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LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
Il cattolicesimo ha bisogno che in politica vi sia una leadership anche cattolica e, quindi, che vi siano leader cattolici. Gli autentici leader non si formano quasi mai in laboratorio o a scuola. La loro palestra la competizione o la lotta politica, lesperienza del confronto e della contesa. Parole di Lorenzo Ornaghi, gi rettore dellUniversit cattolica di Milano e ministro del governo Monti. Un bel passo avanti perch sposta lattenzione dal generico auspicio duna nuova generazione di cattolici in politica alla esigenza di nuovi leader perch dopo la DC non ci sono stati in Italia leader politici cattolici, in un clima inquinato dallassurda pregiudiziale contro la loro unit politica. Il problema urgente se si tiene presente un giudizio di Ernesto Galli della Loggia. Per lui, lItalia non sta precipitando nellabisso, pi semplicemente si sta perdendo, sta lentamente liquefacendosi. Il problema nuovo nella nostra storia unitaria perch si rischia il collasso dellanima nazionale.
incontro con
Valter Nebbiai,
Assessore al Bilancio sul tema
Introduzione Saluto
Massimo Lucchesi
Giornalista Rai3
Relatore
Politica
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005 Redazione ed Amministrazione: Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com www.circoloilcentro-livorno.it
trebbe precipitare in una crisi incontenibile mettendo a repentaglio anche la sopravvivenza democratica: il populismo anarchico del Movimento 5Stelle, guidato dal comico miliardario, pu costituire un primo pericoloso messaggio premonitore. Ed allora, dopo questa apertura, luned 28 e marted 29 ottobre abbiamo assistito su Rai1alla fiction dedicata ad Adriano Olivetti la cui avventura umana, spirituale, economica ed industriale ha rappresentato un riferimento obbligato nella rinascita dellItalia dopo la terrificante guerra fascista. Olivetti non stato una gloriosa eccezione in una storia economica italiana diversa e non stato nemmeno un eroe o un cavaliere solitario. Appartiene Olivetti a quella scuola di pensiero che ha avuto come indiscusso alfiere Alcide De Gasperi che fu lispiratore profetico della grande rinascita di questo nostro paese. Adriano Olivetti ha saputo coniugare il messaggio di De Gasperi essendo riuscito a dimostrare che limpresa pu essere contemporaneamente un riferimento importante nella innovazione tecnologica e nello sviluppo economica allorch si lega, in maniera indissolubile ed intelligente, con la comunit che le gravita intorno: un connubio in grado di garantire il giusto profitto con ladozione di una politica sociale che sappia affrontare, in maniera dinamica, lo sviluppo dellintero paese. Le prerogative che hanno caratterizzato le strategie di Olivetti li ritroviamo nel ruolo di assoluto protagonista di Enrico Mattei con lENI e di Valletta con la FIAT di allora: tutti e tre costituirono, insieme ad altri illuminati capitani di industria, larchitrave della rinascita e della collocazione dellItalia tra le sei nazioni pi importanti del mondo. Purtroppo, sia Olivetti nel 1960 che Mattei nel 1962 scomparvero troppo presto ma seppero assolvere egualmente un compito importante, quello di praticare uneconomia di mercato che non fosse quella capitalistica che si stava affermando negli Stati Uniti n quella collettivistica della Russia sovietica. La loro fu semplicemente lattuazione delleconomia italiana legittima continuatrice delleconomia dei Comuni, dellUmanesimo civile, del senso comune della cooperazione tra le diverse classi sociali. Oggi questo patrimonio di valore inestimabile andato perduto e la grande
maggioranza della imprenditoria italiana, in costante e drammatica dissoluzione, rappresenta solo una pallida imitazione, a volte addirittura una caricatura, di quel gruppo di grandi imprenditori che contribuirono al decollo economico e sociale dellItalia degli anni sessanta. La crisi che sta vivendo il nostro paese, in questo contesto cos grave, rappresenta anche una esatta ed inquietante fotografia della perdita di quei valori e di quei principi di solidariet che sono stati spazzati via dalla societ dei consumi. Vogliamo ancora augurarci e sperare che lItalia possa uscire dal deserto in cui precipitata: ci potr accadere solo se riuscir a ricordare ed a seguire il valore delle esistenze e dellinsegnamento dei suoi patriarchi: Olivetti, Mattei ed anche Valletta. La storia, malgrado tutto, non torna indietro, forse sussistano ancora le condizioni per invertire la rotta purch si riesca a creare una perfetta simbiosi tra classi sociali e classe politica: difficile ma non ci permesso di non sperare!
Politica
n uno che a nostro parere dovrebbe essere particolarmente intoccabile. la Rai. La vecchia, scalcagnata e un po meretrice Radiotelevisione che sembra essere stata messa direttamente nellocchio del mirino dei privatizzatori in ansia da prestazione di raddrizzamento di bilancio.
Politica
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Unaffascinante immagine dellIsola Kos te facendo ricorso allattivit di volontanellarcipelago riato ed al lavoro degli stessi del soggetti biDodecaneso sognosi, facendo valere la regola io ti (Grecia)
Enrico Rossi
pago, tu lavori. I mezzi finanziari devono essere messi a disposizione, in modo indifferenziato, dal bilancio dello Stato, la gestione strategica deve fare capo allEnte Regione, la gestione concreta assegnata ai singoli Comuni, tutte le altre istituzioni, a cominciare dalle Fondazioni, devono collaborare, in via subordinata, con gli Enti pubblici suddetti. Il ruolo delle associazioni confessionali che usufruiscono dell otto per mille deve coordinarsi con quello delle istituzioni pubbliche, pena la perdita di questo diritto. Anche il settore assistenziale ha bisogno di fare sistema, di sfruttare tutte le sinergie possibili. La legislazione vigente deve essere completamente rivista ed enormemente semplificata. I soldi devono andare ai bisognosi, non agli addetti ai lavori. Mi piacciono le affermazioni del Presidente Rossi sul fatto che in Regione, i debiti sono stati fatti per gli investimenti, non per sostenere la spesa corrente e che occorre favorire la crescita economica per favorire limpiego di lavoro. Indubbiamente le politiche di sviluppo devono essere il primo contrasto alla diffusione della povert, perch favoriscono direttamente la riduzione della fascia di povert ed indirettamente procurano beni e servi-
Attualit
Maria Romana De Gasperi conta episodi semplici ma significativi della vita del padre, di Alcide De Gasperi il protagonista della ricostruzione dellItalia e della costruzione dellEuropa. Abbiamo voluto chiudere con il titolo della mostra itinerente, composta da 30 pannelli, organizzata dal circolo Il Centro, che ripropone i grandi meriti di questo eccezionale italiano, presentata in molte localit della Toscana ed anche in varie zone fuori dalla regione.
