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sommario
in primo piano 13 Servizio Biblioteca 19 Attività Internazionali 27 rassegna stampa
2 cronaca Ivan Mosca, il ricordo di un MONTENEGRO / Nasce una storia e cultura
fratello nuova Gran Loggia attualità DIREZIONE, REDAZIONE
Indagine Woodcock: “Nessun
indagato è del Grande Oriente” I duecento anni di Giuseppe
NEW YORK / Il Grande AMMINISTRAZIONE:
Oriente attraversa l’oceano
Corte Europea: Condanna Garibaldi 38 “Scrivo dunque sono”
dell’Italia a favore della Via di San Pancrazio, 8
Pascoli era Massone Concorso Guido D’Andrea 00152 Roma
Massoneria
Indagine Catanzaro: la Tel. 06 5899344
trasparenza paga 17 Manifestazioni
22 attività Grande 39 anniversari Fax 06 5818096
SIRACUSA / Conferenza della Oriente d’Italia www.grandeoriente.it
12 Equinozio d’autunno Loggia “Archimede” Ultime dal Vascello
XX Settembre TARANTO / Convegno della Notizie dalla Comunione
Loggia “Pitagora” E-MAIL:
erasmonotizie@grandeoriente.it
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cronaca cronaca
5 giugno 2007
8 giugno 2007
5 giugno 2007
in primo piano
6 giugno 2007
Nel 2004 nasce la Gran Loggia unita tradizionale con Piazza e Lazzeri
bia origine e natura. In questi casi i magistrati hanno certo PRESIDENTE - Il Ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha
il diritto e il dovere d’intervenire. facoltà di rispondere.
Ma, se sono esistiti massoni e logge massoniche che hanno CLEMENTE MASTELLA, MINISTRO DELLA GIUSTIZIA - Signor Pre-
commesso reati, essere massoni non è di per sé reato. Il mo- sidente, sarei tentato di dire: faccio quanto mi è consentito dalle
dello di struttura associativa che caratterizza la massoneria – norme, non è che posso andare al di là di esse. Devo dire, in ve-
ma che si ritrova anche altrove – è stato definito dai socio- rità, che le doglianze avanzate dall’onorevole Barani sono un po’
logi come quello non di una società segreta ma di una società generiche da questo punto di vista, perché non è che rinvenga
che (non importa se a torto o a ragione) si afferma detentri- l’indicazione concreta e specifica di comportamenti giudiziari che
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1 giugno 2007
2 giugno 2007
5 giugn
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o 2007
2007
1 giugno
DISCRIMINAZIONI
Massoneria, fa giurisprudenza
la sentenza sul “caso Marche”
La Corte europea applica lo stesso giudizio a proposito del Friuli
La sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sul “ca- ne delle discriminazioni. Da Strasburgo arriva un messaggio
so Marche”, a proposito della vecchia legge che discrimina- forte nei confronti non solo delle Regioni, ma anche dei Co-
va i diritti civili degli iscritti alla Massoneria in riferimento muni. La nostra battaglia ricade su tutti i cittadini, associa-
agli incarichi pubblici, continua a far scuola. Ricalcando la zioni cattoliche comprese, anche perché quando si pone una
stessa sentenza del 2001 emessa sul caso delle Marche, la questione relativa a una appartenenza o non appartenenza,
Corte europea nei giorni scorsi ha condannato per una se- si afferma una immagine negativa della associazione stessa”.
conda volta lo Stato italiano perché ha tollerato la legge re- Questo caso conferma che la sentenza sulle Marche ha fat -
gionale del Friuli Venezia Giulia. La Regione a Statuto Spe- ta da apripista nei diritti civili?
ciale aveva stabilito che per le nomine a cariche pubbliche “Sì, lo diciamo senza trionfalismi, ma soddisfatti. Le Marche
c’era l’obbligo di dichiarare l’eventuale appartenenza ad as- hanno una grande tradizione nel diritto costituzionale, pen-
sociazioni massoniche (le Marche chiedevano di dichiarare siamo solo al fratello Giovanni Conti, già membro della log-
la “non appartenenza”). Il ricorso alla Corte europea è sta- gia di Montegranaro e da noi ricordato di recente anche co-
to fatto dalla Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Pa- me vicepresidente della Costituente”.
lazzo Giustiniani, ricalcando il ri-
corso fatto sulle Marche (l’accusa
principale era la violazione degli
articoli 14 e 11 della Convenzione
dei diritti dell’Uomo). La Corte, per
sei voti contro uno, ha dato ra-
gione alla Massoneria italiana.
Soddisfatto Gustavo Raffi, Gran
Maestro della Massoneria del
Grande Oriente d’Italia: “E’ stato
riaffermato il diritto – commenta
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20 giugno 2007
Le finalità della Massoneria regolare sammarinese sono quel- Fa fede a ciò il fatto che con la massima trasparenza e visi-
le comuni a tutte le massonerie regolari del mondo, cioè bilità il Gran Maestro della SGLRSM, attualmente me medesi-
quelle di divulgare i principi di Libertà, Uguaglianza, Frater- mo, debba essere persona che possa e debba intervenire
nità e Tolleranza tra i cittadini del mondo, al di sopra e nel pubblicamente, qualora occorra, rispondendo alle domande
pieno rispetto delle diversità politiche e religiose, in e ai quesiti posti dalla società sammarinese circa la
conformità alle Istituzioni dello Stato della Re- storia, i princìpi e le finalità della Massoneria
pubblica di San Marino, propugnando i del Titano.
valori di libertà e laicità propri della Guarda caso, a parte noi, nessun altro
Massoneria universale. presunto Massone delle, da voi cita-
Lo scopo della nascita della Sere- te, Logge IRREGOLARI operanti nel-
nissima Gran Loggia della Repub- la Repubblica di San Marino, ha
blica di San Marino, da me gui- avuto il buon gusto di apparire
data, dopo la scomparsa del con smentite e dichiarazioni
primo Gran Maestro, Prof. Fe- pubbliche quando è stato intac-
derico Micheloni, è stato quel- cato il buon nome della Masso-
lo di ovviare alla crescita di neria Universale, difendendo an-
presunte logge massoniche ir- che gli affiliati alla propria realtà.
regolari che fregiandosi della Come mai questo non succede?
denominazione “Massoneria”, Non sarà forse vero, come noi so-
perseguivano solo obiettivi affari- spettiamo da tempo, che queste
stici, oscurando il buon nome, i prin- presunte Logge IRREGOLARI, non ab-
cipi ed i nobili ideali della massoneria biano iscritti residenti in territorio sam-
universale. marinese, bensì solo loschi individui che
Noi non sappiamo chi opera all’interno di quel- vengono a San Marino per nascondere i loro mi-
le Logge Irregolari e neanche quali scopi perseguano, poi- sfatti dalla terra di origine?????? Una cosa è certa: duran-
ché ci riferiscono siano composte da tutti, tranne che da cit- te la mia Gran Maestranza, io mi impegnerò con tutte le for-
tadini o residenti nel territorio sammarinese, che abbiano a ze affinché nessun truffatore o uomo di malaffare offuschi il
che fare con la storia, le tradizioni, gli usi e costumi propri buon nome della vera Massoneria Universale, cioè di quella
della nostra terra. REGOLARE, sotto la bandiera della Repubblica di San Mari-
La Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino è no.
la più importante istituzione presente nella nostra Repubbli- Voglio far presente infatti che la Costituzione della
ca, poiché dal 2003 ad oggi ha ricevuto i riconoscimenti da S.G.L.R.S.M. impedisce che qualsivoglia cittadino di altro
parte delle Gran Logge Regolari di tutti i paesi del mondo paese, al di fuori di quelli residenti nella Repubblica di San
(circa 100), con le quali intrattiene rapporti di fraterna ami- Marino, possano affiliarsi alla nostra Istituzione Massonica.
cizia. Gli appartenenti alla Massoneria sammarinese sono uomini li-
in primo piano
Pur non essendoci alcuna incompatibilità, la S.G.L.R.S.M. ha beri che appartengono a tutte le classi sociali, impegnati e
scelto in questi anni di non accettare nelle sue fila uomini con operanti nella società civile come professionisti rispettosi
importanti cariche pubbliche per non essere tacciata di iden- delle Leggi vigenti nel territorio sammarinese.
tificarsi con l’uno o l’altro schieramento politico. Pertanto i nostri iscritti, alla luce del sole, vivono e lavorano
La Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino nella comunità sammarinese e sono conosciuti nel territorio
agisce ed opera nella RSM nella più ampia visibilità e tra- come liberi ed onesti contribuenti e cittadini esemplari.
sparenza, alla luce del sole e senza aver mai nascosto ad al- Italo Casali
cuno i propri obiettivi e le proprie finalità. Gran Maestro
I duecento anni di
Giuseppe Garibaldi
Il 3 luglio 1907 il Grande Oriente d’Ita-
lia celebrava il primo centenario della
nascita del Gran Maestro Giuseppe Ga-
ribaldi con una grande commemora-
zione al Teatro Adriano di Roma. Ora-
tore ufficiale fu Ernesto Nathan, da lì a
poco eletto sindaco di Roma dopo es-
sere stato anch’egli Gran Maestro.
Cento anni dopo, nello stesso giorno,
il Grande Oriente d’Italia torna a ricor-
dare Giuseppe Garibaldi con un even-
to pubblico nel parco di Villa ‘Il Va-
scello’, sede nazionale della Massone-
ria italiana.
COMMEMORAZIONE UFFICIALE
Con l’allocuzione del Gran Maestro Gustavo Raffi che chiude le celebrazioni.
ALTRE SU GARIBALDI I
REGGIO CALABRIA – La loggia reggina “Giuseppe Garibaldi” (1213) organizza il 30 giugno una giornata di celebrazioni alla pre-
senza del Gran Maestro Gustavo Raffi.
Il programma prevede, in mattinata, la visita del Gran Maestro al mausoleo di Sant’Eufemia d’Aspromonte dove sono conser-
vati cimeli dell’epopea garibaldina e alcune foto d’epoca. Qui sopravvive, custodito con grande cura, il pino al quale Garibal-
di si appoggiò dopo essere stato ferito.
