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9 TECNICHE DI MEMORIZZAZIONE PER CHI SI DIMENTICA TUTTO

Quando dobbiamo studiare, imparare qualcosa di nuovo o semplicemente ricordare un fatto,


facciamo fatica. Ma la memoria, come un muscolo, si può allenare attraverso alcune tecniche.

Memoria e apprendimento: 9 tecniche di memorizzazione

In tanti aspetti della vita, non solo nello studio, ma anche nella vita quotidiana, la memoria è uno
strumento fondamentale. Permette infatti di elaborare le informazioni percepite o apprese e
racchiuderle nel nostro cervello in modo che vengano assimilate e siano pronte per essere
recuperate al momento del bisogno. Esistono delle tecniche di memorizzazione utili ed efficaci da
utilizzare specialmente quando dobbiamo memorizzare delle informazioni.

Data l’importanza della memoria, infatti, è bene sapere come tenerla allenata, poiché non è sempre
al meglio, e con l’aumento dell’età o altre condizioni può diminuire. Vediamo allora meglio cos’è la
memoria, come funziona e le tecniche di memorizzazione più efficaci.

Come funzionano memoria e apprendimento?

La memoria è un’attività cognitiva complessa, che coinvolge non solo il cervello, ma anche una
serie di altri aspetti. La memoria è divisa solitamente in più tipologie. Esiste innanzitutto la
memoria a breve termine, ma quella su cui si concentrano le tecniche di memorizzazione è la
memoria a lungo termine, che permette di immagazzinare le informazioni anche per tutta la vita.

Si parla inoltre di memoria sensoriale, che si basa sui sensi e le emozioni provate al momento di
ricordare e che aiutano molto nel recupero: si tratta più nello specifico di memoria visiva, uditiva,
tattile e olfattiva. La memoria gestuale invece consiste nell’apprendere un’attività o un concetto
facendo qualcosa, in modo che si imparino più che altro i movimenti.

Il processo di memorizzazione consiste in tre fasi: la codifica, che riguarda il modo in cui
l’informazione viene recepita, e immagazzinata secondo un codice specifico; la ritenzione, ossia
come viene conservata; il recupero, che rappresenta il modo in cui la nozione viene recuperata dalla
mente al momento del bisogno.

Esistono diversi modi per recepire le informazioni, e una di queste è l’apprendimento, durante lo
studio. Si considera che è molto più facile apprendere le cose che ci interessano rispetto a quelle che
non ci piacciono. Le tecniche di memorizzazione si applicano in modo particolare quando
un’informazione deve essere appresa e poi ricordata. L’apprendimento consiste nel leggere o vedere
qualcosa e comprendere. Si passa così alla memorizzazione attraverso le fasi della memoria che
abbiamo visto.

Come dicevamo, esistono delle tecniche utili alla memorizzazione, note da molto tempo. Si
chiamano più precisamente mnemotecniche e la loro efficacia è stata oggetto di studio per
comprendere meglio sia il funzionamento della memoria che capire come stimolarla. La
mnemotecnica è l’insieme di regole e metodi impiegati per memorizzare più rapidamente e più
facilmente informazioni, soprattutto quelle che risultano più difficili da ricordare.
Queste tecniche si basano sulla capacità dell’uomo di ricordare maggiormente le informazioni se
sono espresse in immagini o in storie. O ancora se sono associate a emozioni ed esperienze
personali o assurde e che quindi vengono ricordate in modo più naturale e semplice dalla mente.
Vediamo insieme 9 tecniche di memorizzazione utili per lo studio e l’apprendimento.

1. Mappe mentali

Una delle tecniche più efficaci di memorizzazione è la costruzione di mappe mentali. Come dice il
concetto, si tratta di visualizzare nella mente delle informazioni in una sorta di mappa. Si parte da
un nucleo centrale, che solitamente è l’informazione principale, per poi far partire bracci e frecce a
cui collegare in maniera sistematica e di senso le altre informazioni da apprendere.

L’ordine è un aspetto importante per una buona memorizzazione e uno studio efficace. Le mappe
mentali sono utili anche a strutturare delle idee personali da voler memorizzare, non solo
all’apprendimento di nozioni. In questo modo si avrà una mappa ordinata e soprattutto sempre più
completa e dettagliata nella mente.

2. Metodo PAV

L’acronimo PAV indica le parole “paradosso-azione-vivido”, e consiste nel creare un’immagine in


movimento partendo dalla nozione che si vuole ricordare. Questo perché le immagini vengono
ricordate molto più facilmente, tanto che la nostra memoria è formata quasi completamente da
immagini.

L’immagine, affinché sia il più efficace possibile, deve essere paradossale, ossia strana, assurda,
lontana dalla realtà. Inoltre deve essere in azione, in movimento, non statica insomma. E infine deve
essere visualizzata in modo vivido e dettagliato, coinvolgendo tutti i sensi: solo così sembrerà di
vivere al centro l’episodio per ricordarlo anche meglio.

3. Tecnica dei luoghi

La tecnica dei luoghi, o più precisamente “dei loci” deriva dall’antichità, più precisamente è stata
inventata e utilizzata da Cicerone. Consiste nel posizionare in maniera mentale le varie informazioni
nel nostro cervello, in diversi luoghi. E creare, invece che una mappa, un vero e proprio percorso.

