Sei sulla pagina 1di 20

PSICOFISIOLOGIA DELLE ATTIVITA’ MENTALI

Andrea Piarulli

DEPARTMENT OF SURGICAL, MEDICAL, MOLECULAR AND CRITICAL AREA PATHOLOGY, UNIVERSITY OF PISA,
ITALY
COMA SCIENCE GROUP, GIGA RESEARCH, UNIVERSITY HOSPITAL OF LIEGE, LIEGE, BELGIUM

E-mail:
- andrea.piarulli@med.unipi.it
Global Workspace Theory, GWT- Baars

‘La coscienza è un fattore fondamentale per facilitare ed integrare funzioni cerebrali che
sarebbero altrimenti separate ed indipendenti.’

- La teoria del Global Workspace postula che la memoria di lavoro sia caratterizzata dalla capacità
di mantenere un solo contenuto (ancorchè complesso) in ciascun istante

- L’informazione dominante è, ad ogni istante, ampiamente distribuita nel cervello. Una tale
affermazione è giustificata dal fatto che il sistema nervoso sia caratterizzato da network
specializzati estensivamente distribuiti sulla corteccia (e non solo sulla corteccia)

- In un tale sistema, 1) coordinazione e controllo delle informazioni e 2) risoluzione di problemi che


possono via via porsi, sono guidati da uno scambio di informazioni a livello centrale
(corteccia/talamo), permettendo ad alcune regioni, come ad esempio le corteccie sensoriali, di
inviare e condividere informazioni con la restante parte della corteccia

- La GWT individua la coscienza come agente primario che rende possibile tale funzione di
accesso globale
Global Workspace Theory, GWT- Baars
 La coscienza è associata strettamente a meccanismi cerebrali con capacità limitata (memoria di
lavoro, selettività dell’attenzione, i.e. l’individuo non può eseguire due azioni volontarie
complesse in modo contemporaneo. Osservando solo questi aspetti il cervello sembrerebbe un
organo piuttosto lento, capace di eseguire una sola azione alla volta e prono a commettere errori.

 Se si osserva però direttamente il cervello, la situazione risulta assai diversa. Il cervello è


composto da una enorme quantità di reti neurali ciascuna delle quali è specializzata nello
svolgere un compito determinato (i.e. analisi di forme, mantenimento della temperatura corporea,
mappatura dello spazio in cui il nostro corpo è immerso...). La gran parte di tali reti operano in
parallelo come una sorta di grande ‘società’. La capacità congiunta di tali reti è enorme, ed i
compiti che svolgono sono routine non-consce ed efficienti.

Perché gli aspetti coscienti sono limitati mentre quelli non coscienti sono
così vasti?
Limiti della capacità cosciente
• Working memory (mantiene un massimo di 7 elementi separati). Se si considera che il
cervello è composto da circa 100 miliardi di neuroni, le capacità della working memory sono
incredibilmente limitate!!!

• Selettività: la coscienza è limitata: si puo’ essere coscienti ad un solo flusso (seppur


denso) di input/informazione alla volta. Se ad esempio ci vengono presentate due differenti
narrazioni simultanee (una per ciascun orecchio), possiamo capirne solo una. Se ancora
siamo coinvolti in un flusso di pensiero non possiamo essere pienamente consci di ciò che
accade attorno a noi. Questo limite della coscienza è uno degli aspetti di base incontestabili
della vita.

• Quali capacità del cervello sono allora state ottimizzate nel corso dell’evoluzione
biologica nel trade-off tra abilità consce e non-consce?
Limiti della capacità cosciente
Una enorme collezione di processi inconsci

• Il cervello lavora in modo massicciamente ‘parallelo’ > in ogni momento molteplici processi
avvengono contemporaneamente.
• largamente non-conscio nei dettagli dei processamenti
• Ampiamente decentralizzato per ciascun task/processamento.

