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I SEGRETI NASCOSTI DELLA

MEMORIA

Scopri i segreti nascosti della memoria.


Impara come ricordare qualunque
informazione a lungo termine
solamente leggendo

www.iopassoiltest.it
INDICE
INTRODUZIONE

Capitolo 1
LE FONDAMENTA NEUROLOGICHE DELLE TECNICHE DI MEMORIA..............Pag 4

Capitolo 2
IL FUNZIONAMENTO DELLA NOSTRA MEMORIA..................................................Pag 7

Capitolo 3
I 3 PRINCIPI CARDINE DELLA NOSTRA MEMORIA................................................Pag 9

Capitolo 4
LE PRINCIPALI TECNICHE DI MEMORIA....................................................................Pag 12

Capitolo 5
TECNICA DEI LOCI CICERONIANI................................................................................Pag 14

Capitolo 6
IL WORKSHOP INTERATTIVO.....................................................................................Pag 16

Capitolo 7
METODO DI STUDIO........................................................................................................Pag 16

Capitolo 8
COME DEVO APPROCCIARMI PER LA LETTURA DI UN TESTO ........................Pag 20

Capitolo 9
TESTIMONIANZE DEL METODO IO PASSO IL TEST...............................................Pag 22

Capitolo 10
CONTATTI .........................................................................................................................Pag 25

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INTRODUZIONE

Prima di addentrarci nel vivo delle tecniche di memoria e della metodologia di


apprendimento rapido mi sembra doveroso fare una premesse molto importante…
Queste tecniche funzionano se hai la voglia di metterti in gioco e di comprendere i
meccanismi.

Non sono una sorta di bacchetta magica ma solo la svolta a tutte le problematiche
che finora hai vissuto a scuola, all’università o nello studio per il tuo aggiornamento
professionale (ancora sento gente che mi dice di aver finito di studiare perché si è
laureata, ma in una professione ad alto livello questo mi risulta davvero impossibile).

Nessuno ti ha mai insegnato un metodo per ricordare e questo perché diamo per
scontato che si impari studiando. La verità è che se non ti spiegano come non capirai
mai realmente come utilizzare la tua capacità di memorizzazione.

In questo manuale comprenderai le basi di funzionamento della tua memoria a lungo


termine, come funziona il tuo cervello e quali strategie in generale sono state
inventate per poterti aiutare a ricordare qualunque informazione leggendola una sola
volta. Lo so…leggere questo sembra magico ma capirai che ci sono delle solide basi
scientifiche che sottendono queste tecniche.

Quindi da qui in poi segui le indicazione e


se hai bisogno chiedici aiuto chiamando
800.552.000.

Facciamo ora un salto nel passato e


torniamo alle origini delle tecniche di
memoria.

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LE FONDAMENTA NEUROLOGICHE
DELLE TECNICHE DI MEMORIA
Dal momento in cui si sono scoperte le tecniche di memoria, dai testi antichi come il “De
Oratore” di Cicerone, “Mnemotecniche” di Giordano Bruno o dagli studi condotti da Leibniz, ci si
è chiesti come funzionassero queste tecniche, perché erano così efficaci, se il fatto che loro
avessero questa straordinaria memoria dipendesse solo dalle loro capacità mentali innate
oppure se ci fosse qualcosa che la scienza potesse dirci riguardo al funzionamento di queste
tecniche ed al funzionamento della nostra memoria.

Premettendo che sul funzionamento del nostro cervello e di come funzioni perfettamente la
memoria ci sono ancora cose che dobbiamo ancora capire, possiamo però ritenere attraverso
alcune scoperte scientifiche, che le tecniche di memorizzazione hanno una base di
funzionamento dimostrata e solida, questo significa che non solo funzionano all’atto pratico ma
anche dal punto di vista neurologico.

Questo ci teniamo a specificarlo perché noi italiani abbiamo molta diffidenza in quello che è
nuovo e migliorativo, ma soprattutto, nel momento in cui le tecniche di memoria vengono
proposte solo come uno strumento per facilitare tantissimo lo studio e un modo per velocizzarlo,
facciamo fatica a crederlo perché pensiamo che per ottenere dei risultati nell’apprendimento
l’unico modo sia faticare ore e ore, ripetere in modo noioso fino allo sfinimento e che non esista
altro metodo all’infuori di questo.

