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ANALISI INPUT-OUTPUT

di Tabotu Teuldebrhan
Cenni storici Si deve alleconomista di origine russa Wassily Leontief lelaborazione degli schemi contabili e analitici che costituiscono gli elementi della moderna analisi Input-Output.A partire dal pionieristico lavoro di Leontief, La struttura delleconomia americana: 1919-29, in cui vengono presentate due tavole delle transazioni a 10 settori produttivi per leconomia statunitense, linteresse per lelaborazione statistica dei flussi intersettoriali andata sempre pi diffondendosi. Per esigenze di ordine statistico ci viene fatto abitualmente solo nella forma della tavola delle transazioni, mentre mancano in genere, ad eccezione delle esperienze sovietiche, rilevazioni dirette della tavola di flussi fisici.La prima tavola Input-Output (I-O) delle transazioni per leconomia italiana relativa al 1950 e fu costruita dalla Mutual Security Agency, successivamente rielaborata ed aggiornata dallISCO 1953, 1959-1975 lISTAT ha costruito tavole delle transazioni a 77 settori produttivi e infine dal 1970 con lelaborazione del SEC, la tavola delle transazioni entrata a far parte integrante della contabilit nazionale per tutti i paesi dellUE. Col passare degli anni la sua struttura teorica stata raffinata e la sua applicazione pratica si estesa. Attualmente viene utilizzata pesantemente nelle applicazioni di politiche economiche e sociali, un numero vasto di campi compreso quello della contabilit nazionale, economia regionale, economia ambientale, commercio e trasporto, nello studio dei cambiamenti tecnologici e occupazione, crescita e sviluppo economico. Modello di Leontief Linterdipendenza strutturale di un sistema economico pu essere rilevato e valutato per mezzo di una particolare tecnica di indagine economica, detta analisi delle interdipendenze strutturali o con espressione inglese input-output analysis.Lelemento centrale dellanalisi input-output costituito dalla tavola intersettoriale dei flussi fisici.Leconomia nazionale immaginata come un insieme di unit produttive. Ciascuna di queste unit realizza un duplice ordine di transazione da un lato come acquirente, dalle altre unit, di beni e servizi che impiega come immissioni nella propria attivit produttiva; dallaltro come venditore del suo prodotto. In un arco di tempo, per esempio un anno, tra le diverse unit in cui articolata leconomia si svolge un complesso di transazione che determinato dalle esigenze di impiego finale e dalle caratteristiche tecnologiche del sistema economico. E possibile esprimere i flussi intersettoriali anche in termini monetari. A tale fine sufficiente esprimere i flussi di merce, anzich in termini fisici mediante il loro valore, ossia moltiplicando le quantit per il corrispondente prezzo.Si pu organizzare una tavola (matrice) a doppia entrata dove: per riga figurano le unit in qualit di venditori (output) e per colonna le stesse unit figurano in qualit di acquirenti (input) Tavola Input-output

1 1 ... h ... n xn1 xh1 x11

.....

H x1h

.....

n x1n

y y1

xhh

xhn

yh

xnh

xnn

yn

X1

Xh

Xn

Scorrendo una riga, si legge il valore dei beni che un settore ha ceduto a ciascuno degli altri e che ha reso disponibile per il settore finale.Scorrendo una colonna, si leggono il valore delle merci che il particolare settore ha acquistato dagli altri ed il valore della produzione realizzata.Normalmente il valore della produzione e superiore al costo sostenuto e la differenza tra queste due grandezze mi misura il valore aggiunto (profitto). In termini analitici: xih = Consumi (input) di beni prodotti da i e sulla produzione di h; xh = Valore della produzione complessiva (fatturato)

