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III AD ANGELO MAI

In occasione della scoperta del De Re Publica di Cicerone da parte di Mai, Leopardi scrisse la canzone Ad
Angelo Mai nella quale traccia quasi una genesi della poesia italiana passando da Alighieri a Petrarca, da
Ariosto a Tasso, fino ad arrivare ad Alfieri !uella ad Angelo Mai " una canzone che segna un#altra tappa
fonda$entale della poesia leopardiana, quel divorzio fra scienza e poesia, la perdita dell%i$$aginazione e
la consapevolezza dell%#illusione, ele$enti, questi, che acco$pagneranno fino alla fine il pensiero poetico
di LeopardiLa canzone " una su$$a delle concezioni e dei te$i leopardiani del periodo in cui viene
scritta

O Italiano coraggioso, perch non cessi giammai di svegliare dalle tombe i nostri antichi padri romani? e li
conduci a parlare a questo secol morto, sul quale incombe tanta nebbia di noia?
E come, o voce antica dei padri, muta per cos tempo, ora arrivi cos forte ai nostri orecchi e cos frequentemente?
E perch tanti risorgimenti? Improvvisamente gli antichi codici divennero fruttuosi, gli abbandonati conventi
conservarono nascosti, per l'et presente, le parole (i detti magnanime e gloriose degli antichi!
E quale for"a, o illustre italiano, ti infonde il destino? O forse il fato combatte con il valore umano invano?
#ertamente non sen"a l'alto volere divino che, quando la disperata dimentican"a di noi stessi pesante e difficile
da muovere, sempre una nuova voce dei nostri padri viene a percuoterci!
$ncora pietoso per l'Italia dunque il cielo, ancora ha cura di noi qualche divinit% poich& essendo questa l'ora, e
mai se ne presenter altra simile, di ripristinare il valore del genio degli italiani arruginito!
'ediamo, che tanto e tale il clamore dei sepolti, (vediamo uscire dalla terra gli eroi dimenticati, venuta cos
tardi, ti piace, o patria, esser cos vile!
O gloriosi eroi del passato conservata ancora qualche speran"a su di noi? (on siamo completamenti morti? )orse
a voi non si impedisce di conoscere il futuro! Io sono distrutto e non ho nessuna difesa dal dolore, ignoto il mio
avvenire, e tutto ci* che vedo tale che la speran"a fa sembrare sogno o favola! O anime degli eroi, nella vostra
terra ha preso posto la plebe priva di onore+ per i vostri discendenti tutto ci* che prodotto in sede pratica e
speculativa ogetto di dileggio+ dei vostri eterni meriti non hanno pi, n vergogna n invidia+ vita o"iosa si
svolge intorno ai vostri monumenti+ e siamo diventati esempio di vilt per l'et futura!
O (obile ingegno(-ante, poich& ora agli altri non importa de nostri gloriosi progenitori, siano essi cari a te, a te a
cui il fato aspira e soffia favorevole, cos che, per merito tuo, presenti sembrano(cio rivivono, quei giorni
(umanesimo quando dal lungo e triste oblio (medioevo risorgevano insieme dagli studi gli antichi eccelsi, ai
quali la natura, pur sen"a rivelare i suoi segreti, parl* direttamente, cos da allietare i magnanimi o"i d'$tene e
.oma!
Oh tempi, oh tempi morti per sempre/ $ quei tempi non era ancora prossima la rovina d'italia, ancora
dispre""avano l'o"io marcio, e dall'itali l'alloro prevaleva pi, segni della sua grande""a!
Erano ancora calde le tue sante ceneri, nemico indomito della fortuna, al cui sdegno e dolore fu pi, amico
l'inferno che la terra! 0'inferno% e quale luogo non migliore della terra?
E le dolci corde (della lira vibravano ancora al tocco della tua mano, o amante sfortunato (1etrarca!
$him la poesia italiana comincia e nasce col dolore! Eppure la sventura che ci addolora e meno grave del tedio
che ci affoga! Oh te beato, a cui il pianto fu ragione di vita/ (oi fin da la nascita ci cinse le fasce la noia+ sia
quando nasciamo che quando moriamo, risiede irremovibile accanto a noi il nulla!