Nel pomeriggio, al Cine Teatro Siracusa, sono previsti un concerto e una mostra di beneficenza, insieme a un convegno su
“Garibaldi, riscatto nazionale, emancipazione sociale, fratellanza universale”. Introdotti dal consigliere dell’Ordine Giuseppe
Lombardo, docente di Lingua e Letterature Angloamericane all’Università di Messina, intervengono gli storici Giuseppe Caridi
in primo piano
e Santi Fedele, entrambi dell’Università di Messina, e il Grande Oratore Aggiunto Bent Parodi, scrittore e saggista. Il Gran Mae-
stro Raffi chiude i lavori.
FIRENZE - Grande concerto in piazza della Signoria la sera del 4 luglio per i duecento anni di Giuseppe Garibaldi. L’iniziativa
è delle logge fiorentine del Grande Oriente d’Italia che hanno affidato l’esibizione alla Filarmonica di Firenze “Gioacchino Ros-
sini”. Ricco il repertorio in programma, con l’Inno di Garibaldi e musiche di Baccalari, Verdi, Malando, Morricone, Meinhold-
Egidius, Jones - Edelman, Badelt, Beethoven, Stafford Smith (Inno Nazionale Americano per l’Independence Day). L’Inno Na-
zionale italiano apre e chiude il concerto.
fu soprattutto un “massone operativo”, ca- Il fratello Abramo non compariva tra i re- draccolo seguì a lungo all’estero Ivan Mo-
pace di trasferire la sua ricerca esoterica latori “ufficiali” della serata perché, come sca, aiutandolo a diffondere i suoi scritti e
nell’arte dei suoi quadri, conosciuti a li- lui stesso ha dichiarato, il rapporto con i suoi insegnamenti fino in Sud America, e
vello internazionale e che sono esposti an- Mosca, ricco di sfumature e di comunica- una raccolta di questi, relativa a dieci se-
che al Rockfeller Center di New York. zioni dirette, non poteva essere esplicita- minari tenuti dal 1971 al 1994, sono stati
La serata è stata vissuta con trasporto dai to all’esterno. Pertanto aveva deciso che donati al Grande Oriente. Un’altro dono si-
presenti, attraverso il ricordo commosso dovesse restare, a sua firma, solo quel ri- gnificativo è stato fatto dalla figlia Wilma
di chi ha condiviso con lui vita e affetti. cordo-annuncio della morte che la “Mon- che ha consegnato, nelle mani del Gran
Sua filma Wilma ha raccontato come suo te Sion” aveva voluto che lui scrivesse. E Maestro, i collari del 32° e 33° grado del
padre riuscisse a trasformare ogni situa- così, com’era nato, fu inserito nel sito in- Rito Scozzese ed Accettato di Ivan Mosca,
zione in un incanto. “Eravamo a Villa Bor- ternet della loggia dov’è tuttora e che il da lui ricevuti da Robert Ambelain.
ghese – ha ricordato – e volevo a tutti i fratello Abramo ha letto integralmente nel Ha chiuso i lavori l’intervento del Gran
costi un palloncino, era rosso. Mio padre corso della serata. Maestro Raffi che ha parlato delle prime
mi chiese perché lo desiderassi e io risposi Al fratello Francesco Indraccolo è spetta- volte in cui vide Mosca, delle impressioni
che volevo vedere il mondo colorato. Al- to invece il compito di far rivivere lo spi- ricevute e del profondo rispetto che pro-
lora, si mise una mano nella tasca e tirò rito di Ivan Mosca di artista, ricercatore, vava, lui, giovanissimo, di fronte alla sua
fuori un vetro, rosso, e me lo regalò”. di viaggiatore (attraversò per ben 24 vol- personalità prorompente. Ha raccontato i
Bruno Battisti D’Amario ha citato l’amico te l’oceano per andare in America) e di primi insegnamenti ricevuti e i suoi collo-
e il fratello, ma anche l’uomo dal caratte- “trainer” massonico particolare. “Carissi- qui con lui, quando lo incontrava e lo ve-
re forte con cui ebbe incontri e scontri, con mi fratelli, avete tutti carta e penna? – di- deva indossare la “kippah”, il copricapo
momentanee separazioni, e tanti momen- ceva ai fratelli all’inizio dei suoi seminari ebraico che testimoniava il legame cultu-
ti esaltanti. Un giorno, in viaggio insieme “di formazione” –. Ecco, fate come me, rale e spirituale di Mosca con le proprie
verso Pescara, con il fratello Nicola Riccio tracciate una linea orizzontale; questa è la origini.
e altri fratelli, per contribuire a ricostitui- nostra linea d’orizzonte, è il parallelo che Raffi ha infine promosso l’iniziativa di una
re la Massoneria in quei luoghi, si trova- passa proprio nel punto in cui siamo; a si- futura mostra sulle opere di Ivan Mosca,
rono a svolgere i primi lavori in un gara- nistra scrivete est e qui, ad oriente, sorge attraverso i “suoi quadri, le testimonianze
ge che Ivan Mosca si offrì di dipingere con ogni giorno il sole e siede il Maestro Ve- delle persone che lo hanno amato, i suoi
insegne e simboli muratori: l’ambiente fu nerabile”. Con l’uso della tavola da dise- oggetti e gli scritti”.
trasformato da buio e spoglio, a spazio lu- gno, in modo pratico, riusciva a rappre- “Quando mio padre morì – ha detto la fi-
minoso. sentare simboli più che con le parole. In- glia Wilma – trascorse tre giorni nel suo
Un amico fraterno degli ultimi pe- ultimo dialogo interiore. Poi
riodi fu Massimo Cioni che trascor- esalò tre respiri. Tre, come i
se con lui molto tempo, non solo colpi di maglietto che – que-
discutendo di interessi comuni, ma sto sì, me l’aveva svelato –
anche giocando a “scopetta”. servono a chiudere o ad apri-
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servizio biblioteca servizio biblioteca
Pascoli massone
Recuperato il documento di affiliazione
Ritorna in possesso del Grande Oriente d’Italia il documento che atte-
sta inequivocabilmente l’affiliazione alla Libera Muratoria di Gio-
vanni Pascoli, uno dei personaggi più rappresentativi della let-
teratura del nostro Paese.
Si tratta del testamento massonico del poeta, che ne cer-
tifica l’iniziazione nella loggia “Rizzoli” di Bologna il
22 settembre 1882.
Il documento, redatto su foglio di carta a
forma triangolare, richiama uno dei simbo-
li più importanti della Massoneria. E’ autografo (la sottoscrizione del poeta è al centro) e presenta ai vertici del triangolo le ri-
sposte di Pascoli, scritte di suo pugno, alle tre domande poste per tradizione al “profano” prima dell’iniziazione.
Il testamento massonico è stato acquistato a Roma il 20 giugno all’asta indetta da Bloomsbury. La notizia è stata diffusa da im-
portanti giornali nazionali, primo tra tutti il Corriere della Sera.
22 giugno 2007
22 giugno 2007
25 giugno 2007
IN BREVE
CATANZARO - “L’uomo, la Donna, tiva del Consiglio dei maestri venera- lianista Marco Veglia, dell’Università di
complementari nelle istituzioni nella bili della città. Insieme all’autore, so- Bologna, e dallo storico Gian Piero Ca-
società” è il titolo del convegno orga- no intervenuti il sindaco di Livorno glianone. Parteciperanno i Gran Mae-
nizzato il 12 maggio dal capitolo Pal- Alessandro Cosimi, il presidente della stri Aggiunti Massimo Bianchi e Giu-
lade (18) di Catanzaro dell’Ordine del- Camera di Commercio Roberto Nardi, seppe Anania. Ha annunciato la sua
la Stella d’Oriente, l’unica associazio- il presidente della Banca Monte dei Pa- presenza anche il sottosegretario di
ne paramassonica internazionale alla schi di Siena Giuseppe Mussari, il Gran Stato Elidio de Paoli.
quale appartengono uomini e donne Maestro Aggiunto Massimo Bianchi.
(nel mondo si contano circa un milio- Il volume è giunto alla seconda edi- LUCCA – Successo al Caffè di Simo
ne di appartenenti). zione e, per volontà di Stefano Bisi, i per la conferenza su “Carducci mas-
La manifestazione si è svolta a Palaz- proventi dei diritti d’autore sono de- sone” organizzata dalla loggia “Liber-
zo Fazzari alla presenza di numero- stinati alla Fondazione “Stefano Bella- tas” di Lucca. L’iniziativa fa parte di “I
sissime persone, tra le quali rappre- veglia” che si dedica alla solidarietà martedì del Grande Oriente” e ha avu-
sentanti dei capitoli “De Carolis” e “De- sociale attraverso varie iniziative a fa- to, come la precedente conferenza del
metra” di Cosenza e fratelli di varie vore delle fasce più deboli, in parti- 24 aprile su “Garibaldi massone”, una
parti della Calabria. Ha portato il sa- colare bambini, anziani e malati. notevole partecipazione di pubblico,
luto del Gran Maestro Gustavo Raffi il L’editore Protagon ha consegnato la tanto che si è dovuta attrezzare un’ul-
presidente della Corte Centrale Toni- prima parte del ricavato in occasione teriore sala con altoparlanti. Grande
no Perfetti, mentre messaggi di augu- del concerto benefico di Franco Bat- interesse per l’affascinante esposizio-
rio sono giunti dal secondo gran sor- tiato che si svolto, su iniziativa della ne di Marco Veglia, italianista dell’U-
vegliante Ugo Bellantoni e dall’allora stessa Fondazione, presso l’Abbazia di niversità di Bologna, che ha percorso
presidente circoscrizionale della Cala- San Galgano il 12 giugno. i principali momenti di vita del poeta
bria, Mario Donato Cosco, impossibi- (premio Nobel nel 1906), evidenzian-
litati a partecipare. Significativa la pre- LIVORNO (2) - Celebrazioni carduc- do il suo carattere liberale. Rivissuti
senza di due esponenti delle istituzio- ciane per la loggia livornese “Adriano alcuni momenti di estrema tensione
ni locali che hanno preso la parola nel Lemmi” (704) che il 20 luglio organiz- culturale, politica e sociale, e i rap-
corso dei lavori: la presidente della za una tornata sotto le stelle aperta ai porti, anche contrastanti, fra Carduc-
Commissione per le Pari Opportunità non massoni. La manifestazione si svol- ci e gli uomini che permisero l’unifi-
della Regione Calabria, Antonia Lanu- gerà a Villa Mimbelli, sede del Museo cazione dell’Italia, nonché le visioni fi-
cara, e l’Assessore alle Politiche Sociali civico “Giovanni Fattori” (San Jacopo losofiche personali e differenti del-
del Comune di Catanzaro, Nicola Ven- Acquaviva, 63), dalle ore 20. l’applicazione del metodo liberomu-
tura. Tra gli altri intervenuti, il Worthy Trascorsa un’ora dall’inizio della tor- ratorio attuato da massoni. Molto in-
Patron e la Worthy Matron del capito- nata rituale, chiuso il libro sacro, i la- teressante anche il dibattito. (La Na-
lo “Minerva” di Roma, l’ex Gran Mae- vori saranno sospesi per consentire l’in- zione, Lucca, 22 maggio 2007)
stro Virgilio Gaito e Maria Luccia Chia- gresso ad ospiti e autorità. Il tema in
ramonte, la deputy in Italia del Gran programma è “Carducci massone e pre- PISA - L’istituto tecnico sperimentale
Capitolo Generale (con sede negli Sta- mio Nobel” che sarà dibattuto dall’ita- “Gugliemo Marconi” ha ospitato il 1°
ti Uniti) dell’Ordine della Stella d’O- giugno una lezione sulla Massoneria.
