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FROM THE
HUMANITIES RESEARCH COUNCIL
SPECIAL
GRANE
POR
Italian Literatuire from Romanticism to Postmodernism
DAL PROFONDO.
L. 4
....
4 4
Decima
edizione
AD/. N
u R
DAL PROFONDO
MILANO
FRATELLI TREVES, EDITORI
I9IO
Secondo
marliaio.
PROPRIET LETTERARIA.
Riservati tutti
diritti
UN FRATELLO.
Jjal frojondo.
Un
fratello
Ti
del
fui
compagna per
le
ignote strade
mondo
una
mia
gi che s'attorciglia
mio
collo e al
mio
cor, segni
imprimendo
di ferro e
Avevi,
una bocca
di
e di
Lo
so.
Per
te
non
c'era e
non
c'
posto
Un
fratello
nel
mondo
distinti,
disegnato a quadratini
ben ben
con
cifre di classifica
ti
chiare.
un barbaro
di te.
crede
paura
Non
io,
Non mi
sottil
sembro
guaina
di velluto fulvo
che mi
fa somigliare
a una pantera.
So pettinarmi
delle
carrozza;
e fingere
sorriso,
anche nell'ore
una promessa,
soavemente,
mano
il
il
th,
chi,
se volga
dorso
il
alla
mia
soglia,
fa la
mia
vita
ed
mio nome a
brani.
Ho
braccialetti d'oro;
ma
mi pesano
ai polsi.
Ho una
la
collana di rubini,
ma non
Uit fratello
Sono rimasta
del cuore.
Non
Tu
mente
al
proprio sangue.
t'invidio....
non
fratelli
che vivano
che
al
tuo destino
s'aggrappino
il
Notturno:
la
mondo.
ucciderti,
Amare anche
tu puoi,
resta
il
tempo
il
sogno.
ma
la folla
l'
inghiotte
ognun va solo
AQUILA REALE.
Aquila Reale
T'ho
vista
ieri,
irta ferrigna
immobile
Non guardavi
che
ti
gi tu la gente piccola
guardava.
Ferma
sugli artigli
Uno
scenario
:
hanno
in patria,
Dal profondo.
'
IO
Aquila Reale
a'
precipizii,
sibila.
sai
Ma non
che
illudi
tu.
\'edi le sbarre,
finita.
la
Io voglio ora
le
una
storia
dirti
proprie
mani a foggiar
d'oro o di ferro
e
bene assai
la
temprano e
si
rendono
inaccessa, e l dentro
rinserrano,
in carcere,
si
guardando
vano
e di
mondo
fosti
vana disperazione.
ghermita
al laccio,
Tu
almeno, tu
feroce,
ignobile fra
mano
passa
al
tuo nemico.
stai
vile; e chi
pu creder morta
o sculta
t'
in
irrigidisci,
Aquila Reale
volto
tu,
avvolto
il
boa
di
martora,
un serpe
ti
flessile e contrattile,
bacia e t'assomiglia!...
si
dissimula
il
qualche
filo
d'argento, sotto
morbido
di cipria
donna,
piena volutt
d'
imperio
Ascolta: guardami
ugual
ti'
i6
ti
sono
passano
in
ad amare, a
ad esser viva.
Se
a'
e la veste
procace e
le
spumose
bianca fralezza
dell'
ignudo corpo,
di
leggere in un vivo
tu
umano
libro.
Ma
menti
la
ti
chiesero
a colpi d'unghia,
in
la verit
che ognuno
la
cuor
si
porta.
io
Vuoi darmi
tua mano?...
Una son
17
(la
mia razza
bivacco
una son
in
sguardo figge
si
un
scolora;
il
segreto
che
il
o bella femmina
come
il
il
pallido
altri
mai
la verit tua
vera
una cosa
del
mondo
contraffece, deturp,
:
ridusse a stampo
vermiglio,
al
uno sprizzar
di
sangue
JJal frojondo.
LA
PIET.
La
Piet
venuta.
il
tuo letto.
il
petto.
Oh, non
Dio mi don
le
di blandizia, lenti,
La
Piet
Se parlare
si
queta:
posseggo,
le
la
malia secreta
che pu tutte
pene consolare.
Io
alla
mia voce
cor ne trema.
suprema
!
abbandonati a
me
con
la
tua croce
Corpo
al
par di nastri
penetro
tutta, io
ti
fo
mia:
La
Piet
23
Non
Il
ricordare.
Hai
tu?...
singhiozzato, nelle
notti eterne,
anche
Non
ricordare.
di
nebbia ove
si
spengono
le stelle
e tutto affonda
di
la tua
le
pena oscura
dolcezze troppo
avidi, ah,
carne schiava, e
il
brevi, e
troppo
per
te
pesante
ti
e l'ultima tortura,
sai,
quella che
mondo....
....
Or
di
tu sei
pura come
il
il
fil
di
luna
che
silenzio
che
ti
lascia
:
La
Pitta
hanno
tra
cigH
di cielo
frammiste a nivei
morte
bella,
dalla
Dio mi
sei sorella.
IL
Dai
jrojoido.
//
27
Ho
sonno.
"
mamma.
della Croce,
del Figliuolo,
solo,
Amor mio
sommessa
voce.
Come calmo
il
tuo sonno!...
al
Or che non
senti,
tuo guanciale.
Ho
che
coi denti.
Ma
tu
mi
tieni col
tu che
non
ti
traccio
in fronte,
segno
della Croce.
ORA
PIENA.
Ora piena
Ora
piena!...
Dardeggia l'anima
al
suo vertice,
vermiglia
come
il
sommo
di quegli alberi
che
il
liberi
ritmo
flessibili
i
rapidi
che son
gli
uccelli,
e l'anelar degli
uomini
di gioja
scaglia,
32
Ora piena
la vita bella,
La
ieri
vita bella,
il
anche se
il
cuore piange
!...
Ov'
mi parve
ed
e m'uncinava fibra
io
per fibra
volevo?...
Forse
d'atomi
che
in
un raggio
di sol
purpurei danzano?...
:
al
ritmo
si
fa luce
ed
aria,
puro elemento
dell'eternit.
IO.
Dal frojondo.
35
Sotto
altri
cieli
io vissi, in altra
forma,
risfavillano in me,
s'
io vegli
o dorma.
Io so chi
in
fui,
nel
tempo
gi travolto
destarsi in
a strappi di ricordi.
Non
si
muore.
in
dolore
esiste.
36
Io
Compagna
figlia,
fui di
minatori: moglie,
il
sorella:
impuro
corpo, impura
con
virili
spoglie.
