Sei sulla pagina 1di 1

LE PILLOLE DELLA DOMENICA

dalla pagina Facebook della GLDIRS


di Sergio Ciannella GM

ERESIA

Il 10 febbraio si è svolto un dibattito a porte chiuse sul tema “Chiesa Cattolica e Massoneria” presso la
Fondazione Culturale Ambrosianum di Milano, con la partecipazione di alti prelati tra i quali l'arcivescovo
Delpini e il Presidente della Pontificia Accademia di Teologia, Monsignor Staglianò.

La Massoneria era rappresentata sostanzialmente dai Gran Maestri delle due Obbedienze riconosciute dalla
Gran Loggia Unita d'Inghilterra che si distinguono rispetto ad altre innumerevoli Obbedienze italiane
appartenenti allo schema liberale,a causa dell'impronta dogmatica contenuta nella regola per cui “nessuno
può essere ammesso in Massoneria se prima non abbia dichiarato esplicitamente di credere nell'Essere
Supremo”. Il che lascerebbe supporre una maggiore vicinanza alle confessioni religiose e una maggiore
opportunità di dialogo, che in quella occasione avrebbe potuto favorire il disgelo tra le due Istituzioni, come
si auspicava negli annunci dell'evento e nei commenti che sono seguiti all'incontro.

Ma l'illusione di un mutato atteggiamento della Chiesa verso la Massoneria è durata ben poco.

Pochi giorni dopo Monsignor Staglianò, quasi a frenare gli entusiasmi, rilascia una intervista nella quale
ribadisce con durezza l'assoluta incompatibilità tra fede cattolica e pensiero massonico e condanna la
formula Grande Architetto dell'Universo con la quale i massoni intendono mettere d'accordo tutte le
sensibilità religiose, nella consapevolezza che su questo terreno si sono consumate le più aspre contese e le
più feroci guerre.

Nihil sub sole. Questa sortita evoca la dichiarazione che il Cardinale Ratzinger, in seguito Benedetto XVI, si
affrettò a pubblicare all'indomani dell'abolizione del canone di scomunica verso i massoni, per affermare
che nulla era cambiato in ordine alla condanna sancita dalle innumerevoli Bolle Papali.

Non stupisce quindi la reiterazione di questa inconciliabilità, confermata di recente anche dalla
Congregazione per la Dottrina della Fede in un parere richiesto dal Vescovo delle Filippine.

Quello che suona male è l’accusa di eresia che il teologo rivolge contro i Massoni.

L'eresia è definita dalla stessa Chiesa una dottrina che si oppone a una verità rivelata. Ma la Massoneria
non propone nessun dogma, è un luogo di pensiero laico dove si ammette e si rispetta ogni credenza e ogni
ideologia, poiché indirizzate al bene. L’inconciliabilità propagandata è quindi a senso unico, dalla Chiesa
verso la Massoneria, non viceversa: tant'è che molti massoni si professano cattolici.

Se quindi per essere eretici, secondo Monsignor Staglianò, basta non accogliere i dogmi della Chiesa,
eretici saranno non solo i massoni, ma tutti quelli che non coltivano una fede cattolica.

Fuori da questo ambito invece i nuovi principi ecumenici della Chiesa impongono tolleranza e rispetto, non
solo verso le altre religioni, ma anche nei confronti di chi non segue i suoi dettami.

Allora, si continui pure a dichiarare le inconciliabilità, ma si rispetti la Massoneria per la sua libertà e la sua
disposizione al bene.

Sergio Ciannella
Gran Maestro

Potrebbero piacerti anche