Angelo Roma
Cinguettare
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e equipe di operatori, esperti e volontari al seguito. Anche questo un lavoro dei nostri giorni! Un business dellimmigrazione che ha costi enormi per la nostra collettivit e che necessita di opportune rivisitazioni e impegni pi concreti dellEuropaper dare un po di ossigeno alle nostre casse e al nostro personale impegnato in una causa nobile ma che necessita di soluzioni. Non possiamo permetterci di mantenere un parcheggio gratuito ad oltranza!
Cinguettare
di Luca Lischi Non dobbiamo mai smettere di guardare ai volti sofferenti, deboli e angosciati per trarre ispirazione nel nostro impegno e ricercare, studiare, lavorare e agire di pi. Parole di Papa Francesco tratte dal suo libro E lamore che apre gli occhi. Gli occhi dovremmo averli spalancati di fronte allemergenza di tanti migranti in cammino nel deserto e a quelli saliti sui barconi alla ricerca di terre meno ostili. Volti alla ricerca di speranza, senza niente al seguito, neppure un po dacqua per sopravvivere allincerto viaggio senza meta. I nostri occhi non dovrebbero mai chiudersi. Datagate: tutti spiati, i grandi della terra e i pi piccoli. Le tecnologie, telefoni cellulari in primis, sono la massima espressione della tracciabilit dei dati. Nessuno pu sfuggirne. Sempre controllati e a volte anche ascoltati e registrati. Lera del phone non ha pi punti fermi, ancorati e sicuri. Tutto e subito e veloce facilita i contatticon tanti rischi e scarsissima sicurezza per noi e per gli altri. Locchio del grande fratello nel nostro phone!
Pattugliamento delle coste per prevenire lemergenza dei tanti barconi strapieni di vite allo stremo. Costo mensile: un milione e mezzo di euro. E poi laccoglienza nei Centri per immigrati, tra cui quello di Lampedusa: trecentomila euro al mese. Un immigrato accolto nei Cie costa mediamente allo Stato diecimila euro. Quarantacinque euro al giorno. Nel 2011 sono stati impegnati circa 2000 poliziotti per gestire i trasferimenti dei migranti! Contare per rendersi conto di quanti soldi sono necessari per tamponare situazioni ordinarie, non pi straordinarie!
Spese pazze dei politici in carica alle Regioni con scontrini parlanti che hanno messo in luce di tutto e di pi. Scandalizzarsi? Nausearsi? Perdere fiducia nella politica e nei politici? Certo la sfiducia dei cittadini sempre pi una cruda realt ma scandalizzarsi non serve: sicuramente sar tutto lecito e ben rendicontato su capitoli di spesa ad hoc se esistono tali scontrini e per di pi dettagliatissimi. Se non fosse stato rendicontabile perch rimborsare mutande, reggiseni, gomme da neve, sigarette e qualche bagno termale. utilissimo per purificarsi?
Accoglienza in campi profughi. persone accolte e parcheggiate in attesa di partiremesi e mesi senza far nulla, senza poter spendere il proprio tempo in qualcosa di utile e costruttivo. Chiusi in un area hotel con vitto e alloggio
Bisogno di comicit: Checco Zalone con il suo film Sole a catinelle in programma in questi giorni rappresenta un successo al di l delle aspettative. In un momento di crisi, di preoccupazione per il lavoro, per le tasse, per la fragilit della politica ci si rifugia in due ore di evasione con la comicit spontanea e pulita di un personaggio che si presenta come un uomo normale. Ecco il bisogno di un po di sana normalit in questa fase di perenni e costanti patologie. E per Zalone incassi record e..soldi a catinelle.
Spigolature
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Obama a Livorno?
Circola con insistenza la voce che il Presidente Obama, accogliendo linvito del nostro presidente del consiglio, nel corso della visita ufficiale nel nostro paese, si fermer anche a Pisa. Da quel momento un gruppo di livornesi ha pensato bene di invitare il presidente degli Stati Uniti pure a Livorno. Ne abbiamo cominciato a discutere e dopo tante proposte, stato stilato il programma: da Cecco in Borgo Cappuccini per la torta di ceci e dal Civili a bere il ponce...
e r u t a l o g i p S
fatta nominare senatrice in un collegio della Calabria dove non mai andata. Dulcis in fundo, si fatta eleggere presidente della commissione antimafia rompendo laccordo con il PdL creando ulteriori problemi al claudicante governo delle larghe intese. Che dire? Lasciamo il giudizio ai lettori.
aprioristicamente negative, poi smentite dal ministero delleconomia. Mai che CGIA, insieme a tutti i cosiddetti talk-show, mettono in rilievo un evento positivo! Non crediama che, con questi atteggiamenti, si aiuti il paese ad uscire dalla crisi!!
Incredibile!!
La Discussione, lo storico settimanale fondato nel 1953 da Alcide De Gasperi, comparso nuovamente nelle edicole. Incuriosito ho voluto verificare chi fosse il direttore: incredibile Emilio Fede. Mi sono retto perch stavo per svenire.