Rauco
d'ardua
il
respir,
sudato
il
collo,
ansanti
fatica,
mezzo
il
corpo ignudi,
i
rudi
E qualcuno
nel sole. Io
di noi
s,
non torn pi
mio destino.
tornai, pel
Io
37
In
"
Muori,
muori, muori!...,,
Ero una
colle
furia,
fiamme negli
urli.
occhi,
con
di
le
labbia
sfigurate dagli
i
Ebbra
rabbia
E pass
sulle
mie spente
membra
il
38
Io
di
sognante
il
nero casco
Due
il
stracci in croce
fiato
mi facevan bella;
mio
sapea
di fior silvano;
buona
e la
mala novella.
Lavai, cantando,
panni
alle
sorgenti
boschive, e
fui
Nausicaa gioconda
Io
39
astri,
scelti steli
nuova, ornai
tnnule
della
le
mie trecce
di
monete
mia bocca:
io l'irridevo, acerba....
Ma venne
sotto
il
suo bacio.
40
Io
finsi
di
suscita in
me
l'alto
ricordo
in
cuore.
mia grazia
varia,
morte
follia
da
me
fu espressa:
Cordelia pia,
Desdemona sommessa.
sinistra e sanguinaria.
Lady Macbeth
in
un'ora
innocenza,
la
e lo stupor del
sonno e
scienza
Io
41
A me
mio
sogno per
altri
sogni,
il
pianto mio
fu la folla
come un
come una
solo cuore
fra dita
eh' io
mi potessi stringere
d'acciajo: fu
sola vita
muto ardore
sotto
il
mio sguardo.
Ed
si
io, dall'alta
scena,
si
spezzasse,
vuotasse
tumulto
di
Dal projoiiao.
42
Io
il
sogglo
il
cilicio.
il
sacrificio
amor d'un
Solo.
Tenendo
orando
sino
al
sul
mio capo
alta la croce
di pestilenza in traccia;
mie braccia,
43
mano
offersi
Bella pi de la Vita a
me
fu Morte.
Amai, baciai
le
Quando
il
furor de
le
battaglie spento
monaca,
favella
E mi consunsi
fede ed in piet
:ome
la
Mantellata di Siena.
Io
il
dire:
D'antiche vite
si
istinti
e forze varie
raggruppano
in
Ho
cent'anni,
il
ho
mille anni.
io
La mia vera
non
li
faccia,
so.
CAPRICCIO.
Capriccio
4 7
Veronetta Longhena, tu mi
Il
piaci.
sarcasmo e d'orgoglio.
Tu mi piaci.
?...
il
tuo bel
nome
E un nome
guerra,
non
vero?...
Qual capriccio
le
chiome?...
Veronetta, mi piace
tuo bel
nome
48
Capriccio
Raccontami
la tua vita
randagia.
te,
Io m'accovaccio presso a
sul
morbido
tappetino di Persia,
frugando con
le
molle fra
la bragia.
Raccontami
la tua vita
randagia.
Dimmi
donde
e
il
porti
cos,
padrona
come
Io t'assomiglio, se
Ma
tu,
il
come
lama che
in
mondo, per
gingillo.
Guarda bene.
Capriccio
49
Quando
....
riparti?.,,
e mirer lo specchio
Donna
di ventura.
Dal profondo.
LA
GIOJA-
La
gioja
53
con
le
eguali a fascio.
Rise, con
l'
gran comignolo
s'
indugiava obliquo
montagne
Ma, giunta a
salti
su l'erboso spiazzo,
sfavill d'allegrezza
udendo un barbaro
organetto suonar
"
la tarantella.
Ohe, danziamo
!...
si
slanci la vergine
34
La
gioja
baleno
di risa,
....
di.
e rapidi richiami.
Sovra
Fiammetta:
sovra tutte
i
era Fiammetta:
come
offerta a
un bacio,
vergine Fiammetta.
al
Gioja d'essere
Aprili,
mondo;
al
e d'aver sedici
un nastro
collo,
una purpurea
al
ritmo,
Come
sei bella!...
Gioja
di
morder
nella polpa
morbida
dei frutti
che
il
ha clto ancora.
SUOR NAZARENA.
Suor Nazarena
^1
e che pare
il
bianco
58
Suor Nazarena
Ella
mi disse
"
Sono pochi
li
fiori
nell'orto!...
tutti
!...
Ottobre ce
porta via
ma
di
bosso
pace e
di
convento.
Mosso.
buona,
Come
il
se
me
l'avessero calpesto
mi sferzan
le
tutta,
ed
il
mio coraggio,
che
viene....
sento
morte o
la follia
Stcor
Nazarena
59
occhi.
come
....
Ma
una sfhirlanda
di
serene cose.
Rinuncia su
di lei l'Oblio
il
da
me
cadesse
al
par
guasto frutto
ogni voce
di
pianto fu sopita,
6o
Suor Nazarena
quando, sorgendo
del
la
fra
tumulti vani
Donna
mano un gran
fascio di rose,
L'
ERRANTE.
L'Errante
63
Tutte
le
stazioni e tutti
porti
Treni
la
in
da
pure
albe fiorire in
quando
s'addorment sognando
sui cuscini, dal
sogno
all'
improvviso
04
L'Errante
idi
scosse un urto,
il
di
paese straniero
ed
ella
velo nero
L'Errante
65
La
conosce
la
ove
il
gente
suo pungente
la
sua notte
e rise e pianse
amore
senza
fine,
e r insonnia spi fra le cortine, e l'odio sibil le rauche e rotte parole, che di pietra fanno
....
il
cuore.
Da
quale
mano
il
fiore
cadde che
Chi morse
or, vizzo,
ieri
il
candido guanciale
Dal profondo.
L'Errante
....
Non
sa,
E scioglie ma fra le
il
il
viso smorto
come
il
capezzale.
L'Errante
6-
Malinconia delle
citt
lontane
ove
le
cuore muta^
voce
di campane!...
Malinconia
piene di
di ferree tettoje
di
fischi,
fumo,
di gente,
di lacrime e di brividi
nella
penombra
dei tramonti
lividi!...
le gioje
il
sogno mente,
in quella casa!...
68
L'Errante
baci, dolore,
amore !...
fra
Vana forma
innumeri parvenze,
si
va l'Errabonda, e non
volge indietro;
ma quando
si curva,
sola.
L'Errante
69
una casa
fedele,
un volto amato!...
Ma non
E
e
in
focolare.
i
fondo
al
cuore seppell
suoi morti,
ma
ombra
Cieli
sol
da
lei
veduta.
orti
fuggon dinanzi
fuggono
il
monte
mare,
il
ricordo!...
Cos strappar da
te potessi,
o bruna
70
L'Errante
innominata,-
il
senso
ti
d'ambascia che
le viscere,
ma
pel cuore
immenso,
GIORNO
DI FESTA.
Giorno di festa
73
Anima
per
le
stanca,
andiam dunque
le piazze,
in letizia
strade e
Le
un
e in
bocca un riso
di delizia.
