EDIORIALI Santiago di Cuba Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento Autore Questo libro è intitolato "Il sentiero dei nidi di Titolo ragno", pubblicato nel 1947 dalla casa editrice Anno di edizione Einaudi. In particolare, io possiedo l'edizione della Garzanti del 1987 Pubblicazione "Il sentiero dei nidi di ragno" si presenta come un romanzo di narrativa, Tuttavia, è anche un romanzo di formazione, che va a toccare appunto GENERE vari aspetti della crescita personale. Pin infatti si ritrova a dover contare sulle sue forze per LETTERARIO cavarsela, e nel frattempo matura sotto certi aspetti. Questo è un libro che racconta un pezzo di Caratteristiche storia, ma parlando di aspetti che in pochi citano. del testo In particolare, Calvino affronta:
La guerra, vista dagli occhi di un bambino
La crescita interiore e la maturazione L' infanzia negata INIZIO DEL Il rapporto tra il mondo infantile e quello adulto ROMANZO L'autore ha deciso di far coincidere fabula e intreccio, infatti l'ordine del racconto è Caratteristiche cronologico e lineare. In alcune parti della storia stilistiche e sono presenti flashback(es: l'imboscata di Lupo retoriche Rosso e gli altri a Pelle). dell'attacco del libro Il narratore è onnisciente: sa già come andrà a finire la vicenda e i pensieri di tutti. Lo possiamo intuire poichè non è uno dei personaggi del racconto e narra alla terza persona singolare. A volte il narratore descrive luoghi o scene che solo lui effettivamente vede, come se guardasse i personaggi dall'alto. Il linguaggio è medio-alto, ricercato. La struttura è paratattica(forte presenza di coordinate),infatti il ritmo è principalmente veloce, a volte rallentato descrizioni di luoghi o dialoghi che non hanno una particolare rilevanza narrativa. I capitoli sono 171 BREVE RIASSUNTO Il romanzo "Il sentiero dei nidi di ragno" si apre DELLA TRAMA con l'arresto del protagonista. Un giorno all’osteria dei grandi appare uno sconosciuto e i grandi Tema principale chiedono a Pin di rubare la pistola di un marinaio tedesco, cliente della sorella. Pin non capisce Personaggi/ruoli bene, ma la notte ruba la pistola. Il giorno dopo la Tempo porta all’osteria, ma i grandi sembrano aver Spazio cambiato idea, sembrano non dare più importanza alla pistola. Così Pin, infuriato, scappa via e nasconde l'arma in un posto segreto, che solo lui conosce, lungo un sentiero dove fanno i nidi i ragni. Qui Pin viene picchiato, ma conosce Lupo Rosso, leggendario partigiano, di soli sedici anni, che lo coinvolge nella sua fuga dal carcere. Mentre girovaga senza sapere dove andare, Pin incontra Cugino, un partigiano, e con lui va sulle montagne dove sta nascosta la banda del Dritto. Una sera il nascondiglio dei partigiani prende fuoco per un incidente e il gruppo deve spostarsi in una capanna abbandonata. Intanto si va preparando una battaglia tra partigiani e tedeschi. I capi partigiani Kim e Ferreira si recano al gruppo del Dritto per organizzare l’attacco. Ma il giorno della battaglia il Dritto, vinto dalla passione per Giglia, diserta il combattimento per rimanere da solo con lei. La battaglia si conclude. Il protagonista però ha un litigio con il Dritto e scappa, per poi ricongiungersi con il suo unico amico: il Cugino. I personaggi sono vari e ben caratterizzati, soprattutto dal punto di vista psicologico. Molte volte infatti vengono approfondite ideologie e pensieri, modi di essere e di comportarsi. Nella vicenda troviamo due tipologie di personaggi: Personaggi principali: Pin, Mancino, Giglia, Dritto, Cugino, Pelle, Ferriera, Kim, Lupo Rosso Personaggi secondari: Zena il Lungo, Carabiniere, Duca, Conte, Marchese e Barone, Pietromagro, Miscel, Rina, Frick.
