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L'architettura del Novecento può essere schematizzata in quattro grandi periodi storici: il
periodo antecedente alla prima guerra mondiale; quello compreso tra le due guerre; un terzo
compreso tra il 1945 ed il 1989, anno della caduta del muro di Berlino; un quarto che
congiunge le tendenze dell'ultimo decennio del Novecento con quelle del XXI secolo.
● architettura organica
L’architettura organica fu la propensione dell’architettura moderna a concepire un edificio
come un complesso di spazi integrati tale per cui già dall’esterno sia comprensibile la
destinazione degli spazi e la loro abitabilità. Si cerca di prediligere materiali naturali e il
confronto tra tutte le discipline che potenzialmente possono contribuire a creare un’ambiente
che svolga funzioni utilitarie, educatrici e ludiche. Colui che guidò lo sviluppo di questa
nuova tendenza in campo architettonico fu l’architetto statunitense Frank Lloyd Wright.
Wright è considerato uno tra i più importanti ed influenti architetti statunitensi del ventesimo
secolo; nato nel Wisconsis nel 1869, nella sua carriera eseguì molti progetti, arrivando ad
elaborare una propria particolare concezione dell’architettura: architettura organica.
Secondo la teoria di Wright, qualsiasi opera architettonica deve essere pensata in
relazione all’ambiente che la circonda, e dunque realizzata assecondando quelle che sono
le caratteristiche della realtà in cui andrà a collocarsi. Lo spazio architettonico deve essere
un ambiente vivo e stimolante, che sia sempre in continuo e reciproco contatto con l’esterno,
poiché l’abitare è un’attività organica, ossia rispondente alle leggi della natura. Nelle
sue opere, ed in particolare in quelle a carattere residenziale, Wright ricerca il dialogo tra
l’edificio e l’ambiente esterno, organizzando la costruzione in piani paralleli al suolo in
modo da sottolinearne l’orizzontalità ed eliminando il concetto di abitazione come scatola
chiusa, facendo fluire l’uno nell’altro gli elementi che la compongono, quali soffitti, pavimenti,
tetti e pareti.
● architettura razionalista
Il razionalismo in architettura è un movimento culturale nato nella prima metà del XX
secolo, che si caratterizza per la ricerca di una sintesi tra funzionalità e forme
geometriche essenziali. In questo movimento, l'architettura viene vista come una
scienza, e il progetto è guidato da principi razionali e razionalizzanti. Il razionalismo ha
avuto un forte impatto sulla cultura architettonica del Novecento, influenzando molte correnti
successive, come il brutalismo e il minimalismo. Si diffonde all’indomani della prima guerra
mondiale, ed è caratterizzato dalla sempre più perfetta identificazione tra forma e
funzione, l’utilizzo di volumi semplici e netti, la preponderanza della linea e degli
angoli retti, l’abolizione di ogni decorazione.
● La Bauhaus
● Le Corbusier
❖ i pilotis (esili colonnini che isolano la residenza dal terreno, sollevano la casa da
suolo, sottraggono l’umidità e hanno luce ed aria);
❖ il tetto;
❖ il giardino;
❖ la pianta libera (permette di organizzare gli spazi di ogni piano senza ricalcare quelli
dei piani sottostanti);
❖ la finestra a nastro.