2a la tua vita era a quel tempo in compagnia di astri e mare, o coraggioso figlio della 0iguria (#olombo, quando,
oltre le colonne e ai lidi occidentali a cui parve, verso sera, udire stridere le onde all'immergersi del sole affidato
agl'infiniti flutti dell'oceano, ritrovasti il raggio del sole tramontato, e il giorno che nasce nel momento in cui nei
nostri lidi giunta la fine+ e superato ogni contrasto della natura, un immenso continenete sconosciuto fu motivo
di gloria per il tuo viaggio e per i rischi del ritorno! $him ma il mondo conosciuto (dopo le scoperte non si
ingrandisce, an"i rimpicciolisce, appaiono il mare, l'aria vibrante, la terra che ci nutre assai pi, vasti al fanciullo
che al saggio!
-ove sono finiti i nostri sogni leggiadri riguardo dimore sconosciute, ignote popola"ioni, riguardo la dimora degli
astri durante il giorno, e del remoto letto della giovane $urora, e del sonno del sole? Ecco d'un tratto svanirono, e
descritto il mondo in una carta piccola!
Ecco tutto uniforme, e con la scoperta s'accresce il nulla! O caro immaginare appena giunti, il vero ti vieta a noi+
da te sia allontana per semprela nostra mente+ al tuo meraviglioso potere dei primi anni (infan"ia ci strappa il
progredire dell'et, cos che l'unico conforto dei nostri affanni per!
(ascevi predisposto alle dilettose fantasie, ed eri giovane, cantore leggiadro di amori e battaglie, che in epoca
meno infelice della nostra riempirono di rallegranti illusioni% (uova speran" aall'itali/ O torri, o celle, o donne, o
cavalierim, o pala""i/ pensando a voi in mille dolci sogni si perde la mia mente! -i apparen"e, di leggiadre favole
e insoliti pensieri si componeva la vita umana% in bando la cacciammo% ora che resta? Ora, dopo che la giovine""a
stat tolta al mondo? Il positivo e unico constatare che tutto privo di senso al di fuori del dolore!
O 3orquato/ $ quei tempi, il cielo, con la tua nascita preparava a noi, il tuo alto ingegno, e a te, non altro che il
pianto! Oh misero 3orquato/ 0a dolce poesia non bast* a consolarti e a sciogliere il gelo del quale l'anima, che era
di sentimenti affettuosi avean circondato l'odio e la schifosa in vidia dei privato e dei tiranni! $nche amore, che
l'ultimo inganno della nostra vita, ti abbandona!
3i apparve il nulla e il mondo come deserto!I tuoi occi non videro la tua tarda incorona"ione (alla gloria poetica,
ma l'ora della morte fu per te una gra"ia non una sventura! #hi conobbe il nostro mal, domanda la morte e non la
corona d'alloro! 3orna, torna da noi, risorgi dalla tua silen"iosa e desolata tomba, se sei desideroso di angoscia, o
esempio pietoso di vita dolorosa e infelice! E' peggiorato molto il viver nostro da quello che ti parve cos triste e
cos spregevole!
O caro, chi ti combiangerebbe, dato che per egoismo, ciascuno non ha cura che di se? #hi oggi non chiamerebbe
folle la tua angoscia, se desiderare qualcosa di grande ed ecce""ionale chiamata follia, se ai sommi ingengi tocca
non pi, l'invidia ma l'indifferen"a? O quale alloro ti si preparerebbe nuovamente se oggi il computar perseguito
pi, della poesia?
-opo di te, fino oggi, o sventurato ingegno, non nato altro uomo! -egno del nome d'italiano non altri che uno
solo, solo un fiero piemontese, immeritevole di vivere nella sua epoca codarda, al cui nel petto il virile coraggio
venne dal cielo, non dall mia italia stanca e inaridita+ per questa virt,, cittadino provato e indifeso (memorabile
audacia, con le tragedie sulla scena combatt i tiranni! $lmeno si conceda questa picola guerra e questo
insufficiente campodi battaglia alle ire deboli degli uomini! Egli per primo e solo scese in campo, e nessuno
losegu perch l'o"io e il vile silen"io, oggi, importa ai nostri concittadini di pi, di ogni altra cosa! $borrendo i
tiranni e i vili e fremendo di sdegno contro di esi, condusse la vita intera, e la morte lo salv* dal veder di peggio!
4uesta terra e questa et non era per te! $ltri tempi ed altra sede conviene agli alti ingengi! Oggi vivono
soddisfatti dell'o"io e guidati da ideali mediocri% il sapiente sceso, e la plebe salita allo stesso livello, rendendo
tutti uguali!
