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STATISTICA – CONCETTI CHIAVE E FORMULE PRINCIPALI

 CONCETTI CHIAVE
1. M = matrice di settori; rappresenta i miei output e input principali (ovvero i flussi – di
risorse tra settori – in entrata e in uscita dalle imprese)
2. df = vettore di domanda finale; è ricavabile dalla tabella principale nella sezione “totale
impieghi finali”
3. x = vettore di produzione totale; tabella principale, sezione “totale impieghi”
4. A = MATRICE DELLA TECNICA O DEI COEFFICIENTI TECNICI;
 esprime il fabbisogno diretto;
 deriva da M e si ricava tramite la formula A = M*invdiag(x);
ci indica in che modo usare gli input in un dato istante di tempo, se voglio compiere una
certa azione; nello specifico, indica – in termini percentuali – quanti input uso in
provenienza dagli altri settori [facendo la somma della colonna, mi dice – in termini
percentuali (quindi fatto 1 il totale) – la percentuale di input che arrivano da altri settori
intermedi. Quindi, in questo caso, il settore dell’elettricità riceve input per il 69%
(arrotondato) da tutti gli altri settori; viceversa, quello che riceve meno input – sempre in
questo caso – è il settore primario (motivo per cui viene denominato “primario” all’interno
della catena produttiva)].
5. Z = inversa di A; si ricava tramite la formula [Z = (I – A) -1];
 detta “Matrice Inversa di Leontief”, esprime sia i fabbisogni diretti (tramite A) che
indiretti.
6. I = matrice identità; matrice quadrata in cui tutti gli elementi della diagonale principale
sono costituiti dal numero 1, mentre i restanti elementi sono 0.
7. G e G’ = matrici di aggragazione

 FORMULE PRINCIPALI
o Punto 1: aggregazione di settori
1. Creare matrice (in questo caso M20)
2. creare G (x Colonne * 20 Righe  inserire tutti gli zeri, poi aggiungere il valore 1 in
corrispondenza dei settori richiesti)
3. creare G’ (copiare G e incollare tramite “trasponi”)
4. creare df (domanda finale)
5. a fianco a M20, calcolare somma di riga (nome: tot riga; somma automatica)
6. sotto M20, calcolare tot colonna (“totale impieghi intermedi”; somma automatica);
servirà, assieme a tot riga, ad eseguire i vari controlli per calcolare X
7. X = PRODUZIONE (TOTALE IMPIEGHI)  TOTALE DI RIGA + DF (prima cella di
entrambe)

Dopodiché

8. copiare sul proprio foglio di lavoro il VALORE AGGIUNTO, le IMPOSTE NETTE (tasse;
it – su) e le IMPORTAZIONI
9. ricalcolare X20, posizionandolo sotto i valori prima copiati (x20 = totc + it-su + va20 +
imp20)
Dopodiché

10. creare G*M20  MATR. PROD. = G * M20


11. creare M5  MATR. PROD. = G*M20 * G’
12. creare X5 MATR. PROD. = G * X20

 prima di passare al prossimo punto, è possibile calcolare anche df5 e x5, così da
averli pronti per eseguire i calcoli dei punti seguenti.

o Punto 2: calcolare la matrice dei coefficienti tecnici e interpretare la somma delle


colonne maggiore e minore
1. creare X5  MATR. PROD. = G * X20
2. creare diag(x5)  manualmente in diagonale partendo da X5
3. creare invdiag(x5)  MATRICE INVERSA
4. creare A5  MATR. PROD. = M5 * invdiag(x5)
5. calcolare le somme di colonna ed interpretare i valori (più piccolo e più grande)

o Punto 3: calcolare i legami a monte (LBack) del sistema aggregato e interpretare il


legame più piccolo e quello più grande

- È necessario ricavare la matrice Z; per farlo:

1. ricavare la matrice I5 (da costruire manualmente con valori compresi tra 0 e 1; quest’ultimo
si troverà obbligatoriamente lungo la diagonale);
2. ricavare I5-A5 (sottrarre la prima cella di I5 alla prima cella di A5);
3. ricavare Z5 = MATR. INVERSA di I5-A5;
4. calcolare le somme di colonna (Z5): la somma di colonna maggiore e minore dovrà
corrispondere agli stessi settori prima ricavati all’interno della matrice dei coefficienti tecnici.

