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Dedicatoagli studentiche vogliono

scoprire e Bustare il piacere di studiare

Introduzione

L'obiettivo di questolibro b quello di fornire alcuneinformazioni sul metododi studio.


."*IJn proverbiocinesedice:
"Non dare un pesce ad un affamato, ma forniscilo di un
amo da pesca;se gli dai un pesce,mangerdper un giorno, se
\. gli fornisci un amo, mangerdtutti i giorni."
..-.-/
Con questolibro desiderosuggerirele caratteristichefondamentalidel metododi studio,per continuaread apprendere
autonomamente,dopo aver imparato a "pescare"le iplognazioni utili per la vita e nutrieptiper 14mgnte(veditavolan. I ).

Tav. L Analogia tra metodo di studio ed amo per pescare.

INTRODUZIONE

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

I'apprendimentod gratificante,soddisfala curiosith,amplia gli


oizzonti della mente,aumentaI'autostima.Il metodo di studio trasformalo studio in una esperienzapiacevolee produttiva (vedi tavolan. 2).
In altri termini, studiared gratificantesolo se si possiedonoun
buon metododi studio ed una appassionata
voglia di imparare.
Questolibro aiuta:
a liberarsidegli approccisbagliatied improduttivi verso lo
studio,

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AUltEiltt

PRoDoTl/t/o

Tav. 2. Vantaggi del metodo di studio.

Un buon metodo di studio d utile, perch6insegnaa risparmiare tempo e ad evitare sfg&i sterili ed improduttivi. Un efficace metododi studio b indispensabile,se si tendeall'eccellenza o se si vogliono raggiungerele vette del sapere.
Piaceapprendere,ma, talvolta, non piace studiare.
Non piace studiareperch6lo studio d intrecciatoalla difficoltd, alla fatica, allo sforzo. Ma piace apprendere,perch6

a programmareefficacementeil proprio tempo di studio,


definendo,in particolare,quandoe quanto studiare,dove e
come studiare,
ad affrontaregli esami senzaansieth,
gli argomentidi esame.
a ripassareaccuratamente
In breve,I'obiettivodi questolibro d quello di insegnarea
studiareefficacemente,grazieal supportodel metodo.
Leonardoda Vinci (1452-1519)affermava:
"Lodare la ragione 2 facile, dfficile d ragionare bene;facile 2 invocareI'esperienza,
dfficile i organizzareesperienT.e
sistematiche."
Allo stessomodo, d facile lodareil metododi studioe riconoscerneI'importanzae l'efficacia;ma d difficile riusciread
applicarlocon costanzafino ad acquisireuna stabileabitudine
metodologica.L'esercizio,perd,d la via piD sicuraed efficace
per collegare,come un ponte,la teoria sul metodoalla pratica
quotidianadello studio(vedi tavolan. 3).
Studiarecon metodo significa scoprireil piaceredi studiare.

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

1 I fattori del metododi studio

ffi

Tav. 3. L'esercizio come ponte tra teoria e pratica.

I fattori fondamentalidel metodo di studio, a mio parere,


sonocinque:
I. il metodo,
2. la motivazione,
3. le abilitd cognitivee metacogniliye,
4. le strategiee le mnemotecniche,
5. lo studio.
ll successoscolasticoe il raggiungimentodegli alti gradi
della cultura sono garantiti solo quando questi fattori essenziali sonotutti presenti.
Analizziamoli brevementee rimandiamo ai prossimi capitoli una loro descrizionepiir ampia.

1. Il metodo
Il metodo b la conoscenzadella stradapii effi
pida e piD economicaper ottenererisultati
Il metodo di studio comprendenumeroseabili

.+-

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

Tra le piD importanti si possonoelencarele seguenti:


C;
..
:

saperecomeautomotivarsiverso Io studio;

La motivazioneb debole se b fornita dall'esterno("Se non


studio, i miei mi ossessionano"),mentreb forte se nascedall'interno ("Mi piace imparare: mi sembradi allargare i confini della mia mente"). E forte quandonascedalla consapevolezzadi s6 e dei propri valori, e dal significatoche si attribuisce allo studio,alla scuola,alla cultura.

sapere progettare un piano di studio giornaliero,


settimanale,mensile:

3. Le abiliti cognitive e metacognitive

s(tpere cosa 2 lo studio e cosa comporta;


sapere gestire in modo fficace il proprio tempo di
studio;

sapereverfficareed autovalutarei risultati del proprio modo di studiare;


.

I FATTORI DEL METODO DI STTJDIO

saper utilizzare i suggerimenti offerti dalle leggi


dell'apprendimentoe della memoria,per elaborareef.ficaci piani di studio ed ingegnosemnemotecniche;
sapere elaborare strategie per prendere erypunti,
per costruire schemi e mappe, per leggere e per
produrre un testo;
sapere migliorare il proprio metodo di studio, imparando sia dai propri errori che dalle strategie che
hanno avuto successo.

2. La motivazione
La motivazioned la spintaa raggiungerecib che si ritiene
importante.La motivazionedd valore e significatoa cid che si
fa.Le sueradici a$qndanonelle aspettiiive,nei valori e negli
scopidello studente.

E necessariodistingueretra " cognizione" e " metacognizione".


La cognizioneiguarda il conoscere,la metacognizioneriguardala riflessionemetodologicasul modo in cui si conosce.
La cognizioneriguardail "cosa" si conosce,la metacognizione riguardail "come" si conosce.
Le abilitd metacognitiveriguardanola consapevolezzadel
modo in cui le informazioni sono acquisite,elaborate,memorizzate ed applicate.Le abilitl metacognitiveriguardano la
capacitddi riflettere e controllarei propri processicognitivi,
per renderli piD efficienti e piD affidabili.
Tra le abilitd metacognitivegenerali,ricordiamo le seguenti:
.

guidare l'attenzione;

adottare strategie di apprendimento;

conoscerele leggi della memoria;

elaborare strategie di recupero delle informazioni


gid acquisite;

rielaborare le informazioni in mappe cognitive;

trasferirele informazioninella pratica o nell'acquisizionedi altre informazioni.

Senzamotivazionetutto appareinutile ed improduttivo.


Per studiareefficacementeb necessariocoltivare in se stessi forti motivazioniintrinseche,
rispondendoin modo convincentee significativoalla domanda'."Perchdsto studiandoques,tamateria?".
La motivazioned la condizioneindispensabile
dello studio.

GUIDA ALLO STUDIO:IL METODO

4. Le strategie e le mnemotecniche
Lq. slratpgiedi pp{io sono dei piani sequenzialidi operazioni che favorisconoI'assimilazione,l'elaborazione,la memorizzazione,il recuperoe I'applicazionedei contenutidi apprendimento.
Tra le strategiedi studio generaliricordiamo le seguenti:
Io
.
.
.

le strategieper leggere,
le strategieper la lettura veloce,
le strategieper apprendere,memoriT2are,ripassare,
le strategie per produrre un testo.

I FATTORIDEL METODODI STUDIO

5. Lo studio
Lo studio b la quantitd e la qualitd di investimentodella
propna energlaper lmparare.
Il metododi studio d, invece,il modo migliore per assicurare un "buon investimento"di tale energiao risorsepersonali.
Lo studio senzametodo b disordinatoe improduttivo. Lo
studio senzamotivazioneb noioso ed insopportabile.

6. Visualizzazione dei cinque fattori del metodo di


studio

Tra le strategiedi studio specifichericordiamo le seguenti:


.
.
.
.

il sottolineare,
il prendere appunti,
Io schematizzare,
l'archiviare le informazioni.

Le mnemotecnichesono delle tecnicheper raggiungerela


completapadronanzadi una materiadi studio.
Tra le mnemotecnichepiD importanti, applicabili allo studio, si possonoindicarele seguenti:

Per ricordare pit facilmente questi cinque fattori b utile


presentarlisottoforma di uno schemagrafico (vedi tavola n. 4).
Uno schemagrafico pub esserecostruitoin vari modi: una
lista di parolechiave(vedi tavolan.4a), uno schemaspaziale
(in questocaso a piramide) con le parole chiave collocateai
(a-)

FArz?Pr oe:t
lfTobo h sruMo:

le mnemotecnichedella organizzazione logica


(schemie mappe),

,t. tToao

.
.
.

le mnemotecnichedei "luoghi",
le mnemotecnichedelle immagini,
le mnemotecnichedelle associazioni,logiche efantastiche,
gli acronimi e gli acrostici,
le rime e le filastrocche.

3'!1HlH"'

.
.

(b)

?. ltorttAutu

4. szaareqc

sneaTEeE

5.570o/o

Tav. 4. Visualizzazionedei cinquefattori del metodo di studio.

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

I FATTORI DEL METODO DI STUDIO

Anahzziamo,tra le tante possibili, la seguentetraduzione


dei concetti astrattiin immasini concrete.

5.Srub/0
A Bc

tlut

L Tre tipi di percorsi;possonorappresentaretre metodi: (a)


uno veloce e diretto allo scopo,(b) uno lento e tortuosoe
(c) uno confusoed inefficace;essipossonoaiutarea visualizzareconcretamente
il concettodi metodo,che b la strada
pii breve per raggiungereuno scopo.

2. Un omino spinto da alcune freccedi diversa ampiezza(a)


forte, (b) media, (c) debole,pud rappresentareil concetto
della forza della motivazioneversoun obiettivo.

3. Un omino con un'aureolaintornoalla testapub rappresen-

a:)

taregraficamente
I'ampliamentodellevarie abilitdcognitive e metacognitive,necessarieper raggiungererisultati eccellenti.

8:+
C-l

4 . L'immagine di una scalinatapud aiutarea visualizzareil


concettodi percorsoe di strategieoperativeper conseguire
un risultato.

2"lfoT/uA?rctue

5. Alcune frecce di diversa amprezza(a) grande,(b) media,


(c) debole,rivolte verso un libro, possonorappresentare
il
diversosradodi intensitddell'investimentoversolo studio.
E opportuno,a questopunto,elaborareuna immaginementale, quasi una fotografia,visualizzandotale schemafigurativo, fino a vederlocon I'immaginazionein modo molto vivido.

Tav. 5. Visualizzazionespaziale e figurativa dei cinquefattori del


metodo di studio.

Lo scopodi questosuggerimentod quello di stimolarenello studenteI'abilith di raggruppamento


delle informazioniessenziali in schemigrafici e mappecognitive, cercandodi arricchirle di stimoli visivi concreti,come le immagini, che facilitano I'apprendimentoe la memorizzazione.

suoi vertici (vedi tavola n. 4b), uno schemaspazialecon le


parolechiavee con l'aggiuntadi immaginiconcreteche aiutino a ricordaredi concettiastratti(vedi tavola n. 5).
La traduzionefigurativadei concettidi metodo,motivazione, abilitd cognitive, strategie,studio, fornisce un grande sostegnomnemonico:una immagine,infatti, si ricordapiD facilmente di una serie di parole.

ii E gratificante,infatti, riuscirea padroneggiarecon una sola


I immagine molte informazioni.
I

10

ll

't
'i

GUIDA ALLO STUDIO:IL METODO

In questo libro sard preso in considerazione


il tema del
metododi studio, mentrela descrizionedelle
tecnicheJiriudio,(sottolineare'prendereappunti,schematizzare,
archiviare)
delle strategie(di lettura,di^comprensione
e di produzionedi
un testo),delle abilitd cognitive e metacognitivl
zione,
apprendimento,elaborazione, memoriziarion",latten
r".;;;;",
transfer)e delle mnemotecnicheapplicabili
allo studio i;;"
senraradall'autorein altri libri (vedi Bibliografi - -- - "u),.

2 Il metodo

Il metodo (parola greca che significa l.via,' o .,direzione


verso una meta") b la consapevolezza
della stradapit breve,
pii veloce e piD economicaper raggiungererisultati soddisfacenti (vedi tavolan. 6).
Il metodo d indispensabilequandouna materiad difficile.
ll metodo,infatti, offre un orientamento,una guida, una map-

JTPAOA A

@,'^

I
I
).
I

Tav. 6. Visualizzazionedel concetto di metodo.

t2

r3

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

pa. SpessoI'insegnanteoffre numeroseindicazionimetodologiche, quandointervienedicendo:,,Osservatequestoschema.


Questoconcetto i un pilastro fondamentate dilla concezione
di questo autore. seguite tare procedimentoper giungire a
questi risultati."
La consapevolezza
del metodo si raggiungecon una accurata capacitddi "dialogo interiore", fatto di c-orretteautoistru_
zioni su cid che d megliofare,di autocontrollopassoper pas_
so su cid che si sta facendoe di valutazionifinali ru cid .i-," o
statofatto (vedi tavolan. 7).
Il metodod una strategiametacognitiva,inquanto fornisce
una riflessione sul modo di conoscerr, oppr"niere e ricorda_
re. ll metodod la conoscenzadeile strategiedi conoscenza.
Grazieal metodo, b possibileriflettere sui-modi di pensaree
di agire, in riferimento all'economiciti dei mezzi. ull'"ffi.ucia dei risultati.
Il metodo di studio parte dalra riflessionesul modo di apprenderee termina con I'elaborazionedi strategieper migliorare il modo di studiare.
pud impararemeglio e piD rapidamente,se si impara il
!i
modo migliore di studiare.euindi, p.imu di studiared neces-

IL METODO

sarioimpararea studiare,ciod fornirsi di un valido ed efficace


metododi studio.
Non serve"studiare di piit", se non si studia con metodo.
Il metododi studio suida e controlla il nostro modo di conoscere:
.

ci avvertequandostiamoprocedendoin modochiaro o confuso, attento o distratto, corretto o erreto,


produttivo o sterile,

ci stimola ad apprenderenel modo piir fficace,


ci indica le strategiemigliori per rielaborare le informafioni,
ci facilita l'assimilazionee la memorizzazione
di cid
che si va imparando,

.
.
.

ci spingeversocomportamentiintelligenti e creativi.

L'intelligenza, infatti, C strettamenteintrecciatacon il metodo di studio.Chi studiacon metodo.studiain modo intelligente e chi studia in modo intelligente,adotta un accurato
metododi studio.
Si ricordi, perb,che il metodosenzamotivazione,o voglia
di studiare,d arido.

COlt Oo/zeo'

sTub/ae?

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dfuh/aPDo

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ffi

Tav. 7. Dialogo interiore ed autoistruzioni.

I4

corl lto
sTUO/Afo ?

1. Il metodocomecapacitirdi autoistruzione
Il metodopud esseredefinito come la capaciti di darsidelIe corretteautoistruzionisu cid che si intendefare, su cid che
si sta facendoe su cid che si b fatto.
La capacithdi autoistruzione
consistenel controllarecontinuamenteil proprio modo di procederenella soluzionedi un
problema.

15

IL METODO

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

Chi possiedeun metododi studio si chiedecostantemente:


"Come sto studiando?Come i la mia motivazionein questo momento?Comei la mia attenzione?Comeposso migliorare la mia capacitd di apprendimentoe di memorizzazione?"

2. Le caratteristiche del metodo


riguardanoi
Le caratteristichedi autoistruzionedel metodo
seguentiaspetti(vedi tavola n' 8):

Si possonoadottareautoistruzionicome le seguenti:
"Procedi gradualmentedal generale al particolare, da una
visione globale di insiemead una visione analitica e dettagliata, dal noto all'ignoto, dal facile al dfficile, dal concreto
all'astratto, da cid che D intuitivo a cid che 2 razionale.Scomponi cid che i complessoin piccole sequenzeo piccoli passi.
Procedi lentamente: non essere impulsivo o frettoloso nelle
conclusioni. Chiediti quali sono le cause e le conseguenze
degli eventi. Sii attivo nello studio e cura il metodo di studio,
organizzandole informazioni in schemie sistemidi conoscenze. Prima di studiare, riattiva la tua motivazionee le tue preconoscenze."
In breve,il metododi studio equivalealla capacitddi darsi
delle appropriateautoistruzioninel settoredell' apprendimento.

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Tav. 8. Curatteristiche del metodo.

l6
z

'

Ia Previsione,

'
.

la progettazioneo pianificazione'
l'automonitoraggiopassoper passo'

la valutaZionefinale.

2.1. LaPrevisione
le numerose
Prima di mettersia studiare,d utile prevedere
seguenti:
le
sono
variabili dello studio.Alcune di esse
'
.

temPi(quando e per quanto tempo studiare)'


scadenze(compiti, interrogazioni,esami)'

.materialiesussidi(tibri,appunti,Computer,videodo'umentari' corsi di
registrazioni di films
'.di
istruzioneProSrammata)'
.
risorse(lezioni dell'insegnante'prerequisiti)'
lungo
scopi(obiettivi immediati'a medio termine'a
'
termine),
costi (sforzi,fatica),
'
benefici(vantaggi,incentivi' gratificazioni)'
'
successiva
La capacithdi previsioned il presuppostodella
capacithdi Progettazione'
Si pud Procederein questomodo:
disposizione?
"Cosa devo studiare? Quanto tempo ho a
d la mia situazionedi
Quaii sono i miei irerequisiti? Qual

t1

CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

partenza in questa materia? euati obiettivi specffici posso


propormi? Quali prestazioni effettive desidero raggiungere?
Per quale scopo devo studiare oggi? Dovrd
fare ii ,o"mpito
scritto? Una interrogazione orale? Comeposso utilizzari nel
modo migliore il mio tempodi studio? euali dfficottd incontrerd? Qual b il mio atteggiamentoemotivoveiso la materia?
Mi piace? Possiedoun buon metododi studio?Seprocedo in
questa direzione, quali conseguenzeprevedo? per
.fare un
buon t1ma su questo argomer.tto,di cosa ho bisogni? Dove
possodocumentarmi?Comepossorendereronrrri e tangibi_
li i miei progressi nello studio di questamateria?,,.
2.2. La progettazione o pianificazione
Dopo aver previsto le numerosevariabili dello studio,b
necessariostabiliredelle prioritd e pianificaretempi, materiali
e procedure.
Per una progettazionepii dettagliata,si pud procederenel
modo seguente:
"Per.raqgiungeretale risultato devo organillarmi in que_
sto modo. E necessariostudiare dapprima questoorgo*into,
che i basilare,e poi passerdai successivi,ordinati ii sequenza, secondoil grado di dfficoltd. Dopo svolgerd le eseicitazioni pratiche, per esserecerto di aver compresoin modo soddisfacentecid che ho studiato. per non airivare con l'acqua
alla gola, all'ultimo momento,? meglio elaborare un piino
orario delle ore di studio della settimana.E opportuno che io
definiscail metododi studio piil appropriato'in questasituaz.ione.Devo esseresen,vibilealle mie condizioni psicofisiche,
e, a tal fine, i indispensabileprevedere adeguaiepoirr, p",
evitare di studiare quando non sono pienamente'fficiente.
Devo organizzareil mio tempo di studio suila basi del mio
ritrno di attenzionee sulla basedel mio ciclo veglia-ripo,co.
se
rie.scoa raggiungerebuoni risultati, mi premierd.',

l8

IL METODO

Dopo la progettazione,si passaalla fasedella realizzazione


pratica. Si inizia a studiareconcretamente.In questafase d
una buonacapacithdi automonitoraggio.
necessariopossedere

2.3. L' automonitoraggio


Il termine automonitoraggiosignifica autoverificaed autocontrollo. Significa fqfg e*tlsqgnante a-se stpsgi"S,ignifica
i nteriori zzai;EifeSffi-iiare 1 ;Aodo ed ipp li carlo costantemente,come una abitudinedi studio (vedi tavola n. 9)
E necessarioautomonitorarsipassoper passo,ciod,controllare passoper passoquello che si sta facendoe, soprattutto,
"come" lo si sta facendo.Quandosi studiasenzaautomonitoun calo di attenzione.Quanraggio si verifica frequentemente
passoper passo,
do, invece,si studiacon l'automonitoraggio
l'attenzionecontinuaa rimaneresvegliae vivace(vedi tavola
n . l0 ) .

I/TOEOPtQ'eAlo
;Arso PR Pesso

Tav. 9. Automonitoraggio passo per passo.

19

( ;IiII) A AI,I,( ) S 'I'TID IO:IT, ME TOD O

IL METODO

f,TuDtO cotu Auao Hdrt ?oeA I c t,>


Passo Pe P6sso

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Tav. 10. Studio ed automonitoraggio.

Una esemplificazionedettagliatadella tecnicadell' automonitoraggiopub esserela seguente:


"In questomomento,la motivazioned alta o bassa?L'autostimai positiva o negativa?Le condizionipsicofisichesono
ottimali? Ho riattivato i prerequisitiT Sonopronto? Va bene.
Si parte. Adesso sto effettivamentestudiando. Come sto procedendo?Sto utilizzando bene il mio tempo? E adesso cosa
sto facendo? Sto raggiungendoi miei obiettivi? Qui sto trovando dfficoltd e non so perch. Adessoho capito: avevo trascurato questo aspetto.Devo stare piit attento. Talvolta sono
troppofrettoloso e mi capitano delle sviste.A chepunto sono?
Quanto mi manca per finire? Sento un po' di stanchezza.E
megliofare una brevepausa. Perb, prima voglio finire questo
paragrafo. Adessomi concedo una pausa. Penso che mi fard
bene.Adesso riprendo. Come mi sento dopo la pausa? Come
i il mio livello di attenzione?Questoargomentomi sta sembrando dfficile. Come posso renderlo piil accessibile? Ci
sono delle strategiespecificheche posso utilizzare in questo
caso?Potreifare, ad esempio,uno schemadei punti principali che ho sottolineato.Adesso che ho fatto questo schema,

20

come mi sento?Mi sembra di padroneggiaremeglio I'argomento.Bene.Continuocosi. Mi sto awicinando all'obiettivo?


Storaggiungendoil livello di prestazioneche avevostabilito?
In questo momentosto incontrando una dfficoltd di comprensione. Cosafaccio? Procedo oltre, sperandodi ricevereulteriori informazioni dal testo o mi fermo finchd non ho compreso in modo soddisfocentequestopunto? Sonoconsapevoledel
fatto che questo brano argomentativopresenta una elevata
complessitdconcettuale?Comeposso schematizzarei dati, i
concetti,i principi, le teorie?"
L'automonitoraggioriguarda ancheil controllo passoper
passodelle varie abilitd cognitive come le seguenti:la cono;
scenza,lacomprensione,I'applicazione,I'analisi, la sintesie
la valutazioneo capacitddi giudizio critico.
"Cosa conoscodi questadisciplina? Conoscoi termini o le
definizionipiil importanti?Ho compresoil significatodi questo concetto? Sono capace di ripeterlo o ridirlo con parole
mie? Saprei spiegarlo ad un'altra persona? Sono capacedi
individuare la catena di causa ed effetto di questo procedimento?Sono capacedi applicare questi concetti ad altre situazioni o ad altri contesti? Come posso scomporre, {iqt-inguere,discriminaregli elementidi questoinsieme?Comeposso metterli in confronto con questi altri? Comeposso-figg-ryporre questi vari elementi?Comepossoorganizzarli in un sistema coerente?Come posso integrare questenumeroseinformazioni? Comepossoprogettare questaricerca, ristrutturando da un altro punto di vista i dnti? Comeposso dare loro
una nuova impostazione?Comeposso elaborare qualcosadi
creativo in questosettore?Comeposso giudicare cid che ho
fattofinora? Quali obiezionipotrei rivolgermi rispettoall'impostazioneo alle argomentazioni?Qual i la validitd e l'attendibilitd di questamia ricerca?"

2l

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

IL METODO

2.4. La valutazione
Dopo aver finito di studiare,d necessarioverificaree valutare subito il risultato raggiunto.
Un esempiodi autovalutazionedettagliatapud esserela
seguente:
"Sono soddisfatto del risultato raggiunto? euanto mi ?
costato?Quali vantaggiho conseguito?Il rapporto costo-benefici i accettabile?Quali argomentiho appresorapidamente
e quali argomenti ho appreso lentamente?Forse dovrei studiare in modo attivo, ciod imparando, ad esempio,a sottolineare con accuratezza.Forse dovrei migliorare la mia capacitd
di prendere appunti e di elaborare mappe. Cosa mi propongo
di studiare la prossima volta? Finora, come posso definire il
mio metododi studio? E accurato? Disordinaio? Sodiisfacente? Stimolante?Non sono soddisfotto di questa ora di studio,
quindi devo rivedere Ie mie strategie di studio. E bene che
riveda attentamenteil modo in cui ho studiatofino a questo
momento.Oggi sono contentodel risultato del compito. euesta volta sono stato in gamba. Vedo che studiare in questo
modo conducea risultati molto gratfficanti. Ho fatto fatica a
comprenderequestocapitolo, ma poi ce I'ho fatta prendendo
appunti. In questa materia ho un ritmo di apprendimentopit)
Iento. Pensoche dovreifare in questomodo,per colmare le
mie lacune in questo settore dello studio".
La capacitddi valutazioneconsistenel giudicare :
.
,

.
,

il proprio lavoro ("Ho lavorato bene!"),


i propri risultati ("L'esame i stato soddisfocente".
"Sono riuscito a organizzaredei buoni schemi e
mappe concettuali!Ho fatto un buon tema!" ),
il proprio ritmo ("Ho fatto molta fatica a capire
questogruppo di concetti!"),
il proprio impegno("Mi sono impegnatomolto!"),

22

Tav. I L Aspetti cognitivi ed aspettimotivazionalidello studio.

.
.
'

le proprie abilitd ("Mi sentoun po' carentein questo settore!"),


i propri limiti ("Dovrei colmare Ie lacunein questa
materia!"),
le proprie risorse ("Adesso possiedo delle buone
mappeconcettualiin questadisciplina!").

La valutazioneriguarda sia gli aspetti cognitivi, sia gli


aspettimotivazionali.Non semprei due aspettisonofacilmente separabili(vedi tavolan. 11).
Quando uno studenteafferma: "Eureka! Ci sono riuscito!
Ho risolto il problemal", esprime,da un lato, la soddisfazione
cognitiva, ma, dall'altro, la soddisfazionepersonale.Si sta
gratificandoed autorinforzando:("Sono capace-Sonoin gamba!"). La suaautostimacrescee stimolauna pii forte automotivazione:("Questamateria mi piace. Ottengodei buoni risultati. Mi sento caPaceed fficiente. Mi piace sentirmi cosi e
voglio continuarea sentirmi cosi.").

23

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

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IL METODO

In altri termini, I'abilitd di automonitoraggio,o di autoie lo stistruzione,rendelo studentecapacedi autoregolazione


mola ad esserepiD responsabileverso se stessoe piD autonomo nello studio.
ln conclusione,il metodob lo strumentoindispensabilenel
campo del saperee dello studio.Esso fa risparmiaretempo e
fatica ed incrementanotevolmentei benefici ed i risultati.

OlrvQ UE. c'


/reczto !-Tav. 12. Quadernodel proprio metododi studio.

3. II quaderno del proprio metodo di studio


E utile predisporreun quadernoin cui raccoglierele proprie osservazionisul metodo di studio, segnandogiorno per
giorno le difficoltd, ma anchele regoleempiricheche si ritengono efficaci ed adatteal proprio stile cognitivo (vedi tavola
n. 12)
Su tale quadernosi possonoannotare,ad esempio,le autoistruzionielaborateper svolgereun tema:
"Quando devofare un tema la prima cosa a cui devopensare i se ho compresobene la richiesta contenutanel titolo.
Dopo devo cercare di rintracciare nella memoria tutto cib che
D pertinentecon l'argomento da trattare. E importantissimo
abbozzareuno schemadelle varie parti del tema. Devo stare
attentoa scriverein modosemplicemrt vivace,Devo curare l'equilibrio della composizionee l'architettura delparagrafo, ecc.".
In questomodo si rendevisibile e tangibileil proprio metodo di studioe si d in gradodi correggerlo,migliorarlo e personalizzarlo.

24

25

3 La motivazione
versolo studio

La motivazioned la spintache animae sostieneun'azione


o un comportamento,per soddisfarei propri bisogni.
Una forte motivazionestimola un comportamentodecisoe
direttoallo scopo,mentreuna debolemotivazioneproduceun
comportamento
incertoe confuso(vedi tavola n. l3).

Una forte motivazionefa riversarenello studio un forte interesse,una intensavoglia di apprendere,una solidatenaciadi
fronte alle difficoltd. In definitiva, una forte motivazionerende piD probabileil successoe la gratificazionenello studio.
La motivazionedeterminacid che si deve ricordaree cid
che si pud dimenticare.
Si ricorda piD facilmente cid che interessa,cid che piace,
cib che d utile (vedi tavolan. 14).
Si dimenticapiD facilmentecib che d noioso,cid che non
piace,cib ched inutile.In altri termini,si dimenticafacilmente quandonon si b motivati a ricordare,perch6,in tal caso,le
informazioni appreseperdonoimportanzae rilievo e vanno a
finire sullo sfondodella nostramemoria.

27

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

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LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

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Tav. 14. lrt motivazione a ricordare.

il desideriodi imparare e la conseguenteconsiderazionepositiva, o valorizzazione,dello studio,

il desiderio di fare bella figura e di impressionare


gli altri,

il desideriodi competerecon se stessi("Sono in


gambao no?"),

il desiderio di avere successoe di eccelleresugli


altri, oppure il desiderio di dimostrare agli altri il
proprio valore ("Vifard vedereio di cosasono capace"),
il desideriodi compensarelefrustrazioni ("Non riesco in questocampo,ma riuscird nello studio"),

Tav. 13. Motivazioneed azionefficace.

In breve,solo la motivazione,accompagnatadal metodoe


da strategieefficaci, garantiscecon certezzail successonello
studio.
.

1. I fattori della motivazione verso lo studio


Quali sono i fattori che creano una motivazione verso lo
studio?
Facciamouna brevelista:

28
5-

.
.

il desideriodi riceveregratificazioni ambientali,


il "dover" sostenereun esameo una interrogaTione
(talvolta, senza lo stimolo di una interrogazioneo
di un esame,si studia di meno o molto poco),

le abitudini di studio.

il precedentesuccessoo insuccessoscolastico,

29

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

la consapevolezza
delle proprie attitudini ("Riesco
bene in quasi tutte le materie"),

I'interessamentodella propriafamiglia,

la personalitd dell'insegnante ("E un insegnante


che ti fa amare Ia materia che insegna"),
l'organizzazionedidattica della scuola che si frequenta.

