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Numero 38 anno II
27 ottobre 2010
edizione stampabile
LBG - LETIZIA MORATTI: ANATRA ZOPPA O ANATRA ARROSTO? Isabella Tiziana Steffan - TANTE PICCOLE COSE Gianni Zenoni - MILANO E IL PIANO PARCHEGGI: UNOCCASIONE PERSA? Massimo Cingolani - CITYLIFE-BANCHE -LIGRESTI-PGT Pier Vito Antoniazzi - A CHE PUNTO SIAMO DELLA NOTTE? LA LUNGA ALBA DELLE PRIMARIE Giuseppe Vasta -LA TRAVE NELLOCCHIO DELLA SINISTRA Oreste Pivetta QUANDO SI MUORE PER UN PUGNO Riccardo Lo Schiavo - LA MORATTI E LA LEGGE MERLIN Emilio Battisti - IL PORTALE EXPO DIFFUSA E SOSTENIBILE Franco DAlfonso PRIMARIE: UNA TELENOVELA? Video PIERO BASSETTI: MILANO UNA CITT SENZA GUIDA Musica YIDDISH FOLK SONG esecutori QUINTETTO NAUTILUS Il magazine offre come sempre le sue rubriche di attualit in ARTE & SPETTACOLI MUSICA a cura di Paolo Viola ARTE a cura di Virginia Colombo TEATRO a cura di Guendalina Murroni
dianamente, che accompagnano i bambini a scuola, che vanno nella palestra del quartiere, le persone anziane, le persone con difficolt motorie e sensoriali. Non sono necessari grandi interventi o percorsi speciali (con mattonelle tattili per non vedenti, ad esempio); sarebbe sufficiente differenziare la superficie di calpestio con materiali e colori contrastanti per segnalare le aree pedonali da quelle promiscue, quelle promiscue da quelle carrabili. Per Paolo Sarpi si pu gi vedere che il percorso carrabile e quello pedonale hanno colori simili; i marciapiedi, a tratti inspiegabilmente non complanari, e con una pendenza trasversale, che, oltre a non rispettare la normativa vigente, cos accentuata da ren-
dere faticosa la percorrenza a chiunque, figuriamoci se con un carrello per la spesa o con un passeggino. A Stoccolma, che ha un modello particolare di attraversamento pedonale, sono state rimosse e sostituite ben 7.610 canalette di scolo che disturbavano il percorso pedonale in piano. Oltre a piacevoli fioriere, non pare sia stato previsto altro tipo di arredo urbano che possa agevolare la sosta. In mancanza di adeguati arredi, sicuramente ciascuno trover una soluzione. noto quanto sia frequente luso improprio degli elementi costitutivi lo spazio pubblico: i gradini, i dissuasori di sosta e i parapetti alle fermate dei mezzi pubblici sono spesso utilizzati per il riposo, e popolati o da gruppi di studenti o turisti, che eleggono de-
terminati luoghi come loro punto di ritrovo. Mi stupisco sempre di quanto sia difficile trovare una panchina in citt con un bracciolo, dettaglio che aiuterebbe diverse persone a sedersi e alzarsi con pi facilit. Lesempio di Stoccolma, appare avveniristico: si propone di diventare la citt per tutti, la pi accessibile al mondo, entro il 2015. una questione di qualit della vita e di democrazia: lobiettivo di garantire una migliore informazione e fruibilit del territorio a tutti, partendo dal facile accesso ai negozi, sensibilizzando i proprietari circa il vantaggio economico che porta un ampliamento della fascia di clientela.
verrebbe ad acquisire attorno al parcheggio sotterraneo la possibilit di una ristrutturazione urbanistica pi ampia. Lo spazio lasciato libero dalle auto che utilizzeranno il parcheggio non deve essere lasciato occupare da altre auto, ma utilizzato con una strategia variabile da zona a zona come aumento delle zone pedonali, come liberazione nelle strade di viabilit primaria dalla sosta parassitaria a fa-
vore delle corsie di scorrimento o come recupero di sedi proprie per i mezzi pubblici, ma anche per realizzare piste ciclabili dalle dimensioni ottimali. Tenuto conto del numero dei parcheggi previsti e dellutilizzo di finanziamenti privati, dovrebbe essere interesse dellAmministrazione approfittare di questi interventi in modo da creare una citt pi vivibile.
