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203-Descrivi la via lenta e la via rapida di le Doux.

Secondo te, perchè è importate conoscere


questa teorizzazione circa l'emozioni?

La teoria di le Doux sulle emozioni propone 2 vie neurali: una via rapida che va dalla percezione
sensoriale all'amigdala per risposte emotive immediate e una vita lenta che coinvolge il neocortex
per un'elaborazione più dettagliata. Questa teorizzazione è importante perché ci aiuta a
comprendere come il cervello processa e elabora le emozioni, influenzando le nostre emozioni
emotive e comportamentali e ha implicazioni in campo psicologico e neuroscientifico.

204-Perche quando parliamo di mente ed emozioni sembra essere decisiva la pratica


dell'inumazione rituale?

La pratica dell'inumazione rituale può essere considerata decisiva nelle discussioni sulla mente ed
emozioni perché rifletta aspetti culturali, simbolici e psicologici profondi. La ritualità della
sepoltura può influenzare la percezione della morte, il lutto e le emozioni associate, offrendo una
lente attraverso cui esaminare come le credenze culturali e le pratiche influenzino la compressione
della mente e delle emozioni umane. Inoltre, le cerimonie di sepoltura possono aiutare le persone
ad elaborare il dolore e a trovare conforto nell'espressione delle emozioni.

205-Descrivere gli esperimenti di Schooler sulla metaconsapevolezza?

Gli esperimenti di Jonathan Schooler sulla metaonsapevolezza si concentrano sull'indagini di come


le persone diventano consapevoli dei propri processi mentali, specialmente quando la mente vaga
o si impegna in pensieri automatici. In uno degli esperimenti più noti, ha chiesto ai partecipanti di
contare vocali in un testo mentre successivamente ha chiesto loro se avevano notato pensieri
diversi da quelli legati al compito principale, dimostrando che la consapevolezza dei pensieri
automatici e spesso limitata.

206-In oriente si parla di saggezza dell'udito della contemplazione, della famigliarizzazione cosa
significano?

Nell'oriente, la saggezza dell'udito si riferisce a una forma di saggezza acquisita attraverso l'ascolto
attento e l'apprendimento dai suoni e dalle parole. La contemplazione si riferisce alla pratica di
riflessione profonda e meditazione mentre la famigliarizzazione indica il processo di diventare
famigliari e intimi con la propria mente e le proprie emozioni attraverso la pratica.

207-Nel testo di riferimento del corso Odifreddi cità una teoria circa la volizione cosciente. Di chi
è questa teoria? e cosa espone?

Nel testo di riferimento del corso Odifreddi fa riferimento alla teoria della volizione cosciente di
Benjamin Libet. Questa teoria suggerisce che le decisioni consapevoli e l'azione volontaria sono
precedute da processi cerebrali inconsci, il che solleva interrogativi sulla vera natura del libero
arbitrio.
208-Che cos'è una subpersonalità? Chi l'h descritta? E perché è inutile svelarle?

Una subpersonalità è una parte della personalità di un individuo che ha tratti, comportamenti o
caratteristiche distinti. Questo concetto è stato descritto da psicologi come Carl Jung e Roberto
Assagioli. È utile svelarle perché comprendere le subpersonalità può aiutare a comprendere
meglio il comportamento di una persona, le sue motivazioni e le dinamiche interne.

209-Cosa intende Damasio per marcatore somatico? Fanne anche qualche esempio rispondi alle
seguenti domande in poche righe

Antonio Damasio coniò il termine marcatore somatico per riferirsi alle risposte corporee che si
verificano in risposta a situazioni emotivamente cariche. Questi marcatori somatici possono
guidare le decisioni e influenzare il processo decisionale aiutando a valutare rapidamente le
situazioni. Ad esempio la sensazione di paura(a livello fisico) potrebbe essere un marcatore
somatico che influisce su una decisione di evitare un pericolo imminente.

210-Cosa intende Damasio quando parla del cosiddetto "Errore di Cartesio"?

Il concetto di "Errore di Cartesio" è introdotto da Damasio per sfidare la visione tradizionale di una
separazione netta tra la mente e il corpo. Cartesio, filosofo del XVII secolo, sosteneva una visione
dualistica secondo cui la mente e il corpo erano entità separate. Tuttavia, Damasio argomenta che
questa separazione non è sostenibile alla luce delle evidenze scientifiche contemporanee.
L'"Errore di Cartesio" consiste nel considerare la mente come un'entità distinta e separata dal
corpo, ignorando il ruolo fondamentale delle emozioni e delle risposte fisiologiche
nell'elaborazione delle informazioni cognitive e nelle decisioni. Damasio sottolinea che il corpo,
incluso il cervello e il sistema nervoso, è coinvolto in modo integrato nel processo cognitivo e nel
funzionamento mentale. Secondo Damasio, le emozioni e i segnali somatici influenzano la nostra
cognizione, la nostra percezione del mondo e le nostre scelte. L'Errore di Cartesio consiste nel non
riconoscere questa interazione profonda tra la mente, le emozioni e il corpo.

211-Cosa è possibile dire circa i messaggi subliminali per quanto hai appreso sul testo di
riferimento del corso?

I messaggi subliminali sono stimoli che vengono presentati al di sotto della soglia di percezione
conscia dell'individuo. In altre parole, sono informazioni che non vengono percepiti
consapevolmente ma che possono influenzare il comportamento e le emozioni delle persone.
Secondo il testo di riferimento del corso di Psicologia Fisiologica, delle Emozioni e della
Comunicazione , i messaggi subliminali possono avere un effetto limitato sull'individuo. Infatti, la
maggior parte degli studi condotti su questo argomento non ha dimostrato un effetto significativo
dei messaggi subliminali sul comportamento umano. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni. Ad
esempio, alcuni studi hanno dimostrato che i messaggi subliminali possono influenzare l'umore
delle persone, aumentando o diminuendo la loro felicità o tristezza. Inoltre , i messaggi subliminali
possono anche influenzare le preferenze delle persone, ad esempio nella scelta di un prodotto o di
un marchio. È importante notare che l' effetto dei messaggi subliminali dipende da diversi fattori,
come la durata dell' esposizione, la frequenza e l'intensità dello stimolo, nonché dalle
caratteristiche individuali dell'individuo. In generale, i messaggi subliminali non sono considerati
una tecnica efficace per influenzare il comportamento umano. Tuttavia, la ricerca continua su
questo argomento potrebbe portare a nuove scoperte e sviluppi nel futuro.
212-Quali sono i due tipi di respirazione esposti nel libro di riferimento del corso? Qual'é il tipo
di respirazione che porta a rilassamento? E come si può educare una persona a respirare in
questo modo?

I due tipi di respirazioni menzionati nel contesto del rilassamento potrebbero essere la
respirazione toracica (superficiale) e la respirazione diaframmatica (profonda). La respirazione
diaframmatica è spesso associata al rilassamento ed è utile per ridurre lo stress. Per educare
qualcuno a respirare in questo modo, è possibile guidarli attraverso esercizi di respirazione
profonda e consapevole

213-Da quanto hai appreso sul testo di riferimento del corso descrivi l'esperimento di Vicary?

L'esperimento di Vicary è stato dichiarato falso. Vicary aveva affermato di aver utilizzato messaggi
subliminali per aumentare la vendita di popcorn e Coca-Cola in un cinema, ma questa
affermazione è stata ampiamente screditata.

214-Descrivi l'interpretazione cognitivista delle emozioni?

L'interpretazione cognitivista delle emozioni suggerisce che le emozioni sono il risultato di


interpretazioni cognitive o valutazioni delle situazioni. In altre parole, le emozioni sono generate
quando attribuiamo significato a ciò che ci accede

215-Quali sono i processi attraverso cui il cervello si sviluppa? Descrivi brevemente

Il cervello si sviluppa attraverso processi come la neurogenesi (la formazione di nuovi neuroni), la
migrazione neuronale, la mielinizzazione (isolamento delle fibre nervose) e la sinaptogenesi
(formazione di connessioni sinaptiche).

216-Cos'è il motor after effect e qual è il suo correlato cerebrale?

Il Motor after effect è un fenomeno visivo in cui la percezione del movimento di un oggetto statico
appare in direzione opposta dopo essere stata esposta a un movimento unidirezionale. Il suo
correlato cerebrale è la corteccia visiva primaria.

217-Cosa si intende per "processamento parallelo "simile, ma non uguale, al multitasking? Quali
zone del cervello sono implicate in questo processo?

Il processamento parallelo è una sorta di multitasking, ma strettamente dipendente dal compito


(anche se in compiti di difficoltà elevata, non si può ricorrere a questo tipo di processamento). Il
nostro cervello cerca di dedicare attenzione a un compito specifico per poi prestarne altrettanta
ad un altro. Il passare da un compito all’altro peggiora l’efficienza del nostro agire, così il nostro
cervello sceglie autonomamente la cosa più semplice, economica ed efficiente.
218-Quali sono le evidenze scientifiche che dimostrano che il nostro cervello non è multitasking?

l nostro cervello è in grado di passare da un compito all’altro molto rapidamente, come la CPU di
un computer, lasciano erroneamente pensare che abbia la capacità di fare più cose
contemporaneamente prestandovi la stessa attenzione. Lavie e De Fockert hanno constatato come
parlare al telefono durante la guida diminuisca notevolmente le probabilità di individuare i segnali
del traffico, aumentando così i tempi di reazione. Non c’è differenza tra una telefonata col
cellulare in mano e una con l’auricolare, semplicemente nel primo caso i tempi si allungano
maggiormente a causa dell’impatto motorio. Esiste però un processamento parallelo, il quale è
una sorta di multitasking, ma strettamente dipendente dal compito(anche se in compiti di
difficoltà elevata, non si può ricorrere a questo tipo di processamento). Il nostro cervello cerca di
dedicare attenzione a un compito specifico per poi prestarne altrettanta ad un altro. Il passare da
un compito all’altro peggiora l’efficienza del nostro agire, così il nostro cervello sceglie
autonomamente la cosa più semplice, economica ed efficiente. L’efficienza diminuisce
esponenzialmente perché il cervello deve continuamente riportare l’attenzione al presente
impiegando energia, aumentando lo stress e commettendo errori.

