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Esame 2 h

Una parte a crocette, una parte di traduzione da video a scritto e una viceversa da scritto a
video
L’esame ha una prova di produzione e una di comprensione
fluidità parametro di valutazione

1 lezione

Eliminiamo alcuni stereotipi legati alla lingua dei segni…


La lis è una lingua. Non è come il codice Braille (codice internazionale), non si dice
linguaggio o modo di parlare.
Non si dice non vedente per essere “politically correct” si dice semplicemente sordo (e
nemmeno sordomuto → non tutti i sordi sono automaticamente sordi). Il prefisso “non” serve
per descrivere una fase transitoria in cui ognuno di noi si può ritrovare (non-udenti,
non-vedenti) → il termine corretto da usare è “sordo”
Solo il 5% dei genitori sordi ha figli sordi.
Per richiamare l'attenzione di una persona sorda che sta guardando dall’altra parte dovresti
dargli un colpetto sulla spalla

“Ragionare per immagini” → la lingua dei segni è una lingua che ragiona per immagini cioè
che rende per la maggior parte delle volte i segni attraverso l’immaginario comune
rappresentato con le mani, che diventano strumento di classificazione (classificatori)

Il ruolo dell'espressione facciale, del movimento della testa e dello sguardo e delle spalle in
LIS è prettamente grammaticale → permette di capire se la frase è una domanda,
un’affermazione, una negazione o altro ancora.
- Schiena piegata leggermente in avanti + sopracciglia aggrottate = domanda aperte
- Schiena piegata leggermente in avanti + sopracciglia distese = domanda chiusa
Lo spazio davanti al corpo è detto spazio neutro
Quando devo indicare dei luoghi che non sono necessariamente nel posto in cui mi trovo, li
colloco nello spazio neutro una prima volta così quando segno non dovrò ripetere ogni volta
il segno dei vari luoghi ma rivolgerò il busto nella direzione in cui lì avevo posizionati nello
spazio. Inoltre, all’inizio, per far capire che il posto di cui sto parlando è lontano da dove
sono mi sposto leggermente indietro con il busto.

La dattilologia si utilizza solo se non si conosce il nome segnico di una persona, per dire il
nome di un marchio, per i nomi delle città o dei paesi che non hanno un segno nome → la
dattilologia però non va utilizzata per come sostituto per parlare (solo perchè magari non ci
si ricorda un segno); è sempre meglio piuttosto dire che quel segno non lo si conosce.

Tempi di latenza (tempo impiegato dall’interprete per capire ciò che dice il relatore) sono
soggettivi e variano a seconda del relatore che sta parlando poiché il modo di parlare non è
per tutti uguale.

Differenza tra interprete scolastico, interprete di trattativa ed interprete di conferenza


Interprete scolastico: è un professionista specializzato nella traduzione e interpretazione
del linguaggio utilizzato dalle persone con disabilità uditiva.
Interprete di trattativa: è un mediatore tra un parlante di una lingua e un parlante di un'altra
lingua. Lavora ad uno ad uno tu per tu e viene chiamato direttamente dalla persona sorda →
si chiama trattativa perché hai due massimo tre persone di fronte.
Interprete di conferenza: ha il compito di rendere possibile la comunicazione tra il relatore,
cioè colui che tiene la conferenza, e una platea composta da uditori stranieri. L'interprete di
conferenza è posto di fronte ad un pubblico più grande.

2 lezione

La lingua dei segni è una lingua neutra: non c’è genere, numero, articoli, preposizioni,
connettivi o partitivi.
Quando congiungi le mani nella zona del torace vuol dire che hai finito ciò che dovevi dire.
Se non puoi passare a causa di due segnanti che stanno conversando, dovresti andare
avanti e passare in mezzo rapidamente.
Guardare una conversazione in segni senza segnalare che si conosca la lingua dei segni è
indice di maleducazione
È il sordo che decide se parlare o non parlare. Per non parlare non c'entra l'udito ma
l'apparato fonatorio.

Ogni anno a settembre si fanno delle manifestazioni per l’orgoglio sordo (deaf code)
Rita Mazza → attrice italiana naturalizzata tedesca si occupa del festival del silenzio qui in
Italia. Per imparare a lis c’è il gruppo silis.
Lis non è un acronimo → se fosse un acronimo leggeremmo Lingua italiana dei segni,
invece si dice lingua dei segni italiana. Quando troviamo la scritta L.i.s. è un acronimo.