In molte citt Europee, dove la densit di auto minore che a Milano, grazie anche a una minore densit dei volumi costruiti, questa ristrutturazione urbanistica si sta attuando da tempo, e i risultati si vedono; le citt tornano piacevoli da vedere o da percorrere, le costruzioni non emergono pi da un tappeto di lamiere, gli spazi piacevoli che si ottengono tornano a essere vissuti dai cittadini.
DallArcipelago A CHE PUNTO SIAMO DELLA NOTTE? LA LUNGA ALBA DELLE PRIMARIE Pier Vito Antoniazzi
Il lungo giorno delle primarie avviato. La concorrenza fa bene al centro sinistra. Si respira aria di impegno, di competizione nellelaborazione di proposte concrete, di botta e risposta, finora dentro ad un certo stile. Ma la gara ancora lunga e i dispetti nella dirittura darrivo sono immaginabili. Veramente i quattro competitor saranno fratelli nella fase successiva? E quello che molti si augurano considerando una certa complementariet tra i candidati. Non c un impegno in tal senso nel regolamento delle primarie per ed un errore. Ma a che punto sono i quattro candidati? Cominciamo dallultimo: Michele Sacerdoti. Passata la soddisfazione di avere raggiunto le firme per candidarsi ora la gara tra se stesso e la sua percentuale di voto, dietro di lui c solo Narciso o qualche pezzo di opinione pubblica pi consistente? Al 14 novembre la (non) ardua sentenza (sperando che lesasperato bisogno di comparire non spinga il candidato a essere strumento pi o meno consapevole delle destre nellesercizio del fuoco amico...). Riprendiamo dal primo: Giuliano Pisapia. Il vantaggio di essere partito per primo si esplicitato nel coinvolgimento di forze politiche e personalit. Ci sembra che vada un po esaurendosi la spinta propulsiva La presunta identit sociale di Pisapia stenta a venir fuori. Questo suo richiamarsi al lavoro in cosa si esprime? Sembra emergere una caratteristica ideologica della sinistra, che certo piacer ad alcuni, ma non sembra sfondare tra i giovani e in generale nella Milano di oggi. Soprattutto affiorano i dubbi nei partiti. Pisapia ha detto a socialisti e rifondaroli che non intende fare una sua lista. Ma sar cos? E a tutti quelli che vogliono partecipare (nuovi e meno nuovi) e non si sentono rappresentati? Dir loro di andare nei partiti? Rifondazione soffr gi la Lista Fo (da lei sostenuto alle primarie 2005)
quando Rifondazione era quotata tra il 6 e l8%. E ora che insieme ai Comunisti Italiani quotata intorno al 3%? E i vari frammenti che chiederanno per lennesima volta una lista unitaria? (ricordate la N.S.U.?) E se Pisapia facesse una lista col suo nome? I socialisti nel 2006 non presero un consigliere (pur avendo la Rosa nel Pugno) perch alcuni si candidarono e votarono la Lista Ferrante. E ora che sono pi deboli? Tutti questi dubbi fanno crescere la candidatura di Valerio Onida (considerato outsider). Una parte di Rifondazione voter per lui (meno pericoloso e meno concorrenziale poi nelle elezioni). Voter per lui la Lista Civica (ex Ferrante) e la Lista Fo. Ma soprattutto la raccolta delle sue firme ha visto limpegno dellItalia dei ValoriE questo un elemento un po sottovalutato nellopinione pubblica politica. IdV si sfilata dalle primarie. Ufficialmente non partecipa alla coalizione delle stesse (ma una coalizione? Strano si fanno primarie insieme ma senza impegno a unalleanza). Potr cos giocare sul tavolo le sue carte dopo Evidentemente ha un problema di concorrenza con Grillo e non vuole essere schiacciata su candidati riformisti o che rafforzino la concorrenza (SEL), ma anche convinta di essere indispensabile (e chi non lo con la Moratti al 51%?). La tentazione di IdV potrebbe essere quella di contarsi su Onida (senza il rischio di farlo esplicitamente: se Onida ha un risultato scadente la colpa
solo sua, se ha un risultato buono ecco che compariranno molti padri del risultato). Addirittura (ma non credo che Onida si presterebbe) IdV potrebbe puntare proprio su di lui per una candidatura diversa da quella del PD al primo turno!!! Dunque Onida potrebbe prendere pi di quello che si poteva pensare sulla carta. Anche perch il tema legalit/pulizia della politica oltre a identificarsi col voto Idv, Grillo, ecc. ben corrisponde a quel senso di superiorit morale che caratterizza certa borghesia, certo mondo cattolico, certa sinistra. Del resto le indecenze di Berlusconi e cricca rendono il tema rilevante nellopinione pubblica (tant che pure Fini lo cavalca a destra). Punto debole del candidato lo stile troppo da professore universitario e la lontananza dai temi concreti. Si visto anche nella presentazione al Puccini (sala da 500 posti piena a met) che al carisma (o al sex appeal come piace dire oggi) mancante si sopperito con bordate contro il PD e le primarie falsate. (Pericolosa deriva disfattista: se si delegittima lo strumento di scelta popolare allora si delegittima anche il candidato vincente e la possibilit del centrosinistra di competere per Palazzo Marino). Infine, ultimo ma non ultimo Stefano Boeri. La folla dello Smeraldo gli ha fatto fare un balzo in avanti. Intanto ha dato una conferma di seguito e quindi uniniezione di fiducia anche a se stesso. In secondo luogo riuscito a