Livorno
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Tutto cominciato con una lettera aperta, anzi apertissima, visto il risalto che ha ottenuto dal Tirreno. Taglio basso, nel paginone che quotidianamente dedica al PD. impossibile non vederla. Cosi il dibattito che, almeno a leggere le cronache, ha latitato nelle assemblee del Partito democratico limitandosi a una conta di tessere, si trasferito (e sembra promettere nuovi sviluppi) sulle accoglienti colonne del Tirreno. Per i pochi lettori che non conoscessero lautore della lettera in questione, Mons. Paolo Razzauti, prete livornese, vicario vescovile per la citt, attento al sociale, figlio di Mario Razzauti che dopo la partecipazione alla resistenza bianca con Don Angeli divenne esponente della Democrazia Cristiana, collega e amico personale ma politicamente nemico di Bruno Cosimi, babbo del sindaco attuale. Don Paolo rimprovera lamico sindaco di aver speso male i suoi dieci anni di amministrazione senza riuscire realizzare le promesse contenute nel suo programma elettorale, condizionato dalle strutture burocratiche e da amici e collaboratori inadeguati. Conclude con lappello a usare questi ultimi mesi di legislatura per una sferzata di attivismo. La lettera in se non sconvolgente; non la prima volta che don Paolo sollecita, promuove, riprende
lamico sindaco, sia sul suo blog sia pubblicamente con lettere simili a questa. Il giorno dopo il Tirreno pubblica la risposta scontata del Sindaco che rileva come lamico sacerdote abbia trascurato le circostanze, cio la crisi, con i conseguenti tagli alle finanze comunali e sottovalutato troppo quanto di buono stato fatto e si far (PRG, Ospedale nuovo) Insomma sembra voler dire troppo facile criticare e basta. Ma arriva al giornale anche una seconda lettera aperta, indirizzata a don
Paolo, con un durissimo attacco ad Alessandro Cosimi, scritta da Davide Cecio, ex segretario della Margherita da poco uscito (bene) da una spiacevole vicenda giudiziaria di mazzette e amico da sempre di Don Paolo. Il sindaco accusato di essersi accomodato in una politica conservativa della vecchia classe dirigente che, anche lui come Cecio, diceva di voler rinnovare o addirittura rottamare. Lamministrazione non fa fatto nulla in questi anni perch al sindaco manca il coraggio di liberarsi dalla commistione con il potere economico che difende le proprie rendite, ed elimina, sembra suggerire, chi come lui, si oppone. Non poteva mancare la replica furibonda di Alessandro Cosimi che, pi del giudizio sul suo operato che comunque respinge come sprezzante e totalmente decontestualizzato, tratta delle accuse di connivenza con i poteri forti che sembrano quasi adombrare il sospetto di una sua partecipazione nellorigine dei guai giudiziari di Cecio. Occorreva questo lungo ed anche noioso resoconto per chi non avesse seguito sul giornale la vicenda. Credo si debba segnalare alcune cose, prima di tutto la significativa lassenza nel dibattito del partito in generale e particolarmente del Segretario comunale; infatti, lintervento di Paolo Fenzi, capogruppo PD in comune, pubblicato domenica, ignora gli elementi polemici e tende ad avvalorare una rinascita autogestita del partitone, ma troppi anni di potere inevitabilmente producano incrostazioni e appesantimenti difficilmente rimovibili. Sembra anche che il PD abbia calcolato di scaricare sul sindaco uscente (e non rieleggibile) tutte le inefficienze di questi dieci anni mantenendo invece la sordina sul sistema (di organizzazione del consenso, sulla selezione della classe politica, sui rapporti con i poteri forti) che da settanta anni caratterizza la politica in questa citt. Probabilmente solo vero cambiamento al timone pu dare la sferzata che Mons. Razzauti invocava.
Livorno
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- Quello che accaduto sino ad oggi non ignavia verso la cultura e lo spettacolo n incapacit di chi amministra. C unincertezza assoluta sulle risorse che saranno disponibili per i Comuni a partire dalle vicende legate alla seconda rata dellIMU; a questo si aggiungono gli effetti della simpatica Legge 42 Calderoli che toglie la Cultura tra gli aspetti fondamentali di unamministrazione ed i 9 milioni in meno di entrate che abbiamo subito. Ecco che questa del Teatro Goldoni era una scommessa che ha fatto tremare i polsi, ma non abbiamo mai pensato a cominciare da me che lonore di
Il sindaco Alessandro Cosimi, con a fianco il direttore generale Fondazione Goldoni Marco Bertini, durante la conferenza stampa
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- Per questa nuova Stagione stato fatto un buonissimo lavoro per rispondere alle esigenze ed aspettative di tutti i palati; scorrendo i cartelloni si nota ed apprezza che ci sono allinterno spazi per le espressioni artistiche di qualit del territorio. Per rompere conformismi e consuetudini ci vuole proprio la qualit nelle proposte e qui ci sono. Il Teatro davvero trainante se alza lattenzione e la discussione, come questa stagione promette.