Ripetere ad alta voce per curare l’aspetto espositivo è utile, ma la ripetizione non utilizza i
principi neurologici che la nostra memoria a lungo termine sfrutta per sedimentare le nozioni.

Gli studi scientifici che danno valenza alle tecniche di memoria partono da Wilder Penfield negli
anni ‘50, famoso neurologo canadese che fu il primo a scoprire, tramite stimolazione elettrica di
una parte della neocorteccia di un suo paziente, che fosse possibile andare a ripescare un
ricordo in modo molto dettagliato accaduto svariati anni prima.

Questo iniziò a dimostrare una cosa che ogni esperienza che noi viviamo viene immagazzinata
come ricordo e sussiste nella nostra mente in modo indelebile, come se la nostra memoria fosse
perfetta, il problema che allora ci presentò Penfield non riguarda il fatto che alcune cose le
dimentichiamo per sempre o che alcuni di noi non abbiano memoria ma che non sappiamo come
andare a depositare le informazioni e quindi il recupero risulta complicato!

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La cosa straordinaria era che inconsciamente Cicerone, Quintiliano, Giordano Bruno, Pico della
Mirandola e Leibniz, avevano capito come dare ordine all’esperienza, cioè ai ricordi, al fine di
poterli recuperare più velocemente e con estrema facilità.

Ma la scoperta che va a dare una sferzata indelebile a questo discorso fu quando Eric Kandel nel
1991 si rese conto che la stimolazione dei neuroni tramite le nostre esperienze, portasse al
rilascio di neurotrasmettitori Glutammato, i quali a loro volta sono responsabili dell’eccitazione
dei recettori NMDA che portano di conseguenza all’attivazione di processi intracellulari che
mettono in funzione le proteine-Chinasi le quali favoriscono la genesi di nuove sinapsi, quindi
esperienze più forti.

Allora tutto questo come si collega ad uno dei principi fondamentali della nostra memoria cioè
che si basa su fantasia, creatività, emozioni?

Il collegamento con le emozioni sta nel fatto che l’ippocampo e l’area del nostro cervello che
viene stimolata dalle emozioni più forti ed è la stessa area del cervello che è adibita al ricordo
delle esperienze a lungo termine.

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Eccola una prima basilare ma potente spiegazione, le nostre emozioni stimolano la stessa area del
nostro cervello dedicata al ricordo, quindi un’emozione crea una nuova esperienza e questa nuova
esperienza genera nuove sinapsi, ed in realtà anche RNA messaggero responsabile della sintesi
proteica e di variazioni indelebili del nostro DNA.

Ma il fatto che le emozioni creassero delle tracce indelebili all’interno del nostro cervello lo
sapevamo già, bisognava solo capire come fossero collegate con le creazioni di nuove esperienze
e quindi nuovi ricordi.

Fonte pubblicazione scientifica


http://www.cell.com/neuron/fulltext/S0896-6273(17)30087-9

Capito questo processo, è possibile applicare queste strategie per memorizzare qualsiasi
informazione a lungo termine e senza sforzi

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IL FUNZIONAMENTO DELLA
NOSTRA MEMORIA
Possiamo considerare la memoria da due punti di vista: temporale e sensoriale. Il primo si
riferisce alla durata delle informazioni nel tempo, mentre il secondo si riferisce al senso
predominante con cui l'informazione viene registrata.

La memoria temporale può essere divisa in tre categorie: breve termine, memoria di lavoro e
lungo termine.

La memoria a breve termine ci permette di ricordare le informazioni per pochi secondi,


1 come quando ci viene comunicato un numero di telefono e lo ripetiamo automaticamente.
se non lo scriviamo immediatamente o siamo distratti, lo dimentichiamo.

La memoria di lavoro ci consente di ricordare le informazioni per un paio di giorni al


2 massimo, gestisce massimo 7+/-2 pacchetti di informazioni contemporaneamente ed è
fondamentale per la gestione dei processi meccanici.

La memoria a lungo termine ci permette di ricordare le informazioni ogni volta che ne


3 abbiamo bisogno e diventa parte del nostro bagaglio culturale.

Dal punto di vista sensoriale, tutto ciò che ricordiamo è stato registrato attraverso i nostri
cinque sensi. Quindi possiamo suddividere la nostra memoria in: visiva, uditiva e
cinestesica (cioè tattile, olfattiva e gustativa).