II

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

La motivazioneinternad intrecciatacon il desideriodi automiglioramento,con il piaceredi apprendere,con la curiosith


di scoprirenuove soluzioni,con l'eccitazionedell'autocompetizione(sfidacon se stessi),con l'obiettivo dell'autorealizzaz\one.

Ognuno di questi fattori incide sulla motivazione di uno


studente.in modi ed in eradi diversi.

La motivazioneesternad intrecciatacon la necessitddi


evitarerimproverie punizioni,con la pressionea compiacere
gli altri, con la bramosiadi esibirsie di fare bella figura,col
bisogno di ricevere lode ed approvazione,con la smaniadi
competerecon gli altri.

2. Motivazione intrinseca ed estrinseca

Di fronte alle frustrazionio alle distrazioni,la motivazione


internad pii resistentedi quella esterna.

Si distinguonodue tipi di motivazione:quellainternao intrinsecae quellaesternao estrinseca.


La motivazioneintrinsecascaturiscedai valori e dagli interessi dello studente;la motivazioneestrinsecascaturisceda
stimoli esterni,che, spesso,coinvolgonosuperficialmente
la
personalithdi uno studente(vedi tavolan. l5).

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3. La forza della motivazione


Una forte motivazioneb indispensabile,
soprattutto,quando si incontranoostacoli,difficolte e frustrazioni.Le difficolth
nello studiosonoinevitabili,perchdlo studioimplica la fatica,
I'impegno e lo sforzo.Per affrontaretali difficolti si pud agire
in due direzioni: migliorare il proprio metodo di studio e accenderela motivazioneo la voglia di studiare.
E necessario
chiedersi:
"Quanto mi interessacib che stofacendo? E veramente
importanteper me? Quanto b importante?"
Solo se si riescea fare emergereuna forte motivazione,d
possibileaffrontareagevolmentele difficoltd.
Agendo sulla propria motivazione,si pud modificare il
peso e la dimensionedelle difficoltd di studio: essepotranno
sembrarepiD semplici e piD facili da affrontaree risolvere.

Tav. 15.Motivazioneinterna e motivazioneesterna.

30

3l

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

borare un autocontrattodi impegno con se stessi,pianificare


lo studio, automonitorarsipassoper passo,elaborareun piano
per autorinforzarsi.
4.1. Curare I'autostima

068olE

E"!?"r"/$ /)
4K
Tav. 16. Motivazioneforte e motivazionedebole.

Con un'alta motivazione,le difficoltd sonopercepitecome


risolvibili. Con una bassamotivazione,le difficolti sembrano
insolubili,e sonoaccompagnate
da sensazioni
di sfiduciae di
"Non ce la faccio! Non ce la fard mai" (vedi
autosvalutazione:
tavolan. 16).

"E necessarioche io mi liberi dalte immagini negativedi


me stessocomepersona e di me stessocome studente.Devo
cercare di sostituirle con immagini positive (vedi tavola n.
l7). Devo curare la mia autostima:se i alta, mi sentocapace
e cid aumenta la probabilitd di avere successo;se D bassa,
sento che non ce la fctrb mai e che sono una frana e cosi allontano da me la probabilitii di avere successo.E necessario
che io impari ad interrompere,con la tecnica dell'autoistruzione, il circolo vizioso del dialogo interno dell'insuccesso."

r+

In breve:non sonole difficolti che inibisconouna persona,


ma lo scarsolivello di autostima,la debolezzadella motivazione e la povertddelle risorse.
Quando si d motivati, le difficolti sono percepitecome
opportunitddi automiglioramento,
e non come minacciadi
fallimento.

4. Alcune indicazioni per automotivarsi verso lo


studio
Come si pub raggiungereun'alta motivazione?

'

Alcune indicazioniper automotivarsiversolo studio,con


la tecnicadel"dialogo interiore" o capacitirdi autoistruzione,
sonole seguenti:curareI'autostima,valorizzarelo studio,ela-

32

Tav. 17. Curare l'autostima.

4.2. Visualizzarsi positivamente


"Devo imparare a visualizzare c'on chiarezza i risultati
positivi che mi aspetto ed imparare quasi a preguslarli: in
questomodo,mi sentomnggiormente,notivatoa raggiungerli."
1a

JJ

CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

4.3. Valorizzare lo studio

4.5. Pianificare te attivitir di studio

"Devo valorizzare lo studio, la scuola e la cultura. Solo se


riesco a valorizzarli, riesco a concentrami e ad impegnarmi.
Devo riuscire ad inserire il valore dello studio ail'interno dei
miei valori esistenziali.Pertanto, non devo studiare solo per
trovarmi un lavoro, ma devo studiareper scoprire il piacere
di apprendere."

4.4. Elaborare un autocontratto


"ln questasettimanami impegno(vedi tavola n. Ig) a studiare in questo modo, utilizzando questo tempo; voglio raggiungere questi risultati; se, alla fine della settimana, o alla
scadenzadi questa data, sard riuscito a mantenerequesto
impegno, mi premierd in questo modo. Se non manterrd
fede
a questo mio impegno, mi toglierb questopremio o beneficio.
In questomodo mi ? piilfacile esercitareI'autocontrollo,concentrarmi nello studio, affrontare i conflitti di motivazioni,
come,per esempio,il conflitto ta il volermi divertire e il do_
ver studiare."

"E utile pianificare le mie attivitd di studio. Devo fare una


accuratadiagnosidei miei bisognidi studio ed eraboiarestrategie per soddisfarli. Devo fissare obiettivi realistici e devo
verfficare i risultati. Devo stabilire delle prioritd.
euali sono
gli obiettivi immediati?Quali sonogli obiettivi a mediotermin.ee quali sono gli obiettivi a lungo termine o
finali? Devo
diventare consapevoledi tutto cib che comporta lo studio:
investimentoaffettivo,metodo,materiali e strumenti,contenuti e strategie-Il fatto che sia io a gestire il mio tempodi studio, aumenta il sensodel controllo ed i gratificante perc'hdrni
sento autonomo, responsabileverso me stessoe capace di
prendere decisioni."

4.6. Automonitorarsi
"La conoscenzaimmediatadei risultati del mio studio mi
aiuta ad autoregolarmipiii rapidamentee rinforya i compor_
tamenti che hanno avuto successo.Devo usare l'autontonito-

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Tav. I 8. L'autocontratto.

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4A op fA,4/A HAUro OA Lc4 ft r.a


= .9COBAql/At/V4,
Tav. 19. L'avvicinamento alla meta.

34

35

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

raggio passoper passo.Devo controllare spessoil mio livello


di attenzioneper studiarenelle condizionimigliori. Ogni tanto devofermarmi, per fare delle pause di riflessione e per verificare come sto procedendoil mio studio. E utile segnaresu
unfoglio i passi di avvicinamentoalla meta: metterduna crocettaper ogni cinquepagine studiatee memorizzatefficacemente. Cosi vedrd concretamentecome sta procedendo il mio
studio. Ho notato, infatti, che.studio di piil quando vedo che
mi sto awicinando alla meta.E un rinforzo per me. Mi scoraggio, invece,quandoIa vedomolto lontana (vedi tavola n. l9)."

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&2t IUCCSIO

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4.7. Autorinforzarsi

&r+S* Au@Jr/r7a

"Per tenere alta la mia motivazione devo predisporre un


piano di autorinforzi: un autorinforTopassoper passo mentre
studio ed un autorinforTofinale se ho ottenuti buoni risultati
(vedi tavolan. 20). Seho successo,i giusto valorizzarmiripetendomi mentalmenteche sono stato in gamba e che posso
esseresoddisfatto di me. Se ho un insuccessomi devo inco-

Tav. 21. Motivazionee successo.

raggiare. Con I'autorinforzopotrd affrontare fficacemente


frustrazioni, insuccessie dfficoltit, e potrd acquisire stabil'
menteun abito di costanzae di perseveranza.Possoelqborare tale piano di autorinforlo nell'autocontratto."

5. Motivazione e successo
La motivazione crescequando si ha successoe decresce
con I'insuccesso(vedi tavolan. 2l).

illroeru&eeo

BRAUO

ll successod un rinforzo positivo dell'autostima("Sono in


gamba").L'insuccessod generalmente
una minacciaper I'autostima ("Sono un fallito"). Il successocrea un forte legame
passatadi successo
tra I'esperienza
e l'aspettativadi un nuovo
una personae la stimosuccesso,
che disponefavorevolmente
la positivamenteverso successifuturi.
L'insuccessocreauno circolo "vizioso" (vedi tavolan.22)
tra situazionedi insuccesso-bassa
autostima-disinteresse-nuopiDbassaautostima-nuovo
insuccesso,
ecc.
vo insuccesso-una

Tav. 20. L' autorintbrzo.

36

3I
--

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

a\

/ri/succsso
frff#,r^ saK<soit#rrro
\/

\/

Tuv. 22. Relazi)ne tra successo,insucce.sso


e uutostima.

Il successo
creaun circolo "virtuoso" tra situazionedi sucpositivodi s6-entusiasmo-aspettativa
cesso-concetto
di nuovo
successo-raggiungimento
di un nuovo successo-maggiore
autostima,ecc.
La tendenzaal successoscolasticodipendedalla forza della motivazione,dalla probabilitddi successo,
dagli incentivi,
rinforzi positivi o riconoscimentiraggiunti.
Per far emergerela voglia di studiared necessariosperimentare,oltre lo sforzo,ancheil successocome studente("Ho
preso un bel voto") e come persona("Sono un ragazzodotato").La voglia di studiaresvaniscequandosi sperimentauna
lungaseriedi insuccessiscolastici,che minanol'autostimadi
se stessicome studentie come persone.

negatle ("Devo
il fare qualcosae la paura di conseguenze
paura
riuscire
a superarlo");
di
non
questo
ma
ho
esame,
fare
il conflitto tra il fare qualcosae il sentirsiinadeguato("Devo
studiare,ma mi sentounafrana. Sono stupido.Non ho Ie ca'
pacitd.").
In un conflitto tra oppostemotivazioni, prevarri, naturalmente,la piD forte; qualunqueessasia, ma la pii forte.
Il modo migliore per risolverei conflitti tra le diversemotivazioni d quello di favorire, dentrodi noi, vna"democratica
discussione", chiedendosi:
"Cosa voglio? Cosa voglio veramente?Cosa voglio piil di
tuttoT Voglio questo,ma anchequest'altro! Comepossoequilibrare questediversee contastanti esigenze?Pensoche sia
megliofare prima questoche ? pii importanteo urgentee poi
fard quest'altro!"
Attraversotale democraticadiscussione,si potrannochiarire i vantaggie gli svantaggidi ogni esigenzain conflitto, i

0il/gPtrr

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0ru5;B717,

STUD/A

6. Il conflitto tra oppostemotivazioni

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Dtue:ertrt

Il tipo piD frequentedi conflitto tra oppostemotivazioni


(vedi tavolan.23) d quello tra il dovere("Devi studiare,perchi devi studiare.Se non studi sarai punito, penalizzato")ed
il piacere ("Non i divertentestudiare. Lo studio i faticoso.
Voglio divertirmi.").
Altre situazionidi conflitto sono le sesuenti:il conflitto tra

38

39

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO


LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

. i benefici;gli aspettipositivie quelli negativi,


gli aspet_
:o:li
tr necessari
e quelli superflui.

si tratta,in altri termini, di riuscire a parlare


a se stessi.

con Ia tecnicadel diarogointerioredi "contrattazione


creile
parti.in conflitto" (vedi tavolan.24), si permette
a se stessidi
ascoltare.leragioni di ogni parte deiia propria
personaritie re
obiezionidelle altre purti; itta fine, dopo il
dibattitointerno,
sard pii facile trovare una soruzion. di
.hia.iricazione o oi
compromesso.

+
+

7. Prima lo sforzo, poi il premio


E.bene.fare-dapprima
cid che d meno piacevole(,,prima
_
studio,poi mi diverto'.,)e dopo quello che pin
E
piu".uot". in
tale sequen
za,l' attivitdpiacevoreche vienedopo lo sforzopud
essere"percepita"come "premio" per Iautodisciphnu
eo'uutocontrollo esercitatisu se stessi
1':sonostato bravo. Adesso.

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Tav. 24. In contrattazione


fra le parti in conllirro,

40

perd, mi diverto). La sequenzainversa (,,prima mi


diverto e
poi studio") induce a rimandaregli impegni con il
rischio di
non eseguirlimai.

8. Quandouna materia diventasimpatica

STu674 P5'

Ppureq4t,

Tav. 25. Materie simpatiche e materie antipatiche.

F1artv,>

Non tutte le materie di studio sono simpatiche.Alcune


di
essepossonosuscitareanchedelle forti antipatie.
L'atteggiamento,versole materiepud variare da un atteg_
.
giamentopositivo di attrazionead unatteggiamentonegativo
di repulsione(vedi tavola n.25).
k causedella simpatiao deil'antipatiasono morteplici.La
maggiorpartedi esseaffondanore loro iadici neila motivarzione
o
demotivazioneversolo studio;altredipendonodall' att"ggiu."n_
to positivo o negativo.entusiasta
o apatico,deil'insJfnante.
una materiadiventa^rapreferita,quandostudiandorasi raggiungonorisultatigratificanti,che rinforzanoI'autostima
derlo studente:

4l

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

"Sono riuscito ad avere buoni risultati in questamateria.


Mi sento capace di affrontare ulteriori dfficoltd. Mi sento
bravo. Mi ritengo intelligente.Mi piace studiare. Continuerda
studiareancora di pii.t. Voglio approfondirequestoargomento."

quandouna materiab vissutanegativamente,


come inevitabile
insuccesso,lo studentesi rifiuta di studiarlaper evitare ulteriori ferite alla propria autostima("Non voglio nemmenosentirla nominare").

L'insieme di questesensazionipositive proiettauna luce


favorevolesu tale materia,che viene percepitacome piacevole e viene studiatacon piil impegno e migliori strategie.Tale
maggioreinvestimentoaffettivo, accesodalla motivazioneed
illuminatodal metodo,alleviail pesodella faticadello studio,
almeno per tale materia.

In tali condizioni, si verifica un disinvestimentoaffettivo


("Non mi interessapiit niente"), che generaun enormesenso
di affaticamento,anchedi fronte a piccole difficoltd, accompagnatoda insoddisfazionee frustrazioneed, in alcuni casi,
angosciae panico.
9.1. Si pud modificare I'antipatia verso una materia?

9. Quando una materia diventa antipatica


Una materiadiventaantipatica,oppureodiosa,quandononostanteI'impegno, si conseguonoin essaripetuti e frustranti
insuccessi,che generanosensazioninegative verso quella
materia,versol'insegnante,versose stessie versole proprie
capacithmentali. In tale contesto,il livello dell'autostimad
minacciatodal dubbiodi non essereintelligentio di non essere all'altezza,ed b corrosodalla pauradi esseregiudicati inetti
e incapacianchedagli altri:
"Pur studiando,faccio semprefiasco. Non sono riuscito
ancora a prendereun voto soddis.facente.
Non ci riuscird mai.
Non mi sentoproprio tagliato per lo studio di questamateria.
Forse non sono per niente intelligente.Mi sono illuso. Sono
unafrana. Sono un fallito."
L'insieme di tali sensazioninegativefa apparirela materia
in una luce molto sfavorevole("Non mi piace studiare questa
materia. E assurda,incomprensibile,insopportabile, odiosa").
Nessunoinvestela propriaenergiaed impegnoin qualcosa
che conduceinevitabilmentea sensazionidi delusioneo insuccesso.
Non d logico, n6 b economico,investirela propria
energianella prospettivadi un fatale insuccesso.Pertanto,

42

Si pud modificareI'antipatiaversouna materia,fino a farla


diventaresimpatica?La rispostad si.
E possibile,ma alle seguenticondizioni.
E necessario:
.
.

rivalutare tale materia da un altro punto di vista,


per poter riattivare o elaboraremotivazionipositive,
ricostituire o rafforzare il proprio livello di autostiffiO,

impadronirsi di un ottimo metododi studio e di ottime tecnichedi apprendimentoe di ntemorizzazione,

impararea investiremeglio il proprio impegnonello studio,

saper individuare i prerequisiti o i concettifondamentali di quella materia e studiarli con ordine,

imparare a osservare e a valorizzare i piccoli progressi e a premiare Ia propria forza di volontd e


tenacia,

chiedereaiuto a persone competenli:insegnanti,


pedagogistie psicologi.

43

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

10. Ognunob arteficedelle proprie motivazioni


Ognuno d artefice delle proprie motivazioni, sia di quelle
fiacche sia di quelle forti.
Ognuno, nel proprio dialogo interiore, ',costruisce,'frasi,
ragionamenti,riflessioni,che conduconoad una valutazione
positivao ad una valutazionenegativadi se stessio della realtd.
Uno pud dire:

--nL
PttuQPer

"Non sono capace. Non sono tagliato per Io studio. Non


sono intelligente!".
Questefrasi riducono a zeroil livello della motivazione.

Tav. 27. Fattori di uno studio efficace.

Un'altra personapud dire a se stessa:


"Ci possoriuscire, a patto che ogni attivitit che mi proportgo abbia per me un valore vitale ed esistenziale.,,

una stella" e suggeriscedi trovare delle alte e nobili motiva_


zioni. Motivarsi significadare un significatoed un valore a
cid che si fa.

Questasecondariflessionepud portare la motivazionead


esserepotenteed efficace.

Se non si d motivati,d benenon studiare.E necessario


elaborare una buona motivazioneprima di studiare.

Un proverbio popolareafferma: "Attacca il tuo carro ad

Si renda significativo cib che si deve impararee I'apprendimentosardpit facile e gratificante.

La motivazionefornisce aggancicognitivi e ,,inchioda,,i


ricordi nella memoria(vedi tavola n.26).

t;:b
k

In breve, i fattori di uno studio efficace sono i sesuenti


(vedi tavola n. 27): 1. forte motivazionead apprendJre,2.
materiee stimolididatticisignificativied entusiasmanti,
3. atti
di studio effettivo, 4. rrnforzi e riconoscimentiper i risultati
raggiunti.

Tav. 26. Motivazione e buona memoria.

44

45

4 Lo studio

Per studiareefficacementebisogna"saper studiare", ciod,


studiarecon metodo.
Il metodo di studio comporta la conoscenzadi come studiare,di quantoe quandostudiare,di come funzionaI'apprendimento e la memoria,di come si stimola l'attenzionee la
motivazione.
Il termine studioderiva dal latino "stLtdere"e significa"applicarsi con irnpegnoo attivamentea qualcosa". Lo studio
implica,dunque,il concettodello sforzo,che,perb,pud essere
alleviatodal metodoe dalla motivazione.
Il metododi studio,con la tecnicadell'automonitoraggio
che le b propria, fornisce Ia consapevolezz{dellavia migliore
per raggiungererisultati soddisfacenti.
La motivazioneforniscela spintae I'entusiasmoda incana(vedi tavolan. 28).
lare nell'apprendimento
Studio come investimentodi impegnoed energianel campo dell' apprendimento.
Lo studio b un investimentodi impegno e di energianel

4l

-,

CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LO STUDIO

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P,ee

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EL]
Tqv. 28. Studio come iny,estimentodi impegno ed energia nel campo
dell'apprendimento.

campodell'apprendimento:
si parteda stimoli costituitida informazioni,si procedeattraversouna attiva e intensaelaborazione dei contenutie si terminaproducendoabiliti, prestazioni e conoscenze.
Lo studio comprendemolte abilitd cognitive. Alcune di
essesonole seguenti:I'attenzione,la concentrazione,
la com_
prensione,la rielaborazione,I' assimilazione.
Comprende,inoltre, delle abiliti piD specifichecome le se_
guenti: prevederecosasi dovrd studiare,porsi delle domande
sistematiche,leggereaccuratamente,
sintetizzareschematicamente,verificaree valutareI'apprendimento
(vedi tavolan.29).

1. Analogia delle api: lo studio come rielaborazione


Seneca,filosofo latino (4 a.C.-65d.C.),nellaletteranume_
ro 88 a Lucilio, illustra,con I'analogiadelleapi,una stimolan_
te sintesidi cosadebbaesserelo studio(vedi tavolan. 30).
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Tav. 29. Abilitd di studio,

Nel nostro studio- egli scrive- "imitiamo le api: esse,errando qua e ld, suggonoi fiori adatti al miele; e tutto quello
che portano all'alveare lo dispongonocon ordine nei favi...
anche noi dobbiamo imitare le api: cominciandocol distinguere- perchd cosi meglio si conserva- quantoabbiamoraccolto dalle diverseletture; poi, col diligente lavoro dell'inge-

49

LO STUDIO

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

2. Le caratteristiche fondamentali dello studio


Le caratteristichefondamentalidello studio, inteso come
investimentoaffettivodi energiaed impegno,sonole seguenti:
I. la consapevolezza
del valore dello studio,
2. l'interesse,
i

3. la costanza,
4. il metodo.
Tali caratteristichefornisconoallo studio ulteriori fonti di
energia,che ne garantiscono
I'efficaciae la produttivith.

Tav. 30. Analogia delle api: lo studio come elaborazione.

gno, dobbiamofondere in un pensiero coerenteil frutto delle


diverseletture, in modo che, quand'anchenon si possanonasconderele fonti a cui abbiamo attinto, tuttavia appaia che i
nostri scrini hanno un'improntapersonale.Questostessoprocedimento si compie naturalmente nel nostro corpo, come
possiamoconstatarenoi stessi:il cibo che prendiamo,finchd
rimane qual d, senzaessereintaccatodai succhigastrici, ci i
di peso; ma in seguitoalla digestionesi trasformain sanguee
in energiafisica. Facciamo lo stessocon quel cibo che alimenta il nostro spirito: quando l'abbiamo ingerito, non lasciamoloqual i, ffinchd non ci resti estraneo.Dobbiamo digerirlo: altrimenti non si trasformerdin energieintellettuali,
ma in un pesoper la memoria.Prendiamoquestocibo comesi
conviene,e assimiliamoloin modo che,da elementidisparati,
si formi una sola cosa,proprio comenumeri molto diversifra
Ioro si confondonoin un'unica somma.Facciamo anche noi
cosi: il contributodi altri autori scompaia,assimilatonel prodotto del nostro ingegno.E anche se nella tua opera trasparird I'autore che ammiri e che ? impressoprofondamentenel
tuo animo, vorrei che la somiglianzafosse quella di unfiglio,
non quella di un ritratto: il ritratto i una cosa morta."

50

2.1. Consapevolezzadel valore dello studio

I
I

La consapevolezza
del valore dello studio nascedalla consapevolezzadi s6, delle proprie attitudini, dei propri scopi e
motivazioni,dei propri stili cognitivi e delle propriestrategie
(vedi tavolan. 3l).
Gli studentimigliori solitamentepossiedonoun alto grado
di consapevolezza
di s6, del proprio valore, delle proprie risorsee dei propri scopi.
Chi valorizzalo studio,studiameglio ed imparadi pin.

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Tav. 31. Valorizzazionedello studio.

5l

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LO STUDIO

prie motivazioni, prima di studiare.Colui che dimostrerdinteresse,partecipazione,


coinvolgimentoin cid che studia,ricaverd maggioregratificazionee profitto nello studio.
Cosa si pud fare di fronte ad argomentinoiosi?
Si pud renderlii nteressantiricorrendoall' automotivazione.

Tav. 32. L'interesseper lo studio.

E necessariomodificare in modo positivo le proprie convinzioni sullo studio,prima di mettersia studiare.

2.2. L'interesse
Leonardoda Vinci (1452-1519)ha affermato:
"Si come il mangiaresanzavogliafia dannosoalla salute,
lo studio sanza desiderio guasta Ia memoria e non ritien cosa
che la pigli".
In altri termini, tutto cid che si fa controvogliad dannoso,
anchese, di per s6, fossela cosapii utile o piD importante.
L'etimologia latina della parola"interesse"significa "essere dentro", ciob, esserecoinvolto intimamentecon quello che
si fa e parteciparetotalmentead esso(vedi tavola n. 32).
Un proverbio afferma:
"Quel che ascolto dimentico,quel che vedo ricordo, quel
chefaccio capisco".
Solo "facendo" le cose(secondo Ia massima "learning by
doing", imparare facendo), solo immergendosiattivamente
nello studio,solo amandocid che si studia,d possibileapprendere facilmente,comprenderechiaramentee ricordarefedelmente.
Pertanto,b necessarioriattivare i propri interessie le pro-

52

5-

Per rendereinteressante
e stimolanteuna materiadi studio.
d necessariodialogarecon se stessi.per scoprirel'importanza
di cid che si devestudiareo per valorizzarele materiedi studio.

Non d produttivo,infatti, studiaremalvolentieriargomenti


ritenuti noiosi o inutili.
Con I'automotivazionesi possonotrovareaspettiinteressanti anche in materie ostiche o difficili ("Voglio sfidare Ia
mia capacifi di comprensionedi fronte a questoproblema
molto dfficile. Voglio mettermialla prova!").
2.3. La costanza
Un impegno saltuarioconducealla dispersionedelle energie e all'insoddisfazione.Solo un impegnocostantegarantisce
risultatisoddisfacenti.
Un proverbiolatino dice;"Gutta cavat lapidem,non vi, sed
sempercadendo":ula g-9._cqia
riescea scavareanchela pietra,
non per la sua forza, ma per la sua costanza.
Non d sufficiente,quindi, avereI'intenzione di studiare.E
necessarioancheriuscire a tradurreI'intenzionedi studiarein
una sequenzadi azioni concrete,graduali e costanti(vedi tavola n. 33).

53

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

/& " @
/.UftrpttopF

LO STUDIO

Uno sportivo, che non si impegnanell'allenamentosistematico e regolare,non vincerh alcunagara, pur avendodelle
buone capaciti. Cosi uno studente,anchese dotato,non conseguirdbuoni risultati scolastici,se non si impegna.

DEsbeero
2.3.1. Analogia tra studio e sport

ute6
olsrhvE

ATTUATl
Tav. 33.Distinzionetra intenz.ioneed attuttzione.

La costanzadell'impegnonello studiosi pud ottenereattraverso una continuacura della propria motivazione("Perchd


sto studiando?")e attraversola tecnicadell'automonitoraggio
("Come sto studiandoin questo momento?Sono ben sveglio
ed attento?").Lacostanzad la sommadi numerosipiccoli atti
(vedi tavola n. 34). La
di autocontrolloe di concentrazione
costanzadell'impegnosi manifestaanchecome disponibilith
ad esercitarsiin modo sistematicoe come resistenzaversole
interferenze
e le distrazioni.

Per sottolineareI'importanzadell'impegno nello studio, si


pud proporre la seguenteanalogiatra I'apprendimentonello
studio e l'apprendimentonello sport.Tale analogiapub essere
persuasiva,perch6molti studentihannoesperienzadello sport
e di cid che essocomporta(vedi tavolan. 35).
E noto che I'apprendimentonello sportrichiedemolta concentrazione,capacitddi automonitoraggio("Devofare in questo modo. Devo migliorare questomovimento.Devo stare attentoa questopunto"), di autovalutazione("Qui hofatto bene.
Qui invecenon sono riuscito benecomevolevo") e di autorinforzo ("Bravo. Ce I'ho fana. Evviva!"), e, soprattutto,molta
pratica ("Ancora un'altra volta. Prova di nuovo. Di nuovo
ancora."),

COSTAil?A
AU@@^TPOGO

AAceourpozzo (
*A4oatur,eouo
,
&UTTcopTAotco

Tav. 35. Analogia tra studio e sport.

Tav. 34. Costanza ed autocontollo.

54

55

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LO STUDIO

Lo sport richiede un atteggiamentomentalepositivo di fiducia in se stessi,per incoraggiarsiquandosi d di fronte a una


difficoltd ("Non considerarequestedfficoltii come causedi
sicuro fallimento, nta come opportunitdper migliorarti e per
competerecon te stesso!"),e di tenaciaper conservarealto il
livello dellapropriamotivazione.

APPB6lJDEE

Si deve, inoltre, organizzareun piano di allenamento,per


integrarelo sforzo con il rilassamento.
e metodo,autoAnchenello studioci vuoleconcentrazione
autovalutazione
ed
autorinforzo,
fiducia nelle
monitoraggio,
proprie capacithe una accurataprogrammazionedelle proprie
fatiche.

B/LhSo,eAee

TAS|

o
STADT
^Lto

llsnoRt t?AeF
2.4. La cura del metodo di studio
Lo studentemotivato versolo studio avvertela necessit)di
aver cura del proprio metododi studio.
APPLI CAPC 4-r 8-tc
TPApsrFQ
"----"t *

E motivato:
.

a piantfi.care il proprio tempo di studio,

a sviluppareabilitd cognitive e strote&iefficaci,

a valutare Ie proprie prestazionied i propri risultati.

Egh apprezzail valore delle varie strategiedi studio come


le seguenti:
.

l'evidenziaree il sottolineareIe parole chiave,

il prendere appunti delle idee piil importanti,

lo schematizzare,

I'uso di mnemotecniche.

56

Tav. 36. Fasi dello studio.

Uno studio corredatoda tali strategie,oltre a diventareefstimolantee


ficace, pub essereanche molto entusiasmante,
gratificante.
Consideriamoadessoaltre caratteristichedello studio.

3. Le fasi dello studio


Lo studio,come d statodetto,comprendenumeroseabilitd
cognitive. Concentriamociadessosu quelle emergonocon
maggiore evidenzadalle varie fasi dello studio. Nei capitoli

57

LO STUDIO

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

seguentisarannoanalizzatii tempi dello studio, i contenutie


le modalith attive di apprendimento.
Possiamodistinguerelo studio in varie fasi. Le pii importanti sono le seguenti:apprendereo incamerareinformazioni,
rielaborarle,memorizzarle,recuperarlee trasferirlenella pratica o in altri settoridel sapere(vedi tavolan. 36).
3.1. Apprendere
Per prima cosa,si devonoacquisire("incamerare","introiettare") le informazioni.A tal fine, d necessarioconoscerele
leggi dell'apprendimento,per poter apprenderenel modo migliore.Ad esempio,si apprendemeglioquandosi riattivanole
preconoscenze,
quandosi rielaboranole informazioni,quando
si integralo "studio dal basso"con lo "studio dall'alto".
3.1.1. Lo studio dal basso e lo studio dall'alto
E benedistingueretra"studiotlal basso"e"studio dall'alto" (vedi tavolan. 37).