O famoso scopritore di opere antiche, continua la tua opera, risveglia i morti, poch dormono i vivi, ridona la
for"a alle voci spente degli antichi eroi+ cos che, alla fine, questo secolo corrotto o aspiri a nuova vita e sorga a
compiere a"ioni illusti, o almeno, si vergogni!
' $ 5( 'I(#I3O.E (E0 1$00O(E
Giovane di nobile animo, insegna quanto la virt che costa fatica sia migliore dell'ozio femmineo,
quanto riempia di gloria il viso e renda gioconda la voce. Fai attenzione! concentrati, generoso
campione (e ti auguro che il valore sottragga il tuo nome alla rapida fuga degli anni), fai
attenzione e suscita alti desideri nei cuore. o stadio pieno di voci e il favore popolare
pronunciano il tuo nome con un fremito. !ggi la cara patria ti spinge, nel rigoglio della
giovinezza, a rinnovare gli "antichi esempi".
#olui che guard$ con animo insensibile i nudi atleti, il campo di !limpia e le difficolt% della
palestra, non sporc$ nemmeno la sua mano del sangue barbarico nella battaglia di &aratona, n'
mai desider$ la corona della vittoria. (nvece quel tale che lav$ i capelli impolverati e i fianchi
delle cavalle vincitrici nel fiume )lfeo (quello che scorre nei pressi di !limpia) forse port$ le
insegne e le armi greche tra le schiere dei *ersiani in fuga+ quelle armi che fecero risuonare di
grida sconsolate le acque dell',ufrate e quelle terre di schiavi soggiogati ad un despota.
Giudicherai forse inutile colui che le nascoste scintille della nativa virt scuote e rianima- #olui
che rende vivo nei cuori induriti il fervore del debole spirito vitale, destinato a spegnersi- .a
quando )pollo spinge le triste ruote del sole, sono forse qualcosa pi che un gioco le opere degli
uomini- , la realt% non ' meno vana della vergogna- a natura stessa ci aiuta con lieti inganni e
felici illusioni/ e l% dove malate abitudini ostacolanoi "forti errori", gli uomini lasciano le passioni
gloriose per una squallida e oscura vita.
0err% forse presto il giorno in cui greggi pascoleranno in mezzo alle rovine delle grandi opere
italiche, il tempo in cui i sette colli di 1oma saranno solo terra da arare+ forse tra pochi anni le
citt% europee saranno solo tane per volpi e fra le poderose mura mormorer% al vento una scura
foresta+ se il destino non rimuover% dalle menti ormai pervertite la sciagurata dimenticanza delle
memorie antiche, se il cielo, impietosito dal ricordo delle imprese di un tempo, non allontaner%
dalla vile umanit% la rovina ormai prossima.
2uon giovane, non ti auguro di sopravvivere alle rovine della tua terra. 3n dono luminoso saresti
stato per la sua vegetazione, ora inaridita. 4on c'' rimedio alla nostra colpa. a stagione ormai '
passata e oggi la nosta madre terra non riceve alcun onore. .unque almeno per te stesso solleva lo
sguardo all'orizzonte/ a che serve la nostra vita- 5olo a disprezzare la vita stessa. Felic' ' la vita
soltanto quando, travolta dal pericolo, dimentica se stessa e non misura il danno delle putride e
lente ore+ felice solo quando spinge il piede sulla soglia dell'oblio/ allora ci pare pi gradita.