219-Prova a descrivere il dibattito tra Lazarus e Zajonic sulle pagine di American Psychologist
circa le emozioni?

l dibattito tra Lazarus e Zajonic sulle pagine di American Psychologist circa le emozioni è stato uno
dei più importanti nella storia della psicologia. Lazarus sosteneva che le emozioni sono il risultato
di un processo cognitivo, ovvero che siamo consapevoli delle nostre emozioni solo dopo averle
elaborate mentalmente. Zajonic, invece, sosteneva che le emozioni sono automatiche e non
richiedono alcun tipo di elaborazione cognitiva. Lazarus ha sviluppato la teoria dell'appraisal,
secondo cui le emozioni sono il risultato di una valutazione cognitiva che facciamo di una
situazione. Questa valutazione può essere conscia o inconscia e dipende dalle nostre esperienze
passate, dalle nostre aspettative e dalle nostre credenze. In altre parole, le emozioni non sono il
risultato diretto di uno stimolo, ma dipendono dalla nostra interpretazione di quello stimolo.
Zajonic, invece, ha sviluppato la teoria dell'effetto immediato, secondo cui le emozioni sono
automatiche e non richiedono alcun tipo di elaborazione cognitiva. Secondo questa teoria, le
emozioni sono il risultato di una risposta fisiologica immediata a uno stimolo. Ad esempio,
vedendo un serpente, il nostro corpo reagisce immediatamente con paura, senza che ci sia
bisogno di elaborare mentalmente la situazione

220-Come arriva Reisenzein a definire la sindrome reattiva multidimensionale e cosa intende?

Quando viene “accesa” un’emozione dentro di noi, questa a sua volta innesca una reazione a
catena che coinvolge diversi sistemi, dando origine a una risposta complessa, definita anche come
“sindrome reattiva multidimensionale”

221-Descrivi la teoria cognitivo attivazionale di Schachter e il suo esempio dello juke-box?

La teoria cognitivo-attivazionale di Schachter, nota anche come teoria delle emozioni di due
fattori, postula che l'esperienza emotiva sia il risultato dell'interazione tra la nostra risposta
fisiologica generale e la nostra valutazione cognitiva di una situazione. Schachter sosteneva che
l'esperienza emotiva fosse il prodotto dell'interpretazione cognitiva che facciamo della nostra
risposta fisiologica. Un esempio spesso citato è quello dello juke-box, dove la risposta fisiologica
(l'attivazione fisiologica) è considerata come la musica che viene suonata, mentre l'interpretazione
cognitiva dell'evento (il contesto sociale o situazionale) determina il tipo di emozione che
sperimentiamo.

222-Kellermann (2013) ha scritto un articolo riguardo gli effetti epigenetici, ricordi il tema
affrontato e cosa è stato discusso?

Kellermann (2013) ha affrontato il tema degli effetti epigenetici, ovvero le modificazioni chimiche
che avvengono sul DNA e che possono influenzare l'espressione dei geni. In particolare, l'autore ha
discusso del ruolo che questi effetti possono avere nella regolazione delle emozioni e del
comportamento. Secondo Kellermann, gli effetti epigenetici possono essere influenzati da fattori
ambientali, come lo stress o l'esposizione a sostanze tossiche, e possono portare a cambiamenti
duraturi nell'espressione dei geni. Questi cambiamenti possono a loro volta influenzare la risposta
emotiva e comportamentale dell'individuo, e possono essere trasmessi alle generazioni successive.
L'autore ha inoltre discusso del fatto che gli effetti epigenetici possono essere reversibili, e che ci
sono alcune strategie che possono aiutare a ridurre i loro effetti negativi. Ad esempio, l'esercizio
fisico e una dieta equilibrata possono contribuire a ridurre lo stress e a migliorare la salute
generale, riducendo così i rischi di effetti epigenetici negativi.

223-Descrivi l'esperimento di Schwartz e collaboratori (1981) in cui hanno studiato un gruppo di


studenti universitari dopo averli addestrati a fingere alcune circostanze?

Le emozioni non vengono generate solo da attività viscerali ma anche dalle informazioni che
provengono dal volto. Infatti Schwartz e collaboratori, per studiare tale ipotesi eseguirono un
esperimento addestrando un gruppo di studenti universitari a fingere delle situazioni. Ad un
gruppo di studenti fu chiesto di immaginare di salire e scendere le scale o di provare delle
emozioni come rabbia, tristezza felicità; ad un altro gruppo fu chiesto di salire e scendere le scale
realmente, ad un altro ancora di effettuare ambedue le situazioni contemporaneamente. Durante
l’esperimento furono monitorati la pressione sanguigna ed il battito cardiaco. Fu dimostrato che il
solo immaginare uno stato di rabbia provocava un aumento della pressione diastolica e
un’accelerazione del battito cardiaco rispetto a quando gli studenti avevano immaginato di
provare altre emozioni. Anche la pressione sistolica aumentava e rimaneva tale anche provando
altre emozioni.

224-Descrivi la teoria periferica delle emozioni di James e Lange e quella centrale di Cannon e
Bard?

La teoria periferica delle emozioni di James e Lange sostiene che le emozioni siano il risultato di
una risposta fisiologica che avviene prima dell'esperienza emotiva. Secondo questa teoria, le
reazioni fisiologiche che avvertiamo, come l'aumento del battito cardiaco o la sudorazione, sono
responsabili delle emozioni che sperimentiamo. In altre parole, percepiamo un evento, il quale
induce una risposta fisiologica specifica, e questa risposta determina l'emozione che
sperimentiamo. La teoria centrale di Cannon e Bard, d'altra parte, afferma che la risposta
fisiologica e l'esperienza emotiva avvengono contemporaneamente e indipendentemente l'una
dall'altra. Secondo questa teoria, una situazione emotivamente rilevante stimola
contemporaneamente sia la risposta fisiologica che l'esperienza emotiva nel cervello. La risposta
fisiologica e l'emozione sono quindi considerate come reazioni parallele alla situazione.
225-Cosa provoca un danno all'area MT? Dettaglia il caso LM come descritto nel testo di
riferimento del corso

Un danno all'area MT, conosciuta anche come area di prestazione mediale temporale, può avere
un impatto significativo sulla percezione del movimento visivo. Nel caso di LM, descritto nel testo
di riferimento del corso, si evidenzia un disturbo noto come "agnosia visiva del movimento". LM è
un paziente che ha subitoun danno all'area MT, il che ha causato una compromissione nella sua
capacità di percepire e riconoscere il movimento visivo. In particolare, LM è affetto da una
condizione chiamata "cécité de mouvement", che significa "cecità del movimento". Ciò significa
che LM è completamente incapace di percepire il movimento, nonostante abbia una visione
normale di oggetti statici e possa riconoscere forme e colori. Un esempio riportato nel testo di
riferimento è quello in cui LM si trova in una situazione in cui un'auto sta per investirlo mentre
attraversa la strada. Nonostante LM possa vedere chiaramente l'auto e i suoi componenti statici,
non riesce a percepire il movimento dell'auto in avvicinamento. Di conseguenza, LM potrebbe non
essere in grado di reagire prontamente e di evitare l'incidente, a meno che non si basi su altre
informazioni visive o uditive per riconoscere il pericolo imminente.

226-Descrivi l'esperimento di Cannon e Britton del 1925. Perché è stato fondamentale per
conoscere aspetti fisiologici circa le emozioni?

L'esperimento di Cannon e Britton del 1925 è stato un importante contributo alla comprensione
delle basi fisiologiche delle emozioni. In questo esperimento, i ricercatori hanno studiato la
risposta fisiologica di animali (gatti) a stimoli emotivi, come l'aggressione e la paura. Per fare ciò,
hanno innescato queste emozioni nei gatti attraverso la stimolazione di diverse parti del loro
sistema nervoso. Ad esempio, per indurre l'aggressione, hanno stimolato il sistema nervoso
simpatico, mentre per indurre la paura, hanno stimolato il sistema nervoso parasimpatico.
Successivamente, i ricercatori hanno misurato la risposta fisiologica dei gatti, come la frequenza
cardiaca, la pressione sanguigna e la respirazione. Hanno scoperto che le risposte fisiologiche
erano simili per entrambe le emozioni, suggerendo che non c'è una risposta fisiologica specifica
per ogni emozione. Questo esperimento è stato fondamentale perché ha sfidato la teoria
prevalente dell'epoca, secondo cui ogni emozione aveva una risposta fisiologica specifica. Invece,
ha dimostrato che le emozioni sono il risultato di una combinazione complessa di attivazione del
sistema nervoso simpatico e parasimpatico. Inoltre, l'esperimento ha anche suggerito che le
emozioni sono il risultato di una combinazione di fattori fisiologici e cognitivi, poiché la stessa
risposta fisiologica può essere associata a emozioni diverse a seconda del contesto in cui si
verifica.

227-Quali sono i quattro fenomeni relativi alla percezione subliminale come descritti nel testo di
riferimento del corso?
I quattro fenomeni relativi alla percezione subliminale come descritti nel testo diriferimento del
corso sono:
-Priming subliminale: Il priming subliminale si riferisce alla presentazione di uno stimolo
subliminale che influisce sull'elaborazione successiva di uno stimolo conscio. Anche se lostimolo
subliminale non è percepito consapevolmente, può influenzare l'interpretazione e larisposta a uno
stimolo successivo.
-Rilevazione subliminale delle emozioni: La rilevazione subliminale delle emozioni si riferisce alla
capacità di percepire e riconoscere le emozioni in stimoli subliminali. Anche se questi stimoli non
sono consciamente percepiti, possono ancora attivare risposte emotive nell'individuo.
-Influenza subliminale sul comportamento: L'influenza subliminale sul comportamento si riferisce
all'effetto di stimoli subliminali sull'atteggiamento e sul comportamento dell'individuo. Anche se
questi stimoli non sono consciamente percepiti, possono ancora influenzare le decisioni e le azioni
dell'individuo.
-Priming subliminale di comportamenti: Il priming subliminale di comportamenti si riferisce
all'attivazione automatica di schemi comportamentali specifici attraverso stimoli subliminali.
Anche se questi stimoli non sono consciamente percepiti, possono influenzare le azioni e le
reazioni dell'individuo.

228-Cosa ricordi del modello IARA applicato alla scuola primaria?