riente, Rosy Guastafierro, la deputy su- Due classi dell’istituto hanno infatti in-
prema nella giurisdizione italiana serito nella propria attività didattica
“Rainbow”, Anna Maria Augugliaro, il una sorta di “seminario” su storia e fi-
consigliere dell’Ordine del Grande nalità dell’istituzione massonica che è
Oriente d’Italia, Giuseppe Lombardo. stato tenuto, per quasi tre ore, da
Hanno introdotto i lavori il Worthy Pa- esponenti locali e nazionali del Gran-
tron e la Worthy Matron del capitolo de Oriente d’Italia invitati ufficialmen-
“Pallade”, Luciano Trapuzzano e Ma- te dalla scuola. Alla lezione, realizza-
ria De Stefano. ta entro l’orario scolastico, ha parte-
cipato anche il preside che ha porta-
LIVORNO - Nuova presentazione il 16 to il saluto dell’Istituto. Sono interve-
maggio del libro di Stefano Bisi “Mi- nuti Renzo Dolfi, della loggia pisana
tra e Compasso” sulla storia dei rap- “Carlo Darwin”, Sergio Piano e Ippo-
porti tra Massoneria e Chiesa Cattoli- lito Spadafora, autori del libro, edito
ca da Clemente XII a Benedetto XVI. da Bastogi, sulla storia della Masso-
Il capoluogo labronico è stato sede neria pisana, il saggista Vittorio Van-
dell’incontro che si è svolto nei locali ni e il Gran Maestro Aggiunto Massi-
della Camera di Commercio, su inizia- mo Bianchi.
Carducci e Pascoli
Il Maestro, l’Apprendista
e l’Arte dei Liberi Muratori
Il Salone degli Stemmi della Provincia di Ta- ha tratteggiato con chiarezza, nonostante st’ultimo con la Massoneria.
ranto ha ospitato il 19 maggio un convegno la vastità dell’argomento, il ruolo della Li- La chiusura del convegno è stata affidata
organizzato dalla loggia cittadina “Pitago- bera Muratoria nella società tra Ottocen- al fratello Carlo Petrone, consigliere del-
ra” (856). Presenti un centinaio di persone, to e Novecento. l’Ordine nella Giunta del Grande Oriente,
tra massoni e non, molti dell’ambiente del- Un altro relatore in programma, lo stori- che, dopo aver portato il saluto del Gran
la scuola e della cultura locale. co Roberto Balzani dell’Università di Bo- Maestro Gustavo Raffi, ha evidenziato
Hanno fatto gli onori di casa l’allora pre- logna, non è intervenuto per improvvisi quanto ci sia ancora da studiare per capi-
sidente del Collegio circoscrizionale della impegni familiari e la sua relazione, dal ti- re molti eventi della storia d’Italia, attra-
Puglia Arturo Rossano e il maestro vene- tolo “Carducci in Senato fra Lemmi e Cri- verso l’operato di tanti personaggi che
rabile della “Pitagora” Maurizio Maggio spi”, è stata letta da un fratello della “Pi- hanno contribuito, con la loro “fede” libe-
che hanno parlato dell’importanza di que- tagora”, suscitando grande curiosità nel romuratoria”, a far crescere le nostre isti-
sto genere d’incontri culturali, aperti al pubblico per l’interessante intreccio tra la tuzioni democratiche.
pubblico, che sulla scia della “politica” di storia del Grande Oriente e quella del gio- Al termine l’Assessore alla Pubblica Istru-
trasparenza avviata dall’attuale granmae- vane Stato italiano. zione della Provincia di Taranto, Giuseppe
stranza, contribuiscono non solo a una mi- Standing ovation poi per l’intervento di Ma- Vinci, ha salutato amichevolmente i pre-
gliore prospettiva delle attività della Mas- rino Biondi, docente di Storia della Critica senti, ringraziando gli organizzatori per la
soneria italiana, ma anche all’evoluzione e e della Storiografia Letteraria dell’Univer- nuova iniziativa che si pone come “ulte-
alla formazione del cittadino. sità di Firenze, che ha analizzato in ma- riore pietra miliare alle battaglie di laicità
Ha aperto i lavori veri e propri lo storico niera coinvolgente i rapporti tra Carducci che si stanno vivendo nel Paese in questo
Fulvio Conti dell’Università di Firenze che e Pascoli e il rapporto controverso di que- particolare momento storico”.
<<< segue da pag. 19 >>> grande contributo allo sviluppo civile del paese. La Massoneria
“Premesso che in Montenegro non esisteva una Gran Loggia, – è inoltre garante delle libertà indipendentemente dal fatto che i
ha detto Raffi – è stato ne- suoi appartenenti siano di diversa estrazione religiosa e/o poli-
cessario portarvi la luce mas- tica. Tra loro non esistono scontri. La Libera Muratoria non ve-
sonica. La cerimonia della de nel prossimo il suo nemico, ma cerca di dialogare e risolve-
consacrazione è stata affida- re i problemi. E’ aperta alle diversità, interne ed esterne: ogni
ta a me, come Gran Maestro massone rimane fedele al proprio credo politico, ma propugna
del Grande Oriente d’Italia, al fraternità, pluralismo e tolleranza”.
Gran Maestro delle Grandi Il Gran Maestro Raffi ha sottolineato che i principi della Massone-
Logge Unite di Germania ria sono rimasti invariati da 300 anni nonostante nel mon-
Klaus M. Kott, al Gran Mae- do ci siano stati grandi cambiamenti.
stro della Gran Loggia d’Au- I suoi fondamenti,
stria Michael Kraus e al Gran pur essendo anti-
Maestro della Gran Loggia Re- chi, sono sempre
golare di Serbia, Petar Kostic. attuali e si adattano
Erano presenti le delegazioni al mondo di oggi.
massoniche di tutti Paesi che Il Giorno del Montenegro “Questi principi, an-
con il richiamo dell’articolo
componevano la Jugoslavia e in prima pagina
che se vecchi, - ha
numerosi rappresentanti di Gran evidenziato - sono an-
Logge europee e americane; c’era anche il segretario cora validi e bisogna
esecutivo della Conferenza mondiale delle Grandi Log- combattere per essi, e
ge Thomas Jackson”. comunque la Massone-
Il Gran Maestro ha precisato che la Massoneria non può vi- ria si adegua ai tempi.
vere sotto regimi dittatoriali poiché non potrebbe esprimere i Con la caduta del Muro
propri valori. di Berlino e la fine del
“La Massoneria esiste solo in una società libera e democratica, Comunismo non sono cessati i problemi dell’Occidente che, fino
ha sottolineato. Conosco da tanto tempo i nostri fratelli del Mon- a quando ha avuto un nemico storico, ha effettuato cambiamen-
tenegro, perché sono stati attivi nella Gran Loggia "Jugoslavia" ti e si è adattato perché si è posto molte domande, in particola-
(con sede a Belgrado). Quando è avvenuta la disgregazione del- re sui diritti umani. Però ora non è così ed è evidente che non
la Jugoslavia i fratelli massoni sono rimasti uniti; il legame fra- ha vinto la democrazia, ma il sistema economico. Oggi, nel mon-
terno non si è spezzato”. do, governa un’unica legge, quella dell’economia e i poveri so-
Quando si parla di Massoneria, secondo il Gran Maestro, non è no diventati più poveri mentre i ricchi hanno aumentato le pro-
importante l’estensione dello Stato in cui l’Istituzione risiede, per- prie ricchezze. Il mercato purtroppo non ha anima”.
ciò, al fine di raggiungere la libertà dell’uomo e della società, Per il Gran Maestro bisogna affrontare questi problemi e non
cui tendono i massoni, la grandezza del Montenegro non crea guardare indietro; la povertà ha, infatti, provocato nuove guer-
ostacoli. re e conflitti nazionali.
