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Relazione del libro:

«Come funziona
la memoria»

Squire & Kandel

Bottino Pietro 2AB


Introduzione
•"Come funziona la memoria" è un libro scritto da Larry Squire e Eric
Kandel che esplora il funzionamento della memoria umana e la
neurobiologia del processo di apprendimento e memoria. Il libro presenta
una panoramica dettagliata della memoria a livello sia animale che
umano, spiegando come i meccanismi di memoria siano stati studiati e
compresi attraverso esperimenti e ricerche.
•Il libro presenta anche informazioni sulle malattie che colpiscono la
memoria, come la demenza e l'Alzheimer, e spiega come queste malattie
influiscano sulle funzioni cerebrali e sulle capacità di memoria. Inoltre, il
libro discute le opportunità per la prevenzione e il trattamento delle
malattie della memoria.
•Il libro è destinato a un pubblico di neuroscienziati, ricercatori, medici e
studenti interessati all'apprendimento e alla memoria, oltre che a un
pubblico più ampio interessato a comprendere meglio il funzionamento
del cervello umano.
Livello
intermedio tra
due mondi
•Conosciamo la biochimica grazie alla biologia e alle
neuroscienze, conosciamo le funzioni superiori come
la memoria, la coscienza, le emozioni grazie alla
psicologia e psichiatria.
•Non conosciamo il livello intermedio tra questi due
mondi: biochimica e funzioni superiori, ovvero non
sappiamo come i neuroni si organizzano per dare
origine alle funzionalità cognitive superiori.
•Comprendere i processi che stanno alla base dei
ricordi e della memoria può trovare applicazioni in
campo medico, ad esempio cura del disturbo da
stress post traumatico, demenza o varie forme di
perdita della memoria. Inoltre, può aiutare a
perfezionare i modelli di intelligenza artificiale che
stanno prendendo piede in tanti settori.
La ricerca e gli esperimenti

•Un gruppo di scienziati americani ha fatto degli esperimenti


con la lumaca di mare Aplysia, un invertebrato semplice, e poi
con i moscerini della frutta Drosophila (facili da allevare in
laboratori con elevato tasso di riproduzione, molto utilizzati
nella ricerca biologica) di cui conosciamo bene la struttura
cerebrale.
•Nell’esperimento con la lumaca, il sistema nervoso della Aplysia
ha permesso di studiare l’apprendimento e la memoria a livello
cellulare e molecolare (i gangli nervosi sono sufficientemente
grandi per poter essere osservati ad occhio nudo) e identificare
così le molecole coinvolte nella memoria a breve e lungo
termine.
•Nell’esperimento con gli insetti, questi sono stati indotti ad
associare una scossa elettrica a uno specifico odore, una volta
addestrati i moscerini evitavano l’odore perché nel loro cervello
si era formato un ricordo poco felice.
•Le moderne tecniche di imaging ad alta risoluzione hanno
mostrato l’attività dei neuroni prima e dopo la formazione del
ricordo, osservando nel dettaglio i meccanismi fisiologici relativi.
•Quando nella memoria del moscerino si forma un ricordo, un
gruppo di neuroni si attiva e produce un neuro trasmettitore (la
dopamina) e in contemporanea lo stesso gruppo di neuroni tende
a rimuovere un ricordo più vecchio.
•Per la prima volta si ha un riscontro diretto tra una funzione
superiore e la biochimica dei neuroni.

Risultati •L’ipotesi è che meccanismi molto simili avvengano anche nel


cervello umano (a livello biochimico siamo molto simili ai
moscerini della frutta). Ogni volta che impariamo qualcosa di
nuovo, stiamo formando un nuovo ricordo, ma ne stiamo
cancellando uno più vecchio: è un atto di bilanciamento molto
importante che ci impedisce di sovraccaricarci.
Cervello: ancora
un mistero
•Il cervello umano è uno dei sistemi più complessi e misteriosi
dell'universo. Nonostante decenni di ricerche e studi, gli scienziati
ancora non hanno compreso completamente il funzionamento del
cervello e molti aspetti della sua struttura e funzionalità
rimangono ancora un mistero.
•Il cervello è responsabile di molte delle nostre più complesse
attività mentali, come la percezione, il pensiero, la memoria e
l'apprendimento, e il suo funzionamento dipende da una
combinazione unica di fattori biologici, chimici ed elettrici.
•Le tecnologie avanzate, come la risonanza magnetica funzionale
(fMRI) e le tecniche di imaging, stanno aiutando gli scienziati a
capire meglio il cervello e i suoi meccanismi. Tuttavia, la
comprensione completa del cervello è ancora un obiettivo lontano
e molte domande rimangono ancora senza risposta.
•In ogni caso, la ricerca sul cervello continua a essere un'area di
studio attiva e affascinante, e si spera che la scoperta di nuove
informazioni possa aiutare a sviluppare nuove terapie e
trattamenti per le malattie del cervello e altre condizioni mediche.
Buona lettura!

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