Il modello IARA, acronimo di Incontro, Alleanza, Responsabilità e Autonomia, è stato ideato dalla
dott.ssa Padovan eha come obiettivo principale quello di mettere al centro del suo percorso la
persona, riconoscendola come unica eirripetibile, puntando alla scoperta e alla crescita dei suoi
potenziali in modo di far sviluppare i suoi talenti.Il termine sviluppo va inteso proprio come s-
viluppo, ovvero togliere il viluppo: il percorso di crescita dei bambini èassimilabile a quello di una
perla che viene alla luce; col tempo viene avvolta da norme, coercizioni, vissuti chestrutturano la
personalità, ma le nostre paure, difficoltà, insicurezze, sono come tanti fili che avvolgono quella
perlache non deve far altro che essere riscoperta, s-viluppata.Tutti nasciamo perle e in tutti si
possono riconoscere qualità positive che ci contraddistinguono, questo però non è uncompito così
facile, e la causa è da ricercarsi nelle sovrastrutture che si generano durante la nostra vita.Il
modello IARA, attuabile solo da operatori IARA diplomati, prevede dei workshop con le classi delle
scuole primarie(supportati dagli insegnati e con anche il coinvolgimento dei genitori) volti proprio
a far scoprire la perla che ognuno è e le qualità che ognuno ha, qualità che possono essere messe
a disposizione non solo di sé stessi ma di tutto il gruppo.

229-Descrivi l'importanza di consapevolizzare il piano fisico, emotivo, mentale e spirituale. Come


e perché sono tra loro influenzati?

La consapevolezza del piano fisico, emotivo, mentale e spirituale è di fondamentale importanza


nella psicologia fisiologica, delle emozioni e della comunicazione. Questi quattro piani sono
strettamente interconnessi e influenzano reciprocamente il benessere dell'individuo. Il piano fisico
si riferisce al corpo e alla sua salute. La consapevolezza del proprio corpo e della propria salute è
importante per mantenere uno stato di benessere fisico e prevenire malattie. Ad esempio, una
corretta alimentazione, l'esercizio fisico regolare e il riposo adeguato possono migliorare la salute
fisica e, di conseguenza, influenzare positivamente gli altri piani. Il piano emotivo riguarda le
emozioni e i sentimenti. La consapevolezza delle proprie emozioni e della loro gestione è
importante per mantenere un equilibrio emotivo e prevenire disturbi come l'ansia e la
depressione. Ad esempio, la pratica della meditazione o dello yoga può aiutare a gestire lo stress e
migliorare il benessere emotivo. Il piano mentale si riferisce alla mente e alla sua salute. La
consapevolezza dei propri pensieri e della loro influenza sul comportamento è importante per
mantenere una buona salute
mentale e prevenire disturbi come la depressione e l'ansia. Ad esempio, la pratica della
mindfulness può aiutare a ridurre i pensieri negativi e migliorare la salute mentale. Il piano
spirituale riguarda la connessione con il mondo interiore e con il significato della vita. La
consapevolezza del proprio scopo e dei valori personali è importante per mantenere un senso di
significato e di appartenenza. Ad esempio, la pratica della gratitudine e della compassione può
aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza spirituale e migliorare il benessere generale.

230-Perché è possibile dire che il movimento incrementa apprendimento e memoria?

La relazione tra movimento e apprendimento/memoria è stata oggetto di numerosi studi


scientifici. In particolare, si è dimostrato che l'esercizio fisico può avere un impatto positivo sulla
funzione cognitiva, inclusa la memoria e l'apprendimento. Ci sono diverse ragioni per cui ciò
accade. In primo luogo, l'esercizio fisico aumenta il flusso sanguigno al cervello, fornendo una
maggiore quantità di ossigeno e nutrienti alle cellule cerebrali. Ciò può migliorare la funzione
cognitiva, inclusa la memoria e l'apprendimento. In secondo luogo, l'esercizio fisico può
aumentare la produzione di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, che sono
importanti per la funzione cognitiva. Questi neurotrasmettitori possono migliorare l'umore e la
motivazione, rendendo più facile per le persone concentrarsi e imparare nuove informazioni. In
terzo luogo, l'esercizio fisico può stimolare la produzione di fattori di crescita cerebrale come il
fattore di crescita nervosa (NGF) e il fattore di crescita derivato dal cervello (BDNF). Questi fattori
di crescita possono promuovere la sopravvivenza e la crescita delle cellule cerebrali, migliorando la
funzione cognitiva. Infine, l'esercizio fisico può ridurre lo stress e l'ansia, che possono interferire
con la memoria e l'apprendimento. L'esercizio fisico può anche migliorare la qualità del sonno, che
è importante per la consolidazione della memoria.

231-Descrivere l'esperimento di Dragnski e collaboratori illustrato nel testo di riferimento del


corso?

L'esperimento di Draganski e collaboratori, descritto nel testo di riferimento del corso di Psicologia
Fisiologica, delle Emozioni e della Comunicazione, ha avuto come obiettivo quello di indagare gli
effetti dell'apprendimento su alcune regioni cerebrali coinvolte nella percezione spaziale. Per
condurre l'esperimento, i ricercatori hanno reclutato un gruppo di volontari sani, divisi in due
gruppi: il primo gruppo ha seguito un corso di giocoleria per tre mesi, mentre il secondo gruppo
non ha ricevuto alcun tipo di addestramento. Prima e dopo il periodo di addestramento, tutti i
partecipanti sono stati sottoposti a una risonanza magnetica funzionale (fMRI), che ha permesso di
misurare l'attività cerebrale durante la percezione spaziale. I risultati dell'esperimento hanno
mostrato che il gruppo di volontari che ha seguito il corso di giocoleria ha sviluppato una maggiore
attività in alcune regioni cerebrali coinvolte nella percezione spaziale, rispetto al gruppo di
controllo. In particolare, si è osservata un'incremento dell'attività nell'ippocampo, una regione
cerebrale coinvolta nella memoria spaziale, e nel corpo calloso, una struttura che connette i due
emisferi cerebrali e che è coinvolta nella coordinazione motoria. Questi risultati suggeriscono che
l'apprendimento di una nuova abilità motoria può influenzare l'attività cerebrale e la plasticità
neuronale, anche in regioni cerebrali che non sono direttamente coinvolte nell'attività
232-La Desiderio distingue l'etica attiva dall'etica passiva, cosa intende?

La distinzione tra etica attiva e passiva è stata introdotta da Desiderio per comprendere il ruolo
dell'individuo nella propria vita emotiva. Secondo l'etica attiva, l'individuo ha un ruolo attivo nella
gestione delle proprie emozioni e nel perseguimento dei propri obiettivi. In altre parole, l'individuo
è responsabile delle proprie scelte e delle conseguenze che ne derivano. L'etica passiva, invece,
sostiene che l'individuo è in gran parte determinato dalle circostanze esterne e dalle influenze
sociali, e che quindi ha un ruolo limitato nella gestione delle proprie emozioni e nella realizzazione
dei propri obiettivi. In termini pratici, l'etica attiva implica che l'individuo deve prendere in mano la
propria vita emotiva e cercare di raggiungere i propri obiettivi attraverso l'impegno e la
determinazione. Ciò richiede una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie emozioni, nonché
la capacità di gestire lo stress e le difficoltà che possono sorgere lungo il cammino. L'etica passiva,
d'altra parte, può portare all'insoddisfazione e alla frustrazione, poiché l'individuo si sente
impotente difronte alle circostanze esterne e alle influenze sociali.

233-Descrivi l'importanza della funzione psichica della Volontà per Assagioli?

234-Assagioli descrive l'inconscio superiore, cos'è? Inoltre descrive il Sé transpersonale, cos'è e


perché è importante per la propria evoluzione?

L'inconscio superiore, secondo Assagioli, si riferisce a un livello dell'inconscio che vaoltre


l'individuo e si collega a dimensioni transpersonali e spirituali. Questo livello comprende
esperienze di unità, amore incondizionato, saggezza e intuizione profonda. È considerato una
risorsa per l'individuo nella sua ricerca di significato e di evoluzione personale. Il Sé
transpersonale, descritto da Assagioli, rappresenta il nucleo più profondo dell'essere umano, che
trascende l'identità egoica e si collega all'essenza universale. È il centro di consapevolezza che
integra e armonizza tutti gli aspetti dell'individuo, compresi i livelli fisici, emotivi, mentali e
spirituali. Il Sé transpersonale rappresenta la totalità dell'individuo e il suo sviluppo è importante
per raggiungere una maggiore realizzazione personale e una connessione più profonda con gli altri
e con l’universo.

235-Assagioli descrive l'inconscio medio, cos'è? Assagioli, in accordo con Jung, descrive anche
l'inconscio collettivo, cos'è? Il campo della coscienza, che fa parte dell'Ovoide, è un area di
consapevolezza statica o variabile? E perché?

L'inconscio medio secondo Assagioli si riferisce alla parte dell'inconscio che contiene contenuti che
sono stati dimenticati o soppressi dalla mente cosciente, ma che possono essere facilmente
recuperati attraverso la riflessione e l'auto esplorazione. È una sorta di zona intermedia tra
l'inconscio profondo e la coscienza. L'inconscio collettivo, secondo Assagioli e Jung, si riferisce a un
livello più profondo dell'inconscio che contiene contenuti archetipici e simbolici condivisi da tutta
l'umanità. Questi contenuti sono ereditati e influenzano le esperienze e i comportamenti umani.
L'inconscio collettivo comprende simboli, miti e archetipi universali che possono manifestarsi nei
sogni, nelle leggende e nelle espressioni culturali. Il campo della coscienza, che fa parte
dell'Ovoide, è un'area di consapevolezza variabile. Esso può essere esteso o contratto a seconda
delle circostanze e dell'attenzione focalizzata. Ad esempio, quando siamo concentrati su un'attività
specifica, il campo della coscienza può restringersi, mentre in uno stato di rilassamento o
meditazione può espandersi per includere una maggiore consapevolezza di sé e dell'ambiente
circostante

236-Descrivi il processo del conosco, possiedo, trasformo?