Ridono
al sol
alla
all'aria tersa.
Non
sei
dunque
tu pure un'operaja
il
suo destino?...
mettiti in
cammino,
Giorno di festa
Le campane
di
pace che
tempi udivi;
clivi
il
momento
di bellezza
il
felice,
Chi
te lo toglie,
filtro
vento?...
Lo
le
arancie a un soldo,
il
ballo popolare....
Tutto questo,
....Sta fra
i
semplici
Nessuno mai
l'agii
ti
dar gioja
s
come
fanciullo
n chiede, per
sorriderti,
il
tuo
nome
!...
Giorno di festa
75
Segui
la
gli
va come
il
fiume verso
la la
va come
fatti
il
sogno verso
stella:
VANNI E VANNA.
Vanni
Vanna
79
Una
notte
d'
inverno, \^anni e
Vanna
chiusero
gli
Ad
essi
non
o dolce madre,
che un giaciglio
bruna:
egli
con
tersi
cigli
figli
d'ombra: e nessuno
d' istessa
li
potea dir
madre
8o
Vanni
Vanna
fu sepolta
Ma Vanna
il
Non per
essi la e di
fumida
officina
g'
ove d'odio
sangue
ingranaggi
di
mina:
solitaria
in lezzo
sordido ammuffita.
Che faremo?.
braccia
allacciandogli
di zingarella;
il
collo
con
le
e disse:
Canteremo.
Vanni
Vanna
8i
Cos, lasciato
soli
il
bosco e
la
capanna,
con
la chitarra e la
canzone,
sospinti da
una
folle
passione
e
di libert, partiron
Vanni
Vanna.
lenti
aveano
da
lo
dalle
degli usignoli
quando Maggio
torna,
spiri....
82
Vanni
Vanna
canti.
Apparivan
le
donne
sulle porte:
macre
fra
pensando giovinezza
primo, e
i
il
breve amore
sorrisi del
tempo sereno.
Sollevavano
sudato
il
le cucitrici, e
polsi rudi;
tenerezza
cor
si
muta.
Vanni
Vanna
83
"Vanna,
la di
il
sei stanca?...
Come
in
un agguato
nubi nere.
Per
io
il
tuo giaciglio
mio mantello
Dell'ombra
io spier
i
sogni e misteri,
e del silenzio
e
fremiti
sommessi;
sentieri....
,,.
84
Vanni
Vanna
" ....Vanni,
m' ha desta
il
brivido dell'alba,
in
un lenzuolo:
mi vegli
tacito e solo,
La
malinconia
ciie
Un poco
aspra
la
via
lungo
il
fiume
giungerem
superba
i
nebbie, innalza
suoi
pinnacoli fumanti.
mirare alberi e
cieli,
premer
l'erba:
non aver
un pane,
accanto
n chieder altro:
!...
Vanni
Vanna
Livida,
immota sotto un
dove son
ciel
di
piombo
sta la citt
giunti.
Tetre
pietre.
di tempesta, di collera.
Le porte
Passano
testa bassa.
le finestre.
soldati a
nuda arma, a
Sbuca
la turba,
ecco, a tentar la
morte
contro
la
forza
il
sguinzaglia,
ricompone a barricar
la via.
86
Vanni
Vanna
....
Cos, COS
s'ammazzano
fratelli
il
coro
Odon
sibili
e gemiti:
al
non sanno.
li
Sorridono
furor che
trascina.
ma
cuore,
proni....
amor
s'
impietra
che
note:
IL
GIARDINO DELL'ADOLESCENTE.
//
giardino
dtl' Adolescente
89
Gli occhi.
La
che
sguardo
di quegli occhi,
fra l'oscura
il
ammorbidendo
grave
profilo e
taglio della
bocca pura.
e di terrene
in
forme
acqua
tersa,
specchiava come
un sogno enorme.
12
90
//
giardino dell'Adolescente
II.
La stanza
Era nuda
bianche
la stanza,
il
balcone.
con pareti
crocifisso al letto,
di calce,
un
Ma
e libert
:
sala
L'Adolescente in s fingea
le vite
vagabonda.
//
giardino
dell'Adolesce)ite
91
III.
Re
Leggera
Ella passava fra le ajiiole:
sole.
fanciulla?...
son l'innamorata
di
Re
Sole?...
Le penetrava
dentro
le
il
sol dentro
capelli,
carni,
con
i
sottil delizia
saturando
di forza
fianchi snelli:
onde
di vita,
onde
lei,
di gioja
simili al
acerba
s'abbattevan su
vento
l'erba.
al
suo passaggio
Ell'era
di sole
su
le riarse terre la
sta
come un
rogo,
immota balenando.
92
11
giddino
dell' Adolisccnte
IV.
La
Dietro
il
via.
via risognava
Appuntava
alle
sbarre
la
sua faccia
cercando
il
mondo
sulla
muta
traccia:
ed
il
mondo per
di giardini e di strade,
immerse
in
una
in quel silenzio
in quella luce
un'eco di campane,
di fiori:
uno sbocciar
Il
giardino dcU'
dolescentc
98
La gamma.
'
Do
re
mi
fa sol
la....
La gamma eterna
cielo,
discendea con
la
mina
in
il
d'ogni cadenza e
all'anima fanciulla
il
senso della
vita
apparve
cos,
dentro una
gamma;
dramma.
94
-^^
giardino dell'Adolescente
VI.
FIORI DEL SOGNO.
Allor che
il
sonno
la
gettava inerte
sopor parca
le
palme aperte,
tutti
suoi
fiori
Ella sognava.
In
una
non era
n luna,
n giorno, n
sole,
simili a
bocche umane
le corolle
ai
di viva
carne protendeansi
baci
dell'aria;
ed
altre sorridean
con molle
riso,
ed
mormoravan verso
gli astri
spenti
//
giardino dell'Adolescente
95
VII.
Il
sangue.
sangue,
il
sangue!...
Lo
vedea, nel
grembo
nembo;
o sentiva nel
rombo
d'ogni arteria,
sua miseria.
sangue a
lei
veniva,
e,
nel sognarlo,
scorgea
t
dall'
imo
profondo
mondo.
II
giardino
dell'" Adolescente
Vili.
La
visione.
mano
rivi,
Le
cadean
da' fianchi,
volti,
come
di chi
manchi.
si
sazia
bevevano
alla
dolce fonte
umana
E
il
tesoro di
vita,
e pi nel cuore
della
Sognante
rifluiva in
onde
dense
di succhi,
turgide d'amore.
// giardino dell'Adolescente
97
IX.
La
Che voleva da
lei la vita?...
vita.
Tutto.
In lei
il
fiore
il
raggio
con
dalla
agile, al torso
nervoso,
morso.
Oh, vivere
la
piena
vita!...