Ogni persona sorda ha un nome segnico e lo stesso vale per le persone che conoscono la
Lis a cui viene affidato un nome da una persona sorda (si dice battezzato anche in Lis) →
spesso i nomi segnici si rifanno a caratteristiche fisiche delle persone o gesti particolari che
fanno, ma a volte anche semplicemente l’iniziale del nome

In dattilologia ci sono i cheremi (alloccheri → tutte le possibili variazioni di un cherema)

I classificatori arricchiscono molto la lis


Abbiamo 5 parametri di cui 4 fondamentali, il 5 è stato introdotto di recente solo per gli studi
di linguistica
Al variare di un solo parametro varia il significato e variano anche le coppie minime.

Copiare i segni della Lis da qualcuno si dice ombreggiare


In interpretazione esiste una figura che è l’interprete di sostegno che entra in funzione
quando ci sono numeri, nomi detti in forma estesa (dattilologia) oppure quando l’interprete
va in tilt → l’interprete di sostegno ripete per sicurezza numeri e segni oppure assume la
funzione dell’interprete “di ruolo” quando questo non riesce a riprendere il filo.
Possibile domanda d'esame: qual è lo spazio utilizzato per segnare? → da sopra la testa a
poco sotto l’inizio delle gambe e da spalla a spalla.

Come già anticipati per ogni segno ci sono 5 parametri da seguire


1 parametro: configurazione
2 parametro: luogo (i luoghi sono due: a contatto con il corpo o nello spazio neutro)
3 parametro: movimento
4 parametro: orientamento della mano
5 parametro: espressioni facciali

L’ordine della frase in lis è diverso rispetto alla lingua italiana. Per la maggior parte delle
volte infatti si ha una struttura OSV e altre invece SOV → in genere il focus è sull’oggetto
- corso lis tu come venuto? (per dire: come sei venuto al corso di lis?)

3 lezione

Il punto di vista di chi sta segnando è sempre il proprio mai quello di chi ascolta.
La parola “prego” non esiste effettivamente nella lis

Recap.
Il verbo va sempre alla fine così come la sua negazione, tendenzialmente il sordo nega la
frase alla fine. la negazione si può fare anche scuotendo la testa durante tutta la durata della
frase.

Segno boa: significa restare fermo nella posizione dell’ultimo segno appena fatto → si usa
soprattutto quando ciò che doveva essere detto non è ancora finito, ma anche quando si
deve interpretare un relatore del quale però non si sa come continuerà il suo discorso. Sto
fermo nello spazio e non appena capisco dove vuole andare a parare il relatore riprendo a
segnare; non metto mai le mani congiunte in mezzo allo spazio del torace (segno che
termina la frase) se non ho finito di dire ciò che dovevo dire o interpretare perché posso dare
l’idea di aver finito il discorso.

All'interno della dattilologia oltre alle lettere ci sono anche i primi cinque numeri che vengono
segnati con il palmo rivolto verso l'interno (verso di me) per non confonderli con le lettere)
Il soggetto in lis è sempre espresso

Coppia minima → si definisce coppia minima due parole che hanno quattro parametri
uguali ed uno differente.
- “Mamma” e “scusa” formano una coppia minima perché configurazione, movimento,
orientamento sono uguali, ma il luogo è diverso.
- “Cognome” e “pomeriggio” formano una coppia minima?

La lingua dei segni ha tante varianti perché i sordi andavano negli istituti appositi ma veniva
imposto loro di usare il metodo oralista.
Gli istituti erano divisi in maschi e femmine → perciò i segni variavano già tra istituto e
istituto. Dove ci sono grandi comunità di sordi ci sono varianti più vaste.
4 lezione

Mentre si segna può capitare di dover utilizzare entrambe le mani. Quando le utilizziamo
assieme queste possono essere simmetriche, nel caso in cui movimento, orientamento,
luogo e configurazione siano uguali oppure asimmetriche, nel caso in cui la non dominante
faccia solo da supporto e dunque stia ferma mentre la dominante si muove.

Abbiamo due forme di interrogative: le domande chiuse, con risposta si/no e le domande
aperte → caratteristiche comuni: ci si sporge in avanti e a fine domande l’ultimo è un segno
boa. Differenza: le sopracciglia sono allargate/inarcate per le domande chiuse mentre sono
corrucciate per le domande aperte.
Strutture di contrasto → posizionare nello spazio neutro persone/cose/luoghi così da non
dover ripetere i segni rispettivi nel seguito del discorso ma semplicemente si volge il busto
verso lo spazio indicato la prima volta posizionati.

