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Steve Allen D.
Sommario
Introduzione
Raggiungere l’eccellenza con la PNL
Che cos'è la PNL?
A chi si rivolge la PNL?
Come la PNL ti può aiutare?
Inizia a usare la PNL su te stesso
Utilizza questa conoscenza
Come la PNL può fare la differenza
Diamo un’occhiata dentro il cervello
Il tuo cervello
Neuroni e connessioni cerebrali
Il pensiero
Il sistema limbico nelle emozioni e nel pensiero
Perché possono esserci delle differenze fra uomini e donne?
E quando dormiamo?
Concetti Basici di PNL
Presupposizioni di PNL
“La mappa non è il territorio – La mia mappa mentale è diversa dalla
tua”.
“Dentro di te ci sono tutte le risorse di cui hai bisogno per raggiungere
quello che desideri”
“Ogni comportamento può essere utile in un determinato contesto”
“Ogni comportamento ha un’intenzione positiva”
“Se quello che fai non funziona, prova a fare qualcosa di diverso”
“Il fallimento non esiste, esiste solo la retro-alimentazione”
“Il significato della comunicazione sta nella risposta che essa provoca”
“Le persone prendono le loro decisioni in base alle informazioni che
possiedono nel momento presente”
I 4 principi chiave della PNL
1. Rapport
2. Risultati e Obiettivi
3. Sistemi rappresentativi o Sensi
4. Flessibilità
Credenze, ricordi, valori e criteri
Credenze
Valori e criteri
Tecniche PNL per guidare il tuo Cervello
Come guidare il tuo cervello
Come intensificare stati positivi e indebolire stati negativi
Come far tacere il dialogo interno
Come riuscire a motivarsi
Come individuare le strategie mentali degli altri
Tecnica in 6 Passi per raggiungere il dominio delle emozioni
Tecnica PNL per eliminare la preoccupazione e l’ansietà
Tecnica del circolo dell’eccellenza
Modelli di ridefinizione per cambiare il centro di attenzione o ampliare
la mappa mentale
Modello 1: Intenzione positiva
Re-inquadra il contenuto
Come re-inquadrare le persone critiche e le critiche stesse
Generare affermazioni positive a partire da intenzioni positive
Trasformare la critica in domanda
Modello 2: Ridefinire
Modello 3: Analogie e metafore
Tipi di ragionamento
Modello 4: Cambiamento di obiettivo
Esercizio
Modello 5: Re-inquadrare e cambiare le dimensioni della cornice
Re-inquadrare
Modello 6 - Il meta-specchio della PNL
Modello 7 - Le domande risolvono i problemi
Esercizio
Modelli del linguaggio
Metaprogrammi
Allontanarsi / Avvicinarsi
Generale / Dettagli
Interno / Esterno
Rivolto verso il passato / Rivolto verso il futuro
Alternative / Procedure
Con spirito di iniziativa / Reattivo
Metamodello
Domande del metamodello
Guida semplificata del metamodello
Ancore
Come creare un’ancora?
Esercizio
Conclusione
Introduzione
“Non aspettare ancora, il momento giusto non arriva mai. Inizia da
dove sei e con gli strumenti che possiedi adesso. Lungo il cammino troverai
strumenti migliori” Napoleon Hill.
La Programmazione Neuro-linguistica o PNL si occupa dell’influenza
che il linguaggio ha sulla nostra programmazione mentale e sul resto delle
funzioni del nostro sistema nervoso. L’essenza della PNL trova le sue radici
nel fatto che il funzionamento del nostro sistema nervoso (neuro) è
intimamente connesso con la nostra facoltà di linguaggio (linguistica). Le
strategie (programmi) con cui ci comportiamo sono basate su modelli
neurologici e verbali.
