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C
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zig-zag
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Conformazioni di una catena di atomi di carbonio
zig-zag
Riduzione della catena ad una serie di segmenti statistici
s =raggio di girazione (distanza media elem. della catena dal baricentro)
r =distanza media tra gli estremi della catena
6
2
2
r
s
Da questi parametri si ottengono le caratteristiche conformazionali delle macromolecole. Ad esse
corrispondono le propriet macroscopiche dei polimeri: lelevata viscosit e le caratteristiche
reologiche, lorientabilit delle macromolecole sotto sforzi meccanici, la possibilit di
cristallizzazione sotto stiro, lelevata elasticit reversibile e la viscoelasticit.
Da esperimenti di diffusione della luce in soluzioni opportune di macromolecole si possono
ricavare valori assoluti della massa media ponderale M
w
ed il raggio di girazione.
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Stato amorfo
Nei polimeri amorfi il numero di conformazioni possibili (ad energia pressoch equivalente)
estremamente elevato: i legami vincolano gli atomi a distanze relative fisse ma non impediscono
la rotazione intorno ai legami stessi. possibile mostrare, sulla base di argomentazioni
statistiche, che la forma media delle molecole dei polimeri lineari quella di un gomitolo, al cui
interno la disposizione degli atomi casuale e variabile nel tempo; per questo motivo il gomitolo
detto statistico. Ogni gomitolo interpenetrato con tutti i gomitoli adiacenti, per cui le catene
risultano fortemente aggrovigliate; la separazione dei gomitoli resa difficoltosa dalla presenza di
intrecci labili (entanglements) che legano tra loro temporaneamente le molecole. Questa
conformazione viene ottenuta quando le catene polimeriche hanno mobilit elevata, come accade
quando sono in soluzione o allo stato fuso. Diminuendo la temperatura, viene ridotta la mobilit:
se lordine strutturale della catena sufficiente, si ha la cristallizzazione del materiale; altrimenti si
ha un progressivo aumento della viscosit.
Quando le catene polimeriche hanno unelevata
regolarit strutturale, possono, almeno in parte,
cristallizzare. stato dimostrato che le catene
polimeriche formano preferenzialmente strutture
ad elica, che consistono nella ripetizione di una
specifica unit strutturale lungo una direzione.
I polimeri cristallini sono in realt costituiti solo
per una frazione da zone ben organizzate (fase
cristallina) e, per il rimanente, da zone amorfe.
A causa dellalto peso molecolare delle
molecole polimeriche e della distribuzione dei
pesi molecolari, il processo di aggregazione
delle catene che porta ad una periodicit
tridimensionale avviene lentamente e con
modalit totalmente diverse da quelle dei
processi di cristallizzazione di piccole molecole
organiche ed inorganiche.
Stato cristallino
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Cristalli polimerici 1/2
Modello a micelle sfrangiate
I principali elementi costitutivi della fase solida di un materiale polimerico sono le micelle
sfrangiate e
zone cristalline ( cristalliti )
zone amorfe
In termini di macropropriet si potrebbe considerare il materiale polimerico come una sorta di
materiale composito formato da cristalliti in matrice amorfa.
Cristalli polimerici 2/2
Lamella con catene ripiegate
Sferulita
le lamelle.
catene ripiegate
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Cella elementare del polietilene (ortorombica)
Durante il raffreddamento di un polimero fuso cristallizzabile si sviluppano numerosi nuclei di
cristallizzazione dai quali escono in direzione radiale numerose lamelle. Allontanandosi dal
nucleo di formazione, esse assumono laspetto di nastri. Se non intervengono impedimenti, lo
sviluppo dei nastri tale da conferire allaggregato una forma sferica (sferulita). La crescita si
arresta quando due sferuliti si incontrano. La superficie di contatto tra sferuliti adiacenti
attraversata da numerose molecole laccio che appartengono a lamelle situate in sferuliti diversi,
che risultano in tal modo cuciti insieme. La dimensione degli sferuliti sono molto variabili
(10-1000 m) e dipendono dalla natura chimica del polimero, dal suo peso molecolare, dalla
velocit di raffreddamento e dalla presenza di agenti nucleanti.
Un materiale polimerico allo stato cristallino, anche il pi ordinato e perfetto, sempre costituito
da una fase cristallina, tridimensionalmente ordinata e da una fase amorfa.
Microstruttura dei cristalli polimerici
Copolimero etilene-propilene
(450 x).
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Difetti nella struttura cristallina
Difetti visibili sulla superficie
esterna delle lamelle