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IL GIOCO DEGLI INGANNI

PER MOSTRARE

Marcel Duchamp, il
Grande Vetro 19151923
la composizione (incompiuta)
alla quale Marcel Duchamp
lavor dal 1915 al 1923.
formata da due lastre di
vetro che racchiudono lamine
di metallo dipinto, polvere e fili
di piombo, e due personaggi:
la sposa e lo scapolo resi col
linguaggio del ready made.
Il Grande Vetro anche noto
come La sposa messa a nudo
dai suoi scapoli, anche e
racchiude una complessa ed
enigmatica simbologia.

venezia cos fragile che un


soffio la incrina scriveva Rilke
e subito pensiamo alla fragilit
del vetro veneziano. Ma oggi il
vetro pu essere molto
resistente . Un materiale
strutturale.

Un architetto del paesaggio


Michael van Valkenburg, Radcliffe Ice Walls College (Cambridge)
1988-1990

Bernard Tschumi,
Glass Video
Gallery,1990,
Groningen (Olanda)

Il vetro, grazie ai nuovi ritrovati


della tecnica, diventa solida
struttura. Vetri
semitrasparenti, chiazzati,
smerigliati, traslucidi,
serigrafati contraddicono
leffetto di limpidezza un
tempo ricercato .
Lopera del decostruttivista
Tschumi, con la sua
trasparenza instabile, nega
la solidit volumetrica. Il
volume si materializza solo
grazie alle immagini proiettate
sulle superfici di questa
galleria espositiva.

Kazuyo Sejima e Ryue


Nishizawa (SANAA),
Padiglione del Vetro dAtrte
(2001-2006) di Toledo
(Ohio)

Lopera concepita come


unenorme vetrina immersa in
un parco. La sua funzione
quella di mostrare tanto le
collezioni di vetri preziosi che
racchiude quanto lattivit dei
laboratori ambientati nel
museo.

Sotto, Toledo (Ohio), detta la


citt di vetro per i grattacieli
riflessi nel lago Erie

SANAA (Kazuyo Sejima, Ryue Nishizawa), Padiglione


del Vetro per il Museo dArte di Toledo (Ohio), 20012006
Gli spazi interni sono concepiti
come bolle trasparenti

Gli elementi strutturali sono pochissimi


poich le lastre di vetro sono anche
autoportanti

Kazuyo Sejima, abitazioni a Gifu,


1994-2000
Gioco di ombre dietro le
finestre-vetrina

SANAA, Museo O a Nagano,1995-99


Schermo serigrafato che crea
effetti grafici

SANAA, Negozio Dior a Omotesando,


Tokyo 2001-2003
Pannelli lisci e trasparenti
accostati a schermi acrilici curvi

SANAA, Museo del XXI secolo a


Kanazawa, 1999-2004

SANAA, Museo del XXI secolo a


Kanazawa, 1999-2004
Parete circolare trasparente
Crea effetti dacquario

Le azioni, sempre variabili, degli spettatori


creano interazioni con quanto esposto

Museo del XXI secolo a Kanazawa

la cultura giapponese contraria a ogni


contrasto netto : unarte dellintravedere e
della sfumatura.

Joseph Paxton, Crystal Palace, Londra


1851, poesia di offuscamento e
evanescenza
Archetipo delle architetture in ferro e vetro . La
sua luminosit impedisce i giochi dombre che
aiutano a capire le dimensioni e le profondit.

Ripropone a grande scala lo schema strutturale


delle serre ; per la sua modularit stato salutato
come prima costruzione razionale moderna

Quello che viene definito japonisme arriva in Europa


dopo il 1854 e prefigura il plein air impressionista
Hokusai (1760- 1849) stampa
della serie il monte Fuji

Felix Bracquemond (18331914), Le rondini (acquaforte)

Contamin e Dutert, Hall des


Machines, Parigi 1889

La tour Eiffel un esempio di plein air


trasferito dalla pittura allarchitettura
La torre Eiffel

Georges Seurat, la
Torre Eiffel

Jean Nouvel,
Fondazione Cartier
Parigi 1994

Ambiguit ottenuta con pareti


verticali trasparenti e con
superfici orizzontali traslucide.
Non si comprende se si
intravede la strada o il suo
riflesso, il cielo o il suo riflesso,
gli alberi o il loro riflesso.