Le parole hanno il potere sia di riflettere le nostre esperienze esterne che
di modellare le espressioni mentali. Ciò le trasforma in un potente strumento
per manipolare i nostri processi mentali coscienti e incoscienti. Tutto questo
vuol dire che il semplice fatto di “parlare di qualcosa” può far molto di più
che riflettere le nostre percezioni. In realtà possiamo creare o modificare
queste percezioni. Il nostro linguaggio svolge un ruolo fondamentale nei
processi di cambiamento e guarigione.
Il tuo cervello
Capire come crei i tuoi pensieri e come il tuo cervello sviluppa le
connessioni ti può far vedere come affronti certe situazioni, coscientemente e
incoscientemente. Imparare a mutare abitudini e riconnettere i tuoi pensieri ti
permette di essere più flessibile e di sviluppare nuovi approcci a situazioni
complesse.
Il cervello in numeri:
- Pesa 1.400 grammi
- È composto da 80% di acqua, 12% di grasso e 8% di proteine.
- Contiene 13 bilioni di neuroni e, contrariamente a quello che si pensa,
l’organismo genera migliaia di nuovi neuroni ogni giorno.
Il pensiero
Le tre regioni coinvolte nel pensiero sono:
a. La corteccia cerebrale
- Emisferi destro e sinistro.
- Processa l’informazione visiva, uditiva e tattile. Controlla i processi
intellettuali (parlare, vedere, sentire, ragionare, pensare).
- Questa zona prende in esame una situazione e decide come reagire
basandosi sui ricordi precedenti.
b. Il cervello mammifero (sistema limbico)
- Contiene l’amigdala, l’ipotalamo, il talamo e l’ipocampo.
- Svolge un ruolo vitale nella memoria di lungo termine.
- Controlla le emozioni, le sessualità, la salute e il sistema immunitario.
- Mantiene la pressione sanguigna, il ritmo cardiaco, la temperatura e i
livelli di zucchero nel sangue.
c. Il cervello rettiliano
- Controlla la respirazione e il sonno.
- Rileva l’informazione sensoriale, controlla la temperatura e la
digestione.
E quando dormiamo?
Il sonno ci fornisce un tempo importante per memorizzare e imparare. Il
cervello è capace di processare un maggior numero di informazioni quando
dorme, rinforzando nuovi modelli. Possiamo dominare una quantità maggiore
di compiti con il sonno adeguato.
Quando dormiamo la nostra mente subcosciente processa gli eventi della
giornata, mettendoli in ordine, imparando dalle esperienze e facendo piani per
il futuro.
Concetti Basici di PNL
Presupposizioni di PNL
Uno dei fondamenti della PNL sono le presupposizioni o credenze che
hai sviluppato durante la tua vita basandoti su esperienze pratiche. Si
chiamano presupposizioni perché presupponiamo che siano reali o giuste.
Anche se puoi essere cosciente di alcune delle tue presupposizioni, ne
esistono altre delle quali non sei cosciente. Quando ne sei cosciente, puoi
decidere se crederci o meno, e come ti potrebbero aiutare in una situazione
particolare. Ecco qualche esempio di presupposizioni:
Per poter usare queste risorse, per prima cosa devi essere consapevole
che ne sei in possesso e poi devi sapere come utilizzarle. Avrai anche bisogno
di acquistare nuove risorse man mano che cresci e impari cose nuove. Il
nocciolo della questione sta nei tuoi pensieri interni e in creare uno stato
mentale ricco di risorse.
“Se quello che fai non funziona, prova a fare qualcosa di diverso”
“Il significato della comunicazione sta nella risposta che essa provoca”
1. Rapport
Coincidenza e Rispecchiamento
Esercizio di Rapport
Prova a fare questo esercizio con i tuoi amici per sperimentare il potente
effetto della coincidenza e del rispecchiamento:
In un gruppo di 3 persone, scegli chi saranno le persone A, B e C.
- La persona A parlerà per 1 minuto di qualcosa che gli piace molto, per
esempio, una festa, un hobby, etc.