fare una cosa diversa dalle solite assemblee politiche: il teatro come metafora, il cantautore con chitarra anni 60, i consulenti popolari possono sembrare kitsch ma la linea tra stereotipo e sublime veramente sottile e leffetto complessivo stato quello di caricare la platea. In fondo Boeri sta facendo da terapeuta a un PD depresso. E se il PD gli sta dando molto (e la sala piena stata una conferma che stavolta i soliti frenatori, quelli che remano contro perch non vogliono emergano nuove leadership, non hanno avuto peso) lui anche sta dando al PD un ritrovato slancio e fiducia in se stesso. Ovviamente il problema sar andare oltre il campo gi seminato. Per questo il primo tempo e si tratta di vincerlo superando il 50% e non pregiudicando il rapporto con quanto stato rimesso in gioco. Perch questo appare il dato pi importante di queste primarie (se non si mettono i partiti e gli staff dei concorrenti a rovinarle). Sembra di respirare unaria da anni 70 Un impegno comune al cambiamento. Se la citt percepir una sinistra meno litigiosa, con un blocco sociale composito che non ha al suo interno dittatori (n il Pd, n la Cgil, n i giustizialisti, n il radicalismo parolaio, n i cattolici n i laicisti) ma che ha una leadership corale che rappresenta le diverse istanze e insieme un leader generoso che ascolta veramente e cerca una sintesi. Beh questa citt dar risposte pi chiare e grandi di quanto ci si aspetti.
- le universit: tanti professori universitari sono l per motivi politici, e soprattutto troppi professori universitari di sinistra sono disponibili a fare la foglia di fico progressista per qualche iniziativa un po azzardata. Quando si deve mandare avanti qualcosa di un po spregiudicato, il vecchio trucco sempre valido : chiamare un professore di sinistra, dargli un incarico, il lavoro metterlo nel cassetto... e tutte le possibili polemiche si placheranno; - la difesa dei fannulloni nel pubblico impiego. Questa poi una vera follia: si fanno pagare tante tasse, ma poi si buttano via i soldi, e si offrono servizi pessimi ai pi poveri. Ma il pubblico impiego un bacino elettorale, certo... (per non parlare delle case popolari, dove non si vuole guardare il vero fabbisogno perch molto personale politico di sinistra lavora nelle cooperative, ci vive, e quindi spinge
per ledilizia convenzionata che una maniera di guadagnarsi il pane). Si potrebbe continuare a lungo, impietosamente. Ma questi sono dettagli, espressioni di un problema pi grande, che lo sguardo inadeguato sulla realt italiana (e il curare solo il proprio orticello). Sono circa trentanni che la sinistra culturale continua a sbagliare. Se non tracollata, se solo adesso inizia a mostrarsi in serie difficolt, solo per la forza organizzativa e il radicamento dellex Pci: iceberg in lento scongelamento, argine e causa del declino. Gi, perch causa del declino? Perch la struttura, il radicamento, la pervasivit se certo hanno consolidato e reso stabile nel tempo la cultura di sinistra nella societ italiana, dallaltro lha resa anche pi conformista, pi incapace di guardare le cose, pi in difficolt nel trovare so-
luzioni. La sinistra stata mainstream per troppo tempo. I luoghi comuni sono di sinistra. Le banalit sono di sinistra, i comici sono di sinistra, le canzonette sono di sinistra. E questo confortarsi a vicenda nellossessiva ripetizione di luoghi comuni ha portato a non vedere pi la realt, da troppo tempo. Non si vuole guardare la realt, perch se ne ha paura. Perch diversa da quella che ci si aspettava. Non c pi ottimismo, perch limmagine della giusta battaglia stata uccisa dalla lotta armata; e il principio di piacere stato ucciso dalla droga. Ed da l che bisogna ricominciare a ragionare. Perch senza battaglia e senza piacere non c liberazione. Troppo semplice? Personalmente ritengo che fino a quando non sar stata fatta una riflessione radicale su ci che avvenuto in Italia alla fine degli anni '70, non se ne verr fuori.
