.
Esempio: soprattutto sopracciglio sopravvivere
contrappeso contraddire
NOMI PRIMITIVI
uom o NOMI DERIVATI
NOMI DERIVATI
lat icin i vent agli dent ist a dis armat o in capac e o
64 NOMI ALTERATI
I nomi alterati sono quei nomi che, aggiungendo i suffissi, non cambiano il significato del nome primitivo, ma solo la forma, o laspetto, o la dimensione.
GATT - INO suff isso
GATT - ONE
GATT - O (radice) GATT - ACCIO
GATT - UCCIO
I suffissi possono essere:
per descrivere una cosa piccola.
- ino giornalino - ina manina
- etto giardinetto - etta borsetta
- icino posticino - icina porticina
- ellino fiorellino - ellina rosellina
- ettino fiocchettino - ettina casettina
DIMINUTIVI
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per descrivere una cosa grande.
- ona per il femminile labbrona casona
- one per il maschile nasone librone
per descrivere una cosa brutta.
- accio castellaccio - accia parolaccia
- astro topastro
- iciattolo vermiciattolo
- onzolo mendiconzolo
- uncolo ladruncolo - uncola maestruncola
- aglia gentaglia
ACCRESCITIVI PEGGIORATIVI O DISPREGIATIVI
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per descrivere una cosa carina, simpatica.
- ello secchiello - ella gallinella
- icello fiumicello - icella cordicella
- erello fuocherello - erella pioggerella
- uccio cavalluccio - uccia boccuccia
- uzza pietruzza
Quindi:
DIMINUTIVO ragazz-ino
da un nome ACCRESCITIVO ragazz-one
VEZZEGGIATIVO ragazz-etto
PEGGIORATIVO ragazz-accio
VEZZEGGIATIVI
67 I FALSI ALTERATI
Ci sono dei nomi che sembrano alterati, ma non lo sono.
burrone bottone aquilone (non laccrescitivo di burro)
torrone mattone lampone (non laccrescitivo di torre)
peperone focaccia (non il dispregiativo di foca)
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tacchino mulino pulcino (non il diminutivo di tacco)
merletto rubinetto (non il vezzeggiativo di merlo)