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Guida Allo Studio Il Metodo Quando Quanto Come Dove e Perche Studiare Di Mario Pilito
Guida Allo Studio Il Metodo Quando Quanto Come Dove e Perche Studiare Di Mario Pilito
Introduzione
INTRODUZIONE
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AUltEiltt
PRoDoTl/t/o
Un buon metodo di studio d utile, perch6insegnaa risparmiare tempo e ad evitare sfg&i sterili ed improduttivi. Un efficace metododi studio b indispensabile,se si tendeall'eccellenza o se si vogliono raggiungerele vette del sapere.
Piaceapprendere,ma, talvolta, non piace studiare.
Non piace studiareperch6lo studio d intrecciatoalla difficoltd, alla fatica, allo sforzo. Ma piace apprendere,perch6
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1. Il metodo
Il metodo b la conoscenzadella stradapii effi
pida e piD economicaper ottenererisultati
Il metodo di studio comprendenumeroseabili
.+-
saperecomeautomotivarsiverso Io studio;
2. La motivazione
La motivazioned la spintaa raggiungerecib che si ritiene
importante.La motivazionedd valore e significatoa cid che si
fa.Le sueradici a$qndanonelle aspettiiive,nei valori e negli
scopidello studente.
guidare l'attenzione;
4. Le strategie e le mnemotecniche
Lq. slratpgiedi pp{io sono dei piani sequenzialidi operazioni che favorisconoI'assimilazione,l'elaborazione,la memorizzazione,il recuperoe I'applicazionedei contenutidi apprendimento.
Tra le strategiedi studio generaliricordiamo le seguenti:
Io
.
.
.
le strategieper leggere,
le strategieper la lettura veloce,
le strategieper apprendere,memoriT2are,ripassare,
le strategie per produrre un testo.
5. Lo studio
Lo studio b la quantitd e la qualitd di investimentodella
propna energlaper lmparare.
Il metododi studio d, invece,il modo migliore per assicurare un "buon investimento"di tale energiao risorsepersonali.
Lo studio senzametodo b disordinatoe improduttivo. Lo
studio senzamotivazioneb noioso ed insopportabile.
il sottolineare,
il prendere appunti,
Io schematizzare,
l'archiviare le informazioni.
FArz?Pr oe:t
lfTobo h sruMo:
,t. tToao
.
.
.
le mnemotecnichedei "luoghi",
le mnemotecnichedelle immagini,
le mnemotecnichedelle associazioni,logiche efantastiche,
gli acronimi e gli acrostici,
le rime e le filastrocche.
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taregraficamente
I'ampliamentodellevarie abilitdcognitive e metacognitive,necessarieper raggiungererisultati eccellenti.
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2 Il metodo
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IL METODO
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ci spingeversocomportamentiintelligenti e creativi.
L'intelligenza, infatti, C strettamenteintrecciatacon il metodo di studio.Chi studiacon metodo.studiain modo intelligente e chi studia in modo intelligente,adotta un accurato
metododi studio.
Si ricordi, perb,che il metodosenzamotivazione,o voglia
di studiare,d arido.
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sTub/ae?
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1. Il metodocomecapacitirdi autoistruzione
Il metodopud esseredefinito come la capaciti di darsidelIe corretteautoistruzionisu cid che si intendefare, su cid che
si sta facendoe su cid che si b fatto.
La capacithdi autoistruzione
consistenel controllarecontinuamenteil proprio modo di procederenella soluzionedi un
problema.
15
IL METODO
Si possonoadottareautoistruzionicome le seguenti:
"Procedi gradualmentedal generale al particolare, da una
visione globale di insiemead una visione analitica e dettagliata, dal noto all'ignoto, dal facile al dfficile, dal concreto
all'astratto, da cid che D intuitivo a cid che 2 razionale.Scomponi cid che i complessoin piccole sequenzeo piccoli passi.
Procedi lentamente: non essere impulsivo o frettoloso nelle
conclusioni. Chiediti quali sono le cause e le conseguenze
degli eventi. Sii attivo nello studio e cura il metodo di studio,
organizzandole informazioni in schemie sistemidi conoscenze. Prima di studiare, riattiva la tua motivazionee le tue preconoscenze."
In breve,il metododi studio equivalealla capacitddi darsi
delle appropriateautoistruzioninel settoredell' apprendimento.
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Ia Previsione,
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la progettazioneo pianificazione'
l'automonitoraggiopassoper passo'
la valutaZionefinale.
2.1. LaPrevisione
le numerose
Prima di mettersia studiare,d utile prevedere
seguenti:
le
sono
variabili dello studio.Alcune di esse
'
.
.materialiesussidi(tibri,appunti,Computer,videodo'umentari' corsi di
registrazioni di films
'.di
istruzioneProSrammata)'
.
risorse(lezioni dell'insegnante'prerequisiti)'
lungo
scopi(obiettivi immediati'a medio termine'a
'
termine),
costi (sforzi,fatica),
'
benefici(vantaggi,incentivi' gratificazioni)'
'
successiva
La capacithdi previsioned il presuppostodella
capacithdi Progettazione'
Si pud Procederein questomodo:
disposizione?
"Cosa devo studiare? Quanto tempo ho a
d la mia situazionedi
Quaii sono i miei irerequisiti? Qual
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IL METODO
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IL METODO
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IL METODO
2.4. La valutazione
Dopo aver finito di studiare,d necessarioverificaree valutare subito il risultato raggiunto.
Un esempiodi autovalutazionedettagliatapud esserela
seguente:
"Sono soddisfatto del risultato raggiunto? euanto mi ?
costato?Quali vantaggiho conseguito?Il rapporto costo-benefici i accettabile?Quali argomentiho appresorapidamente
e quali argomenti ho appreso lentamente?Forse dovrei studiare in modo attivo, ciod imparando, ad esempio,a sottolineare con accuratezza.Forse dovrei migliorare la mia capacitd
di prendere appunti e di elaborare mappe. Cosa mi propongo
di studiare la prossima volta? Finora, come posso definire il
mio metododi studio? E accurato? Disordinaio? Sodiisfacente? Stimolante?Non sono soddisfotto di questa ora di studio,
quindi devo rivedere Ie mie strategie di studio. E bene che
riveda attentamenteil modo in cui ho studiatofino a questo
momento.Oggi sono contentodel risultato del compito. euesta volta sono stato in gamba. Vedo che studiare in questo
modo conducea risultati molto gratfficanti. Ho fatto fatica a
comprenderequestocapitolo, ma poi ce I'ho fatta prendendo
appunti. In questa materia ho un ritmo di apprendimentopit)
Iento. Pensoche dovreifare in questomodo,per colmare le
mie lacune in questo settore dello studio".
La capacitddi valutazioneconsistenel giudicare :
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IL METODO
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25
3 La motivazione
versolo studio
Una forte motivazionefa riversarenello studio un forte interesse,una intensavoglia di apprendere,una solidatenaciadi
fronte alle difficoltd. In definitiva, una forte motivazionerende piD probabileil successoe la gratificazionenello studio.
La motivazionedeterminacid che si deve ricordaree cid
che si pud dimenticare.
Si ricorda piD facilmente cid che interessa,cid che piace,
cib che d utile (vedi tavolan. 14).
Si dimenticapiD facilmentecib che d noioso,cid che non
piace,cib ched inutile.In altri termini,si dimenticafacilmente quandonon si b motivati a ricordare,perch6,in tal caso,le
informazioni appreseperdonoimportanzae rilievo e vanno a
finire sullo sfondodella nostramemoria.
