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Don Chisciotte

di Miguel De Cervantes
La vita di Cervantes

Nasce vicino a Madrid Parte per Roma e frequenta Viene fatto Pubblica la prima e
la corte papale: legge più seconda parte del Don
nel 1574 prigioniero per 5 anni
volte l'orlando furiosos in Chisciotte e scrive le
Ha avuto una vita molto lingua originale ad Algeri novelle esemplari
movimentata Ritorna in Spagna, si sposa e
Si arruola nell'armata lavora presso la corte Muore nel 1616
spagnola in Italia e combatte
la battaglia di Lepanto
L'opera
• un’opera che mischia elementi del romanzo
picaresco e della tradizione cavalleresca.

• Il romanzo picaresco è un genere letterario che


mette in scena le avventure di un protagonista
appartenente ad un ceto sociale basso che cerca di
raggiungere una posizione sociale più alta.

Don Chisciotte si divide in due parti, una pubblicata nel


1605 e una nel 1615.
I temi
dell'opera

Ridicolizzare la La delusione di fronte Far emergere


cavalleria e il mondo alla realtà l'individualità
medievale
Portavoce della crisi del Rappresentare la follia
La teatralià Rinascimento e dell'avvento
del Barocco
Il significato dell'opera
• Cervantes parte dall' amore che la sua epoca ha per
i romanzi cavallereschi per mettere in ridicolo i
cavalieri e i loro ideali: perché capisce che la
società non ha niente a che vedere con la virtù dei
cavalieri e non c’è più posto nel presente per la
letteratura.
• L’inutilità degli ideali di Don Chisciotte si vede nel
modo in cui tutte le sue avventure falliscono
• Don Chisciotte rappresenta i contrasti che esistono
fra realtà e finzione: non riesce a distinguere quello
che è vero da ciò che è letteratura
• Il cavaliere non è però davvero “pazzo” perchè si
comporta in un modo impeccabile ed è proprio da
questo suo rigore che emerge la sua stranezza e la
sua follia.
Un anziano nobiluomo di campagna passa il suo tempo a leggere romanzi
cavallereschi; se ne infervora a tal punto che decide di imitare le gesta dei
suoi eroi,
In sella al suo scheletrico cavallo Ronzinante, con in capo un vecchio elmo
arrugginito, rivestito di un’armatura ritrovata in un granaio, all’insaputa di

La trama
tutti abbandona la sua casa in cerca di avventure.
Un oste lo arma cavaliere; quindi egli elegge come dama a cui dedicare le
sue imprese una contadina del luogo, battezzandola «Dulcinea del
Toboso».

Dopo alcuni avvenimenti a dir poco strambi il curato e il barbiere, bruciano


solennemente i romanzi ritenuti pericolosi della sua biblioteca.
La follia di Don Chisciotte è però incurabile. Appena "guarito", infatti, egli riparte,
sempre sul suo Ronzinante, ma questa volta è accompagnato dallo scudiero Sancio
Panza.

Insieme affrontano tante altre avventure, finché don Chisciotte è sfidato e sconfitto dal cavaliere
della Bianca Luna, che gli ordina di ritornare al suo paese. Don Chisciotte obbedisce e, tornato a
casa, si ammala e muore.
Il protagonista
• è un Hidalgo di 50 anni che preferisce • Confonde la realtà con la fantasia e molto
leggere che dedicarsi alle attività spesso i mila i personaggi
tipiche della piccola nobiltà • Molto spesso il suo personaggio sfocia nella
• Ha una passione per i libri pazzia
cavallereschi
Episodi particolari

la dama più bella La battaglia contro i mulini


Il cavaliere incontra dei mercanti e, secondo una Il protagonista si scaglia contro i mulini a vento,
delle tradizioni cavalleresche, li obbliga ad immaginati come dei giganti da sconfiggere, ma
affermare che Dulcinea del Toboso sia la dama proprio mentre cavalca contro questi mostri, una
più bella che si sia mai vista sulla faccia della pala del mulino lo scaraventa a terra con tutto il
Terra ma i mercanti infastiditi lo prendono a cavallo, e anche questa impresa termina in modo
bastonate. ridicolo.
.
È narrato in prima persona anche se sembra in
terza persona per tutta la narrazione. Uno dei
pochi passi in cui è evidente la narrazione in
prima persona è l'inizio:
“In un luogo della Mancha, di cui non voglio
ricordarmi il nome, non molto tempo fa viveva
uno di quei cavalieri con la lancia e un vecchio
scudo nel ripostiglio, un magro ronzino e un
levriero da caccia”.

Lo stile
• Sebbene sia una parodia dei libri di cavalleria le storie che vi si
trovano si prestano all’uso di diversi stili narrativi: Il racconto
pastorale, il romanzo sentimentale, quello picaresco e italiano
sono alcuni esempi.

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