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Luigi Garlaschelli

Piccola grammatica gratuita


di Esperanto

Senkosta Malgranda Esperanta


Gramatiko

(SMEG )

A.P.E.
Associazione Pavese Esperanto
2002
Piccola grammatica gratuita di Esperanto Mediante l'uso di lingue nazionali come lingue internazionali ci sarà
sempre qualcuno di madrelingua che sara' avvantaggiato, ledendo il principio
Senkosta Malgranda Esperanta Gramatiko di uguaglianza tra gli uomini. Inoltre, non tutti possono permettersi costosi
( SMEG ) soggiorni all'estero per raggiungere un livello accettabile in una lingua
straniera. Grazie alla sua struttura semplice e molto regolare chiunque può
di Luigi Garlaschelli raggiungere un buon livello di competenza dell'esperanto rapidamente.
L'esperanto è una lingua viva, utilizzabile per esprimere qualsiasi
Questa piccola grammatica nasce dal desiderio di potere offrire a chi si cosa sia esprimibile con qualsiasi altra lingua. Ma è di gran lunga piu' facile
avvicina per la prima volta allo studio dell’Esperanto una guida agile, da imparare rispetto ad una lingua nazionale. Anche le persone che non
gratuita, liberamente riproducibile e divulgabile, che contenga i più semplici riescono a ricordare una sola parola della lingua straniera che hanno studiato
elementi di questa lingua. per anni a scuola o all'università hanno bisogno solo di qualche mese di
Esistono peraltro grammatiche e corsi molto più completi e altrettanto studio per acquisire fluidità nel parlare l'esperanto.
gratuiti. Segnaliamo tra i vari: Inoltre l'esperanto è più proficuo rispetto alle lingue nazionali se
l'obiettivo è imparare una lingua per conoscere persone di luoghi differenti,
- PMEG (Plena Manlibro de Esperanta Gramatiko) di Bertilo Wennergren, poiché tutti gli esperantofoni, ovvero i parlanti esperanto, l'hanno imparato
scritta in esperanto e di circa 700 pagine (disponibile su Internet all’indirizzo per il medesimo scopo.
http://www.bertilow.com/pmeg/index.php )
- Un corso multimediale in varie lingue, e solo per computer: Kurso de Indirizzi utili:
Esperanto (disponibile su Internet all’indirizzo Federazione Esperantista Italiana
http://www.cursodeesperanto.com.br/en/index.html ) e
- Un corso gratuito per posta elettronica, KIREK, da richiedere alla Itala IEJ Itala Esperantista Junularo
Esperantista Junularo (vedere su Internet all’indirizzo v. Villoresi, 38
http://esperanto.it/iej/ IT-200143 Milano Italia
- Si veda anche all’indirizzo http://chifis.unipv.it/garlaschelli per ulteriori tel. 02-58100857
informazioni. http://www.interform.it/esperanto

Che cosa è l’Esperanto L'indirizzo dell'associazione mondiale è:

L'esperanto è la lingua internazionale sviluppata per facilitare la Universala Esperanto-Asocio


comunicazione tra popoli di culture differenti. Il suo iniziatore, il Dr. L.L. Nieuwe Binnenweg 176
Zamenhof (1859-1917), pubblicò la sua "Lingvo Internacia" nel 1887 con lo NL-3015 BJ Rotterdam
pseudonimo di "Dr Esperanto". Oggi e' parlata da almeno due milioni di Paesi Bassi
persone in oltre 100 paesi. Esistono migliaia di libri e oltre 100 periodici +31 10 436 1044 o +31 10 436 1539
pubblicati regolarmente. Ma cos'è che rende l'esperanto più internazionale
del francese, dell'inglese o del russo? ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Definita erroneamente 'lingua artificiale', (il termine corretto da un
punto di vista scientifico è 'lingua pianificata'), l'esperanto è da intendersi per impaginare questo opuscolo si possono tagliare i fogli esattamente a metà, quindi
specificamente come lingua per un uso internazionale e interculturale, sovrapporli seguendo la numerazione delle pagine, rilegandoli infine al bordo sinistro.
cosicché i suoi fruitori possano comunicare equamente, poiché nessuno di
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loro ricorre alla sua lingua nativa.
1
ALFABETO E PRONUNCIA z come la 's' in 'rosa'
(zigomo, zorgi)
In Esperanto a ogni lettera corrisponde sempre un solo suono.
L’alfabeto è costituito da 28 lettere Infine, in esperanto esistono due semiconsonanti:

A b c ĉ d e f g ĝ h ĥ j ĵ i l m n o p r s ŝ t u ŭ v z j una i breve, come in 'aiuto', 'faida', 'paio'


(jogurto, ejo)
le lettere si pronunciano come in italiano, ma notare che:
ŭ come la 'u' italiana in 'Claudio'
c sempre come la 'z' dura in 'marzo' (aŭto, Aŭstralio, Eŭropo)
(biciklo, leciono)
Queste due lettere non si considerano vocali, quindi su di esse non cade mai
ĉ sempre dolce come in 'cena' , 'dolce' l'accento.
(ĉelo, ĉarma) In esperanto non esistono le seguenti lettere: Q, W, X, Y.
L'accento cade sempre sulla penultima sillaba, cioè sulla penultima vocale.
g sempre dura (glottidale) come in 'gatto', 'gufo' Non esistono accenti grafici
(globo, granda) Attenzione ai 'falsi omofoni' come: telefOno, rapIda, skandAlo, numEro, ecc.
Per ragioni poetiche, in alcuni casi è ammessa :
ĝ sempre dolce come in 'gelato' - Elisione della desinenza -o (e non -oj, -on, -ojn, e nemmeno -a, -e
(ĝardeno, ĝoja) ecc.)
- Sostituzione di "la" con "l'" - ma molti poeti lo fanno solo dopo una
h sempre aspirata, come nell'inglese 'hello', ‘hotel’ preposizione che finisce per vocale: de l', pro l', ecc. ]
(hotelo, homo)
I nomi delle lettere (a, bi, ci, di) sono in -o come i sostantivi salvo le cinque
ĥ fortemente aspirata, come nel tedesco 'Bach' o nello spagnolo 'Juan' vocali:
(eĥo, ĥoro) a, bo, co, ĉo, do, e, fo, go, ĝo, ho, ĥo, i, etc.

ĵ come ‘abat-jour’ (franc) La " j " e la " ŭ " sono considerate consonanti: percio' si pronunceranno jo e
(ĵazo, ĵongli) ŭo.

k c come 'casa', 'cuneo'


Caratteri speciali
s sempre aspra sibilante come in 'rosso'
(somero, serpento) I due segni diacritici (vale a dire l'accento circonflesso ^, e l'accento
circonflesso rovesciato, sono difficili da visualizzare su computer usando i
ŝ sempre come 'sc' in 'scena', 'sciocco' caratteri standard.
(ŝanco, poŝo) Si usano perciò varie convenzioni: la più diffusa è di usare una x (lettera che
non esiste in Esperanto) immediatamente dopo il carattere. ovvero

cx sta per ĉ
3 gx sta per ĝ
4
hx sta per ĥ Il complemento oggetto dei verbi transitivi è in accusativo
jx sta per ĵ
sx sta per ĵ La knabo rigardas la hundon il ragazzo guarda il cane
ux sta per ŭ La patrino manĝas la kukojn la madre mangia le torte