“Anche un piccolo Stato come San Marino ha una Gran Loggia – “Il mondo è uno spazio globale – ha detto – dove non può esi-
ha affermato Gustavo Raffi - e sono certo che la Gran Loggia di stere la sola legge dell’economia e noi massoni riteniamo che si
Montenegro può assicurare l’espressione dei principi di demo- debbano rafforzare le sensibilità morali e i sogni di ognuno. Non
crazia e libertà: rappresenta il collante che potrebbe dare un possiamo fermare la globalizzazione, ma questa non può esse-
NEW YORK
Il Grande Oriente
attraversa l’oceano
Si è svolta dal 7 all’8 maggio la 226esima di un mese dalla Gran Loggia di Rimini al- Nel corso del suo soggiorno il Gran
assemblea annuale della Gran Loggia di la quale aveva preso parte una numerosa Maestro Raffi ha intrattenuto rapporti
New York. Per il Grande Oriente d’Italia ha delegazione newyorkese capitanata dal con due dei più importanti istituti cul-
partecipato il Gran Maestro Gustavo Raf- Gran Maestro Neal Bidnick. turali di New York, quali la Casa della
fi, accompagnato dal Gran Maestro Ag- Ai lavori, svoltisi nell’ampio Auditorium Cultura Italiana della Fondazione Zeril-
giunto Massimo Bianchi, dal Grande Uffi- della imponente sede massonica di li-Marimò, con docenti della New York
ciale Salvo Pulvirenti e dal Garante d’Ami- Manhattan, hanno partecipato il segreta- University, e la Columbus Foundation.
cizia Oreste Rossi. Affettuosissima, come rio esecutivo della Conferenza mondiale Con queste strutture il Grande Oriente
sempre, l’accoglienza, a distanza di meno delle Gran Logge, Thomas Jackson, e rap- intende avviare scambi culturali e, in
presentanze di gran parte delle Obbe- particolare, programmare una collabo-
re quella del business, ma dei diritti umani dienze statunitensi. razione in occasione del Columbus Day
e l’uomo deve essere messo in primo pia- Il viaggio oltreoceano del Gran Maestro è ad ottobre per celebrare degnamente il
no. Noi massoni non abbiamo una formula stato naturale occasione d’incontro con i fra- bicentenario della nascita del Gran Mae-
magica per risolvere questi problemi, però telli italoamericani residenti a New York (an- stro Garibaldi che visse in esilio a New
cerchiamo di individuare la strada adegua- che loro presenti, in gran numero, lo scor- York, subito dopo la caduta della Re-
ta lavorando alla realizzazione di un gran- so aprile a Rimini) partecipando ad una tor- pubblica Romana, fabbricando candele
de laboratorio che costituisca una umanità nata speciale della storica “Garibaldi Lodge”. con Antonio Meucci.
più giusta”.
Giuseppe Lo Sardo
insieme ai Fratelli Maestri Siciliani
Aldo Scarlata Filippo Morreale Filippo Caldara
Francesco Sammartano Totò Curabba Martino Abbruzzo
Santi Fedele Salvatore Sambito Giovanni Calcaterra
Enrico Ardizzone Aldo Mangione Quintino Paola
Mimmo Campisi Lillo Vaccaro Calogero DiMarca
Giulio Compagno Orazio Nobile Salvatore Gueli
Gino Scandurra Giacomo Montalbano Salvatore Casales
Roberto Annino Angelo Di Fede Nino Pisano
Giovanni Riccobono Giovanni Corrao Vito Trento
Riccardo Calabrese Salvatore Franzino Roberto Roselli
Giacomo Iuppa Enzo Scaglione Totò Castellino
Camillo Pantaleone Leo Di Nino Bruno Castronovo
Rino Cumbo Giovanni Zarcone Giuseppe Giannuso
Altri numerosi fratelli, di ogni grado e dignità, hanno inviato, dalla Sicilia e da varie
parti d’Italia, messaggi di solidarietà al Gran Maestro Gustavo Raffi, il quale ringrazia
sentitamente.
22 numero 11-12 / 2007
ultime dal vascello ultime dal vascello
I Gran Maestri Onorari Sessa e Chiarle con il fratello Puricelli (al centro)
BOLOGNA – Si è svolta il 14 maggio nella casa mas- Aperti i lavori dal venerabile Francesco Puxeddu, l’oratore del-
l’officina celebrata, Ferruccio Bolasco, ha fatto un excursus sto-
sonica cittadina una tornata rituale congiunta delle logge bolo-
gnesi “Risorgimento-VIII Agosto” (102), “Zamboni de Rolandis” rico della “Hiram”, dalla data della bolla di fondazione (8 feb-
(651) e “Giovanni Pascoli (1089), insieme alla “Andrea Costa braio 1966) fino ai giorni nostri, passando attraverso i difficili
(373) di Imola, che hanno ospitato una folta delegazione della momenti dei primissimi anni ‘80, ma anche per quelli di malce-
Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino per lata fierezza per aver dato i natali massonici all’allora Gran Mae-
commemorare il Gran Maestro sammarinese Federico Micheloni stro Armando Corona, già venerabile della loggia.
ad un anno dalla sua scomparsa. E’ spettato al Gran Maestro Onorario Sessa il compito di intrat-
Per la Massoneria del Titano erano presenti: il Gran Maestro Ita- tenere i fratelli con l’illustrazione di un suo lavoro di ricerca su
lo Casali, il Primo Gran Sorvegliante Guido Micheloni, il Grande ritualità e simbolismo che, partendo da antichissimi documenti
Oratore Domenico Bruschi, il Gran Segretario Sergio Rabini, il della fine del 1300, illustra come la simbologia massonica si sia
Gran Rappresentante del Grande Oriente presso la Sglrsm Fabio sviluppata dal XVII secolo, attraverso evoluzioni complesse, si-
Pedini, e dignitari e ufficiali delle tre officine di San Marino no a quella, che ormai può dirsi “sistematizzata”, da noi cono-
(Montale, Guaita, Cesta). Folta anche la rappresentanza del sciuta e utilizzata.
Grande Oriente d’Italia, con il presidente della Terza Sezione
della Corte Centrale Lucio D’Errico, il Grande Ufficiale Andrea
Zanardi, maestro venerabile della “Meuccio Ruini” (1268) di
Cento, il presidente del Collegio circoscrizionale dell’Emilia Ro-
magna Gianfranco Morrone, insieme ai maestri venerabili Gian
Paolo Perfetti, della loggia imolese “Andrea Costa”, e, per quan-
to riguarda Bologna, Antonio D’Errico della “Giovine Italia”
(481), Giuseppe Maria Re della “Zamboni de Rolandis, Giovanni
Menna della “Felsinea” (846), Pietro Cavallaro della “Ars e Me-
tiers (853) e Roberto Giusti della “Giovanni Pascoli”.
Un centinaio di fratelli hanno ascoltato con commozione i ricor-
di del Gran Maestro Micheloni espressi da molti presenti, alcu-
ni legati a lui da profonda amicizia. Sono state evidenziati la sua
“passione” massonica e il suo forte attaccamento agli ideali li-
beromuratori che trasferì nella vita “profana” indirizzando sem-
pre il suo operato al bene, anche nell’esercizio dei suoi massi- Un momento dei lavori
mi incarichi pubblici nella Repubblica di San Marino (fu per due
volte Capitato Reggente). Una convinzione e un coinvolgimento Toccante e commosso, in seguito, l’indirizzo di saluto del Gran
che lo portarono a costituire la Serenissima Gran Loggia della Maestro Onorario Fadda, che ha fra l’altro trasmesso al venera-
Repubblica di San Marino e diventarne il primo Gran Maestro bile e alla loggia le felicitazioni del Gran Maestro Gustavo Raffi.
Al termine dei lavori il Gran Maestro Italo Casali ha consegnato Nel corso della tornata si è poi registrato un momento partico-
al presidente circoscrizionale Morrone l’attestato di membro larmente emozionante con la nomina a membri onorari della
onorario della loggia “Guaita” di San Marino per la sua attività “Hiram” di tre fratelli cagliaritani: Vincenzo Tuveri, della “W. A.
di sostegno materiale e morale alla Massoneria regolare sam- Mozart” (1147), Renzo Naseddu, della “Kipling” (1272) e Celesti-
marinese. Il riconoscimento è stato voluto dal compianto Gran no Moro della “Heredom” (1224), il quale, proprio il 4 giugno,
Maestro Micheloni che firmò di suo pugno il relativo documen- festeggiava i 20 di appartenenza massonica.
to: fu uno dei suoi ultimi atti. Al termine della tornata, il maestro venerabile Puxeddu ha fat-
to dono ai presenti di una preziosa medaglia commemorativa
CAGLIARI – Il 4 giugno le antiche mura della casa del quarantennale coniata dalla loggia che, per l’occasione, ha
massonica cagliaritana hanno ospitato i festeggiamenti per il realizzato anche un annullo filatelico speciale con l’ausilio del-
quarantennale della loggia “Hiram” (657) del capoluogo sardo. la Associazione Italiana di Filatelia Massonica del Grande Orien-
Voluta fortemente dal maestro venerabile Francesco Puxeddu, la te d’Italia.
serata delle celebrazioni è stata l’occasione per accogliere i nu- Nello stesso giorno, una delegazione composta dai fratelli
merosissimi fratelli che, in 40 anni, sono stati iniziati nell’offici- Sessa, Tuveri e Puxeddu, ha fatto visita, nella sua residenza
na e che ora, per vicissitudini diverse, appartengono ad altre cagliaritana, al Gran Maestro Onorario Vincenzo Racugno per
logge. La straordinaria partecipazione dei fratelli (oltre cento gli porgergli, nella importante ricorrenza, con i saluti del Gran
ospiti provenienti da tutta l’isola) ha trasformato la tornata in Maestro Raffi, la testimonianza dell’affetto di tutti i fratelli ca-
una gioiosa festa in onore di una storica loggia che rappresen- gliaritani e, in modo particolare, di quello di tutta la loggia
ta per tantissimi la propria ‘loggia madre’. “Hiram” che lo ebbe preziosa guida negli anni del suo vene-
Ben due i Gran Maestri Onorari presenti, Bruno Fadda e Luigi rabilato. Il fratello Puxeddu, a nome dell’officina, gli ha offer-
Sessa, insieme ad altri illustri esponenti: il primo Grande Uffi- to una scultura argentea, riproduzione del gioiello di loggia,
ciale Andrea Roselli, il Garante d’Amicizia Vincenzo Tuveri, il incastonata in una cornice di legno artistica. Con commozione
Giudice della Corte Centrale Giancarlo Nurchi, il consigliere del- il fratello Racugno ha indirizzato il suo pensiero affettuoso a
l’Ordine Raimondo Sollai, il presidente e l’oratore del Collegio tutta la Comunione con l’augurio di sempre maggiori afferma-
circoscrizionale della Sardegna, Andrea Allieri e Paolo Massen- zioni alla Gloria del Grande Architetto e per il bene dell’Uma-
ti. Numerosissimi i maestri venerabili delle logge isolane. nità.
