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27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO Anno XII - n 126 Ottobre 2012
LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
Aspettando De Gasperi
E necessario stringere i ranghi dellamore al Paese. Queste parole del Cardinale Bagnasco, oggi Arcivescovo di Genova, mi hanno ricordato passate esperienze del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. E bene ha fatto il Corriere della Sera ad aprire proprio con quelle parole il servizio del 30 agosto sul pellegrinaggio alla Madonna della Guardia a Genova, guidato dallArcivescovo. Levocazione del male, che esiste, propria di chi deve promuovere il bene dellumanit. E levangelizzazione. Anche perch lilluminismo e la tecnicizzazione, lo dico con rispetto e senza polemica, non ne sono stati finora capaci. E probabilmente nemmeno lo saranno. A meno che non si vogliano ridurre le donne e gli uomini a pure funzioni del vivere, senza orizzonti di risurrezione. Bene. La predica mi ha preso la mano. C, per, una giustificazione. Il richiamo sociologico consueto nella pubblicistica e nella esperienza civile
segue a pag. 2
Venerd 12 Ottobre, h. 17
presso la Sala della Provincia Palazzo Granducale di Livorno presentazione del libro
Saluto del Presidente della Provincia: Dott.Giorgio Kutuf Coordiner: Antonello Riccelli di Tele Granducato Saranno presenti gli autori
Politica
Ma perch opportuno, anzi essenziale, sostenere la eventuale candidatura di Mario Monti alla presidenza del Consiglio? Le ultime tragicomiche vicende che hanno ancora una volta gettato nel ridicolo il nostro paese, lestendersi ed il crescere a dismisura degli scandali, a cui non si riesce pi a porre un freno, che stanno ora coinvolgendo listituto regionale, fenomeni degenerativi provocati anche dallincapacit del parlamento, per responsabilit esclusiva del PdL, di approvare una legge contro la corruzione, bloccata da oltre un anno, confermano la seriet della crisi morale che sta investendo il nostro paese. Come possibile - scrive il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli che non sorga il sospetto che, passati gli scandali, tornino vecchie ed inconfessabili abitudini?. Come possibile, aggiungiamo noi, che, da oltre un anno, il Parlamento non sia riuscito ad approvare una nuova legge elettorale? E qui, le responsabilit ricadono, in egual misura, sul Pd e PdL. Siamo di fronte al tempo zero della politica con il rischio, sempre pi emergente, che gli enormi sacrifici a cui gli italiani sono costretti, ormai da anni, vengono vanificati o resi inutili dallinsipienza, dalla irresponsabilit di una classe dirigente che sembra aver perduto ogni controllo con la realt di un paese, quasi in caduta libera. Un paese che viene tenuto in vita dalla perspicacia, dallacume, dal senso di responsabilit e dalla grande stima che Mario Monti gode in tutti gli ambienti internazionali. Sono proprio quegli ambienti che contano nel mondo ad auspicare, cari amici lettori, una riconferma di Mario Monti alla guida del paese. Potremmo andare avanti ancora ma pensiamo di finirla qui. Le considerazioni che abbiamo espresso ci sembrano esaustive e convincenti per auspicare che, dopo le elezioni, in assenza di una maggioranza organica e seria (sic!) il sen. Monti faccia nuovamente IL CIRENEO senza ripensamenti perch lItalia ha ancora bisogno di lui per avere la certezza di approdare in un porto sicuro. sco quando richiama la solidariet lungimirante sulla priorit della rifondazione della politica e delle procedure partecipative, della riforma dello Stato. Il personaggio e le sue parole non sono convenzionali. Il problema posto , semplicemente, lavvenire della democrazia. Non sul piano teorico, ma nella concretezza del tempo storico, della realt nazionale, quando mutano le linee strategiche in Europa e nel mondo. Tutto talmente concreto da indurre il Cardinale a invitare i partiti a ripensarsi, a produrre mutamenti strutturali, visibili e rapidi, nel costume e nella loro stessa offerta. Il Corriere della Sera ha ospitato, negli ultimi mesi, un dibattito sulla societ e partito cattolico, un dibattito ampio, robusto, intelligente e libero. Bello. Ernesto Galli della Loggia e Alberto Melloni sono due storici accademici. Orbene. Galli della Loggia, analizzando il vuoto tra societ e politica, sottoline lirrilevanza dei cattolici (24 giugno). Alberto Melloni (29 luglio) si chiese se, per dare rilevanza ai cattolici, un partito pu davvero servire. A conclusione del suo intervento Melloni scrive che lItalia ha molto alimentato la fragilit della Chiesa. Ma la Chiesa ha, ancor prima e ancor pi, alimentato la fragilit profonda del Paese. Il problema grosso. Tocca perfino il rapporto tra la fedelt e lubbidienza. E mi sovviene De Gasperi. Il problema del Partito, di una organizzazione politica programmatica e autonoma, ha sempre tormentato la presenza civile dei cattolici italiani dopo il 1870. Ci portiamo dietro molte dimenticanze. Sbagliando. La dimenticanza una riduzione della vita. La memoria alimento della comprensione e della visione. La mia attenzione si concentrata sullintervento di un altro accademico, Vittorio Possenti. Il suo, uno degli interventi pi brevi (14 giugno). Nella conclusione, Vittorio Possenti fiss due punti: 1) occorrono veri leader che lancino un appello al Paese e siano in grado di federare: la capacit federativa il punto centrale sul quale si giuoca la partita; 2) si attende un nuovo Sturzo o forse meglio un nuovo De Gasperi per una risposta alta a una situazione eccezionale. Io penso che nella distinzione dei nomi si riassuma e si esprima il dramma politico del Novecento italiano. E la sua grandezza. Per Vittorio Possenti c, oggi, una base attenta, mentre le leadership sono scarse e poco inclini a rischiare. E chiaro, intanto, che per Alcide De Gasperi la seconda repubblica terra straniera.
Autorizzazione del Tribunale di Livorno Redazione ed Amministrazione: Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com www.circoloilcentro-livorno.it
Aspettando De Gasperi
dei cattolici. Nella storia e nella cultura della Chiesa, per, c pure lesperienza statuale. E questo rende, a mio giudizio, grave lavvertimento del Cardinale Bagna-
Politica
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Politica
Dai temi trattati nellultimo libro del Cardinale Carlo Maria Martini
La Regione Lazio recentemente al centro di grave episodi di mala gestione della classe politica.
