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TEORIA
smo, epressione dell’eguaglianza. In quel ca- Ciò non significa che oggi le guerre siano
so si trattava ancora di cause molto generali, normali e che non possano essere evitate. È
su scala planetaria. Non appena questa riva- d’altronde la pacificazione uno dei compi-
lità si è spenta, ecco sorgere in Europa (e in ti dell’analisi geopolitica. Nei molteplici ca-
altre parti del mondo) una serie di conflitti si in cui oggi si usa il termine geopolitica,
nei quali la posta in gioco non è più la terra, si tratta in effetti di rivalità di potere su dei
come poteva essere un tempo, e nemmeno territori e sugli uomini che vi abitano. In
una morale per l’umanità, come ancora po- questi scontri tra forze politiche, ognuna di
co fa, ma parti di territorio molto precise, ri- esse usa mezzi diversi, e in particolare ar-
vendicate per ragioni intricatissime: territori gomenti che dimostrino le ragioni per cui
storici, territori-simbolo disputati fra nazioni l’una parte o l’altra vuole conquistare o
rivali. Analoghe rivalità cominciano ad ap- conservare il tal territorio, e anche dunque,
parire, in modo meno drammatico, in seno all’inverso, che le pretese dei rivali sono il-
a grandi Stati nazionali europei. legittime.
È di questo che si tratta quando si parla di
problemi geopolitici. La funzione di questo
saggio è appunto di analizzarli, di cercare Situazioni e idee geopolitiche
una chiave per rispondere a domande così
nuove. Quale che sia la sua estensione territoriale
Per capire un problema geopolitico, sia pure (planetaria, continentale, statale, regiona-
a grandi linee, non basta più evocare delle le, locale) e la complessità dei da ti geogra-
cause generali, il conflitto «Est-Ovest», come fici (rilievo, clima, vegetazione, ripartizio-
prima; occorrono un certo numero di infor- ne della popolazione e delle attività...),
mazioni relativamente precise e obiettive. una situazione geopolitica si definisce, a
Ecco che ci si scontra con nuove difficoltà: un dato momento di urta evoluzione stori-
più che l’insufficienza della documentazio- ca, attraverso delle rivalità di potere di
ne disponibile, sono la cattiva conoscenza maggiore o minor momento, e attraverso
delle concezioni antagoniste, i timori reci- dei rapporti tra forze che occupano parti
proci inconfessati e soprattutto l’ignoranza diverse del territorio in questione.
di coloro che, certi del loro buon diritto, non Le rivalità di potere sono anzitutto quelle
sanno o non ammettono che possa esistere tra Stati, grandi e piccoli, che si disputano
un’opinione contraria alla loro, anch’essa il possesso o il controllo di certi territori. Si
in buona fede. tratta di individuarne la localizzazione
Bisogna certo condannare i fanatismi d’o- precisa e le ragioni che ciascuno invoca per
gni genere, le cui conseguenze risultano es- giustificare il conflitto, spesso legate alle ri-
sere, prima o poi, catastrofiche. Ma non oc- sorse (appropriazione di un giacimento mi-
corre forse considerare che tutti questi an- nerario o di una zona sottomarina non
tagonismi di idee e di argomenti sono, ancora esplorata, eccetera), ma talvolta an-
ahimé, normali, quando si tratta di geopo- che a cause di più difficile discernimento, e
litica? Terribile interrogativo filosofico, che occorre nondimeno cercare di definire.
quando questi antagonismi sono esaspera- Rivalità di potere, ufficiali e ufficiose, si
ti al massimo, giacché insorge allora il pro- sviluppano anche all’interno di numerosi
blema della guerra e quello delle frontiere. Stati i cui popoli, più o meno minoritari,
La geopolitica è una serie di drammi (sen- rivendicano la propria autonomia o indi-
so primo del termine: azione) e persino di pendenza. Emergono poi i problemi
tragedie – non bisogna mai dimenticarlo. dell’immigrazione, che in molti paesi sono
Ma «le cose stanno come stanno e il mondo divenuti geopolitici.
essendo come è», per riprendere l’epressione Infine, in seno a una stessa nazione, esisto-
del generale de Gaulle, bisogna ben accet- no rivalità geopolitiche tra i principali par-
266 tare che questi antagonismi sono la norma.
L’EUROPA SENZA L’EUROPA
titi politici, che cercano di estendere la pro- politico della «teoria della rappresentazio-
pria influenza nella tal regione o nel tale ne», secondo cui la sovranità di una nazio-
agglomerato, e di conquistare o conservare ne si esprime attraverso i suoi rappresen-
delle circoscrizioni elettorali. tanti.
Per mostrare la ripartizione di queste forze In fondo, questo senso oggi non è il più im-
diverse, anche negli spazi relativamente ri- portante nelle rappresentazioni geopoliti-
stretti, occorrono delle carte chiare e sugge- che. È spesso il senso cartografico a domi-
stive, e in particolare delle carte storiche, nare. Ma non per questo bisogna minimiz-
che permettano di capire l’evoluzione della zare la rappresentazione in senso teatrale,
situazione (attraverso i successivi tracciati giacché la maggior parte dei conflitti geo-
delle frontiere), come pure di apprezzare politici sono pensati in termini di dramma.