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le abitudini di studio.
il precedentesuccessoo insuccessoscolastico,
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la consapevolezza
delle proprie attitudini ("Riesco
bene in quasi tutte le materie"),
I'interessamentodella propriafamiglia,
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Tav. 16. Motivazioneforte e motivazionedebole.
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4.6. Automonitorarsi
"La conoscenzaimmediatadei risultati del mio studio mi
aiuta ad autoregolarmipiii rapidamentee rinforya i compor_
tamenti che hanno avuto successo.Devo usare l'autontonito-
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Tav. I 8. L'autocontratto.
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4.7. Autorinforzarsi
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5. Motivazione e successo
La motivazione crescequando si ha successoe decresce
con I'insuccesso(vedi tavolan. 2l).
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Il successo
creaun circolo "virtuoso" tra situazionedi sucpositivodi s6-entusiasmo-aspettativa
cesso-concetto
di nuovo
successo-raggiungimento
di un nuovo successo-maggiore
autostima,ecc.
La tendenzaal successoscolasticodipendedalla forza della motivazione,dalla probabilitddi successo,
dagli incentivi,
rinforzi positivi o riconoscimentiraggiunti.
Per far emergerela voglia di studiared necessariosperimentare,oltre lo sforzo,ancheil successocome studente("Ho
preso un bel voto") e come persona("Sono un ragazzodotato").La voglia di studiaresvaniscequandosi sperimentauna
lungaseriedi insuccessiscolastici,che minanol'autostimadi
se stessicome studentie come persone.
negatle ("Devo
il fare qualcosae la paura di conseguenze
paura
riuscire
a superarlo");
di
non
questo
ma
ho
esame,
fare
il conflitto tra il fare qualcosae il sentirsiinadeguato("Devo
studiare,ma mi sentounafrana. Sono stupido.Non ho Ie ca'
pacitd.").
In un conflitto tra oppostemotivazioni, prevarri, naturalmente,la piD forte; qualunqueessasia, ma la pii forte.
Il modo migliore per risolverei conflitti tra le diversemotivazioni d quello di favorire, dentrodi noi, vna"democratica
discussione", chiedendosi:
"Cosa voglio? Cosa voglio veramente?Cosa voglio piil di
tuttoT Voglio questo,ma anchequest'altro! Comepossoequilibrare questediversee contastanti esigenze?Pensoche sia
megliofare prima questoche ? pii importanteo urgentee poi
fard quest'altro!"
Attraversotale democraticadiscussione,si potrannochiarire i vantaggie gli svantaggidi ogni esigenzain conflitto, i
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4 Lo studio
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LO STUDIO
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Tqv. 28. Studio come iny,estimentodi impegno ed energia nel campo
dell'apprendimento.
campodell'apprendimento:
si parteda stimoli costituitida informazioni,si procedeattraversouna attiva e intensaelaborazione dei contenutie si terminaproducendoabiliti, prestazioni e conoscenze.
Lo studio comprendemolte abilitd cognitive. Alcune di
essesonole seguenti:I'attenzione,la concentrazione,
la com_
prensione,la rielaborazione,I' assimilazione.
Comprende,inoltre, delle abiliti piD specifichecome le se_
guenti: prevederecosasi dovrd studiare,porsi delle domande
sistematiche,leggereaccuratamente,
sintetizzareschematicamente,verificaree valutareI'apprendimento
(vedi tavolan.29).
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Tav. 29. Abilitd di studio,
Nel nostro studio- egli scrive- "imitiamo le api: esse,errando qua e ld, suggonoi fiori adatti al miele; e tutto quello
che portano all'alveare lo dispongonocon ordine nei favi...
anche noi dobbiamo imitare le api: cominciandocol distinguere- perchd cosi meglio si conserva- quantoabbiamoraccolto dalle diverseletture; poi, col diligente lavoro dell'inge-
49
LO STUDIO
3. la costanza,
4. il metodo.
Tali caratteristichefornisconoallo studio ulteriori fonti di
energia,che ne garantiscono
I'efficaciae la produttivith.
50
I
I
La consapevolezza
del valore dello studio nascedalla consapevolezzadi s6, delle proprie attitudini, dei propri scopi e
motivazioni,dei propri stili cognitivi e delle propriestrategie
(vedi tavolan. 3l).
Gli studentimigliori solitamentepossiedonoun alto grado
di consapevolezza
di s6, del proprio valore, delle proprie risorsee dei propri scopi.
Chi valorizzalo studio,studiameglio ed imparadi pin.
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LO STUDIO
2.2. L'interesse
Leonardoda Vinci (1452-1519)ha affermato:
"Si come il mangiaresanzavogliafia dannosoalla salute,
lo studio sanza desiderio guasta Ia memoria e non ritien cosa
che la pigli".
In altri termini, tutto cid che si fa controvogliad dannoso,
anchese, di per s6, fossela cosapii utile o piD importante.
L'etimologia latina della parola"interesse"significa "essere dentro", ciob, esserecoinvolto intimamentecon quello che
si fa e parteciparetotalmentead esso(vedi tavola n. 32).
Un proverbio afferma:
"Quel che ascolto dimentico,quel che vedo ricordo, quel
chefaccio capisco".
Solo "facendo" le cose(secondo Ia massima "learning by
doing", imparare facendo), solo immergendosiattivamente
nello studio,solo amandocid che si studia,d possibileapprendere facilmente,comprenderechiaramentee ricordarefedelmente.
Pertanto,b necessarioriattivare i propri interessie le pro-
52
5-
Per rendereinteressante
e stimolanteuna materiadi studio.
d necessariodialogarecon se stessi.per scoprirel'importanza
di cid che si devestudiareo per valorizzarele materiedi studio.
53
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LO STUDIO
Uno sportivo, che non si impegnanell'allenamentosistematico e regolare,non vincerh alcunagara, pur avendodelle
buone capaciti. Cosi uno studente,anchese dotato,non conseguirdbuoni risultati scolastici,se non si impegna.
DEsbeero
2.3.1. Analogia tra studio e sport
ute6
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ATTUATl
Tav. 33.Distinzionetra intenz.ioneed attuttzione.
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LO STUDIO
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2.4. La cura del metodo di studio
Lo studentemotivato versolo studio avvertela necessit)di
aver cura del proprio metododi studio.
APPLI CAPC 4-r 8-tc
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E motivato:
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lo schematizzare,
I'uso di mnemotecniche.
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LO STUDIO
Ifadlo
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3.3. Memorizzare
E pii facile memorizzarele informazioni quando sono state rielaboratedallo studente,attraversoappunti,sommari,parafrasi, tabelle,grafici, schemie mappe.
/k74pAe
58
E utile, a questoproposito,conoscerele leggi della memoria. Con tale conoscenzad possibile elaborareefficaci mnemotecnichee rapide strategiedi recuperodi cid che b stato
appreso.
59
LO STUDIO
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PrctaBoBaee
ABCfl/U/ABF
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Quando studiare?
Quanto studiare?
Cosa studiare?
Come studiare?
Dove studiare?
In quali condizionipsicofisiche?
60
61
5 Quandostudiare
63
QU A N D O S TU D IA R E
Arnurra'
64
65
3. Coltivare la concentrazione
Prima di studiareintensamente,b necessariodedicareun
periododi tempo,pii o meno lungo,alla concentrazione:
PPcopotct u
".Devostudiarequestoargomento.
euale i il modo miglio_
re di studiarlo? come i la mia attenzionein questomominto?
