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Il Colosseo

Storia
Il Colosseo era anticamente chiamato Amphitheatrum Flavium e fu progettato come arena di spettacoli per contenere un numero di spettatori
compreso fra i 50mila e i 75mila. La sua edificazione fu voluta per ordine di Vespasiano nel 72 e l'anfiteatro fu inaugurato 8 anni dopo, sotto il regno
di Tito. Originariamente aveva un'altezza di 52 metri per una superficie interna di oltre 3300 mq.
La sua pianta e l'architettura esterna sono chiaramente ispirati allo stile imperiale molto in voga in quel secolo. Si tratta di un piccolo capolavoro di
architettura in quanto la sua struttura ad archi si basa su un complesso sistema di architravi davvero innovativo per l'epoca.
La sua edificazione fu pensata per realizzare un luogo dove offrire spettacoli pubblici a spese dello stato e intrattenere la popolazione. Proprio per
questo le sue dimensioni erano così imponenti tanto da meritargli nel medioevo l'appellativo di colosseum, traducibile con colossale, che si riferiva
alla sua imponenza. Nel corso dei secoli l'appellativo sostituì completamente il nome proprio dell'anfiteatro Flavio che oggi è conosciuto da tutti
proprio come Colosseo. Al di sotto dell'arena dei combattimenti fu realizzato un complesso sistema di corridoi e di stanze per ospitare i protagonisti
degli spettacoli che venivano messi in scena. Al Colosseo si esibivano i gladiatori per gli incontri di lotta ma venivano inscenate anche  rievocazioni
di battaglie storiche oppure simulazioni di incredibili cacce. Recenti studi hanno invece dimostrato come sia totalmente priva di fondamento storico
la notizia che vuole il Colosseo teatro di uccisioni di massa di cristiani, sbranati dai leoni, all'epoca di Nerone e di Caligola.
Giochi
 Nel Colosseo si svolgevano lotte mortali tra uomini e tra animali e uomini. Queste lotte venivano chiamate "giochi" e si concludevano con
la morte di molti dei protagonisti.
Il programma dei giochi era a base di sangue e violenza, e durava una giornata intera, dall'alba al tramonto. I piatti forti erano tre: le
venationes (cacce e lotte tra animali o tra uomini e bestie), la messa a morte dei condannati e, nel pomeriggio, la gara dei gladiatori. Il
tutto era preceduto da un gran clamore, fin da diversi giorni prima.
L'arrivo in città dei gladiatori era annunciato dal battage pubblicitario e l'organizzatore dei giochi (l'imperatore o un magistrato), la sera
prima dell'esibizione nell'arena, offriva una cena aperta a tutti: era l'occasione per vedere i combattenti da vicino, valutarne la prestanza
fisica e farsi un'idea in vista delle scommesse.
Il giorno dopo i cittadini si recavano sugli spalti. All'ingresso ognuno riceveva un contrassegno in legno, osso o piombo con l'indicazione
del proprio posto (il Colosseo aveva una capacità di oltre 50 mila posti). L'ingresso era gratuito: i senatori stavano nelle prime file insieme
alle vestali (sacerdotesse consacrate a Vesta, dea del focolare domestico), dietro di loro i cavalieri (gli equites) e poi tutti gli altri, fino ad
arrivare alle piccionaie riservate agli schiavi e ai non cittadini.
Struttura
Il Colosseo è alto 52 metri; l'asse minore è lungo 156 metri, l'asse minore 188 metri. L'arena ha una superficie di 3357 metri
quadrati. La struttura è articolata all'esterno in quattro ordini, corrispondenti all'interno a cinque settori di posti a sedere costituenti
la cavea. La struttura portante è formata da pilastri in blocchi di travertino intervallati al primo ordine da murature in blocchi di
tufo, negli ordini superiori da setti murari radiali in laterizio. Le volte di copertura sono realizzate in calcestruzzo di tufo di colore
giallo e arancio, il primo di età flavia, severiano il secondo.
Il pavimento del primo ordine era in lastre di travertino, eccetto lungo il corridoio prossimo all'arena, che in quanto destinato ai
senatori era rivestito in marmo. Negli ordini superiori il pavimento era in opus spicatum, realizzato con mattoncini in laterizio
disposti a spina di pesce. Il travertino era impiegato ancora nel rivestimento di scale e pianerottoli e nelle canalizzazioni a vista. Le
volte e le murature in mattoni e tufo erano rivestite con intonaco bianco; la base delle pareti era invece di colore rosso. Tutti i
percorsi destinati all'imperatore, all'ordine senatorio e alle massime autorità religiose erano rivestiti in marmo.
IL COLOSSEO NEL MONDO MODERNO
Anche se attualmente il Colosseo Romano è ormai in rovina, continua a impressionarci per la sua grande
dimensione e per la sua bellezza ed è per questo che dal 2007 è considerata una delle sette meraviglie
del mondo moderno.
Il Colosseo Romano è oggi il simbolo di Roma nel mondo, ed è stato considerato una delle Sette
Meraviglie del Mondo diventando un tesoro storico e archeologico in grado di ricordarci la grandezza
dell'Impero Romano. Secondo una stima del Ministero della Cultura, l'Anfiteatro Flavio riceve 6 milioni di
visitatori all'anno ed è al primo posto tra i monumenti più visitati d'Italia.

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