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notizie dalla comunione notizie dalla comunione
E per concludere, ancora il 4 giugno, il Gran Maestro Onorario
Sessa, in occasione della sua visita cagliaritana, ha ricevuto una
targa argentea dalla delegazione del Capitolo Demolay “Militiae
IN BREVE I
AGOSTO IN SARDEGNA - I fratelli del Grande Oriente d’Italia
Templi” della città, guidata dal maestro consigliere del Capitolo,
Stefano Cherchi, e accompagnata dalla Chairman Celestino Moro. che si trovano ad agosto in vacanza in Sardegna, nella zona
All’atto della consegna, avvenuta in forma ufficiale, il fratello di Arzachena e dintorni, e che desiderano trascorrere qual-
Sessa, accompagnato dal fratello Tuveri, ha espresso apprezza- che serata insieme, possono contattare: Antonello Azara (338
mento per il capitolo cagliaritano e per la sua attività, ricordan- 5058974), Giovanni Anania (335 6195335), Giancarlo Ermini
do che egli stesso gode del privilegio di potersi fregiare della (339 7094059), Paolo Valvo (335 6154310).
Legion d’Onore onoraria del Demolay Internazionale.
ORDINE DELLA STELLA D’ORIENTE - Il presidente della Corte
CARBONIA - Una visita restituita, ma soprattutto l’oc- Centrale Tonino Perfetti ha tenuto una tavola il 6 maggio nel
casione per un incontro cordiale tra fratelli, nel puro stile del- corso dei lavori del capitolo “Demetra” (20) di Cosenza del-
l’accoglienza “massonica”. Questo è stato lo spirito dell’incontro l’Ordine della Stella d’Oriente. “Il Labirinto, mito e archeti-
avvenuto il 28 aprile tra le logge gemellate “Giovanni Mori” po” è il tema trattato nella casa massonica cosentina alla
(533) di Carbonia e “Makedonska Zora (24) di Blagoevgrad, una presenza di numerosi esponenti dell’ordine paramassonico,
cittadina non lontana da Sofia, capitale della Bulgaria. di fratelli delle logge della città e di rappresentanti del Col-
Risale al 2004 il sodalizio tra le due officine, un patto di amici- legio circoscrizionale calabrese e del Grande Oriente nazio-
zia, suggellato dalla promessa del ricambio della visita, che è nale. Alla trattazione, ricca di significati esoterici, ha fatto se-
puntualmente avvenuta questa primavera, quando undici fratelli guito un interessante dibattito.
della loggia bulgara, guidati dal venerabile Ivan Dimitrov, han-
no preso parte ai lavori rituali della “Mori”, esprimendo soddi- RITO DI YORK - Si è svolta a Firenze, lo scorso maggio, la
sfazione e gratitudine per l’invito. 43esima Assemblea Nazionale, del Gran Capitolo dell’Arco
Erano seduti all’Oriente il maestro venerabile della “Mori”, San- Reale in Italia, Rito di York, che ha designato la Giunta Am-
to Muscuso che ha condotto i lavori coadiuvato dal primo e dal ministrativa che governerà per i prossimi tre anni. Sono sta-
secondo sorvegliante Sergio Salis e Walter Seu, e dall’oratore ti eletti: Sommo Sacerdote Giuseppe Fabbri, Gran Reggente
Alessandro Zara, riscuotendo l’approvazione degli ospiti. Hanno Vito Di Stefano, Gran Dottore della Legge Tiziano Busca,
preso posto all’Oriente anche il garante d’amicizia Vincenzo Tu- Gran Tesoriere Walter Faggi, Gran Segretario Severino Bric-
veri e il fratello Francesco Puxeddu, maestro venerabile della carello. Nel corso del suo discorso di insediamento, il Som-
loggia “Hiram” (657) di Cagliari, protagonista di un intervento mo Sacerdote Fabbri ha indicato un percorso amministrativo
molto apprezzato. e gestionale per semplificare e rafforzare i rapporti interni al
Di particolare impatto anche il discorso del fratello Tuveri. “Noi Rito di York e i protocolli di intesa con il Grande Oriente d’I-
sardi non dimentichiamo mai – ha detto nel corso della torna- talia.
ta – gli atti e i gesti delle persone e dei popoli che pongono L’Ordine è stato rappresentato dal Gran Maestro Aggiunto
gli ideali di giustizia, rispetto, libertà e solidarietà in vetta alla Giuseppe Anania, che ha portato i saluti del Gran Maestro
loro ideale scala di valori. Noi sardi non dimenticheremo mai Gustavo Raffi, dal Gran Maestro Onorario Mauro Lastraioli e
che mentre eravamo con le spalle a terra a causa del secondo dall’allora presidente del Collegio circoscrizionale della To-
conflitto mondiale c’era un popolo che, a duemila chilometri da
scana Arturo Pacinotti.
noi, salvò dalla deportazione 50 mila ebrei consentendogli di
Hanno partecipato anche delegazioni estere del Rito di York,
sopravvivere alla Shoà. Quel popolo era il vostro carissimi fra-
e di altri Riti riconosciuti dal Grande Oriente d’Italia (Rito Sim-
telli, oggi nostri ospiti, quel popolo era il popolo bulgaro”.
bolico Italiano, Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim,
Al termine dei lavori rituali c’è stato il tradizionale scambio di
Rito Scozzese Antico ed Accettato, Antico Rito Noachita).
doni con la promessa di nuovi incontri.
attività Grande Oriente d’Italia
I massoni premiano
i ragazzi del Minerario
L’attività didattica svolta nell’ultimo anno Pia Mura, e diretti da Sergio Congia – per i migliori componimenti aventi per te-
frutta al Minerario di Iglesias nuovi rico- presidente dell’associazione culturale ma l’insegnamento del filosofo di Nola. Il
noscimenti. Questa volta i premi, simbo- Dante Alighieri, regista teatrale per pas- toccante racconto di Giorgia Saurra, del-
lici e non, provengono dalla loggia mas- sione – gli alunni del Tecnologico hanno la quinta A, ha vinto il primo premio, se-
sonica “W. A. Mozart” di Cagliari, che ha così recitatola loro “prima” davanti ai guito dagli altrettanto belli e applauditi
coinvolto gli studenti dell’Asproni in una massoni della “Mozart”, nello storico Pa- componimenti del suo compagno Gabrie-
serie di iniziative dedicate al filosofo lazzo Sanjust di Cagliari (che – ironia le Pusceddu e di Maria Laura Pinna, stu-
Giordano Bruno, personaggio-simbolo della sorte – fu fino al ‘600 sede dei lo- dentessa del quarto anno. I loro nomi
rassegna stampa
spesso richiamato nei nomi e nelle atti- cali uffici dell’Inquisizione), riscuotendo vanno così ad aggiungersi a quelli di Ric-
vità delle logge di tutta Italia. Gli allievi un grosso successo. Ieri mattina hanno cardo Madeddu, Silvia Vallone, Daniele
del Liceo Tecnologico hanno accolto l’in- poi riproposto lo spettacolo nell’Aula ma- Casti e Stefano Meloni – premiati pochi
vito e, nell’approfondire le tematiche le- gna di via Roma davanti a un nutrito giorni or sono nell’ambito del concorso
gate al pensiero del filosofo campano pubblico, alla presenza del preside Raf- internazionale Comenius – nella lista de-
mandato a morte dal Tribunale dell’Inqui- faele Lorefice e di due rappresentanti del- gli allievi dell’Asproni che, distinguendo-
sizione nel 1600, hanno contestualmente la loggia cagliaritana, Vincenzo Tuveri e si per talento e creatività, aggiungono lu-
studiato da attori per mettere in scena Giancarlo Nurchi, intervenuti per suggel- stro alla storica scuola per tecnici mine-
una rappresentazione della sua tribolata lare la positiva esperienza portata avanti rari, che conferma un’eccellente qualità
vicenda umana e giudiziaria. Coordinati con gli studenti, consegnando a tre di lo- didattica anche in campo umanistico.
dalla loro insegnante di filosofia Maria ro un assegno di studio messo in palio Paolo Mocci
Un viaggio
massonico...
Il Gran Maestro Raffi
“testimonial
della Massoneria”
su Viaggi di Repubblica
rassegna stampa
Giornata mazziniana
Nel capoluogo sardo, ha suscitato grande seppe Mazzini e di Lando Conti. Ed è sta- Una iniziativa che ha riscosso il plauso del
interesse la “giornata mazziniana” orga- to proprio questo accostamento, per nul- presidente della sezione sarda dell’Asso-
nizzata il 10 marzo dalla loggia cagliarita- la ardito, a richiamare nel salone della ca- ciazione Mazziniana, Giangiorgio Saba, e
na “Lando Conti” (1056) e indetta dal Col- sa massonica cagliaritana una gran folla, del presidente del consiglio dei maestri ve-
legio circoscrizionale dei maestri venera- non solo di massoni provenienti da ogni nerabili di Cagliari Ignazio Scalas; i lavori
bili della Sardegna. Interesse dettato dal- parte dell’Isola, ma anche di moltissimi cit- della “giornata mazziniana” sono stati mo-
la presenza ai lavori del Gran Maestro Gu- tadini, fra i quali il sindaco Emilio Floris e derati e coordinati dal giornalista Andrea
stavo Raffi, ma anche dal tema trattato, e il senatore Piergiorgio Massidda, nonché Frailis, capo servizio del TG della emitten-
cioè i possibili punti di collegamento fra il presidente dell’associazione “Cesare Pin- te televisiva isolana Videolina.
le esperienze umane e politiche di Giu- tus”, Lello Puddu. “Il nome di Giuseppe Mazzini e quello di
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rassegna stampa
storia e cultura
la della Repubblica come di un’idea, come
di un programma di educazione da svol-
gersi, e lo stesso intendiamo noi con il cie-
lo stellato della volta del tempio massoni-
co, una elevazione spirituale che non ha
mai fine”.
E di Lando Conti, il Gran Maestro ne ha
parlato come del continuatore di una tra-
dizione massonica anche negli ammini-
stratori del nostro Paese; “Nathan, consi-
derato da tutti il più grande sindaco di Ro-
ma, e ancora Fabbri a Terni, fino a Lando
Conti che ricordiamo oggi”.