- La persona B ascolta e all’inizio imita i gesti corporei e le posizioni
della persona A. In seguito, la persona B fa il contrario (gesti che non
coincidono con i gesti di A) mentre la persona A continua a parlare.
Dopodiché la persona B torna a imitare i gesti di A.
- La persona C osserva la situazione.
Questo esercizio prevede il rispecchiamento, il contro-rispecchiamento e
poi di nuovo il rispecchiamento. Dopo aver svolto l’esercizio, inverti i ruoli
finché ciascuno abbia fatto tutte e tre le parti. Lascia che la persona C spieghi
quello che ha osservato. Generalmente, alla persona A risulta molto difficile
continuare a parlare mentre la persona B contro-rispecchia il suo linguaggio
corporeo.
Seguire e condurre
2. Risultati e Obiettivi
Sottomodalità
Ognuno dei cinque sensi può essere affinato con più dettagli. Queste
distinzioni più sottili si chiamano sottomodalità. Se chiediamo a due persone
di visualizzare la stessa scena, una spiaggia per esempio, certamente
immagineranno due spiagge molto diverse l’una dall’altra in funzione delle
loro mappe mentali. Una di loro vedrà una spiaggia a colori, con movimento,
mentre l’altra persona potrebbe immaginare una spiaggia in bianco e nero,
fissa e di cui lei stessa non faccia parte.
Puoi affinare e cambiare le sottomodalità per cambiare i tuoi sentimenti
e le tue emozioni quando hai a che fare con situazioni positive o negative. Per
esempio, se cambi un’immagine nel cervello dalla modalità a colori a quella
in bianco e nero, la renderai meno vivida; puoi anche fare un passo indietro e
dissociarti dall'emozione stessa. Oppure puoi aggiungere un po’ di humor ad
una situazione stressante immaginando l’altra persona come se fosse un
personaggio dei cartoni animati. Questi cambiamenti possono essere apportati
sul momento o in seguito, quando ricordi la situazione.
Tieni in mente che il tuo comportamento NON è il risultato delle tue
capacità, ma dello stato emozionale in cui ti trovi in un determinato
momento. Se vuoi cambiare le tue capacità, devi cambiare il tuo stato. La
nostra capacità ci accompagna sempre, dobbiamo solo entrare in uno stato
d’animo in cui sia accessibile. Il modo in cui ti senti rispetto ai fatti, cambierà
immediatamente se cambierai le sottomodalità (visiva, uditiva e cinestesica).
Conoscendo le tue sottomodalità, saprai come uscire da uno stato di
animo limitante per entrare in uno stato d’animo pieno di energia e che ti dia
forza.
Sottomodalità visive:
- Colore
- Lucentezza
- Contrasto
- Statico o in movimento
- Sfuocato o nitido
- Vicino o lontano
- Piccolo o grande
Sottomodalità uditive:
- Volume
- Tono
- Durata
- Ubicazione
- Stereo o mono
- Parole o suoni
- Ritmo
Sottomodalità cinestesiche:
- Temperatura
- Ubicazione
- Intensità
- Testura
- Peso
- Pressione
- Dimensione
4. Flessibilità
Sono le forze che ci guidano verso il dolore o verso il piacere. Non sono
le circostanze della vita che ci impostano, ma le nostre credenze sul
significato di tali circostanze. Le nostre credenze sono stimolate dalle
generalizzazioni su quello che abbiamo imparato e ci guidano verso il piacere
o verso il dolore.
Dobbiamo ricordare che le nostre credenze sono generalizzazioni del
nostro passato, basate sull’interpretazione delle nostre esperienze piacevoli e
dolorose. Le generalizzazioni possono essere molto utili, semplificano la
nostra vita e ci permettono di funzionare, ma, purtroppo, in certi ambiti
complessi, possono semplificare all’eccesso e produrre credenze limitanti.
