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DI
ALDO PALAZZESCHI
Cavalli Biafichi
L. 5,
ALDO PALAZZESCHI
LANTERNA
FIRENZE
1907
RIPRODUZIONE INTERDETTA
TORRE BURLA
-5-
non
rotonda, nerissim,
la
piatta
cima
abonda
i
di fango,
fiori,
pochissimi,
crescono
alte.
Nel mezzo, non alta, rotonda, come ombra, padrona superba del piano
la
Torre rimane.
sera,
La
ogni sera,
al
tramonto,
il
:
romore,
Ognuno ne
la sera,
il
ascolta,
romore e
si
guarda.
~7-
Si legge l dentro
Si legge
una pagina
?
al
giorno
Chi legge
Qual
libro
un vecchio che legge, un vecchio con barba bianchissima Il libro racconta una storia....
La
un bimbo
coll'ali
dorate
La
ma
il
Sole vi legge
libro del Sole
!
La La
sera al tramonto
il
voltare di foglio
neppure
Oh
lunga
la storia, assai
il
lunga
Ognuno ne
ascolta la sera
vgltare di foglio.
TEMPIO SERRATO
Dai
vetri scurissimi
Non
Tempio
fin
si
serrato,
serrato
di fuori
veda.
la
La gente
la
Nel mezzo, nel vuoto del Tempio, marmo, prostrato dinanzi a l'altare maggiore
sul gelido
ov'ardono
vi prega,
dominio d'orrore,
Kinik.
al Kinik,
Strappato n di
mano V impero
Tn
I
ceri massicci
maggiore
siccome per
Soltanto
festa,
pi giallo dell'odio
che a terra
nel*
La gente
la luce
lo
di fuori in silenzio,
vede,
Kinik, prostrato
sul gelido
nel
mezzo
marmo
lava.
Ne sugge
e in
del
la luce
chiave
12
marmo,
ov'ardono
Kinik.
le
s'avvolge,
si
manto
che
giallo nel
13
IL
PASSO DE LE NAZARENE
15
A
Nazarene bianche, Nazarene nere.
Clodio Bellenghi.
Del fiume a le rive si guardan da tanto i conventi, si guardan con occhio di vecchia amicizia le piccole torri, una bianca e una nera,
le
suore
s'
incontran la sera,
la sera al crepuscolo.
Due
volte
s'
conventi,
le piccole torri si
guardan
ridenti
suore
s'
incontran la sera,
la sera al crepuscolo.
Le
nel
s'
ne sortono
ed
infilano
il
ponte;
mezzo
incontran,
inchinan
le
bianche e
l'altre
le nere, al
si
recan T.un
a la piccola chiesa
saluto;
17
vi fanno
e leste rinfilano
ponte.
Di nuovo
s'
nel
inchinan
le file,
le
suore
s'
incontran la sera,
la sera al crepuscolo.
i8
COMARE COLETTA
19-
Saltella e balletta
!
Saltella e balletta
comare Coletta
Smagrita ricurva
girando
le
la piccola vecchia.
pi lesta
la
vecchia
al
tintinno,
il
lazzo e le risa,
nessuno
le
porge
la
mano,
Saltella e balletta
comare Coletta
Saltella e balletta!
La
ne perde
capecchio
il
bel mazzolino,
!
comare Coletta
21
il
vivo scarlatto
Ricordan quei
fiori,
?
comare
Coletta,
ai ripalchi
Ricordi
le luci,
?
le
gemme,
?
!
le vesti
smaglianti
il
Ricordi
Tu
sei
Vecchiaccia
Saltella e balletta
!
Saltella e balletta
comare Coletta
il
capecchio
fra
la
lazzo e le risa,
le
rabbia
il
soltanto
mazzetto di
ride nel
scarlatti
ancora
le
Saltella e balletta
!
Saltella e balletta
^3
Nel mezzo a
l veglia
la notte,
ogni notte,
In riva a lo stagno
innalza
il
Palazzo,
la danza,
profonda.
le
Comincian
discendon
lungi,
silenti dai
Dei
dame,
i
ricuopron
finissime
cosparse di
gemme
ricchi broccati,
gemme,
Oro Ror,
topazi ametisti.
infinita si
le
seguono
cocchi dorati,
discendon
dame
25
L'orchestra soltanto
si
si
sente,
perde
il
lentissimo suono
La
Silenzio.
