Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
POSIZIONE COSIDDETTA“VISIVA”
POSIZIONE
COSIDDETTA“CENESTESICA
”
POSIZIONE COSIDDETTA“AUDITIVA”
Se invece gli sottoponete una domanda che presuppone una riposta più lunga vi
fornirà il secondo canale che utilizza meno frequentemente rispetto a quello di
accesso.
Sulla base di queste osservazioni si crea un modello che si basa sui canali
sensoriali e potremo parlare col “visivo” ricordandoci di utilizzare immagini
mentali, e col cenestesico utilizzando sensazioni etc...
Abbiamo messo nei disegni le parole “visivo”, “uditivo, e “cenestesico” tra
virgolette, in quanto questo modello va bene in un primo livello di
apprendimento, per semplificare l’analisi delle risposte. Per raggiungere la
massima efficacia è infatti importante comprendere che si tratta di
un’APPROSSIMAZIONE di una realtà più complessa e varia utile, in una prima
fase di apprendimento e pratica.
Concentrarsi sul concetto di canale sensoriale aiuta ad esempio al praticante a
ricordarsi di creare IMMAGINI MENTALI per chi guarda in alto, anche se poi
un’immagine mentale conterrà al contempo suoni e sensazioni.
LE STRATEGIE
Osservare i movimenti degli occhi appare di utilità per determinare la sintassi
delle cosiddette “sequenze mentali di rappresentazione sensoriale”, ovverosia il
modo in cui la mente processa le informazioni che riceve. Se io osservo la
sequenza di movimenti oculari accedo infatti a come la persona organizza
l’informazione.
I RISULTATI PRATICI
Si tratta di uno schema altamente efficiente per determinare le strategie mentali
dell’interlocutore. Tuttavia è importante comprendere che se utilizziamo i
termini Visivo, Uditivo e Cenestesico stiamo utilizzando una definizione non
completa del significato del movimento oculare. Di qui gli sviluppi della PNL 3
nell’individuare nuovi schemi compatibili con gli antichi e nello stesso momento
in grado di integrare nuove possibilità di analisi.
E’ anche interessante come ricerche eseguite tagliando la connessione tra i due emisferi cerebrali tendano a
suggerire l’utilizzo per scopi diversi dei movimenti nel campo visivo destro e sinistro.
E’ possibile legare i movimenti dalla parte sinistra dell’occhio ad accessi all’emisfero destro del cervello e i
movimenti dalla parte destra all’azione dell’emisfero sinistro.
E’ necessario che integriate anche questo sistema per avere la massima comprensione dei movimenti oculari e
riuscire ad estrarre strategie effettive.
Ognuno dei due emisferi cerebrali coordina una parte del corpo; l’emisfero
destro coordina la parte sinistra del corpo mentre l’emisfero sinistro coordina la
parte destra del corpo.
Tale dinamica viene chiamata controlaterale.
Ogni emisfero ha funzioni differenti/
Questo permette di creare un modello bipolare da integrare sicuramente con il
precedente, e nel contempo anche utile in varie circostanze da solo.
Tale modello emisferico destro/sinistro è un altro modo di studiare i segnali
oculari, in quanto ad ogni emisfero possono essere legate posizioni oculari
specifiche.
La nostra ricerca ha permesso di combinare questo approccio col precedente
delle sei posizioni.
Presentiamo ora l’attività di ogni emisfero.
ESEMPIO
2 - Quando incominciate a parlare con lei, osservate dove volge gli occhi:
Se invece scoprite che volge gli occhi a destra significa all’80% prevalenza
dell’emisfero SINISTRO. Questa persona ragiona quindi per causa/effetto.
Questa persona preferirà le immagini globali ai dettagli specifici anche chiamati
con termine inglese “chunk down”.
Se per di più questa persona muoverà I suoi occhi costantemente da destra a
sinistra senza che possiate determinare da che lato ha iniziato è anche probabile
che si tratti di un tipo a dominanza sinistra. Questo perchè sono le persone con
emisfero sinistro dominante (secondo le osservazioni del dr. Bakan) che hanno
onde alfa (di riposo) solo il 20% del tempo.
ESEMPIO
Se una persona nel raccontare si sofferma sulle minuzie, sulle enumerazioni
etc… è specifico (CHUNK DOWN)
ESEMPIO
Se una persona nel raccontare una serie di episodi è molto generale con ampi
panorami è CHUNK UP. Dovremo parlargli in maniera generale per adattarsi al
suo livello.
.
UTILIZZO APPLICATIVO
Presentate le informazioni in maniera logica a coloro i cui segnali oculari
mostrano che utilizzano l’emisfero logico ed in maniera immaginativa agli altri.