Comepossoconcentrarmiancora di pin? poiso concentrarmi
sulla respirazione.Possoconcentrarmi sur valore dello studio
e della cultura. Possoconcentrarmisull'autostima.,,
La concentrazioneva preparatae ,,coltiveta',.Essad il ri_
sultatodi una lunga pratica di autocontrolloe di autodisciplina. La concentrazioneE favorita quandosi rimuovono le cause di distrazione,di stress,di ansiae quandosi pianifica efficacementeil proprio studio (vedi tavola n. 4l).
COUCEqUrBAttoru
COpGl1reA?/OrUf
Tav. 42. La concentraz.ione efficace.
67
QUANDOSTUDIARE
La sceltadi inseri,reuna pausaopportunad molto soggettiva e pud esserefacilitata dalla propria abilith di autom-o-nitoraggio.
Gli studentidomandanofrequentemente:
"Quanto devonoesserelunghequestepause?Sonoda pre_
ferire le pause brevi o le pause luighe?,'.
La risposta, in generale,d la seguente:sono preferibili le
paus-e
brev!, perch6non interromponoIa concentrazione(vedi
tavolan. 43).
Alcuni minuti (5-10 minuti) sono pii che sufficientiper
.
riprendersidalla stanchezzadi un'ora di lavoro. Le pauselunghe (20-30 minuti), invece, possonocrearedelle difficolti
a
concentrarsinuovamente.
Ma anche in questo caso, d bene precisareche il criterio
della brevith delle paused soggettivo.
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Tav. 43. Pausebrevi e pause lunghe.
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QUANDO STUDIARE
Ci si pub chiedere:
"ln plenere,quanto dura la mia capacitd di concentrazione? Per quanto tempo riest'o a conceilrarmi senzusentirmi
distrano o senzastancarmi?".
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Tav. 45. Schemaper valutare I'efficienza della propria attenzione
durante la giornata.
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QUANDOSTUDIARE
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QUANDO STUDIARE
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op'
rare le informazioni,facendo collegcunentie associaz.ioni
ripomio
tempo
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pure schemie mappe.Dedicherb il 5Vodel
sarmi o a rilossarmi."
'l uv. 49. Fare la spola tra studio concentctto e studio intervallato.
L'apprendimentodi compiti facili, brevi, familiari, stimosenlanti e significativi,d facilitatoda uno studioconcentrato,
za pauseo interruzioni.
L'apprendimentodi compiti difficili, lunghi,poco familiari, noiosi o poco significativi,richiedeuno studiodistribuito
nel tempo,ciob intervallatoda brevi pausedi riposo.
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"Distribuird le quatto ore di oggi in questomodo: dedicherd due ore a questa materia, perchd la mia preparazione
in essanon D solida; dedicherdun'ora a quest'altra materia;
dedicherd mezz'ora ad esercitarmi in quest'altra materia e
dedicherdl'ultima mezz'oraal ripassorapido delle lezioni di
o8gi."
78
ueL rABllar
Tav. 51. Distribuire il tempo disponibile nello studio delle varie materie,
secondo i propri criteri e prioritd.
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QUANDO STUDIARE
Chiediamociadesso:
"Si studia meglio la sera o la mattina? In quale delle due
parti della giornata, si ha una condizionepsicofisicapiil propizia per lo studio?".
lnnanzitutto,bisognatenerconto delle abitudinie delle preferenzepersonali.Al mattino presto,alcuni si sentonolucidi,
altri si sentonointontiti. Alcuni preferisconostudiarenel silenzio della notte, altri si sentonoincapacidi resistereal sonno.
Inoltre, ci sono vantaggie svantaggisia nello studio serale,
che nello studio mattutino.
Lo studio seralepresentalo svantaggiodella stanchezzae
della fatica della giornata,ma offre il vantaggiodel silenzio
della notte che non interferiscecon cid che si b appreso.
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QUANDO STUDIARE
I)uranteil sonno, infatti, avvienela ricostituzionedell'l<NA nelle cellule nervose:sappiamoche tale molecolad
rcsponsabile dell' effic ienza della memoria. La ricostituzione
tli tirlemolecolab comela ricaricadelle"batteriedella memotiti', e viene"spesd",duranteil giorno,per apprendere
nuove
irrlirrmazioni.
Se non si dormebene,questebatteriedella merrrorianon vengonoricaricatee quindi la memoriasarddeteliorata.Quindi b importantedormiree riposarebeneper ricorrllrrcbene.
Pertanto,il tentativodi ascoltare,mentresi dorme,in alcurrc lasi del sonno,una lezioneregistratasu nastromagnetico,
rrl l'inedi apprenderlapiD facilmente,d un tentativoinsoddislrrcente.
Infatti,duranteil sonno,non si pub ascoltareattivaillcutee selettivamente,
non si possonosottolinearele parole
t lriuve,non si possonoprendereappunti,non si possonofare
tollcgamentied associazioniappropriate,non si possonoelalronlrele informazioniin schemie mappe.Tutte questecarattt'r'istiche
essenzialidi un efficacemetododi studionon pos\()noessereattivateduranteil sonno.
Al limite, si potrebbeverificaresolo un limitato apprendinler)toripetitivo.
Irrfine,il disturboprolungatodel sonnopub provocarealterrzioni psicologiche.
Quandoil sonnob interrottoo disturbato
ri rrvverteunariduzionedellapropriaefficienzamentalee una
\r'nsazionepsicologicadi malessere,descrittacome intontirrrcnto.
o confusione.
ln breve,bisognastudiaredi piD quandosi d piD efficienti.
l)('r'conoscerei periodidi maggioreefficienzae concentraziorrr'bisognaconoscere
il proprioritmo di attivitd-riposo,
che va
ir\sccondato
e guidato.
Ncl prossimocapitolo studieremoquali fattori incidono
srrlluquantithdi cid che deveesserestudiato.
83
6 Quantostudiare
I'uso di adeguatestrategiemetodologiche,
Analizziamoli brevemente.
85
1. Fattori
che incidono
sulla quantiti
QUANTO STUDIARE
da studiare
PoO!
lf OLTA
olfraLTA'0/
1.1. I prerequisiti
APPCTlvot
HtaEQUer/
guwt
scAP,sr
Peco/vo{C/U?6
1.2. La forza della motivazione
Se uno studented fortementemotivato versolo studio,stutlierh con impegnoe ricaverdmolte gratificazioni.Per tale ragione, il problemadella quantitddello studio, d avvertito di-
tu
I]\
,lfFlflfr,r/8
l'
I TdlPo
87
QUANTO STUDIARE
eonoscenze
e i prerequisiti,indispensabiliper gli apprendirrrentifuturi.
elaborareschemie mappecognitive,
89
QUANTOSTUDIARE
90
LVPRA2/o
A 4P41.'D/
lVltRAP.o
A Ptccocl
PAsst
Pasu
9l
QUANTO STUDIARE
ASTPATTO
uBBA(S
-)
4-
lA qusneu
e'
4--Z,-
3-
92
In conclusione,la rispostaalla domanda"Quanto studiari'.'" deveconsiderarei vari fattori dello studio:il metodo,la
rrrotivazione,
le abilitdcognitive,le strategiee la qualitddello
strr c l i o .
ll prossimocapitolo sarddedicatoa fornire maggiori dettar'li su come programmareil proprio studio.
93
7 Comestudiaree comeprogrammare
il propriostudio
95
W2,Q
Tav. 60. Riattivare le preconoscenzee gli agganci prima di studiare.