MEMORIA VISIVA

La memoria visiva è dominante, infatti la lingua della nostra mente non è quella che scritta come
erroneamente si pensa ma è quella delle immagini. Ricordiamo il mondo attraverso le immagini,
anche quando siamo adulti.

La maggior parte delle persone ricorda più facilmente la fisionomia o il volto di una persona che il
suo nome, la memoria visiva ci consente di ricordare le immagini reali ma anche quelle costruite
dalla nostra mente.

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MEMORIA UDITIVA

La memoria uditiva è legata ai suoni. Tutto quello che ascoltiamo può essere registrato e a distanza
di tempo, richiamando mentalmente quel suono, torneremo all'istante nel momento in cui lo abbiamo
sentito.

MEMORIA CINESTETICA

La memoria cinestetica è quella legata alle sensazioni che proviamo attraverso il contatto tra
gli oggetti e la nostra pelle. Molte volte rievocare episodi passati o emozioni lontane
semplicemente toccando un oggetto. Assaggiando un cibo, possiamo ritornare con la mente ad
avvenimenti del passato. Le informazioni che acquisiamo attraverso il canale olfattivo giungono
direttamente al cervello senza essere rielaborate razionalmente. Possiamo ricordare qualcosa o
qualcuno semplicemente sentendo un profumo o un odore.

Oltre a queste, esistono altri 2 tipi di memoria, la memoria procedurale, che è legata ai
movimenti, ci permette di fare cose meccanicamente, senza pensare consapevolmente a
come dobbiamo muovere il nostro corpo. Ad esempio, camminare, guidare o fare qualsiasi
cosa che abbiamo interiorizzato al livello inconscio. Il secondo tipo di memoria è quella
Dichiarativa esplicita, che incamera le nozioni che noi apprendiamo da un testo o tutto
quello che riguarda la conoscenza di schemi e concetti non vissuti ma appresi teoricamente.
Tutti i principi visti sopra, possono essere messi in atto per favorire l’acquisizione delle
conoscenze in questo tipo di memoria.

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I 3 PRINCIPI CARDINE DELLA
NOSTRA MEMORIA
Ci sono dei principi di base che vanno seguiti se vogliamo creare un processo di memorizzazione
che stimoli la sedimentazione a lungo termine di nozioni ed informazioni specifiche (numeri,
formule, termini tecnici, termini scientifici, parole di lingua straniera).
Parliamo dell’aspetto visivo, associativo e quello che riguarda la fase creativa del processo di
memorizzazione.

ASSOCIATIVA

La memoria umana è naturalmente associativa, collegando nuove informazioni a esperienze


passate o concetti conosciuti. L'Associazione Mnemonica sfrutta questo principio, creando
connessioni significative tra ciò che si sta memorizzando e concetti familiari.

CREATIVA

La creatività è cruciale nella memorizzazione. Immagini mentali vivide rendono


l'informazione più memorabile. La Visualizzazione sfrutta la creatività,
migliorando la memorizzazione attraverso immagini mentali elaborate.

VISIVA

La memoria visiva è potente. Le informazioni visive sono più facili da ricordare rispetto a testi o
informazioni verbali. La Visualizzazione e l'uso di supporti visivi organizzano e potenziano la
memorizzazione di informazioni complesse.

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Integrare questi principi nei processi di apprendimento migliora la capacità di memorizzare e la
velocità di richiamo delle informazioni. La creatività, la visualizzazione e l'associazione con concetti noti
rendono il processo di memorizzazione più efficace e coinvolgente.

EMOZIONI E MEMORIA

Le emozioni sono la base del processo di memorizzazione, questo spiega perché ricordiamo cose
apparentemente insignificanti che hanno suscitato forti emozioni. L'associazione tra emozioni e
memoria evidenziano l'importanza del coinvolgimento emotivo quando si vuole memorizzare
qualcosa.

Tutto questo si può concretizzare nel METODO PAV

PAV (PARADOSSO, AZIONE, VIVIDO)

Paradosso: Crea situazioni insolite per suscitare l'attenzione.


Azione: Coinvolgiti emotivamente immaginando situazioni dinamiche.
Vivido: Visualizza in modo vivido, coinvolgendo tutti i sensi, utilizzando la sinestesia.