Oh, fra
le
il
male,
98
//
X.
La Un
giorno Ella
part,
partenza.
per
la
sua strada.
par di spadi
Vide
paesi, vide
ampie
citt.
Le parve d'esser cento e d'esser mille. Fu la donna del gran sogno vermiglio.
Nel sole abbacin
le
sue pupille.
Ma
a poco a poco
si
trov smarrita,
n seppe come.
Si trov sola, a
campo
riarso.
//
giardino dell'Adoescentt:
'
99
XI.
La
nostalgia.
tempio
di
Forse
Che
direbber, vedendola,
cancelli
diversa!...
s belli,
arrugginiti?...
"Ohim, come
labbra
crebbe, ed
cielo scrse?..
Che
cerchi,
con
bocca sitibonda?...
Un
sorso d'acqua?...
11
sogno
antico, forse?...
// s;iardMO dell'Adolescente
XII.
Suora Morte.
Come
stanca!...
Abbandonati
sul fresco
terreno.
suona, in rintocchi
da San Francesco.
Ti ricordi
di
quando
eri fanciulla?...
i
lunghi
steli
facevi
culla....
Se
la
sveglier,
nemmeno
sottile
menta
e violette smorte,
per sempre....
Benvenuta,
Suora Morte.
LIED.
Lied
o3
Suonavi
melodia
Stillava
al
di dolcezza,
il
un Lied tedesco.
mia febbre, fresco
suon
sulla
come
la
neve.
mi strazia
alla tua fonte,
simile a stella,
Ero
in
Tu non
il
marmorea
ti
faccia,
tendea
le braccia,
LA MASCHERA.
La maschera
107
Tutto
rise,
il
giorno
la bella
creatura
mostrando
lo
sua cintura
lieti
gorgheggi con
accenti.
fluenti.
Ma
or ch'essa sola e
si
fitta
ombra
la cinge,
subitamente
irrigidita
scompone
in
in volto,
come
agonia.
il
con
l'unghie,
La
voce del
mare
Io
ti
Sar rossa
luna ad oriente,
Tu immobile
Io
ti
mezzo all'infinito.
dimenticate; e
fiori
simili a
bocche aperte
bacio
ove
il
la
notte
La
voce del
mare
era,
ma
Io
ti
Ma
mitemente,
come
di
cose
colpire
lontane, e che
non possono
vita.
Io
che
si
Io
ti
se tu m'ascolterai quando di
piombo
di
grava
il
cielo su gravi
acque
piombo.
la calura,
La
voce del
mare
ii3
che hai
3cchi, io
canter
la
veemente
jrima d'esser
la
piccola che
sei.
Jna zingara
^attenti
:utti
;
fosti.
tuoi capelli
il
a riccioli, vivi
verdastri e mutevoli
tuoi occhi
ii
avvolgimenti
esperto,
iei
ed arso
dall'
impuro sangue
nomadi.
il
Tu
fosti
una regina,
^ass
1
tuo riso
tuoi
'.
tu
li
amavi
ma
pi d'essi amavi
al
a libert.
sotto
il
Tenevi
petto un fiore,
fiore
nascosto un pugnaletto
ucentissimo.
Dal profondo.
114
danzavi
le
di gitana, ricordi?...
dunque
tu nulla?...
Non Dalla
ricordi
casa errante
le pallide
anche
il
come
l'onda, libera
come
ti
il
delle folle
piacque
il
gran
fanali rossastri,
torvi agguati,
il
Di desiderio
io
ti
ti
far morire,
se vorrai eh' io
dica
il
nome
tuo
d'una volta.
era,
Ricordati.
Superbo
ma
strane.
Non
pianto inconsolabile
La
voce del
mare
dell'acque che
e
s'
inseguono
s'
infrangono
muoiono
-
e rinascono e
non sanno
perch.
Non
ti
nome;
ma
in
esse sentirai
sua potenza
MALINCONIA.
Malinconia
119
che timidamente
vigor della fluente
al
spuntano
tra
il
dolce viso!...
sguardo
il
Lenta
e sottil tortura
non
si
pu
dire,
quando
sa- di
la
giovent sa
tutti
i
di
morire,
morire
giorni
un poco:
ombra su
fronte pura,
Malinconia
sordo spavento
di colei
che
al
foco
d'amore arse
la
bianca leggiadria,
follia!...
e visse di carezze e di
che
al
nidi
portando
stanca,
al
tuo giardino;
piccola
donna
perch
tieni sul
il
petto
il
capo chino,
mentre
ed
il
tepore
il
rompe
cuore'
Tu
di tutti
quando amore
culla e
t'addormenta
la
malia tu sai
ove
la
bocca smorta
Malinconia
tu l'ami, l'amore:
e pensi:
al
Che
far,
domani?...
Oh, nulla
mondo
O
di
amore, o
folle
amore
onda del sangue, o
di rose,
....
meglio morire
molle, pria che
questa Primavera
te straniera
renda a
Dal j'rofoiido.
IL
GRIGIE.
// terzetto delle
dame
grigie
I25
Tre dame
giorno.
Guardan
la
bruma vaporar
dall'acque
il
suo lavoro,
un
trama d'oro
l'altra
perdette
al
suo volume
il
segno,
ove
si
la terza
non ha
filo
libro di leggenda,
non ha
e ricamo
che cosa?... o
lo stagno.
chi?...
Riflette
volti lividi
126
// terzetto delle
dame
grigie
Dice
la
ma
triste,
memoria
storia.
d'un sogno
non ha
le
seppe alcuno,
il
che
il
giorno ha luce:
in
un deserto
il
fra le
il
che non sa
bene
non sa
male
che irrigidisce
in s chiusa e raccolta,
127
Ebbi un fascio
l'altra
di
mormora
Venne
"
l'
Ad
ogni
filo
la fida
pi fugge
il
il
tempo
e pi al
mio
si
stringe
me
conforto attinge;
ma
solo
tardi.
gi nell'ombra che
ci
preme
temiam
di
non morire
insieme,,.
[28
// terzetto delle
dame
grigie
Chi
miei vent'anni.
inganni
d'allora?... Io
di baci e
"
dunque
fui quella
che visse
scrisse,
Amor
col proprio
sangue
e coperse
con maschere
di
grazia
le febbri della
le
stimmate roventi
So
delle
rughe l'onta ed
il
il
martirio
sulla bellezza; e
torbido delirio
Che
farai
Il terzetto delle
dame
grigie
129
se invecchiare
le
chiome?...
Oh,
il
tempo
di sorridere al tuo
nome,
al suolo,
di
manto un lembo a
Oh,
volo,
o Giovinezza, e fuggi
....
!...
il
tempo
di....
Taccion
le
in cielo, e
Tutto cenere.