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Alcuni passaggi dellintervento di Alessandro Cosimi, Presidente della Fondazione Teatro Goldoni e Sindaco, alla conferenza stampa presentazione Stagioni 2013-2014: - Presentiamo le stagioni 2013-2014 e
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Energia ed acqua: se ne parlato nella sede del Centro con il presidente ASA Fabio Del Nista
Nellambito del programma di conferenze con amministratori politici e di aziende locali, organizzato dal nostro circolo, a fine ottobre abbiamo avuto il piacere di ricevere al nostro Circolo Il Centro lamico Presidente di ASA dott. Fabio Del Nista. Lincontro, alla presenza di un gruppo di soci e cittadini non particolarmente numeroso ma molto qualificato, ha permesso di approfondire, anche con scambio di opinioni, le problematiche della acquisizione e distribuzione di gas e di acqua riguardanti in particolare il nostro territorio. Di particolare interesse la descrizione delle operazioni che hanno portato al passaggio di ASATRADE, struttura per la commercializzazione del gas di ASA, ad ENI e quella, in corso, riguardante lavvio di OLT. Questa societ ,partecipata da ASA con una piccola quota ( mentre la maggioranza appartiene alla multinazionale tedesca EON e a IREN ), rappresenta la realizzazione del terzo rigassificatore italiano, strategico per il Paese. Partendo dalle problematiche operative di OLT, dalle ricadute positive o meno sul nostro territorio, si approfondito il tema pi generale degli approvvigionamenti di gas. Ci anche alla luce dei cambiamenti radicali avvenuti nellultimo quinquennio, dopo la scoperta di nuovi immensi giacimenti non convenzionali (shale gas) che, abbinati a nuove tecnologie di estrazione (fracking), hanno incrementato in maniera considerevole la produzione di gas a livello mondiale . Mercati strategici, quali quello degli Stati
Uniti,hanno raggiunto la completa autonomia, rendendo questo grande Paese oltre che potenza militare ed economica anche potenza energetica, prossima esportatrice di gas nel mondo. Di non minore importanza i problemi collegati alla acquisizione e distribuzione dellacqua. Con piacere abbiamo appreso della positiva soluzione di alcune problematiche che avevano interessato i nostri territori e le cronache dei quotidiani locali. La presenza di sostanze nocive (arsenico e boro) nelle acque dei territori a sud della costa e dellinterno serviti da ASA stata risolta grazie alla collaborazione con lUniversit di Siena e a significativi investimenti per diversi milioni di euro. La storica carenza di acqua dellIsola dElba stata fortemente ridotta, anche qui tramite la collaborazione con lUniversit di Siena, che ha portato alla individuazione di acqua di falda e successiva creazione di numerosi pozzi di estrazione. In sintesi un incontro che ha ancora una volta evidenziato limportanza e la com-
plessit di temi spesso purtroppo affrontati in maniera demagogica e superficiale da ricercatori di facili consensi popolari. Temi che invece richiedono forti impegni economici, capacit di studio, progettazione e programmazione, tutto fuorch demagogia spicciola. A questo proposito mi sembra interessante riportare alcuni spunti tratti da un autorevole intervento di Moses Nain, esperto di problematiche mondiali riguardanti lacqua, tratto dalla rivista dellENI OIL di Settembre. Lo scenario tracciato ci dice che ,con i consumi attuali da oggi al 2040, la disponibilit di acqua dolce non potr soddisfare la domanda se non interverranno gestioni pi efficaci delle risorse idriche. In assenza di interventi delle comunit internazionali, la carenza di acqua diverr causa di instabilit e di tensione in varie parti del mondo sostituendo il petrolio quale causa principale di conflitto. Infatti a fronte di una crescita esponenziale dei consumi dovuta a diversi fattori (crescita popolazioni,nuove tecnologie idrovore,mutamenti climatici, etc..), i provvedimenti compensativi sono assolutamente insufficienti. Nain cita come esempio il Pakistan, dove gi oggi un terzo dei cittadini non ha accesso allacqua potabile e entro il 2050 la popolazione di questo Paese, che anche potenza nucleare, salir da 180 a 230 milioni. La crisi idrica mondiale rappresenter una delle questioni pi importanti dellumanit nel XXI secolo. Da qui la necessit di prenderne coscienza e affrontare con razionalit e impegno il problema, anche a livello locale e nazionale.
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Navi da crociera e laltra Toscana con questo binomio che la Porto di Livorno 2000 si presenta per tracciare la rotta dei prossimi anni. Alla Porto 2000 si pensa allo sviluppo turistico, ed a sostenerlo il numero uno della societ, il Presidente Roberto Piccini: Costa Toscana (denominato Easy to find out) un progetto elaborato e rivolto ai crocieristi di tutto il mondo che sbarcano nel nostro territorio e hanno la curiosit di scoprire le nostre bellezze, che non sono soltanto quelle delle citt darte, ma anche delle nostre campagne, dei paesi medievali e della nostra cultura caratterizzata dalle buone tradizioni culinarie. Se si entra nella mentalit del vacanziere, che scende da una nave da crociera, si pensa ad avere i migliori servizi ed eccellenti escursioni, ovvero unottima accoglienza; ci che si ha bordo deve essere trasferito a terra, e al meglio, ed con questo spirito che si lavora alla Porto 2000. Ecco che il brand, il marchio Toscana, il nostro capitale in uso da offrire sul mercato crocieristico inteso sia per gli armatori che per i vacanzieri. - Presidente Piccini, il 2014 sar lanno dellelezioni amministrative che tracceranno dei cambiamenti politici, economici e sociali; come si prepara la Porto 2000 ad affrontarli? La nostra societ vuol offrire servizi di eccellenza attraverso il contributo, che la Livorno turistica e la sua provincia pu dare, bisogna anche dire che il nostro porto lunico scalo della Regione per il mercato crocie-
ristico, quindi si pu sostenere che sia la vetrina di tutte le province della Toscana. Non una caso che il prossimo 9 Novembre inaugureremo alla punta Alto Fondale due terminals dedicati alle crociere, l interesse rendere sempre pi appetibile questo scalo agli armatori e ai crocieristi. Un altro progetto che abbiamo quello di rimuovere le reti che ingabbiano la Fortezza Vecchia e realizzare un passaggio obbligato pedo-
nale tra la citt e il porto. Lidea, quindi, quella di creare un percorso panoramico che colleghi la stazione marittima e la fortezza fino alla piazza antistante il palazzo del portuale; tutto questo, costruendo un ponte che permetta di attraversare in sicurezza il viale di scorrimento stradale. E poi, fare azione di marketing attraverso lo sviluppo del marchio Regionale costruendo un nuovo padiglione con il Brand (Toscana), dove
