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Introduzione
Prima del metodo
La passione e altre cose
Che studente sei?
Il metodo varia in base all’università scelta
Il primo requisito è l’organizzazione
L’ansia è un vero mostro
Prendere appunti in modo creativo
Non avere paura di chiedere
Come studiare e memorizzare per un esame
Ho poco tempo! Ne sei davvero sicuro?
Dedicato a chi legge a chi studia e nel mentre
crede nei propri sogni.
Introduzione
Maggioranza di B
Hai delle buone doti di partenza ma a volte devi sconfiggere la timidezza
oppure abbattere l’ansia, se ottimizzerai il tuo metodo di studio ti potrai
classificare tra i migliori studenti. Forza e avanti tutta!
Maggioranza di C
Se hai questo risultato lasciatelo dire che sei un po’un disastro, se hai
fatto questa scelta di iscriverti all’università ti devi anche impegnare, i voti
non piovono dal cielo e frequentare le lezioni non nuoce alla salute!
Pareggio
Se hai pareggiato vuol dire che hai molte doti che ti pongono sulla retta
via ma ne hai altre che ti portano ad allontanarti, devi lavorare sulle tue
priorità e portare avanti le tue scelte. Oltre al metodo ci vogliono degli
ingredienti che possediamo solo noi!
Il metodo varia in base all’università scelta
Uno degli ostacoli del prendere appunti risiede nel fatto che non
vengono scritti in maniera efficace. Per essere definiti efficaci devono
aiutare la memoria a ricordare.
Vediamo come prima cosa quali sono gli errori da evitare. Se stiamo
ascoltando il professore, non dobbiamo assolutamente trascrivere ogni sua
parola, in quanto non serve proprio a niente, non stiamo facendo un dettato.
Bisogna invece ridurre il tutto a dei concetti chiave, che si ricolleghino a
quanto detto, la memoria funziona bene per associazioni, se allunghiamo
troppo il discorso l’unica cosa che otteniamo è una gran confusione.
puoi anche scrivere delle frasi corte associandole a dei simboli o ad
elementi che richiamino il concetto studiato, anche schematizzare tutte le
nozioni è molto utile anche in visione di un ripasso preesame.
Dobbiamo semplificare il lavoro di memorizzazione, se impariamo a
collegare tra di loro le informazioni, in sede di esame ci verrà molto
semplice ricordare tutto, anche se magari siamo un po’ tesi.
Se per esempio ti viene più facile memorizzare utilizzando i colori,
utilizzali sempre nei passaggi o per quelle parole che fanno da gancio.
Io personalmente non amo nemmeno i testi troppo sottolineati o
evidenziati, il concetto è sempre quello, se sottolinei venti righe risulta più
difficile memorizzare, conviene evidenziare quella parola che ti aiuta a
ricordare il tutto o si collega come un ponte ad altri concetti.
Meno scarabocchi ci sono e meglio riuscirai a ricordare. Esercitati già
dalla prima lezione o ancora prima, prendi qualsiasi testo e cerca di
riassumere i concetti chiave del primo capitolo fino ad arrivare ad
un’esposizione e senza intoppi, può sembrare semplice ma ti posso
assicurare che non lo è se sei prolisso negli appunti. Provare non costa
nulla, è arrivato il momento di mettersi alla prova!
Non avere paura di chiedere
Il primo step per avere un buon approccio allo studio e capire qual è la
tecnica di memorizzazione più adatta. Se ti riesce facile memorizzare
attraverso le immagini puoi usare il metodo dei loci, giusto per farti un
esempio.
È un controsenso adottare un modus operandi che non sentiamo affine.
Prendere appunti in maniera poco sensata è il secondo step. L’esame va
preparato con i giusti tempi, non ci si può ridurre all’ultimo nella speranza
di passarlo, so bene che c’è chi ci riesce ma non siamo tutti uguali e
dobbiamo anche mettere in conto che magari per una volta quella persona è
stata baciata dalla fortuna.
In molti mi chiedono: ma come fanno alcuni a prendere sempre 30?
Tutta fortuna? Direi proprio di no, per avere dei risultati così non bisogna
parlare di fortuna ma bensì di metodo!
Qui di seguito ti parlerò di alcuni accorgimenti adottati da chi ha voglia
di studiare e ne coglie anche i frutti. Se vuoi ottenere il massimo la prima
cosa che devi fare è frequentare le lezioni. Ce ne sono alcune con frequenza
obbligatoria e quelle non si possono saltare e poi ce ne sono altre in cui devi
capire il valore aggiunto che ti possono dare, se non aggiungono nulla ti
puoi tranquillamente rinchiudere nella tua stanza a studiare, anche se a mio
avviso ascoltare una lezione non è mai tempo perso.