Un
dama
tardante,
si
perde.
26
VELA LONTANA
37
La Vela
non cenna
di
giunger
la terra.
il
La gente a
si
le rive
ne segue
cammino,
La Vela
stanno
la terra lontana,
La gente
si
le rive
ne segue
il
cammino,
La Vela
29
FESTA GRIGIA
31
A
lersera la festa dei vivi colori,
la
Marino Moretti,
danza di
La
La nebbia leggera
siccome
i
purifica Taria
riflette
Riposano
sonno profondo
La
stamane
Rasentan
mura
33
beghine ricurve,
rasentan le
mura
silenti.
Insiste argentino
la
V invito a
la
Messa
figlie.
Prima.
vi
Leggere
corron
le
piccole
La
tace.
mura
il
brune mantiglie,
si
pi rade
fanno ed
passo ne cessa.
stamane
34
PALAZZO MIRENA
35
fiamme
terribili
avvolsero
superbo fra
per tutta
la notte
Le fiamme arrivarono
la notte,
segna.
L'aurora
terribile
mucchio
di bragi roventi.
Ognuno
Il
terribile
omaggio per
tutta
fiamme una
notte,
ancora
ai
37-
vapori rossastri,
vi sostati
siccome a saluto,
di
messaggi
fiamme lontane
flagelli.
venuti da nuovi
il
le ceneri ultime.
da petali
rossi e scarlatti
muover
di passi leggeri,
;
lentissimi,
coperti di
gemme
fulgenti,
nel
le
il
Moltissime
dame
perirono,
folli,
alcune rimasero
le
meno ne furono
salve.
-38-
Madama
la
Mirena,
rimase
suo posto.
Si videro
dame
gettarsi dall'alto
ravvolte di fiamme,
fuggire seguite dal fuoco appiccato a le vesti, fuggire fuggire pel grande giardino
siccome
le
Palazzo Mirena,
cadevan
dall'alto
fardelli di
le
suo posto
l'
strisciando a le fiamme
inchino Infinito.
nessuno
soltanto
fu
vi
pose
la
mano,
fra
neri carboni
-39-
rimangon ricordo.
Talora fra
fulgore di
il
nero
si
scorgon
gemme
rimaste,
Dama
Mirena
Di
si
40
IL
PRINCIPE BIANCO
Immobili e mute
Bellissime
le
dame
gi aspettano:
latti.
dame
dame
bianchissime,
le
Corona
le
coda
infinita,
Immobili e mute
aspettan V istante.
le
dame
gi aspettano
;
latti
La vasca
la
la piccola cella di
candido
marmo
43
latte.
infinita vi
nuotano intorno
giunto r istante.
la cella si d'
scuopre
un cigno grandissimo
d' intorno,
Principe Bianco.
le
Immobili e mute
arrestano
si
i
dame
paoni,
levano
gatti dal
sonno
si
volge a r intorno,
cigno nuotando leggero sui
latti
lo reca a la
lo sosta
s'
dama
prescelta,
;
un istante
inchina la
il
dama
il
Principe
petto ne sfiora
La dama
e
il
prostrata rimane,
-44
col Principe
Bianco
la
nel
mezzo a
ratti del
si
vasca ritorna.
La
Pi
le
cella si cuopre.
vento
si
aggirano
dame
muovon
lentissime
ventagli di
piume bianchissime.
Inchinan passando la
dama
prostrata.
Pi
e
lesti le
girano attorno
i
paoni,
il
gatti
ne seguono lento
cammino
dama
45
ROSARIO
47
Fallante, regina.
Vorrei che nel mezzo a la notte sorgesse
un raggio
che sol
la
me,
brillasse.
49
Gorilla, beghina.
Per Cristo
subisco
gioisco e finisco.
50
Gallina, centenario,
S'andavan,
tre musici
la
al cielo stellato e
note dolcissime
offrire.
51
Erak,
stregone.
Non
salire
vale
con
ale.
52
Una
S' ammassali su
i
Paolotta.
ceri spenti
grondanti
le
siccome
le
53
Cuc, pappagallo.
Chi vuole Cuc
?
!
Cuc non
e pi
Cucurucuc.