Lo "studio dal basso" indica lo studio fatto sul testo, al


quale ci si accostacon molta cura, precisione,f-edeltded oggettivitd.
Lo "studio dall'alto" indica lo studio guidato dai propri
interessi,preconoscenze
e aspettativee condensatoin appunti,
schemie mappe.
E necessarioriuscire a integrarelo"studio dal basso", che
richiede molta disciplina,con lo "studio dall'alto", che b pii
personalizzato
ed eccitante.
3.2. Rielaborare
Le informazioni non devono essereingoiate,ma assimilate. E necessariorielaborarle,ciod lavoraresu di esse:estraendo parole chiave, prendendo appunti, costruendoschemi e
mappe,articolandoreti tematiche.
Rielaboraresignifica collegarei nuovi apprendimenticon
tutto cid che gii si conosce.Stabilendosemprenuoveassociazioni e connessionid quasi impossibiledimenticarecid che si
d appreso.Si dimenticaquandonon si rielaboracontinuamente cid che si apprende.

Ifadlo
.0Au'ALro
3.3. Memorizzare
E pii facile memorizzarele informazioni quando sono state rielaboratedallo studente,attraversoappunti,sommari,parafrasi, tabelle,grafici, schemie mappe.

/k74pAe

37. Integrare b studio dull'alto

con lo studio dal basso.

58

E utile, a questoproposito,conoscerele leggi della memoria. Con tale conoscenzad possibile elaborareefficaci mnemotecnichee rapide strategiedi recuperodi cid che b stato
appreso.

59

LO STUDIO

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

3.4. Applicazione o transfer


Dopo aver ben assimilatole informaziom, b necessario
esercitarsia lungo nell'applicazionepratica,trasferendolecreativamenteda un settoread un altro e cercandodi risolvere
problemi semprenuovi nei vari campi del sapere.
Il ciclo completodello studioriguardatutte questefasi.
Non b sufficiente,percid, considerarelo studio solo come
una attivith di incameramentodi informazioni.Molti studenti
dicono spesso:"Ho studiato,ma adessonon mi ricordo". Con
questaespressione
indicanoche si sono fermatialla fasedeldelI'incameramento.
ma non hannocuratole fasi successive
recupero
della
della
e
la rielaborazione,
memorrzzazione,del
applicazionepratica delle informazioni acquisite.Per tale ragione, la loro prestazionenon b soddisfacente.

//6/roaz?a'e

PrctaBoBaee

ABCfl/U/ABF

Bz APHtcaPe

Lo studio d efficace quando si rielabora e si memorizza


(vedi tavolan. 38).
accuratamente
I sei capitoli seguentiamplierannoil concetto di studio.
Essi rispondonoalle seguentidomande:
a

Quando studiare?
Quanto studiare?

Cosa studiare?

Come studiare?

Dove studiare?

In quali condizionipsicofisiche?

Tav. 38.Rielaboraree mentorizzare.

Si terminerdcon alcune indicazioni su come affrontare e


superareI'ansiadegli esami.

60

61

5 Quandostudiare

Cominciamocon delle domandedi automonitoraggio.


"Quali sonoper me le ore della giornatctpiitfavorevoli allo
studio?E megliostudiarela mattina o la sera? Qual ? il modo
migliore per inseriredelle pausedi riposo durante il tempodi
studio/ Quandonti sentopiil concentrato?In quali ore clella
giornata mi sentogeneralmentepiil aJfaticato?Considerando
questecaratteristichedel mio ritmo di attivitd-riposo, come
possogestire il mio tempodi studio? Quanto tempodi studio
devodedicarea questamateria?Quantepoginedi storia riesco a leggere e a schematizzarein un'ora? Questadistribuzione del mio tempo corrispondealle mie necessitde scopi?
Perdo tentpo?Mi manca il tempo?"
Da questedomandeemergela necessithdi:
.
.
.
.

individuare le proprie dfficoltd nella gestionedel


tempo di studio,
cottosceree rispettare il proprio ritmo di attivitdriposo,
conoscereIe proprie anitudini, il proprio ritmo di
apprendimentoe il proprio stile cognitivo,
programmareil proprio tempodi studio,.fissando
la
distribuzionedelle ore di studio e le scadenze.

63

QU A N D O S TU D IA R E

GUIDAALLO STUDIO:IL METODO

L. Lista delle difficolti nella gestionedel tempodi


studio

Arnurra'

Usandola tecnicadell'automonitoraggio,ci si pud chiedere:


"Quali dfficoltd incontro nella gestionedel mio tempodi
studio? Quando,e per quali ragioni, awerto la sensazionedi
aver perduto tempo o di aver male utilizzato il mio tempo?
Perchd non riesco a programmare in tempo i miei impegni?
Perchdmi trovo spessoa studiareall'ultimo momento,in condizioni psicofisichedisastrose?Quali situazionidisturbanoil
mio tempo di studio? Perchd sono disordinato? Perchd non
.fisso degli obiettivi e delle prioritd?"
Con la tecnicadell'autoistruzione,si pud proseguirecome
segue:
"Per gestire meglio il mio tempo, dapprima scriverd sull'agenda tutte le cosedafare. Dopo distribuirb accuratamente il mio tempo nelle varie attivitd definendo gli obiettivi primari e quelli secondari.Devo riuscire ad utilizzareproduttivamenteanche i ritagli di tempo, i tempi di attesa e i tempi
morti. Alla fine controllerd i risultati."

Tuv. -19.Rispettareil ritnn attit,itd-riposo

mente, se si vuole studiarein modo efficace e produttivo. Si


eviti, pertanto,di studiarequando si d stanchifisicamente,
sconvoltio depressipsicologicamente,
o incapacidi concenquesti
E
in
trarsi. megliodedicare,
casi,un opportunoperiodo
di tempo al riposo o al rilassamentopsico-emotivo.
Si riposi o si studi. E improduttivo studiarea letto quando
si d assonnati.E inutile lottarecontro il sonnosulla scrivania
(vedi tavolan. 40).

2. Rispettareil ritmo di attiviti-riposo


La nostravita d inseritain un ritmo biologico ciclico, compostoda periodi di tempoin cui siamo lucidi ed efficienti e da
periodi di tempo in cui siamo stanchied affaticati(vedi tavola
n. 39).
Si tratta di un ritmo biologico di attivith-riposo,che va riconosciutoe rispettato.Non deve esseresconvolto, ma pud
esseremigliorato ed adattatoalle proprie esigenzedi studio.
E indispensabileimpararea riposarsifisicamentee mental-

64

Tav. 40. O riposare o studiare

65

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO


QU A N D O S TU D IA R E

3. Coltivare la concentrazione
Prima di studiareintensamente,b necessariodedicareun
periododi tempo,pii o meno lungo,alla concentrazione:

PPcopotct u

".Devostudiarequestoargomento.
euale i il modo miglio_
re di studiarlo? come i la mia attenzionein questomominto?
Comepossoconcentrarmiancora di pin? poiso concentrarmi
sulla respirazione.Possoconcentrarmi sur valore dello studio
e della cultura. Possoconcentrarmisull'autostima.,,
La concentrazioneva preparatae ,,coltiveta',.Essad il ri_
sultatodi una lunga pratica di autocontrolloe di autodisciplina. La concentrazioneE favorita quandosi rimuovono le cause di distrazione,di stress,di ansiae quandosi pianifica efficacementeil proprio studio (vedi tavola n. 4l).

COUCEqUrBAttoru

COpGl1reA?/OrUf
Tav. 42. La concentraz.ione efficace.

E necessariosvilupparel'abilith di guidare I'attenzione,


nromentoper momento,attraversola tecnicadell'automonito_
raggio ("Come sto stLtdiandoin questomomento?Sono concentrato?Cosapossofctre per concentrarmidi piil? E adesso
come sto studiando?")
Quandoci si accorgechesi staperdendola concenlrazione,
d opportunoinseriredelle pausedi riposo.

4. lnserire delle pause opportune


E necessario
individuareimmediatamente
i primi segnidi
stanchezzao di cadutadella propria efficienza.

Tav. 41. La concentrazione.

Per facilitare la concentrazioneprima di mettersia studiare, d opportunoriattivarele preconoscenze


sull,argomentoche
si dovrd studiare("Cosa conoscogid di questoargomento?,,),
ed accendereI'entusiasmoe la motivazionel"euili potrebbero esslre le ragioni per studiarecon piil interessequestamateria?") (vedi tavola n. 42\.
66

In quel momento,b opportunochiedersi:


"Posso sfor4anni uncore un po', per riuscire a rimanere
concentrato?Ce la faccio? O forse d megliofare una breve
pausa? E megtio che insistasu questopiobtima, finchd non
riescoa risolverlo? Oppurei meglio affrontarlo piil tardi o in
un altro momento,quando mi sentird pii luciclo?".

67

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANDOSTUDIARE

La sceltadi inseri,reuna pausaopportunad molto soggettiva e pud esserefacilitata dalla propria abilith di autom-o-nitoraggio.

Ja!,_olta0 sufficientecambigremateriadi studio,per ripo_


sarsio per riattivarela concentiazione.
Ma, in geneiai",c i'.nportantesaperinseriredellebrevipausedi ripoio o degiistacchi mentali.

4.1. Pause brevi o pause lunghe?

5. Evitare i due estremi della sonnolenzae delI'agitazione

Gli studentidomandanofrequentemente:
"Quanto devonoesserelunghequestepause?Sonoda pre_
ferire le pause brevi o le pause luighe?,'.
La risposta, in generale,d la seguente:sono preferibili le
paus-e
brev!, perch6non interromponoIa concentrazione(vedi
tavolan. 43).
Alcuni minuti (5-10 minuti) sono pii che sufficientiper
.
riprendersidalla stanchezzadi un'ora di lavoro. Le pauselunghe (20-30 minuti), invece, possonocrearedelle difficolti
a
concentrarsinuovamente.
Ma anche in questo caso, d bene precisareche il criterio
della brevith delle paused soggettivo.

. Si tengaconto che il periodoottimaledi studiodevetenersi


lontano dai seguentidue estremi:la sonnolenzada un
tua, tu
troppa attivazionedall'altro lato. La sonnolenzaintorpidisce
l'efficienza mentale.La troppaattivazionesi trasformu
in unsia, in agitazionee, tarvolti, in panico. In tari condizioni,
la
prestazioned scadenteo confusa.per studiareefficacemente,
d necessarioessereben riposati, ma anche ben svegli,
ma non iperattivio agitati(vedi tavolan.44).
"1ii"i

z/ ?a.Lo o / Pesia 7tott6:

ognuno pud individuaree scegliereir criterio di brevitdche


gli sembreri piD opportuno,a secondadell,umore. dell'effi_
cienzamentalee della difficottb del compito.

Ma

PAUSEetn : Coltt/ ltur ra\


__l

E-_l

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F_-l'

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P4Us6;
/ u/v6//..o/saar/a ul rA,
I
Tav. 43. Pausebrevi e pause lunghe.

68

eass
o+ i!#fff*gL, +)

4(.ro

Tuv' 44. Periodo ottimare per studiare: rontano dar sonno


e dail,agitaZione.

69

QUANDO STUDIARE

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

6. Individuare la durata media della propria attenzione


E utile individuarela duratadella propriaattenzione.

Valutazione del livello di attenzione


ORA

Ci si pub chiedere:

"ln plenere,quanto dura la mia capacitd di concentrazione? Per quanto tempo riest'o a conceilrarmi senzusentirmi
distrano o senzastancarmi?".

I
9

10

In generale,si ritieneche la duratadi concentrazione


media
dellapersonaadultasiadi 30-40minuti.Dopo questoperiodo,
I'attenzioneperde vigore ed b necessarioinserireuna breve
pausa,o cambiareargomentodi studio;ad esempio,d opportuno studiarequalcosadi piD sempliceo di gratificante.
Ma, anchein questocaso,si deveprecisareche con l'allenamentoe con una forte motivazionesi pud riuscirea rimanere concentratiancheper alcuneore, senzabisognodi pauseo
di interruzioni.

11

12
13
14
15
16
17
18

6.1. Individuare il profilo ottimale di attenzione

19
20

E utile individuareil profilo dellapropriaattenzionedurante la giornata.Utilizzandolo schemadella tavola n. 45, ci si


pud chiedere:
"ln quale periodo della giornata Ia mia attenzione i piil
efficiente ?".

Si analizzinole varie ore della giornata,dalla mattinaalla


sera,e si dia ad esse,ora per ora, un punteggiodel livello di
efficienza(0 = assente,I = poco, 2 = abbastanza,3= molto, 4
= eccellente).

70

21
22
23
24
Tav. 45. Schemaper valutare I'efficienza della propria attenzione
durante la giornata.

Verri visualizzatoun grafico, che indicherd i momenti di


maggioreluciditi intellettiva.

7l

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANDOSTUDIARE

)E opportuno studiare tenendo conto dei risultati di questa


indagine sulla propria capacitd di concentrazione.

Valutazionedel livello di attenzione


ORA

10

11

R,tptssVee

p/passae.t
^

I,ereorne/

13

15

16

Tav. 47. Studio e curva di attenzione.

o
o
o
o

17
18
19

20

o
o

21
22

24

TAD/A2
^{

12

23

14

Tale profilo, di cui si allegaun esempio(vedi tavola n. 46),


suggerisceche d meglio studiarele informazioni nuove nei
periodi in cui si d pit efficienti; mentred meglio ripassarele
informazioniche sono stategii acquisitenei periodi in cui si d
meno lucidi. Il ripasso,infatti, richiede minore fatica rispetto
all'apprendimento
di nuoveinformazioni(vedi tavolan.47).

o
o

Esempio del profilo di attenzione durante la giornata.

72

7. Individuare il proprio ritmo ideale del tempo


di studio
Il ritmo ideale del tempo di studio deve comprenderele
seguentifasi: studiare,ripassare,rielaborare,riposare.E necessariodistribuire il proprio tempo di studio in questevarie
fasi (vedi tavolan. 48).
Una esemplificazionedi questosuggerimentopotrebbeesserela seguente:
"Dedicherb il 5a7odel mio tempodi studio ad apprendere
questenuoveinformazioni.Dedicherdil I57o del mio tempoa
ripassare cid che ho gid appreso.Dedicherd il 30o/oa rielabo-

13

QUANDO STUDIARE

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

B/P)SAee

p/EtA&o,e&e

Utf*tfaltqq

In tal caso,le pausepossonoservire sia per riposarsi,ma


ancheper automonitorarsisul proprio modo di studiare("Sro
.vtudiandobene?Sto comprendendo?").E necessario"fare Ia
,spola"tra lo studio concentratoe lo studio intervallato,a sec<rndadell'argomentoda studiare(vedi tavolan. 49): se b facile o semplice,d meglio procederecon un tempo di studio
continuo; se b difficile, d meglio procederecon un tempo di
studio intervallatoda pause.E utile ripetereche il concettodi
pausao di riposob molto soggettivoe ognunopossiedeproprie modalitddi riposarsi.

STUUO CO/ttt4/7P4

7o

Tav. 48. Esempio di distribuz.ionedel tempo di studio.

op'
rare le informazioni,facendo collegcunentie associaz.ioni
ripomio
tempo
a
pure schemie mappe.Dedicherb il 5Vodel
sarmi o a rilossarmi."

8. Fare la spola tra studio concentrato e studio intervallato

'l uv. 49. Fare la spola tra studio concentctto e studio intervallato.

Lo studioconcentratod lo studiofatto senzainterruzionio


pause.Lo studio intervallatod 1o studioscanditoda pausedi
riposo,pii o meno lunghe.

9. Suggerimentiper la gestionedel proprio tempo di studio

L'apprendimentodi compiti facili, brevi, familiari, stimosenlanti e significativi,d facilitatoda uno studioconcentrato,
za pauseo interruzioni.
L'apprendimentodi compiti difficili, lunghi,poco familiari, noiosi o poco significativi,richiedeuno studiodistribuito
nel tempo,ciob intervallatoda brevi pausedi riposo.
74

La gestionedel tempo di studio d molto soggettiva.Essa


tlipendedai seguentifattori (vedi tavola n. 50):
.

la personalitd dello studente (un introverso riflette


pii a lungo, un estroversod piit rapido nell'afferrare gli stimoli offerti) ed il suo stile cognitivo(impulsivoo riflessivo,intuitivo o analitico, teorico o pratico, scientifico o artistico),

75

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

/A7'Po//tQto

9.1. Definire tempi, prioriti, obiettivi e criteri

Esrpot/Epso

9X\(F
I
PBsol/aLr7,t'
sTUbepr

CotlPtasri
ilAfte/a
TS7O

QUANDO STUDIARE

;A

Si definiscail numerodi ore che si intendonodedicarequotidianamenteallo studio:


"Possodedicarecirca 4 ore al giorno allo studiopersonale. In trna settimanasono 24 ore, chepo.tsodistribuire secontlo le seguentinecessitd.")
Si elaboriuna lista di cid che deveesserestudiato:

rTErooo

*8/ruD//v/
ol sTAD/o

PBEBQUt5t7/

"Devo studiarequestematerie.In particolare devo studiare questi 3 capitoli".


Si stabiliscanoobiettivi specifici:
"Voglio studiare20 paginedi storia ed elaborareuno scherrrugrafico del capitolo".
Si definiscauna scaladi prioritd:
"Devo studiaredi piil questamateria,perchd mi sentoinsi(Lrro,"

Tav. 50. Fattori della gestione del tempo di studio.

le sue abitudini di studio (metodoe strategie),

i prerequisiti (adeguati o inadeguati) ed il corrispondenteritmo di apprendimento(rapido o lento),


la struttura della materia di studio (sempliceo complessa).

Si considerinotali numerosifattori, quandosi procedenelIa programmazionee gestionedel proprio tempo di studio.


A tal fine, si tenganopresentile seguentiindicazioni.

76

Si definiscail criterio di prestazioneche si vuole raggiungere:


"Voglio studiarequestoargomentoper ottenereun punteg,qioelevato.Non voglio accontentarmidi un punteggiomedio."
Si definiscanoi propri tempi di studio:
Se riesco a studiare I0 pagine di storia in un'ora, per studiare questocapitolo di 45 pagine, mi servirannopiil di quatlr0 ore."
Si distribuiscanole ore di studio tra le varie materie(vedi
77

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANDO STUDIARE

oRA ,Q/o D/ -fTuo/o


/ytr/{/S//F

lo%
/TAuapo

rnli ,EA EAt +4

E4 etarrz

ta

Trrw& NC

-?o7"

lrArcHana

ORA to D/ sn)D/o
/U4 /F

Jr7//7A

/oz
fiiazsS

LUlt H*rz tlFp

"Distribuird le quatto ore di oggi in questomodo: dedicherd due ore a questa materia, perchd la mia preparazione
in essanon D solida; dedicherdun'ora a quest'altra materia;
dedicherd mezz'ora ad esercitarmi in quest'altra materia e
dedicherdl'ultima mezz'oraal ripassorapido delle lezioni di
o8gi."

9.2. Elaborare un piano orario giornaliero, settimanale e


mensile
Si predispongaper scritto un piano orario di studio giornaliero, settimanalee mensile (vedi tavola n. 52), facendo una
lista accuratadi cid che deve esserestudiato: quali materie
studiaree quanto tempo dedicaread esse.

78

ueL rABllar

c'e1 ,Rto bt sTuo/o

Tav. 51. Distribuire il tempo disponibile nello studio delle varie materie,
secondo i propri criteri e prioritd.

tavolan.5l), tenendocontodelleproprielacuneo della complessitddelle materieda studiare:

4lo

E/O'Q/VA/ /E,eo
/4-tg
/-/6

I P/PAsso l"tcztt!
vApF p/A$Aph

,eaTT///o

/6- /7
/7 - tg
lQ-zo
2/- 2?

6SFR C/e/ /?IJ7HAT/.A

Zz- z3

B/PASSO lEWM

//AL/A/uo

tr?00
CI/4

llrv. 52. Piarut orario piornaliero, settimanale, mensile

Si controlli che il piano orario di studio sia realistico,per


rronfare il passopii lungodellagamba(ciodper non sovrastirrrarele propriecapaciti e per non sottostimarele difficoltd
oggettive),flessibile,per affrontareeventualiemergenze,
cquilibrato,per studiaretutte le materie,adeguato,per tener
crlntodellepreconoscenze
e risorse,operativo.per non sogna79

d:;:i a:.4-.:

-rr:-n

r;t

QUANDO STUDIARE

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

re castelli in aria, elaboratopersonalmente,per rispettareil


proprio ritmo e il proprio stile di apprendimento.
Si prevedanooltre alle ore di studio, ancheore di svagoe
di riposo,per evitareche lo studiodiventi un'ossessione.
Si evitino gli sforzi dell'ultima ora.
Si programmino in anticipo tempi e scadenze,per poter
razionalizzarebene i propri sforzi. E deleteriala sensazionedi
dover affrontareun esamee sentiredi non avereil tempo per
prepararsibene.
E meglio studiareun po' ogni giorno, che sottoporsialle
massacrantipressionidell'ultima ora. Studiareogni giomo b pii
rilassantee crea una pii stabilee ordinataabitudinedi studio.
Sull'agendasi scrivano tutte le scadenzescolastichee si
rivedanofrequentemente.
9.3. E preferibile studiare la mattina e ripassare la sera

Inoltre, lo studio prima di andarea dormire ha il vantaggio


tli l'issarei ricordi, perch6di notte,duranteil periododel sonrro.il cervelloproduceuna quantithmaggioredi acidoribonuclcico (RNA), che d in strettarelazionecon la fissazionedei
tlrrtic'rnozioni,e ciod con la memoria.
l-o studiomattutinooffre il vantaggiodi una mentefrescae
Iucida,ma presentalo svantaggiodelleinterferenze
dellagiornrla che seguird,che interferiranno
con le informazioniappresc il mattino.
Stabiliamouna distinzione.Distinsuiamo.nuovamente.
tra
studioe ripasso.
Lo studiorichiedemoltaconcentrazione
e luciditdmentale.
ll ripasso,invece,pud esserefatto con un livello minore di
perch6 non si devono apprenderenuove incorrcentrazione,
lirrrnazioni,ma solo ripassareo richiamarealla mentecid che
si D appreso.
ln generale,si pud affermareche il mattinob migliore per stutliaree che la serad migliore per ripassare(vedi tavolan. 53).

Chiediamociadesso:
"Si studia meglio la sera o la mattina? In quale delle due
parti della giornata, si ha una condizionepsicofisicapiil propizia per lo studio?".
lnnanzitutto,bisognatenerconto delle abitudinie delle preferenzepersonali.Al mattino presto,alcuni si sentonolucidi,
altri si sentonointontiti. Alcuni preferisconostudiarenel silenzio della notte, altri si sentonoincapacidi resistereal sonno.
Inoltre, ci sono vantaggie svantaggisia nello studio serale,
che nello studio mattutino.
Lo studio seralepresentalo svantaggiodella stanchezzae
della fatica della giornata,ma offre il vantaggiodel silenzio
della notte che non interferiscecon cid che si b appreso.

80

ll periodoprima di andarea letto d un ottimo momentoper


ripassarevelocementecib che si d appresodurantela giornata.

*s

@H

O.-__r,

l:-:l

R/PAssAP

tTuD/Aee LA

lA sEeA

r|ArrltVa

Ittv. 53. Studiare la mattina e ripassare la sera

8l

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

Anche un ripasso mentale,ad occhi chiusi, prima di addormentarsirinforza I'apprendimentoe la memorizzazione.


E saggioevitarei due estremi:levataccemattutinee nottataccepassatesui libri, con il sostegnodi caffeina e nicotina.
9.4. Riposarsi per esserepienamente efficienti
Gli studentidomandanospesso:
Si pud imparare durante il tempo dedicato al sonno?
La rispostad no. Le ragioni sono le seguenti.
Per imparared necessariopossederela piena efficienza di
molte abiliti cognitive, da usarein modo attivo e cid non b
possibile durante il sonno. Quindi non si pud imparare dormendo (vedi tavola n. 54).
Talvolta, b possibile ripassaredurante il dormiveglia, ma
non duranteil sonno.
Inoltre, b importanteriposarsiper esserepienamenteefficienti nell'apprendimento.Bisogna dormire bene perch6il
sonnod importanteper memorizzarebene.

(ff/ryA) @
w,p@
-1.-

"Qr--3[ q:Vt

Tav. 54. Non si pud imparare dormendo.

82

QUANDO STUDIARE

I)uranteil sonno, infatti, avvienela ricostituzionedell'l<NA nelle cellule nervose:sappiamoche tale molecolad
rcsponsabile dell' effic ienza della memoria. La ricostituzione
tli tirlemolecolab comela ricaricadelle"batteriedella memotiti', e viene"spesd",duranteil giorno,per apprendere
nuove
irrlirrmazioni.
Se non si dormebene,questebatteriedella merrrorianon vengonoricaricatee quindi la memoriasarddeteliorata.Quindi b importantedormiree riposarebeneper ricorrllrrcbene.
Pertanto,il tentativodi ascoltare,mentresi dorme,in alcurrc lasi del sonno,una lezioneregistratasu nastromagnetico,
rrl l'inedi apprenderlapiD facilmente,d un tentativoinsoddislrrcente.
Infatti,duranteil sonno,non si pub ascoltareattivaillcutee selettivamente,
non si possonosottolinearele parole
t lriuve,non si possonoprendereappunti,non si possonofare
tollcgamentied associazioniappropriate,non si possonoelalronlrele informazioniin schemie mappe.Tutte questecarattt'r'istiche
essenzialidi un efficacemetododi studionon pos\()noessereattivateduranteil sonno.
Al limite, si potrebbeverificaresolo un limitato apprendinler)toripetitivo.
Irrfine,il disturboprolungatodel sonnopub provocarealterrzioni psicologiche.
Quandoil sonnob interrottoo disturbato
ri rrvverteunariduzionedellapropriaefficienzamentalee una
\r'nsazionepsicologicadi malessere,descrittacome intontirrrcnto.
o confusione.
ln breve,bisognastudiaredi piD quandosi d piD efficienti.
l)('r'conoscerei periodidi maggioreefficienzae concentraziorrr'bisognaconoscere
il proprioritmo di attivitd-riposo,
che va
ir\sccondato
e guidato.
Ncl prossimocapitolo studieremoquali fattori incidono
srrlluquantithdi cid che deveesserestudiato.

83

6 Quantostudiare

Spessogli studentisi chiedono:


"Quanto devo studiare? E sfficiente quanto studio? O
devo studiaredi piit?".
Non esisteuna rispostaugualeper tutti, perchdla quantiti
tli cib che si deve studiaredipendeda molteplici fattori.
Elenchiamone
alcuni:
.

Ia padronanla dei prerequisiti,

la forTa della motivazione,

la struttura del testo (sempliceo complesso,facile o


dfficile, concreto o astratto),

I'uso di adeguatestrategiemetodologiche,

Ia piena fficienza delle abilitd cognitive.

Analizziamoli brevemente.

85

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

1. Fattori

che incidono

sulla quantiti

QUANTO STUDIARE

da studiare

PoO!

lf OLTA

olfraLTA'0/

1.1. I prerequisiti

APPCTlvot

La riattivazionedelle preconoscenzee dei prerequisitiriduce notevolmentela quantitdda studiare.


I prerequisitisonotuttequelleconoscenze
di base,necessarie per acquisireconoscenze
ed abilith superiori(vedi tavola
n. 55). Se uno studentepossiedebuoni prerequisiti,risparmierd naturalmentetempo e fatica. Con buoni prerequisiti,la
quantitdda studiareappareminore, mentrecon scarsiprerequisiti,o "senzabasi" come si dice comunemente,
la quantitd
da studiareappareimmensaed insormontabile.

HtaEQUer/
guwt

scAP,sr

Ittv. 56. Relazione inversa tra prerequisiti e dfficoltd di apprendimento.

SenzaprerequisitiI' apprendimentod molto lentlL-faticoso


c scoraggiante
soprattuttoall'inizio (vedi tavolan.57, figura a
sinistra),mentre con buoni prerequisitiI'apprendimentob
nxrlto rapido, leggero ed entusiasmantefin dall'inizio (vedi
lrrvolan. 57, figura a destra)

Peco/vo{C/U?6
1.2. La forza della motivazione
Se uno studented fortementemotivato versolo studio,stutlierh con impegnoe ricaverdmolte gratificazioni.Per tale ragione, il problemadella quantitddello studio, d avvertito di-

tu

I]\

Tav. 55.Preconoscenzee prerequisiti.

,lfFlflfr,r/8

l'
I TdlPo

Con buoni prerequisitisi


apprendimento(vedi tavola
Ittv. 57. Prerequisiti e nuovi apprendimenti.

87

GUIDA ALLO S'I'UDIO: IL METODO

versamenteda uno studentemotivato rispettoad uno studente


demotivato.
Per uno studentemotivato un vasto territorio di studio diventaun'avventuraesaltante,
mentreper uno studentedemotivato un piccolo compitodiventaun'impresaimpossibile.
La motivazionedb significatoe valorea cid che si studia.
Una materiaritenutastimolantesi apprenderapidamentee con
pocafatica,mentreuna materiaritenutanoiosasi studialentamentee con molta fatica.

1.3. La struttura del testo


Un testopud esseresempliceo complesso,facile o difficile, concretoo astratto.La sua strutturaincide sul quanto studiare.Ad esempio,la complessithdel testoallungai tempi di
studioe dilata la quantitddi cid che si devestudiare.Un testo
complesso,difficile ed astrattorichiedepid tempo rispettoad
un testosemplice,facile e concreto.
E necessario,percidpredisporreun tempi differenti di fronte a testi differenti. Non si pud leggereun testodi diritto come
una favola.

1.4. La padronanza di strategie metodologiche


La padronanzadi strategiemetodologichefacilita la rielaborazionedelle informazioni,con la qualemolte informazioni
possonoesseresintetizzatein pochi schemi e mappe.Ad
esempio,chi sa sottolineareriescead individuareun piccolo
gruppo di parole o fiasi chiave che compendianoun lungo testo. Chi sa prendereappunti riescea riassumereun grossolibro in pochepaginedensedi concettiessenziali.Chi sa memorizzarecon efficacia riescea riattivare rapidamentele pre88

QUANTO STUDIARE

eonoscenze
e i prerequisiti,indispensabiliper gli apprendirrrentifuturi.