La consapevolezza
del proprio stile di apprendimentosugrleriscestrategieefficaci e soprattuttocongeniali.
Attraversola tecnicadell'automonitoraggio,
ci si pud chietlcre:
"Quul d il mio stile di apprendimento?Sono attratto dai
rtattagli o dalla visione di insieme?Dai pctrticolari o dalle
grttndi teorie?Sonoimpulsivoo riflessivo?Logico ofantasioto? Sonosistematicoo disordinato?Sonoanalitico o intuitivtt
trcdi tavolan.6l). Comepossoritrsciread integrarenel mio
tttt'totlodi studio sia kt capucititdi anulisi che quelkt di sinteti.' Mi rendo conto che l'analisi senz.ala sintesi i caotica e
lrttmmentariae che la sintesisenzal'analisi d genericae.suttt 4'icictle."
Il.proprio ritmo di apprendimentovaria da materiaa materia. E piD rapido nelle materie che piacciono ed d piD lento
nelle materieche non piacciono.
La conoscenzadel proprio ritmo di apprendimentomigliora la capacitddi gestionedel proprio tempo di studio: "Per
studiareuna pagina di questolibro di storia ci metto8 minuti.
Quindi per studiarequestocapitolo,ci metterdun'ora e venti.
Devo prevederepoi il tempoper schematizzarei punti essenziali e per ripassarli subito dopo".
96
oooot
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/*'^,'/aroJr
APPPEPb/ltPro
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ro*,rrro ffi
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91
p/Pr2
4L /2o2o
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hCQUtStTlotve
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42r
4&t(r'e
re*toP.yalt
Tav. 62. Schemadelle varie fasi dello studio'
98
99
peo
ltoLro
oBt/o
ni, un sensodi padronanza e di autoefficaciabhe elevail livelIo di autostimae rafforza la motivazioneverso lo studio.
Per tali ragioni, b utile fare spessoe sistematicamente
rilxrssimentali veloci, specialmentela seraprima di addormentursi e la mattina appenasvegli. Il ripasio veloce pud essere
lltto agevolmentese si possiedela capacitddi sottolineare
cl'l'icacemente,
di prendereappunti essenzialie di elaborare
schemie mappe.
JAPR-
APPepo/llalro
bco
lloLTo
Si utilizzino i ritagli di tempo (ad esempio,aspettandoI'autobus)per ripassaree memoizzare cid che si d gii appreso.
A questopunto pud sorgerela seguentedomanda:
Il superapprendimento
d un antidoto contro I'oblio e la dimenticanza(vedi tavola n. 64).
Il superapprendimento,_facilita
la rievocazioqe;chi continua a ripassarele informazionigid apprese,migiiora la prestazione,perch6gli d pin facile rievocarerapidamentecid che ha
memorizzato.
Il superapprendimento,
o ripassoimmediato,d piacevolee
gratificante:perch6si pud constatareimmediatamenteun successo("Sono riuscito ad imparare questo.Sono stato bravo!
Adessosono contentodi saperlo!"). Si avverte,in altri termi-
100
,rnchesonora.Esistononumerosiprogrammi di "istruzione
rrrlcrattiva"per quasi tutte le materie,con esercitazionie test
tli profitto. In tale contesto,il computer B uno strumentodi
ilutoapprendimento.
AnalizziamoIi brevemente.
1.9.2. Il videoregistratore come strumento di studio
1.9.1. Il computer come strumento di studio
Oltre ad una bibliografia,b opportunoraccoglieree cataloliu'c una filmografia. Oltre alle biblioteche,sono utili le filrrrol e c h e .
r02
103
Molti
I film sono"i libri visivi" del mondocontemporaneo.
104
l.l l. Premiarsi
E importantepremiarsiquandosi compie un passoavanti o
r;uandosi raggiungeuno scopo. Il premiarsi d un modo per
rinforzareil proprio livello di autostimae per sostenereconcretamentela propria motivazione.
Soffermiamociadessosulla programmazionedello studio.
105
8,&a"t
dl-soJl
----)Y
PQEPa4ursrrt
PPO1BI,zalaotvf
uAlu TA?/o//
106
t07
Gli obiettivi
non sa dove andare,non fa, di solito, molta strada.Chi
definire i propri obiettivi, non sa agire.
108
109
D/sftuaope
/'*'*gw
o,rerrrur\{W
110
Un esempiodi obiettivomolto precisopud essereil seguente; "lo posso accertare l'fficacia della mia preparazionesu
questo capitolo di storia, se riesco a scrivere la definizione
esattadi almeno 22 di queste25 parole chiave estrattedal
capitolo".
C4BAT7trP/ST/Ctr06/ /
08/rr/u/
l.
Ctr/A,erHl@.
F3l/\
coLaer/Hr@ ll
r_,P
DEuHrrarT/trn
lt-\
/boaet e
PtRT//uFtuT/
hrsuPaBz,
El S
L--JAu/v?/a::tl
Innanzitutto,si sa cosasi deve fare. Quindi, d pii facile individuare strategiepiD specificheed efficaci. Inoltre, si ha una
precisa e immediata autovalutazione(auto-feedback)dei propri progressio risultati. Cid riduce notevolmenteI'ansia ed aumentail grado di fiducia in se stessie nelle proprie possibilitd.
tt2
@r
E"--
cD__. ts
rQAqturuq/Btz r
UB/F/ CABI Z I
l,t.
/.
6 il
"-@
dA
ll3
Essi devonoessere:
chiari.
concreti,
delimitati.
idonei e pertinenti,
misurabili,
raggiungibili,
sequenziali,
verificabili.
prendereappunti,
,schemotizzare
le iffirmazioni essenzialiin mappe
cogrtitive,
t14
strategiedi ascolto,
I 15
ttl
8 Cosastudiare
Cosastudiare?
Tutto d degno di esserestudiato.
Ma ciascunodi noi, seguendole proprie attitudini ed inclirurzioni,e, talvolta,assecondando
le pressionidell'ambiente
sociale,sceglieun settoredi studio,invecedi un altro.
Gli orizzonti del saperesono molto vasti. Entro i suoi conlini c'b postoper tutti, per tutti coloro che voglionoavventurirrsi nel settoredella ricerca.Infatti, nientedi cid che b umano
nut) essereestraneoallo studio.
t19
COSA STUDIARE
0eul urra
Durantel' "autunno" della nostravita, lo studiooffre i frutti pii maturi del proprio impegno:si raccogliecid che precedentementeb statoseminatoe coltivato. Alcuni interessisono
stati sviluppatipit degli altri, dedicandoloro molto tempo ed
cnergia.Solitamente,in questastagionedella vita, si fa un
bilancio di cib che si d reahzzato,rispetto a cid che si voleva
rcalizzare.Lo studio d diventatopii selettivoe specifico,ma
si possiedeuna padronanzaconcettualemolto articolata,che
lir comprendereo apprendererapidamente.
Infine, durantel' "inverno" della nostra vita, lo studio ci
irccompagnanel delineareun bilancio della nostravita, riflettcndosul sensodel nostrolavoroe sul sensodella nostraesislenza.
jL
2. I centri di interesse
Tav. 70. Stagioni della vita e stagioni dello studio.
r20
Per saperecosastudiare,d necessarioconoscerebene i nostri interessi.Essi costituisconodegli ottimi agganciper-catturrrc le informazioni(vedi tavolan. 7l).
Gli interessimutano: alcuni germogliano,altri decadono,
,rlt'unidevonoessereinnestati,altri confluisconocon facilitd
i crso interessipii rigogliosi.