237-Descrivi gli esperimenti del mascheramento retroattivo di Dahaene e collaboratori del 2001

Gli esperimenti del mascheramento retroattivo condotti da Dahaene e collaboratori nel 2001
hanno indagato sul fenomeno dell'elaborazione inconscia delle informazioni visive. L'esperimento
coinvolgeva la presentazione di uno stimolo visivo primario seguito rapidamente da uno stimolo
mascherante. Nel mascheramento retroattivo, il secondo stimolo, chiamato maschera, viene
presentato poco dopo il primo stimolo e ne ostacola la percezione conscia. Gli esperimenti di
Dahaene e collaboratori hanno dimostrato che, nonostante la percezione conscia dello stimolo
primario sia ostacolata, esso può ancora influenzare l'elaborazione delle informazioni a livello
inconscio. Ad esempio, i partecipanti potrebbero mostrare una maggiore accuratezza nel compito
di discriminazione di uno stimolo se il maschera è congruente con lo stimolo primario, anche se
nonne erano consapevoli. Questi esperimenti hanno fornito evidenze sperimentali dell'esistenza di
elaborazione inconscia e hanno contribuito alla comprensione dei meccanismi sottostanti alla
percezione e alla coscienza.

238-Nel 1965 Gershon pubblica sulla prestigiosa rivista Science una ricerca che sembra
confermare la teoria sulle emozioni di chi? Cosa ha pubblicato Gershon i così importante?

Nel 1965, Michael Gershon pubblicò una ricerca sulla prestigiosa rivista Science che sembrava
confermare la teoria sulle emozioni di Charles Darwin. La teoria di Darwin sosteneva che le
espressioni facciali delle emozioni erano universali e innati, e non apprese culturalmente. Gershon
ha pubblicato un importante studio sui neonati, dimostrando che i neonati umani sono in grado di
esprimere le stesse espressioni facciali delle emozioni degli adulti, suggerendo che queste
espressioni sono innate e non apprese. Questa ricerca ha avuto un impatto significativo sulla
comprensione delle emozioni umane e ha contribuito a sostenere la teoria di Darwin. Inoltre, ha
aperto la strada a ulteriori ricerche sulla biologia delle emozioni e sulla loro relazione con il
sistema nervoso.

239-Cosa sono il sistema attenzionale anteriore e posteriore? Chi li ha descritti per primo? E
quali sono i substrati neuroanatomici?

240-Chi ha descritto per la prima volta le cosidette "via del dove" e "vie del cosa"?
Neuroanatomicamente quali aree sono interessate?

Le "vie del dove" e "via del cosa" sono state descritte per la prima volta dal neuroscienziato
americano David Hubel nel 1988. Queste vie sono importanti per la percezione visiva e per il
riconoscimento degli oggetti. La "via del dove" è anche conosciuta come la via ventrale, ed è
responsabile della percezione dell'aspetto degli oggetti, come la forma, il colore e la texture. La
"via del cosa", o via dorsale, è invece responsabile della percezione della posizione degli oggetti
nello spazio e del movimento. Dal punto di vista neuroanatomico, queste vie coinvolgono diverse
aree del cervello. La via ventrale inizia nella corteccia visiva primaria, situata nell'area occipitale
del cervello, e prosegue attraverso diverse aree della corteccia temporale inferiore. La via dorsale,
invece, inizia anch'essa nella corteccia visiva primaria, ma prosegue attraverso diverse aree della
corteccia parietale. Inoltre, altre aree del cervello sono coinvolte nella percezione visiva, come
l'amigdala, che è importante perla percezione delle emozioni legate agli oggetti, e il sistema
limbico, che è coinvolto nella memoria e nell'apprendimento associati agli oggetti.

241-Se dovessi sintetizzare quali sono le caratteristiche dell'umore, quali indicheresti?

Le caratteristiche dell'umore possono essere sintetizzate nel seguente modo:


-Durata: L'umore tende a persistere per un periodo di tempo più lungo rispetto alle emozioni che
sono più intense e di breve durata. L'umore può durare ore, giorni o persino settimane.
-Fluttuazione: L'umore può variare nel corso del tempo, influenzato da fattori interni ed esterni.
Possiamo sperimentare umori positivi o negativi in diverse situazioni o in diversi momenti della
giornata.
-Generalità: L'umore non è strettamente legato a un singolo evento o stimolo, ma può essere
influenzato da una combinazione di fattori. Può essere influenzato da fattori biologici, psicologici e
sociali.
-Tonalità: L'umore può essere positivo (ad esempio, felicità, gioia) o negativo (ad esempio,
tristezza, irritabilità). Possono anche esistere umori neutri o senza una specifica valenza emotiva

242-Se dovessi sintetizzare quali sono le caratteristiche dell'emozione, quali indicheresti?

Le caratteristiche dell'emozione possono essere sintetizzate nel seguente modo:


-Reattività: Le emozioni sono una risposta reattiva a uno stimolo o a una situazione specifica.
Possono essere scatenate da eventi esterni o interni e possono variare in intensità.
-Valenza: Le emozioni possono essere positive o negative, influenzando il nostro stato emotivo e il
nostro benessere psicologico. Alcune emozioni sono associate a piacere e felicità, mentre altre
possono generare disagio o dolore.
-Espressività: Le emozioni si manifestano attraverso espressioni facciali, linguaggio del corpo, tono
di voce e altre espressioni non verbali. Queste espressioni possono essere universali o influenzate
dalla cultura.
-Soggettività: Le emozioni sono esperienze soggettive, legate alla nostra percezione e
interpretazione del mondo. Ogni individuo può sperimentare le emozioni in modo unico,
influenzato da fattori personali, esperienze passate e contesto.
-Motivazione: Le emozioni possono motivare e guidare il comportamento. Possono spingerci ad
agire indeterminati modi, ad esempio, fuggire da una minaccia o avvicinarci a una fonte di piacere.

243-Quali differenze ci sono per Damasio tra emozioni e sentimenti?

244- Descrivi il caso Elliot


Il caso Elliot è un famoso caso clinico che ha suscitato interesse nella comprensione del rapporto
tra le emozioni, il cervello e la tomaia decisionale. Elliot era un uomo affetto da un tumore al
cervello che coinvolgeva la corteccia prefrontale, in particolare l'area ventromediale. Dopo
l'intervento chirurgico per rimuovere il tumore, Elliot ha iniziato a sperimentare cambiamenti
significativi nella sua personalità e nel suo comportamento emotivo. Nonostante le sue abilità
cognitive fossero intatte, Elliot ha sviluppato difficoltà nell'elaborare le emozioni e nell'adottare
decisioni adeguate. Mostrava una mancanza di interesse e coinvolgimento emotivo nelle
situazioni, e aveva difficoltà a prendere decisioni, anche in compiti di routine. Il caso di Elliot ha
evidenziato il ruolo critico della corteccia prefrontale, in particolare dell'area ventromediale, nella
regolazione delle emozioni e delle decisioni. Ha anche sottolineato come l'interazione tra le
funzioni cognitive e emotive sia fondamentale per il nostro funzionamento quotidiano

245-Descrvi cosa sono i temi appresi circa le emozioni (e fai qualche esempio) e cosa si intende,
nell'ambito della psicologia buddhista, col termine "antidoti"?

I temi appresi circa le emozioni si riferiscono alle associazioni che sviluppiamo tra determinati
stimoli o situazioni e le emozioni che le accompagnano. Queste associazioni sono apprese
attraverso l'esperienza e possono influenzare la nostra risposta emotiva futura. Ad esempio, se
una persona ha avuto un'esperienza positiva e gratificante durante una competizione sportiva,
potrebbe sviluppare un tema appreso in cui associa emozioni come l'eccitazione, la gioia o la
soddisfazione a quel contesto sportivo specifico. In seguito, quando parteciperà ad altre
competizioni simili, potrebbe sperimentare automaticamente emozioni positive legate a quel tema
appreso. Nell'ambito della psicologia buddhista, il termine "antidoti" si riferisce alle pratiche o alle
qualità mentali che vengono coltivate per contrastare o superare gli stati mentali negativi, come
l'avidità, l'odio o l'illusione. Gli antidoti sono considerati strumenti per coltivare l'equilibrio
emotivo e la saggezza. Un antidoto comune nella psicologia buddhista per contrastare l'avidità è la
generosità. La pratica della generosità può aiutare a coltivare un atteggiamento di compassione,
condivisione e soddisfazione nel dare senza aspettarsi nulla in cambio. Allo stesso modo, la pratica
della gentilezza può essere un antidoto all’odio mentre la consapevolezza può essere utilizzata
come antidoto all’illusione e all’ignoranza.

246-Cosa si intende quando si parla "dell'errore di Otello" riguardo le emozioni?

L'"errore di Otello" riguarda la percezione errata di un partner romantico, in cui l'individuo


sospetta l'infedeltà del partner senza prove concrete

247-Descrivi in modo chiaro e preciso la timeline dell'emozione secondo Ekman?

La timeline dell'emozione secondo Ekman comprende una serie di fasi: l'evento scatenante, la
reazione emotiva (rapida), l'interpretazione cognitiva, la coscienza emotiva e la reazione
comportamentale (lenta)
248-Descrivi la teoria dell'appraisal e confrontala con un'altra teoria di riferimento sulle
emozioni definendo in modo chiaro le differenze?

La teoria dell'appraisal suggerisce che le emozioni siano il risultato di valutazioni cognitive degli
eventi. Un'altra teoria di riferimento è la teoria di James-Lange, che sostiene che le emozioni
seguano direttamente le reazioni fisiche

249-Cosa sono i piani fisico, emotivo, mentale e spirituale perché è utile conoscerli? Quando si
ha benessere completo grazie a questi livelli?

I piani fisico, emotivo, mentale e spirituale rappresentano diversi aspetti dell'essere umano. Il
benessere completo si raggiunge quando questi piani sono armonizzati e integrati

250-Descrivi quanto descritto circa l'Io nel libro "La mente mente"?

Il libro "La mente mente" tratta il tema delle false memorie e della suggestibilità della mente
umana, esplorando come i ricordi possono essere influenzati da informazioni fuorvianti o
suggestive

251-Descrivi almeno tre degli undici principi di neuropedagogia descritti nel testo di riferimento
del corso?

Gli undici principi di neuropedagogia comprendono concetti come l'importanza sociale


nell'apprendimento, il coinvolgimento attivo degli studenti, il riconoscimento delle differenze
individuali e l'uso di strategie di insegnamento basate sulla ricerca

252-Descrivi cosa sono la codifica popolazionale e il calcolo combinatorio. Fai anche gli esempi

La codifica popolazionale è un processo attraverso il quale il cervello rappresenta le informazioni


utilizzando una popolazione di neuroni che risponde a determinate caratteristiche degli stimoli. Ad
esempio, nel caso della percezione visiva, diversi neuroni possono rispondere a specifiche
caratteristiche di un oggetto, come il colore, la forma o la posizione.