VA h = xh - xih
i=1

alternativamente

Yh = xh - xhi
i=1

Dato che xhi=xhi si ha anche


h i i h

Yh = VA h = VA = PIL
h h

Questa uguaglianza indica lidentit che esiste tra prodotto nazionale al netto dei reimpieghi e il valore aggiunto complessivo o PIL. Gli elementi alle prime n righe e colonne misurano i flussi di beni e servizi richiesti per la realizzazione delloutput finale, quindi lentit degli impieghi nei diversi settori delleconomia dipender dai particolari livelli di produzione realizzati, inoltre allinterno di ciascun settore la struttura di tali impieghi dipender dalla particolare tecnica produttiva adottata.Per avere unindicazione della struttura intersettoriale degli impieghi depurata dagli effetti dovuto ai particolari livelli di produzione si possono rapportare gli impieghi settoriali alla quantit realizzata dello specifico prodotto, xij/ Xi = aij , che costituiscono i cosiddetti coefficienti tecnici, ossia la ricetta di composizione dei mezzi di produzione .Il modello di Leontief in termini di coefficienti tecnici, la somma per righe nella tavola dei flussi di quantit (qi) o in termini di valori (qi *pi) che qui viene indicato con un termine generico xi pu essere espresso per mezzo di un sistema di equazioni lineari e omogenee: a11 x1 + a12 x2 + + a1h xh + ..a1n xn + y1= X1. a21 x1 + a22 x2 + + a2h xh + ..a2n xn + y2= X2. an1 x1 + an2 x2 + + anh xh + ..ann xn + yn= Xn. In generale: aij xij + yi = Xi Considerando i coefficienti tecnici costanti su un certo arco di temporale e la domanda finale determinata esogenamente rispetto al processo tecnico, le incognite sono le Xi . La soluzione della (1) per lincognita Xi in funzione di y1: Xi = ai1 y1 + ai2 y1 + + aih yh + ..ain yn + yn con (i = 1,2,,n) (1)

Gli aij indicano i requisiti complessivi di produzione dei diversi beni necessari per rendere disponibile per gli impieghi finali ununit del bene hesimo. Possiamo costruire la matrice dei requisiti:

a11 a21 .. .. an1

a12 a22 .. .. an2

.. .. .. .. ..

.. .. .. .. ..

.. .. .. .. ..

a1n a2n .. .. ann

In generale: (I-A)-1 La matrice dei requisiti legata alla matrice dei coefficienti tecnici, che la possiamo ricavare dal sistema di equazioni (1): (1-a11) -a21 .. .. .. -an1 -a12 (1-a22) .. .. .. -an2 .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. -a1n -a2n .. .. .. (1-ann)

In generale:

(I-A) con i matrice identit e A matrice dei coefficienti tecnici.

Dal punto di vista matematico la matrice dei requisiti linversa della matrice dei coefficienti. Leontief costruisce la tavola I-O sotto le seguenti ipotesi: 1. ogni settore produce un solo bene; 2. in ciascuna settore gli input sono funzione lineare delloutput. Inoltre secondo Leontief processo di produzione pu essere descritto in termine di tre gruppi di coefficienti tecnici:

i coefficienti di costo il rapporto del costi dei beni h e k che partecipano nella produzione del bene j (la notazione pi familiare ahj/akj) ii coefficiente di produttivit cio la quantit totale prodotta dal bene j in rapporto alla quantit totale usata delli-mo input (con lannotazione familiare 1/aij ); iii coefficiente di distribuzione la proporzione del prodotto finale (output) assegnato ad un particolare punto dello schema dei flussi circolari; tale punto pu rappresentare un gruppo particolare di percettori di reddito. Modello I-O chiuso Quando tutte le vendite e gli acquisti sono presi come endogeni ad un sistema economico, il sistema inputoutput chiamato chiuso. In questo caso la domanda finale trattata come unindustria ordinaria, la colonna che associata con essa rappresenta linput che riceve dalle varie industrie, e la corrispondente riga, dato il valori aggiunti delle diverse industrie assunto come rappresentante delloutput destinato alle stesse industrie. Il sistema dei prezzi duplice al sistema delle quantit fisiche con il modello input-output chiuso avremo