Quando sei in aula puoi interagire con il professore e di conseguenza
puoi farti notare, ti posso assicurare che in sede di esami questo
atteggiamento da i suoi frutti, in quanto il più delle volte non siamo delle
matricole sconosciute ma il docente si ricorda la nostra presenza unita al
nostro interesse.
Conoscere il metodo del professore ti da un altro vantaggio, sappiamo
bene che in un esame i testi da preparare sono tanti, frequentando hai il
benefit di conoscere quegli argomenti cari al professore, e stai pur certo che
in sede d’esame li chiederà.
Oltre alle classiche lezioni possono esserci a seconda dell’università
scelta delle attività di contorno, sappi che il tempo che vi dedicherai ti farà
acquisire dei punti in sede d’esame. Quando si mira ad ottenere il massimo
nulla è da considerarsi come superfluo.
Un altro consiglio che ti posso dare consiste nell’andare a parlare con il
professore durante l’orario di ricevimento, preparati degli spunti interessanti
da potergli chiedere sulla, materia in oggetto, ti posso assicurare che i
professori amano vedere negli studenti uno spiccato interesse per la materia.
Non è da escludersi che tu possa scoprire qualche aneddoto che magari può
chiedere in sede di esame.
Un'altra cosa che in pochi fanno in quanto non la ritengono un’attività
necessaria è quella di assistere agli esami degli altri. Innanzitutto, è un
comportamento che possiamo mettere in atto anche per far diminuire l’ansia
da esame, conoscere l’ambiente, vedere come si svolge, capire le domande
più ricorrenti o i trabocchetti è senza dubbio di aiuto.
Molti studenti si limitano al materiale che viene fornito per l’esame, io
diversamente consiglio sempre di approfondire qualora si voglia ottenere un
bel 30.
Se durante l’esame dimostriamo di avere un’ottima padronanza della
materia e poniamo anche dei collegamenti e delle riflessioni inerenti a
tematiche care al professore di sicuro dimostriamo un impegno maggiore
rispetto agli altri.
Un professore ti dà 30 quando capisce che sei andato oltre il semplice
studio meccanico del libro, sei andato oltre alla mera esecuzione del
compitino, e questo atteggiamento unito alla padronanza della materia viene
sempre premiato.
Ho poco tempo! Ne sei davvero sicuro?
Tutti ci trinceriamo dietro alla scusa del tempo, che poi si rivela una
trappola letale. Siamo relazionati al tempo in base alla percezione che
abbiamo, quindi è possibile affermare che il tempo ha due vie una riguarda
il suo scorrere naturale e l’altra è connessa ad una nostra intima e personale
percezione.
Il tempo scorre sempre allo stesso modo per tutti, tuttavia c’è chi ne fa
buon uso e chi no. Recenti studi hanno un po’ demonizzato la cultura del
multitasking, lavorare contemporaneamente a più cose non fa bene al nostro
cervello, è molto meglio ottimizzare la propria organizzazione e fare una
cosa fatta bene per volta.
L’organizzazione ci aiuta anche a perseguire i nostri obbiettivi che
devono essere sempre misurabili altrimenti la cosa sarebbe alquanto poco
realistica.
Il nostro obbiettivo dev’essere misurabile, se dobbiamo sostenere un
esame tra tre mesi avremo un piano di lezioni e un piano di studio da
organizzare per non arrivare impreparati. La soddisfazione a livello
psicologico di avere superato un obbiettivo è molto importante, ci da la
carica verso i traguardi futuri!
Il tempo va gestito non ci possiamo affidare al caso, per questo motivo
fare una buona programmazione delle nostre attività è la scelta migliore.
Non tutto è urgente, possiamo anche posticipare quello che non è
indispensabile. Quando si studia bisogna darsi il giusto tempo per capire,
temporizzare lo studio lo ritengo un concetto sbagliato, è di fondamentale
importanza che quando ci concentriamo sui libri dobbiamo allontanare tutte
le altre distrazioni.
Inoltre, la fretta è nemica di qualsiasi attività, se ci pensi bene quali sono
le attività che svolgi con la fretta che ti riescono anche bene? immagino
poche, se il nostro cervello ha la funzione di immagazzinare le
informazioni, prova a pensare se queste venissero ordinate in base alla
fretta, sono convinto che ricorderesti poche cose perché non sai dove
cercarle e ti trovi in uno stato di confusione.
