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LINGUISTICA
a cura del Prof. Marano IV A CL
DI COSA TRATTEREMO?
Oggi saremo lieti di mostrarvi i risultati della nostra ricerca linguistica sulla
conoscenza del napoletano, uno degli elementi centrali della tradizione
partenopea che ci ha caratterizzati nel corso dei secoli. Non a caso Napoli, ancora
oggi, si presenta come una metropoli dialettale, ovvero l’uso del dialetto è diffuso
presso tutta la popolazione, indipendentemente dal titolo di studio o dalla classe
sociale
Questa ricerca è stata condotta su Lo cunto de li cunti dell’intellettuale
napoletano Giovanbattista Basile, in particolare sulla novella La Gatta
Cenerentola.
IL LABORATORIO
A partire dallo scorso anno, la classe ha dedicato una parte delle ore di letteratura ad
un laboratorio linguistico. Questo dato non è peregrino. La storia della lingua infatti
è parte integrante dello studio della letteratura. In Italia l’unità linguistica è stata
raggiunta solo a partire dagli anni Cinquanta del ‘900 con l’arrivo della televisione
nelle case delle persone, eppure abbiamo avuto una lunghissima tradizione letteraria
molto antica. Da sempre gli intellettuali italiani si sono chiesti quale lingua usare in
letteratura. Il laboratorio ha avuto lo scopo di studiare tale questione, ma soprattutto
ha permesso di comprendere come funziona la lingua, come cambia e ha migliorato
le nostre competenze tanto nell’uso quanto nella conoscenza dell’italiano.
Già lo scorso anno abbiamo dato vita a questo laboratorio, anche se
con modalità e scopi differenti. Abbiamo somministrato in tutta l’area
flegrea dei questionari sul rapporto fra l’uso dell’Italiano e quello
del dialetto. Tali questionari hanno infatti confermato il largo impiego
del napoletano nella nostra area geografica, che ancora una volta si è
dimostrata a diffusa dielattalità interclassista.
PERCHE’ QUESTA
RICERCA?
Il tema de La Notte Nazionale Del Liceo Classico di quest’edizione, scelto dal
nostro istituto, è la diversità (intesa anche come ospitalità) in greco ξενία
(xenia). La presenza di più dialetti all’interno di una stessa area geografica è
sintomo di diversità linguistica: il cambiamento di una lingua nello spazio prende
il nome di diatopia. L’Italia costituisce un caso a sé in quanto tutti i dialetti non
provengono dall’italiano bensì dal latino parlato in quei luoghi. Lo scopo di
questo laboratorio è capire quanto sia diverso (dunque estraneo) il dialetto
napoletano del ‘600, lontano sia nel tempo che nell’uso, poiché in questo caso é
impiegato in un testo letterario.
L’ A U T O R E
VERBO
PAROLE CHE
CONOSCO MA NON
USO AGGETTIVO
PAROLE CHE HO
SENTITO MA NON SO AVVERBIO
COSA SIGNIFICHINO
LO
LE PRIME TRE PAROLE DELLA VOT
CATEGORIA “CONOSCO E USO”
A
NA
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI RISULTATI
GRANNE;28;
10%
LO;37;
13%
PRENCEPE;30;
10%
VOTA;37;
DRINTO;3 13%
0;
10%
IO;37;
CORE;31; 13%
11%
ARMA;32; NA;34;
11% 12%