Altri usano il carattere cappelletto e scrivono c^ per ĉ, g^ per ĝ, e così via. Le preposizioni (vedi oltre) reggono il nominativo, tranne se si tratta di moto
Oppure il cappelletto ma anteposto e non posposto: ^c vale ĉ, ^g vale ĝ. ecc. a luogo)
Un altro modo ancora - suggerito dallo stesso Zamenhof - è usare una h Oltre al complemento oggetto e moto a luogo l’accusativo si usa anche per
invece della x descritta sopra dopo c, g, h, j e s; pero' la "ux" diventa una esprimere il tempo (la data e durata nel tempo), misura fisica e valore:
semplice "u"
mi legis la tutan tagon ho letto tutto il giorno (durata nel
tempo)
ARTICOLO DETERMINATIVO
la duan de Majo il due maggio
È unico ossia la. In italiano ce ne sono sei ovvero il, lo, la, i gli, le: tutti la seĝo estas alta unu metron la sedia è alta un metro
vanno tradotti con la. mia plumo valoras mil lirojn la mia penna vale mille lire
Non esiste l'articolo indeterminativo che dunque non va tradotto. Dunque un,
uno, una vanno ignorati. L’accusativo è usato anche per saluti e auguri, poiché si sottintende “vi
auguro, vi do”:
la homo l’uomo
la homoj gli uomini bonan tagon buon giorno
la hundino la cagna dankon grazie
homo un uomo saluton! ciao!
homoj degli uomini
Il femminile dei nomi si forma con la desinenza -ino (vedi oltre: suffissi)

SOSTANTIVI. bovino mucca


edzino moglie
I sostantivi terminano sempre in -o patrino madre
filinoj figlie
urbo, lando, domo, hundo, bovo, viro, patro, filo ... blonda virino una donna bionda
instruistino insegnante donna
Il plurale si forma aggiungendo una –j la malgranda fratino la piccola sorella

urboj, landoj, domoj, hundoj, bovoj...


AGGETTIVI

Caso accusativo L’aggettivo termina sempre in –a e segue le medesime regole dei sostantivi.
Prende la –j del plurale e la –n dell’accusativo.
Esiste solo il caso nominativo e l’accusativo, che si forma aggiungendo –n al
nome (singolare o plurale)
6
5
la blonda viro kisas la belan virinon l'uomo biondo bacia la Numerali
bella donna
mi havas edzinon kaj filinojn ho moglie e figlie Cardinali
mi havas multajn filojn ho molti figli
nulo 0 dek unu 11 ...
Comparativo unu 1 dek du 12 kvardek 40
du 2 dek tri 13 kvindek 50
pli … ol…. più… di… tri 3 dek kvar 14 sesdek 60
mi estas pli bela ol vi io sono più bello di te kvar 4 ..... cent 100
malpli... ol... meno... di... kvin 5 dudek 20 mil 1 000
mi estas malpli bela ol vi io sono meno bello di te ses 6 dudek unu 21 miliono 1 000 000
sep 7 ......
tiel... kiel... Tanto... quanto... ok 8 tridek 30
Paolo estas tiel bona kiel Pedro Paolo è (tanto) buono come naŭ 9 tridek unu 31
Pedro dek 10 tridek du 32
tiom... kiom... tanto... quant
mi havas dudek fingrojn io ho 20 dita
Superlativo assoluto mil naŭcent okdek sep 1987

Si forma premettendo tre (molto) all'aggettivo I numeri cardinali sono invariabili: non prendono mai il plurale '-j'e
l'accusativo '-n'
vi estas tre bela Tu sei bellissima
la infanoj estas tre bonaj I bambini sono buonissimi Ordinali

Superlativo relativo I numeri ordinali (primo, secondo, terzo...) essendo aggettivi si formano con
la desinenza '-a' e possono avere il plurale '-j' e l'accusativo '-n'.
la plej... el... Il più... di...
unua primo dudeka ventesimo
Li estas la plej juna el ĉiuj Egli è il più giovane di dua secondo sepdekunua settantunesimo
tutti tria terzo centa centesimo
la malplej... el... Il meno... di...
li estas la malplej juna el ĉiuj Egli è il meno giovane la unua knabo mangis la trian kukon il primo ragazzo
di tutti mangiò il terzo biscotto

I numeri moltiplicativi (doppio, triplo, quadruplo) si ottengono con il suffisso


-obl
duobla doppio
triobla triplo
7 8
I numeri frazionari (mezzo, un terzo, un quarto) si ottengono col suffiso -on Aggettivi possessivi

duono metà mia mio


triono un terzo via tuo
dua trionoj due terzi ( 2/3 ) lia suo (di lui)
dudek centonoj venti centesimi ŝia sua (di lei)
ĝia suo
I numeri collettivi (ambo, ambedue, entrambi) si ottengono col nia nostro
suffisso -op via vostro
ilia loro
sia suo (proprio)
PRONOMI
Gli aggettivi possessivi si formano dai pronomi; non vogliono l'articolo
Pronomi personali determinativo prima di sé e prendono plurale e accusativo come tutti gli
aggettivi.
mi io
vi tu mia hundo Il mio cane
li egli patro nia Padre nostro
ŝi ella Karlo estas kun sia amikino, kun sia filo kaj ŝiaj filinoj.
ĝi esso Carlo è con la sua amica, con il proprio figlio e le figlie di lei
ni noi
vi voi Dagli aggettivi possessivi si possono formare i pronomi possessivi, che
ili essi, esse possono prendere l'articolo determinativo
si sé (riflessivo)
oni si impersonale la mia il mio
(ci) (tu confidenziale) la via il tuo
ecc.
In Esperanto si usa vi per tu e voi (come you in inglese). mi ne havas mian plumon, Non ho la mia penna,
La forma ci (tu confidenziale, non viene usata se non in poesia, come il thou donu al mi la vian dammi la tua
in inglese.I pronomi si declinano come i nomi con la -n dell'accusativo
VERBI
mi amas vin io ti amo
la patrino amas ŝin la madre la ama Non si coniugano secondo il numero e la persona, ma solo secondo i tempi e
la kato lavas sin il gatto si lava i modi.
Non esistono verbi irregolari.

-i infinito
esti, havi, fari, ami, pensi,dormi, doni, vidi, labori, studi

9 10
-anta se l'azione avviene nel presente
-as indicativo presente -inta se l'azione avviene nel passato
ni estas siamo -onta se l'azione avviene nel futuro

-is indicativo passato la kuranta knabo il ragazzo che corre ("che sta correndo",
mi estis fui, ero, sono stato "corrente")
mi legis belan libron lessi / ho letto un bel libro la legintaj viroj gli uomini che leggevano
la pasinta jaro l'anno passato ("che è passato", "trascorso")
-os indicativo futuro la venonta jaro l'anno venturo ("che sta per venire" ,"futuro")
ili estos saranno
Questi participi si possono combinare con le forme verbali per esprimere la
-us condizionale - congiuntivo successione di eventi nel tempo.
ni estus noi saremmo La traduzione delle seguenti espressioni in italiano a volte è difficile, e per
mi estus kontenta sarei contento se foste felici rendere la stessa sfumatura di significato si deve ricorrere a giri di parole.
se vi estus feliĉaj
Come primo esempio, consideriamo il tramontare del sole. Questa azione nel
-u modo volitivo (imperativo) suo insieme può esprimersi con i seguenti tempi:
(vi) laboru! lavora!
iru va' la suno subiras il sole tramonta
mi petas, pasu al mi la panon per favore, passami il la suno subiris il sole tramontava/ è tramontato /tramontò
pane la suno subiros il sole tramonterà

Notare che dal verbo non si può dedurre il soggetto poichè i verbi non Utilizzando i participi, si potrà esprimersi meglio:
vengono coniugati. Pertanto è obbligatorio specificare il soggetto a meno che
non sia la seconda persona dell'imperativo: nell'imperativo il soggetto la suno estas subiranta il sole sta tramontando
sottinteso è vi. Non è possibile confondere il soggetto con il complemento la suno estas subirinta il sole è appena tramontato
oggetto perché il complemento oggetto termina con -n. la suno estas subironta il sole sta per tramontare

se usiamo il passato del verbo, e per esempio ci riferiamo alla giornata


Participi precedente, possiamo anche dire:

I participi sono una parte abbastanza complessa dell'Esperanto, che però, una la suno estis subiranta il sole stava tramontando
volta compresa, permette l'espressione di sfumature verbali . la suno estis subirinta il sole era appena tramontato
la suno estis subironta il sole stava per tramontare
Participi attivi
se usiamo il futuro del verbo, e per esempio ci riferiamo alla giornata
Sono forme derivate da radici verbali, che hanno valore di aggettivi e come successiva, possiamo anche dire:
tali declinati Il soggetto della frase compie l'azione.
I suffissi sono
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la suno estos subiranta il sole starà tramontando -ante
la suno estos subirinta il sole sarà appena tramontato -inte
la suno estos subironta il sole starà per tramontare -onte

Il participio attivo tramite le desinenze -ant-, -ent- e -ont- esprime quindi il erarante oni lernas sbagliando si impara
tempo di un'azione rispetto al tempo della frase principale (espresso dal dorminte mi estas gaja avendo dormito sono allegro
verbo). forveturonte al Milano stando per partire per Milano
Il verbo naturalmente può anche non essere esti:

la amanta viro ploras l'uomo il quale ama piange


la amanta viro ploros l'uomo il quale (ora) ama piangerà Discorso indiretto
la aminta viro ploras l'uomo il quale amava, (ora) piange
la amonta viro ploras l'uomo il quale amerà, (ora) piange. Il discorso indiretto è di solito introdotto dalla particella ke (preceduta da
la amonta viro ploris l'uomo, che poi avrebbe amato, piangeva virgola)
Il tempo è il medesimo di quello usato nel corrispondente discorso diretto. -
si noti la forma speciale: as se contemporaneo, -is se precedente, -os se successiva.

-intus = estus -inta li diris: "mi komprenas" disse "capisco"


se vi amintus = se vi estus aminta = se tu avessi amato li diris, ke li comprenas. disse che capiva

li diris: "mi rigardis" disse: "ho guardato"


Participi passivi li diris, ke li rigardis disse che aveva guardato

Sono come i participi attivi, ma il soggetto non compie l'azione, ma la li diris: "mi dormos" disse: "dormirò"
subisce. Servono anche a tradurre la forma passiva italiana. li diris, ke li dormos disse che avrebbe dormito

-ata
-ita
-ota
AVVERBI
Marta estas virino amata Marta è una donna amata
La preĝejo estas konstruita La chiesa è stata costruita da Gli avverbi si formano col la terminazione -e.
de Michelangelo Michelangelo I comparativi sono simili a quelli degli aggettivi.

bele, bone, alte, multe, grande


Gerundio

Utilizzando la terminazione -e degli avverbi (vedi oltre) si può rendere il


gerundio:
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CORRELATIVI

I correlativi sono 45 brevi parole utili, costituite da 5 prefissi e 9 desinenze,


variamente combinati tra loro. Correlativi
I correlativi sono considerati una parte dell'Esperanto relativamente difficile
da ricordare. In realtà la loro costruzione è molto logica, una volta compresa. i- ki- ti- ĉi- neni-
dimostra-
Si veda la tabella: indefinito domanda tivo tutto negazione
- il prefisso ki- (domanda) unito al suffisso -al (motivo) dà kial (per quale
motivo? perche?) -a ia kia tia ĉia nenia
qualità qualche di che di tale di ogni di nessun
genere? genere genere tipo
- il prefisso ki- (domanda) unito al suffisso -e (luogo) equivale a "in quale
luogo?" ovvero "dove?" -es ies kies ties ĉies nenies
possesso di qualcuno di chi? di quello di ogni tipo di nessun
tipo
- il prefisso ti- (dimostrativo) unito al suffisso -am (tempo) equivale a "in
quel tempo" ovvero "allora" -o io kio? tio ĉio nenio
cosa qualcosa che cosa? quella cosa, ogni cosa, nulla
ciò tutto
eccetera.
-u iu kiu? tiu ĉiu neniu
persona o qualche chi? quale? quello/a ogni nessuno
cosa qualcuno ognuno
Note:
L'accento cade sempre sulla "i": kIel, nenIel, Iam, kIajn, ecc. -al ial kial? tial ĉial nenial
I correlativi in -a (che sono aggettivi) e in -u possono prendere la desinenza causa per qualche perche? per tale per ogni per nessun
-j del plurale, e -n dell'accusativo. motivo causa, motivo motivo
perciò
I correlativi in -o prendono solo la desinenza -n.
Le desinenze in -am e -om possono essere aggettivate aggiungendo -a. -am iam kiam? tiam ĉiam neniam
tempo un tempo, quando? allora, in sempre mai
una volta quel tempo
"tio" è pronome e sta da solo; "tiu" può precedere nome di cosa o di persona.
-e ie kie? tie ĉie nenie
luogo da qualche dove? in quel in ogni in nessun
I correlativi terminanti in -e (luogo) possono prendere la -n se per indicare parte luogo, là luogo, luogo
moto verso luogo. ovunque
-el iel kiel? tiel ĉiel neniel
maniera in qualche come? in quel in ogni in nessun
modo modo, così modo modo
-om - iom kiom tiom ĉiom neniom
quantità un po' (da)? tanto tutto nulla
quanto?
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Esempi di uso dei correlativi EL_ estrazione, ottenimento completo
eltiri tirar fuori;
tiu viro estas mia frato quell'uomo è mio fratello ellerni imparare a fondo
mi mangis tiujn kukojn ho mangiato quelle torte
mi ne ŝatas tiajn virinojn non mi piacciono donne di quel EN_ immissione, inserimento
tipo eniri entrare, andare dentro
kiel vi fartas ? come stai ?
donu al mi iom da panon dammi un po' di pane FI_, disprezzabile
kio estas tio? che cosa è questo (ciò) ? fifama famigerato, di cattiva fama
kiajn sandviĉojn vi havas? che tipo di panini avete? filibro libro disgustoso
iru tien va' là
kien vi iras? dove vai ? FOR_ fuori, via
foriri andar via
Per esprimere dimostrativi con vicinanza (questo, questa) si usa aggiungere forveturi partire in auto
la parolina "ĉi"
GE_ entrambi i sessi, generalizzato
Tiu ĉi viro estas mia patro quest'uomo è mio padre gepatroj genitori
geamikoj amici

PREFISSI MAL_ dotato del contrario di quella qualità


malgranda piccolo
AL_ donazione, aggiunta malsupre sotto
aldoni aggiungere;
alveni arrivare MIS_ errore, sbaglio
mispaŝo passo falso
BO_ parentela per matrimonio
bopatrino suocera NE_ indica negazione
neutila inutile

DIS_ dispersione, distribuzione PRA_ antichità o posterità remota


disdoni distribuire prapatroj progenitori;
pranepoj pronipoti
EK_ incominciare a fare qualcosa
ekscii iniziare a sapere RE_ ripetere una azione
ekbrilo lampo refari rifare

EKS_ cessazione di una cosa (ex) SEN_ indica mancanza


eksministro ex_ministro sendrata senza fili

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SUR_ indica posizione superiore _EJ_ locale con una data caratteristica
surskribi sovrascrivere lernejo scuola, posto dove si impara
preĝejo chiesa
TRA_ indica passaggio attraverso un luogo
trapasi passare attraverso _EM_ (aggettivo) propenso, incline a qualcosa
parolema loquace
TRANS_ indica passaggio da un luogo ad un altro agema attivo, fattivo
transŝarĝi trasbordare
_END_ (aggettivo) che deve essere fatto, che bisogna fare
detruenda da distruggere
SUFFISSI
_ER_ corpuscolo, particella di un dato tipo
_AĈ_ peggiorativo sablero granello di sabbia
ĉevalaĉo cavallaccio, ronzino monero moneta

_AD_ risultato di una azione fatta a lungo, prolungata _ESTR_ capo,comandante


parolado cosa parlata a lungo, discorso urbestro sindaco
legado lettura
_ET_ oggetto di piccole dimensioni, diminutivo
_AĴ_ cosa concreta con una caratteristica dometo casetta
dolĉaĵo un dolce libreto libretto