(ili interessipossononasceredal condizionamento
esterno,
l:rnriliareo ambientale,o da sceltepersonali,basatesul desi.ft'ritr di attorealizzazione.
t2l
/
,p<9.v
6)< -9<3
\/
v<v&
c>.;V
COSA STUDIARE
r22
t23
9 Dovestudiare
r25
DOVESTUDIARE
{. Scrivania,divano o letto?
('hiediamociadesso:
di un luogo grandee spazioso,altri preferisconoun luogo piccolo e raccolto.Alcuni si mettonoa studiaresolo se tutto b in
perfettoordine, altri riesconoa concentrarsinonostanteil "disordine".Per alcuni il silenzio facilita la concentrazione,per
altri d pii facile concentrarsise c'd una musicadi sottofondo.
Ad alcuni piace un ambientespoglio ed austero,ad altri piace
un ambientevivace e sovraccaricodi poster,trofei e ninnoli.
Esistedunque una grandevarietd di preferenze.
In generale,si pud dire che il luogo di studio b un luogo
importanteper uno studente:per alcuni d un nascondiglio,per
altri un nido, per altri ancoraun rifugio ben protetto.Un ambiente di studio piacevolefavorisce lo studio, come un ambientetranquillo e piacevolefavorisceil sonno.Si studiabene
quandoci si sentebenenella "propria" poltrona,nel"proprio"
angolino, sulla"propria" scrivania,tra i"propri" hbi.
3. Accessori
La scrivaniadovrebbeessereabbastanzaampia ed ordinata. La sedia deve essereconfortevole,visto che d necessario
r26
t27
DOVE STUDIARE
r r 1 'f ; l
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r28
t29
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DOVE STUDIARE
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a1
7P6:4pgsttA4/
P'e/rQAatt oez
ibiib6'Alii*e*rar6
Tav. 75. Il silenzio interiore corne sfondo per sentire il flusso del proprio
pensiero.
La musicaostacolala concentrazione,
quandod impetuosa,
martellantee ad alto volume, ma l'accompagnae la protegge,
se d morbida,dolcee a bassovolume.
1 30
r3l
DOVE STUDIARE
et
RUrToPe
Gli studenti raramenteconsideranola musica come elemento di disturbo, perch6 per loro la musica ha un grande
valoreaffettivo. Permetteloro di identificarsicon i propri cantanti e di esprimerei propri vissuti interiori adolescenziali.
Quindi preferisconoaverecon s6 la propria musica,come la
"coperta di Linus", anchequandostudiano.
6. Distrazioniinterne e distrazioniesterne
E opportuno che ogni studentediventi consapevoledelle
proprie distrazioni interne o esterne.Chi non riesce a comprenderecome e perch6si distrae,non riuscirh a concentrarsi
e fallird nel conseguirerisultati soddisfacenti(vedi tavola n.
78). Percibd necessariochiedersitramite I'automonitoraggio:
"Mi distraggo quando...","Mi distraggoperchi---" ed elaborare una lista di causedi distrazione.
Possiamodistingueredue gruppi di distrazioneo di interferenze quelle internee quelle esterne.
t32
'Ira le distrazioni interne (di tipo psicologico)bisogna ri( ordare:I'ansiascolastica,il coinvolgimentoin liti e drammi
lrrnriliari,le difficolti di rapportocon i compagni,le preoccuza),la mancan1rrrzi <rni affettive (frequentiduranteI' adolescen
zrrcli motivazionee di interessi.
Si possonoaffrontaree vincere tali distrazioni interne,atrlrverso il rilassamentopsicofisico,le visuahzzazionipositie le autoistruzioni.
rc. il colloquiointeriore,I'automonitoraggio
Tra le distrazioni esternepossiamoricordare le seguenti
rrcdi tavolan.Tg): lasciarsicatturaredalla TV, averela scrir rrniain disordinee stracolmadi foto e ricordi, riviste e giorrrlli. trofei e giochini,risponderea tutte le telefonate,lasciarsi
rrrvadere
dagli amici senzapreavviso.
Anche una postura sbagliatapud diminuire I'efficrenza
rncntale.Studiarea letto, o studiaresprofondatiin una poltronl. crea distrazioni ed interferenze,tramite fantasticheriee
rogni ad occhi aperti,perch6tale posturaostacolal'attivaziorrc di un tono muscolareottimale, necessarioper mantenere
rrnabuonaconcentrazione.
133
T
DOVE STUDIARE
{t'lrc crea sonnolenza)o troppo fredda (che crea fastidio e dolrrr-c),la poca ossigenazione(o aria viziata) che riduce I'effi,.icnzacerebrale,il rumore.
ll rumore b una fonte potentedi distrazione,oltre ad essere
rrnutorma di inquinamentoambientale'Essopud essereneutr;Jrt.zato,se lo studented capace,graziead un lodevoleallenurnentopercettivo,di respingeresullo sfondo gli stimoli
t'stcrni che creanodisturbo, impedendoloro di invadereil
( rnlpo della coscienza.
Qualche rara volta si pud studiareanche in un ambiente
I ull)oroso,ma in genered consigliabileun ambientetranquillo
t' silenzioso.
In breve,il luogo dove si studiadeve essereun luogo tran.lrrillo, silenzioso,ben ossigenato,fresco,illuminato preferibilrnentecon luce naturale.
Tra le distrazioniambientaliricordiamo:I'illuminazione
sbagliata,scarsa(che crea affaticamentodegli occhi) o eccessiva (che crea abbagliamento,specialmentequando si studia
su libri stampatisu carta lucida), la temperaturatroppo calda
w
Nffi,'fuO
P@7E11eest
ly"*"
Tgrfur/ATE
-c4tVuu6
/Az>v/ae/46
t9441474
r34
r35
psicofisiche
per studiare
I0 Condizioni
Si studiabenee con profitto quandole condizioni psicofisiche sono buone. Quando, invece, si d molto preoccupatio
trrrbatia livello psicologicoo si d ammalatio deboli a livello
lisico, si studiamale e senzaprofitto.
Le condizioni piD favorevoli allo studio potrebberoessere
tltrelle sintetizzatenel noto detto latino: "Mens sana in corpot( sano"'.una mente sanain un corpo sano.
=
136
137
'l
GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO
66cl/ro
- L/&Po
io-4o
ca.
^ISTANZA
Or 71pp161o
Anchese in casieccezionalisi pub studiareper dimenticae guai,b benestudiare,per quantod possire preoccupazioni
bile, con la menteserenae I'animo in pace.
La consapevolezza
del proprio ritmo di affaticamentopotrebbesuggeriredelle pauseo dei periodi di riposo,e stimolarc, quindi, una migliore gestionedel tempodi studio.
E opportunoelaborareuna listadelletensionimuscolaripiD
frequentiduranteil tempodi studio,per studiarenelle condizioni fisicheottimali.Conoscendo
la sintomatologia
dellepro(mal
prie tensioni muscolarida studio
di testa,male agli occhi, mal di schiena,corpo indolenzito),d piD facile evitaredi
maltrattareil corpoe di studiarein cattivecondizionipsicofisiche(vedi tavolan. 82).Talvolta,piccoli accorgimenti,
come
la giustadistanzadi 30-40cm. tra occhioe libro, il libro posto
La fiacchezzao la tensionemuscolaresono delle distrazioni: allontananola mente dal compito e la dirigono verso il
rrralessere
fisico ("Mi sentostanco.Non riesco a capire nien'
lr,") o psicologico("Non riesco a concentrarmisu una cosa
lter volta")
r3 8
139
lP*roilO
/P0ro,tto
5. La dieta
Tav. 83. Come affrontare l'ipotono e I'ipertono musc'olari
E necessario
informarsisui cibi e sulladigestione,per scerliere cibi leggerie digeribili, quandosi studia.E noto che
rlrrrantela digestioneil sanguevienerichiamatodall'apparato
tliuerente,sottraendolo
provvisoriamente
al cervello.Per tale
rurione,ci si senteun po' assonnatie con i riflessilenti dopo
irvcr mangiato,soprattuttodopo aver mangiatocibi grassi,
pcrch6richiedonouna digestionepiD laboriosa.