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saranno esposte in permanenza tutte le nostre eccellenza del territorio, in primis il vino. - Secondo Italian Cruise Watch (una sorta di Agenzia di rating che fornisce dati sul mercato crocieristico) , nel rapporto 2013 stato indicato che per Livorno non stata annata doc come lanno precedente. Che cosa ha determinato questa sofferenza di calo? La ragione va ricercata in alcuni fattori chiave, il primo quello che nel 2012 abbiamo calcato un po la mano raggiungendo un milione di passeggeri con uno scalo che per scarsit di infrastrutture stato un po presuntuoso, ottimo risultato, ma abbiamo perso anche qualcosa. Ahim. Altra vicenda dannosa stata quella della tragedia della nave Concordia, che ha determinato un calo di presenze a bordo. Ovvero sulle stesse navi invece di quattromila crocieristi ce ne sono stati tremila. Noi stiamo cercando di recuperare ci che abbiamo perso, ma il tempo ci vuole. Esempio in collaborazione con la Royal Caribbean abbiamo in programma per il 27 Luglio dellanno prossimo di portare millequattrocento crocieristi nel Bolgherese a scoprire cantine e luoghi idilliaci dellAltra Toscana, progetto, che come dicevo inizialmente, sar di grande vantaggio per qualificare in eccellenza il nostro territorio e la nostra regione. - La variante del Prg una priorit secondo il presidente dellAutority Gallanti, per lei, se questo strumento fosse approvato domani quali sarebbero le prime opere da realizzare? Vede il nostro porto soffre dinfrastrutture e il Prg un dispositivo che ridisegnerebbe tutto il porto passeggeri, ma la Port Autority ha la disponibilit del Piano Operativo Triennale, attraverso questo strumento che si pu rendere pi disponibile lalto fondale, dragare il Molo Italia, delocalizzare i prodotti forestali, spostare il terminal delle rinfuse TCO dalla Calata Orlando alla Sponda Est; in modo tale che anche questa diventi banchina passeggeri offrendo un infrastrutturazione di alto potenziale. Ecco che gli armatori potranno ve-
nire perch ci sar possibilit di ormeggio offrendo, cos, buona accoglienza alle nostre navi passeggeri. - Quali sono le dinamiche che porteranno ad un cambiamento della Porto 2000, intendo riguardo alla trasformazione della societ in SPA? La nostra volont quella di rafforzare la Mission della societ; unazienda leggera, ma con un grande spirito in modo da essere sempre pi strumento a disposizione del territorio. La Porto 2000 , quindi, una risorsa territoriale e porta della Toscana con lobiettivo di far crescere le qualit professionali, economiche legate allo sviluppo turistico. In questa trasformazione sociale mio interesse, che la societ mantenga una Governance livornese legata alle istituzioni, alla Toscana e ai suoi territori; insomma che lavori in sinergia con lAeroporto di Pisa. Vogliamo, quindi, realizzare una piattaforma aeroportuale che sia fattore di potenziale sviluppo.
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La nuova presidente della FIDAPA, sezione di Livorno, Yasmine Cipriani ha iniziato il suo mandato con una manifestazione molto impegnativa: la XXXI Rassegna Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea. La mostra stata allestita, col patrocinio della Provincia e del Comune di Livorno, nella sala delle Esposizioni Temporanee presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo e si conclusa il 12 ottobre. Linteressante mostra aperta a qualsiasi scuola e tendenza perch vuole proporre loccasione di affiancare, allesperienza degli artisti noti ed affermati, quella dei pittori che espongono i primi saggi delle loro attivit. Il presidente della Provincia Giorgio Kutuf e Giuseppina Bombaci, segretaria del coordinamento europeo BPW, hanno inaugurato la rassegna davanti ad un folto numero di visitatori, tra i quali espositori e amanti dellarte. La curatrice artistica Alessandra Rontini, esperta darte, ha presentato un allestimento armonioso di quadri, sculture, ceramiche ben posizionate per stile, soggetto e colore da soddisfare i visitatori pi esigenti che ogni anno aspettano questo evento. Galeotto lo spazio a disposizione che non ci consente di elencare e descrivere i partecipanti che abbiamo contato essere ottanta. Oltre lo standard tradizionale questanno stato dato spazio anche a nuove forme darte con due incontri collaterali legati a riflessioni sulle nuove forme despressione quali il body painting
Una giornata dedicata alle aziende per sviluppare occasioni di business e creare rete
Una giornata dedicata alle aziende neo iscritte a Confindustria Livorno nellultimo anno: quella che lAssociazione di via Roma ha organizzato il 24 ottobre scorso. Liniziativa ha spiegato Alberto Ricci, Presidente di Confindustria Livorno ha rappresentato unoccasione per le aziende neo iscritte di conoscere meglio i nostri servizi ma soprattutto creare una rete tra imprenditori e aziende che ancora non si conoscono. Il periodo lungo oramai quasi sei anni, che le nostre Aziende stanno attraversando prosegue Ricci - porta con s una crisi senza precedenti, per cui essere imprenditore, significa investire affrontando difficolt di ogni genere, tra terremoti finanziari, burocrazie varie e soprattutto una rete di tassazione esorbitante. Dobbiamo insistere e dimostrare, tutti insieme, capacit innovativa e flessibilit nellindividuare forme di collaborazione e di partnership tra le diverse realt aziendali, per integrare le rispettive conoscenze e competenze ed aumentare la competitivit. Dopo la presentazione da parte del Direttore Umberto Paoletti dei servizi che Confindustria Livorno ha messo a disposizione delle aziende, la proiezione della video storia di Confindustria e la presentazione di tutte le Aziende neo associate.
e la street art. La prima stata una interessante performance estemporanea di arte body painting con i pittori Diego Magliani, livornese dallesuberante personalit artistica in collaborazione con lartista Valentina Cameli. La seconda una conferenza informale dal titolo: Quali nuove forme darte? Confrontiamoci con loro.Con due ospiti: Clet, geniale artista francese, pittore e scultore di successo che, per mezzo di stickers trasforma i cartelli stradali, avendo cura di mantenere sempre la leggibilit, ma, al tempo stesso convertendoli in divertenti opere darte. Diego Magliani, invece, ha parlato del body paintingsoffermandosi sullimportanza di dare spazio alla donna e sulle tecniche e le attenzioni usate per rendere interessante questo tipo di rappresentazione. Interviste a cura di Mauro Barbieri, direttore di Arte a Livorno e oltre confine.