Al termine dei lavori il Gran Maestro Raf-
fi ha scoperto una effige marmorea di
Mazzini, opera dello scultore albanese Qe-
zim Kertusha, donata alla comunità mas-
sonica sarda dal Gran Maestro Onorario
Bruno Fadda. Un gesto che è stato sotto-
lineato dalle parole del garante d’amicizia
Da sinistra, Sergio Cusino (loggia “Europa” di Cagliari), Lorenzo Conti (loggia “Lando Conti” di Firenze”),
Vincenzo Tuveri: “nella storia del mondo
il maestro venerabile Raffaele Sechi (loggia “Lando Conti” di Cagliari), il Gran Maestro Onorario Bruno e dell’umanità, gli uomini che hanno la-
Fadda, il Gran Maestro Gustavo Raffi, il garante d’amicizia Vincenzo Tuveri sciato un segno di sé sono sempre stati
Lando Conti sono inseparabili dalle idee di equazione tra Massoneria e mazzinianesi- quelli che hanno saputo idealizzare una
libertà, di giustizia e di impegno” ha det- mo – ha detto Raffi – e io alcuni collega- realtà che non esisteva e ad essa hanno
to nel suo intervento Andrea Allieri, pre- menti li ho fatti; ad esempio Mazzini par- dedicato tutte le loro energie”.
sidente circoscrizionale della Sardegna, un
concetto ripreso dalla relazione del pro-
fessor Cosimo Ceccuti, storico, presiden-
te della “fondazione Spadolini”, che ha
Chi era
parlato di un Lando Conti in cui “prevale-
va il rispetto degli altri e delle idee altrui,
Lando Conti
nel quale non esisteva ansia di sopraffa-
zione, ma neppure cedimenti o debolez- Imprenditore e uomo politico, nacque a Fi-
ze”. renze nel 1933. Laureato in scienze politi-
Un massone vero, insomma, come ha più che, segretario provinciale del Partito Re-
volte sottolineato nella sua relazione Lel- pubblicano, fu sindaco di Firenze dal mar-
lo Sechi, Venerabile della Loggia “Lando zo 1984 al settembre 1985. Successore di
Conti” di Cagliari, la prima in Italia a por- Piero Bargellini e di Alessandro Bonsanti,
tare quel nome, come ha rilevato con or- ha formato con loro la grande triade che
goglio e commozione Lorenzo Conti, figlio ha rappresentato per Firenze anni di pro-
di Lando e come lui mazziniano e masso- sperità, pace cittadina e corretta ammini-
ne, ospite della loggia cagliaritana per la strazione. Iniziato libero muratore nella
manifestazione. “Un massone – ha detto loggia “Giuseppe Mazzoni” (62) di Prato il
ancora Sechi – che non contento di vive- 22 novembre 1957, su trasferì prima alla
re per sé, ha vissuto al servizio dell’uomo, Loggia “La Concordia” (110) di Firenze nel 1959 e poi, il 18 maggio 1984 alla log-
con l’intento di dare il proprio contributo gia “Abramo Lincoln” (884), oggi “Lando Conti” (884). Repubblicano convinto, te-
stimoniò con la sua vita e con le sue opere il principio mazziniano del primato del-
rassegna stampa
“Mazzini e Garibaldi
fantasmi a Udine”
Mazzini, avanti tutta. Dov’è un centrale, poi, ha ripreso piede: l’Eu-
busto, dov’è una statua, dov’è ropa, quella giovane Europa va-
una via principale che ricordi gheggiata dai repubblicani. Ma sa-
quest’uomo che ha gettato le rebbero proprio così contenti i no-
fondamenta della futura Unione stri antenati di una patria comune
europea, non quella di oggi, ma come quella odierna? “Sicuramente
quella di un solo Stato, un solo non piacerebbe: non possiamo per-
governo, una sola moneta e una mettere, ad esempio, che nell’Euro-
sola polizia? A Udine Mazzini è pa unita entrino persone a favore
come un fantasma, segno di un della pena di morte”, ha scandito il
atteggiamento dei politici che garibaldino. Non è un caso che il
snobbano i veri fautori di una primo a pronunciarsi contro la pe-
patria allargata. Smuove la ac- na capitale sia stato proprio Maz-
que l’associazione mazziniana La conferenza a Udine. Al centro, Aldo Chiarle zini, anche perché, fra l’altro, il Va-
italiana, sezione di Udine, che ticano metteva a morte i carbonari
ieri (18 giugno), per ricordare il l’Avanti, poi scrittore su giornali d’impronta che assaltavano le caserme per con-
bicentenario della nascita di Garibaldi, ha liberale e che presto darà alle stampe il li- segnare le armi a Garibaldi. Carboneria o
provocatoriamente inoltrato a palazzo D’A- bro (in uscita a settembre) “Garibaldi, gran massoneria? Si preferisce la seconda, un
ronco la richieste di rendere onore a Maz- maestro della loggia d’Oriente”. La tradi- po’ in quanto è più allargata rispetto alla
zini, ma anche a Garibaldi la cui figura è zione repubblicana è così sacra e fonda- circoscritta e selezionatissima carboneria,
stata misconosciuta, secondo il presiden- mentale tanto da aver costituito da pre- un po’ in quanto si giura, per modo di di-
te Cosatti, dal sindaco Sergio Cecotti. La messa per l’unità d’Italia, secondo il gari- re, davanti all’architetto del mondo e non
prova? La mancanza della giubba rossa baldino e mazziniano doc che ha intratte- davanti a Cristo, come nella carboneria-
nella statua collocata nella piazza dedica- nuto i moderni massoni e carbonari al- pensiero. Resta il mistero su un Mazzini
ta al condottiero. Dalle polemiche, raccol- l’hotel Ramandolo. Fra inni strappalacri- iniziato o meno alla massoneria: da docu-
te immediatamente dal consigliere comu- me, con le storie dei nonni e della passio- menti analizzati da Chiarle stesso risulte-
nale Enrico Pizza che si ergerà ad amba- ne per l’eroe-Garibaldi, fra standing ova- rebbe proprio di no. Al di là di questi re-
sciatore delle aspirazioni mazziniane, alle tion al momento d’intonare i canti e mano tropensieri, comunque, resta un elemento
osservazioni che collegano il presente al- sul petto (oltre ad anelli massoni infilati intoccabile: senza Garibaldi non si sareb-
le lotte di ieri, rievocate da un testimone fra le dita), la guest star si è persino di- be realizzata l’unità d’Italia. E su un’idea
carbonaro e massone, come ama lui stes- chiarato favorevole a un cambio radicale di Mazzini e Garibaldi è nato l’embrione
so definirsi: Aldo Chiarle, una famiglia mi- della Costituzione. Obiettivo: consentire della Società delle Nazioni Unite.
litante nella massoneria, giornalista del- anche ai gay di potersi sposare. Il tema Irene Giurovich
da distribuire ai devoti.
E lo si loda per la pirateria o, più preci-
samente, per la guerra di corsa, e al tem-
po stesso per il senso dello Stato, vale a
dire per la doppiezza che caratterizzerà
Togliatti. Lo si racconta bigamo come un
radicale alla Pannella e familista come un
democristiano alla Casini, e come tutti gli
italiani di sempre. Ribelle come Casarini e
poliziotto come Cantarini. Stratega nauti-
co come D’Alema e facondo scrittore co-
La Massoneria in America Latina ribaldi, nel bicentenario della sua nascita, per discutere del-
l’appartenenza massonica di uno dei personaggi più rappre-
è il tema dibattuto dalla figlia del Gran Maestro Aggiunto sentativi del nostro Paese e che viene celebrato ovunque. Co-
Massimo Bianchi, Vittoria, nella sua tesi di laurea triennale in me’è noto fu iniziato nel 1844 in una loggia di Montevideo.
Scienze politiche e internazionali dell’Università di Pisa di- Interessante poi il lavoro di ricerca che illustra le logge su-
scussa il 29 maggio. damericane all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia da
La nascita e la diffusione della Massoneria nel Sud America metà Ottocento al 1925, anno dello scioglimento della Mas-
costituisce la parte centrale dello studio che analizza come le soneria nel nostro Paese a seguito della legge fascista sulle
logge latinoamericane, ispirate ai principi di lotta per la li- società segrete. L’elenco ha consentito a Vittoria Bianchi di
bertà e sotto l’influenza della Massoneria francese (che die- effettuare uno studio ragionato del ruolo che le logge dipen-
de loro un segno decisamente libertario e progressista), gio- denti dal Grande Oriente svolsero nello sviluppo della “colo-
carono un ruolo decisivo per l’indipendenza di alcuni territo- nia” degli italiani a Buenos Aires attraverso una presenza or-
ri del continente. Non a caso, i cosiddetti “Libertadores” su- ganizzata di massoni nelle associazioni e nella stampa.
damericani come Francisco De Miranda, Simón Bolívar e San Gran parte della documentazione utilizzata proviene dalla Bi-
Martín, furono massoni. Dovuto il riferimento a Giuseppe Ga- blioteca e dall’Archivio storico del Grande Oriente d’Italia.
32 numero 11-12 / 2007
L’evoluzione amare che egli sia una transizione e non
Bent Parodi un tramonto” (Così parlò Zarathustra).