253-Quali sono le prove scientifiche dell'utilità di etichettare correttamente l'emozione in corso?

Le prove scientifiche dell'utilità di etichettare correttamente l'emozione in corso suggeriscono che


attribuire una parola o un'etichetta a un'emozione può contribuire a regolare e gestire l'esperienza
emotiva. Ad esempio, riconoscere e dichiarare di essere arrabbiati può aiutare a elaborare e
controllare meglio l'emozione, invece di sopprimerla o ignorarla

254-Descrivi la via rapida e la via lenta di Le Doux e fai un esempio pratico di dove questa teoria
trova la sua validità?

La via rapida e la via lenta di LeDoux sono due percorsi neurali coinvolti nelle risposte emotive al
pericolo. La via rapida (subcorticale) permette una risposta emotiva istantanea, mentre la via lenta
(corticale)coinvolge processi più elaborati. Un esempio è la reazione istintiva di saltare indietro
quando si vede un oggetto minaccioso (via rapida), seguita dalla comprensione razionale che
l'oggetto non era pericoloso (via lenta)

255-Descrivi l'esperimento di Nummenmaa e collaboratori del 2014 su corpo ed emozioni

Nell'esperimento di Nummenmaa e collaboratori del 2014, gli studiosi hanno scoperto che diverse
emozioni attivano regioni specifiche del corpo in modo coerente. Ad esempio, l'emozione di
amore attivava principalmente il petto e il viso, mentre l'emozione di disgusto era associata a
sensazioni corporee nella parte bassa del corpo

256-Descrivi la teoria cognitivo-attivazionale delle emozioni

La teoria cognitivo-attivazionale delle emozioni suggerisce che le emozioni siano il risultato di una
valutazione cognitiva di uno stimolo. Ad esempio, se percepiamo un cane rabbioso come
pericoloso,proviamo paura. Questa teoria mette l'accento sul ruolo della cognizione nel generare
emozioni.

257-Descrivi quello che sai sull'agnosia visiva

L'agnosia visiva è un disturbo in cui un individuo non è in grado di riconoscere oggetti o immagini
visive nonostante la visione sia intatta. Ciò può essere dovuto a danni nelle aree cerebrali
coinvolte nella percezione visiva e nell'elaborazione delle informazioni

258-Descrivi tutto quello che sai sul midollo spinale (anche circa le lesioni)?

Il midollo spinale è una parte del sistema nervoso centrale che trasmette segnali tra il cervello e il
resto del corpo. Le lesioni al midollo spinale possono portare a perdita di sensibilità, paralisi o altre
disfunzioni a seconda della posizione e della gravità della lesione

259- Descrivi tutto quello che sai sul cervelletto?


Il cervelletto è coinvolto nel controllo del movimento, nell'equilibrio e nella coordinazione. Lesioni
al cervelletto possono causare disturbi motori e problemi di equilibrio

260-Descrivi tutto quello che sai sull'ipotalamo?

L'ipotalamo è una piccola regione del cervello coinvolta nella regolazione di numerose funzioni
corporee,tra cui la fame, la sete, la temperatura corporea e il ritmo circadiano.

261-Descrivi tutto quello che sai sulla corteccia cerebrale?

La corteccia cerebrale è la parte più esterna del cervello ed è coinvolta in funzioni cognitive
superiori, come il pensiero, la percezione, il linguaggio e il controllo del movimento. È suddivisa in
diverse aree specializzate per diverse funzioni

262-Descrivi il decorso del fascio piramidale partendo dalla sua origine in corteccia cerebrale?

263-Descrivi le aree del linguaggio e i disturbi seguenti al loro danneggiamento?


Le aree del linguaggio sono localizzate principalmente nell'emisfero sinistro del cervello, in
particolare nella corteccia cerebrale. Esistono diverse aree che sono coinvolte nella produzione e
nella comprensione del linguaggio, tra cui l'area di Broca e l'area di Wernicke. L'area di Broca si
trova nella parte anteriore della corteccia cerebrale, nella regione frontale. Questa area è
responsabile della produzione del linguaggio parlato e della pianificazione dei movimenti necessari
per la produzione del suono. Quando questa area viene danneggiata, si possono verificare disturbi
come l'afasia di Broca, che si manifesta con difficoltà nella produzione del linguaggio parlato, con
una riduzione della fluidità e della grammatica. L'area di Wernicke si trova nella parte posteriore
della corteccia cerebrale, nella regione temporale. Questa area è responsabile della comprensione
del linguaggio parlato e scritto. Quando questa area viene danneggiata, si possono verificare
disturbi come l'afasia di Wernicke, che si manifesta con difficoltà nella comprensione del
linguaggio parlato e scritto, con una riduzione della capacità di elaborare il significato delle parole.
Esistono anche altre aree del cervello che sono coinvolte nella produzione e nella comprensione
del linguaggio, come l'area di Brodmann 44 e l'area di Brodmann 45, che sono coinvolte nella
comprensione del linguaggio parlato e scritto .In generale, i disturbi del linguaggio possono essere
causati da lesioni cerebrali, traumi cranici, ictus o malattie neurodegenerative come la malattia di
Alzheimer. La riabilitazione del linguaggio può essere utile per migliorare la comunicazione e la
qualità della vita delle persone affette da questi disturbi.

264-Descrivi nel modo più dettagliato possibile i circuiti motori dei gangli della base?

I gangli della base sono un gruppo di nuclei cerebrali che svolgono un ruolo importante nella
regolazione del movimento volontario. I circuiti motori dei gangli della base sono costituiti da una
serie di connessioni neuronali tra i nuclei dei gangli della base e altre regioni del cervello, come la
corteccia motoria. In particolare, i circuiti motori dei gangli della base sono composti da quattro
nuclei principali: il nucleo caudato, il putamen, il globus pallidus e la substantia nigra. Questi nuclei
sono collegati tra loro da una serie di vie neuronali, che formano un circuito chiuso. Il nucleo
caudato e il putamen ricevono input dalla corteccia motoria e dalle aree associative corticali,
mentre il globus pallidus e la substantia nigra inviano output alla corteccia motoria attraverso il
talamo. Inoltre, il nucleo sub-talamico è coinvolto nella modulazione dei circuiti motori dei gangli
della base. Il circuito motorio dei gangli della base è regolato da due sistemi di
neurotransmettitori: il sistema dopaminergico e il sistema colinergico. Il sistema dopaminergico è
responsabile della modulazione dell'attività dei neuroni dei gangli della base, mentre il sistema
colinergico è coinvolto nella regolazione dell'attività dei neuroni del nucleo sub-talamico

265-Descrivi nel modo più dettagliato possibile il torno dell'encefalo?

Il tronco dell'encefalo è la parte inferiore del cervello che si estende dalla base del cranio fino alla
giunzione con il midollo spinale. È composto da tre parti principali: il midollo allungato, il ponte e il
mesencefalo. Il midollo allungato è la parte più bassa del tronco dell'encefalo ed è responsabile di
molte funzioni vitali, come la respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Inoltre,
il midollo allungato è coinvolto nella regolazione del sonno e della veglia, del vomito e del riflesso
della tosse. Il ponte è la parte centrale del tronco dell'encefalo ed è coinvolto nella regolazione del
movimento degli occhi, dell'udito e del gusto. Inoltre, il ponte è importante per la coordinazione
dei movimenti muscolari e per la regolazione della respirazione. Il mesencefalo è la parte
superiore del tronco dell'encefalo ed è coinvolto nella regolazione del movimento degli occhi, del
suono e della percezione del dolore. Inoltre, il mesencefalo è importante per la regolazione del
tono muscolare e per la coordinazione dei movimenti. In generale, il tronco dell'encefalo è una
parte fondamentale del cervello che regola molte delle funzioni vitali del corpo umano. La sua
importanza è evidente dal fatto che danni al tronco dell'encefalo possono causare gravi disfunzioni
e persino la morte.

266-Spiega perché il potenziale di equilibrio per il potassio e potenziale di riposo non


corrispondono perfettamente?

l potenziale di equilibrio per il potassio (K+) è determinato dalla differenza tra la concentrazione di
K+ all'interno e all'esterno della cellula, mentre il potenziale di riposo è il potenziale elettrico che si
verifica a riposo nella membrana cellulare di un neurone. In condizioni normali, il potenziale di
riposo è di circa -70 mV. Il potenziale di equilibrio per il K+ è influenzato anche da altri fattori,
come la permeabilità della membrana cellulare al K+. Quando la membrana cellulare è permeabile
al K+, il K+ può diffondere attraverso la membrana cellulare, riducendo la differenza di
concentrazione tra l'interno e l'esterno della cellula e quindi il potenziale di equilibrio per il K+.
Inoltre, la membrana cellulare è permeabile anche ad altri ioni, come il sodio (Na+) e il cloro (CI-),
che possono influenzare il potenziale di riposo. Quando la membrana cellulare è permeabile al
Na+, il Na+ può diffondere nella cellula, aumentando il potenziale di riposo .Al contrario, quando la
membrana cellulare è permeabile al CI-, il CI- può diffondere fuori dalla cellula, diminuendo il
potenziale di riposo

267-Descrivi la suddivisione del sistema nervoso centrale e soffermati, descrivendolo, sul


telencefalo?

Il sistema nervoso centrale è suddiviso in due parti principali: il cervello e il midollo spinale. Il
cervello è ulteriormente suddiviso in tre parti: il tronco cerebrale, il cervelletto e il telencefalo. Il
telencefalo è la parte più grande e complessa del cervello ed è responsabile di molte funzioni
cognitive superiori, come la memoria, l'apprendimento, la percezione, l'attenzione e il linguaggio.
È diviso in due emisferi cerebrali, destro e sinistro, che sono collegati da un fascio di fibre nervose
chiamato corpo calloso. Ogni emisfero cerebrale è ulteriormente suddiviso in quattro lobi: il lobo
frontale, il lobo parietale, il lobo temporale e il lobo occipitale. Il lobo frontale è responsabile delle
funzioni esecutive, come la pianificazione, l'organizzazione e il controllo dell'impulso. Il lobo
parietale è coinvolto nella percezione sensoriale e nella rappresentazione spaziale. Il lobo
temporale è importante per la memoria e l'elaborazione dell'informazione uditiva. Infine, il lobo
occipitale è specializzato nell'elaborazione dell'informazione visiva. All'interno del telencefalo ci
sono anche alcune strutture sottocorticali importanti, come il talamo, l'ipotalamo e l'amigdala. Il
talamo è coinvolto nella trasmissione delle informazioni sensoriali al cervello, mentre l'ipotalamo
regola le funzioni corporee come la fame, la sete e la temperatura corporea. L'amigdala è
coinvolta nella regolazione delle emozioni, in particolare della paura.