4ote
6critta nel novembre del 789,7 la lirica di 0eopardi presenta, nel suo aulico e raffinato linguaggio che tutti conosciamo,
la figura di un giovane calciatore disegnato quasi come un eroe epico! 2ettendo in contrapposi"ione l:opera dell:uomo
e il vivere o"ioso femminile, 0eopardi esalta non tanto la figura del calciatore quanto l:atto stesso del gioco, il suo
risvegliare le scintille ;della virt, nativa< nel suo agire sempre in onore di una patria pi, volte onorata da valorosi
guerrieri narrati da storici del passato+ ;Oggi la cara patria = gli antichi esempi a rinnovar prepara<! .innova quindi gli
spiriti e i fervori ormai spenti di spettatori che esultano per l:agire umano, per la sua poten"a e virt, messa a nudo
sull:arena, come un gladiatore che grida tra la polvere! Ed qui che 0eopardi vuole far intendere che non si tratta pi, di
un gioco, ma di un:opera di un mortale in lotta contro un obiettivo, contro una passione che va nutrita e un fuoco che va
alimentato e non nascosto ;negli o"i oscuri e nudi< che appiattiscono e spolverano l:animo umano di ogni suo minimo
impulso vitale! 0eopardi racconta al lettore le rovine della sua terra, naturali o opera di quotidiano agire, espone quasi
dei presagi riferiti all:Italia, ai sette colli di .oma, alle memorie antiche ormai ridotte a cenere in balia del vento, alle
citt europee diventate ormai solo tane per volpi! Infine il poeta si rivolge al suo personaggio, considerato ormai preda
degli ;o"i< quotidiani dediti a depauperare antiche memorie virtuose, talvolta per crearne di nuove e talvolta per
un:umana tenden"a all:oblio, descrivendolo come un dono rigoglioso per una realt quasi sterile ed inaridita, e, con lo
stile tipico leopardiano, termina la lirica ricordando ai lettori che in momenti di pericolo, in momenti prossimi alla
dimentican"a di noi stessi, la nostra vita ci appare pi, gradita di quando, in momenti favorevoli, la dispre""iamo+ cos il
;vincitore nel pallone< sar appre""ato come simbolo di figura virtuosa ed eroica di fronte alle sue passioni, nel
momento in cui deporr le armi terminata la sua battaglia!
>II
0:I()I(I3O
? 4uesto colle solitario mi sempre stato caro,
? e anche questa siepe, che impedisce al mio sguardo
? una gran fetta dell:orizzonte pi lontano
? 2a mentre siedo e fisso lo sguardo sulla siepe,
? io immagino gli sterminati spa"i al di l di quella,
? i silen"i che vanno al di l dellumana comprensione
? e la pace profondissima, tanto che per poco
? il mio cuore non trema di fronte al nulla! Quando sento
? le fronde delle piante stormire al vento, cos paragono
? la voce del vento con quel silen"io infinito%
? e istintivamente mi giunge in mente il pensiero dell:eternit,
? le ere storiche gi trascorse e dimenticate e quella attuale
? e ancor viva, col suo suono! #os il mio ragionamento
? si annega in quest:immensit spa"io@temporale,
? e per me un naufragare dolcissimo!
7
ermo colle% Il monte Tabor, un colle che si al"a a sud di .ecanati!
9
io nel pensier mi fingo% cio, ;immagino questa situa"ione con gli strumenti della
mia fantasia<!
A
il cor non si spaura% il motivo presente, com: noto, anche nei *ensieri di Blaise
Pascal% ;0e silence &ternel de ces espaces infinis m:effraie< B;il silen"io eterno di
questi infiniti spa"i mi spaventa<C!
D
0a congiun"ione ha qui una sfumatura anche temporale% ;quando<, ;non
appena<!
E
mi sovvien l6eterno% indica la repentinit del movimento di pensiero del poeta
che, di fronte all:infinito e al nulla in cui l:uomo pare annientarsi e al rumore del
vento tra le fronde che gli suona noto e famigliare, intuisce il senso delleternit e
del trascorrere dello spazio-tempo contrapposto alla finitezza delluomo!
>>I $ 6I0'I$
6ilvia, ricordi (rimembri ancora quegli anni lontani in cui eri ancora viva (quel tempo della tua vita
mortale, quando la belle""a risplendeva nei tuoi occhi sorridenti e schivi (fuggitivi) e tu, lieta e pensosa
(ossimoro, stavi per oltrepassare la soglia che immette nella giovine""a (il limitare di giovent salivi% una
metafora, la vita assimilata ad una strada in salita divisa da porte che coincidono con le diverse fasi
dell:esisten"a @ salivi cela un anagramma di 6ilvia!
0a casa (le quiete stanze e le vie che la circondano risuonavano (onavan!dintorno F enGamblement
del tuo canto (perpetuo canto F deriva da 'irgilio, Eneide, quando occupata (intenta nei lavori femminili
(opre femminili intenta sedevi @ anastrofe sedevi abbastan"a contenta di quel incerto (vago F il significato
oscilla tra indistinto e leggiadro avvenire che sognavi! Era il mese di 2aggio profumato ( odoroso F evoca
uno sfondo di primavera attraverso il profumo di tanti fiori che sbocciano% e tu trascorrevi cos le tue
giornate (menare F condurre lietamente, trascorrere!