_AN_ membro di una comunità _ID_ piccolo, figlio, discendente


urbano cittadino bovido vitello
samideano chi ha le stesse idee
(usato dagli esperantisti per definirsi tra loro) _IG_ azione per far diventare, fattiva
varmigi far diventare caldo, scaldare
_AR_ insieme di oggetti, gruppo di cose di un dato tipo mortigi uccidere
arbaro bosco
_IĜ_ azione per trasformarsi in, diventare
_EBL_ (aggettivo) che può essere fatto paliĝi impallidire
videbla visibile
_IL_ attrezzo, strumento per fare una data azione
_EC_ qualità ovvero proprietà astratta di un dato tipo tranĉilo coltello
beleco bellezza ventolilo ventilatore

_EG_ oggetto di grandi dimensioni, accrescitivo _IN_ femminile


grandega molto grande,enorme patrino madre

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_IND_ (aggettivo) degno di essere fatto e quindi apprezzabile PREPOSIZIONI
honorinda onorevole
AL a (dativo), verso (moto a luogo)
_ING_ contenitore parziale, fodero di una cosa mi iras al Romo vado a Roma;
cigaredingo bocchino di sigarette mi donas tion al vi te lo do

_ISM_ teoria filosofica di qualcosa, movimento culturale ANSTATAŬ anziché, in luogo di, invece di
naciismo nazionalismo vi povas uzi komputilon anstataŭ skrib-maŝino puoi usare un
elaboratore anziché una
_IST_ che fa per professione, mestiere macchina da scrivere
instruisto insegnante
ANTAŬ prima di (tempo e luogo), davanti a
_OBL_ moltiplicato per un dato numero antaŭ la patro marŝis la filo davanti al padre camminava il figlio;
duoblo doppio antaŭ tri monatoj tre mesi fa;
antaŭ januaro prima di gennaio
_ON_ frazione di un certo numero di parti
duono metà APUD in vicinanza di, vicino a
apud propra domo, ŝtelisto ne presso la propria casa il ladro non ruba
_OP_ insieme di un certo numero di oggetti ŝtelas
triopo trio
ĈE presso, in casa di
_UJ_ contenitore completo, scatola contenente una cosa ni vespermanĝos ĉe via amiko ceneremo dal tuo amico
cigaredujo portasigarette
ĈIRKAŬ intorno a
_UL_ individuo caratterizzato da qualcosa li dancas, kiel kato ĉirkaŭ poto balla come un gatto intorno a una pentola
barbulo uomo barbuto
maljunulino una donna vecchia DA di, pieno di
mi deziras glason da biero desidero un bicchiere di birra
_UM_ cosa indeterminata con quella caratteristica
malvarmumo raffreddore provocato dal freddo DE (posseduto) da, (proveniente) da, da parte di
la libro de la frato il libro del fratello;
Notare che i suffissi si possono concatenare tra loro e molti possono essere libro de Dante un libro di Dante;
usati autonomamente, completati dalla appropriata terminazione. nia frato venas de Milano nostro fratello viene da Milano ;
li estas vidita de sia patro è stato visto da suo padre

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DUM durante, mentre KROM oltre a, eccetto (nelle negazioni)
vojaĝu dum via juneco! viaggia durante la tua gioventù! ; krom Pamela estis ankaŭ ŝia ansero oltre a Pamela c'era la sua oca;
dum marto durante marzo; krom mia frato estis neniu eccetto mio fratello non c'era
dum ĉi tiu periodo in questo periodo nessuno

EKSTER al di fuori di KUN in compagnia di


la domo estas ekster la urbo la casa è fuori della città venu kun ni vieni (venite) con noi

EL da (uscire, derivare) da LAŬ secondo, in base a


mi ne eliros el mia domo non uscirò da casa mia laŭ mia opinio, vi malpravas secondo la mia opinione, hai torto;
mi agos laŭ via ekzemplo agirò secondo il tuo esempio

EN in, dentro (stato in luogo), in (con l'accusativo per il moto a luogo) MALGRAŬ malgrado, nonostante
mi loĝas en Italujo abito in Italia malgraŭ mia aĝo, mi estas forta malgrado la mia età sono forte
mi loĝas en ĉi tiu regiono abito in questa regione
mi iras en la urbon vado in città ; PER per mezzo di, tramite, mediante
mi iris en mian ĉambron andai in camera mia mi tranĉas panon per tranĉilo taglio del pane con un coltello

ĜIS fino a PO distributivo (== a testa)


mi akompanos vin ĝis Parizo ti accompagnerò fino a Parigi; ili ricevis po kvin pomojn ricevettero cinque mele a testa
ni laboros ĝis decembro lavoreremo fino a dicembre; mi aĉetis tri pomojn po kvindek liroj acquistai tre mele a cinquanta lire
ĝis (la) revido arrivederci ognuna

INTER tra, in mezzo a, fra POR a favore di, allo scopo di, per
vi restos inter ni resterai tra noi; mi aĉetis la libron por vi ho comprato il libro per te
inter Milano kaj Torino estas tra Milano e Torino c'è Novara
Novara POST dopo, fra (tempo), dietro (luogo)
li venis post du tagoj venne dopo due giorni;
JE preposizione generica post merkredo dopo mercoledì;
je la oka alle otto; la arbo staris post la domo l'albero stava dietro la casa
Sandro estis plena je timo Sandro era pieno di paura
PRETER oltre a
KONTRAŬ contro li pasis preter ni, ne rimarkante nin ci oltrepassò senza vederci
ili batalis kontraŭ la malamikoj combatterono conto i nemici;
li frapas kontraŭ la muro batte contro il muro PRI a riguardo di, intorno a
paroli pri esperanto estas agrable parlare di esperanto è gradevole

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PRO per causa di DO dunque
pro grava kaŭzo mi devas iri per una causa grave devo andarmene mi pensas do mi estas penso dunque sono

SEN senza DUM mentre


mi iros sen vi andrò senza di te; dum Romo diskutas Sagunto pereas mentre Roma discute Sagunto
sen iu libro senza nessun libro perisce

SUB sotto EĈ perfino, anche


la kato estas sub la tablo il gatto è sotto il tavolo eĉ ci, Bruto, mio filo! anche tu, Bruto, figlio mio! ;
eĉ la diablo ne povus perfino il diavolo non potrebbe;
SUPER al di sopra (senza contatto) mi eĉ ne konas lin non lo conosco nemmeno
la satelito flugas super Eŭropo il satellite vola sull'Europa
JA infatti, davvero, proprio
SUR sopra (a contatto) li ne povas aŭdi: li ja estas surda non può udire: è proprio sordo
la libro kuŝas sur la tablo il libro sta sul tavolo
JEN ecco (jen...jen... == ora...ora...)
TRA attraverso, per jen la homo ! ecco l'uomo.
tra la mondo flugas forta voko attraverso il mondo vola un forte Jen mi, jen li riskis morti ora io, ora lui rischiammo di morire
richiamo;
la hundo kuras tra la ĝardeno il cane corre per il giardino JU...DES... quanto ... tanto ...
ju plu li manĝas, des pli li dikiĝas quanto più mangia, tanto più ingrassa;
TRANS al di là ju pli... des malpli quanto più... tanto meno ...
mi loĝas trans Arno abito al di là dell'Arno
KAJ e (kaj... kaj... == e... e...)
kaj mi kaj li venos verremo sia io che lui;
CONGIUNZIONI kaj tiel plu k.t.p. eccetera

KE che
AŬ o oppure (aŭ... aŭ... == o... o...) mi volas ke li venu voglio che venga.
aŭ li aŭ mi o lui o io Petro diras ke la manĝo estas preta Pietro dice che il pranzo è pronto
oro aŭ arĝento oro o argento
KIAM quando
ĈAR poiché, perché kiam mi povos, mi iros quando potrò andrò;
mi rifuzis ĉar mi ne povas ho rifiutato perché non posso de kiam da quando;
ĝis kiam fino a quando;
ĈU tono interrogativo generico tuj kiam non appena;
mi ne scias ĉu li venos non so se verrà; antaŭ kiam prima che;
ĉu mi ĉu li devas foriri o io o lui dobbiamo andarcene post kiam dopo che