Credere e Conoscere il libro scritto da Carlo Maria Martini e Ignazio Marino (Einaudi 2012).
il confronto, la dialettica, la partecipazione, che si esprimono tramite i partiti, siano lunica soluzione che distingue i Paesi democratici. Recentemente ho assistito alla presentazione del libro Credere e Conoscere (edizioni Einaudi), scritto dal Cardinale Carlo Maria Martini e dal senatore del Partito Democratico Ignazio Marino. Levento, organizzato dal Partito Democratico di Cecina, ha visto confrontarsi il Sen. Marino, medico chirurgo di fama internazionale, uomo di scienza e cattolico convinto con Padre Alessandro Barban, Priore Generale dei Camaldolesi, entrambi molto vicini al Cardinale Martini, recentemente deceduto, espressione autorevolissima della Chiesa pi illuminata. Il confronto ha trattato i temi svolti nel libro, temi sensibili sia per i credenti che per i non credenti quali le cellule staminali e il loro utilizzo, la sessualit e la Chiesa, il celibato per i sacerdoti, lomosessualit, il testamento biologico e le ultime decisioni, temi sui quali il Cardinale Martini e il Sen. Marino si erano
confrontati, in colloqui ripetuti nel tempo, e sui quali sono espresse le opinioni di entrambi. Pur essendo temi di grande delicatezza e attualit, che possono creare solchi incolmabili nella pubblica opinione, stato veramente edificante constatare come quando la dialettica basata sulle competenze e sugli approfondimenti sia scientifici che teologici si possa sempre arrivare ad un punto di incontro oppure di diversit di opinione che per tenga presenti e distinte quelle che sono le funzioni della Chiesa e quelli che sono i doveri di uno Stato verso la collettivit e le diversit dei suoi cittadini. Il tutto con grande rispetto e stima reciproca e serenit di intenti. La serata alla quale ho assistito ed alla quale erano presenti moltissimi cittadini stato un esempio, anche nel nome del Cardinale Martini, di grande civilt, di grande tolleranza e anche di buona, ottima politica, una iniezione di fiducia che sprona a ben operare per affrontare e sconfiggere la cattiva politica e il populismo.
Politica
Dietro Innocence of Muslims potrebbe celarsi un tentativo di destabilizzazione ulteriore del Mediterraneo
Durante il mese di settembre, le notizie e le immagini dalla Siria sono pressoch scomparse, sostituite dai continui aggiornamenti sulle violente manifestazioni scatenate nei Paesi islamici e musulmani dal video Innocence of Muslims. Dalla Tunisia allIndonesia, passando per il Sudan e lAfghanistan, grandi folle si sono riversate in strada assalendo le ambasciate statunitensi (talvolta anche tedesche e britanniche) e imperversando in scene di guerriglia urbana sotto il vessillo dellIslam. Lepisodio pi tragico si parlato di Mogadiscio del 2012, ma il paragone non pertinente stato luccisione del-
Il video blasfemo che ha provocato una guerra di religione nei paesi islamici e musulmani
lambasciatore USA in Libia, Christopher Stevens, uomo certo non sprovveduto. Anche in questo caso, molti osservatori hanno preferito considerare il fatto come sporadico gesto di cruenta esasperazione nel contesto delle proteste. Poche voci, invece, hanno richiamato lattenzione sul rischio del collasso libico: ammettere che il Paese del tutto fuori controllo mediaticamente inopportuno. Tornando ai fatti di settembre, il caput malorum stato il film Innocence of Muslims, realizzato da personaggi ignoti, che si celano dietro pseudonimi dalle origini etniche e religiose alquanto sospette. In un primo momento, addirittura, era emerso che il video fosse stato diretto da un copto egiziano di cittadinanza statunitense e finanziato dalla comunit ebraica americana: troppo per essere vero. Senza contare che sarebbe anche illo-
gico che un cristiano dEgitto e la pi grande comunit ebraica fuori da Israele si esponessero a tal punto per la realizzazione di unopera irrispettosa e di scarso valore artistico. Evidentemente, gli ideatori erano solo desiderosi di raggiungere i risultati poi ottenuti, ossia sangue e distruzione. Secondo le stime, meno del 10% delle folle inferocite ha visto realmente il video: gli aizzatori, per, sfruttando la leva religiosa, sono riusciti a scatenare reazioni devastanti. Al di l dellinfima qualit, il film non unespressione di libert culturale, bens una pessima volgarizzazione offensiva dellIslam. La tutela della libert religiosa si manifesta attraverso la costante difesa laica e vigorosa dei diritti individuali: il pubblico ludibrio di vignette e parodie favorisce solo lignoranza, lorigine dellacritica subalternit morale che induce allassalto delle ambasciate.
Politica
da www.camaldoli.org
DIARIO ESTIVO
Siamo ai primi giorni dAgosto: Agostino Giovagnoli, direttore di Civitas, ha cos riassunto, nel dibattito promosso dal Corriere della Sera, lo stato dei lavori del progetto di Todi: I cattolici dopo un ventennio di diaspora, presenti sempre ed irrilevanti ovunque () sono tornati a parlare di una iniziativa comune.E pi avanti, constatata la mancanza di una indicazione precisa della gerarchia, prende atto della sempre pi irrealistica ipotesi di un berlusconismo senza Berlusconi in cui molti hanno puntato fino ad oggi. Giovagnoli guarda con timore alla spinta presente nel PD per un ritorno al Partito comunista, per concludere constatando una tendenza dei cattolici ad una area di responsabilit nazionale (ed europea) verso gli uomini dellesperienza del Governo Monti. La condensazione cattolica potrebbe spingere per la creazione, insieme a personalit e componenti del mondo laico di un nuovo soggetto certamente molto diverso dal PPI e dalla DC. Forse un appoggio alla cura Monti potrebbe essere necessario ed auspicabile nel terribile anno 2013, ma questa soluzione non ha nulla a che fare con il problema del ritorno dei cattolici ad una responsabilit civile. Anche il Ministro Riccardi, possibile leader di una condensazione cattolica (anche se si atteggia a modesto studioso di storia, presente per caso) sfugge ad una definizione del progetto: Io non lavoro a nessuna costruzione partitica. E non mi presenter alle elezioni. Mi limito ad osservare le cose da sociologo(). Lesperienza di Monti in una stagione di transizione, forse verso una Terza Repubblica, mi sembra molto significativa. Ed avanti cos per oscuri responsi oracolari raccolti nella intervista della brava Monica Guerzoni, sul Corriere. Laccenno ad una Terza Repubblica, messo l per caso, tradisce un progetto pi importante? Casini, il 18 Agosto: Il cambio di mentalit indicato dal tecnico Monti alla classe politica non si riveli effimero, ma si proietti sulla prossima legislatura. E se dovessi segnalare la vera priorit per lItalia direi che questo cambio di mentalit indicato dal tecnico Monti alla classe politica ci serve anche nella prossima legislatura. Lofferta di una continuit