Io a volte interrompendo i graditi (leggiadri studi e le fatiche letterarie (sudate carte @ metonimia sui quali
(ove io spendevo (si spendea la mia giovine""a (il tempo mio primo e la parte migliore di me (il 1oeta
sacrific* agli studi, i giochi, la vita all:aria aperta e la compagnia dei coetanei, dai balconi (veroni della
casa (ostello paterna ascoltavo il suono della tua voce e il rumore del telaio (faticosa tela @ metonimia che
faticosamente veniva mosso dalla tua mano!
#ontemplavo il cielo sereno, le strade illuminate dal sole (dorate, i giardini (orti, latinismo e da una parte
(quinci assonan"a con lungi il mare in lontanan"a (da lungi e dall:altra (quindi i monti! (essuno (lingua
mortal @ metonimia pu* dire quello che provavo dentro di me (in seno!
#he dolci pensieri, che speran"e, che sentimenti (cori F Hcuori: e per traslato Hsentimenti: nel senso che nel
cuore hanno sede i sentimenti, o mia 6ilvia/
#ome ci appariva allora la vita umana e il destino (fato/
4uando mi ricordo (sovviemmi di quanto erano grandi le nostre speran"e (cotanta speme mi sento
opprimere (mi preme da un senso di angoscia (affetto F Hpassione: nel senso di Haffanno, angoscia:
crudele (acerbo e inconsolabile e ricomincio a sentire tutto il dolore per la mia vita sventurata!
" natura# o natura (personifica"ione perch& non mantieni (rendi F latinamente Hdai: mantenendo le
promesse le promesse che fai in giovent, (allor)? 1erch& cos totalmente (di tanto F del tutto inganni i
tuoi figli (figli tuoi F gli uomini @ metafora?
Tu (6ilvia prima che l:inverno (pria!verno F cio la maturit facesse seccare l:erba (cio le illusioni
della giovine""a, sei morta (perivi dopo essere stata combattuta e vinta da un male invisibile (chiuso F
oscuro, irrimediabile, implacabile% la tisi, o povera creatura fragile (tenerella% questo aggettivo vuole
esprimere la fragilit e il compianto! E non vedevi la giovine""a (il fior degli anni tuoi @ metafora+ non ti
lusingava (molceva il cuore ascoltare le dolci lodi rivolte ora alla belle""a dei tuoi neri capelli, ora ai tuoi
occhi innamorati e sfuggenti (per il primo turbamento d:amore+ n& prenderai parte alle confiden"e
sentimentali (ragionavan damore delle coetanee!
-opo poco venivano meno (peria anche ($nche%!anche $nafora i miei sogni (la speranza mia dolce%
anche alla mia vita il destino (i fati ha negato la giovine""a (e la speran"a di veder reali""ate le speran"e
giovanili!
$hi come, sei irrevocabilmente svanita, cara compagna della mia giovine""a (et mia nova, mia compianta
(lacrimata speran"a (speme F metafora% 6ilvia diventata ormai il simbolo della speran"a, la speran"a
stessa!
4uesto quel mondo tanto desiderato? 4uesti i piaceri (i diletti, l:amore, il lavoro, gli accadimenti, di cui
parlammo tanto insieme (0eopardi si rivolge alla speran"a come se parlasse ad una persona vera?
4uesta la sorte degli uomini (umane genti?
$ppena la vita apparsa per quello che veramente (allapparir del vero F qui, il disvelamento
dell'illusione tu (la speran"a povera=infelice cadesti (anche la speran"a soccombe davanti ad una realt
tanto crudele% e con la mano mostravi lontano la fredda morte e la tomba disadorna (con !lontano% il
destino del 1oeta anche pi, crudele di quello di 6ilvia% essendo rimasto in vita dopo che la speran"a
caduta, l:unica prospettiva di libera"ione resta quella della morte @ metafora!
>>'II $2O.E E 2O.3E
Il destino diede vita un giorno
all:$more e alla 2orte!
0a terra e le stelle
non possono tenere niente di pi, bello!
Il bene nasce da $more,
e anche il piacere maggiore,
che sparso nell:universo,
nasce da $more!