Sono trascorsi appena cento anni dalla Precursori dell’“uomo di domani”, in-
formulazione nietzscheana del superuo- carnazione della libertà assoluta del vo-
mo, l’annuncio d’una grande speranza,
la speranza d’un superamento dell’homo
historicus cui avrebbe dovuto succedere
E COME lere, aggiungerà: “Io amo tutti coloro che
sono come gocce grevi, cadenti una ad
una dall’oscura nube incombente sugli
l’homo naturalis, consapevole d’essere
physis, espressione universa della “vo- EVOLUZIONE uomini: essi preannunciano il fulmine e
come messaggeri periscono. Ecco, io so-
lontà di potenza” e personificazione d’un (prima parte) no un messaggero del fulmine e una
vitalismo panico, capace di trovare in se goccia greve cadente dalla nube: ma il
stesso la ragione prima ed ultima del fulmine si chiama superuomo”.
proprio ‘essere’ al mondo. e simbolo della natura naturans che si è C’è un salto da compiere. La volontà di
La ‘parola di Zarathustra’ è ancora qui a fatta natura naturata. potenza dell’uomo non deve avere so-
indicarci la via orfica degli iniziati. Nel Ora, al di là del linguaggio, delle sue in- luzione di continuità con la volontà di
“grande meriggio” dell’uomo si offre l’op- debite interpretazioni, non si può certo potenza del tutto, che determina l’Ente
portunità di chiudere, una volta e per tut- accusare Nietzsche d’essere ateo, sol come tale: “Dovunque trovai vita, trovai
te, l’accesso alla “via dei volgari” che la perché ha proclamato la morte di Dio, anche volontà di potenza: anche nella
parola di Dio aveva lasciato aperto col bollando il cristianesimo (ma non Cri- mente del servo trovai la volontà di es-
fraintendimento della metafisica tradi- sto), primo responsabile del dualismo sere padrona [....]. E la vita stessa que-
zionale e delle sue costruzioni etiche. etico che ha condizionato tutto il de- sto segreto ancora mi confidò: vedi, mi
Questa svolta radicale, Nietzsche l’ha corso del pensiero occidentale. Il profe- disse, io sono il continuo, necessario su-
profetizzata un secolo addietro: fino a ta è piuttosto anàteo; persegue la via peramento di me stessa”.
che punto ha colto nel segno? eroica dell’uomo che si fa luce senza la Diòniso, il dio obliquo dei misteri di sal-
Che ne è dell’Uebermensch annunciato grazia d’un intervento del dio persona- vezza, è sempre in cammino: non solo
dal profeta? le che si è fatto storia, storia come teo- sta nel tempo, ma gioca il gioco del tem-
Converrà procedere per gradi e per ap- fanìa. po cosmico, è, per dirla con Eraclito, un
procci, a partire da alcune chiarificazio- Nietzsche ha una sua religiosità cosmi- “fanciullo che gioca”.
ni preliminari. La prima ovvia constata- ca, che è, poi, quella della physis, la na- L’eternità, l’eterno ritorno della vita che
zione è che solo da pochi anni, malgra- tura nel senso greco del termine e, dun- si sostanzia come volontà di potenza: ta-
do il secolo trascorso, ci è possibile ac- que, vita nel senso più alto. le è il messaggio di Nietzsche, autosu-
costarci all’autentico Nietzsche, vittima Con la morte di Dio è morta solo una peramento creativo dell’esistenza. Ma la
della montatura nazionalista, delle sue certa concezione restrittiva del divino, visione profetica del pensatore tedesco
ingannevoli strumentalizzazioni. Oggi che nelle confessioni rivelate ha fonda- va oltre la dinamica della physis, essa
sappiamo che dietro il superuomo si ce- to tutta la sua ragion d’essere, ha tro- ha anche accenti cosmologici la cui ve-
la solo Diòniso, ipostasi del divenire era- vato espressione. rità il tempo ha confermato: “Sono mil-
cliteo, un mito, cioè, che allude alla na- La rivelazione è, invece, permanente in le i sentieri che nessuno ha ancora cal-
tura in perenne trasformazione, la phy- Dionisio; nel dio si esalta e si contempla cato. Mille i porti e le isole nascoste del-
sis che muore e risorge manifestandosi la vita, che è la religio perennis, il sa- la vita. Inesausti e inesplorati sono an-
come “eterno ritorno dell’Eguale”. Per natana dharma degli Indù. cora sempre l’uomo e la sua terra”.
divenire superuomo basta attenersi ai sa- Così, in definitiva, il superuomo sa co- Chi potrebbe smentire la tesi nietz-
cri misteri di Eleusi, assimilarsi al dio con gliere la differenza oltre le apparenze, scheana? Certo, l’“autentico inattuale”
l’omòiosis tò theô. egli sa farsi natura nella natura, proiet- non sapeva nulla di Einstein (appena na-
Al di là d’ogni apparenza, la fonte del tandosi in un’infinita espansione della to) e della sua futura teoria della relati-
pensiero nietzscheano, dell’autentico coscienza, che gli farà conoscere il Pa- vità. Eppure Nietzsche ha saputo antici-
Nietzsche, va ricercata nel telestèrion in- raBrahman oltre il Brahman, il non-es- pare la verità della scienza; nel “discor-
timo d’ogni individuo, nel quale si do- sere, ovvero l’essere nella sua fase di so degli animali”, come sottolinea Eugen
vrà rivivere l’esperienza iniziatica eleu- non-manifestazione, oltre l’essere. Assi- Finck (La filosofia di Nietzsche), “l’eter-
sina, la quale è, e resta, per sua natura, milato a Diòniso, l’Uebermensch si iden- no ritorno si rende manifesto in modo
rassegna stampa
ineffabile. Che accade nel tempio inte- tificherà nella ‘possibilità universale’. diverso che all’uomo: gli animali sono
riore dell’aspirante superuomo? Essen- E che altro è il dio-simbolo se non l’hi- legati al mutamento, non gli si oppon-
zialmente, la rivelazione che c’è un tè- ranyagharba, il ‘germe di luce’, che na- gono; essi sono nel gioco dell’essere, ma
los nella physis, la cratofanìa d’una vo- sce nel cuore dell’uomo, inteso col Ve- non sono i suoi antagonisti come l’uo-
lontà di potenza, che Demètra e Kòre an- danta come Brama-pura, la vera civitas mo. Ciò che gli animali dicono dell’Eter-
nunciano con la nascita di Brimo, fan- Dei? no Ritorno, è visto partendo dall’ente
ciullo divino che altri non è che Diòniso La fedeltà alla terra, alla quale si appel- stesso”.
stesso, che rinasce nel cuore dell’inizia- la il profeta, non è rifiuto del volo alle Scrive Nietzsche: “Tutto va, tutto ritor-
to epopta. altezze della luce. Dirà ancora Nietzsche: na; eternamente gira la ruota dell’esse-
La visione di chi ha bevuto il ciceone cul- “La grandezza dell’uomo è di essere un re. Tutto muore, tutto risorge, eterna-
mina con l’ostensione della spiga, mito ponte e non un scopo: nell’uomo si può mente scorre l’anno dell’essere. Tutto
Nessuno ha il diritto
di decidere per noi
Nessuno deve scegliere per noi. Oggi sem- suno può impedirci di negoziare in pace persa. Forse i medici che hanno dichiara-
bra che questo valga per tutte, o quasi, le con la nostra morte, come ha chiesto di to delle forti perplessità sul testamento
circostanze della vita, ma non per la sua recente Adriano Sofri attraverso le pagine biologico sono fortunati, e non si sono tro-
fine, che, fra tutte, è la più personale e di questo giornale. “Uno Stato laico non vati spesso nella situazione drammatica di
quella che ci tocca più da vicino. può obbligare un malato a vivere contro tenere un paziente nel limbo della “non-
Sul tema della morte, la nostra o degli al- la sua volontà, attaccato a una macchina; vita” e di non sapere che fare, sentendosi
tri, si preferisce scivolare nel silenzio in- per chi non l’accetta è un’imposizione che inchiodati al bivio fra la missione tera-
vece di scendere nell’agorà. Meglio soffo- si avvicina alla tortura”. Sono le parole, peutica, che ci impone di trattare il mala-
care sul nascere un dibattito aperto non fa- anch’esse molto coraggiose, di Vito Man- to finché ci sono strumenti per farlo, e il
cile: così sta succedendo per il testamento cuso, teologo del San Raffaele. Se non ci rispetto per la sua dignità di persona.
biologico. Perché non solo l’argomento non obbliga la Chiesa, tanto più non possono Eppure sappiamo che la medicina tecno-
è facile, ma è scomodo e fa male. Fa male obbligarci i medici. Di fronte a un docu- logica, insieme agli enormi progressi, ha
ai medici scalfire la fiducia nella loro ca- mento di volontà anticipate di un libero portato con sé una nuova paura, che è
pacità di curare e di decidere, e ai politici cittadino, i medici non possono rifiutarsi quella di essere mantenuti artificialmente
impegnarsi in un argomento impopolare, di tenerne conto. in vita, di pensare a un corpo-involucro
che sbilancia il già incerto sistema di scam- Il testamento biologico è la logica esten- che sopravvive alla mente. Inutile scac-
bio degli appoggi fra partiti. sione del consenso informato, che è ob- ciarne l’immagine per poi ritrovarla come
E’ probabile quindi che la legge sul testa- bligatorio in Italia e sancisce il diritto per fantasma: meglio affrontarla e decidere
mento biologico non si farà mai. Ma, per ogni paziente di conoscere la verità sulla “quando la luce è accesa”, come dice Lu-
rispondere a tutte le migliaia di italiani che propria malattia e di acconsentire o non ca Goldoni. Perciò il testamento biologico,
mi hanno scritto – da quando due anni fa acconsentire alle cure proposte: questo de- che essenzialmente di questo dispone,
la mia Fondazione ha iniziato la campagna ve valere anche nel caso in cui la capacità rafforza l’alleanza terapeutica decretando
a favore del testamento biologico – nes- di esprimere la propria decisione fosse la fine della medicina paternalistica e tec-
34 numero 11-12 / 2007
nocratica e aprendo la via del ritorno a una medicina
più umana, nella quale anche le paure e il senso di UMBERTO VERONESI
impotenza del malato e del medico hanno un peso, Milanese, è uno dei maggiori esper-
accanto alla loro volontà. ti di oncologia al mondo. Già diret-
Fra queste paure c’è anche quella legata alla stessa tore scientifico dell’Istituto naziona-
evoluzione della medicina: se io decido oggi, che suc- le dei tumori di Milano, dirige l’Isti-
cederà, se proprio nel momento in cui mi staccano la tuto europeo di oncologia.
spina di un trattamento artificiale, la scienza scopre Il suo nome è legato a tre grandi
una nuova cura? Deve essere chiaro che il testamen- contributi scientifici e culturali rico-
to biologico non esprime una decisione vincolante che nosciuti e apprezzati in tutto il mon-
incatena la professionalità medica (non voglio quella do con cinque lauree Honoris-Causa
cura), ma piuttosto un “valore” soggettivo del malato in medicina: l’invenzione della chi-
(non voglio la vita artificiale); al medico rimane la de- rurgia conservativa per la cura dei
cisione di merito circa i trattamenti e la valutazione se tumori del seno; le nuove ricerche
la situazione reale del paziente, alla luce dei nuovi pro- sul melanoma; la fondazione, nel 1982, della Scuola Europea di Oncolo-
gressi, corrisponda a quella prevista. gia che ha riportato l’Italia ad essere uno dei punti di riferimento mon-
E poi quale medico e quale fiduciario (perché il testa- diali per tutti coloro che cercano una formazione nel campo della dia-
mento biologico prevede la nomina di una persona di gnosi e della cura dei tumori.