Della comunità dei sordi non fanno parte solo i sordi ma anche i familiari dei sordi e gli
udenti segnanti e tutti hanno un proprio segno nome che può essere cambiato con
l’avanzare dell’età (ma non necessariamente). Questo può essere descrittivo, non descrittivo
oppure arbitrario:
● Descrittivo: il segno nome descrive una particolarità, una caratteristica, un
comportamento evidente della persona;
● Non descrittivo: non descrive la persona ma il nome in sé (es. il nome Chiara è
nella maggior parte dei casi associato al segno “chiaro”; il nome Giuseppe e il nome
Maria vengono associati alla religione cristiana)
● Arbitrario: il segno nome non si capisce a cosa si riferisca (perchè probabilmente è
legato ad un evento
Per tutti i nomi propri (non conosciuti → solitamente i personaggi conosciuti come politici
hanno un segno nome), le marche, le parole straniere che non hanno un segno è necessaria
la dattilologia (non guardare lettera per lettera perché confonde solo). Tuttavia non si deve
usare ogni qualvolta non ci si ricorda un segno (piuttosto è meglio far sapere che non lo si
sa).
Economia del segno: la lingua dei segni è “economica” perché risparmia fatica, usa meno
segni ma si fa intendere lo stesso.

Verbi
I verbi non sono coniugati, è come se fossero sempre all'infinito. Per coniugarli devo
collocarli nel tempo → Coi tempi definiti (so quando è avvenuta l’azione) bisogna mettere il
riferimento temporale sempre all’inizio della frase mentre con i tempi indefiniti (il momento
dell’azione non è precisato) si possono verificare diverse situazioni: quando l’azione è svolta
in un passato imprecisato si usa la configurazione “b” di entrambe le mani e dal centro con
palmo orientato verso l’interno si fanno muovere velocemente col palmo verso il basso (ad
indicare “fatto”, “azione terminata”); quando l’azione si svolgerà nel futuro invece si fa
semplicemente il segno del futuro.
5 lezione

Legenda per scrivere più facilmente


C + ”lettera” o “ numero” = configurazione
Cl = classificatore
D = mano dominante
ND = mano non-dominante

Nella lis i segni che hanno più varianti dialettali sono numeri, colori, mesi e le domande “k”
(quando, dove, come, perché, chi)

I giorni della settimana


Per segnare i giorni della settimana si usa il processo di inizializzazione ( → si segna una
cosa con la dattilologia tramite la sua iniziale in lingua italiana). Nel caso dei giorni della
settimana si fa un piccolo cerchio verso l'interno mentre si segna la lettera iniziale del giorno;
per mercoledì si usa C “e” per non confonderlo con martedì.

Costruzione della frase: OSV oppure SOV. Il soggetto è sempre espresso.


La labializzazione si fa come si pronuncia in italiano.

I mesi dell’anno
Gennaio = C “d” D indice sul mento
Febbraio = C “3” D-ND medi che scorrono sotto gli occhi
Marzo = C “b” D scossa vicino alla testa
Aprile = C “d” D-ND orientate verso il basso, indici mossi dall’alto in basso che si toccano
Maggio = C “m” D-ND incrociate, orientate verso me, battute sul petto
Giugno = C “a” D-ND unite di fronte al petto
Luglio = C “l” D con pollice appoggiato sul naso e indice che scende rapidamente
Agosto = D pollice e indice toccano la gola
Settembre = C “f” D-ND che si toccano davanti alla faccia che si muovono davanti alla bocca
due volte toccandosi
Ottobre = C “f” D-ND ruota in senso antiorario davanti alla faccia leggermente a destra
Novembre = C “n” D battuta nel vuoto due volte
Dicembre = C “b” D-ND che fanno un abete in aria / C “5” orientate verso l’esterno pollice e
medio si toccano mani scendono a indicare le luci di natale

Membri della famiglia


Mamma = C “a” D battuta due volte sul mento
Papà = C “k” D vicino al naso con indice che scende rapidamente
Fratello = C “v” D-ND orientate verso il basso con gli indici che si toccano
Sorella = C “s” D-ND con pollici che si toccano come per mettere lo smalto
Gemello = tocco indice e pollice
Cugino = C “l” D con indice curvato e mano scossa due volte alla destra nello spazio neutro
Nonno/nonna = C “3” D con le dita incurvate verso il basso e sotto il mento
Zio/zia = C “d” D indice passa veloce sotto il mento
Genitori = (mapà)
Fidanzato/fidanzata = C “f” D indica e pollice dalla bocca al cuore
Convivente = D-ND “a mo di becco” tocco i mignoli due volte
Per distinguere il genere delle persone basta fare il segno di maschio (C “b” D orientata
verso l’esterno con indice che tocca la guancia) o femmina (C “3” D orientata verso l’esterno
con pollice che tocca la guancia indice e medio che scendono rapidamente due volte)