Il romanzo è ambientato in tre luoghi principali:
la casa nella via di Caruggio Lungo, l'osteria, la prigione, la piccola caserma di partigiani. Temporalmente il romanzo si svolge nel periodo della resistenza, tra il 1945-1946, ANALISI DI UN IL DRITTO PERSONAGGIO Il Dritto è un giovane magro, figlio di meridionali emigrati, con un sorriso malato e palpebre abbassate dalle lunghe ciglia. Di professione fa il cameriere; bel mestiere perché si vive vicino ai Nome ricchi e una stagione si lavora e l'altra si riposa. Professione Ma lui preferirebbe starsene sdraiato tutto l'anno Caratteristiche al sole, con le sue braccia tutte nervi sotto la testa. Invece, suo malgrado, ha una furia che lo fisiche/psicologiche tiene sempre in moto e gli fa vibrare le narici Frase celebre come antenne, e gli mette addosso un sottile piacere a maneggiare le armi. Al comando di brigata hanno delle prevenzioni contro di lui perché sono arrivate informazioni poco buone sul suo conto dal comitato, e perché nelle azioni vuole sempre fare di sua testa e gli piace troppo comandare e poco dare l'esempio. Però quando vuole è di fegato e comandanti ce ne sono pochi: così gli han dato quel distaccamento su cui non si può fare grande assegnamento, e serve più per tenere isolati degli uomini che potrebbero rovinare gli altri. Il Dritto è offeso di questo con il comando, e fa un po' per conto suo e batte la fiacca; ogni tanto dice che è malato e passa le giornate sdraiato sul letto di felci fresche del casolare, con le braccia sotto la testa e le lunghe ciglia abbassate sugli occhi. Neanche al Dritto piace discutere: ossia gli piace solo parlare d'armi e d'azioni, di quei nuovi mitra ridotti che cominciano a usare i fascisti e sarebbe bello procurarsi, e soprattutto gli piace dar ordini, appostare gli uomini al riparo e saltare avanti sparando piccole raffiche. Inoltre è segretamente, o quasi, innamorato di Giglia, la moglie del Mancino. "𝙄𝙡 𝘿𝙧𝙞𝙩𝙩𝙤 𝙚̀ 𝙩𝙤𝙧𝙣𝙖𝙩𝙤 𝙞𝙢𝙥𝙖𝙨𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚: - 𝘼𝙣𝙙𝙞𝙖𝙢𝙤, - 𝙙𝙞𝙘𝙚, 𝙚 𝙞𝙢𝙗𝙧𝙖𝙘𝙘𝙞𝙖 𝙞𝙡 𝙢𝙞𝙩𝙧𝙖. - 𝘿𝙞𝙨𝙖𝙧𝙢𝙖𝙩𝙤, 𝙝𝙖𝙣 𝙙𝙚𝙩𝙩𝙤, - 𝙨𝙥𝙞𝙚𝙜𝙖𝙣𝙤 𝙜𝙡𝙞 𝙪𝙤𝙢𝙞𝙣𝙞. 𝙄𝙡 𝘿𝙧𝙞𝙩𝙩𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙗𝙖𝙩𝙩𝙚 𝙘𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤, 𝙨𝙞 𝙩𝙤𝙜𝙡𝙞𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙞𝙣𝙜𝙝𝙞𝙖 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙨𝙥𝙖𝙡𝙡𝙚. - 𝘼𝙣𝙙𝙞𝙖𝙢𝙤, - 𝙙𝙞𝙘𝙚. - 𝘼𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙖 𝙥𝙞𝙨𝙩𝙤𝙡𝙖, - 𝙛𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙜𝙡𝙞 𝙪𝙤𝙢𝙞𝙣𝙞. 𝙄𝙡 𝘿𝙧𝙞𝙩𝙩𝙤 𝙨𝙞 𝙨𝙘𝙞𝙤𝙜𝙡𝙞𝙚 𝙞𝙡 𝙘𝙞𝙣𝙩𝙪𝙧𝙤𝙣𝙚, 𝙡𝙤 𝙡𝙖𝙨𝙘𝙞𝙖 𝙘𝙖𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙞𝙣 𝙩𝙚𝙧𝙧𝙖. - 𝘼𝙣𝙙𝙞𝙖𝙢𝙤, - 𝙙𝙞𝙘𝙚." QUARTA DI Pistole, spari, bombe, paura e ancora spari. Questo COPERTINA era l'orrore della seconda guerra mondiale. Nascondigli, rastrellamenti, morti. Poche righe che E se tutto ciò fosse raccontato da un bambino? riassumano lo Cosa hanno visto i suoi occhi? spirito del libro e E se a volte i bambini fossero stati più coraggiosi che spingano il dei grandi? lettore L'altra faccia della medaglia mai raccontata. all'acquisto o alla scelta BREVE GIUDIZIO FINALE Questo libro mi è interessato molto e credo sia un racconto che tocca argomenti molto profondi. Mi è piaciuto come Calvino abbia parlato dal punto di vista di un bambino della guerra,dando una chiave Ti è piaciuto? di interpretazione differente da tutte le altre storie. Effettivamente leggendolo sono riuscita ad entrare Lo consiglieresti? nella mente, nei pensieri di Pin e ad Perchè? immedesimarmi in lui. Intorno a quest’ultimo ci sono spari,bombe,e odio che si sente a chilometri di distanza. Mentre lui vuole solo giocare e vivere avventure,godersi la sua infanzia. E quindi si ritrova a dover stare al passo con quello che è il mondo dei grandi perché non può fare altrimenti, E a volte non capisce perché gli adulti siano così complicati e contraddittori. Anche scappare dalla prigione per lui diventa un’avventura tutta da vivere. L’autore ci fa vedere la guerra da degli occhi teneri e giocosi come quelli del protagonista. Mi ha colpito molto il fatto che Pin nonostante fosse un bambino non abbia mai tradito i suoi compagni,restando fedele e leale. Anche se in lui c’era una parte infantile, ha saputo IMMAGINE essere coraggioso e impavido, volendo imitare RAPPRESENTATIVA anche Lupo Rosso. Secondo me la cosa più bella è stata questa: Pin non ha mai visto il mondo in guerra bianco e Scegli nero,ma sempre colorato ,come se fosse un gioco un'immagine d’avventura;e lo ha vinto, questo gioco,senza che meglio neanche saperlo. rappresenta per te il testo e che potrebbe essere inserita come copertina