25 26
KIEL come A
mi ne scias kiel li parolos non so come parlerà
a al (dativo); en (luogo)
KVANKAM quantunque a volte; qualche volta kelkfoje
kvankam laca, mi provos quantunque stanco, proverò abbastanza sufiĉe
abbisognare bezoni (trans.)
KVAZAŬ come se, quasi abitare loĝi
li marŝis kvazaŭ li estus junulo camminava come se fosse un giovane abito vesto
accendere ekbruligi (fuoco); enŝalti (apparecchio el.)
NE non accompagnare akompani
Mi ne parolas non parlo acqua akvo
acquisire, akiri
NEK... NEK... né... né... addio adiaŭ
ni havas nek panon nek fromaĝon non abbiamo né pane né formaggio addormentarsi ekdormi
adesso nun
SE se (condizionale, desiderativo ma NON dubitativo) aeroplano aviadilo
se mia frato volus, li atingus sian celon se mio fratello volesse affabile, gentile afabla
raggiungerebbe il suo scopo; aggiustare rebonigi, ripari
oh, se li povus! oh, se potesse!; agosto Aŭgusto
agricoltura terkulturo
il dubitativo va fatto con ĉu; aiutare helpi
mi ne scias, ĉu la vetero estos bela non so se il tempo sarà bello alba tagiĝo
albergo hotelo
SED ma albero arbo
severa sed justa severo ma giusto albicocca abrikoto
Alla tua/vostra salute! Je via sano!
TAMEN pure, tuttavia Prosit! Cin-cin!
tamen mi ne volis iri tuttavia non volli andare allegro gaja
all'incirca proksimume
TIAL perciò, per questo motivo Allora. In quel tempo. tiam
mi timis esti trompata, tial mi rifuzis temevo di essere ingannato, allungare plilongigi
perciò rifiutai almeno almenaŭ
alto alto; (di voce) laŭto
Altrettanto, grazie. Same al vi, dankon
(lett. stesso a te/voi)
altro aliu (pers); alio (cosa); alia (aggettivo)
altrove alie
altrui alies
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28
alzarsi leviĝi attraverso tra
amare ami augurio bondeziro
ambedue ambaŭ automobile aŭto
amico amiko autore aŭtoro
anche ankaŭ ; eĉ autunno aŭtuno
ancora ankoraŭ avantieri antaŭhieraŭ
andare iri (a piedi); veturi (in veicolo) avaro avara
anello ringo aver sete soifi
anniversario datreveno avere havi
anno jaro avvenimento, caso, okazo
antico antikva avventurosa aventura
antipatico malsimpatia avvolgere, arrotolare volvi
apparire, venire a galla aperi attorcigliare
appartenere (a qualcuno) aparteni (al) azione ago; faro
appena apenaŭ (a malapena) ; ĵus (poco fa) azzurro lazura (agg.); lazuro (colore)
apprezzare, piacere ŝati
appuntamento rendevuo B
aprile Aprilo
aprire malfermi baciare kisi
arancia oranĝo baffi lipharoj
arcobaleno ĉielarko bagaglio pakaĵo
aria aero bagno bano; (stanza) banĉambro
arma armo, batalilo balcone balkono
armadio ŝranko ballare danci
armare armi bambino infano
arrivare alveni bambola pupo
arrivederci ĝis [la] revido banana banano
arte arto banca banko
ascoltare aŭskulti banco benko
asino azeno bandiera flago
aspettare atendi bar trinkejo
assaggiare gustumi barba barbo
assente (essere) foresti barbiere barbiro
assentire con il capo kapjesi barca barko
annuire bastare sufiĉi
associazione asocio battaglia batalo
attendere atendi bello bela
attore aktoro belva sovaĝa besto
attorno a..., verso ĉirkaŭ benché kvankam

29 30
bene bono (sost.); bone (avv.); bieno (proprietà) busta (da lettera) koverto
bere trinki
berretto ĉapo
bestia besto C
bevanda trinkaĵo
bianco blanka cadere fali
bicchiere glaso caffè kafo; (locale) kafejo
bicicletta biciklo, bicikleto calcio piedfrapo; (sport) futbolo
biglietto bileto; karto caldo varma
bilancia pesilo calmo kvieta
biondo blonda calza ŝtrumpo
birra biero cambiare ŝanĝi
bisestile (anno) superjaro camera ĉambro
bisnonno praavo cameriere kelnero
bisogno bezono cancellare gumi
bistecca bifsteko cantare kanti
blu blua capelli, capigliatura hararo
bocca buŝo capello pelo haro
bonario, mite bonkora capire kompreni
borsellino monujo capo, testa kapo
bosco arbaro cappello ĉapelo
bottega butiko caraffa poto
bottiglia botelo caramella bombono
bottone butono carattere karaktero
braccialetto brakringo carne karno; (vivanda) viando
braccio brako caro kara; (prezzo) kosta
Brasile Brazilo carta papero
bravo brava casa hejmo; (edif.) domo
bruciare bruli; bruligi (transitivo) cattivo malbona
bruno bruna causa kaŭzo; (a...) pro
buco truo celebre fama
bue bovo cena vespermanĝo
Buon appetito! Bonan apetiton! cento cent
Buon giorno! Bonan tagon! Bonan matenon! cercare serĉi
Buona notte! Bonan nokton! certo certa
Buona sera! Bonan vesperon! cessare ĉesi
buono bona cestino della carta paperkorbo
burlare moki che (cong.) ke
burro butero

31 32
che, chi kiu con kun
chiacchierare babili conferenza discorso prelego
chiamare voki; (-si) esti nomata confine limo
chiaro klara conoscere (venire a ) ekkoni
chiasso bruego conoscere, essere a koni
chiave ŝlosilo conoscenza
chiedere (per ottenere) peti contare kalkuli
chiesa preĝejo contenere enhavi
chiudere fermi; (a chiave) ŝlosi continuare daŭri (intr.)
ciao ĝis . contrassegnare signi
ciclomotore mopedo coperta litkovrilo
cielo ĉielo corda ŝnuro; (mus.) kordo
ciliegia ĉerizo coricarsi kuŝiĝi
cinema kino; (locale) kinejo correre kuri
cinese ĉina cortese ĝentila
cinque kvin cosa aĵo; (che cosa?) kio?
ciò tio; tio ĉi cosa avvenuta, fatto okazintaĵo
cioccolato ĉokolado così tiel
città urbo costringere devigi
club, circolo klubejo costruire konstrui
( edificio, locale) creare, realizzare krei
cognome familia nomo creatore; autore kreinto
colazione matenmanĝo credere; pensare; opinii
colpire frapi crescere kreski
coltello tranĉilo cucchiaio kulero
come kiel cugino kuzo
come stai? kiel vi fartas? cuocere kuiri
cominciare komenci cuore koro
compagno kunulo curiosità scivolemo
comparare kompari cuscino litkuseno
còmpito,dovere tasko
compleanno naskiĝtago D
comprare aĉeti
computer komputero, komputilo da de; el (uscita); ĉe (a casa di)
comune komuna da ekde
comunicativo parolema dado (da gioco) ludkubo, jetkubo
d'allora, di una volta, iama
di un tempo passato

33
34
dappertutto ĉie disturbare ĝeni
dare doni dito fingro
data dato ditta firmo
debito ŝuldo divenire fariĝi
decimo deka diverso diversa
delegato delegito divertire amuzi
denaro mono dividere dividi
denso densa doccia duŝo
dente dento dolce dolĉa
dentifricio dentpasto dolere dolori
deserto dezerto domandare demandi; peti
desiderare deziri domani morgaŭ
destra dekstra; (a...) dekstre domenica dimanĉo
di de; (parlare di...) paroli pri donna virino
di quello ties dono donaco
di una volta; a quel tempo tiama doppio duobla
dicembre Decembro dormire dormi
dieci dek dotato, di talento talenta
dietro, dopo post; poste (avv.) dove kie; kien (moto a luogo)
difendere defendi dovere (verbo) devi
diffondere disvastigi dozzina dekduo
digiunare fasti droghiere drogisto
dimenticare forgesi dubbio dubo
diminuire malpliigi due du
dimostrare pruvi duomo katedralo
dipingere pentri
dire diri E
diritto rekta
disco disko e kaj
discorrere paroladi ebbene, allora (interiez.) nu
discutere, parlare di, priparoli ebreo judo
trattare qc. eccetera kaj tiel plu (k. t. p.)
disegnare desegni eccetto krom
disgrazia malfeliĉo ecco jen
dispiacersi bedaŭri educazione eduko
disporre (di), decidere disponi (pri) effettivamente efektive
distanza distanco egli li
distruggere detrui