6 lezione

Costruzione della frase


- Ieri un cane mangiò
In questo caso non serve aggiungere il segno “fatto” a fine frase per dire che è un’azione
passata perché abbiamo già messo l’indicatore temporale all’inizio.
Per dire “un cane” posso esplicitare il fatto che sia uno mediante la C “1” ma posso anche
fare tranquillamente a meno (dipende anche dal significato che si vuole dare alla frase; es.
se si vuole enfatizzare sul fatto che sia un cane, non due, non tre)

- Ieri sera alle 22 un cane mangiò


L’orario in Lis va dalle 00 alle 12 perciò bisogna esplicitare sempre se si intende un’ora del
mattino o del pomeriggio sera.

- Ieri sera alle 22 un cane di mia sorella mangiò


In Lis dovrò dire nel seguente ordine “sorella mia cane suo” alzando le sopracciglia su
sorella perché è il focus della mia frase.

Inarcare le sopracciglia = topicizzare

Possessivi
Per i possessivi si usa la C “b” della D indicando col palmo della mano la persona citata (o
perché fisicamente sul posto o perché esplicitato (prima) con pronome personale)

Classe dei nomi


I nomi si suddividono in due categorie:
● 1 classe: i segni a contatto con il corpo
● 2 classe: i segni non a contatto con il corpo e dunque nello spazio neutro
Le due classi si differenziano per la fissazione al plurale → i nomi di 1 classe per formare il
plurale devono avere anticipato il numero preciso di quanti si tratta oppure un aggettivo
indefinito (pocə, moltə, altrə, nessunə, tuttə, etc…) alla fine; i nomi di 2 classe per formare il
plurale possono essere ripetuti più volte nello spazio.

Città = C “l” con indice leggermente inarcato D-ND partono dal centro indici e pollici uniti e
scendono staccandosi
Età = C “5” palmo rivolto verso il petto e batto una volta

7 Lezione
Pronomi duali
- Toi due, voi tre, loro cinque etc.
Per indicare il coinvolgimento di più persone all’interno dell’azione (fino ad un massimo di 5)
è necessario orientare il palmo della D verso l’alto e con la C da “2” a “5” indico le persone
coinvolte.
Essere e avere = C “5” D orientata verso l’alto tocco col mignolo il petto

Parlare della famiglia


Per elencare i membri di un gruppo (come la famiglia) si usa la mano ND con C “n dei
membri” orientata verso l’interno e con la mano D passo sopra le dita fino a toccare l’ultimo
membro. Se ci sono più di 5 persone si fa un giro della mano completo e poi si indica il
numero desiderato (ma non più di dieci)
Quando parlo della famiglia parto dal più anziano per arrivare al più giovane e infine gli
animali.

Nuovo = C “b” D-ND con ND che sale e D che la “fa passare sfiorandole il dorso
Sbagliato = C “b” D palmo scosso davanti alla faccia
Ripetere = C “3” D-ND palmo orientato verso l’alto e con un movimento circolare le chiudo

Truccarsi e correggere formano una coppia minima

Classe dei verbi


Anche i verbi come i nomi sono suddivisi in classi:
1 classe: a contatto con il corpo, non possono muoversi nello spazio
2 classe: direzionali → necessitano di un referente, si accordano al soggetto e si muovono
nello spazio a seconda della posizione occupata dal soggetto ed a seconda della sua azione
3 classe: non direzionali → sono legati a ciò di cui sto parlando, verbi che si accordano con
l'oggetto

da cinque anni / per cinque anni ???

Collegato = anelli che si muovono da destra a sinistra

Tre e un quarto = indice della D che scorre da sinistra a destra


Tre e mezza = C “b” D sopra ND
Tre meno un quarto = C “a” verso alto poi giro la mano e faccio il segno di un quarto
Minuti = C “f” ND ferma e D cade sopra
Secondi =

L’azione continuata nel passato dalle spalle arrivo ad oggi

Presentazione famiglia
Nella mia famiglia ci sono 9 membri: papà, mamma, sorella maggiore, io, fratello minore e 4
galline. Mio papà si chiama Vittorio, ha 56 anni ed è dipendente in un negozio di
arredamento, mia mamma si chiama Gabriella, ha 55 anni ed è la proprietaria del negozio di
arredamento. Mia sorella si chiama Anna, ha 22 anni e lavora in un supermercato. Mio
fratello si chiama Patrik, ha 9 anni ed è uno studente. Mio papà, mia mamma e mio fratello
vivono in una casa a Pordenone, io vivo in un appartamento a Trieste e mia sorella e il suo
fidanzato vivono in una casa a Pordenone. Le mie galline si chiamano Olga, Clelia, Patti e
Zaffira ed hanno 2 anni