Poich6I'efficienzadellanostramentesubisceun calo,a causa
,li tale deflussodel sangueversolo stomaco,d opportunoevitare
rli rnangiareduranteil tempodedicatoallo studio:d megliomanr:irrresufficientemente
o prima o dopo (vedi tavolan. 84).
hgFtusso bl 5Atu64
UFPso Lo S7o rlAco
t41
I rnigliorifarmaciper la mentee per [a memoriarono ql,"lli naturalie ciod: il rispettodel ciclo veglia-riposo,una sana
tlietaalimentare,l'eserciziofisico,un tonoemotivosioiosoed
r'ntusiasta.
6. Il movimento
t42
t43
Eotrr
//TeD/
LO sTeSs ,fcozasrtc-o
Studiaretroppo fa male.
o
stressa
t45
E necessario,
quindi, saperindividuareancheil momento
in cui bisognasmetteredi studiare,per prendereun giusto riposoo svago.La capaciti di sapersmetteredi studiarefa parte
di un buon metodo di studio e di una buonagestionedel proprio tempo di studio.
r46
147
il Comeffiontare e superare
l'ansiascolastica
1. Le causedell'ansia scolastica
Cominciamocol chiederci:
"Perchd Ia scuola genera ansia?".
Una rispostapotrebbeesserela seguente:perch6a scuola
ci si sentegiudicati sull'impegnoe sullapadronanzadi cid che
si d appreso.Si avverte,percibla duplicepossibilitddi riuscire
o di fallire, di esserepromossio di esserbocciati,di prendere
un buon voto o un brutto voto. di esserelodati o di essererimproverati.
In tale contesto,gli insegnantisono percepiti non tanto
come uomini di cultura.quantopiuttostocome giudici severi,
che esprimono,talvolta,pesanti"condanne".Quandola scuola d percepitain tal modo, si avverteuna grandeansiae, talvolta, panico, perchdsi teme una minaccia alla propria autostima.
In breve,I'ansiascolasticad determinata:
.
t49
icarPrrol+---------r
lll
coLlcixpATtotr
/ilrpFereil?
a$erro.,ro
AspFf/Jn//4
Dt tuSuctsso
0/suceso
3. Le manifestazioni dell'ansia
Le componentidell'ansiasonodi tre tipi (vedi tavolan. 87):
cor/tuluEar/ G//'4//9A
9EAJAZo,u/
F7s/olb6lc(e
(ADU74
A!,ir1!iF,?"Aurcsr///A
150
eltonu
DlrarcsseF
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A PltttAP
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v
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AUTOS UALUTA?OAJ/
70
- sopo up all/
Tav. 87. Le componenti dell'ansia
l 5t
.
.
sensazionifisiologiche di malessere,
aulosvalutazione,
comportamentiinfficienti,
Facciamouna brevelista:
.
tachicardia,
iperventilazione,
respiro affannoso,
tensionemuscolare,
tremori,
sudore,
insonnia,
inappetenza,
incapocitddi concentraz.ione,
r52
153
uALurAztqIrESreesj
I
!
//auo
F6tO(4tco
-,?
4.1. Strategie di rilassamento
AFFPoPTAAe
10 vats
(/APJ/A
@ 16T&
frz
t?tsotUeE
/ PQoetart
/./tE/taqp/nt/o
t54
155
generalmente,
Il comportamentoansiososi accompagna,
ad
una eccessivaed inopportunatensionemuscolare.Riducendo
tale tensionemuscolare,si riduce il livello d'ansia,se non ci
sonogravi conflitti nella personalitidello studente.
Quandosi impara a percepireil grado di tensionedei propri muscoli.si sviluppauna sensibilithversoil proprio corpo,
quandoe come rilassarsi.
che suggerisce
Talvolta, d opportuno praticareil rilassamentomuscolare
ed emotivo, dopo aver scaricatola tensionedel corpo, attraversoil movimento,facendoun po' di ginnasticao un po' di
corsa.E convenienteprima scariiarsi della tensionee poi rilassarsi:prima svuotarsidelle tensioninegativee, dopo,riempirsi di sensazioni
positive.
Il rilassamentopermettedi:
T
I
I
distenderele tensionimuscolari.
acquietarel'ansia,
chiarire i conflitti ("Vorrei studiare,ma anche divertirmi", "Non voglio studiare, ma non voglio
nemmenoandare a lavorare"),
1+
/T-
*++\
+\
rr
f+
rl+
A*-snr-
*9
156
157
I
COME AFFRONTARE E SUPERAREL'ANSIA SCOLASTICA
Se, invece, i propri insegnantiincutono paura, d utile imdella propla mano e godemaginarli ptqW-lj*pi.ccolisul p_a_lpo
re di questainversionedi importanza;talvolta, d conveniente
immaginarli in situazioniridicole o comiche,per sentirsipiD
liberi dall'ansia. Se alcuni insegnantisono soliti maltrattare
psicologicamentegli studenti,oltre che a denunciarepubblicamentei comportamentiscorretti,si pub scaricarela propria
rabbia contro di loro (se d una forma di antipatiapersonale),
immaginandomentalmentedi faregpoxs con loro e di vincere. Si tratta di una forma di liberazioneemotiva di tipo psicologico o catarsi.
4.4. Tecnicadell'autoistruzione
Attraversola tecnicadell'autoistruzione,
uno studentepud
incoraggiarsi,
darsi sostegno,autocontrollarsi,
automotivarsi.
Pub diventareconsapevoledel proprio disagio interiore,
claborarestrategiepsicologicheper rafforzare I'autostima e
strategiecognitive per affrontaremeglio i compiti scolastici.
Pud agire sulla propria motivazione,per far scaturirenuove
risorsee nuovi entusiasmi.
Pudconcentrarsi
piir facilmentesul
compito,controllandol'attenzione,per evitareche essadevii
dal compito e si rivolga a considerazionicatastrofiche.
4.3. Assertiviti
Un esempiodella tecnicadell'autoistruzione,
pud essereil
seguente:
158
159
12 Comeaffrontaree superare
la pauradegliesami
160
l6l
PARTEADULTA
cH /acopalQ/a
UALDP(274
PArvtFta4-ze
8Ar/8/,u4
d sc*.a6rzra
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A ,fuPereal? QUS./
ilA/FOtrT/ SAnt /
DO
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162
D/ cauF,eo/Uzo
D4SeZca
p4p7 Ao,tr7
/ f/f P4upe
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4.
IroaSo lt/etulc
/ o A7 / D /
FATZo
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. //oA6r?EAA
Et''
4.-
tV20/()
fuv.9l.
r64
165
schema,o in una immagine,o in un simbolo,significarielaborare personalmentele informazioni. Tale rielaborazionepersonalefacilita I'apprendimentoe la memoria.E pin facile ricordareuno schemagrafico fatto da noi stessi,o un acrostico
inventatoda noi stessi,che non ricordareuna serie di pagine
di un libro di testo.