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Rosignano
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ARCHIVI APERTI
Anche il Comune di Rosignano Marittimo aderir con un fitto programma di iniziative, che si terranno dal 15 al 23 novembre, alla campagna provinciale per la valorizzazione e promozione del patrimonio archivistico Archivi aperti che si terr dal 15 al 23 novembre 2013 con il contributo della Regione Toscana. In programma anche lapertura straordinaria della nuova sede dellArchivio alle Morelline dal 18 al 21 novembre. Queste le iniziative previste. Venerd 15 novembre, ore 14.00, percorso guidato Storia della bonifica di Vada dalla palude alle al livellazioni e visita nella zona della Mazzata per esplorare i terreni bonificati dal Granduca Leopoldo II, oggi sede degli impianti del Consorzio di Bonifica; la durata del percorso sar di due ore e la prenotazione obbligatoria. Sabato 16 novembre, ore 10.00, a Villa Celestina, Castiglioncello, conferenza: Rosignano fra 800 e 900. Fonti darchivio per la storia del territoriocon Gabriele Paolini (Universit di Firenze) e Antonella Romano (Universit La Sapienza di Roma). Venerd 22 novembre, ore 14.00, percorso Il barone arriva a Castiglioncello e visita guidata al Castello Pasquini ed al promontorio di Castiglioncello per ripercorrere insieme la storia di questo paese reso famoso dal critico darte Diego Martelli e dai pittori Macchiaioli e poi divenuto un importante centro turistico; anche in questo caso la durata del percorso di due ore e la prenotazione obbligatoria. Sabato 23 novembre, 10.00, Via del Castello, Rosignano Marittimo, visita guidata A casa di Pietro Gori, che permetter di osservare le sale espositive che custodiscono cimeli, documenti, fotografie depoca e la nutrita biblioteca appartenuta al grande pensatore anarchico, scoprendone anche la dimensione privata e familiare; come al solito la durata del percorso di due ore e la prenotazione obbligatoria. Sono state inoltre organizzate le aperture straordinarie della nuova sede dellArchivio in via dellIndustria 22/24 in localit Le Morelline: dal 18 al 21 novembre, dalle ore 15.00 alle ore 17.00 Larchivio e la nostra storia. Per loccasione verranno mostrati al pubblico gli antichi statuti, le carte sul Risorgimento, sullevoluzione urbanistica delle frazioni comunali ed altri documenti importanti per la storia del territorio rosignanese. Per informazioni e prenotazioni: 0586 761938 (marted e gioved 14.30/17.30), 0586 724395 (da luned a venerd 9.30/13.30). Le visite ed i percorsi guidati sono a cura della Coop. Microstoria (0586 760790).
Acli Labor
SOCIET COOPERATIVA
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Cultura
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Un museo, unidentit
di Marisa Speranza Che la cultura sia anche risorsa economica si detto a pi voci durante il Convegno promosso dagli Amici dei Musei e dei Monumenti livornesi, presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, su Un museo, un identit. Dopo il saluto della presidente Anna Maria Tomassi, lassessore Walter Nibbiai ha subito messo laccento sul problema dei costi che assilla la pubblica amministrazione (mantenere oggi i musei unimpresa ardua) e si soffermato su quel Polo museale che vedr prossimamente la luce in piazza del Luogo Pio, sufficientemente spazioso da soddisfare le pi ampie esigenze (mettendo tutto insieme avremo meno spese). Ma pensabile portare questa struttura dentro il museo di citt?, ha obiettato Anna Roselli, direttrice del Museo provinciale di Villa Handerson, che ha manifestato la sua apprensione per le incertezze che lievitano nellaria e lo stallo delle pubbliche amministrazioni. Lallarme per un futuro incerto le d una speciale concretezza. Urge una vigile attenzione per le strutture che gi ci sono e che debbono rimanere aperte perch luogo di cultura e di aggregazione sociale. I dati del Museo di Storia Naturale sono infatti incoraggianti: 7000 mq. di esposizione; 18.000 ragazzi lanno; 57.000 visitatori nel 2012. Anna Roselli chiede alla citt di vigilare e ai musei cittadini di stare tutti insieme mettendoci in rete. Linvito a superare la visione della cultura come un costo che non si pu esaurire in una valutazione di tipo ragionieristico, venuto dal moderatore Claudio Frontera (gi presidente della Provincia). E sbagliato, a suo dire, posporre le iniziative culturali alle risorse visto che sono i progetti a crearle. Poi, una sottolineatura per il volontariato come occasione di sviluppo e lassociazionismo che una forza di tutto rispetto per il dinamismo economico e sociale. Mescolando memorie locali e identit nazionale, Stefano Bruni (Universit di Ferrara) ha tracciato un meticoloso percorso storico per farci intendere che, fino all 800, il museo era la raccolta di un privato. Gli Uffizi, come personale collezione del Granduca, aperta ai visitatori, passeranno allo Stato italiano nel 1859. giatori (Montesquieu) che qui si fermarono, diventando testimoni di quel fermento economico e sociale che fece di Livorno un approdo internazionale dove, con le merci, viaggiavano anche le idee. Tra le meraviglie sorte in citt nel 700, ci sono i Bottini dellOlio (1705) che costituiscono una delle pi caratteristiche architetture del quartiere della Venezia Nuova. A parlarne, intervenuta Loredana Brancaccio (Soprintendenza B.A.P.S.A.E.) : Il magazzino costituito da un salone voltato con pilastri tuscanici su tre navate dove, un tempo, si trovavano quasi trecento vasche (i bottini) per il deposito dellolio (circa 8.000 hl) per cui i mercanti pagavano una tassa mensile. A dare fiato alla cultura livornese, sorto da poco un nuovo Museo. Si tratta delle raccolte della Fondazione Livorno come specchio dellarte labronica . Ne ha parlato diffusamente Vincenzo Farinella (Universit di Pisa) come di un completamento del Museo Fattori, ricco di grandi presenze accumulate dalla Fondazione in settantanni e qui confluite. Ma siamo sicuri che per museo intendiamo tutti la stessa cosa?. A lanciare il sasso nello stagno stato Claudio Rosati (Presid. Probiviri IcomItalia) per cui ognuno ha un personale modo di apprendere e il museo deve parlare a tutti. Sar bene pensarlo come unantenna che capta ci che ha intorno. Ben diverso, dunque, dalla staticit che rischia di non cogliere i mutamenti in atto. Un museo narrativo, ha insistito Rosati, che possa piacere ai giovani di cui si lamenta un calo di frequenza, e giovare persino a certi malati. Insomma: un museo che sia un cervello pensante orientato sul territorio da cui riceve stimoli.