• Il cervello mostra una modalità di funzionamento distribuita, nella quale i processamenti


dettagliati di ciascun task/compito sono eseguiti da milioni di gruppi neuronali senza
istruzioni specifiche da un ipotetico ‘centro di comando’.
Il cervello è un organo massicciamente ‘parallelo’

Il diagramma rappresenta 64 aree della corteccia cerebrale del gatto con 1134 path di connessione
tra tali aree. Gran parte delle connessioni sono bi-direzionali (NB le aree connesse sono
rappresentate l’una vicina all’altra -> l’organizzazione topologica in figura rappresenta le connessioni
tra aree e NON la loro localizzazione cerebrale!

Edelman & Tononi, 2000


In che modo l’attività neurale
conscia

seriale,
consistente,
limitata,

emerge da un cervello
caratterizzato da processi

paralleli,
massicciamente differenziati,
relativamente illimitati

e NON COSCIENTI?

La teoria del Global Workspace suggerisce una possibile soluzione:


LA COSCIENZA CONSENTE L’ACCESSO AD UN’AMPIA DISTRIBUZIONE
DI INFORMAZIONI DISPONIBILI A LIVELLO CEREBRALE
ATTIVAZIONE CEREBRALE GLOBALE ELICITATA DI CONTENUTI CONSCI

schermo vuoto maschera

parola visibile parola mascherata

Dehaene et al., 2001


ATTIVAZIONE CEREBRALE GLOBALE ELICITATA DI CONTENUTI CONSCI

Dehaene et al., 2001


LA COSCIENZA é una porta per accedere a vasti domini di
conoscenza e per averne controllo

 Sembra quindi che la coscienza ci dia accesso a miliardi di neuroni del corpo e della mente, al
‘lessico mentale’, e ad una vasta sorgente di memorie autobiografiche.

 La semplice coscienza potrebbe esserre sufficiente per avere un apprendimento rapido ed un


riconoscimento accurato.

 La coscienza è necessaria per innescare un gran numero di routine automatiche alla base di
specifiche azioni volontariequesti effetti della coscienza sono inconsci. In altre parole, se da
una parte la coscienza ci p

 Nonostante ciò, tutti ermette di accedere e controllare processi e conoscenze inconsci, la


complessità ed il funzionamento dei processi rimane INACCESSIBILE alla coscienza così
come rimane INACCESSIBILE l’identificazione dei meccanismi che ci permettono l’accesso a
contenuti inconsci.
LA COSCIENZA dà ACCESSO e CONTROLLO a processi e
risorse non-consce.

Eyes closed – Eyes open

Van Dijk et al., 2008


LA COSCIENZA dà ACCESSO e CONTROLLO a processi e
risorse non-consce.

Una persona sta vedendo un film già visto magari una sola volta anni prima, e riconosce di averlo
già visto. In molti casi può anche predire il resto del film sulla base di una singola scena. L’essere
umano crea dunque memorie del flusso di esperienze che vive semplicemente prestando
attenzione. D’altra parte l’essere umano presta attenzione alle esperienze che vive in ogni
momento, suggerendo che la memoria autobiografica sia estremamente vasta.

In questo senso abbiamo un vasto dominio inconscio, e vi possiamo accedere utilizzando la


coscienza (i.e. l’atto di riconoscere un film già visto è un atto cosciente così come la predizione
della trama del film partendo da una sua singola imagine): in altre parole la coscienza crea
accesso a memorie autobiografiche che non ‘sappiamo’ di avere (inconsce),
almeno fino al momento in cui le richiamiamo in modo volontario.
La Coscienza é lo strumento che ci permette di accedere, disseminare e
scambiare informazione e di esercitare un’azione di coordinamento e
controllo globale
Funzioni Esecutive e di Controllo Cognitivo

Tali funzioni sono sottese da un set di processi cognitivi


necessari per il controllo del comportamento, ossia per la
selezione dei comportamenti/azioni che l’individuo deve tenere
per raggiungere determinati obiettivi

Il set di processi coinvolti include sia processi cognitivi di base


che processi di alto livello (che richiedono l’uso di molteplici
funzioni esecutive di base)
Processi Cognitivi di base

Esempi

• Controllo attenzionale

• Inibizione cognitiva (eliminazione di stimoli non rilevanti per il compito che


l’individuo sta compiendo)

• Controllo inibitorio (soppressione di impulsi e risposte dominanti ad


determinato stimolo consentendo in tal modo di selezionare il comportamento
più adeguato per raggiungere un obiettivo)

• Working Memory
Processi Cognitivi di alto livello

Esempi

• Pianificazione (processo relativo all’individuazione e selezione delle attività


necessarie al raggiungimento di un obiettivo).