Presentazione di me stesso
Mi chiamo Matteo Protti, ho 20 anni e sono uno studente di lingue dell'università di Trieste.
Abito in un appartamento al terzo piano a Trieste. I miei hobby preferiti sono suonare
pianoforte, ascoltare musica e leggere. Nel tempo libero faccio volontariato all’ospedale
Burlo. Non faccio nessuno sport. Il mio colore preferito è l’arancione e il mio cibo le uova
all’occhio di bue.

Presentazione della mia routine quotidiana


Al mattino mi alzo alle 6:30 e faccio colazione con acqua o tè e biscotti, poi mi lavo i denti, la
faccia e mi vesto, verso le 7:30 vado in ospedale ad aiutare per l’associazione di volontariato
di cui faccio parte e a far divertire i bambini. Mi fermo lì per due orette circa e poi ritorno a
casa, faccio le pulizie settimanali e poi pranzo, solitamente con un bel piatto di pasta. Mi
avvio poi per le 15 verso l’università per seguire la lezione di lingua spagnola e due ore dopo
sono a casa. Sono le cinque ed è l’ora del tè: assieme ai miei coinquilini guardiamo la
puntata di qualche serie televisiva mentre beviamo un tè caldo. Finita la puntata ricopio gli
appunti e faccio i compiti che devo fare. Se non ho impegni per la serata ceno alle 8:30/9,
vado a farmi una doccia e poi mi ritiro in camera a leggere, fare parole crociate o cucire fino
a tardi mentre bevo una camomilla. Verso mezzanotte mi lavo i denti e poi vado a dormire

Presentazione della mia routine quotidiana in lissese


ogni venerdì mattino ore 6:00 io sveglio, colaziono caffe biscotti. poi mi lavo i denti, la faccia,
mi vesto e poi io città cammino. poi ore 9:30 ospedale vado. lì dalle 10 alle 11:30 io insieme
bambini gioco. poi casa torno. Pomeriggio ore 1 pranzo quasi sempre pasta. Pomeriggio ore
3 meno quarto università vado. lì lezione lingua spagnola c’è. dopo torno a casa. pomeriggio
ore 5 tè bevo, studio, pianoforto. sera ore 8 mangio poi doccio. dopo io assieme coinquilini
film guardare, camomilla bere. Notte ore 11 lavo i denti, aula dormire vado, leggo, poi ore
mezzanotte circa mezzanotte mezza dormo.

Presentazione della mia routine settimanale


Durante la settimana oltre alle lezioni scolastiche faccio altre attività: il lunedì e il mercoledì
dalle 17 alle 18 vado a nuotare in piscina. Il venerdì e il sabato mattina vado a fare
volontariato con i bambini in reparto in ospedale.

Psicologo = tocco la fronte con l'indice e poi C “5” D verso l’interno va in basso e ND verso
la faccia ferma

hai animali? → animali c’è tu?

acqua = C “5” D verso fuori pollice tocca due volte vicino alla bocca
compleanno = C “uncino” D “tira orecchio”
carne = C “v” piegata D batte una volta sul mento a destra
cioccolata = C “n” verso basso indice sfiora il prolabio due volte

Chiedere differenza tra calabria, palermo, sicilia


Chiedere se va prima con chi o luogo
giovedì prossimo chiedere come si dice
chiedere da ora a ora come si dice
casa a schiera

Colori
arancione
grigio = C “e” come Umbria

nome: Cristiano Malgioglio


età: 85 anni
nascita: 23 aprile 1945 a Perugia
abitazione: abito a Ancona in Emilia Romagna
professione: assicuratore e cantante
famiglia: mamma Lilliana, papà piergiovanni, figlio klaus, figlia wilma, conigli trippa e trudy
hobby: cantare e danzare
colore: rosso
sport: pallavolo
cibo preferito: brodo

nome: Abbondio Brancaleone


età: 103
nascita: 18 dicembre 1975 a mezzanotte e un quarto a Potenza in Basilicata
Abito in una casa bifamiliare a Cagliari
professione: al mattino dalle 8 alle 12 lavoro in un supermercato, dalle 15 alle 17 lavoro
come avvocato, la sera dalle 8 a mezzanotte vado in università a studiare (facoltà di
psicologia)
famiglia: mamma Lilliana, papà Piergiovanni, figli Pinocchio, Lucifero, Raperonzolo, foca
Pumbino
hobby: mi piace andare in palestra, incontrare i miei amici e camminare in montagna
colore: blu
sport: tennis
cibo: torta di cioccolato