pt = pt A pt(I-A) = 0t
con p= prezzo, A= matrice dei coefficienti tecnici, t = tempo Modello I-O aperto Nella seconda edizione del The Structure of the American Economy (1951), Leontief elabora il modello input-output aperto dove tratta gli aspetti della tecnologia e la domanda finale separatamente.Ora la matrice degli input rappresenta esclusivamente la matrice dei coefficienti inter-industriali; il vettore della domanda finale preso come dato fuori dal sistema. La matrice dei coefficienti input usata per la determinazione delloutput lordo settoriale, cos pure le transazioni intersettoriali che permettono al sistema di soddisfare la domanda finale. Per la determinazione del prezzo nel modello aperto, Leontief propone un sistema di equazioni in termine di prezzi. Il prezzo di ogni settore produttivo per unit di output uguale al totale delle spese contratte nel corso della produzione. Queste spese comprendono lacquisto degli inputs, da loro stessi o da altri settori produttivi, pi un dato valore aggiunto. Assumendo uneconomia senza il settore pubblico, il valore aggiunto rappresenta la remunerazione dei fattori produttivi: salari, affitti, interessi e profitti. Il sistema dei prezzi che duplice al sistema delle quantit fisiche nel modello aperto di input-output dato da:

pt(I-A)=vt

dove p un vettore prezzi e v vettore (n)di valori aggiunti per unit di output. Risolvendo per p

pt=vt (I-A)-1
(I-A) ammette una sola soluzione, singolare avendo norma positiva e minore dellunit, invertibile, quindisi ha (I-A)-1 la matrice inversa di Leontief.Il problema principale con questo approccio che le grandezze del valore aggiunto per unit di output nei differenti settori non pu essere determinato a priori ed indipendentemente dal sistema dei prezzi. Modello di Leontief dinamico Leontief nel 1970 presenta una versione del modello input-output dinamico con serie temporale discreta. Non considera il progresso tecnico, il modello dato da:

qt = ft+Aqt+B(qt+1-qt)
dove

(1)

A la matrice quadrata dei coefficienti di capitale, che specifica flussi di input del capitale circolante per unit di output; B la matrice di scorte, dotazione di capitale permanente necessario allinizio del periodo per unit di output; ft un vettore che rappresenta limpiego di beni e servizi durante il periodo t; Aqt impiego del capitale circolante e B(qt+1-qt) dotazione di capitale permanente la loro somma da qt output lordo prodotto durante il periodo t Il modello si basa su tre ipotesi restrittive: 1) tecnologia data 2) piena capacit produttiva 3) libera circolazione del capitale fisso a costo zero nei diversi settori della produzione Questo ipotesi restrittive creano le seguenti concettuali problemi Instabilit : un gran numero di studi forniscono condizioni di stabilit per il modello quantitativo in relazione al eigenvalues della matrice che descrive la tecnologia. Dato che la relazione tra la grandezza dei coefficienti di capitale e la lunghezza del periodo di produzione e inversa.

Indeterminatezza casuale: le scorte a disposizione alla fine del periodo sono date dalla differenza delle scorte iniziali pi investimenti netti che sono ottenuto quando i consumi correnti sono stati detratti dal output lordo

kt+1 =
Scorte

Bqt+1 =
investimenti netti

qt Aqt ft Bqt
scorte iniziali

(2)

finali

Leontief non fa nessuna ipotesi sugli investimenti. Non esiste un programma attivo di investimenti in relazione alla domanda attesa. Gli investimenti sono presi come il rimanente alla fine del periodo considerato dopo che i consumi finali e intermedi sono stati dedotti. Questo crea problemi anche sulla: Singolarit e la possibilit di soluzioni negative. Dato che non c nessuna scelta tecnologica e i capitali sono ritenuti trasferibili, le scorte disponibili sono impiegate nel processo di produzione, del periodo t, in modo tale che la capacit produttiva totale sia garantita, implica kt+1 = Bqt+1. Di conseguenza il prodotto lordo per il periodo t+1 non determinato dalla domanda attesa, bens dallutilizzazione totale delle scorte del periodo precedente. Quindi il prodotto lordo del periodo t e calcolato dalla seguente relazione:

qt = B-1kt

(3)