«diritti storici» su un determinato territorio, Ciascuna delle nazioni implicate assume
di cui si dotano contraddittoriamente di- simbolicamente i tratti di un personaggio
versi Stati. («la Francia», «la Germania», eccetera). La
Per capire un conflitto o una rivalità geo- rappresentazione storica dei loro rapporti,
politica, non basta precisare e cartografare il modo di raccontare le cause dei loro
le poste in gioco, bisogna anche cercare, lo conflitti assumono i contorni della trage-
si è visto – soprattutto quando le cause so- dia. Ecco perché il termine di rappresenta-
no complesse – di comprendere le ragioni, zione è, nelle analisi geopolitiche partico-
le idee dei suoi principali attori: capi di larmente utile in ciò che possiede di ambi-
Stato, leader di movimenti regionalisti, au- guo e di semanticamente ricco.
tonomisti o indipendentisti, eccetera. Cia- Per giustificare le proprie rivendicazioni e i
scuno di essi esprime e influenza a un tem- propri diritti su dei territori, o per concepire
po lo stato d’animo della parte di opinione le proprie strategie, i protagonisti (i capi di
pubblica che rappresenta. Il ruolo delle Stato e i loro consiglieri), tenuto conto delle
idee -anche se sbagliate – è capitale in geo- loro rappresentazioni geopolitiche persona-
politica. Sono esse a spiegare i progetti e a li e collettive, si riferiscono a diversi tipi di
determinare la scelta delle strategie, certo argomentazione o di ragionamenti che ap-
insieme ai dati materiali. partengono all’arsenale delle teorie geopoli-
Queste idee geopolitiche le chiamiamo rap- tiche.
presentazioni. Se questo termine sarà qui Ci sono in effetti diversi modi di concepire
impiegato a profusione è perché a causa la geopolitica, e lo stesso termine è stato og-
dei suoi significati originari e della sua ric- getto di accentuazioni alquanto differenti.
chezza di senso, corrisponde molto bene a Non è nello spirito di questo saggio di
due caratteristiche fondamentali delle idee escludere idee che oggi appaiono superate
geopolitiche. o pericolose, giacché alcuni continuano a
D’un lato, rappresentare (rendere presen- riferirvisi. È invece necessario di inventa-
te), «mostrare in modo concreto» (definizio- riarle, spiegarle a rischio di criticarle – e
ne del Robert), è anzitutto disegnare. Ora, discernere le loro origini storiche e il loro
le idee geopolitiche si riferiscono a dei terri- ruolo nelle lotte e nelle controversie attual-
tori, cioè alle carte che ne sono le rappre- mente in corso nel mondo.
sentazioni, allo stesso modo in cui un qua- Per trattare di tutto ciò in modo razionale
dro rappresenta un personaggio. D’altro la- e metodico, occorre una concezione d’in-
to, la rappresentazione è l’atto teatrale per sieme come pure un approccio scientifico,
eccellenza, l’atto che rende simbolicamente che aiuti a meglio capire gli avvenimenti
presenti personaggi e situazioni drammati- attuali e quelli che si annunciano.
che, ciò che è anche proprio delle idee geo-
politiche. Può essere che questo senso di «te-
nere il posto di qualcuno» di «agire in suo
nome», sia all’origine dell’uso diplomatico e 267
CHE COSE LA GEOPOLITICA? (I)
testo che si trattava di un concetto «hitleria- La storia di questo termine non è dunque
no». Eppure, dopo il 1945, i problemi e i ri- semplice, non più della sua sfera semanti-
volgimenti che oggi chiameremo senza ca, che tende ad allargarsi; oggi si parla di
dubbio geopolitici non sono mancati, a co- geopolitica a proposito della moltiplicazio-
minciare dagli accordi di Jalta. Ma la qua- ne – non fosse che in Europa o in paesi vi-
si totalità di coloro che, nella maggior par- cini – di problemi tanto diversi quanto la
te dei paesi, parlano oggi di geopolitica, comparsa di nuovi Stati, il tracciato delle
non hanno certo nulla a che vedere con loro frontiere, i loro conflitti territoriali, l’e-
l’ideologia nazista, e anzi spesso ignorano spansione di certe ideologie politiche e reli-
le origini di questo termine e il fatto che es- giose come l’islamismo, o le rivendicazioni
so sia stato oggetto di una sorta di tabù. dei popoli che vogliono essere indipendenti;
Ciò spiega le controversie a proposito di ma si parla anche di geopolitica, e sempre
questa parola. Per alcuni – d’altra parte più da qualche anno, a proposito di proble-
sempre meno numerosi (ma non si tratta mi politici interni a un medesimo Stato,
solo di persone di una certa età, che sareb- delle rivendicazioni regionalistiche, della
bero state particolarmente vittime del nazi- geografia dei risultati elettorali, del rita-
smo) – la geopolitica è una pseudoscienza gliare o raggruppare le circoscrizioni am-
e persino un approccio intellettuale crimi- ministrative, o delle questioni di gestione
nale, giacché – dicono costoro – essa è in- del territorio. Si è tentati di considerare che
dissociabile dall’imperialismo e financo si tratti di un fenomeno alla moda. Nondi-
dalle avventure più spaventose dei regimi meno, resta che le rivendicazioni di auto-
totalitari. Per altri, al contrario, si tratta di nomia o di indipendenza formulate da
una scienza nuova, oppure almeno di un modesti gruppi etnici o da piccole «mino-
modo nuovo di vedere il mondo e di porre i ranze culturali» pongono oggi, in numero-
problemi che fino ad ora erano stati occul- si Stati, delicati problemi politici, quando
tati dallo schermo delle ideologie. Tra que- ancora qualche anno fa esse sarebbero sta-
sti due atteggiamenti estremi, le accezioni te soffocate, se non regolate, con la forza.
o le definizioni della geopolitica coprono
una gamma più o meno larga di problemi (1- continua)
che sono legati a diverse categorie di feno-
meni politici come a porzioni più o meno
vaste di spazio terrestre. (traduzione Tancredi Rossi)
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