nellappoggio a Monti sembra evidente. Lo stesso giorno, il presidente della Compagnia delle Opere, Bernhard Scholz, allapertura del felliniano Meeting di Rimini dichiara: Non pensiamo che sia il momento di un partito cattolico. Ogni politico cristiano, viceversa, pu lavorare nel suo schieramento perch lesperienza di fede porti ad un impegno rivolto al bene comune. Ecco cancellate, in quattro parole centocinquanta anni di storia italiana ed un paio di encicliche. Il 19 di Agosto, un confuso Dellai, quasi-governatore della provincia di Trento, cerca di utilizzare la commemorazione di De Gasperi per ridurre il significato di TodiDUE a piccola manovra di riciclaggio di governatori disoccupati. Dichiara sempre al Corriere: Non nostra intenzione dedicarci a strutture organizzative, piuttosto pensiamo che sia utile dare un contributo in termini di pensiero. Tante sono le iniziative nel pentolone romano: noi vorremmo andare oltre. Nella stessa pagina il Presidente della Compagnia delle Opere Bernhard Scholz dichiara che tutti i partiti devono scegliere prima il loro programma: Ci dicano dove vogliono andare, senza cadere nella trappola dei personali personalissimi. La politica italiana ha bisogno di un profondo rinnovamento di persone e di formule politiche. Che la presenza di Berlusconi sia un particolare irrilevante una idea abbastanza singolare. Domenica 19 agosto Eugenio Scalfari scrive una importante enciclica in cui condanna apertamente il metodo staliniano con cui Gustavo Zagrebelsky prende posizione sulla richiesta del Presidente Napolitano di un pronunciamento della Corte Costituzionale. Il 23 agosto Zagrebelsky risponde a Scalfaro con un atteggiamento che lui chiama pi discorsivo. Un articolo del direttore Mauro definisce la posizione del giornale in difesa di Napolitano. Infine un abbraccio fra Scalfari e Mauro, domenica 26, pone fine alla questione. La sinistra giustizialista si infiamma nellattacco a Napolitano. Luned 20 agosto Antonio Polito sottolinea la frattura che si verificata a sinistra, come sempre , nel momento meno opportuno. Mercoled 22 agosto Famiglia Cristiana attacca il meeting di Comunione e Liberazione. E un buon anticipo per TodiDUE. Formigoni parla al meeting: si difende e conferma fra gli applausi la sua fedelt al partito di Berlusconi. Stupisce che lui dia notizia che il Papa abbia pregato per lui. E molto naturale che, come buon padre, lo abbia fatto. Come lo avr sicuramente fatto per la Signora Minetti presentata nel listino personale garantito da Formigoni. 24 Agosto: notte di San Bartolomeo. La Fornero si schiera a sinistra del Governo Monti e invoca delle provvidenze in favore dei lavoratori. Bonanni si congratula con la Fornero. Ma nel consiglio dei ministri di venerd 25 la Fornero rimane in minoranza. La vedremo a TodiDUE? Domenica 26 Agosto. Scalfari fa una proposta coraggiosa: lItalia proponga in Europa il patto federativo con chi ci sta, cominciando da Italia, Spagna e Portogallo. Essendo i cattolici (e soprattutto quelli di Todi Due) gli ultimi superstiti sostenitori della federazione europea a tutti i costi, ci piacerebbe vedere Scalfari a Todi. Se avessimo ancora con noi Pietro Scoppola, questo non sarebbe stato impossibile. Domenica 26, Mauro Magatti (il maestro di pensiero del TodiDUE) ci riporta alla questione essenziale:il nuovo motore di sviluppo della economia e della societ mondiale, che il centro del pensiero cattolico contemporaneo. Il problema dei cattolici non quello di con chi allearsi oggi, ma piuttosto quello di cosa fare, domani. Conclude Magatti: Leconomia torner a legarsi alla societ: la nuova stagione dellaccumulazione dipender pi decisamente dalla capacit di produzione di valore sociale, che altro non che un sistema di priorit: fare di pi con meno eliminando gli sperperi e le rendite; includere e integrare la dimensione sociale in contesti a crescente complessit umana; valorizzare lo spirito di iniziativa e le capacit individuali, oltre che la bellezza e l efficienza di contesto. La buona notizia che tutto ci porter con s un nuovo modello di crescita che promette di essere migliore di quello che abbiamo lasciato alle nostre spalle. Naturalmente a condizione che si capisca di che cosa si sta parlando e che si costruisca un consenso attorno a ci che fonda il futuro di una societ di questo tipo: centralit della scuola e della universit, della conoscenza e della cultura, dell intrapresa e dell investimento, della collaborazione e della cooperazione. Bartolo Ciccardini
Politica
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Cinguettare
La crisi che viviamo pi percebile sullaspetto economico (Imu, tasse, consumi, illegalit fiscali, perdita di occupazione, chiusura di attivit) ma in realt una crisi del tessuto sociale, una crisi dello stare insieme, del convivere. Tutti richiamano la necessit di costruire una nuova unit, come se questa fosse possibile con una bacchetta magica. Il nuovo corso sar realizzabile solamente se si ribaltano certi stili di vita ancorati alla tirannia delleffimero e si rimette al centro la persona umana con i suoi diritti e doveri.
dare delle prospettive, almeno alimentare uno spiraglio positivo per il prossimo futuro. Altrimenti sembra proprio vero che coloro che non sanno leggere il presente non sono neppure in grado di dare indicazioni per il futuro.
Cinguettare
di Luca Lischi faccia della moralit e della sobriet?
Il cratere della crisi si dilata. I sacrifici mettono in seria difficolt tante persone. Se ci soffermiamo sui dati la situazione sempre pi preoccupante. Ancora pi preoccupante assistere ai continui tagli (che purtroppo denotano anche un cratere di sprechi) che obbligatoriamente devono essere operati per mantenerci almeno a galla. Ma possibile che nessuno, prima dei tecnici guidati da Monti, si sia mai accorto che si stavano gettando soldi alla
Va bene il sacrificio, vanno bene le nuove linee a cui dobbiamo attenerci per rimanere nellEuro, va benissimo rimanere saldi in Europa (ma dove sono finiti i nostri parlamentari Europei? Affogati anche loro nella crisi?). In tempi rapidissimi occorre
Occorre fare tutti uno sforzo maggiore nel saper leggere il presente. Chi siamo? Cosa facciamo? Dove andiamo? Si rendono necessari luoghi di comunicazione capaci di sviluppare un andare oltre le apparenze e il senso comune. C bisogno di un pensare profondo che vada al nocciolo delle questioni, che non rimanga ad un livello mediocre e quindi intriso di superficialit. Ecco il bisogno di frenare le troppe parole, senza controllo, senza anima, senza desiderio vero di incontro con laltro. Ecco limportanza di alimentarsi pi che con i mezzi di comunicazione con i luoghi di comunicazione, favorendo momenti di condivisione in cui domini la ricchezza del pensiero profondo, la qualit della riflessione e loperosit della meditazione.