Bottini dellOlio
Bruni ha poi ricordato il ruolo svolto dalla Colombaria, unAccademia sorta a Firenze nel 1735 dove, in pieno spirito denciclopedismo, ci si occupava di scienze, lettere e arti. Nel 1857 nasce la Societ omonima (presieduta da Gino Capponi) che si occupa di reperti etruschi. Si aprono scavi ad Orbetello e una sottoscrizione nazionale finalizzata alla creazione di un Museo Patrio Etrusco. Forte la partecipazione di Livorno : tra i sottoscrittori Enrico Mayer e Silvio Orlandini. Bruni si poi soffermato sulle complicate vicende del Museo archeologico Chiellini (1896) : era la vetrina del carattere della citt e fu agli onori della cronaca anche per i suoi falsi. La grande ricchezza di studi su Livorno, che ha coinvolto molti studiosi americani, sta facendo rivivere la storia multiforme della citt. Voluta dai Granduchi, che con le Leggi Livornine ne fecero un faro di riferimento per i perseguitati di ogni razza e religione, fu un modello illuminato di tolleranza. Lha spiegato Lucia Frattarelli Fischer (Universit di Pisa) ricordando quanto la citt delle Nazioni abbia meritato nel ricordo dei grandi viag-
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Metlicoviz ed altri, si conferm artista della cartellonistica pubblicitaria. Il Comitato Estate Livornese aveva ideato un premio in onore di Cappiello, che aveva chiamato lArlecchino doro, da assegnare al pi famoso grafico pubblicitario ed in quella occasione organizz in Villa Fabbricotti una grande mostra sul nostro artista e sulla pubblicit turistica dellepoca. Il giorno 29 si inaugur la mostra ed il giorno successivo lobelisco, nella piazza vicina. Nizzoli aveva progettato questopera dedicandola a Cappiello, e prevedeva
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Pomeriggi darte a Casa Modigliani, Ville, Dimore: I luoghi dellabitare a partire dal Quattrocento.
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Cera un gran traffico domenica 13 ottobre davanti al Palazzo dei Congressi di Pisa per le Nozze doro e di argento con la laurea che ogni anno lUniversit di Pisa organizza. E una iniziativa sentita da chi ha sulla spalle una vita (quella con la laurea) trascorsa nel lavoro come professionista di grido e medico condotto nel comune di montagna, come dirigente di azienda, come docente (prevalente il numero delle laureate) e ora si godono la pensione avendo superato la settantina. E ti ricordi si sprecano con strette di mano e pacche sulle spalle. tore, tutti si sono messi disciplinatamente in fila sorretti magari dalle moglie o dai figli con qualche lacrima sul viso. Il numero pi numeroso stato quello dei medici e quello pi scarso quello dei dottori in storia e filosofia Parecchi sono arrivati da lontano fra cui il nostro amico Mannelli che lavora a Bruxelles in un posto di responsabilit nel Consiglio Europeo. Anche la schiera dei dottori con venticinque anni di anzianit era nutrita. Questa era la schiera dei dottori che lavorano, con la moglie giovane e i figli minorenni,molto medici ma anche tanti ingegneri (Pisa si sempre distinta in queste due Facolt) Per un giorno senza problemi. Domani un altro giorno. Appuntamento per il prossimo anno. Ma si dice che sar lultimo.
Gli studenti hanno sempre venti anni e. cantavano gli studenti di allora dellUniversit di Pisa con il berretto goliardico dalla punta tagliata per ricordare Curtatone e Montanara e quando nellintervallo fra una consegna delle medaglie per i cinquanta anni e delle medaglie per i venticinque anni, i cantori hanno riproposto i canti di allora tutti si sono uniti e gli applausi si sono sprecati. Che bella atmosfera! E alla chiama per andare a ritirate la medaglia al banco delle Autorit fra cui il Ret-
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e il titolo, perch vede nello sviluppo degli oggetti comuni la metamorfosi di un pensiero che diventa azione. *** Intanto a Pisa, presso il Palazzo Blu stata recentemente inaugurata la mostra dedicata allamericano Andy Warhol che rester aperta fino al 2 febbraio. Il Palazzo blu consolida cos, in campo nazionale, il suo ruolo di primario polo espositivo darte moderna che negli ultimi quattro anni , con oltre trecento mila visitatori, ha saputo offrire agli amanti dellarte proposte culturali di considerevole e spessore quali la mostra di Chagall , quella di Mir, quella di Picasso ed ultima, ma naturalmente non ultima, quella di Kandinsky.