Recuperare poi le nozioni dalla memoria sarà come rifare una strada fatta a soste dove in ogni luogo
si trova un dettaglio o un’informazione in più. La cosa importante è innanzitutto pensare a un
percorso familiare che esiste nella realtà, e visualizzarlo con immagini utilizzando anche la tecnica
PAV.
4. Palazzo della memoria

Il metodo del palazzo della memoria è simile ai precedenti e si può definire come un mix tra i
luoghi di Cicerone e le mappe mentali. Si tratta di costruire mentalmente un palazzo fatto di stanze
nelle quali si posizionano i ricordi in maniera sensata e ordinata. L’importante è ancora visualizzare
bene le informazioni nelle stanze, come fossero oggetti che si mettono via per essere ripresi al
bisogno. Anche in questo caso devono essere stanze molto vivide nel proprio cervello.

5. Parole di velcro

Le parole a piolo o di velcro sono una tecnica con la quale accostare a parole o informazioni di un
elenco da ricordare delle nozioni note. Ad esempio una tecnica efficace utilizza i numeri o le lettere
dell’alfabeto. Le parole di velcro si chiamano così perché sono una sorta di aggancio, a cui
aggrappare delle informazioni da memorizzare.

6. Ripassi

Qualsiasi metodo di memorizzazione si scelga di usare, non è efficace senza la giusta dose di
ripasso. Per ricordare davvero ciò che si apprende è necessario ripeterlo, non a caso, ma in maniera
sistematica. Ad esempio, se non si ha molto tempo, si può ripassare in momenti durante
l’apprendimento, alla fine e di nuovo dopo qualche ora o minuto.

Se invece si ha più tempo a disposizione, la tecnica esatta sarebbe ripassare tutto ciò che si è
studiato: dopo un’ora, dopo un giorno, nuovamente dopo una settimana e infine ancora dopo un
mese. Questo metodo serve a immagazzinare informazioni nella memoria a lungo termine, tanto che
dopo anni vi sorprenderete a ricordare ancora una poesia imparata a memoria a scuola.

7. Ripetere ad alta voce

Per poter apprendere e di conseguenza memorizzare un concetto è fondamentale comprenderlo. Una


volta capito davvero ciò che si deve ricordare, è bene ripeterlo ad alta voce. Questo serve a capire se
effettivamente l’informazione è stata assimilata correttamente, un lavoro utile anche quando ad
esempio si deve preparare una presentazione da esporre. Inoltre, la ripetizione funge da ripasso e
ascoltare le nozioni ad alta voce serve a ricordarle meglio, come se si riguardassero da capo un’altra
volta.

8. Fare pause

Quando si vuole memorizzare bene qualcosa, che sia una materia di studio o una presentazione da
fare in ufficio (ma anche il titolo di tutti gli episodi di una serie tv vista in binge watching!), è
necessario avere la giusta concentrazione. Innanzitutto il riposo è fondamentale, perché solo una
mente fresca è pronta a lavorare al meglio.
Inoltre, è necessario sapersi prendere le pause nei momenti migliori. La concentrazione infatti è
abbastanza effimera, e non dura più di un tot di tempo. Bastano anche 5-10 minuti ogni tanto, non
solo per riprendere fiato, ma anche per far depositare meglio le informazioni nei luoghi mentali
dove li abbiamo riposti, altrimenti si creerebbe confusione e non si apprenderebbero tutte le nozioni
allo stesso modo.

9. Ordine strategico

Durante la lettura di un libro da studiare e memorizzare, un metodo di lettura intelligente e veloce è


quello che segue non l’ordine delle parole, ma strategico. Si tratta di leggere contestualizzando il
tempo, i concetti, gli autori che si leggono in modo da ricordarli meglio secondo un ordine
personale ma che per quello è più facile da ricordare. Ovviamente deve avere un senso e seguire
altre tecniche di memorizzazione come le mappe mentali o i luoghi.

Abbiamo visto le principali tecniche di memorizzazione, e ne esistono altre, che solitamente si


rifanno a queste. Inoltre lo studio sulla memoria e su come velocizzare l’apprendimento continua, e
si vengono a creare ogni anno nuovi metodi efficaci. Esistono dei libri utili che insegnano
innanzitutto come funziona la memoria, e come allenarla per memorizzare meglio.

Ad esempio il testo dal titolo Quando la memoria ci inganna. La psicologia delle false memorie di
Manila Vannucci riprende le scienze neuro-cognitive per comprendere perché spesso ci
dimentichiamo alcune cose e ne ricordiamo altre, e come difenderci dallo sfuggire dei ricordi e delle
nozioni.

Libri più didattici e adatti a tutti sono Il metodo rivoluzionario per una memoria infallibile e L’arte
di ricordare. Esercizi pratici per migliorare la memoria rispettivamente di Sébastien Martinez e
Paolo Viola.

Infine, L’arte di ricordare tutto. Storia, scienza e miracoli della memoria di Joshua Foer ripercorre il
concetto di memoria e memorizzazione partendo dall’antica Grecia fino ai giorni nostri, interessato
all’argomento poiché l’autore si è ritrovato in finale ai Campionati della Memoria americani dopo
un anno di allenamento.

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