Tutto quello che facciamo deriva dalla nostra credenza cosciente o
incosciente di che una determinata cosa ci condurrà al piacere e ci allontanerà
dal dolore. Se desideri produrre un cambiamento consistente e duraturo nei
tuoi comportamenti, devi modificare le credenze che appoggiano tali
comportamenti.
Le credenze sono come un tavolo e le gambe del tavolo sono le
referenze e le esperienze passate che avallano “l'idea” su cui si basa la
credenza. Possiamo sviluppare credenze su qualsiasi cosa se troviamo
“gambe” sufficienti (esperienze di riferimento sufficienti) su cui appoggiarle.
I riferimenti possono essere le nostre esperienze o quelle di altre persone.
Puoi anche usare riferimenti immaginari a condizione che siano costruiti
vividamente e con intensità emozionale per ottenere la certezza che sia
realmente successo.
Se riesci a sviluppare la sensazione assoluta di certezza che solo le
credenze forti apportano, puoi virtualmente ottenere qualsiasi cosa che
desideri, perfino le cose che gli altri ritengono impossibili.
La maniera piú efficace di modificare una credenza consiste
nell’associare un dolore intenso alla credenza antica e associare un piacere
tremendo all’idea di adottare una nuova credenza che ci renda piú capaci.
Non dobbiamo mai dimenticare che quello che facciamo lo facciamo per
la necessità di evitare il dolore e per il desiderio di ottenere un piacere.
Come fai a sapere quali sono le credenze che devi adottare? La risposta:
devi trovare qualcuno che stia producendo i risultati che tu vuoi ottenere.
Quando ti senti depresso, frustrato, arrabbiato, etc. chiediti: in che cosa
devo credere per sentirmi cosi?
Esercizio
Passo 1: Fai una lista delle credenze che ti danno potere per essere
consapevole della loro esistenza.
Per esempio:
“Sono una persona che si adatta facilmente e sono capace di raggiungere
davvero tutto quello che mi prefiggo”.
“Solamente i risultati e gli stati temporanei di sconforto fanno
raggiungere cattivi risultati”.
“Tutti siamo capaci di raggiungere qualsiasi cosa con un po’ di
allenamento”.
“Ognuno di noi ha una buona intenzione per quello che fa”.
“I successi piú grandi li ho raggiunti quando ho superato le mie paure”.
Passo 2: Indebolisci le credenze che limitano il tuo potere.
Per indebolire ed eliminare le credenze che indeboliscono il tuo potere
chiediti: “A che punto é ridicola e assurda questa credenza? Varrebbe la pena
imitare la persona da cui ho imparato questa credenza in questo caso
specifico? Quanto mi costerà emozionalmente il non abbandonare questa
credenza? E il costo per i miei cari? E il costo fisico? E quello economico? E
professionale?”. Associati al dolore delle tue credenze limitanti e decidi con
che cosa le sostituirai. Le puoi sostituire con la loro antitesi. Per esempio:
“Non sono fatto per parlare in pubblico. Chi possiede questa credenza
non si distacca mai e non ha il grado di successo che io sto cercando. L’unico
modo di distinguersi é essendo capace di comunicare le mie idee e
connettermi con gli altri a livello professionale e personale”.
Credenze limitanti
Esercizio
Valori e criteri
Dal punto di vista della PNL, il significato che diamo alle nostre
esperienze dipende dalla relazione che esiste fra la “mappa” e il “territorio”.
Mappe del mondo diverse produrranno significati interni differenti dello
stesso territorio. La stessa esperienza genera significati diversi in individui
diversi o in culture differenti, in funzione delle rispettive mappe del mondo.
I significati che ricaviamo dalle esperienze dipendono dalla flessibilità e
dalla ricchezza delle nostre rappresentazioni interne del mondo. Una mappa
dell’esperienza limitata produrrà un significato altrettanto limitato. La PNL
rafforza l'importanza di esplorare prospettive differenti e diversi livelli di
esperienza per generare la possibilità di scoprire significati diversi rispetto ad
una determinata situazione.