La rielaborazionefa diventaresisnificativo tutto cid che si
deve studiare.
La rielaborazionepersonalizzalo studio.
2.5. Programmare il tempo di studio
il proprio tempo di
E necessariopianificareaccuratamente
studio,per evitareche manchiil tempo necessarioper studiare
tutto il programma.
E necqssariostudiarecon molto anticipo,rispetto alla data
dell'esame,e dedicareI'ultima settimanasolo al ripasso.Cid
comportauna programmazioneaccuratadel tempo da dedicare al ripasso.Il ripassoserve,infatti, per riattivarerapidamente le informazioni gid memorizzate.
D/s77r/4u1re
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D= SruD/Aee
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[ = Nraat6
166
161
l4//ALTa
R/PAsso
Quando si migliorerd la padronanzadi ogni singolo paragrafo, si potrd modificaretale segnaletica,cambiandolada
negativaa positiva.
w6i
--a
---
A4lSasso
TE'T o
--:
-
r 68
t69
2.12. Riposare
fl
E necessario
riposaree rispettareil ritmo veglia-riposo.E
utile evitarele nottataccesui libri e le levataccemattutine.La
frequentedeprivazionedel sonnoproducesintomiseri,quali:
l'irritabilid, l'intontimento,il rallentamento
dei riflessie, talvolta,la paranoia.Dopo alcunenotti passatesui libri, generalmentesi d inefficientie spentiduranteil giorno.
fl
rl
170
tl l
comportamentiinfficienti,
autosvalutazioni.
I
I
nodo in gola,
bocca secca,
sensazionidi nausea,
contrazioniallo stomaco,
Un gradoeccessivodi tensionecomportasensazionimolto
spiacevoli:mal di testa,nausee,impallidimenti, instabilitd
emotivae, talvolta,confusionementale.[n questecondizioni,
l'esamed sentitocome una torturae una minaccia.
sensazionifisiologiche di malessere,
sensazioniemotivedi paura,
172
.
.
lapsus,
"qui pro quo", cio? delle espressioniche non corrispondanoa quello che si sta pensando,
173
"cioD...cioi", "praticamente...
ehe!...praticamente...", "in altri termini...cioi... ehe!".
AUsta
"Non mi va beneniente."
"Sottoun incapace."
t74
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sensazioni
negative,bisognaevitareI'invasionedell'ansia,che
dipingerebbequestesensazioniin manierafbsca e catastrofica.
Il fatto di non ricordarenon significa non sapere.
Significa solo che, in questoparticolaremomento,le informazioni,che si sannoe che sono depositatenella memoriaa
lungo termine (nella nostra "biblioteca mentale"), non sono
presentinella memoriaa brevetermine(vedi tavolan. 95).
In realtd, tutti noi sappiamomolte piir cose di quelle che
sonoattualmentepresentinella nostramemoriaa brevetermine. Sappiamo,ad esempio,una lingua straniera,anchese in
questo momento non la stiamo parlando,m4 se E richiesto
dalle circostanze,possiamoparlarlacon facilith, richiamando
tale abilitirdalla memoriaa lungo termine.
Per questaragione,b necessarioaver fiducia nella preparazione remota, organizzatao depositatanella memoria a lungo
termine.
r76
177
"Ho studiato bene,ho ben memorizzatocid che ho studiato: dunque,posso stare tranquillo, anche se adesso,prima
dell'esame,sto avvertendola sensazionedi non ricordare piil
niente.So di aver studiato: di questosono certo".
La fiducia nella preparazioneremotapermettedi recuperare facilmentele informazioni,appenasardpostala prima domandadall'esaminatore.
La preparazionefatta giorno per giorno, gradualmente,in
modo organizzatoe con metodo,non tradisce.Invece, la preparazionefatta all'ultimo momento,in modo frettoloso e superficiale,pud provocare,con un'alta probabilith,dei vuoti di
memoria.
1 78
t79
I
E necessarioaccettareil fatto che accadanodei vuoti mentali quandosi d molto tesi o ansiosi.Quandosi verificano,la
mented totalmenteassorbitadalle sensazionidi malesseree di
panico.L'esame passasullo sfondo,mentrein primo piano si
impongonocon prepotenzalesensazionie le convinzioni negative, attivate dall'ansia.Tali pensieri negativi e tali sensazioni di malesseredeterminanoun sovraccaricomentaleche
blocca il flusso dell'attenzioneverso il compito da eseguire.
Viene ostacolatoI'accessoalla memoriaa lungo termine (alla
"bibliotecamentale")e sembradi non ricordareassolutamente
niente.
3. Inizio dell'esame
Quando sta per cominciare il proprio esameorale, solitamente,si avverteun battito cardiacomolto forte ed accelerato.
Si verifica una ansia di attesae si vivono alcuni momenti
molto simili al livello di trance.Si attendela prima domanda
dell'insegnante,per potersi concentraree convogliarela propria attenzionesu di un oggetto specifico.
1 80
l8l
DEGLI ESAMI
SUPERARELA PAURA
COME AFFRONTARE E
IL METODO
GUIDA ALLO STUDIO:
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Prima di risponderead una
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nella prepara,'"gut", che indicanosuperficialitd
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ApAL/r/ct
darerispos,.
z\one.
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e
condizionatidi Pavlov
"Mi parli della rcoria dei riflessi
Non si
sutllatioria associazionistica'
delle sue ,on"fu'nle
perda nei Particolari'"
solo dettagli particolaregCi sarhil professoreche esigerh
giati:
generali'
perda-inrcoriee visioni
"Sia piti speciJico'Nonsi
indurre
per
adottb Pavlov
q'it'iiipi''T*'"ri
'Mi dica, invece,
la nevrosisPerimentale'"
in un
che uno stessoinsegnante
accadere
puo
Talvolta
un altro motont"tti gcnerali ed in
momento richieda 'olo
n O"tt^gfi"ed un fattoparticolare'
ffiffihi"A^
Come comportarsicon
"liJ#;:;i1."{'i::*",f};il;':::3
sulla suaideologia)e svtaiaattica'
-"^u"l'Lt:il'.ffi
iretodologia
"'^il""f"'
r82
fronte a
concettuali alternativi di
3.2. Elaborare percorsi
domande difficili
Di f r o n t e a d o m a n d e d i f f i c i l i b u t i l e rconcettuali
i c o r r e r e a l lalternaapreparapercorsi
dei
ed
zione remota, "tJorur"
un argomentop-oc-oapp-rs"fundito
tivi, con i quali e collegare
fatc.onosciutr.Queiio putr essere
con altri argomentimeglio
elaborata
d stataaccuratamente
to, se la preparazion"':"*ota
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a$raversouna fitta"rlte concettuale' raggiungeregli altri consi possono
lunque(concettoo tema),
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mentali per rispondereefficacemente
183
1 84
r85
4. Le prove scritte
Le prove scritte sonodiverseda quelle orali, perch6richiedono solamenteuna preparazioneaccuratasu di un argomentra
to, ma non richiedonouna specialeabilitd interpersonale
insegnante
e studente:non c'b quel contattodirettoed immeNell'esamescritto,il
diato,faccia afaccia,con l'esaminatore.
b
rapportotra lo studentee I'esaminatore indirettoed b mediato da un foglio. uno scritto,un elaborato.