1.5. L'efficienza delle abilih cognitive


Quandosi studiacon la piena effrcienzadelle varie abilitl
cognitive (apprendimento,comprensione,rielaborazione,menroria, transfer),d possibile incamerareed assimilareuna
grandissimaquantithdi informazioni.
Quando,invece,si studiain modo sbagliatoo senzaattivalc la pienaefficienzadelle abiliti cognitive,tutto diventafaticosioe frustrante.Una piccola difficolth diventa un problema
insolubile.

2. Suggerimentiper ridurre la quantite di cib che


si devestudiare
Pertanto,per ridurre la quantithdi cid che si deve studiare
o per apprendereuna sempremaggiore quantitd di informazioni, b necessario
tenerconto di alcuni suggerimenti.
Tra gli altri citiamo i seguenti:
.

valorizzare cid che si deve studiare,

elaborareschemie mappecognitive,

suddividerei contenuticomplessiin piccoli passi,

tradurre i concettiastratti in immagini concrete.

2.1. Valorizzare cib che si deve studiare


Si apprendefacilmentecid che d significativo.

89

QUANTOSTUDIARE

JUIDA AL L O S TU D IO: IL ME TOD O

La quantitddi cid chedeveesserestudiatoapparesconfinata e insopportabile


quandosi d dernotivati,mentreb percepita
definitae stimolantequandosi b motivati.
Ogni studentepud valonzzaree renderesignificativi i contenutidell'apprendimento.
Perottenerequestoscopo,egli pub
ricorrerealla tecnicadell'automonitoraggio:
"Quanta importanza ha lo studio di questa materia per la
mia vita? Comemi potrd servire in seguito?Comepossostudiarla concretamente,per riuscire a radicarla nella mia esperienza? Comeposso individuare in essaaltri aspettipositivi,
per poterla studiare con pii interesse?".
Se uno studentenon riesceavalorizzarequello che studia,
avvertirhsicuramentemolta fatica e difficolth, e, soprattutto,
si sentirbschiacciatoed oppressodalla quantitlLdi cid che
deve studiare.

2.2. Elaborare schemi e mappe cognitive

2.1. Suddividere i contenuti complessiin piccoli passi


Ogni grandequantitdpub esseresuddivisain piccole parti.
(Juandoun argomentodi studio d molto vasto,pud esserefrazionatoin parti. Quando un argomentod complessosi pud
srrrontare
nellesueparti piDsemplici,secondoil suggerimento
tlci latini Divide et impera:Dividi e dominerai.
Se si suddividonogli argomenticomplessiin sequenzeo
lrcrcorsibrevi e semplici, si evita l'errore di"fare il passopiit
Itrngodella propria gamba".Un apprendimentoa piccoli passi (o apprendimentoparciod suddivisoin parti) b piD efficacedi un apprendi.'irr1e,
sesi d di fronte
rrrcntoa grandipassi(o globale),specialmente
rrtl un argomentodifficile o ad una nuova disciplina (vedi tav o l an . 5 8 ) .
Se, invece,si d espertiin una materia,si pud procedererapidamenteverso apprendimentimolto pii vasti, articolati e
eornplessi.Ma, di fronte ad argomentinuovi, si deveprocederc molto gradualmente,a piccoli passi.

Uno schemad una riduzionelogica delle informazioniessenziali.Si possonoapprendere


e ricordaremolte informazionr se essevengonoraggruppate
in schemiverbalie figurativi.
Per elaborareschemigrafici ben ramificati, o sintesiconcettuali,si pud usarel'automonitoraggionel modo seguente:
"Qual i la definizionepiil sinteticadi questo concetto?
piil essenziali?Quati sono i prinQuali sonole caratteri,etiche
cipi su cui si basa questateoriaT Qual i Ia struttura concettuale di questaargomentazione?Qual d il principio, o legge,
chepub spiegarecoerentemente
questamiriade difatti? Come
possoraggrupparetutti questiconcettiin uno schemagrqfico
chiaro, coerenteed esaustivo?Quale immaginepud aiutarmi
a memorizzarequestogruppo schematicodi informazioni?".

90

LVPRA2/o
A 4P41.'D/

lVltRAP.o

A Ptccocl
PAsst

Pasu

'I'uv. 58.Apprendimento a piccoli passi e a grandi passi.

9l

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANTO STUDIARE

In altri termini, uno studentepub procederespeditamente,


sepossiedei prerequisiti,le preconoscenze,
o le abilitddi base
per affrontareun livello superioredi apprendimennecessarie
to. Attraversola tecnicadell'automonitoraggio,si pud stabilire quandod bene procederepassoper passo,e quandoprocedere pii speditamente.

ASTPATTO
uBBA(S

-)

4-

lA qusneu

e'

4--Z,-

3-

2.4. Tradurre i concetti astratti in immagini concrete


Una immaginevale mille parole.
Adottando il metodo delle immagini per tradurre concetti
astrattid possibileridurrenotevolmentela quantitddi cid che
deve essereappreso.
Una immagine,a differenzadelle parole,viene percepita
immediatamente
e globalmente,con un colpo d'occhio;mentre le parole,in quantoeccellentistrumentianalitici,sonopercepitein sequenzal'una dopo l'altra; inoltre,solo dopo averle
lettetutte,d possibilecomprendereil significatodell'insieme
del paragrafo.
E utile, percib rendereconcretocid che si deve studiare,
traducendo,
per quantod possibilee in baseai propri bisogni
di concretezza,i concettiastrattiin concetticoncreti.Un concetto concretofacilita la comprensionee la memorizzazione.
Ad esempio,il concettoastrattodi giu-stiziab statotradotto,
in epocamedievale,nell'immagineconcreta,o allegoria(vedi
tavolan. 59) di unadonna bendata (peresprimereil concetto
di imparzialitd)con unabilancia nellamanosinistra(perindicareil concettodella valutazionedeipro e dei contro) e con la
spada nella mano destra(per indicare il concettodi dirimere
delle questioni,scioglieredei nodi, prenderedelle decisioni,
punire le ingiustizie).

92

Itn. 59. Esempio di traduzione del concetto astratto di g,iustizia in una


t|| | | tttt eI ne concretu.

l'}ersvilupparetale abilitd di traduzionedei concettiastratti


nel
rrr irnmaginiconcrete,si pub usareI'automonitoraggio
rrrodoseguente:
"ln quale modoposso tradurre questoconcettoastratto in
o in una immagineconcre'
rtttttltit\semplicee comprensibile,
ttt.' Quale situazionereale d condensatain questo concetto
(t\tt'utto?L'autore di questa teoria cosa stava osservando
t (ut(retamentequando ha formulato questaipotesi?Per trot'(tt'(sputl.tie suggerimenticoncreti,posso ricorrere alle imrtttt,qini
della mitologia classica,alle varieper;onificazionidei
rt:i e delle virtil, delle scienzee delle arti. Possoricorrere ai
:ittrbolireligiosi,politici e ideologicio ai manifestipubbliciI r t t 'i ".

In conclusione,la rispostaalla domanda"Quanto studiari'.'" deveconsiderarei vari fattori dello studio:il metodo,la
rrrotivazione,
le abilitdcognitive,le strategiee la qualitddello
strr c l i o .
ll prossimocapitolo sarddedicatoa fornire maggiori dettar'li su come programmareil proprio studio.

93

7 Comestudiaree comeprogrammare
il propriostudio

[-a padronanzadi un efficacemetododi studio permettedi


lirrc il doppio in meti tempoe con minore fatica.
Afferma un proverbio; "Chi ben incomincia ? a metd delI 't t l t? r U ".

Itt questocapitolo desiderofornire alcuni suggerimentiper


\tudiore fficacemente e mi soffirmerd in particolare sulle
\('(lttenzeoperativeessenzialidella programmazionedel meIotlodi studio.

l. Suggerimenti per studiare efficacemente


Alcuni suggerimentiper studiareefficacementesono i ser:rtcnti.

l. l. Riattivare le preconoscenzeprima di studiare


Si cominci a studiareriattivandotutte le preconoscenze
che
(vedi
possiedono
sull'argomentoche si dovrd studiare
lnr si
rrrvrrlan. 60). Cib costituisceuna forma di riscaldqmento
o di
gratificazione
immediata
studio,
offre
allo
una
l,rclutlio

95

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

1.3. Consapevolezzadel proprio stile cognitivo

W2,Q
Tav. 60. Riattivare le preconoscenzee gli agganci prima di studiare.

("Questolo so gid"), stimola la concentrazionee facilita I'agsancio delle nuove informazioni.

La consapevolezza
del proprio stile di apprendimentosugrleriscestrategieefficaci e soprattuttocongeniali.
Attraversola tecnicadell'automonitoraggio,
ci si pud chietlcre:
"Quul d il mio stile di apprendimento?Sono attratto dai
rtattagli o dalla visione di insieme?Dai pctrticolari o dalle
grttndi teorie?Sonoimpulsivoo riflessivo?Logico ofantasioto? Sonosistematicoo disordinato?Sonoanalitico o intuitivtt
trcdi tavolan.6l). Comepossoritrsciread integrarenel mio
tttt'totlodi studio sia kt capucititdi anulisi che quelkt di sinteti.' Mi rendo conto che l'analisi senz.ala sintesi i caotica e
lrttmmentariae che la sintesisenzal'analisi d genericae.suttt 4'icictle."

1.2. Individuare il proprio ritmo di apprendimento


Il ritmo di apprendimentod il risultatodalla padronanzadei
prerequisiti,dell'efficienza del proprio metododi studioe della forza della motivazione.
E necessarioconoscereaccuratamenteil proprio ritmo di
apprendimento,per evitare di sovrastimareo sottostimarei
propri impegni di studio.

l.-1. Variare il menir dei contenuti da studiare


Si impari a variareil menDdi cid che si deve studiare,alterrurndomateriedifficili con materiepii facili.
E meglio studiaredapprimale materiedifficili e poi quelle
rrr i rf a c i l i .

Il.proprio ritmo di apprendimentovaria da materiaa materia. E piD rapido nelle materie che piacciono ed d piD lento
nelle materieche non piacciono.
La conoscenzadel proprio ritmo di apprendimentomigliora la capacitddi gestionedel proprio tempo di studio: "Per
studiareuna pagina di questolibro di storia ci metto8 minuti.
Quindi per studiarequestocapitolo,ci metterdun'ora e venti.
Devo prevederepoi il tempoper schematizzarei punti essenziali e per ripassarli subito dopo".

96

oooot
sTtre ot

/*'^,'/aroJr
APPPEPb/ltPro
\
ro*,rrro ffi

4LoBaG

I rt . 61. Stile di apprendimento: unulitico e intuitivLt.

91

GUIDA AI-LO STUDIO: IL METODO

In tal modo, lo studio della materiapiD facile diventa una


gratificazionee un premio, dopo essersiimpegnatiin qualche
iompito difficile. Talvolta, siudiare una materia piD facile
dopo una piD difficile pub essereavvertito come riposo o
come un piacevolestacco.
1.5. Individuare i primi segni di stanchezzao di distrazione
Si impari ad individuare tempestivamentei segni della
stanchez)ae della distrazione,per sceglierese inserire una
pausa,o se d preferibile sforzarsiun po' di piD'
Un rimedio contro la distrazioned il lavoro rapido a tempo
delimitato:
"Ho a disposizionesolo mezz'ora' In questo tempo devo
riuscire a teiminare questolavoro. Devo leggereuna pagina
ogni 3 o 5 minuti. Al lavoro! Ci sto riuscendo!"'
E meglio studiarele materie difficili nel proprio '.'tempo
migliore;, quandoci si sentepiD lucidi e piD efficienti'

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

1.6. Studiare tenendo conto di tutte le fasi dello studio


si distribuiscail propriotempodi studio,tenendoconto di
rielaborarrrrtcle seguentifasi dello studio:apprendimento,
di
(applicazione
zirrne, memorizzazione,recuperoe transfer
t'iir che si b appreso)(vedi tavolen. 37 e n' 62).
In generale,gli studentipensanoche studiaresignifichi solo
nuou" informazioni e trascuranole altre fasi dello
i'rcam-erare
stuclio:la rielaborazione,la memorizzazione,il recuperoed il
lrirnsf'er.
E utile insisteresull'indicazionedi ripassareimmediatanrcntele informazioniappenaapprese,per rinfbrzarlenella
rrrcrnoriacon il metododel superapprendimento'
1.7. Il metodo del superapprendimento,u'
suggeriscedi.continuaIf metodo del superapprendimento
le informazioniche sonostategih
t.(,4 ripassareimmediatamente
per rinsaldaflenella memoriae per rielaborarle.Si tratta
,,1rp..r",
'ripeterie,
ad esempio,al lZOVo,al 1507oo al2ffi7o: ripeterle
,li
(vedi tavolan. 63).
Irrrchese sonostateappreieperfettamente

p/Pr2
4L /2o2o

4 g /SO2o
4L 2@7o

hCQUtStTlotve

4PE

oo

4pF

42r
4&t(r'e

re*toP.yalt
Tav. 62. Schemadelle varie fasi dello studio'

98

I rr r'. 6.J. II superapprendimento.

99

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

peo

ltoLro

oBt/o

ni, un sensodi padronanza e di autoefficaciabhe elevail livelIo di autostimae rafforza la motivazioneverso lo studio.
Per tali ragioni, b utile fare spessoe sistematicamente
rilxrssimentali veloci, specialmentela seraprima di addormentursi e la mattina appenasvegli. Il ripasio veloce pud essere
lltto agevolmentese si possiedela capacitddi sottolineare
cl'l'icacemente,
di prendereappunti essenzialie di elaborare
schemie mappe.

JAPR-

APPepo/llalro
bco

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIO STUDIO

lloLTo

Si utilizzino i ritagli di tempo (ad esempio,aspettandoI'autobus)per ripassaree memoizzare cid che si d gii appreso.
A questopunto pud sorgerela seguentedomanda:

Tav. 64. Il superapprendimentocome antidoto contro l'oblio.

"Nel superapprendimento,cioi nel continuare a ripassare


t'iit che si i appreso,si pud verificareun punto di saturazione?".

Talvolta, tale suggerimentoviene trascurato,perch6d ritenuto ripetitivo e meccanico.Tuttavia, d possibile utllizzare 1l


metodo del superapprendimentoiy modo creativo, rielaborando attivamentei contenutiappresi,ad esempio,classificandoli
in categorieconcettualisemprepii vasteo semprepid dettagliate, oppure collegandoli con_tutto Eid che gid q-iconosce
sulI' argomento,creando,i n tal modo,ire{/.{1 c_o'.119-q
c9n?e.

Si. La saturazioneemergenon perch6si ripete, ma perch6


si ripete in modo meccanicoe monotono.La mentesi annoia
(lirundomancanonuove stimolazioni.Per questod necessario
ril)cterein modo creativo.Ad esempio,se sto memorizzando
rrrracassettadi conversazioneinglesee la sto ascoltandoper la
tqrrarantunesima
volta, per rimanereattivo e creativoposso
rIrrrmi le seguenti autoistruzioag: (" Que-;lg .v.oJn"Loascalterd
Itttvndo attenlione ai verbi, la prossima voltafard attenzione
tt,\li aggettivi, la successivaalle frasi di collegamento.E cosi
,li .seguito")tQgnivolta che ascolterbla stessacassettadi conrcrsazione,.adotterb
uno scopodifferente,semprepiD specifit o cd originale,per tener svegliaI'attenzione.

Il superapprendimento
d un antidoto contro I'oblio e la dimenticanza(vedi tavola n. 64).
Il superapprendimento,_facilita
la rievocazioqe;chi continua a ripassarele informazionigid apprese,migiiora la prestazione,perch6gli d pin facile rievocarerapidamentecid che ha
memorizzato.
Il superapprendimento,
o ripassoimmediato,d piacevolee
gratificante:perch6si pud constatareimmediatamenteun successo("Sono riuscito ad imparare questo.Sono stato bravo!
Adessosono contentodi saperlo!"). Si avverte,in altri termi-

100

l.tl. Studiare attivamente utilizzando i vari canali sensoriali.


l'cr studiareefficacementebisogna essereattivi. E facile
,lrstrarsiquandosi d solo ricettivi e passivi,versoI'insegnante
, \'el'Soil libro di testo.Se si ascoltapassivamente
I'attenziol0l

CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

ne diminuisce.Se si ascoltaattivamente,ad esempio,ripetendo mentalmentevarie volte, quasi "urlando" mentalmentele


parolechiave dell'esposizione
dell'insegnante,
l'attenzione
rimaneviva e la concentrazionecontinuaad esserfocahzzata:
si imparafacilitd ed entusiasmoe si ricordacon fedeltde sicurezza.

,rnchesonora.Esistononumerosiprogrammi di "istruzione
rrrlcrattiva"per quasi tutte le materie,con esercitazionie test
tli profitto. In tale contesto,il computer B uno strumentodi
ilutoapprendimento.

Per studiareattivamented necessarioutilizzarei vari canali


sensoriali:visivi, uditivi, motori.
Per raggiungeretale risultatosi cerchidi combinarele parole astrattecon immagini concrete,il canaleverbalecon quello visivo e quello motorio.Ad esempio,studiandocome lingua stranieraI'inglese,non d sufficienteascoltare(canaleuditivo) una conversazione
inglese,d necessario
anchevisualizzarnelasituazioneo contestoin cui avviene(canalevisivo)ed
riprodurla con le proprie corde vocali (canalemotorio).

1.9. Studiare con i sussidi didattici


Oltre ai libri e alle enciclopedie,tra i sussididi studio d
necessariocitare il computer,il videoregistratoree i corsi di
istruzioneprogrammata.

I- uno strumentoveramenteeccezionale.Ma. nonostantei


rrurnerosi
pregi,creaalcuneillusioni.
Ad esempio,creaI'illusionedi sapertutto solo perch6si d
nrcnrorizzato
tutto nel computer,affidandoalla memoriadel
('()r)rputer
quelloche non si d memorizzatocollapropriamentc. Inoltre, creaI'illusione di poter produrretutto piD in fretta.
ll computer,infatti, d velocissimo,mentreil pensierospesso
lur bisognodi tempo,di molto tempo,per riflettere,ponderare
r' tlccidere.Cib creauna scissionetra la velocitddel computer
e la lentezzadi certe riflessioni. Il tempo del computerd divcrs<ldal tempodel pensiero:spessoci vogliono anni per pro,lru'reuna buonaideaoriginale.Col computersi possonoscrir cle testi rapidamente,ma un testo scritto rapidamentenon b
\cnrpreun buontesto.Talvoltatestibellissimisonousciti lentiunentedalla pennapensosadi un autore.
Nonostantetali limitazioni, il computerd ottimo per con\c rvare testi, archiviarli, correggerli,modifi carli.

AnalizziamoIi brevemente.
1.9.2. Il videoregistratore come strumento di studio
1.9.1. Il computer come strumento di studio

ll videoregistratorepermettedi registraree di rivederefilrns.documentarie dibattiti sui temi che interessano.E quindi


rrrrpreziosostrumentodi studio.

Il computer b un ottimo strumentodi studio: esso aiuta a


scrivere,a.disegnare,a risolvereproblemi, ad archiviare,a
stampare.E un ottimo strumentoper fare ricerche. Esistono
programmiper produrretesti,con correzioneortograficaautomatica,con suggerimentisintatticie stilistici.Con lo scanner
si possonomemorizzareschemied immagini. Il computerpud
contenereuna interaenciclopedianon solo verbale,visiva.ma

Oltre ad una bibliografia,b opportunoraccoglieree cataloliu'c una filmografia. Oltre alle biblioteche,sono utili le filrrrol e c h e .

r02

103

Molti
I film sono"i libri visivi" del mondocontemporaneo.

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

di essi sono visti contemporaneamente


in Italia, Usa, Giappone e in molti altri paesie rappresentano
le tematicheculturali
ed esistenzialidel mondo contemporaneo.
I documentariscientifici,artistici, antropologici,sono di
grandevalore didattico.Ci permettonodi avvicinarci a realtd
rare e difficilmenteaccessibiliad un singolostudioso,come,
ad esempio,sondarecon le fibre ottiche I'interno del corpo
umanoo vivere per anni pressouna tribD primitiva. Spesso
tali documentaririproducono,tramite schemi e animazione
grafica, realtd invisibili o ipotetiche,come ad esempio,la
strutturadellacellula,I'originedell'universo,la composizione
delle galassie,ecc.
Vi sono,inoltre,numerosicorsi audiovisiviper apprendere
varie materie; i pii diffusi sono quelli per apprenderele lingue straniere.Essi propongonosituazioni"reali" e stimolano
I'interazionecon I'ascoltatore.
Le proposteaudiovisivesono numerose:d indispensabile
sceglierequellepit congenialie quellepii indispensabili,
per
evitare il rischio di farsi affascinareda allettanti ed illusorie
promessedi apprendimentoimmediato,facile e senzasforzo.

1.9.3. L'istruzione programmata


L'istruzione programmataoffre propostedidattichetramite
computercon lo scopo di facilitare I'autoapprendimento.Di
solito sono composteda sequenzagradualedi spiegazionidi
regolee da alcuneesercitazionipraticheper verificarnel'apprendimento.Il computersegnalaimmediatamente
il successo
o I'insuccesso.
Talefeedbackimmediatod forse la partepiD
importantedell'istruzioneprogrammata:essafacilita I'apprendimentocorretto e riduce notevolmentela probabilitd di errore. Finora vi sononumerosiprogrammididattici di "istruzione
programmata"nel campo delle materietecniche.

104

l. l0. Tenere un diario del proprio metodo di studio

E utile arricchireo affinareil proprio metododi studio con


("Oggi ho,adottatoquesto
lir tecnicadell'automonitoraggio
rrtt'todoed ho ottenuto migliori risultati!"). E stato suggerito
prccedentemente
che d utile tenereun diario sull'andamento
tlcllo studio: in esso si potranno annotareprogressi,lqg'e,
rlil'ficoltd,nuovestrategie.

l.l l. Premiarsi
E importantepremiarsiquandosi compie un passoavanti o
r;uandosi raggiungeuno scopo. Il premiarsi d un modo per
rinforzareil proprio livello di autostimae per sostenereconcretamentela propria motivazione.
Soffermiamociadessosulla programmazionedello studio.

2. La programmazione dello studio


La programmazionedello studio riguardaI'identificazione
tlci prerequisiti,la sceltadegli obiettivi e la verificadei risultlti (vedi tavolan. 65):

l. Quali sono i prerequisiti che devopossedereper comprendere questoargomento,questocapitolo?


). Quali sonogli obiettivi che intendoraggiungereallafine di
questagiornata o settimanadi studio?
i. Quali sono i criteri di verifica, qttraversoi quali posso valutare il raggiungimentodegli obiettivi proposti?

105

GUIDA ALLO STTIDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

8,&a"t

dl-soJl

----)Y

PQEPa4ursrrt

prerequisiti.come non si pud costruireuna casacominciando


tlal tetto, cosi non si pub trascurarela padronanzadei preretluisiti nello studiodi una materia.
L'analisi inizialedella propriapreparazione
scolasticapud
csserefatta rispondendoalle seguentidomandedi automonitoraggio:
"Qual d il livello della mia preparaqione scolastica?
euali
trtno le materie o gli argomenti in cui mi sento incerto? Ci
.tttnolacuneampie o vistosenella mia preparalione di base?
Quuli sono le materie che preferisco'studiare e quelle che
ltrc.ferireinon studiare?Quali sono i motivi di tale dffirenza
tti motivazione?Quali sono Ie dfficoltd che incontropiilfre(lrtentementenello studio? Riguardano la comprensione?Il
lassic'o?Il ragionamento?kt capacitddi ricordare cid che ho
iludiato? Qual i il ritmo di apprendimento?E lento? E adeg,uuto?Qual d il livello delle mie capacitd espressiveorali e
.\('ritte?".

PPO1BI,zalaotvf

uAlu TA?/o//

Tav. 65. La programmazionedello studio.

2.1. Analisi dei prerequisiti


L'analisi accuratadei prerequisitipermettedi evitare il rischiodi studiaremale.
come la costruzionedi una casacominciadallefondamenta, cosi lo studio deve poggiaresulle conoscenzedi baseo

106

Tutte le volte che ci si predisponea studiare,b necessario


irrdagaresui prerequisiti,o preconoscenze,
e definire prelimirrarmentecid che si sa gii e cid che si vuole imparare.Dopo
rrverconclusotale indagine,si d molto piD consapevolideile
lrroprierisorsee delle proprie lacunee si possono,percid, fare
sceltemigliori.
Di fronte ad una difficolti occorrechiedersi:
"Perch sto incontrando questa dfficoltd? Da cosa dipen,fu/ Quali prerequistti sono richiesti per apprendere bene
(lucstogruppo di informnzioni? Cosadevo gid sapereper pro( (dere nell'apprendimentodi questoargomento?".
Ad esempio,se trovo difficile, in storia,capire il concetto
"
tlr r'apitalismo",possochiedermi:

t07

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROCRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

"Quali sono i prerequisitiper comprenderequestoconcetto? Conoscoil significatodi "capitale", di "investimento",di


"proprietii privata dei mezzi di produzione", di "profitto", di
" rivoluzione industriale" ?".
E piD facile studiare,quandosi riescea scompoffeuna abilith complessain abilitdpiD semplicio un concettopiDastratto
in concettipii concreti.

2.2. La scomposizionedel compito o task-analysis


Un ottimo strumentoper I'analisidei prerequisitid la"task
analysis",che significa "scomposizionedel compito".
Essaconsistenella scomposizione
analiticae sequenziale
per svolgereun compito,disponendole
delleabilithnecessarie
gerarchicamente
su unascala,dal gradinopiDsemplicea quello piil complesso.
Nella tavolan. 66 si mostraun esempiodi suddivisionedei
gradini delle abiliti del percorsoA nei gradini piD semplici
delle sottoabilitddel percorsoB e del percorsoC.
Di frontead una abilitdmolto complessa
o molto difficile d
opportunoprocederealla sua scomposizionein parti piir semplici. Con questometododellascomposizione
delleabilith,cib
che tsdifficile pud diventarepiD facile.
Nella programmazione
del proprio studio,b indispensabile
organizzareil materialedi studio in modo che essosia graduale e suddivisoin piccoli o grandi "bocconi",a secondadella
capienzao capacithdi apprendimentodi un particolarestudente.

JconPos/ ?/o/v DlG 4&ft(a'


AgtttTA': At, AZ,A3...
SOTT)AetLt rA\ : gt, & 2, I 3-81.,8s.'
5o77o A B /u ra' : c{,c e, cs. c-4rctc6,c7, caLrr. 66. Scomposizionedelle abilitd complessenelle sottoabilitdpiil
.,, tttltl i c i .

Gli obiettivi
non sa dove andare,non fa, di solito, molta strada.Chi
definire i propri obiettivi, non sa agire.

Passiamoad analizzarele caratteristichedesli obiettivi di


studio.

('hi non sa definire i propri obiettivi di studio, studierdrn


rrrotkrconfusoe disordinato.La rapidithe I'efficaciadello studio
,lrrrcrrdonoanchedalla chiarezzae concretezzadeeli obiettivi.

108

109

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

D/sftuaope

C OME S TU D IA R E E C OME P R OGR A MMA R EIL P R OP R IOS TU D IO

/'*'*gw
o,rerrrur\{W

Tav. 67. Distinzione tra desideri ed obiettivi.

Ma d necessariodistingueretra desideried obiettivi (vedi


tavolan.67).
Spessogli studentipoco consapevolidelle caratteristiche
del metodo di studio confondonoi desidericon gli obiettivi.
Un desiderionon d un obiettivo. Un _de-si{ejodivqntaun
obiettivo quando,da un lato, si precisanoi grad,inida percorrere per raggiungereuno scopo,e, dall'altro, quandosi
!gg_bj_
lita la propria qnqrglaper conseguirlo.
U1 esempiodi desideriod il seguente:,,Voglio imparare
-I'inglese!"
.
Un esempio di obiettivo d il seguente:,,per questa sera
devo aver memorizzatoquesti 30 nuovi vocaboli cli inglese,,.
2-3-1. obiettivi generah" a medio termine e obiettivi speciftti
Gli obiettivi di studio possonoesseregenerali o finali, a
medio termine e specifici (vedi tavola n. 68). Gli obiettivi,
disposti in modo sequenzialee gerarchico, devono essere
molto chiari, realizzabilie verificabili.

110

I ttv. 68. Di,rporce gli obiettivi in ntodo sequenziale e Berarchico.

Per definireun obiettivodi studiod utile porsi la seguente


tkrrnanda:
"Quale prestazioneeffettiva,o performance,dovrd essere
('(tpacedi mostrare,dopo che ho studiato questoargomento?
l)avo decidereche cosadevo esserecapacedifare, dopo aver
tt ttdiato questocapitolo?".
In altri termini, d opportunotrasformaregli obiettivi di stutlio in termini di prestazionieffettive,di capaciti e di abilitd
(per quantod possibile).
trti.surabili
Ad esempio,obiettivi del tipo "studiare da pagina 123 a
l,tt,qinaI34", "comprendereil significato centrale di questa
lxtesia","riflettere sulle causedella secondaguerra mondia/r"'. Sohoindubbiamente
degli obiettivi,ma non sonoobiettivi
rrroltoprecisi,verificabilie misurabili.Se uno studentesi chietfcsse:"Comefaccio a saperese ho studiatobeneda pag. t23
rt l)ug. 134?", potrebberisponderecon precisionenel modo
rcguente:"lo possoaccertaredi aver studiato bene,se riesco
(t fure un riassuntodi questepagine". Un tale obiettivo pud
('sserereso ancorapii preciso, se viene formulato nel modo
:eguente:"lo posso verificare di aver studiato bene,se riesco
(t ripetereil riassuntodi questepagine,senzafermnrmi,conproItt'ietddi linguaggio e con qualche elaborazionepersonale".
111

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

In altri termini, ogni obiettivo pud esserereso semprepiD


specifico.

rronriescea raggiungereil grado di prestazionedesiderato,ha


che
l)ur sempreuna immediatapossibilitbdi autocorrezione,
pur)stimolareun maggioreimpegnoe condurreal successo.