La soluzione per il modello con ritardo anticipato (forward-lag model) necessario la matrice inversa dei coefficienti del capitale fisso. Un modo per evitare lindeterminatezza e quello di rinunciare allipotesi di piena capacit produttiva e introdurre investimenti programmati. Sostituendo nellequazione principale la produzione del periodo t+1, delloutput anticipato qt+1, formulando lipotesi sui cambiamento degli output attesi rimangano identici al periodo precedente, questo significa qt+1 - qt = qt- qt-1, quindi il modello con ritardo posticipato (backward lag model) sar

qt =ft + Aq3t + B(qt-qt+1) Il processo dinamico consente di determinare le traiettorie descritte nel tempo dalle produzioni settoriali in funzione della dinamica del consumo dei diversi beni e delle condizioni iniziali del sistema economico preso in esame. Modello I-O esteso Nello standard modello aperta di Leontief, sopra descritto, sono tratti come esogeni oltre che lofferta di risorse primarie anche la domanda finale, cos il moltiplicatore di Leontief non rileva gli effetti generati dal consumo e dal reddito. Il modello esteso di I-O combina il moltiplicatore di Leontief e le relazioni funzionali tra produzione, reddito e consumo. Il modello esteso generalmente riferito alla SAM (Social Account Matrix).

Il primo esempio di SAM quello di Quesnay Tableau Economique; la moderna concezione del SAM applicata alla Contabilit Nazionale (CN) quello di Richard Stone 1951, che fu accettata ed inserita nella guida dellUfficio Statistico delle Nazioni Unite. SAM si prefigge la rilevazione delle relazioni esistenti tra unit produttive e le istituzioni di spesa e risparmio. Il SAM pu essere considerato come la base per i successivi sviluppi della Contabilit Nazionale La CN si propone la descrizione-registrazione, in forma sintetica, in termini di valore ed alla luce di una teoria macroeconomica, dellattivit che si svolge in un sistema economico; mentre la tavola input-output, disaggregando il settore produttivo, studia le varie relazioni tra unit produttive. La tavola I-O nella contabilit nazionale Dal punto di vista della contabilit nazionale, lintero sistema considerato come ununica grande impresa, della quale interessano i risultati economici finali (la determinazione del PIL), indipendentemente da quelli dei singoli reparti che producono beni o servizi intermedi; il valore di questi ultimi, risulta incorporato nel valore dei beni e servizi finali, e per evitare duplicazioni, non viene considerato.Ci non toglie che le molteplici relazioni che legano i vari settori produttivi abbiano in s un notevole interesse, per la conoscenza della struttura e del funzionamento del sistema economico. Lo studio di queste relazioni oggetto dellanalisi della tavola economica intersettoriale, (I-O). Nella tavola I-O, si considera il sistema economico suddiviso in branche di produzione omogenea. Ogni branca acquista dallinterno o dallestero, beni e servizi intermedi e fattori produttivi e vende i propri prodotti finali per investimenti, consumi delle famiglie e consumi collettivi o allestero. Matrice dei flussi, Sfera della produzione e branche: struttura della Tavola I-O

Uscite

Branche di destinazione
Branca 1 Branca Branca n

Totale degli

Impieghi finali
Consu mi Investim enti Variaz. Delle scorte Espor-

Tot impie
ghi finali tazioni

Risors

Entrate

Impieghi intermedi di ogni prodotto

disponibi li

j Branch e di origine Branca 1 X11 Xi1 Xn1 Branca i X1j Xij Xnj X1n Xin Xnn Zi C1 Ci Cn If1 Ifi Ifn IS1 ISi1 ISn