Attenzione: questa dinamica vale per la spiegazione RAZIONALE di un
argomento (maggior comprensione). L’utilizzo invece del dialogo in amniera
incrociata tende a produrre AFFASCINAZIONE.
DALLA PNL ALLA PNL 3: INTRODUZIONE AD UNA NUOVA
MANIERA DI CONSIDERARE I SEGNALI OCULARI
PRINCIPI
1 – I segnali oculari non hanno connessione diretta coi canali sensoriali
utilizzati, ma solo correlazione INDIRETTA. La ragione per cui certi sensi
sembrano più presenti in certe posizioni è legata alla caratteristica
dell’attività mentale legata ad un certo movimento. Al contempo i segnali
oculari sono comunque utili indicatori dei processi di pensiero
2 – I segnali oculari sono correlati allo stesso schema dei movimenti delle
mani (vedi manuale di tecniche P.O.L.) e corrispondono all’orientamento
dell’individuo nei confronti dell’ambiente.
In particolare:
I movimenti in alto ed in tutto il campo visivo sono connessi ad attenzione a
STIMOLI (ricordati od immaginati) ESTERNI. E riprendono le fissazioni già
osservate al momento della prima fissazione dell’oggetto.
In questa maniera tutti i movimenti ampi corrispondono alla creazione di
IMMAGINI MENTALI accompagnate dalle relative eventuali sensazioni o
suoni (normalmente le sorgenti dei suoni sono a livello con le orecchie e quindi i
movimenti a livello sulla sinistra sono spesso connessi col ricordo di voci di
persone che ci hanno parlato).
I movimenti in basso corrispondono ad attenzione della persona ALL’INTERNO
DI SE’ STESSA, distaccandosi dagli stimoli sensoriali esterni (vista ed udito)
utilizzando canali sensoriali appropriati.
Utilizzate termini LOGICI per l’emisfero sinistro (parte destra del corpo) e
termini IMMAGINATIVI per l’emisfero destro (parte sinistra del corpo)
GESTUALITÀ ED ATTEGGIAMENTO
Inconsciamente ci viene da reagire a certe gestualità degli altri, e questo in
funzione della nostra storia personale.
I movimenti delle mani e la loro gestualità sono infatti collegati a modi specifici
di atteggiarsi nei confronti dell’ambiente circostante. Possiamo capire chi ci sta
davanti osservando semplicemente il suo comportamento e la sua modalità
comunicativa.
Indicatorio
Modo di fare diretto, mano tagliente, attegiamento TESTA
Clicca qui per i dettagli: devi essere connesso ad internet
Superlogico
Utilizzo del ragionamento, atteggiamento PETTO
Clicca qui per i dettagli: devi essere connesso ad internet
Propiziatorio
Attenzione sulle emozioni, palmo verso l’alto, atteggiamento ADDOME
Clicca qui per i dettagli: devi essere connesso ad internet
Misto
Esiste infine un quarto sottotipo che è costituito da un misto dei
precedenti. La differenza essenziale con quelli che lo precedono risiede
forse nella sua “memoria dei comportamenti passati” che gli permette
maggiore flessibilità di azione. Questo tipo corrisponde alla posizione
“piedi”
Tutti questi tipi di persone, con gestualità differenti, sono divisi a loro volta in
vari sottotipi. Questo argomento è approfondito sul Web in quanto si tratta di
notizie già fornite precedentemente in altri manuali.
ESEMPIO 1
Un allievo invitato a parlare in pubblico muove dapprima le mani in modo
propiziatorio dicendo “cosa posso dire…” e poi indicatorio. Un’interpretazione
di quanto è successo suggerisce che prima ha agito in quanto emozionato dalle
persone che gli stavano d’intorno e poi indicatorio in quanto corrispondente
probabilmente al suo tipo abituale di comunicazione
ESEMPIO 2
Un allievo invitato a parlare in pubblico gira intensamente le mani mentre parla
ed utilizza molte espressioni come “quindi” “perché” etc. Tale allievo ha
probabilmente una struttura mentale “superlogica”.
Memorie Visive
Emisferi Destro e
Memorie Udit. Sinistro
Esempio:
TIPOLOGIA DI PUBBLICO:
ATTENZIONE ALL’INTERNO (EMOZIONI) GUIDA PER OPERARE
NELLA VITA
TIPOLOGIA DI MESSAGGIO
SCENE DI INTERNI DI CUCINA (scena 1) SCENE DI BAMBINI CHE
CORRONO NEL PRATO (scena 2) Presentazione Prodotto
“per andare in un posto devo crearmi nella mente un'idea di dove voglio andare.
E chiedo informazioni sulla strada finchè non ho una chiara idea della strada che
sto per percorrere. Dopodichè non ci penso più e mi affido alla mia mente
inconscia. Quando non ce la faccio con successo, è spesso poichè non ho
raccolto sufficienti informazioni e non ho un'idea chiara.”