L'uso di questa tecnica migliora la capacità di memorizzare informazioni a lungo termine senza
sforzi eccessivi, sfruttando appieno la potenza della nostra memoria e le emozioni coinvolte nel
processo.

Sicuramente molto più facile da applicare se ti viene fatto vedere come, rispetto a cercare di
applicarla dopo averla letta da un manuale scritto. Per questo invitiamo chi ci segue a partecipare
ad i nostri workshop gratuiti in cui si testano insieme le strategie di memorizzazione e si capisce
cosa funziona e cosa non ci fa ottenere risultati nel processo d’apprendimento.

Se vuoi partecipare ad uno dei prossimi in programma, contattaci al 800.552.000

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LE PRINCIPALI TEC NICHE DI
MEMORIA

Ci sono ormai una serie di tecniche di memoria che sono più conosciute e di cui si è sentito
parlare… eccone qui alcune. Premetto che tutto il mondo delle tecniche di apprendimento non si
riduce a quello che leggerai di seguito, questo sono solo un sunto. Applicare tecniche di
memoria e di apprendimento rapido è qualcosa di molto più efficace e strutturato ma come
dicevamo prima, spiegare in un manuale tutto ciò è molto complicato. Darti modo di provarle
queste tecniche ti consentirebbe di renderle estremamente più semplici da capire e più facili da
applicare.

PALAZZO DELLA MEMORIA (O METODO DEI LOCI)

Questa tecnica coinvolge l'associazione di informazioni con luoghi fisici. Immagina di


camminare lungo una percorso che hai fatto spesse volte nella tua vita e di associare ad ogni
punto di riferimento dello stesso dei concetti specifici. Spesso viene sostituito il percorso con le
stanze all’interno di una casa o appartamento che conosci già molto bene.

CONVERSIONE FONETICA DI LEIBNIZ:

Questa tecnica ideata da Leibiniz, filosofo Razionalista della metà del 1600 è la strategia che
consente di trasformare i numeri in immagini estremamente visualizzabili. Ti avverto che
sembra una delle più macchinose da applicare e quella meno efficace ma con una giusta dose
di allenamento diventa l’unico modo per poter ricordare i dati numerici in maniera indelebile e
con grandissima sicurezza. Consiste nell’associare ad ogni numero un suono fonetico, e poi
giocare con la visualizzazione.

MAPPE MENTALI

Le mappe mentali sono rappresentazioni visive di concetti e informazioni, spesso create


sotto forma di diagramma con una struttura a rami. Questa tecnica aiuta a organizzare e
connettere le informazioni in modo visuale, facilitando la memorizzazione e il ricordo di
concetti complessi. Tutto il resto sulle mappe mentali è già ampiamente spiegato nel book
che abbiamo creato appositamente che ti consiglio di leggere e di richiederci se non avessi
ancora avuto modo di leggerlo.

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LA TECNICA DEL PAV (PARADOSSO, AZIONE, VIVIDO

Utile per ricordare velocemente e immagazzinare informazioni nella nostra mente senza scriverle,
che sta per Paradosso, Azione e Vivido.

L'obiettivo è sempre quello di suscitare un’emozione. Importantissimo immaginare la situazione


utilizzando la sinestesia, ovvero il coinvolgimento contemporaneo di tutti i diversi canali
sensoriali. I pubblicitari conoscono molto bene questo meccanismo e dal momento che il loro
obiettivo è quello di indurre a ricordare i nomi dei prodotti da loro reclamizzati, non parlano più
delle caratteristiche specifiche del prodotto, ma puntano solo a suscitare un’emozione. Anche tu
associando un’emozione all’informazione che vuoi memorizzare puoi sendimentarla a lunghissimo
termine nella tua memoria.

Ci rendiamo conto che questa è un’infarinatura e che essenzialmente riuscire ad applicare tutto
questo da soli risulta a primo impatto molto complicato, queste sono tecniche che bisogna
applicare, non sapere semplicemente come funzionano teoricamente e come tutte le cose
meccaniche, si imparano praticandole.

Pensa a questo…hai imparato a guidare la macchina o andare in bicicletta, leggendo un libro o


facendo pratica?