Siamo 156.914 ai dati, ancora provvisori, dellultimo Censimento 2011. Per i definitivi occorrer aspettare il 2014. Questi risultati ci offrono, comunque, una prima fotografia della nostra citt. Livorno una citt che cambia, perch cambia la sua popolazione. Non numericamente, sostanzialmente rimaniamo sui livelli del 2001, con un leggerissimo incremento. La popolazione muta in modo significativo dal punto di vista anagrafico: sempre pi vecchia sia per laumento delle aspettative di vita (aspetto positivo) sia per la contrazione delle nascite (aspetto negativo). E solo grazie alla presenza degli stranieri che la popolazione tiene: si pensi che in dieci anni sono passati da 2478 persone a 8796 (con un incremento del +255%). E sono gli stranieri che mantengono una presenza di bambini che non ci fanno sprofondare nel dramma della denatalit, purtroppo gi in atto da molti anni. Le famiglie cambiano repentinamente il loro assetto e il loro numero. Le famiglie che hanno un solo componente arrivano ad essere la maggioranza con il 32,26%, erano il 25,25% nel 2001! E il 30,44% sono le famiglie composte da 2 componenti. Quindi il 62,70% delle famiglie livornesi non superano i due componenti. Diminuiscono invece, rispetto al 2001, le famiglie composte da 3 o pi componenti. Sono in aumento le separazioni (5114), i divorzi (5691) e i separati di fatto (1435) e si assiste ad un calo vistoso dei matrimoni rispetto al 2001 (-7,7%). Questa serie di dati ci mette in allarme: famiglie sempre pi ridotte numericamente, pi nucleari e unipersonali. E i costi sociali del vivere sempre pi soli come potranno essere colmati? I dati ci forniscono anche la situazione abitativa nella nostra citt. Abbiamo una crescita di abitazioni dal 2001: siamo a 70.044 con un incremento di ben 4277 case di fronte ad una stabilit della popolazione. Con ben 2371 case vuote. Case per chi? E poi il lavoro che non c: con l11,1% di disoccupati (7802 persone, di cui 4224 donne). Famiglia, casa e lavoro: tre ambiti connessi da affrontare prioritariamente e congiuntamente per una Livorno che vuole superare lessere sola e vecchia perch desidera guardare con speranza al futuro.
Livorno
re tu la go pi S
Forse ha sbagliato anno!
consigliere leghista Patrizio Ferrabue, ha fatto il giro del mondo.Poi si schernito: stata solo uma batttuta!!!. (da: La Stampa di sabato 22 settembre pag.18).
Non gradita la riunione dei renziani livornesi nella ex chiesa degli Armeni
Siamo rimasti letteralmente basiti dalla notizia apparsa su La Nazione di una reprimenda pervenuta alla gestione della ex chiesa degli armeni per lospitalit data ai renziani livornesi che hanno tenuto, nei giorni scorsi, la loro prima riunione, tra laltro, ci dicono, molto affollata. Invitiamo i nostri lettori ad indovinare da quali ambienti potrebbe essere pervenuta la lagnanza. Noi pensiamo di avere azzeccato la risposta ma ........
CONFINDUSTRIA LIVORNO
Sezione Costruttori Edili
HARBOREA 2012
di Silvia Menicagli
Ci siamo, tra pochi giorni (12 ottobre) si inaugura la seconda edizione di Harborea la festa dei fiori e dei giardini doltremare. Ledizione passata fu un successo di pubblico e di espositori, un risultato inaspettato per una manifestazione unica a Livorno in questo settore. Il Garden Club di Livorno che da 25 anni propone alle socie incontri culturali a tema, viaggi botanici e lezioni di decorazione floreale ebbe, lo scorso anno, per un idea della presidentessa
Marcella Montano Musetti, lardire di mettere in cantiere un evento che costituiva un impegno mai provato fino ad allora, mise in campo tutte le forze che disponeva e con un folto manipolo di socie si appront a progettarlo, costruirlo e presentarlo alla citt. Come dicevo, fu un successo, cos anche questanno ci riprova, con il patrocinio del Comune di Livorno, con un aumentato numero di espositori da tutta Italia ( oltre 70), con un ricco programma di ospiti al Caff letterario e con nuove proposte decorative della scuola di arte floreale, ci aspettiamo un bis.
Il giorno della inaugurazione, venerd 12, la ditta Barni produttore di rose, presenter una nuova variet, creata nei loro laboratori di ibridazione delle rose,
la pezza della rosa - citt di Livorno. Durante questo anno infatti, Barni ha pensato di inventare una nuova rosa in onore della nostra citt, partendo dallimmagine presente sul retro della antica moneta pezza della rosa introdotta da Ferdinando II dove riprodotto un cespuglio di rose a fiore aperto, ha creato una rosa il pi simile possibile. Quindi il primo giorno si parler di rose, il secondo di fiori, profumi e sapori venuti da lontano ed il terzo giorno, di giardini alternativi. Intermezzi musicali e balletti faranno da contorno, anchessi protagonisti delle tre giornate di Harborea.
Acli Labor
SOCIET COOPERATIVA
Livorno
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Il Comune di Livorno fatica a far tornare i conti con Aamps, Asa, Labronica Corse e Spil
Quando il 27 Giugno scorso il Consiglio comunale riusc ad approvare, nonostante la guerriglia di una parte della maggioranza, il bilancio di previsione del 2012 molti cittadini tirarono un sospiro di sollievo, perch nonostante il momento di crisi il lavoro sul bilancio si era chiuso senza eccessivi tagli ai servizi. Ma tutta quella fatica per far tornare i conti rischia oggi di risultare inutile per colpa delle difficolt delle societ partecipate. Tra grandi e piccole il Comune di Livorno detiene o partecipa a una sessantina di societ grandi e piccole, nate certamente per fornire servizi alla cittadinanza nellottica statalista che guida lamministrazione da sempre ma anche per piazzare amici nei consigli di amministrazioni e nel personale. A destare le maggiori preoccupazioni sono quelle pi grandi, delle quali lente comunale detiene il controllo. Hanno problemi non diversi da quelli che in questi giorni affliggono tante aziende private, solo che, per alcune di queste, i problemi sembrano rinnovarsi a ogni bilancio malgrado piani di risanamento e consistenti iniezioni di liquidit. Ad esempio lAAMPS, di cui il comune proprietario al 100%, che non riesce a trovare un sufficiente equilibrio finanziario, malgrado le tariffe TIA siano tra le pi alte del Paese, e che stato affidato alla cura di un amministratore tecnico con il compito di risanare i conti alleggerendo il peso del personale, operazione politicamente assai delicata, dopo che lAamps servito, come tanti altri enti a trovare un lavorino per amici e compagni. I cittadini non capiscono come, dopo aver sostituito lo spazzino che a giorni alterni puliva le strade con la Coplat che passa una volta la settimana, non si sia verificato alcun risparmio. Potremmo forse pagare volentieri una TIA alta per difendere loccupazione ma, oltre a tutto, una TIA eccessiva, insieme al costo dellenergia, dellac-
qua ETC., non favorisce certo linsediamento di nuove iniziative sul nostro territorioperci .cornuti e mazziati! Da qualche tempo allAamps in corso la progettazione della terza linea del termovalorizzatore che, bruciando rifiuti anche dei comuni limitrofi, potrebbe rimpinguare le casse esauste ma ci sembra che, pur avendola nel programma di legislatura, il Sindaco, dopo che su questo e simili iniziative poco verdi ha perso pezzi di maggioranza (IDV e SEL) si sia assai intiepidito, anche perch, ha ormai una maggioranza cos risicata che non permettersi neppure un consigliere dissidente. E un peccato perche i tre o quattro milioni di euro gi spesi per la progettazione non producono nulla e aggravano una posizione debitoria cos consistente che richieder presto una sostanziosa iniezione di liquidit. Figurarsi se poi lo sciagurato referendum sullacqua pubblica costringer il comune a riacquistare ASA dai genovesi. Sarebbe un miracolo ritrovare i sette milioni a suo tempo incassati! Asatrade sembra invece abbia trovate una propria ragione industriale nellimpianto del rigassificatore offshore,