C’è un altro punto importante da chiarire, capisco che il progresso
digitale coinvolgerà sempre di più molte persone, ma voglio che tu sappia
che scrivere con carta e penna e scrivere in digitale non è la stessa cosa per
il nostro cervello.
In quanto memorizza meglio con una scrittura manuale piuttosto che
digitale, quando scriviamo su un foglio di carta si attiva la zona della
psicomotricità che lascia le sue tracce nella memoria di lungo termine,
questo significa che quando pianifichiamo un obbiettivo in questo modo,
oppure prendiamo appunti il nostro cervello memorizza tutti i concetti.
Scrivere richiama la tecnica delle mappe mentali, ottima per focalizzare
e imprimere nella memoria molti concetti collegati tra di loro.
C’è un periodo migliore per dedicarsi allo studio? Nel rispondere a
questa domanda ti dico subito di sì, ed è la mattina, quando ci svegliamo e
siamo riposati il nostro cervello non è affaticato e si apprende molto di più.
Tutte le attività più impegnative andrebbero sostenute quando ci
sentiamo più carichi, cercando di portarle a termine senza lasciarci
influenzare dalle distrazioni.
Tieni presente che non puoi solo e sempre studiare ogni tanto per evitare
di andare in tilt, bisogna staccare la spina, con attività divertenti e che non
abbiano niente a che fare con lo studio. Dedicarsi del tempo è anche un
ottimo esercizio per l’autostima, l’abbiamo visto nei capitoli precedenti.
Ogni volta in cui perdiamo la concentrazione perché magari siamo
distratti dal suono del cellulare, il nostro cervello impiega circa venti minuti
per ritrovare la giusta sintonia per l’apprendimento, se ci pensi bene non è
affatto poco!
Il segreto se vogliamo è racchiuso nel nostro equilibrio, pensieri e azioni
devono andare nella stessa direzione, non ha alcun senso se a parole dico
che mi voglio impegnare se poi con i fatti non combino nulla, in questo
caso la prima persona che prendi in giro sei proprio tu!
Tutti abbiamo lo stesso tempo, i minuti e le ore scorrono senza il nostro
assenso, il valore del tempo risiede in come lo usiamo, siano noi i padroni
del nostro tempo perché abbiamo questa straordinaria facoltà di poterlo
gestire.
Anche finire gli studi in tempo ha i suoi vantaggi, e non solo in termini
economici di una minore spesa ma anche in una chiave lavorativa, finire
l’università in tempo e oltre il tempo fa differenza.
Introduzione
Che cos’è la memoria
I processi cognitivi e l'apprendimento
Gli errori da evitare
Lettura veloce
Ottimizza la tua strategia
Lo stato di flow
Onde cerebrali alleate per lo studio
Migliorare la concentrazione
Imparare una lingua straniera è una palestra per la memoria
I migliori hanno una buona autodisciplina
La piramide dello studio
La tecnica del pomodoro
Il sistema Cornell
La tecnica Feynman
Le mappe mentali
Le mappe concettuali
Leggere e non solo ha i suoi vantaggi
Conclusioni
Le mie annotazioni
Introduzione
Caro lettore,
Non ci conosciamo ma nel corso di questo libro avremo modo di
approfondire la nostra conoscenza. Io da sempre sono appassionato dagli
sviluppi del cervello e dai processi che coinvolgono la memoria.
Ma non solo in quanto mi occupo anche di crescita personale, come
vedrai nel corso del libro non si ottiene nulla senza una disciplina.
Con il termine disciplina non intendo che per due ore sei stato seduto a
studiare perché potrei anche chiederti se hai lavorato o ti sei limitato a far
passare il tempo.
C’è una bella differenza tra usare il tempo a proprio vantaggio e limitarsi
a farlo passare!
Quasi nessuno nasce disciplinato, ma si diventa con sacrificio e
allenamento, durante questo percorso dovrai evitare le distrazioni, magari
starai pensando: “che male c’è se ogni tanto guardo il telefono?”, il male è
che non stai utilizzando a tuo favore il tempo. Il cervello impiega circa 25
minuti per recuperare l’attenzione e se ci pensi bene non sono affatto pochi!
In questo libro non sono incluse formule magiche o scorciatoie
semplicemente perché non esistono, chi ti promette di farti apprendere
senza il minimo impegno ti sta solo illudendo.
Quello che ti posso dire è che il nostro cervello è una macchina
meravigliosa, e per funzionare nel migliore dei modi ha bisogno di un buon
allenamento.
Nel libro sono indicate alcune tecniche per studiare meglio i concetti,
può essere che già le conosci oppure no, non sono magiche e siccome siamo
tutti diversi un metodo potrebbe funzionare benissimo su di te ma su
un’altra persona no.