Questo è il motivo per il quale nel corso “Io Passo il Test” dedichiamo 51 ore di formazione live
ad insegnarti come capire, mettere in pratica e far diventare parte integrante del tuo metodo di
studio tutte le tecniche di memoria che da Cicerone ad oggi sono state inventate. Una volta
intrapresa la formazione, l’utilizzo di queste strategie sarà per te normale.

Dato che sei arrivato fin qui voglio premiarti spiegandoti più nel dettaglio la tecnica dei Loci di
Cicerone

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LA TECNICA DEI LOCI
IMPARANDO TALE STRATEGIA CAPIRAI COME:

La tecnica dei "loci ciceroniani" nota ai più come il "Palazzo della Memoria” fu inventata da Marco
Tullio Cicerone (106a.c-43a.c.) giurista e retore della Roma Repubblicana. Giunge a noi con il suo
manuale dedicato all’ars oratoria il “De Oratore” nel quale ci spiega come dal suo punto di vista per
un oratore fosse fondamentale memorizzare un discorso che doveva essere tenuto in pubblico.
Questa strategia sfrutta l'associazione di informazioni con luoghi fisici o "loci" per migliorare la
memorizzazione e il recupero delle informazioni.

Ecco come funziona la tecnica dei loci ciceroniani:

Selezione dei Loci (Luoghi): Inizia scegliendo una serie di luoghi familiari e facilmente
immaginabili. Questi potrebbero essere stanze della tua casa, percorsi quotidiani, o qualsiasi luogo
che conosci bene. Non inventarli, utilizza un percorso che già conosci, inventare ti può portare a
perdere molto tempo e anche farti dimenticare in futuro quello che hai memorizzato.

Associazione con Informazioni: Immagina di camminare attraverso questi luoghi e associa ad ogni
“Locus” un’informazioni specifica che vuoi ricordare, di solito si utilizzano delle parole chiave dato
che l’obiettivo di questa tecnica è farti ricordare il flusso delle informazioni associate o un discorso.
Queste informazioni possono essere concetti che devi memorizzare, parti di una presentazione, o
qualsiasi altra cosa.

Creazione di Immagini Vivide: Rappresenta le informazioni come immagini vivide nei luoghi
selezionati. Più l'immagine è insolita, stravagante o vivida, più è probabile che la ricordi. Ad esempio,
se devi ricordare una lista della spesa, visualizza un oggetto rappresentativo di ogni elemento.

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Segui il Percorso Prestabilito: Quando devi richiamare le informazioni, immagina di percorrere il
percorso mentale attraverso i luoghi che hai selezionato. Raccogli le informazioni visualizzate in
ogni luogo mentre procedi.

Rivivi il Processo: Pratica regolarmente l'uso di


questo percorso mentale. Rivivere il processo
aumenterà la tua familiarità con i “Loci” e le
informazioni associate, migliorando la tua capacità
di richiamare le informazioni quando ne hai
bisogno.

È particolarmente utile quando si deve


memorizzare una sequenza specifica di
informazioni, come una presentazione o una lista di
elementi, maggiormente i punti chiave di un
discorso.

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IL WORKSHOP INTERATTIVO
Capisco che apprendere una tecnica di memoria tramite un ebook può risultare complesso. Per
questo motivo, ho creato un workshop interattivo. Durante la lezione avrai l'opportunità di:

1. Sperimentare attivamente le tecniche di memoria con me.


2. Analizzare insieme le tue esperienze e chiarire dubbi.
3. Provare le tecniche di memoria in un ambiente guidato e collaborativo.

PERCHE' PARTECIPARE AL WORKSHOP ?

Questo workshop ti offre un'esperienza pratica per


comprendere appieno e padroneggiare le tecniche di
memoria dei "loci ciceroniani". Sarà un percorso
interattivo in cui potrai mettere in pratica quanto
imparato e ricevere supporto diretto.

Vuoi rendere la tua esperienza di apprendimento


un'esperienza memorabile??

Partecipa al workshop e scopri come il Palazzo della


Memoria può trasformare il tuo modo di
memorizzare informazioni!

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METODO DI STUDIO

Le tecniche di memoria sono essenziali per apprendere, ma anche avere un metodo di studio
efficace è di vitale importanza per lo studio.

Perciò vediamo alcuni principi fondamentali per sviluppare un metodo di studio efficace:

QUANDO SINTETIZZI UN CONCETTO IN UN FOGLIO, ESATTAMENTE, COSA FAI?