0:altra elimina ogni male
e ogni dolore!
O 2orte, tu sei una bellissima fanciulla,
non sei orrida
come ti presenta la gente!
6pesso accompagni
il fanciullo $more,
e insieme passate
sopra la vita degli uomini!
(on vi cuore umano, che
non fu disposto a lottare
per godere l:$more+ l:amore,
dove interviene, fa nascere il coraggio!

4uando un amore penetra
in un cuore, si fa strada anche
un desiderio di morire!
(on conosco il perch&, ma il primo
effetto dell:amore tale!
6e si immagina la vita sen"a
l:amore, la terra sembra inabitabile!
$llora il giovane desidera quiete
e un porto dove rifugiarsi!

4uando poi il desiderio travolgente
afferra tutto e fulmina il cuore,
allora il giovane amante cerca la morte,
cos non vuole pi, al"arsi
per non vedere l:amara luce!
E il giovane amatore di fronte al
canto funebre invidi* la morte,
come colui che veniva portato al cimitero!
$nche il contadino,
anche la giovane fanciulla,
quando ascolta il nome della morte,
guarda attentamente la tomba,
medita di amma""arsi,
o con il ferro o con il veleno,
sentendo la necessit della morte!
4uando il travaglio amoroso
giunto al culmine della sofferen"a,
allora il corpo fragile cede
alle terribili sofferen"e,
che la 2orte prevale+
allora, sia il contadino innocente,
che la giovane donna si procurano
la morte da se stessi,
lasciando i loro corpi a terra!

$gli animi focosi, ai felici,
il fato possa portare,
o l:$more o la 2orte,
dolci signori, amici degli uomini,
il cui potere non
superato da nessuna cosa se non dal )ato!
E tu, o morte , regina del tempo,
che io ti desidero gi fin dalla mia
fanciulle""a,
dopo che io ti ho celebrata, e ho
cercato di compensarti degli insulti
che ognuno ti invia ,
ascolta i miei pensieri e fammi
serrare le palpebre!
2i troverai disponibile a qualsiasi
momento ,
troverai me che non benedico
la mano del destino che si copre
del mio sangue innocente+
troverai me che mando via
ogni speran"a con cui
gli uomini si accontentano come i
fanciulli+
troverai me che t:aspetto,
che possa piegare il capo
sul tuo seno!

$2O.E E 2O.3E
;$more e morte< fu scritta dal 0eopardi nel 78A9 a )iren"e, mentre frequentava la signora )annI
.onchivecchi 3argioni 3o""etti+ la poesia fa dunque parte del ciclo delle poesie che il poeta scrisse
preso dall:accesa passione amorosa per )annI 3argioni 3o""etti! 0e prime quattro poesie furono
scritte a )iren"e nel vivo dell:infatua"ione amorosa e sono% ;Il pensiero dominante<, ;#onsalvo<,
;$more e 2orte< ;$ se stesso<+ 0a poesia ;$spasia<, la quinta, fu l:ultima poesia del ;#iclo
$spasia< dedicato alla signora )annI 3argioni e fu scritta a (apoli, quando ormai il travaglio
amoroso era passato, ma restava nel cuore del poeta la delusione per il mancato amore che ancor di
pi, accentu* il suo pessimismo verso la natura e verso gli uomini! ;$more e morte<, la seconda
poesia del ciclo, rappresenta il momento pi, intenso e drammatico della passione amorosa di
0eopardi, dopo quella entusiastica, felice, sensuale, speran"osa descritta nella bellissima poesia
precedente ;#onsalvo<! 0:argomento di ;$more e morte< accennato in una lettera del 7J agosto
78AA a )annI 3argioni 3o""etti dove il poeta scrive% KKl:amore e la morte sono le sole cose belle
che ha il mondo, e le solissime degne di essere desiderateLL!
In ;$more e 2orte< il poeta celebra le due grandi leggi che dominano gli uomini+ il poeta considera
la morte non come la guarda qualsiasi persona comune, codarda e vile, bens come una bellissima
fanciulla nel seno della quale il poeta, solo, sereno e addormentato, spera di morire abbassando e
abbandonando il capo! 4uesta poesia interessante in quanto per la quantit di pathos
esisten"iale e per la drammaticit dei sentimenti espressi!
0a poesia composta da quattro strofe di varia lunghe""a per un totale di 79D versi con rima libera!

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