specie se la diversificazione delle forniture permetter di mettere in rete energia pi conveniente fornendo un incentivo allinsediamento di nuove imprese, altrimenti bisognerebbe chiedersi se necessaria una societ pubblica per distribuire il gas al pari di tanti altri operatori commerciali. Quanto poi ci coster il passaggio di ATL al consorzio regionale dei trasporti, cosi duramente osteggiato dallIDV, ancora non lo sappiamo ma sicuramente meno degli infiniti tentavi di risanamento, accorpamento scorporo e altro che hanno accompagnato alla vita dei trasporti urbani di Livorno. La societ Labronica corse, (ippodromo) in liquidazione ma se non si trova soluzioni (assai difficili per i problemi dellippica) al Comune proprietario al 100% non restano molte alternative: o trova altri due milioni o finisce sul bollettino dei falliti. Ma il colpo mortale al bilancio potrebbe essere causato dallazienda pi sana del comparto: quello SPIL che, come una IRI comunale, ha il compito di sostenere lo sviluppo del territorio attraverso interventi strutturali ed anche iniziative imprenditoriali. Lultimo investimento, il parcheggio che ha preso il posto del cinema Odeon non trova una aquirenti, e, complice il mancato nuovo piano del traffico, rimane desolatamente vuoto. Poco male se fosse stato costruito con mezzi propri, ma questopera faraonica stata quasi interamente finanziato dalle banche e, quel che peggio, costato non i 12 milioni previsti ma circa 25 (alla faccia della programmazione). E vero che patrimonialmente la ditta forte, ma non sono tempi favorevoli per chi si trova da liquidarle immobilizzazioni. Senza contare che cedere i terreni di interesse portuale o industriale per tenersi in collo un parcheggio, oltre ad essere poco in linea con la missione aziendale, equivarrebbe ad un lento suicidio della SPIL. La soluzione sarebbe quella di ricapitalizzare la societ con una ventina di milioni, basterebbe averli.
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Lorenzo Bacci, classe 1981, laureato in Storia contemporanea, dopo aver vinto in larga misura le primarie fra tre candidati del Partito Democratico stato eletto sindaco di Collesalvetti alle consultazioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009 con una percentuale del 75,44%.
3) LInterporto, una realt problematica ma che pu costituire una interessante prospettiva per leconomia del comprensorio Collesalvetti.Livorno. Quali le concrete e serie prospettive di una struttura che ancora oggi viene pregiudizialmente messa in discussione? Viene messa in discussione da chi incapace di una visione diversa e dinamica ma al contrario rimasta prigioniera di logiche poco razionali che hanno governato il sistema territoriale fino ad oggi. Interporto ha una grande potenzialit: fornire il retroporto che renderebbe sicuramente il porto di Livorno molto pi attrattivo di adesso. La nostra apertura alle funzioni industriali di Interporto, sancita dalla variante di Piano strutturale che abbiamo approvato in tempi record (5 mesi), pu rappresentare lopportunit occupaziona- Livorno Alessandro Cosimi, Sindaco di le che oggi manca nellarea livornese, oltre ad aumentare valori e competiti-
Intervista
vit dellesistente. La programmazione diventa quindi centrale ed evidente che il Comune di Livorno da solo non pu svolgere questo ruolo. Abbiamo a tale scopo visto con grande favore, ed avallato, lingresso dellAutorit portuale nel Cda di Interporto. Ci aspettiamo medesima lungimiranza per lingresso di Collesalvetti nellAutorit portuale. 4) Quale sar il futuro della raffineria ENI gi fiore allocchiello delleconomia del comprensorio? Ci sono valide speranze di un suo futuro anche dopo il 2015? Ricordo che a settembre 2009, durante i giorni della trattativa per la vendita, molti soggetti non credevano nel futuro di questo sito. Noi non eravamo tra questi. Abbiamo sempre affermato che la specificit produttiva (unico sito che produce oli lubrificanti nellItalia peninsulare) doveva essere il cardine per il mantenimento del sito, non certo puntando ad operazioni di tipo assistenziale verso le quali pare orientarsi univocamente larga parte, non solo della politica, ma anche dellimprenditoria italiana. Credo che questa posizione politica sia oggi patrimonio di pi soggetti rispetto al 2009, perch i numeri ed i fatti, ci stanno dando ragione. A suggello di questo percorso, la recente visita che il Presidente Rossi ha voluto fare in raffineria, momento di consapevolezza reciproca tra azienda e istituzioni, rispetto alla volont comune di valorizzare al massimo il sito in chiave produttiva. 5) La sappiamo convinto sostenitore di Matteo Renzi, forse lunico o uno dei pochi sindaci PD della provincia di Livorno convinto sostenitore della sua candidatura alle primarie. Questa scelta suona anche come una conferma positiva del suo anticonformismo ed una dimostrazione di essere svincolato dalle logiche di partito. Quale il suo giudizio su Renzi anche in relazione alla sua proposta di un integrale rinnovamento di una classe dirigente politica ormai vetusta? Intanto, che io sia uno dei pochi, se non lunico, dovrebbe far riflettere. La pluralit intesa come valore aggiunto qualcosa che la politica, da destra a sinistra, fatica a meta-
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bolizzare. Eppure viviamo in unepoca cos liquida, come la definirebbe Baumann, che pensare di poter interpretare la realt con le solite identiche lenti che utilizzavamo nel passato solo un modo per mantenere fermo lo status quo, con il campionario di prebende e strapuntini che alla fine giovano solo a chi fa la politica non come servizio, ma come carriera. Lo slogan della mia campagna per le primarie qui a Collesalvetti era il coraggio di cambiare: anche Matteo c lha avuto. Nel 2009, rinunciando alla poltrona sicura da Presidente della Provincia di Firenze, ed oggi, quando pur di essere strumento di un cambiamento del quale tutti in Italia sentiamo bisogno, si espone senza nessun paracadute, dicendo in faccia ai propri dirigenti di partito quello che pensa. LItalia un paese nel quale diamo troppo peso alla forma e troppo poco alla sostanza. La forma tipicamente ita-
liana prevederebbe che chi ha idee, come me, come Matteo, aspettasse che chi ha in mano il potere gli apra le porte. Ma quando avverrebbe questo? Probabilmente, mai. Ed allora noi non ci stiamo a fare i bimbini bravi, quelli che siccome la ditta dice una cosa tu devi ripeterla a pappagallo anche se non ci credi, perch cos le porte prima o poi ti si apriranno. Noi ci riteniamo parte del PD, parte attiva. E se vogliamo essere ditta, cominciamo ad ispirarci a quelle imprese anglosassoni nelle quali ai tavoli della dirigenza siedono anche lavoratori e sindacati: tutti abbiano voce in capitolo, soprattutto chi ha idee, ed il mercato, nel nostro caso i cittadini italiani, sapranno premiare attraverso la loro scelta alle Primarie il modello vincente. Io allusato sicuro, ho sempre preferito quei nuovi modelli che, oltre a rispettare di pi lambiente, sono in grado di fare pi chilometri, con meno carburante!