Se ti sei trovato a preparare un esame, un’interrogazione o una presentazione di vendita per i


tuoi clienti, sai che memorizzare velocemente le informazioni e ricordarle nel lungo periodo è
qualcosa di dannatamente complesso.

Esistono 3 grandi categorie di errori che le persone commettono quando si approcciano allo
studio:

1 Errori legati alla gestione del testo.

2 Errori legati al contesto in cui avviene l’apprendimento.

3 Errori legati ai fattori di disturbo.

Oggi ci occupiamo dei primi: gli errori legati alla gestione del testo.

Di cosa sto parlando?

Della sottolineatura

Del riassunto

Della ripetizione meccanica

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La sottolineatura è tra le pratiche più utilizzate per evidenziare nel testo i contenuti
importanti.

Spesso l’impegno e il tempo profusi per l’attività di sottolineatura possono rivelarsi del tutto
persi se si considera che a volte ci si sofferma su un passaggio del testo che potrebbe essere
inglobato in un capitolo successivo magari anche con elementi di approfondimento più
dettagliati!

In questo caso la sottolineatura si trasforma in una inutile perdita di tempo. Purtroppo, ci è stato
insegnato che per memorizzare un argomento bisogna sottolineare i momenti più significativi.
Niente di più sbagliato!

Oltre alla perdita di tempo corri il serio rischio di ritrovarti di fronte a interi periodi sottolineati in
cui non è più possibile distinguere tra ciò che è importante e ciò che non lo è.

La sottolineatura, specie se praticata in modo maniacale, è indice di scarsa sicurezza, è un modo


per tentare di catturare contenuti di cui non si è certi di avere padronanza.

Non facilita affatto la selezione delle informazioni chiave, ma al contrario, aumenta il carico
delle cose da ricordare.

Rivelandosi di fatto, del tutto inutile.

La situazione si complica ulteriormente


quando prendi l’abitudine di
sottolineare con molti colori diversi.

L’effetto che ottieni è quello di studiare


su un testo molto disordinato e per
niente chiaro, pieno di segnali non
riconducibili ad alcun significato.

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Ma veniamo al Re degli errori nello studio: il RIASSUNTO!

Il riassunto rappresenta per molti studenti una modalità di apprendimento estremamente


rassicurante.Per molti, infatti, l’idea di rielaborare i contenuti è il modo più efficace per
assimilarli. Ma le cose non stanno esattamente così..

Il riassunto, in realtà, è uno strumento estremamente ingannevole, perché non solo non
garantisce il ricordo di quello che si è sintetizzato, ma anche perché richiede l’avvio di un nuovo
processo di apprendimento per lo studio del testo rielaborato.

Il tutto conduce ad una conclusione molto poco incoraggiante: una clamorosa perdita di tempo
e una scarsa assimilazione dei contenuti. Lo stesso principio vale per la famosa “ripetizione
meccanica”.

Leggere e ripetere un testo per


memorizzarne i contenuti è un
altro dei metodi più utilizzati e
diffusi tra gli studenti dalla prima
media in poi.

In verità la natura meccanica di


questa modalità rende molto poco
vivace l’approccio con il testo in
quanto non sollecita le capacità di
lettura critica dello studente che si
basa sulla memorizzazione di
parole utilizzate dagli autori senza
produrre proprie argomentazioni
rispetto alle tematiche proposte.

Ripetere come un automa non ti fornirà mai alcun contributo alla tua crescita personale, sia
nel caso in cui studi per superare un esame, sia quando ti trovi a studiare per conto tuo un
argomento che ti appassiona.

Nella prossima pillola analizzeremo un’altra serie di cattive abitudini degli studenti (e non
solo).

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COME APPROCCIARSI ALLA
LETTURA DI UN TESTO
Hai mai provato quella sensazione di frustrazione, mentre leggi e rileggi, in cui cerchi di
sottolineare ogni possibile dettaglio e alla fine ti rendi conto di aver sprecato tempo ed energia
per non ricordare praticamente niente?

Molto spesso, ci ritroviamo in questa situazione, ma c'è il modo per superare questa inefficienza.
Ti dico subito che questo non dipende dalla tua genetica o scarsa concentrazione ma da un modo
sbagliato con cui approcci alla lettura del testo e che non ti consente di essere efficace.