Per tali ragioni,la provascrittab spessopreferitada quelle
personeche sonoansioseo che hannoprobleminel gestireun
Essesi sentonopii sicuree, talvolta,
rapportointerpersonale.
meglio nello scrittoche nell'orale.Se
riesconoeffettivamente
hannodei vuoti mentali,mentrestannosvolgendouna prova
scritta,nessunose ne accorgerh.Se la loro voce non d squillante o vigorosa,non avrd importanzasull'esitodell'esame.
Inoltre,non si sentirannoa disagio,perch6non c'd lo sguardo
indagatoredell' insegnante.
sia scritti che orali e
Gli esami,perd, sono generalmente
richiedono,quindi, abilitddiverseper lo scrittoe per I'orale.
5. Il voto
Il momentodel voto d un momento molto delicato ed importanteper lo studente.Il voto rappresentauna valutazione
della suaprestazione.
I fattori piD importanti che incidono sul voto sono:
.
1 86
Tali fattori sono numerosied d difficile tenerli sotto controllo. Percid,si possonoaveregiudizi o voti non sempresufficientementeoggettivi.
Tuttavia,il voto sardcondizionatoin modo preponderante
dalle aspettative
dell'insegnante.
Anche lo studentevaluterbil voto in base alle proprie
aspettative.
Ogni studenteformuladentrodi s6 delleaspettative, tenendoconto della qualitd della propria preparazione,
dell'entusiasmoinvestitonello studioe della stima di s6. Se
I'aspettativab alta ed il voto b basso,lo studentesi sentirh
quandoegli avdeluso.I voto sardconsideratosoddisfacente
vertirduna corrispondenza
tra quelloche ha dimostratodi sapereed il voto che avevaformulatonelle sue aspettative.
Ma
raramenteaccadeuna tale coincidenza.
In ogni caso,b difficile rimanereindifferenti di fronte ad
un voto. Se d soddisfacente
aumentail sensodella propria
autostima,se b deludenteci si sentefrustrati, abbattutied avviliti. Tali sensazioni,
sia positiveche negative,possonodurare per qualchetempo,ancheuna settimanao di pii.
6. Dopo I'esame
Dopo aver ricevuto il voto, se l'esame d andatobene si
verifica una scaricadella tensione;Invece,se d andatomale, si
continuaad esseretesi ed ancheabbattuti.Di solito, dopo aver
sostenutoI'esame,si avvertono,da un lato, un sensodi spossatezza
e, dall'altro,delle sensazioni
simili a quelledellatrance. Si pub ancheriviverela situazioned'esame:"Avrei dovuto
dire questo...,avreipotuto risponderein quest'altromodo...".
187
Dopo questeprime riflessioni,si ha bisognosolo di evadere e di non pensarepiil alla situazioned'esame.Si tendeinvolontariamentea svuotarela mente dalle informazioni che si
I'esame.
sonoincamerateper sostenere
E una smobilitazionegenerale.
La mentediventanon-ricettiva.Si voglionodimenticarele
coseappresee i libri studiati.Si vuole solo una vacanza.Alcunevolte questodesideriosi pub manifestare
anchecomeun
rifiuto: "Basta! Non ne voglio piil saperedi questogeneredi
studi o di librit".
188
189
13 Pianoper ripassare
191
B/PAsso
Pac o
B/P/sto
fQeut/f
P IA N O P E R R IP A S S A R E
r92
RFncoto
ASSOC/A-/rO
PouFeo
r93
P IA N O P E R R IP A S S A R E
2. Il ripasso immediato
3. Il ripassosistematico
La ripetizione immediata va accompagnatada una ripetizione costantee sistematica.LapartepiD importantedello stue creativadi tutto
costante,sistematica
dio b la rielaborazione
cid che si b appreso.
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Per la ripetizionesistematicasi pud seguireil seguentecriterio: dapprimasi suddividela materiain paragrafi;poi si segnaa fianco di ciascunodi essi il gradodi faciliti o di difficolti; poi si decideil pianodel ripasso(vedi tavolan. 102).
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Tav. 104. La curva dell'oblio.
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6. Il ripasso giornaliero
Ogni giornoa scuolasi imparaqualcosadi nuovo.Ma pochi studentidedicanodel tempo a ripeteree rielaborarecib
che apprendono.Dopo una giornata di scuola o di studio, d
benededicaredel tempo a rivedereo risentirecid che si d appreso(vedi tavolan. 106).Tale ripetizioneb facilitatadal fatto
che le informazioni appresesono abbastanzachiaree fresche
nella mente.Mentred molto difficile ricordarecid che I'insegnanteha spiegatola settimanascorsao il mesescorso.
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Tav. 105.Ripassoe prestazionemnemonica.
200
Tav. 106.Ripassogiornaliero
201
ta, perchdb un piacereapprenderee ricordarecid che si d appreso,potr) incrementarela propria motivazione,potrd consolidare i prerequisitiper gli apprendimentidei giorni successivi, potrd rinforzare la propria abilitd metodologica.
202
203
P IA N O P E R R IP A S S A R E
Per tale ragione,questotipo di ripassodeve esserecombinato con ll"ripasso dal basso".Con tale espressionesi indica
il ripassofatto sul libro ditesto, per esercitarsiall'oggettivitd
e alla fedelti verso i dati. E un tipo di ripassomolto faticoso,
perch6richiedeprecisione,ma b utile per evitareipersemplificazioni degli argomentistudiati.
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U /uslelre
R'PAsso(
10. Il ripasso per schemi e il ripasso per frasi
chiave
ll "ripasso per schemi" riguarda le mappeconcettuali,sia
astratteche figurative,elaboratesu un argomento(vedi tavola
n. 107).Alcuni esempipossonoessere:lo schemageometrico
e figurativo della piramide dei cinque fattori del metodo di
studio(vedi tavola n. 5) e I'immaginedella giustizia,raffigurata come una donnabendata,con in una mano una bilancia e
nell'altrauna spada(vedi tavolan. 59).
Il"ripasso fatto confrasi chiave" riguardail lessicospecifico o la terminologiaconcettualedi una materia.Esempio:"1/
EHt
Mffiffi
204
AIIAL/Tlco
ovA{L/aTO
ooooooooo
205
--:- 4S
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lt-rce
Blpesso
HM
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(faro n
Tale forma di ripetizioneconsistenello scorrerefrequentemente e velocementecon gli occhi un libro che b gid stato
studiato,o il proprio quadernodi appunti.
Particolarmenteutile, in questotipo di ripetizione,b I'uso
della sottolineaturae della evidenziazione,tramite matite colorate, dei brani o dei concettiritenuti piD importanti.
Se si sottolinea,ad esempio,col colore giallo le definizioni
e col colorerossogli esempi,d possibilefare',ripassimirati",
scegliendodi ripassaresolo le definizioni, facendosiguidare
dalle sottolineaturegialle, o solo gli esempi,facendosiguidare
dalle sottolineaturerosse.
206
207
"Se io dovessispiegarequestobrano o concettoad un altro studente,come glielo spiegherei?E se lui non comprendessequello chegli sto spiegando,cosami chiederebbe?Quali domandepotrebbefarmi? E su quale argomento?Mi chiederebbeforse: Cosa significa questo termine? Oppure, mi
chiederebbedi apportare vari esempio prove? Oppure, mi
chiederebbedi chiarire i collegamenti tra questi concetti?
Oppure,mi chiederebbedi esplicitarei presuppostidi questa
teoria?".
Talvolta, si pud addiritturaimmaginarequalchepersonaggio famosoche ci facciadomandedifficili ("Possoimmaginare che Einstein mi interroghi sulla sua teoria della relativi-
tur').
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