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L'ARCHITETTURA GOTICA, al contrario della romanica, appare snella, ariosa e leggera.

Una delle caratteristiche più evidenti è un verticalismo accentuato, infatti nelle architetture gotiche vi sono moltissimi elementi che hanno un
andamento verticale, come colonne, colonnini e pilastri.
la presenza di molti elementi verticali dà la sensazione a chi osserva che lo spazio sia più alto rispetto alla realtà. possiamo dire che
l'architettura gotica è snella, cioè l'altezza è diverse volte la larghezza della pianta.
l'edificio caratteristico dell'architettura gotica sono le chiese, che:
● in genere sono a tre navate
● spesso prima dell'entrata hanno un protiro, che deriva in parte dal protiro romanico, ma è molto più tozzo ed è inserito nella struttura
della chiesa
● hanno un transetto con i bracci poco sporgenti, ma è molto largo e molto profondo.
● pianta è quasi sempre a croce immissa
● la parte del corpo longitudinale che va oltre il transetto si chiama coro, è molto allungato, cioè si ha una porzione di fabbricato oltre il
transetto;
○ il coro in alcuni casi è diviso in navate da file di colonne che nella parte finale sono disposte a semicerchio, queste navate vengono
dette deambulatori e sono come dei corridoi che alla fine diventano curvi
○ il coro è curvato nella parte finale, dove generalmente vi era l'abside, spesso questa parte ha delle cappelle, che si aprono sul muro
perimetrale come delle nicchie, le cappelle sono disposte a semicerchio e vengono dette cappelle radiali perché sono orientate secondo i
raggi della semicurva, alle cappelle radiali si può accedere tramite il deambulatorio.
tutti questi elementi costituiscono i caratteri distintivi dell'architettura gotica, ma nello stesso tempo anche le innovazioni tecniche, cioè i
caratteri strutturali degli edifici sono caratteri che identificano e fanno riconoscere le chiese gotiche.
queste innovazioni tecniche si possono riassumere in:
● arco a sesto acuto, detto anche ad ogiva, che va a sostituire l’arco a tutto sesto che è caratteristico dell'architettura romanica
● la volta a ogiva costolonata che sostituisce la volta a crociera
● l'arco rampante che si aggiunge al contrafforte che ora è molto sporgente che assume quasi indipendenza strutturale e visiva
● il pinnacolo che è un elemento estetico e allo stesso tempo contribuisce alla stabilità degli edifici
● lo spessore dei muri esiguo, muri che per ampi tratti sono sostituiti da grandi vetrate colorate.
L'arco a sesto acuto o a ogiva è composto da due archi di cerchio che si intersecano sulla cima, in modo da formare un vertice alla sordità;
quest’arco è più resistente di quello a tutto sesto nelle forze verticali ed esercita una forza orizzontale sugli appoggi, queste forze orizzontali si
dicono azione spingente e sono quelle che tendono a far ribaltare gli appoggi verticali; gli archi inoltre possono essere composti da cornici
sagomate e queste vengono dette modanature. la volta a ogiva ha gli archi sul perimetro e quelli diagonali a sesto acuto.
la volta a ogiva costolonata è una particolare volta a crociera, i costoloni, che sono detti anche nervature, sporgono dalla muratura della volta,
per questo vengono detti a vista; i costoloni sono fatti da blocchi di pietra sagomati, che si chiamano conci, e sono scolpiti in forme molto
articolate; i costoloni vengono costruiti prima delle vele questo significa che prima si costruisce il telaio portante della volta, cioè gli archi, e poi
su di essi si poggia la muratura della volta, è per questo motivo che i costoloni appaiono sporgenti dalla muratura; le vele sono gli scomparti
triangolari, dette anche spicchi della volta, compresi tra i costoloni, si chiamano vele per la loro somiglianza con le vele delle navi. tutti i
costoloni delle volte ogivali proseguono verticalmente lungo le pareti delle navate oppure lungo i pilastri di appoggio, così assumono l'aspetto
di colonnine e sembra che rivestono il pilastro, per questo motivo vengono detti pilastri a fascio, ma anche pilastri polistili (dal greco polis volto
e stylos colonna).
l'arco rampante è un elemento esterno all'edificio, è un mezzo arco che parte dalla parete esterna della chiesa e va a finire su un contrafforte,
che è un pilastro posto ad una certa distanza dalla parete; l'arco rampante serve ad assorbire le spinte orizzontali trasmesse dalle volte delle
navate sulle pareti esterne e poi le scarica sul contrafforte che le assorbe. l'arco rampante è un arco zoppo, cioè ha le estremità che poggiano
su piani ad altezze differenti. l'arco rampante è posizionato all'esterno in corrispondenza degli archi interni delle volte perché è proprio in quel
punto che si concentrano le forze spingenti. l'arco rampante può avere diverse forme si possono avere archi rampanti uno sopra l'altro posti
ad altezze diverse e quando accade questo si dice che sono su più registri, oppure si possono avere archi rampanti uno di seguito all'altro,
questo quando la distanza da coprire è troppo elevata e quindi si può dire che sono posti in più campate, questo significa anche che ci sono
più sostegni verticali, più contrafforti uno di seguito all'altro.
il pinnacolo è una specie di torretta decorata con stato ed altri elementi architettonici, poggia o sui contrafforti, che sono poco sporgenti che
troviamo in facciata, o sui piloni. il pinnacolo è fatto in pietra, quindi è molto pesante, in questo modo appesantisce ancor di più i contrafforti e
li rende più stabili. spesso il pinnacolo ha una o più statue e in cima ha un elemento di copertura a forma di piramide, inoltre esso è arricchito
da cornici, statue ed altri elementi decorativi.
il motivo della presenza di tutte queste innovazioni strutturali è che ai costruttori veniva chiesto di costruire edifici molto alti, ma anche molto
luminosi, se si aprono molte finestre in un muro, il muro stesso diventa una fila di pilastri, quindi avremo tanti pilastri con una base piccola e
una grande altezza, questi tenderanno a ribaltarsi facilmente per le spinte orizzontali date dagli archi e dalle volte che si appoggiano su di
essi; per evitare il ribaltamento si affiancano a questi di pilastri dei contrafforti. i contrafforti vengono collegati ai pilastri con degli archi
rampanti, così da ottenere una struttura unica. *avrà una base più grande del pilastro*
l'abbondanza di luce è la caratteristica più evidente insieme alla snellezza dell'architettura gotica.
la parte di parete esterna, che è occupata dalle vetrate, si chiama claristorio, che è la parte più alta della navata centrale ed è interamente
vetrata, è quella che all'esterno non è coperta dalle navate laterali che sono più basse. altre finestre sono nel coro, lungo le pareti, nella
facciata con il rosone e anche sui lati corti dei bracci del transetto.
il matroneo scompare quasi del tutto, diventa un motivo ornamentale, in genere un triforio, il triforio è costituito da grandi archi che presentano
altri tre archetti al suo interno, questi archetti poggiano su due colonnine, così si creano 3 bucature all'interno di un solo arco che viene
chiamato triforio.
i capitelli utilizzati nel 200 derivano dal capitello corinzio e sono dei particolari capitelli a foglie, si possono avere capitelli a croce o a uncino,
cioè a foglie stilizzate che terminano con una curva che si allarga e si ripiega su se stessa come a contenere una forma sferica o un bocciolo.
possiamo avere dei capitelli a foglie, che è una variante del capitello a croce e che venne impiegata soprattutto in inghilterra.

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