54-
Eletta, pellegrina.
Diomede Prassedel
Per r erto Carmelo dei Santi
chi cede con fede, concede.
-55 -
Manca,
co7tlessa.
La
le
mura
di lagrime,
il
tetto di dolo,
56
Kerek,
Io
astronomo.
guardo vagare
lontano pianeta
vivente al bagliore di sola cometa,
57
Cerinne,
pescatore,
A
il
su vela d'argento.
58-
Una Dama
Amara
di
Nazaret.
59-
Violante, regina.
Un
gocce un broccato
giallo.
60
Marzio, paggio.
Vorrei con un bacio rovente strappare
un
il
fiore
6i
Concetta,
pellegrina.
62
Stanca,
contessa.
Dormire
nel lento
romore grondante
di piccola fonte
63-
Giuditta,
filatrice.
Avvolto, rattorto
su fuso di torto
ogni
filo
corto.
64-
Benedetta,
Sia
sia
rocchettina.
il il
cammin pungentissimo
-65-
Faante,
regina.
la notte,
la luna,
66
Rer, pappagallo.
Rer mio Rer
Rer mio Rer
Pi bello chi ?
!
67-
Matilla, beghina.
Perdono
concesso,
mi confesso e mi
riconfesso.
68
Stefanello,
Cero che
scaccino.
si
porta, chiave
d'una porta,
guarda.
ti
-69-
GIOCO PROIBITO
71
Rasentano piano
avvolti di nebbia
non lasciano traccia ne Tonibra, gli specchi non anno riflessi, non cade su loro de l'ombra una macchia, neppure la macchia dell'oro. Un raggio vien fuori dal mezzo di luce giallastra sul raggio soltanto rimangono lievi impalpabili
impronte sfumate
di luci, di nebbie
lenti
:
Riflessi.
Dispaiono appaiono
si
appaiono spaiono
Dei
appena
vi
il
passano
S'arrestano
volti talora,
si
s'arrestan, pi chiari
fanno,
73
vi splende d'
un
tratto
uno sguardo
nebbia e ricuopre,
gemme.
In basso continua
la
segue
di dadi danzanti.
Due
ne splendono
impronte sfumate di
luci,
di nebbie
Riflessi.
Dispaiono appaiono
si
lenti
appaiono spaiono
74
PARCO UMIDO
-75
Il
serrato da
le
un muro
eh'
le
lungo
miglia le miglia
miglia,
da un muro coperto
di muffe,
N un
soltanto
n un foro vi luce,
si
posson
le
muffe cadenti
vedere, soltanto
le
Altissimi
i
cedri ne passano
il
muro,
\
s'
lagrime
ai
verdi licheni,
-77 -
Di
fuori ecco
il
parco serrato,
miglia.
serrato
eh'
da un muro
le
lungo
miglia e
le
Fra l'ombre,
soltanto tre
manto
di lutto,
le
Donne,
che appena
il
-78-
LA VEGLIA DE LE TRISTI
79
Nel mezzo a
s'uniscon
massicci,
Le
la
Tristi a la veglia.
La
di
Nel mezzo
che incerta
Le fanno corona
S'ammassan
nei canti
in
mezzo gi accesa,
verranno a
la veglia.
Tristi
Intorno, segrete,
8t
La fiamma
fra
il
s'
come ombre, ravvolte nel manto viola, ricchissimo manto di fino damasco, Le Tristi compaion ciascuna a la piccola Son sette Ginnasia Contessa di Borgo Silenzio,
Silenti
:
porta.
Meriga Contessa di Casa Lontana, Corrada Contessa di Valle Pallingo, Venanzia Contessa di Vasta Palude, Romilda Contessa di Lago d'Argento,
Piccarda Contessa di Piccolo Dolo,
muto
l'
inchino profondo,
la piccola porta si
chiude ed ognuna
la
propria poltrona.
Non
parlan.
Le
il
Tristi,
la
nessuna conosce
voce
dell'altra,
non volgono
ne seguono
I
guardo
fra loro.
lieve bagliore.
la
coda
infinita,
s'ammassan
siccome
le
fiamme pesanti
82 -^
venienti
da lampade
d'oro.