Un esempiodi obiettivomolto precisopud essereil seguente; "lo posso accertare l'fficacia della mia preparazionesu
questo capitolo di storia, se riesco a scrivere la definizione
esattadi almeno 22 di queste25 parole chiave estrattedal
capitolo".

2..1.3. Le carstteristiche degli obiettivi di studio


Gli obiettividi studiodevonopossedere
le seguenticaratteristiche(veditavolan. 69).

2.3.2. Predisporre una gerarchia degli obiettivi

C4BAT7trP/ST/Ctr06/ /

08/rr/u/

Dopo aver individuato e descritto con molta precisionei


propri obiettivi di studio, d bene ordinarli in una successione
gerarchica,dal piD sempliceal pit complesso.E molto importante che ogni studentefaccia una lista dei propri obiettivi di
studio.

l.

Ctr/A,erHl@.
F3l/\
coLaer/Hr@ ll
r_,P

DEuHrrarT/trn

Nel compilare tale lista si pud utilizzare come criterio di


sceltaanchele aspettativedell'insegnante("Su quali concetti
l'insegnante ha insistito maggiormente?Di solito, cosa domanda quando interroga gli altri? Cosa ritiene essenziale
della sua materia? Quali domande potrebbe farmi in una
eventualeintenogazione?"). Tale lista di obiettivi faciliterd
sia lo studio che la valutazionedei risultati conseguiti.

lt-\

/boaet e
PtRT//uFtuT/

hrsuPaBz,
El S
L--JAu/v?/a::tl

Innanzitutto,si sa cosasi deve fare. Quindi, d pii facile individuare strategiepiD specificheed efficaci. Inoltre, si ha una
precisa e immediata autovalutazione(auto-feedback)dei propri progressio risultati. Cid riduce notevolmenteI'ansia ed aumentail grado di fiducia in se stessie nelle proprie possibilitd.

tt2

@r

E"--

Quali vantaggi derivanodalla precisionedegli obiettivi di


studio?

Se uno studenteriescea raggiungereil grado di padronanza prestabilito,il suo livello di autostimaaumenta.Se,invece,

cD__. ts

rQAqturuq/Btz r
UB/F/ CABI Z I

l,t.

/.
6 il

"-@

dA

69. Cctratteristiche degli obiettivi di studio

ll3

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

Essi devonoessere:

1.4. Strategie di studio

chiari.

concreti,

delimitati.

idonei e pertinenti,

misurabili,

raggiungibili,

sequenziali,

verificabili.

COME STUDIARE E COME PROCRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

Le piir importantitecnicheattivedi studiosonole seguenti:


.

sottolineareIe idee essenziali,

prendereappunti,

,schemotizzare
le iffirmazioni essenzialiin mappe
cogrtitive,

archiviare le infonnazioni in modo da reperirle con


facilitit.

;\d essesi possonoaggiungerealtre abilitd di studio:


E molto difficile, specialmente
all'inizio,riuscirea definire
i propri obiettivi di studio secondotale lista di criteri. Tuttavia, d indispensabileallenarsiper acquisireuna tale preziosa
abitudine.
Se si riesconoa definire in modo operativoi propri obiettivi di studio,d pii facile sceglierecontenutidi studio pii adeguati e pit funzionali, oppurerenderli tali.
I contenutidi studiopresentanolivelli differenti di difficolA. Ad esempio,un testodescrittivoo narrativob pii facile di
un testoargomentativodi critica storicao letteraria.Pertanto,
d necessarioaffrontare ogni contenuto con strumenti adatti e
pertinenti.Ad esempio,d beneavvicinarsiad un testodi critica storica con una griglia di concetti chiave ed una serie di
domandeo di ipotesi con le quali "interrogare" il testo.
La consapevolezzadel diverso livello di difficolti di un
testo rispetto all'altro pud condurre ad un migliore investimento del proprio impegno di studio, adottandoefficaci stratesie.

t14

strategiedi lettura e comprensionedel testo,

strategiedi ascolto,

strategieper produrre un testoscritto.

lrrl'inesi possonomenzionarele varie mnemotecniche


che
,t'r\'oltoper recuperare
facilmentecib che si d appreso.
l.'insieme di tali strategierichiederebbeuna esposizione
chequi non b possibilefare.EssesonodiffusaI'rrrtlcttagliata,
nr('ntctrattatedall'autorein altri libri (vedi Bibliografia).
1.5. Verifica
l.'ultima fasedel metododi studioriguardala verificae la
. .rlrrtazione
dei risultatiottenuti.
l.rr verificasi ottienechiedendosise gli obiettivi sonostati
r,r'liunti in modo soddisfacente.
Se sono stati raggiunti,si
procedere
individuazione
alla
di altri obiettivi; se non
1'rrtlr
\tati
raggiunti,
sarhopportunoaumentareil proprio im"n()
di studio,oppureindividuarealtre strategiepiir efficaci
t,('1'n()
, ' ,rtlcsuatiesercizidi recupero.

I 15

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

2.6. Autovalutazione continua del proprio studio


Vorrei suggerireuna indicazioneper migliorare la capacith
di valutazionedel proprio studio.

COME STUDIARE E COME PROCRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

Usare I'automonitoraggiopassoper posso


Analizzarela situazionedi partenza
Verfficaree riattivare i prerequisiti
Prevederee pianificare tempi, contenuti,strategie

Ritengoche sia importantevalutarepassoper passo,subito


o tempestivamente,
il proprio cammino di avvicinamentoalI'obiettivo.

Definire obiettivi operativi e verfficabili


Sceglierei contenutipertinenti e adeguati
Scomporrei compiti complessiin piccole sequenze

Cosi fa un falegname,dopo aver piallato un'asse:lo guarda


e lo toccaper verificarneI'adeguatezza.
Cosi fanno lo scultore
ed il pittore, i quali, ogni tanto, fanno una pausae mirano e
rimirano il loro lavoro.
Si tratta per loro di una verifica immediata,fatta passoper
passo(automonitoraggio).Se il falegnamecontinuassea piallare e a segaresenzaverificarepassoper passoil proprio lavoro, potrebberischiaredi incorrerein gravi errori.
Cosi b opportunoevitaredi studiaresenzaverificaree controllare la padronanzadi cid che si d studiato.
Si pud affermareche la capaciti di autovalutazionecontinua dei propri risultati, ma anchedei propri errori, sia la strategia piD idoneaper acquisireil metododi studio piil efficace.

Scegliere i metodi appropriati


Controllare le condizioniambientali
Controllare le proprie condizionipsicofisiche,per individuare il proprio tempomigliore
Studiare in modo attivo: sottolineando,prendendo appunti, schematizzando
Ripassaresistematicamente
ed in modo creativo
Inserire delle opportune pause di riposo
Premiarsi e rinforzarsi quandosi raggiungeun successo
Verificare e valutare i risultati raggiunti e, se non si i
soddisfotti, rivedere l'intera sequenzae inserire delle
modifiche.
Tale schemageneralepud esseremodificato ed adattato
rrlleesigenze
di ciascuno.

3. Schema su come studiare


Riassumendo
si possonocatalogarele seguentiindicazioni,
organizzatein una successioneordinatadi fasi operative.
Per studiareefficacementebisogna:
Riattivare la motivazione
Riattivare le preconoscenze
ll6

ttl

8 Cosastudiare

Cosastudiare?
Tutto d degno di esserestudiato.
Ma ciascunodi noi, seguendole proprie attitudini ed inclirurzioni,e, talvolta,assecondando
le pressionidell'ambiente
sociale,sceglieun settoredi studio,invecedi un altro.
Gli orizzonti del saperesono molto vasti. Entro i suoi conlini c'b postoper tutti, per tutti coloro che voglionoavventurirrsi nel settoredella ricerca.Infatti, nientedi cid che b umano
nut) essereestraneoallo studio.

l. Le stagioni dello studio


La qualiti ed i contenutidello studio cambianocon I'evoluzionedella nostrapersonalitd,
e con I'evoluzionedei motivi che
..'ianimanoe degli scopiche ci sostengono
(vedi tavolan. 70).
Ad esempio,lo studio di un adolescented molto diverso
rlrrllostudio di una personamaturao di un anziano.Alcune
tlil'l'erenze
possonoesserele seguenti:una diversaconsapevolr'r.r,adise stessi,una diversaintensitddellemotivaziome una
tliversaqualitddegli scopiesistenziali.

t19

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COSA STUDIARE

cedentementeseminatie, dall'altro, I' assimilazionedi quelle


informazionio conoscenzeprecedentemente
apprese.
ESTAT

0eul urra

Durantel' "autunno" della nostravita, lo studiooffre i frutti pii maturi del proprio impegno:si raccogliecid che precedentementeb statoseminatoe coltivato. Alcuni interessisono
stati sviluppatipit degli altri, dedicandoloro molto tempo ed
cnergia.Solitamente,in questastagionedella vita, si fa un
bilancio di cib che si d reahzzato,rispetto a cid che si voleva
rcalizzare.Lo studio d diventatopii selettivoe specifico,ma
si possiedeuna padronanzaconcettualemolto articolata,che
lir comprendereo apprendererapidamente.
Infine, durantel' "inverno" della nostra vita, lo studio ci
irccompagnanel delineareun bilancio della nostravita, riflettcndosul sensodel nostrolavoroe sul sensodella nostraesislenza.

jL

Dopo aver riconosciutoil cambiamentodella qualitd dello


sludionelle diversestagionidella vita, d utile soffermarcisul
t'oncettodi interesse.
I nostri interessideterminanoil cosa studiare.

2. I centri di interesse
Tav. 70. Stagioni della vita e stagioni dello studio.

Durante I'adolescenza,o, per restarenella metaforadelle


stagioni,durantela"primavera" dellanostravita, ad esempio,
si pud constatareuna grandefioritura di interessiculturali.Ma,
non tutti questi interessipotrannoesseresviluppati adeguatamente.Bisogneri sceglieree sceglieresignifica ancherinunciare.
Durantel' "estate" della nostraesistenza,lo studio favorisce,da un lato, la maturazionedi quei semi che sono statipre-

r20

Per saperecosastudiare,d necessarioconoscerebene i nostri interessi.Essi costituisconodegli ottimi agganciper-catturrrc le informazioni(vedi tavolan. 7l).
Gli interessimutano: alcuni germogliano,altri decadono,
,rlt'unidevonoessereinnestati,altri confluisconocon facilitd
i crso interessipii rigogliosi.
(ili interessipossononasceredal condizionamento
esterno,
l:rnriliareo ambientale,o da sceltepersonali,basatesul desi.ft'ritr di attorealizzazione.

t2l

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

/
,p<9.v
6)< -9<3
\/

v<v&
c>.;V

COSA STUDIARE

Per amplificare i propri interessi,d necessarioelaborare


mappecognitive,schemitematicidegli argomentiche interessano.Tale rielaborazionetematicafaciliterd l'apprendimento
Tutte le informazioniche sonoben legae la memorrzzazione.
te Ie une alle altre,e amalgamatedal cementodell'interesse,
sarannofacilmente recuperate,invece le nozioni slegatee
tiammentariesarannoperdute:essesonoanalogheai rami secc hi .
Per conoscerei propri interessi,d necessarioscandagliare
assiduamente
nel nostrointerno,nella direzionesuggeritadal
dio def tempio di Delfi: "Conosci te stesso".

Tav. 71. Interessi come agganci

La vita d brevee non si pub coltivareun gran numerodi


interessie, pertanto,b necessario
avereil coraggiodi potarei
propri interessiper incanalaremeglio la propriaenergia.
Per studiarecon intensitde con passione,d necessario
conoscerei propri interessi,attitudinie"talenti". Solo in questo
modo, lo studio pud trasformarsiin una esperienzavitale di
automiglioramentoo di autoreahzzazione.
Gli interessipermettonodi organizzare,secondoun ordine
precostituito,le continue informazioni che affluisconoalla
nostramente:essepossonoesseresistematenegli schemi
mentali,che sonocome degli scaffalio cassettientro cui sono
organizzateo depositatele informazioni.
QuestiinteressisottostantianimanoI'attenzionee suidano
la ricercadi nuoveinformazioni,quandosi leggeun [iornale
o unarivista,o quandosi ascoltaun dibattito,o quandosi vede
un film.

r22

t23

9 Dovestudiare

llisognaavercura del proprio ambientedi studio.Per sturfnrre si ha bisogno di concentrazionee la concentrazioneE


lrn,oritada un ambienteben ossigenato,
non troppocaldo n6
l11)l)po
freddo,tranquillo,raccoltoe silenziosoe piacevole.
l)i solito,tale luogo rispecchiale caratteristiche
della perlorralitddello studente,soprattutto,
per quantoriguardaI'ordirrt 'o i l d i s o r d i n e .

l. L'ordine facilita lo studio


L.'ordinefacilita la concentrazione,
mentreil disordinela
tlisturbae la confusionela distrugge.L'ordine fa risparmiare
It'nrpo,mentreil disordinefa perderetempo.Tuttavia,ci sono
r rrriepersoneche lavorano bene anchenel proprio disordine
"(tl)porente"
(veditavolan.72) .

2. Personalizzareil proprio ambiente di studio


Ognuno pub personalizzare,almeno in parte, il proprio
rrrnbiente
di studio,scegliendoquellecaratteristiche
pii conscniali alla propriapersonalitd.Alcuni studentihannobisogno

r25

DOVESTUDIARE

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

l)ir\saremolte ore sedutialla scrivania.La posturadurantelo


:trrtliodeveesserecorretta.per evitaredolori o malformazionr. l.a luce deve proveniredalla sinistra(per le personeche
st'r'ivono
con la destra).Gli scaffalidei libri dovrebberoessere
r;rpicnti.I libri dovrebberoessereordinatio per argomentio
rrrordinealfabetico(per autore).Gli accessori(quaderni,penn('.nratite,evidenziatori,
fogli per la bruttacopia,calcolatrice,
r or'lbolari, computer)devono esserediponibili a portatadi
n l i i l l ().

Tav.72. Ordine e disordinenello studio.

{. Scrivania,divano o letto?
('hiediamociadesso:

di un luogo grandee spazioso,altri preferisconoun luogo piccolo e raccolto.Alcuni si mettonoa studiaresolo se tutto b in
perfettoordine, altri riesconoa concentrarsinonostanteil "disordine".Per alcuni il silenzio facilita la concentrazione,per
altri d pii facile concentrarsise c'd una musicadi sottofondo.
Ad alcuni piace un ambientespoglio ed austero,ad altri piace
un ambientevivace e sovraccaricodi poster,trofei e ninnoli.
Esistedunque una grandevarietd di preferenze.
In generale,si pud dire che il luogo di studio b un luogo
importanteper uno studente:per alcuni d un nascondiglio,per
altri un nido, per altri ancoraun rifugio ben protetto.Un ambiente di studio piacevolefavorisce lo studio, come un ambientetranquillo e piacevolefavorisceil sonno.Si studiabene
quandoci si sentebenenella "propria" poltrona,nel"proprio"
angolino, sulla"propria" scrivania,tra i"propri" hbi.

" I)ove si studiameglio?Sedutialla scrivania o sprofondati


trt'llttpoltrona o addirittura a letto?".
l'cr risponderea tale domandab necessario
distingueretra
\ til(li(tre e ripassare.
l.o studio,intesocome apprendimento
di nuove informazroni,richiedeun tono muscolareottimaleed una corrispon,lt'rrlu^
attnzionevigile ed affilata.Il ripasso,invece,richiede
un tono muscolareed una vigilanzaminori, perch6non si de\ ()noapprendere
nuoveinformazioni,ma si devonoripeterele
rnlormazioni
gih apprese.
ln altri termini,lo studioesigeun tono muscolareottimale;
lrt'r'tanto,sono da evitare sia l' "ipotono", che l' "ipertono"
rrrrrscolari.
L'ipertono muscolarecrea tensionee nervosismo,
rn('ntrel'ipotono crea sonnolenzaepoca attivazione(vedi tar, rl un . 7 3 ) .

3. Accessori
La scrivaniadovrebbeessereabbastanzaampia ed ordinata. La sedia deve essereconfortevole,visto che d necessario

Non si pud "studiare" standosprofondatiin una poltrona,


I'atlrt'rchi l'ipotono muscolareattenuala vigilanza,disso-lve
l('nrionee talvolta induce la sonnolenza.Ma si pub fare un

r26

t27

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

DOVE STUDIARE

r r 1 'f ; l

ffieF+
-ffi

rt
!1

Flm&t,"
+ E .ffi1'

Tav. 73. Tono muscolare ed attenzione.

ottimo "ripasso" mentalestandorilassatisu di una poltrona,a


condizionedi non esseregii stanchied affaticati.
La posizione dello stare seduti alla scrivaniab buona per
studiare,perch6d,caratteizzatada un tono muscolaremedio,
o ottimale:non si 0 n6 tesi n6 fiacchi.
Ma, per ripassareo per riflettere su cid che si E gid appreso,
si pud anchestaredistesi sul letto o abbandonatisu una poltrona, o passeggiarenel parco, perch6 il ripassorichiede un
tono muscolarepii rilassato,in quantosi b gid appresocid che
si dovevaimparare.
Si pud leggereun libro (ad esempio,un romanzo)standoin
qualunqueposto,se si d capacidi grandeconcentrazione,
ciod,
se si d capacidi lasciarefuori dal campo percettivogli stimoli
che non sono importanti. Ma, in genere,d opportunoleggere
un libro di studio in un luogo silenzioso,per non esseredisturbati da stimoli irrilevanti.

5. Si pud studiare con la musica come sottofondo?


Una domanda che viene posta spesso d la seguente:

r28

Irtt. 74. Musicu come interferenac e musica come sottofontlo.

"E possibilestudiaree ascoltarecontemporaneamente


clelItr t t t usiCA?"

I-a rispostageneraled: si.


Ma bisognaintendersisu cosa vuol dire "ascoltaremusi, ,r" (vedi tavola n. 74). Per qualcuno"studiare ascoltando
nrrrsica"significaessereaccompagnato
da una leggerae dolce
rrrusicadi sottofondo.Per un altro vuol dire essereavvoltoda
rrrrmusicaad alto volume.Una musicaad alto volumed, senzrrdubbio,una fonte di disturboquandosi studia,soprattutto,
rltrandosi devonoapprendere
nuoveinformazioni.Una musi,.rr ad alto volumeinvadelo spaziomentaleinteriore,distrug(ripetizioneimmediatadelleinformazionida
lc la reiterazione
:rpprendere),
annullaI'automonitoraggio
per rifletnecessario
tr'r'csu cid che si sta studiandoe su come si sta apprendendo.
ll silenziointeriored unacondizionenecessaria
per riuscire
rr scntireil flussodel propriopensiero(vedi tavolan. 75), e la
rnusicaad alto volume distruggetale condizione,con gravi
( onseguenze
negativesull'apprendimento.
Ognunodovri valutaree deciderese la musicache ascolta
ilrcntrestudiacostituiscaper lui un fattoredi concentrazione
o
tli disturbo.

t29

GUIDAALLO STUDIO:IL METODO

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DOVE STUDIARE

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I '^. 76. Studente introverso e studente estroverso.

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Tav. 75. Il silenzio interiore corne sfondo per sentire il flusso del proprio
pensiero.

La musicaostacolala concentrazione,
quandod impetuosa,
martellantee ad alto volume, ma l'accompagnae la protegge,
se d morbida,dolcee a bassovolume.

( utivo o creativo,sempliceo complesso),dall'umoredel morrrcnto(lieto o triste,calmo o agitato)e, talvolta,dalla persorrrrlit)dellostudente.


Ad esempio(veditavolan.76), studenti
..()n prevalente
tendenzaall'introversione
preferiscono
il silenzio. per proteggereil ricco flusso interioredi pensieridalle
rrrtcrf'erenze
esterne.Studenti con prevalentetendenza all'r'stroversione
preferisconolavorarein un ambientevivacee
rlirrrolante,perch6hannobisognodi molti stimoli esterniper
rt'rrtirsisufficientemente
attivi ed efficienti.
l'ud accadere,
inoltre,che lo stessobranomusicalefacilita
,rl('unevolte la concentrazione,
mentrealtre volte la disturba.
( 'rirdipendedallaqualiti dello statoemotivoo affettivo:quan,hr si b tesie nervosi,si b piDinsofferentied intollerantianche
\ ('r'sostimoli un tempo ritenuti piacevoli.Alcuni studiano
,rst'oltando
musicaper isolarsimeglio dall'ambienteesterno,
r r()a'pereliminarei rumori di fondodel proprioambiente:traflr((). presenzadi altre persone(vedi tavola n. jj).

La sceltadi studiarecon la musica o senzamusica d una


sceltasoggettiva.Essadipendedal compitoda svolgere(ese-

Si pud studiarecon la musica,se la musicarimane sullo


..lorrdodella percezionee non invade il campo centraledell rrtlcnzionedello studente.Ma se la musica"entra in primo
ed assorbein modo prevalenteI'attenzionedello stu1'rrrlur"
tlt'nte.essadiventaun elementodi interferenza.

1 30

r3l

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

DOVE STUDIARE

et
RUrToPe

I rtv. 78. Concentrazioneed interferenze.


Tav. 77. La musica come protezione dalle interferenzeesterne.

Gli studenti raramenteconsideranola musica come elemento di disturbo, perch6 per loro la musica ha un grande
valoreaffettivo. Permetteloro di identificarsicon i propri cantanti e di esprimerei propri vissuti interiori adolescenziali.
Quindi preferisconoaverecon s6 la propria musica,come la
"coperta di Linus", anchequandostudiano.

6. Distrazioniinterne e distrazioniesterne
E opportuno che ogni studentediventi consapevoledelle
proprie distrazioni interne o esterne.Chi non riesce a comprenderecome e perch6si distrae,non riuscirh a concentrarsi
e fallird nel conseguirerisultati soddisfacenti(vedi tavola n.
78). Percibd necessariochiedersitramite I'automonitoraggio:
"Mi distraggo quando...","Mi distraggoperchi---" ed elaborare una lista di causedi distrazione.
Possiamodistingueredue gruppi di distrazioneo di interferenze quelle internee quelle esterne.

t32

'Ira le distrazioni interne (di tipo psicologico)bisogna ri( ordare:I'ansiascolastica,il coinvolgimentoin liti e drammi
lrrnriliari,le difficolti di rapportocon i compagni,le preoccuza),la mancan1rrrzi <rni affettive (frequentiduranteI' adolescen
zrrcli motivazionee di interessi.
Si possonoaffrontaree vincere tali distrazioni interne,atrlrverso il rilassamentopsicofisico,le visuahzzazionipositie le autoistruzioni.
rc. il colloquiointeriore,I'automonitoraggio
Tra le distrazioni esternepossiamoricordare le seguenti
rrcdi tavolan.Tg): lasciarsicatturaredalla TV, averela scrir rrniain disordinee stracolmadi foto e ricordi, riviste e giorrrlli. trofei e giochini,risponderea tutte le telefonate,lasciarsi
rrrvadere
dagli amici senzapreavviso.
Anche una postura sbagliatapud diminuire I'efficrenza
rncntale.Studiarea letto, o studiaresprofondatiin una poltronl. crea distrazioni ed interferenze,tramite fantasticheriee
rogni ad occhi aperti,perch6tale posturaostacolal'attivaziorrc di un tono muscolareottimale, necessarioper mantenere
rrnabuonaconcentrazione.

133

T
DOVE STUDIARE

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

{t'lrc crea sonnolenza)o troppo fredda (che crea fastidio e dolrrr-c),la poca ossigenazione(o aria viziata) che riduce I'effi,.icnzacerebrale,il rumore.
ll rumore b una fonte potentedi distrazione,oltre ad essere
rrnutorma di inquinamentoambientale'Essopud essereneutr;Jrt.zato,se lo studented capace,graziead un lodevoleallenurnentopercettivo,di respingeresullo sfondo gli stimoli
t'stcrni che creanodisturbo, impedendoloro di invadereil
( rnlpo della coscienza.
Qualche rara volta si pud studiareanche in un ambiente
I ull)oroso,ma in genered consigliabileun ambientetranquillo
t' silenzioso.

Tav. 79. Distraz.iottiesterne.

E necessarioproteggereil proprio studio dalle molteplici


interferenzeesterne(vedi tavola n. 80)

In breve,il luogo dove si studiadeve essereun luogo tran.lrrillo, silenzioso,ben ossigenato,fresco,illuminato preferibilrnentecon luce naturale.

Tra le distrazioniambientaliricordiamo:I'illuminazione
sbagliata,scarsa(che crea affaticamentodegli occhi) o eccessiva (che crea abbagliamento,specialmentequando si studia
su libri stampatisu carta lucida), la temperaturatroppo calda

l-'ordine e il silenzio creanonella mente lo sfondopercetche


rir() entrocui si collocanoi contenutidell'apprendimento
rumoil
ed
disordine
piano.
Il
primo
in
rlt.vonoesseresempre
rc ingombranola mente ed impedisconouna chiara petceziorrcclicid che si deve apprendere'Ad esempio,una scrivania
or.rlinatafa risaltarein primo piano il libro da studiare.Una
ser-ivaniadisordinataed ingombra impediscela chiara percezione di cid che dovrebbefigurare in primo piano. In essasi
I rcscea distinguerechiaramentela figura, ciod il libro da stutliul-e,dallo sfondo,occupatodagli altri libri che invadono il
t iullpo percettivo(vedi tavolan. 81).

w
Nffi,'fuO

P@7E11eest

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Tgrfur/ATE
-c4tVuu6

/Az>v/ae/46
t9441474

Tar'. ll0. Proteggere il propritt tempo di studio dalle interJerenze esIe,',rc

r34

In breve,la curadell'ambientedi studioadattoe piacevole


psicologicaverso I'aplrrcilitauna positiva predisposizione
prcndimento.
ll prossimocapitolosarddedicatoall'analisidelle migliori
t ondizionipsicofisicheper studiare'

r35

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

psicofisiche
per studiare
I0 Condizioni

Si studiabenee con profitto quandole condizioni psicofisiche sono buone. Quando, invece, si d molto preoccupatio
trrrbatia livello psicologicoo si d ammalatio deboli a livello
lisico, si studiamale e senzaprofitto.
Le condizioni piD favorevoli allo studio potrebberoessere
tltrelle sintetizzatenel noto detto latino: "Mens sana in corpot( sano"'.una mente sanain un corpo sano.
=

Analizziamo in dettaglio alcune indicazioni per studiare in


buonecondizionipsicofisiche.

Tav. 81. L'ordine come sfondo recettivo,il disordine come inpombrante


interferenTa.

l. La salute del corpo sostienela mente


Per studiaresi ha bisognodel sostegnodel corpo:quandoil
eorpo b forte ed efficiente anchela mente si sentevigorosae
lrrcida.
Pertanto,b beneevitaredi studiarese il corpo b ammalato,
tlcbole,stancoed esaurito.Per avereun corpo forte e vitale, b
rrecessarioaver cura della respirazione,del movimento, del
delle
rilassamento,
della dieta alimentaree dell'espressione
crnozionie dei sentimenti.

136

137

'l
GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

CONDIZIONI PSICOFISICHEPER STUDIARE

Bisogna evitare di tuffarsi nello studio, dimenticando


corpo ed i suoi bisognifisici ed emotivi.

66cl/ro

- L/&Po

io-4o

ca.

^ISTANZA

2. Sciogliere o chiarire le preoccupazioni psicologiche

t,1 o'- 2o" attt'tcultAtoUe


z I
Tn{ugpo
P/AAo

Or 71pp161o

E beneevitare di studiarequandosi b molto preoccupatio


turbati.In tal caso,b pii opportunochiarire i conflitti interiori
prima di mettersia studiare.Talvolta,bastapoco per tranquillizzarsi. Ma b difficile riuscire a concentrarsi,quando si d
molto preoccupati.

l'uv. 82. Studiarein buone condizionipsicofisiche.

Alcuni consideranolo studio come un rimedio contro le


preoccupazioni,
studianoin modo intensoed appassionato
e
riesconoad immergersitotalmentee a non pensarea nient'altro, dimenticandocosi i propri turbamenti.Si pensi, a tal proposito, allo "studio matto e disperato" di Giacomo Leopardi,
con il qualeegli riuscia manteneresaldala propriaautostima,
nonostantele dolorosepreoccupazionipersonalie le numerose carenzeambientali.

in una inclinazioneda 0 a 20 gradisul piano di appoggio,il


guardareperiodicamentein lontananza(all'infinito) per evitare disturbi visivi dovuti alla prolungataconcentrazionesul libro, una giustaaltezzadella sedia(non troppo alta n6 bassa),
la schienaben bilanciataper non comprimerela cassatoracica, una respirazioneprofondae tranquilla,sono sufficienti per
sentireil corpo come amico e alleatodella mente.

Anchese in casieccezionalisi pub studiareper dimenticae guai,b benestudiare,per quantod possire preoccupazioni
bile, con la menteserenae I'animo in pace.

La consapevolezza
del proprio ritmo di affaticamentopotrebbesuggeriredelle pauseo dei periodi di riposo,e stimolarc, quindi, una migliore gestionedel tempodi studio.

3. Lista delle proprie tensioni muscolari

3.1. Come affrontare I'ipotono e I'ipertono muscolari

E opportunoelaborareuna listadelletensionimuscolaripiD
frequentiduranteil tempodi studio,per studiarenelle condizioni fisicheottimali.Conoscendo
la sintomatologia
dellepro(mal
prie tensioni muscolarida studio
di testa,male agli occhi, mal di schiena,corpo indolenzito),d piD facile evitaredi
maltrattareil corpoe di studiarein cattivecondizionipsicofisiche(vedi tavolan. 82).Talvolta,piccoli accorgimenti,
come
la giustadistanzadi 30-40cm. tra occhioe libro, il libro posto

La fiacchezzao la tensionemuscolaresono delle distrazioni: allontananola mente dal compito e la dirigono verso il
rrralessere
fisico ("Mi sentostanco.Non riesco a capire nien'
lr,") o psicologico("Non riesco a concentrarmisu una cosa
lter volta")

r3 8

139

Cosa si pub fare in tali situazioni?