fiducia che partecipi all’attuazione delle volontà) non E’ stato anche Ministro della Sanità. Ha pubblicato 567 saggi scientifici e
applicherebbe comunque una terapia se ci fosse una dieci Trattati di Oncologia.
minima speranza di ripresa di vita? La realtà è che in
molti casi dobbiamo accettare il “non c’è più niente da
fare”. La scienza ha dei limiti nel qui e adesso. Alcune
lesioni cerebrali che portano allo stato vegetativo per-
manente sono irreversibili. A meno che non crediamo
nei miracoli o non accarezziamo l’idea di farci tutti man-
tenere artificialmente in vita, aspettando che qualcuno
tra i “vivi di cervello” trovi una cura per gli altri. Sem-
bra più un incubo o un film di fanta-terrore che un’i-
potesi. Per ora non conosciamo neppure la realtà: tan-
to per cominciare non sappiamo esattamente cosa suc-
cede oggi negli ospedali. Ci sono casi che vengono al-
la ribalta, come quello di Eluana Englaro, e tanti altri
(quanti? decine? centinaia?) che rimangono silenti. Co-
me vengono gestiti, ufficialmente non sempre si sa. Non
voglio insinuare con questo che in Italia ci troviamo nel
Far West dei trattamenti di fine vita, ma far capire che LE TAPPE
[ [
delle nuove generazioni. proviene dalla Bibbia. Come infatti
Si tratta in sostanza di fornire agli Tra i firmatari dell’iniziativa si possono capire, per esempio, le
studenti – e, di conseguenza e pro- tragiche vicende e i faticosi ripensa-
gressivamente, all’insieme dei cit-
Tu l lio D e M a u ro menti che hanno accompagnato le
tadini – gli strumenti necessari per U m b e rto E co teorie di Galileo e di Copernico se si
capire la società concreta in cui vi- Maria Pia Garavaglia ignora lo “sta scritto” che preso al-
vono, di capire come è venuta for- la lettera parrebbe contraddirle? Co-
mandosi e mutando, attorno a qua- Gu s ta v o Z a gr e b e lsk y me riflettere su Darwin e l’evoluzio-
le immaginario si è mossa, rispetto Massimo Cacciari nismo se non si è mai letto e tanto
a quali simboli e racconti si è iden- meno cercato di interpretare critica-
tificata o distanziata: è dal mondo
G a d L er n e r mente il racconto creazionale della
biblico, infatti, dalle pagine del- G ia n ni V a t ti m o Genesi? Come ragionare (o sragio-
l’Antico e del Nuovo Testamento, Margherita Hack nare) di guerre giuste o sante senza
che per secoli è venuta l’ispirazio- sapere da dove nasce l’idea e l’e-
ne per opere artistiche e architet- spressione? Come distinguere cosa
toniche di ogni tipo e sparse per tutto il paese. Sicché oggi dif- dare a Cesare e cosa a Dio senza sapere chi, come, quando e
ficilmente un cittadino italiano potrebbe muoversi senza imbat- perché ha detto che bisognava fare così?
tersi in parole, immagini, monumenti e memorie che trovano la E ancora, come rispettare i convincimenti degli altri, del diver-
loro origine in quel “libro dei libri” che da tremila anni fornisce so, come giungere con lui a stabilire un terreno comune, con-
– almeno al pari del teatro greco, della prosa latina, dell’epica diviso, senza sapere cosa è stratificato da secoli in un tessuto
antica – chiavi di lettura per l’esistenza umana e il suo senso sociale esistente? O come pretendere slanci di solidarietà uma-
nella storia: i sentimenti, i rapporti interpersonali, i comporta- na, come fare appello a prassi di giustizia e di onestà trascu-
menti, le aspirazioni e le tentazioni dei personaggi biblici non rando l’istanza etica che per secoli ha fornito a questa dimen-
sono stati e non sono tanto modelli da imitare, ma paradigmi di sione nobile dell’essere umano un fondamento capace di so-
quello che l’essere umano è in profondità. Né possiamo dimen- pravvivere persino a ripetute e gravi contraddizioni?
ticare che anche a un livello più quotidiano, è la stesso linguaggio Sì, la sapienza biblica è un patrimonio che non può e non deve
corrente a essere ancora oggi ricchissimo di reminescenze e im- essere lasciato solo a chi vi presta la propria fede perché – al
magini bibliche, dall’esodo all’apocalisse, dall’arca di Noè alla di là del considerarlo o meno di origine divina – è un tesoro
be difficile pensare o capire le ragioni ul- cosa intorno alla democrazia, idea diven- tare di maggiore autorità le loro azioni:
time della politica. Gli osservatori acuti san- tata per il mondo contemporaneo punto di per questo hanno cancellato i rapporti de-
no che ogni intuizione politica è in parte riferimento assoluto. Sorride, non si fa pre- mocratici”. Una pausa. Poi continua: “È una
nata da un’idea teologica”. E ancora: “Ogni gare: “La democrazia, per realizzarsi, ten- storia che si perde nei tempi e che si co-
forma politica ha bisogno di sacro – di- de a eliminare il sacro. O meglio, si po- mincia a osservare negli antichi regni dei
mensione dell’uomo che entra continua- trebbe dire che questa nobile forma di go- sumeri o degli egizi, dove c’era una con-
mente nel gioco della storia – o sparisce. verno è un tentativo di sostituirlo con idee nessione stretta tra politica e sacro; in Gre-
E chi tende a escluderlo si illude, perché e progetti che mirano al bene comune. Ma, cia, invece, il rapporto salta e la politica
lo trasforma. Non possiamo vivere senza così facendo, la storia insegna che può diventa laica. L’uomo, però, non è mai riu-
riti, senza simboli e senza miti, così come creare un vuoto, il quale – lo ripeto – si scito a dimenticare il sacro. Eliminato da
non riusciamo senza gli altri. Ogni partito colma con altre forme (a volte imprevedi- una parte, si presenta dall’altra e anche
politico è simile a una piccola Chiesa”. bili) di sacro. D’altro canto, non dimenti- oggi fa sentire il suo peso. Pensi a quan-
GIUSEPPE GARIBALDI
generale
N acque a Nizza il 4 luglio 1807. Fu ini-
ziato massone nel 1844 nella Loggia
“Asil de la Vertud” di Montevideo (o for-
na (Torino, 26 dicembre 1861 - 1 gennaio
1862), in cui fu eletto Gran Maestro Co-
stantino Nigra, Garibaldi fu acclamato Pri-
45 voti a
favore su
50 votanti.
se come alcuni vogliono del Rio Grande mo Libero Muratore d’Italia e gratificato Il 6 giugno Garibaldi da Caprera accettò
del Sud), una loggia comunque “selvag- di una medaglia d’oro massiccio, avente la carica e con decreto dell’8 giugno no-
gia”, emanazione della Massoneria brasi- da un lato l’iscrizione “Costituzione Mas- mina Antonio Mordini suo rappresentan-
liana e non riconosciuta dalle grandi Co- sonica Italiana” e dall’altra la dedica al te. Ma il malcontento in seno all’Ordine
munioni mondiali. Nello stesso anno ven- “Primo Libero Muratore d’Italia Giuseppe suscitato dalla nomina di Mordini e il mal-
ne regolarizzato nella loggia “Amis de la Garibaldi”; gli venne consegnata al Vari- contento del Supremo Consiglio palermi-
Patrie” di Montevideo all’obbedienza del gnano, in cui si trovava prigioniero dopo tano che male aveva accolto la sua ac-
Grande Oriente di Francia il 18 agosto, nel il fatto di Aspromonte dal massone asco- cettazione dell’elezione a Gran Maestro,
libro matricola della loggia gli fu asse- lano Candido Augusto Vecchi. Garibaldi rassegnò le dimissioni l’8 ago-
gnato il numero “50”. L’11 marzo 1862 il Supremo Consiglio del sto 1864, giustificandole con “lo stato non
Frequentò la loggia “Tompkins (471) di Rito Scozzese sedente in Palermo conferì buono della salute”.
Stapleton (New York), nel periodo 1851- a Garibaldi tutti i gradi scozzesi, dal 4° al Il 30 aprile 1872 l’Assemblea Costituente
53 era “lavorante” nella fabbrica di can- 33° e lo nominò Presidente del Supremo Massonica, finalmente riunita a Roma, ap-
dele che Antonio Meucci aveva impianta- Consiglio con il titolo di Potentissimo So- provò per acclamazione la nomina di Ga-
to a New York per dare lavoro ai pochi vrano Gran Commendatore e Gran Mae- ribaldi a Gran Maestro Onorario a Vita.
italiani profughi. Prima di partire da New stro. Il 20 dello stesso mese l’Eroe accettò. Nel 1881, unificò i due Riti: il Misraim (sor-
York, alla volta dell’Inghilterra, donò al Il 3 luglio dello stesso anno, fece iniziare to a Venezia nel 1809) e quello di
massone e amico Francesco Lavarello le in Massoneria il figlio Menotti e l’intero Memphis (fondato nel 1839 a Parigi) e per
sue insegne massoniche, usate nella log- stato maggiore, presumibilmente nella log- questo nominato Gran Jerofante.
gia newyorkese, che furono da questi suc- gia palermitana “I Rigeneratori del 12 Gen- Si spense a Caprera il 2 giugno 1882.
cessivamente donate a Livorno nel 1864 naio 1848 al 1860 Garibaldini”, dal mae-
a Giovan Battista Fauchè che, a sua vol- stro venerabile Emanuele Sartorio. Dal libro di Vittorio Gnocchini,
ta, le donò alla Massoneria ligure il 24 L’Assemblea Costituente, riunitasi a Fi- “L’Italia dei Liberi Muratori.
gennaio 1883 in seduta solenne. renze il 23 maggio 1864, lo elesse Gran Piccole biografie di massoni famosi”,
Nella Prima Costituente Massonica Italia- Maestro del Grande Oriente d’Italia con Mimesis-Erasmo
FORNITORE DEL
GRANDE
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D’ITALIA
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Mauro Lastraioli Registrazione Tribunale di Roma n. 00370/99 del 20 agosto 1999
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