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Lo slang giovanile
Il linguaggio giovanile ha fortemente contribuito al formarsi del cosiddetto
italiano neostandard. Un excursus sulla recente evoluzione storica e sociologica
della lingua italiana utile non solo ai docenti (anche allestero) e agli studiosi, ma a
tutti gli interessati a conoscere levoluzione della societ. Oltre 4000 termini nuovi
negli ultimi anni. La lingua italiana appare oggi pi che mai viva, le forme scritte
inaspettatamente prevalgono sul linguaggio orale, grazie alle nuove tecnologie. Mo
non sono tutte rose e fiori.
Il linguaggio giovanile, impostosi allattenzione degli studiosi alla fine degli
anni Ottanta e allinizio degli anni Novanta, viene oggi riscoperto in relazione alla
video-scrittura (la scrittura della posta elettronica, delle chat, degli sms).
Poco pi di una ventina di anni fa il linguaggio giovanile consisteva, secondo
una definizione di Raffaele Simone, in una rielaborazione addolcitadei gerghi della
malavita e, anche, del gergo militare, a cui attingeva una quantit di voci.
Oggi la fonte cambiata: a segnare una nuova dipendenza culturale sono stati i
media, dalla televisione alle radio giovanili, alla musica (canzoni, videoclip) fino alla
comunicazione mediata dal computer da cui deriva luso di abbreviare segmenti di
parole o parole intere ( xch invece di perch, da dove dgt? per da dove digiti? ) o di
aggiungere faccine ( emoticons).
Gli studiosi hanno tentato di dare una definizione alla lingua dei giovani e
collocarla nel repertorio linguistico italiano, interrogandosi sullesistenza di una o di
pi variet giovanili. Fermo restando che luso linguistico giovanile copre una larga
fascia det [1, .131], pur vero che tutti i parlanti cercano comunque una variet
substandard facendo ricorso a voci dialettali e gergali e ad una marcatezza lessicale di
carattere diastratico. Questa variet si distingue sostanzialmente nel lessico per altro
limitato ad alcuni argomenti come il sesso, lamore, la scuola, la musica, la droga, il
modo di vestire; un lessico che sfugge a tentativi di esemplificazione, perch si
evolve e cambia in relazione allo spazio e al tempo. Alcuni termini, infatti, variano da
zona a zona (vedi un casino usato al posto di molto nel nord Italia, sostituito da
una cifra nellarea romana), altri vengono sostituiti da termini pi espressivi o pi
aggiornati (come nel caso di tirare la coca al posto di sniffare, del sessantottino
matusa surclassato da termini come arterio, fossile, sapiens).
Vari studi compiuti sul linguaggio giovanile tentano di fotografare, di fissare in
unistantanea, un materiale che di per s magmatico, in continua evoluzione: fatto
di termini gergali di eterogenea provenienza. Illustri linguisti definiscono la lingua
dei giovani un guazzabuglio. Certamente una lingua che tende piuttosto
alleccesso che alla sobriet. un modo di comunicare che spesso indulge
allesagerazione.
Di fronte al gergo dei giovani non appropriato porci la domanda se si dice o
non si dice: un gergo, e come tale non ama norme e disciplina. usato come
strumento di comunicazione verso chi lo condivide, ma anche come strumento di
esclusione per chi non lo capisce. Gergo infatti, parola di origine incerta, forse
dallantico francese jargon che significava il gorgheggiare degli uccelli, sta appunto
ad indicare un linguaggio artificiale, composto di molti vocaboli deformati o di
significato alterato, usato da determinati gruppi sociali per non farsi intendere dagli
estranei.
Ci sono dei termini che dal gergo giovanile tendono a scivolare nella lingua
comune. Vi fanno ricorso gli utenti pi insospettabili, dallavvocato al manager allo
qualcosa
di
pi
che
figo
fico.
Include
qualit
di
abbreviazioni,
sigle.
Grafia
connotativa
(marcata)
Tvb =ti voglio bene, tvtb= ti voglio tanto bene, tvumdb= ti voglio un mondo di
bene, cmq=comunque, XXX= tanti baci, qnd= quando, xch = perch, c6= ci sei: Si
pu sapere ke kavolo di orari fai? Non ci kapisco nulla
:
1. Antonelli G. Litaliano nella societ della comunicazione / G. Antonrelli. - Il
Mulino: Bologna, 2007. 206 p.
2. Lorenzetti Luca. La lingua italiana nei nuovi mezzi di comunicazione: SMS,
posta elettronica e Internet /