Tre larve
immote
s
ombre vane,
la
vana ombra
le
inghiotte.
Val profondo.
IL SILENZIO.
//
silenzio
i33
Tu
il
d'ali,
ed hai
nodo
color di cenere!...
Perch
taci,
tremando
te
ne
stai
E pure
sei
Non
la
so
il
tuo male.
Tu mi sembri
oppressa
da un
cilicio
carne
fragile,
al
perdutamente
e un'ebbrezza indicibile
data
se
al
lamento
la
bocca
sigillata;
i34
II silensio
davanzale,
per trattenerti
d scagliare
il
tuo corpo e
il
tuo dolore
dalla finestra!...
Ma
non
perch patire
lo so,
il
senza
rivolta?... Io
tuo male;
ma
t'insegnerei, forse, a
non morire.
Senti
come garriscono
inseguono
le
rondini
Non
hai pensato
fosti la
verso
il
Marzo
fa ritorno?...
Non
ti
senti qvielle
folli
ali
dentro
il
cuore
batter,
d'azzurro?...
non
lo senti
come
// silenzio
i35
ti
diede
di raggi,
ardente
Vuoi
eh' io
ti
regga
al
ti
forte cos.
Non
te
Lagrime
io
e lagrime
verser su
te,
senza parlare:
di tristezza
il
su
ti
chiudi, e in
fondo
l'ami,
tuo martirio,
IL
SEGRETO.
./
Jx^n4nndo.
//
segreto
iSg
Chi su
lei
pianse
i
la copr
di
rose
bianche, e
capelli in fronte le
compose,
Gi intorno
si
agli occhi e a le
il
mascelle
forti
decompone
glacial pallore.
:
Odor d'ambra
sfatto
e di ceri
odor
di fiore
e la
Ma
la
come
un lamento, un nome
caro,
40
// segreto
Chi
sa?...
Volea
la
moribonda, forse,
le ferree
morse
dir,
chiudendo
gii
occhi
"
Io
ti
perdono....
....
il
suo mister
le giace.
Sta fra
volto
s
neri capelli
il
sigillato
marmorea forma
non
fu
mai detta
di pietra:
bocca
di
spasimo e
FIORITA DI MARZO.
Fiorita di
Marzo
148
La
fioritura vostra
troppo breve,
Troppo rapido
il
il
suolo
al
Mentre
io
il
dell'orto,
sbocciati sulle
rame senza
foglia,
144
Fiorita di
Marso
tenui colori,
alla carezza,
di
densa
languori;
ROSE ROSSE.
'ai
jrojoiido.
Rose rosse
147
Rose
color di sangue
fioriscono in giardino.
....
Il
dalle nubi
si
cela:
che vibra
di fermenti
e attossica
il
silenzio
Rose
color di sangue
fioriscono in giardino.
148
Rose rosse
come
divelti cuori.
flusso dell'acerba
ferita?...
forse l'aria
lo
beve avidamente,
rose, tragiche
!...
come
V'
divelti cuori
il
mio
fra essi.
solo
ove
il
verde pi
folto.
un ronzo
di
maggio-
in
Di novella prestanza,
di novella
baldanza
Rose rosse
149
si
avviva
e del disio
d'esser clto
....
il
e travolto.
Rinato
il
cuore
solo,
ove
verde pi
folto.
....
e intorno
sbocciare,
e rondini garrire,
e le frasche stormire,
e la vita rinfonderti
i
eternamente?...
O
tardi, troppo
cuore,
tardi....
VERIT.
l't ritti
i53
Credevi
tul...
di
conoscere
il
dolore,
il
pianto
una
voluttc,
come l'amore
I...
Ora che F
un
la
a cuore nudo,
riso,
menti
calma: ed
mentir
t'
orgoglio e scudo.
"Nova
maraviglia
l'
sempre,
....
la vita,
e dolce a chi
il
intende
Gocciola intanto
i
sangue, e
ti
si
rapprende
visceri
artiglia.
20
O'trlla che
dorme
i57
il
lasso
corpo abbattuto
d'un cosi
al
immoto
dorme
sasso.
che
il
suo viluppo
confonde
al
vie,
da che remoti
d'ombra
al lastrico
sonoro
Un
carro pu sventrarla,
ini
fiotto
innano
travolgerla.
Chi
sei,
povera carne?...
le tue
membra
scarne
r58
....
Dormi.
argilla di
Tanagra
tu,
stupita, avrai
profumi per
le
membra
serpentine,
di
e intorno al collo
sfavilli
perle:
tuo dominio;
il
riso e
il
saprai,
come
CONTADINA.
Coijfadiiia
i6i
me
ed
tuoi fianchi
dan
figli
come
il
solco d la spica.
t'
fatta nemica,
sai,
n pensi.
Hanno
Le
il
tuo sguardo
gli
orizzonti immensi.
il
zolle
han
la
tua forza e
tuo turgore.
Sia che
falci,
a meriggio,
prati in fiore,
il
o ammucchi, a vespro, in auree biche o all'ignudo poppante offra o spannocchi sull'aja o lavi
Dal fra/ondo.
il
fieno,
tuo seno,
fonte.
21
al
i62
Contadina
sorgenti
per
tutti
sensi godi
cantando
sulla terra
che dissodi.
PER MUSICA.
Per musica
i65
rinverdire
tutte d'oro,
Cos cade da
te,
stanca, la gioja
che
ti
sorrise, e
un po'
ti
di
giovinezza
la bellezza
fugge, e tremi, e
par che
muoja;
ma non
vero..
Sboccieran novelli
e tu
fu
belli....
germi da
linfe rifluite,
ritesserai sul
sogno che gi
sogni pi dolci e
MARIA GIOVANNA.
Maria Giovanna
69
una profonda
vita
riso.
Lieve
il
le
nude
sale
ove dai
dolci infermi
levavano
gli
inermi
lieve la
mano
intorno
ai
Dal profondo.
170
Maria Giovanna
forte
il
notti,
quando
senza
invocando.
tregua gemean,
la grigia alba
Ella
non conosceva
il
altro destino.
Amava
il
sangue
tersi
bendaggi, freschi
come
desrli
baci santi
su piaghe fumiganti,
e
il
sfrazie
La sua
che flagella
Maria Giovanna
171
il
martirio,
il
smorfia ed
terrore;
muore
nuda nel
delirio.
ai
morenti,
preghiera:
eli' era
i
vergine-madre
per cullar fra
le
braccia
bimbi spenti.
172
Maria Giovanna
Stava
Donna
dell'Aiuto,
Degl' infermi
gesti fiochi,
rochi
lamenti,
s'attutivan, sinistre
ombre
fra
brume.
E
e
il
due veglianti a
poi
si
Il
lui
chiusero
gli
occhi:
fissaron, tcchi
di grazia.
lume
li
colpiva in pieno.