Ho voluto anche includere degli esercizi che possono sembrare banali
ma ci aiutano ad allenare l’attenzione e quando si studia è un aspetto da non
tralasciare.
Studiare efficacemente ci fa guadagnare tempo, fiducia in noi stessi e ci
fa sentire più gratificati. Da oggi non devi più dire che una materia non fa
per te ma bensì ti devi chiedere qual è il tuo modo per capirla.
Nulla è impossibile se lo si vuole!
Buon lavoro.
La lettura condiziona molte delle nostre attività e non solo nello studio di
testi scolastici, leggiamo quando dobbiamo imparare ad usare qualcosa, lo
facciamo per diletto o per altre ragioni.
Quello che mi sono chiesto in merito alla lettura riguarda la quantità di
tempo che impieghiamo per leggere, per molti è troppo e per altri sarebbe
un vero e proprio sogno ottimizzare questo “tempo".
Ebbene, tutto questo è possibile!
Leggere e capire i concetti in minor tempo è possibile. E per farlo si
possono utilizzare varie tecniche, la prima prevede l'utilizzo di un
puntatore.
Quando impariamo a leggere ci viene insegnata la lettura “parola per
parola", questo sistema ci rende più lenti e ci fa avvertire quel senso di
stanchezza durante la comprensione del testo.
Per ovviare a tutto questo puoi leggere con l'ausilio di un puntatore o del
tuo indice, noterai fin da subito come la lettura scorre più veloce, è
importante procedere per gradi per aiutare anche la nostra comprensione
questa non è una gara a chi arriva prima.
Il secondo metodo consiste nello sfruttare la memoria fotografica, prova
a memorizzare con un'immagine il testo che stai leggendo, inizia con degli
schemi e poi mettiti alla prova per vedere quante cose ricordi.
Puoi anche sfruttare la visione periferica, quante volte lo sguardo ti ha
battuto sul tempo, soprattutto quando non dovevi leggere le risposte.
E per concludere ti posso dire che per il funzionamento di ogni tecnica e
l’ottenimento dei risultati ci vuole l'esercizio, se ci proviamo una volta ogni
tanto è difficile aumentare la nostra velocità, ma tutto inizia a cambiare se ci
mettiamo più impegno.
Fai un planning
Utilizzando il calendario segna la data dell’esame, stabilisci un tempo
giornaliero per la tua preparazione cercando di suddividere i capitoli o gli
argomenti, alla fine sarai in grado quanto tempo ti servirà per prepararti al
meglio.
L’inizio della tua preparazione lo devi calcolare partendo a ritroso dalla
data dell’esame.
Non tutte le materie da preparare sono uguali, per alcune ti basterà stare
attento a lezione, con altre dovrai esercitarti e con altre ancora avrai bisogno
di approfondire, la tecnica che andrai a adottare deve seguire la materia
oggetto di studio. Un metodo non va sempre bene per tutto, questo è
importante saperlo.
Durante lo studio cerca di focalizzarti sempre sui concetti chiave perché
sono quelli che ti aiuteranno in sede di esame o di interrogazione.
Studiare non è una cosa difficile, basta avere la voglia e la volontà di
comprendere i concetti, quando abbiamo interiorizzato un’informazione e
l’abbiamo capita sarà difficile dimenticarla, se si studia a pappagallo invece
e molto più arduo ricordare o fare una prova brillante sulla propria
preparazion
Lo stato di flow
Le onde Theta
Sono collegate non solo al sonno ma anche all'immaginazione e allo
spirito creativo degli artisti.
Le onde Alfa
Queste onde sono associate a uno stato di coscienza in cui si è rilassati.
Si attivano ogni volta che la mente si concentra, o ci si trova in uno stadio
meditativo.
Le onde Beta
Queste onde vengono attivate dalle consuete attività che svolgiamo
durante la veglia. Vengono associate alla percezione delle sensazioni, alla
veicolazione degli stimoli esterni, e sono di aiuto nella scelta delle azioni da
compiere.
Le onde Gamma
Si verificano quando siamo impegnati in processi mentali molto intensi.
Solitamente sono attività dinamiche dove ci può essere anche un impiego di
energia non solo mentale.
Migliorare la concentrazione
10. Quando ascolti un discorso o sei a lezione, per quanto tempo rimani
concentrato? Ti sei mai chiesto se il tuo ascolto è attivo? A volte anche
nelle conversazioni telefoniche si è talmente presi nel dire la propria idea
che non si ascolta nemmeno quella altrui…
Riuscire a mantenere la concentrazione migliora il livello di attenzione
notevolmente.