Ecco alcuni consigli che ti aiuteranno a studiare un testo in modo veloce ed efficace:

Inizia con una lettura completa: La prima cosa da tenere a mente è che alla prima lettura, il
tuo cervello non catturerà mai più del 40% delle informazioni presenti nel testo. Pertanto, è
controproducente sottolineare tutto alla prima lettura senza avere una comprensione chiara
del testo;

Lascia che la tua mente si faccia un'idea generale di cosa stai leggendo;

Evita di evidenziare prematuramente, anche se pensi che alcune informazioni siano


importanti. Evidenzia solo quando hai capito i concetti che ti sta spiegando il manuale;

Esplora il testo nel dettaglio durante una seconda lettura: appena finita la lettura iniziale,
del capitolo e non di tutto il manuale è il momento di esplorare il testo nel dettaglio.

Cerca di capire le informazioni specifiche presenti nel libro e sottolinea solo ciò che ritieni
davvero rilevante.

Concentrati sulle parole chiave e sulle frasi che ti richiamano immediatamente il concetto.

È meglio evidenziare poche parole ben scelte piuttosto che frasi lunghe e complesse, che
possono rendere la memorizzazione più difficile.

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Mantieni la semplicità: Evita di utilizzare una varietà di evidenziatori di colori diversi. Questo
può portare a confusione. Scegli un solo colore, preferibilmente uno che ti rilassi, come il blu,
poiché può aiutarti a mantenere alta la concentrazione.

Memorizza in modo intelligente: Evita di ripetere ad alta voce o di fare riassunti troppo
dettagliati. Applica invece le Mappe Mentali e le tecniche di memoria che ti consentono di
sedimentare in modo attivo le informazioni nella tua testa.

L’utilizzo di metodi tradizionali richiedono tempo ed energia e possono non essere efficaci per la
memorizzazione. La ripetizione ad alta voce, ad esempio, attiva di più la "memoria di lavoro” che è
una forma di memoria a breve termine e non è adatta per la memorizzazione a lungo termine.

Perciò, la prossima volta che affronti un testo, segui questi consigli.

Leggi prima per ottenere una visione d'insieme, poi torna indietro per evidenziare solo ciò che è
veramente rilevante e, infine, utilizza le tecniche di memoria e le mappe mentali per assicurarti di
mantenere le informazioni nella tua mente in modo efficace.

Studiare in modo efficiente non significa solo risparmiare tempo, ma ottenere risultati migliori.

Se utilizzerai tutto quello che hai letto


in questo book, noterai un notevole
miglioramento dei tuoi risultati
nell’apprendimento di qualunque
nuovo testo, esame o informazione.

Continuare a lavorare invece come


hai sempre fatto, purtroppo ti
assicura solo una cosa, di continuare
ad ottenere i risultati che hai visto
finora.

Per appendere e comprendere meglio tutto quello che hai letto nel book,
partecipa al prossimo workshop gratuito.

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RECENSIONI

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RECENSIONI

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RECENSIONI

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CONTATTI
Se vuoi approfondire non esitare a contattare la scuola di formazione “Io Passo il Test”
tramite la mail: info@iopassoiltest.it o a chiamare il numero verde 800552000.
Ti verrà data la possibilità di provare ad applicare le tecniche in una formazione live e potrai
chiarire i tuoi eventuali dubbi in merito a quanto che hai letto in questo book.
Prima di salutarci ti dico 3 cose:

1. Applica quello che hai letto e buttati, sbagliando imparerai

2. Segui le indicazioni per ottenere il massimo del risultato

3. Chiedici aiuto e contattaci, sarà per noi un piacere chiarire i tuoi dubbi.

Albert Einstein diceva: “folle è colui che crede di ottenere risultati diversi, facendo sempre
le solite cose”. Quindi non aspettare di diventare bravo per mettere in pratica quello che hai
letto, si diventa bravi facendo.

WWW.IOPASSOILTEST.IT

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BONUS
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un regalo per TE!

Partecipa gratuitamente al nostro workshop gratuito sulle mappe mentali 2 ore di vera formazione
sull’apprendimento rapido nel quale scoprirai:

• Che cosa sono le mappe mentali e perché sono così efficaci

• Il funzionamento della nostra memoria

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