Fondamentalmente, il significato è prodotto dai nostri valori e dalle
nostre credenze. L’importanza di ciò risiede nel fatto che alterare le credenze
e i valori può cambiare immediatamente il significato delle nostre esperienze.
Tutto questo implica che nella nostra vita personale e professionale
dobbiamo tener presente quello che è molto importante e vivere di accordo
con questi valori senza preoccuparsi delle conseguenze. L’unico modo per
raggiungere la felicità è vivere in accordo con i nostri principi; non lo
possiamo fare se non abbiamo chiaro in testa quali siano i nostri valori. I
nostri valori, qualunque essi siano, sono la bussola che guida il nostro
destino. Conoscere i tuoi valori ti permette di scoprire il perché delle tue
azioni.
Ogni qualvolta che prendiamo una decisione, il nostro cervello valuta
automaticamente se tale decisione ci condurrà a stati di dolore o di piacere.
Esercizio
Re-inquadra il contenuto
I “critici” sono spesso ritenute le persone con cui è piú difficile avere a
che fare a causa della loro apparente negatività e della loro tendenza a trovare
cose che non vanno nelle idee e nei suggerimenti degli altri. A loro piace
operare dentro una “cornice problema” o “cornice insuccesso”, a differenza
dei sognatori che agiscono dentro una “cornice obiettivo” o una “cornice
retro-alimentazione”.
Uno dei principali problemi delle critiche è che spesso vengono espresse
come se fossero giudizi generalizzati o assoluti, per esempio: “Questa idea
non funzionerà” o “Non è un piano realistico”, etc. Il problema di queste
generalizzazioni verbali è che, visto il modo in cui sono espresse, non
rimangono altre opzioni se non il concordare o il discordare totalmente con
esse. Così facendo, la critica conduce alla polarizzazione e anche al conflitto,
se la persona non si mostra d’accordo con la critica.
I problemi più difficili si presentano quando il critico non si limita a
criticare l’idea o il progetto, ma giudica anche la persona.
Nonostante tutto, é importante non perdere di vista che il
comportamento critico, come qualsiasi altro comportamento, è motivato da
una intenzione positiva.
Modello 2: Ridefinire
Consiste nel sostituire una delle parole usate nella dichiarazione di
credenza con una nuova parola di significato simile ma con implicazioni
diverse.
Ridefinire é un modo semplice ed efficace per aprire nuovi canali di
pensiero. Per esempio, frasi come “É troppo caro per me” e “Questa volta
non posso permettermelo” hanno più o meno lo stesso significato, ma hanno
implicazioni diverse che ci servono per spostare la nostra attenzione sul fatto
che in futuro esisterà una tale possibilità. Questi semplici cambiamenti di
parole coinvolgono processi cognitivi che ci permettono di percepire le
esperienze in modo differente.
Un altro ottimo esempio è “re-inquadramento di una parola”. Invece di
dire “dolore” puoi dire “disagio”; in questo caso la parola “disagio”
suggerisce in modo implicito la parola “agio” mentre la parola “dolore” non
ha nessuna sfumatura positiva.
Il ridefinire ci permette di “far passare il messaggio” evitandoci, allo
stesso tempo, accuse o allusioni negative.
Tipi di ragionamento
Esercizio
Re-inquadrare
Esercizio
Re-inquadramento di contesto
Esercizio
Metaprogrammi
I metaprogrammi sono come dei “filtri” attraverso i quali processiamo la
realtà e creiamo la nostra mappa del mondo. Il nostro cervello funziona come
un computer che processa una quantità enorme di informazioni. Attraverso i
metaprogrammi, organizza tali informazioni in determinate strutture e ci
indica a che cosa dobbiamo prestare attenzione, quali conclusioni trarre dalla
nostra esperienza e quali sono le ripercussioni.