La parte di produzione sarà


Famiglia o routine quotidiana
in fase di produzione scrivi il testo in lis (o come preferisci) poi puoi esercitarti quante volte
vuoi. Quando decidi di fare il video puoi farlo una volta sola

Parametri di valutazione:
comprensione
produzione
dattilologia
numeri
fluidità
sessione estiva: dal 5 giugno al 28 luglio

Pranzo = campanella vicino alla testa


Cena = mangio + sera
tornare = C “d” D che fa un arco fino ad arrivare sul palmo della ND rivolto verso l'alto C “b”
qualche volta = C “f” D indice e pollice si staccano rivolta verso il basso
prendere = C “5” rivolto verso referente che si chiude con C “a” arretrando
vicino = C “b” D-ND piegate rivolte verso il mittente D batte leggermente piu volte sulle
unghie della ND

La mano ND va in supporto alla D con le configurazione “B” “A” “S” “C” “O” “1”

Esempio
Tutte le mattine io cammino università li lezione

Esercizio di comprensione
1. Dopodomani sera gli studenti dell’università hanno uno spettacolo teatrale →
sbagliato mettere come soggetto lo spettacolo di teatro
2. L’esame di Lis non è in aula S3
3. Max non lavora (come segretario → interpretazione) in ufficio ma in supermercato

1. Lo zio di Michela che lavoro fa? è un dottore e lavora all’ospedale di Venezia


2. Mio nonno abita a Genova, mia sorella non abita lì
3. Tutte le mattine mi sveglio alle 7:30 e alle 10:00 vado a lavoro

Mestieri
Cuoco = basta solo il capello da chef
Insegnante
Medico
Avvocato
Carabiniere -> 2 mani (simmetriche)
Bancario = 2 mani conf Q speculari (quasi attaccate) che poi si staccano; come se staccassi
assegni
Ferroviere = persona + lavoro + treno (2 mani conf V: nd ferma e d si muove)
Dentista = dottore + indico con conf 1 i denti/la bocca
Per indicare gli organi, conf 5 si abbassa il medio
Cameriere
Proprietario negozio
Casalinga = lavoro + casa
Idraulico ≠ meccanico
Poliziotto = persona + 2 mani conf F (verso l’esterno) scendono sul busto
contemporaneamente
Cassiere/a = persona + digito con conf 5, muovo le dita
Psicologo (davanti posso metterci anche “dottore”)
Psichiatra = come psicologo + conf F che ruotano
Infermiere
Economo = pers + conf pugno 2 mani verso di me ruotano
Impiegato d’ufficio = dipendente + segretario
Assicuratore = conf U batte sul palmo
Portinaio = badante (conf B che batte lateralmente ad altezza petto) + PORTA (conf B d
batte su dorso nd, pollici esterni)
Babysitter = badante + bambini (tipo cullando con le braccia)
Badante = badante + anziani (conf 5 sotto il mento si piegano le dita staccate tra loro)
Commerciante = conf G entrambe mani verso fuori con indice verso referente
Imprenditore = nd conf B palmo giù + d a pugno con pollice in alto batte sulla nd
Modella = conf 1 con indici verso giù e con il palmo rivolto a me segnante, come se
sfilassero una alla volta alternandosi
Pensionato = conf G verso avanti
Attore = d altezza fronte girandola conf QUA QUA + nd conf B pollice tocca il petto subito
sotto la guancia
Barista = 2 mani confG piatta davanti alla fronte, facendo movimenti come per sistemare
delle cose, muovendo i polsi su e giù
Insegnante di sostegno = D “a” spinge verso l’alto la ND “b”
Muratore = D-ND “b” D “mette la malta”