Maria Giovanna
173
il
senso
immenso
E l'Uomo
piccola
a un tratto
bimba trepida
e sperduta;
ma
le pupille
fu la
bocca muta,
E spunt
l'alba e
giorni ad
i
uno ad uno
letti
cappuccio bruno:
il
tra
vena,
il
verme ingordo
e la belt corrotta;
174
Maria Giovanna
avvampando
a quel gesto
d'
imperio,
ombra
sottile
strumento
di piet sacro al
comando:
altro
non
chiese.
Oh,
un attimo,
al
col forte
cor la tenne,
Ma
e quell'amplesso
ebbe sapor
di
morte.
L'IGNOTA.
L'Ignota
177
L'uomo
distesa
E non
solo
il
dei cippi
altra di te
non era
traccia.
Non
un eterno
silenzio, o Sconosciuta.
23
Dal f-rofondo.
L'Iirnoia
In un oscuro
un muro,
con
lenti occhi
mal desti
il
e viso
male
imbellettato e tutto
corpo sfatto
Tentavi con
la
bocca
di scarlatto
un
riso di lusinga e di
io
menzogna.
Ed
per
tremai, dentro
il
mio cor
contratto,
te,
L'Ignota
179
Mai
ti
vita!...
Ma venne
La
Ebbe
di ferro
forma
irrigidita
i8o
L'Ignota
il
sozzo
mozzo;
che turbinando
travolse, tace;
....
le divoranti
bocca
L'Ignota
Riposa.
tua vita,
s
il
sonno a
te
venne con
veli
gli steli
e puri sotto
cieli.
Non
il
ti
che per
con
iridi
novelle
un
fiore,
di stelle.
LA VOCE.
La
voce
il
muro.
Attraversar correndo
niun
la scrse,
s
il
vico oscuro
l'atto.
rapido fu
Ella
andava a morire.
Alta
la riva
il
fiume.
Un
balzo,
un
tonfo,
un
ribollir di
schiume,
un cuore
in pace,
un corpo
alla deriva....
In
questo sogno
ella
fendea
la notte,
cieca,
Sost d'un
tutta in
un
fascio, colle
membra
rotte,
24
Dal f'rojondo.
i86
La
voce
e fu in ascolto.
Voce non
era;
era.
ma
il
corpo
si
contrasse, in tremito,
come
innanzi al suo
Verbo
rivelato.
pi
non
fu la
invlucro,
una forza
natura
e volse
il
dorso
alla
e ritorn verso
e vi fu madre....
la vita dura,
Ecco
la storia
oscura
IL CIECO.
Il cieio
Un
il
mio balcone:
specchia,
sua canzone.
Ma
perch innalza
fino a me?...
Sono
viva, intenta
ombra
d'abissi.
Mi guarda: vede.
fronte di
il
Vede,
sulla
mia
strazio:
marmo,
mio segreto
LA MARTIRE.
La martire
193
Taci.
Nessuno m'ha
scrta.
Strisciai
come un serpe
dolore
al
nell'andito,
Io reco
il
del
oh,
in
mondo
tuo
nudo abbandono
i
non mi vedranno
ginocchio presso
il
Cosacchi
tuo cuore.
Io venni nel
nome
di
ognuna
segnando
la
sul figlio
una croce,
Dal frojondo.
194
-^'^
mai
tire
cella
ove giaci; e
pi quasi
tu aspetto
hai,
umano
non
Lo
al
so, ch'eri
bionda
ma
hanno
divelti
capelli
di pietra; e
e pesti e spezzati
ginocchi,
suggello
d'
infamia, lo stigma
impresser
di
di ferrei staffili,
punte infocate,
di sputi
villani,
di baci pi vili
dei colpi....
e tu appari
femineo
di Krian,
La martire
195
di
sangue:
di
Deef
sfracellato,
....
tu
Era
lieta
azzurre,
immensi
giardini fiorivano.
cucivi,
sognando, se molle
Or piange con
la
urla errabonde
no.
Tu
196
La
ntartiie
dove
si
scaglia
O
la
sei
in battaglia,
coperta
di
neve, grondante
La Russia
Perowska,
che rompe
tu sei di Sofia
di Blkin, di Gorki,
i
da
la
stamperia
fumo
dei roghi
accesi su
la
steppa madre
tm giorno
le vittorie
e
de
i
cantavan
le
squadre
Zaporoghi.
La martire
197
....
Silenzio.
Ora
stai,
sorriso.
Il
Non
ove
temi pi nulla.
letto
muta
e rigida,
Qualche
stilla
diaccia
muro.
un pertugio
s'atfaccia
camuso,
il
e ghigna, battendo
all'uscio. -^
Il
fucile
all'ansia d'un
sogno
dischiuso.
muri
si
sfasciano, senza
si
romore. La cella
deserto
ai
fa
:
confini di Patria
folla
i
enorme una
Ti chiamano, compagni. In
in ceppi, al collo,
vi sta.
tuoi
in
esilio,
demenza,
in
ti
arridono:
noi!...
La
inai tire
....
la gioja
ed
in estasi muoja?...
ALLA SBARRA.
Alla sbarra
^a
;u
donna volge
maschera bugiarda
di nervi esasperati.
abra un fascio
Llla
non dice
No.
Confessa
tutto,
ulminea,
1
il
perch
di passione,
perch d'odio.
la
Solita canzone....
il
^on abbassa
Da/ frofondo.
donna
ciglio asciutto.
2f>
Alla sbarra
Non
ispera,
in
Porta
livida
s la sua pena,
di ferino
suo rimorso,
impronta
morso
il
su
membra
corso
della vita.
lei
quella togata
compagine
lei
quell'altra
gente
dorme
Alla sbarra
2o3
di
sangue
il
non trem
Tra
la folla e la
donna ondeggia
il
vampo
la follia del
male:
IL
VECCHIO.
// vecchio
207
sandali.
Aggiunger per
un ceppo, e un
te sul focolare
fiamma. Ecco
il
Un
"
Non
posso.
Non m'
pena
io
la
senta
che fra
monti cessata
tormenta.
2o8
// vcccio
"
Vattene
all'alba,
quando
il
gallo squarc
io
metter
"Non
il
odi?...
monti abbandon
il
la rffica,
torna
silenzio al bosco,
io
sogno all'ombra.
Ora
s
debbo
partir, dolce
madonna,
Non mi
n
tentano
la coltre
che
in suoi forzieri
il
tien(
Vuoi
tu
goder
di
frutti all'orto, e
ceppo
sull'alare
// vecchio
209
;etta
i
il
tuo
nome
le
il
magiche
favelle
delle stelle.
ed
cammino
Ld io
Re Lear
e tu sarai Cordelia
nascer
in noi,
'"lon
1
temi,
prima
di
avvince
agli uomini?...