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LItalia, a tutti i livelli, vissuta per troppi anni al di sopra delle sue possibilit
La festa finita
di Cristiano Toncelli Limplosione negli scorsi mesi della coalizione che a Livorno ha vinto le scorse elezioni amministrative, composta originariamente da PD, IDV e SEL, elemento di una fase politica convulsa. Anche se le uscite di maggioranza sono dovute a ragioni differenti (IDV stata estromessa, SEL ne uscita volontariamente), come pure differenti sono i messaggi politici che ne sono seguiti (IDV ha chiesto addirittura di spostarsi di banco in Consiglio Comunale, certificando la sua natura estremista, mentre SEL ha mostrato di non voler rompere del tutto con il PD), possibile fare alcune riflessioni. La prima che di fronte alle difficolt poste dalla crisi che ha colpito duramente anche il nostro territorio serve una forte determinazione politica per assumere le responsabilit di governo. Si potrebbe riassumere il periodo storico che il nostro paese sta vivendo con quattro parole: la festa finita. LItalia, a tutti i livelli, vissuta per troppi anni al di sopra delle sue possibilit, accumulando un enorme debito pubblico sulle spalle delle future generazioni che adesso, implicitamente attraverso i mercati, ci chiedono il conto. In questa fase i bilanci comunali sono destinati ad un progressivo dimagrimento ed necessario che chi governa si faccia carico dei tagli di spesa che impongono di ridefinire permanentemente il ruolo di una pubblica amministrazione. Si potrebbe dire che, piaccia non piaccia, limpostazione liberale di uno stato pi sottile ci viene imposta dai tempi. Per essere in grado di farlo occorre raccogliere un consenso altrettanto responsabile, dicendo la verit ai cittadini e combattendo le sirene di un populismo che raccoglie consensi solo in base alla vendita delle illusioni. Mai come adesso per governare occorre senso di responsabilit e la rottura della coalizione rende evidente che ci sono formazioni che non ne hanno a sufficienza. A questo proposito, mentre SEL deve ancora approfondire un percorso interno (con lAssessore Bettini tuttora in giunta e il partito nazionale in avvicinamento al PD), IDV ha completato la sua trasformazione in soggetto antipolitico e grillino espellendo la sua componente moderata. Se il PD (che farebbe bene a non scommettere di riuscire ad essere autosufficiente, alle prossime elezioni amministrative) vuole formare una coalizione che regga nel tempo e che sia adatta a governare in questi tempi difficili, quindi obbligato a guardare oltre quello strabismo a sinistra che lo ha contraddistinto finora, aprendosi verso larea riformista moderata che sta verso il centro dello schieramento. Dobbiamo per rilevare che a Livorno tale area non ha finora avuto una forza rilevante in termini elettorali, rispetto alla realt di altri comuni della provincia.
Periodico mensile del Circolo Culturale
Per costituire il polo di una alleanza costruita su basi nuove necessario che questa area si attivi per produrre una proposta nuova per la nostra citt in grado sia di raccogliere dei consensi che di essere discussa al tavolo con il maggior partito cittadino. E il momento che le forze che si riconoscono nei valori del riformismo e del moderatismo raccolgano le energie per assumere anche a Livorno il loro ruolo.
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so che c un paese da qualche parte dove il tempo si fermato ed il silenzio raccoglie lanima
semplicemente alla lontananza dagli affetti, il tempo in cui si rivendicano diritti e buone pratiche, il tempo dei computer e dei telefoni cellulari, il lontano tempo dei collegi e della scuola. Le stagioni di mezzo, soprattutto lautunno, sono quelle che racconta pi spesso con una forte ed interiore percezione della voce della natura e del suo messaggio che sa essere consolatore e che sa mitigare il dolore del mondo offeso dal progresso,
dalla fretta, dallambizione, dallingordigia dellavere, dalla privazione dellessere a cui Simoni assiste nella quotidianit, appunto. Ci che rende grande la sua poesia la capacit di ricordare momenti, figure, episodi del passato, suo e di altri, per tradurli in una filosofia universale dellesistenza. Complimenti, quindi, al poeta nostrano che continua a mietere riconoscimenti e a trasmettere emozioni e riflessioni sulla vita.
Attualit
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Lindice del malessere del cinema italiano si fa sempre pi evidente dopo la sessantanovesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Come dice il titolo, che ricorda lomonimo film di Nicolas Roeg A Venezia un dicembre rosso shocking, le tinte di questo Festival sono state scioccanti per chi ancora credeva in una balda dimostrazione dei nostri connazionali. Ed invece, sono stati gli altri a trionfare, anche se ad essere sinceri stata una Mostra incapace di nascondere i sintomi del generale malessere dellindustria cinematografica. Dalle decine di poltroncine vuote nelle prime proiezioni fino al Red Carpet, privo delle usuali masse di fan e di curiosi che caratterizzavano gli anni precedenti, i segnali di disagio di unarte forse dimenticata dal pubblico sono stati evidenti fin dallinizio. Poche conferme e molte delusioni per quanto riguarda il cinema italiano e ci confermato dai premi, assegnati in larga maggioranza alle pellicole straniere. Il vincitore del Leone dOro Piet, moderno mlo del coreano Kim Ki-duk che
Cultura
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Un motivo, questo, per cui tra il 1840 e il 1845 la crema fiorentina creer dal nulla unoasi proibita ai comuni mortali davanti al mare pi pulito di tutto il litorale toscano. E i Casini dellArdenza, progettati dallarchitetto Giuseppe Cappellini, vi porteranno una vita elitaria di cui si ha ancora memoria. Ma il tempo spazza via i privilegi e li sostituisce con altre necessit. Durante la Seonda guerra mondiale, i Casini diventano la sede del Comando Alleato del generale Clark, subito dopo lingresso della Quinta Armata a Livorno. Che, per la sua posizione strategica, duramente colpita da bombardamenti (il pi disastroso quello del 28 maggio 1943). Si pensava addirittura che, dopo Anzio, lo sbarco degli Alleati dovesse avvenire allArdenza. A Montenero il centro ascolto del Castellaccio avverte pi volte la presenza di apparecchi nemici e la popolazione (fino a 2000 persone) si rifugia nella grotta scavata dai cavatori della Cementeria. I ricordi si rincorrono. Alcuni fortemente simbolici: ad Ardenza si trovava lultimo forno della citt dove si macinava ancora la farina per fare quel bene primario che era il pane. Presente, a coronamento della serata, con il bordatino (la zuppa che si mangiava a bordo dei velieri), le seppie in inzimino e la ricotta briaa. Per ricordare il tempo che fu, e progettare insieme il prossimo futuro.