CONDIZIONI PSICOFISICHEPER STUDIARE

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

lP*roilO

/P0ro,tto

la quantitddi lavoromentale.Ma b necessalrrrrvvisoriamente


r ro precisaresubitoche essenon miglioranola qualitddell'apprcndimento,che, come si b detto precedentemente,
dipende
tlrrllamotivazionee dalle strategiedi studio.
Inoltre,bisognaevitaredi sconvolgereil proprioritmo naIrrraledi attivitd-riposo,
abusandodi caffd e di sigarette.I di\turbi psicofisiciche ne conseguonosono molto noti e non d
rrccessario
elencarli.

5. La dieta
Tav. 83. Come affrontare l'ipotono e I'ipertono musc'olari

Se c'B un ipotono (fiacchezzamuscolare)b benerichiamare volontariamentei muscoli attraverso lo stiramento


(stretching),che ristabilisceil controllo volontario della muscolatura,amplia la respirazione,induce la riossigenazionee
risvegliala mente(vedi tavola n. 83).
Se c'd un ipertono(tensionemuscolareo nervosismo)b
opportuno scaricaretale tensioneattraversoil movimento o
I'attiviti fisica (ad esempio,fare a boxe davantiallo specchio),
adottaretecnichedi rilassamentoo fare una pausa.
L'affaticamentoe le tensionida studio,non dipendonosoltanto dalla stanchezzadel corpo, ma anchedalle problematiche esistenzialie dalle difficoltd dello studio. Talvolta, per
esempio,un mal di testapud esserecausatoda un litigio con
una personacarao dalla necessitddi dover studiareuna materia antipaticao una materiadifficile per carenzadi basi.

E necessario
informarsisui cibi e sulladigestione,per scerliere cibi leggerie digeribili, quandosi studia.E noto che
rlrrrantela digestioneil sanguevienerichiamatodall'apparato
tliuerente,sottraendolo
provvisoriamente
al cervello.Per tale
rurione,ci si senteun po' assonnatie con i riflessilenti dopo
irvcr mangiato,soprattuttodopo aver mangiatocibi grassi,
pcrch6richiedonouna digestionepiD laboriosa.
Poich6I'efficienzadellanostramentesubisceun calo,a causa
,li tale deflussodel sangueversolo stomaco,d opportunoevitare
rli rnangiareduranteil tempodedicatoallo studio:d megliomanr:irrresufficientemente
o prima o dopo (vedi tavolan. 84).

hgFtusso bl 5Atu64
UFPso Lo S7o rlAco

4. Evitare I'abuso di caffeina e nicotina


Alcune persone,per aumentarela luciditb mentale,ricorrono a degli stimolanti. Tra di essi ricordiamo la nicotina e la
caffeina. Queste sostanzeconsentono,talvolta, di aumentare
140

Ittr. 84. Evitare di mangiare durante il tempo dedicato allo studio

t41

GUIDA ALLO STUDIO: It, METODO

Se, da un lato, d convenientenon impegnarsiin situazioni


di studio intenso,quandob in corso la digestione(vedi tavola
n. 84), d tuttavia possibile,durantela digestione,ripassare
mentalmentele informazioni gid apprese,perch6la ripetizione richiede una minore quantitddi energia.
In altri termini, si devecurarela dietaquandosi studia:essa
deve esserevaria, ricca, ma leggera.

CONDIZIONI PSICOFISICHEPER STUDIARE

7. Non esistela magica pillola della memoria


Non esistela magicapillola della memoria.Esistonodei
lrrrmaciche miglioranol'efficienzagenerale
del corpo,quantlo d esauritoo debole.Ma d una illusione crederedi poter
rrrigliorare
la propriamemoria,assumendo
dei farmaci.Si trattrrdi una illusionesostenutadalla mitologiaconsumisticadel
"tufto
facile senzasforz.o".

Si tengapresente,perd,che I'ansiae [a tensioneda studio


spinpossonoprovocare,talvolta,disturbinell'alimentazione,
le
tutte
ore.
gendo a mangiaredi tutto e a

I rnigliorifarmaciper la mentee per [a memoriarono ql,"lli naturalie ciod: il rispettodel ciclo veglia-riposo,una sana
tlietaalimentare,l'eserciziofisico,un tonoemotivosioiosoed
r'ntusiasta.

6. Il movimento

La memoria viene migliorata, non da un farmaco,ma dal


rrrctododi studio,dallaforzadellamotivazione,dallaelaborazi.ne di strategieefficaci di organizzazioneconcettualedelle
rrrlirrmazioni
e dalla padronanza
di valide mnemotecniche.

Lo studio richiede lo sforzo di stare seduti per molte ore


davanti alla nostra scrivania. Il corpo pud essereallenato e
abituatoa questo sforzo, ma non deve esserereso schiavodi
esso.Bisognafare del movimentoper riossigenarloe tonificarlo. Se si trascuracid, prima o poi, il corpo segnalerdil proprio malesserecon sensazioninegative,che interferiscononello studio.
Talvolta, dopo un'ora di studio, sono sufficienti cinque
minuti di ginnasticada camera,per sentirsi tonificati fisicamentee svegli mentalmente,pronti ad affrontarealtri impegni
di studio.
Duranteil periododi tempo dedicatoallo studio d opportuno evitareattivitd fisiche intense,come, ad esempio,praticare
uno sport.E consigliabilesvolgerlein tempi lontani dallo studio, per evitaredistrazionied interferenze.Ma anchein questo
ambito ognunodeveautoregolarsicon I'unico scopodi rendere ottimale il proprio tempo dedicato allo studio, adottando
ancheversole condizionipsicofisiche.
I'automonitoraggio

tt. Come affrontare lo stressscolastico


Lo studiocontinuoe I'impegnocostante,I'apprendimento
tli rruoveinformazionie la loro memorizzazione,
re interrogazioni e i compiti sono situazionistressanti.
l-o stressb la rispostadell'organismoper adattarsiai camlrirrrnentiche I'ambienteesternosollecita.Tare adattamento
rrtlriedeun grandedispendiodi energia,che pud esserecoml)('nsirtodalle gratificazioni,costituite.in ambito scolastico,
,l;rihuoni voti, dalla stimadegli insegnantied amici e dalla
, ()r'r'ispondente
alta autostima.Ma quandolo stressscolastico
rrtrrrD adeguatamente
compensato,
nasconola demotivazione
\('r'solo studioe I'insofferenzaversola scuola.
l.c causedello stressscolasticosonomolteplici.Enumerialn()llc alCUne:

t42

t43

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

CONDIZIONI PSICOFISICHEPER STUDIARE

causadei continui cambiamentiche richiede(vedi tavola n.


lJ-5):
cambiamentidi materie,di insegnanti,di metodi,di rapporti interpersonali.A tale situazioneoggettiva si aggiunga,
per alpoi, I'interpretazione
soggettivadella realthscolastica.
cuni la scuolab interessante,
per altri fastidiosa,per altri insopportabile,
per altri, infine, odiosa.
Quandouna situazioned sentitamolto fastidiosao minacciosa,I'organismob sottopostoad una situazionefisiologica
di allarme,analogaa quella che emergedi fronte ad un pericoIo. Vivere in questecondizionid molto deleterioper la salute
sia del corpoche della mente.

Eotrr
//TeD/

La capacithdi resistenzaallo stressdipendeda vari fattori:


dallo stile di vita, dalla fiducia in se stessie dalle risorseinteriori, che nell'ambito scolasticosono fondamentalmente
tre:
lbrti motivazioni,solideabilitdcognitivee creativeed efficace metododi studio.Se uno studentepossiedetali risorseinteriori, pud fronteggiarelo stressscolastico;se ne d privo, rischiadi soccombere.

LO sTeSs ,fcozasrtc-o

9. Evitare I'esaurimento nervoso da studio

Tav. 85. In stress scolastico.

Studiaretroppo fa male.
o

Ia necessitddi una attenzionecostante,

la necessitddi apprendere ed assimilare, abbastanza rapidamente,Ltngran numero di informazioni,


la necessitdo l'obbligo di esseresottopostia compiti, test ed interrogazioni,

rapporti interpersonalidfficili con gli insegnanti,

rapporti interpersonaliproblematici con il gruppo


dei pari o con l'altro sesso.

L'ambito scolasticocostituisceuna situazione


144

stressa

Studiaretroppo, come lavoraretroppo, d negativo,perchd


si sconvolgeil ritmo di alternanzatralavoro,riposoe svago.
Tale ritmo d biologico e non bisognacontrastarlo,altrimenti si cade in uno stato di saturazione("Non ce la faccio piil.
Sono sovraccaricato.Se continua cosi, crollo. Basta!") o di
" e.s
a uri men/o" psico-nervoso,caratterizzatoda malesserepsicologicoe da sintomi psicosomatici;si possonoavvertiredisturbicome i seguenti:confusione,apatia,mancanzadivolont). perdita di interesse,insoddisfazione,nausea,insonnia.ansia e depressione.Tale saturazioneed "esaurimento"psico-

t45

GUIDA ALI-O STUDIO: IL METODO

nervososono provocati,in generale,da un sovraffaticamento


mentale,dall'ansiascolastica,
e, alcunevolte.da disturbidella
personalith.

CONDIZIONI PSICOFISICHEPER S'I-UDIARE

Itltri.Non vogliopiil sentirparlare di scuola.Mi fa venirela


trtttt.t'cu!").
Quandouno studented travoltodall'ansiascolastit rr.pud entrarein uno statoquasiconfusionaledi panicoo di
rlcpressione.

9.1. Sapere quando smettere di studiare

Come si pud agirein questicasi?

L'apprendimentod facilitato, se viene rispettatoil proprio


ciclo biologicodi attivith-riposo,se viene individuatoil proprio tempo di migliore prestazionee se viene rispettatoil proprio bisogno di riposo.

Si pud agirein varie direzioni:

E necessario,
quindi, saperindividuareancheil momento
in cui bisognasmetteredi studiare,per prendereun giusto riposoo svago.La capaciti di sapersmetteredi studiarefa parte
di un buon metodo di studio e di una buonagestionedel proprio tempo di studio.

10. Come affrontare la fobia della scuola


E normale,in ambito scolastico,aver pauraprima di essere
interrogati,ma d un atteggiamentonevroticopensareche andrd sempremale, che d inutile tentare,che si d una "frena" in
tutto.

sostenere,attraversoil dialogo, la personalitddello


studente,individuando i suoi punti di fttrza, i suoi
interes,;i,le sue capacitd;

ridurre il livello d'ansia somalica,attraversotecniche di rilassamento;

ridurre il livello di ansia emotiva attraverso visuctlizzazionipositive di calma e di successoscolastictt:

agire sulla qualitd delle sue motivazioni;

migliorare il metododi studio.

ll prossimocapitolo,che b una continuazionedel presente,


e al modo mielioredi affron'rrnrdedicatoall'ansiascolastica
Itrlllt.

Una personamolto ansiosapud facilmentetrasformarsiin


una personafobica, ciod, una personache ha paura di tutto o
in una personadepressa,
che si sentefallita.
L'ansia crea apprensione,una visione distorta della realti
e, pertanto,pregiudicaI'efficienza nel lavoro scolastico.
Una intensapauradi un insegnante,o di un compito, o di
un esameproduce delle forti fobie, caratterizzateda comportamentidi fuga dalla situazione("Non vogliofare piil l'esame.
Voglio scomparirel") e di evitamento("Non voglio piti toccar

r46

147

il Comeffiontare e superare
l'ansiascolastica

1. Le causedell'ansia scolastica
Cominciamocol chiederci:
"Perchd Ia scuola genera ansia?".
Una rispostapotrebbeesserela seguente:perch6a scuola
ci si sentegiudicati sull'impegnoe sullapadronanzadi cid che
si d appreso.Si avverte,percibla duplicepossibilitddi riuscire
o di fallire, di esserepromossio di esserbocciati,di prendere
un buon voto o un brutto voto. di esserelodati o di essererimproverati.
In tale contesto,gli insegnantisono percepiti non tanto
come uomini di cultura.quantopiuttostocome giudici severi,
che esprimono,talvolta,pesanti"condanne".Quandola scuola d percepitain tal modo, si avverteuna grandeansiae, talvolta, panico, perchdsi teme una minaccia alla propria autostima.
In breve,I'ansiascolasticad determinata:
.

dalla paura di non riuscire ad ottenerebuoni risultati,

dal dover subire giudizi negativi degli insegnanti,


dei compagnie dei famigliari.

t49

COME AFFRONTARE E SUPERAREL'ANSIA SCOLASTICA

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

icarPrrol+---------r
lll
coLlcixpATtotr

/ilrpFereil?

a$erro.,ro

AspFf/Jn//4
Dt tuSuctsso

0/suceso

una dispersionedella concentrazione,che viene deviata dal


di successo
compito e tndinzzatasulle eventualiconseguenze
o insuccesso("Cosa mi succederdsefallird? Cosapenseranno gli altri di me? Mi crederannoun imbecille.Mi sento un
incapace.Questodannatoesamemi fa impauire").In tal contesto, il rendimentodiventa molto basso e la probabilita di
errore o insuccessob molto alta (vedi tavola n. 86).

3. Le manifestazioni dell'ansia
Le componentidell'ansiasonodi tre tipi (vedi tavolan. 87):

cor/tuluEar/ G//'4//9A
9EAJAZo,u/
F7s/olb6lc(e

(ADU74
A!,ir1!iF,?"Aurcsr///A

Tav. 86. L'ansia scolastica.

2. L'ansia disturba e riduce il rendimento scolastico


attenzioneversose
Il livello d'ansiaprovocauna eccessiva
stessi,i propri problemi, le proprie preoccupazionio le proprie paure.
Tale eccessivaattenzioneverso se stessi,detta"iper-riflessione", focalizzatasul dilemma"riuscird o fallirb?", provoca

150

eltonu
DlrarcsseF
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AUTOS UALUTA?OAJ/
70
- sopo up all/
Tav. 87. Le componenti dell'ansia

l 5t

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

.
.

sensazionifisiologiche di malessere,
aulosvalutazione,

comportamentiinfficienti,

COME AFFRONTARE E SUPERAREL'ANSIA SCOLASTICA

previsioni catastrofiche("Se va male, mi ammaaz o ") ,


generalizzazioninegative("Non mi va mai bene
niente"),
convinzioni irrazionali ("Devo farcela assolutamentealtrimenti non valgo nulla"; "Non possosopportare di avere un insLtccesso"
),
antipatia verso la materia, il professoree la situazione scolastica("8 una materia stupida e il professore i un cretino. ltt scuola d un luogo per annientare la personalitd!" ),
attribuzionedella colpa a se stessi("Non capisco
niente", "Non ho studiato a sfficienza"),

Quali sono le sensazionifisiologichedell'ansia?

Facciamouna brevelista:
.

tachicardia,

iperventilazione,

respiro affannoso,

tensionemuscolare,

tremori,

voce tremante e soffocata,

sudore,

insonnia,

inappetenza,

non riuscire a concentrarsi,

incapocitddi concentraz.ione,

perdere tempo guardando il compito senzariuscire


a scrivere una parola,

fare coseirrilevanti (guardareil sffitto ofuori dalla finestra).

attribuzione della colpa agli altri ( " Quel professore


i un sadico aguzzinoe ce I'ha con me").
Alcuni comportamentiinefficienti sono:

sonodi solitoacTali sensazionifisiologichedi malessere


negative:
compagnate
da autovalutazioni
sensodi impotenza("Mi sentoperduto e disperato" ),
incapacitddi controllare le proprie reazioni emotive ( " Mi sento in balia di questemie schifosesensazioni" ),
sensodi fallimento e di frustrazione ("Sono un falIito nella vita" ),
paura per Ia brutta figura ed il giudizio degli altri
("Non sopportoassolutamenteche gli altri mi considerino un incapace!"),

r52

Le sensazionidi malesserefisico, le autosvalutazionipsicologichee i comportamentiinefficienti impedisconola concentrazionesul compito o sulla domandadell'insegnante,


e,
pertanto,il risultato sarh scadenteed inferiore alla effettiva
preparazionedello studente.

4. Suggerimenti per affrontare I'ansia scolastica


L'ansia scolasticapud essereaffrontatain varl modi. Alcuni sono i seguenti:

153

GUIDA AL L O STU D IO: IL ME TOD O

COME AFFRONTARE E SUPERAREL'ANSIA SCOLASTICA

l'elaborazionedi un valido metododi studio,

uALurAztqIrESreesj

la riattiva;ione dellu motivazione,


la cura e il rinforzo dell'autostima,
l'utilizzazionedi strategiedi rilassamento,di visualizzazione,di assertivitde di autoistruzione.
La rispostaallo stressdipendeprevalentemente
sia dalla
valutazionedello stressche e delle risorsepersonali.Attraverso la valutazionecognitivapositivao negativa,lo stresspud
essereintesoo come "stimolantesfida" oppurecome "devastantecatastrofe".Attraversola valutazionepositiva o negativa delle proprie risorseemergerduna immaginepositiva di sd
("Sono un ragazzoin gamba", o negativa"Sono un .fallito")
(vedi tavolan. 88).
Per affrontarelo stresse l'ansia scolasticasi deve intervenire a vari livelli: a livello fisiologicocon il rilassamento,
a
livello emotivo con il dialogo internodi incoraggiamento
ea

I
!

Tav. 89. In valutazionedello stess e delle risorse.

livello cognitivo migliorando i propri metodi e strategienella


soluzionedi un problema(vedi tavolan. 89).
ln questocapitoloci focalizzeremosolo sui metodidi rilassamento,sulle visuabzzazionipositive sull'assertivithe sulI'autoistruzione.
Gli altri temi sonotrattatiin altri capitoli.

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F6tO(4tco

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4.1. Strategie di rilassamento

AFFPoPTAAe
10 vats
(/APJ/A

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/./tE/taqp/nt/o

Tav. 88. Come affrontare lo stre.sse l'onsict scolastica.

t54

pii conosciuta,nel mondoocciLa tecnicadi rilassamento


dentale,d il Training Autogeno.Si tratta di una tecnicascientificamentevalida,sempliceed efficace.Essapud esserefacilmente integratacon altre forme di rilassamentocome, ad
esempio,la desensibilizzazione
sistematica,il biofeedback,la
meditazione,lo yoga.
Lo scopodelle tecnichedi rilassamentod quello di inibire
I'ansiacon un comportamento
contrarioall'ansia,ciod con il
rilassamentomuscolare.

155

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

generalmente,
Il comportamentoansiososi accompagna,
ad
una eccessivaed inopportunatensionemuscolare.Riducendo
tale tensionemuscolare,si riduce il livello d'ansia,se non ci
sonogravi conflitti nella personalitidello studente.
Quandosi impara a percepireil grado di tensionedei propri muscoli.si sviluppauna sensibilithversoil proprio corpo,
quandoe come rilassarsi.
che suggerisce
Talvolta, d opportuno praticareil rilassamentomuscolare
ed emotivo, dopo aver scaricatola tensionedel corpo, attraversoil movimento,facendoun po' di ginnasticao un po' di
corsa.E convenienteprima scariiarsi della tensionee poi rilassarsi:prima svuotarsidelle tensioninegativee, dopo,riempirsi di sensazioni
positive.
Il rilassamentopermettedi:

T
I
I

COME AFFRONTARE E SUPERAREL'ANSIA SCOLASTICA

Il rilassamentopud essereaccompagnatoda visualizzazioni positive e da un dialogo interioredi autoistruzionipositive.

4.2. Visualizzazioni positive


Le visualizzazionipositive sono il linguaggiocon il quale
possiamoparlarea noi stessi.Essesonomolto vivide,quando
siamoin uno statodi rilassamento
muscolareed emotivo(vedi
tavolan. 90).
Alcune visualizzazionipositive sono le seguenti:
.

immaginaredi avere successodurante l'esame;

immaginare le domandedei professori e le proprie


rispostemigliori;

immaginarele reazioni emotivepositive degli esantinatori:

smaltire la fatica e lo stress,

recuperareil proprio respiro naturale e spontaneo,

immaginare la propria soddisfaTione;

distenderele tensionimuscolari.

acquietarel'ansia,

immaginare le congratulazionidei propri amici e


delle persone care,

avviare un dialogo interiore di chiarfficazione(delle proprie ansie,paure) e di incoraggiamento(elaborando soluzionipratiche e razionali),

chiarire i conflitti ("Vorrei studiare,ma anche divertirmi", "Non voglio studiare, ma non voglio
nemmenoandare a lavorare"),

uisualizzgrecen calma Ie situctzionitemute,

ristabilire l'fficienza della propria concentraTione,

focalizzare I'attenzionesul compito e resisterealle


interferenze o alle informazioni i rrilev anti,

ricorrere all'ironia e all'umorismo.

1+
/T-

*++\
+\

rr

f+

rl+

A*-snr-

*9

P/L A t56576:1t c<s

Irtv. 90. Le visualizzazioni positive per superare l'ansia scolasticcr

156

157

I
COME AFFRONTARE E SUPERAREL'ANSIA SCOLASTICA

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

Se, invece, i propri insegnantiincutono paura, d utile imdella propla mano e godemaginarli ptqW-lj*pi.ccolisul p_a_lpo
re di questainversionedi importanza;talvolta, d conveniente
immaginarli in situazioniridicole o comiche,per sentirsipiD
liberi dall'ansia. Se alcuni insegnantisono soliti maltrattare
psicologicamentegli studenti,oltre che a denunciarepubblicamentei comportamentiscorretti,si pub scaricarela propria
rabbia contro di loro (se d una forma di antipatiapersonale),
immaginandomentalmentedi faregpoxs con loro e di vincere. Si tratta di una forma di liberazioneemotiva di tipo psicologico o catarsi.

4.4. Tecnicadell'autoistruzione
Attraversola tecnicadell'autoistruzione,
uno studentepud
incoraggiarsi,
darsi sostegno,autocontrollarsi,
automotivarsi.
Pub diventareconsapevoledel proprio disagio interiore,
claborarestrategiepsicologicheper rafforzare I'autostima e
strategiecognitive per affrontaremeglio i compiti scolastici.
Pud agire sulla propria motivazione,per far scaturirenuove
risorsee nuovi entusiasmi.
Pudconcentrarsi
piir facilmentesul
compito,controllandol'attenzione,per evitareche essadevii
dal compito e si rivolga a considerazionicatastrofiche.

Si pud visualizzareuna inversionedi ruoli; immaginando


di sottoporread esamei propri professorifacendoloro domande difficili e "cattive".

E utile elaboraredelle autoistruzioniincoraggianti,che


confutino le nostreconvinzioni catastrofiche.

4.3. Assertiviti

Un esempiodella tecnicadell'autoistruzione,
pud essereil
seguente:

Inoltre, si possonoadottaretecnichedi assertivitir,per essere capaci, nelle interrogazioniorali, di esprimerele proprie


opinioni in manierachiara,efficace ed espressiva.Tali tecniche sonomolto utili per personeche presentanoun comportamentotimoroso,timido, insicuro.Ad esempio,ad uno studente timido si pud insegnaread esprimerele proprieopinioni con
a-ltoed un volume di voce piD forte, oppuun tono di vo.ce_piD
penso.'.","1o
ogni frasecon I'espressione;"Io
re introducendo
desideroproporie..." accentuandola forza e I'espressivitddi
quell' "Io penso...","fo desidero proporre...".
del linguaggio
Tali tecnichemigliorano la consapevolezza
parlare,
la nostra
di
nostro
modo
il
modificano
non-verbale,
in
voce,il nostromodo di chiedere,la nostrapostura, modo da
dare alle nostre idee una espressivitdpiD diretta ed efficace.

158

"Non d detto che se non supero questa interrogaTione(o


csame)sono necessariamente
uno scemo.Posso utilizzare
questoinsuccesso,
per confrontarmicon il mio livello di prelturazione.Forse non ho studiatosfficientemente.Sentivodi
tronaver capito molti passaggidi questaprocedura.Mi sentivo insicuro e anchesfiduciatonelle mie capacitddi compren.sione.Inoltre, questamateria mi i antipatica,perchd mi mancuno le basi e, pertanto, ogni volta che prendo in mano il libro, mi viene un senso di repulsione viscerale. Ma allora,
lterchd non mi chiedo piuttosto: comeposso co.lmarele mie
luc'une?Potrei comprarmi libri supplementari,pii semplici.
Potrei ricorrere a qualchestrumentoaudiovisivoo a tecniche
di istruzioneprogrammata.Potrei chiederea questomio amico di aiutarmi in questo settore.Sefaccio cosi, le mie idee
ftfiastrofichesvanisconoed emergeuna immaginedi me stesso coraggiosa e fiduciosa. Devo continuare a parlarmi in
nrctdopositivo, incoraggiandomi.Bene,quale d la prima cosa
chepossofare? Devo ricordarmi di affrontare la preparazio-

159

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

ne in modo sistematico.Bene, adessosono contento di me,


perchdsono riuscito ad emergereda quei pensieri debilitanti'
Ho riacquistatofiducia. Bravo."

12 Comeaffrontaree superare
la pauradegliesami

In conclusione,il problemadell'ansiapud essereaffrontato


e superatoefficacementecon un buon metodo di studio, con
stratbgiedi rilassamentopsicofisico,con vrsualizzazioniposie con la tecnicadell'autoitive e con la tecnicadell'assertivitd
struzione.
Il prossimo capitolo offre dei suggerimentipii dettagliati
per affrontaree superareI'ansia degli esami.
Gli esamisonoinevitabili.Ma pud essereevitatala paurao
I'ansiadegli esami,se si imparail modo migliore per affrontarli.
Gli esamipossonodiventareuna opportuniDdi autoeduca:.ione,se diventanol'occasionedi una verifica oggettivadel
proprio impegnoe della propria preparazione.
Talvolta, di fronte alla difficolti e allo stress,che gli esami
comportano,verrebbela voglia di abolirli, per evitareil senso
di frustrazionee di minacciaall'autostima.Si trattadi un meccanismodi difesapsicologicache consistenel voler annullare
cid che fa soffrire;b comprensibile,
ma sarebbemeglio imparare il modo migliore per affrontaree superarela pauradegli
csami.

l. Il panico degli esami


Talvolta il panico degli esamipub spingereuno studentea
pensaree ad esprimersinel modo seguente:"Non voglio piit
lhre gli esami.Non so niente.Mi andrannosicuramentemale.
Non ce la farb mai a superarli".
Questaidea ossessivapud assorbiretalmente la mente di

160

l6l

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

uno studenteda non permetterglidi concentrarsisu niente di


positivo.

PARTEADULTA
cH /acopalQ/a

Anche se ha studiatoed ha un buon curricolo scolastico,


egli senteche non ce la farh. Anche se i suoi insegnantie i
suoi compagnidi classegli ripetonoche sicuramentesupererh
gli esami,egli b convintoche sardun insuccesso
totale.

UALDP(274
PArvtFta4-ze

8Ar/8/,u4

d sc*.a6rzra

Essendosconvoltoda tale pensieroossessivo,non riesce,


di conseguenza,
a concentrarsie a studiare.Sentedi non riescirea ricordarenientedi cib che ha gid studiato,perch6la sua
menteb assediatadall'idea che non ce la fard e da altre ideedi
autosvalutazione.
Cid peggiora il suo stato d'animo, si sente
in colpa e concludeinesorabilmenteche non supererhmai gli
esami.
Come si pud spiegarequestocomportamento?
Una spiegazionepud esserela seguente:lo studentepercepisceI'esamecome una situazionemolto pericolosa,che minegativadell'esanacciala suaautostima.Tale considerazione
me, innescain lui una serie di paure,radicatenella scarsafiducia in se stesso.
Cosa si pud fare in questi casi?

- aop c 4 nd20'//A /
A ,fuPereal? QUS./
ilA/FOtrT/ SAnt /

DO

&

Accettare le proprie paure come un segnaleed un


messaggiodella situazionedi angosciae di panico
che si sta vivendo.Essedescrivonoil tono emotivo
con cui si sta affrontandouna situazione.
Rtfletteresul fano che le paure nasconodalla propria "parte bambina", che i spaventata,e che la
propria "parte adulta", che ragiona,invece,con i dati
di fatto, pud prendersi cura della "parte bambina",
consolarla ed incoraggiarla (vedi tavola n.9l).

162

D/ cauF,eo/Uzo

D4SeZca

p4p7 Ao,tr7

/ f/f P4upe
,fotlo:
4.

IroaSo lt/etulc

/ o A7 / D /
FATZo

.tauo:

. //oA6r?EAA
Et''
4.-

Alcune indicazionipossonoesserele seguenti:


.

tV20/()

fuv.9l.

Dialogo interrc tra la parte adulta e lct parte bambina.

Elaborare una tabella di confronto tra le paure


espressedalla parte bambina e i dati di fatto raccolti dalla parte adulta: "Ho paura di questo.D'altra parte, i dati difatto sono questi: Ho studiato. Mi
sono impegnato.I voti indicano che possiedo una
discretapreparazione.i vero,non so tutto alla perkzione.Ma mi so orientare in molti settori di studio".
163

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

A questo punto, d opportuno analizzaredettagliatamente


una lista di suggerimentiper affrontaregli esami.

2. Suggerimenti per affrontare un esame


Una lista di suggerimentiper affrontarela pauradegli esami potrebbecomprenderei seguenticonsigli:

2.1. Valorizzare gli esami


E importanteriuscire avaloizzare o scoprirealcuni aspetti
positivi degli esami,ad esempio,I'autocompetizionee la verifica di se stessi:
"Gli esamisono un modo per valutare le mie abilitir. Non
sono un modoper distruggerela mia personalitd.Nessunomi
condannerd. Essi sono una occasioneper verificare la forza
della mia personalitd e la soliditd della mia preparazione."

2.2. Conoscere cib che gli esami esaminano


E necessariosaperecon precisioneche tipo di esamesi
dovrlr sosteneree cosasi aspettanogli insegnanti("Quali sono
Ie loro modalitd di interrogare e quali sono i loro criteri di
i confivalutazione?").E necessarioconoscereaccuratamente
("Sard
qui
interrogato
da
ni della materiadi esame
fin qua").
Se tali confini sono chiari, si ha una migliore sensazionedi
controllo della situazioneed una minore ansia("Sard esaminato soltantosu questoe su quest'altro argomento.Comei la
preparazionein questidue settori? In questosettoremi sento
piil sicuro, in quest'altromi sentoincerro.").Cib che si conoscefa meno pauradi cid che non si conosce("Non so cosami
chiederanno.Mi sentodi non sapereniente.").