35 36
eguale egala fatto fakto
elementare (scuola) unuagrada (lernejo) favola fablo
elettricità elektro favorevolemente oportune
ella ŝi febbraio Februaro
entrare eniri febbre febro
epoca epoko fedele fidela
equipaggio maristaro felice feliĉa
erba herbo femmina ino
eroe heroo ferire vundi; (-si) vundiĝi
esagerare troigi fermarsi halti
esame ekzameno fermo firma
esclamare ekkrii feroce kruela
eseguire plenumi ferrovia fervojo
esempio ekzemplo festa festo
esercito armeo fiamma flamo
esistere ekzisti fiammifero aluméto
esperantista samideano fianco flanko
esposizione ekspozicio fidanzato fianĉo
essere esti fiera foiro
essere sazio sati figlio filo
essi, esse ili fila serio; (in...) serie
est oriento finalmente finfine
estate somero finché ĝis
esterno ekstera finestra fenestro
estero (paese) fremdlando finire fini
età aĝo fiore floro
fischio siblo; fajfo
F fiume rivero
foglia, foglio folio
fa (un anno...) antaŭ unu jaro folla popolamaso
faccia vizaĝo forare bori
facile facila forchetta forko
fame (avere) malsati formaggio fromaĝo
famiglia familio forse eble; ĉu [interr.]
famoso fama forte forta
fare fari fortuna ŝanco
farfalla papilio forza forto
farmacia apoteko fra inter; (tempo) post

37 38
fra l'altro i.a. (interalie) giardino ĝardeno
francobollo poŝtmarko ginocchio genuo
frase frazo giocare ludi; (a carte) kartludi
fratello frato gioco (carta da) ludkarto
freccetta sageto gioia ĝojo
fresco freŝa giornale ĵurnalo
fretta rapido; (in...) rapide giorno tago
fronte frunto; (di...) frunte giovane (agg.)juna
frumento tritiko giovedi ĵaŭdo
frutto frukto girare, voltare turni
fucile pafilo giugno Junio
fuggire fuĝi giusto justa
fulmine fulmo gli (a lui) al li
fumare fumi godere, fruire di ĝui
fuoco fajro gomma, gomma per gumo
fuori ekster; ekstere (avver.) cancellare
futuro estonta (agg.); estonteco (sost.) gonna jupo
grammatica gramatiko
G grande granda
grasso grasa; dika
gallo koko gratuito senpaga, senkosta
gamba kruro grazie! dankon!
gara konkuro grigio griza
gatta katino guanto ganto
gatto kato guardare rigardi
gelato (cono) glaciaĵo guardare la televisione televidi
gelosia ĵaluzo guarirsi resaniĝi
gennaio Januaro guerra milito; militado
gentilezza ĝentileco guerreggiare, fare la militi
geografia geografio guerra
gettare ĵeti guscio ŝelo
ghiaccio glacio hello ha lo
già jam
giacca jako, ĵaketo I
giacere, stare, essere kuŝi
coricato ieri hieraŭ
giallo flava ignorante malklera
giapponese japana

39 40
il (lo, la, i, gli, le) la inverno vintro
immediatamente tuj io mi
imparare lerni Italia Italujo; ltalio
impedire malhelpi italiano italo (sost.); itala (agg.)
impiegato oficisto
impiego ofico L
importante grava
impostare enpoŝtigi lamentarsi, lagnarsi, plendi
impronta stampo querelare
in en; ĉe lampada fluorescente lumtubo
in che modo kiamaniere lasciare lasi
in estate somere latte lakto
in inverno vintre lavare lavi
in occasione di okaze de lavorare labori
in primavera printempe legare ligi
incendio brulado legge leĝo
inchiostro inko leggere legi
incontrare renkonti legno ligno
incontro renkonto, renkontiĝo lettera letero; (alfab.) litero
indicare. montri letto lito
indice montra fingro; (libro) tabelo lezione leciono
indirizzo adreso li’, la'. tie
indovinare diveni libero libera
informare informi libro libro
ingraziare danki libro di testo lernolibro
innamorarsi enamiĝi limonata limonado
inoltre krome limone citrono
insalata salato linea linio
insegnare instrui lingua lango; (idioma) lingvo
insieme kune lira liro
intelligenza inteligento litigare disputi
intenzione intenco locale (del luogo) loka
interesse intereso lodare laŭdi
internazionale internacia loro (agg.) ilia
intero tuta lottare lukti
inutile senutila luce lumo
invenzione eltrovo lucido hela
luglio Julio

41 42
luna luno mattone briko
lunedi lundo maturo matura
lungo longa mazzo fasko
luogo loko medico kuracisto
mela pomo
M memoria memoro
meno malpli; (meno di) malpli ol
ma sed; tamen mensile ĉiumonata
macchia makulo mente menso
macchina maŝino; (fotografica):fotaparato mentire mensogi
madrelingua gepatra lingvo mento mentono
maggio Majo mentre dum; (nel...) dume
maggiore pligranda; plejgranda mercante vendisto
magnifico belega mercato merkato
mai, giammai neniam mercato vendejo
malato malsana merce varo
mancare manki mercoledì merkredo
mandare sendi mese monato
mandorla migdalo mestiere metio
mangiare manĝi metà duono
manico tenilo; prenilo meta scopo, fine, mira celo
maniera maniero mettere meti
mano mano mettere a disposizione disponigi
marciapiede trotuaro mezzanotte noktomezo
mare maro mezzodì tagmezo
marito edzo miele mielo
marmellata, confettura marmelado migliaia miloj
marmo marmoro miglio mejlo
marrone bruna migliore pli bona
martedì mardo mille mil
marzo Marto minestra supo
maschera masko minuto minuto
maschio viro mio mia
materasso matraco miseria mizero
materia materia; afero misurare mezuri
matita krajono mobile (sost.) meblo
mattina mateno moda modo
modesto modesta

43 44
modo, maniera maniero nemico malamiko
molle mola, maldura nero nigra
molteplice, che si ripete multoble nessuno neniu (pron.)
moltiplicare multobligi neutrale neŭtrala
molto multa; (avv.) multe, tre neve neĝo
momento momento niente nenio
mondiale, universale tutmonda nipote nevo (di zio); nepo (di nonno)
mondo mondo no, non ne
moneta monero noi ni; (accusativo) nin
monte monto noia tedo; enuo
monti montaro nome nomo
mordere mordi non molto tempo fa, antaŭ nelonge
morire morti nonno avo
mosca muŝo nonostante, sebbene, kvankam
motocicletta motorciklo anche se
motore motoro nord nordo
movimento movado nostro nia
mucchio amaso notare, osservare rimarki
muovere movi notte nokto
musica muziko nove naŭ
mutande kalsono novembre Novembro
numero nombro; (di giornale) numero
N nuotare naĝi
nuovo nova
narrare rakonti nuvola nubo
nascere naskiĝi
nascondere kaŝi O
naso nazo
Natale Kristnasko o aŭ
nave ŝipo obbedire obei
navigare marveturi occhiali okulvitroj
nazionalità nacieco occhio okulo
nazione nacio occupare okupi occuparsi di okupiĝi (pri)
né nek odiare malami
nebbia nebulo odore odoro
necessario necesa oggetto objekto
negozio butiko ora horo; (di buon’ora) frue
nel frattempo intertempe ordine ordo; (comando) ordono