Chi
pi
mio richiamo
non ritorna...,,-
"Io
Dal frojondo.
L'ORGOGLIO.
L'OrsosUo
2i3
Soffri in silenzio.
a numerar
tuoi.
le
tocchi,
chieder coraggio ad
altri
inopportuno.
ma non
trabocchi
la
la piet d'alcuno.
Conquista
con
la
pianti
LA VEGLIA.
La
ve olia
Ancor
la
le
fiamme sien pi
chiare,
hanno
Traggon
le
donne
il
aguzzano:
i
strilli,
bimbi ruzzano
delle giovani
madri
alle
ginocchia.
Pendon pannocchie
Qui
o Pace,
di vischio all'uscio, e
pane
nella madia.
s'
forse,
il
tuo poter
irradia
profonde
!...
28
2i8
La
.veglia
Uomini
cigolo
il
gelido sciacquo
la
il
conocchia d'oro,
vostro allegro coro
mentre scoppietta
Monti
favole
mari ho varcato
e molte so
e narrer di Violante
la storia triste
d'una donna
triste
la strada...,
del
campo ignoto
fra le
mozze
ariste.
La
veglia
219
stella.
IL
RECESSO.
Il recesso
228
un
>gni
i
cosa del
mondo
s lontana
l,
guarirei,
estendomi
maggiorana.
orse....
l'accoglier, sol
che
il
cancello io schiuda:
edr
le
SANGUE.
Dal profondo.
29
Sangue
227
Sangue
eh' io
in
vedo
se
grand'occhi neri
socchiudo
languidezza
di desio
sangue
eh' io
sento insorgere
al
al cervello,
cuore:
tuo sapore,
da
te ogni
sia tu d'altri, e
grondi
in
mischia, o sgorghi
decomposto,
il
sol, la terra,
l'aria
228
Sangue
ti
rapprenda
in
grumi
all'orifizio
il
silenzio
benda
di spine,
abbevera d'assenzio,
vene
di chi
oceaniche, gonfi
tutto per
me
ti
addensi, meraviglia
in
questa che
fior sul
mio balcone
NOTTE SANTA.
Notte Stuttn
23 1
di
Natale
io
penso
con neve
e dentro
gemmeo
fluttuante velo
Tu
sfioreresti
il
de' tuoi
tempi pi
al
allor che
telajo,
il
gajo
cuore batteva
ritmo del
L'anima
in petto io sentirei
il
tremare
bucaneve;
scendere a
me
-32
Notte Santa
Soavissima
notte!...
Uno
stupore
d'infanzia, un'innocenza di
bambino
addormentato.
al
Io
cuor che
il
Narrerebbero intanto
che nacque ancor fra
le
i
campane
poveri Ges.
senza
per
le valli piane,
salmodiando
dei
cieli,
in
pace
ed
al fiorire
all'alba,
in violette e in gigli,
ritorneremmo
rupestri, per
tacite ai giacigli
VOTO.
MIA FIGLIA.
Dal projondo.
30
Voto
235
Sien
le
i
come
mette
mandorlo
e del pesco
quando
l'ali
Sieno
tuoi occhi
come
le
fiammelle
che innanzi a
le
cappelle taciturne
stelle.
specchiano
il
tremolio dell'alte
Pivano
dalla tua
in
mano
leggera
doni di gioja
luminoso nembo,
come
grembo
lucente di
Madonna Primavera.
236
Voto
all'alto aneli,
di bellezza
umana
cuore,
prenda
il
e segui accanto a
lui la
strada piana;
ombra
m'arretro,
Ho
coraggio.
PASSIOxNE.
MIA FIGLIA.
Passione
289
mesi
in
grembo mi
fosti,
e pi di
nove
Quand'io
ti
davo
il
latte del in
mio seno
stessa:
eri parte di
me, chiusa
io
ti
me
come un suggello
nelle viscere.
tenevo, impressa
il
Ed
era
tuo sereno
morte
me
ti
sola
non avrebbe
clta,
me
t'avrei travolta.
Ora
240
Passione
la via
la gioja
di
o viva.
Occhi
di luce e di malia,
un sogno
vostra
mamma
plasma e disegna
dal
in
puro
stil di
grazia,
salvarti
non potr
la
mia temenza!...
Io
non potr
difenderti da nulla
le
modulavan canzoni
Passione
341
di
fatta
un cuor
Tanto
che or somiglio
Tu
anima
pura!...
Oh, dove
coglierti
felicit,
eh' io
possa
come una
rosetta rossa
da
offrire a
In qual giardino
celeste, ch'io sulle
ti
ti
nascondi, frutto
ti
spicchi, ch'io
sprema
sue labbra
ella in s
Diil profondo.
La Madonyia
del Soccorso
248
La Madre and
col
suo piccino
scialle.
in braccio,
avviluppata nelFoscuro
Aspro un singhiozzo
le
scotea
il
le spalle
laccio.
scese
il
monte
e travers la valle,
e la citt raggiunse; e
ad ogni porta
Alzava
ogni
sulle braccia
il
suo tesoro:
smorta,
rifiuto la facea pi
pi spersa in
mezzo
al lastrico
sonoro.
246
La Madonna
del Soccorso
che
ti
spinge e non
ti
sa,
va e va
Scostati!...
a chi dappresso le
rista..
la folla
con mille
arti e mille
forme
sempre diversa
sempre a s davante
E
"
la
vie
stai cos
lontano e muto
le
nei
agonie
ajuto, ajuto!...
delle
....
Una
porta s'aperse.
Erma, corrosa:
emunte
La
247
"
Madre dolorosa,
!...
"
Noi siamo
radiati dalle
file
questo
vile
in traccia
di rifugio!...,,
uno
uno
al
l'avvolse, e arrise al
le disse:
il
suo bambino:
''Siediti vicino
focolare.
tutti
"
Oh, come
bello,
rondinella,
"
Rondinella tu sembri
il
al
bianco viso
fra
nero dello
scialle e delle
chiome
nome,
pur
fra le lagrime,
in fitta
un
sorriso....
Riso lucente,
ombra
di chiome!...
248
La Madonna
del Soccorso
Madonna
Noi faremo
al
misera gonna
la luna....
come
....
Ella rimase.
E
il
monte selvaggio.
rullo del coraggio,
Vibrava
vibrava in essi
qual
il
rombo
di
guerresco carriaggio.
"
Riprendi
il
muri, della
e vinci se
tocchi!...,,
il
La Madonna
del Soccorso
249
la
quella dolcezza
gett a ginocchi.
si
scagli.
E E E
domin.
nom
ora e nel corso
del Soccorso.
figli,
Madonna
Dal profondo.
32
L'AFFILATORE.