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DECLI ESAMI

2.3. Visualizzarsi positivamente


E opportunoricorreread autoistruzioni,ad autosuggestioni
e a visualizzazionipositive,per incoraggiarsi.Si pub visualizzare la felice conclusionedell'esamee godere di questaimmaginepositiva.
Se cid non b sufficientee I'ansiapersiste,b utile, in tal caso,
rimanendosemprein stato di rilassamento,immaginarevividamentele cose peggiori che potrebberocapitare,le conseguenzecatastrofiche.Si immagini, ad esempio,di esserebocciato e di subiretutte le conseguenze
negativedi questoevento. Si dedichi"volontariamente"del tempo ad immaginarenel
dettaglio tali conseguenzenegative.In questomodo, d possibile guardarein facciale propriepauree cib offre il vantaggio
di scoprirnela valenzaemotiva e di esercitareil controllo razionale.Dopo tale interventoparadossale,
di solito, ci si sente
sollevati.
E utile, inoltre, familiarizzarsipositivamentecon il luogo
di esamee con i propri esaminatori,prevederele domandedi
esameed autointerrogarsi;fare delle prove mentali di esame;
esaminarsifacendosidelle domandedifficili o domande"trabocchetto".

2.4. Studiare in modo attivo


E essenzialestudiarein modo attivo, rielaborandole inforlnazioni.
Alcuni suggerimentiper rielaborarele informazioni sono i
seguenti: sottolineare,prendereappunti, schematizzare,costruire tabelle sinottiche,preparareliste di definizioni sintetiche, elaboraredomandee rispostebrevi e precise.
Ad esempio,trasformarel0 paginedel libro di testoin uno

r64

165

CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

schema,o in una immagine,o in un simbolo,significarielaborare personalmentele informazioni. Tale rielaborazionepersonalefacilita I'apprendimentoe la memoria.E pin facile ricordareuno schemagrafico fatto da noi stessi,o un acrostico
inventatoda noi stessi,che non ricordareuna serie di pagine
di un libro di testo.
La rielaborazionefa diventaresisnificativo tutto cid che si
deve studiare.
La rielaborazionepersonalizzalo studio.
2.5. Programmare il tempo di studio
il proprio tempo di
E necessariopianificareaccuratamente
studio,per evitareche manchiil tempo necessarioper studiare
tutto il programma.
E necqssariostudiarecon molto anticipo,rispetto alla data
dell'esame,e dedicareI'ultima settimanasolo al ripasso.Cid
comportauna programmazioneaccuratadel tempo da dedicare al ripasso.Il ripassoserve,infatti, per riattivarerapidamente le informazioni gid memorizzate.

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

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2.6. Distinguere i contenuti facili e difficili


E utile distinguerei contenutidell'esamein argomentifacili ed in argomentidifficili (vedi tavolan.92). Per far cid b
necessariosegnareper ogni paragrafoil grado di difficolth:

D= SruD/Aee
f = FAqte
[ = Nraat6

'litv. 92. Studiare e ripassare

In tal modo, si adottaun criterio molto precisoper sapere


cosa si deve studiaredi piD e cosa si deve studiaredi meno

(Questo lo so. Questonon lo so. Devo studiarequello che so.


Ma i sfficiente ripassarequello che so gid").Infatti, non tutti gli argomentisono ugualmentedifficili. Alcuni sono facili,
altri interessanti,altri difficili ed altri astratti.In questomodo,
si riduce la quantitd di cid che deve esserestudiato: non si
deve studiare,infatti, tutto il programma,ma solo quelle parti
che ancoranon sono statememoizzate.

166

161

"Questoparagrafo lo so molto bene. Quest'altro lo trovo


molto dfficile da comprendere.Quest'altro l'ho compreso,
ma mi i dfficile rievocarlo con rapiditd."

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

A questo proposito, un suggerimentotecnico pratico pud


esserequello di segnarea matita a fianco di ogni paragrafoil
grado di difficoltd nel modo seguente:

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

l4//ALTa

F+ =facile, F++ = abbastanzafacile,


F+++ - moltofacile, D- = diffi.cile, D- - abbastanzadfficile, D- - molto
dfficile.

R/PAsso
Quando si migliorerd la padronanzadi ogni singolo paragrafo, si potrd modificaretale segnaletica,cambiandolada
negativaa positiva.

w6i
--a
---

A4lSasso

2.7. Organizzare le informazioni in domande e risposte


Oltre agli schemie alle mappe,b utile organizzarei contenuti dell'esame in domande e risposte, brevi ed essenziali.
Tale tecnicadi studio serveper rielaborarepersonalmentele
informazioni,in baseal criterio della brevitde precisione.Essa
non si adattaa tutte le materie, ma, in genere,b molto utile,
perch6 semplifica i contenutida apprenderee facilita la memorizzazionee la revisioneprima degli esami.

TE'T o
--:
-

Tav. 93. Combinareil ripasso dall'alto col ripasso dal basso.

opportunamentesottolineatoo evidenziato)per memorizzare


schemiconcettuali,mappecognitive,quadri figurativi e parole chiave, con la ripetizionelenta, che facilita la riflessione,i
collegamentie le espansioniconcettuali,oltre che la fedeltdai
dati.

2.8. Combinare il ripasso dall'alto e il ripasso dal basso


E necessario
combinarei due tipi di ripasso:quello globale
("dall'alto") tramite appunti, schemi, immagini, simboli e
mappe personalizzatee quello dettagliato e analitico ("dal
basso"), fatto sul libro d'esame,per esserefedeli al testo ed
evitareI'ipersemplificazione
dei contenuti(vedi tavolan. 93).

2.10. Ripassare frequentemente e sistematicamente


E essenzialeripassarefrequentementee sistematicamente.
Si ripassi rielaborandoin modo attivo e creativo gli argomenti, per evitareil ripassomeccanico,che d improduttivo e noioso.
2.11. Automonitorarsi passoper passo

2.9. Combinare il ripasso veloce con quello lento


E utile combinarela ripetizioneveloce (sfogliandorapidamenteil proprio quadernodi appuntio il proprio libro di testo

E opportunousareI'automonitoraggio("Questo lo so! Qui


sono incerto! Questonon lo ricordo bene!"), per autovalutare
passoper passo,i risultati e il metododi studio.
costantemente,

r 68

t69

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

2.12. Riposare
fl

E necessario
riposaree rispettareil ritmo veglia-riposo.E
utile evitarele nottataccesui libri e le levataccemattutine.La
frequentedeprivazionedel sonnoproducesintomiseri,quali:
l'irritabilid, l'intontimento,il rallentamento
dei riflessie, talvolta,la paranoia.Dopo alcunenotti passatesui libri, generalmentesi d inefficientie spentiduranteil giorno.

fl
rl

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

ma a livello emotivosi ha ugualmentepaura,una paurairrazionaleed immotivata,che nascedalla"parte bambina"di noi


stessi.Questaparte bambina va capita,consolataed incoraggiata con la "parte adulta" della propria personalitd,che b
saldamente
ancorataa dati oggettivi(vedi tavolan. 9l).
Fare un esamed come parteciparead una competizione
sportiva.E necessarioessereben allenati,ma anchetranquilli,
per riuscirea dareil meglio di s6.

In altri termini, bisognaevitaredi studiaretroppo.


E opportuno,inoltre, dedicareil giorno prima dell'esameal
rilassamento,alle visualizzazionipositive e all'autoincorasgiamento.
Talvolta,b utile uscirela seraprima dell'esame(ad esempio, per vedereun film), per creareun opportunostaccomentale.
2.13. Curare la stabiliti emotiva
E necessariocurarela propria stabilitdemotiva,utilizzando
adeguatestrategiedi rilassamentoe visualizzazionipositive.

2. 13.1. Prendere sedativi?


"E utile prendere sedativi, se si i ansiosi, in vista degli
esami?"
La mia rispostad no.
Perch6i sedativi,da un lato, calmanol'ansia,ma, dall'altro, rallentanoi riflessi e annebbianola mente.E meglio, percid, sedareI'ansia, parlando delle proprie paure ed angosce
con qualchepersonaamicao con uno psicologo,oppurededicandodel tempo al riposo, allo svago,al movimentoe al rilassamentopsicofisico.

Si conserviil sensodell'ironiae dell'umorismo.


Si affronti I'esamecon la coscienzadi aver studiato:
"Ho studiato.Mi sono impegnato.Se andrd bene,sard bellissimo.Senon andrd bene,possoconservareuno stato d'animo tranquillo,perchd sonosicuro di aver studiatocon il massimo impegno.Comunque,se andrd male, sard opportuno rivedereil mio metododi studio".
Si ricordi che un segnodi paura o di instabilitd emotiva
potrebbeessereinterpretatodagli insegnanticome segno di
impreparazione.
Talvolta, a livello razionalesi d convinti di aver studiato,

170

Se, perb, si b in preda al panico, b opportunoricorrere al


medico per la prescrizionedi adeguatipsicofarmaci.
2.13.2. L'ansia del ginrno dell'esame
Il giorno dell'esameci si svegliaprestodopo una nottealquantoinquieta.Si continuaa rimaneretesi ed ansiosi.
Talvolta. si ha la sensazionedi esserein uno statodi tranc'e:si ha in mentesolo I'esamee tutta la concentrazioneb focalizzatasu di essoe il resto passasullo sfondo.Ad esempio,
d difficile pensaread altro per distrarsi,perch6la mentecontinuaa staresui libri.

tl l

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

2.13.3. Distinguere tra tensionenormale ed ansia eccessiva

comportamentiinfficienti,

autosvalutazioni.

Bisognadistingueretra tensionenormalee tensioneeccessiva.


E inevitabileche un esamecrei tensionee nervosismo.E
pur sempreuna prova: si dovrd dimostrareagli altri di essere
preparatie competentiin uno specifico settoredi studio.
Un grado moderatodi tensionepud essereconsideratopositivamente,perch6 aumentaI'attenzione,la vigilanza, l' atttvazione.
"Devo stare molto attento.Devo ricordarmi questoconcetto. Devo fare attenzionea questa idea. Devo ricordarmi di
fare un collegamentotra questo argomento e quest'altro.
Devo concentrarmiper non dimenticarequesteinformazioni.
Questoconcettonon me lo ricordo: i meglio che Io ripassi o
lo memorizzimeglio. E se l'insegnantemi domandasseproprio quel concettoche non ho beneafferrato, o che io ho considerato secondario,cosa farb? Forse i bene che lo vada a
rivedere".

Tra le sensazionifisiologiche ricordiamo le seguenti:


I

I
I

mani fredde e, nello stessotempo, sudate,

respiro corto, sensazioneche manchi I'aria,

nodo in gola,

tensionepsicomotoriacon bisognodi muoversi,

alternanzatra una sensazionedi pesantezzaed una


di leggerezz,a,

bocca secca,

sensazionidi nausea,

contrazioniallo stomaco,

voce esile, bassa,incrinata dall'ansia.

Tra le sensazioniemotive possiamoricordare:


.

Un gradoeccessivodi tensionecomportasensazionimolto
spiacevoli:mal di testa,nausee,impallidimenti, instabilitd
emotivae, talvolta,confusionementale.[n questecondizioni,
l'esamed sentitocome una torturae una minaccia.

la paura di non farcela,


Ia paura di fare una brutta figura,

la paura di non ricordare niente.

Fra i comportamentiinefficienti possiamoricordare i seguenti:


2.13.4. Effettifisiologici, emotivi e cognitivi della paura degli esami
La pauradell'esamepud essereavvertitaattraversoquattro
gruppi di segnali:
.
.

sensazionifisiologiche di malessere,
sensazioniemotivedi paura,

172

diminuzionedella capacitddi concentrazionesu un


compito,

.
.

lapsus,
"qui pro quo", cio? delle espressioniche non corrispondanoa quello che si sta pensando,

un'alta frequenZadi intercalazioni: "ehe! ehe!",

173

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

"cioD...cioi", "praticamente...
ehe!...praticamente...", "in altri termini...cioi... ehe!".

COME AFFRONTARE E SUPERARE LA PAURA DECLI ESAMI

AUsta

Solitamentetali sensazionidi malesseree di paura sono


accompagnateda pensieri di autosvalutazione,focalizzati su
immaginidi insuccesso
e di fallimento.
.
.

"Non mi va beneniente."
"Sottoun incapace."

"E tuttu colpa mia."

Per questeragioni, I'ansia riduce notevolmentela qualitd


della prestazione,anchequando un esameE stato preparato
accuratamente.
E utile soffermarsi,a questopunto, sulla deviazionedella
concentrazione,prodottadall' ansia.
2.13.5. L'ansia devia I'attenzionedal compito
L'ansia devia I'attenzionedal compito o dalla domanda
dell'esaminatore
e la convogliasu di sd e sullepropriesensazioni negative(vedi tavolan.94).
Se uno studente,mentresta sostenendo
I'esame,si blocca,
pud avvertireuna deviazionedella propria attenzioneverso il
suo vissutointeriore negativo,intessutodi frasi analoghealle
seguenti:
"L'esame non mi sta andando bene. Vedrai che non ce la
fard. Sono unfallito. Mi capita sempre cosi.E inutile che stia
quL Guarda che bruttafigura stofacendo.Sonoun vero "schifo". Era meglio se non l'avessi mai fatto questo maledetto
esame."
distolgonoI'atQuestipensierinegatividi autosvalutazione

t74

Tav. 94. L'ansia devia I'attenzione dal comDito.

tenzionedalladomandache I'insegnanteha posto,perch6tutta I'attenzionedello studenteviene indirizzatasu se stesso.


In tale situazionedi "iper-riflessione" su di s6, E naturale
chelo studentenon comprendapii le domandefattedall'insegnante:d troppo concentratosu vissuti interiori negativi ed d
incapacedi incanalarela propria attenzionesul compito da
eseguire.Anche se l'insegnantedird: "Le.faccioun'altra domanda",lo studente,
che d rivolto tutto versodi s6,non fornird sufficienteattenzioneper capirlae pud accadereche nuovamentesi sentaconfusoe che alla fine rinunci all'esame.
2.14. Curare la propria immagine
E opportuno curare la propria immagine, Il proprio look.
Un abbigliamentotrasandatoo un abbigliamentosofisticatoo
troppo accuratod un messaggiointerpersonale,
che pud creare
delle interferenzecon Tl "ruolo di studente",che si deve giocare in questacircostanza.

t75

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

Curare la propria immagine significa essereconsapevoli


dei messaggiinviati dalla propriapostura,abbigliamento,tono
di voce,mimica espressiva.
2.15. Prendersi cura della memoria
Gli esamirichiedonouna buonamemoria.
Si chiede allo studentedi ricordarecid che ha appreso,di
applicaredelle abilitb nelle quali si d allenato(fare un tema,
risolvereun problema,parlarein una lingua straniera),oppure
scegliereI'alternativagiustain un testa rispostamultipla.Per
svolgerequesti compiti, b necessarioaffidarsi alla propria
memoria.
E necessario,percib,prendersicura della propria memoria,
tenendoconto delle leggi della memoriaed adottandoadeguate strategiedi memorizzazionee di recuperodelle informazioni. Prendersicura della propria memoria significa curare la
propria preparazioneremota,fatta giorno per giorno, depositando nella memoria a lungo termine le informazioni ordinate
secondoopportunecategorie,mappetematichee "scaffalature mentali".
E consigliabile studiare e memorizzare,inoltre, qualche
argomentoin modo molto approfondito,da usarecome ultima
riserva,se per casoI'esamesi mette male. Ma se l'esamesi
metteproprio male, d opportunauna resaonorevolee ritirarsi
con digniti ed in modo assertivo.

2.16. Avere fiducia nella preparazione remota

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Tav. 95. Fiducia nella preparazione


lungo termine.

remota depositata nella memoria a

sensazioni
negative,bisognaevitareI'invasionedell'ansia,che
dipingerebbequestesensazioniin manierafbsca e catastrofica.
Il fatto di non ricordarenon significa non sapere.
Significa solo che, in questoparticolaremomento,le informazioni,che si sannoe che sono depositatenella memoriaa
lungo termine (nella nostra "biblioteca mentale"), non sono
presentinella memoriaa brevetermine(vedi tavolan. 95).
In realtd, tutti noi sappiamomolte piir cose di quelle che
sonoattualmentepresentinella nostramemoriaa brevetermine. Sappiamo,ad esempio,una lingua straniera,anchese in
questo momento non la stiamo parlando,m4 se E richiesto
dalle circostanze,possiamoparlarlacon facilith, richiamando
tale abilitirdalla memoriaa lungo termine.

Poco prima di sostenereun esameb molto probabileche si


avvertanosensazionidi vuoto mentalee che si pensi nel modo
seguente:"Non mi ricordo assolutamentenulla. Il mio cervello b come una pagina bianca. E bloccato". Di fronte a tali

Per questaragione,b necessarioaver fiducia nella preparazione remota, organizzatao depositatanella memoria a lungo
termine.

r76

177

COMI] AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

Quindi. non d possibilericordaretutto e subito.

La fiducia nella preparazioneremotaavrd I'effetto di diminuire I' ansiadell'esame.

Questodato di fatto deve essereaccettato.


Potremodire a noi stessi:
Invece, molti studentilo interpretanocome un segnodi
impreparazione
e reagisconoad essocon ansia.per evitare
cid, d necessario
averefiducianellapreparazione
remota.Essa
ci permettedi rimaneretranquilli, anchese, prima degli esami, si prova la spiacevolesensazione
di non ricordareniente,
pur essendoconsapevolidi aver studiatomolto e bene.
Si eviti, dunque,di sovraffollarela memoriaa brevetermine.Essab un luogodi passaggio
delleinformazionie non deve
essereostruito. Le informazioni transitanotra due luoghi,
quello del mondo esternoe quello del mondo interno.Dal
mondo esternogiungonole richiestedel compito o dell'esaminatore.Dal mondointernoarrivanole risposte,provenienti
dalla memoriaa lungo termineo "bibliotecamentale".E come
se nella memoria a breve termine ci fosse un "bibliotecario"
che, di fronte alle richiestedella clientela,va e viene dalla
bibliotecacon i libri richiesti.Se il luogodellamemoriaa breve termine d sovraffollato,sovraccaricodi richieste,si rischia
la paralisie la confusione.

"Ho studiato bene,ho ben memorizzatocid che ho studiato: dunque,posso stare tranquillo, anche se adesso,prima
dell'esame,sto avvertendola sensazionedi non ricordare piil
niente.So di aver studiato: di questosono certo".
La fiducia nella preparazioneremotapermettedi recuperare facilmentele informazioni,appenasardpostala prima domandadall'esaminatore.
La preparazionefatta giorno per giorno, gradualmente,in
modo organizzatoe con metodo,non tradisce.Invece, la preparazionefatta all'ultimo momento,in modo frettoloso e superficiale,pud provocare,con un'alta probabilith,dei vuoti di
memoria.

2.17. Non sovraffollare la memoria a breve termine


Proseguiamocon un'altra osservazionesulla preparazione
remota.

Perevitarecib, si possonoadottarele tecnichedi distensione psicofisicae il dialogo interioreper rinnovarela fiducia


nella proprra preparazioneremota.

Molti studenti,prima dell'esame,pretendonodi ricordare


tutto quello che hanno studiatonei mesi precedentied averlo
tutto pronto nella memoriaa brevetermine.Ma cid d impossibile.

Soffermiamociancorasul tema dei vuoti mentali.


2.18. Come affrontare eventuali blocchi o vuoti mentali

E impossibile,infatti, riuscire a ricordarein mezz'oratutti


gli argomentistudiatiper mesi. La memoriaa breve termined
un magazzinomolto piccolo e pud contenerepoche informazioni per volta (vedi tavola n. 95). Al massimosi possonoricordaresolo delle parolechiave o degli schemimolto generali
di cid che si b studiato.

Un blocco mentalesi verifica in situazionidi agitazionee


di panico;in tal caso,si immaginanodifficolth insormontabili
e si tendead anticiparementalmente,in manieracatastrofica,
I' insuccesso
dell'esame.

1 78

t79
I

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME AFFRONTARE E SUPF,RARELA PAURA DEGLI ESAMI

E necessarioaccettareil fatto che accadanodei vuoti mentali quandosi d molto tesi o ansiosi.Quandosi verificano,la
mented totalmenteassorbitadalle sensazionidi malesseree di
panico.L'esame passasullo sfondo,mentrein primo piano si
impongonocon prepotenzalesensazionie le convinzioni negative, attivate dall'ansia.Tali pensieri negativi e tali sensazioni di malesseredeterminanoun sovraccaricomentaleche
blocca il flusso dell'attenzioneverso il compito da eseguire.
Viene ostacolatoI'accessoalla memoriaa lungo termine (alla
"bibliotecamentale")e sembradi non ricordareassolutamente
niente.

Se, al contrario,la prima domandasembradifficile o ind probabileche si verifichiun eccessodi ansia,


comprensibile,
che pud condurreal blocco o al vuoto mentale.Pertanto,per
riuscirea
superarequestomomentodi difficolth,d necessario
convogliarela propriaattenzionesu taledomanda,usandotutper riuscirea rispondere
ta le rete delle proprieconoscenze,
per altra via, ciod facendocollegamenticon quello che gih
sappiamo.

Come affrontarei blocchi e i vuoti mentali?


Di fronte ad un vuoto mentale,d sufficiente"parlarsi con
calma e fiducia", incoraggiarsi,approfondireil respiro,muoversi, fare dei brevi esercizi di rilassamento,allontanarela
mente dalla situazionepresenteed orientarlaverso altri pensieri o ricordi piacevoli,rinnovarela fiducia nelle proprie capacitde nella preparazioneremota.Se uno studentesardcapace di riportare la calma dentro di s6, sard in grado di padroneggiarenuovamenteil flusso dei pensierie di riaccederealla
memoria a lungo termine.

3. Inizio dell'esame
Quando sta per cominciare il proprio esameorale, solitamente,si avverteun battito cardiacomolto forte ed accelerato.
Si verifica una ansia di attesae si vivono alcuni momenti
molto simili al livello di trance.Si attendela prima domanda
dell'insegnante,per potersi concentraree convogliarela propria attenzionesu di un oggetto specifico.

3.1. Le domande d'esame


E utile saperprevederei vari tipi di domanded'esame.A
questoproposito,si possonoelaboraredelle liste di domande
ed usarleper l'autointerrogazione.
o di un compito
Solitamentele domandedell'esaminatore
verbi:
dai
seguenti
sono introdotteo accompagnate
"Mi porli di... Mi illustri... Faccia un confronto tra la teo'
ria di... e la teoriadi...Definiscaquestoconcetto...Quali sono
le prove a fa,t,oredi questatesi...Illustri alcuni esempidi queMi
sta teoria.,.Elenchi le conclusionidi questoesperimento...
spieghi le causedi questofenomeno...RiassumaIe caratteristiche essenzialidi questacorrente letteraria... Quale valutazionecritica si pub fare di questolibro..."
E importanteessereattenti alla richiestache viene fatta
o dal compito. Spessosi va fuori tema per
dall'esaminatore
disattenzioneverso il tipo specifico di domandache d stata
posta.
Quanto al contenutole domandedi esamepossonoessere
di due tipi: o generalisulle teorie,principi e leggi, o specifiche su dettaglie casi particolari.

Se la prima domandariescead agganciarerisposteadeguate e pertinenti, allora si superafacilmente l'ansia del primo


impatto.

Ci sard il professoreche richiederi prevalentementedelle


sintesiconcettuali:

1 80

l8l

DEGLI ESAMI
SUPERARELA PAURA
COME AFFRONTARE E
IL METODO
GUIDA ALLO STUDIO:

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predomandad'esame'b bene
Prima di risponderead una

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i?liif illi;Li
nella prepara,'"gut", che indicanosuperficialitd

sPocn

067rA4./
ApAL/r/ct

darerispos,.
z\one.

7+s Hprl(ola.l

e
condizionatidi Pavlov
"Mi parli della rcoria dei riflessi
Non si
sutllatioria associazionistica'
delle sue ,on"fu'nle
perda nei Particolari'"
solo dettagli particolaregCi sarhil professoreche esigerh

giati:
generali'
perda-inrcoriee visioni
"Sia piti speciJico'Nonsi
indurre
per
adottb Pavlov
q'it'iiipi''T*'"ri
'Mi dica, invece,
la nevrosisPerimentale'"
in un
che uno stessoinsegnante
accadere
puo
Talvolta
un altro motont"tti gcnerali ed in
momento richieda 'olo
n O"tt^gfi"ed un fattoparticolare'

ffiffihi"A^

Come comportarsicon

questi due tipi domande?

cosa un inseb quello di comprendere

"liJ#;:;i1."{'i::*",f};il;':::3
sulla suaideologia)e svtaiaattica'
-"^u"l'Lt:il'.ffi
iretodologia
"'^il""f"'
r82

fronte a
concettuali alternativi di
3.2. Elaborare percorsi
domande difficili
Di f r o n t e a d o m a n d e d i f f i c i l i b u t i l e rconcettuali
i c o r r e r e a l lalternaapreparapercorsi
dei
ed
zione remota, "tJorur"
un argomentop-oc-oapp-rs"fundito
tivi, con i quali e collegare
fatc.onosciutr.Queiio putr essere
con altri argomentimeglio
elaborata
d stataaccuratamente
to, se la preparazion"':"*ota
quapunto
un
Partendoda
a$raversouna fitta"rlte concettuale' raggiungeregli altri consi possono
lunque(concettoo tema),

P","

ffii

Tav. 97. Elaborare percorsi

)PCOPST
NlAc t

fa

alle
mentali per rispondereefficacemente

183

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

cetti, seguendomolte vie alternative,se essesono stateben


tracciatedurantela preparazioneremota.Come frasi di allacciamento o di "deviazione stradale" si possono ililizzare le
seguenti:
"Analizziamo qltesto concettoda un altro punto di vista.
Allargando tale visione possiamo accennare a questi altri
concettifondamentali. Le premessedi tale impostazioneci
portano a considerare altre teorie".
In breve,si utilizzi tutto cid che si sa per giungerevicino
alle informazionirichiestedel compito o dell'esaminatore.

3.3. Conoscerei criteri di valutazione


La conoscenzadei criteri di valutazionedei propri insegnantiriduceil livello d'ansia.
I criteri di valutazionesono molteplici e cambianoda un
insegnante
all'altro.E molto importanteche venganoesplicitati.
i) apprezzabileche un insegnantedica:
"Valuterd il vostro tema in questomodo. Considererdqueste variabili: l. Il contenuto,se i ricco o povero.2. La consequenzialitddelle vostreargomentazioni.3. Il lessico,se i appropriato o impreciso. 4. La correttezza. 5. L'originalitit. Il
punteggioper ognunadi questevariabili sard il seguente:0 =
insfficiente, I = sfficiente, 2 = buono, 3 = molto buono".

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

3.4. Feedback interpersonale durante I'esame orale


Durante I'esameorale si instauraun feedbacft(retroazione
o informazionedi ritorno) circolaretra esaminatoree studente. Cid che diri lo studentedeterminerhuna reazioneemotiva
positiva,negativao indifferente,chedeterminell'insegnante,
nerduna ulteriorereazioneemotivanello studente.
Tale circolariti della comunicazione
si svolgesia al livello
verbale ("Va bene. Precisi meglio questo concetto!") che al
livello non verbale(irrigidimentoposturale,corruccio,volto
preoccupato,espressionedi insofferenzao di antipatia,o atteggiamentosereno,rilassatoe piacevole).
In tale contesto,d necessariosaper utilizzare le risposte
verbalie non verbalidell'insegnante
come un sistemadi "segnaletica",per autoregolarsinell'esposizione dei contenuti,
rettificando,precisando,modificandola propriaesposizione.
E opportunoche lo studentesappialeggerequestimessaggi non verbalidell'insegnante,
rispettoa questidue gruppi di
"Va bene.Continuapure cosi!" oppure"No. Quemessaggio:
sto non D esatto.Non D corretto!".
Il risultato finale dell'interrogazione,o voto, sar) determinatoancheda questi/eedback
continuied impercettibili.Solitamente,la capacithdi parlarein modocontinuo,argomentato,
serenoe disinvoltopredisponefavorevolmente
I' insegnante.
Talvolta,per superareun esameoralecon buoni voti, non e
sufficiente solo studiarebene e memorizzarebene,ma d necessarioanchesaperoffrire cib che si d appresoin un linguaggio ed in uno stile elegante,preciso,coerente,argomentativo.

Analogamente,b beneconoscerei tipi di prove d'esame,


che si dovrhsostenere:
se sonole tradizionaliprovedi esame,
o se sono prove oggettive,se sono prove del tipo Domandae
Rispostao prove centratesu un percorsodi colloquio aperto.

Infine, d necessarioevitaresia un tono saccenteed arrogan[e, sia un tono troppo sottomesso


e acquiescente.

1 84

r85

COME AFFRONTARE E SUPERARE LA PAURA DEGLI ESAMI

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

4. Le prove scritte
Le prove scritte sonodiverseda quelle orali, perch6richiedono solamenteuna preparazioneaccuratasu di un argomentra
to, ma non richiedonouna specialeabilitd interpersonale
insegnante
e studente:non c'b quel contattodirettoed immeNell'esamescritto,il
diato,faccia afaccia,con l'esaminatore.
b
rapportotra lo studentee I'esaminatore indirettoed b mediato da un foglio. uno scritto,un elaborato.
Per tali ragioni,la provascrittab spessopreferitada quelle
personeche sonoansioseo che hannoprobleminel gestireun
Essesi sentonopii sicuree, talvolta,
rapportointerpersonale.
meglio nello scrittoche nell'orale.Se
riesconoeffettivamente
hannodei vuoti mentali,mentrestannosvolgendouna prova
scritta,nessunose ne accorgerh.Se la loro voce non d squillante o vigorosa,non avrd importanzasull'esitodell'esame.
Inoltre,non si sentirannoa disagio,perch6non c'd lo sguardo
indagatoredell' insegnante.
sia scritti che orali e
Gli esami,perd, sono generalmente
richiedono,quindi, abilitddiverseper lo scrittoe per I'orale.

