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Il controllo di costituzionalità

Oggetto, parametro e vizi


sindacabili
Definizione generale
La Costituzione italiana è una Costituzione rigida in quanto non
può essere modificata dalla legge ordinaria, ma solo da una legge
adottata da un apposito procedimento aggravato.
Premesso ciò ne consegue inevitabilmente che:
§ Una legge ordinaria non può porsi in
contrasto con la Costituzione poiché ciò
equivarrebbe ad ammettere che la legge
ordinaria possa modificare la
Costituzione.

§ È necessario che un organo di tipo


giurisdizionale vigili sul rispetto della
Costituzione da parte delle leggi. Tale
organo è in Italia la Corte costituzionale.
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Caratteri del controllo di
costituzionalità
Le caratteristiche principali del controllo di
costituzionalità sono due:

n Si tratta in un controllo successivo, in


quanto la verifica riguarda atti già entrati in
vigore;
n Si tratta di un controllo accentrato perché
svolto da un unico organo, la Corte
costituzionale, che decide in modo
inappellabile.
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L’oggetto del controllo di
costituzionalità
Secondo l’art. 134 Cost.:
n Leggi ordinarie dello Stato
n Atti aventi forza di legge (decreti legge e decreti legislativi)
n Leggi regionali
Secondo altre disposizioni e/o secondo la giurisprudenza
della stessa CC:
n Leggi costituzionali per quanto riguarda i vizi formali relativi al
procedimento di cui all’art. 138 Cost. ed il rispetto dei principi supremi
dell’ordinamento sent. 1146/1988; 366/1991).
n Statuti delle regioni ordinarie (art. 123 Cost.)
n Leggi delle province autonome di TN e BZ
n DpR contenenti le norme di attuazione degli statuti delle Regioni ad
autonomia speciale
n DpR contenente l’esito del referendum abrogativo (sent. 26/1987)
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Il parametro del controllo di
costituzionalità
Per parametro del giudizio di costituzionalità si intende ogni
atto utilizzato dalla Corte costituzionale per stabilire se gli
atti sottoposti a giudizio sono contrari a Costituzione. Sono
dunque parametro:
n La Costituzione, sia per le norme da essa espressamente previste sia
per i principi da essa desumibili.
n Le cosiddette norme interposte, cioè le norme non di rango
costituzionale ma la cui violazione si riflette sulla Costituzione. Sono
norme interposte:
Ø Le leggi di delegazione, in quanto una loro violazione si riflette sull’art. 76
Cost.
Ø Le norme internazionali generalmente riconosciute, in quanto una
loro violazione si riflette sull’art. 10 Cost., cd adattamento automatico)
Ø Le leggi Cornice, una loro violazione si riflette sull’art. 117 Cost.
Ø Le norme comunitarie, una loro violazione si riflette sull’art. 11 Cost.
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I vizi sindacabili
In breve i vizi rilevabili dalla Corte costituzionale
sono:
n Violazione della Costituzione, contrasto di una
legge o parte di essa con una specifica norma
costituzionale.
n Incompetenza, violazione del criterio del riparto
della funzione legislativa (es. art 117 Cost.).
n Eccesso di potere legislativo, nel caso in cui una
legge sia adottata per finalità diverse da quelle
previste dalla Costituzione (ipotesi di leggi a
contenuto costituzionalmente vincolato).
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