Jean Nouvel, Fondazione Cartier


Parigi 1994
Il giardino messo in comunicazione con
linterno attraverso diaframmi scorrevoli

Il giardino un museo naturale che conserva


alberi antichi (cedro piantato da Chateaubriad
nel 1823) ed esemplari di flora francese.

I Passages parigini
sono gallerie vetrate che mettono in comunicazione alcune strade attraversando interi
isolati

Galerie Vivienne, Parigi

Il gioco degli inganni


Per vedere

Kengo Kuma,
Water/Glass, Atami
1992-1995

La Water/Glass una residenza


di raffinata cura del corpo e
dalla mente.
Il padiglione di cristallo che
affiora da una superficie
dacqua lambiente pi
famoso.
Sembra costruito da acqua e
vetro.

Kengo Kuma
Kiro-san Observatory (1991-94)
una struttura interrata da cui fuoriescono due piattaforme
di osservazione e le fenditure dei percorsi di collegamento

Kengo Kuma,
Great Bamboo, Pechino
2000-2002

trasparenze ottenute con


materiali antichi e nuovi. Il
vetro un materiale
relativamente recente per la
cultura giapponese avvezza a
creare la trasparenza con
listelli di bamb e carta di riso.

Villa Imperiale
Katsura, Kyoto,
XVII sec.
Tra il 1615 e il 1663 viene costruita e conclusa
(allincirca con la configurazione che rimasta fino ad
oggi) la villa imperiale di Katsura in Giappone. Si tratta
di un complesso di edifici, circondato anche da un
giardino tipico, che racchiude nelle sue forme ed
espressioni architettoniche buona parte della cultura
tradizionale giapponese. La villa di Katsura, essendo
stata rimaneggiata nel tempo, anche espressione di
differenti linguaggi e tecniche architettoniche che si
sono avvicendati nella societ nipponica nei secoli
successivi alla sua costruzione.
I due stili fondamentali che si erano consolidati nella
tradizione medievale e post-medievale sono entrambi
presenti nella villa: si tratta dello shoin zukuri (tipico
delle residenze dei samurai) e dello sukiya zukuri (con
caratteri meno formali e pi flessibili, tipico delle
residenze della borghesia). La villa incarna la tendenza
che vedeva la fusione dei due stili nella realizzazione di
abitazioni distanti dalla residenza principale, destinate
ad accogliere attivit esclusivamente spirituali.
Il complesso residenziale costituito da quattro
principali edifici disposti vicino ad un lago con una
conformazione planimetrica a stormo di oche in volo
con il preciso scopo di creare delle aperture che
permettano il passaggio di aria e luce. Le costruzioni
vengono allineate su uno stesso asse, presentano la
medesima angolatura e sono progressivamente sfalsate
rispetto allasse fino allannullamento di ogni simmetria
e centralit.
Considerabile come la massima espressione della
tradizione architettonica classica giapponese, l Antico
Shoin di Katsura presenta ambienti adiacenti tra loro
basati sul modulo omogeneo del pavimento in tatami e
divisi da porte scorrevoli: le semplici linee orizzontali e
verticali articolano quindi un unico spazio variabile (a
seconda di come vengono posizionate le pareti
scorrevoli fusuma-) che pare espandersi allinfinito. La
costruzione si basa in un primo tempo essenzialmente su
tatami (orizzontali) e fusuma (verticali) per arrivare
lentamente ad assumere forme sempre pi articolate,
decorazioni pi importanti, assemblaggi e
sovrapposizioni di mensole e scansie. Per le finiture
interne vengono utilizzate anche diverse essenze
pregiate di legni.