Luoghi
Aereoporto = nd conf b con pe d conf y scorre e va in avanti (come un areo sulla pista di
decollo)
Università
Stazione dei treni = stazione (nd conf B palmo verso il basso + n conf A si apre a conf 5 –
come una locomotiva che “sbuffa”) + treni
Grattacelo/palazzo
Strada/corridoio
Casa
Appartamento
Porto/molo = barca + parcheggio (nd conf B verso giù + d conf B si muove verso dx)
Ristorante
Albergo = stesso classificatore di dormire, ma in orizzontale con pollice esterno e palmo
verso di me
Pizzeria = ristorante (conf 3 sulla fronte scorre) + pizza
Biblioteca/aula studio = stanza dei libri (conf B che indica uno scaffale pieno di libri)
Libreria = negozio dei libri messi negli scaffali (conf B entrambe mani)
Negozio abbigliamento = negozio + vestiti
Negozio di scarpe = negozio + scarpe (2 mani conf G da fuori verso di me, orizzontali)
Scuola = nd conf b palmo verso l’alto + d conf 3 chiusa “scrive” sulla nd
--- > superiori (come “maggiore”), medie (conf 5 2 mani con palmo verso giù), elementari
(conf 4 sulla spalla dx)
BAR = conf pugno 2 mani su è giù (tipo tirare giù le leve)
Letteratura = nd conf b ferma, d conf L scorre sul palmo della nd
Cinema = 2 mani conf 5 tipo “ciao” con palmo verso il referente
Teatro = nd conf b con palmo verso esterno ferma + d conf b palmo verso fuori va verso
basso a sx
Ospedale = 2 mani conf U vanno entrambe verso sx
Prontosoccorso
Giardino = prato/erba che si muove = conf 4 con palmi verso di me, entrambe mani
Specchio = chiuso; vedro = aperte le dita

Frasi
1. Dopodomani pomeriggio ore 5 fino 7 assieme coinquilini miei film guardo
2. Giovanni, famiglia sua tre persone, papà, mamma, e gatta. nome papà Claudio,
nome mamma Serena, io nome gatta Polly.
3. Ginevra, zio suo polizziotto no, lui cassiere lavora
4. Nonna mia ospedale Torino 11 febbraio 1922 nata
5. Santiago amico mio, hobby suo bar andare, pianofortare, nuoto, colore suo preferito

1. Il mio cane si chiama Snoopy il suo colore è il bianco e ha 9 anni


a. cane mio nome suo Snoopy, colore suo bianco età sua 9
2. Il nonno di Mario non è pensionato lui tutti i giorni lavora in ospedale a Trento
a. Mario, nonno suo pensionato no, lui tutti i giorni ospedale Trento lavora
3. tutti i martedi pomeriggio io dalle 5 alle 7 vado a danzare

1. La tua famiglia quante persone ci sono? nella mia ce ne sono 6


a. Famiglia tua persone quante? famiglia mia 6
2. Ieri gli amici di mia mamma e mio papà sono andati in pizzeria
a. Ieri mapà miei, amici loro pizzeria andati
3. Mi chiamo Gianluca, ho 13 anni e vivo a Genova con la mia famiglia

1. Questo pomeriggio alle 4:30 faccio pausa, poi guardo la televisione


a. Pomeriggio ore 4:30 io pausa, dopo televisione guardo
2. Il mio cibo preferito non è la carne, il mio cibo preferito è la pasta
a. cibo mio preferito carne no, cibo mio preferito pasta
3. Lo zio di anastasia ha 45 nanni, lui lavora come ferroviere a Venezia

1. Dalle 11 di mattina alle 3 di pomeriggio io studio in biblioteca


a. Mattina ore 11 fino pomeriggio ore 3 io biblioteca studio
2. Dalle 7 alle 9:45 di mattina studio Lingua inglese e Lis assieme ai miei coinquilini
a. Mattina ore 7 fino 10 - 15 fino 10 - 15 io assieme coinquilini miei lingua
inglese e lis studio
3. Vado a giocare a calcio tre volte alla settimana dalle 6 alle 7 di sera

1. Mi nonno si chiama Ermenegildo ed ha 70 anni


a. Nonno mio nome suo Ermenegildo età sua 70
2. Tutti i mercoledì dalle tre e mezzo alle 4 del pomeriggio accompagno mia sorella a
nuoto
a. Mercoledì tutti pomeriggio tre messa fino quattro sorella mia nuoto
accompagno
3. Dopodomani io con mia zia Ginevra mi incontro a Cagliari
Nuove frasi
1. Ieri fidanzato mio è partito per Potenza, lì ha mangiato una pizza buonissima
2. Domani io pesce rosso mio dottore animali Umbria accompagno
3. Tutti i lunedì e i giovedì Sasha assieme sorella sua molo Palermo
4. Prossima settimana fratello mio nome suo Patrik per la Germania volerà
5. Mapà miei Puglia abitano, mamma mia nome suo Gabriella, lei badante di anziani,
papa mio nome suo Vittorio lui imprenditore