Alla fine, l’unico segreto è quello di esercitarci cercando di evitare tutto
quello che può distrarci, non esiste una formula magica per potenziare la
memoria.
Le cose che impariamo non ci lasciano mai quando le abbiamo
interiorizzate, posso solo dirti che ti stupirai dei tuoi progressi nello studio
se riuscirai a migliorare la tua attenzione.
Una volta imparata questa modalità di apprendimento ti seguirà in ogni
fase della tua vita.
Qui di seguito ti voglio proporre altri esercizi utili per il tuo
apprendimento:
1. La sedia
In questo esercizio devi sederti su una sedia in una posizione comoda,
successivamente (e qui viene la parte difficile), dovrai rimanere fermo, il
tuo obbiettivo sarà quello di rimanere fermo seduto in mobile per circa un
quarto d’ora, un traguardo raggiungibile con l’esercizio, non puoi
pretendere di arrivare in questo risultato in pochi giorni.
Mentre lo esegui devi sentirti rilassato e mai teso, il primo giorno cerca
di stare immobile per cinque minuti poi via via che i giorni passano andrai
ad aumentare il tempo di qualche minuto.
2. Le dita
In questo esercizio dovrai riuscire a mantenere lo sguardo sulle dita.
Mettiti seduto su una sedia in una posizione comoda, alza la testa e il
braccio sinistro verso l’alto, fissa lo sguardo sulle dita e cerca di rimanere
immobile per circa un minuto.
Esegui poi il medesimo esercizio con il braccio destro. L’obbiettivo
come nell’esercizio precedente è quello di allungare leggermente il tempo
in maniera graduale.
3. Il bicchiere
In questo esercizio dovrai riempire d’acqua un bicchiere e tenerlo tra le
mani con le braccia distese, lo sguardo deve posarsi sul bicchiere. È
possibile eseguirlo su una superficie per rimanere più comodi. L’obbiettivo
degli esercizi che ti ho spiegato fino adesso è quello di acquisire un
controllo sui movimenti involontari dei muscoli. Nei prossimi dovrai
cercare di controllare i muscoli volontari, in modo tale da potenziare la
forza mentale.
5. L’olfatto
Prova a concentrarti sugli odori che avverti intorno a te, se fai una
passeggiata o ti piace cucinare presta attenzione ai profumi che senti,
scegline uno e concentrati su di esso.
Ovviamente le opportunità per aumentare il senso dell’olfatto durante la
giornata sono molte, io ne ho elencate due per comodità altrimenti la lista
sarebbe stata davvero lunghissima.
Oltre a delle piacevoli sensazioni alcuni odori richiamano in noi anche
dei ricordi, l’obbiettivo di questo esercizio è quello di sviluppare la
concentrazione andando a focalizzare il pensiero su nuovi stimoli che
avvertiamo ogni giorno ma non siamo abituati a prestare la giusta
attenzione.
9. Controlla i desideri
Controllare il desiderio è una delle cose più difficili, ma se ci riusciamo
la nostra concentrazione ne uscirà davvero rafforzata. Chi non possiede il
controllo sui propri desideri spesso e volentieri dice cose inopportune fino a
creare delle situazioni spiacevoli.
10.
Leggere
Questo esercizio riguarda la lettura, allenati leggendo un articolo di
giornale o qualche pagina di un libro, poi cerca di riassumere il più
possibile quanto hai letto.
Questo aiuta la mente a focalizzarsi solo sull’essenziale, e per farlo ti
assicuro che devi lavorare sulla concentrazione. Se non vuoi scrivere non
c’è problema puoi anche riassumere i concetti oralmente magari davanti ad
uno specchio.
Questo esercizio migliora la concentrazione e la capacità di pensare,
puoi darti anche un tempo di lettura invece di leggere qualche pagina.
L’importante è riuscire a riassumere il più possibile quanto si è appreso.
Imparare una lingua straniera è una palestra per la memoria
Nello specifico puoi seguire anche quello che viene detto nell’immagine.
Il sistema Cornell
Siamo giunti alla fine di questo percorso, spero che in ognuno di voi ci
sia più chiarezza su questo mondo soprattutto sui vari approcci che lo
compongono.
La memoria costituisce una parte importante di noi, utilizzare un metodo
per mantenerla allenata è una scelta utile sotto vari aspetti. Il nostro cervello
è un organo importantissimo e va tenuto in allenamento, per avere un
maggiore benessere a 360 gradi.
Vi voglio portare le parole di un grande studioso che ammiro:
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