Meccanismo
Raccolta Input (informazione) ==> Immagine
Lo schema sopradescritto è la successione di elementi mentali della persona
indicata sopra per andare in un posto. Questa persona ci sta dicendo che
raccoglie informazioni per crearsi una “chiara idea”.
FASE 1
CHIEDIAMO “Cosa è importante nel chiedere informazioni?”
NOTA: Ci da il criterio che decide a chi chiedere informazioni e che tipo di
informazioni adottare.
RISPOSTA (ad esempio): “raccogliere un sufficiente numero di dati di modo da
farmi una immagine chiara e non doverci più pensare”
FASE 2
CHIEDIAMO “E cosa è necessario per farsi un'immagine chiara e nel non
doverci più pensare?”
NOTA Ovviamente ogni comunicazione avviene tramite parole che a volte
possono essere imprecise. Puo’ essere utile individuare il cosiddetto
“equivalente comportamentale” cioè il comportamento che sta dietro una certa
parola.
RISPOSTA (Ad esempio): “essere precisi”.
CONSIDERAZIONI
La parola essere precisi ci riporta a comprendere la sua “Metastrategia”, si tratta
di un’informazione che ci porta ad un livello più profondo della personalità.
Nel caso specifico, dato il contesto ed il termine adottato a questo punto siamo
in grado di supporre una metastrategia di tipo 1 (che significa nella nostra
nomenclatura dall’attenzione esterna alla riflessione su tali elementi)
RISULTATI
L’estrazione degli elementi sopra descritti ci da molte informazioni che
possiamo utilizzare in seguito nella comunicazione
Molto spesso la metastrategia di una persona ci da la chiave per entrare
efficacemente in contatto con questa.
Nel caso sopradescritto la metastrategia sembra essere di tipo 5.
Molto spesso le persone con tale metastrategia tendono a raccogliere
informazioni e a mantenere una certa distanza dagli altri, e questo in quanto il
loro primo approccio al mondo è riflessivo.
INOLTRE…
Se voglio posso spiegare ad un’altra persona come orientarsi, e quest’altra potrà
essere messa in grado di replicare al 100% il comportamento!
Nella vita, noi utilizziamo strategie per ogni cosa che facciamo.
Detto in italiano:
esame, operazione, esame, uscita.
Il concetto di TOTE viene in origine da Miller, Galanter, Pribram in un libro
chiamato "Plans and the Structure of Beahavior"
FASE DI USCITA
A questo punto passiamo alla fase EXIT, cioè il completamento della strategia.
UTILIZZAZIONE
Questo tipo di conoscenza è quindi utile per comunicare con gli altri in maniera
effettiva.
Possiamo far partire certe strategie comunicando con gli altri in maniera
appropriata.
L’ALCHIMIA DELLA COMUNICAZIONE: LE CHIAVI
D’ACCESSO ALLA PERSONA
Ora voi dovete entrare nello stato che state elicitando. Cioè, se vogliamo estrarre
la strategie decisionale di qualcuno, dobbiamo noi stessi entrare in uno stato nel
quale nel passato abbiamo preso una decisione. Se c'è rapport, questo guiderà
anche il nostro cliente in tale stato.
FRASI AGGIUNTIVE
Nel caso che sorgano dei problemi nell'elicitazione delle strategie, queste sono
alcune frasi che si possono utilizzare:
C'è mai stato un tempo nel quale vi siete sentiti veramente motivati a fare
qualcosa?
Cosa significa essere eccezionalmente creativo (o XXXX)?
Può parlarmi di un tempo nel quale lei era molto abile a fare X?
Cosa significa essere X?
Come fai X?
Cosa ti capita quando X?
Le frasi aggiuntive citate piu' sopra possono essere utilizzate come COMANDI
NASCOSTI per elicitare lo stato emozionale desiderato.
Portate molta attenzione ai predicati verbali, più ancora che ai movimenti degli
occhi, in quanto vi rendono più facile stendere un primo abbozzo della strategia.
Questo esercizio porta anche a rendervi conto della ragione per la quale la
maggior parte delle persone utilizza sempre le stesse strategie: vivono sempre
nello stesso stato emozionale ed i loro metastati gli impediscono di modificare la
sequenza.
METASTATO
STATO == STRATEGIA
ESERCIZIO 1
identificare gli stati d'animo corrispondenti a varie strategie
ESERCIZIO 2
modificare le proprie strategie semplici
Identificare un momento nel passato nel quale abbiamo agito in una maniera che
ci ha lasciato un'emozione negativa
Determinare che tipo di strategia ci avrebbe potuto fare sentire differentemente
Ripassare attraverso il momento del passato con la strategia individuata
Rifare il passaggio piu' volte fino a cogliere lo stato emozionale necessario e
riproiettarlo successivamente sul futuro
TIPI DI STRATEGIA
Le Intelligenze Multiple
Il fatto che utilizziamo una parte del cervello più delle altre è infatti legato alla
nostra EMOZIONE DOMINANTE.