1. Tutte le mattine insieme alla mia amica Elisabetta prendo un caffè a Palermo
a. Tutte le mattine insieme amica mia nome suo Elisabetta caffè Palermo bevo
2. La sera del venerdì prossimo alle 7:10 prendo il treno. il treno va a Palermo
a. Venerdì prossimo sera ore sette minuti 10 treno prendo. Treno Palermo va
3. La settimana scorsa alle 6 meno un quarto mi sono svegliata a Catanzaro

1. Le città mie preferite sono Firenze, Bari e Catanzaro


a. Città mia preferite Firenze, Bari e Catanzaro
2. Milano città piena di grattacieli
a.
3. Ieri sera io non ho mangiato una pizza a Napoli con mio fratello

1. Tutti i mesi io assieme alla mia amica Giovanna vado a Potenza


a.
2. Sasha lavora al bar. Tutti i giorni dopo lavoro va in palestra
a.
3. La moglie dell'assicuratore Simonetta il suo sport prefe è il golf

1. Da aprile a maggio vado con mio papà in Sicilia


a.
2. Mia nonna non abita a Firenze, lei abita a Bologna
3. La nonna di Goffredo non è nata il 22 aprile 1933 a Bologna

1. Io sono sempre in ritardo ad andare a scuola


a.
2. Una volta al mese la mamma di Roberta va in ospedale ad Ancona
a. Mese una volta Roberta
3. Tutti i giorni mia sorella lavora al cinema ad ancona

Seconda parte del corso

Segni di tempo
Tempo = spazio neutro; ND “b” palmo verso l’interno, D “l” con pollice che tocca il palmo
della ND e l’indice che da dritto scende
Giorno = spazio neutro; D “g” da davanti alla faccia si sposta verso destra formando un
piccolo arco
Ora = spazio neutro; D “1” indice verso il basso
Adesso = spazio neutro; D-ND “b” palmi verso l’alto/interno davanti al corpo battono due
volte nel “vuoto”
Poco fa = a contatto; D “b piegata” tocca la spalla destra
Tempo fa = D “b piegata” palmo verso il basso, dallo spazio neutro fa un piccolo arco e va
dietro la spalla (senza toccarla)
Tanto tempo fa = stesso segno di “tempo fa” ma si amplia il movimento (arco più grande)
C’era una volta = spazio neutro; D-ND “b” palmi verso il basso, parte la D facendo un piccolo
cerchio a cui poi si aggiunge la ND, poi la D va dietro la spalla (come prima)
Minuti = spazio neutro; D-ND “f” ND ferma davanti al corpo e D tocca due volte con indice e
pollice quelli della ND formando due piccoli cerchi
Secondi = spazio neutro; D-ND “d” palmo verso l’interno, il mignolo della D tocca pollice e
indice della ND (una davanti e una dietro) e l’indice della D si muove verso destra
Puntuale = spazio neutro; D-ND “f” palmi verso il basso, la D dall’alto “cade” rapidamente
sulla ND
Quest’anno = spazio neutro; D “s” pollice in su, dal basso a destra la mano si sposta verso
sinistra e poi torna a destra all’altezza della spalla (fa un arco)
Qualche volta = spazio neutro; D “f” palmo verso il basso, pollice e indice si aprono e si
chiudono ripetutamente andando in avanti nello spazio
Raramente = stesso segno di “qualche volta” ma il movimento è più marcato
Fra poco = D “5” palmo verso il basso, si scuote la mano mentre va in avanti
Mai = spazio neutro; D-ND “i” palmo verso il referente, le mani dal centro si spostano
rapidamente verso l’esterno
Un po’ = spazio neutro; D “g piatta” palmo verso l’alto, pollice e indice si staccano e
diventano una “l”
Ancora (generale) = D “a” dallo spazio neutro (da destra) scende in avanti e verso il basso
Ancora (cibo) = D “a papera” verso il basso che tocca ND C “b” palmo verso l'alto
Calendario = spazio neutro; ND “b” palmo verso l’interno, D “f” con indice e pollice tocca il
palmo della ND, si muova dal basso verso l’alto formando un arco sopra la ND (come
sfogliare un calendario)

Solo =spazio neutro; D “s” pollice in su scosso nello spazio neutro


Medicina (inteso come farmaco) = segno di Piemonte + D apre pollice e indice davanti alla
bocca
Ricordare = a contatto; D “r” tocca una volta sulla fronte
Legge = spazio neutro; D “l” appoggiata sulla ND “b”
Carcere = spazio neutro; D-ND “4” palmi verso il segnante, dal centro si muovono verso
l’esterno

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