E1 Ei En Zi Xi

Branca n

Tot dei costi intermedi di ogni branca Impiegh i Valore primari aggiunto risorse primari e

X.1

X.2

X.n

Vaj

Imposte (IT-SU)j

Import. Mj

Trasferim enti

Totale risorse

Xj

La tavola I-O si compone di tre parti: 1) Tavola degli impieghi intermedi(TII) o Matrice dei flussi inter-industriali La prima parte della tavola riveste il maggior interesse in quanto descrive tutti i flussi intermedi, tra le varie branche di produzione, prima che il prodotto finale sia disponibile per il mercato dei consumi o per quello degli investimenti. Si presenta come una matrice quadrata in cui ad ogni riga ed ad ogni colonna corrisponde una branca di produzione omogenea; si registrano nel senso delle colonne i flussi di beni e sevizi che ciascun settore riceve (acquista) da tutti gli altri, mentre nel senso delle righe sono registrati i flussi che ciascun settore fornisce (vende) a tutti gli altri. 2) Tavola o matrice degli impieghi finali. La seconda riporta una disaggregazione delle componenti della domanda finale (consumi, investimenti fissi lordi, variazioni delle scorte ed esportazioni). Sono riportati i beni e servizi che dalle branche di

origine affluiscono alla domanda finale. Anche questa una tabella a doppia entrata, nella quale per riga abbiamo ancora le branche e per colonna si trovano gli impieghi finali dei prodotti. 3) Tavola o matrice degli impieghi primari e delle risorse. La terza riporta il valore aggiunto e le sue componenti (retribuzioni, oneri sociali, altri redditi ed ammortamenti), le imposte, la produzione, le importazioni ed il totale delle risorse delle branche produttive. Anche qui per riga troviamo i costi e le risorse (input primari le remunerazioni dei fattori produttivi) e per colonna troviamo le branche La lettura della tavola nel senso delle colonne mostra il processo di formazione delle risorse e la struttura dei costi di produzione delle singole branche produttive La lettura per riga fornisce la distribuzione degli impieghi e delle risorse delleconomia di un paese. La I-O mettendo in luce le relazioni di interdipendenza esistente tra le branche produttive e i vettori della domanda finale, nonch tra questo e il resto del mondo pu permettere di valutare limpatto delle misure di politica economica sulla produzione, sul valore aggiunto e sui livelli di occupazione e sulla dinamica dei prezzi. Inoltre la tavola consente ai vari operatori economici di comparare la struttura dei costi dei loro prodotti con quella media della branca produttiva nella quale essi sono classificati e le corrispettive quote di penetrazione nei mercati. Maggiore il dettaglio con cui costruita la tavola e maggiore la possibilit di conoscere e descrivere le relazioni esistenti allinterno di un sistema economico. Tale dettaglio, per, si scontra con leccessiva quantit di informazioni da analizzare e che complica lanalisi dei flussi consideratine loro insieme. Per favorire linterpretazione delle relazioni esistenti, tra le branche di produzione operanti in un determinato sistema economico sono state proposte analisi grafiche della struttura della matrice intersettoriale.

Bibliografia
Corrado C. Abbate e Giuseppe Bove, (1993), Modelli multidimensionali per lanalisi input-output. Quaderno di Ricerca. (ISTAT). Enciclopedia delleconomia garzantina (1997) Garzanti Editori S.p.A. Guido Ferrari, (1990), Introduzione ai Sistemi di Contabilit Nazionale, ed Centro 2P Stampa. Heinz D. Kurz, Erik Dietzenbacher, Christian Lager, (1998), Input-output analysis- Volume I, II, III , edizione MPG Books Ltd., Bodmin, Corn Wall.

ISTAT (1983), Tavola Intersettoriale delleconomia Italiana per lanno 1978, supplemento al bollettino mensile di statistica. Marco Dardi. Appunti lezione ,(1998) Onorato Castellino, (1991), Introduzione alla Contabilit Nazionale, C. Giappichelli Editore.

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