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Cultura
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Le regole
Nelle comunit antichissime le REGOLE, poste alla guida della convivenza, venivano fatte discendere dallalto: erano norme inoppugnabili, poste da una fonte supra omnes: la divinit o il potere politico, sentito e rappresentato come interprete della superiore volont divina. Dopo alcune migliaia di anni si fece strada lidea che fonte legittima delle REGOLE devessere la comunit, la societ: idea germinata in Inghilterra (secolo XIII dellra volgare), confermata, poi, dopo 4 secoli, in quella stessa area, dai filosofi inglesi, poi propagata in tutta lEuropa, per impulso della stampa e di altri mezzi di diffusione. Eppure, vecchio ormai e... in dirittura darrivo (espressione eufemistica valida ad addolcire la prospettiva della fine), debbo dichiarare - per mia esperienza - che solo nelle piccole comunit (quella elvetica, ad esempio) le REGOLE nascono dalla base,dalla condivisione,dunque dalla democrazia. Nelle grandi societ esse, le regole , sono poste dai rappresentanti della base, i quali rappresentanti, le gestiscono secondo limprevista norma: chi gestisce le regole, lo fa secondo il principio chi applica le regole ha il potere di cambiarle, per qualche ragione, o non applicarle addirittura . Nella scuola, quando ero ispettore, mi capit pi di una volta, di scoprire delle irregolarit. Dopo averle fatte presenti, con qualche dispiacere (pensando alle conseguenze possibili delle mie segnalazioni), constatando poi che non succedeva niente, chiesi spiegazioni; e mi si rispose pi o meno: cui prodest?. Qual linteresse pubblico per essere cos rigidi sconvolgendo una situazione consolidata? Lieto per la mancata rovina di qualche persona, tuttavia mi persuasi che chi ha il potere di fissare le norme ha anche, poi, ilpotere di cambiarle o non applicarle. Ripenso alla verit enunciata da un antichissimo giornalista e scrittore (Pino Aprile): la gerarchia, quando vuole, pu decidere di rimanere inerte, cambiare le regole scomode. Il libro a cui alludo Elogia dellerrore, 2003, PIEMME. Bestseller. Giuseppe Giarratana
Nella nostra zona ci sono bellezze e tesori nascosti che, anche se messi in evidenza allattenzione del pubblico da parte di Enti attenti alla valorizzazione del proprio territorio, solo una minima parte della popolazione conosce. Nel Comune di Collesalvetti, situata su un poggio, c Villa Celesia o della baronessa. E una costruzione plausibilmente risalente al periodo mediceo che ha subito diversi rifacimenti: da casa poderale a villa in stile ottocentesco fino allattuale stile neogotico. Questa villa divenuta celebre per merito della baronessa Carla Celesia di Vegliasco che ne ha rilevato la propriet nel 1916. La nobildonna, nel primo Novecento, stata protagonista di importanti vicende nella vita culturale e politica del tempo. Con lei la costruzione ha acquistato il tono delle ville signorili dellepoca, compresa larchitettura del giardino curata al massimo del bon ton. Lintuito di Nicla Capua, assessore alla Cultura del Comune fino alla passata legislatura, ha permesso di far conoscere la bellezza di questa villa e lopera dellallora proprietaria che da Milano trascorreva lunghi periodi a Collesalvetti dove pure sepolta. Carla Celesia gi da allora si batteva per il diritto di voto alle donne, per labolizione dellautorizzazione maritale, per la ricerca della paternit, e per gli scopi che ora la Fidapa BPW Italy continua con impegno a portare avanti. Era anche una pittrice di discreto successo: fra laltro ha dipinto quasi tutte le pareti della villa, dove troviamo riprodotti gli affreschi del cimitero monumentale di Pisa, opere di Buonamico Buffalmacco e Benozzo Gozzoli, andati poi distrutti dai bombardamenti dellultima guerra.
Recentemente un nutrito gruppo di socie della Fidapa, accompagnate dalla presidente Margherita Mazzelli, si sono recate in visita alla villa accolte con amichevole cordialit dallattuale proprietaria Anna Rita Sciarrino e dalla dottoressa Ramacogi della Soprintendenza alle Belle Arti di Pisa. La signora Sciarrino ha aperto la propria casa e illustrato i significati degli affreschi. Nella villa e per i lunghi viali del suo giardino si respirata unaria daltri tempi. Nel giardino, realizzato con piccoli angoli appartati e un delizioso berceau, le socie a piccoli gruppi si sono sedute a conversare serenamente proprio come accadeva una volta. Una giornata che molto piaciuta a tutte. Un grazie sentito alla gentile padrona di casa con laugurio che anche altre associazioni culturali possano godere di tale privilegio.