Capire i metaprogrammi degli altri ci permette di costruire un rapport e
di comunicare in modo più efficace. In genere, le persone con modelli di
linguaggio simili mostrano modelli di comportamento simili. Ognuno di noi
ha i suoi metaprogrammi preferiti e per ottenere una comunicazione efficace,
devi usare le frasi adattandole all’altra persona (dire la cosa giusta, in modo
giusto e al momento giusto).
Solitamente i metaprogrammi si esprimono a coppia e i poli che li
compongono esprimono forme opposte di percepire e processare
l’informazione. Ecco alcuni esempi di metaprogrammi:
Allontanarsi / Avvicinarsi
Allontanarsi
Le persone che sono guidate da questo metaprogramma tendono ad
evitare, escludere, riconoscere problemi e prevenire. In genere, si
concentrano sull’aspetto negativo ed evitano i problemi. Per trattare con
persone con questo metaprogramma devi usare parole o frasi in chiave
negativa o che allontanino la persona dal contesto. Per esempio: “Se non
realizzi questo progetto, puoi lavorare in…”, “Se non attingi la meta
allora…”
Avvicinarsi
Le persone che usano questo metaprogramma tendono a concentrarsi sul
raggiungere, ottenere e conquistare. Solitamente si concentrano sul lato
positivo e sul raggiungere l’obiettivo. Per trattare con persone con tale meta
programma devi usare parole o frasi in chiave positiva o che avvicinino la
persona all’obiettivo. Per esempio: “Puntiamo ad un aumento del 5% sulle
vendite il mese prossimo”, “Il vantaggio per aver raggiunto questa meta è…”.
Generale / Dettagli
Generale
Chi utilizza questo metaprogramma tende a usare l’immagine generale,
la visione panoramica, un ordine aleatorio. Per trattare con persone con
questo metaprogramma devi usare parole o frasi che riguardano l’immagine
generale. Per esempio: “In generale, che significa tutto ciò...?”.
Dettagli
Chi usa questo metaprogramma tende a concentrarsi sui dettagli, le
sequenze, l’esattezza e la precisione. Per trattare con persone che usano tale
metaprogramma devi usare parole o frasi relative ai dettagli. Per esempio: “Il
secondo semestre del prossimo anno cresceremo di 15%”.
Interno / Esterno
Interno
Chi usa questo metaprogramma tende a dirigere l’attenzione verso il
proprio interiore, verso l’uso dei propri sentimenti e nell’autocontrollo,
queste persone amano prendere le loro decisioni autonomamente. Per trattare
con persone che usano tale metaprogramma devi usare parole o frasi relative
a sentimenti personali come “Dipende da te, sei tu che decidi”.
Esterno
Chi usa questo metaprogramma tende ad essere dipendente dagli altri,
sente che il controllo sta nelle mani dell’altra persona e ha bisogno di retro-
alimentazione. Per trattare con persone che usano tale metaprogramma devi
usare parole o frasi relative ad altre persone come, per esempio: “Il mio capo
dice che non lo posso fare”, “Questo ha già funzionato per altre persone”.
Alternative / Procedure
Alternative
Chi usa questo metaprogramma tende a provare cose nuove e si
concentra sulle scelte, ama la verità e apprezza le varie alternative. Sono
persone che iniziano un progetto, ma non sempre lo portano a termine. Per
trattare con persone con questo metaprogramma devi usare parole o frasi
riguardanti le varie alternative, come per esempio: “Puoi scegliere il colore
che preferisci…”.
Procedure
Chi usa questo metaprogramma tende a seguire regole prestabilite,
metodi e procedure. Sono persone che amano le istruzioni precise, rispettano
i limiti di velocità, etc. Per trattare con persone con questo metaprogramma
devi usare parole o frasi con procedure chiare. Per esempio: “Devi seguire i
passi dal numero 1 al numero 10”.