268-Quali erano i punti di vista di Ippocrate, Aristotele e Platone sul cervello?


Ippocrate, considerato il padre della medicina moderna, sosteneva che il cervello fosse il centro di
controllo del corpo e della mente. Egli credeva che il cervello fosse composto da tre parti: il
cervelletto, il midollo allungato e il cervello stesso. Inoltre, Ippocrate riteneva che la salute
mentale dipendesse dall'equilibrio tra i quattro umori del corpo: sangue, flemma, bile gialla e bile
nera. Aristotele, invece, credeva che il cuore fosse il centro di controllo del corpo e della mente.
Egli riteneva che il cervello fosse solo un organo di raffreddamento del sangue e che la mente
fosse situata nel cuore. Aristotele credeva anche che l'emozione fosse il risultato dell'interazione
tra la mente e il corpo. Platone, infine, sosteneva che il cervello fosse il luogo in cui la mente
interagiva con il mondo fisico

269-Elenca e descrivi le cellule Gliali e le loro funzioni?

Le cellule Gliali sono cellule meno complesse dei neuroni e svolgono funzioni di sostegno di
quest'ultimi. Tra le cellule gliali troviamo gli astrociti, gli oligodentrociti e microglia. Esse nutrono il
neurone e lo proteggono grazie ai loro prolungamenti che formano la guaina mielinica, avvolgendo
l'assone. Anche i globuli bianchi sono della glia, poiché grazie ai loro prolungamenti avvolgono i
capillari presenti nell'encefalo, creando così la barriera ematoencefalica che serve a filtrare le
sostanze nocive che si possono trovare nel sangue. In particolare le cellule gliali svolgono 6
funzioni: dare forma e sostegno al tessuto nervoso, gli oligodentrociti danno vita alla mielina,
rimuovere le sostanze dannose che si liberano dalla morte dei neuroni, mantengono costante la
concentrazione di potassio negli spazi extracellulari, gli astrociti durante la formazione del SNC
consentono ai neuroni di spostarsi dalla sede d'origine embrionale alla sede definitiva nel sistema
nervoso infine contribuiscono alla creazione della barriera ematoencefalica

270-Descrivi la differnza tra un PPSE un PPSI e un potenziale d'azione?

Un PPSE (Potenziale Postsinaptico Eccitatorio) è un cambiamento di potenziale elettrico che si


verifica nella membrana postsinaptica di un neurone quando viene stimolato da un
neurotrasmettitore eccitatorio. Questo tipo di potenziale può essere generato da una varietà di
sostanze chimiche, tra cui l'acetilcolina, la noradrenalina e la dopamina. Il PPSE rende più
probabile che il neurone postsinaptico generi un potenziale d'azione.
Un PPSI (Potenziale Postsinaptico Inibitorio) è un cambiamento di potenziale elettrico che si
verifica nella membrana postsinaptica di un neurone quando viene stimolato da un
neurotrasmettitore inibitorio. Questo tipo di potenziale può essere generato da sostanze chimiche
come l'acido gamma-amminobutirrico (GABA) e la glicina. Il PPSI rende meno probabile che il
neurone postsinaptico generi un potenziale d'azione. Un potenziale d'azione è un impulso elettrico
che si propaga lungo la membrana di un neurone. Questo tipo di potenziale si verifica quando il
neurone raggiunge una soglia di eccitazione sufficiente per aprire i canali ionici voltaggio-
dipendenti nella sua membrana. Ciò consente all'ione sodio di entrare nel neurone e all'ione
potassio di uscire, generando un cambiamento di potenziale elettrico che si propaga lungo la
membrana. Il potenziale d'azione è il meccanismo principale attraverso cui i neuroni comunicano
tra loro e con altre cellule del corpo.

271-Descrivi come si genera un potenziale d'azione?


Il potenziale d'azione è un impulso elettrico che si propaga lungo la membrana delle cellule
nervose, permettendo la comunicazione tra i neuroni e il trasferimento di informazioni nel sistema
nervoso. La generazione del potenziale d'azione avviene attraverso un processo noto come
depolarizzazione. Inizialmente, la membrana della cellula nervosa è polarizzata, ovvero presenta
una differenza di carica elettrica tra l'interno e l'esterno della cellula. Questa differenza di carica è
mantenuta grazie alla presenza di canali ionici, che permettono il passaggio selettivo di ioni
attraverso la membrana. Quando un segnale nervoso arriva alla cellula, viene trasmesso attraverso
sinapsi chimiche e provoca l'apertura dei canali ionici. In particolare, i canali del sodio si aprono,
permettendo l'ingresso di ioni positivi all'interno della cellula. Questo causa una depolarizzazione
della membrana, ovvero una diminuzione della differenza di carica tra l'interno e l'esterno della
cellula. Se la depolarizzazione raggiunge una soglia critica, detta soglia di eccitazione, si verifica
un'apertura massiccia dei canali del sodio e un rapido ingresso di ioni positivi all'interno della
cellula. Questo provoca un'inversione della polarità della membrana, con l'interno della cellula che
diventa positivo rispetto all'esterno. Questo cambiamento di polarità è il potenziale d'azione.

272-Descrivi tutti i tipi di recettori che conosci?

273-Descrivi la timeline estesa (cioè non quella sintetica) di un episodio emozionale


soffermandoti sul periodo di "stato del periodo selettivo"?

274-Che differenza, se c'è, può essere descritta tra mente e cervello?

La mente si riferisce all'aspetto coscienziale e cognitivo dell'essere umano, compreso il pensiero, la


coscienza, le emozioni e la soggettività, mentre il cervello è l'organo fisico nel cranio che supporta
le funzioni cognitive. La mente è un concetto più ampio che incorpora il cervello ma va oltre,
includendo l'esperienza soggettiva

275-Che effetto hanno le parole sul nostro cervello? E cosa succede quando leggiamo una parola
che è in grado di evocare un'immagine? Come questo può essere usato nell'ambito
dell'educazione mentale?

Le parole hanno un effetto significativo sul nostro cervello, poiché sono in grado di attivare diverse
aree cerebrali. Quando leggiamo una parola che è in grado di evocare un'immagine, il nostro
cervello attiva le aree visive, come se stessimo effettivamente vedendo quella cosa. Questo è noto
come effetto di simulazione mentale, in cui il nostro cervello crea una rappresentazione mentale
dell'oggetto o della situazione descritta dalle parole. Questo effetto può essere utilizzato
nell'ambito dell'educazione mentale per aiutare le persone a visualizzare e immaginare situazioni
positive e desiderate. Ad esempio, se si vuole aiutare qualcuno a superare la paura di parlare in
pubblico, si potrebbe chiedere loro di immaginare una situazione in cui stanno parlando con
successo davanti ad un pubblico. In questo modo, il cervello crea una rappresentazione mentale
positiva della situazione, che può aiutare a ridurre l'ansia e aumentare la fiducia. Inoltre, le parole
possono anche influenzare il nostro stato emotivo. Ad esempio, le parole positive possono
aumentare il nostro umore e la nostra motivazione, mentre le parole negative possono avere
l'effetto opposto. Questo è noto come effetto di valenza delle parole, in cui le parole hanno un
valore emotivo positivo o negativo

276-Che cosa significa conoscere-possedere-trasformare nell'ambito della Psicosintesi?


La Psicosintesi è una teoria psicologica che si basa sull'idea che ogni individuo possiede un
potenziale di sviluppo e di realizzazione personale che può essere attivato attraverso un processo
di conoscenza, possesso e trasformazione di sé stesso. Conoscere significa acquisire
consapevolezza di sé, delle proprie emozioni, dei propri pensieri e comportamenti. Questo
processo di auto-conoscenza permette di comprendere le proprie motivazioni, i propri bisogni e le
proprie aspirazioni, e di sviluppare una maggiore comprensione degli altri e del mondo che ci
circonda .Possedere significa prendere coscienza delle proprie risorse interiori e delle proprie
capacità, e di utilizzarle per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Questo processo di
auto-possesso ci permette di diventare più autonomi e di gestire in modo efficace le situazioni
difficili che incontriamo lungo il nostro percorso di vita. Trasformare significa utilizzare la
conoscenza e il possesso di sé per sviluppare nuove abilità, nuove competenze e nuove modalità di
pensiero e di comportamento. Questo processo di auto-trasformazione ci permette di superare i
nostri limiti e di raggiungere livelli di realizzazione sempre più elevati

277-Che cosa hanno fatto e dimostrato nel loro lavoro del 2013 su musica ed emozioni
Kawakami e collaboratori?

Kavakami e collaboratori nel 2013, attraverso un esperimento hanno provato a rispondere al


perché quando siamo tristi tendiamo ad ascoltare musica triste. Hanno reclutato 44 volontari, di
entrambi i sessi, musicisti e non, per ascoltare 2 brani tristi e uno felice. Durante i test i soggetti
dovevano usare un insieme di parole chiave per definire e dare un punteggio alla loro percezione
della musica e al proprio stato emotivo. Per evitare che la risposta fosse definita dalle chiavi in cui
erano suonati i brani li fecero riprodurre tutti sia in chiave maggiore che in chiave minore. Le
musiche tristi hanno evocato emozioni contradditorie: i soggetti dopo l’ascolto le definivano
tragiche e poco romantiche, ma durante l’ascolto non provavano questi sentimenti, questo
risultato era il medesimo per tutti i soggetti, musicisti compresi. Questo significherebbe, secondo i
ricercatori, che l’ascolto di musica triste era in grado di suscitare emozioni romantiche e non
spiacevoli, che avevano un effetto positivo e rilassante. Per cui ci piace ascoltare musica triste
quando siamo malinconici perché è capace di stimolare pensieri e sentimenti che si sintonizzano
sul nostro stato d’animo; il nostro cervello tende a sintonizzarsi su una realtà consona al
sentimento che proviamo.