• Ragionamento (dare un significato a cose/eventi, verificare fatti, applicare


processi logici….)

• Problem Solving (identificazione di metodi/strategie utili a trovare soluzioni


a problemi che possono porsi)
Il teatro della coscienza
Le funzioni esecutive sembrano utilizzare
la coscienza, anche quando non sono
consce di per se’. La WM è possibilmente Ogni esperienza è plasmata da
guidata da un qualche sistema esecutivo contesti non coscienti (ad esempio
che effettua decisioni sulla base degli l’insieme delle nostre
obiettivi da raggiungere. convinzioni/conoscenze)

Tutte le WM sono caratterizzate da


competizione tra attori differenti che
cercano di accedere al palco.
Maggiore il contenuto di coscienza
richiesto dall’attore maggiore sarà la
L’attenzione ha un ruolo sua competitività
fondamentale: SOLO gli eventi
sotto i riflettori dell’attenzione
Sono strettamente COSCIENTI
Input, output e item ‘manipolati’ nella
WM devono essere consci

La Coscienza è la porta di
accesso ad una vasta
collezione di conoscenze
specializzate (memoria a
lungo termine, processi
automatici del linguaggio…)
Principali funzioni della coscienza

 Definition and Context Setting. Il sistema che sottende la coscienza, mettendo in relazione input globali
con i contesti nei quali opera, agisce per meglio definire gli input stessi rimuovendo possibili ambiguità.
Messaggi coscienti globali possono anche evocare contesti che a loro volta vincolano successive
esperienze coscienti.

 Adaptation and Learning. L’esperienza cosciente è necessaria per rappresentare e creare adattamento
ad eventi nuovi e significativi

 Editing, flagging and Debugging. I processori non-coscienti possono monitorare qualsiasi contenuto
cosciente e modificarlo se é consciamente segnalato come errore.

 Recruting and Control Functions. Obiettivi coscienti possono essere raggiunti ‘reclutando’ (processi atti
a raggiungere) sotto-obiettivi e sistemi motori (non coscienti) per eseguire il complesso di azioni fisiche e
mentali necessarie al raggiungimento dell’obiettivo cosciente.

 Prioritizing and Access-Control: I meccanismi attenzionali esercitano un controllo sia conscio che
inconscio su tutto ciò che diventerà esperienza cosciente: attraverso l’attenzione possiamo modulare la
priorità di accesso alla coscienza di contenuti specifici.
Baars 1998
Principali funzioni della coscienza

 Executive Function. quando i sistemi automatici non-coscienti non riescono a ‘prendere una decisione’ su
un punto di scelta (i.e. bivio mentre si guida l’auto), portarlo alla coscienza aiuta a reclutare ulteriori risorse
non-coscienti, allo scopo di prendere la decisione più corretta.

 Analogy-forming Function. I sistemi non-coscienti possono ‘cercare’ una corrispondenza parziale tra i
loro contenuti ed un messaggio conscio globalmente trasmesso. Una tale funzione é importante nella
rappresentazione di nuove informazioni, ossia quando nessun modello simile a tale input é presente nel
cervello.

 Metacognitive and Self monitoring Function. Attraverso la mental imagery ed il dialogo interno abbiamo
la possibilità di analizzare e controllare il nostro ‘funzionamento’ cosciente e non cosciente.

 Autoprogramming and Self-maintenance Function. I livelli più profondi del contesto in cui operiamo
possono essere considerati come un ‘self-system’, che lavora per il mantenimento della massima stabilità
del ‘sistema individuo’ di fronte ai cambiamenti di condizioni interne ed esterne al sistema. L’esperienza
cosciente fornisce a tale sistema informazioni utili al mantenimento della stabilità. Ad esempio replicando
più volte obiettivi desiderati, la coscienza può reclutare processori in grado di produrre soluzioni e quindi
riprogrammmare il sistema stesso.
Baars 1998

Potrebbero piacerti anche