5. Il voto
Il momentodel voto d un momento molto delicato ed importanteper lo studente.Il voto rappresentauna valutazione
della suaprestazione.
I fattori piD importanti che incidono sul voto sono:
.

la preparazionedello studente(solida o incerta),

il suo modo di porsi nei confronti dell'insegnante,


se l'esame i stato orale (sicuro e disinvolto o insicuro ed impacciato),
le aspettativedell'insegnante(alte o basse),

1 86

il modo di porsi dell'insegnantenei confronti di


quello studenteo degli studenti in generale(facilitatore o giudice).

Tali fattori sono numerosied d difficile tenerli sotto controllo. Percid,si possonoaveregiudizi o voti non sempresufficientementeoggettivi.
Tuttavia,il voto sardcondizionatoin modo preponderante
dalle aspettative
dell'insegnante.
Anche lo studentevaluterbil voto in base alle proprie
aspettative.
Ogni studenteformuladentrodi s6 delleaspettative, tenendoconto della qualitd della propria preparazione,
dell'entusiasmoinvestitonello studioe della stima di s6. Se
I'aspettativab alta ed il voto b basso,lo studentesi sentirh
quandoegli avdeluso.I voto sardconsideratosoddisfacente
vertirduna corrispondenza
tra quelloche ha dimostratodi sapereed il voto che avevaformulatonelle sue aspettative.
Ma
raramenteaccadeuna tale coincidenza.
In ogni caso,b difficile rimanereindifferenti di fronte ad
un voto. Se d soddisfacente
aumentail sensodella propria
autostima,se b deludenteci si sentefrustrati, abbattutied avviliti. Tali sensazioni,
sia positiveche negative,possonodurare per qualchetempo,ancheuna settimanao di pii.

6. Dopo I'esame
Dopo aver ricevuto il voto, se l'esame d andatobene si
verifica una scaricadella tensione;Invece,se d andatomale, si
continuaad esseretesi ed ancheabbattuti.Di solito, dopo aver
sostenutoI'esame,si avvertono,da un lato, un sensodi spossatezza
e, dall'altro,delle sensazioni
simili a quelledellatrance. Si pub ancheriviverela situazioned'esame:"Avrei dovuto
dire questo...,avreipotuto risponderein quest'altromodo...".

187

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

Dopo questeprime riflessioni,si ha bisognosolo di evadere e di non pensarepiil alla situazioned'esame.Si tendeinvolontariamentea svuotarela mente dalle informazioni che si
I'esame.
sonoincamerateper sostenere

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMT

determinaun aumentodella tensioneemotiva, ma ancheuna


maggiorecaricamotivazionale.Ci si sentespinti a studiaredi
pii e si cercadi studiarecon maggioreconcentrazione.Inprevisionedi una scadenzadi un esame,b necessariopredisporre
il tempo di studio in modo pianificato.

E una smobilitazionegenerale.
La mentediventanon-ricettiva.Si voglionodimenticarele
coseappresee i libri studiati.Si vuole solo una vacanza.Alcunevolte questodesideriosi pub manifestare
anchecomeun
rifiuto: "Basta! Non ne voglio piil saperedi questogeneredi
studi o di librit".

Gli esami possonoinsegnareil modo migliore per gestire


le proprie risorsedi fronte alle inevitabili prove della vita: gli
esami.si sa.non finisconomai!

Come affrontarequestobisogno di svuotarela mente?


Innanzitutto,bisognaaccettarlocome un fenomenoche segue ad una situazionedi tensionee di concentrazione.Dopo
averlo compresoed accettato,d necessarioevitare di dimenticaretuttoquello che si d studiato;bisogna,invece,riprenderlo
dopo qualche tempo e ripassarlonuovamente,scegliendole
informazionipiD utili e vitali, basandosisulla considerazione
di cid che un domanipotri essereutile.

7. Gli esami come occasioneper imparare


In conclusione,gli esamicreanoin genereuna situazione
di ansia.Essipossonoandarebeneo male.Da essidipendeun
aumentoo un crollo della nostraautostima.Per tale ragione,
spessovengonoavvertiticome minaccia.Gli esami costituiscono anche una occasioneper impararea gestire la propria
emotivitb.Essipossonoesserevissuticomeuna tortura,oppure comeuna sfidacon se stessi,o comeuna verificadellapropria prestazione.
Le convinzionipositiveo negativesugliesami sono fortementeresponsabilianchedelle proprie reazioni
emotiveversodi essi.
Gli esamisonouna scadenza.
L'avvicinarsidella loro data.

188

189

13 Pianoper ripassare

1. Yalorizzare I'arte del ripasso


Ripassarein sensoletteralesignifica "passarenuovamente" dove si d gii passati,in sensofigurativo significacontinuare ad apprendereripensandocostantementea cid che si d
gih appreso,fino a completaassimilazione.
Ripassaresignifica incidere ed inchiodare le informazioni
nella memoria,per poterleriattivaree recuperarecon maggiore faciliti (vedi tavola n. 98).

Tav. 98. Ripassaresignifica "inchiodare" Ie informaz.ioni.

191

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

B/PAsso
Pac o

B/P/sto
fQeut/f

P IA N O P E R R IP A S S A R E

Alcuni ritengono che lo studio sia solo incamerare"cose


nltove" e trascurano,percib, il tempo da dedicarea ripetere,a
rielaborarecreativamenteil materialeappreso.
Per assimilarele varie materiedi studiofino ad una elevata
competenzae maestria,d necessariodedicarela maggiorparte
del proprio tempodi studio alla ripetizionee alla rielaborazione.
La funzione del ripassoe della rielaborazioned quella di
crearenella nostramente associazionifoni e stabili (vedi tavola n. 100) Solo in questo modo d possibilerievocarein
modo fluido e veloce cib che d statoappreso.

Tav. 99. Ripasso raro e ripasso.frequente.

Si ripassasolo quandod presenteuna forte intenzionedi


voler ricordaree di non voler dimenticare.
Chi non ripete, dimentica,anchese,precedentemente,
aveva imparatoqualcosain modo eccellente.
ll sempliceapprendimento
non garantiscela stabilithdi cid
che si apprende.Tale stabilitd d garantitasolo da un ripasso
costantee sistematico(vedi tavola n. 99). E noto il caso di
molti studenti,che, dopo aver studiatoper anni una lingua
straniera,la dimenticanoperchdnon la ripassanoo non la usano; se passamolto temposenzapraticarla,essidevonoreimpararla,ricominciandoquasidall'inizio.

Ripassaresignifica, soprattutto,or ganizzarele informazioni in gruppi, o reti, o sistemi concettualiordinati, coerenti e


significativi.
Si pud ripassareper vari scopi: per apprenderemeglio, per
esercitarsi,per memorizzarein modo pii stabile,per riflettere
o meditare,per integrarele nuoveinformazionicon quelle che
gii si possiedono.
Il ripassod un modo per controllare la padronanzadi cid
che si d studiato.Il ripassod una forma di automonitoraggio:
"Questo lo so. Questonon lo so".

Se si possiedonometodiefficaci di memorizzazione,di rielaborazione


e di ripetizionecostante,d possibileevitarela perdita di informazioni e conoscenze.
Il ripassofatto con metodoe rielaborazionepersonaleb la
chiavedella memoriaeccezionale,
anchea distanzadi tempo.
ln generale,il ripassonon viene apprezzatodagli studenti,
perch6ad essi apparecome qualcosadi noioso e ripetitivo
("Perchd devo continuarea ripetere,se ho gid capito?").

r92

RFncoto

ASSOC/A-/rO

PouFeo

Tav. 100. Reticolo associativo.

r93

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

P IA N O P E R R IP A S S A R E

Il ripassopud esserecasualeo sistematico.


ll ripassocasualenon d affidabile. Solo la ripetizionesistematicad garanziadi una rievocazionesicurae fedele.La ripetizione d sistematica,se b fatta seguendodeterminatiprincipi
o regole,che sarannodescrittipir) avanti.Chi apprenderdl'arte del ripassopotri diventareun vero "etleta" dello studio.Un
atletasportivonon si sognerebbemai di parteciparealle Olimpiadi senzaun allenamentocostantee sistematico.Lo stesso
tirocinio ed allenamentod richiesto a coloro che vogliono
migliorare le proprie prestazioniscolastichee conservarela
vivacitddella propriamente.

I'apprendimentoappenaconcluso.E utile ripeterechetale tipo


di ripassoimmediato,spesso,d trascuratodagli studenti,perch6 credonodi ricordarebenequel che hannoappenaappreso,
solo perch6 d ancora fresco nella memoria a breve termine.
Percib, trascuranodi rielaborarloconcettualmentecon schemi, tabelle e mappe,e di trasferirlo, in modo organizzato,nella memoriaa lungotermine.
Il ripassoimmediato pud esserefatto rielaborandol'argomento studiato.La rielaborazione i una buona forma di
ripasso creativo. In tal modo si pud evitarela noia del ripasso
meccanico.

2. Il ripasso immediato

3. Il ripassosistematico

Uno dei metodi fondamentaliper sviluppareuna buona


memoria b quello di ripetere immediatamente cid che si d
appenaascoltato,o appenaappreso(vedi tavolan. l0l).

La ripetizione immediata va accompagnatada una ripetizione costantee sistematica.LapartepiD importantedello stue creativadi tutto
costante,sistematica
dio b la rielaborazione
cid che si b appreso.

Il ripassoimmediato,da una parte,d un sovrapprendimento


(continuarea ripeterecib che si b gih appreso)e, dall'altro, d
una verifica immediata (automonitoraggio)della qualith del-

@"+@@-/---\

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Tav. I0l. Studio e ripasso immediato.

194

Per la ripetizionesistematicasi pud seguireil seguentecriterio: dapprimasi suddividela materiain paragrafi;poi si segnaa fianco di ciascunodi essi il gradodi faciliti o di difficolti; poi si decideil pianodel ripasso(vedi tavolan. 102).

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"Ripeterd I0 vo-ltequei paragrafi che presentano


molta dfficoltd (D-), 0, ygl-lgquei paragrafi che
presentanouna dfficoltd media (D-) e 3 vq-ltgquei
paragrafi chepresentanopoca dfficoltd (D-)' Dopo
questotipo di ripasso differenziato in baseal grado
di dfficoltd, uiiliiziib"il ripasso veloce,fatto con il
colpo d'occhio, per richiamare le informazioniche
ormai sono ben assimilate."

E utile, inoltre, segnarecon una crocetta,su ogni paragrafo


del libro, il numerodelle volte che d statoripassato,per poter

195

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

rktr
A
tf

P IA N O P E R R IP A S S A R b,

frasi del tipo: "Questo


Si possonoascoltarefrequentemente
argomentod molto importante,perchd..." oppure"Cercate di
capire benequestoconcetto,perchd lo ritroveremopiit avanti
ed i fondamentalealla comprensionedi...".

Tav. 102. Esempio di segnalazktnedei paragrafi da studiare e da


ripassare.

E bene usarele aspettativedegli insegnanticome una specie di "segnaletica",per deciderecosabisognastudiaredi pin


e ripassaredi piD.lnoltre,d beneche gli insegnantidefiniscano con precisionee chiarezzale proprie aspettative("Desidero questo da voi. Valuterd la vostra prestazione in questo
modo, usando questo criterio"). Non ha importanza se tali
aspettativesiano facili o difficili. L'importanteb che siano
chiaree definite.

deciderese tale numerodi volte b stato sufficiente,oppurese


d necessariocontinuarea ripeterealtre volte.

5. I tempi del ripasso

N- -

Si ricordi, perd, che il ripassonon pud esserefatto prima di


averben studiato,compresoe sintetizzatole informazioniveramenteessenziali.Il ripassodeveseguirela comprensione.
Il
ripasso senzaadeguatacomprensionedel testo d faticoso,
meccanicoe improduttivo.
Nella ripetizionesistematica,
la motivazioneha una grande
importanza.Se non si d motivati a ricordaree ad assimilarele
informazioni apprese,non si avvertirdla spintaa ripassare.E
indispensabilemantenereaccesoil fuoco della propria motivazione,per gustarei risultati dell'arte del ripasso.

4. Ripasso ed aspettative dell'insegnante


Per conosceregli argomentipii importanti da ripassare,si
pud ricorrere alla individuazionedelle aspettativedegli insegnanti nei riguardi della preparazioneo rendimentodei propri
alunni. Di solito gli insegnantiusanofrasi, attraversole quali
esprimonole loro aspettative.

t96

Quandova fatto il ripasso?


in tutti i momentiliberi e diLa rispostad: continuamente,
sponibili,fino a quandounaabilithnon b diventataautomatica
o naturale,oppure fino a quando un gruppo di informazioni
non d statocompletamenteassimilato.
Studiare non basta, se poi non si ricorda quello che si e
studiato.Studiarenon basta,se non si riflette costantemente
su cid che si d appreso.
Ma per ricordaree rifletterebisognaripeterefrequentemente, nel modo pii intelligentee creativopossibile.
Il suggerimentodi ripeterecostantementeb basatosu dati
oggettivi, che sono ricavati dalla limitata ampiezzadel magazzinodella memoriaa breveterminee dalla curvadell'oblio
di Ebbinghaus.
Esaminiamolibrevemente.

t97

PIANO PER RIPASSARE

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

5.2. La curva dell'oblio di Ebbinghaus

A
l/ettoga
U)/v1or'OY/.u
SalPP,aoTa/?6
EAUTALI

La curva dell'oblio di Ebbinghaus(1885),elaboratasu


materialiastratti,come liste di sillabesenzasenso(ZIH, OPK,
WEY), dimostrache buonapartedelle informazioni,anchese
appresebene al 100Vo,vengonodimenticaterapidamentenel
giro di pocheore, se non vengonoripassatesubitoe costantemente(vedi tavolan 104).
Il ripassoevita la cadutanell'oblio e conservalafreschezza
del ricordo.

{Ttrrotr
etTRl/t

Tav. 103. Capienzadella memoria a breve termitte: 7 pii o meno 2.

5.1. La capienza della memoria a breve termine


La memoriaa brevetermined comeun magazzinocon una
capienzamolto limitata. Il numero 7 piir o meno 2 indica il
numerominimo di informazioni,da 5 a 9, che possonoentrare, volta per volta, nel magazzinodella memoria a breve termine (vedi tavola n. 103).
E un "mag azzino" molto ristretto e per far entrare molte
informazioni, bisogna impararea raggrupparlein schemi,in
grafici, e ripeterlecostantemente.

Da questopunto di vista, il ripassopud essereconsiderato


come una forma di riapprendimento(superapprendimento),
grazieal qualesi evita la dimenticanzae si favorisceil mantenimento delle informazioni ad un alto livello di prestazione.
La stessacurvaci dice che se si ripassasubitoe se si continua
a ripassarespessoquello che si b studiato,si ha un notevole
(vedi tavolan. 105).
risparmionel tempodi riapprendimento

PeesrA?toruc'

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p/(opDoco,u2/pass"(:1y::.

9s7a76r/(D

P/cO,eAo .rtu?a ptpass 6

oSuo

Il ripassoimmediatoe costantefa rimanerele informazioni


per un periodo di tempo pit lungo nella memoriaa breve termine, prima di depositarlein modo ordinato nella memoria a
lungo termine. In tal modo, si ha il tempo di rielaborarleopportunamente.

Tazrc
.r ftoc,^Jo
Tav. 104. La curva dell'oblio.

1 98

t99

PIANO PER RIPASSARE,

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

Percid, d bene definire, nel proprio piano orario di studio


giornaliero,ancheil tempo che deve esserededicatoal ripasso, oltre che allo studio.Si pud aggiungereche il tempo dedicato al ripassopud esserefatto anchein condizioni di rilassamento, mentre,invece, per studiareb richiestauna adeguata
tensioneed attivazione.

CADUTAOF|,/-A PPFsnZto^l6
,t poa g B/PAssa dAt
o

PceszaApac uuttzoptcA

76attu

6. Il ripasso giornaliero
Ogni giornoa scuolasi imparaqualcosadi nuovo.Ma pochi studentidedicanodel tempo a ripeteree rielaborarecib
che apprendono.Dopo una giornata di scuola o di studio, d
benededicaredel tempo a rivedereo risentirecid che si d appreso(vedi tavolan. 106).Tale ripetizioneb facilitatadal fatto
che le informazioni appresesono abbastanzachiaree fresche
nella mente.Mentred molto difficile ricordarecid che I'insegnanteha spiegatola settimanascorsao il mesescorso.

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5 S/ C I PA Ssa /'yrY FA/A TArYrUfE
e FPFQUF.U.EFp7

Se, invece,uno studenteprendela buonaabitudinedi rivedere la propriagiornatadi studioe di ripassarevelocemente


tutto cid che si d appreso,avri i seguentivantaggi:potrd migliorare la memoria,potrh avereuna gratificazioneimmedia-

7nh
Tav. 105.Ripassoe prestazionemnemonica.

Se, invece,si ripassararamente,o peggio,se non si ripassa


affatto,b necessarioriapprenderecid che era statoprecedentemente appreso.Il ripassoimmediato permettedi risparmiare
tale tempo di riapprendimento.
Per ricordare,d necessario,oltre ad aver capito bene quel
che si b studiato,ancheripassare frequentemente' costante'
mente e sistematicamente.

200

Tav. 106.Ripassogiornaliero

201

CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

ta, perchdb un piacereapprenderee ricordarecid che si d appreso,potr) incrementarela propria motivazione,potrd consolidare i prerequisitiper gli apprendimentidei giorni successivi, potrd rinforzare la propria abilitd metodologica.

7. Il ripasso settimanale, quello mensile e quello


annuale
Oltre al ripassogiornaliero,b necessariodedicaredel tempo al ripassodegli argomentipiD complessi.
E bene,per esempio,dedicareuna interagiorn4taa ripassare tutto cid che si b studiatodurantela settimana,o dedicare
un giorno allo studio di una sola materia.Talvolta, mensilmente,si possonodedicaredelle giornateal ripassodi un intero libro o di un intero corso.
o mensileo annuale,
Quandosi parladi ripassosettimanale
gli studentisolitamentefanno confusione:loro pensanoche si
tratti di giornateper recuperareil tempo perso.Non si trattadi
giornatedi studio, ma di giornate di ripassodegli argomenti
gid studiati.Se tali giornatesarannodedicatesolo al ripasso,
sarannogiornatepiacevolie gratificanti.Se,invece,dovranno
esserededicatea studiareper recuperarelo studio che d stato
trascuratogiorno per giorno, sarannogiornatealquantofaticose e pesanti.
Da una parte, si deve studiaregiorno per giorno, a piccoli
passio a piccoli bocconi,ma, dall'altra, si devonofare grandi
ripassi,a volo d'uccello, per grandi linee, aiutandosicon schemi, mappe,grafici, sunti e appunti.

PIANO PER RIPASSARE

Il vantaggiodel ripasso settimanale,mensile e annualeE


quello di elaboraremodelli complessidi informazioni,che
sono tipici delle personeintelligenti e competenti.La consapevolezzadel ripasso sistematicob analogaalla consapevolezza dell'allenamentosistematicodi un atleta.Senzaun allenamentosistematiconessunopud giungerea prestazionisoddisfacentiin nessuncampo.

8. Il ripassodurante i tempi vuoti


Durantela giornatavi sono vari tempi vuoti. Tempo vuoto
per
E,
esempio,attendereI'autobus,spostarsida un luogo ad
un altro, esserein una sala d'attesa.
E opportuno non sprecarequesti tempi vuoti o ritagli di
tempo. Essi possonoessereutllizzati per il rilassamento,la
meditazionee il contattocon se stessi,ma possonoessereutilizzati ancheper memorizzarecid che si b gih appreso.
Tale ripassopud esserefatto agevolmente,se si adottano
appropriatemnemotecniche.

9. II ripasso dall'alto e il ripasso dal basso


Con I'espressione"ripasso dall'alto" si indica il ripasso
che vien fatto utilizzandoi propri schemi,i propri sunti, i propri appunti(vedi tavolan.3l).

Anche il ripassoannualeha un grandevaloreper I'apprendimento, la cultura e la maestria.Ma, in genere,sono pochi


coloro che vi dedicanoattenzione.

Essi sono il frutto delle proprie aspettative,scelteed interpretazioni.Hannoil grandevantaggiodi personalizzare


lo studio e di creareinteressee coinvolgimento,ma hannolo svantaggio di operaredelle scelte,talvolta, arbitrarie.E facile, infatti, considerarecome non essenzialecid che non si d capito
o cid che non si vuole capire.

202

203

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

P IA N O P E R R IP A S S A R E

Per tale ragione,questotipo di ripassodeve esserecombinato con ll"ripasso dal basso".Con tale espressionesi indica
il ripassofatto sul libro ditesto, per esercitarsiall'oggettivitd
e alla fedelti verso i dati. E un tipo di ripassomolto faticoso,
perch6richiedeprecisione,ma b utile per evitareipersemplificazioni degli argomentistudiati.

6Lo84Le

U /uslelre

R'PAsso(
10. Il ripasso per schemi e il ripasso per frasi
chiave
ll "ripasso per schemi" riguarda le mappeconcettuali,sia
astratteche figurative,elaboratesu un argomento(vedi tavola
n. 107).Alcuni esempipossonoessere:lo schemageometrico
e figurativo della piramide dei cinque fattori del metodo di
studio(vedi tavola n. 5) e I'immaginedella giustizia,raffigurata come una donnabendata,con in una mano una bilancia e
nell'altrauna spada(vedi tavolan. 59).
Il"ripasso fatto confrasi chiave" riguardail lessicospecifico o la terminologiaconcettualedi una materia.Esempio:"1/

EHt
Mffiffi

Tav. 107.Ripassoper schemie porole chiave.

204

AIIAL/Tlco
ovA{L/aTO

ooooooooo

Tav. 108.Ripasso globale e ripasso analitico.

concetto di feudalesimo comprendele seguenticaratteristiche: l'investitura, il beneficio(feudo),I'immunitd Qtrivilegi)".


PiD sinteticamente:"Feudalesimo:investitura,beneficio,immunitd".

11. [l ripasso globale e il ripasso analitico


Il ripassoglobale riguarda la visione di insiemedata dalle
idee chiave e pud esserefatto ricorrendoa degli schemi,mappe e appunti(vedi tavolan. 108).
Essoagevolala padronanzadell'intelaiaturageneraledi un
argomento.Ha il vantaggiodi sostenereI'intelligenzae la
memoria e, soprattutto,facilita I'orientamentonella disposizione dei dati e dei concetti.
Esso,perb,ha il limite di esseremolto generaleo generico,
e, percid, deve essererimpolpato da un altro tipo di ripasso,
quello dettagliatoe analitico.Con il ripassodettagliatosi approfondisconoi concettigeneraliche gid si possiedono,e si dh
loro profonditd,articolazionee precisione.

205

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

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(faro n

Tav. 109. Ripasso veloce e ripasso lento

12. Il ripassovelocee il ripassolento


Il ripassoveloceE un ripassofatto con il colpo d'occhio,
essoprocedeper grandi sintesi e ha lo scopo di riattivare le
parole chiave o gli schemi concettuali pin importanti (vedi
tavolan. 109).

PIANO PER RIPASSARE

Sottolineandoo mettendoin risalto parole,concettie frasi


importanti,si guida I'occhio a ripercorrerevelocementeI'essenziale,condensatonelle parole chiave, che, poi, dovranno
esseresviluppate,nel ripassolento,che b un ripassodi approfbndimento,riflessionee rielaborazione.
Tale tecnicadellaripetizionevelocecon il colpo d'occhio,
concentricae a spirale(vedi tavola n. I 10), va usatafre.quentementeed, in modoparticolare,la seraprima di andarea letto
e la mattinaappenasvegli.
Bastanopochi minuti per riattivare il ricordo di molteplici
concetti,studiatiper ore. In tal caso,non i necessarioleggere
gli appunti, ma solo sfogliarli, per riattivare rapidamente
nellamenteun grannumerodi informazioni,utilizzandocome
stimolo le parolechiave,schematizzate
in grafici e mappe.
Il ripassolento, lineare,passoper passod il ripassodella
menteche rielaborale informazioni,che fa collegamenti,che
deduce,che fa inferenze,che ipotizza.B it tipo di ripassoappropriato,quandosi deve verificarela padronanzadi un argomento.

Tale forma di ripetizioneconsistenello scorrerefrequentemente e velocementecon gli occhi un libro che b gid stato
studiato,o il proprio quadernodi appunti.
Particolarmenteutile, in questotipo di ripetizione,b I'uso
della sottolineaturae della evidenziazione,tramite matite colorate, dei brani o dei concettiritenuti piD importanti.
Se si sottolinea,ad esempio,col colore giallo le definizioni
e col colorerossogli esempi,d possibilefare',ripassimirati",
scegliendodi ripassaresolo le definizioni, facendosiguidare
dalle sottolineaturegialle, o solo gli esempi,facendosiguidare
dalle sottolineaturerosse.

206

Tav. ll0. Ripassocircolare e ripasso lineare.

207

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

13. Il ripasso prima degli esami


Il ripassoprima degli esamipresupponelo studio e la comprensionedella materiadi esame,attraversoI'individuazione
delle ideecentrali e la loro ricodificazionein schemie mappe,
in immagini efficaci o esemplificazionimolto concrete.
E opportuno poi memorizzareper tempo tali contenuti
d'esamecon appropriatemnemotecniche.
E fruttuosodedicarela settimanaprima degli esami,non
piD allo studio,ma solo al ripasso,alla riflessionee alla rielaborazioneconcettuale.Si pud utllizzarein questasettimanail
ripassotramite autointerrogazione.

14. II ripasso tramite autointerrogazione


Il ripassotramiteautointerrogazione
consistenell'immaginaredi essereinterrogatie di risponderea tali domandeimmaginarie.La capacitddi interrogarsid di grandeaiuto,anchenel
processodi autovalutazione
del proprio studio.
Dal punto di vista pratico,gli insegnanti,in genere,non
riesconoad interrogareogni alunno su tutto cid che hanno
spiegato.Tuttavia d interessedello studenteverificareda se
stessola padronanzadei contenutidi apprendimento.
Per far cid, d necessariauna forte motivazioneverso lo studio. La strategiamigliore per autovalutarsiB quella di simulare una autointerrogazione.
Le domandepossonoesserericavate dalle domandeche l'insegnantepone pii frequentemente
agli studentidurantele lezioni. Oppuretale lista di domande
pud esserericavata chiedendoinformazioni agli studentidel
corsoprecedente;
oppuresi pud ottenerein quest'altromodo:
immaginandodi spiegarel'argomentodel corso ad un proprio
compagnodi studio:

PIANO PER RIPASSART

"Se io dovessispiegarequestobrano o concettoad un altro studente,come glielo spiegherei?E se lui non comprendessequello chegli sto spiegando,cosami chiederebbe?Quali domandepotrebbefarmi? E su quale argomento?Mi chiederebbeforse: Cosa significa questo termine? Oppure, mi
chiederebbedi apportare vari esempio prove? Oppure, mi
chiederebbedi chiarire i collegamenti tra questi concetti?
Oppure,mi chiederebbedi esplicitarei presuppostidi questa
teoria?".
Talvolta, si pud addiritturaimmaginarequalchepersonaggio famosoche ci facciadomandedifficili ("Possoimmaginare che Einstein mi interroghi sulla sua teoria della relativi-

tur').

Si possonofare delle seduteimmaginariedi esame,durante


le quali lo stessostudentesi immaginadi essereesaminatore
e, come tale, pone a se stessodelle domande.Immaginarese
stessicome esaminatoridi noi stessi(tecnicadella inversione
di ruolo o role play) offre vari vantaggi:si pud acquisireuna
maggiorefamiliariti con la situazionedi esame,riducendola
pauradell'ignoto o della domandanon prevista;si pud immaginare la qualiti della propria prestazioneo preparazionelsi
pud ridurre in modo notevoleI'ansiadell'esame.
Tale attiviti di autointerrogazione,senzabisognodell'aiuto dell'insegnante,d una delle abilitd fondamentalidel metodo
di studio, perch6sviluppa, oltre ad una autonomiaculturale,
anchela propria competenzasulle proprie strategiecognitive
e metacognitivedi autocontrollo.

15. Studiareda soli e ripassareinsieme


E necessariostudiareda soli, ma b utile ripassareinsieme
con qualcunaltro (vedi tavolan. 1l l).

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

S/t ULA Z/o u A/t'6-Y417"

PIANO PER RIPASSARE

16. Fino a quando bisogna ripetere?


Bisognaripeteresempre,ma in modi diversie creativi.Ad
esempio,leggerealtri libri su un argomentodi studio b uno
dei tanti modi creativi,per continuarea ripetere,o a tenervive,
le informazioni che si sono appreseprecedentemente.
In generale,bisognaripeterefino a quandole informazioni
da apprenderenon sono state assimilateo fino a quando la
loro padronanzanon sia automatica.
La ripetizione,dunque,ha un solo scopo:I'assimilazione
del contenutoda apprendere.
Un proverbioatferma:Ia ripetizioneconducealla perfezione.Forse,d megliodire che la ripetizioneconducealla fluidith
e alla naturalezza
delle nostreprestazioni,sia fisiche(suonare
il piano) sia mentali (problem solving), fino a farle diventare
una stabileabitudine,o una secondanatura.

Tav. I I l. Studiare da soli e ripassare insieme.

Talvolta, si svaluta la ripetizioneperch6comportasforzo,


pazienzae fatica. Essa,perd, pud esserealleviatadal metodo,
dalla motivazionee dalla rielaborazionecreativadelle informazioni.

E necessariostudiareda soli, perch6 ognuno possiedeun


proprio metodo,un proprio ritmo di apprendimentoe di assimilazione dei contenuti,un proprio modo di rielaborarli con
schemi,mappementali e mnemotecniche.
E,utile, perd, ripassareinsieme,perch6in tal modo si simula la situazionedi esamee si fanno le prove, si pud controllare
la qualith delle proprie rispostee si ricevono dal proprio partner di studio ilIli feedbacft (informazioni di ritorno sulla propria prestazione)e si stimola una migliore espressione
verbale
di cid che si d appreso.

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2tl

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