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Le Scuole Socratiche

Anna Meloni 3^D


2023-2024
Le Quattro o Scuola Megarica ( V sec. )
Scuole
o Per scuole socratiche
intendiamo quelle scuole fondate
dagli allievi di Socrate, minori
minori
o Scuola Cinica (IV sec. )
rispetto alla più grande influenza che
ebbe il suo prediletto allievo: Platone.
o Queste svilupparono le loro riflessioni
estremizzando i concetti della
filosofia socratica, partendo dalla
o Scuola Cirenaica (IV sec. )
riflessione etica del filosofo ateniese e
dal suo metodo dialettico, giungendo
però a esiti differenti.
o Vi sono quattro scuole principali:
o Scuola Eretriaca (IV sec. )
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La Scuola
Megarica
o Fondata da Euclide di Megara tra il V e il IV sec.
a.C, ha come maggiori esponenti Euclide,
Eubulide, Diodoro Crono e Stilpone. ;
o : «Se il bene, in quanto essere, è uno, tutto ciò
che non è il bene, cioè molteplice, è irreale»;

o Sostengono l’inconcepibilità del concetto di


possibile;

o Riprendono il procedere zenoniano : dalla loro


dialettica nascono una serie di argomenti
‘eristici’, i cosiddetti argomenti megarici (‘il
mentitore’, ‘il velato’, ‘il sorite’, ‘il calvo’, ‘il
dominatore’)

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o Diodoro Crono, nato a Iaso in Caria, fu filosofo
della scuola megarica nel sec. IV a. C. La fama di
gran dialettico, che lo distinse fra tutti i Megarici, gli
venne soprattutto dalle sue argomentazioni sul
movimento e sulla possibilità;

o Eubulide di Mileto, filosofo amante della logica,


operò nella metà del IV secolo avanti Cristo. In
giovane età, fu discepolo di Euclide di Megara e, da
grande, divenne il direttore della scuola megarica.
Egli passò alla Storia per sette paradossi, di cui lo
storico Diogene Laerzio gli attribuisce la paternità;

I maggiori «Un uomo dice: "Io


esponenti
o Stilpone di Megara (380-300 a. C. circa), scolaro
sto mentendo."
Mente o dice il vero?»
di Euclide di Megara, fu capo della scuola
megarica. Sono da attribuire a Stilpone in
particolare le negazioni dell'esistenza di idee

(Eubulide, 330 a.C.)


universali, in senso platonico-aristotelico, e dell’
impossibilità della validità di ogni giudizio
affermativo, salvo nel caso del giudizio identico
(ad esempio: «l'uomo è uomo»); 3
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La Scuola Cinica
o L'iniziatore del cinismo fu Antistene di Atene, prima allievo di Gorgia da Lentini e poi di Socrate. Il nome Cinici viene
indubbiamente dallo stile di vita predicato e messo in pratica: "cani". Ma non è escluso che la parola abbia preso a
circolare perché la sede della scuola era collocata in un ginnasio chiamato Cinosarge;
o Caratteristiche principali:
• critica, rifiuto e disobbedienza nei confronti di ogni forma di
società, con le sue regole superflue e dannose, che allontanano
l’essere umano dal suo stato naturale;

• la parresìa, ovvero la libertà di dire tutto ciò che si ritiene sia


vero, con franchezza e senza filtri;

• la ricerca della felicità (eudaimonìa), intesa come bene supremo,


nonché fine naturale della vita umana che scaturiva dalla virtù,
da non confondere con l’edonismo;

• l’ esaltazione dell’autarchia spirituale, da intendersi come


autosufficienza e completo controllo di sé; essa non può essere
conseguita senza maturare una certa indifferenza rispetto alle
cose esterne.
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Antistene e
Diogene
o Alla base del pensiero di Antistene c'è il cosiddetto
"intellettualismo socratico", secondo il quale è possibile
insegnare e raggiungere la virtù, in cui riponeva il bene.
Esso era contrapposto al male che riteneva essere il
piacere, così come tutti quelli che gli uomini chiamavano
beni.
«Preferirei impazzire piuttosto che provare piacere»
o Diogene di Sinope (400-325 a.C. circa) visse ad Atene e
divenne l'esempio del sapiente cinico. Intorno alla sua
figura fiorì una vasta letteratura di aneddoti, dalla quale é
possibile inferire i tratti dominanti del suo insegnamento;
o Diogene individua i modelli di vita naturale nel
comportamento degli animali, dei mendicanti e dei
bambini. Con Diogene emerge, l'idea che il bambino
rappresenti una natura buona non ancora corrotta dai
bisogni.;
o Diogene rifiuta drasticamente, non senza esibizionismo, le
convenzioni e i tabù sessuali e alimentari, oltre che i valori
correnti come la ricchezza, il potere, la gloria.
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La Scuola Cirenaica
o Aristippo di Cirene (Cirene, 435 a.C. – Lipari, 366 a.C.) fu
l’iniziatore della corrente di pensiero a cui, dopo la sua morte, i
filosofi Arete di Cirene e Aristippo il Giovane si ispirarono
per dar vita alla cosiddetta scuola cirenaica.
o La scuola cirenaica si articolerà al suo interno in varie
sfumature etiche e si ritroverà solo successivamente e in parte
nell'epicureismo. Aristippo ha caratterizzato quest'indirizzo
filosofico sulle basi di:
➢ antropocentrismo;
➢ sensismo assoluto;
➢ ricerca del piacere corporeo;
➢ autosufficienza individualistica.

o Il motivo dominante della sua filosofia è l'edonismo. Il piacere


da perseguire è quello che procura il vero godimento e quello più
duraturo, e non causa di assoggettamento dell'uomo ad esso.
Come lui stesso affermò: «possiedo, non sono posseduto»

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I cirenaici
successivi
o Anniceride di Cirene, Egesia di Cirene, Teodoro
l'Ateo, svilupparono tutti delle varianti della
dottrina cirenaica:

• Secondo Anniceride, il piacere si ottiene attraverso


singoli atti di gratificazione, ricercati per il piacere
che essi producono;
• Egesia credette che la felicità sia impossibile da
raggiungere e che quindi lo scopo della vita diviene
la fuga dal dolore e dalla tristezza. I valori come la
ricchezza, la povertà, la libertà, e la schiavitù sono
tutti indifferenti e non producono più piacere che
dolore;
• Per Teodoro, invece, lo scopo della vita è il piacere
mentale, non quello fisico e si soffermò
maggiormente sulla necessità della moderazione e
della giustizia. In una certa misura, tutti questi
filosofi stavano cercando di rispondere alla sfida
lanciata dall'epicureismo.
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La Scuola Eliaco-
Eretriaca
o Tra le scuole socratiche minori viene annoverata
anche quella fondata dal filosofo Menedemo di
Eretria, citato da Diogene Laerzio come filosofo e
celebre autore di drammi satireschi primo come
tragediografo. Molto abile nell'eristica, l'arte di
contendere a parole, fu anche uomo politico;
o Si hanno scarse notizie di lui: originario di Eretria,
vissuto tra il 339 a.C. e il 265 a.C., dapprima
discepolo della scuola di Fedone di Elide quando
questa si dissolse conservò il suo pensiero fondando
a Eretria assieme al suo amico Asclepiade di Fliunte
una scuola filosofica;

o La sua dottrina, vicina a quella della scuola di


Megara, intellettualizza il sommo bene socratico
identificandolo con l'unico essere eleatico mentre
nell'etica riprende parzialmente il pensiero stoico. 8
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Fine
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