278-Che effetti ha la musica sul cervello?

La musica ha un effetto molto potente sul cervello umano. In particolare, la musica può
influenzare l’attività cerebrale in diverse aree del cervello, tra cui la corteccia prefrontale,
l'ippocampo e il sistema limbico. La musica può anche influenzare i livelli di neurotrasmettitori nel
cervello, come la dopamina e la serotonina, che sono associati al piacere e alla felicità. Inoltre può
attivare il sistema nervoso autonomo che controlla le funzioni corporee involontarie. Ci sono
anche alcune differenze individuali nella risposta alla musica, alcune persone possono essere più
suscettibili agli effetti positivi della musica, mentre altre possono essere meno influenzate. Inoltre,
la preferenza musicale può influenzare la risposta individuale alla musica. Ad esempio può ridurre
lo stress e l'ansia, migliorare l'umore e la motivazione, aumentare la concentrazione e l'attenzione,
e migliorare la memoria e l'apprendimento. Tuttavia, è importante notare che la musica può anche
avere effetti negativi, come l'aumento dell'aggressività o dell'ansia in alcune persone
279-Cosa è possibile dire circa il pensiero positivo?

Il pensiero positivo si riferisce alla pratica di coltivare e focalizzarsi su pensieri, convinzioni e


atteggiamenti ottimisti e costruttivi. In psicologia, il pensiero positivo è associato a numerosi
benefici per la salute mentale e fisica. La ricerca ha dimostrato che il pensiero positivo può
favorire un miglioramento dell'umore, una maggiore resilienza, una migliore gestione dello stress
e un aumento del benessere generale. Coltivare il pensiero positivo implica essere consapevoli dei
propri pensieri, identificare i modelli di pensiero negativi o limitanti e sostituirli con pensieri più
positivi e realistici. Ciò non significa ignorare o negare le sfide o le difficoltà della vita, ma piuttosto
sviluppare una prospettiva più equilibrata e ottimistica. L'uso del pensiero positivo può essere utile
nell'ambito dell'educazione mentale perché può favorire l'autostima, la motivazione e la resilienza
degli individui. Può incoraggiare una mentalità orientata al successo e alla soluzione dei problemi,
promuovendo una visione più ottimistica e proattiva nei confronti degli ostacoli e delle sfide che si
presentano. Tuttavia, è importante notare che il pensiero positivo da solo potrebbe non essere
sufficiente e dovrebbe essere intergrato con azioni concrete e strategie di problem solving per
raggiungere risultati concreti.
280-Descrivi i substrati neurobiologici dell'attenzione?

L'attenzione è un processo cognitivo complesso che coinvolge una vasta gamma di aree cerebrali e
di sistemi neurobiologici. In generale, l'attenzione può essere definita come la capacità di
selezionare e concentrarsi su determinati stimoli sensoriali o cognitivi, ignorando gli altri. A livello
neurobiologico, l'attenzione è mediata da una serie di circuiti neurali che coinvolgono
principalmente il sistema nervoso centrale (SNC) e il sistema nervoso periferico (SNP). Nel SNC,
l'attenzione è regolata da una serie di strutture cerebrali, tra cui il tronco encefalico, il talamo, la
corteccia prefrontale e la corteccia parietale. Il tronco encefalico è una regione del cervello che si
trova alla base del cranio ed è responsabile di molte funzioni vitali, tra cui la respirazione, la
pressione sanguigna e il battito cardiaco. Tuttavia, il tronco encefalico è anche coinvolto nella
regolazione dell'attenzione, in particolare attraverso il sistema reticolare attivante ascendente
(ARAS),che invia segnali di attenzione alla corteccia cerebrale.

281-Come può essere definita l'attenzione? E qual è il ruolo dei collicoli superiori e inferiori?

William James definisce l’attenzione come “la presa di possesso da parte della mente, in forma
chiara e vivida, di uno tra quelli che sembrano diversi oggetti o treni di pensiero simultaneamente
possibili. Essa implica la rinuncia ad alcune cose, per occuparsi con efficacia di altre”. Petersen e
Posner la definiscono invece come “quel processo cognitivo che consente di concentrarsi
selettivamente su uno stimolo ignorandone altri. Due strutture importantissime per il ruolo
dell’attenzione sono i collicoli superiore e inferiore: due bande di tessuto nervoso posti a livello del
tronco dell’encefalo, appena sotto il corpo genicolato laterale del metatalamo

282-Cosa possiamo dire del rapporto tra coscienza e attenzione?

Una solida tradizione psicologica lega la coscienza di un oggetto alla capacità di prestarvi
attenzione. William James definisce l’attenzione come “la presa di possesso da parte della mente,
in forma chiara e vivida, di uno tra quelli che sembrano diversi oggetti o treni di pensiero
simultaneamente possibili. Essa implica la rinuncia ad alcune cose, per occuparsi con efficacia di
altre”. Quindi solo uno o pochissimi oggetti possono essere nell’immediato focus attentivo. Se
richiedono entrambi attenzione, due compiti interferiranno sicuramente fra loro. Molti
esperimenti hanno dimostrato la cecità da disattenzione, circostanza sfruttata molto dai
prestigiatori che, mantenendo la nostra attenzione su qualcosa, possono fare altro davanti ai
nostri occhi senza che noi possiamo effettivamente vederla. Altri errori attenzionali sono dovuti a
una sorta di cecità indotta dal movimento. Abbiamo la convinzione di percepire tutto ciò che ci
circonda, lo vediamo, è vero, ma non ne abbiamo la consapevolezza, perciò è come se non lo
vedessimo.

283-Cosa sono le euristiche? Fanne anche qualche esempio

284-Quali differenze intercorrono tra emozioni, umore, e sentimento

Le emozioni, l'umore e i sentimenti sono tutti fenomeni psicologici che influenzano il nostro
comportamento e la nostra esperienza di vita. Tuttavia, ci sono alcune differenze importanti tra
questi concetti.
Le emozioni sono reazioni immediate a stimoli specifici, come la paura di fronte ad un serpente
ola gioia di incontrare un amico. Le emozioni sono spesso accompagnate da risposte fisiologiche,
come il battito accelerato del cuore o la sudorazione delle mani. Le emozioni sono solitamente di
breve durata e possono essere facilmente identificate e descritte. L'umore, d'altra parte, è uno
stato emotivo più generale e duraturo che può durare ore, giorni o anche settimane. L'umore può
essere influenzato da molteplici fattori, come lo stress, la stanchezza o le esperienze di vita recenti.
L'umore può essere descritto come positivo (felice,eccitato) o negativo (triste, arrabbiato), ma
spesso è più sfumato e difficile da definire rispetto alle emozioni.
I sentimenti sono esperienze emotive ancora più complesse e durature rispetto all'umore. I
sentimenti sono spesso legati alle nostre relazioni interpersonali, alle nostre credenze e ai nostri
valori. Ad esempio, il sentimento di amore può durare per anni e coinvolgere una vasta gamma di
emozioni e comportamenti. I sentimenti sono spesso difficili da descrivere e possono essere
influenzati da molteplici fattori, come l'esperienza di vita, la cultura e la personalità.

285-Che rapporto intercorre tra pensieri/emozioni e corpo

Il cervello elabora gli aspetti emotivi anche grazie ai segnali che giungono dal corpo che, a sua
volta, mostra le emozioni. Wolpert ha sostenuto che il nostro cervello sarebbe progredito grazie e
per il movimento. In altre parole è stato l corpo a modellarlo. Uno dei problemi della nostra
cultura è l'eccessiva centralità della mente e una scarsa attenzione al corpo. Tendenzialmente
esaltiamo il pensiero e il potere della mente, ma non il sentire il corpo.

286-Cosa significa che la mente crea-precede-domina ogni cosa? Riesci a fare un esempio di
questo processo?

287-Descrivi l'esperimento di Libet del 1977 e quali conclusioni ne sono state tratte?
Le ricerche di Libet hanno dimostrato che quando noi prendiamo una decisione il nostro cervello
ha già preparato l’azione relativa alla scelta qualche centinaio di millisecondi prima. Nel 1977, a
Bellagio, tenta di elaborare un metodo sperimentale atto a misurare il rapporto fra processi
cerebrali e volontà. La persona che si sottoponeva al test doveva guardare un orologio e riferire il
tempo cronometrico della sua intenzione cosciente di agire; doveva, ad esempio, muovere un dito
senza decidere a priori quando avrebbe agito, separando il processo di preparazione motoria
dell’azione da quello dell’effettiva esecuzione. Mentre il test era in corso veniva, tramite EEG,
registrata l’attività cerebrale, per leggerei cambiamenti di potenziale elettrico antecedenti alla
decisione di muovere il dito. Da questo ed altri test è emerso che il processo di volizione inizia
circa 550ms prima dell’azione nell’area motoria supplementare, dove i potenziali di preparazione
si registrano prima di avvertire la sensazione di voler agire. La nostra consapevolezza invece ha
luogo circa 200ms prima dell’azione. Iniziamo quindi a volere prima di rendercene conto. Esiste
quindi, secondo Libet, un meccanismo cerebrale per ritardare la consapevolezza di un evento di
modo che coincida più o meno con l’evento stesso.

288-Cosa sono i valutatori automatici? E come intervengono nel processo emotivo? Cosa puoi
dire, inoltre, circa la timeline dell'emozione?

289-Cos'è e come viene descritta la Stella delle funzioni di Assagioli?