45 46
orecchia orelo passeggiare promeni
organizzazione organizo pasta pasto; (dolce) kuko
orologio horloĝo; (da polso) brakhorloĝo patata terpomo
ospedale hospitalo patria, terra d'origine hejmlando
ospite gasto peccato! domaĝe !
osso osto penna plumo
ottimo plej bona; bonega penna a sfera globkrajono, globskribilo
otto ok pensare pensi
ottobre Oktobro pentola poto
ovest okcidento pepe pipro
ozio senokupo per por
per esempio ekzemple
P pera piro
perché (?) kial (?)
pace paco Perche'. Percio' tial
padella pato perdere perdi
padre patro perdonare pardoni
paesaggio pejzaĝo pericolo danĝero
pagare pagi permesso permeso
pagina paĝo permettere permesi
paio paro permetti che ti presenti...Permesu prezenti al vi
palla (da gioco) pilko (+Acc.)
palpebra palpebro pernottare tranokti
pane pano persona persono; homo
pantaloncini, shorts pantaloneto pesare pesi (trans.); pezi (intr.)
pantaloni, calzoni pantalono pesca persiko; (sport) fiŝkapto
pantofola pantoflo pesce fiŝo
parco parko pessimo malbonega
parente parenco pettine kombilo
parete vando petto brusto
parlare paroli pezzo peco (pezzo, opera teatrale) teatraĵo
parte parto piacere plaĉi ; (mi piace:) mi ŝatas. (sost.) plezuro
partecipare partopreni pianeta planedo
partire foriri piangere plori
Pasqua Pasko piano (di casa) etaĝo
passare pasi pianoforte fortepiano
passare, attraversare, trapasi pianta planto; (di piede) plando
accadere (qualcosa) piantare planti
piatto telero; plado

47 48
piazza placo premiare premii
piede piedo; (lunghez: futo) prendere preni
pieno plena preoccuparsi di zorgi; klopodi
pietra ŝtono presentare prezenti
pigro mallaborema prestare prunti
pioggia pluvo presto rapide; baldaŭ; frue
pipistrello vesperto prete pastro
pistola pistolo prezzo prezo
più pli; plei; plu; (più di) pli ol prima antaŭ (prep.); antaŭe (avv.)
poco (un) iom primavera printempo
poesia poemo primo unua
pollice dika fingro primogenito unuanaskito
Polonia Pollando professione profesio
poltrona brakseĝo approffittare, giovarsi profiti
polvere polvo; (da sparo) pulvo profumo parfumo, aromo
pomeriggio posttagmezo promessa promeso
pomodoro tomato promettere promesi
pompiere fajrestingisto pronto preta
ponte ponto prosciutto ŝinko
popolo popolo prossima, ventura venonta
porre una domanda starigi demandon proverbio proverbo
porta pordo prudente singarda
portafogli monujo pubblico publika
portare porti; (qui) alporti pulito pura
portatile portebla pungere piki
porto haveno punire puni
posare demeti punto punkto; (gioco) poento
posate manĝilaro puré di patate terpoma kaĉo
posta poŝto
posto di lavoro, ufficio oficejo Q
potere povi
precedente antaŭa quaderno kajero
preferibilmente prefere quadro pentraĵo
possibilmente eble qualche kelka; ia
preferire preferi qualcosa io
pregare preĝi qualcuno iu (pron.)
prego! ne dankinde! quale? di che tipo? kia

49 50
qualità eco ; kvalito restare resti
qualunque cosa kio ajn ricco riĉa
quando (?) kiam (?) ricevere ricevi
quantità kvanto ricordarsi memori
quanto (?) kiom (?) ridere ridi
quasi preskaŭ; kvazaŭ rifiutare rifuzi
quattro kvar riposare ripozi
quello tiu; (di...) ties riservato, prenotato rezervita
quello, quella tiu riso rizo
cosa (determinata) risparmio ŝparo
questo tiu ĉi rispondere respondi
qui tie ĉi ristorante restoracio
quotidiano ĉiutaga (agg.) ritorno reveno
riuscire bonsukcesi
R riva bordo
rivista revuo
raccogliere kolekti romanzo romano
raccomandare rekomendi rompere rompi
racconto rakonto rosa rozo
radio radio rospo bufo
raffreddarsi malvarmumi rosso ruĝa
ragazza knabino rubare ŝteli
ragazzo knabo rumore bruo
raggio; Radio radio ruota rado
ragione (avere) esti prava Russia Rusio
ragione racio ; (causa) kialo
ramo branĉo S
rappresentare, descrivere bildigi
re reĝo sabato sabato
reggiseno mamzono saggio, intelligente saĝa
regola regulo salame salamo, kolbaso
relativo rilata sale salo
relazionarsi, interrilati salire supreniri
avere a che fare salutare saluti
relazione rilato salute farto, sano
remare remi salvare savi
repubblica respubliko sandwich sandviĉo
respirare spiri sangue sango

51 52
sano sana; saniga sette sep
sapere scii settembre Septembro
sapone sapo settimana semajno
sapore gusto sì jes
sarto tajloro sigaretta cigaredo
sbagliare erari significare signifi
scala ŝtuparo signore sinjoro
scarpa ŝuo signorina fraŭlino
scegliere elekti silenzio silento
scherzare ŝerci simpatico simpatia
scimmia simio sinceramente sincere
scolaro lernanto sistemazione aranĝo
scommettere veti sognare revi, sonĝi
scopare balai sogno sonĝo
scrivere skribi; (per la letteratura, comporre) verki sole suno
scuola lernejo; (sistema) skolo solitamente, abitualmente kutime
se se (prep.); si (pronome) sollevare levi
secchio sitelo solo sola (agg.); nur (avv.)
secco seka soluzione solvo
secolo jarcento somigliare simili
secondo me laŭ mi somma sumo
secondo dua; (tempo) sekundo sonare soni (intr.); sonigi
sedere sidi; (-si) sidiĝi sonno dormo; dormado
sedia seĝo sopra sur; supre; super (al di…)
seduta, riunione kunsido sopracciglio brovo
segreto sekreta sotto sub; malsupre
seguente sekva souvenir memoraĵo
sei ses sparare pafi
sembrare, apparire aspekti spaventoso terura
sembrare ŝajni spazzolino da denti dentbroso
sempre ĉiam specchio spegulo
sentimento sento specialistico, di settore faka
sentire senti; aŭdi spedizione, invio elsendo
senza sen spegnere estingi
sera vespero spendere elspezi
servire servi spesso ofte
sete (avere) soifi spettacolo spektaklo
spiaggia strando, marbordo

53 54
spingere puŝi tavola tablo
sporco malpura tazza taso
srotolare, svolgere, disvolvi tè teo
stagione sezono telefonare telefoni
stanco laca televisione televido
stare (ritto) stari televisore televidilo
stare in silenzio, zittire silenti temere timi
stazione stacio temperamatite krajonpintigilo
stella stelo tempo tempo; (atm.) vetero
stesso sama; mem tenere teni
stimare, estimi tenero mola
aver un'alta opinione di tentare, provare klopodi
stivale boto terra tero
storia historio terremoto tertremo
strada strato tesoro trezoro
straniero fremda testa kapo
strano stranga tirare tiri
stringere premi toccare tuŝi
studiare studi togliere forpreni
studio studo toilet tualeto
stuzzicadenti dentpikilo torre turo
subito tuj torta kuko
succedere accadere okazi tosse tuso
sud sudo tovaglia tablotuko:
sudare ŝviti tovagliolo buŝtuko
suo lia (di lui); ŝia (di lei); ĝia (di esso) tradire perfidi
suonare, scampanellare sonorigi tradizionale tradicia
superiore (che sta sopra) supra tradurre traduki
svegliare veki; (-si) vekiĝi tram tramveturilo; tramvojo
tranne, oltre a krom
T tranquillo trankvila
trattare trakti
tacere silenti tre tri
tagliare tranĉi; (con forbici) tondi treno trajno
tanto tiom tromba trumpeto
tappeto tapiŝo troppo tro; tromulte
tardi malfrue trovare trovi
tasca poŝo tu vi