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VAL DI CORNIA
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prima attestazione risale al Medioevo, i due contratti del 17 giugno 1249 e del 26 gennaio 1257 con cui i Della Gherardesca alienano dei beni a favore del monastero di S. Giustiniano di Falesia riportano come definizione del vicino mulino sulla Fossa Calda la preposizione de turre seu mussolei. Nel 1934 ne fa menzione Nello Toscanelli nel volume Pisa nellantichit, trentanni pi tardi ci sar infine lattribuzione definitiva del nome Caio Trebazio a seguito del ritrovamento, nei pressi del paese, di una gemma recante il nome dellantico patrizio romano Caius Trabatius. Nasce cos, da una storia interessante e sconosciuta, la brillante idea del Professor Cavicchi di scrivere un testo nel nostro dialetto il mistero di Caio Trebazio. Una vicenda incentrata sullequivoco che raccorda millenni di storia della Val di Cornia e che ha portato alla nascita di una commedia teatrale dissacrante e divertente, portata in scena dalla compagnia amatoriale venturinese Forza Venite gente. La capacit di trasmettere linteresse per la storia, parlando il nostro dialetto rappresenta certamente un metodo innovativo e fortunato per la diffusione del patrimonio culturale campigliese, unesperienza da imitare per coniugare due termini apparentemente antitetici come cultura e intrattenimento.
Lirica, che passione il programma di intrattenimento culturale che Associazione Cinema e Turismo propone per trascorrere la notte di San Silvestro dalle 22.30. Il concerto lirico patrocinato dal Comune di Campiglia M.ma e dalla Provincia di Livorno, che ne condividono il valore culturale. Ad esibirsi un cast di eccezione, artisti di esperienza internazionale e di notevole padronanza del palcoscenico. Simona Parra, pisana, soprano di coloratura verdiana, voce dal timbro cristallino, opulento, morbido, e nel contempo penetrante, da soprano spinto. Laura Brioli, riminese, mezzosoprano, voce calda,vibrante e dal bel colore bruno, che arricchisce con tecniche raffinate e virtuosistiche, supportate dalla notevole presenza scenica della donna e dellartista. Claudio Rocchi proviene dalla zona di Assisi, giovane tenore lirico di notevole potenza, voce calda, piena e ricca. A proprio agio nel do di petto, Claudio Rocchi annoverabile nella categoria dei tenori lirici spinti, sa spingersi a tonalit drammatiche. Direzione artistica affidata alla pianista Laura Pasqualetti, Livornese di adozione, talento di caratura internazionale, vanta collaborazioni di prestigio, una fra tutte con il Maestro Riccardo Muti. Il programma conclude lanno dedicato alla memoria verdiana, comprende arie di Puccini, evergreen internazionali e la canzone napoletana. Brindisi a base di spumante italiano e dolci della tradizione natalizia. La conduzione affidata a Giancarlo Bertolotti, attore romano, il poliziotto di tante fiction televisive. Ingresso E. 30,00.
Teatro
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Maestro del Coro Marco Bargagna Maestro del Coro Voci Bianche Marisol Carballo Regia Francesco Esposito Scene Nicola Bruschi Costumi Teatro Alighieri di Ravenna Ideazione costumi Alessandro Lai Luci Bruno Ciulli ORT Orchestra della Toscana Coro Lirico della Toscana Coro Voci Bianche della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno. Coproduzione Fondazione teatro Goldoni di Livorno, Fondazione teatro verdi di Pisa, Azienda Teatro del Giglio di Lucca. In collaborazione con Fondazione Teatro della Fortuna di Fano
Programma Novembre
Gioved 14 e Venerd 15, h. 20.30 CARMEN
Opra-comique in quattro atti su libretto di Henry Meillhac e Ludovic Halvy dalla novella omonima di Prosper Mrime. Musica di Georges Bizet Personaggi e interpreti Carmen Laura Brioli / Annunziata Vestri Don Jos Dario Di Vietri / Mikael Spadaccini Escamillo Valdis Jansons / Paolo Pecchioli Micaela Valeria Esposito / Ilona Mataradze Zuniga Franco Rossi / Veio Torcigliani Morales Alessandro Calamai / Salvatore Grigoli Il Dancairo Giampiero Cicino / Alberto Zanetti Il Remendado Murat Can Guvem / Andrea Schifaudo Frasquita Michela Antenucci / Alessandra Rossi Trusendi Mercedes Irene Molinari / Lara Rotili Direttore Carlo Goldstein
Carmen di Georges Bizet, una dei titoli operistici pi rivoluzionari del teatro musicale, (prima rappresentazione: Parigi, Opra-Comique 3 marzo 1875) torna nei cartelloni operistici toscani dopo 11 anni di assenza, risalendo l'ultima edizione al 2002 (al Teatro Goldoni manca da oltre 30 anni: ultima rappresentazione nel 1981). Accolta al suo debutto da reazioni contrastanti, Carmen si affermata nel corso dell'ultimo Ottocento e nella prima met del secolo scorso, come una delle opere-cardine del grande repertorio operistico mondiale. Salutata da Friedrich Nietzsche come una sorta di "antidoto" solare e mediterraneo alle brume nordiche del dramma musicale di Richard Wagner, Carmen ha imposto alla cultura europeo ottocentesca un vero e proprio mito, che nasce dallo spirito di libert coniato da Mozart con il suo Don Giovanni: il tema della femme fatale, ovvero della donna che vive liberamente i suoi istinti, le sue passioni e soprattutto. Come il Don Giovanni mozartiano, la gitana di Bizet e Mrime seduce e abbandona e corre impassibile verso il proprio destino e un tragico finale che ha il marchio dell'ineluttabilit. La crudezza realistica con cui Bizet tratteggia personaggi, ambienti e situazioni rappresenta uno degli aspetti pi innovativi della drammaturgia di Carmen, autentica tragedia mediterranea' che apre le porte al naturalismo in musica.
Sabato 16 novembre alle ore 17 nella Sala Mascagni del Teatro Goldoni Convegno su Beppe Orlandi