Ogni metastrategia si lega infatti a precisi stati emozionali, e capire come gli
stati emozionali creano le strategie e vengono da questi condizionati è
indispensabile per una corretta elicitazione.
A volte una persona non riesce ad adottare una nuova strategia in quanto ha una
metastrategia che glielo impedisce.
Es. Una persona non riesce ad essere precisa (strategia che richiede riflessione)
in quanto ha una metastrategia che lo concentra sulle persone e sulle azioni.
Usiamo qui la divisione operata da Dawna Markowa, che a sua volta l'ha
mutuata dall'istruttore di arti marziali Terry Dobson , che utilizza I semplici
simboli del triangolo, quadrato e cerchio come abbreviazione visiva per
insegnare approcci innovativi alla risoluzione dei conflitti.
Io Interno Io Esterno
Il modo conscio del triangolo è quello con il quale noi siamo piú confortevoli e
competenti e che utilizziamo per ricevere informazioni e per esprimerci
pubblicamente, ma non è il piú importante.
ULTERIORI ELEMENTI
Si parla inoltre della differenza tra uno stato mentale "centrato" ed uno stato
mentale "non centrato": se, quando siamo all'erta ed organizzati, la nostra mente
sta funzionando a livello della posizione triangolo, allora stiamo funzionando
col modo centrato, mentre se siamo iperattivi, la posizione è quella di un
triangolo sbilanciato, con minore connessione con le altre parti dell'individuo.
Se confrontiamo tale divisione con la classica ripartizione della PNL nella quale
distinguiamo tra un sistema di entrata dell'informazione, un sistema
rappresentazionale ed un sistema di uscita dell'informazione, possiamo supporre
che il cosiddetto "sistema rappresentazionale" corrisponde alla posizione
"quadrato", mentre il sistema di entrata dell'informazione e di uscita
dell'informazione corrisponde alla posizione "triangolo".
Se I due sistemi di entrata e di uscita non coincidono possono aversi dei sistemi
squilibrati, nei quali l'output comunicativo non è coerente con l'input
comunicativo.
Ora, una cosa che può essere osservata, è come le varie posizioni possano essere
caratterizzate da sistemi rappresentazionali specifici, e che si possa come
tracciare un percorso tra differenti stati di coscienza e differenti sistemi
rappresentazionali utilizzati.
Il cerchio rappresenta la parte piu' profonda della personalita`, il quadrato la
mente di ragionamento ed il triangolo il sistema di connessione alla realta`
esterna
Exit
Azione
Emozione
LIVELLO A
La strategia operativa: cioè la successioni di fasi per operare una determinata
operazioni mentale.
Abbiamo trovato utile distinguere tre categorie di elementi che intervengono
nella creazioni di una strategia:
1 – Luogo dell’attenzione
Esterno (Impressioni/Stimoli Esterni) SE/ Interno (proprie reazioni) SI
Oppure R Riflessione
LIVELLO B
L’emozione sottogiacente
LIVELLO C
Il criterio (legato all’enneatipo) di confronto
LIVELLO D
I presupposti e le credenze
gli occhi sono andati in su; significa Ora sono scesi, quindi è andato a
che sta vedendosi proiettato nel futuro cercare di “afferrare” questo feedback
agire. Inoltre sono andati alla destra del
soggetto, che potrebbe significare
all’80 % che è un tipo logico
3) E che cosa è importante nel fatto di dare attenzione all’aula?
Risposta: La corrispondenza esatta tra richiesta e informazioni date
gli occhi sono andati in su; significa Sta ricordando una specifica esperienza
che sta vedendosi proiettato nel futuro concentrandosi sugli originari “punti di
agire. Il ripetersi del comportamento fissazione”
potrebbe confermare che è un tipo
logico
8) VERIFICA
Possiamo verificare le informazioni raccolte finora ponendo ulteriori domande
A COSA SERVE ESTRARRE LE STRATEGIE
Ad entrare meglio in contatto con gli altri, a farsi capire, ad educare etc.
Imparare una nuova strategia significa molte volte anche imparare una nuova
maniera di essere e vivere.
Le strategie di Apprendimento, Motivazione ed Affascinazione sono
abitualmente legate alla METASTRATEGIA e quindi facilmente estraibili .
TIPI DI STRATEGIA
etc…
STRATEGIE BLOCCATE
A volte alcune persone hanno delle strategie bloccate.
Molto spesso il blocco è a livello di metastrategia e riflette sulla strategia di
base.
Io Interno Io Esterno
BLOCCO