minazione di tutti. Credo che sarebbe utile se qualcuno esaminasse il caso con la curiosit dellentomologo: il quartiere, le case, le strade, le scuole,
i vestiti, le abitudini, i mestieri, gli amici, i bar, i cinema, i genitori, per ricostruire nel dettaglio le biografie. Una spiegazione meno incerta per
quei pugni ci sar: probabilmente una per ciascuno, anche se probabilmente molte si assomiglieranno.
a fuoco gli obiettivi da perseguire e costruendo strumenti per favorirne il raggiungimento. Il progetto si propone di: * offrire uno scenario di sviluppo territoriale sostenibile che possa concretizzarsi in ci che definiamo larmatura della futura metropoli sostenibile; * identificare i luoghi con la migliore vocazione a realizzare progetti di eccellenza che esprimano contenuti innovativi rispetto ai temi dell'Expo offrendoli ai suoi visitatori in modo comprensibile, completo ed efficace; * individuare una rete di progetti minori e complementari ai progetti di eccellenza per dar luogo a sistemi di interventi tra loro integrati, con un ruolo determinante nella riqualificazione ambientale e per lo sviluppo economico, sostenibile e duraturo di un ambito territoriale esteso; * delineare modelli innovativi di partnership tra attori pubblici e privati, metterli a punto e sperimentarli attraverso la cooperazione diretta tra i soggetti che operano nei diversi contesti locali in cui si sviluppano i progetti; * contribuire ad avviare, a partire dalla riqualificazione diffusa del territorio e dalla valorizzazione delle sue eccellenze, luoghi, risorse e saperi, un processo pi ampio di ridefinizione del ruolo internazionale e dell'identit urbana di Milano e delle altre polarit della Lombardia. Il valore aggiunto del progetto Expo Diffusa e Sostenibile (EDS) nasce dalle competenze interdisciplinari del suo gruppo di lavoro e dalla partecipazione di una Comunit di attori e soggetti che insieme possano facilitare l'accesso a iniziative, esperienze e opportunit non note o sottovalutate a chi ha un'idea, un progetto o un interesse a investire. La scelta di una piattaforma di partecipazione e collaborazione online nasce per: * far emergere progetti risorse e competenze disponibili nei contesti locali dal confronto con le realt territoriali e con le comunit che ne compongono il tessuto sociale, offrendone un quadro complessivo quale strumento per promuovere e coordinare i progetti; * aprire un canale di relazione tra gli attori coinvolti nei progetti, di consultazione e confronto sulle politiche di sviluppo e coordinamento degli interventi, e insieme favorire la partecipazione e monitorare l'interesse per gli stessi da parte dei cittadini e delle istituzioni.