La Psicosintesi ritiene che l’essere umano sia chiamato al raggiungimento della pienezza delle sue
quattro dimensioni: fisica, emotiva, mentale e spirituale.
Per illustrare il funzionamento della psiche umana, Assagioli usa un grafico da lui denominato, per
la sua forma, “stella delle funzioni”. La stella, a sei punte, contiene al centro l’Io, circondato dalla
volontà e dalle sei funzioni psichiche. La psiche funziona in modo armonico, se le funzioni dell’Io
sono in equilibrio tra di loro.
Le funzioni corrispondono alle quattro funzioni di Jung (sensazione, emozione-sentimento,
pensiero, intuizione), con l’aggiunta di altre tre (impulso-desiderio, immaginazione e volontà). Le
funzioni non sono a sé stanti, ma si fondano e cooperano in un lavoro di gruppo. Esse si sviluppano
in tempi diversi nel corso della vita: sensazione e impulso sono le prime, poi si sviluppa la funzione
emotiva, in seguito il pensiero e l’immaginazione.
Valutare il diverso sviluppo di queste funzioni, comparandolo con la storia di una persona, può
indicare le sue potenzialità e le risorse e può portare a individuare le cause che sono alla base
dell’inibizione della normale crescita di alcune funzioni, che si presentano incomplete e
disarmoniche. Infatti, tutti potenzialmente possiedono tutte le funzioni, ma ogni personalità
possiede delle funzioni preferenziali, che sono quindi più sviluppate di altre. Questo implica di
accedere alle esperienze sempre attraverso le stesse funzioni.
Nel corso della vita, la “personale stella delle funzioni” modifica la sua forma, per il prevalere di
alcuni aspetti su altri. Obiettivo della Psicosintesi è quello di equilibrare ciascuna funzione
attraverso la volontà (posta nel diagramma al centro), privilegiata funzione della coscienza, che
coordina e rende operanti le altre funzioni e stimola processi di trasformazione.

290-Cos'è e come viene descritto l'Ovoide di Assagioli?

Per schematizzare la struttura della psiche, Roberto Assagioli, usa un grafico da lui denominato,
per la sua forma, “ovoide della psiche”, un mandala che sintetizza la complessità dei territori
psichici, una sorta di mappa che ci aiuta a localizzare il punto in cui ci troviamo. Assagioli, ha
collocato due centri di coscienza: il primo – il sé personale (o Io cosciente) – al centro dell’ovoide,
in quello che si può definire il campo di consapevolezza: trovare questo Centro ci porta al nostro
vero essere; il secondo – il Sé transpersonale – è disegnato sul vertice superiore dell’ovoide,
principio attivo, permanente dell’essere umano, ponte tra i suoi aspetti personali e universali.
Punto d’arrivo del percorso psicosintetico è l’unificazione tra l’Io e il Sé. Gli elementi che
costituiscono l’ovoide sono l’inconscio inferiore; l’inconscio medio; l’inconscio superiore; il campo
di consapevolezza; l’Io o sé cosciente; l’Io o sé superiore o transpersonale; l’inconscio collettivo.

291-Cosa si intende per processo di disidentificazione?

Il processo di disidentificazione è un concetto fondamentale nella psicologia fisiologica, delle


emozioni e della comunicazione. Si riferisce alla capacità di una persona di separarsi dalle proprie
emozioni e pensieri, in modo da poter osservare se stessi in modo oggettivo e critico. In altre
parole, la disidentificazione consente di guardare a se stessi come se si fosse un osservatore
esterno, senza essere influenzati dalle proprie emozioni o preconcetti. Questo processo è
particolarmente importante per la comprensione e la gestione delle emozioni. Quando siamo
emotivamente coinvolti in una situazione, spesso diventa difficile vedere le cose in modo obiettivo
e razionale. La disidentificazione ci permette di allontanarci dalle nostre emozioni e di analizzare la
situazione in modo più lucido e distaccato. La disidentificazione può essere raggiunta attraverso
diverse tecniche, come la meditazione, la mindfulness e la terapia cognitivo-comportamentale. In
generale, il processo richiede una certa dose di autoconsapevolezza e di autocontrollo. E
importante imparare a riconoscere le proprie emozioni e a separarle dalla realtà oggettiva, in
modo da poter prendere decisioni più razionali e consapevoli.

292-Per Ekman non nasciamo con la paura di qualcosa di specifico, bensì del tema che porta con
sé un dato evento. Cosa significa?

293-Descrivi le interpretazioni cognitiviste delle emozioni descritte nl testo di riferimento del


corso?

294-Descrivi le teorie neurobiologiche sulle emozioni descritte nel testo di riferimento del corso?

Le principali teorie sono quelle di: Arnold "Teoria della valutazione cognitiva (appraisal)” la quale
sostiene che l'interpretazione di una situazione causa una risposta emozionale basata su questa
interpretazione (L'interpretazione di un evento è istantanea, diretta, non intenzionale e connessa
alla spinta ad agire, percepita come emozione); Schachter “Teoria a due fattori”; Reisenzenn
"Sindrome reattiva multidimensionale” propose che le emozioni sono una risposta complessa,
caratterizzata da componenti fisiologiche, tonico-posturali, motorio-strumentali, motorio-
espressive ed esperienziali dell'individuo.

295-Quali sono, ad oggi, le posizioni scientifiche sulla dicotomia o sul dualismo mente-cervello?
Le posizioni scientifiche sulla dicotomia o sul dualismo mente-cervello sono ancora oggetto di
dibattito nella comunità scientifica. Tuttavia, la maggioranza degli studiosi sostiene una prospettiva
integrativa che considera mente e cervello come interconnessi e interdipendenti. Secondo questa
prospettiva, la mente è il prodotto delle attività neurali del cervello e delle relazioni complesse tra i
neuroni. Non esiste una separazione netta tra mente e cervello, ma piuttosto una connessione
stretta in cui le funzioni cognitive, emotive e comportamentali sono il risultato di processi neurali.
L'approccio olistico considera la mente come un sistema emergente che sorge dalle proprietà del
cervello. Le neuroscienze hanno dimostrato che i processi mentali e le esperienze soggettive
possono essere correlati ad attività cerebrali specifiche, come osservato tramite tecniche di
imaging cerebrale. In sintesi, mentre il dualismo mente-cervello propone una separazione tra la
mente immateriale e il cervello materiale, le prove scientifiche suggeriscono una visione
integrativa in cui mente e cervello sono strettamente intrecciati, e le funzioni mentali possono
essere comprese in termini di attività cerebrali

296-Cosa si intende per meta-consapevolezza? Ricordi un esperimento fatto per dimostrare


l'esistenza?

Il concetto di meta-consapevolezza è stato definito come l’abilità cognitiva che consente la


consapevolezza della propria coscienza. Un articolo scientifico ha passato in rassegna gli
esperimenti riguardanti tre aspetti della psiche umana: il non consapevole (non esperito), il
consapevole (esperito) e il meta-consapevole (ri-rappresentato).Uno di questi esperimenti è
particolarmente interessante, ed è quello di Grodsky e Giambra del 1990. Gli autori, per
riscontrare il mind-wandering (=vagabondaggio mentale), i pensieri non correlati al compito in
corso, hanno chiesto ad un gruppo di persone di leggere un testo e cogliersi nel momento in cui si
accorgevano di stare pensando ad altro, dimostrando che la meta-consapevolezza poteva essere
temporaneamente dissociata dall’esperienza. Schooler e collaboratori, nel 2004, hanno poi ripreso
ed arricchito questo esperimento, chiedendo ai partecipanti di leggere un testo e di annotare tutte
le volte che il loro pensiero veniva colto nel vagabondaggio mentale, chiamato dagli autori zoning-
out. Veniva poi chiesto ai soggetti di indicare se fossero coscienti di essere in zoning-out prima di
rendersene effettivamente conto. In una seconda condizione i partecipanti venivano interrotti da
un suono durante la lettura e dovevano indicare se in quel momento si trovavano in zoning-out. I
risultati dell’esperimento indicano che i partecipanti:- Si coglievano spesso in zoning-out durante
la sola lettura- Venivano spesso colti in zoning-out durante il suono- Frequentemente erano
inconsapevoli di trovarsi in zoning-out quando venivano “risvegliati” dal suono. Questo è quello
che accade spesso a tutti noi quando, leggendo un libro, ad un certo punto ci accorgiamo di aver
letto diverse righe senza comprenderne il significato poiché il nostro pensiero era rivolto altrove.
Quest’ultimo esperimento evidenzia come, il vagabondaggio mentale, sia molto più presente di
quanto noi ne siamo effettivamente consapevoli.

297-Haynes e collaboratori (2007) hanno confutato l'esperimento di Libet del 1977. Cos'hanno
fatto e cos'hanno concluso?

L’esperimento di Libet ha ricevuto molte critiche, tra cui il fatto che anche il meccanismo di
inibizione avrebbe luogo inconsapevolmente e che nei processi di volizione sono molte le aree
cerebrali coinvolte. Haynes e collaboratori, per ovviare a queste critiche, utilizzarono la fMRI, che
registrando le variazioni di ossigenazione del sangue nella corteccia cerebrale, promette di rilevare
quali zone del cervello si stanno attivando in un preciso momento. I soggetti dell’esperimento
dovevano schiacciare uno dei due pulsanti disponibili mentre osservavano uno schermo su cui
venivano proiettate alcune lettere ad intervalli regolari. L’obiettivo era quello di determinare il
momento in cui le persone diventavano coscienti della decisione di schiacciare un pulsante o
l’altro. Gli scienziati hanno dimostrato che l’attivazione della corteccia prefrontale anteriore
avveniva ben 7 secondi prima rispetto alla decisione di schiacciare il pulsante. In più, registrando la
distribuzione dei segnali neurali nelle diverse zone corticali era possibile prevedere quale pulsante
sarebbe stato premuto con una precisione del 71%.Questo esperimento dimostra che qualcuno
nel nostro cervello sembra decidere quando e cosa fare prima che noi ne diventiamo
effettivamente consapevoli. Noi, essere pensanti e coscienti, sembriamo estranei al processo
decisionale.

298-Cosa dicono la quinta e la seconda legge della psicodinamica in ambito psicosintetico? Al di


là della definizione, spiegale entrambe?

La psicodinamica è una teoria psicologica che si concentra sull'analisi dei processi mentali inconsci
e sulle loro influenze sul comportamento umano. In ambito psicosintetico, la quinta legge della
psicodinamica afferma che ogni individuo ha un potenziale interiore che può essere sviluppato
attraverso l'integrazione di parti di sé che sono state represse o ignorate. Questo processo di
integrazione è chiamato sintesi e porta alla realizzazione del Sé superiore. La seconda legge della
psicodinamica in ambito psicosintetico afferma che ogni individuo ha una serie di bisogni
fondamentali che devono essere soddisfatti per raggiungere il benessere psicologico. Questi
bisogni includono la sicurezza, l'amore e l'appartenenza, l'autostima e l'autorealizzazione. Quando
questi bisogni non vengono soddisfatti, possono verificarsi conflitti interni che portano a problemi
psicologici come l'ansia, la depressione e la disperazione

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