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Nasce a Montevideo, vivendo presso Calle del Porton e ricevendo il nome di Teresa in onore della sua madrina, Teresa Barona (o Grondona)[3] grande amica di Garibaldi,[4] e in ricordo di una sorella paterna morta in giovane età a causa di un incendio[1]. Verrà battezzata insieme al fratello Ricciotti il 28 marzo 1847.
Nasce a Montevideo, vivendo presso Calle del Porton e ricevendo il nome di Teresa in onore della sua madrina, Teresa Barona (o Grondona)[3] grande amica di Garibaldi,[4] e in ricordo di una sorella paterna morta in giovane età a causa di un incendio[1]. Verrà battezzata insieme al fratello Ricciotti il 28 marzo 1847.
Nasce a Montevideo, vivendo presso Calle del Porton e ricevendo il nome di Teresa in onore della sua madrina, Teresa Barona (o Grondona)[3] grande amica di Garibaldi,[4] e in ricordo di una sorella paterna morta in giovane età a causa di un incendio[1]. Verrà battezzata insieme al fratello Ricciotti il 28 marzo 1847.
Teresa Garibaldi conosciuta anche come Teresita (Montevideo, 22 febbraio 1845[1]
[2] (altre fonti riportano il 22 marzo)[3] Caprera, 5 gennaio 1903), terzogenita di Giuseppe Garibaldi e Anita Garibaldi, nacque in Uruguay mentre il padre era impegnato nella guerra civile uruguaiana al comando della Legione italiana. Indice 1 Biografia 2 Note 3 Bibliografia 4 Voci correlate 5 Altri progetti Biografia Nasce a Montevideo, vivendo presso Calle del Porton e ricevendo il nome di Teres a in onore della sua madrina, Teresa Barona (o Grondona)[3] grande amica di Gari baldi,[4] e in ricordo di una sorella paterna morta in giovane et a causa di un i ncendio[1]. Verr battezzata insieme al fratello Ricciotti il 28 marzo 1847.[4] Te resita rientra in Europa insieme alla madre e ai due fratelli nel 1848, partendo ai primi di gennaio da Montevideo e sbarcando il 2 marzo a Genova dove Anita, a ccolta da una folla festante, tenne un breve discorso per giungere poi Nizza l'8 dello stesso mese;[5] qui Teresa ebbe modo di affezionarsi alla nonna Rosa Raim ondi, e sempre qui nello stesso anno apprese della morte della madre venendo in seguito accudita dai coniugi Desideri (talvolta riportati come Deideri,[6] Deyde ri o Deidery)[7][8] dimostrando un carattere vivace e scontroso, simile a quello di Anita.[9] Nel settembre 1859 aveva accompagnato il padre a Ravenna per recuperare il corpo della madre che verr poi sepolto a Nizza.[10] A dodici anni si riunisce al padre a Caprera, da cui viene abbastanza vezzeggiata anche se l'ambiente prettamente maschile la porta a condurre una vita piuttosto austera; probabilmente per quest i motivi si sposa giovanissima (16 anni) con Stefano Canzio, ufficiale garibaldi no conosciuto mentre si prendeva cura dei feriti della spedizione dei Mille,[11] le nozze hanno luogo il 25 maggio 1861 nell'isola, e poi nella chiesa della Mad dalena a Genova, riceve quale regalo di nozze da parte di re Vittorio Emanuele I I una collana di pietre preziose. La tomba di Teresita Garibaldi, a Caprera Da questo momento la sua vita alterna periodi trascorsi a Caprera (anche dopo la morte del padre) con altri vissuti a Genova, citt della famiglia del marito; avr sedici figli, dodici dei quali raggiungeranno l'et adulta.[9] Nel 1867 fugg da Cap rera, bloccata dalla Regia Marina, per raggiungere il padre e il marito; nell'es tate dello stesso anno aiut Garibaldi nella preparazione della spedizione nell'Ag ro romano che doveva poi portare alla battaglia di Mentana.[12] Muore a 58 anni avendo trascorso i suoi ultimi anni a La Maddalena; l'unica dei figli di Giusepp e e Anita a riposare nel piccolo cimitero di famiglia di Caprera.[9] Note ^ a b Alfonso Scirocco, Garibaldi. Citizen of the world. A biography, Prince ton, Princeton University Press, 2007, p. 88, ISBN 978-0-691-11540-5. ^ Salvatore Candido, Giuseppe Garibaldi sulla via del ritorno in Italia (apr ile 1848), in Rassegna Storica del Risorgimento, anno LV, fasc. IV, ottobre-dice mbre 1968, pp. p. 558. ^ a b Garibaldi Jallet, p. 28 ^ a b Modena, p. 119 ^ Modena, p. 145 ^ Modena, p. 159 ^ Garibaldi Jallet, p. 29, nota 11 ^ Lucy Riall, Garibaldi. L'invenzione di un eroe, Milano, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 2011, p. 373. ^ a b c Biografia su geni.com, geni.com. URL consultato il 28-02-2014. ^ Modena, p. 211 ^ Garibaldi Jallet, p. 22 ^ Giovanni Mini, Il trafugamento di Giuseppe Garibaldi dalla pineta di Raven na a Modigliana ed in Liguria, Milano, Luigi Fabris - Editore, 1907, pp. 140-141 .