IL METODO, GLI STRUMENTI, LE FASI Il metodo Il progetto di ricerca si sviluppa attraverso: * una indagine conoscitiva del territorio finalizzata alla redazione di un "atlante", in forma di "mappa" e "catalogo" di opportunit per realizzare interventi esemplari in termini di recupero di "contenitori", coinvolgimento di aree disponibili, riqualificazione di situazioni di degrado e dell'accessibilit al territorio; * la messa a fuoco di specifici ambiti di intervento, "cluster" di particolare interesse per eccellenza delle risorse territoriali investite, complementariet delle tematiche dei progetti che vi insistono, articolazione degli attori coinvolti, al fine di avviare azioni volte all'integrazione e al coordinamento delle iniziative; * l'istituzione di "tavoli" di lavoro per avviare in questi contesti di particolare interesse "progetti pilota" mettendo a punto procedure e metodologie di intervento ripetibili in altri contesti; * un'attivit di comunicazione permanente che dar risalto agli avanzamenti delle azioni precedenti. Gli strumenti Il progetto Expo Diffusa e Sostenibile offre strumenti utili a individuare e definire lo scenario nel quale inserire ipotesi di progetto e studi di fattibilit e rende disponibili attraverso una piattaforma di partecipazione e collaborazione on line: * una mappa territoriale interattiva, vero e proprio archivio conoscitivo georeferenziato in progress delle opportunit distribuite sul territorio regionale e anche oltre i suoi confini; * un catalogo (schede sintetiche di presentazione e database) consultabile e implementabile di luoghi, iniziative e attori e delle loro reciproche relazioni, in cui poter effettuare ricerche avanzate; * una Comunit di soggetti capaci di trasformare le opportunit in interventi contraddistinti dalla sostenibilit in tutte le accezioni, collaborando all'interno di "tavoli" di lavoro che riuniscano tutti i soggetti coinvolti in "progetti pilota" di particolare interesse * una selezione di casi internazionali che possano offrire a operatori pubblici e privati ulteriori strumenti per: - innovare i meccanismi di finanziamento e le procedure amministrative per realizzare i progetti; - comprendere i vantaggi dell'organizzare un Grande Evento diffondendo le manifestazioni non solo a scala metropolitana ma alla scala di una grande regione interconnessa.
Le fasi Entro la fine del 2010, il progetto EDS prevede, articolandosi in tre fasi successive, di: 1) descrivere, con schede sintetiche di presentazione: * le condizioni specifiche degli ambiti suscettibili di intervento rispetto: - alle sedi adatte a ospitare le manifestazioni in occasione dell'Expo del 2015 e agli attori interessati a promuoverle - alle potenzialit di valorizzazione del sistema culturale, paesaggistico e ambientale locale - agli obiettivi di rafforzamento dei collegamenti con la rete dei trasporti pubblici e della mobilit ciclopedonale * i progetti previsti per questi ambiti in relazione: - ai contenuti, ai temi progettuali e agli obiettivi perseguiti - all'eredit sul territorio dopo l'Expo - ai requisiti di eco-efficienza e di eco-sostenibilit 2) fornire unipotesi procedurale e un abaco tipologico di interventi ecosostenibili di riqualificazione fisica e ambientale, volti all'efficienza e allautosufficienza energetica, su edifici e spazi urbani. 3) verificare e ottimizzare il funzionamento degli strumenti offerti dalla piattaforma di partecipazione e collaborazione on line che si prefigge di costituire un supporto di confronto e lavoro fino al 2015. LA RETE DELLE RELAZIONI Nella prima fase del progetto di ricerca, sono stati sollecitati e attivati una serie di contatti con Enti, Istituzioni, associazioni (di categoria, del terzo settore, profit e non profit) e comitati finalizzati alla conoscenza e allascolto delle realt territoriali e dei progetti che le interessano. Si evidenziano qui di seguito alcuni tra i contatti pi rilevanti. Enti preposti al Governo del Territorio: Regione Lombardia, Direzione Generale Presidenza - Struttura Centrale, Attuazione progetti Speciali ed Expo 2015, Direzione Generale Agricoltura e Paesaggio - Unione delle Province Lombarde. Sono state sollecitate le dodici province Lombarde e direttamente incontrate: Provincia di Milano, Assessorato alla Pianificazione del territorio, programmazione delle Infrastrutture Piano Casa/Edilizia, Housing sociale, rapporti con la Conferenza dei Sindaci, Sportello Unico; Assessorato alla Moda - Eventi - Expo, Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio - Provincia di Bergamo, Assessorato Grandi infra-
strutture, Pianificazione Territoriale ed Expo - Provincia di Varese, Assessorato al Territorio e Grandi Opere - Provincia di Mantova, Vicepresidenza e Assessorato alla Programmazione, Lavori Pubblici e Trasporti Provincia di Monza e Brianza, Assessorato alla Pianificazione Territoriale e Parchi, Commissione Parchi. Sono stati sollecitati 82 Comuni, raggruppandoli per direttrici territoriali di appartenenza (Milano-Varese; Milano-Como; Milano-Monza-Lecco; Milano-Treviglio-Bergamo). La Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Milano (specificamente PROMOS - Azienda speciale della CCIAA di Milano, iniziativa "Tavoli Tematici per Expo") e la CCIAA di Monza e Brianza. Associazioni e comitati legati al sistema agroalimentare e alla nutrizione: CIA- Confederazione Italiana