Metamodello
Per chi si interessa alla PNL, il metamodello è uno strumento incredibile
ed è la prima cosa ad essere insegnata nei corsi di certificazione. è ideale per
schiarire il pensiero, re-inquadrare credenze limitanti e mostrare come i
processi di pensiero di una persona affettano il suo comportamento.
In ogni conversazione, incoscientemente, usiamo almeno 3 filtri o
processi. Tali filtri sono: la cancellazione, la distorsione e la
generalizzazione. I filtri trasformano quello che viviamo con i nostri sensi in
pensieri e possono lavorare in maniera positiva o negativa.
Cancellazione: Vuol dire essere selettivo nelle esperienze e scegliere di
omettere qualche informazione, perché una parte è stata cancellata. Per
esempio, possiamo dire che un progetto va bene perché tutte le fasi sono state
compiute oppure omettere che i costi non rispettano il budget.
Distorsione: Si basa sulle parole e sulle azioni di altre persone per creare
un significato che non è necessariamente sicuro. Per esempio: se senti
qualcuno che ride, pensi che stia ridendo di te.
Generalizzazione: Consiste nel credere che qualcosa è valido
universalmente basandosi su di un’esperienza limitata. Per mezzo delle
generalizzazioni sviluppiamo regole che possono essere giuste o sbagliate. Le
parole per generalizzare possono essere “sempre’, “mai”, “tutto”, “niente”,
etc.
Esercizio
Scegli tre stati o sensazioni che ti piacerebbe avere sempre a
disposizione. Ancorali a tre parti concrete del tuo corpo, in modo da potervi
accedere con facilità. Ammettiamo che tu voglia essere capace di prendere
decisioni rapidamente e con sicurezza e ammettiamo che, per ancorare questa
sensazione, tu decida di usare la nocca del dito indice della tua mano destra.
Adesso pensa ad un’occasione in cui ti sei sentito totalmente deciso e
sicuro di te, entra mentalmente in questa situazione ed associati
completamente ad essa. Rivivi tale esperienza. Al suo apice, quando sarai
molto deciso e sicuro di te, premi la nocca del dito della mano destra e ripeti
mentalmente: “Sì!”. Adesso pensa ad un’altra esperienza simile alla prima, e
nel momento di apice, fai di nuovo pressione sulla nocca del dito e ripeti la
parola “Sí!”. Fai questo 6 o 7 volte per accumulare una serie di ancoraggi
molto potenti. Dopodichè pensa ad una decisione che devi fare, considera
tutti i fattori che devi conoscere per prenderla e fai il segnale di ancoraggio.
Conclusione
Essere in grado di dominare queste capacità produce una sinergia
incredibile perché esse si potenziano a vicenda. Credo che tu abbia capito e
messo in pratica il potenziale di queste tecniche e che continuerai a usarle
non solo oggi, ma per il resto della tua vita.
Abbiamo imparato che la qualità della tua vita equivale alla qualità delle
tue comunicazioni. La comunicazione avviene in due forme. La prima è la
comunicazione con noi stessi. Il significato di ogni esperienza è il significato
che noi diamo all’esperienza stessa. Possiamo scegliere di inviare al nostro
cervello segnali potenti positivi affinché tutto giochi in nostro favore oppure
segnali di divieto che ci convincano della nostra incapacità di agire. Non
possiamo tornare indietro nel tempo per cambiare quello che ci è successo,
ma possiamo controllare le nostre rappresentazioni interne per trarne
qualcosa di positivo per il futuro. La seconda forma di comunicazione è
quella che abbiamo con le altre persone. Usa quello che hai imparato per
scoprire quello che gli altri desiderano per comunicare in maniera piú
efficace e essere padrone delle tue risorse.
“Se fai quello che hai sempre fatto, non arriverai piú lontano di dove sei
già arrivato”. - Anonimo.