**Cosa indica la somma delle colonne di Z? A fronte di un aumento di domanda finale (df) del
– in questo caso – terzo settore, quant’è l’impatto sul sistema produttivo? In questo caso è di
2,4%. Se la domanda finale del terzo settore aumenta di N euro, il sistema produttivo produrrà
N euro in più di altri prodotti per soddisfare questo aumento.

o Punto 4: calcolare impatto su produzione totale e sul valore aggiunto di una modifica
nella domanda finale […]
1. Ricavare df5  MATR. PROD. = G * df20
2. Ricavare mod (vettore di modifica [?]) es.: 1; 1,15; 1; 1; 0,91
3. Ricavare dfmod  1a cella di df5 * 1a cella mod (= domanda finale modificata)
4. Ricavare vettore di produzione prevista (**impatto sulla produzione; produzione prevista
alla modifica nella domanda finale)  xprev = MATR. PROD. = Z5 * dfmod
5. Ricavare rapporto tra valori previsti e valori iniziali  xprev/x5 = 1a cella di xprev / 1a cella
di x5

Dopodiché

- Calcolare VAprev
6. Trasporre VA20 in colonna (copia; incolla  trasponi)
7. Ricavare VA5  MATR. PROD. = G * VA20
8. Ricavare QVA5 (Quota di Valore Aggiunto)  rapporto tra: VA5 / X5
9. Ricavare VAprev  1a cella di QVA5 * 1a cella di VA5
Tot riga
Tot riga
o Punto 5: schema SAM
p c a exp
p tot. flussi interm.
Tot. col. consumi
Tot. col. investimenti esportazioni
c PIL W22
a ammortamenti risparmio (S)
imp tab. princ. imp.

Sotto la tabella ricavare:


VA (colonna “totale impieghi intermedi”)
IT-SU (colonna “totale impieghi intermedi”)
PIL = VA + (IT-SU)

Poi (da calcolare in seguito ad aver posizionato i dati all’interno della prima colonna):
RLG (Risultato Lordo di Gestione)
YC
W22

1. p (prima cella) = totale dei flussi intermedi (tutti i flussi)  da ricavare da tot. col. (copiare e
incollare)
2. c (seconda cella, dall’alto verso il basso) = *PIL; fattori o input primari  PIL = VA + (IT-
SU)
3. a (terza cella, dall’alto verso il basso) = da ricavare dalla tabella principale in “totale
ammortamenti”
4. ricavare importazioni dalla tabella principale
5. calcolare il totale della colonna sotto le importazioni dello schema SAM

*n.b.  se nello schema SAM devo inserire il PIL (Prodotto Interno Lordo), gli ammortamenti
(all’interno del medesimo schema) si devono indicare con 0. Questo perché all’interno del PIL è
ricompresa anche quella parte di prodotto che va a ricostituire i capitali utilizzati durante l’anno,
ossia gli ammortamenti.
Al contrario, se la consegna richiede che si debba ricavare il PIN (Prodotto Interno Netto  PIN =
PIL – tot. ammortamenti), gli ammortamenti devono essere ricompresi all’interno dello schema.

6. Ricavare i consumi (tot.)  “consumi intermedi ai prezzi di base” (r) con “spesa per i
consumi finali” (c)
7. Ricavare investimenti  tabella principale, “investimenti lordi” (in esercitazione, colonna
gialla)
8. Ricavare esportazioni (sempre dalla tabella principale)
9. Calcolare il totale di riga (deve corrispondere al totale di colonna)

Dopodiché, ricavare RLG, YC e W22


10. RLG  tabella principale, tot.
Qualora il dato non sia specificato all’interno della tabella, è possibile ricavarlo attraverso la
formula  VA – REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE (a volte, però, dal VA vanno tolte
anche le “imposte nette sulla prestazione”  in questo caso: VA = REDDITI DA LAVORO
DIPENDENTE + ALTRE IMPOSTE NETTE SULLA PRODUZIONE + RISULTATO
LORDO DI GESTIONE)

11. Ricavare YC = percentuale indicata in consegna * RLG


12. Ricavare W22 = YC + cifra (euro, solitamente) indicata in consegna; dopodiché copiare il
valore all’interno della tabella
13. Calcolare la somma della riga, poi copiare e incollare detto valore in cella apposita tot.
colonna (la seconda)
14. Calcolare S (RISPARMIO)  S = tot. prima trovato (punto 13) – consumi – W22

Altre informazioni da sapere al momento dell’aggregazione (Punto 1):


 Amm. Pubblica, istruzione, sanità, attività artistiche, altre attività di servizi, attività di
famiglie  solitamente fanno parte dei servizi pubblici
 Commercio all’ingrosso, trasporti e magazzinaggio, servizi di informazione, attività
finanziare e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, attività
amministrative  solitamente fanno parte dei servizi privati e, di solito, occupano il
penultimo posto in tabella.
 SETTORE PRIMARIO  In economia il settore primario è il settore economico che
raggruppa tutte le attività legate allo sfruttamento delle risorse naturali o materie prime
basilari per la vita degli esseri umani: agricoltura, pesca, allevamento, silvicoltura (ossia
lo sfruttamento delle risorse forestali) e attività mineraria

Secondo la legge dei tre settori, nelle economie meno progredite il settore primario
occupa gran parte della forza-lavoro, che si sposta poi successivamente e
progressivamente verso i settori secondario e terziario al progredire della società stessa.
In Italia il settore primario occupa attualmente un numero ridotto di lavoratori.

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