Agricoltori - Associazione Buon Mercato - Comitato "100 Cascine per Expo" Associazioni di Categoria e Ordini Professionali:- Assimpredil - ANCE (relativamente al progetto Milano nei Cantieri dell'Arte) ADI, Associazione per il Disegno Industriale - Ordine degli Architetti e PPC di Milano - Collegio degli Ingegneri e degli Architetti di Milano Istituzioni e fondazioni culturali, di ricerca e formazione: Consorzio Parco e Villa Reale di Monza - - Polo Culturale Insieme Groane - Fondazione Eni Enrico Mattei (relativamente al Tavolo di Connessione Parco Sud, di coordinamento dei progetti cofinanziati dalla Fondazione Cariplo in quell'ambito territoriale) - Centro Studi PIM - Fondazione Politecnico Comitati cittadini, Associazioni Onlus - Terzo Settore: Coordinamen-
to Comitati Milanesi - Fondazione Casa della Carit - Casa della cultura Islamica GLI SVILUPPI FUTURI Con l'inizio del 2011, si auspica di poter avviare una nuova fase di sviluppo del progetto EDS tesa a: - verificare le strategie di accompagnamento dei progetti sul territorio, messe a punto con i progetti campione; - accompagnare i processi di cooperazione finalizzati alla realizzazione degli interventi che si saranno avviati. I modelli di partnership individuati nella prima fase, linteresse che il progetto avr saputo suscitare nel territorio lombardo e nella Comunit di soggetti gi coinvolti, renderanno senza dubbio pi efficace la prosecuzione delle attivit e il perseguimento degli obiettivi.
pia) garantendo fino ad ora una buona e obiettiva copertura della campagna . Miracolo a Milano, questa volta senza lapporto di Dario Fo: vuoi vedere che il centrosinistra riesce a effettuare
una scelta democratica, verosimilmente tra Pisapia e Boeri, senza danni collaterali e senza azzoppare in partenza il proprio cavallo?
P.S. Per adeguarsi al clima di trasparenza e fair play appena lodato, corre lobbligo di ricordare ai lettori che lautore aperto sostenitore di Giuliano Pisapia
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RUBRICHE MUSICA
Questa rubrica curata da Palo Viola @arcipelagomilano.org
ARTE
Questa rubrica a cura di Virginia Colombo @arcipelagomilano.org
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Questa famosa foto (non tutti sanno che non stato un bacio rubato per caso, ma in realt una scena organizzata con buona pace dei romantici), anchessa presente nella mostra che lo Spazio Forma dedica al fotografo francese. 150 stampe originali, per la maggior parte inedite, arrivate a Milano per la prima volta grazie alla collaborazione con la Fondation Cartier-Bresson e lAtelier Doisneau di Parigi. Artista della quotidianit, Doisneau, degli attimi rubati a persone qualunque, dei luoghi incantevoli di Parigi ma anche dei sobborghi pi tristi. Bambini che giocano per strada, coppie in atteggiamenti romantici, una folla di gente anonima che brulica per le strade della citt in una Parigi che si sta riprendendo faticosamente dalla guerra, capace di offrire grandi scorci romantici o squallidi vicoli di periferia. Ecco cos sfilare dettagli di edifici, paesi illuminati a festa per il 14 luglio, coppie appena sposate, clochard e bottegai, interni di bistrot. Un universo vario e variegato quello di Doisneau, che trasporta lo spettatore in
un passato che oggi sembra distante anni luce. Maestro della fotografia in bianco e nero, serio e raffinato, ma capace anche di una sottile vena dironia. Tra le fotografie in linea con questo stile ricordiamo quella di Picasso appoggiato a una vetrina, con la sua famosa maglia a righe; oppure la serie, imperdibile, in cui nascosto dentro una galleria darte, fotograf le reazioni dei passanti proprio davanti alla vetrina, che esponeva un quadro raffigurante una dona nuda di spalle. Spassose le facce dei signori, soddisfatti della visione, ma ancor di pi le facce delle signore, al limite dello sconcerto o del disprezzo. Dal mestiere allopera, il titolo della mostra, significa che la semplicit delle sue immagini in realt era frutto di un grande lavoro, di lungo studio, non di improvvisazione sul momento. Doisneau decise di passare da fotografo di mestiere a fotografo indipendente, in cui lopera e il soggetto erano tutto, e stava a lui, solo a lui decidere il come e il modo. Interessante la sezione Palm Springs, che apre la mostra. Foto-
grafie a colori che nel 1960 la rivista americana Fortune gli commission per documentare la vita della cittadina di Palm Springs, in California. Un susseguirsi di colori accesi, quelli degli abiti delle signore e dei campi da golf, a contrasto con larido paesaggio californiano. Una successione dimmagini kitch che documentano la vita della gente di Palm Springs, tutta indaffarata tra una festa in piscina, una cena di gala e la vita quotidiana in interni anni Sessanta carichi di suppellettili e moquette. Un lato di Doisneau che non ci si aspetterebbe, una serie di fotografie per la prima volta esposte in Italia.
