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LITALIA TRA IL 1861 E IL 1887: DESTRA STORICA E LA SINISTRA STORICA

LItalia dopo lunit governata da due schieramenti politici che ospitano tra le proprie fila persone che hanno partecipato alla
costruzione del nuovo stato unitario: la destra storica e la sinistra storica.
La destra storica rimane al potere dal 1861 al 1876 (quando il Ministro del bilancio Quintino Sella ottiene il pareggio), ed
formata in politica da conservatori, monarchici e quei cattolici che sono favorevoli ad un accordo con la Chiesa di Roma, cio a
costruire un buon rapporto che era entrato in crisi dopo la bolla non expedit, che aveva impedito ai cattolici di partecipare
appunto alla vita politica. Lestrazione sociale quella dei proprietari terrieri; in economia i rappresentanti della destra storica
sono tendenzialmente liberisti.
La sinistra storica,
invece, arriva al potere dal 1876 e rimane al potere fino al 1887 (dopo questa data comincia let di Crispi). La sinistra storica
formata in politica da repubblicani e anticattolici la cui estrazione sociale quella degli intellettuali e dei professionisti; i
rappresentanti della sinistra storica sono interessati al miglioramento delle condizioni di vita delle classi meno ricche, anche se
sono lontani dal pensiero di Marx e dalla sua realizzazione; in economia sono tendenzialmente protezionisti. La sinistra storica
sale al potere guidata da Agostino De Pretis nel 1876, per affrontare e risolvere problemi come quello: del diritto di voto che
sale in modo considerevole; dellanalfabetismo che con la legge Coppino del 1877 passa dal 78% della popolazione del 1861 al
67% del 1880; delle malattie pericolose come pellagra, tifo, colera che cominciano ad essere combattute con maggior
decisione; del superamento dellisolamento internazionale dellItalia che fu risolto con una alleanza con Germania e Austria,
chiamata Triplice Alleanza, stipulata nel 1882 e mal digerita da coloro che pensavano si dovesse combattere per conquistare
proprio allAustria Trento e Trieste.

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