Villa Imperiale
Katsura, Kyoto,
XVII sec.
Nella villa di Katsura si possono vedere ed
ammirare realizzazioni di una perfezione
artigianale assoluta, si pu capire come
larchitettura realizzata con materiali
essenzialmente di origine vegetali (o di
origine animale come la seta) possa
esprimersi anche con finiture di pregio ed
ambienti vasti ed austeri. Luso di materiali
quali pietra o legno valorizzato dalla
sapiente posa in opera e anche dalla precisa
progettazione, che tiene conto di ogni vista;
larchitettura, infatti, deve essere pensata in
tre dimensioni e deve avere la stessa
valenza stilistica ed espressiva da qualsiasi
parte e da qualsiasi scorcio la si osservi.
Soluzioni di arredamento si sposano con
particolari architettonici originali: lidea di
sopraelevare il piano terreno consente in
alcune stanze la creazione di buchi nel
pavimento; tali aperture possono essere
finalizzate, ad esempio, alla realizzazione di
focolari aperti al centro degli ambienti.
Le falde dei tetti sono ricoperte da scandole
di legno ed hanno una struttura
elegantemente ricurva; in altri padiglioni
sono invece in paglia con orditura in legno
massiccio. Non vi sono gronde e pluviali ed il
tetto rifinito sul bordo sempre con il legno:
previsto che lacqua dalle falde cada
direttamente a lato dellabitazione e venga
assorbita nel terreno tramite uno strato di
acciottolato, realizzato come bordo del
porticato che circonda tutto il perimetro
.

Il tatami una tradizionale pavimentazione giapponese


composta da pannelli rettangolari affiancati fatti con paglia di
riso intrecciata e pressata. Rappresenta ununit di misura
(90x180 cm.)

Villa Imperiale
Katsura, Kyoto,
XVII sec.
Il giardino zen complemento
essenziale di questa
architettura e al suo interno si
trovano diverse piante
ornamentali sapientemente
disposte, specchi dacqua,
ponti dalle forme
straordinariamente pure
costituiti da ununica pietra
(lunga anche pi di due metri)
scolpita in modo da formare un
leggero arco, lanterne in
pietra, sentieri in acciottolato o
lastre di pietra, recinzioni in
bamb.
RIF: AA.VV., 2004, Katsura la
villa imperiale , a cura di
Virginia Ponciroli, Electa

Bruno Taut (1880-1938)


Padiglione del Werkbund allEsposizione di
Colonia, 1914

Padiglione di Colonia,
interno

Bruno Taut, villa Hyuga, Atami, 1934

Villa Hyuga, interno

Ludwig Mies van der Rohe, Casa


Farnsworth, Plano (Illinois) 1946-51

Casa Farnsworth

Philip Johnson, Glass House, New


Canaan (Connecticut), 1949

Johnson, case degli anni


cinquanta
Casa Wiley

Casa Ball

Philip Johnson, Gost House, New


Canaan (Connecticut)1985

Philip Johnson, Crystal Cathedral


(Los Angeles) 1977-1980

Master plan - Illinois Institute of Technology,


Chicago, Stati Uniti, 1940 -1941
Farnsworth House, Plano, Stati Uniti, 1945 - 1950
Alumni Memorial Hall, Chicago, IIT, 1945 1946
Promontory Appartments, Chicago, Stati Uniti,
1946 - 1947
Lake Shore Drive Apartments, Chicago, 1948
-1951
Crown Hall, Chicago, IIT Stati Uniti, 1952 - 1956
Seagram Building, New York, Stati Uniti, 1954
1958

Master plan - Illinois Institute


of Technology, Chicago, Stati
Uniti, 1940 1941, gli edifici
verranno eseguiti fino al 1958
Mies van der Rohe chiamato nel
1938 a Chicago a dirigere la sezione
di architettura dell'Armour Institute
che poi prende il nome di Illinois
Institute of Technology.
Per il progetto del nuovo campus
dell'Universit di Chicago, collocato
in un'area degradata di Chicago sud,

Mies decide di adottare un modulo


ordinatore di 24 piedi, articolando
il quale realizza edifici differenti
ma coerenti per struttura, che
dispone in calibrata asimmetria
lungo un asse viario principale. Il
ventennale impegno nella
costruzione del campus offre a
Mies l'occasione di una paziente
sperimentazione sull'edificio a
telaio in acciaio che anche la
ricerca di un'espressivit
dell'architettura intesa come
tecnica teorizzata da Mies.