Rimangon Le
Insieme
si
Tristi a la veglia.
la
fiamma.
sostan voltandosi,
strisciano
scompaiono.
spegne.
-83
LA STORIA
DI
FRATE PUCCIO
-85-
Frate Puccio.
Col viso
fiorito
d'
un gaio
sorriso,
con
il
occhi ridenti,
portava
S'
brocche.
talvolta sostava
un
istante a la cella,
la soglia,
posando
le
brocche a
braccia reggevan
le
brocche.
87-
La
Storia.
Compunti i fratelli incontrandolo, guardavan con occhio di dubbio spiccare in quel luogo un s fresco
guardavan da tempo
la sosta
sorriso,
;
L dentro
era
il
Da
a la soglia,
:
di luce
che
il
frate vi
vestendo un peccato
La
Nascosto
fu visto
libri,
fra
libri
dei Salmi,
un fantoccio coperto
di logori stracci,
il
peccato
88
poteva sorrider
dentro!
di tele violette,
Coperte
le
immagini sacre
Sia aperto
il
convento,
si lasci passare
si
ogni gente,
fratelli
!
chiamin lontani
frate peccante
vi
rimanga
nel
propri conventi
e sorelle lontani
file.
Valpassiti, le Rocchettine,
Nazareni,
Domiziani,
le
fratelli,
pregare sommesso.
-8(>-
un
soffio di pace.
All'ora
in
fila,
fissata,
per coppie,
diretti a la
grande fascina
al cortile
nel
mezzo
ammassata.
terra,
Con
in
Il
testa reclina a la
un passo.
;
le
manto bianchissimo
ferita
Le file ognuno
Il
prostrato, in ginocchio,
pregando sommesso.
file
fuoco fu acceso.
i
Chinaronsi
Bianchi in due
viale di
formando un
Cricchiaron
marmi.
grosse fascine
90
si
mosse.
Fra
giungendo sfinito a la fiamma, con mano stecchita, la bambola pose nel mezzo a l'ardente fascina; un ultimo sguardo le diede con occhio sbarrato,
e cadde, siccome fardello di cenci,
nel
mezzo
al cortile, vicino a la
i
fiamma
prostrato.
S'alzarono in piedi
fratelli,
il
fuoco fu spento.
infinite silnti,
la
terra
propri conventi.
vecchio
si
mena
stentando.
91
Il
brocche.
Nemmeno un
istante si sosta,
sfinito,
92
LA GAVOTTA
DI KIR
-93-
KiR.
La
Gi zeppa
di gente la sala,
vi scende.
musico grande.
respiro rattiene,
silenzio s'aggira nel buio.
Ognuno
soltanto
il
il
D'un
tratto,
come ombra,
innalza e nel
mezzo
si
ferma.
95
Lo sguardo
la luce rivolge
i
facendo brillare
sul pallido volto
begli occhi di
mare
dell'arco incomincia.
La Gavotta.
Cominciano intorno alitando leggeri
dei piccoli passi,
leggeri, lentissimi,
picchiettano
il
grande
silenzio.
tintinno minuto di
gemme
pendenti.
mischiano
e cinguettano,
un gemito
96
Un' onda pi lenta si posa, si segue un inchino profondo. La Danza s'accresce e s'appresta.
Si fanno ai portoni scarlatti
Un
un mesto
mani una
stretta,
s'abbassan socchiusi.
scompaiono presto
le
baleni bianchissimi,
porte scarlatte
tratto
si
chiudono.
D' un
terribile strappo
Di
Ne
97
Non
manto
lo
un guardo avvenuto
vermiglia
!
strappo?
La goccia
diviene
il
pi radi
pi cheto
mischiano
frusciare,
piccoli passi,
frusciare silente,
il
romore,
perde.
KiR.
al ripalco
un
le
gli brillano
intorno
Ognuno
braccia protende
!
98-
INDICE
Torre burla
.
. .
Pag.
j
ii
Tempio
Il
serrato
le
passo de
Nazarene.
17
Comare
Coletta
^
.21
25
Vela lontana
Festa grigia
Palazzo Mirena
Il
29 33
37
Principe Bianco
43
Rosario
49
73
Gioco proibito
Parco umido
-77
81
87 95
3 IO
H
1-^
r-il
University of Toronto
Library
PU.
POCKET
1
e