55 56
tuo via venerdì vendredo
tuono tondro venire veni
tuttavia, nonostante tamen venire a conoscere, ekkoni
venti dudek
U vento vento
venturo venonta
uccello birdo veramente, davvero vere
ultimo lasta verde verda
umore humoro vergogna honto
un giorno o l'altro, iam verme vermo
prima o poi, una volta vero vera
un quinto kvinono verso l'alto, su supren
unghia ungo vestirsi vestiĝi
unico unika vetrina montrofenestro
universale; mondiale universala vetro vitro
università universitato vetro, bicchiere glaso
uno unu via vojo (sost.); for (avv.)
uomo viro; (in genere) homo viaggiare vojaĝi
uovo ovo viaggiatore, passeggero pasaĝero
urgente urĝa viaggio vojaĝo
usare usi vicino najbaro (sost.); apuda, proksima (agg.); apud
uscire eliri; foriri (prep.);
utile utila Vienna Vieno
uva vinberoj villaggio vilaĝo
vincere venki; (al gioco) gajni
V vino vino
viola violkoloro; violo (fiore)
vacanze libertempo, ferioj violino violono
valere valori visita vizito
valigia valizo visitare, andare a trovare viziti
valle valo vita vivo
vantarsi fanfaroni vivere, sperimentare travivi
Varsavia Varsovio vocabolario vortaro
vaso vazo; (da fiori) florpoto voce voĉo
vedere vidi voi vi; vin (accusativo)
veicolo veturilo volare flugi
vendere vendi volere voli
volontà volo
volta fojo; (a volte) foje

57 58
vostro via
water-closet akvonecesejo

zaino dorsosako, tornistro


zampa pied(eg)o
zanzara kulo, moskito
zappa pioĉo
zattera floso
zero nulo
zingaro cigano
zio onklo
zolla terbulo
zoo bestĝardeno
zucca kukurbo
zucchero sukero

++++++++++++

si ringraziano:

- la IEJ per gli esempi tratti dal corso KIREK.


- G. Castelli, S. Garnero e Gigliola Domenicali per gli aiuti e le correzioni
- G. Bottoni per le parti copiate dal suo sito Internet
- Giorgio Denti per le preziose e precise correzioni

v. 1.3
aprile 2003

59
Qualche brano in Esperanto:
Discorso di Zamenhof al primo
Manifesto di Praga (inizio) Noi, membri del movimento convegno esperantista di
mondiale per il progresso (Boulogne sur Mer, 1905)
Ni, anoj de la tutmonda movado por dell'Esperanto, indirizziamo questo Gentili signore e signori!
la progresigo de Esperanto, direktas manifesto a tutti i governanti, Estimataj sinjorinoj kaj sinioroj! Mi Vi saluto, cari esperantisti, fratelli e
ĉi tiun manifeston al ĉiuj registaroj, organizzazioni internazionali, e salutas vin, karaj samideanoj, fratoj sorelle della grande famiglia umana
internaciaj organizoj, kaj homoj de uomini di buona volontà; kaj fratinoj el la granda tutmonda di tutto il mondo, che siete convenuti
bona volo; deklaras nian intencon dichiariamo la nostra intenzione di homa familio, kiu kunvenis el landoj da paesi vicini e lontani, dai più
firmvole plulabori por la celoj ĉi tie impegnarci fermamente per gli scopi proksimaj kaj malproksimaj, el la plej diversi regni del mondo, per
esprimitaj; kaj invitas ĉiun unuopan qui espressi; e invitiamo le diversaj regnoj de la mondo por frate stringervi fraternamente la mano nel
organizaĵon kaj homon aliĝi al nia organizzazioni e i singoli individui premi al si reciproke la manojn pro la nome della grande idea che ci lega
strebado. ad unirsi al nostro impegno. nomo de la granda ideo, kiu ĉiujn nin tutti. Saluto anche te, gloriosa terra
ligas. Mi salutas vin ankaŭ, glora di Francia, e bella città di Boulogne
Lanĉita en 1887 kiel projekto de Lanciato nel 1887 come progetto di lando Francujo kaj bela urbo sur Mer, che gentilmente hai offerto
helplingvo por internacia lingua ausiliaria per la "Bulonjo-sur-Maro" kiuj bonvole ospitalità al nostro congresso.
komunikado, kaj rapide evoluinta en comunicazione internazionale, e oferis gastamon al nia kongreso. (…)
vivoplenan, nuancoriĉan lingvon, sviluppatosi rapidamente in una (…) Santa è per noi la giornata odierna. Il
Esperanto jam de pli ol jarcento lingua viva e ricca di espressività, Sankta estas por ni la hodiaŭa tago. nostro convegno è modesto: il mondo
funkcias por kunligi homojn trans l'Esperanto funziona già da oltre un Modesta estas nia kunveno: la mondo esterno non ne sa molto, e le parole
lingvaj kaj kulturaj baroj. secolo per unire gli uomini al di là ekstera ne multo scias pri ĝi, kaj la pronunciate nel nostro convegno non
Intertempe la celoj de ĝiaj delle barriere linguistiche e culturali, vortoj, kiuj estas parolataj en nia volano con il telegrafo in tutte le città
parolantoj ne perdis gravecon kaj mentre gli obbiettivi di coloro che lo kunveno ne flugas telegrafe al ĉiuj grandi e piccole del mondo. Non sono
aktualecon. Nek la tutmonda uzado usano non hanno perduto nulla della urboj kaj urbetoj de la mondo. Ne venuti capi di stato o ministri per
de kelkaj naciaj lingvoj, nek loro importanza e della loro kunvenis regnestroj, nek ministroj, cambiare la carta politica del mondo;
progresoj en la komunikad-tekniko, attualità. por ŝanĝi la politikan karton de la nel nostro salone non brillano vesti
nek la malkovro de novaj metodoj de Né l'utilizzazione a livello mondiale mondo, ne brilas luksaj vestoj kaj lussuose e una moltitudine di ordini
lingvo-instruado verŝajne realigos di alcune lingue nazionali, né i multego da imponantaj ordenoj en importanti, attorno al modesto
jenajn principojn, kiujn ni progressi nella tecnica delle comu- nia salono, ne bruas pafilegoj ĉirkaŭ edificio in cui ci troviamo non
konsideras esencaj por justa kaj nicazioni, né il ritrovamento di la modesta domo, en kiu ni troviĝas; tuonano cannoni; ma nell'aria del
efika lingva ordo. nuovi metodi d'insegnamento delle sed tra la aero de nia salono flugas nostro salone volano suoni misteriosi,
lingue potranno realizzare i seguenti misteraj sonoj, sonoj tre mallaŭtaj, ne suoni molto deboli, non udibili
(….) principi, che noi consideriamo aŭdeblaj por la orelo, sed senteblaj dall'orecchio ma percepibili da ogni
essenziali per un giusto ed efficente por ĉiu animo sentema: ĝi estas la animo sensibile: è il suono di
ordine linguistico. (…) sono de io granda, kio nun naskiĝas. qualcosa di grande che ora nasce.
Tra la aero flugas misteraj fantomoj: Nell'aria volano fantasmi misteriosi:
la okuloj ilin ne vidas, sed la animo gli occhi non li vedono, ma l'animo li
ilin sentas; ili estas imagoj de tempo sente; sono immagini del tempo futu-
estonta, de tempo tute nova. La ro, di un tempo nuovo. I fantasmi
fantomoj flugos en la mondo, voleranno nel mondo, prenderanno
korpiĝos kaj potenciĝos, kaj niaj filoj corpo e potenza, e i nostri figli e
kaj nepoj ilin vidos, ilin sentos kaj nipoti li vedranno, li sentiranno e ne
ĝuos. (…) godranno.
(…)

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