Crown Hall, Insitute of Technology, (1952 1956) il primo edificio del campus in
cui non viene utilizzato il mattone. Quattro portali di acciaio ne costituiscono la
struttura principale.

Alumni Memorial Hall,


Chicago, 1945 - 1946
Mies dimostra che utilizzando
un ritmo uniforme e gli stessi
materiali - strutture portanti
metalliche, campi di
riempimento in mattoni o in
vetro - si arriva ad un'immensa
variet e ricchezza di soluzioni,
purch le proporzioni, le
textures, gli snodi e i finimenti
non siano meccanicamente
ripetuti, ma ristudiati volta per
volta. Ogni indagine sulla
espressivit degli edifici
dell'IIT non pu prescindere
dalla valutazione del dettaglio
costruttivo e dalle variazioni,
apparentemente minime, che
Mies introduce nei diversi
edifici, pur nella unitariet
d'insieme

I primi progetti per i


Promontoriy Apartments,
sulla riva del lago Michigan,
sono del 1946. Stabilito un
rigoroso impianto distributivo
ed un conveniente reticolo
strutturale, Mies studia due
soluzioni costruttive: 1) in
cemento armato con
riempimenti in mattoni, 2) in
acciaio e vetro. La soluzione in
cemento armato prescelta per
l'esecuzione lascia sussistere
un tenue spunto prospettico,
per via delle riseghe dei pilastri
che sporgono in fuori.
La fama di Mies cresce dopo la
mostra organizzata nel 1947
dal Museum of Modern Art,
organizzata da Philip Johnson.

Promontory Apartments, Chicago, Stati Uniti, 1946 - 1947

Promontory Apartments,
interni

Lake Shore Drive Apartments,


Chicago, 1948 -1951

La concezione strutturale e costruttiva di Mies qui finalizzata


ad ottenere dei piani liberi in cui, fatti salvi i vincoli degli
elementi distributivi verticali, gli alloggi possano organizzarsi
con estrema libert volumetrica.

Lake Shore Drive


Apartments

In facciata le travi a doppio T hanno funzione strutturale ridotta, ma hanno un ruolo


principalmente visivo strutturale.
I pilastri principali sono rivestiti in calcestruzzo ignifugo a sua volta rivestito in acciaio.

Vista sul lago Michigan

Ludwig Mies van den Rohe, Philip Johnson, Seagram Building,


New York 1954 - 1958
la soluzione volumetrica giacch,
lasciando libera la piazzetta davanti
all'edificio, il committente ha rinunciato a
gran parte della cubatura edificabile, a
vantaggio per del rapporto dell'edificio con
la trafficata Park Avenue e della miglior
contemplazione dell'edificio medesimo.

la struttura in metallo viene inserita nel


calcestruzzo (per prevenire gli incendi

Podio rivestito di travertino, marmo verde, specchi dacqua, bronzo color ruggine, vetro color grigio
ambra, pensilina aggettante che simula un portico : i materiali preziosi ed eleganti del padiglione di
Barcellona

Mies van der Rohe, Galleria darte


moderna, berlino (1962-68)

Richard Neutra (1892-1970)viennese, lavora a


Zurigo, Berlino e poi (1923) negli USA. Lavora con Holabird, Roche, Wright e Schindler

Casa Kaufmann Palm


Springs (California), 1946

relazione fra casa e


paesaggio

Charles e Ray Eames,


Casa a Malibu (19451949), definita
scatola del meccano
Punta a unimmagine grafica
ottenuta con diversi materiali e
colori. Sottili elementi
strutturali in metallo verniciato
di nero inquadrano superfici
opache (rosse, blu, bianche
nere e grige) e trasparenti.
Queste ultime, dallesterno,
mostrano gli oggetti
collezionati e progettati dagli
Eames e, dallinterno,
inquadrano il paesaggio
circostante.
La casa rientrava nel
programma postbellico Study
house (a cui collabor anche
Neutra) di case unifamiliari e a
basso costo.

limmagine esterna di Casa Eames


rimanda a un quadro di Mondrian

Oierre Chareau,
Maison de verre,
Parigi 1928-1932

Nasce come ristrutturazione di


un vecchio palazzetto
settecentesco.
La necessit di isolare lultimo
piano indusse Chareau a
utilizzare una struttura in
acciaio con tamponamenti in
mattoni di vetro-cemento. Tale
struttura consent grande
libert di composizione
altimetrica e planimetrica.