L'affilatore
253
da
la
la
vermiglia tunica,
ritta
presso
porta parl
ella,
" Affila,
i
lucida
scarno affilatore
questo per
l'odio,
com'esse,
al
ghigno,
il
suo singulto.
254
L'affiatorc
dilania,
vendetta che
le
in
agguato
palpita,
per
madri accosciate
le
sulle porte
:
ad aspettar
creature morte
per ogni
ch'abbia
triste
uomo
la
e triste
femmina
commessa
affila
i
colpa di nascere,
affila,
fino a
quando
Ma
il
il
pi terribile,
simile
ad un gingillo demonaco,
affilatore, al desiderio
mio
io:
serbalo, pel
nemico che so
il
penetri,
si
rigiri fra le
rosse labbra
prudenza
L'offilatore
255
eh' ci lo
di
L'UOMO E LA MACCHINA.
Dal profondo.
L'ttomo
la
macchina
289
la
macchina,
Nervi d'acciajo
le
don; ed
in
il
vero
pensiero.
ebbe schiavo
al
suo dominio:
il
motore
la
macchina
fu pari a
una femmina
bella, asservita
lui
da un incantesimo.
occulta, ogni suo
segno
congegno
zo
L'uomo
la
macchina
gli
le
i
dolcezze semplici
cieli
e l'acque,
si
frange un pane
di
il
umane
"
Stendi!
il
e fra le spighe
lampo
delle falci.
L'uomo
e la
macchina
261
E un
d eh' ei
il
d'orgoglio,
ratta
il
Escono
(/al
cantiere
265
Escono
con
le
giacche sull'omero.
li
Muraglia
Ira
e tristezza
fan bianchi.
Su ogni moto
dalla potenza
de
le
braccia esperte
L'uomo con
che non
si
l'opra
una
sol forza
forma
il
rude
chiude
dietro
ribelli,
dorma;
34
Dal {rojondo.
266
ma
doman,
spalancher
il
non pu battere
sangue
di fluir
cuor, se
si
rifiuta
SAMARITANA.
Samaritana
269
della foresta
ove
piedi
crine:
elei,
nascosta fra
l'alte
il
umide
felci,
sogni, ascoltando
Samaritana
Tu
che
ti
semenza da semenza
tu che legger
non
indmo
lascia ch'io
prenda
la
met
dell'aria
che tu
respiri, la
met
:
del frutto
io tuti
che
il
stai
mordendo
nel cammino
solitaria.
Io l'ho perduto e pi
non
lo ricerco,
dammi
la sola volutt
Samariiaim
s'y
Con
una freschezza
versami
mi renda
ad annientarmi
in
Dammi
come
tu,
l'oblo di
in Aprile
un cespo
che misteri
di foreste e d'astri
sai,
ma
SELCIATO CITTADINO.
Dal profondo.
S,.lciato cittadino
275
\^ampe e vampe a
me
l'ultimo
sogno langue
van
sui garofani
le
dei davanzali, e
lune elettriche
sbocciando
di
fili.
in alto, tra
sensi, di
vampe
Io
vampe arde
di
il
selciato.
Io
me
veste.
il
ben so
misteriosa.
Femmine passarono
276
Selciato cittadino
di
piume;
turbamento dietro
al
passo ambiguo
Rapidi e chiusi
gli
in lor
superba maschera
i
ammassatori d'oro,
falchi
umani
si
compri ed ogni
il
suolo.
Con
d'automobili e fughe di
la vita.
Ed
il
Selciaio cittadino
277
ma non
la
riconobbe; e pass
di
oltre.
feminee
bocche s'incrociarono
e fu
razzando
una rete
di scintille.
tigre,
Un
si
brutale
sangue invermigli
la strada.
alle trecce
rosei petali
commerci
di sagacia,
d'audacia e di conquista,
e orgoglio cinto d'armi,
tende
mano oppur
le
s'asconde, tutto
saturando,
ronfiando
di viventi
umane
linfe.
278
Selciato cittadino
Sacro tramonto
ecco, io
io
!...
Ecco,
il
mistero io penetro
perdo
la
mi
dilato in
l'altrui
l'altrui miseria,
l'altrui
anche
la pi
il
profonda,
Il
pensiero, anche
il
pi vasto. -
monde
col
suo bene e
io
in
me:
ed
somiglio
al letto
d'un torrente
in piena, allor
gli alberi,
empiendo
l'aria del
ma
le pietre e le
che
le devasta,
follemente viva.
DAL PROFONDO.
Dal profondo
ove
fiori in snelle
coppe odorano.
Ed un
mi mise,
un fazzoletto rosso.
E son
venuta ove
le
basse fabbriche
dai comignoli;
serpi di
e di
fumo snodan
cordami e
di
carbone e d'assi
irti
ingombri son
gli spiazzi
di sassi.
Ecco, e respiro
e di tintura,
il
noto odor
la
di
polvere
odo
danza ritmica
Dal profondo.
282
Dal
profoido
dammi una
fili
il
maglio sull'incudine
batti in cadenza, a
domar
ferro e bronzo,
tu,
pianta
e voi che in
alto,
ove un giorno
ricchi schia
e voi del
marmo,
Dal profondo
283
N mi
della
io
chiedete
il
sui ciottoli
non mi
volsi
il
e nell'ardor del
mio selvaggio
riso.
Camminer con
canter per
il
voi,
presa nell'impeto
se materia sull'artier
la
si
vendica,
canter che
morte necessaria:
come
l'anima
al
corpo.
E cos
sia.
un sorso d'acqua,
al
ed
alla
di
fame un pane, e
sangue un palpito
284
Dal profondo
il
dator
e se gioja
mondo.
INDICE.
Indice
287
Un
La
Il
fratello
Pag.
i3
19
Ora piena
Io
Capriccio
25 29 33 45
5i
La
gioja
Suor Nazarena
L'Errante Giorno di festa
\^anni e
Il
55
61
71
Vanna
giardino dell'adolescente Gli occhi. La stanza e il balcone. Re Sole. La vii. Li g.mm. I fiori del sogno. Il sangue. - La visione. La vita. Ln partenz-i. La nostalgij. Suora Morte.
77 87
Lied
loi
dame
grigie
....
segreto
Liorita di
Marzo
2 88
Indice
Rose rosse
Verit Quella che dorme
cieco
La
Il
vecchio L'orgoglio
La
Il
veglia
recesso
Sangue
Notte Santa
Voto
Passione
La Madonna
L'affilatore
del Soccorso
L'uomo
Escono
Samaritana
Selciato cittadino
Dal profondo
199 2o5 211 2i5 221 226 229 233 237 243 25i 287 269 267 273 279
LIBBAHY
PQ 4831
EqD3 1910
Ci
ROBA
RXHMMKBUKIMeMtnKWiaBBfilHfiamHBCASElWfiM^^