Robert Doisneau. Dal mestiere all'opera. Palm Springs 1960 Dal 21 settembre al 17 novembre. Fondazione Forma per la fotografia, Piazza Tito Lucrezio Caro 1. Orario: mar. mer. sab. dom. ore 10-20; gio. e ven. ore 10-22. Lun chiuso. Ingresso: 7,50 intero, 6 ridotto.
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tomici, le particelle atomiche compaiono nelle sue opere. Punto forte dellesposizione la ricostruzione del salotto surrealista da abitare (la prima versione a Figueres), la stanza col volto di Mae West, la diva americana degli anni Trenta. Dopo aver visto la sua foto su una copertina Dal crea un vero salotto, in cui il visitatore invitato a sedere sul Dalilips, divano a forma di rosse labbra carnose, vero oggetto di design prodotto in serie. Intorno un camino a forma di naso e boccoli biondi come tende, mentre un proiettore permette allo spettatore di vedersi in contemporanea sulla parete di fronte. Secondo esplicita volont di Dal. Lultima stanza mostra un Dal che non ti aspetti, cattolico ma agnostico
al tempo stesso, su sua ammissione. Un crocifisso sospeso, angeli in una terra apocalittica, il volto di Gala, ormai morente, a indicare la spiritualit di un uomo che anelava a toccare il cielo, a trovare una strada per comunicare con Dio. Conclude il percorso il cortometraggio animato e inedito Destino, con i disegni creati nello studio Disney nel 1946 e realizzato per la prima volta nel 2003. Un mondo surreale, popolato dalle sue fantasie e ossessioni. Una chicca per la prima volta in Italia. Le opere provengono soprattutto dal Teatro-museo di Dal a Figueres, monumento e trionfo del kitch che progett e costru lui stesso e dove volle farsi seppellire, nel 1989.
Non una retrospettiva n una mostra antologica. Unoccasione per conoscere meglio un artista troppo spesso banalizzato.
Dal. Il sogno si avvicina. Dal 22 settembre al 30 gennaio 2011. Palazzo Reale. Orari: marted- domenica 9.30/19.30 luned 14.30/19.30 gioved e sabato 9.30/22.30 Biglietti. Intero: 9 . Ridotto 7,5 .
TEATRO
Questa rubrica a cura di Guendalina Murroni @arcipelagomilano.org
In scena
Torna al Teatro Out Off 7 14 21 28 di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, il successo della scorsa stagione li riporta a Milano fino al 7 novembre. Lo spettacolo stato descritto comico fino alle lacrime, una lucida follia teatrale in cui i due attori coinvolgono il pubblico dallinizio alla fine, che si scatena in risate e in angoscia. Al Teatro Franco Parenti, dal 21 ottobre al 19 dicembre, va in scena la Kitchen Company con Nemico di Classe di Nigel Williams. Il testo parla del mondo giovanile, di sei ragazzi annoiati e violenti che aspettano che qualcuno li venga a salvare, anche se sono loro stessi ad emarginarsi. Da non perdere per lattualit dellargomento, nonostante il testo sia stato scritto nel 1978. Sempre parlando della dimensione dei giovani, continua N.N. al Teatro Parenti fino al 7 novembre.
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