I Cooperatori Paolini di Livorno, dal 21 al 28 agosto scorso, don Olinto Crespi di Roma, si sono recati in Pellegrinaggio in Grecia sulle orme di San Paolo (Atene e Corinto e le Isole della Ionia, Zante, Cefalonia e Corf). Nella seconda parte del Pellegrinaggio, si sono incontrati con s.e. monsignor Yoannis Spiteris, Arcivescovo di Corf che conoscono da molti anni, fin dal 1998, e con il quale collaborano per sostenere e la Chiesa Cattolica Greca che con la crisi attuale versa in gravi difficolt. Durante gli incontri e le celebrazioni hanno potuto toccare con mano le gravi preoccupazioni che la Chiesa Cattolica prova a seguito della grave crisi. Sono giorni assai difficili -ha detto mons. Spiteris-, oltre alla profonda trasformazione socio culturale verificatasi per la massiccia immigrazione degli anni 90 causata dalla caduta dellimpero sovietico e da vari eventi succedutisi nei vari paesi del mondo per cui vi un penuria di sacerdoti tale, da non poter soddisfare alle esigenze dei nuovi cattolici immigrati, si aggiunta questa crisi economica che vede nelle varie diocesi compresa la mia, una diminuzione di introiti fino al 75% e non sappiamo come fare per mantenere i pochi sacerdoti che abbiamo e cos pure le parrocchie. Parlando anche dellambito caritativo, i cattolici devono contare esclusivamente sulle loro forze; la Caritas stata la prima ad offrire pasti a migliaia di poveri prima di qualsiasi altra istituzione e tuttora continua la sua azione e pur cercando di mantenere aperte le opere sociali, si trova davanti allimpossibilit di pagare secondo gli impegni che simili opere pastorali richiedono. A questo si deve aggiungere il difficile rapporto col governo greco: da oltre trentanni va chiedendo di regolare la propria entit giuridica secondo la natura della Chiesa Cattolica. Il governo vorrebbe riconoscerla come Chiesa nazionale o peg-
gio ancora, come una semplice associazione privata e le conseguenze sono cos gravi che il Presidente della Conferenza Episcopale Greca, mons. Francesco Papamanolis ricorso alla Corte Suprema per i diritti umani di Strasburgo. Riguardo infine i rapporti con la Chiesa Ortodossa, essi proseguono con molta difficolt in quanto essa mantiene una certa indifferenza nei confronti della Chiesa Cattolica, anche se a livello personale vi sono ottimi rapporti tra i vescovi delle due Chiese, e in certi
casi sono stati realizzati atti significativi di comunione. Mons. Spiteris infatti, fin da quando era professore di Teologia Ortodossa in quattro Atenei Pontifici a Roma, partecipa ufficialmente al dialogo tra le due Chiese e prossimamente sar a Parigi per discutere sulla questione spinosa del Primato Petrino. In questo ambito le difficolt da superare sono molte e c da sperare che si apra qualche spiraglio
Montonati, Monsignor Simone Giusti. Ore 18.00 S. Messa con le aggregazioni laicali Venerd 23 Novembre, ore 16,30 (Sala Parrocchia S. Andrea): Presentazione del Decreto Conciliare Inter Mirifica sugli strumenti della comunicazione sociale Relatori: Don Ampelio Crema PSSP Direttore Nazionale Centro Culturale San Paolo, Dr. Massimo Lucchesi, Direttore RAI 3 Toscana, Monsignor Simone Giusti, Dr. Chiara Domenici direttore Ufficio Comunicazioni Sociali diocesi di Livorno. In collaborazione con AIMC e CIF Sabato 15 Dicembre, ore 15,45 (Figlie di San Paolo, Via Corcos 64): Don Bruno Simonetto, PSSP direttore Ufficio Comunicazioni sociali Diocesi di Firenze. Marted 15 Gennaio, ore 17.00 (Vescovado): Dire la fede con larte. Messa commemorativa per Don Franco Patruno al VI anno dalla sua morte. Presentazione del trattato sull Estetica di don Patruno. Intervengono: Prof. Pietro Lenzini direttore Accademia delle Belle Arti di Bologna, Dr. Andrea Nascimbeni filosofo, Monsignor Giusti. In collaborazione con AIMC e CIF Sabato 23 Febbraio, ore 15,45 (Figlie di San Paolo, Via Corcos 64): Don Bruno Simonetto. Sabato 13 Aprile, ore 15,45 (Figlie di San Paolo, Via Corcos 64): Don Bruno Simonetto. 3-4-5 Maggio: Esercizi Spirituali a La Verna. Celebrazione Giornata delle Comunicazioni Sociali in collaborazione con lUfficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali e UCSI (data da concordare)
Prossimi appuntamenti
Venerd 12 Ottobre, ore 17.00 (Sala della Provincia, in collaborazione con l Associazione Il Centro): Presentazione del libro Una settimana a Cuba di Don Antonio Tarzia, direttore di Jesus e Luciano Vassapollo prof. di Economia Universit Sapienza a Roma e Avana a Cuba Sabato 3 Novembre (presso Chiesa di San Ferdinando): Testimoni della Fede: Monsignor Pio Alberto del Corona. Ore 16.00 Messa in gregoriano con la Corale Pio Alberto del Corona. Ore 17.30 Conferenza con Monsignor Tardelli, Monsignor Giusti e Angelo Montonati. In collaborazione con AIMC e CIF Sabato 10 Novembre, ore 16.00 (presso Chiesa S.S. Pietro e Paolo): Levento Concilio Vaticano II, dialogo tra uno storico e un giornalista In collaborazione con AIMC e CIF . Intervengono: dr Marco Roncalli, dr. Angelo
Cultura
Questo il calendario sino al prosasimo gennaio della stagione 2012/2013 al Teatro Goldoni di Livorno Marted 6 - Mercoled 7 novembre TITANIC Il Musical di F. Bellone e C. Alberighi Marted 4 - Mercoled 5 dicembre CYRANO DI BERGERAC di Edmond Rostand con Alessandro Preziosi regia Alessandro Preziosi Venerd 7 dicembre Anniversario della nascita di P. Mascagni RAPSODIA MASCAGNANA Diego Terreni pianoforte Massimo Signorini fisarmonica Mercoled 12 - Gioved 13 dicembre
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Gioved 20 dicembre CONCERTO DI NATALE Daniele Rustioni direttore ORT Orchestra della Toscana Coro del Maggio Musicale Fiorentino Piero Monti maestro del coro Musiche di F. Weber, F. Mendelssohn Marted 1 Gennaio Fondazione Teatro Goldoni, Istituto Musicale P.Mascagni, Fondazione Cassa di Risparmi Livorno presentano CONCERTO DI CAPODANNO
Calendario 2012/13
LA TRAVIATA opera in tre atti di Giuseppe Verdi
Sabato 5 - Domenica 6 gennaio IL DISCORSO DEL RE di David Seidler con Luca Barbareschi e Filippo Dini regia Luca Barbareschi Marted 8 gennaio Balletto di Mosca La Classique presenta LO SCHIACCIANOCI musiche di Ptr Ili ajkovskij Sabato 12 - Domenica 13 gennaio QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO di Luigi Pirandello con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini regia Ferdinando Ceriani Marted 15 gennaio Malandain Ballet Biarritz presenta ROMEO E GIULIETTA Musiche di Hector Berlioz coreografie Thierry Malandain Domenica 20 gennaio Compagnia Italiana di Operette presenta LA VEDOVA ALLEGRA operetta in tre atti di Franz Lehr regia Umberto Scida direttore dorchestra Orlando Pulin Marted 22 gennaio PHILIPP von STEINAECKER direttore Kolja Blacher violino ORT Orchestra della Toscana Andrea Albori e Paolo Faggi corni Musiche di L.van Beethoven, L. Berio, R. Wagner
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Via del Tempio 8 - Livorno Tel. 0586/1868747 - e-mail: srl@aepis.it
Aepis Servizi Srl in collaborazione con Aepis, Associazione Europea Professionisti e Impresa per la Sicurezza, fornisce a coloro che si associano, tutti quei servizi necessari ad una corretta gestione aziendale ai sensi del Decreto 81/08 Testo Unico per la Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro. Ha come fine ultimo quello di dare maggior attenzione e importanza a tutto ci che riguarda la sicurezza e il miglioramento di essa.
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