Prima

dopo

La Maison de Verre il salone intorno


al vuoto centrale

La Maison de Verre il salone con gli


arredi disegnati da Chareau

La Maison de Verre, camera da


bagno con armadi a ventaglio

Il gioco degli inganni


Per rappresentare

Toyo Ito, Egg of Winds,1988-1991


un oggetto di immagini

La citt giapponese

molto differente da quella


occidentale. un sistema
indifferenziato in perenne
modificazione. Le uniche
costanti sono le reti di
trasporto.

Toyo Ito, Torre dei Venti. Nata come trasformazione di un serbatoio dellacqua
degli anni sessanta stata demolita alla fine degli anni novanta.
Di giorno appariva come un cilindro metallico, di notte i proiettori
computerizzati ne disegnavano altezza e circonferenza. Lintensit luminosa
variava con quella del traffico e della spinta del vento.

Mediateca di
Sendai, 1995-2001
Sorge sullarea di una vecchia
biblioteca civica. Il grande
cubo di cristallo contiene una
biblioteca, un auditorium, spazi
multimediali ed espositivi, un
caff.
Si basa su tre elementi: sei
piani di altezza variabile,
tredici colonne reticolari, un
involucro trasparente di
rivestimento.
Ogni livello, destinato a
differenti funzioni, si distingue
dagli altri per colori e materiali.
La grande hall a piano terra
pensata come unampia piazza

le colonne sono disposte lungo tre fasce parallele. Sono realizzate con una struttura in acciaio con una
forma a spirale
contengono gli impianti e consentono lilluminazione artificiale e naturale delle parti centrali dei vari piani

Il rivestimento esterno formato da un doppio stato trasparente, ventilato e


trattenuto da una leggera struttura interna.
Di giorno riflettendo la luce naturale assume una sua corporeit, di notte grazie alla
luce artificiale sembra sparire del tutto mettendo a nudo i vari livelli delledificio.

Vienna , nodo urbano con la


cattedrale di Santo Stefano

Hans Hollein, Haas


House, Vienna,
1885-1990

Nella tradizionalissima Vienna,


Hans Hollein ha dovuto tener
conto delle preesistenze
urbane in cui inserire il suo
edificio commerciale : nodo di
antiche strade di una zona gi
destinata al commercio,
presenza di monumenti
barocchi (Colonna della
peste) , del Duomo di Santo
Stefano, dellHankerhaus di
Wagner.

Vienna , il Graben con la Colonna


della peste

La Haas House con la sua composizione di facciata corregge


lanonimato di alcune architetture al contorno

Bernard Tschumi,
La Gode, Parc de
la Villette, Parigi
1991

una grande sfera rivestita di


lamine dacciaio che riflettono
il cielo e lintorno,
specialmente le rosse folies
progettate da Tschumi ed
Eisenman come avvio del
decostruttivismo.
La sua calotta interna serve
come schermo per proiezioni
cinematografiche che
avvolgono lo spettatore.

Parc de la Villette, Parigi


la Gode, le folies e il Museo della Scienza e della Tecnica
Le folies, costruzioni dacciaio che ricordano
le fantasie meccanicistiche dellavanguardia
sovietica

Victor Horta, Casa Tassel, Bruxelles


1893

Victor Horta, Casa van Eetvelde


Le vetrate Art Nouveau ereditano da
quelle gotiche il richiamo emozionale

Wright, vetrate

Parigi, Notre Dame

Vetrate di Notre Dame


La vetrata il motivo lirico aggiunto al
complesso strutturismo della cattedrale
gotica.

Effetto di skin and bone


(pelle e ossa) cercato da Mies.

Chartres

Chartres

Chartres
Da Chartres nasce la vetrata
leggendaria

Pittura in controluce. Tecnica


con poche variazioni

Parigi, Sainte Chapelle (1242-48)


Pierre de Montreuil ne il probabile progettista

Penombra nella parte bassa

Esplosione di luci e colori nella parte


superiore

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